Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
Preparato da
Sara Zullo
(Firma)
Altea S.p.A.
Strada Cavalli 42, 28831 Feriolo di Baveno (VB) T +39 0323 280811 F +39 0323 2808110 www.alteanet.it - altea@alteanet.it
SOMMARIO 1 2 3 PREMESSA ............................................................................................................................................ 3 NOTE INTRODUTTIVE ........................................................................................................................... 4 CONTENUTO DELLA NORMA................................................................................................................ 6 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.7.1 3.7.2 3.7.3 3.7.4 3.7.5 3.7.6 3.7.7 3.7.8 3.8 4 5 6 7 Struttura della norma ................................................................................................................. 6 Lanalisi ambientale iniziale ........................................................................................................ 7 La politica ambientale ................................................................................................................ 8 La struttura organizzativa ........................................................................................................... 9 Competenza del personale ......................................................................................................... 9 Obiettivi, traguardi e programmi ambientali ............................................................................. 9 Regole di comportamento........................................................................................................ 10 Regole per aggiornare gli esiti dellanalisi ambientale iniziale ............................................ 10 Regole per la gestione ordinaria delle attivit ..................................................................... 10 Gestione delle emergenze ................................................................................................... 11 Gestione delle comunicazioni .............................................................................................. 11 Sorveglianza e misurazione. ................................................................................................. 12 Gestione delle non conformit e delle azioni correttive...................................................... 12 Audit interni ......................................................................................................................... 13 Gestione di documenti e registrazioni ................................................................................. 13 Riesame della Direzione ........................................................................................................... 14
LA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LAMBIENTE ..................................................... 15 IL RUOLO DI ALTEA ............................................................................................................................. 16 ALCUNI APPROFONDIMENTI .............................................................................................................. 19 SITOGRAFIA ........................................................................................................................................ 20
Pagina 2 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
1 PREMESSA
La UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale. Requisiti una norma, conosciuta e riconosciuta a livello internazionale che individua le caratteristiche basilari di un sistema di gestione orientato alla salvaguardia e tutela dellAmbiente. Il rispetto dei requisiti contenuti nella norma permette di ottenere, per chi lo desideri e previa verifica da parte di un ente terzo indipendente, la certificazione del proprio sistema di gestione per lambiente; certificazione che da tempo rappresenta una importante discriminante nellinstaurazione dei rapporti daffari tra i pi diversi attori economici. In questo documento ripercorriamo brevemente con un taglio operativo i princpi e i requisiti della norma, e illustriamo i servizi che Altea offre nel supportare le Organizzazioni che intendono ottenere o mantenere la certificazione, o anche solo attuare un sistema di gestione per lambiente efficace ed efficiente. Prima per vogliamo formulare alcune considerazioni a nostro avviso molto importanti. In primo luogo, teniamo a evidenziare che la norma fornisce mere indicazioni di metodo per una efficace ed efficiente gestione aziendale orientata alla tutela dellambiente e, sottolineiamo, alla propria tutela per tutto quanto concerne le innumerevoli prescrizioni di legge in materia di gestione ambientale che oggi gravano su qualunque organizzazione: una sorta di linee guida che, come si avr modo di accertare leggendo questo documento, possono aiutare a migliorare e ottimizzare quanto normalmente gi si fa in qualunque Azienda, anche se magari in modo non sistematico e formalizzato: pertanto il rispetto dei requisiti della norma alla portata di qualunque Azienda che esista - e resista sul mercato. La norma inoltre non una legge: lo standard stato emanato dallInternational Organization for 1 Standardization (ISO) , e ciascuna Organizzazione pu decidere in modo del tutto volontario se adeguare il proprio sistema di gestione ai requisiti della 14001 e se richiederne o meno la certificazione, sulla base delle proprie esigenze gestionali e delle proprie strategie di sviluppo: spesso questa scelta guidata da pressioni di Clienti o stakeholders, un po meno spesso determinata dallesigenza tutta Aziendale di definire regole di comportamento chiare e condivise per rispettare la legge e per ridurre le proprie pressioni sullambiente. In ogni caso, raramente chi ha intrapreso con successo la strada della certificazione vi ha poi rinunciato, conscio del valore aggiunto che un buon sistema e la relativa certificazione possono portare allAzienda. Infine, e forse questo oggi laspetto pi importante considerando il quadro normativo cogente, la norma si riferisce allambiente: ma gli aspetti gestibili da un sistema ben progettato possono essere ampliati in fase di prima implementazione o via via nel corso del tempo - a tutti quelli che unazienda oggi tenuta a controllare, ad esempio quelli inerenti la qualit, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la tutela dei dati personali, la gestione dei rischi ex d.lgs. 231 sulla responsabilit amministrativa delle aziende E lelenco pu continuare ancora. Ora per entriamo pi nel dettaglio.
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
2 NOTE INTRODUTTIVE
Nellultimo decennio sono aumentati i soggetti interessati alle prestazioni ambientali delle aziende e le pressioni da questi esercitate affinch le medesime operino garantendo, accanto alle classiche prestazioni quali occupazione, profitto e soddisfazione della clientela, anche:
Rispetti la normativa ambientale cogente Riduca i costi e le passivit ambientali Riduca i rischi di danni da malfunzionamento o incidenti Aumenti la salubrit e la sicurezza dei luoghi di lavoro Contribuisca a un ambiente salubre e sicuro
Pagina 4 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
La ISO 14001 intende essere un aiuto per affrontare tutte queste pressioni, proponendo uno schema metodologico per attuare un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) efficace ed efficiente, e dando indicazioni sulle attivit basilari da organizzare, gestire e controllare per assicurare unefficace gestione delle problematiche ambientali. Lo schema metodologico proposto noto come ciclo di Deming, o ciclo PDCA, che si compone delle seguenti fasi che si ripetono incessantemente: 1. Plan E la fase in cui si individuano gli obiettivi che si intendono perseguire, coerentemente con le strategie di sviluppo dellAzienda e con i requisiti dei clienti, nonch i processi e le attivit necessari a conseguirli. Quando si analizzano obblighi, criticit e opportunit derivanti dalle norme cogenti in materia ambientale o da altri fattori di pressione (opinione pubblica, investitori, mercato, ); quando si predispone il budget annuale per le spese ambientali (controllo periodi co delle emissioni, consumi idrici,), quando si decide di ricorrere a motori pi efficienti (= meno consumi energetici.), quando si decide chi e come, allinterno dellAzienda, si deve occupare dei rifiuti, si nella fase PLAN. 2. Do E la fase nella quale si da attuazione a tutto quanto pianificato nella fase precedente. Continuando con lesempio, quando si acquistano i motori, quando le persone individuate si occupano di movimentare e registrare i rifiuti prodotti, quando si effettuano le spese previste nel budget, si nella fase DO. 3. Check E la fase nella quale si controlla se si stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati con i modi prestabiliti, nonch il permanere della loro adeguatezza in relazione al contesto di riferimento attuale. Quando si verifica leffettiva efficienza dei nuovi motori, quando si controlla che i rifiuti siano stati effettivamente spediti e registrati, quando si fa il controllo di gestione, si nella fase CHECK. 4. Act Consiste nello standardizzare e consolidare le parti dellorganizzazione che risultano operare in qualit, e nel migliorare quelle dove siano state riscontrate inefficienze e problemi. Rivedere il budget, distribuzione dei compiti per la gestione ambientale .. tutto ci ACT. Il PDCA un meccanismo naturalmente applicato in tutte le aree della nostra vita personale e professionale, dove lo utilizziamo continuamente, formalmente o informalmente, coscientemente o istintivamente, poich ogni attivit, dalla pi semplice alla pi complessa, ricade sotto il suo schema. Nella vita personale come in unAzienda, lapplicazione del PDCA porta inevitabilmente a migliorare, sia pure procedendo per piccoli passi. Alla base di questo approccio gestionale vi il principio del miglioramento continuo, sulla base del quale si ammette, accetta e riconosce che problemi possono sempre verificarsi, ma anche che unorganizzazione responsabile impara dai propri errori e cerca di creare le condizioni per cui situazioni simili non avvengano pi nel futuro.
Pagina 5 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Le attivit basilari suggerite dalla norma per attuare un efficace sistema di gestione ambientale sono brevemente illustrate nei capitoli che seguono.
I primi tre capitoli hanno un carattere introduttivo e spiegano le finalit della norma, i principi su cui essa si fonda e le ulteriori norme di riferimento, nonch i termini utilizzati. I requisiti basilari che un sistema di gestione per lambiente deve soddisfare per poter essere certificato da un ente terzo indipendente sono tutti contenuti nel capitolo 4.
Iniziamo ora a vedere i requisiti della norma, partendo da quello pi importante ai fini di una corretta impostazione dellintero sistema: lanalisi ambientale iniziale.
Pagina 6 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Non essere conformi a quanto prescritto dalla legislazione ambientale. Provocare effetti negativi sull'ambiente o sulle persone (es: serbatoio interrato che perde causando inquinamento di una falda utilizzata come fonte d'acqua potabile). Sostenere costi ambientali eccessivi (es: tecnologie obsolete che producono troppi rifiuti da smaltire). Essere in rapporti conflittuali con la comunit locale (es: emissioni di rumore).
LAnalisi Ambientale Iniziale permette di raccogliere informazioni indispensabili per: costruire un sistema di gestione centrato sugli effettivi problemi ambientali e sulle reali possibilit/necessit dellorganizzazione di risolverli fotografare la situazione esistente prima dellattuazione del sistema di gestione, anche attraverso e poter quindi in seguito valutare oggettivamente i progressi ottenuti. La norma non impone una metodologia specifica per attuare lanalisi ambientale; ci conta, in ogni caso, che qualunque metodologia utilizzata permetta di perseguire i seguenti principali obiettivi:
Individuare le"aree critiche" sulle quali possibile intervenire mediante interventi gestionali o innovazioni tecnologiche. Cogliere le debolezze dell'eventuale assetto organizzativo e delle procedure esistenti, per eliminarle nella formalizzazione del nuovo SGA. Individuare gli indicatori ambientali che serviranno per valutare e seguire nel tempo le prestazioni ambientali dell'organizzazione. Una volta focalizzate le criticit e la loro gravit (es. manca lautorizzazione per le emissioni in atmosfera, i rifiuti non sono registrati come richiesto dalle norme vigenti, i costi per consumi energetici sono eccessivi, ecc.), possibile partire con la progettazione del lintero sistema, a partire dalla politica ambientale.
Pagina 7 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Pagina 8 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Per raggiungere i propri obiettivi e traguardi, lazienda deve fissare, realizzare e tenere attivi uno o pi programmi che devono contenere lindicazione: delle attivit e delle responsabilit per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi per ogni funzione e livello pertinente dellazienda; le risorse messe a disposizione (in termini finanziari, di personale, ecc.) e i tempi entro i quali devono essere raggiunti. Ad esempio, un programma per ridurre i consumi energetici dei forni della linea A del 10% rispetto allanno scorso pu : Attivit Studio di fattibilit Conduzione progetto pilota su 3 forni Realizzazione intervento sulla linea Responsabilit Ufficio Tecnico Ufficio Tecnico Ufficio Tecnico Risorse 20 giorni/uomo 5 k 50k Scadenza Settembre 2010 Novembre 2010 Febbraio 2011
Inoltre, per raggiungere gli obiettivi ambientali fondamentale che sia chiaro che la Direzione il primo sponsor del programma ambientale, e che esso sia coordinato con gli altri programmi aziendali e portato a conoscenza di tutti i soggetti coinvolti.
Pagina 10 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
3.7.3 Gestione delle emergenze Nonostante tutti gli sforzi, sempre possibile che si verifichi una situazione imprevista, o un incidente, che pu sfociare o meno in unemergenza ambientale. Lazienda deve quindi stabilire procedure e piani di emergenza per individuare e gestire possibili incidenti, situazioni di emergenza ragionevolmente prevedibili, oltre a prevenire e mitigare gli effetti che ne potrebbero derivare. Ad esempio, le procedure demergenza possono comprendere indicazioni su come gestire eventuali sversamenti di sostanze pericolose (oli, acidi, corrosivi, ecc.), il malfunzionamento del sistema di trattamento delle acque reflue, emissioni incontrollate dai camini, ecc. 3.7.4 Gestione delle comunicazioni Un corretto e tempestivo passaggio di informazioni oggi dimportanza fondamentale per qualunque attivit aziendale comprese le attivit che concernono la tutela ambientale. La norma richiede quindi che lAzienda individui le modalit migliori per comunicare sulle questioni ambientali: regole adottate, obiettivi, prestazioni effettivamente conseguite, eccetera. Tali regole devono riguardare sia la comunicazione interna, tra funzioni e livelli aziendali, sia la comunicazione esterna, vale a dire la comunicazione con tutti i soggetti che chiedono informazioni allAzienda (comunicazione di risposta) ma anche quella volontaria attuata, senza che vi sia richiesta e con le modalit ritenute pi idonee dallAzienda (rapporti ambientali, informazioni sul sito internet, conferenze, open day, ecc.), con tutti i soggetti che possono essere interessati alle politiche e alle prestazioni ambientali dellAzienda.
Pagina 11 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
3.7.5 Sorveglianza e misurazione. La norma richiede che siano mantenuti sotto controllo i punti critici, vale a dire tutte quelle attivit che possono comportare un impatto sullambiente, attraverso la definizione e attuazione di un idoneo piano di monitoraggio ambientale. Un buon piano di monitoraggio comprende indicazioni circa: punti da sorvegliare (es. i punti di emissione in atmosfera; i serbatoi interrati); controlli previsti e periodicit (es. monitoraggio annuale degli inquinanti contenuti nelle emissioni; la verifica mensile dellassenza di perdite; ecc.) parametri di riferimento, unit di misura e valori di accettabilit (es. polveri, sostanze organiche, ecc.) metodiche ufficiali per effettuare le prove, ove note responsabili incaricati dellattivit di sorveglianza.
Normalmente il piano di monitoraggio prende anzitutto in considerazione le prove prescritte da leggi o da autorizzazioni (es. per le emissioni in atmosfera, per gli scarichi idrici), fungendo cos da utile scadenziario per evitare le sanzioni previste in caso di mancata attuazione dei controlli prescritti, e poi via via tutti gli altri punti critici autonomamente individuati dallAzienda. 3.7.6 Gestione delle non conformit e delle azioni correttive
Requisito di legge
es. stato pi volte superato un limite di emissione in atmosfera
La norma ammette che gli errori succedano, nonosta nte la bont del sistema progettato e limpegno del personale per attuare le regole definite. Essa richiede per che gli errori siano gestiti, e che quindi siano definite le regole affinch: sia chiaro a tutti COME e A CHI comunicare le eventuali non conformit rilevate siano identificate le possibili cause e la gravit delle non conformit siano stabilite le azioni necessarie per risolvere le non conformit rilevate e per evitare che esse si ripetino sia verificata leffettiva attuazione e lefficacia delle azioni cos stabilite.
Pagina 12 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
3.7.7 Audit interni Laudit interno un insieme di attivit finalizzate a individuare eventuali non conformit delle attivit svolte rispetto alle leggi di riferimento, alla norma ISO 14001 e alle regole autonomamente definite dallAzienda per la gestione ambientale, oltre che a individuare le possibilit di miglioramento del medesimo e delle prestazioni ambientali. Anche in questo caso, si richiede che lAzienda stabilisca responsabilit e modalit per condurre gli audit interni, e per comunicarne i risultati alla Direzione che disporr in merito alle eventuali non conformit o azioni di miglioramento rilevate. 3.7.8 Gestione di documenti e registrazioni La norma richiede che il sistema di gestione sia documentato. Ci significa predisporre alcuni documenti obbligatori e il mantenimento di alcune tipologie di registrazioni. Per documento sintende un qualunque dato fornito per mezzo di qualunque supporto (carta, nastro magnetico, supporto elettronico, ecc.). Documenti tipici del sistema di gestione sono le procedure che spiegano CHI e COME realizza determinate attivit (es. gestione delle non conformit, gestione degli audit, ecc.). Le registrazioni sono documenti necessari per comprovare di aver davvero realizzato alcune spec ifiche attivit cruciali del sistema di gestione: ad esempio i rapporti di prova attestanti lavvenuta analisi delle emissioni, gli attestati di formazione, le annotazioni inerenti le leggi da applicare, i rapporti di audit interno, ecc., sono tutte registrazioni. Molto spesso proprio questo requisito che spaventa le Aziende, che lo ritengono un obbligo burocratizzante e particolarmente gravoso in termini di tempo per il suo mantenimento. Al riguardo teniamo per a evidenziare quanto segue: 1. Ciascuna Azienda libera di scegliere il grado di dettaglio della documentazione da produrre. Pu scegliere di scrivere una procedura dettagliata per ciascun processo (magari perch unAzienda giovane con professionisti provenienti da altre realt e quindi ciascuno con proprie abitudini - e preferisce quindi specificare bene le regole che vigono nella sua realt), oppure dettagliare solo alcune attivit particolarmente complesse (ad esempio dove le prassi siano ormai radicate e il passaggio di consegne si sia sempre rivelato efficace anche in assenza di procedure documentate) 2. Ciascuna Azienda libera di scegliere la forma con cui presentare le proprie regole: diagrammi di flusso, immagini, filmati, registrazioni audio, animazioni . Lo stesso vale per le registrazioni, che possono essere costituite ad esempio dai dati inseriti nei gestionali (es. gli applicativi usati per la gestione dei cicli di lavoro, manutenzioni, ecc.), da etichette, da foto, da annotazioni su post-it, ecc. Ci che conta che, comunque realizzati, documenti e registrazioni: siano preparati, verificati e approvati (per la loro correttezza e completezza in relazione alluso cui sono destinati) da personale autorizzato, abbiano un riferimento per collocarli nel tempo (una data e/o un numero di revisione, secondo quanto pi appropriato) e siano gestiti in modo da assicurare che siano disponibili solo le versioni in vigore, permettano la riferibilit ove necessario (es. il rapporto di prova relativo alle analisi su unemissione dovr riferire chiaramente a quale punto di emissione si riferisce; ecc.)
Pagina 13 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
siano facilmente identificabili e rintracciabili, siano conservati per periodi di tempo predeterminati dallAzienda, o dai vincoli contrattuali o di legge ove esistenti.
Se ben progettato, un sistema documentale non diventa mera cartaccia, ma assolve con efficienza ai vari compiti per i quali la norma lo ha inserito tra i propri requisiti, tra i quali evidenziamo: assicurare una chiara definizione delle regole Aziendali e la loro comunicazione a tutto il personale, sia per quanto riguarda gli aspetti organizzativi (chi ha lautorit e chi ha la responsabilit di fare cosa), sia per quanto concerne gli aspetti operativi (come si deve fare qualcosa), inclusa la gestione di non conformit ed emergenze ridurre i rischi di non rispettare le prescrizioni di legge applicabili agevolare la ripercorribilit di decisioni e azioni in tutti i casi in cui ci sia necessario.
Pagina 14 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Dopodich cosa succede? Il sistema, sebbene certificato, deve essere ri-verificato almeno una volta lanno (visite di sorveglianza), e dopo la seconda visita di sorveglianza, deve essere ri-certificato (visita di ricertificazione). Per approfondimenti si veda il capitolo 6.
Pagina 15 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
5 IL RUOLO DI ALTEA
Il nostro contributo alle Aziende che intendono sviluppare e certificare un proprio sistema di gestione conforme alla UNI EN ISO 14001 si sviluppa attraverso le fasi descritte di seguito, che avvengono sia presso la sede del Cliente, sia presso i nostri Uffici.
Fase 1 Raccolta dati e analisi preliminare
In questa fase raccogliamo tutti i dati e le informazioni necessarie per acquisire una conoscenza complessiva, concreta e aggiornata dellAzienda, indispensabile per poter arrivare alla strutturazione di un sistema gestionale tarato sulla specifica realt della stessa. Pi in dettaglio, in questa fase procediamo come segue, tramite interviste al personale indicato dal referente di progetto e allanalisi della pertinente documentazione aziendale. Passo 1. Individuiamo e mappiamo i processi e le attivit svolte dallazienda, i beni prodotti, i servizi erogati, al livello di dettaglio pi appropriato. Passo 2. Identifichiamo e descriviamo gli aspetti ambientali associati a processi, attivit, beni prodotti, servizi erogati e, se possibile, quelli associabili ai fornitori di beni e di servizi, considerando condizioni operative normali, anomale e di emergenze, oltre a condizioni attuali, passate e future.
ASPETTO AMBIENTALE
Un aspetto ambientale (ISO 14001, punto 3.6) un elemento delle attivit, dei prodotti o dei servizi di unorganizzazione che pu interagire con lambiente e che pu quindi generare o meno un effetto positivo o negativo sullambiente stesso.
Utilizzo di materiali e di risorse naturali. Emissioni in atmosfera e in acqua. Contaminazione del suolo. Produzione e gestione dei rifiuti.
Passo 3. Quantifichiamo, per quanto possibile, gli aspetti ambientali individuati (es. consumi di energia, quantitativi di rifiuti prodotti, ecc.) Passo 4. Effettuiamo una due diligence ambientale, finalizzata a verificare se sono rispettate tutte le prescrizioni dettate da normative ambientali cogenti, autorizzazioni, regolamenti e accordi volontari. Passo 5. Analizziamo eventuali incidenti ambientali verificatisi Passo 6. Raccogliamo le pertinenti informazioni inerenti il contesto esterno che possono influire sul sistema aziendale. Passo 7. Individuiamo gli altri punti critici riguardanti la gestione dellambiente, ad esempio: tecnologie, impianti o processi inefficienti che possono determinare costi ambientali elevati presenza di passivit ambientali che incidono sul valore dellazienda (es. siti contaminati).
Pagina 16 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Passo 8. Valutiamo la significativit degli aspetti ambientali individuati, classificandoli in base alla loro gravit, in modo da stabilire le priorit di intervento. Passo 9. Analizziamo lorganizzazione e le procedure gi esistenti e operanti per la gestione ambientale. Un sistema di gestione informale di alcune attivit legate allambiente e siste in quasi tutte le organizzazioni, ad es. per la gestione dei rifiuti. bene individuare gli elementi esistenti e valutare la possibilit di inserirli eventualmente rivisti, corretti e integrati nel sistema di gestione nascente.
Fase 2 Progettazione del Sistema
Una volta definita e condivisa con il Cliente la struttura del Sistema di Gestione per lAmbiente, in questa fase procediamo con il nostro supporto alla Direzione: nella definizione della politica aziendale per lambiente, degli obiettivi di miglioramento e dei relativi programmi di attuazione, orientandoli verso gli aspetti che lAzienda intende governare con il Sistema di Gestione per lAmbiente; nella definizione e documentazione di ruoli, poteri e responsabilit del personale coinvolto nel Sistema di Gestione; nella definizione degli indicatori utili a mantenere sotto controllo le prestazioni dellAzienda e del Sistema di Gestione. Gli indicatori sono dati numerici e informazioni qualitative che, in modo sintetico, esprimono il rendimento e lefficacia delle attivit aziendali volte alla salvaguardia ambientale. Normalmente una efficace ed efficiente gestione ambientale si basa sulle seguenti tipologie di indicatori: Indicatori di prestazione operativa _ OPIs Operational Performance Indicators Forniscono informazioni sulle prestazioni ambientali delle operazioni dellorganizzazione (attivit svolte, beni prodotti o servizi erogati).
KWh di energia consumata/ anno Mc di acqua consumata/ anno
Indicatori di prestazione gestionale _ MPIs Management Performance Indicators Forniscono informazioni sugli sforzi gestionali attuati dallorganizzazione per influenzare le proprie prestazioni ambientali.
Pagina 17 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Indicatori di condizione ambientale _ ECIs Environmental Condition Indicators Forniscono informazioni sulle condizioni ambientali esistenti a livello locale, regionale, nazionale o globale; possono essere forniti da Enti pubblici, Istituti di ricerca, Organizzazioni sovranazionali.
Livello acustico all'esterno del sito IBE - Stato di qualit di un fiume Indice di acidificazione dell'aria
Una volta progettato il sistema, provvediamo a predisporre i documenti necessari per il Sistema di Gestione per lAmbiente: manuale, procedure, istruzioni e modulistica, secondo necessit, per garantire non solo levidenza della conformit alla UNI EN ISO 14001, ma anche efficacia ed efficienza operativa. Quanto predisposto via via illustrato e condiviso con il Cliente.
Una volta predisposta la documentazione del Sistema, normalmente procediamo con: la formazione del personale coinvolto nel Sistema di Gestione, in modo da assicurare la comprensione dei pertinenti requisiti della norma UNI EN ISO 14001 e delle procedure e istruzioni operative che dovranno essere applicate nello svolgimento dei propri incarichi; il supporto operativo per la graduale attuazione del Sistema di Gestione cos definito.
Pagina 18 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
eseguire e documentare laudit interno, finalizzato a verificare la reale applicazione del Sistema nelle normali attivit, la sua efficacia ed efficienza e la conformit alla norma sopramenzionata.
dopo laudit interno, fornire il ns. supporto per risolvere le eventuali non conformit rilevate. supportare la Direzione nellesecuzione e documentazione del riesame del sistema.
Su richiesta del Cliente, forniamo il nostro supporto sia nella selezione dellEnte di Certificazione e nel disbrigo delle pratiche con lEnte selezionato, sia durante la visita di certificazio ne.
6 ALCUNI APPROFONDIMENTI
ISO International Organization for Standardization Ente di normazione internazionale, sorto nel 1947, ha lobiettivo di sviluppare standard tecnici o norme accettati a livello internazionale, a cui chiunque pu far riferimento per attuare un sistema di gestione. Esso deve contenere tecniche, linee guida o criteri accettati a livello internazionale e diretti a facilitare gli scambi internazionali di beni e servizi, oltre che incrementare la collaborazione internazionale in vari settori, con il fine ultimo di supportare lo sviluppo economico e sociale a livello internazionale. Sviluppatasi nel tempo, attualmente lISO costituita dagli Enti nazionali di normazione di 163 Stati. Ha sede a Ginevra. CEN Comitato europeo di normazione Ente normativo che ha lo scopo di armonizzare e produrre norme tecniche in Europa, in collaborazione con enti normativi nazionali e sovranazionali quali ad esempio lISO.
UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Associazione privata senza fine di lucro, riconosciuta a livello nazionale ed europeo e composta da circa 1.200 organi tecnici. Esso studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie in diversi settori, rappresentando lItalia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) e internazionale (ISO). ACCREDIA ACCREDIA lEnte unico nazionale di accreditamento, riconosciuto dallo Stato il 22 dicembre 2009, nato dalla fusione di SINAL e SINCERT come Associazione senza scopo di lucro. Con ACCREDIA lItalia si adeguata al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 765, del 9 luglio 2008, che dal 1 gennaio 2010 applicato per laccreditamento e la vigilanza del mercato in tutti i Paesi UE.
Pagina 19 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Ogni Paese europeo ha il suo Ente di accreditamento. LEnte Nazionale r esponsabile per laccreditamento in conformit agli standard internazionali della seria ISO 17000 e alle guide e alla serie armonizzata delle norme europee EN 45000. Tutti gli Enti operano senza fini di lucro. Fino al 2009 lItalia, unico caso europeo insieme alla Germania, ha visto operare tre diversi Enti. Gi nel 2004 stata costituita FIDEA Federazione Italiana degli Enti di Accreditamento che, attiva fino alla nascita di ACCREDIA, ha dato un primo segnale di unitariet del sistema italiano, soprattutto a livello internazionale, costituendone linterfaccia nei confronti degli Enti di cooperazione EA European Cooperation for Accreditation, IAF International Accreditation Forum e ILAC International Laboratory Accreditation Cooperation. Tra i suoi 64 associati riunisce i principali soggetti istituzionali, scientifici e tecnici, economici e sociali che hanno interesse nelle attivit di accreditamento e certificazione: 9 Ministeri, altre Pubbliche Amministrazioni Nazionali, Enti di ricerca, tutte le principali Organizzazioni imprenditoriali, le Associazioni dei soggetti accreditati, i due Enti di Normazione nazionali e numerose Associazioni di servizi di consulenza, consumatori e importanti aziende fornitrici di servizi di pubblica utilit. ACCREDIA valuta la competenza tecnica e lidoneit professionale degli operatori di valutazione della conformit (Laboratori e Organismi), accertandone la conformit a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilit delle certificazioni.
7 SITOGRAFIA
www.uni.com www.iso.org www.cen.eu www.accredia.it
Pagina 20 di 20
Questo documento non deve essere riprodotto, n reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way