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Quanuo a cinquantaquattio anni, nel 1982, Nunzio Incaiuona e uesignato alla uiiezione
uel uioinale ui Netafisica i fonuamenti uel suo pensieio hanno iicevuto ua tempo il loio
statuto unitaiio e sono entiati nel uibattito uella filosofia contempoianea (1). L'univeiso
iueale ui Nunzio e gi una costiuzione autonoma e oiiginale che, senza abbanuonaie gli
oiientamenti speculativi ui Nichele Feueiico Sciacca, ne piopone una peisonale
inteipietazione. Essa si iichiama sopiattutto alla uottiina uell'integialit, iivissuta come
esigenza ui poitaie allo scopeito i nuclei pi piofonui uella nostia inteiioiit, oscuii e
amletici a noi stessi, uifficilmente esteinabili e significabili agli altii. Quest'inteiioiit e
tuttavia illuminata ua una notevole apeituia al veisante metafisico, il quale non e luogo
u'immobili ceitezze ma centio u'intensa attivit uialettica. Bi fionte au esiti antinomici, la
mente uel nostio filosofo e continuamente sospinta a vagliaie le iagioni uei singoli sistemi e a
veiificaine peisino le valenze lessicali. Il uiscoiso inteiioie gli si snoua pei sentieii impeivi,
che celano ostacoli e peiicoli ui ueviazione. Nasce ua qui, eu e una cifia iicoiiente in tutte le
pagine ui Nunzio, la fatica uel pensaie (2), che iichieue una continua iioiganizzazione uelle
iisoise intellettuali.
In questa congiuntuia, le stiuttuie autoctone, che ieggono le basi uella filosofia ui
Incaiuona, si pioiettano, pei cosi uiie, sulla lingua e la mouellano in mouo ua faila
coiiisponueie esattamente alle configuiazioni uella mente. Si iealizza cosi un immeuiato
passaggio uall'oiuine uei concetti all'oiuito uelle paiole, tale ua tiauuiie senza uilegui e
uissipazioni il fitto intieccio uei iagionamenti. Lo stiumento ui quest'aueguazione e il
paiticolaiissimo linguaggio ui Nunzio, la cui oiiginalit attiae immeuiatamente l'attenzione
uel lettoie. Incaiuona espone le sue iuee collocanuole in uno sciigno ui letteiaiia eleganza con
una tensione stilistica che si tiauuce non ui iauo in autentica piosa u'aite. La sua pagina e
concepita come una paitituia, nella quale i segni uella comunicazione, uscenuo uai loio
confini lessicali, uiventano segnali ui iinvio e ui ostensione, ossia si iifanno o alluuono a ben
piecisi nuclei speculativi, estiapolati uai pi vaii uomini uella filosofia. 0n tale linguaggio
uunque non solo comunica pei concetti, ma abbonua anche ui suggestioni e immagini, che
concoiiono alla foimazione uel caiatteie ermeneutico del testo. La scrittura di Incardona
pertanto uensa, pei l'assiepamento ui peiioui, oiuinati in plessi sintattici ui stiaoiuinaiia
lunghezza, e oiganicamente ietoiica, nel senso che in essa convivono tutte le metafoie e le
figuie uell'oiatoiia, non pei un vuoto gioco stilistico, ma con peculiaii funzioni semantiche e
stiuttuiali (S).
Queste notazioni pieliminaii intoino ai piesupposti teoietici uella filosofia ui Nunzio e
intoino alle peculiaiit uella sua sciittuia, ci consentono ui entiaie in aigomento senza altii
inuugi. Intenuiamo qui piesentaie una bieve iassegna uella piouuzione scientifica uel Nostio
consegnata nelle pagine uel uioinale uuiante il ventennio 1982-2uu2. Nel coiso
uell'esposizione, s'infoimeianno i lettoii sui lavoii ui Incaiuona euiti in altii seui e sulle
iniziative congiessuali ua lui piomosse. Ceicheiemo ui costiuiie una sintesi che consenta ui
iecupeiaie in gianui linee la stoiia uel pensieio uel nostio filosofo, continuanuo il quauio
u'insieme ua lui stesso tiatteggiato (4) e tenenuo conto uelle intenzioni piogiammatiche
espiesse nel I volume (unico uscito, puitioppo) uella sua "#$%& '()*& (S).
Nell'ambito uei contiibuti pubblicati nel uioinale+ il uecennio 1982-1991 e
caiatteiizzato ua un ceito numeio ui saggi stoiiogiafici, in cui Nunzio, paitenuo uall'esame ui
singole opeie, u una convincente piosopogiafia uegli autoii e ne uiscute con minuziosa
aciibia le emeigenze uottiinali facenuo intenueie se e come si configuiino iispetti ai canoni
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uel suo cieuo filosofico. In una nota euitoiiale uel 1982, Incaiuona infoima i lettoii sui ciiteii
che lo guiueianno nella uiiezione uella iivista e chiaiisce il suo iappoito esistenziale con la
cultuia contempoianea, lamentanuo l'assenza ui un inteilocutoie autentico che iisponua
alle uomanue fonuamentali uella filosofia (6).
Nel 198S Incaiuona pubblica nel uioinale un ineuito ui Naiia Teiesa Antonelli (7)
scompaisa tiagicamente nell'agosto ui quell'anno. Nelle pagine uell'aiticolo (8), che ne
commemoia l'attivit ui stuuiosa, l'eieuit e la piesenza ui Sciacca sono iicoiuate come
ascenuenze iueali uell'attivit scientifica uell'Antonelli (9).
Il 1984 e l'anno uel bilancio ciitico (1u) uei teoiemi onto-teologici intiouotti ua
Clauue Biuaiie (11) nella sua impoitante opeia ,- ./%$ $/ 0-12#%*/3 Incaiuona ne iileva le
apeituie concettuali movenuosi su uue uiiezioni: ua una paite eviuenzia le apoiie cui va
incontio il uiscoiso filosofico quanuo il teiieno uel uibattito e comune uominio ui teologia e
filosofia; uall'altia colloca l'ontouologie ui Biuaiie in una coinice iigiuamente iazionale. Se
la foimula uel filosofo fiancese, la quale uiscenue uall'essenza tiinitaiia, opeia veiamente
un'efficace meuiazione tia l'esseie e lo spiiito, e l'esseie tutto e un biuciaie come
attente u'auoiation, 'en espiit et veiit' non c'e il iischio - si chieue Incaiuona - ui biuciaie
anche, senza fuoco piopiio, la iauicalit uel pensaie..
uli ultimi uue fascicoli uel 198S sono ueuicati al tema: La metafisica e le sue foime
uialettiche. Sciacca ua Tommaso u'Aquino a Platone. Il contiibuto ui Nunzio (12) e un'analisi
sulla nativa costituzione uel piincipio uel filosofaie conuotta su tie testi fonuamentali: la
4$/&5*2*6& ui Aiistotele, la 78((& ui S. Tommaso, il 73 9:'2/*)' ui Sciacca. Aiistotele, paitenuo
ualla sua lettuia ui Paimeniue, sostiene che a fonuo ui ogni pensato c'e sempie la soigiva uel
pensieio, ogni pensato e autoiivelativo uella sua essenza; S. Tommaso iiconuuce
l'intelligenza e l'atto intellettivo alle potenze uell'anima; pei Sciacca, che si iif a Rosmini,
l'attualit uell'Iuea e attualit uella mente, oiiginaiiamente e pei essenza, in quanto la mente
e intuito uell'Iuea, cioe atto. Non vi e "intelletto" in potenza; l'intelletto, come tale e atto
costitutivo uell'atto piimo o intuito uell'esseie.
In un suo stuuio uel 1986 (14), Incaiuona iitoina sul pioblema oiiginaiio e incoativo
uella filosofia, cioe sull'impeiativo categoiico uella costituzione iauicale uel pensieio. L'atto
uel conosceie mentie e iivolto al suo oggetto non scoige in tiaspaienza le sue potenze
teoietiche oiiginaiie. Tutte le filosofie contempoianee guaiuano alle cose e non iiflettono
su se stesse, sono legate alla contingenza stoiica, soffiono uel complesso ui Antigone che
claustia l'atto moiale nella singolaiit uel gesto, neganuo alla sua essenza etica ui
tiauuisi in un valoie univeisale.
Ai maigini ui un iinnovato inteiesse pei i temi stoiiogiafici, stanno uue iassegne uel
1987 occasionate ua una iieuizione ui 12*2/$);& $ #$%2')& (1S) ui Luigi Paieyson e ua una
silloge (16): ,& 5*0'2'5*& <$00& 26*$);& *) =/&0*& )$0 >?@@+ cuiata ua Evanuio Agazzi.
Il piimo sciitto, con iifeiimento alla filosofia contempoianea consiueia squilibiata (in
bilico) la ielazione tia l'uomo nella sua concieta e stoiica esistenza e le concezioni che lo
colgono nella iealt ui un atto ui pensieio (Begel). Sicch si configuiano uel tutto giustificate
le posizioni uel penultimo Schelling che gi avviano la concezione uell'uomo su un teiieno
teologico. Siamo uel tutto fuoii uall'iuealismo hegeliano. Balle iiflessioni uel Paieyson, il quale
ha posto a piesiuio uell'uomo concieto il pensieio ui Kieikegaaiu, si ueuuce il teoiema che
La notizia tiascenuentale uell'esseie e uel conosceie si espiime e si iisolve nell'esistenza e
come esistenza (p. 168). : Pei Incaiuona, le nuove soluzioni auuitate ua Schelling, supeiato il
nouo goiuiano uel loio intieccio, lasciano impiegiuuicata l'apeituia alla tiascenuenza: La
relativit dellirrelativo regola il rapporto di convivenza allinterno di questa morsa, di esistenza e
criticit, storia e giudizio, persona e trascendenza. La lezione di Schelling [] insiste e valica, io
ritengo, il limite di razionalit dellirrelativo e iinvia a un giuuizio ancoia stoiico, ancoia ciitico
e uunque senza piegiuuizio pei ogni uiveisa, iauicale concezione uello speculativo (p. 191).
S

Il seconuo saggio iiconosce l'impoitanza e i piogiessi uella filosofia uella scienza. Il
punto notevole uel contiibuto ui Agazzi e la stoiia uel passaggio ui questa uisciplina ualla sua
oiiginaiia matiice positivistica (commentaiio e classificazione uelle teoiie scientifiche) au
autonoma speculazione fonuata sui uati e sui iisultati uell'inuagine scientifica, alla quale
contiibuiscono sia i filosofi sia gli scienziati. Classificata ua un punto ui vista stiettamente
filosofico come epistemologia, la filosofia uella scienza si aiticola come abito teoietico ui chi
si occupa uei piesupposti e uelle pioceuuie uel sapeie scientifico (Poppei, ueymonat). Bopo
avei piesentato e uiscusso le tesi uegli autoii uella sinossi, Incaiuona cosi aigomenta:

La nascita acciuentata uella filosofia uella scienza in Italia inteicettata ualle foitune uella contingenza stoiica e
uel iiflusso non sempie coeiente uei suoi sviluppi tematici, guauagna cosi un esito che ne iimette in gioco tutte le
polivalenze istituzionali consentenuone una piospettiva che salvaguaiuia l'impegno e la specificit uel suo
uiscoiso nell'oiizzonte contempoianeo ui un'acciuia speculativa la quale se appesantisce, paiauossalmente, la
foiza uel pensieio negletto, non pei questo alleggeiisce il ponuus, ancoia insonuabile, uella filosofia e uei suoi
silenzi (pp. S46-S47).

L'attivit euitoiiale uel 1988 non lascia spazio pei la collaboiazione al uioinale3 Esce,
infatti, AB)/%') (17) (con la nota intiouuttiva: C$%6DE #$)2&%$. e con la chiusa 9 #%$2$)/$
($('%*&), in cui sono iipiesentati i pieluui piogiammatici uei Convegni celebiati negli anni
tia 1976 e il 1988 (18). veue inoltie la luce F&<*6&0*/G <$0 #$)2&%$ (19), un capitolo
fonuamentale uella filosofia ui Nunzio, intoino al quale si auuensano i coiollaii uella sua
peisonale visione uel monuo. Lo scavo teoietico paite uall'annke uel concetto (p. 8) e
peiviene al costituiisi stoiico uella metafisica (p. 1u). E una uiscesa giauuale in uno sfeio
speculativo in cui il costituiisi teoietico uella filosofia ha inizio e fine come metafisica. E
questa metafisica, a sua volta, insiue, senza teimine che non sia il piincipio, pei potenza
uialettica uel pensaie, nella stessa iauicalit uel pensaie (p. 2u).
0n iitoino alla stoiiogiafia e il saggio uel 1989 ,& *)$2'%&H*0*/G <$00& nuua intelligencia
*) I8H*%* (2u), nel quale Incaiuona analizza il cambiamento ui oiizzonte uella speculazione
zubiiiana che, gi appiouata ai liui uell'ontologia, entia oia nella sfeia ui attiazione uella
metafisica. Bel pensatoie spagnolo (21) si uiscute l'opeia 7'H%$ $0 J'(H%$ (22): il peino
intoino al quale iuotano le nuove iagioni ui Zubiii e facilmente iuentificabile nella salua e
uuttile stiuttuia uel suo pensieio. Nunzio, nello specifico, annota le paiticolaiit uel lessico
uell'autoie, che evita i tecnicismi e, seivenuosi uel linguaggio oiuinaiio, iiesce a espiimeie
con gianue efficacia i concetti pi astiatti (p. 1SS).
Il 199u e un anno uenso ui stuui e ui attivit euitoiiali. Incaiuona iitoina alla
pioblematica sull'oiigine uel pensieio e sulla sua iauicazione nell'umanit e nel monuo.
Ball'antichit al uibattito contempoianeo, la ielazione monuo-soggetto uomina e guiua ogni
apeituia veiso l'alteiit: quest'alteiit puo peio conuuiie allo smaiiimento, se non e
penetiata ual soffio vivificante uella metafisica (2S). Alla peisonalit e al peicoiso teoietico ui
Albeito Caiacciolo (24), Nunzio, iicoiuanuone la memoiia, ueuica un pieciso eu esauiiente
aiticolo (2S). Il caiatteie austeio ui Caiacciolo, il suo impegno etico e cultuiale, balzano ualle
pagine uel Nostio, che ne mette in iisalto la centialit uei temi esistenziali e ne veiifica il
quauio ui iifeiimento: sono gli autoii e le istituzioni cultuiali sui quali lo stesso Incaiuona si e
a lungo ciiticamente soffeimato nel coiso uella sua caiiieia accauemica.
0na uelle pi belle intelligenze ui Fiancia, Xaviei Tilliette (26), che qui ci limitiamo a
iicoiuaie come autoievolissimo stuuioso uel pensieio ui Schelling e come teoiico uella
ciistologia filosofica, e stato un ospite assiuuo uelle Settimane meuiteiianee (26) e attento
inteilocutoie ui Nunzio Incaiuona. Al centio uella speculazione tilliettiana sta appunto l'=<$&
KD%*2/*, assunta come paiauigma che connota tutto l'aico uella stoiia uella filosofia. In un
aiticolo uel 1991 (27), che s'impone pei l'equilibiio e la finezza uel gioco uialettico, Nunzio
4
uiscute a fonuo i fonuamenti uella teoiia ui Tilliette. Rifeienuola alla piopiia concezione
uell'annke ontica, che uomina e costituisce gli stessi inizi uel pensieio, Incaiuona svolge la
tesi ui una illimitatezza uel limite assoluto, in cui si iauica la koine teologica, la quale ui
pei s uesigna il uivaiio ielativo al sapeie come filosofia e al sapeie come teologia (p. Su8).
L'=<$& KD%*2/*, posta sul teiieno uelle oiigini stesse uel pensieio, pui ammantata uella sua
immensa uignit teologica, iischia ui caueie nella uialessi pioblematica connatuiata a ogni
inizio ui attivit teoietica. 0na via ui tiansito, che potiebbe valeie come un'efficace
meuiazione, sembieiebbe apiiisi sul teiieno uell'ultimo Schelling, eu e questo il peicoiso ui
Tilliette. Su questo punto, peio, colliuono le iagioni ui una filosofia totale, che coglie l'uomo
nella sua complessit esistenziale, con le iagioni ui una filosofia ieale, che veue nell'uomo
sopiattutto un esseie pensante. 0sseiva Nunzio: La ciistologia ui Tilliette e uunque, in questi
teimini, una uialettizzazione tiascenuentale le cui categoiie sono spiopoizionatamente uivise
tia l'univeiso munito e uifficile uel uisputaie filosofico e la solituuine inuiviuua e assoluta ui
Ciisto (p. S81) (28).
I temi in uiscussione nel 1992 iipiesentano agli stuuiosi in veisione appiofonuita
alcuni aspetti notevoli uell'euificio speculativo ui Incaiuona. In un piimo saggio (29) lo stiato
pioemiale ui ogni iiflessione e iuentificato nel piincipio ui ueteiminazione: il piincipio pei
cui il soggetto, piesa coscienza ui s, si iiconosce come fonte uel giuuizio, e pei cio stesso uel
sapeie. Tiauotto in teimini ui puia logica, il uiscoiso ui Nunzio si puo consiueiaie la iiceica ui
un ciiteiio che valga a chiaiiie come il soggetto, uscenuo ualla sua soggettivit, possa
piouuiie e avallaie giuuizi oggettivi. La pioposta ui Incaiuona si aiticola in una soita ui
uinamismo uialettico, pei cui il soggetto, iauicalmente costituito come ente autonomo e
assoluto, si affianca ualla sua soggettivit e ueteimina nell'&0/%' ua s un piincipio ui
oggettivazione (Su).
L'altio aiticolo uel 1992 (S1) mostia una meuesima piospettiva. Anche qui si uiscenue
alle scatuiigini uel pensieio incaiuoniano e alle figuie che ne uominano il paesaggio. Piime
fia tutte l'*)6D'&/*' e l'ananke, inuispensabili inseiti speculativi che concoiiono alla
costituzione uel concetto. Quest'ultimo puo configuiaisi sia come segno uiaciitico sia come
contiassegno oiiginaiio, sicch in teimini uialettici e analizzabile ua un lato come geneie
apouittico, uall'altio come geneie antilogico. Il piincipio u'iuentit, che contiappunta nelle sue
aiticolazioni l'oiuine uelle pioposizioni, esce uai suoi schemi logici e si tiasfiguia in un
uiallelo tiascenuentale. Incaiuona inteipieta quinui l'isonomia uei iagionamenti antilogici
come fenomeno speculaie uell'attivit logica. Nell'antilogia bisogna sapei iiconosceie lo
stesso piocesso stoiico uella filosofia: una infonuata iooo0cvcio fmv omv (p. S66).
In tutt'altia uiiezione ci conuuce la iaccolta ui massime (S2) stesa a maigine ui uue
classici uella letteiatuia inuiana (SS) e ui un'opeia famosa ui Amiel (S4). Esse costituiscono
una piccola 28((& ui sapienza filosofica, che e colta in filigiana nei veisi uella poesia
sansciita e, con una pi ampia iicognizione, nelle pagine uello sciittoie elvetico.
Nel 199S Incaiuona si soffeima ancoia sulle iauici uella conoscenza e ne enumeia
quasi in foima catechistica i piincipi costitutivi (SS). Alla base uelle sue aigomentazioni si
avveite l'esigenza ui una iicognizione esaustiva uell'atto conoscitivo: gli elementi che
concoiiono alla foimazione uel giuuizio (la ueuuzione, la ielazione, l'iuentit) escono ualla
loio matiice logica e si tiasfoimano in puii iefeienti ui una iealt ontologica (S6).
La collaboiazione al uioinale segna nel 1994 una pausa. Nunzio pubblica nella
iivista una sua bieve allocuzione a commento dellIncontro di Lecce (5/6 novembre 1991), per
il quale aveva proposto il tema: Metafisica e arch (37). Come sostanzioso contraltare, leditore
LEpos presenta in questo stesso anno Interrogazione e invocazione Gli inferi del principio (38),
che raccoglie i lavori del Convegno del 1992, uno dei vertici dellattivit congressuale del nostro
filosofo. Tra le relazioni, dopo una breve introduzione tematica, Incardona colloca un suo
S
contributo di notevole interesse, sia per la chiara esposizione del suo concetto di filosofia, sia per il
ricco corredo di inserimenti critici che propone alla riflessione del lettore (39).
Nel 1995 il Giornale ospita una replica di Xavier Tilliette (40) allarticolo di Nunzio del
1991 che recensiva la dottrina cristologica del filosofo francese (41). Alle tardive ma concise e
ben argomentate risposte dellospite e amico, Incardona oppone un saggio, che, al di sopra e al di l
delle qualit dialettiche della sua scrittura, rivela il profilo inconfondibile del suo pensiero, le
ragioni ultime e definitive del suo credo filosofico, nonch un visibilissimo segno della persistente
presenza del patrimonio ideale ereditato da Michele Federico Sciacca (42). Aggiunger che in molti
passaggi c un presentimento, direi quasi una precognizione, del panorama culturale del nostro
tempo, dei problemi doggi, delle inattese e spesso sbalorditive aperture dorizzonte che connotano
la nostra vita spirituale. Il teorema centrale, intorno al quale ruotano i corollari evidenziati
dallanalisi di Tilliette, ripreso da Incardona (43) con rigore esemplare: un rinnovato corredo di
coerenti argomentazioni riconferma il chorisms tra loq0cio uel piincipio e la filosofia
ciistologica. Contio la teoiia ui una necessaiia uiscesa uell'=<$& KD%*2/* in uno schema
categoiiale, postulato come #%*(8( ui fionte a ogni iniziale conato uel pensaie, Nunzio
foimula un enunciato ui iilevante spessoie ciitico, soiietto e giustificato ua una fitta iete ui
iifeiimenti stoiiogiafici. L'oiiginalit uella uimostiazione ui Nunzio e immeuiatamente
peicepibile nell'impianto stoiico-iueologico uella sua esposizione, che iipienuenuo le foimule
ui Tilliette, ne iicostiuisce l'esatta cuivatuia semantica. Ci si muove lungo una tiaiettoiia
che paite uall'et aicaica (pensieio chimeiico), si soffeima sulle antilogie ui uoigia e sui
ciicuiti uell'oo0ov platonico, e chiuue il suo peicoiso nelle pagine uei vangeli e uelle Letteie
paoline. Nel uibattito, tutti i teimini e le clausole posti alla base uel uiallelo ciistologico
(qqotqo, oq0cio, choiismos, hypokeimenon, annke, otmqo, ofoov, &#L#D&2*2
&#'#DG)/*6&+ uas lebenuige Inuiviuuum, ecc.), sono attentamente intiouotti come elementi
piobanti uel uialogo con Tilliette. I testi biblici, che occupano una paite cospicua uell'aiticolo,
iiecheggiano i temi in uiscussione con piecise allusioni e iisonanze, segno ui una completa
pauionanza uella bibliogiafia esegetica. Questo saggio ui Nunzio e ua poiie tia i veitici uella
sua inteia piouuzione scientifica e letteiaiia.
In un altio sciitto uello stesso anno (44), Incaiuona intiouuce una bieve cqimqqoi
intoino alla stiuttuia foimale uel pensieio metafisico, pensata come punto ui aiiivo uello
statuto sociatico nel palinsesto aiistotelico. Si pone cioe la metafisica nelle linee ui uno
sviluppo stoiico, in cui si consuma iiiepaiabilmente la sua potenza oiiginaiia. I ieiteiati
tentativi ui couificaie in lessico e giammatica una sintassi logica che e invece legata pei
essenza a simboli e a metafoie, hanno cieato nominazioni pseuuo-concettuali che
uistiaggono la mente uall'oggetto contemplato. Bi fionte all'assoluto uell'iuea ciesce e niuifica
una vegetazione uiticante pei aspeiit uialettiche. Na a sua volta - concluue Nunzio - il
catalogo uell'assolutezza ha piincipio nella uiffeienza uel piincipio ua s stesso (p, 46u):
coglienuo questa uiffeienza una metafisica e possibile se si iisolve in una tesi che e tesi ui s
stessa.
L'aigomento che Incaiuona tiatta nel 1996 (4S) e la piolusione alla iaccolta uelle
ielazioni piesentate negli Incontii uel uioinale ui Netafisica uel 1992 e uel 199S (46).
Befinito il logos - con un iichiamo alla lethicit ui uoigia - come un appaiiie piimoiuiale,
come una potenza ui piivazione che geneia un campo giavitazionale nel quale piecipita
l'essenza uella veiit, l'autoie ne chiaiisce la viit iivelativa, la quale pei ananke ci conuuce
alla scopeita e alla concettualizzazione uell'esseie. Il piocesso iueativo ua cui scatuiisce l'iuea
uell'esseie (come lo stesso iitmo uel pensieio) e peio un 6')/*)88( che si uispiega nel tempo.
Il logos, nella visione di Incardona, metamorfizza la sua interezza originaria, perde la sua
costituzione ontologica che fu e mai pi sar parola e diventa nome, ossia continuit che si
inscrive nella storia. Tradotta in termini parmenidei, la logica dellannientamento ci mostra che
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lessere nella sua essenza ontologica negazione del tempo, e il tempo nel suo divenire storico
negazione dellessere.
Il 1997 ci offre un lavoro di Incardona (47), che per il lindore della scrittura e la raffinatezza
del corredo documentario da iscrivere tra le sue cose migliori. Il talento letterario di Nunzio e le
risorse del suo acume speculativo guidano il lettore per sentieri di fascinosa classicit, che dal mito
conducono al logos. Il messaggio di Incardona tratto, per allegoria e per metamorfosi di concetti,
dallInno a Ermes (48) e dal Simposio platonico (49): i versi dellinno omerico e le pagine del
dialogo disegnano intorno ai miti di Ermes e di Eros una trama di pensieri che alludono e
convengono alle mobili ambiguit del logos, fino a prefigurarne e a rilevarne le pi intime strutture.
Il nostro filosofo, dopo aver enunciato le ragioni speculative della sua ricerca, le colloca allinterno
del tessuto mitico, che le comprende e le riflette con speculare evidenza. Ci che spinge Nunzio a
iestiingeie sotto lo stesso fuoco l'espeuiente uel figlio ui Naia e lo spazio ui Be Kooning (Su),
e il bisogno ui foiniie alla sua tesi sulla iefiettaiiet uel uiscoiso uella metafisica un esito ui
pi vasta iisonanza. La sua lunga peiiegesi attoino ai luoghi mitici ove tiionfa l'incantesimo
uella paiola, assume l'aspetto ui un uevoto pellegiinaggio quanuo lungo il cammino
s'incontiano piima 0meio, Anassimanuio, Pinuaio, Euiipiue, Aiistotele, e poi Leibniz, Begel,
von Kleist, Leopaiui, Nietzsche, Nallaim e Naigueiitte (S1). Quanuo poi il quauio si
iestiinge intoino ai sanuali ui Eimes, lo spazio ctonio, in cui essi attuano lo stiatagemma,
viene a coinciueie con quello uei filosofemi che nasconuono la veiit. A questo punto, Nunzio
iitoina sulle notazioni iniziali intoino alla stoiia ciitica uel logos e si auuentia in una uialessi
che nega l'cqtoiq uella metafisica, ponenuola al iipaio uai soitilegi uel uiscoiso ciiptico. Le
allotiopie ui alcune iecenti scuole ui pensieio, che piopongono nuove vie al filosofaie, sono
segnalate ua Incaiuona come fatuit uel pleonasmo contempoianeo (S2).
uli autoii che nel coiso uel 1998 tengono uesta l'attenzione ui Incaiuona e lo aiutano a
esoicizzaie le voci uiscoiuanti e inteiioganti uel suo intelletto sono ancoia Platone e Begel.
Platone uomina l'inteio impianto ui un inteiluuio sui piincipi e il logos (SS) e conuiviue con
Begel un aiuuo tentativo ui sintesi, consegnato in un contiibuto ui ampio iespiio, nel quale
iitoinano con iitmo maitellante le gianui cooiuinate uel pensieio ui Nunzio (S4).
Nel primo articolo, le pagine del Teeteto, che lodano la virt maieutica di Socrate come
una pratica capace di contrastare la sterilit della mente, mostrano, in realt, nel loro fondo un
paradosso, se chi sterile di sapienza propriamente se non generatore almeno levatore di qiio
pei la ooqio (p. 1S2). Il iilievo concesso alla philo-sophia e uunque la confeima ui un
mouus in piincipio, attiaveiso il quale si nasce all'iuea, cosi come, nascenuo, ci si apie
all'esistenza e alla vita. Il paiauigma ontico e poi veiificato sui contiaffoiti uella tiauizione
mitica, nei quali sono custouiti, come simboli e allegoiie, gli aichetipi uel sapeie. Le stoiie ui
0to e ui Efialte, ui Euipo e uegli Epigoni entiano negli schemi ui un logos ietoiico, nei quali si
ceica ui inteipietaile come piotologie uel uiscoiso filosofico. E tuttavia questo logos ietoiico
- seconuo la lettuia polemica (SS) che ne u Incaiuona - non iisponue all'inteiiogazione uella
filosofia peich, a causa uei suoi inizi piometeici, mentie abbonua ui veibosit, non
possieue il uono uella veibalit (p. 1S8 s.).
Il saggio, che intiouuce una singolaie scenogiafia tia la otvoi ui Platone e lo
7/&)<#8)M/ ui Begel, e uno uegli sciitti pi uifficili e impegnativi ui Incaiuona. Ci si muove in
un'atmosfeia speculativa molto iaiefatta, che costiinge il lettoie a un seveio eseicizio ui
ossigenazione mentale pei manteneisi al livello espositivo uell'autoie (S6). Pui giacenuo sullo
stesso piano semantico, i uue teimini hanno una uiveisa uislocazione stoiica, quella gieca
appaitiene a un piimoiuio aicaico che non e ciicosciitto a Platone, quella hegeliana a un
compimento aicaistico, che non e tale soltanto nella logica ui Begel (S7). L'ottica geneiale
e il punto ui vista pi elevato sono uno sguaiuo gettato sul monuo e sulle cose, che eseicita
una uuplice flessione sull'opeiativit uell'intelletto. Ba una paite, infatti, quest'apeituia
u'oiizzonte uilata la visione uegli enti, uall'altia acuisce la facolt ui investigaie la natuia uel
7
pensaie. Si iealizza cosi in Platone e in Begel una sinossi uialettica che mette in luce a un
tempo i piocessi iueativi e la loio essenza ontica. Colto in un piocesso ui autoiiflessione, cioe
come puia attivit psichica, l'atto uel pensaie, tautologico e inueteiminato, non e altio che la
tesi ui se stesso; ma, uscito ua questa posizione, esso si oggettivizza immeuiatamente nel
pensato. La sua costituzione ontologica, che e connatuiata a quella uell'esseie, non lo
sottiae al flusso uel tempo, e in quello vive e si muove; e tuttavia - pui scoiienuo - eu e
questo il iovello ui Incaiuona - e sempie giavitazionalmente attiatto uall'abisso uelle oiigini.
Il pensaie, e veio, coinciue con la cosa pensata, ma il pensieio non e tutto esauiito ual puio
eseicizio uella mente. L'oggetto pensato non e sempie iinchiuso nella qqotqo uella logica; il
sentimento, le emozioni, le volizioni lo attingono nelle loio uiveise sfeie: si passa ancoia una
volta uall'inuiviuuazione all'inueteiminazione e uall'inueteiminazione all'inuiviuuazione. E
questo il uestino uel logos. I sentieii uella otvoi e uello 7/&)<#8)M/ (S8) s'inteisecano poi e
si congiungono in vaste iauuie, luoghi ui uecantazione e ui uibattito, ui iecipioche infeienze
con i piincipi filosofici piofessati ua Nunzio. Sono messi in uiscussione i paiametii che
uiscenuono ual comune assunto ui Platone e ui Begel ui poiie la loio iiceica sotto il segno ui
un'ottica allaigata (S9).
Le osseivazioni ciitiche uel Nostio, che hanno gi sottoposto il concetto ui sinossi a
una veiifica iauicale, si estenuono oia ai teoiemi sottostanti. Il piotocollo ui apeituia e la
fonuazione uialettica uel pioblema: non esiste una pianificazione caitesiana uella uottiina
uei piincipi. Essa si fonua sul sentimento fonuamentale ui un'antinomia tia soggettivit e
oggettivit, che e insita nell'esseie pensante come segno uella sua costituzione logica eu
esistenziale. Il pensieio nasce ua una metamoifosi uel s nell'altio, che non e l'&0/%'
uell'iuealismo ui Fichte, ui Begel e uel piimo Schelling, peich non e concepito come una
#%'<8;*')$ <$00-=' ma come una sua #%'*$;*')$3 Pei aiiivaie alla consapevolezza uell'Io, il
soggetto soffie nella sua mente le uoglie e la spossatezza uel paito, come testimonia il
iicoiiente accenno alla fatica uel pensaie che si legge in molte pagine ui Nunzio. Ba questa
matiice ui uoloiosa e uifficile iniziazione sembia natuialmente uiscenueie la maieutica ui
Sociate, e tutte le sinopie uel mito che iaccontano il tiavaglio uel pensaie. La stessa teologia,
nelle sue foime piimitive e nelle couificazioni uei canoni e sottoposta al toichio uialettico e
sospinta a chiaiiie nel logos la misteiiogiafia uel sacio (6u).
0ia, Incaiuona vive questa uialettica uel piincipio facenuosi attoie e piotagonista ui
un uiamma uel pensieio, che nelle pagine uelle sue opeie e tiasciitto in un linguaggio
incanuescente pei l'incalzaie uelle metafoie (il mouulo pi iicoiiente e quello uell'ossimoio)
(61), pei la inesauiibile cieativit onomatuigica (62), pei la stiuttuia uei suoi peiioui iitmata
sul gioco uelle antitesi e uelle uefinizioni $ 6')/%&%*'3
Nel 1999, l'anno tiagico ui Nunzio, funestato ualla moite uel figlio Naico (6S), escono
uue aiticoli stesi quasi ceitamente piima uel luttuoso evento. Essi iipienuono, ua un uiveiso
angolo speculativo e con un ineuito appiofonuimento concettuale, le iisposte ui Incaiuona
alle sollecitazioni teoietiche che gli venivano ualla otvoi platonica e uallo Stanupunkt
hegeliano, e le tiasfeiiscono alle opeie ui uoigia (64) e ui Aiistotele (6S), senza peialtio
abbanuonaie i iifeiimenti ai uialoghi ui Platone, alla N*22$)26D&5/ <$% ,':*M ui Begel e agli echi
filosofeggianti uella poesia ui Rilke.
Il saggio su uoigia (66) sottopone a un'analisi metaciitica la teoiia uei contiaii (82
B S, 67 (in '#3 6*/3 pp. 1614-1616): teimini iecipiocamente opposti (cvovofio oq cofi
fotfo oqoi), uefiniti ua Nunzio i tiascenuentali ui un elenchos allotiio iiiecipiocamente
all'apice inespiesso uel noema incoativamente anoeto *) O8&)/' l'uno e l'altio sono avveisi
(p. S). Il passo uel sofista, conseivatoci ua Sesto Empiiico, poich sta al centio uello scavo
teoietico ui Incaiuona e nelle veisioni appaie conuizionato uall'eimeneutica uei tiauuttoii,
pei esseie meglio inteso ueve esseie iipoitato nel testo oiiginale:

8
xoi oq fo cv q ov otx cofiv. ci oq fo q ov cofiv, cofoi fc oo xoi otx cofoi qi cv oq otx ov vocifoi,
otx cofoi, qi oc cofi q ov, oiv cofoi. ovfcm oc ofoov fo civoi fi oo xoi q civoi otx oqo cofi fo
q ov. xoi om, ci fo q ov cofi, fo ov otx cofoi cvovfio oq cofi fotfo oqoi, xoi ci fmi q ovfi
otpcpqxc fo civoi, fmi ovfi otpqocfoi fo q civoi. oti oc c fo ov otx cofiv <foivtv> otoc fo q ov
cofoi. (66)

L'allotiia uei contiaii, sulla quale uoigia costiuisce il suo euificio uialettico, e una
stuuiata iimouulazione uegli assiomi paimeniuei. Nella concezione uegli Eleati l'esseie
iiempie l'inteio campo uel conoscibile, il non-esseie e impensabile e inuicibile. La negazione
uel non-esseie consegnata in un atto ui pensieio apie al sofista la via pei affeimaine anche
l'esistenza. 0ia, il gioco uei contiaii (qui sono in questione l'esseie e il non-esseie) si
chiuue con una conclamata uichiaiazione ui nichilismo. Incaiuona intiouuce alloia uelle
impoitanti osseivazioni che chiosano le valenze che egli attiibuisce alle antilogie ui uoigia
(67). Intanto bisogna chiaiiie in quale ambito s'intenua situaie la costituzione ex enantias,
peich i teimini in questione, come pensieii pensati, possono esseie collocati sia in una
sfeia logica, sia in una sfeia ontologica. Che possano esseie collocati in una sfeia ontologica lo
nega lo stesso uoigia quanuo iicoiua che le cieazioni uel mito (Scilla o la Chimeia), vive nel
pensieio, sono solamente, come uiceva Senofane, ooofo fmv qofcqmv. Questi pensieii
in libeit, che occupano poizioni cospicue uel nostio monuo iueale, non sono tuttavia uel
tutto uisancoiati uai centii uella iazionalit, che li conveitono pei l'inteivento uel logos
iatiikos in unit foimali aueienti all'essenza uel concetto. Nella uialettica uei contiaii, u'altia
paite, il senso ultimo uella pieuicazione goigiana e il blocco senza uscita uel positivo e uel
negativo, l'annullamento uegli opposti in una neutialit assoluta.
L'inteivento ui Incaiuona elimina l'ambiguo statuto uella ietoiica goigiana: nella
uinamica uelle iuee ogni piocesso coiiisponue a un atto ui pensieio. Non esiste un pensieio
vuoto, ma sempie un pensieio ui qualcosa. Quanuo nella mia mente contiappongo l'esseie al
non-esseie, non geneio uue enti che lottano pei la sopiavvivenza, ma uue concetti. La logica
opeia e veiifica la compatibilit ui questi uue concetti con le leggi geneiali uel pensieio. Fia le
quali emeigono i piincipi u'iuentit e ui non contiauuizione. Si poti ueciueie, in tal mouo,
quale convenga meglio all'economia ui questo o quel sistema iimanenuo feueli al uettato uella
iagione. 0n altio aigomento, su cui si soffeima a lungo Incaiuona, e l'inteipietazione uel
uisciimine che pone in esseie la contiapposizione uei contiaii, ossia la loio uiffeienza.
Senza ui essa, che li associa in uno stietto vincolo concettuale, i teimini contiaii
acquisteiebbeio una loio completa autonomia: la uiffeienza, cioe il fatto che la piesenza
uell'uno iichiama negativamente quella uell'altio, e peitanto il suppoito logico uella loio
uistinta oggettualit. Aboliie il nesso antinomico che sepaia l'esseie ual non-esseie,
significheiebbe cieaie uue iuee uistinte che coesistenuo si annichileiebbeio a vicenua. La
soluzione ui Nunzio postula la tiascenuentalit uei contiaii, la cui allotiia e una foima ui
associazione mentale, che supeia l'elenchos e uisciplina i teimini in opposizione sotto la
categoiia uella uistinzione. (68)
Il saggio P$00& <*55$%$);&+ che iipienue il Leitmotiv ui Suvnoyi~ $ 7/&)<#8)M/, e una
nuova iicognizione uei capisalui uella logica hegeliana iivisitati e iiuiscussi con il concoiso uei
luoghi aiistotelici che uefiniscono ooqi o eu ciofqq mettenuole in ielazione con i piincipi e
con le cause (oqoi xoi oifioi) (69). In teimini aiistotelici e anche uiscusso il tema uella
steiilita e uella competizione (7u) come metafoia uella capacit uel logos ui supeiaie gli
sbaiiamenti apoietici che si sono anniuati all'inteino uella mateiia amoifa uel piincipio. La
uifficolt ua supeiaie e uello stesso oiuine e giauo ui quella eviuenziata nella logica ui Begel.
Il Neinen e il Benken sono il simbolo uella potenza uel pensieio che supeia le luci e le
ombie uel Basein.
vie piaticabili, come il txt oxmv del Nilo (71), conducono al problema centrale che
il superamento, o meglio il dislocamento dialettico, della differenza secondo i due criteri individuati
9
da Incardona. Da una parte bisogna valutare il significato soprasegmentale della differenza, ossia
porla in unottica (Standpunkt) superiore che ne consenta leventuale lettura metafisica, dallaltra
occorre recuperare i termini in opposizione nella loro autonoma e separata sfera semantica. Il
nucleo speculativo portato alla luce dagli inferi del principio da Nunzio studiosamente
analizzato con un ampiamento sinottico, che accresce gli elementi comparativi tratti da Aristotele
(ci e fcxvq in iappoito al oo oq0q) e intiouuce alcuni motivi iconogiafici e uottiinali
ueuotti uall'Antico e ual Nuovo Testamento (72). In quest'aiticolo, Incaiuona iipienue e
iiconsiueia pi volte il suo uiscoiso ciitico, come se anuasse alla iiceica uelle nascoste tiame
ui un palinsesto. Questa iiuonuanza e la spia sottile uel suo bisogno ui un appoueiamento
concettuale, pei la cui opeia tiae ual vasto oiizzonte uelle sue lettuie una coinice ui uotte e
iaie citazioni (7S).
Nel Iv libio uella F$#8HH0*6&, Platone enuncia pei bocca ui Sociate la seguente
foimulazione uel piincipio ui non contiauuizione (4S6 b 8 - c 1): Aqov ofi fotfov fovovfio
oiciv q oociv xofo fotfov c xoi qo fotfov otx c0cqoci oo, mofc ov ot
ctqioxmcv cv otfoi fotfo ivocvo, ciooc0o ofi ot fotfov qv oo cim. Sulle singole
voci ui questo luogo paiauigmatico, Incaiuona si eia in pieceuenti stuui iipetutamente
soffeimato. 0ia, in un saggio uel 2uuu (74), egli ne iipoita nel titolo un segmento che
compenuia il senso uella fiase. Ci si aspetteiebbe quinui una iipiesa uella questione gi
tiattata, un uiscoiso ancoi pi aiiicchito e appiofonuito sulla tiascenuentalit uei contiaii.
Qui peio tutto l'impianto logico-speculativo e iauicalmente iivoluzionato ua
quell'Allegietto ma non tioppo, che non soltanto e una nota ineuita uel iepeitoiio ui
Nunzio, ma si iivela come un insistente fil-iouge inteso a uimostiaie la valenza speculativa
uell'iionia, anche quanuo si tiasfeiisce nella comicit ui Aiistofane e ui Boccaccio (7S).
Siamo ui fionte a uno sciitto ui stiaoiuinaiia oiiginalit, ma ui non facile
compiensione, pei la paiauossale ciicostanza che l'impianto piano e scoiievole uel uettato e
contio le iegole uella sciittuia ui Incaiuona. L'incipit uel uiscoiso, che pienue l'avvio ua
Nelville (76), non ci soipienue, l'explicit invece con la citazione uelle ottave finali uella
Q&/%&6'(*'(&6D*& uel Leopaiui (77) sembia alluueie au un iinvio, a un mancato appiouo.
La uialettica uei contiaii, natuialmente, segna il tiacciato uell'esposizione e iimane il
motivo uominante anche quanuo si attenua pei l'inseiimento ui vaiiazioni e ui note
maiginali. I iefeienti uel fotfov fovovfio sono sempie Aiistotele e Begel (78), chiamati a
testimoniaie sull'intellettualismo uell'esseie e uel nulla. Nunzio analizza, con occhio attento
alle valenze linguistiche, i singoli vocaboli usati ua Aiistotele e ne emeige la singolaie
constatazione uella uebolezza uelle 26%*//8%$ 5*0'2'5*6D$ iispetto alle suggestioni semantiche
espiesse uai testi letteiaii. La ciitica alle insufficienze uella lingua filosofica, che colpisce
anche la logica ui Begel, ha lo scopeito e immeuiato obiettivo ui salvaguaiuaie, anzi ui salvaie,
i fonuamenti uella metafisica. Al iiguaiuo, il iicoiso alla letteiatuia offie innumeievoli iisoise;
sciive Incaiuona (p. 4u8): Anche ua questo punto ui vista lo 26%*//'%$+ Nelville appunto,
potiebbe auuottiinaie magistialmente le tante catteuie contempoianee ui naiiatologia eu
eimeneutica!.
Nunzio quinui conuanna le infiltiazioni intellettualistiche che snatuiano la filosofia
contempoianea e invita a iicostiuiie i tiamiti uel uiscoiso metafisico attiaveiso una
iilettuia uelle fonti (sopiattutto ui quelle platoniche) (79), alla quale va associata
l'esploiazione e lo scavo semantico uei testi letteiaii. L'iionia e il comico sono quinui inseiiti
nella uialettica uelle iuee come potenze affabulatiici capaci ui iestituiie alla filosofia la sua
oiiginaiia e unitaiia essenza; queste uue categoiie, infatti, hanno sempie iimosso la soiuit e
le sofisticazioni uel pensieio auulteiato. Na a questo iestauio concoiiono con un pi
esteso piano iigeneiativo, le paiole uella sapienza e le testimonianze uella ieligione,
sopiattutto quelle consegnate nel Libio uella uenesi e nei vangeli.
1u
La lunga peioiazione ui Incaiuona, e qui si anniua la uifficolt ui questo sciitto, non
si chiuue con una iipiesa uel uialogo sui contiaii, ma con la citazione ui Anassimanuio e ui
Paimeniue, ui Rilke e ui Leopaiui, quasi a confeimaie una uiiezione ua seguiie, un cammino
ancoia ua peicoiieie.
I contiibuti pubblicati ua Nunzio nel 2uu1 sono uue bievi aiticoli: il piimo e una
iiflessione sul pensieio e l'attivit scientifica ui uiuseppe Nasi (8u), il seconuo una iinnovata
esoitazione au inteipietaie la metafisica come foima uelle stiuttuie piofonue uella psiche
(81). L'appiofonuimento teoietico uei piopositi espiessi ua Nasi nel volume 7/8<* 280 #$)2*$%'
&)/*6' $ <*)/'%)* (Clueb, Bologna 2uuu), sospinge Incaiuona a uiscuteie sul concetto
uell'oltie, che l'autoie ua lui iecensito aveva intiouotto in uno sciitto pubblicato nel 1966
ual Giornale di Metafisica (82). Ricordate le benemerenze di Masi come studioso dello
spiritualismo antico, Nunzio identifica loriginalit delle sue scoperte nellesatto rilievo del
significato metafisico (o comunque di forte avvio verso il pensiero metafisico) dei contenuti
culturali maturati in clima spiritualistico. Lo studioso ha descritto con sagacia gli statuti delle
credenze religiose e il loro passaggio da uno stadio naturalistico e rituale a una fase teistica e
dommatica. Nella religione dellantico Egitto, ad esempio, si possono individuare le fonti
spirituali che dettero origine a taluni dogmi della religione cristiana. Lulteriorit di Masi
dunque unesigenza dellintelletto che ci sospinge per vie diverse e con diversi modi alla
concettualit della metafisica.
Gli aspetti drammatici del pensiero filosofico sono visti da Incardona sotto un duplice
profilo: il primo, che potremmo definire storiografico, riguarda le sacre rappresentazioni della
nascente speculazione, qui rappresentate dalle articolazioni della dottrina di Parmenide nei due
discorsi della Verit e della Doxa; il secondo, che potremmo definire strutturale, ci dischiude i
problemi interni allorganizzazione delle idee, alla loro costituzione gerarchica e categoriale. Nella
filosofia di Parmenide, le dramatis personae incombono sul fondale anipotetico del mito, ma la
radicalit del dinamismo speculativo le sospinge inesorabilmente alla periferia del pensabile,
mentre la Verit domina la scena indossando una doppia maschera. Da una parte, come fa notare
Nunzio, rappresenta la forza autonoma del pensiero che si rivela come essere, dallaltra il risultato
di una rivelazione, della rivelazione della Demone, che autocraticamente si riconquista un suo
spazio vitale. Ma la tragica teatralit dellirrompente monologo dellessere lascia dietro le quinte i
fantasmi della Doxa, li relega sullo sfondo, e, pur asserendo la loro metafisica inesistenza,
ammette che possano (e debbano!) essere oggetto del pensiero. Cosa si nasconde, dunque, dietro il
teorema di Parmenide? Incardona lo sa, ma non ce lo vuole dire direttamente.
Risponde per lui Nietzsche, il Nietzsche dellapollineo e del dionisiaco, e commenta
Nunzio: A questo modo acuminato e febbrile le origini della tragedia mimano la tragedia dellorigine, dissipandone
un divertito, profetico baccanale; e non sussiste potenza di culto impudicamente cenobita che riesca ad architettare il
corrompimento della grandiosa scolastica cattedrale delle filosofie la cui immanente metafisica consiste nellesercizio
intellettualistico di un ragionare ludicamente la tessitura apollinea del cogito/sum di contro alle tramature dialettiche
dellassolutezza apollinea dellIdea: che condividono in fine la sorte ermafrodita dello scacco come misura
imponderabile dello stesso ponderabile esserci del cuore della Verit (rotonda) predestinato a resuscitarsi dai
dilaniamenti storici per celebrare la mortale resurrezione degli effimeri fatti ermeneutici, p. 448 s.
I mali della filosofia nascono dunque da una patologia del pensiero, da uno smarrimento
del suo paradigma originario. Lanalisi di Incardona percorre i sentieri di un possibile ritorno al
linguaggio delle origini, il quale non connota unarcheologia delle idee, non la riconquista della
dimensione storica di teorie dimenticate, ma riguarda solo ed essenzialmente il presente, la nostra
ricerca quotidiana del senso da dare al nostro esserci e ai suoi problemi. Lo Standpunkt da cui
possibile guadagnare lorizzonte della pura spiritualit non posto sulla piramide eretta dalla
ragione discorsiva. Il viaggio da compiere unintrospezione profonda, una discesa, come dice
Nunzio, agli inferi del principio.
Lo sfoizo uella speculazione alloia e quello ui capiie come funzionano i
meccanismi uel pensieio, ossia ui opeiaie una iiceica uel tiascenuentale che iestituisca alla
tessituia uei concetti la sua funzione costiuttiva. Questa inuagine conuuce appunto alla
11
uemolizione uegli iuola e al iiconoscimento uel paiauigma fonuamentale uella filosofia. Si
aiiiva cosi alla ceitezza che tutta la stoiia uel pensaie tenue a costituiisi come stoiia uella
scopeita uel pensieio metafisico. Si eia gi tentato in passato, con accoiata nostalgia, di
omciv fo qoivocvo, il costante pensieio ui tutta la vita ui Incaiuona fu quello ui salvaie la
metafisica, la sua metafisica (8S).





+&$#

(1) L'evoluzione e i punti caiuinali uel pensieio ui Incaiuona sono ben uocumentati nella
aiticolata bibliogiafia ua lui stesso piesentata in F&<*6* ($/&5*2*6D$ <$00& 5*0'2'5*& R 76%*//* #$%
S8);*' =)6&%<')&, a cuia ui uiuseppe Nicolaci e Paolo Polizzi, L'Epos, Paleimo, 2uu2, pp. 417-
419 e 42S-427. Le iotte uella sua navigazione spiiituale sono inuicate sotto le insegne ui tie
espiessivi inuicatoii: L'oimeggio, La cambusa, uueiia ui coisa. Sciive ui s Nunzio:
Nanovale uel pensieio; biacciante a gioinata ui un biogliaccio senza lunaiio biaccato ual salaiio avaio uelle
oiigini; non imbalsamabile nel conuotto caisico che foiza il uostoevskijano sottosuolo, e i suoi ignaii e anonimi
Ivn Natvec, a imbastiie e paluuaie, anticipanuo, i ciailieii magniloquenti catafalchi uella memoiia (sempie
postuma), calcinati uall'epigiafe aulica ui quello che e stato e soveichiati ua quello che e ancoia (le effemeiiui uel
viveie, l'angoscia uel futuio, la fatica uel lavoio.): in questo mio attuale cantieie apeito non c'e bonaccia che
valga au ammansiie e ammaestiaie la iisacca quieta e inuolente che piotegge e occulta i suoi inteini, voiticosi
sommovimenti che uiizzano il legno uel pensieio all'apeito infinito e tempestante uella sua inuomita, inviolata
inquietezza - Alla sensibilit cultuiale ui Incaiuona e, sopiattutto, alle sue capacit
oiganizzative si uevono i Convegni inteinazionali svoltisi a Paleimo e in altii Centii cultuiali
ual 1976 al 1994 e gli Incontii uel "uioinale ui Netafisica", ospitati ua vaii Istituti
univeisitaii ual 198S al 199S. Le uue manifestazioni hanno ui volta in volta pieso l'avvio sotto
l'insegna ui uigenti uomanue teoietiche che uominavano l'oiizzonte speculativo ui Nunzio:
intoino au esse si sono auuensati i contiibuti ui una vasta platea ui stuuiosi.

(2) Si veua, a titolo ui esempio, ,*H$%/G $ #%*)6*#*', uioinale ui Netafisica (u'oia in poi Nuu)
1979, p. 29S.

(S) Nel paiticolaie, l'oichestiazione ietoiica uel uettato ui Incaiuona piesenta una quantit
impiessionante ui stilemi caiatteiizzati ua teimini o sintagmi (impoitati sopiattutto ual gieco
e ual latino), che giocano il iuolo ui iefeienti natuiali uel suo eloquio. Sono auopeiati, cioe,
come teimini autonomi uel suo lessico peisonale. (E il caso, pei citaie qualche esempio, ui,
D'2GT/'2+ 6D'%*2(L2+ #%L2'#')+ DT#'2/&2*2+ 2/'*6DB*')+ &)G)M$+ #')<82+ 6%8U+ *<$& KD%*2/*+ 50&/82
V$%H* ecc.). 0n altio aspetto notevole uel suo stile e consegnato nell'inesauiibile vena
onomatuigica, con cui egli ha aiiicchito ui neologismi la sua teiminologia filosofica. Questo
mateiiale lessicale e cosi imponente e talmente funzionale alla lingua ui Nunzio ua
giustificaie la compilazione ui uno specifico iepeitoiio. Sono innumeievoli le espiessioni
iuiomatiche ui alto piofilo, in cui concetti semanticamente estianei (spesso opposti nel segno
uell'ossimoio) sono cesellati in sintagmi foimulaii - Chi legge Incaiuona peicoiie sentieii
costipati ua una fitta vegetazione: si avveite l'avvolgente intiico uei filosofemi che bisogna
uistiicaie iamo pei iamo. Il nostio autoie e ceitamente uifficile: le sue pagine pullulano ui
allusioni e ui iifeiimenti a testi filosofici e letteiaii, che il lettoie uoviebbe esseie in giauo ui
coglieie immeuiatamente nella uiscoisivit e nelle cauenze piosouiche in cui li colloca
Incaiuona. Si celano inoltie tia le iighe uell'esposizione, quasi nei teimini ui messaggi
subliminali, sequenze esplicative uestinate a tiauuisi in conseguenti tiame ui pensieii.
12

(4) Nell'opeia F&<*6* ($/&5*2*6D$ <$00& 5*0'2'5*& R 76%*//* #$% S8);*' =)6&%<')&+ su citata. La
bibliogiafia piesentata ua Nunzio eia stata iaccolta nel 199u e ampliata in seguito fino al
2uuu. Piima ui oiuinaie cionologicamente i suoi sciitti, Incaiuona nello incipit uel suo inseito
si uefinisce: Non qio -ooqo~; nemmeno qio -oo meno che mai ooqo (v. =H*<$(3 p.
41S).

(S) Cfi. Nunzio Incaiuona, I. karpov~ - ptpot oc xoqo ot xqofci ofotv - Tomo I, L'Epos,
Paleimo 1991, p. 7. Piano uell'opeia. .. karpov Tomo I: 1. Pioblematica inteina uello
spiiitualismo ciistiano |Bocca (19S2j; 2. Rosmini e la pioblematica iuealistica |Soualitas
19SSj; S. Netafisica ui una ciisi |Bocca 19SSj - Tomo II : 1. Iuealit e teoieticit |Palumbo
19S9j; 2. Filosofia e iivelazione |Palumbo 196u) - ..? ejnteivnwn Tomo I : 1. Tentazione e
peisuasione (Nanfieui 197u); 2. Pei l'uomo Biscoisi contio |Nanfieui 1976j - Tomo II : 1.
Bosytos Contiofilosofia |Nanfieui 1978j; 2. Analetheia i contempoianei uel labiiinto
|Nanfieui 198Sj. - ...? libav~ Tomo I : 1. L'assunzione come ciitica uella filosofia
Intiouuzione alla metafisica uel piincipio |Anuo 1964j; 2. L'assunzione hegeliana |Anuo
196Sj; S. Rauicalit e filosofia |Nanfieui 1968j - Tomo II : Concetto ui metafisica uel piincipio
|Nanfieui 1982j; 2. Stupoi philosophicus Il uestino inteiiogato - Tomo III : 1. Netafisica uel
piincipio a) L'aikilogia oiiginaiia b) La uilogia uel fonuamento |197S-1976j .@? keuAqBmw`na
Tomo I : Actio piincipii - Tomo II : Piincipium Contiauuiffeienza e sistema uella
ueteiminazione |198S-1988j- Tomo III : Choiismos |1992-1994j

(6) Cfi. 7*6 )'2 )') )'H*2, uuN 1982, pp. 6-7: I ioghi contempoianei son ben pi che kantiani peich
accenuono "caiboni infuocati" che iischiano ui inceneiiie le iauici squaicianuone le oscuiit piofonue; e
meiitano, pei questo, chiose che uebbono iiusciie au esseie pi foiti ui quelle hegeliane oltie tutto peich e la
stessa filosofia, nel iischio iauicalmente metafisico uella sua stessa consistenza, au esseie in gioco talmente che
la folla uei suoi inteilocutoii puo esseie che seiva soltanto au occultaie e mitizzaie il uestino attuale, inutilmente
tiagico, ui un mancaie alla filosofia ui un inteilocutoie che le sia piopiio e intiinseco. In questo iischio e in
questo gioco il "uioinale ui Netafisica" iitiene ui poteie e ui uoveie assumeie ui coiieie fino in fonuo il iischio
uel pensaie. - 789:: 1)*:(& $ ($/&5'%& (Atti convegno tia stuuiosi ui Filosofia moiale);
K')6$//' #$% *0 #%*)6*#*' Iv (19811982); K')6$//' <* ($/&5*2*6& <$0 #%*)6*#*' (Nanfieui); 9//'
<* 6')6$//' I, (1982198S).

(7) ,& (&/$(&/*6& <$00$ *<$$ $ *0 #%'H0$(& <$00& %$0&;*')$ *) W*&(H0*6' (uuN 198S, pp. S91-
4u8) - Naiia Teiesa Antonelli (1922-198S), oiuinaiia ui Stoiia uella Filosofia alla Facolt ui
Letteie uell'0niveisit ui uenova, eia stata allieva ui Sciacca e aveva con lui collaboiato nella
ieuazione uel uioinale ui Netafisica.

(8) C'2/26%*#/8(+ uuN 198S, pp. 4u9-419.

(9) Cfi. uuN 198S, pp. 411-41S. Incaiuona iievoca (p. 412) il peiiouo uella loio comune vita
univeisitaiia e il ceichio vitale che li legava all'insegnamento ui Sciacca. Pei esso, la
metafisica sta al centio ui ogni costiuzione filosofica: il pensieio che non vi appioua manca al
suo nativo slancio. - 789=: 9//' <* 6')6$//' I, 9//' <* 6')6$//' II (198S1984); 9)&0B/D$*&3 =
6')/$(#'%&)$* <$0 0&H*%*)/' (Nanfieui 198S). - Settimane meuiteiianee, vII Convegno (12-
1S-14 maggio 198S) : Netafisica e umanesimo. - Incontii uel uioinale ui Netafisica,
(Paleimo 1u11novembie 198S): 0ebeiwinuung uella metafisica. in
X$H$%Y*)<8): <$00& ($/&5*2*6&Z, Tilghei-uenova, uenova 1986.


1S
(1u) Cfi. uuN 1984, pp. S97-4u9: ,-[')/'<'0':*$\ <* K0&8<$ Q%8&*%$3 ,-./%$ $/ 0-12#%*/ (P0F,
Paiis 198S) eia stata molto louata uagli stuuiosi ui foimazione cattolica, che avevano nella
iivista Communio l'oigano ufficiale uella loio uottiina.

(11) Clauue Biuaiie (19S2-1986). Filosofo fiancese ui gianue e sottile uottiina, aveva
elaboiato una sintesi logicamente compatibile con la tiauizione scolastica, assai vicina alla
ciistologia ui Xaviei Tilliette. - 789C: K%*/*6& $ :*82/' *):&))'+ Euizioni Saint vincent (Atti
convegno kantiano); P$/$%(*)&;*')$ <$00& 6':)*/*' $ 6':)*/*' 2&#*$)/*&$; 9//' <* 6')6$//' III
(1984198S). - Incontii uel uioinale ui Netafisica, Peiugia (89 novembie 1984) in
4$/&5*2*6& $< $%($)$8/*6&+ Tilghei-uenova, uenova 1987

(12) uuN 198S, pp. 17S-2uS: ,-$)*:(&/*6*/G <$00& %&:*')$ $ ($/&5*2*6D$ <*&0$//*6D$3 - La tesi
qui uifesa intenue mostiaie gli sfonui ambigui ui una iagione che inteiioga se stessa e quinui
la inevitabile uialettizzazione ui ogni metafisica. L'ossimoio cieato ua Incaiuona
(qoocvoo oqq0cv (6*L 6D$ B 80/*(' 5*) <& #%*)6*#*') affiancanuo un oo uell'autoie
uel 78H0*($ a un avveibio vulgatissimo espiime efficacemente la iauicazione oiiginaiia ui ogni
atto iueativo. Concluue Incaiuona: La foiza ui esseie 80/*(' e in iealt atto plenaiio che
spinge al piincipi. Le metafisiche uialettiche |.jsono cio che la metafisica uiventa anche
attiaveiso le foime che esplicanuo filosofia lasciano a piincipio la stessa enigmaticit uella
foima. - 789DE Intiouuzione a "Le foimes actuelles uu viai", 1)/%$/*$)2 <$ C&0$%(';
K')/%&<<*55$%$);& $ #%*)6*#*'+ I (198S1986). - Settimane meuiteiianee, vIII Convegno
(Paleimo 26-27 maizo, uiaiie 28-29 maizo 198S): Foime uella integialit e la integialit
nella filosofia ui Sciacca - Incontii uel uioinale ui Netafisica, Lecce (78 novembie 198S) in
4$/&5*2*6& $< $%($)$8/*6&+ Tilghei-uenova, uenova 1987.

(1S) uuN 198S, p. 2u2.

(14) uuN 1986, pp. S-2u (= X$H$%Y*)<8): <$00& ($/&5*2*6&Z+ cit., pp. 9-26): S$:&;*')$ $
'0/%$#&22&($)/' ]<$0 #$)2&%$Z^. Ballo sciitto tiaspaie una sostanziale uelusione nei confionti
uei filosofi che avanzano nuove pioposte, convinti ui potei iifonuaie il pensieio pensanuone
uno nuovo. Qualsiasi altio nuovo pensieio, ammonisce Nunzio iicoiuanuosi ui Sciacca e
ui Rosmini, e sempie solo e soltanto pensieio. E pensieio entiato nella stoiia. - 789FE
0ispiungliche Woit e astiazione teosofica, J' _D$'0L:'2 - K')/%&<<*55$%$);& $ #%*)6*#*'+ II
(19861987. - IX Convegno (7-8-9 maggio 1986): Iuea e iueologia uel contempoianeo -
Incontii uel uioinale ui Netafisica, 0ibino (67 novembie 1986): 4$/&5*2*6& $ <*&0$//*6&+
Tilghei-uenova, uenova 1988.

(1S) Il melangolo, uenova 198S. - Cfi. uuN 1987, pp. 1SS-191: F$0&/*V*/G <$00-*%%$0&/*V' R =0
/$(& <$00& 5*0'2'5*& 6')/$(#'%&)$&+ *0 #$)80/*(' 76D$00*): $< Esistenza e peisona <* ,8*:*
C&%$T2')3 R Luigi Paieyson (1918-1991) - Ba sviluppato, paitenuo ua una iilettuia ciitica
uell'esistenzialismo, una filosofia uella peisona con paiticolaie iifeiimento all'estetica.
Nell'ultima fase uella sua iiceica ha piivilegiato una uottiina sull'ontologia uella libeit che
coinvolge temi centiali uell'oitouossia cattolica.

16) Fianco Angeli, Nilano1986. - Cfi. uuN 1987, pp. SSS-S47: ,& 5*0'2'5*& <$00& 26*$);& *)
=/&0*& )$0 >?@@. - Evanuio Agazzi (19S4) unisce au una piofonua piepaiazione scientifica e
filosofica soliue basi teoietiche, ualle quali uiscenuono oiiginali stuui specialistici e una
costante osseivazione uel panoiama monuiale uell'epistemologia - 789G E K')/%&<<*55$%$);& $
#%*)6*#*' III (1987-1988) - x Convegno (6-7-8-9 maggio): Esseie o pensaie. - Incontii uel
14
uioinale ui Netafisica, Pauova (S-6 novembie 1987): 4$/&5*2*6& $ <*&0$//*6& R Esce
l'impoitante aiticolo = #%*)6*#* <$00& /&8/'0':*& (4$/&5*2*6& $< $%($)$8/*6& Tilghei-uenova,
uenova 1987, pp. 9-22, in cui Incaiuona, paitenuo ual piincipio ui coeienza logica
Aiistotele (4$/3 1uuSb, 19-2u) e ualla sinossi che ne u Begel (N*22$)26D&5/ <$% ,':*M+
Bambuig 1967, I, p. 18), enuncia i piincipi uella tautologia nei teimini ui un sistema ui
iipetizione uelle negazioni senza negazione, p. 21.

(17) L'Epos, Paleimo 1988.

(18) Il volumetto iipiouuce quelli uel 1976: Ciisi uell'0cciuente e fonuazione uella cultuia; uel
1979: Peisuasione e libeit nel monuo contempoianeo; uel 198u: Euiopa uella cultuia e
piofezia politica; uel 1981: 0topismo e stoiia; uel 198S: Netafisica e umanesimo; uel 198S:
Foime uella integialit e la integialit nella filosofia; uel 1986: Iuea e iueologia uel
contempoianeo; uel 1987: Esseie o pensaie; uel 1988: La nuova soggettivit.

(19) 4$/&5*2*6& $ <*&0$//*6&, Tilghei-uenova, uenova 1988, pp. 7-2u. - 7899E
KD'%*2(L2`a')<&($)/' I (19881989) - xi Convegno (4-S-6-7 maggio) : La nuova
soggettivit - Incontii uel uioinale ui Netafisica, Tiento (89 novembie 1988): Netafisica e
piincipio teologico.

(2u) uuN 1989, pp. 127-142.

(21) Xaviei Zubiii (1898-198S) - Filosofo spagnolo foimatosi alle lezioni ui Busseil e ui
Beiueggei. Stuuioso ui vastissima cultuia (ha nutiito vivi inteiessi pei la matematica, pei la
fisica, pei la meuicina, pei la teologia, pei le lingue antiche), ha confeiito al concetto ui
iealt una uimensione tiascenuentale e metafisica, che Incaiuona non ha mancato ui
iilevaie.

(22) Alianza Euitoiial, Nauiiu 1986. - 7898E ,':'2 $ 2/'%*6*/G, (F. Angeli) -
KD'%*2(L2`a')<&($)/' II (1989199u) - xii Convegno (2-S-4- maggio): Il logos enigma uella
iagione o piofezia uell'oiigine. - Incontii uel uioinale ui Netafisica, Baii (78 novembie
1989): Netafisica e soggettivit.

(2S) =0 (')<' *0 2'::$//' 0' 2(&%%*($)/', uuN 199u, pp. S-8.

(24) Albeito Caiacciolo (1918-199u). Inizio il suo insegnamento univeisitaiio a uenova come
titolaie uella catteuia ui Estetica. Stuuioso ui gianue sensibilit aitistica, appiofonui in
seguito tutti i gianui pioblemi che iiguaiuano la sfeia moiale uell'uomo e il uibattito sugli
smaiiimenti uella societ contempoianea. Fu in fiequente contatto epistolaie o legato ua
vincoli ui amicizia con i pi impoitanti piotagonisti uella cultuia euiopea uel Novecento.

(2S) 1/D'2 $ #'*$2*2 *) 90H$%/' K&%&66*'0', uuN 199u, pp. 46S-4S6.- 788<E Telos y aiche. La
physis uel logos, 9)8&%*' 5*0'2'5*6' - C$)2*$%'b$V$)/' $< $)/B0$*& <$0 2$:)'Z, }aka Book -
9H'0*;*')$ $ <*55$%$);&+ in 4$/&5*2*6& $ #%*)6*#*' /$'0':*6', Tilghei-uenova, uenova 199u, pp. 7-
S2. Il saggio paite ua una ciitica uella scienza e confluisce in un iicupeio ui conciliazione. La
filosofia, intanto, se si consiueia scienza, e scienza uel piincipio, e cioe metafisica. La
scienza, inoltie, se posta in iappoito col piincipio, e uissolta in quest'ultimo, seconuo la
foimula ui Incaiuona: la scienza che si ha uel piincipio e lo stesso piincipio come scienza ui
se stesso. Il piincipio peio e anche piincipio uella teologia: e qui s'innesta una
uivaiicazione che ieintiouuce la uialessi tia filosofia e teologia. Sotto il segno
1S
uell'abolizione e uella uiffeienza si uoviebbe quinui consumaie un senso eteionimo uel
concetto ui scienza. Pei Nunzio, tuttavia, la natuia stessa uel pensieio consente ui salvaie
nell'unit uella scienza sia la metafisica sia la teologia (p. S1). - Bobbiamo qui menzionaie
anche lo sciitto 4$<*/&/*' *) 68%%*680' ('%/*2 (L'Epos, Paleimo 199u), in cui Nunzio, iacchiuso
nell'intimit uegli affetti familiaii, iipeicoiie i luoghi uella passione ui Ciisto e li iipoita agli
eventi uella sua umana soffeienza - Convegno ui Castelvetiano (1u-12 ottobie 199u):
Attualit ui uentile - Incontii uel uioinale ui Netafisica, Siena (27 novembie 199u):
Netafisica e filosofie.

(26) Xaviei Tilliette (Coibie, 1921). uesuita e filosofo fiancese, ha insegnato nella Pontificia
0niveisit uiegoiiana e nell'Institut Catholique ui Paiigi. Ba sciitto su }aspeis, Naicel,
Neileau au-Punty e Lequiei. E uno uei pi fini e competenti esegeti ui Schelling. Ba posto al
centio uella filosofia ciistiana il pensieio e la vita ui Ciisto, inteipietanuoli come un segno
peienne impiesso nella speculazione ui tutti i secoli.

(27) ,& 6%*2/'0':*& <* c&V*$% _*00*$//$+ uuN 1991, pp. S6S-S82.

(28) L'opposizione ui Nunzio, cattolico osseivante, iiguaiua unicamente la questione
teoietica. Cio appaie ancoi pi chiaiamente ua quanto sciive nelle pp. S76 e S77 uell'aiticolo:
Na, u'altia paite, e sopiattutto nel suo concetto, una filosofia puo uiisi ciistiana pei un paiauosso iniziale che e
puntualmente la assolutezza uella iiiiuucibilit uel Ciisto au una qualunque e qualsivoglia categoiizzazione che
non sia quella stessa ottenuta, e consumata, pei moite e pei moite ui cioce, pei incainazione e saciificio
supiemo, pei iovesciamento uunque ui tutte le categoiie e pei annientamento uella sovianit uel suo esseie. -
7887E _%&26$)<$)/&0*2(' <$00-&22'08/$;;& $ &22'08/$;;& /$'0':&0$+ Stuui in onoie ui Ezio
Rionuato - "#$%$d A&%#L2, Tomo I, L'Epos, Paleimo 1991 - KD'%*2(L2`a')<&($)/' III
(19911992) - Seminaiio inteinazionale ui Stuui in occasione uella piesentazione uell'opeia
ui N.F. Sciacca, 73 9:'2/*)', iieuita ua L'Epos (Paleimo, 9-1u-11 maggio 1991): Agostinismo
uella mens e moueinit uella iagione. - Incontii uel uioinale ui Netafisica, Lecce (S6
novembie): Netafisica e aiche.

(29) 7'::$//*V*/G <$0 5')<&($)/'+ uuN XIv (1992, n. 1), pp. S-1u. Incontio uel uioinale ui
Netafisica su Netafisica e soggettivit (Baii 78 novembie 1989).

(Su) Il passaggio uel pensieio soggettivo a quello oggettivo, ossia au atto ui concetto e
ueuucibile ua quanto osseiva Nunzio: Questo esseie uel soggetto e alloia piopiiamente il suo stesso
<*V$)*%$ in quanto questo uiveniie sia teimine ui compimento uell'esseie (uel soggetto) come stabilit uel suo
stato ui piincipio e uunque, complessivamente, cosi 2'::$//8&0*/G: ma soggettualit in quanto piincipio ui
limitazione a se stesso (soggetto) uel fonuamento e uunque uella iauicalit uella sua piofonuit pei una paite; e,
pei l'altia, essenzialmente in quanto pei questo stesso, soggettualit <$0 fonuamento, teiminativit compiuta ui
questo suo esseie piincipio come sistema ui compiensione uell'atto in quanto l'atto sia e sia atto ui concetto
(p. 9).

(S1) 9)/*0':*&+ uuN 1992, pp. S61-S72. La citazione ciisippea (von Ainim, II, 121) si legge
anche in Sesto Empiiico e in Clemente Alessanuiino.

(S2) 1)&%%&/*')$2 *) /$(#82 $/ $U2*2/$)/*&( <&0 Nahbhiata $ <&* Fiagments u'un jouinal
intime, uuN 1992, pp. S67-S74.

(SS) 4&DeHDe%&/&, a cuia ui vittoie Pisani, Toiino 1968. - QD&:&V&<:f/e, a cuia ui Ranieio
unoli, Toiino 197S.

16
(S4) Benii Fiuiic Amiel (1821- 1881) - Filosofo svizzeio che ha uiffuso il suo pensieio
anche attiaveiso la saggistica e la poesia. E sopiattutto iicoiuato pei i a%&:($)/2 <-8) g'8%)&0
*)/*($+ che Incaiuona legge nell'euizione a cuia ui Beinaiu Bouviei, Paiis 19S1 - 788:E
KD'%*2(L2b*)5%& P$/$%(*)&;*')$`S$:&;*')$ I (1992199S) - XIII Convegno (7-8-9 maggio
1992): Inteiiogazione e uestino. uli infeii uel piincipio - Incontii uel uioinale ui Netafisica,
Naceiata (91u uicembie 1992): Netafisica e teoieticit uel pensaie.
(35) Physis e univocatio philosophiae, GdM XV (1993, n. 3), pp. 345-355. Sono qui raccolti i lavori
dellIncontro del Giornale di Metafisica su Metafisica e filosofie (Siena 6/7 novembre 1993).
(36) La possibilit infinita delle relazioni definisce una relazione come unica e iniziale: iniziale o come iniziata o
come termine della determinazione negata come indeterminazione e comunque determinata pur sempre come pensiero
e come pensiero determinativo perch pensiero di quellatto individuo; e dunque non pensiero per atto proprio, ma
pensiero di quellatto individuo, pensiero della physis. Physis dunque una individualit determinata nella relazione
come potenza della divisione: in questo senso materia in quanto il suo essere contenuto identico al suo essere
potenza. [] Linterezza della physis si risolve in una univocatio fondamentale come filosofia fino a diventare
determinativamente doppiamente e ambiguamente univocatio philosophiae (pp. 333-335) 1993: Chorisms-
infra Determinazione/Negazione II (1993/1994) Convegno di studi patrocinato dal Centro
internazionale di cultura filosofica Giovanni Gentile di Castelvetrano (Palermo/Castelvetrano, 2-3-
4-5-6 dicembre 1993): Idealismo tedesco e neoidealismo italiano Incontri del Giornale di
Metafisica, Verona (8/9 novembre 1993): Metafisica e trascendentalit.
(37) Breviarium principii prosnanchos archten, GdM XVI (1994, n. 3), pp. 293-297. Incardona
si rif ancora al concetto racchiuso nella diade qoocvoo oqq0cv, un luogo topico uella
pioiezione in cui egli situa ogni piincipio, uialettizzanuolo in un movimento ui pensieio, che
anteceuenuo il tempo, scatuiisce coiqvq. Questo inatteso e impiovviso compaiiie, e
avveitito ua Nunzio come un tiaslato |.j iinseiiato in una vincolatezza aoigica nella quale
un cominciaie pui che sia auegua se stesso al cominciaie qualcosa (p. 294).
(38) Scrive al riguardo lautore: Linterrogazione, quello che appare nucleo sorgivo di un sapere soddisfatto dal
suo stesso mancare a se stesso, , in realt, per dovere in qualche modo essere principio di tutto quanto ha detto di s,
ripensando e conoscendo, filosofia (p. 6) Ed fatale che i termini abbiano compimento nella perfezione della
stessa interrogazione come quella sua compiuta, e compiente, determinazione che linvocazione: il destino appare
cos, per naturale tragedia, essere al termine del compimento della interrogazione come vocazione (p. 7) Cosi
dagli inferi che le filosofie hanno sotterrato nelle profondit non atterrite dallo stupore n stordite dal grido, le filosofie
ricevono il paradosso del loro alimento storico [] negato, senza negazione e differenza, al principio e ai suoi inferi,
perduti per la interrogazione e linvocazione, ma, forse, non ancora per il pensare e la filosofia (ibidem).
(S9) P$0 C%*)6*#*' ('#3 6*/., pp. 9-2u). Il nostio filosofo chiaiisce anzitutto l'appaiente
paiauosso ui una comunit ui stuuiosi che, concoiui nei fini e nei metoui, finiscono fatalmente
con il peicoiieie vie uiveise, vuoi peich conuizionati ualla loio foima mentis, vuoi pei una
nativa inclinazione veiso specifici oiizzonti cultuiali. Se poi l'aigomento uel uibattito non
iientia piopiiamente nelle competenze specialistiche ui ciascun paitecipante, si iischia ui
iaccoglieie iisultati inficiati ua una uialessi supeificiale, estempoianea che ci coglie uisattenti e soipiesi
ualla stessa nostia capacit ui ascolto uelle cose piofonue, ma uisattenti a queste voci peich estianiati iispetto a
tutto quanto iiesce pui sempie a ueteiminaie una soita ui ciicuito in qualche mouo infeinale, ma angelicamente
infeinale (p. 1u). E tuttavia ua questa uisaimonia u'inuiiizzi e ui accenti pienue avvio
un'unitaiia seuimentazione ui pensieii che e il piegio e la bellezza uella filosofia. E ancoia,
poich l'abito uel filosofo e pei coeienza un abito ui vita, tia le vaiie peisonalit si sviluppa
un vincolo sociale che attenua in ciascuno la uiatiiba fia esisteie e pensaie (p. 17). Na
anche cosi, il uestino, che ci assilla e ci uiviue, ci tiascina veiso gli infeii uel piincipio.
Sennonch, piopiio in questa uiscesa, lo stesso uestino che ci tiascina agli infeii, ci poita au
amaili e a ciicuiili, e ciicuiie gli infeii significa aiutaie i piincipi a uissotteiiaisi, a
uiventaie contemplabili (p. 2u). Questo scavo peio non allontana l'assillo uell'inteiiogazione:
17
pei Incaiuona l'equivoco che si geneia alle fonti uel pensaie e un pioblema che iimane
piofonuamente, iauicalmente apeito (*H*<em) - 788CE KD'%*2(L2b*)5%&
P$/$%(*)&;*')$`S$:&;*')$ III (1994199S). - Convegno ui stuui patiocinato ual Centio
inteinazionale ui cultuia filosofica uiovanni uentile ui Castelvetiano (Castelvetiano 2u-21-22
ottobie 1994) : Iuealismo uella filosofia eu espeiienza stoiica.
(40) Rponses Nunzio Incardona et quelques apories, GdM 1995, n. 1-2, pp. 225-228. Tilliette,
con preciso e cortese riepilogo della materia del contendere, riassume in sette punti i capisaldi della
critica incardoniana: 1) filosofia e teologia devono occupare ambiti separati; 2) la filosofia cristiana
un equivoco storico e concettuale; 3) tra il concreto evento dellIncarnazione e la teologalit
che lo interpreta in chiave filosofica si annida uninsanabile contraddizione: lIdea Christi di
Tilliette rappresenterebbe un secondo e nuovo Logos di fronte a quello della Rivelazione; 4) la
filosofia cristiana si vede costretta a rifiutare la centralit del Cristo come Logos-Principe per non
prestare il fianco alle obiezioni dei laici; 5) il tentativo messo in campo da Tilliette di innestare
nel discorso filosofico le valenze critiche ed esegetiche della cristologia si riduce a una petizione di
principio che aggrava le aporie; 6) Tilliette gioca abilmente su due scacchieri separati: nel primo
manovra la teologia per mutarla in filosofia, nel secondo si serve della filosofia per fornire un
sostegno e un alibi alla teologia; 7) la logica della secolarizzazione del Cristo storico conduce ad
esiti di rifiuto o di confidante attesa: Tilliette, mosso da intenti apologetici, ha proposto un Cristo
filosofico e immanente alla metafisica: tuttavia la cristologia inaccessibile alla filosofia. Le
obiezioni di Tilliette, di cui terr conto Incardona nellarticolo pubblicato in questo stesso fascicolo
del Giornale, si possono cos riassumere (traduco e adatto il testo francese): 1) filosofia e teologia
sono indipendenti e autonome, ma non per questo separate; 2) la filosofia cristiana non un incrocio tra storia e
filosofia, ma una filosofia per la quale esiste il soprannaturale, e su questo soprannaturale edifica la sua dottrina; 3 e
4) il Cristo trascendentale, quello espresso dallIdea Christi, il Cristo vivente dei Vangeli, non esiste un Cristo
filosofico, per il cristiano, quindi, la regalit di Cristo non un fatto mondano che possa essere impugnato dalla
mentalit laica; 5) il palinsesto sottile, cui allude Incardona, un libro scritto di dentro e di fuori: il suo contenuto
pertanto esclude ununica lettura che si prefiguri come petizione di principio; 6 e 7) il filosofo e il teologo devono e
possono convivere nel culto della verit, la quale non un gioco di incastri, di adattamenti o di reciproche
compromissioni; la cristologia non pone problemi coscienziali: come la filosofia positiva di Schelling, si liberi di
rifiutarla e altrettanto liberi di accettarla.
(41) Cfr. La cristologia di Xavier Tilliette, GdM 1991, pp. 363-382.
(42) Cfr. M.F. Sciacca, Gli arieti contro la verticale, Marzorati, Milano 1972, cap. III Dio nella
filosofia, pag. 63 : Daltra parte ogni esistente anche principio di oggettivit, il lume infinito della verit. Posso
deporlo? Non posso; se potessi farlo, cesserei di essere un soggetto pensante, diventerei una cosa. Ma il lume della
verit nella sua infinit, non linfinito sussistente, bens lessere come oggetto del pensiero o Idea, quello che
santAgostino chiama verbo della mente e Rosmini Idea dellessere, il noetico di Platone. E allora non posso
deporre questo lume senza cessare di essere pensante; daltra parte esso non linfinito sussistente ma solo ideale; n io
soggetto finito posso essere la sussistenza dellessere infinito come Idea, giacch se lo fossi sarei Dio.
(43) Idea Christi e Nus Kyriu Theorin hsper en phrur? Discorso con Xavier Tilliette, GdM
1995, pp. 231-264.
(44) Assolutezza e differenza. Tesi di una metafisica possibile, GdM 1995, pp. 451-460. 1995:
Lgos diaphortetos hermenia, Cedam (Studi in onore di V. Mathieu) Del principio
Incoativit/Ermetismo I (1995-1996) Incontri del Giornale di Metafisica, Palermo 6/7
novembre 1995 Idealismo tedesco e neo-idealismo italiano, LEpos, Palermo 1995. Presenta le
relazioni del Convegno del 1993. Nella prolusione (Idealismo e idealismi), il Nostro accenna
allattualit dellidealismo, una delle espressioni pi alte e longeve della storia della filosofia.
Idealismo della filosofia ed esperienza storica, LEpos, Palermo 1995, raccoglie i lavori del
Convegno del 1994. Introduzione tematica di Nunzio Incardona.
(45) Essere e tempo. Il primordio dellannientamento, GdM 1996, pp. 5-28.
18
(46) ll primo (Metafisica e teoreticit del pensare) ebbe luogo a Macerata, il secondo (Metafisica e
trascendentabilit) a Verona. 1996: Del principio Incoativit/Ermetismo II (1996-1997)
Convegno ui Castelvetiano (26-29 apiile 1996) : Balla physis ui Empeuocle al logos ui uoigia.
Peicoiso filosofico antico e piospettive contempoianee.

(47) I sandali di Ermes e lo spazio di De Kooning Appunti per una possibile negazione
dellepelysa di metaphysik, GdM 1997, pp. 101-150.
(48) Cfr. Inni omerici, a cura di F. Cssola, Milano 1975, Inno IV, pp. 153-225. Ermes lemblema
del oo oitio, ual quale scatuiisce l'azione, mouulata come una iappiesentazione. Il
uio, attoie e piotagonista, iecita il suo uiamma uonanuosi a un sapiente intieccio ui atti e ui
paiole. I suoi iagionamenti sono gli aichetipi uelle aigomentazioni che uifenuono gli aspetti
contiauuittoii uella speculazione filosofica.
(49) Citato da Platone, Convito, ed. I. Burnet, Oxonii 1967, 202d 13-14; 203b 1-d8; 206b 7 (tr. di C.
Viano). Eros, figlio di Poros e Penia, sempre dietro a macchinare qualche insidia, desideroso di
capire, scaltro, inteso a speculare tutta la vita, imbroglione terribile, maliardo e sofista (tr. di G.
Giardini). Questi caratteri della divinit entrano nella tipologia del discorso filosofico fornendogli
gli elementi di una liturgia che mantiene il logos nella sua primitiva ambiguit.
(Su) William Be Kooning (19u4-1997) - Pittoie statunitense ui oiigine olanuese. Il suo stile e
caiatteiizzato ua una scomposizione paiossistica uell'oggetto, opeiata a foiti tinte, quasi a
espiimeie una violenta e iauicale iibellione ai canoni uel iealismo pittoiico. Nel gesto ui Be
Kooning (p. 12S s.), lo spazio figuiativamente uominato ualle uita uella mano e il luogo in cui
l'aitista espiime i suoi fantasmi: coloii e voci che iichiamano nella mente ui Nunzio, pauie ui
un pittoie e ui un musicista, il :%*<' ui Nunch e l'8%0' uouecafonico uel Nose ui Schnbeig (p.
126.)
(51) Cfr. pp.112 (Omero); 125 (Anassimandro); 126 (Pindaro); 112,114 (Euripide); 120
(Aristotele); 111 (Leibniz); 111,128, 130 (Hegel);129 (von Kleist); 124 (Leopardi); 128
(Nietzsche) . Stphane Mallarm (1842-1898). Oeuvres compltes, Gallimard, Paris 1950:
Incardona cita (p. 129 s.) da In libro veritatis - Divagations e da Brise marine. Paul Margueritte
(1860-1918), scrittore francese. Il brano riprodotto (p. 129) tratto da Pierrot assassin de sa
femme: #&)/'(*($+ Calmann-Lvy, Paiis 1886.

(S2) Il Nostio si iifeiisce in paiticolaie (p. 126 s.) al pensieio uebole ui vattimo, al
uecostiuzionismo ui Beiiiua, all'eimeneutica ui Beiueggei, uauamei e Ricoeui e alla
naiiatologia ui Touoiov. - 788GE Del principio Incoativit/Ermetismo III (1997-1998).

(SS) 4'<82 *) #%*)6*#*'3 =0 0':'2 %DB/'% $ 0-*)/$%%':&;*')$ *)8/*0$+ uuN 1998, pp. 1S1-161.

(S4 Suvnoyi~ $ 7/&)<#8)M/+ uuN 1998, pp. 4u9-448. Pei i uialoghi, Incaiuona iinvia all'eu.
Buinet; il testo base pei 7/&)<#8)M/ u.W.F. Begel, N*22$)26D&5/ <$% ,':*M, Bambuig 1966.

(SS) Cfi. p. 161: A questo punto e necessit |.j faie punto pei il H$)$ possibile che l'ouieino filosofaie ueve
guauagnaisi in soite sia pei continuaie a ignoiaie beatamente (eimeneuticamente, naiiatologicamente,
uebolmente, piaticamente) e saputamente uel piincipio ogni mouus (piopiio o impiopiio non fa uiffeienza pei
questa <'//& ignoianza); sia pei accieuitaie la potenza impotente uella multifoimit uelle tiasgiessioni facili che
l'ombia ui Euipo, pui solenne e veneiabile, e chiamata au esoicizzaie pei la iesiuua e ottusa peisistenza uei iiti
contempoianei uella fine uel secolo e uell'epiceuio uelle filosofie: conclamato ualla incombenza uestinale e
pluiisecolaie uell'inteiiogazione inutile.

19
(S6) Spia acutissima uelle aspeiit uel uettato ui Incaiuona e il tessuto teiminologico uel
testo, nel quale convivono in oiiginale e in tiasciizione un altissimo numeio ui teimini
platonici e hegeliani intiouotti uiiettamente nella uiscussione come elementi noimali uel
lessico italiano. Non si tiatta qui ui un espeuiente stilistico: Nunzio iagiona, in iealt, avenuo
in mente e sulle labbia il gieco ui Platone e il teuesco ui Begel.

(S7) Nella iicognizione uelle fonti compaiono con qualche insistenza iinvii a pi antichi
testimoni uella uottiina platonica (Ciatilo |p. 427j, Filolao |4S1 s.j), o piesentimenti e
consonanze uel testo hegeliano (Schnbeig |p. 429j, 0guccione ua Pisa |P$%*V&/*')$2+ citate a
p. 4SS), Bante |C&%&<*2'+ XIv, vv. S4-SS, S2-S7, 94-96, citazioni a p. 4S4 s.j, Rilke |S passi ua
vaiie opeie |pp. 422, 4S8 s., 446 s).

(S8) Le testimonianze sono tiatte ua F$#8HH0*6&+ SS7 c 7 (#&22*(), ua _$$/$/', 1Su c 4, 7-8) (p.
417), ua Protagora, 322 a 3 (p. 428). La N*22$)26D&5/ <$% ,':*M (cfr. supra nota 54), nonostante
liniziale riferimento alla traduzione Moni-Cesa, letta e interpretata nel testo originale. Il lessico
tedesco fittamente intrecciato al greco dei dialoghi, a tal punto da destare limpressione di una
lingua franca o di un idioma fortemente gergalizzato.

(59) La dimensione dellimponente analisi condotta da Incardona sul lessico dei due filosofi
rilevabile anche da questo (incompleto) repertorio dei termini da lui discussi. I vocaboli platonici
sono: stoicheia (pp. 41u, 412), uialektoteion (pp. 41u, 41S), eschaton (pp. 41u, 412,
41S), peiion (pp. 41u, 42u, qqofo (pp. 41S, 417), annke (pp. 41S, 417, 427, 428, 4SS),
chaos (p. 414), kosmos (p. 414), piosopon (p. 414), cioos (pp. 41S, 444), mechane e
technai (pp. 416, 4SS), ciomov (pp. 416-419), t0ooqofo (p. 422), ctoco e
oioco (pp. 42u, 422), nostos (p. 424), nthiopos (pp. 427, 428), hypokeimena (p.
428) oiqo (p. 428). Nelle pagine hegeliane sotto l'insegna uell'=))$%0*6D *( P$)M$) (pp. 41u,
418) si iaccoglie una nutiita seiie ui V'6&H80& &%/*2 come weiuen (a fionte ui ivco0oi)
(pp. 41S, 428), 0isache (pp. 42, 422, 426, 4S1), Eihebung (p. 42S), Entueiung (p. 424,
0ebeiwinuung (p. 426), 0nteischieu (p. 4S1), 0nmglichkeit (pp. 4S4, 446),
uispingliches Woit (p. 4S4), ecc., che non sono citazioni ma teimini in questione
inseiiti nel uibattito. Questa connotazione vale anche pei le voci iilkiane come
Fihgebuiten, veisuchung, von Stein zu Stein+ 0neihites Baupt che sigillano
l'ultima paite uel saggio. 0n cenno paiticolaie meiita l'inseiimento uei veisi ui Bante, che non
e un espeuiente esoinativo, ma un pieciso coiollaiio sulla natuia uella uivinit.

(6u) Il uiscoiso su Bio e sul uivino (pp. 4S2-4SS), non uimentico uelle sue oiigini elleniche, si
anima e si sostanzia come filosofia uel sacio: si avvia cioe a iivestiie quel manto teologale con
cui entiei iegalmente nel pensieio ciistiano. Il Nostio ha appiofonuito la sua inuagine con
uno scanuaglio sistematico uelle fonti gieche e latine, inteipietate spesso alla luce ui una
logica filosoficamente oiientata. 0n uialogo seiiato con la N*22$)26D&5/ ui Begel lo conuuce au
un contiollo attento uelle sue posizioni, quasi al limite ui una piofonua ievisione
uei suoi convincimenti (cfi. al iiguaiuo le pp. 4Su-4S1).

(61) Cito ualla sola p. 419: la panglossia loquace uegli sciibi, la noluntas inuolente, il
mortale rigor vitae, angelicamente diaboliche. A p. 417 aveva scritto: Il nominalismo fatuo dei
focherelli mondani e intramondani del fantasmatico vagare delle filosofie nel deserto di tutti i
propri acconciati tartari (corsivo mio). Le pagine di Nunzio ricamano spesso ai margini o nel
cuore stesso dellargomentazione filosofica allusioni e rinvii quasi un colto ammiccamento al
lettore sia accennando direttamente a un autore o a unopera, sia riportandone in forma anonima
frasi o addirittura una sola parola.
2u

(62) Si pu dare solo qualche esempio delle innumerevoli innovazioni lessicali e stilistiche
introdotte da Nunzio. La gran parte sono costituite da coestensioni morfologiche di sostantivi,
aggettivi, verbi e avverbi (che potrebbero essere passati in qualche caso nella lingua
contemporanea) (assuntivismo, assuntivistico, aplatonicamente, identitariet, scientificazione,
panicamente, pseudico, ermetizzante, insaputamente, disintrinsecante, trascendentalizzato,
imperscrutatore, innominatezza, coniugatezza, preoroginario, panarcaico, cooriginario,
radicatezza, coniugatezza, genitivit, materizzare, conclamatezza, ecc. Una sezione particolare
rappresentata da voci greche e latine (cfr. le note 3 e 59) introdotte, soprattutto in trascrizione, come
elementi normali del vocabolario italiano). Altrettanto cospicuo il numero degli oo
incaiuoniani, ne cito qualcuno: 6*$6'V$::$)/$+ 6*$6'V$::$);&+ /&8/'6%')*2('+ /&8/'6%')*2/*6'+
)''('%5*6'+ /%&)26'%#'%$*/G+ 6''%*:*)&%*'+ /&8/'6%')*2/'%*&). Ci sono poi teimini iicavati ua
fonti letteiaiie (sopiattutto poetiche) che Nunzio ha inseiito nel suo linguaggio filosofico con
piecise intenzioni semantiche: veui qui, au esempio, le a%hD:$%H8%/$) ui Rilke e l' &'%:*6'
(peialtio molto uiffuso negli sciitti ui Incaiuona), tiatto ua Biueilin. 1998: Inchoatio actus
Il chiasmo difettivo: Utrum, Widerspruch, oci.

(6S) Scompaiso il Su maggio 1999 a soli S7 anni. ui affeimato pittoie, aveva conseguito in
mostie e avvenimenti cultuiali notoiiet e consensi. Attivo fin uagli anni 8u, si eia imposto
con uno stile ui foite impatto ciomatico, ieso pi peisonale e incisivo ua piecise scelte
letteiaiie e pei l'impegno sociale.

(64) ,& 6'2/$00&;*')$ $U $)&)/i&2 <$0 #%*('%<*' /%&26$)<$)/&0$3 ,L:'2 *&/%*ML2 $ KDi(&*%&
#D%')B*), uuN 1999, pp. S-Su. Nel sottotitolo Nunzio si iichiama all'opeia Iofqixo oo,
attiibuita ua Biogene Laeizio a Empeuocle (S1, A 1, 77 BK) e alla fiase ui uoigia xoi oq
Exto xoi Xioiqo xoi oo fmv q ovfmv qqovcifoi (82 B S, 8u). Cfi. = C%$2'6%&/*6* R
C%*(& /%&<8;*')$ *)/$:%&0$ 6') /$2/' '%*:*)&0$ & 5%')/$ <$00& /$2/*(')*&);$ $ <$* 5%&(($)/*
)$00& %&66'0/& <* J$%(&)) P*$02 $ N&0/D$% A%&);3 A cuia ui uiovanni Reale, Bompiani, Il
Pensieio occiuentale, Nilano 2uu6, pp. S78 s. e 162u s. - Questo fascicolo uoppio (n. 1-2,
uennaio-Agosto) contiene le ielazioni uel Convegno ui Castelvetiano (26-29 apiile 1996):
Balla physis ui Empeuocle al logos ui uoigia. Peicoiso filosofico antico e piospettive
contempoianee (cfi. n. 46).

(6S) P$00& <*55$%$);&3 S'/& *(#0*6&/*V& <$0 #%*)6*#*' 5%& oovio e omvio, uuN 1999, pp. SSS-
S74. - Aovio e teimine aiistotelico (P$ :$)3 &)*(3); omvio lotta, eseicizio ha anche il
senso figuiato ui stato di inquietudine, di ansia, di angoscia.

(66) Incaiuona usa l'euizione uei a%&(($)/* cuiata ua N. 0nteisteinei, La Nuova Italia,
Fiienze 1961. - Bopo avei uimostiato che l'esseie non esiste, uoigia (S, 67) sostiene che neppuie il
non-esseie esiste. Se il non-esseie esistesse, aviebbe e, nello stesso tempo, non aviebbe un futuio: infatti, se e
pensato come non-esseie non avi un futuio, se invece esiste come non-esseie avi un futuio. E uel tutto
assuiuo, e la cosa e palmaie, che qualcosa possa contempoianeamente esseie e non-esseie. Peitanto il non-
esseie non esiste. E, u'altio canto, se il non-esseie esistesse, non ci saiebbe l'esseie. Si tiatta quinui ui teimini
in iecipioca opposizione tia ui loio; se al non-esseie si attiibuisce l'esseie, all'esseie si attiibuii il non-esseie.
Na nel caso in cui l'esseie non uovesse esisteie, si aviebbe ui conseguenza che neanche il non-esseie potiebbe
esisteie.

(67) Balla uuplice lettuia logica e ontologica uell'esseie e uel non-esseie, con il ielativo
pioblema uel significato uei qqofo iispetto all'univeiso uelle cose, ueiiva necessaiiamente la
inteipietazione tiascenuentale uella teoiia goigiana. Nunzio la enuncia guaiuanuo alla
uislocazione antinomica uell'apouissi (teimine squisitamente aiistotelico), pei la quale pone a
21
fianco uell'ooocii c cvovfio l'ct ocixq ooocii ui Eusebio. Questa piospettiva e
vagliata attiaveiso il filtio uella logica hegeliana (Schein, Neinen, Weiuen) e intenue
esoicizzaie l'esseie senza uiveniie uelle Fihgebuiten kleistiane pei non caueie nel
uiveniie senza esseie uegli inuicibili. Le altie aiticolazioni uella logica uell'iuentificazione e
uella negazione conuucono alla speculaiit uell'atto ui pensieio e ai ciiteii ui veiificabilit uel
veio (mito platonico uello oqoiov).

(68) La logica uella uistinzione pei un veiso iiconosce la componente tempoiale uel piocesso
iueativo, e pei un altio pioietta in uno schema chiastico le alteinative che si ueuucono ualla
uottiina goigiana. uuaiuanuo, infatti, all'opposizione tia esseie e non-esseie, mentie il
pensieio uell'esseie e l'esseie uel pensieio appaiono uel tutto pieuicabili e si puo ammetteie
- contio il teoiema ui Paimeniue - un pensieio uel non-esseie, il non-esseie uel pensieio
geneia una steiile foimula linguistica, che, appena pensata e uetta, smentisce se stessa e
affeima il suo contiaiio. La teoiia ui uoigia, analizzata nei teimini ui una sintassi logica
iigoiosa, mostia appunto come e uove il pensieio gioca con se stesso, geneianuo mostii e
insanabili contiauuizioni.

(69) Cfi. 9)&0T/3 #'2/3 1uu b 1S-18; 4$/3 981 b 27-29, 982 a 1-S; 1/D3 S*63 11S9 b S1, 114u a 2u-
21. - La genealogia uegli allucinati topici uel piimoiui e iicostiuita ua Aiistotele meuiante
una coiietta oioq0moi uel concetto ui filosofia, ualla quale appaiono iiuefiniti i caiuini uel
pensieio scientifico: pensieio polivalente che auatta le sue iegole ai singoli ambiti
uisciplinaii.

(7u) Pei oovio, cfi. P$ :$)3 &)*(3 746 b 2u, 747 a SS, 748 b 8, 748 b 12, 7Su a S1, 767 a 27;
pei omvio, cfi. 1/D3 S*63 1114 a 8 e C'03 1288 b 18; nei C%'H0$(&/& significa ansia,
inquietuuine, con iifeiimento alla fisiologia uelle alteiazioni neivose.

(71) Cfi. a$<%' 2S7 e 1. va qui segnalata l'umbiatile e uiffusa piesenza ui Platone nella
uialettica uei oioqoqo. Pei i iifeiimenti puntuali, basti qui accennaie al cxfcov fi xoi ot
xo0ctoqfcov cv coqpqio ui a$<%' 2S9 u 8 e ai fot fmv ciomv qiot ui 7'5*2/& 248 a 4.
Na l'inteio quauio mostia nello sfonuo i soitilegi ui Eios, l'incantamento uelle Nuse e
l'anniuaisi veiitativo ui Thanatos.

(72) Pei Aiistotele cfi. pp. S61-S6S; pei la letteiatuia biblica cfi. pp. S68-S74.

(7S) Neuiante iichiami uiietti o inuiietti sono citati: Esiouo (pp. SSS, S6S), uuglielmo ui
Noeibeke (p. SS9), Luuwig Wittgenstein (p. S6u), uiacomo Leopaiui (p. S66), Naitin
Beiueggei (*H*<$(), Zenone ui Elea (pp. S67-S69), Teitulliano (*H*<$(), Lautiamont (p.
S68), Fiieuiich Nietzsche (p. S7S). - 7888E =0 <*V*)' $ *0 5*0'2'5*6'3 P*V&:&;*')* /$'%$/*6D$
(Stuui in onoie ui F. Costa), Bipaitimento ui Filosofia, Paleimo - C%$2$)/&;*')$ R Nichele
Feueiico Sciacca, ,& 6&2& <$0 #&)$+ L'Epos.

(74) _&T/L) /&)&)/j& R 900$:%$//' (& )') /%'##', uuN 2uuu, pp. 4uS-4Su.

(7S) Bi Aiistofane sono iipoitati uue biani uagli X66$00* (vv. 68S-7u9; vv. 1S1S-1S18), che
Nunzio (p. 421 s.) cita uall'eu. a cuia ui u. Zanetto, Nilano 1997. Bi Boccaccio (p. 412 s.) si
coglie la vena iionica con iifeiimento al peisonaggio ui Ciappelletto.

(76) Nunzio (p. 4uS) esoiuisce piopiio con un passo uel 4'HT P*6M (tiau. ui C. Pavese, Nilano
1987, p. S4S.
22

(77) Cfi. u. Leopaiui, C&%&0*#'($)* <$00& Q&/%&6'(*'(&6D*&+ a cuia ui E. Boluiini, Loeschei,
Toiino 197u, pp. 169 s. I veisi sono tiatti ual Canto vIII (4S, 46).

(78) In paiticolaie: 4$/3 1uuS b 19-2u e N*22$)26D&5/ <$% ,':*M+ eu. cit., vol. I., p. 67. Nel iuolo
ui testimoni a lateie compaiono anche: Buzzati (p. 4u6), il K'%#82 J$%($/*68( (p. 4u7),
Quintiliano (p. 411), Nietzsche (p. 416), Rilke (p. 417, Lautiamont (p. 42S), Boiges (p. 427).

(79) Nunzio attinge sopiattutto ualla F$#8HH0*6&+ ma cita anche ual _*($' e ual _$$/$/' (p.
4uS). - :<<<E "%*;;')/$ <* #%*(& 086$3 7/'%*& <* 4&%6', L'Epos, Paleimo 2uuu. E l'ultima opeia
ui Nunzio, commovente e stiaziante, non solo e non tanto peich piange la moite ui Naico, ma
peich e la uiscesa apocalittica ui un'anima nella tempesta uel uubbio e uella uispeiazione. Il
uialogo con Bio, la uesolazione ui un oiizzonte segnato ua oiiiue uevastazioni spiiituali sono
le note uominanti ui questo libio, che e una singolaie testimonianza uell'univeiso cultuiale ui
Incaiuona e uell'altissimo livello uella sua piosa u'aite.

(8u) X)& $)6*60'#$<*& <$00$ '%*:*)* )$00& 5*0'2'5*& <$00-oltie <* W*82$##$ 4&2*, uuN 2uu1, pp.
S67-S7u. - uiuseppe Nasi (191S-2uu7), uocente ui Stoiia uella filosofia antica piesso
l'0niveisit ui Bologna, si eia ueuicato in pieceuenza allo stuuio uei filosofi moueini e
contempoianei (Kieikegaaiu, }aspeis, Beiueggei, Wahl). Autoie ui molte pubblicazioni in vaii
campi uell'inuagine filosofica, appiofonui, in paiticolaie, la stoiia uello spiiitualismo nelle
foime peculiaii espiesse ualla civilt egiziana, ua quella inuiana, ua quella ellenistica e ua
quella ciistiana.

(81) ,& ($/&5*2*6& 6'($ #&0*)'<*& /%&:*6&3 a*0'2'5*& $ #&%&<*:(&, uuN 2uu1, pp. 44S-4S8.

(82) uiuseppe Nasi, X0/$%*'%*/G <$0 #$)2&%$+ uuN 1966, n. 1-2, pp. 87-94.

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