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Nascita e morte precoce della nuova diplomazia.

1. Una proposta di lettura.


Linizio del XX secolo vide il dominio della Gran Bretagna come impero globale e lo slancio nella politica internazionale della Germania di Guglielmo II, grazie ad un sistema economico in rapida crescita. La Germania apparve in grado di contrastare legemonia britannica (con la creazione di una flotta militare ed il progetto di costruire la linea ferroviaria Berlino - Bagdad) e uestultima reag! avviandosi verso la formazione di una coalizione anti-tedesca. "os!, per gioco di alleanze c#e vedeva $rancia, %ussia e Gran Bretagna nella triplice Intesa, con lItalia facente parte della Triplice Alleanza c#e stipulava accordi economici con $rancia e %ussia, mentre la Germania, isolata, veniva appoggiata solo dallImpero &ustro-'ngarico. "on i nuovi sc#ieramenti non si voleva solo favorire la $rancia nel recupero dell&lsazia e della Lorena (()*+-*(), ma anc#e ad impedire lavanzata tedesca a scapito dell ,uomo malato d-uropa., lImpero /ttomano, su cui tutti avevano ambizioni, in particolar modo dopo la scoperta del petrolio. 0el ()12, respingendo un piano di spartizione proposto dagli inglesi, la Germania ottenne le prime concessioni per la costruzione della linea ferroviaria, da uel momento era lei a sorreggere limpero ottomano, divenendo, cos!, lobiettivo della controffensiva diplomatica inglese. Indefinita la posizione dellItalia. &lla crescente fibrillazione nella zona mediorientale, si aggiunse il dilagare in -uropa del Movimento Socialista e laffermazione degli USA come forza economica globale, nonc#3, come artefice della creazione di un nuovo ordina mondiale. 4a, se il pericolo rivoluzionario non era difficile da contenere, nulla imped! agli 'sa di affermarsi. &lla vigilia della 5rima Guerra 4ondiale, infatti, era gi6 una superpotenza economica c#e mirava ad eliminare alcuni elementi di insicurezza territoriale. Le uestioni territoriali riguardavano la presenza spagnola a "uba ed il controllo dei progetti riguardanti la costruzione del "anale di 5anama. Le uestioni ideologic#e, invece, riguardavano il ruolo della politica estera americana nel mondo. Le prime uestioni venero risolte nel ()1) con la guerra alla 7pagna c#e port8 ad occupare "uba, le $ilippine e Guam nonc#3 allannessione di 5ortorico e delle 9a:aii. 0el (1+;, inoltre, gli '7& ottennero il diritto di occupare e controllare la navigazione della zona prossima al "anale di 5anama. Gli '7& furono da sempre stretti tra isolazionismo e presenza internazionale. Il successore di %oosvelt, Taft, prefer! sviluppare unespansione finanziaria, ,diplomazia del dollaro., la cosiddetta ,politica della porta aperta. (per esempio in "ina affluivano soldi americani per riforme al governo). 5ercependo la complessit6 della diplomazia mondiale, <aft preferiva i trattati di arbitrato, lo strumento pi= utile per risolvere pacificamente controversie internazionali. Wilson medi8 tra le due anime ponendosi in -uropa come paladino della pace. %iguardo la 5rima Guerra 4ondiale, egli non prese subito posizioni pensando terminasse presto. 4a, uando nel (1(* gli americani intervennero, la Guerra aveva gi6 offerto loro nuove prospettive commerciali e finanziarie> alla fine del conflitto risultavano tra i principali finanziatori del conflitto. Le ostilit6 nei confronti della Germania si rafforzarono a causa della guerra sottomarina ed il carattere disumano della guerra si scontrava con il pacifismo :ilsoniano c#e voleva imporre con la forza delleconomia e delle pressioni politic#e un nuovo ordine internazionale. I principi c#e ?ilson espose al 7enato nel gennaio (* erano@ pace senza vincitori> uguaglianza delle nazioni> lautogoverno dei popoli> la libert6 dei mari> una generale riduzione degli armamenti> una lega perpetua di tutte le nazioni. &l progetto :ilsoniano i tedesc#i reagirono con la ripresa della guerra sottomarina, mentre nel frattempo in %ussia imperversava la %ivoluzione. /ra gli 'sa dovevano misurarsi con le proposte comuniste, nuovo avversario da battere sul terreno ideologico. L-uropa per8

non era alla vigilia della %ivoluzione, anzi, proprio la paura della sovversione accelerava lo scontro risolutivo e favoriva linfluenza :ilsoniana. La scesa in campo degli '7& provoc8 una svolta nelle operazioni militari@ Germania e &ustria persero pi= c#e sul terreno bellico, su uello delle risorse economic#e e su uello delle ripercussioni c#e le idee di ?ilson provocarono. &i (A punti di ?ilson si contrappose il , Decreto per la pace. di Lenin con il uale si c#iedeva ai popoli dei paesi belligeranti ed ai governi limmediata apertura dei negoziati per una pace senza vincitori ne vinti, al fine di attuare la %ivoluzione proletaria. Il sistema dei 7oviet era diretto contro gli stati capitalisti, uello :ilsoniano esprimeva invece il modo americano di guardare all-uropa. "on il suo piano, infatti, ?ilson voleva mettere in difficolt6 sia i nemici delle potenze occidentali sia le potenze occidentali stesse@ $rancia, in riferimento alla sua sicurezza futura, e Gran Bretagna, in relazione al suo sistema imperiale. Il progetto incoronava la visione di un nuovo ordine basato sugli interessi economici degli '7&. "on i (A punti gli '7& precisavano di non essere entrati in guerra per interessi propri ma per far si c#e il mondo fosse sicuro. In generale proclamavano@ fine della diplomazia segreta, libert6 di navigazione, soppressione delle barriere per un libero commercio, limitazione degli armamenti, e c#e gli interessi dei popoli colonizzati avessero lo stesso peso di uello delle potenze coloniali. 7i prometteva alla %ussia c#e i suoi territori sarebbero stati evacuati dai nemici, alla $rancia &lsazia e Lorena, al Belgio lindipendenza, di rettificare le frontiere italiane, levacuazione della %omania, della 7erbia e 4ontenegro, piena sovranit6 e sicurezza alle ,parti turc#e. dell eB Impero /ttomano, e il controllo internazionale dei Dardanelli, indipendenza polacca con sbocco al mare e la costituzione della 7ociet6 delle 0azioni. 4a la diplomazia aperta fu unillusione@ a 5arigi, durante una conferenza di pace, il ," onsigli dei Quattro. ('7&, Gran Bretagna, Italia e $rancia) decisero segretamente le clausole dei trattati di pace. 7olo per lItalia si pose la uestione del principio di nazionalit6 senza c#e ci8 fosse specificato per la %ussia o per le colonie, n3 tanto meno per la uestione serba e polacca, dove il principio di nazionalit6 era in secondo piano per la necessit6 di assicurare lo sbocco al mare della olonia. 7i fece poi di tutto per dissolvere lImpero &sburgico e uello /ttomano. La disgregazione di uestultimo apriva al colonialismo anglo-francese il controllo del 4editerraneo orientale, lasciando per8 scoperta la situazione araba. Cuestultima zona era molto importante per gli '7& vista la presenza del petrolio e la politica della porta aperta metteva alle corde la Gran Bretagna. -ra linizio di un percorso c#e avrebbe portato gli '7& a sostituirsi alla Gran Bretagna nel controllo delle risorse petrolifere medio-orientali. "irca lImpero &ustro-'ngarico, italiani ed americani incoraggiavano le aspirazioni nazionalistic#e dei popoli@ venne creata la !rande Ser"ia, stato serbo D croato - sloveno, entit6 indipendente, era una polveriera di tensioni e conflitti tra le varie nazionalit6. 0ac ue poi la Eugoslavia e la "ecoslovacc#ia, nella uale convivevano cin ue nazionalit6. <ali ,creature. di ?ilson avevano lo scopo di creare un ,cordone sanitario. contro la %ussia. "irca lItalia, ?ilson attizz8 la polemica riguardo l&lto &digeF7ud <irolo, confine orientale, respingendo le intese del atto di Londra ((1(2). I francesi, invece, auspicavano alla cancellazione del pericolo tedesco, tramite la separazione della %enania. ?ilson si oppose proponendo un compromesso basato sullo scambio con un trattato di garanzia cin uantennale c#e gli 'sa e la Gran Bretagna concedevano alla $rancia rispetto al pericolo tedesco. ?ilson aggiunse un patto costitutivo della 7ociet6 delle 0azioni ("ovenant). -gli per8 nellottobre(1 fu colto dalla malattia e lopposizione repubblicana bocci8 il patto, cos! gli '7& non entrarono nella 7ociet6 delle 0azioni, venendo meno a tutto ci8 c#e ?ilson aveva garantito. "i8 non fece altro c#e@ acuire il problema della sicurezza per la $rancia, la vittoria ,mutilata. in Italia per la mancata attuazione del 5atto di Londra, la Gran Bretagna prefer! lisolazionismo, i tedesc#i assoggettati al diGtat iniziarono a coltivare la politica revisionista, il nuovo ordine dell-uropa centro-orientale non ebbe pi=

garanzia ed i Balcani iniziarono a negoziare con 4osca. I trattati furono firmati ma la pace sembrava lontana.

2. Il diagramma evemenenziale.
0el (1(A limpero britannico occupava un terzo della superficie terrestre@ dall-gitto all'nione sudafricana, LIndia, al Birmania, l&ustralia, la 0uova Helanda, il "anada, Gibilterra, 4alta, "ipro, il "anale di 7uez, 7ingapore, 9ong Iong, tutte strategic#e per uel c#e riguardava il controllo delle comunicazioni con la madrepatria. Le colonie erano allorigine del primato politico, economico e commerciale britannico. 5er uanto riguarda limpero tedesco, finc#3 BismarcG mantenne la carica di cancelliere, la politica estera fu caratterizzata dallintento di proteggere il paese dallo spirito di rivalsa francese, attraverso una fitta rete di alleanze c#e la vedevano legata all&ustia-'ng#eria (()*1) e allItalia (Triplice alleanza ())J). Lintento di BismacG era principalmente uello di tener uniti i tre imperi dell-uropa "entrale, attraverso il Trattato di Controassicurazione del ())* stipulato con la %ussia per evitare un avvicinamento di uestultima alla $rancia. -stromesso BismarcG dal potere, per8, per opera dellimperatore !uglielmo II (Weltpolitik), c#e intraprese una politica estera meno cauta, attenta agli interessi della grande industria. -gli, infatti, dal 1; avvi8 una vera e propria guerra tariffaria contro la %ussia, portandola cos! a stringere contatti diplomatici con la $rancia. 0el ()1; uesta non era pi= isolata e vedeva aprirsi la strada della ,revanc#e.. La Germania cessava, cos!, di essere lelemento dominante delle relazioni internazionali ma continuava ad essere la potenza pi= forte e dinamica d-uropa. 4anifestazioni della sua forza si evidenziavano con limpegno coloniale c#e la port8 ad occupare 0amibia (&frica sud-occidentale) e <anzania (&frica orientale), l&rcipelago delle "aroline e delle 4arianne (nel 5acifico), divenendo anc#e un elemento dominante nel 4edio /riente, con lintervento della Keutsc#e BanG per la ferrovia Berlino-Bagdad, e con lavvento al potere dei Giovani <urc#i ad Istambul, c#e favorirono la penetrazione tedesca in <urc#ia, investirono in unarea strategica per gli inglesi. 7i manifest8 ancora con la preparazione di una grande flotta militare guidata dallammiraglio Lon <irpitz. La corsa al riarmo navale portava per8 la Germania a contrapporsi diplomaticamente alla gran Bretagna. Gli inglesi compresero ben presto c#e la Germania Guglielmina costituiva una minaccia per l-uropa. "os!, nel ()1), il ministro per le "olonie britannico, "#amberlain, propose la stipulazione di unalleanza alla Germania. 5roposta c#e per8 venne accolta a Berlino con molta diffidenza. 'neventuale alleanza anglo-tedesca, infatti, avrebbe approfondito il solco c#e gi6 divideva %ussia e Germania, in un momento in cui tra Gran Bretagna e %ussia esistevano pessime relazioni politico-diplomatic#e. &nc#e se lalleanza con l&ustria e lItalia (appena uscita dalla sconfitta di &dua) non era sufficiente per lavvenire della politica estera tedesca, il ministro degli esteri tedesco Lon Bullo: lasci8 cadere la proposta tedesca poic#3 uell alleanza avrebbe solo peggiorato i rapporti con la %ussia senza assicurare in cambio un appoggio militare, poic#3 la Gran Bretagna non aveva la coscrizione obbligatoria. &nzi Bullo: ritenne pi= importante stringere alleanza con i russi, pensando erroneamente c#e le differenza tra %ussia e $rancia avrebbero ben presto portato alla rottura dellalleanza. Kopo uesta proposta e dopo lazione congiuntamente svolta in "ina per reprimere la rivolta dei boxers, "#amberlain ripropose una nuova alleanza. Linsistenza inglese venne considerata un segno di debolezza e Bullo: replic8 proponendo a sua volta un altro accordo per far entrare la Gran Bretagna nella triplice &lleanza, ma uesta rifiut8. 0el (1+A $rancia e Gran Bretagna raggiunsero una completa intesa su tutte le controversie coloniali e strinsero il segreto impegno di favorire lazione francese in 4arocco anc#e contro terze potenze.

Bullo: (ministro degli esteri tedesco), per8, ritenne di poter dimostrare alla $rancia c#e la sua alleanza altro non era c#e una ,tigre di carta.. "i8 avvenne in modo teatrale durante un viaggio di Guglielmo II a <angeri durante il uale disse al sultano c#e avrebbe difeso gli interessi tedesc#i in 4arocco. <utto ci8 proprio uando la $rancia aveva intrapreso senza consultare Berlino unazione diplomatica volta a porre il 4arocco sotto il suo protettorato. La $rancia dovette accettare c#e la uestione marocc#ina fosse discussa in una conferenza internazionale durante la uale ebbe lappoggio inglese, russo ed italiano. "i8 era segno di un pericoloso isolamento tedesco c#e continu8 ad accentuarsi uando nel (1+* la Gran Bretagna si avvi8 verso lintesa con la %ussia, raggiungendo un accordo circa l&sia, la 5ersia, l&fg#anistan e il <ibet, portando cos! ala nascita della Trilice Intesa. Intanto la Triplice Alleanza continuava a sgretolarsi, infatti nel (1+) anc#e lItalia, dopo c#e l&ustria-'ng#eria aveva annesso la Bosnia si accord8 segretamente con la %ussia per il mantenimento dello status uo nei Balcani.

2.1 a !ormazione delle alleanze contrapposte in "uropa


I nuovi sc#ieramenti furono messi alla prova nel (1+) con la crisi balcanica, ovvero uando l&ustria - 'ng#eria decise di trasformare lamministrazione della Bosnia -rzegovina (dopo la fine della guerra russo-turca) in annessione. "i8 rese evidente lidea c#e la situazione dei Balcani potesse essere modificata unilateralmente, violando alcune stipulazioni c#e vincolavano l&ustria con la %ussia e lItalia a non modificare senza preavviso lassetto balcanico. <uttavia nellestate del (1+; un colpo di stato in 7erbia aveva destituito la vecc#ia dinastia e aveva posto al trono uella rivale, c#e aveva intrapreso una politica nazionalistica e filorussa. Gli anni successivi furono caratterizzati dallacuirsi delle rivalit6 tra %ussia e &ustria circa la uestione dellindipendenza della Bulgaria, sostenuta dagli austriaci e riguardo lipotesi di una completa annessione della Bosnia in cambio dellappoggio del governo di Lienna alle ric#ieste russe di revisione del regime di navigazione degli 7tretti. Kurante un incontro tra il ministro degli esteri russo e uello austriaco un compromesso parve possibile ma, allannuncio dellannessione, il ministro russo si sent! giocato e consider8 violati gli accordi del (1+;, vi fu lappoggio tedesco e inglese, ma i serbi protestarono con tre giorni di violenza. Gli italiani, invece, considerarono violata la <riplice alleanza secondo la uale non si dovevano attuare mutamenti nei Balcani senza preventivo accordo. #ivalit$% nazionalismo% spinta militaristica% e colonialismo rendevano esplosive aree come l&Impero 'ttomano (ci) c*e rimaneva di esso in +uropa, e la enisola -alcanica. 4a lacuirsi della crisi ebbe luogo in 4arocco uando i tedesc#i inviarono nelle ac ue del porto marocc#ino una cannoniera per tutelare i loro commerci nellarea. La reazione francese fu risoluta, infatti, dopo settimane di negoziato, i tedesc#i dovettero riconoscere la preminenza degli interessi francesi in 4arocco, c#e uesto diventasse un protettorato francese salvo la citt6 libera di <angeri, unarea c#e restava sotto il controllo spagnolo, mentre la Germania ottenne concessioni coloniali nel "amerun e nel "ongo francese. Il compromesso, per8, lasciava sospetti e rivalit6. 5rimo tra tutti uello italiano. Kal ())* gli italiani si preparavano allestensione dei loro domini coloniali in "irenaica e <ripolitania. &llinizio del secolo, anc#e la $rancia aveva accettato i progetti di %oma, come moneta di scambio per lappoggio italiano alla uestione marocc#ina. "onclusasi uestultima, lItalia avvertiva lurgenza di dare concretezza alle sue ambizioni. "os!, il J1 ottobre (1(( ebbe luogo lazione militare italiana in <ripolitania e "irenaica, sancita da una guerra tra Italia e Impero /ttomano. LItalia poteva fare ci8 poic#3 le altre potenze avevano riconosciuto le sue aspirazioni. 4a lesercito italiano ebbe facile solo sulle coste, poi attacc8 %odi e il Kodecaneso. Il governo ottomano accett8 la resa e cedette la Libia con il <rattato di Losanna ((1(J) e agli italiani rimase anc#e il Kodecaneso. La sconfitta acceler8 la

disintegrazione dellImpero e avvicin8 sempre pi= la guerra generale poic#3 mise alla prova i contrasti tra i nazionalismi della penisola. Grecia, Bulgaria, 7erbia, 4ontenegro e i nazionalismi albanesi erano pronti a combattere contro limpero ottomano e a dividersi le sue spoglie. 0el marzo (1(J 7erbia e Bulgaria si accordarono segretamente per dividersi la 4acedonia, appoggiati dalla %ussia> in magio si unirono al loro i Greci. La prima guerra balcanica inizi8 cos! in ottobre e si concluse nel maggio del (1(; uando i turc#i furono costretti a rinunciare a tutti i territori europei, tranne una striscia a ridosso degli 7tretti. -rano le spoglie macedoni, per8, ad accendere le tensioni@ i bulgari si allearono a "ostantinopoli, poic#3 ritenevano di aver dispiegato il maggior impegno militare senza grandi risultati, dando cos! vita alla seconda guerra, in cui intervennero anc#e greci e rumeni (senza successo) e la Bulgaria venne ridimensionata a vantaggio dei vicini e anc#e degli ottomani. L&lbania venne trasformata in un principato autonomo mentre 7erbia e %omania uscirono rafforzate. Le due guerre ebbero numerose conseguenze@ la 7erbia, insoddisfatta per aver avuto lo sbocco al mare, stipul8 un patto con la %ussia> lImpero /ttomano ottenne una solida intesa con gli Imperi "entrali> i nazionalisti serbi per combattere l&ustria patrocinarono la causa della nazionalit6 tra gli slavi del 7ud.

a penisola balcanica e l#impero ottomano$ palcoscenico della %prova generale&.


4otivo scatenante della prima guerra mondiale fu lassassinio dell&rciduca ereditario austro-ungarico $rancesco $erdinando, per mano di un estremista nazionalista serbo di cittadinanza austro-ungarica. L&rciduca, fautore della creazione di unentit6 nazionale trovata nellImpero &sburgico, mirava a contenere il nazionalismo serbo presente nellImpero. ,5rimo motore. ben identificato della guerra fu la reazione austro-ungarica al nazionalismo serbo, ma si estese per ragioni molto pi= profondamente radicate nella storia dei decenni precedenti (cos! da rendere molto difficile una c#iara indicazione di responsabilit6). Infatti, nei (A 5unti non venne esplicitata una dic#iarazione di colpevolezza tedesca e dellImpero &sburgico, mentre tale colpevolezza venne sancita nel trattato di pace di Lersailles ((1(1), con lart. J;( in cui la Germania ed i suoi alleati furono costretti a pagarne i costi. Gli austriaci non decisero subito di attaccare la 7erbia aspettando lemergere reale delle responsabilit6 del governo di Belgrado nellattentato. Lienna c#iese solidariet6 a Berlino e uesta rispose positivamente nel caso in cui la %ussia avesse appoggiato la 7erbia. Lienna, senza consultare lItalia, lanci8 un ultimatum c#iedendo entro JA ore una dic#iarazione di condanna allattentato e un impegno di procedere con rigore verso i responsabili della campagna anti-asburgica. Inoltre lultimatum conteneva ric#ieste cos! perentorie tali da provocare una risposta negativa. Belgrado accett8 tutto tranne il fatto c#e i rappresentanti austriaci partecipassero alle inc#ieste serbe in atto. &llo scadere dellultimatum, il J) luglio (1(A, Lienna dic#iar8 guerra alla 7erbia. Kue giorni dopo la %ussia decret8 la mobilitazione generale allo scopo di fermare austriaci e tedesc#i. I tedesc#i, pensando alle difficolt6 di reagire sul fronte franco e russo, decisero di li uidare i francesi prima c#e la mobilitazione russa fosse compiuta. 7econdo il piano 7c#lieffen la guerra alla $rancia doveva essere lampo e doveva prevedere lattacco del Belgio e sul fronte occidentale. Il ;( luglio il governo tedesco intim8 a uello russo di sospendere la mobilitazione entro (J ore. Il rifiuto russo ebbe come conseguenza la dic#iarazione di guerra della Germania@ i tedesc#i attraversarono il Belgio e subito dopo la Germania dic#iar8 guerra alla $rancia. "os! facendo immediata fu la risposta inglese con la dic#iarazione di guerra ai tedesc#i. Intanto lItalia dic#iar8 la sua neutralit6 scatenando polemic#e tra i partiti. 0el (1(2 con il segreto 5atto di Londra, lItalia si affiancava

allIntesa. "os! sempre nel (2 dic#iar8 guerra all&ustria e alla Germania. I bulgari nel settembre affiancarono gli Imperi "entrali e insieme alle forze austriac#e sconfissero i serbi c#e si rifugiarono a "orfu al riparo dalle truppe italiane. "ostantinopoli si alle8 alla Germania e mesi dopo entr8 in guerra. Infatti in 4edio /riente il 7ultano diede inizio alla Guerra 7anta contro gli &nglo-$rancesi, ma uesti gli aizzarono contro i nazionalisti arabi e favorirono linsediamento degli ebrei in 5alestina. Il Giappone si alle8 con lIntesa. "irca la guerra, loffensiva tedesca in $rancia fall! e le truppe si fermarono lungo il 4arna. Inizi8 per i tedesc#i una guerra di logoramento resa pi= difficoltosa dal blocco commerciale attuato dalla flotta inglese. In oriente loffensiva russa venne fermata dalla vittoria tedesca in 5olonia (Lag#i 4asuri) mentre i russi bloccavano loffensiva austriaca in Galizia, occupandola. "on lentrata in guerra dellImpero /ttomano si aprirono altri due fronti@ <urco-%usso in &rmenia e &nglo-<urco in -gitto. 0el 4edio /riente, gli /ttomani prevalsero sugli occidentali senza riuscire a raggiungere 7uez. Intanto gli inglesi stipulavano con i ribelli arabi, promettendogli di dar vita ad un grande stato arabo indipendente. "on lingresso degli 7tati 'niti in guerra, causato dalla ripresa della guerra sottomarina tedesca, intervennero anc#e alcuni paesi latino americani. Grecia e "ina si affiancarono allIntesa. La rivoluzione russa provoc8 la morte dellesercito e la frantumazione dellimpero. La dissoluzione dellesercito infatti port8 la %ussia ad accettare il trattato di Brest-LitovsG (il governo rivoluzionario perdeva gli stati baltici, la $inlandia, la 5olonia e l'craina). Intanto per8 si estendevano le speranze rivoluzionarie. 4a le offerte di una pace di compromesso si contrapposero alle spinte bellic#e. Gi6 nel (* il 5apa Benedetto XL propose di mediare contro l ,inutile strage. ma ci8 non valse a modificare il clima poic#3, frattanto, gli aiuti americani giungevano copiosi e lazione politico-diplomatica di ?ilson prevedeva una pace c#e, sconfitta la Germania, non ne umiliasse il prestigio. "on la fine della guerra lImpero /ttomano sopravisse mentre l&ustria si dissolveva ed i movimenti nazionali tendevano a proclamare lindipendenza dei loro paesi. In Germania limperatore abdic8 e venne proclamata la repubblica governata dal partito social-democratico guidato da -bert e appoggiato da militari. I vincitori si accingevano a stipulare la pace con soggetti diversi da uelli contro i uali avevano combattuto.

a prima guerra mondiale' gli sviluppi militari e (uelli politico)diplomatici.


5er farsi c#e la 5rima Guerra 4ondiale non diventasse tale era sufficiente c#e i tedesc#i avessero interpretato in senso stretto lalleanza con l&ustria-'ng#era, poic#3 essa attacc8 la 7erbia in seguito ad una provocazione ed in tal caso lart. J dellalleanza del *1 prevedeva una ,benevola neutralit6. dellimpero tedesco. La guerra fu il frutto di sospetti e di errate percezioni, di calcoli sbagliati sulla capacit6 delle proprie forze di raggiungere determinai obiettivi. 0on vi fu mai, per8, tra tali obiettivi uello di provocare una sovversione dellordine europeo. I soli stati, in realt6, c#e correvano risc#i erano limpero ottomano e lItalia, c#e con lemergere del 5artito 7ocialista e di alcuni settori del mondo cattolico nella vita politica, non godeva di una solidit6 istituzionale. Gli accordi tra Imperi "entrali, impero ottomano e Bulgaria riguardavano soprattutto il contenimento della 7erbia ed il potenziamento delle forze militari ottomane. Cueste potenze, ad eccezione della Germania c#e aveva mire espansionistic#e in 4edio /riente, non avevano obiettivi esterni all-uropa. Il 2 settembre (A essi sottoscrissero il comune impegno a non cercare una pace separata. 4entre, per uanto concerne le potenze dellIntesa, nel marzo del (2 fu raggiunto un accordo nel uale i britannici accettavano c#e la %ussia con uistasse "ostantinopoli e gli 7tretti, mentre uesta riconosceva lannessione della ,zona neutrale. dellIran alla zona di

influenza britannica anc#e in -gitto. I francesi intanto si assicurarono c#e i progetti anglo-francesi in 4edio /riente fossero riconosciuti da 4osca. 7i trattava di una concessione sbilanciata per mantenere alto il morale russo. Britannici e francesi c#iarirono uali fossero le loro ambizioni nel medio /riente con gli accordi 7MGes-5icot ((1(N) c#e prebvedevano la suddivisione della ,mezzaluna fertile., assegnavano alla $rancia sulla 7iria ed il Libano e alla Gran Bretagna Ira e 5alestina. Gli accordi presupponevano poi la fine dellImpero ottomano e la nascita di un territorio arabo indipendente. &nc#e le aspirazioni italiane venivano soddisfatte con il 5atto di Londra con il uale le vennero promesse <rentino &lto &dige, Lenezia Giulia fino a $iume, il protettorato sull&lbania e sul Kodecaneso. Invece il trattato di 7. Giovanni di 4ariana, con il uale lItalia accettava gli accordi di 7MGes-5icot ricevendo in cambio il controllo di 7mirne e un ampliamento della sua influenza in <urc#ia, non entr8 mai in vigore poic#3, con la rivoluzione i russi fecero mancare la loro adesione. 0el (* il ministro degli esteri britannico assunse limpegno con un esponente sionista per la costruzione di una ,national #ome. in 5alestina. <utta uesta costruzione diplomatica si scontr8, a partire dal (), con i progetti :ilsoniani. 5er un paio danni, dopo la firma della pace di Lersailles, il conflitto tra le affermazioni pubblic#e di ?ilson e gli accordi segreti divenne palese. Il sistema della ,nuova diplomazia. :ilsoniana si impose costringendo il governo britannico a svincolarsi dai trattati segreti stipulati durante la guerra, anc#e verso il 5atto di Londra, scontrandosi con Littorio -manuele orlando, frustrando i progetti francesi e sovrapponendo loro lidea della 7ociet6 delle 0azioni.

I trattati di pace e la *ociet+ delle ,azioni.


&lla conferenza di pace iniziata a 5arigi nel gennaio (1 erano presenti i delegati di ;J nazioni o di gruppi nazionali. ?ilson impose ai capi europei la propria presenza@ "lemenceau, LloMd Gorge e L.-. /rlando. Il primo punto c#e ?ilson volle discutere riguardava il Covenant, cioO il patto istitutivo della 7ociet6 delle 0azioni. Cuesto prevedeva (art. JN) la risoluzione dei conflitti pi= semplici e nel caso in cui ci8 non fosse verificato sarebbe entrato in funzione un sistema di sanzioni economic#e. Il tutto era affidato a tre organi@ 7egretariato, &ssemblea e "onsiglio, i uali avrebbero deliberato allunanimit6. La prassi seguita dalle parti contraenti, per8, mostr8 i limiti del :ilsonismo. In primo luogo, inglesi e statunitensi si accordarono prima della conferenza affinc#3 la flotta tedesca fosse ancorata in una baia britannica e controllata solo da Londra ed inoltre c#e nello 7tatuto della 7ociet6 delle 0azioni fosse ideata la formula del ,mandato., amministrazione di eB colonie tedesc#e o di parti turc#e affidata a potenze coloniali per conto della 7ociet6 delle nazioni, giustificando cos! i progetti coloniali britannici. Il consiglio dei Cuattro ebbe ad occuparsi in prevalenza della uestione tedesca, dei confini orientali dellItalia e dei problemi relativi all&ustria e allImpero /ttomano. I tedesc#i speravano nella formula :ilsoniana di una pace senza ,n3 vinti n3 vincitori. ma non avevano fatto i conti con le intenzioni francesi e polacc#e. La $rancia ottenne una garanzia anglo-statunitense contro le minacce alla sua sicurezza per la restituzione di &lsazia e Lorena, per il distacco della 7aar, posta sotto il controllo internazionale (francese) ma con la concessione della propriet6 delle miniere di carbone come riparazione, nonc#3 la smilitarizzazione della %enania e la sua occupazione, labolizione della circoscrizione e riduzione delle forze armate. 5er uel c#e concerne il confine orientale, la 7lesia settentrionale fu affidata alla 5olonia, per uella meridionale, invece, si stabil! c#e un plebiscito ne avrebbe definito la linea di demarcazione. 5er far si c#e la 5olonia avesse uno sbocco al mare venne creato un corridoio posto sotto al sovranit6 polacca c#e spezzava la continuit6 territoriale fra 5omerania e 5russica, facendo di Kanzica,

etnicamente tedesca, una citt6 libera, porto della 5olonia. I tedesc#i, costretti a pagare le riparazioni, si piegarono al diGtat e ci8 rafforzo le nascenti spinte revisionistic#e. La pace con l&ustria, invece, venne firmata a 7aint Germania nel (1. L&ustria rimase circoscritta al suo territorio, abitato da popolazione tedesca. Lart. )+ del trattato di Lersailles affermava linalienabilit6 dellindipendenza austriaca. Il trattato di pace con la Bulg#eria indipendente venne firmato nel novembre del (1. 0el (1J+ vennero poi stipulati gli accordi con L'ng#eria indipendente, c#e divenne uno degli stati etnicamente pi= compatti della regione, ma anc#e uno dei paesi pi= animati da spinte revisioniste. 0ellagosto del (1J+ venne firmata, a 7evres, la pace con limpero ottomano, il uale doveva rinunciare a tutti i territori esterni all&natolia, alla <racia, alle Isole -gee e a 7mirne (assegnate alla Grecia). Le finanze imperiali furono poste sotto il controllo di $rancia, Gran Bretagna e Italia. Gli 7tretti, invece, restarono sotto lautorit6 del sultano. Il <rattato di 7evres, per8, sub! una forte revisione, poic#3 i militari turc#i non accettarono una sconfitta c#e non avevano subito. 5rima c#e uesto fosse firmato essi si contrapposero al sultano e combatterono una duplice guerra, luna contro lautorit6 imperiale, e laltra contro le potenze occidentali. Il loro progetto era uello di creare una repubblica laica> 4ustaf6 Iemal, capo armato delle forze rivoluzionarie turc#e, condusse con impeto una forte controffensiva, cos! americani, francesi ed italiani si ritirarono. Intanto una grande assemblea ad &nGara port8 alla nascita di una repubblica turca, contrapposta al sultano benc#3 non ancora riconosciuta dalle potenze occidentali. $rattanto Iemal era riuscito a rompere lisolamento diplomatico stringendo un trattato anticoloniale con la %ussia rivoluzionaria (l&rmenia venne divisa tra <urc#ia ed '%77). Il regime di Iemal venne riconosciuto a Losanna nel J;, dove venne completamente sovvertito uanto affermato a 7evres.

-. Una guerra %rivoluzionaria&.


La 5rima Guerra 4ondiale non fu rivoluzionaria solo perc#3 contribu! a creare le premesse perc#3 scoppiasse la %ivoluzione %ussa, ma anc#e perc#3 venne condotta in maniera del tutto innovativa. 5rovoc8 cambiamenti economico-sociali non temporanei> fu rivoluzionario limpegno militari> fu una guerra di massa> per sei anni una generazione di giovani si consum8 in una ,inutile strage.> lirruzione delle masse nella vita sociale fu traumatica poic#3 milioni di uomini erano costretti ad esporsi al risc#io divenne necessario caricare ideologicamente la guerra di motivazioni e con valori nazionali. La guerra di massa, per8, signific8 anc#e movimenti e produzioni di massa@ il taMlorismo comport8 lapprofondirsi del senso di proletarizzazione dei lavoratori. La guerra divent8, uindi, tanto il socialismo rivoluzionario (rinnovamento sociale) uanto lestremismo nazionalista (mito dellavanzamento nazionale). Il conflitto accentu8 limportanza del controllo delle materie prime (7lesia e 4edio /riente). Il conflitto, inoltre, ebbe un carattere rivoluzionario per ci8 c#e riguardava il futuro dell-uropa, dinanzi allascesa di un soggetto esterno, gli 7tati 'niti, e interno, l'%77. Kietro alla special relations#ip tra GB e '7& (rapporto di apparente collaborazione) si celava lonere degli inglesi di una scelta c#e si sarebbe proposta nel XX sec. <ra lappartenere allorbita americana e il recupero di un ruolo europeo. &ppoggiando la coalizione pi= debole, gli 'sa permisero la formazione di un assetto internazionale maggiormente esposto ai condizionamenti esterni.

IL .ALLIM+NT' D+LLA 'LITI/A DI SI/U#+00A 1. Una proposta di lettura.


"on la guerra gli imperi antic#i cessavano di esistere. &l confine russo erano sorti nuovi soggetti@ 5olonia, "ecoslovacc#ia, %omania, $inlandia e stati Baltici> uesti, senza lImpero austro-ungarico, dovevano affrontare dure prove di sopravvivenza. La %epubblica austriaca, nata dalle ceneri del grande impero, era minata dalle aspirazioni tedesc#e di annetterla fra i propri territori. L'ng#eria, invece, restava unisola etnicamente omogenea allinterno del mondo slavo. Lincitori erano coloro c#e avevano contribuito a tali trasformazioni e ne avevano raccolto i frutti. Gli stati ad ovest della %ussia ($inlandia, "ecoslovacc#ia, 5olonia, %omania e 7tati Baltici) dovevano la loro indipendenza alla volont6 di creare un ,cordone sanitario.. &nc#e la 7erbia (vincitrice) restava unincognita, legata al fatto se si fosse costituita o meno una grande formazione plurinazionale degli 7tati del 7ud. La Grecia di "ostantino I (vincitrice) recuper8 la costa settentrionale dell-geo, il nemico di sempre, lImpero /ttomano, era stato neutralizzato, ma doveva far fronte allostilit6 di Bulgaria ed &lbania, e ancor pi= era messa in pericolo dai <urc#i rivoluzionari dopo la vittoria di Iemal. L-uropa centro-orientale era, uindi, ricca di occasioni di conflitto e di crisi e si apprestava ad entrare in una lunga fase di turbolenze nazionalistic#e. LItalia aveva cercato di con uistare il primato mediterraneo e balcanica> lannessione dell&lto &dige si dimostr8 un successo pieno di incognite ma fu la controversia sul confine orientale a dimostrare contro uali forze essa doveva scontrarsi. 0el (1 K&nnunzio occup8 $iume (citt6 prevalentemente di lingua italiana c#e secondo il 5atto di Londra doveva restare allImpero &ustro-'ngarico) dic#iarandone lannessione. 0el (1J+ venne posta fine a tale uestione con il <rattato di %apallo secondo cui lItalia annetteva Gorizia e la Eugoslavi lIstria, mentre fiume veniva dic#iarata citt6 libera per poi divenire nel JA italiana. LItalia inoltre ac uistava posizione nel Kodecaneso, ma combatteva per recuperare il controllo della Libia, in un contesto nel uale, $rancia e Gran Bretagna non lasciavano spazio alle ambizioni nazionaliste italiane nel 4editerraneo, ma soltanto in unarea limitata dell&driatico. La $rancia ottenne dalla guerra risultati clamorosi@ era riuscita a dettare la pace alla Germania, riotteneva &lsazia e Lorena e deteneva il mandato su 7iria e Libano. -ppure proprio lei avvertiva pi= delle altre il problema della ,sicurezza. contro la rinascita del pericolo tedesco dovuto alla mancata separazione della %enania e alla decadenza del <rattato di Garanzia anglo-americano. La Germania, sconfitta politicamente, non lo fu territorialmente ed economicamente, infatti, seppur in preda a convulsioni politico-sociali, sembrava non aver perso la ,dinamo. c#e le permetteva di rinascere dalle ceneri e di ergersi a paladina dell-uropa. Basti pensare c#e la ricostruzione militare tedesca fu favorita dagli accordi segreti tra lo stato maggiore tedesco e uello sovietico. 4entre la ricostruzione economica ci fu grazie al piano Ka:es. & uesto punto, lelenco dei vincitori ,veri. si restringe a 'sa, GB e Giappone. Gli 'sa non vollero approfittare immediatamente delle conseguenze politic#e della vittoria. La Gran Bretagna nel (1-J+ raggiunse la sua massima estensione. &i territori gi6 controllati si aggiunsero 5alestina ed Ira , amministrati per conto della 7ociet6 delle 0azioni, e sempre nel 4edio /riente si consolidarono le relazioni con le dinastie c#e avrebbero dominato la penisola arabica. Laltro vero vincitore era il Giappone. Gli anni della guerra coincisero con una imponente crescita economica e con una pi= intensa

presenza in "ina (in preda alla guerra civile), dominava la "orea ed aveva mandati su isole del 5acifico@ 4arianne, 4ars#all e le "aroline. La conferenza di ?as#ington sul disarmo navale conferm8 la crescita del ruolo del 7ol Levante, mentre GB e '7& si riconoscevano il diritto ad armamenti navali di eguali dimensioni e per il Giappone uello di detenere una flotta superiore a uella italiana. Intanto le finanze europee erano in piena crisi. Gli 'sa divennero i maggiori creditori europei e $rancia e Gran Bretagna ed Italia i maggiori debitori. "i8 si ricollegava alla uestione delle riparazioni, poic#3 gli 7tati europei per pagare i propri debiti agli 'sa dovevano ricevere le riparazioni dalla Germania. -ra una situazione di marasma (4-%K&PPP) alla uale si tent8 di dare soluzione con la "onferenza di Genova (aprile JJ) senza alcun risultato poic#3 non si riusc! a pervenire ad un punto dincontro tra la tesi di LloMd George, favorevole ad una ridiscussione dei problemi europei e uella francese di 5ointcarO, intesa a costringere i tedesc#i a mantenere i loro impegni. Intanto, i tedesc#i ed i russi stipularono a %apallo un trattato c#e normalizzava le loro relazioni finanziarie e gettava le basi per una collaborazione militare. La situazione divenne grave uando, nel J;, le truppe frenesie belg#e occuparono il bacino carbonifero della %u#r e ne iniziarono lo sfruttamento per sopperire delle mancate riparazioni. La ,resistenza passiva. e la crisi finanziaria tedesca costrinsero le parti a cambiare strategia, coinvolgendo gli 'sa i uali elaborarono un programma di cin ue anni (piano Ka:es) c#e prevedeva due pilastri@ la ripresa dei pagamenti tedesc#i secondo rate crescenti, la riorganizzazione della banca 0azionale tedesca e il cambio della moneta (il rentermarG)> il secondo pilastro prevedeva lemissione di un prestito. Io piano port8 la Germania ad una fase di ripresa economica e le preoccupazioni tedesc#e scemarono. Kal piano, per8, fu tutto loccidente europeo a trarne benefici. Il piano scadde nel J1 e lanno dopo fu adottato il piano Qoung proprio nel periodo in cui la crisi finanziaria, c#e aveva gi6 investito gli '7&, faceva il suo ingresso in -uropa. La crisi colp! prima l&ustria e la Germania e poi tutto il continente europeo. Gli 'sa decisero di sospendere il pagamento dei debiti e delle riparazioni. "ome conseguenza di ci8 i paesi tentarono di rimediare ai loro problemi economici attraverso il protezionismo (in 'sa@ 7moot-9o:leM <ariff &ct). La crisi offr! in Germania terreno fertile ad 9itler.

2. Il problema della sicurezza europea.


La 7ociet6 delle 0azioni, la cui sede era stata posta a Ginevra, nasceva con numerose limitazioni congenite tali da comportare una non piena efficacia. La mancata partecipazione degli 'sa e degli stati sconfitti, faceva si c#e essa fosse sotto il dominio di $rancia e Gran Bretagna, con lo scarso contributo di Italia e Giappone. %iguardo la uestione della sicurezza francese, il governo di 5arigi poteva contare su un sistema di alleanze con "ecoslovacc#ia, Eugoslavia, %omania e 5olonia. 5aesi, uesti, c#e facevano da contrappeso naturale alla Germania, anc#e se essi stesi avevano bisogno di protezione da minacce sia estere c#e interne. "on lavvento in $rancia della destra nazionalistica di 5oincarO si pass8 alla politica della forza. -gli fece occupare la %u#r, nel gennaio J;, con la solidariet6 di 4ussolini. "i8 provoc8, invece, la reazione britannica, considerando loccupazione un errore c#e avrebbe provocato forti lacerazioni. - cos! fu@ il governo di Berlino ordin8 la ,resistenza passiva.. I francesi furono cos! costretti a cambiare strategia. La prima via da loro intrapresa fu uella di rafforzare la 7ociet6 delle 0azioni, dotandola di strumenti giuridici capaci di affrontare ogni risc#io. Il presidente del consiglio francese, 9erriot, dintesa con il premier britannico 4ac Konald, firm8 il ,5rotocollo di Ginevra., c#e sembrava essere lunico mezzo per ingabbiare in apparato giuridico ogni possibile conflitto (politica di disarmo, arbitrato obbligatorio in caso di controversie, etc.). 4a con le

dimissioni di 4ac Konald e lavvento al potere del conservatore "#amberlain il protocollo venne riposto tra le cose del passato. 5i= efficace fu la seconda via@ uello del compromesso con la Gran Bretagna. 0ellagosto del J; 7tresemann divenne cancelliere con lintento di ricon uistare la fiducia delle altre potenze, mostrando il volto pacifico della Germania. "os!, a settembre, egli ordin8 la fine della ,resistenza passiva. e lanci8 la proposta c#e avrebbe portato alla firma dei trattati di Locarno (ottobre J2). "on uesti la Germania si impegnava a riconoscere il confine renano, a restituire l&lsazia-Lorena ai francesi, con limpegno a non modificare con la forza gli assetti pattuiti. 4a il tema della sicurezza non doveva riguardare solo larea renana, ma tutta l-uropa> i trattati di Locarno lasciavano scoperta la frontiera orientale della Germania (5olonia e "ecoslovacc#ia dovettero accontentarsi di un trattato di alleanza e di mutua assistenza con la $rancia). LItalia, al contrario della $rancia, non aveva problemi di sicurezza. Kopo lautunno del JA 4ussolini si avvicin8 alla pi= tradizionale alleanza con la Gran Bretagna e persegu! una politica di collaborazione con il governo di Londra. &lleata agli inglesi, lItalia non aveva nemici visibili nel mediterraneo, perc#3 sia i turc#i c#e i greci non potevano essere considerati tali. /stili allItalia potevano essere considerati alcuni stati nati dai trattati di 5arigi@ la Eugoslavia,per la uestione di $iume e dell&lbania (ma $iume fu annessa nel JA allItalia mentre l&lbania fu allinizio un suo satellite poi suo esclusivo campo dazione). "i8 spinse la Eugoslavia preoccupata ad allearsi con la $rancia. 'n problema per lItalia era, invece, rappresentato dallinstabilit6 dell&ustria (la uale presentava un centro filosocialista e una campagna conservatrice) e dallipotesi dell&nsc#luss. "os!, la responsabilit6 di difendere lindipendenza austriaca fu lasciata cadere sulle spalle di %oma. "irca la %ussia, lattesa c#ela rivoluzione si estendesse nel resto d-uropa venne delusa. In Gran Bretagna e in $rancia i comunisti ebbero poco seguito e in Germania le sollevazioni vennero represse. 7olo in 'ng#eria (la pi= arretrata socialmente) sebbene per un breve lasso di tempo, i comunisti riuscirono a mantenere il potere con BelaGun. 7e inesistente era il problema rivoluzionario, rilevante era uello del confine occidentale dell'%77 e dei rapporti con "ina e Giappone. &ttraverso la 0ep era evidente c#e i sovietici volessero costruire un nuovo regime ed un uovo sistema economico. "ol trattato tedesco-sovietico di %apallo ((1JJ) la %ussia intendeva uscire dallisolamento e le potenze occidentali fecero a gara per riconoscere l'%77. Lo fece prima la Gran Bretagna nel JA, poi lItalia e, nel ;;, fu la volta degli 'sa. $ra i problemi collegati al tema della sicurezza, il pi= complesso era uello della 5olonia. La sua indipendenza aveva un grande valore geopolitica, poic#3 la divisione della 5olonia era il punto di incontro della necessaria solidariet6 fra gli imperi conservatori e poic#3 la rinascita di una 5olonia indipendente era il simbolo della nascita di un nuovo ordine internazionale europeo. Kelicatissima era la uestione dellesatta definizione dei confini polacc#i, dalla uale discendeva il futuro delle relazioni tra Germania e '%77, rispetto alle uali la 5olonia poteva essere uno spartiac ue solidamente capace di dividere i due vicini o la preda da con uistare non appena si presentasse loccasione per farlo. Il maresciallo polacco 5ilsudsGi aveva raggiunto un accordo con l'craina stabilendo una linea di confine definitiva basata sul presupposto c#e uesta mantenesse lindipendenza.. "i8, per8, espose i polacco al risc#io di un attacco sovietico. 0el J( l&rmata %ossa si spinse fino a Larsavia ma fu fermata grazie allintervento francese. & %iga (J() fu sancita una pace dalla uale la 5olonia usciva sovradimensionata rispetto all'%77 (ci8 costitu! unincognita per la sicurezza europea). I veri problemi europei erano, uindi@ lo status dell&ustria rispetto allItalia e della 5olonia rispetto a Germania e '%77. Linsicurezza nasceva dallassenza di un garante esterno c#e potesse intervenire e risolvere le controversie politic#e. La Gran Bretagna non era pi=

in grado di esercitare il ruolo c#e le fu proprio fino al (1(A. Lassenza politica degli 'sa venne compensata dalla sua presenza finanziaria e commerciale in -uropa.

-. Il !allimento delle con!erenze sul disarmo.


Lart. ) della "arta della 7ociet6 delle 0azioni affermava c#e tutte le nazioni avrebbero dovuto ridurre i loro armamenti al livello pi= basso, compatibilmente con la sicurezza nazionale. La uestione venne divisa in due aspetti@ disarmo navale e disarmo generale. Cuello navale, gi6 discusso nel JJ alla "onferenza di ?as#ington, fu ridiscusso nel J* ad opera del presidente statunitense "oolidge per affrontare il problema della riduzione del naviglio militare di stazza intermedia. 4a i dissidi tra $rancia e Italia fecero slittare lappuntamento a Londra nel ;+. Il clima della conferenza era molto teso poic#3 inglesi e francesi, in precedenza, avevano assunto una posizione comune riguardo il disarmo terrestre ed anc#e perc#3 4ussolini avrebbe limitato gli armamenti ai livelli pi= bassi solo se non fosse superato da altre potenze. Lo scontro fu inevitabile, ma inglesi, americani e giapponesi raggiunsero un accordo c#e confermava la uota anglo-americana ed accresceva uella giapponese. Il dissenso italo-francese, invece. rimase irrisolto. 0el ;(, per8 fu raggiunto un compromesso con la riduzione e la regolamentazione degli armamenti navali. 5er uanto riguarda il disarmo generale, la "onferenza Generale inizi8 a Ginevra nel ;J e stronc8 la speranza francese di dare ualc#e contenuto al progetto di sicurezza collettiva rimessa alla 7ociet6 delle 0azioni. Infatti, il governo francese guidato da Laval propose, per bocca del ministro <ardieu, un progetto c#e subordinava la riduzione degli armamenti alla messa in funzione di una sistema di garanzie collettive affidata alla 7ociet6 delle 0azioni. La proposta si scontr8 ancora con lItalia c#e replic8 di accettare solo in cambio di un revisionismo balcanica c#e i francesi non erano disposti ad accettare. Bruning, a sua volta, propose c#e la Germania fosse liberata dai vincoli di Lersailles e ric#iedeva parit6 di diritti, per i tedesc#i, in materia di armamenti, in cambio della rinuncia a sollevare rivendicazioni territoriali per un certo numero di anni. La proposta dovette scontrarsi con lambiguit6 italiana e lintransigenza francese. Bruning, travolto dagli eventi si dimise. & sostituirlo furono due governi di destra, prima uello di Lon 5apen e poi uello di Lon 7c#leic#er, mentre i nazisti vincevano le elezioni politic#e e diventarono il fulcro della scena politica. Intanto, la "onferenza, dapprima prese decisioni ostili agli interessi tedesc#i, ma in giugno fin! con accettare le loro ric#ieste. Il ritardo serv! da alibi ad 9itler c#e lasci8 prima la "onferenza e poi ritir8 la Germania dalla 7ociet6 delle 0azioni. La sicurezza francese veniva messa in crisi e 5arigi si trovava costretta a rivedere i suoi metodi di condurre la politica internazionale.

/.

a prima crisi del colonialismo europeo.

Limperialismo europeo del XIX secolo era il risultato della volont6 di subornare territori sempre pi= vasti alle esigenze produttive del mondo industrializzato. Limperialismo suscit8 a fine secolo un serio dibattito teorico-politico@ Lenin lo defin! come la ,fase suprema. del capitalismo ed indic8 nella lotta per lindipendenza dei popoli il mezzo per scardinare il sistema economico dominante. Le popolazioni colonizzate erano crudelmente sfruttate@ iniziarono a serpeggiare gi6 prima della Grande Guerra gli ideali della rivolta anticoloniale. I primi effetti dellemergere di ueste opinioni si avvertirono gi6 agli inizi del (1++@ agitazioni dei nazionalisti cinesi, indiani e turc#i. I campanelli dallarme, per8, non furono avvertiti, infatti, negli accordi segreti stipulati durante la guerra tra le potenze imperiali si elaborarono progetti in relazione alle colonie tedesc#e ed ai territori turc#i. $urono solo le

concezioni :ilsoniane ad impedire c#e il colonialismo europeo ricevesse un nuovo impulso con la vittoria anglo-francese. Infatti, mediante lart. JJ della "arta fu creata un sistema di mandati da alcuni considerato una forma larvata di colonialismo ma c#e, in realt6, costitu! un primo varco nella solidit6 del sistema. I mandati erano di tre tipi@ &, B e ". Cuelli di tipo & (relativi al 4edio /riente) riguardavano uelle comunit6 c#e avevano un grado di sviluppo tale da rendere possibile il loro riconoscimento come nazioni indipendenti, a condizione c#e fossero guidate in ci8 da una potenza mandataria scelta dalla "omunit6. La formula venne applicata in favore della $rancia per 7iria e Libano e della Gran Bretagna per Ira e 5alestina> per uestultima si adott8 il criterio della politica di autonomia, cioO della delega del governo ad autorit6 locali fedeli alla 4adre 5atria. 5er la mancata creazione di un solo stato arabo indipendente gli inglesi pagarono il loro debito verso gli 9as#emiti, dinastia c#e li aveva appoggiati durante la guerra, affidando il governo dellIra a $eisal 5asci6 (era figlio di 7#errif 9ussein con il uale furono stipulati gli accordi panarabi di guerra) e uello della Giordania come emirato al secondo figlio di 9ussein (&bdulla#). LIra divenne formalmente indipendente nel ;J, sotto il controllo britannico> la Giordania lo divenne dopo la 7econda Guerra 4ondiale, mentre in 5alestina si predisponevano le iniziative c#e avrebbero poi provocato il conflitto arabo-palestinese. Intanto, in &frica del nord i movimenti nazionalisti si manifestavano con forza. In -gitto i nazionalisti di ?afd (partito indipendentista) spinsero gli inglesi a rinunciare al protettorato concedendo lindipendenza al paese> mentre in Libia lItalia dovette impegnarsi brutalmente per recuperare il controllo della 5irenaica, della <ripolitania e di $ezzan. In &lgeria e in 4arocco le forze guidate da &bd al Irim si batterono contro il dominio spagnolo e francese. 0el ;( la Gran Bretagna avvi8 una ristrutturazione dellimpero coloniale creando un regime doganale preferenziale allinterno del uale essa manteneva la sua posizione dominante e la sterlina era la valuta di cambio alternativa al dollaro. 0asceva il "ommon:ealt#@ una comunit6 di nazioni liberamente associate caratterizzate da omogeneit6 culturale e linguistica. La diffusione dellanticolonialismo turb8 soprattutto la $rancia, il Belgio ("ongo) e l/landa (Indonesia).

0.

a 1rande Depressione e le sue conseguenze politic2e internazionali.

Laffannosa ricerca della sicurezza, laffiorare di elementi di destabilizzazione interni all-uropa ed il fallimento del progetto :ilsoniano di creare un nuovo ordine internazionale, spinsero gli stati europei a c#iudersi al proprio interno invece di raccogliere le proposte dei paneuropeisti e di misurarsi con i cambiamenti c#e lascesa di '7& e Giappone provocarono sul mercato mondiale. <utto ci8 risult8 in maniera drammaticamente evidente uando la crisi finanziaria americana si fece sentire in -uropa e mostr8 come, invece di affrontare insieme i problemi comuni, le nazione europee tendessero a creare muraglie sempre pi= alte, tali da creare i presupposti per una crisi pi= profonda. La crisi finanziaria americana (Borsa di ?all 7treet JA ottobre (1J1) si presentava come conseguenza di un eccessiva speculazione, c#e aveva fatto salire in modo vertiginoso le uotazioni dei titoli e della sovrapproduzione di alcuni beni allora non indispensabili o comprimibili. Kue erano uindi gli aspetti della crisi@ uello c#e riguardava il mercato finanziario e uello c#e riguardava il sistema produttivo. 0onostante nel (1J+ il 7enato americano avesse deliberato di scindere il destino politico degli '7& da uello dell-uropa, la forza dei problemi finanziari li aveva ben presto

risucc#iati nel vecc#io continente. Il piano Ka:es, infatti, aveva segnato limponente accesso del capitale americano sui mercati europei e soprattutto su uello germanico. Gli investimenti degli '7& nelle grandi industrie tedesc#e ne erano lespressione tangibile. "os! uando nel RJ1 si registr8 un arresto del flusso dei crediti a lungo termine dagli '7& in Germania si verific8 unimpennata inflazionistica e una crisi produttiva. 5er fronteggiare la situazione, Bruning avvi8 una politica di restrizioni finanziarie, c#e spinse i socialisti allopposizione. Lasse della politica tedesca si sposto verso destra, ma a trarne vantaggio non fu il governo bens! lopposizione pi= estremistica, rappresentata dal 5artito nazionalsocialista di 9itler. Cuesto partito, c#e in precedenza aveva avuto un peso politico trascurabile, nelle elezioni del R;+ ottenne pi= di (++ seggi. Bruning cerc8 di rimediare adottando un atteggiamento di politica estera pi= risoluto, ma la sua azione ebbe risultati controproducenti, poic#3 le banc#e estere e specialmente uelle americane ritirarono frettolosamente i fondi investiti in Germania ed &ustria. Cueste ultime, nel R;+,intanto, avevano raggiunto unintesa di massima per la stipulazione di un accordo c#e desse vita ad una unione doganale fra i due paesi (&ngleic#ung).7i trattava, in realt6, di un modo circospetto ma tortuoso di aggirare la proibizione di &nsc#luss, imposta dal trattato di Lersailles. 0el R;(, infatti, la "orte dell&Sa bocci8 come illegittimo il progetto di unione doganale. Intanto, la principale banca austriaca, la "reditanstalt, c#e controllava una serie di banc#e minori, nel R;(, si trov8 a dover certificare il suo fallimento. Il credito venne allora assunto dalla 7ociet6 delle 0azioni c#e riusc! a mettere insieme una somma ingente di scellini austriaci, versandoli nelle casse austriac#e con gradualit6. Ka allora l&ustria visse sotto uno stretto controllo internazionale, contrassegnato dal prevalere ora dellinfluenza francese ora di uella italiana. La crisi c#e era stata soltanto americana e marginalmente europea divenne la Grande Kepressione mondiale. 0ellestete del ;(, infatti, tutto il meccanismo creato in collegamento con il problema delle riparazioni e dei debiti interalleati venne rimesso in discussione. I pagamenti vennero sospesi, gli investimenti paralizzati, le banc#e fallarono una dopo laltra@ in &merica,la crisi finanziaria divenne economica e come tale raggiunse in pieno l -uropa. Cuando, nel R;;, per iniziativa anglo-francese si riun! a Londra una conferenza generale per discutere i problemi posti dalla crisi ed i metodi per affrontarli, laccordo risult8 impossibile@ ciascuno si racc#iuse nella visione pi= stretta dellinteresse nazionale. Il mercato venne frantumato in tante entit6 ostili, nelle uali lidea di autodifesa prevalse sulla razionalit6 delle scelte c#e leconomia di mercato ric#iedeva. 4ilton $riedman, grande economista di "#icago, attribu! responsabilit6 per lacuirsi della crisi alla decisione del governo inglese di svalutare la sterlina (Golden 7tandard), togliendo cos! stabilit6 alle relazioni monetarie internazionali e mettendo a nudo le debolezze della finanza britannica. Le conseguenze della decisione ricaddero anc#e sugli '7&, dove ancora vigeva il Golden 7tandard, costringendo il governo americano ad adottare la politica protezionistica, cercando cos! di tutelare dalla concorrenza il mercato interno, per impedire un ulteriore aumento dei prezzi ed un aumento della disoccupazione. Kurante una conferenza convocata a Ginevra nel R;; dalla 7ociet6 delle 0azioni, %oosevelt invit8 i paesi del mondo a mettere ordine nel loro sistema economico, solo dopo di allora gli '7& avrebbero ripreso la collaborazione internazionale. Lasciati a se stessi, i paesi europei affrontarono la crisi ciascuno secondo il proprio assetto politico e finanziario. &lcuni paesi, come la $rancia furono meno colpiti> altri, come la G.B., si rifugiarono nel protezionismo> in Italia, il governo 4ussolini avvi8 la nazionalizzazione delle industrie in crisi e i primi passi della politica autarc#ica.

La fortezza +uropa.
1. Una proposta di lettura.
La pausa c#e la Grande Kepressione provoc8 rispetto allestendersi della globalizzazione apr! la via ai particolarismi pi= forti,a uelli c#e si illudevano di poter contare ancora su di un dominio imperiale non vacillante o a uelli c#e si basavano su un impianto produttivo c#e in precedenza aveva registrato primati importanti. - 5articolarismo britannico@ Kurante il ventennio tra le due guerre e specialmente dopo laffermarsi del revisionismo tedesco,gli inglesi si tennero da parte,cercando di sviluppare un loro ruolo,immaginando di poter essere ancora gli arbitri delle uilibrio continentale,senza valutare il fatto c#e la presenza americana costituisse un limite imprescindibile per il futuro dellimpero britannico. - 5articolarismo francese@ Kopo il R;; i francesi persero ogni illusioni sulla possibilit6 di risolvere collettivamente il problema della sicurezza. 7i volsero verso un doppio binario politico tutto impregnato di una strategia difensiva bene illustrata@dalla decisione di costruire la linea 4aginot,sistema difensivo c#e doveva proteggere il confine francese da un attacco tedesco, e da uella di uscire dal relativo isolamento diplomatico, stipulando nuove alleanze per costruire una specie di. cordone sanitario. attorno alla Germania. 7i trattava di un particolarismo condannato alla sconfitta poic#3 tutte le potenziali vittime del revisionismo tedesco (5olonia ed Italia) erano disposte a collaborare con la Germania a condizione c#e le loro esigenze fossero prese in considerazione. - 5art. Giapponese@ In &sia, il Giappone era in grado di dominare la "ina con la sua forza militare ed economica e con la propaganda avversa al colonialismo dei ,bianc#i. poteva catalizzare i nazionalisti del 5acifico. - 5art. <edesco@ La Germania, in -uropa, poteva fare altrettanto con molti paesi minori> poteva indicare alle classi agiate la necessit6 di combattere il comunismo> poteva anc#e catalizzare le masse non militanti nel movimento operaio, proiettando le loro energie verso lesaltazione nazionalistica.

2. Il protagonismo giapponese in Asia.


La politica giapponese in &sia ac uist8 una valenza uasi liberatoria rispetto ai territorio verso i uali si rivolse. 7i contraddistinse anc#e per la propensione a continuare nellazione intrapresa nel XX secolo, perseguita con lappoggio britannico in funzione antirussa e sviluppata grazie allabile sfruttamento degli spazi lasciati vacanti dalle potenze europee. Loligarc#ia militare c#e aveva governato il Giappone sino alla 5rima guerra mondiale aveva ceduto il passo al governo civile, eletto nel RJ2 a suffragio universale masc#ile. Il governo civile era caratterizzato dalla dialettica fra conservatori (favorevoli ad una .politica imperialistica tradizionale) e liberali (politica di espansione commerciale) ma ci8 non e uivaleva ad uno stato democratico. Il mondo del lavoro, infatti, era in Giappone sottoposto alle dure regole della crescita della produzione. La crisi economica influ! pesantemente sulleconomia giapponese, dove gran parte della produzione era orientata verso beni per lesportazione, con serie conseguenze interne.

-ssa diede infatti ai gruppi nazionalistici una forza di reazione tale da soverc#iare la scorza democratica del governo civile ed i metodi concilianti della politica estera. 0el R;( gli effetti di uesti cambiamenti divennero evidenti. Il tema di scontro pi= aspro riguardava i rapporti con la "ina e con la 4anciuria, dove erano stati investiti capitali giapponesi nella costruzione della ferrovia transmanciuriana. La politica di investimenti giapponesi si scontrava, per8, con i progetti del governo cinese di restituire vitalit6 alla struttura statale incapace di controllare i separatismi e condizionata dalla lotta politica fra lala rivoluzionaria ed il nascente 5artito comunista. I tentativi cinesi di resistere alliniziativa giapponese furono per8 vani. Il Giappone, infatti, con un trattato del R(2 con la "ina, ac uist8 tutti i privilegi ed i diritti connessi con la ferrovia in 4anciuria. & rendere pi= serrata la disputa venne la decisione giapponese di invadere la 4anciuria stessa, segnando cos! la fine della pace nel globo. Il Giappone respinse gli inviti della 7ociet6 delle 0azioni di ripristinare lo status uo. 0el R;J la 4anciuria venne dic#iarata indipendente, sotto il protettorato giapponese. La commissione dinc#iesta della 7ociet6, presieduta da Lord LMtton, indic8 lazione giapponese come un ,gesto arbitrario e artificioso., cos! i giapponesi risposero ritirandosi dalla 7ociet6. Limpunit6 favor! il Giappone sino al RA(, uando intrapresero una lenta penetrazione in "ina, senza incontrare reazioni del governo di "#ang Iai 7#eG ,impegnato contro il 5artito comunista, guidato da 4ao. Cuando, nel R;), il governo cinese respinse proposte di pace c#e lo avrebbero subordinato al Giappone, il governo di <oGMo riusc! a costruire in "ina un governo antagonistico a uello di "#ang, affidandolo a ?ang Eing:ei, riconosciuto anc#e dalla Germania, dallItalia, dalla 7pagna e dalla %omania. In oltre% la sconfitta francese in +uropa (1234, offr5 nuove opportunit$ ai giapponesi c*e ottennero dal governo di 6ic*7 di poter inviare una missione militare in Indocina. Nel settem"re 834% in piena guerra europea venne stipulato il patto tripartito fra !iappone% !ermania ed Italia. Questo riconosceva la preminenza italo9tedesca in +uropa e :uella giapponese in Asia; impegnava i contraenti a soccorrersi nel caso di attacco da parte di una potenza non ancora "elligerante% ma sta"iliva c*e i rapporti tra i firmatari e l&Urss non fossero modificati. /i) lasciava li"eri i tedesc*i di continuare a colla"orare con Stalin e i giapponesi di restare neutrali nei confronti dei sovietici ( trattato di neutralit 1231,. L&unico rapporto ancora non c*iaro era :uello c*e il !iappone aveva con gli USA% divisi da motivi di rivalit$ commerciale e di influenza rispetto al mondo asiatico. Le implicazioni profonde di :uesta rivalit$ ed i comportamenti c*e da essa dovevano seguire rimasero in !iappone maniera di di"attito. Di"attito c*e si concluse con la scelta di com"attere il <gigante addormentato=.

-. a 1ermania di 3itler e l#"uropa.


Lavvento di 9itler al potere segn8 il trionfo in Germania della volont6 di rivincita e del progetto di recupero di antic#i disegni di dominazione. 9itler era nato in &ustria, in un ambiente intriso di antisemitismo e pangermanesimo. Le sue idee divennero esplicite nel 4ein 5amp!> i J volumi furono dettati da 9itler durante la detenzione in carcere alla uale fu sottoposto in seguito alla partecipazione ad un fallito colpo di stato a 4onaco. La lunga esposizione era concentrata su di una visione del mondo come volont6 di potenza perc#O la Germania e l-uropa fossero guidate verso la salvezza. <ale compito era assegnato alla classe dirigente tedesca, c#e attraverso un processo di purificazione della razza ariana avrebbe salvato la civilt6 europea dal dominio della finanza ebraica e plutocratica. 9itler, con il suo folle programma, riusc! ad attirare verso di s3 i consensi di masse deliranti di nazisti ma anc#e lappoggio dei ceti imprenditoriali e di buona parte del mondo intellettuale

tedesco. La spiegazione di ci8 sta nel fatto c#e il $u#rer non era soltanto un esempio di carisma individuale e di sapiente manipolazione delle masse, ma anc#e il frutto esasperato di molte riflessioni europee sulla civilt6 continentale. Il regime fascista fu accolto, inoltre, con relativa calma anc#e in -uropa poic#3 9itler impersonava la volont6 di sopravvivenza della ,fortezza -uropa. c#e ogni nazione aveva. L-uropa, infatti, prostrata dalla crisi economica e dallisolamento nel uale ciascun paese si era c#iuso, non aveva per8 ancora esaurito la sua volont6 di potenza. 9itler non fu, dun ue, solo lespressione della Germania ma anc#e del tentativo di sottrarre l-uropa al suo destino di decadenza. T stato uindi troppo facile, dopo il R;1, attribuire a un uomo la responsabilit6 della catastrofe. $ino al R;1, infatti, 9itler fu aiutato, tollerato, blandito, nel suo disegno, da personalit6 c#e poi sc#ierate contro di lui, sarebbero divenute esponenti della cultura democratica. $ra il R;; ed il R;A, lazione politica di 9itler si concentr8 sul piano interno@ - nel marzo R;;, fece approvare una legge c#e gli concedeva pieni poteri e c#e esautorava le competenze del 5arlamento> - nel R;A, morto il presidente 9indenburg, unific8 nella sua persona i poteri di presidente e cancelliere> - nella vita interna al 5artito, egli si liber8 dei suoi rivali> - altra mossa per consolidare il potere interno fu uella del risanamento economico, attraverso investimenti pubblici nelle infrastrutture> dispose un piano uadriennale di riarmo con cui riusc! a riassorbire la disoccupazione. In politica estera@ - al primo posto della sua strategia stava il riarmo > - riunire alla Germania tutte le popolazione di stirpe tedesca> - costruire una rete di alleanze per far accettare alle potenze europee c#e la Germania divenisse la loro guida> - attacco contro le popolazioni non ariane,al mondo slavo,cos! da distruggere l'rss,da strapparle l'craina, bacino industriale ed agricolo necessario come riserva per uno scontro mondiale> - costringere la GB ad una scelta@ collaborare con la Germania o mantenere il suo isolamento> - occupare l &merica Latina. <utto il primo biennio di politica estera fu caratterizzato da un cauto lavoro di preparazione al piano per non accrescere lallarme c#e gi6 serpeggiava tra le varie potenze. Ka principio 9itler fece proprie le tematic#e gi6 proposte da Bruning alla "onferenza di Ginevra, affinc#3 fosse data attuazione del principio delluguaglianza dei diritti circa il disarmo, gi6 concesso in linea di principio nel R;J. 9itler, infatti, il (A ottobre R;A, annunci8 c#e se non fosse stato ridotto il livello degli armamenti delle altre potenze a uello allora posseduto dalla Germania, uestultima si sarebbe ritirata dalla 7ociet6 delle 0azioni. - cos! fu. La cautela di 9itler si manifest8, inoltre, nei due settori politicamente pi= delicati dell-uropa centro-orientale@ in 5olonia ed in &ustria. "on la prima, da sempre legata alla $rancia da trattati di amicizia e mutua garanzia c#e i trattati di Locarno avevano confermato, il governo tedesco (nel gennaio ;A) sottoscrisse un accordo di non aggressione.

Cuanto all&ustria, la moderazione di 9itler apparve in modo pi= tortuoso, ma rappresent8 un segnale forte per lItalia. Kopo laffermazione del regime nazista in Germania, i cristiano-socialisti austriaci cercarono una via di uscita alla crisi economico-politica c#e attanagliava il paese, credendo di trovarla nella stipulazione di un accordo doganale con Italia e 'ng#eria. Il cancelliere austriaco Kolfuss doveva, per8, combattere sia contro lopposizione socialdemocratica, c#e egli represse> sia con i pangermanisti austriaci c#e, sostenuti dal 5artito nazista tedesco, propagandavano l&nsc#luss. 4omento culminante di tale campagna fu rappresentato dal tentativo di un gruppo di nazisti di impadronirsi del potere.. La situazione poteva forse incanalarsi su un piano pacifico dopo c#e 4ussolini ed 9itler si erano incontrati a 7tresa ed a Lenezia per discutere le possibilit6 di unintesa sulla uestione. Il colpo di mano del J2 luglio, durante il uale Kolfuss venne assassinato ed il potere assunto dai nazisti, mise in evidenza la doppiezza di 9itler e come lindipendenza austriaca fosse un punto cruciale delle relaziona tra Italia e Germania. Il $u#rer, intanto, prese le distanze dai nazisti austriaci per placare le reazioni del Kuce e uelle francesi ed inglesi. L&+uropa cominci) a reagire con vigore politico al nascente pericolo tedesco solo fra il gennaio 8>> a l&aprile 8>?% periodo durante il :uale le potenze si impegnarono a discutere circa i modi per prevenire le conseguenze della politica tedesca. In tale direzione si mossero prima gli italiani% poi i francesi e poi i russi% mentre gli inglesi rimasero a""astanza defilati aprendo cos5 la strada al trionfo del revisionismo *itleriano. #iguardo l&Italia% dal momento dell&ascesa del .u*rer al potere% la sua posizione politica e""e nel :uadro europeo un ruolo determinante% poic*@ le sue scelte in politica estera erano collegate a punti critici dell&assetto europeo (indipendenza austriaca,. Mussolini avvert5 immediatamente il mutamento della situazione europea e mostr) tale consapevolezza riprendendo nelle sue mani la direzione del Ministero degli Interni. +gli% inoltre% per eludere la difficile scelta fra due potenziali sc*ieramenti% scelse di assumere il ruolo del mediatore% dell&ar"itro% proponendo (marzo 8>>, un Patto a Quattro tra Italia% !-% .rancia e !ermania% c*e prevedeva una sorta di < direttorio europeo=% analogo a :uello creato dagli accordi di Locarno% ma ispirato dal principio del revisionismo% piuttosto c*e da :uello della prevenzione. Laccordo avrebbe dovuto realizzare una politica di pace e prevedeva c#e fosse rispettato il principio della parit6 dei diritti in materia di armamenti. Il progetto fu siglato nel luglio R;; dai uattro ma non venne mai ratificato. La GB, invece, non sembr8 preoccuparsi del revisionismo tedesco, anzi considerava da sempre un errore la proibizione dell&nsc#luss, nonc#3 il modo in cui l-uropa era stata riorganizzata. I francesi ed i sovietici, al contrario, erano seriamente preoccupati dellascesa di 9itler, come dimostrarono le loro iniziative diplomatic#e. In $rancia, la crisi economica si fece sentire nel R;J, anno in cui si susseguirono cin ue governi diversi. Il R;; fu per i francesi un anno denso di incertezze e preoccupazioni. 'na svolta importante si ebbe, per8, nel R;A, uando il 4inistero degli -steri fu occupato da Bart#ou, c#e cosciente c#e il vero nemico della $rancia era la Germania, intavol8 un sistema di alleanze continentali. 0el R;A, fece adottare dal governo francese un documento nel uale si dic#iarava inutile negoziare con la Germania e diede avvio ad una campagna diplomatica per discutere la proposta di un patto di mutua assistenza e garanzia ( ocarno 6rientale), a cui avrebbe dovuto aderire anc#e la Germania, c#e non giunse mai in porto. La soluzione del problema era legata alla posizione dell'rss, alla uale B#art#ou propose una convenzione speciale contro lipotesi di unaggressione tedesca, e con la uale gi6 dal R;; aveva stretto accordi economici. I russi, inoltre, continuarono uesta politica preventiva rispetto alla Germania, accordandosi con lItalia

prima sul piano economico e poi, nel settembre R;;, con la firma di un patto di amicizia, non aggressione e neutralit6. "oronarono la svolta entrando, nel R;A, nella 7ociet6. Il disegno di Bart#ou lasciava aperti due problemi@ uello dellItalia e uello della GB. Cuestultimi reagirono alle preoccupazioni francesi con allarmante leggerezza. Invece il modo in cui 4ussolini aveva reagito al colpo di stato di Lienna persuase Bart#ou c#e il Kuce non era e uidistante rispetto ai tedesc#i, e riteneva di poter trovare con lui un compromesso riguardo la politica nei Balcani ed in &ustria. 0ellottobre R;A, per8, mentre Bart#ou riceveva re &lessandro I di Eugoslavia a 4arsiglia, un attentato di nazionalisti croati provoc8 la morte dei due statisti. I suoi progetti, per8, non vennero lasciati cadere. Il suo successore, 5ierre Laval, infatti, si rec8 in Italia, dove cuore della discussione fu rappresentato dalla convergenza sul comune interesse per la difesa dellindipendenza austriaca e dalla manifestazione della disponibilit6 francese a lasciare mano libera allItalia in -tiopia, purc#3 lItalia si associasse al gruppo dei paesi antirevisionisti (accordo di %oma). Il governo francese con tale accordo mostrava di ritenere c#e, dinanzi al pericolo tedesco, fosse preferibile appoggiare il revisionismo eBtraeuropeo dellItalia. 9itler , intanto, nel marzo R;2, annunci8 c#e in contraddizione con lart. (*; del trattato di pace, in Germania veniva reintrodotta la coscrizione obbligatoria. 7i trattava della prima palese violazione dei trattati di 5arigi. 0el marzo R;2, 4ussolini, Laval e 4acKonald si incontrarono a 7tresa per esaminare le conseguenze della decisione #itleriana e concordare per contrastare il revisionismo tedesco. %isultato dellincontro fu la creazione di ci8 c#e allora venne definito un ,fronte unito. come garanzia per la pace in -uropa. &ffinc#3 la formula avesse davvero un peso politico occorreva c#e la $rancia e la GB svolgessero unazione convergente. I due paesi, invece, si mossero in modo da rendere le loro posizioni ancora pi= lontane. La $rancia, infatti, nel R;2, stipul8 un accordo di reciproca assistenza con l'rss, impegnandosi a soccorrersi ,nel caso di un attacco non provocato da parte di uno stato europeo.. &lla stipulazione di uesto fece seguito la firma di un altro accordo, uello tra l'rss e la "ecoslovacc#ia per mutua assistenza. Gli inglesi, invece, giudicando pi= pericoloso il revisionismo italiano di uello tedesco, stipularono con la Germania un accordo navale dalla portata in uietante. Cuesto permetteva alla Germania di costruire una flotta sottomarina della dimensione desiderata. Il trattato anglo-tedesco apriva una crepa nel ,fronte unito.. "on la loro scelta a favore di 9itler, gli inglesi svuotavano di contenuto gli accordi 4ussolini - Laval spingendo cos! i francesi ad abbandonare le promesse fatte allItalia, prima c#e la campagna d-tiopia avesse inizio. Intanto, 9itler, traendo profitto dalle mutate circostanze, aveva compiuto una seconda violazione del trattato di pace@ rioccup8 la %enania e edific8 una linea difensiva parallela alla linea 4aginot.

/. Cartine di tornasole' la con(uista italiana dell#"tiopia e la guerra civile di *pagna.


Laggressione italiana all-tiopia, iniziata nellottobre R;2, fu lultima guerra coloniale scatenata da una potenza europea per con uistare un impero. Lazione di 4ussolini non procurava allItalia vantaggi immediati, ma solo risultati dimmagine. Il mutamento del uadro europeo, per8, cre8 al Kuce inattese difficolt6 (mancato appoggio inglese e ripensamento francese). 7u ricorso dell-tiopia, la 7ociet6 delle 0azioni impose allItalia sanzioni economic#e c#e fornirono a 4ussolini lo spunto per una grande mobilitazione nazionalistica. Intanto, i ministri degli -steri francese, Laval, e britannico, 9oare formularono un progetto di compromesso c#e avrebbe consegnato gran parte dell-tiopia nelle mani italiane, ma trapelato sulla stampa, venne considerato come un premio

scandaloso ad una aggressione. 9oare fu costretto a dimettersi e il progetto decadde. Il 1 maggio R;N le truppe italiane entrarono in &ddis &beba ed il Kuce proclam8 lannessione del paese allItalia come dominio imperiale> Littorio -manuele II diventava cos! anc#e imperatore d-tiopia. Kopo linsuccesso del piano 9oare-Laval, 4ussolini avvi8 una prima fase di mutamento di rotta,sc#ierandosi palesemente a favore della Germania. Kopo il maggio R;N, la situazione nel 4editerraneo era mutata rapidamente. La "onvenzione di 4ontreuB (luglio R;N) restituiva alla <urc#ia la sovranit6 in materia di navigazione negli stretti in tempo di pace ed in tempo di guerra. "ontemporaneamente, nel mandato britannico in 5alestina, i tentativi di definire i modi mediante i uali attuare il progetto di ,national 2ome. (dic#iarazione di Balfour) per gli ebre produssero solo un aggravamento della contrapposizione fra arabi ed inglesi. Il cambiamento pi= vistoso ebbe, per8, luogo nel 4editerraneo occidentale, in 7pagna. La 7pagna si avvia ad affrontare difficolt6 simili a uelle vissute dallItalia, e cioO la trasformazione da paese agricolo a paese industrializzato. Kurante la (U guerra mondiale, uesto processo si svilupp8 insieme ad aspri scontri politici. 7ul trono sedeva &lfonso III di Borbone (regn8 sino al ;+) il governo invece era retto dalla dittatura parafascista di 4iguel 5rimo Ke %ivera, espressione dei ceti conservatori e del mondo militare. Kal R;( al R;N, le forze di destra e di sinistra si alternarono al potere fin uando nelle elezioni del febbraio R;N sal! al governo 4anuel &zana, esponente del $ronte 5opolare, alla testa di una coalizione eterogenea di sinistra. "ontro uesto governo esplose nel luglio R;N un pronunciamento circoscritto ad alcuni reparti di stanza in 4arocco, guidati dal generale $rancisco $ranco. -bbe inizio una delle guerre civili pi= dure e pi= crudeli mai combattute in -uropa. Il governo di 4adrid c#iese aiuto alla $rancia, dove era al governo il $ronte popolare guidato dal socialista Leon Blum. Cuestultimo propose allItalia e alla GB di adottare una politica di ,non intervento.. 0essuno respinse la proposta francese e venne costituito a Londra il "omitato internazionale di controllo per vigilare sulla conformit6 dei comportamenti. <utto ci8 fu inutile. L'rss, infatti, invi8 armamenti e appoggi8 la formazione di ,brigate internazionali. di volontari c#e dovevano infiltrarsi in 7pagna per combattere il comune nemico fascista. 9itler, dal canto suo, giudicava la 7pagna come unimportante riserva di materie prime e la guerra civile come unoccasione per sperimentare lefficienza dei nuovi armamenti tedesc#i, soprattutto aeri da combattimento. 4a furono gli italiani uelli c#e lasciarono partire il maggior numero di volontari> il massiccio intervento si ricollega al timore del Kuce c#e i due regimi di $ronte popolare francese e spagnolo, con laiuto sovietico, potessero paralizzare ulteriori ambizioni italiane nel 4editerraneo. 0el R;1, dopo tre anni di guerra civile, il generale $ranco assunse il potere dando inizio alla sua dittatura. La guerra spagnola fu assunta come simbolo e anticipazione dellimminente guerra mondiale nonc#3 come ,il vero spartiac ue della storia interna del continente europeo., come cartina di tornasole, caratterizzata dallinvenzione della frattura dell-uropa in due sc#ieramenti antitetici@il fronte fascista e uello antifascista. In realt6, nel R;N, non esistevano due sc#ieramenti opposti> lunico elemento di compattezza era il profondo anticomunismo c#e legava GB, Germania, Italia, $rancia e la 5olonia. I dati di fatto, dun ue, impediscono di dare alla guerra civile spagnola una portata c#e essa non ebbe.

0.

#espansione della 1ermania e la politica di %appeacement&.

La guerra civile spagnolo mise in evidenza la fragilit6 della posizione francese@il governo parigino non riusciva pi= ad elaborare proposte attive rispetto alle sempre pi= gravi uestioni della sua sicurezza>era ormai una potenza isolata poic#3 n3 lalleanza con l'rss n3 uella con i paesi danubiano - balcanici la rafforzarono nei confronti della Germania. "ambiato era soprattutto il rapporto con la GB. Il governo inglese, infatti, invece di

appoggiare la $rancia,seguiva imperterrito una politica di accordo con la Germania e di riappacificazione con lItalia. 0el gennaio R;*, infatti, GB ed Italia completarono uno ,scambio di note. per un gentlemen#s agreement c#e, partendo dal presupposto della cessazione dellintervento italiano in 7pagna, vincolava i due paesi a non modificare lo status uo nel 4editerraneo. %estava in sospeso il riconoscimento dellannessione italiana dell-tiopia, problema c#e si sarebbe trascinato fino allaprile del ;). &ncora pi= netto fu lavvicinamento della Gran Bretagna alla Germania. "#amberlain, salito al governo nel ;*, fu il continuatore ed il protagonista della politica di appeasement verso la Germania> una politica volta a mantenere la pace accettando alcune ric#ieste del revisionismo tedesco. 0ellestate del ;N, Lon %ibbentrop venne nominato ambasciatore tedesco a Londra, con il compito di negoziare unalleanza con gli inglesi, nella uale gli inglesi dovevano ,lasciare mano libera alla Germania verso oriente., mentre i tedesc#i avrebbero riconosciuto il predominio coloniale e navale della GB, corretto per8 dalla restituzione alla Germania di alcune colonie c#e le erano state tolte nel (1. 4a il tentativo di %ibbentrop fin! nel nulla poic#3 gli inglesi erano troppo ostili allassunzione di impegni precisi con ualsiasi potenza europea. Intanto nel ;N la Germania riconosceva la sovranit6 dell&ustria e prometteva di non intervenire nella vita interna austriaca. "ontemporaneamente veniva tolto il bando allesistenza in &ustria del partito nazista e, anzi, J suoi esponenti entravano nel governo, uno dei uali come ministro degli esteri. Ka satellite italiano l&ustria diventava satellite della Germania. Lazione del governo di Berlino aveva due obiettivi@ <acitare la GB> &vviluppare lItalia.

4ussolini, infatti, era sensibile alle idee del suo ,allievo. ma percepiva al tempo stesso i pericoli di unintesa troppo stretta con la Germania. 0el settembre R;*, durante una visita in Germania, il Kuce ader! al patto &nti-"ominter firmato dalla Germania e dal Giappone nel novembre ;N. erano solo parole ma esse davano ad 9itler limpressione c#e ormai 4ussolini fosse definitivamente ac uisito ai suoi progetti. 0on aveva tutti i torti, infatti, 4ussolini da allora non fu pi= in grado di elaborare iniziative autonome per la politica estera italiana.

7. Dall# 88Ansc2luss99 alla guerra.


<ra la fine del ;* ed i primi mesi del ;), 9itler spinse fuori dal governo ed espulse dalle gerarc#ie militari tutti coloro c#e mostrarono esitazioni nei confronti dei suoi programmi, circondandosi solo dei collaboratori c#e condividevano la sua determinazione militaristica. 9itler dic#iar8 c#e i problemi tedesc#i potevano essere risolti solo con la guerra, con la sconfitta della $rancia e della GB entro il RA;-RA2, previa distruzione degli alleati europei delle potenze occidentali@ la "ecoslovacc#ia e l&ustria, poi la 5olonia. Il primo risultato della svolta fu l&Ansc*luss. Il contesto diplomatico e politico era favorevole al programma tedesco (politica dellappeasement inglese, lincapacit6 politica-militare francese di reagire alle iniziative tedesc#e e la posizione di stallo in cui versava lItalia). 9itler con una serie di mosse diplomatic#e (invi8 a Lienna come ambasciatore tedesco il suo predecessore von 5apen) ed attraverso un incontro con il cancelliere austriaco von 7c#usc#nigg, ottenne c#e il governo di Lienna fosse modificato con la nomina di un nazista, 7eMss-In uatr, a ministro degli Interni e della 7icurezza. I nazisti divennero padroni dell&ustria. L(( marzo (1;) fu inviato un ultimatum al cancelliere austriaco perc#3 cedesse il potere a In uart. Il rifiuto del presidente della repubblica, 4iGlas, di piegarsi allimposizione venne seguito

dalla proclamazione di un governo provvisorio diretto dallo stesso 7eMss-In uart. La prima decisione di tale governo fu uella di c#iedere lintervento di truppe tedesc#e c#e attraversarono il confine austriaco uello stesso giorno. 4ussolini a malincuore accett8 labile mossa del $u#rer . L&ustria cessava cos! di essere uno stato indipendente> segnando un profondo cambiamento nella politica delle potenze. -ssa spezzava la principale ragione della solidariet6 italo-francese e avvicinava laccordo tra Italia e Germania> esprimeva lindifferenza britannica dell-uropa centrale> apriva una controversia italo - tedesca sullo status delle popolazioni tedesc#e nell&lto &digeF7ud <irolo. 0onostante ci8 a Londra si continuava a puntare sulla politica dellappeasement come leva per disinnescare i pericoli impliciti nellazione di 9itler, cercando di risolvere i conflitti mediante un compromesso, c#e facesse uscire la Germania dallermeneutica gabbia autarc#ica nella uale si era c#iusa e la rendesse disponibili a riaprirsi al mercato mondiale. Il primo ministro "#amberlain, promotore di uesta politica, conosceva i limiti della potenza britannica > la riluttanza dei Kominions a lasciarsi trascinare in un conflitto> il radicato pacifismo dellopinione pubblica> limpreparazione militare del proprio paese. Gli inglesi non percepivano, dun ue, 9itler come un pericolo e non si rendevano conto c#e prima vittima della nascita di una superpotenza europea sarebbe stato proprio limpero britannico. Kopo l&ustria, venne per la Germania il momento di occuparsi della "ecoslovacc#ia,dove nella regione dei 7udeti, abitata prevalentemente da tedesc#i, forte era il movimento autonomistico, impregnato di nazismo. 9itler ed il capo dei nazisti tedesc#i nei 7udeti posero dapprima la uestione dellautonomia regionale poi uella dellannessione alla Germania,accompagnata da un ridimensionamento della "ecoslovacc#ia. 7ubito il ministro degli -steri britannico c#iar! c#e la GB non avrebbe aiutato la $rancia se uesta, non direttamente attaccata, avesse appoggiato la "ecoslovacc#ia in una guerra contro i tedesc#i. &nc#e 4ussolini espresse il suo appoggio ad 9itler B la causa germanica nei 7udeti. 5rima di agire militarmente, 9itler cerc8 di negoziare con la GB un accordo generale a spese dei cecoslovacc#i, da egli accusati di nefandezze e omicidi. Laccordo prevedeva c#e il governo di 5raga avrebbe dovuto accettare non solo la cessione dellintera regione dei 7udeti alla Germania ma anc#e di accogliere le rivendicazioni territoriali polacc#e e ung#eresi. Lenne cos! convocata a Monaco una conferenza a cui presero parte "#amberlain, 9itler e 4ussolini (nel ruolo di mediatore) senza consultare n3 il presidente ceco Benes n3 i sovietici, c#e sarebbero potuti intervenire in guerra ualora anc#e la $rancia fosse entrata in guerra(come sottoscritto nel trattato del R;2). <utte le proposte del $u#rer vennero accolte. $rancesi ed inglesi si accontentarono di aggiungere le loro garanzie per lintegrit6 territoriale di ci8 c#e restava della "ecoslovacc#ia,c#e dovette piegarsi ad accettare tutto. La pace era B il momento salva, ma 9itler non aveva ancora ultimato il suo piano. Kopo lannessione dei 7udeti, infatti,obiettivo tedesco era ci8 c#e restava della "ecoslovacc#ia,facendo leva sui dissensi c#e separavano i boemi dagli slovacc#i,favorendo la creazione di regioni autonome e di nuovi movimenti indipendentisti. 5oi manipol8 gli esponenti dei governi di 5raga e di Bratislava in modo da spingere i primi a c#iedere lintervento tedesco e gli altri a trasformarsi in uno stato indipendente,da sottoposto alla supremazia tedesca. $rattanto 9itler aveva gi6 preso la decisione c#e avrebbero davvero portato alla guerra ovvero uella di eliminare la 5olonia come fattore politico in -uropa.,mediante unaltra ,operazione c#irurgica., premessa di una guerra contro 5arigi. I polacc#i erano stretti in una morsa tra sovietici e tedesc#i, c#e, dopo 4onaco, iniziarono a premere per la creazione di un fronte antisovietico comune. 0ellottobre (1;), %ibbentrop c#iese alla 5olonia la restituzione di Kanzica e la costruzione di unautostrada e di una linea ferroviaria eBtraterritoriale, c#e collegasse la 5omerania alla 5russica orientale. La 5olonia mostr8 di saper resistere alla pressione tedesca non cedendo alle loro ric#ieste. "os!, il J)

aprile, in uno dei suoi discorsi al %eic#stag, 9itler afferm8 c#e tra i due paesi non esistevano pi= contatti diplomatici. 7e prima il $u#rer aveva ottenuto tutto attraverso una ricca azione di intimidazioni diplomatic#e, ora lesercito tedesco era pronto a condurre e vincere una ,guerra lampo. contro la 5olonia. In un discorso del ;( marzo del (1;1 "#amberlain annunci8 alla "amera dei "omuni c#e se un attacco tedesco alla 5olonia ne avesse minacciato lindipendenza, la GB e la $rancia sarebbero accorse in suo aiuto. La GB, se da un lato voleva tutelare lindipendenza polacca in caso daggressione, dallaltra non le prometteva garanzie dintegrit6 territoriale. 7uccessivamente, "#amberlain promise alla 5olonia un patto di mutua assistenza a cui avrebbe partecipato anc#e la $rancia. Cuanto alla $rancia il J2F+)F;1, stipul8 un accordo con i polacc#i secondo il uale lesercito francese avrebbe attaccato la Germania uindici giorni dopo loffensiva tedesca alla 5olonia. 4ussolini, a sua volta, scelse di allinearsi alla Germania illudendosi di formare un fronte unito con le potenze occidentali, al uale la politica britannica toglieva ogni credibilit6. 4ussolini allora decise di stipulare unalleanza formale con i tedesc#i per cercare di condividere con essa i frutti della politica revisionista e per accrescere la propria statura nei confronti della Germania. /per8 in tale direzione in primo luogo con loccupazione dell&lbania, al fine di e uilibrare le conseguenze balcanic#e dell&nsc#luss. In due giorni, il Kuce riusc! ad annettere l&lbania al regno dItalia, operazione c#e venne giudicata da "#amberlain uninutile provocazione alle potenze occidentale. Il JJ maggio del (1;1, a Berlino, lItalia e la Germania firmarono il cosiddetto R5atto dacciaio, trattato c#e sanciva limpegno ad un ,continuo contatto. al fine di unintesa su tutte le situazioni, e limpegno in caso di guerra a prestarsi assistenza con tutte le proprie forze di terra, mare ed aria, se una delle due parti fosse stata coinvolta in un conflitto, indipendentemente dalla natura offensiva o difensiva. 4ussolini non tenne conto degli interessi specifici dellItalia. Infatti, nel patto non si c#iariva c#e lItalia sarebbe entrata in guerra non prima di tre anni n3 tanto meno si parlava dell&lto &dige e della 5olonia. Cuanto alla %ussia, stipul8 con la Germania con la uale deteneva collaborazioni in campo tecnologico dal RJ( un patto di non aggressione, il cosiddetto 4olotov):ibbentrop. "on tale patto, 9itler metteva in evidenza di voler prima demolire la 5olonia, per poi volgersi contro $rancia e GB rinviando ad una fase successiva la con uista dello ,spazio vitale. sul territorio sovietico. Laccordo comprendeva un protocollo segreto c#e rappresentava il prezzo pagato da 9itler a 7talin per ottenere il consenso a distruggere la 5olonia. Il protocollo esplicitava in A artt le sfere di influenza c#e le due potenze si riconoscevano nell-uropa orientale. Il primo art riguardava gli 7tati baltici, e stabiliva c#e il confine della Lituania avrebbe rappresentato il confine tra le due zone dinfluenza. Il secondo riguardava la 5olonia e stabiliva c#e il confine tra le due aree fosse fissato lungo i fiumi Listola e 7an> il terzo affermava linteresse sovietico verso la Besarabia ed il completo disinteresse tedesco verso la regione> il uarto confermava lassoluta segretezza del protocollo. Il patto capovolse la possibilit6 di un accordo tra GB, $rancia ed '%77 gi6 profondamente minato anc#e solo nelle intenzioni dalle reciproc#e diffidenze e dallostilit6 polacca nei confronti dell'%77.

;. 1li anni dell#ira' la !ase europea della seconda guerra mondiale.


Il primo settembre le forze tedesc#e varcarono il confine polacco. 9itler defin! lazione come ,un operazione di polizia. c#e non rivolta contro le potenze occidentali. Il J settembre lItalia dic#iar8 la sua non belligeranza. Il ; la GB e la $rancia, secondo gli impegni assunti, dic#iararono guerra alla Germania. Il J2 settembre,Larsavia era nelle mani dei tedesc#i. Intanto, anc#e i sovietici varcarono il confine e si assediarono sulla linea stabilita dagli accordi del J; agosto. 5oco dopo gli stati baltici furono invitati a farsi

,proteggere. dall'rss, primo passo verso la loro trasformazione in repubblic#e socialiste sovietic#e. 9itler aveva, in uesto modo, attirato l'rss nel suo gioco pensando c#e uesta non fosse militarmente e tecnologicamente pronta ad affrontare una guerra contro la Germania e c#e ci fosse ancora del tempo prima c#e 7talin riuscisse a trasformare la potenza inerte del suo paese in un dato di fatto. 5er un anno e mezzo i fatti gli diedero ragione, poi la situazione cambi8 bruscamente ed in poc#i mesi lattacco alla 5olonia era stato il primo errore c#e 9itler commise nella sua vita politica. "irca i limiti delle ambizioni russe molto elo uente fu, invece, lattacco contro la $inlandia, c#e si risolse in una mediocre prova fornita dalle armate sovietic#e. La rapidit6 dellaggressione in 5olonia imped! ualsiasi iniziativa anglo-francese. 9itler credette,allora, possibile riaprire la strada di un compromesso e inaugur8 unoffensiva di pace con un impudente discorso alle potenze occidentali nel uale ribad! il fatto c#e la Germania aveva riparato ad un altro torto subito. Il $u#rer era disposto, perci8, a trattare, purc#3 si tenesse conto della necessit6 di rivedere la situazione dell-uropa meridionale e di uella centro-orientale, si costituisse una 5olonia pi= piccola e remissiva ed una grande coalizione antisovietica. 7ia il governo francese c#e uello inglese ,per8, respinsero la proposta, dando cos! inizio ad una guerra a oltranza e tutti gli stati europei, meno la 7pagna, il 5ortogallo, la 7vezia e la 7vizzera, vennero travolti dal conflitto. Il 1 aprile le truppe tedesc#e invasero la Kanimarca e la 0orvegia. $u poi il turno di /landa e Belgio. Il (A giugno le forze tedesc#e entrarono trionfalmente a 5arigi. Il JJ giugno il governo 53tain firm8 larmistizio (nella foresta di "ompiOgne sulla vettura ferroviaria di %et#ondes, dove era stato firmato larmistizio del ()). La $rancia settentrionale venne occupata dai tedesc#i,mentre uella meridionale ,retta dal governo collaborazionista del maresciallo 5etain,con sede a Lic#M, rimase sotto il controllo dell esercito francese ridotto a (J++++ uomini. 0ellarmistizio non conteneva nulla dellavvenire della $rancia e delle sue colonie,secondo la logica #itleriana di non umiliare il nemico,nella speranza di averlo inseguito come alleato. La clamorosa vittoria tedesca in $rancia,persuase 4ussolini ad entrare in guerra accanto alla Germania. Il (+ giugno A+,lItalia dic#iarava,cos!,guerra a $rancia e GB. "on lentrata dellItalia in guerra,il conflitto si estese alle colonie italiane,tutte circondate da eserciti nemici>si estendeva alla penisola balcanica,dove lItalia aveva poteri sovrani. 4ussolini invase il territorio francese,e a distanza di poc#i giorni,il governo 5etain dovette firm8 a %oma un armistizio in cui si dic#iarava vinto in una guerra praticamente non combattuta,salvo poc#i scontri di frontiera. La guerra cessava di essere combattuta nell-uropa occidentale,mentre ribollivano i Balcani (polveriera d-uropa)e gli stati revisionisti,forti dellappoggio tedesco,avanzavano le loro proposte. La vittima principale fu la %omania c#e dovette cedere la Bassarabia all'rss, la Kobrugia alla %omania e met6 <ransilvania all'ng#eria. 4ussolini,intanto, (ottobre A+)volle aprire un nuovo fronte in Grecia,c#e mise subito in luce la fragilit6 della preparazione militare italiana. I greci resistettero e contrattaccarono,costringendo il Kuce a c#iedere aiuto alle truppe tedesc#e ed ung#eresi,c#e imposero il loro armistizio e occuparono lisola di "reta. <utta l-uropa era in mani tedesc#e,fatta eccezione della GB di "#urc#ill. 0el luglio A+,dinanzi alle reazioni americane dopo il crollo della $rancia e rispetto al pericolo incombente sulla GB,9itler si persuase c#e il vero nemico da combattere erano gli '7&,ma c#e essi non sarebbero entrati in guerra prima del AJ. Latteggiamento americano,a sua volta,dipendeva dalle mosse giapponesi. /biettivo finale di 9itler era uello di un sistema mondiale dominato dalla Germania,dal Giappone e ,magari in subordine,dallItalia. $u uesto lobiettivo del 5atto <ripartito stipulato dai ; paesi il J* settembre A+.

La guerra glo"ale e la genesi del sistema occidentale 1. Una proposta di lettura


0el A( la Germania dapprima motore della trasformazione,divenne oggetto della politica altrui. 7e il ;; O stato assunto come simbolo della frattura nel sistema economico globale e come linizio del tentativo di creare una forza autarc#ica europea,il A(,invece,pu8 essere considerato come lanno durante il uale il progetto mostr8 la sua debolezza interna. Infatti,solo s;e la Germania e la GB si fossero alleate,il progetto avrebbe avuto ualc#e probabilit6 di successo. La GB,per8,spinta a scegliere tra i legami con gli '7& e uelli politici con l-uropa dominata da 9itler, aveva scelto, infine, di lasciare il $u#rer combattere la sua battaglia da solo. La scelta del governo di Londra non era n3 in dolore n3 facile, poic#3 gli inglesi erano ben consapevoli c#e alla fine vi sarebbe stata una resa dei conti in relazione alla supremazia economica, fra la piazza di Londra e uella di 0e: QorG. Kinanzi alle prime avvisaglie di crisi europea (nel R;2), il "ongresso americano approv8 degli ,&tti di neutralit6., c#e proibivano agli '7& di vendere armi ed effettuare prestiti ai paesi belligeranti. La situazione, per8, cominci8 a mutare gi6 nel R;), uando agli '7& fu ben c#iaro c#e se le potenze occidentali avessero dovuto affrontare una guerra contro la Germania , esse avrebbero avuto bisogno dei loro capitali e dei loro rifornimenti. 7i inser! in tal contesto la legge %A!!itti e prestiti&$ c#e segn8 la ripresa di un ruolo attivo degli 7tati 'niti verso l-uropa. La legge prevedeva c#e il governo americano potesse ,vendere, affittare o prestare., alle condizioni c#e avrebbe giudicato opportune, .armi, munizioni, generi alimentari a uei paesi la cui tutela fosse stata giudicata vitale per gli '7&.. Lambasciatore tedesco a ?as#ington afferm8 c#e la legge era un ,tributo di vassallaggio. c#e la GB pagava agli '7&. Cuando il JJ giugno A(, le truppe tedesc#e iniziarono loperazione Barbarossa, cioO lattacco contro l'rss, gli americani decisero di concedere aiuti anc#e ai sovietici, perc#3 la sopravvivenza della %ussia venne considerato di suprema importanza per la salvezza e la sicurezza degli 7tati 'niti. &nc#e uando uesti ultimi furono trascinati in guerre dallimprovviso, ma non inatteso, attacco giapponese a 5earl 9arbor, tutta la strategia di guerra degli &lleati rimase immutata@ il primo nemico da sconfiggere rest8 la Germania. 7olo uando fossero state disponibili risorse sufficienti, si sarebbe potuto pensare ad una controffensiva rispetto allavanzata giapponese. In uello stesso periodo, fu istituito, su proposta del segretario di 7tato "ordell 9ull, un ,"omitato consultivo sulla politica estera post-bellica., c#e si occup8 di discutere tutti i problemi c#e gli '7& avrebbero dovuto affrontare uando, dopo la vittoria, sarebbe caduta sulle loro spalle la responsabilit6 di riorganizzare la vita internazionale. 0ac ue in tal contesto lidea di creare un organizzazione c#e sostituisse la 7ociet6 delle 0azioni, ovvero l/rganizzazione delle 0azioni 'nite. Il principio politico su cui si basava il progetto era la ,durevole intesa. tra gli &lleati, secondo la teoria dei ,A poliziotti. (GB,"ina,'7& ed 'rss). /ltre alla riorganizzazione di un sistema di sicurezza, gli americani pensavano anc#e alla creazione di un sistema monetario e commerciale internazionale, c#e rendesse impossibile il ripetersi della crisi fra le J guerre. Ka ui la creazione di una /rganizzazione internazionale sul commercio c#e avrebbe dovuto determinare i termini di scambio allinterno di un solido sistema commerciale. 7i trattava, per8, di un progetto complicato, c#e non sarebbe mai giunto in porto e c#e fu sostituito dalla proposta di dar vita ad una

organizzazione dagli scopi pi= limitati, il G&<<, c#e entr8 in piena attivit6 negli anni 2+, uando gli effetti della guerra fredda si fecero sentire e senza c#e l'rss aderisse. 5er uanto riguarda la li uidit6 monetaria gli americani e gli inglesi diedero vita al $ondo monetario internazionale, $mi, c#e creasse un sistema di cambi fissi e governati. Il $ondo doveva controllare le crisi monetarie, ma il fulcro del sistema era costituito dallimpegno americano ad accettare una parit6 fissa per il dollaro, c#e diveniva la moneta di riferimento capace di assicurare al $ondo risorse sufficienti per la sua funzione. La creazione dell/nu, del $mi e del G&<< esprimeva la vocazione di organizzare il dopoguerra secondo formule basate sulla collaborazione tra le potenze della coalizione antinazista, con evidente prevalenza degli '7&. Kopo aver determinato la scelta principale, la decisione di attaccare la Germania come primo obiettivo di guerra, gli americani si rassegnarono uasi controvoglia a cogliere loccasione offerta dalla crisi monetaria e politica italiana. La crisi apparve in tutta la sua evidenza nel RAJ e spinse gli americani a superare le loro esitazioni e a collaborare con la GB per una rapida diversione nel 4editerraneo. Cuestultima si svilupp8 lungo due linee@ la controffensiva britannica in -gitto per effetto della uale le forze italo-tedesc#e furono costrette a ritirarsi sul territorio tunisino> e lattuazione dell operazione Torc2, con lo sbarco della truppe anglo-americane e di contingenti francesi ostili a Lic#M (collegate al "omitato $rance Libre di "#arles de Gaulle) sul territorio nord-africano. La fine della presenza in &frica dellautorit6 del maresciallo 5etain spinse 9itler ad occupare uella parte della $rancia lasciata libera dallarmistizio del RA+. Loffensiva finale contro le truppe italo-tedesc#e in <unisia termin8 nel maggio RA;. Ka uel momento, la via verso linvasione dell Italia era aperta e le operazioni ebbero inizio il (+ luglio, con un rapido successo degli &lleati. Il J2 luglio, con un colpo di stato, il governo 4ussolini cadde e venne costituito un governo militare, capeggiato da Badoglio. Il ; settembre RA;, il nuovo governo firm8 un armistizio con gli &lleati, c#e impegnava lItalia a combattere contro i tedesc#i. 0el giugno AA, uasi un anno dopo la resa italiana, le forze alleate attuarono loperazione /verlord, ovvero lo sbarco in 0ormandia. La $rancia venne liberata in poc#e settimane> mentre le forze sovietic#e, occupata la 5olonia, avanzavano fino a Berlino. & conclusione del conflitto, si poneva per il Lecc#io "ontinente il problema della uestione tedesca. &lla /onferenza di otsdam (luglio-agosto A2) venne deciso c#e la Germania sarebbe stata occupata dalle uattro potenze (GB,'7&,$rancia ed 'rss) c#e lavrebbero amministrata secondo due condizioni fondamentali@ tener conto delle ,necessit6 vitali. dei tedesc#i ed il criterio secondo il uale la Germania divisa sarebbe stata governata economicamente come un tutto unico. Laltro aspetto, uello delle riparazioni, vide i sovietici impegnati in una radicale opera di espianto dei complessi industriali c#e potevano essere utilizzate nell'rss. T evidente c#e si trattava di due modi contrapposti di concepire il problema tedesco@ mentre gli anglo-americani perseguivano la via di una vita politica democratica> i sovietici attuarono una politica di trasformazione economica (riforma agraria, la c#iusura delle banc#e private, la nazionalizzazione delle industrie). Lidea c#e la Germania potesse essere amministrata come unentit6 politica unica rimase sulla carta. 7u uesto piano, lestremo tentativo venne fatto dal segretario di 7tato ('7&) BMrnes c#e nel febbraio AN diffuse una proposta di un rapido trattato di pace con la Germania accompagnato da un patto di garanzia uadripartitici per impedire la rivincita di velleit6 militaristic#e. La risposta sovietica era condizionata dallandamento dei negoziati per la concessione, da parte degli '7&, di un consistente prestito e dai limiti politici c#e i sovietici volevano introdurre nel regime tedesco. 7u tali temi si aren8 il progetto BMrnes. Il clima internazionale si deterior8 rapidamente e gli americani si persuasero dellimpossibilit6 di un accordo durevole e della necessit6 di integrare le ; zone di occupazione anglo-franco-americana. &l posto del multilateralismo si afferm8 il bilateralismo -st-/vest.

Il baricentro della potenza mondiale si spostava dall-uropa agli '7&, c#e si presentavano come la forza politico-economica capace di salvare l-uropa dai risc#i c#e la minacciavano. Il deficit dei pagamenti, infatti, non faceva c#e approfondirsi e ci8 metteva in luce il fatto c#e la sterlina non poteva pi= essere considerata come uno dei segni monetari necessari per il commercio mondiale. 7olo il dollaro poteva salvare il sistema dei commerci internazionali da una paralizzante crisi di li uidit6. -bbe da ui origine il piano 4ars#all. Il dollaro divenne, uindi, la moneta mondiale e gli '7& Rla banca centrale del mondo.

e con!erenze di pace.
Il (AF+)FA( su di una nave da guerra al largo dellisola di <erranova, "#urcill e %oosvelt firmarono la RCarta Atlantica#, un documento in otto punti in cui i due statisti sancivano@ la condanna ai regimi fascisti> le linee di un nuovo ordine democratico> il rispetto dei principi di sovranit6 popolare ed autodeterminazione dei popoli> il rispetto della libert6 di commercio e di uella dei mari> la cooperazione internazionale> la rinuncia delluso della forza nei rapporti tra stati. Il +(F+(FAJ, si tenne la Con!erenza di W2as2ington, dove le JN nazioni in guerra contro l&sse si riunivano per sottoscrivere la RKic#iarazione delle 0azioni 'nite, frutto di un precedente incontro tra %oosvelt e "#urc#ill. La dic#iarazione si proponeva come una sorta di manifesto della lotta contro l&sse e contro il Giappone. I paesi aderenti si impegnavano a tener fede ai principi espressi nella "arta &tlantica ma soprattutto a non concludere armistizi o paci separate. Kallottobre del A; divenne prassi consolidata convocare conferenze per affrontare la uestione della riorganizzazione dell-uropa post-bellica, uestione c#e divideva la RGrande &lleanza. Con!erenza di 4osca (ottobre RA;)@ i tre ministri degli -steri (4olotov, -den, 9ull) si incontrarono a 4osca per regolamentare ci8 c#e era accaduto in Italia, ma anc#e per affrontare temi pi= generali. I tre ministri dovevano rimettere ordine riguardo i temi posti dalla resa italiana. Infatti, il modo secondo il uale gli anglo-americani avevano condotto il negoziato era stato approvato a malincuore dai sovietici. Lenne, perci8, discussa a lungo la uestione delle commissioni di controllo, e cioO del modo secondo il uale gli armistizi militari sarebbero stati seguiti da un controllo politico trilaterale. 0ac ue da ui la "ommissione "onsultiva -uropea, c#e avrebbe dovuto predisporre i termini di una politica come nell-uropa liberata, ci8 appariva coerente con il RGrand design roosveltiano, secondo il uale il dopoguerra sarebbe stato costruito sulle grandi istituzioni globali> mentre 4olotov ed -den erano pi= praticamente interessati dalla uestione polacca e da uella Sugoslava. Con!erenza del Cairo (novembre RA;)@ 7talin, "#urc#ill e %oosvelt si incontrarono dopo c#e i due leader occidentali ebbero discusso con il presidente cinese "#ang Iai-7#eG la situazione dellarea estremo orientale. "on la conferenza %oosvelt voleva legittimare la tesi secondo la uale esistevano uattro potenze e tra ueste vi era la "ina e non la $rancia. Il presidente americano promise alla "ina il suo appoggio nel recupero di ci8 c#e il Giappone le aveva sottratto e riconobbe il primato cinese nell&sia orientale. Le sole ric#ieste c#e %oosvelt non accett8 furono uelle c#e avrebbero indebolito la posizione americana rispetto alla %ussia, sulla base dellidea c#e la 4ongolia ed altri territori, c#e la

"ina intendeva occupare, potessero diventare loggetto di un negoziato per impegnare i sovietici ad entrare in guerra contro il Giappone. Con!erenza di Te2eran (dicembre RA;)@ la conferenza fu loccasione durante la uale vennero prese le decisioni pi= importanti per il futuro della storia del mondo. 7ul piano militare, 7talin, "#urc#ill e %oosvelt assunsero limpegno c#e lapertura del ,secondo fronte. in $rancia,B alleggerire la pressione tedesca sul fronte orientale,ric#iesto da 7talin sarebbe stata effettuata entro il ( maggio AA. "omandante supremo alleato della missione fu -isen#o:er, noto per labilit6 dimostrata nellesercizio del comando sulle forze in campo. Kal canto suo, l'%77 si impegnava a dic#iarare guerra al Giappone entro tre mesi dalla fine della guerra in -uropa, condizioni da determinare. 7ul piano giuridico-politico, invece, %oosvelt riprese le sue idee in ordine alla creazione dell/0', nella uale si sarebbe potuto discutere sulla pace> sulla uestione coloniale e sulle 0azioni 'nite, punti sui uali 7talin e %oosvelt non ebbero difficolt6 ad accordarsi. Le discussioni di <e#eran affrontarono altri temi scottanti, tra cui la uestione polacca. "#urc#ill acconsent! c#e i sovietici si tenessero i territori polacc#i occupati nel ;1, mentre la 5olonia poteva espandersi, a titolo di riparazione per la porzione di territorio perduta a danno della Germania, sino al fiume /der. In tal modo, il principio dellindipendenza era mantenuto, uello dellintegrit6 molto meno. %oosvelt non acconsent! subito a uanto proposto da "#urc#ill per uestioni di politica nazionale (elezioni presidenziali), per cui fu concordato con 7talin c#e la formalizzazione dellintesa sarebbe stata rimandata alla "onferenza di Qalta. &ltra grande uestione era uella della Germania c#e mantenne la sua integrit6 territoriale, fatta eccezione per il confine con la 5olonia e per alcune ric#ieste sovietic#e di concessioni territoriali. La $inlandia, c#e aveva preso parte alla guerra affiancandosi alla Germania, invece, sarebbe dovuta ritornare ai confini del A+ (dopo la guerra dinverno, attacco sovietico). 'n facile accordo, inoltre, venne raggiunto sulla necessit6 di aiutare economicamente lIra , prostrata dalla guerra> su uella di dare un massiccio appoggio ai partigiani di <ito in Iugoslavia> infine, gli inglesi preannunciarono la loro intenzione di occuparsi della liberazione della Grecia. Con!erenza di Casablanca (gennaio RAA)@ %oosevelt e "#urc#ill concordarono c#e,c#iuso il fronte africano,lo sbarco sarebbe avvenuto in Italia. 0ella stessa,%oosevelt annunci8 alla stampa c#e gli &lleati avrebbero accettato dalle potenze avversarie solo una ,resa incondizionata.,B rassicurare i sovietici sulla seriet6 dellimpegno degli alleati. Con!erenza di 4osca (ottobre RAA)@ &l vertice presero parte "#urc#ill e 7talin,senza %oosevelt impegnato nella sua uarta campagna elettorale. Ka poc#e settimane gli &lleati erano sbarcati in 0ormandia mentre i sovietici si dirigevano dalla %omania verso la Bulgaria e l'ng#eria. "#urc#ill giunse cos! alla conclusione c#e fosse indispensabile porre un freno allavanzata sovietica. "#urc#ill si mosse, uindi,in tale direzione esponendo con spregiudicatezza le percentuali di influenza delle uali avrebbero goduto nei Balcani a guerra finita@in %omania lVinfluenza sovietica sarebbe stata del 1+W, uella occidentale del (+W>viceversa in Grecia le proporzioni si sarebbero capovolte a favore della GB>in Bulgaria lV'rss avrebbe disposto del *2W di influenza,gli occidentali del J2W>in 'ng#eria ed in Eugoslavia la partizione sarebbe avvenuta sulla base del 2+W ciascuno. In tal modo,gli inglesi si proponevano di evitare la sovietizzazione dei Balcani e dellV-uropa. Con!erenza di <alta ((( febbraio RA2)@ Gli &lleati dilagavano verso il territorio tedesco e lV&rmata %ossa occupava uasi tutti i Balcani e la 5olonia,dove dai primi del A2,si costitu!

un governo provvisorio,il "omitato di Lublino,formato da simpatizzanti e componenti del 5artito comunista polacco,il uale avrebbe dovuto sostituire il governo legittimo in esilio. Qalta rappresent8 una pausa di moderazione e unVoccasione di inattesi compromessi tra i ; statisti (7talin,"#urc#ill e %oosevelt). & Qalta,infatti, vennero prese le decisioni conclusive B la convocazione della conferenza c#e avrebbe varato lV/nu. Li erano,per8,alcuni temi cruciali c#e esigevano una soluzione politica. Il primo di uesti temi riguardava il numero dei rappresentanti c#e lV'rss avrebbe avuto allV&ssemblea generale dellV/nu. I sovietici avevano ric#iesto c#e tutte le %epubblic#e dellV'rss fossero ammesse singolarmente allV/rganizzazione. 7i trattava di una ric#iesta priva di fondamento giuridico, poic#3 nessuna delle repubblic#e aveva personalit6 internazionale riconosciuta. Il compromesso di Qalta, dato dalla decisione di far partecipare come stati fondatori anc#e la Bielorussia e lV'craina, fu, uindi, una prova di buona volont6 degli &lleati. Il secondo tema, anc#Vesso politicamente importante, riguardava lVesigenza di escogitare un meccanismo c#e impedisse al "onsiglio di sicurezza, organo esecutivo dellV/nu, di assumere deliberazioni contrarie ad una delle cin ue potenze permanenti ("ina, '%77, '7&, GB, $rancia). Il nodo venne attribuendo loro il diritto di veto, cioO il potere di paralizzare le 0azioni 'nite se ueste si fossero rivolte contro i loro interessi. LVultimo tema relativo allo statuto dellV/nu riguardava la uestione coloniale. Lenne stabilito c#e i paesi non ancora divenuti indipendenti e le colonie appartenenti a stati eB nemici sarebbero stati sottoposti ad &mministrazione fiduciaria sotto tutela delle 0azioni 'nite. Il pi= importante tema discusso a Qalta era uello della Germania. Lenne adottata lVidea di creare (uattro zone di occupazione ( uella francese allVinterno delle zone americana e britannica). Inoltre, venne stabilito c#e la Germania avrebbe dovuto versare, a titolo di riparazioni, J+ milioni di dollari agli &lleati. 7ulla uestione polacca, dopo la conferenza di <e#eran ed i fatti compiuti dai sovietici, vi era poco da deliberare dal punto di vista politico. %estava il problema politico. Infatti la trasformazione del "omitato di Lublino in governo provvisorio era stato un colpo di mano difficile da digerire per gli occidentali, per i uali la difesa del governo in esilio era una uestione ,dVonore.. La definizione di un compromesso non fu facile. La formula infine escogitata prevedeva c#e, a guerra finita, sarebbe stato costituito a Larsavia un governo provvisorio di unit6 nazionale, c#e avrebbe dovuto indire elezioni libere, entro il pi= breve possibile. LValtro tema caldo di Qalta fu la , Dic2iarazione sull="uropa liberata., un documento programmatico c#e definiva i caratteri della politica c#e i tre vincitori avrebbero osservato ovun ue fossero giunti i loro eserciti. -rano impegni alla reciproca consultazione, alla denazificazione, ma soprattutto impegni a operare perc#O in ogni stato europeo fosse possibile la creazione di ,istituzioni democratic#e., scelte mediante libere elezioni. ;. a mancata integrazione globale e la nascita dei blocc2i Il ritorno degli 'sa in -uropa nel A( era dettato dalla speranza di ricomporre,sulle rovine del disordine protezionistico e su uelle,meno metaforic#e,provocate da bombardamenti e combattimenti c#e avevano raso al suolo intere citt6 europee,un sistema economico aperto in cui vigessero le regole del diritto internazionale. !li USA%del resto%erano il solo paese c*e usciva intatto e rafforzato dal conflitto. Kurante tutto il periodo staliniano,prima della guerra e dopo il A(,il filo di una robusta collaborazione tecnologica e commerciale fra lV'rss ed i paesi occidentali nn si era mai spezzato. Lo sfondo di uesta collaborazione fu rappresentato dagli aiuti basati sulla legge ,&ffitti e prestiti.,ma sopratutto dallVipotesi c#e gli '7& fossero disposti nel dopoguerra a

sovvenzionare la ricostruzione sovietica. Il prestito sarebbe stato un elemento di forte convergenza fra le J grandi potenze c#e avevano vinto la guerra. 5rima della "onferenza di Qalta, il ; gennaio A2, 4olotov illustr8 ad 9arriman, nuovo ambasciatore degli '7& (protagonista di molte fasi della relazione fra i due paesi), la ric#iesta sovietica@ un prestito di N miliardi di dollari, grazie al uale i sovietici avrebbero potuto effettuare ordinazioni importanti sul mercato americano. Ki uesto si discusse per mesi, senza grandi risultati. 0el RAN, infatti, le tensioni politic#e tra i '7& ed '%77 avevano gi6 raggiunto un livello tale da rendere impossibile ualsiasi accordo. I sovietici divennero sempre pi= reticenti e sempre pi= ostili rispetto ad ogni ipotesi americana di collaborazione. Il distacco tra 'rss ed '7& era, inoltre, approfondito dal modo in cui si era conclusa la guerra contro il Giappone. Il JN luglio, infatti, GB, '7& e "ina (non era presente il governo dellV'nione sovietica poic#3 non si trovava in stato di guerra contro il Giappone) inviarono un pesante ultimatum a <oGMo, nel uale si faceva riferimento ai risc#i impliciti alla prosecuzione delle ostilit6. Il N ed 1 agosto vennero sganciati su 9iros#ima e 0agasaGi due ordigni nucleari, c#e rasero al suolo le citt6 e provocarono migliaia di vittime. /gni speranza giapponese di compromesso venne a cadere lV) agosto, uando il governo sovietico le dic#iar8 guerra. LVimperatore 9iroito, suprema autorit6 morale e religiosa del paese, annunci8 al 7upremo "onsiglio imperiale la decisione di accettare la proposta di pace degli &lleati. Le operazioni militari vennero sospese ed il J settembre venne firmato lVarmistizio c#e, lungi dallVessere una resa senza condizioni, conteneva garanzie per la tutela dellVImperatore. La vittoria americana sul Giappone influ! sulla posizione sovietica per vari motivi. 7talin non venne privato di ci8 c#e gli era stato promesso a Qalta, ma lVimportanza del successo americano stava altrove@ nel fatto c#e le forze statunitensi avrebbero occupato da sole il Giappone e la "orea del 7ud e nel fatto c#e esse dimostravano di poter dominare non solo lV&tlantico e lV-uropa, ma anc#e lV&sia. LValtra novit6 di fondo rispetto ai rapporti sovietico-americani fu lVaffiorare della uestione nucleare. Ka anni alcune delle maggiori potenze (Germania, GB, '7&, '%77) avevano ingaggiato una gara serrata per la con uista del primato nucleare e gli americani giunsero per primi sul traguardo. In tal senso le 0azioni 'nite nascevano sotto una cattiva stella. 0ella "onferenza di 7an $rancisco (aprileFgiugno RA2) fu approvata la "arta dellV/0' da 2( 7tati. LV/rganizzazione alla uale dava vita era analoga alla 7ociet6 delle 0azioni, ma per molti aspetti pi= complessa. "ompito primario dellV/nu era mantenere la pace e la sicurezza internazionale. -ra fatto obbligo agli stati membri di tenere permanentemente a disposizione contingenti speciali c#e sarebbero stati posti sotto il controllo di un "omitato di 7tato 4aggiore, c#e avrebbe operato secondo le deliberazioni del "onsiglio di sicurezza. &ltre parti della "arta affrontavano il tema coloniale, assumendo la definizione di ,territori non autonomi. per tutti uei paesi c#e si trovavano in un regime coloniale diverso dallVamministrazione fiduciaria. LV&ssemblea dellV/nu tenne la sua prima riunione a Londra nel gennaio RAN e da allora divenne teatro pi= c#e della collaborazione internazionale, di tensioni latenti. $ra le prime risoluzioni adottate a Londra vi fu lVistituzione della "ommissione per lVenergia atomica c#e avrebbe dovuto avere il compito di definire le regole per lVuso sicuro e pacifico dellVenergia nucleare. & causa, per8, di reciproc#e diffidenze, lVipotesi di un organismo preposto al controllo dellVuso di energia nucleare cadde miseramente. $urono necessari una ventina dVanni perc#O le superpotenze trovassero un primo accordo. In poc#i mesi dalla fine del conflitto, dun ue, si era creato un profondo senso di diffidenza reciproca tra i vincitori. LV'rss era una potenza dalle enormi dimensioni geografic#e e dalle immense riserve di materie prime, ma doveva affrontare gigantesc#i problemi di ricostruzione materiale, e sul

piano internazionale, doveva definire i suoi obiettivi globali. 4entre per gli 'sa il problema della globalit6 non esisteva, per i sovietici doveva essere risolto attraverso alcune uestioni di non facile soluzione uali@ la uestione tedesca, il problema dei Balcani, uello degli 7tretti e dellVaccesso al 4editerraneo, la possibilit6 di ampliare lVinfluenza in &sia. 7talin guid8 le operazioni per raggiungere tali obiettivi con mano pesante. "os!, mentre lVegemonia statunitense veniva esercitata in modo poco visibile e la sua occupazione militare dei paesi eB nemici avveniva tra la gratitudine della popolazione> lVegemonia sovietica si manifestava in maniera oppressiva (espropriazione di industrie e beni di consumo nei paesi occupati, elezioni non corrette). In 5olonia, in %omania, in Bulgaria ed in 'ng#eria furono istituiti governi di coalizione, composti in maggioranza da comunisti. In Eugoslavia, dove gli accordi di Qalta avevano previsto un governo di unit6 nazionale, il maresciallo <ito, eroe della resistenza, present8 alle elezioni una lista di $ronte popolare c#e ac uist8 oltre il 1+W dei voti espressi. Ka un mondo c#e prima della guerra era stato dominato dal latifondismo agrario e dalla piccola propriet6 contadina uscivano ora votazioni contraddittorie rispetto ai presupposti sociali sui uali esse avrebbero dovuto essere basate. Cuesto non era altro c#e frutto dellVopera di stalinizzazione c#e i sovietici erano riusciti ad imporre. Cuanto alla uestione tedesca, il segretario di 7tato americano BMrnes, nel febbraio RAN, fece circolare lVidea di un patto venticin uennale di garanzia contro la rinascita del militarismo tedesco, ma 4olotov respinse la proposta, affermando in seguito c#e i sovietici non accettavano alcuna forma di garanzia poic#3 rifiutavano la presenza americana in -uropa. 7talin aveva da sempre considerato le forze borg#esie occidentali come avversari da combattere o con i uali collaborare temporaneamente ("ome nel R;1-RA( aveva collaborato con i tedesc#i, dal RA(-R2( con le potenze occidentali). 0el RAN, vista lVimpossibilit6 di accrescere ulteriormente le con uiste ottenute in guerra, cadevano le ragioni di una convergenza con lV/ccidente e 7talin riprese il concetto dellVinevitabilit6 della guerra fra il sistema comunista e uello capitalista. LVincubazione della svolta americana, invece, ric#iese alcuni mesi e si espresse attraverso la dic#iarazione <ruman ed il piano 4ars#all. Il J( febbraio RA*, il governo di Londra rese nota la decisione rese nota la decisione di sospendere la convertibilit6 della sterlina e uella di ritirare le truppe inglesi dalla Grecia, dove esse appoggiavano il governo di &tene contro la guerriglia comunista. La crisi britannica mise in evidenza le difficolt6 c#e riguardavano tutta lV-uropa occidentale. Infatti, ovun ue il tentativo di ricostruzione era stato finanziato dalla esportazione e dagli aiuti americani. 7i apriva, uindi, un deficit finanziario c#e in breve si sarebbe trasformato in una voragine. Il (J marzo RA*, inoltre, il presidente <ruman annunci8 al "ongresso la decisione di difendere la Grecia e la <urc#ia, entrambe sotto le pressioni sovietic#e, concedendo loro un aiuto di A++ milioni di dollari ed altri aiuti in beni di consumo, per proteggere uesta parte del mondo dai risc#i c#e la minacciavano (il discorso divenne noto come ,Dottrina Truman.). Il 2 giugno RA*, il segretario di 7tato 4ars#all, in un discorso ad 9arvard, rese pubblico nelle sue linee generali il programma di aiuti allV-uropa, compresa lV'rss ed i paesi ad essa vicini. Kapprima sovietici, cecoslovacc#i, polacc#i ed ung#eresi parvero accettarlo, solo in un secondo momento 7talin, percepito il significato politico c#e esso avrebbe assunto, rifiut8 la proposta. 0el settembre RA*, infatti, si tenne in 5olonia una riunione dei rappresentanti dei partiti dellV-uropa orientale, pi= uello italiano e francese. 0el comunicato finale della conferenza, da cui nasceva la nuova Internazionale "omunista, il Comin!orm, con sede a Belgrado, venne ribadita la divisione del mondo in due ,campi. avversi. Intanto, tutti i paesi occidentali, anc#e uelli neutrali in guerra, comprese le zone occidentali della Germania, prendevano parte alla prima organizzazione europea del dopoguerra, lV 6ece (organizzazione europea di cooperazione economica).

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1. Una proposta di lettura.


La nascita di due ,campi. contrapposti provoc8 il cambiamento delle regole delle relazioni internazionali. Kopo il A* ueste cambiarono nel senso della sempli!icazione e dellestensione. La semplificazione era determinata dal fatto c#e da allora nella vita internazionale gli interlocutori effettivi si ridussero a due@ gli '7& e l'%77. Gli altri potevano fare solo da coro sullo sfondo. 5er ualc#e anno la $rancia credete di poter operare ancora in modo autonomo, ma nel 2A, con la sconfitta nel Lietnam e durante la conflagrazione anticoloniale dell&frica del nord, tale illusione perse di senso. 5er ualc#e anno, anc#e la Gran Bretagna, forte dei suoi ancora vasti domini coloniali, credette di poter affiancare il suo primato a uello americano, ma lumiliazione subita con il fiasco della spedizione di 7uez ((12N) fu la dimostrazione dellimpossibilit6 per i britannici di azioni non concordate con gli '7&. 0essuno nel ,campo. sovietico os8 contrapporsi alla direttive della potenza guida. 7olo la "ina fino al R2)-21. Kel resto c#i osava dissentire veniva escluso, come accade alla Eugoslavia del 4aresciallo <ito . -sisteva un sistema tendenzialmente bipolare. Le due grandi potenze soltanto avevano la forza necessaria per condurre sino in fondo uno scontro militare> avevano il potere politico per interferire praticamente nellambito dei rispettivi sistemi> guidavano blocc#i economici sostanzialmente omogenei. Guidavano due imperi di genere nuovo legati da una potente affinit6 ideologica. Il secondo aspetto O uello dellestensione. Le relazioni internazionali divennero elaborazioni ispirate ad una visione inevitabilmente complessiva del panorama mondiale. I rapporti tra i due ,blocc#i. erano condizionati dal modo secondo il uale si era giunti alla nuova situazione. Infatti, ci8 era il frutto di contrapposte visioni del mondo. Le concezioni sociali, la natura dei rispettivi sistemi economici, la diversit6 delle ambizioni politic#e e dei progetti di controllo internazionale erano altrettanti elementi c#e gettavano combustibile nellantagonismo tra le due superpotenze. 7i attribu! alla contesa la definizione di ,Guerra $redda., per definire lo stato delle relazioni tra '7& e '%77, c#e viveva una lotta combattuta con mezzi pacifici ma con una virulenza, anc#e propagandistica, tale da suscitare limpressione c#e il conflitto potesse definirsi come una ,guerra.. 4a definire il periodo storico c#e va dal secondo dopoguerra alla caduta del muro di Berlino ((1)1) O semplicistico e ingannevole. Le relazioni tra le due superpotenze non furono un continuum conflittuale ma rapporti complessi caratterizzati da fasi diverse.

Il governo degli '7& aveva rinunciato ai grandi progetti %oosveltiani con la politica del containment. &ccettava il mancato adempimento degli impegni assunti da 7talin a <e#eran, Qalta e 5otsdam e subiva la sovietizzazione della zona di occupazione orientale della Germania, della 5olonia e dell-uropa balcanica. La uestione era di impedire, mediante una politica di contenimento, cioO di efficace risposta politica a ogni iniziativa staliniana, c#e i sovietici ampliassero ulteriormente il loro dominio e di aspettare c#e le contraddizioni insiste nella natura del sistema sovietico prevalessero. "ontenere significava organizzare uegli stati c#e erano sotto linfluenza statunitense per dare vita ad un insieme di relazioni vitali e durevoli. In tal senso, pi= c#e dalla ,dottrina <ruman., il ruolo fondamentale sarebbe stato svolto dal 5iano 4ars#all, lattuazione del uale avrebbe reso possibile un completo risanamento dell-uropa e la creazione di un rapporto ,virtuoso. tra leconomia americana e uella europea. -uropa /ccidentale e 7tati 'niti avrebbero costituito, sotto legida americana il soggetto capace di catalizzare leconomia mondiale, sottraendola a tentazioni collettivistic#e. Il punto politicamente pi= delicato consisteva nellac uisizione del consenso da parte dei governi interessati, senza esercitare coercizioni visibili. Loperazione risult8 abbastanza semplice tranne c#e per poc#i casi in cui gli '7& provocarono lestromissione dei partiti comunisti dalle coalizioni di governo e, solo in Italia ci8 ebbe un vasto eco poic#3 le sinistre erano in uel momento giuridicamente maggioritarie nel paese. <ra il (1A2 e il (12; l-uropa /ccidentale ricevette dagli '7& aiuti per un ammontare di JN.;N2 milioni di dollari accompagnati da un progetto di evoluzione economic#e c#e acceler8 il processo di integrazione europea. Il ,campo sovietico.. 0on vi fu da parte sovietica una politica di aiuti per la ricostruzione, poic#3 la politica dell'%77 doveva, in uella fase, sopportare oneri ben pi= pesanti di uelli americani. Li fu piuttosto una politica di sfruttamento delle risorse dei paesi occupati e in particolare della zona orientale della Germania. La nascita del "ominform aveva posto come primo problema la uestione ideologica. Cuesta riguardava la distinzione tra ,Internazionalismo 5roletario. e ,Lie 0azionali al 7ocialismo.. Kirigenti del comunismo polacco (GomulGa), di uello bulgaro (Iostov), di uello rumeno (5atrasXan), di uello ung#erese (%aSG) e di uello Sugoslavo (4aresciallo <ito) propendevano verso una concezione ,nazionalistica. del comunismo. Il c#iarimento tra le due concezioni ebbe luogo a partire dalla conferenza costitutiva del "ominform e dopo di allora fu c#iaro c#e le ,Lie nazionali. erano uneresia. 0el A) ebbero luogo lespulsione della Eugoslavia dal "ominform per deviazionismo ideologico e il ,Blocco di Berlino.. 5osta al centro della zona sovietica, Berlino era amministrata da unassemblea cittadina nella uale i partiti filoccidentali avevano l)+W dei voti e i socialisti prosovietici il J+W. 0egli accordi tecnici raggiunti dopo 5otsdam erano stati definiti corridoi ferroviari, autostradali ed aerei lungo i uali americani, francesi e britannici potessero comunicare con le rispettive zone di occupazione. Cueste intese ric#iedevano la volont6 sovietica di collaborare e la rinuncia di ogni tentativo di annullare linternazionalizzazione di Berlino. Invece dalle proposte emerse dalla prima guerra del A) uando nelle tre zone occidentali si inizi8 a parlare di riforma monetaria, preludio allunificazione delle stesse zone di occupazione. I sovietici accusarono gli occidentali di aver violato gli accordi di 5otsdam sullunita economica della Germania e alla fine del A) bloccarono le comunicazioni tra Berlino e le zone occidentali della Germania. Il blocco venne tolto nel A1 subito dopo la firma del 5atto &tlantico uando la nascita di due stati separati in Germania era sul punto di essere completata. Ka allora Berlino divenne una citt6 simbolo della fase acuta della

Guerra $redda, della divisione dell-uropa e del modo diverso con cui i regimi occidentali e uelli dell-uropa /rientale organizzavano la loro vita pubblica e privata. Le crescenti difficolt6 nei governi dei paesi satelliti dell-uropa /rientale erano la spia dellimpossibilit6 del governo di 4osca di mantenere la coesione in un mondo cos! profondamente solcato dalle diversit6 e dalle rivalit6> il tentativo di costringere con mezzi repressivi leconomia dell-uropa /rientale a collegarsi con l'nione 7ovietica e trasformarsi secondo le esigenze indicate da 4osca si scontrava contro lobiettiva difficolt6 di modificare modi di vita c#e avevano radici secolari. Kurante tutta la sua storia, il blocco sovietico conobbe un solo momento di convergenza, nel (122, uando venne firmato il 5atto di Larsavia, in risposta alla creazione della 0ato e al riarmo della Germania. -ra comun ue una convergenza imposta con la forza. Kopo lo scisma Sugoslavo del (1A), nel Y2; lo sciopero generale proclamato nella Germania -st e le sollevazioni operaie vennero represse> nel 2N la crisi della destalinizzazione attravers8 tutta l-uropa centro-orientale, suscitando la ribellione dei polacc#i, placata con mezzi pacifici, e la rivolta ung#erese, risolta con una repressione sanguinosa> nel N(, il governo della Germania orientale, per porre un argine alla fuga verso ovest di centinaia di migliaia di persone, fu spinto verso la decisione di costruire il famigerato ,muro di Berlino.> nel N), le truppe sovietic#e e uelle del 5atto di Larsavia dovevano ricondurre allordine voluto da 4osca la "ecoslovacc#ia, dopo il vano tentativo di instaurare nel paese un ,socialismo dal volto umano.. Le superpotenze erano dun ue presenti in -uropa secondo modelli molto diseguali. 0ella prima fase della guerra fredda, pressappoco fino (122, esse operarono per il consolidamento dei blocc#i rispettivi. $rattanto l'nione 7ovietica conobbe il travaglio della destalinizzazione (7talin mor! il 2 marzo (12;) e l-uropa occidentale cominci8 ad avvertire in maniera sempre pi= pesante gli effetti della decolonizzazione. $urono, uelli, gli ani in cui il conflitto tra le due superpotenze ac uist8 rapidamente una divisione globale. 0essun continente venne risparmiato. La campagna antifrancese in &sia> uella antibritannica nel 4edio /riente> uella antiamericana nellemisfero occidentale non furono c#e le prime scintille di un grande incendio. <uttavia incominciava a cambiare anc#e il campo della contesa. 7i affacciavano temi nuovi@ in primo luogo la gare per la supremazia nucleare. Kopo c#e, nel A1 l'nione 7ovietica aveva rivelato di possedere anc#essa larma atomica e di avere gi6 iniziato la costruzione della bomba 9, gli '7& si misero subito sulla stessa scia. Intanto era iniziata anc#e la competizione per la supremazia nella costruzione di vettori missilistici, specie di missili balistici intercontinentali e di missili capaci di lanciare missili nello spazio. 0el (12* l'nione 7ovietica tagliava per prima il traguardo con lo *putnik $ mentre gli americani nel (1N1 fecero sbarcare un uomo sulla superficie lunare. 5er uanto riguarda il processo di decolonizzazione americani e sovietici fecero a gara, per ualc#e anno, nel fornire aiuti, nellinviare tecnici, nel proporre modelli di sviluppo. Cuesta gara, uesto periodo venne definito della , coesistenza competitiva.. Lampliarsi della contrapposizione costituiva, insieme alle tensioni precedenti, costituiva una miscela esplosiva. La competizione militare e missilistica esponeva lumanit6 ai risc#i dallautodistruzione. L.e uilibrio del terrore. offriva molte certezze offensive ma anc#e una sorta di insicurezza esistenziale collettiva. 7i affacciava il problema di allentare il conflitto, avviando ualc#e forma di distensione. 5ossono essere esemplari alcuni eventi@ la conferenza di Ginevra ((122)>la visita di "#ruscev negli '7& ((121)> un tentato vertice di 5arigi ((1N+)> parve toccare il punto pi= basso nel corso della crisi dei missili a "uba ((1NJ), ma dopo tale data si modific8 rapidamente, cos! da consentire c#e si giungesse al Test >an Treat?, il trattato di sospensione degli esperimenti nucleari nellatmosfera ((1N;), c#e per la prima volta segn8 il reciproco impegno degli stati 'niti e dell'nione 7ovietica di ,governare insieme. il pi= esplosivo dei conflitti c#e dividevano le superpotenze, avviando

linizio di una stagione di negoziati durante la uale il ricordo delle esperienze del passato perse le sue specific#e connotazioni per dare luogo a grandi speranze di distensione internazionale.

2.

#evoluzione del sistema dei blocc2i.

$ra il (1A* e il (122 entrambi i blocc#i vennero strutturati in maniera organizzativa molto precisa. Il 5iano 4ars#all non era una strutturazione. L-ca ( "uropean Cooperation Administration)non era unorganizzazione ma solo lorganismo mediante il uale gli 7tati 'niti coordinavano gli aiuti all-uropa. 0emmeno l/ece era, ai suoi inizi, unorganizzazione perc#O essa era stata costituita per la formulazione dele ric#ieste europee di aiuto agli '7&. 7olo l'nione -uropea dei pagamenti era unorganizzazione, ma dal carattere tecnico. Levolvere del sistema occidentale verso una pi= rigorosa disciplina politica e, in seguito, militare, ebbe inizio nel (1A). 0el (1A* si svolse a Londra uninutile sessione del Council o! @oreign 4inisters, per iniziare la discussione sul trattato di pace con la Germania. In uesta occasione si pervenne alla conclusione c#e il pericolo di una rinascita tedesca era assai meno grave della minaccia sovietica. Lo stesso anno il ministro degli -steri laburista inglese. Bavin, pronunci8 alla "amera dei "omuni un forte discorso nel uale denunci8 con elo uenza il carattere aggressivo della politica estera sovietica e c#iam8 con energia i paesi europei a dare una risposta appropriata allo stalinismo (egli parlava di ,'nione occidentale.). "ome avevano gia fatto con il 5iano 4ars#all, gli americani si dic#iararono disposti a partecipare alla difesa purc#3 uesta non fosse dettata da interessi nazionali ma da una visione generale. Kagli 'sa partiva un forte impulso verso la trasformazione degli ideali europeistici. Il discorso di Bavin mise in moto un rapido negoziato e un pi= lungo processo politico. 0el (1A) venne firmato il 5atto di BruBelles, il primo trattato multilaterale diretto formalmente a tutelare i cin ue firmatari (Gran Bretagna, $rancia, Belgio, 5aesi Bassi e Lussemburgo) dalla minaccia di una ripresa aggressiva della Germania o da , ualsiasi situazione c#e potesse rappresentare una minaccia contro la pace, dovun ue essa si fosse presentata.. Il patto era solo il primo passo di un processo pi= vasto. 5arallelamente gli esponenti del movimento europeo, cioO di una consociazione di organizzazioni europeiste, tennero nel (1A) all&Sa un congresso europeo c#e contribu! ad assimilare il trattato di BruBelles e i successivi negoziati per l&lleanza &tlantica con il movimento europeistico. Il congresso port8 alla nascita del "onsiglio d-uropa, il negoziato alla stipulazione del 5atto atlantico. & marzo il presidente <ruman assicur8 c#e lappoggio americano non sarebbe mancato. 0egli 7tati 'niti prevaleva la convinzione c#e il 5iano 4ars#all fosse pi= c#e sufficiente a favorire la rinascita dell-uropa occidentale e, di conseguenza, il contenimento delle pressioni sovietic#e. -ra anc#e diffusa la persuasione c#e 7talin, una volta assimilata la "ecoslovacc#ia al ,campo. sovietico, non nutrisse intenzioni militarmente aggressive verso il resto d-uropa. Lesito, trionfale per i partiti filoamericani, delle elezioni politic#e italiane (A)) rassicurava anc#e circa le sorti del paese pi= esposto a eventuali colpi di mano provenienti dalla Eugoslavia. Cuesto insieme di elementi rendeva difficile per gli americani comprendere le ragioni vere delle paure europee e le conseguenti insistenze. Gli europei premevano a tal punto da avviare una serie di incontri con i capi militari americani e canadesi (noti come Aentagon Talks) per studiare la natura vera della minaccia sovietica e i mezzi tecnici per respingerla. &l 7enato, <ruman poteva puntare sulla presenza del senatore Landemberg, il collaboratore pi= adatto per superare uelle obiezioni c#e avevano la loro radice nella

tradizione originaria degli '7& di non sottoscrivere entangling alliances (alleanze vincolanti) allesterno dellemisfero occidentale. Le discussioni su uesto temo ebbero luogo mentre a Berlino i sovietici protestavano con crescente energia e ferme minacce di ritorsione verso i progetti occidentali di cambio del marco. La risoluzione Bandemberg venne approvata lo stesso giorno nel uale i sovietici ponevano in essere le prime misure relative al ,blocco di Berlino.. "i8 c#e accadde poi nella eB capitale tedesca non fece poi c#e consolidare la determinazione c#e doveva portare al 5atto atlantico. La risoluzione infatti concedeva la potest6 al presidente americano di stipulare accordi regionali o accordi collettivi concernenti la sicurezza nazionale degli 7tati 'niti. 5er gli 'sa fu una svolta storica c#e ampliava verso lambito politico-militare limpegno c#e essi stavano assumendo come potenza guida del ,campo. occidentale. Il A aprile (1A1 a ?as#ington fu firmato il trattato del 5atto atlantico. 4a cerano tre uestioni aperte riguardanti il 5atto. La pi= importante riguardava la natura dellimpegno c#e i contraenti avrebbero assunto mediante lalleanza, poic#3 da essa sarebbe derivata la natura delle azioni c#e ciascuno avrebbe dovuto compiere ualora si fosse verificato il casus !oederis (levento c#e avrebbe provocato lentrata in funzione delle garanzie negoziate). Il cuore politico dell&lleanza era rappresentato da una garanzia difensiva contro lattacco di terzi. 4a larticolo del trattato riguardante ci8 non era molto esplicito. Infatti la natura delle azioni da intraprendere era lasciata ai singoli membri dell&lleanza> ueste non sarebbero state necessariamente di natura militare. Cuesta era una garanzia indiretta per il 7enato degli 'sa c#e in uesto modo non sarebbe stato espropriato del diritto costituzionale di dic#iarare lo stato di guerra. Laltro aspetto cruciale del negoziato fu la definizione dei limiti geografici ai uali esso sarebbe stato esteso. 0el trattato si parlava di ,area dell&tlantico settentrionale.@ uesta definizione poteva essere definito in modo diverso. La uestione si pose per la 7pagna e per lItalia. "ontro lestensione alla 7pagna esisteva lostacolo decretato dalle 0azioni 'nite, c#e avevano posto lostracismo diplomatico alla dittatura di $ranco. LItalia dal punto di vista geografico non si pu8 collocare nellarea settentrionale. 5oi cera il problema politico del risc#io militare riguardante Grecia e <urc#ia. 7e lItalia entr8 a far parte del 5atto atlantico fu grazie alle insistenze francesi. La $rancia, infatti, si sarebbe sentita isolata dal punto di vista del retroterra politico, senza la partecipazione dellItalia, in uanto il 5atto sarebbe stato letteralmente un trattato ,marittimo.. La partecipazione dellItalia avrebbe poi dato all&lleanza un carattere pi= centro-europeo. "os! il governo italiano fu invitato ad aderire ad unalleanza, il testo della uale esso non aveva contribuito a definire. Kal (1A1 gli 7tati 'niti diventarono il arate dello status uo nell-uropa /ccidentale. "i8 port8 ad un vincolo politico permanente tra gli '7& e l-uropa occidentale. 0el (12+ ci fu lattacco della corea del 0ord (filosovietica) alla "orea del 7ud (filoamericana). Intanto nel A1 fu costituita la %epubblica $ederale <edesca e &denauer fu eletto cancelliere. 7empre nello stesso anno nasceva la %epubblica Kemocratica tedesca sotto la guida di 'lbric#t, capo del 5artito 7ocialista (7ed). La Germania divisa era lo specc#io europeo della situazione coreana. Cuestultima era, secondo <ruman, lassaggio circoscritto delle reazioni c#e la violazione delle regole tacite della guerra fredda poteva provocare. <ra la fine del A1 e gli inizi del 2+ inizi8 la competizione nucleare tra le due superpotenze. 0el (12+ il ,ational *ecurit? Council aveva adottato una nuova ipotesi strategica@ la 0sc-N) (limpegno finanziario americano per spese militari passava al J+W del bilancio statale) c#e aggiornava le teorie prevalentemente difensive del cointainment. Lintersezione tra la revisione strategica americana e le ripercussioni della guerra di "orea rimise in discussione il problema della difesa europea. La formazione della %epubblica

federale tedesca era collegata a tale revisione. La $rancia aveva accettato la sua formazione solo dopo la firma del 5atto &tlantico. Cualsiasi mutamento dello status giuridico e militare della Germania doveva fare i conti con lopposizione francese c#e voleva la garanzia c#e tale riarmo sarebbe servito solo alla difesa europea e non anc#e alla rinascita del militarismo tedesco. 7ul piano economico il progetto venne elaborato da Eean 4onnet e da %obert 7c#uman. Il piano teneva conto della robusta iniziativa europeistica lanciata dalla conferenza dell&Sa, secondo la uale le risorse carbo-siderurgic#e di $rancia e Germania divenissero loccasione per una convergenza. 0el (12J venne istituita la "eca, nel uale confluirono $rancia, Germania, Italia e i tre stati del BeneluB. Leniva cos! affidata all&lta autorit6 comunitaria un compito effettivamente soprannazionale. 5oc#i valutarono sino in fondo limportanza dellappoggio americano al progetto. 7e prima del 5atto &tlantico gli americani erano stati molto prudenti ad accreditare lipotesi c#e esistesse davvero una minaccia militare sovietica verso l-uropa, nel (12+ essi avevano mutato idea. La nuova strategia di difesa atlantica era basata sulla partecipazione della Germania ad un esercito europeo. 0el (121 gli 'sa proposero la creazione, nellambito del 5atto &tlantico di una struttura militare integrata, posta sotto il comando statunitense, ma della uale avrebbero dovuto far parte anc#e dieci divisioni tedesc#e. "os! il problema europeo diventava soprattutto un problema francese. Il governo di 5arigi elabor8 dapprima il piano Aleven c#e prevedeva la creazione di un ministero europeo della Kifesa come premessa della nascita di un esercito integrato. La proposta venne recepita tiepidamente e 5arigi trovo nella formula della Ceca un modello c#e poteva essere ripreso con gli opportuni adattamenti, allinterno del uale il riarmo della Germania sarebbe stato diluito in modo tale da non apparire allarmante. Lenne creato lesercito atlantico integrato, con sede a 5arigi, posto sotto il comando del generale -isen#o:er e appoggiato su una solida struttura organizzativa c#e in pratica divenne, dun ue, lorganizzazione del 5atto atlantico@ la ,ato. Il secondo passo i uesta direzione fu la creazione dellesercito europeo integrato@ La Comunit+ europea di di!esa ("ed) venne istituita nel (12J. 4a il processo di ratifica da parte dei sei 5arlamenti interessati incontr8 ualc#e scoglio, specie in $rancia. 0el (12A l&ssemblea 0azionale bocci8 il trattato della "ed e ci8 fu una sconfitta cocente per gli europeisti 7empre nel 2A venne messo a punto un nuovo trattato, c#e istituiva l#Unione europea occidentale ('eo)> uesta sarebbe stata lambito organizzativo entro il uale collocare lesercito europeo con la partecipazione tedesca. -ssa sarebbe stata governata da un "onsiglio rappresentato dai rappresentanti dei governi. 0el (122 il processo di ratifica era concluso. "on gli accordi di 5arigi il ,campo. occidentale aveva completato la sua organizzazione, estendendosi anc#e al fronte militare. 7i restitu! piena sovranit6 alla %epubblica federale tedesca e ci8 rendeva possibile la sua partecipazione al 5atto atlantico. La sola Germania esistente fu uella governata da &denauer e avviata ad unimpressionante rinascita non soltanto politica ma anc#e economica, senza c#e ci8 suscitasse allarme nel mondo. "i8 c#e ebbe luogo nell-uropa occidentale accadde specularmene anc#e nel ,campo. sovietico. Kopo lassimilazione della "ecoslovacc#ia e lespulsione della Eugoslavia dal "ominform , i governi dell-uropa orientale erano allineati allidea di internazionalismo proletario. 0on era stato stipulato nessun accordo difensivo generale. Lunico accordo generale esistente era il Comecon ("onsiglio di reciproca assistenza economica) c#e in un certo senso rispecc#iava l/ece. 'na volta firmati gli accordi di 5arigi sull'eo ((12A), venne convocata a 4osca una conferenza alla uale parteciparono, accanto ai rappresentanti sovietici, uelli dell&lbania,

della Bulgaria, della "ecoslovacc#ia, della 5olonia, della %epubblica democratica tedesca, della %omania, dell'ng#eria, oltre a uelli dell'%77 stessa. &llindomani della ratifica dei trattati dell'eo, il governo sovietico denunciava i trattati difensivi stipulati. I rappresentanti degli otto paesi convocati precedentemente a 4osca ci tornarono per stipulare un trattato ,di amicizia, cooperazione e mutua assistenza., meglio noto come il Aatto di Barsavia. &nc#e uesto indicava il casus foederis. 0on esisteva, invece, separazione tra accordo politico e accordo militare. Il trattato prevedeva c#e sarebbe stato creato subito un comando militare unificato. 0el (122, si pu8 dire c#e la fase europea della guerra fredda e del confronto bipolare fosse terminata.

-. Dal con!ronto alla prima distensione.


&lle elezioni presidenziali americane del (12J vinse il repubblicano -isen#o:er. La sua vittoria port8 al potere un gruppo dirigente nuovo nel uale spiccava la figura di Kulls, grande esperto di problemi internazionali, nominato segretario di 7tato. 5oc#i giorni dopo linsediamento del nuovo presidente mor! 7talin (2 marzo (12;). Kulls era preceduto dalla fama delle sue critic#e contro la timidezza della politica estera di <ruman@ &ltro c#e contenimentoP Lerso la politica sovietica occorreva una ,politica di ardimento., unazione dinamica c#e portasse alla ritirata sovietica, anc#e a costo di giungere sullorlo del conflitto. 0el (12A Kulls preannunci8 un ,eC ook cioO una nuova concezione della strategia militare degli 7tati 'niti. -gli esplicit8 la sua dottrina come massive retaliation$ cioO della rappresaglia massiccia, basata sul concetto c#e ,il modo migliore per prevenire laggressione. era uello di ,basarsi in primo luogo su una capacit6 di risposta immediata. e massiccia contro ogni gesto ostile compiuto dai sovietici. Cueste enunciazioni venivano preannunciate proprio uando dal mondo sovietico venivano segnali di crisi e di apertura alla coesistenza. La dottrina della rappresaglia massiccia prevedeva c#e ogni aggressione sovietica fosse contrastata da una risposta tale da annientare la potenza dellavversario. 4a vi era stata, dal A2 in poi, una reale minaccia militare sovietica tale da legittimare una rappresaglia massicciaY 5erci8 il ,eC ook non aveva una portata diretta , relativa a ipotesi realistic#e. -ra pi= c#e altro un messaggio lanciato agli europei e ai sovietici. Il messaggio di Kulls era diretto a prevenire temuti e possibili colpi di mano o, forse, a stabilire nuove condizioni di convivenza militare. In uegli anni l-uropa divenne, in un certo senso, un partner secondario degli '7&. 7i comprese c#e la svolta sanzionava la retrocessione dell-uropa da soggetto delle relazioni internazionali a oggetto della politica delle superpotenze. Eean 4onnet, c#e nel (12J era stato nominato presidente dell&lta &utorit6 della "eca, nel (12A annunciava la volont6 di riprendere la propria libert6 dazione in ambito europeo. -gli suggeriva la formula dellintegrazione europea per settori@ trasporti, energia tradizionale, sfruttamento comune dellenergia nucleare, agricoltura. I governi si mossero in una direzione meno pratica e pi= politica, discutendo lidea di una integrazione economica dell-uropa in senso generale, da costruire in due fasi@ prima mediante la formazione di ununione doganale poi con lunione economica. 0el (122 con la conferenza dei ministri degli -steri della "eca si ide8 il cosiddetto rilancio europeo. 0el (12* nac uero i trattati di %oma relativi alla costituzione del 4ercato unico europeo e dell"uratom. I due trattati furono accolti con scetticismo da alcuni paesi, guidati dalla Gran Bretagna, c#e, nel (121, crearono una "uropean @ree Trade Association (-fta), intesa come contraltare del 4ercato comune. $rattanto Kulls aveva dispiegato con molta energia i nuovi orizzonti della sue politica e i sovietici avevano manifestato la variet6 di interessi c#e li animava@ in senso difensivo o repressivo ma anc#e in senso distensivo rispetto ali 7tati 'niti. 0el (12; gli 7tati 'niti ripristinarono regolari relazioni diplomatic#e con la 7pagna, in cambio di basi militari e

portuali. 0ello stesso arco di tempo operarono per un riavvicinamento della Eugoslavia, diplomaticamente isolata, la Grecia e la <urc#ia. 0el (12A i tre paesi firmarono un trattato di alleanza c#e indirettamente e provvisoriamente colleg8 la Eugoslavia al sistema atlantico e direttamente costrinse lItalia a rinunciare alle speranze di annettere tutto il <erritorio libero di <rieste. 0ellottobre 2A lItalia accett8 una situazione di compromesso grazie alla uale <rieste era restituita allamministrazione italiana mentre la parte orientale del previsto <erritorio libero restava alla Eugoslavia. 0el 2; Kulls effettu8 un lungo viaggio nelle capitali del 4edio /riente per la costituzione di una fascia protettiva a sud del "aucaso in funzione antisovietica. Il primo risultato indiretto di tale missione fu la fine della crisi anglo-iraniana, aperta nel 2( dalla decisione del governo di <e#eran di nazionalizzare la &nglo-Iranian /il "ompanM. -ra linizio delle grandi contese petrolifere dei decenni successivi. 0ellagosto 2A la crisi fu risolta con lestromissione di 4ossadeg# ma anc#e con la nascita di un consorzio di compagnie petrolifere il A+W delle uali americane. Kulls si occup8 anc#e dell&sia orientale con la firma del *out2 "astern Asia Treat? 6rganization (7eato), un trattato di mutua difesa analogo al 5atto &tlantico e sottoscritto da '7&, GB, $%, &ustralia, 0uova Helanda, $ilippine, <#ailandia e 5aGistan. -isen#o:er prometteva, poi, al presidente del Lietnam del 7ud il diretto aiuto americano. Cuesta ,pattomania. di Kulls potrebbe essere interpretata come unestensione a tutto il mondo della dottrina del containment@ anzic#3 contenere, accerc#iare l'nione 7ovietica. La successione a 7talin fu tortuosa e tormentata. 0el (12; la ,5ravda., organo del partito comunista dell'nione 7ovietica (5cus), annunci8 la scoperta di un complotto c#e port8 allarresto di un certo numero di persone. 7talin lasciava dietro di s3 uneredit6 imponente@ -gli era riuscito a trasformare la vita sociale sovietica e a dare all'rss il ruolo di superpotenza globale. &veva trasformato le forze armate del paese in una poderosa macc#ina da guerra. <uttavia aveva creato un sistema economico pieno di contraddizioni. Le scelte di politica economica erano affidate allinsindacabile giudizio dei dirigenti del 5cus. 'na burocrazia gigantesca sovrintendeva allattivit6 di uesto sistema sulla base di criteri c#e mettevano in primo piano la crescita dellindustria pesante e del complesso militare a danno della produzione di beni di consumo. In uesta impresa venivano sperperati immensi capitali e immense risorse materiali senza il calcolo del rapporto costiFbenefici. 5erci8 il problema dei costi di 7i affront8 produzione era subordinato allesigenza di raggiungere obiettivi determinati uantitativamente e non ualitativamente. Il monopolio dellindustria statale completava i caratteri del sistema@ isolato dal mondo, autosufficiente, autoreferenziale gi6 condizionato da varie contraddizioni. Kinanzi ad una politica di investimenti voluta prima politicamente c#e economicamente, veniva meno in esso la spinta allaccumulazione, allinnovazione, al potenziamento delle risorse umane, poic#3 era assente un adeguato incremento di produttivit6. 'n paio di settimane dopo la morte di 7talin si costitu! una sorta di direzione collegiale@ 4alenGov divenne 5rimo ministro, 4olotov ministro degli -steri, BariSa ministro degli Interni, Bulganin ministro della Kifesa, Iaganovic ministro per le Cuestioni economic#e. Il maresciallo Lorosilov fu nominato capo dello stato. "#ruscev assunse la guida del 5cus. Buona parte dei successori di 7talin ambiva ad assumerne leredit6. Lo scontro dur8 sino al (12A e termin8 con la sconfitta di 4aleGov e il successo di "ruscev. 4alenGov aveva una visone pi= aperta. 0el 2; egli, oltre a promettere un cambiamento delle priorit6 economic#e, a favore di una maggiore produzione di beni di consumo, disse esplicitamente di essere favorevole a un miglioramento dei rapporti con l/ccidente> disse di considerare una guerra nucleare come un disastro per tutta lumanit6 (mentre altri esponenti sovietici si dicevano sicuri c#e una guerra nucleare avrebbe anzitutto distrutto il

sistema capitalistico). 7ia 4alenGov c#e "#ruscev considerarono il dialogo con l/ccidente uno dei due capisaldi della loro politica internazionale. Laltro era lallargamento del campo dazione rispetto alla tradizione staliniana. Lavvio della decolonizzazione e il linizio del movimento dei non allineati creavano opportunit6 del tutto nuove. Lincontro tra le prime tendenze verso lallentamento delle tensioni si ebbe gi6 nel (12;. <rattative portarono alla firma di un armistizio c#e stabiliva in "orea una linea di demarcazione dei due eserciti abbastanza vicina al ;)U parallelo, dove la guerra era cominciata. Larmistizio defin! una suddivisione provvisoria ma durevole. La seconda occasione di convergenza fu rappresentata dalla conferenza dei ministri degli -steri delle uattro grandi potenze riunita a Ginevra nel (12A per discutere della situazione europea. 7i affront8 la discussione della situazione nel Lietnam e di un trattato di pace con la "orea, alla presenza di un rappresentante della %epubblica popolare cinese e di rappresentanti di entrambi i governi coreani. 0ulla venne concluso sulla uestione coreana mentre un accordo venne raggiunto in relazione al Lietnam, al Laos e alla "ambogia. Gli accordi di Ginevra rispecc#iavano anc#e le nuove condizioni del sistema internazionale. Kopo i trattati del (1A* fu la prima volta c#e tra le superpotenze si raggiungeva un compromesso su un tema di rilievo. Kopo anni di tensioni, le maggiori potenze del mondo e in particolare le superpotenze, sostituivano al primato del conflitto uello del compromesso. 7i colloca esattamente nella medesima direzione la conferenza di Ginevra del (122, & favorire la tendenza dellapertura al dialogo ci fu lesito positivo del negoziato per il trattato di pace con l&ustria. Cuesta era ancora sotto un regime doccupazione uadripartita analogo a uello della Germania poic#3 i sovietici condizionavano la stipulazione del trattato alla soluzione del problema tedesco. Lenne firmato il ,trattato di stato. grazie al uale la repubblica recuperava piena indipendenza , con una sola restrizione@ lobbligo di inserire nella costituzione una clausola di permanente neutralit6. I uattro grandi ('sa, 'rss, $r, GB) si incontrarono per discutere di uattro temi@ la riunificazione della Germania> la sicurezza europea> il disarmi> lo sviluppo delle relazioni -st-/vest. 4ancarono in uella occasione risultati pratici. Kominava piuttosto la diffidenza verso i segreti progetti dellantagonista@ sia l'nione 7ovietica, c#e gli 7tati 'niti mentre intessevano il dialogo, tendevano ad allargare e consolidare le loro zone di influenza. Ka Ginevra iniziava la fine di tutta la guerra fredda e non solo la c#iusura del confronto bipolare. /gni crisi acuta venne seguita dal recupero delle ragioni del dialogo. In uesto clima trovarono spazio due ulteriori novit6@ la visita di &denauer a 4osca e il superamento della paralisi delle 0azioni 'nite 5er uanto riguarda la visita del cancelliere tedesco a 4osca, i sovietici intendevano spingerlo verso un dialogo pangermanico c#e di fatto svuotasse la recente integrazione alla %epubblica federale tedesca nel sistema atlantico> &denauer, invece, voleva con determinazione affermare il contrario. La visita permise c#e tra i due paesi si stabilissero regolari relazioni diplomatic#e. 5er uanto riguarda invece la uestione delle 0azioni 'nite, nel (122 il "onsiglio di sicurezza raggiunse un accordo per lammissione di (N nuovi membri (poic#3 gli 7tati 'niti facevano problemi per paura c#e gli e uilibri numerici in senso all&ssemblea potessero modificarsi in favore dell'rss), con i uali la consistenza numerica dell/rganizzazione saliva da 2) a *A paesi. &nc#e in seno all/nu iniziava una fase di cambiamenti. Kopo 7talin il governo di 4osca si affacci8 o riaffacci8 con crescente determinazione nel 4editerraneo, in &frica, nell&merica Latina, nell&sia meridionale e sud-orientale, in "ina e nel 5acifico. 7i trattava dellaspirazione a mostrare c#e davvero l'rss era una superpotenza globale capace di fare presente ovun ue il suo peso. I successori di 7talin inaugurarono con fervore e giovanile entusiasmo la prassi dei lung#i viaggi fuori

dall'nione 7ovietica. &lla fine del (12A si recarono in "ina, 0el (122 "#ruscev si rec8 a Belgrado, per una grande pacificazione con il 4aresciallo <ito. <uttavia "r#uscev colse un vero successo poic#3 la sua visita frantumava l&lleanza balcanica e spingeva <ito lontano dallintegrazione atlantica, verso il neutralismo. 7empre nel 22 "#ruscev e Bulaganin visitarono in se uenza la Birmania, l&g#anistan e lIndia. Il viaggio fu un vero successo poic#3 rafforz8 le propensioni neutralistic#e del governo indiano e mise le basi per una collaborazione economica c#e avrebbe provocato nefaste conseguenze per la crescita economica indiana, ma c#e dur8 sino alla crisi dell'nione 7ovietica.

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a destalinizzazione e la crisi del sistema sovietico.

Le transizioni alla guida dell'rss ebbero sempre un carattere traumatico. La morte di 7talin (2;) fu uno di uesti eventi. Il nuovo corso inaugurato da 4alenGov si ripercosse subito nei rapporti con i paesi del 5atto di Larsavia, dove gli esponenti dellestremismo stalinista furono rapidamente sostituiti. La vera e profonda innovazione si ebbe a 4osca, con lestromissione dal potere di 4alenGov e lascesa politica del segretario generale del 5cus, 0iGita "#ruscev. 0el (122 egli si presentava come un uomo nuovo, in ogni caso ,diverso da 7talin.. Il suo programma politico non differiva in sostanza da uello di 4alenGov. -gli, per8, era riuscito a far prevalere la tesi c#e l'rss avrebbe giocato meglio le sue carte internazionali se si fosse preparata ad affrontare la dialettica bipolare in un clima privo di tensioni e seguita da alleati resi pi= fedeli da nuove forme di coesione economica, meno opprimenti di uelle staliniane. Il momento culminante dellascesa di "#ruscev e dellenunciazione del programma fu il XX congresso del 5artito, tenuto a mosca nel febbraio del (12N. -gli tenne due discorsi@ uno pubblico dedicato alle uestioni internazionali, laltro segreto, dedicato solo ai sovietici, ma non alle ,delegazioni straniere., fatte poc#e eccezioni. 0el discorso pubblico "#ruscev annunci8 i temi della coesistenza pacifica, le possibilit6 di evitare la guerra e le differenti vie di transizioni verso il socialismo ( c#e era, in pratica, la sconfessione dell ,internazionalismo proletario. staliniano e lapertura al concetto di ,vie nazionali al socialismo.). L'nione 7ovietica avrebbe operato per consolidare la pace. In uesto clima il socialismo avrebbe potuto fare grandi passi in avanti e con uistare pacificamente il mondo slavo nei paesi in cui la forza del capitalismo avesse reso necessaria ,unacuta lotta di classe rivoluzionaria.. Il discorso conteneva enunciazioni importanti, ma non esplosive. Cueste furono affidate al discorso segreto uasi pe intero dedicato ad una critica aspra, serrata, caricaturale dellimmagine di 7talin, della politica c#e egli aveva seguito, del ,culto della personalit6. c#e egli aveva alimentato, delle atrocit6 c#e aveva commesso, del terrore c#e aveva disseminato nel proprio paese, della sistematica violazione della legalit6 di cui si era macc#iato. -ra, insomma, una distruzione sistematica del mito e del ruolo di 7talin come personalit6 positiva nella vita sovietica. 'na distruzione c#e coinvolgeva la persona e il sistema c#e uesta aveva creato. Il discorso doveva restare segreto, ma venne poi lasciato trapelare e consegnato alla stampa americana, c#e lo rese pubblico senza c#e vi fossero smentite. Leco della condanna politica dellinternazionalismo proletario e, poco dopo, uella del ,rapporto segreto. segnarono un altro momento di crisi del comunismo internazionale. La nuova linea dei comunisti sovietici dest8 scalpore in "ina, dove il rapporto venne considerato un primo sintomo di cambiamento in senso riformistico. Il seme del dissenso tra 4osca e 5ec#ino era piantato. 5i= estese ancora furono le conseguenze nell-uropa orientale dopo

c#e venne soppresso il "ominform@ il 5cus si avviava verso nuovi rapporti con i partiti fratelli dell-uropa orientale. La destalinizzazione ebbe effetti devastanti in 5olonia> esplosero manifestazioni, scioperi, e a 5oznan incidenti repressi dalla polizia@ era una reazione antisovietica. Le masse polacc#e videro in GomulGa il simbolo delle loro speranze. "entinaia di migliaia di manifestanti riempivano le strade di Larsavia e di tutto il paese. GomulGa fu cooptato nel "omitato centrale del 5artito e uesta fu la conferma della sua lealt6 all'rss> in pi= egli era un personaggio perfettamente funzionale alla soluzione della crisi. 4a lesplosione del malcontento dei polacc#i dava una nuova misura della fragilit6 intrinseca al sistema sovietico. "i fu poi la crisi ung#erese. 7e in 5olonia il 5artito operaio unificato polacco riusc! a trovare al proprio interno il modo per superare la crisi, in 'ng#eria uesta assunse rapidamente una portata c#e andava ben oltre linfluenza dei comunisti e c#e metteva in gioco lesistenza stessa del regime. $ra gli intellettuali e gli studenti aveva messo radici un movimento c#e aveva dato vita, allinterno delle strutture comuniste, al "ircolo 5etofi. I dibattiti investirono la politica oppressiva di %aGosi. Leco dei fatti polacc#i allarg8 lagitazione. 0el (12N si cerc8 di trovare una soluzione analoga a uella polacca mediante il sacrificio di %aGosi e la nomina di un suo collaboratore, -rno Gero, a primo segretario del 5artito. La misura era tardiva e insufficiente anc#e perc#3 il 5artito era spaccato i tre fazioni@ gli staliniani, i moderati guidati da Iadar e i simpatizzanti di 0agM, espulso alla fine del (122. Incominciarono manifestazioni studentesc#e e popolari con la ric#iesta c#e si formasse un governo, sotto la guida di 0agM. Il J; ottobre venne convocata attorno alla statua di 5etofi una grandiosa manifestazione, alla uale presero parte studenti, operai e gente comune. La manifestazione ac uist8 un carattere incendiario> fu una vera battaglia con morti e feriti. Il "omitato centrale del 5artito, consultato "#ruscev, decise di nominare 0agM 5rimo ministro, lasciando nelle ani di Gero la guida del 5artito. La folla c#iedeva la partenza dei sovietici e le dimissioni di Gero. Il J2 attorno al palazzo del governo, si verificarono nuovi scontri, con decine di vittime. Ka allora ebbe inizio una vera e propria guerriglia. 0agM, allora, annunci8 c#e un accordo per il ritiro dei sovietici era stato raggiunto, c#e la polizia politica era sciolta e c#e al suo posto veniva istituito un corpo di sicurezza. 7ubito dopo 0agM annunci8 la formazione di un nuovo governo. Lincertezza cresceva e il governo stentava a rafforzare la sua autorit6. 0agM, allora, ottenne dal governo lapprovazione della ric#iesta di ritiro dell'ng#eria dal 5atto di Larsavia. La uestione diventava, da interna, internazionale. 0agM si illudeva di aver ottenuto lassenso sovietico. I sovietici avevano ritirato le loro truppe solo per riorganizzarle e rafforzarle. Iadar lasci8 Budapest per recarsi presso gli esponenti sovietici@ da ueste ricevette linvestitura a sostituire 0agM non appena le forze armate avessero ristabilito la normalit6. $rattanto &ndropov (allora ambasciatore sovietico a Belgrado) fingeva di discutere con 0agM i particolari del ritiro sovietico. Gli eventi precipitarono@ lattacco militare sovietico fu risolutivo. 0agM era costretto a cercare rifugio presso lambasciata Sugoslava ignorando c#e <ito aveva gi6 concordato con i sovietici la linea di condotta da tenere. 4olti fuggirono, altri furono perseguitati> 0agM venne catturato e condannato a morte. Iadar formo un nuovo governo. 7ulle sue spalle e su uelle dei sovietici cadeva un peso enorme. La rivoluzione e la repressione dimostravano lincapacit6 dei sovietici di stabilire nei paesi da essi controllati regimi circondati da un vero consenso sociale. 5roiettato sui 5artiti comunisti dell-uropa occidentale, il caso ung#erese ebbe conseguenze disastrose per il 5artito poic#3 esso dimostr8 c#e i limiti dellesperienza sovietica appartenevano alla natura del ,socialismo reale.. -bbe inizio una crisi c#e a lungo avrebbe minato la credibilit6 del comunismo mondiale come ,nuovo umanesimo..

Il conflitto bipolare si era spostato sul piano della coesistenza competitiva. 03 gli americani n3 i sovietici avevano interesse a modificare uella situazione. Ka uesto punto di vista 5olonia e 'ng#eria erano solo un problema di 4osca.

0.
0.1

@ine dei sistemi coloniali e coesistenza competitiva.


Il contesto

La decolonizzazione fu uno degli elementi caratterizzanti le relazioni internazionali del XX secolo. 5rese lavvio subito dopo la seconda guerra mondiale e si svilupp8 in due fasi@ nellimmediato dopoguerra e negli anni c#e, attorno al (1N+, videro, in pratica, la fine del colonialismo e la sua condanna come illegittimo dal punto di vista del diritto internazionale. Kopo di allora si pose il problema dello scambio diseguale come ostacolo da superare. La decolonizzazione modific8 le regole del commercio internazionale nel sistema dei paesi ad economia di mercato, ma pose anc#e sfide di adattamento e di elasticit6 ai paesi ei sistemi economici pianificati e centralizzati. Kopo di allora il tema dei rapporti fre i paesi di recente indipendenza e vecc#ie potenze coloniali sub! una svolta, nel senso c#e impose ai precedenti poteri imperiali il problema di correlarsi con le economie coloniali in termini di cooperazione verso la crescita di soggetti nuovi, politicamente autonomi, economicamente stabili e capaci di avviarsi verso una crescita virtuosa, non condizionata a priori dalle esigenze della madrepatria. Lassetto globale formatosi negli ultimi decenni del XIX sec. - rimasto in apparenza intatto sino alla met6 degli anni "in uanta, divent8 un campo di combattimento nel uale si scontravano le speranze residue delle vecc#ie potenze coloniali di mantenere una loro ,influenza. sui territori gi6 posseduti, le ambizioni delle superpotenze e le speranze dei governi nuovi. La decolonizzazione aveva trasformato il problema dello sviluppo da uestione interna ai singoli territori coloniale in uestione internazionale dalla crescente centralit6. Cuasi tutta l&frica, molte parti dell&sia meridionale e mediorientale, tutta l&sia sud-orientale, le isole del 5acifico, buona parte dell&merica centrale e degli arcipelag#i caraibici e alcuni territori dell&merica meridionale erano sotto il controllo europeo. -ra una concentrazione di potenza e una convergenza di risorse, grazie alla uale poc#i paesi dominavano gran parte del globo.

0.2 a natura del rapporto coloniale.


Limperialismo europeo espresse tutto il dinamismo della societ6 capitalistica. Le colonie furono lo strumento del loro predominio mondiale. Il mercato delle materie prime grezze era finanziato da capitale europeo Gli imprenditori erano i secondi beneficiari di uesto scambio. La grande finanza era il campo di compensazione e di accumulazione dei profitti da reinvestire. Kal punto di vista delle relazioni internazionali, limperialismo contemporaneo fu lespressione di una assoluta indifferenza rispetto alla volont6 delle popolazioni interessate. <ale indifferenza si tradusse, secondo i casi, nellassunzione in proprio del governo diretto dei territori ai fini dellinteresse nazionale o nella ricerca di autorit6 tradizionali locali disponibili, in cambio del riconoscimento del loro peso politico e di alcuni

vantaggi economici, a prestare la loro collaborazione alle potenze coloniali nellattuazione dei loro progetti di sfruttamento. Cueste relazioni esprimevano una indiscriminata politica di potenza. Il fenomeno coloniale fu in particolare un complesso sistema di trasferimenti diseguali c#e invest! su piani diversi le regioni colonizzate. $u in primo luogo trasferimento di poteri politici e di modelli organizzativi. $u poi un colossale trasferimento di merci e capitali. Il risultato di ci8 era la trasformazione dei territori colonizzati in societ6 economicamente dipendenti dal nuovo assetto produttivo. - uilibri sociali antic#i venivano travolti dal cambiamento. 5roletarizzazione, urbanizzazione, acculturazione creavano problemi sociali nuovi, collegati ai caratteri del mutamento. 7pesso uesti trasferimenti riguardavano anc#e cultura e tecnologia. Cuesti investimenti permanenti solo in teoria arricc#ivano i territori coloniali, poic#3 in pratica essi erano funzionali allinteresse imperialistico. In sintesi, il sistema degli imperi tradizionali aveva travolto culture ancestrali e provocato violente trasformazioni, piegando etnie e modi di produzione a esigenze c#e appartenevano allinteresse della potenza imperiale. &veva inserito i territori colonizzati, e soprattutto l&frica, nel processo di sviluppo capitalistico delle potenze europee, con tutte le contraddizioni c#e lo caratterizzavano. Il risultato fu c#e le forze autoctone o le sottili 3lite culturali c#e avevano assimilato dagli europei le critic#e contro il sistema capitalistico si allearono contro gli europei. &nticolonialismo tradizionale e anticolonialismo rivoluzionario si allearono.

0.- Il declino del colonialismo.


$inc#3 il rapporto con le colonie non pose se non occasionali momenti di scontro, finc#3 forti apparati burocratici derivavano la loro sussistenza e i loro privilegi dalle funzioni esercitate nelle colonie e finc#3 la crescita dei profitti o il flusso dei trasferimenti di merci rec8 vantaggi al mercato della madrepatria le ragioni c#e facevano sopravvivere un sistema costruito su rapporti diseguali sopravvivevano. 4a la forza del colonialismo incominci8 a diminuire proprio perc#3 si affievolirono le motivazioni c#e lo tenevano in pedi. Gradualmente si comprese c#e il sistema imperiale favoriva poc#i, senza recare beneficio ai pi=, e la nascita del movimento socialista mise ancora di pi= in luce uesta contraddizione. 5oi si comprese c#e nemmeno il sistema industriale traeva enormi profitti dalla colonizzazione. La sconfitta degli italiani ad &dua (-tiopia) nel ()1N risuon8 in tutto il continente africano e oltre. La rivolta dei boxers in "ina ((1++) mostro c#e anc#e in &sia legemonia europea non era scontata. Le azioni di ?ilson e di Lenin diedero attualit6 al problema coloniale. 0el (1J+ si credette di dare una prima dimostrazione di apertura con la creazione dei regime dei mandati. <uttavia i mandati di tipo B e " non furono c#e colonie larvate. 7olo nei mandati di tipo & (lIra , la 5alestina, il Libano e la 7iria) le forze politic#e locali ottennero ualc#e soddisfazione con lindipendenza dellIra ((1;J) e con la promessa francese a 7iria e Libano di una imminente indipendenza ((1;N).

0./ a decolonizzazione' prima !ase.


La graduale evoluzione dellimpero britannico con la creazione dei Dominions pressoc#3 indipendenti e la nascita del ConnonCealt2> la reazione allattacco italiano all-tiopia> la partecipazione di consistenti reparti coloniali alla seconda guerra mondiale> il fatto c#e durante il conflitto i giapponesi avessero occupato molte colonie europee nell&sia orientale e nel pacifico diedero altrettanti colpi alla robustezza dei sistemi imperiali.

Le crisi pi= importanti della prima fase della decolonizzazione furono vissute dalla $rancia. In Indovina, sin dal (1A2, i francesi dovettero fronteggiare il $onte per lindipendenza del Lietnam (Liet 4in#) dominato dal 5artito "omunista e guidato da 9o "#i 4in#> il Laos proclam8 la sua indipendenza mentre i francesi controllavano solo il Lietnam meridionale e la "ambogia. Il governo di 5arigi propose la concessione di una relativa indipendenza allinterno dell'nion $ranXaise@ fra il AN e il2( i negoziati si susseguirono agli scontri armati, sinc#3 lindipendenza dei tre stati nellambito dell'nion $ranXaise venne riconosciuta. I rivoluzionari guidati da 9o "#i 4in# non persero le speranza. <ra il 2J e il 2; i migliori reparti francesi, assediati dalle forze Liet 4in#, vennero sconfitti duramente. &lla "onferenza di Ginevra si riconobbe lindipendenza del Laos e della "ambogia e, rispetto al Lietnam, si stabil! un regime provvisorio. Il paese sarebbe stato diviso in due zone doccupazione@ a nord del (*U parallelo avrebbero governato i Liet 4in# e a sud sarebbe rimasto il controllo francese (c#e presto venne trasferito agli americani). In uegli anni anc#e in &frica settentrionale messa i discussione la presenza francese. In 4arocco e i <unisia i movimenti indipendentisti avevano profonde radici politic#e, culturali e religiose. La dilagante influenza del nazionalismo arabo e lesempio dellindipendenza concessa alla Libia sin dal (12+F2( furono contagiosi. In <unisia linsurrezione dei !allag2as (contadini) port8 sulle soglie di una crisi generale. Il 5rimo ministro francese promise lindipendenza> i negoziati intrapresi nel (12A si intrecciarono con linsurrezione algerina. 0el (12N la $rancia concesse la piena indipendenza alla <unisia e frattanto anc#e il 4arocco aveva ottenuto la piena indipendenza. Linsurrezione generale proclamata dal @ront de ibDration ,ationale dell&lgeria poneva problemi di ben pi= grave portata. In &lgeria i coloni francesi rappresentavano il ceto dominante la vita economica. 5er uasi dieci anni la crisi algerina venne combattuta come una vera e propria guerra. Il controllo della situazione sfugg! dalle mani del governo civile e pass8, in &lgeria come in $rancia, nelle mani dei militari. Ka &lgeri londata rivoluzionaria si trasfer! i $rancia, dove essa prospetto soluzioni autoritarie. La situazione era cos! grave c#e solo il generale Ke Gaulle sembrava poterla risolvere. -gli fu eletto presidente della %epubblica nel (12). -gli riusc! ad avviare negoziati col @ront de libDration c#e durarono fino al (1N+ e culminarono con gli accordi di "vian c#e creavano una repubblica algerina indipendente, con la riserva di alcuni privilegi per la $rancia.

0.0

a !ase culminante della decolonizzazione.

Kopo il (12N e la crisi di 7uez il processo di decolonizzazione ac uist8 un ritmo vertiginoso. La conferenza di Bandung dei paesi non allineati promossa di 0e#ru, <ito, 0asser, 7uGarno, con lappoggio del ministro degli -steri cinese H#ou -nlai, aveva mostrato lintreccio tra decolonizzazione e sc#ieramenti bipolari. Lindipendenza con uistata dai paesi nordafricani e il declino dellinfluenza britannica nel 4edio /riente avevano spinto il governo di Londra ad accelerare un processo c#e lo liberava dal controllo dellonere del controllo diretto di situazioni sempre meno facili da governare. 5i= complicato fu il modo mediante il uale i francesi procedettero nel loro impero centraficano. Ke Grulle propose un progetto di CommunautD c#e concedeva lindipendenza a tutti gli 7tati membri, pur mantenendoli allinterno dellarea francese. La $rancia fin! per concedere la piena indipendenza a tutte le sue colonie, salvo mantenere con esse uno stretto vincolo economico. Il caso del "ongo belga. Il movimento di indipendenza congolese aveva presto spinto il governo belga ad accelerare il processo di decolonizzazione. 0el (1N+ venne proclamata lindipendenza del "ongo ma il governo c#e venne creato era cos! debole e diviso al suo

interno c#e, in poc#i giorni, la situazione del paese mostr8 tutti i segni dellingovernabilit6. Lenne proclamata la secessione del Iatanga e il governo c#e era stato insediato subito dopo lindipendenza c#iese aiuto al "onsiglio di 7icurezza dell/nu. Ka uel momento la situazione del "ongo divenne il banco di prova della capacit6 dazione delle 0azioni 'nite. Le dispute presero una piega drammatica nellautunno uando Iasavubu estromise tutte le autorit6 esistenti e costitu! un governo militare e c#iuse le ambasciate sovietica e cecoslovacca. L/nu riusc! a reprimere la secessione del Iatanga solo nel (1NA. Kurante la XII sessione dell&ssemblea generale delle 0azioni 'nite ((1N+) la nuova coalizione afro-asiatica fece approvare una risoluzione nella uale si diceva c#e il colonialismo era ,contrario alla "arta dell/nu.@ uindi illiceit6 del colonialismo e prevalenza del principio di autodeterminazione. La fine del colonialismo c#iuse per sempre lepoca del controllo europeo in vaste regioni del mondo e apr! altri capitoli politici. 5er gli stati nuovi, il problema era di dare a se stessi una definizione> costruire un gruppo dirigente> affrontare la sfida dello sviluppo economico, c#e solo avrebbe dato un senso allindipendenza. -sisteva anc#e il problema di correlare tali esigenze alle proposte o alle offerte c#e soggetti, come le superpotenze, si erano precipitati ad illustrare. Il neutralismo si era presentato subito come la via duscita pi= facile rispetto ai risc#i di una scelta. Kalla grande conferenza tenuta a Belgrado ((1N() scatur! la creazione formale del movimento dei non allineati. La sua elasticit6 gli permise di crescere sino a diventare la coalizione dominante l&ssemblea generale delle 0azioni 'nite. 4a il ,<erzo 4ondo. invece di essere davvero neutrale e di esercitare una funzione positiva rispetto ai contrasti del sistema bipolare, divenne il campo dazione per la coesistenza competitiva. 4eno risc#iosi ma pi= impegnativi erano per8 i problemi dello sviluppo. Kopo lindipendenza gran parte dei paesi interessati cerco di cancellare la decolonizzazione con la creazione di complessi industriali autonomi, spesso finanziati dai sovietici, meno spesso dagli americani. -ra evidente nei sistemi c#e si vennero a creare (protezionismo e gestione centralizzata delleconomia) in molti casi linfluenza del modello sovietico. La politica degli aiuti diventava cos! il campo della competizione. <uttavia le industrie c#e vennero create non riuscirono a diventare competitive e non sostituirono le esportazioni tradizionali. Gli americani intervennero soprattutto mediante le grandi multinazionali c#e agivano sulla base di precise idee relative alla divisione del lavoro globale. La crescita numerica dei paesi in via di sviluppo (5vs) rafforz8 le idee di uegli economisti e politici c#e giudicavano prioritaria la modificazione delle regole stesse del commercio internazionale. Le condizioni del commercio internazionali erano determinate dal fatto c#e la politica degli stati industrializzati provocava la diminuzione dei prezzi delle materie prime, delle uali i 5vs erano esportatori, rispetto alla crescita dei prezzi dei prodotto finiti provenienti dai paesi sviluppati. 0el (1NA nac ue lUnctad, la principale rivendicazione della uale fu la ric#iesta c#e i termini di scambio del commercio mondiale venissero modificati a favore dei prodotti dei 5vs. & rendere contraddittoria la ric#iesta sopravvenne il rincaro dei prezzi del petrolio, provocato da paesi appartenenti al gruppo dei non allineati. "i8 nonostante, la risposta delle multinazionali e dei singoli paesi del sistema occidentali non si arrocc8 in un secco rifiuto ma in una serie di accordi parziali e regionali. Il 1att accett8 di inserire il tema dello sviluppo tra i suoi obiettivi. "i8 c#e non riusc! ad affermarsi fu il progetto di dare vita a un ,0uovo ordine economico internazionale.. Il problema rimase aperto. &lcuni dei 5vs entrarono nella via dello sviluppo rapido e divennero i Aaesi di nuova industrializzazione (corea del 7ud, 4alaMsia, <ai:an, 9ong Iong, 7ingapore)> i produttori di petrolio trassero in vario modo profitto dallinatteso incremento delle loro entrate> altri rimasero condizionati dalla spirale del debito internazionale e del sottosviluppo.

0. Tra competizione e distensione' una scelta politicamente strategica.


Lidea c#e lo scontro fra sistema comunista e sistema democratico fosse dominato da motivazioni ideologic#e perde senso nel momento in cui la competizione rispetto ai paesi di recente indipendenza non ebbe alcuna considerazione per la natura dei regimi esistente nei singoli paesi. &mericani e sovietici appoggiavano c#i era disposto a collaborare con loro, indipendentemente dalla natura dei governi interni. Gran parte dei nuovi conflitti ebbe come teatro l&frica, l&sia o l&merica Latina. La coesistenza competitiva dava unevidente centralit6 ai temi economici, intesi in senso lato@ come investimenti, trasferimenti di risorse, regole del commercio internazionale, movimenti finanziari. La competizione tra modelli di sviluppo metteva in rilievo la capacit6 tecnologica delle due superpotenze di fronteggiare bisogni nuovi ma elementari e, al tempo stesso, di mantenere un alto ritmo di sviluppo economico e tecnologico in patria. &veva inizio un confronto nuovo e durevole c#e aveva come posta in gioco la supremazia globale e, come aspetti caratterizzanti, la competizione nel <erzo 4ondo, la gara per la supremazia nucleare e spaziale, e la dimostrazione di possedere risorse tecnologic#e adeguate ai tempi nuovi oltrec#3, in prospettiva, al superamento della crisi energetica della uale la vicenda di 7uez offr!, nel 2N, le prime avvisaglie. Le radici della uestione di 7uez risalivano allascesa al potere in -gitto dei ,giovani ufficiali., guidati nel 2J dal generale 0e uib e dal 2A dal colonnello 0asser. Cuesti aveva fatto propria la bandiera del nazionalismo arabo e , nel (122, uella del neutralismo. 0on era ancora una minaccia per l/ccidente ne per Issale. La situazione sub! una svolta uando 0asser, nellambito dei progetti di modernizzazione dell-gitto, assunse lidea di far costruire sul 0ilo unimponente diga, in virt= della uale il corso delle ac ue delle fiume avrebbe potuto essere razionalizzato in modo da rendere possibile un considerevole incremento delle terre fertili sulle sue sponde. 7ebbene nel (122 l-gitto avesse iniziato a ricevere armi dalla "ecoslovacc#ia, 0asser cerc8 di raccogliere i finanziamenti presso la Banca mondiale, gli 7tati 'niti e la Gran Bretagna. "i8 cre8 una situazione ingarbugliata. La propaganda antisraeliana e il tono antioccidentale della sua azione internazionale suscitavano perplessit6. 4a contemporaneamente affiorava lidea c#e se l-gitto di fosse impegnato in un processo di modernizzazione ci8 avrebbe distolto lattenzione degli egiziani dal conflitto con Israele. 5er ueste ragioni il governo americano elabor8 un progetto di finanziamento condizionato allimpegno egiziano di non accettare aiuti sovietici per il medesimo scopo. 0asser tergivers8 e i sovietici si proposero come finanziatori alternativi. Kulls comunic8 agli egiziani il ritiro della proposta cosicc#3 0asser diede lannuncio c#e il canale di 7uez era nazionalizzato, con indennizzo agli azionisti della compagnia proprietaria, poic#3 i proventi delle tariffe per la navigazione lungo il canale diventavano la fonte di finanziamento per la diga da costruire. La crisi divenne esplosiva uando i britannici e, soprattutto, i francesi colsero loccasione per li uidare un personaggio c#e minava le loro posizioni in &lgeria e nel 4edio /riente. 0asser, infatti, appoggiava con armi e finanziamenti la rivolta anticoloniale algerina e tesseva una politica antibritannica in Giordania e in Ira . Infine la situazione di Israele appariva deteriorata dalle difficolt6 c#e l-gitto, mediante il controllo della base di 7#arm el-7#eiG#, proiettava rispetto alla navigazione verso il porto di -lat, punto di approdo dei commerci israeliani con l/riente. $rancia, Gran Bretagna e Israele firmarono a 7Ovres un accordo segreto sulla base del uale Israele avrebbe attaccato l-gitto e forze dintervanto rapide anglo-francesi sarebbero state paracadutate a 7uez, con il pretesto di garantire, rispetto ai pericoli della guerra, la libera navigazione attraverso il canale. Loperazione part! immediatamente ma

lazione dimostr8 la mediocrit6 delle forze armate anglo-francesi, mentre gli israeliani mostravano sia la rapidit6 sia limpegno tecnico necessari per occupare tutto il 7inai. I sovietici, nella speranza di con uistare linfluenza nel 4edio /riente, e gli americani, nel timore di perderla ualora si fossero esposti allaccusa di complicit6 con linvasore, si mossero verso il medesimo obiettivo. I primi minacciando di intervenire con armi nucleari mentre furono gli americani a prendere liniziativa politica presentando un progetto di risoluzione all&ssemblea generale dell/nu c#e c#iedeva limmediato cessate il fuoco, il ritiro dei belligeranti oltre le linee di armistizio e il blocco di tutte le operazioni militari. Inglesi e francesi furono costretti a cessare il fuoco e anc#e gli israeliani c#e ebbero come garanzia per la navigazione la costituzione dell'nef ($orza di -mergenza delle 0azioni 'nite) c#e avrebbe occupato la base di 7#arm el-7#eiG# e la ,striscia. di Gaza per fermare lo stillicidio di scontri locali. La crisi metteva in evidenza i seguenti fatti@ c#e le esigenze delle relazioni bipolari prevalevano rispetto a uelle della solidariet6 atlantica> lesistenza del problema di controllare gli impianti petroliferi sia le vie di trasporto lungo le uali il petrolio giungeva ai paesi industrializzati. 5erci8 la crisi di 7uez pu8 essere assunta come paradigma della confluenza di elementi nuovi nellevolvere delle relazioni internazionali del XX secolo. Gli anni tra il (12* e il (1N; il fulcro della vita internazionale si sarebbe tradotto nella definizione dei rapporti strategici fra le superpotenze e nellaffiorare del tema della supremazia tecnologica. La combinazione fra armamenti nucleari e vettori destinati al loro lancio pose il problema della partecipazione europea non solo nel senso della dislocazione dei missili a gittata intermedia ma anc#e della partecipazione dei paesi europei al possesso di ordigni nucleari. Cuesta possibilit6, c#e i francesi perseguirono con tenacia, specie con Ke Gaulle, fu seriamente discussa in vista di unestensione anc#e alla %epubblica federale della Germania e allItalia. $ra il (12* e il (12) affior8 lipotesi c#e la Germania entrasse in possesso di armi nucleari proprie. Il problema della proliferazione nucleare metteva in luce risc#i c#e riguardavano tutta lumanit6. 5erci8 esso imponeva alle superpotenze il compito della regolamentazione e, anzi, della sospensione degli esperimenti. Liniziativa venne presa nel 2* dal delegato statunitense all/nu, Lodge, c#e lanci8 in modo formale il progetto di un negoziato per la creazione di un sistema di controllo internazionale. Il primo ostacolo era rappresentato dal timore sovietico verso il riarmo nucleare tedesco> il secondo era rappresentato dalle difficolt6 interne al sistema sovietico in relazione proprio allo stesso tema e, pi= in particolare, alla situazione di Berlino> il terzo ostacolo era rappresentato dal fatto c#e i sovietici consideravano come un risc#io per loro imminente la prossimit6 al loro territorio di basi missilistic#e americane. Il superamento di uesti ostacoli era la condizione per laccordo. Il primo momento critico fu rappresentato dalla crisi di Berlino aperta dal uasi ultimatum sovietico del 2) e c#iusa dalla costruzione del 4uro di Berlino. "era il problema della fuga dei cittadini della Germania -st a /vest. 4a, soprattutto, 'lbric#t, allarmato dalla possibilit6 del riarmo della Germania /vest, premeva su "#ruscev perc#3 prendesse su uesta uestione una posizione energica. "os! il leader sovietico cerco di negoziare con la superpotenza avversaria la rinuncia della nuclearizzazione della Germania occidentale. Il negoziato fu un successo per "#ruscev mentre ci8 provoc8 dubbi nel blocco occidentale sulla determinazione degli americani di difendere gli europei secondo la dottrina della ,rappresaglia massiccia.. Cuesta fu infatti sostituita dalla dottrina della ,rappresaglia flessibile..

5er far cessare lo stillicidio delle emigrazioni clandestine il (; agosto (1N( venne eretto il 4uro di Berlino. 'naltra uestione politica riguardava il timore sovietico rispetto alle basi americane prossime al territorio dell'rss. -ra un timore giustificato. Lo stesso -isen#o:er ammetteva sin dal (121 c#e se il 4essico o "uba fossero diventati comunisti e avessero istallato sul loro territorio missili sovietici, gli '7& avrebbero dovuto reagire. Cuesto caso si present8 proprio a "uba nel (1NJ. con poc#e eccezioni l&merica Latina era rimasta fuori dal conflitto bipolare, condizionata soprattutto dallegemonia degli 7tati 'niti. 0el (1A* era stato firmato il 5atto di %io e nel (1A) venne creata l/rganizzazione degli 7tati &mericani (/sa) con sede a ?as#ington. <uttavia esistevano tensioni legate alla profonda disuguaglianza esistente tra i paesi dell&merica Latina e degli 7tati 'niti. I primi segni di cambiamento si ebbero nel (12A in Guatemala dove il governo democratico venne eliminato grazie allintervento congiunto di reparti dellesercito guatemalteco e guerriglieri sovvenzionati dai servizi segreti statunitensi. 4aggior successo ebbe la lotta rivoluzionaria a cuba. Il potere politico era nelle mani di poc#i proprietari terrieri, incapaci di far fronte ai cambiamenti del paese e di condurre una politica non subalterna agli '7&. "os! si cre8 unalleanza sociale fra la piccola borg#esia e il mondo proletario e contadino. &lla testa di uesto movimento si pose nel giugno del (12; $idel "astro. 0ello stesso anno, dopo un tentativo rivoluzionario non riuscito egli venne imprigionato e poi, amnistiato nel 22, si rifugi8 in 4essico dove fond8 il movimento ,JN luglio.. Insieme ad -rnesto ,"#e. Guevara "astro tent8 nel (12N uno sbarco insurrezionale a "uba. & malapena riusc! a sfuggire alla cattura e a rifugiarsi sulla 7ierra 4aestra con una dozzina di sopravvissuti allimpresa. Ka l!, in poco pi= di due anni, guid8 la lotta contro il dittatore Batista. I compagni di "astro crebbero fino ad infiltrarsi nelle citt6 e a seminare il panico negli ambienti governativi. 0el (121 Batista, incapace di resistere e privo dellappoggio americano, fugg! dall&vana, dove i ,partigiani. di "astro fecero il loro ingresso trionfale. &l suo primo apparire "astro non guidava una coalizione filocomunista. Il suo governo venne subito appoggiato dagli 7tati 'niti, c#e auspicavano il consolidamento di un regime riformista. <uttavia la politica di riforme e le infiltrazioni comuniste presenti nel nuovo governo cubano misero in allarme gli americani, mentre dallisola centinaia di persone ostili alla politica castrista fuggivano in $lorida dove insediarono una colonia cubana sempre pi= influente anc#e nella vita interna degli 7tati 'niti. 'na svolta risolutiva ebbe luogo nel (1N+ uando "uba venne visitata da l 5rimo 4inistro sovietico, 4iGoSan, c#e firm8 con il governo di "astro un accordo per lac uisto di tutta la produzione saccarifera dellisola ad un prezzo di favore ma compensato dalla concessione di un prestito di (++ milioni di dollari. Ka uel momento "uba diveniva un potenziale avversario degli 7tati 'niti. <ra il N+ e il N( le relazioni dei cubani con gli statunitensi continuarono a peggiorare tanto c#e "astro c#iese una notevole riduzione del personale dellambasciata americana@ ?as#ington decise la rottura delle relazioni diplomatic#e. 0el deteriorarsi della situazione si inser! un deplorevole episodio, la tentata spedizione di (J++ esuli cubani sullisola, nella Baia dei 5orci, nella fiducia c#e lo sbarco potesse provocare uninsurrezione anticastrista, ma gli esuli vennero tutti catturati. La spedizione era finanziata dai servizi segreti americani. Il (Umaggio (1N( "astro dic#iar8 c#e "uba era una repubblica socialista e da allora incominci8 a trasformare la vita dellisola secondo il modello del ,socialismo reale. sovietico. 5er vicinanza geografica e per situazione politica, "uba era potenzialmente il terreno ideale per mettere alla prova la resistenza americana rispetto al sorgere, presso il territorio

degli 7tati 'niti, di un risc#io analogo a uello c#e l'nione 7ovietica vedeva nellesistenza i <urc#ia e in Italia di basi missilistic#e a medio raggio.. Lidea di istallare basi missilistic#e a "uba fu partorita dal 5residium sovietico nel (1NJ. %aul "astro si rec8 a 4osca per la messa a punto del progetto. 7i trattava di prevedere linvio a "uba di A2.+++ militari sovietici e di istallare nellisola cin ue reggimenti specialistici capaci di lanciare complessivamente non meno si A+ missili del tipo 77-A e 77-2 contro il territorio degli 7tati 'niti. "on le basi sovietic#e di "uba l'rss avrebbe raddoppiato la sua forza nucleare anc#e dal punto di vista della strategia globale. I lavori di istallazione ebbero inizio e gli americani ne ebbero subito notizia. Il presidente IennedM venne informato e da allora ebbe inizio la crisi c#e, per diversi giorni, ebbe tutti gli aspetti di una crisi imminente, sebbene entrambe le superpotenze non perdessero il senso delle loro relazioni. In una lettera personale di IennedM a "#ruscev il presidente descrisse la gravit6 della situazione, spieg8 c#e altre navi sovietic#e erano in navigazione verso "uba, dic#iar8 c#e gli 7tati 'niti avevano fissato una linea di , uarantena. oltre la uale non avrebbero accettato il passaggio di navi sovietic#e dirette a "uba e afferm8 c#e le navi c#e non avessero rispettato il blocco sarebbero state fermate, ispezionate e, se necessario, respinte con la forza. I sovietici dapprima negarono, poi "#ruscev ordin8 alle navi sovietic#e di non forzare il blocco. -gli invi8 una prima lettera privata a IennedM nella uale si disse pronto a revocare tutte le iniziative in corso e smantellare le basi gi6 insediate ualora il presidente avesse dic#iarato pubblicamente c#e gli 'sa non intendevano invadere "uba. Il giorno dopo "#ruscev invi8 una seconda lettera (c#e venne diffusa dalla radio di 4osca) nella uale il ritiro dei missili da cuba era condizionato dallo smantellamento delle basi missilistic#e in <urc#ia. Lenne raggiunto il compromesso sullo smantellamento delle basi missilistic#e. 0el (1N; venne firmato da 'sa, 'rss e Gran Bretagna il Test >an Treat? (trattato per la sospensione degli esperimenti nucleari nellatmosfera). Cuesta scelta strategica del NJ-N; era per8 anc#e dominata da considerazioni interne all'nione 7ovietica. 0el paese era in corso un serrato dibattito sulle scelte economic#e di fondo e sulla validit6 del modello produttivo sovietico. "#ruscev coltivava lambizione c#e l'rss potesse, entro il (1*+, raggiungere il livello di produzione e la ualit6 della vita esistenti negli 7tati 'niti anc#e nel settore privato. "i8 ric#iedeva una diversa distribuzione degli investimenti e un ridimensionamento delle spese militari.

L&+!+M'NIA DI DU+ IM +#I + I SU'I LIMITI. 12B3912A2 1. Una proposta di lettura.


La fine del colonialismo tradizionale non permette la cancellazione della parola ,impero. dal lessico delle relazioni internazionali. 7opravvissero, infatti, altre forme di dipendenza, caratteristic#e del rapporto fra le due superpotenze con i paesi appartenenti ai blocc#i di alleanze da esse guidati.. nel caso degli 7tati 'niti la dipendenza era collegata al tema della difesa comune, a uello della cooperazione economica, a uello dello scambio diseguale sul piano tecnologico e, in alcuni casi, a una dose di dipendenza sul piano delle scelte politic#e interne. 7i pu8 parlare di ,impero. in un senso nuovo, cioO nel senso di coalizione di paesi economicamente organizzati come economie di mercato e politicamente governati secondo le regole dei sitemi democratici pluralistici dominanti nel mondo occidentale, legati alla potenza egemone da un rapporto di collaborazione politica e di dipendenza militare. In parte dissimile era il rapporto interno allimpero sovietico. Bisogna fare una tripartizione@ i rapporti fra le ,repubblic#e. c#e costituivano l'nione delle %epubblic#e socialiste sovietic#e erano, nel loro insieme, fortemente simili ai vecc#i sistemi coloniali. In uesti paesi il governo sovietico perseguiva una politica di ,russificazione. non indifferente alle specificit6 nazionali (investiva il sistema delleconomia e il sistema della difesa). &ccanto ai popoli dell'rss vi erano uelli dei paesi del 5atto di Larsavia c#e avevano mantenuto la loro sovranit6 c#e nel (1N) Breznev specific8 essere una ,sovranit6 limitata.. Il terzo ,cerc#io. dellimpero sovietico era rappresentato dagli stati c#e, dopo aver ac uisito lindipendenza, erano economicamente legati all'rss. In uesto caso O impossibile parlare di rapporto imperiale ma solo di espressione di una politica di potenza. I due imperi consolidarono la loro estensione tra il (12N e il (1N;. Kopo di allora ac uistava prevalenza laccentrarsi dei poteri decisionali attorno allasse bipolare. <uttavia, data lesistenza dei due imperi, era necessario c#e uesti definissero le regole della loro convivenza. Kal (1N; al (1*A, uasi senza pausa, lelaborazione delle regole del bipolarismo continu8 con il ,on Aroli!eration Treat? ((1N))> poi con gli accordi 7alt I ((1*J) e 7alt II ((1*A). La conferenza di 9elsinGi sulla sicurezza e la cooperazione in -uropa port8, nel (1*2, al modello per la definitiva pacificazione del continente.

7e gli 7tati 'niti avevano davvero attuato una ,revisione angosciosa. della loro politica verso l-uropa e, dopo il (122, avevano cessato di considerare i temi europei come centrali nella loro politica globale, restava il fatto c#e lazione della diplomazia americana non era stata particolarmente attenta alla sensibilit6 francese durante la guerra di &lgeria> non aveva tenuto conto dei progetti franco-tedesc#i-italiani di costruire un armamento nucleare autonomo se non per ostacolarli a favore dellaccordo con i sovietici> aveva lasciato c#e la costruzione del 4uro di Berlino avesse luogo senza prestare troppa attenzione allo sdegno dei tedesc#i e degli europei> aveva vissuto la crisi di "uba ,informando. e non ,consultando. gli alleati> aveva poi affrontato il problema delle garanzie nucleari all-uropa sostituendo agli impegni con la Gran Bretagna lipotesi di una forza multilaterale> aveva assistito con diffidenza all/stpolitiG di Brandt> aveva pilotato due conflitti mediorientali, nel (1N* e nel (1*;, urtando contro gli interessi dell-uropa occidentale. I governi europei nutrivano diversi gradi di irritazione, i simboli pi= evidenti della uale furono laccordo Ke Gaulle-&denauer del (1N;, la decisione di Ke Gaulle, nel (1NN, di ritirare la $rancia dal comando integrato della 0ato e la netta presa di posizione di molti governi europei rispetto alla politica degli 'sa nel Lietnam. 0el (12* l-uropa occidentale var8 i trattati istitutivi della "omunit6 -conomica -uropea ("--). &ttraverso il processo di integrazione, l-uropa recuper8 gradualmente la volont6 di restare una delle forze guida delleconomia mondiale, mettendo le basi anc#e per diventare uno dei soggetti potenzialmente diversi, anc#e dal punto di vista politico, dagli 7tati 'niti. 7i trattava del sorgere di un partner pi= forte e meno rassegnato allegemonia bipolare. La decisione americana del (1*( di sospendere la convertibilit6 del dollaro diede energia al disegno europeistico. 0on minori erano i problemi interni al blocco sovietico. 0el (1NA "#ruscev fu sostituito. 7ul piano economico si tentarono una serie di riforme gestionali e tecnic#e, c#e non potevano risolvere le contraddizioni connaturate nel sistema. 7ul piano internazionale, il miglioramento delle relazioni con gli 7tati 'niti fu pesantemente condizionato dalla crisi cecoslovacca del (1N) e dallo scontro del (1N1 con la cina c#e poi si avvicino agli occidentali. Lalleanza con il Lietnam di 9o "#i 4in#, filosovietica e anticinese e il successo della lotta antiamericana dei vietnamiti era anc#e un successo sovietico ma i limiti imposti dalla distensione circoscrivevano la portata del successo. 'na volta raggiunta la percezione della parit6 e della mutua capacit6 di completa distruzione, lalternativa era solo la limitazione degli armamenti. <enute presenti le difficolt6 finanziarie americane, la crisi c#e accompagn8, enfatizzandola, la guerra del Lietnam e uelle derivanti dalla crisi energetica seguita dalla guerra del (1*; tra -gitto e Israele, forse i sovietici potevano pensare c#e i costi della distensione fossero accettabili, nella prospettiva di una successiva crescita dell'rss. 0el (1N; il pessimo raccolto costrinse il governo di 4osca a ripristinare il razionamento e la carestia fu evitata solo grazie a consistenti ac uisti di grano dallestero. /rmai le previsioni sul crollo dellimpero sovietico incominciavano a circolare nella letteratura politica. I sovietici ottennero dalla distensione una limitazione dellimpegno americano in Lietnam, c#e dopo la vittoria di 9o "#i 4in# , divenne stretto alleato di 4osca. Gli statunitensi recuperarono una maggior libert6 di manovra in tutto il globo e, soprattutto, ridimensionarono i risc#i della recessione economica. Larco di tempo c#e va dal (1NA al (1*;-*2 pu8 essere descritto come una parabola durante la uale le superpotenze riuscirono a proseguire la politica di intese nucleari> nel (1*2 la parabola si avvi8 verso la fase discendente in cui si restitu! asprezza al confronto bipolare. Il problema di fondo consisteva nellimpossibilit6 di governare, senza consenso e solo in virt= della supremazia nucleare, una pluralit6 di soggetti sottoposti a tensioni

divergenti. 'n altro aspetto del problema era laffiorare di una disuguaglianza strutturale tra le due superpotenze. &ccanto alla crisi energetica, i temi critici della fase discendente della parabola furono rappresentati dal riproporsi della uestione della sicurezza europea per uanto riguarda la minaccia data dal dispiegamento degli ,euromissili. sul territorio del 5atto di Larsavia. Gli 7tati 'niti vivevano la crisi politica legata alle dimissioni di 0iBon ((1*A) e al lungo, successivo periodo elettorale, culminato nellelezione di "arter alla presidenza e poco dopo alla crisi della presenza americana in Iran. I sovietici dovevano affrontare problemi nuovi@ limpossibilit6 di mantenere le posizioni ac uisite nel 4edio /riente, la crisi della loro presenza mediterranea, loffensiva del dissenso interno e le ramificazioni c#e uesto aveva nei paesi del 5atto di Larsavia o nei paesi dell-uropa occidentale> laspro scontro con i paesi europei in relazione al dispiegamento degli euromissili e limprovvisa accelerazione delle difficolt6 da tempo vissute rispetto all&fg#anistan, sino alla risc#iosa decisione dellintervento militare del (1*1. Il sistema bipolare nutriva alcuni elementi di fragilit6, il principale dei uali era rappresentato dalla diversa capacit6 delle superpotenze di reagire alle tensioni emergenti e, in particolare, alla sfida imposta dalla crisi energetica e, comun ue, incombente sui sistemi produttivi. "os! le mediate certezze del bipolarismo non durarono a lungo.

2. Il polo statunitense e i suoi problemi.


Il successo pubblicitario di IennedM in occasione della crisi di "uba aveva avuto ripercussioni uanto mai positive in -uropa. Invece tutto il modo seguito dal presidente nel risolvere la crisi, a danno della sicurezza europea e delle ambizioni tedesc#e, era loggetto di serrate critic#e negli ambienti militari della 0ato. I gollisti francesi ritenevano c#e IennedM avesse barattato la sicurezza americana con uella dellItalia e della <urc#ia. Lalternativa dell-uropa al lasciare la responsabilit6 esclusiva della sua sicurezza ad unaltra potenza era uella di partecipare alla !orce de !rappe autonoma c#e i francesi stavano creando oppure di lasciarsi persuaderedagli americani e dai britannici a far parte della $orza multilaterale alla cui creazione essi lavoravano dal (1N+. Il progetto si scontr8 con lopposizione francese. Ke Gaulle lo considerava come un modo surrettizio per spingere la Gran Bretagna nella "--, con risultati paralizzanti per il suo sviluppo e lo considerava anc#e un mezzo perc#3 le scelte nucleari europee restassero sempre subordinate alla strategia degli 'sa. 5erci8 egli rispose con la firma dellaccordo con &denauer. "os! otteneva risultati visibili laltro pilastro interno al blocco occidentale@ la "--. Lazione di Ke Gaulle plasm8 non solo i rapporti militari atlantici ma anc#e gli sviluppi della "omunit6 economica europea. 0el (1N) venne stabilita la tariffa esterna comune e fu completato il processo di riduzione dei dazi interni alla "omunit6. 7ul piano politico, Ke Gaulle manifest8 invece la sua ostilit6 verso unorganizzata da burocrati privi di legittimazione politica. & suo parere, solo la nascita di una unione politica avrebbe superato uesto ostacolo@ egli pensava in termini di cooperazione interstatuale. Il compito della "ee non consisteva solo nella creazione di una zona di libero scambio, ma anc#e nellelaborazione di politic#e comuni in diversi settori, primo fra tutti uello agricolo. Kal campo della demolizione delle barriere esistenti si passava al terreno della formulazione di linee politic#e comuni. Il problema posto dal presidente francese riguardava la natura giuria delle istituzioni comunitarie e toccava laspetto centrale del processo di integrazione europea. &ttraverso la ,politica della sedia vuota. la $rancia riusc! ad ottenere c#e si arrivasse nel (1NN al ,compromesso di Lussemburgo. c#e ribad! la centralit6 politica del "onsiglio dei ministri affermando c#e nessuna ,decisione importante. sarebbe stata presa senza laccordo

unanime del "onsiglio stesso> in pi= si concesse alla "ee di disporre di risorse proprie. 0el (1*; entrarono a far parte della "ee anc#e Gran Bretagna, Kanimarca e Irlanda. 0el (1*A il 5arlamento venne trasformato in organo elettivo sulla base del suffragio elettorale. La "ee diventava un soggetto economico e, indirettamente, politico del sistema internazionale. 0el primo decennio di vita i paesi della "omunit6 a sei vissero il ,miracolo economico.. Laltro mutamento c#e sfuggiva al controllo bipolare riguardava la Germania. 0el (1N1 fu avviata l/stpolitiG promossa dal cancelliere ?illM Brandt. Kato c#e i governatori della Germania orientale si sentivano privi di legittimit6 reale e perci8 temevano le conseguenze di una eventuale unificazione, Brandt sosteneva c#e c#e bisognava cambiare rotta e riconoscerli, per rassicurarli. Brandt proponeva di dare vita ad un nuovo sistema di sicurezza europea, poggiato su un accordo tedesco-sovietico, anc#e senza il consenso degli 7tati 'niti, ma grazie al uale la riunificazione sarebbe divenuta possibile. -ra presente nel cancelliere tedesco la preoccupazione c#e la dottrina strategica della ,risposta flessibile. spingese la Germania occidentale in prima linea, a meno c#e non fosse stato realizzato un completo mutamento delle relazioni con la Germania orientale e con l'nione 7ovietica. Le dimissioni di 'lbric#t dalla guida del 5artito 7ocialista unificato tedesco, volute da 4osca, e la sua sostituzione con 9onecGer resero pi= facile il dialogo. 0el (1*J fu stipulato un trattato c#e prevedeva ,relazioni di buon vicinato sulla base delleguaglianza dei diritti. fra le due Germanie, un incremento delle relazioni commerciali e di uelle culturali, il mutuo rispetto delle frontiere e delle alleanze. 5oc#i mesi dopo entrambi gli stati tedesc#i venivano ammessi all/nu. L/stpolitiG non fu c#e unanticipazione del processo di assimilazione c#e sarebbe avvenuto dal (1)1 in poi, senza alcun rovesciamento di alleanze. &l centro del blocco occidentale vi erano per8 gli 7tati 'niti. Gli anni dal (1NA al (1*1 furono segnati dalleredit6 delassassinio del presidente IennedM, dalla contraddittoria politica del suo successore Eo#nson, dal fulmineo successo e poi dal crollo altrettanto fulmineo di 0iBon, il presidente della ,grande distensione., ma anc#e dello scandalo del ?atergate> dallelezione, nel (1*N di "arter, un presidente oscillante tra limpegno ideologico e il pragmatismo alla <ruman. Cuesta lunga fase della politica estera degli 7tati 'niti fu contrassegnata, al suo inizio, dalla guerra del Lietnam e dalle reazioni c#e essa provoc8 sul piano interno e su uello internazionale. Cuesta vicenda deve per8 essere considerata nelle sue proporzioni reali, nel senso c#e ebbe forti ripercussioni sullopinione pubblica e sul dibattito politico interno ma non ebbe conseguenze pratic#e per i rapporti con il blocco sovietico. $u IennedM ((12A), per primo, c#e cerc8 di manipolare la situazione vietnamita. In poc#i mesi la guerra civile vietnamita si trasform8 in u conflitto tra Lietnam del 0ord e 7tati 'niti. 7ullo sfondo persisteva la ,teoria del dominio. secondo la uale la difesa del Lietnam del 7ud dai comunisti era necessaria per impedire c#e il comunismo dilagasse in tutta l&sia sud-orientale. 0el (1NA Eo#nson venne riconfermato alla "asa Bianca. 0el (1N* ci fu lescalation americana c#e per8 non fu risolutiva. La sconfitta americana deriv8 non gi6 dalleccesso di impegno militare ma dallassenza di un impegno militare collegato a un progetto politico. 0ei primi anni dellintervento in Lietnam Eo#nson ebbe lappoggio dellopinione pubblica. La situazione incominci8 a mutare uando la televisione mostr8 gli orrori di una guerra della uale non erano c#iare le ragioni. -bbe inizio allora un furioso dibattito fra oltranzisti e pacifisti> il dibattito coincise con gli anni di svolta del costume politico dei giovani americani c#e mettevano in dubbio la legittimit6 e la natura democratica della societ6 americana. <utto ci8 si tradusse in una violenta offensiva contro

il presidente. Eo#nson cap! c#e doveva aprire i negoziati con i nordvietnamiti. Cuesti ebbero inizio nel (1N) entre la guerra continuava e le elezioni presidenziali stavano per essere inte da 0iBon. Il nuovo presidente e il suo consigliere Iissinger avrebbero perso unaltra via@ uella del progressivo sganciamento, della ,vietnamizzazione. della guerra e poi del negoziato del (1*;, sebbene la guerra poi continuasse tra i vietnamiti sino al (1*2, uando le forze vietcong e nordvietnamite occuparono la capitale del Lietnam del 7ud. 5er 0iBon la ,guerra limitata. doveva essre c#iusa poic#3 i temi del dialogo bipolare la sovrastavano.

-. Il polo sovietico e i suoi problemi.


Il ,campo. comunista presentava contraddizioni internazionali e interne ancora pi= profonde e pi= devastanti di uelle presenti nel ,campo.americano. La principale di ueste contraddizioni era il mutamento di carattere del rapporto con la "ina@ dalla diverenza al conflitto. Kopo laccordo nucleare sino-russo del (12* e le critic#e cinesi alla riabilitazione di <ito subentr8 una breve fase di bonaccia subito interrotta dalle tensioni provocate nel (12) dalla crisi di Berlino e del sostanziale insuccesso di un viaggio di "#ruscev a 5ec#ino ((121). La tensione riprese a salire sino al punto c#e, nel (1N+, i sovietici ritirarono i loro esperti nucleari della "ina. Cuesto paese era alla vigilia della lunga crisi politico-economica degli anni *+. nel (1NJ la breve guerra con lIndia, c#e godeva della protezione sovietica, aggiunse combustibile al fuoco della crisi. La firma del trattato di interdizione degli esperimenti nucleari nellatmosfera ((1N;) al uale i cinesi non aderirono, fu considerato un altro attentato sovietico alla crescita del potenziale cinese. 0emmeno la caduta di "#ruscev mut8 la situazione. Kue accordi tra 'rss e Lietnam del 0ord e tra 'rss e "orea del 0ord completarono lisolamento della "ina nel mondo comunista. Isolamento, crisi economica e crisi politica spinsero nel (1NN 4ao Hedong a promuovere la cosiddetta ,rivoluzione culturale., come risposta alla burocratizzazione del 5artito e ai privilegi avvertiti nelle citt6. Le ,guardie rosse. di 4ao colpirono persino il presidente della repubblica e il segretario del 5artito Keng Xiaoping. 5er un anno la "ina fu spazzata da un caotico ribollire sociale, dalla paralisi delle scuole, dalla persecuzione contro tutti coloro c#e erano sospettati di aver tentato una ,controrivoluzione.. $u un periodo di paralisi della vita economica c#e fece perdere alla "ina gran parte delle con uiste compiute precedentemente. 0el (1N* 4ao consider8 c#iuso lesperimento e fece intervenire il generale Lin 5iao con il compito di restaurare lordine. $u solo nel (1*( c#e 4ao lasci8 c#e H#ou -nlai riconducesse il potere nelle mani dei civili con la collaborazione degli uomini c#e pi= erano stati perseguitati dalle ,guardie rosse., primo fra tutti Keng Xiaoping. Cuestultimo, dopo la morte di 4ao (*N), vinse la lotta per la successione. $rattanto lacuirsi dello scon uasso interno aveva ulteriormente peggiorato le relazioni con l'rss. Liniziativa cinese di dare alla controversia politica, sulla delimitazione del confine sino-sovietico lungo il fiume 'ssuri, un carattere militare pu8 essere interpretata come una misura preventiva contro legemonismo di 4osca. In uesto ambito si colloca lattacco c#e, nel (1N1, reparti cinesi portarono contro posizioni di confine sovietic#e lungo il fiume, proclamando la necessit6 c#e i ,trattati diseguali. firmati dai due paesi nel XIX sec. fossero rivisti. Le parti decisero di ricorrere ad un negoziato diplomatico svoltosi in un clima di reciproco sospetto. Il governo di 5ec#ino si distaccava dagli antic#i alleati e si preparava a diventare uno degli attori della politica estera di 0iBon. La frattura sino-sovietica era solo il pi= vistoso dei motivi di crisi interna del sistema imperiale sovietico. In 5olonia, 'ng#eria e "ecoslovacc#ia la fragilit6 del potere era

avvertita in maniera uanto mai netta. In 5olonia, dopo gli scioperi del (1*(, GomulGa venne sostituito da GiereG c#e seppe fronteggiarli con successo. In "ecoslovacc#ia si ebbe invece la crisi pi= profonda e pi= avvertita in /ccidente. Kopo il (12; il 5artito comunista aveva seguito una linea politica intransigente. <uttavia la crisi economica del (1NJ, seguita dal fallimento del piano uin uennale, diede fiato alle opposizioni e apr! un serrato dibattito sui temi della politica economica nazionale. I giovani economisti criticavano il ,culto della pianificazione. e propugnavano una politica industriale basato sullautofinanziamento delle imprese per gli investimenti, da effettuare al prezzo reale di mercato. 0el (1NA venne eletto a capo del partito comunista slovacco uno dei protagonisti della lotta antinazista, un comunista di sicura fede e di grande sensibilit6 umana, KubceG. 0el (1N* egli divenne segretario del 5artito cecoslovacco. &ttorno al nuovo segretario nac ue la speranza o il ,mito. della 5rimavera di 5raga. $urono eletti un nuovo presidente della repubblica, il presidente dell&ssemblea nazionale e il capo di stato, i uali, assieme a KubceG, elaborarono progetti di riforme c#e adombravano un ideale grandioso, affidato ad uno slogan elo uente, la creazione di un ,socialismo dal volto umano.. Gli avversari di KubceG e del nuovo corso cecoslovacco si preparavano ad agire poic#3 giudicavano letale il risc#io di contagio c#e da 5raga poteva diffondersi in tutti i paesi del 5atto. KubceG contava sullaiuto di <ito e del rumeno "eausescu, ma le sue speranze vennero tradite. I nuovi dirigenti cecoslovacc#i, convocati a 4osca, furono sottoposti a un trattamento uasi carcerario, esposti a minacce e ricatti, mentre le forze del 5atto di Larsavia occupavano tutta la "ecoslovacc#ia. Breznev c#iese a KubceG di scegliere tra un intervanto militare pi= aspro e sanguinoso come rappresaglia per un anticomunismo c#e KubceG non nutriva e la tacita accettazione di ci8 c#e era accaduto, con alcuni rimedi c#e temporaneamente attutissero il colpo. Gli esponenti del nuovo corso cecoslovacco poterono rientrare a 5raga per governare la reazione contro ci8 c#e essi stessi avevano provocato. La direzione del 5artito fu affidata a 9usaG. Kal punto di vista internazionale, uesta dura prova interna al sistema sovietico, fu giustificata da Breznev sulla base della ,dottrina della sovranit6 limitata..

/.

a %grande distensione& e i suoi limiti.

Legemonia e la subordinazione avevano le loro origini nel fatto c#e le superpotenze legittimavano la loro supremazia in cambio della tacita delega, loro concessa, di aasicurare la pace nel mondo, evitando di esasperare i motivi di frizione tra i due blocc#ie perc#3, superata una certa soglia di pericolo, dopo gli anni dei pi= minacciosi esperimenti nucleari nellatmosfera, definissero le regole della convivenza. Cuelli tra il (1N) e il (1*A furono gli anni dei grandi accordi c#e consentirono la ,grande distensione.. 0el (1N) venne firmato il ,trattato di non proliferazione. sotto legida delle 0azioni 'nite. -so prevedeva c#e gli stati in possesso di armi nucleari si impegnassero a non trasferire armi atomic#e a c#i non ne possedeva e prevedeva la rinuncia a possedere armamenti nucleari da parte di uegli stati c#e avessero aderito al trattato. Laccordo sanciva, ovviamente, una situazione di disuguaglianza e stabiliva legemonia permanente delle superpotenze. Il significato politico era evidente. Gli americani rinunciavano per sempre al riarmo atomico della Germania in cambio della condanna sovietica del riarmo atomico cinese. "os! come laccordo del N) era strettamente legato allevoluzione della politica interna tedesca e allapprofondirsi del conflitto sino-sovietico, gli accordi successivi furono legati allevolvere della situazione interna americana e alle riforme tentate in uella sovietica. <uttavia vi fu un profondo errore di valutazione delle rispettive ragioni di fondo c#e

favorivano il dialogo. I sovietici ritennero c#e, fiaccati dalla guerra in Lietnam, gli 7tati 'niti attraversassero una fase di crisi c#e non sarebbe stata rimediata a breve e giudicavano la politica di distensione un segno di relativa debolezza (e non solo come la volont6 di ridurre i costi della gara nucleare e spaziale). 0el (1*J 0iBon si rec8 a 4osca dove ebbe luogo la firma del trattato 7alt I. la prima parte dellintesa definiva i livelli di armamenti entro i uali ciascuna delle due potenze si impegnava a mantenersi. La seconda parte dellaccordo riguardava i missili antimissile (&bm). La definizione di ,grande distensione. per spiegare uesta fase delle relazioni tra le superpotenze e giustificata dal clima politico c#e circond8 gli accordi. Breznev e 0iBon firmarono una serie di protocolli dai uali si doveva desumere c#e le relazioni tra i due paesi erano non solo normalizzate ma avviate verso un radioso avvenire. 'na solenne dic#iarazione riguardava ,I principi delle relazioni tra gli 7tati 'niti e l'nione 7ovietica. e affermava solennemente la norma suprema della ,coesistenza pacifica.. 5er renderla possibile, le parti si impegnavano a consultarsi per evitare conflitti militari e prevenire lesplosione di una guerra nucleare. 'n capitolo importante degli accordi fu uello relativo agli scambi commerciali, sulla base della uale l'nione 7ovietica poteva ac uistare grano negli 7tati 'niti. Lenivano poste le basi per un accordo c#e avrebbe concesso all'rss la clausola di ,nazione pi=favorita.. &ltri protocolli riguardavano la collaborazione culturale, uella scientifica e uella spaziale. In uelle occasioni vennero sottoscritti numerosi altri accordi di collaborazione e fu affrontato il tema del superamento del 7alt I con un nuovo accordo (7alt II). Le buone intenzioni ebbero poco seguito poic#3 0iBon venne costretto alle dimissioni (scandalo del ?atergate) nel (1*A e i sovietici dovettero riprendere il dialogo con il successore, $ord. Kurante lultimo vertice degli anni della ,grande distensione., svoltosi a LladivostoG, $ord e Breznev raggiunsero laccordo sul testo del 7alt II affermando il principio della parit6. Lintesa definitiva si ebbe nel (1*1 uando il clima politico era completamente cambiato a causa dellinvasione sovietica dell&fg#anistan. 5er i sovietici la distensione era divenuta una necessit6 economica, anc#e in vista dei progetti di riforme nutriti da IosMgin e Breznev. Inoltre la politica di distensione migliorava limmagine dell'rss in -uropa dopo lenunciazione della ,dottrina Breznev.. La sicurezza in -uropa bilanciava linsicurezza in &sia, dove le relazioni con la cina avevano superato il punto di rottura. Le ragioni propriamente sovietic#e della distensione si incontravano, su uesto punto,con le ragioni degli 7tati 'niti, ai uali la guerra del Lietnam aveva imposto un nuovo modo di considerare le uestioni asiatic#e. Ka subito 0iBon aveva perseguito il disimpegno americano dalla guerra come risultato della ,vietnamizzazione. del conflitto. 0el (1N1 0iBon enunci8 la necessit6 per gli 7tati 'niti di limitare la loro presenza (nellarea asiatica) tenendo conto delleffettiva capacit6 dazione@ gli 'sa non potevano fare da ,poliziotti del mondo. ma dovevano seguire una politica di basso pro!ilo. $orse non fu altrettanto basso il ,profilo. della politica di 0iBon verso il Giappone c#e, dopo il trattato di pace, era entrato in un periodo di grande crescita economica ed era diventato il gigante commerciale dell-stremo /riente. Kal (1N2 inizi8 una lunga contesa fra i due paesi perc#3 il Giappone revocasse o mitigasse la legislazione protezionistica, tenuto conto del fatto c#e la tutela della sicurezza giapponese gravava sugli 'sa. I giapponesi si dic#iararono disposti a discutere, ma posero come condizione la restituzione dellarcipelago delle %MuGMu e dellisola di /Gina:a oltrec#O la possibilit6 di riaprire negoziati commerciali con la "ina popolare. Intanto il governo cinese avvertiva il pericolo dellisolazionismo e comprese limportanza di uscirne nellunico modo possibile@ affacciandosi sul 5acifico verso il Giappone, e ancor di pi=, verso gli 'sa.

0. Il 4edio 6riente e la crisi energetica.


0el (1*; scoppi8 la guerra dello Qom Iippur causata dallattacco a sorpresa degli egiziani contro Israele. <re aspetti del conflittoZ a) la crisi come !ase del con!litto arabo)israeliano . La guerra era la rivalsa egiziana rispetto alla pesante sconfitta del (1N*. 0el (1NN gli americani dinanzi al progressivo affermarsi dellinfluenza sovietica nel 4editerraneo, spezzarono le uilibrio delle loro preferenze a favore degli israeliani, ai uali vendettero consistenti uantitativi di armamenti ,per controbilanciare le continue minacce arabe alla sicurezza di Israele.. Il senso di pericolo esistente a Israele era la conseguenza della nascita dell/rganizzazione per la liberazione della 5alestina (/lp) sotto la guida di Qasser &rafat. La situazione precipit8 uando, nel (1N*, gli egiziani, per prevenire un attacco di Israele alla 7iria (annunciato come imminente dai sovietici) c#iesero alle 0azioni 'nite il ritiro dei contingenti dell'nef. 7ubito dopo il governo del "airo blocc8 la navigazione di navi israeliane nello 7tretto di <iran. 0el (1N* laviazione di Israele attacc8 di sorpresa le basi egiziane e neutralizz8 laviazione di 0asser prima c#e essa potesse levarsi in volo. Le forze di terra israeliane in poc#i giorni occuparono tutta la penisola del 7inai fino alla sponda orientale del canale di 7uez. Lintervento della Giordania provoc8 loccupazione di tutta la "isgiordania e di Gerusalemme. Il sogno di costruire un grande stato di Israele era diventato in uel momento realt6. Il governo di <el &viv dliber8 lunificazione della Gerusalemme ebraica a uella araba in una sola entit6 ,definitivamente. inseparabile. 0asser super8 lumiliazione stringendo un rapporto pi= stretto con i sovietici, c#e inviarono un contingente di ,consiglieri militari., incrementarono gli aiuti economici e, dopo la diga di &ssuan, finanziarono, in -gitto e in Ira , la costruzione di altri impianti. 5er Israele, la vittoria provoc8 unimponente crescita della popolazione araba, una larga parte della uale proclamava la propria identit6 palestinese. 0el (1N* il "onsiglio di 7icurezza vot8 allunanimit6 la risoluzione JAJ, con cui si formulava un piano di pace nel uale si prevedeva la fine dello stato di guerra fra tutti i paesi dellarea (il c#e presupponeva il riconoscimento arabo di Israele) ma c#iedeva a Israele di ritirare le sue truppe dai territori occupati durante il recente conflitto. La geografia politica del 4edio /riente cambi8, dopo il N*, in senso ulteriormente antisraeliano. 0el (1*+ nor! 0asser c#e fu succeduto da un altro dei ,giovani ufficiali., al-7adat> frattanto in Libia un colpo di stato militare aveva portato al G#eddafi alla guida del paese> nel 7udan un colpo di stato port8 al potere al-0imeiri, mentre lazione del partito ,socialista. Baat# apr! la strada per lascesa al potere di 7addam 9ussein in Ira e di al-&ssad in 7iria. Il protagonista della riscossa araba fu legiziano 7adat c#e c#iese ai sovietici ulteriori aiuti militari c#e giunsero solo a partire dal (1*;, anno in cui egli lanci8 loffensiva, nel giorno dello Qom Iippur, cogliendo di sorpresa gli israeliani, contro la sponda orientale del 7inai mentre i siriani attaccavano sulle alture del Golan. 5er alcuni giorni leffetto sorpresa risult8 efficace> poi le forze israeliane si riorganizzarono e, guidate da &riel 7#aron, non solo fermarono lavanzata nemica, ma riuscirono a penetrare sul territorio egiziano a occidente del canale di 7uez, circondando uella parte dellesercito egiziano c#e occupava il 7inai, ma anc#e approssimandosi al "airo. La guerra era giunta al punto critico.

b) la crisi come occasione per il mani!estarsi del modo americano di considerare i problemi del 4edio 6riente e$ meno direttamente$ ma in modo non meno consistente$ dell#"uropa. Liniziativa diplomatica blocc8 gli sviluppi militari. Il "onsiglio di sicurezza ordin8 c#e le parti in lotta cessassero i combattimenti ma gli israeliani accettarono solo tre giorni dopo, uando la situazione dell-gitto era divenuta molto critica. In uei giorni fu Iissinger a prendere nelle sue mani con risolutezza la crisi anc#e per trarre da uesta dei risvolti positivi per la politica americana. Gli israeliani accettarono di sospendere le operazioni in seguito alle pressioni sovietic#e e allintervento americano. 0el (1*A si ebbe una conferenza a Ginevra, sotto la guida delle due superpotenze, terminata con lintesa di un disimpegno militare generalizzato. - difficile dire in modo netto c#e la distensione facesse scendere le sue benefic#e conseguenze sul 4edio /riente@ solo nella fase pi= pericolosa della crisi, infatti, le superpotenze si concertarono per trovare decisioni comuni. Limpegno di Iissinger trasform8 gli americani nei soli protagonisti di tutta la prima fase della crisi. 7i ristabilirono relazioni diplomatic#e regolari con l-gitto mentre 7adat complet8 il disimpegno rispetto ai sovietici. Legemonia sovietica sul 4editerraneo orientale venne uasi completamente annullata. 7otto la guida degli 7tati 'niti, nel (1*1 Israele ed -gitto firmarono un trattato di pace, in virt= del uale le terre egiziane occupate dagli israeliani sarebbero state gradualmente liberate e la collaborazione fra i due paesi si sarebbe presentata come modello di convivenza possibile tra il mondo arabo e Israele. 5roprio la crisi mediorientale mise in luce il divario creatosi tra interessi americani ed europei. 7ino alla guerra del Lietnam l-uropa aveva goduto dellesistenza del sistema di >retton Woods e del raggiungimento, nel (12), di un accordo generale c#e stabiliva la convertibilit6 delle monete sulla base del 1old)dollar *tandard, c#e rendeva la moneta americana riserva della finanza globale e fulcro della convertibilit6 in generale. Cuesto sistema imponeva di fatto i livelli dei prezzi americani al resto del mondo@ prezzi c#e allora erano stabili e c#e, in uanto tali, creavano le condizioni per la stabilizzazione dei prezzi mondiali. <uttavia la crescita del potenziale economico della "ee e uella del Giappone, combinata alla crescita dei prezzi delle materie prime voluta dai 5vs, mutarono i termini strutturali della situazione. Intrappolato dalla regola della parit6 fissa, il dollaro, prima sottovalutato, lasci8 il posto ad un dollaro sopravvalutato, imponendo costi pi= elevati alleconomia americana. 0el ,sistema imperiale. americano, la potenze egemone vedeva diminuire i vantaggi della propria superiorit6. Le spese provocate dalla guerra del Lietnam, dagli aiuti ai 5vs, dalle esigenze strategic#e, sommate al perenne andamento passivo della bilancia dei pagamenti fecero salire di molto il tasso dinflazione e uello di disoccupazione. "on lamministrazione 0iBon ci fu una svolta epocale con un rovesciamento del tradizionale sistema dei cambi e come manifestazione di un protezionismo interventistico. Kopo c#e nel (1*(, una forte ondata speculativa invest! il mercato valutario americano, risult8 impossibile mantenere la politica del cambio fisso. 0iBon annunci8, cos!, la sua neC economic polic?$ il cardine della uale era la temporanea sospensione della libera convertibilit6 del dollaro. Laspetto centrale della manovra di 0iBon fu c#e essa diede fondatamente motivi agli europei e ai giapponesi di pensare c#e egli volesse rovesciare sugli alleati le difficolt6 americane. 4a gi6 alla fine del (1*( vennero fissate le nuove parit6 fra il dollaro e le principali monete del mondo. Il nuovo sistema del Dollar *tandard aveva sottratto, durante

la crisi del (1*;, alla pressione inflazionistica del cambio fisso mantenendo il ruolo del dollaro come moneta di riferimento. c) la crisi come problema delle risorse energetic2e. La uestione petrolifera aveva prodotto, a sua volta, la crisi politico-economica e uella finanziario-monetaria. Kurante i decenni precedenti al (1*J il petrolio era stato abbondante e poco caro. Kallinizio degli anni "in uanta, con la crisi iraniana il tema dello sfruttamento delle risorse petrolifere e delle regole c#e lo disciplinavano era diventato uno dei problemi centrali per il mondo occidentale industrializzato. 0el (1N+ i paesi produttori costituirono l/pec (la 6rganization o! Aetroleum "xporting Countries) con il compito di coordinare le rispettive politic#e energetic#e. 7ebbene l/pec non riuscisse mai a trasformarsi in un vero cartello monopolistico, tuttavia essa riusc! ad ac uistare, in un regime di oligopolio, la capacit6 di controllare e coordinare le regole di sfruttamento del petrolio mediorientale e di alcuni paesi africani o dell&merica Latina. 0el (1*; il petrolio venne usato come unarma a favore della causa palestinese, sia con una politica selettiva di esportazioni condizionata dal maggiore o minore grado di solidariet6 verso la causa araba sia mediante la manovra sul prezzo del greggio. Kal punto di vista economico e da uello politico lo s#ocG petrolifero ebbe una portata incalcolabile. Il controllo delle materie prime, passato dalle mani delle potenze coloniali a uelle dei paesi indipendenti, creava problemi del tutto nuovi per il mondo industrializzato@ non tanto per le superpotenze uanto per l-uropa occidentale e per i Giappone. Lenne scoperto il tema dei ,limiti dello sviluppo. e uello dei limiti delle risorse globali. /ltre alle reazioni politic#e vi furono le conseguenze economico-finanziarie. <ra il (1*A e il (1*1 la recessione e linflazione colpirono il mondo industrializzato. La necessit6 di colmare il deficit provoc8 il ricorso al mercato internazionale dove i ,petrodollari. vennero riciclati mediante prestiti ai paesi industrializzati c#e divennero cos! debitori permanenti dei produttori. "os! il dollaro divenne da moneta sovrabbondante un bene rifugio e gli 7tati 'niti, c#e avevano gi6 guadagnato diplomaticamente dalla crisi mediorientale, guadagnarono anc#e finanziariamente poic#3, a dispetto di tutto, la loro moneta restava lunica ancora in grado di servire come riferimento per la li uidit6 internazionale. <utto uesto problema del riciclaggio dei ,petrodollari. fu dapprima gestito dalle grandi banc#e internazionali (specie americane). 0el (1*2 i rappresentanti dei sei paesi pi= industrializzati del mondo ('sa, Gran Bretagna> $rancia, Germania occidentale, Giappone e Italia) si riunirono a 5arigi per discutere della nuova situazione finanziaria (G-N). 0el (1*N ci8 si tradusse in un emendamento allo statuto del $mi, grazie al uale si metteva fine al ruolo delloro come tallone di riferimento per il valore delle monete e venivano consolidati i cosiddetti ,Kiritti speciali di prelievo.. & uesta istituzione veniva affidato il compito di sorvegliare il sistema dei cambi e la politica economica degli stati, per controllare c#e essa promuovesse un sistema economico stabile ed ordinato. La crisi energetica mise in c#iaro al necessit6 di trovare fonti alternative di energia

7. 1li accordi di 3elsinki e la ripresa della tensione in "uropa.


La nuova situazione creata in -uropa dalla politica estera di Brandt si sovrappose alla diffusa ostilit6 verso l'nione 7ovietica suscitata dagli avvenimenti di 5raga. Le reazioni furono importanti per i partiti comunisti delleuropa occidentale, c#e presero ancora pi= nettamente distanza dall'rss, pur senza spezzare i legami materiali esistenti. Kopo linizio degli anni 7ettanta, le notizie sul dilagare del dissenso interno e uelle relative allo scontro sino-sovietico trasformarono il sistema sovietico da nemico immanente in realt6 consistente, con la uale un approccio analogo all/stpolitiG avrebbe potuto dare risultati

utili, senza compromettere la stabilit6 del continente. Kivenne perci8 attuale riprendere in considerazione le proposte formulate dal 5atto di Larsavia per la "onferenza sulla sicurezza e la cooperazione in europa ("sce). Cuesta si tenne nel (1*J ad 9elsinGi e i lavori furono c#iusi nel (1*2 con la firma di un lungo documento c#iamato Atto @inale. Latto venne sottoscritto da ;; paesi europei, dal "anada e dagli '7&. Il documento era diviso in A parti. Il primo gruppo di accordi sanzionava il mutuo riconoscimento di tutti gli stati europei re limpegno a non modificare con la forza lassetto esistente (rafforzare la sicurezza e promuovere il disarmo). Il secondo gruppo riguardava la cooperazione economica, scientifica e ambientale.Il terzo riguardava la cooperazione nel campo culturale e umanitario etoccava il tema dei ,diritti umani. con una serie di affermazioni c#e contrastavano con le effettive condizioni di vita dei paesi del ,socialismo reale.. Il uarto gruppo prevedeva c#e nel (1** una nuova conferenza, da tenere a belgrado, facesse il punto della situazione degli accordi. Gli accordi di 9elsinGi furono accolti con scetticismo e con diffidenza. 4olti vi lessero il trionfo della teoria sovietica c#e li considerava come la legittimazione della politica seguita in -uropa dopo la seconda guerra mondiale. 5oc#i percepirono il fatto c#e gli impegni del terzo ,cesto. sarebbero divenuti, al di la di ogni interpretazione limitativa, un pesante condizionamento per la libert6 di manovra sovietica in -uropa e, anzi, la leva c#e avrebbe dato forza al dissenso interno alblocco sovietico. Il (1*2 segn8 il momento pi= alto della parabola dei buoni rapporti bipolari, dopo del uale ebbe inizio un rapido riaccendersi delle ragioni del conflitto sino a far parlare, nel (1*1, di ,seconda guerra fredda.. I terreni dello scontro furono l&frica e l-uropa stessa. Loccasione di conflitto venne offerta nel (1*2 dalle conseguenze del regime salazariano in 5ortogallo. Cuesto stato aveva conservato in &frica due immensi territori coloniali, l&ngola e il 4onzambico. Il nuovo governo democratico, guidato da 4ario 7oares, mosse rapidamente verso la decolonizzazione. In entrambi i paesi esplose uasi immediatamente la guerra civile. In 4onzambico prese il potere il $relimo (fronte per la liberazione del 4onzambico) ma contrastato dal gruppo %enamo (%esistenza nazionale per il 4onzambico) appoggiato dal 7udafrica. &nc#e in &ngola lindipendenza port8 al potere forze di sinistra@ il 4ovimento popolare per la liberazione dell&ngola (4pla) contrastati soprattutto dall'nita, sostenuto dal 7udafrica e dagli americani. /ltre a ci8 nel "orno d&frica, dopo la detronizzazione di 9ail3 7elassi3, in -tisia, nel (1*A, il gruppo dei militari golpisti pass8, nel (1**, sotto lesclusivo controllo di 4eng#istu, un ufficiale di orientamento nettamente filosovietico. In tutte e tre ueste situazioni i sovietici inviarono uomini e armamenti a sostegno dei movimenti o dei governi amici. La presenza di reparti cubani e sovietici in &frica erano un motivo di destabilizzazione. 5er capire le ragioni c#e spingevano 4osca, proprio nel momento della distensione, ad impegnarsi in &frica si deve tenere presente c#e tra il (1*A e il (1*1 i sovietici avevano perso linfluenza nel 5acifico e nel 4editerraneo orientale. 0el (1*; ci fu il colpo di stato del generale 5inoc#et, c#e aveva eliminato dal "ile il governo di 7alvator &llende, fautore di una politica di ispirazione marBista, legata allesperimento cubano, e c#e per tale ragione aveva messo in moto la reazione della "ia e dellesercito cileno. I sovietici avevano colto loccasione della debolezza interna americana per cercare una rivalsa dove uesta risultasse possibile. Le tensioni si fecero ancora pi= aspre in occasione della disputa sugli ,euromissili.. Kopo la firma degli accordi 7alt I i militari sovietici avevano cominciato a premere per un soluzione meno svantaggiosa, dal punto di vista delle testate nucleari, per l'rss. Intanto, lipotesi sullautomatismo della risposta 'sa era tramontata dopo lesito della crisi di "uba. In regime di ,risposta flessibile. tale automatismo era tuttaltro c#e certo. Ki ui lallarme in -uropa, c#e era per8 solo in parte giustificato poic#3 gli americani stavano

progettando i ,missili di teatro. (missil di gittata intermedia c#e sfuggivano ai radar avversari). Il "onsiglio 0ato giunse nel (1*1 ad una doppia decisione. 7i assumeva come principio la disponibilit6 a discutere la riduzione reciproca dei ,missili di teatro. sovietici in cambio della rinuncia a dispiegare uelli c#e gli americani erano disposti a fornire> e si esprimeva operativamente la previsione di istallare, sui territori dei paesi 0ato, c#e avessero accettato di ospitarli, 2*J missili americani a raggio intermedio. La decisione aveva un carattere pi= politico c#e militare. Il problema riguardava il rapporto tra l-uropa e gli 7tati 'niti e lac uisizione di un impegno pi= persuasivo rispetto alla ,rappresaglia flessibile.. 0el (1*1-)+ la crisi degli euromissili si affianc8 ala crisi afgana nel dare la sensazione c#e lera della distensione fosse finita. In &fg#anistan, dopo la caduta della monarc#ia nel (1*;, la vita politica si era trasformata in una faida tra fazioni politic#e, gruppi interni ai partiti e fazioni religiose. 0el (1*1 un colpo di stato ispirato dal 5artito democratico del 5opolo, di orientamento marBista, aveva portato al governo <aGari (c#e era per una politica riformista appoggiata dai sovietici) e &min (sospettato di antisovietismo). 0ella lotta fra le due fazioni ebbe la meglio &min. La situazione interna dell&fg#anistan si inseriva in un uadro asiatico in rapido mutamento (rivoluzione iraniana, guerra della "ina contro il LietnamZ). Breznev, uindi, decise linvasione dell&fg#anistan perc#3 uella situazione creava seri problemi ai sovietici in uellarea. Le razioni furono dure, soprattutto da parte americana. 0el (1)+ "arter propose al 7enato di posporre indefinitamente la ratifica del trattato 7alt II e assunse una serie di altre misure restrittive (come la sospensione delle previste vendite di grano). Liniziativa sovietica si ripercosse sulle relazioni tra 4osca e i partiti comunisti dell-uropa occidentale c#e interruppero gran parte dei loro rapporti istituzionali e finanziari con il 5cus e con l'rss. La crisi del (1)1 avrebbe posto termine ad un intervento c#e avrebbe lasciato dietro di se una scia di rovine e un paese da allora in preda a poteri arbitrari. "os! larco della ,grande distensione. culminava in una ripresa dei conflitti.

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