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Il )250(=, nell’ambito del Progetto &,3$ (Coesione e Innovazione nella Pubblica

Amministrazione) che realizza per conto del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha
avviato una serie di interventi compositi a sostegno delle Amministrazioni che vogliono
innovare i propri processi di acquisto di beni e servizi.

Il progetto sulle nuove modalità di gestione degli acquisti è coordinato da Valeria de


Magistris, responsabile Formez della /LQHD0DQDJHPHQWH'LIIXVLRQHGHOOH,QQRYD]LRQL, Area
Modernizzazione e Decentramento.

Nell’ambito del Laboratorio , QXRYL PRGHOOL GL JHVWLRQH GHJOL DFTXLVWL GHOOH SXEEOLFKH
DPPLQLVWUD]LRQL , coordinato da Maria Giulia Catemario e Chiara Lacava e durato circa 5
mesi, sono state elaborate le prime linee guida raccolte in questo volume.

In qualità di consulenti hanno collaborato Chiara Lacava e Sergio Merlino, esperti della
Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Risorse Strumentali.

Per il Formez hanno partecipato Antonio Tappi, Stefano Fiaschi e Maria Fiore.

Per le amministrazioni hanno partecipato Anna Fiorenza, responsabile Servizio Patrimonio e


Provveditorato (Regione Emilia–Romagna); Gloria Vanz, dirigente Settore Autonomo
Patrimonio Provveditorato e Contratti (Provincia di Mantova); Nicola De Paola, funzionario
responsabile dei servizi assicurativi (Provincia di Napoli); Boris Gianneschi, funzionario della
UOO Provveditorato e Irene Barbafieri, funzionario della UOO Gare e Contratti (Provincia di
Pisa); Paolo Romei, responsabile Albo Fornitori (Comune di Genova); Carolina Cirillo e
Olimpia Monaco, UO Semplificazione e diritti dei cittadini (Comune di Roma); Monica Sciajno
e Marcella Cabigliera del Servizio Centrale Acquisti, Contratti e Appalti (Comune di Torino).

La pubblicazione 1XRYL PRGHOOL GL JHVWLRQH GHJOL DFTXLVWL QHOOD 3$ 3ULPH OLQHH JXLGD
è stata realizzata con il contributo di tutti i partecipanti: le amministrazioni hanno fornito e/o
elaborato il materiale di riferimento; Valeria de Magistris ha curato l’introduzione; Chiara
Lacava e Sergio Merlino hanno scritto i capitoli 1, 2 e 3, quest’ultimo elaborato sulla base di
un testo del dr. Nicola De Paola della Provincia di Napoli; Maria Giulia Catemario ed Antonio
Tappi hanno curato l’impostazione del volume e curato il capitolo 4; in particolare Maria
Giulia Catemario ha scritto il paragrafo 4.2 ed Antonio Tappi i paragrafi 4.1 e 4.3; Maria
Fiore e Stefano Fiaschi hanno collaborato alla revisione e alla veste editoriale.
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Introduzione 3
1. Le aggregazioni di Enti per l’acquisto in forma associata 8
1.1 Introduzione 8
1.2 I passi chiave per la stipula di una convenzione 12
1.3 Linee guida 14
1.3.1 Schema di delibera consiliare 16
1.3.2 Schema di convenzione 18
1.4 Il caso del Comune di Torino 26
1.4.1 La convenzione fra il Comune di Torino ed altri
dell’area per la gestione associata di procedure di gara 27

2. L’abilitazione dei fornitori alle procedure telematiche 35


2.1 Introduzione 35
2.2 Linee guida 38
2.2.1 I contenuti del bando di abilitazione dei fornitori 39
2.2.2 La scelta delle categorie merceologiche 41
2.2.3 Schema bando di abilitazione 43
2.3 Il caso della Provincia di Mantova 48
2.3.1 Bando di abilitazione per la partecipazione alle gare on line 49
2.3.2 Le procedure per l’abilitazione dei fornitori 51
2.3.3 La gestione dei fornitori 57
2.4 La gestione dell’albo fornitori del Comune di Genova 63

3. La gestione dei servizi assicurativi 75


3.1 Introduzione 75
3.2 Le coperture assicurative obbligatorie 76
3.3 I passi chiave per la costruzione di una polizza 78
3.3.1 La valutazione dei rischi 79
3.3.2 La scelta della tipologia di appalto 80
3.3.3 La costruzione dei capitolati 81
3.4 Il caso della Provincia di Napoli 83
3.4.1 Documentazione allegata 86

4. Le altre esperienze 105


4.1 Il progetto Intercent-ER della Regione Emilia–Romagna 105
4.2 La programmazione della spesa per beni e servizi
mediante procedure telematiche: l' esperienza del
Comune di Roma 121
4.3 Le convenzioni aperte pluriennali: l’esperienza della
Provincia di Pisa 122
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 ,QWURGX]LRQH

La gestione dei servizi assicurativi per un Ente Pubblico comporta per gli
operatori che in esso lavorano, il confronto con una tematica
complessa, la cui risoluzione è nella prassi delegata a professionisti
esterni.
L’esperienza dimostra infatti che la rigidità che generalmente
caratterizza le procedure d’acquisto mediante evidenza pubblica (in
base alla quale l’Amministrazione pubblica definisce la “domanda”
mediante il capitolato speciale, e cioè cosa le serve e come il servizio
deve esserle erogato, ed il concorrente privato vi aderisce tramite la
propria offerta) comporta, se riprodotta nell’ambito dei servizi
assicurativi, il probabile fallimento della gara.
Sicché, le Amministrazioni che non si avvalgono dell’opera di consulenti
esterni, esperti delle dinamiche del mercato assicurativo, sono spesso
rassegnate a prendere atto della diserzione degli incanti indetti.
Di conseguenza si è consolidata la prassi di trasferire i servizi
assicurativi, dalla predisposizione dei capitolati alla gestione delle
polizze, ad un Broker assicurativo, sollevando in dottrina e
giurisprudenza un vivace dibattito in relazione alla legittimità di tale
operato.
È infatti controversa l’opportunità del conferimento ad un broker di un
incarico di consulenza a titolo gratuito (che è la procedura che viene
seguita con maggior frequenza dato il divieto di intermediazione nelle
procedure ad evidenza pubblica) prevedendone il compenso a carico
della Compagnia aggiudicatrice sotto forma di commissioni calcolate in
percentuale.
In particolare una parte della giurisprudenza ritiene che sia errato
qualificare come contratto gratuito detto incarico in quanto sarebbe
pacifico che il pagamento del suo corrispettivo avvenga solo
formalmente da parte dell’assicuratore che procede al recupero dello
stesso mediante una maggiorazione del premio richiesto.
Condividendo queste osservazioni talune Amministrazioni hanno
preferito affidare al Broker un incarico di consulenza, sostenendo il
relativo onere finanziario.
Anche questa scelta tuttavia ha suscitato delle critiche. È stato
osservato, infatti, che la funzione principale del Broker, in base alla
legge 28 novembre 1984, n.792 è quella dell’intermediazione tra
l’assicuratore e l’assicurato mentre l’attività di consulenza è soltanto
un’attribuzione ausiliaria e secondaria alla prima.
L’articolo 1 della legge citata, infatti, così recita:
“Agli effetti della presente legge è mediatore di assicurazione e
riassicurazione, denominato anche broker, chi esercita

75
professionalmente attività rivolta a mettere in diretta relazione con
imprese di assicurazione o riassicurazione, alle quali non sia vincolato
da impegni di sorta, soggetti che intendano provvedere con la sua
collaborazione alla copertura dei rischi, assistendoli nella
determinazione del contenuto dei relativi contratti e collaborando
eventualmente alla loro gestione ed esecuzione.”
Data la particolarità del settore e la scarsa chiarezza sul modo di gestire
i servizi assicurativi all’interno di una pubblica amministrazione unite alla
necessità di dotarsi di coperture assicurative adeguate che consentano
una maggiore “tranquillità” nell’espletamento delle attività istituzionali
soggette a rischi di varia natura, si reputa opportuno dare alcune
indicazioni in tal senso con l’obiettivo di consentire, alle amministrazioni
che ne riscontrassero la convenienza, un’autonoma gestione delle
attività in campo assicurativo.
In particolare si intendono fornire modelli di riferimento e alcune tracce
utili all’avvio di percorsi di analisi e ad una obiettiva valutazione dei
potenziali rischi nei quali una pubblica amministrazione potrebbe
incorrere. Lo scopo ultimo è quello di addivenire alla costruzione “in
casa” di capitolati speciali adattabili alle molteplici esigenze dell’ente che
voglia o debba stipulare una polizza assicurativa.

 /HFRSHUWXUHDVVLFXUDWLYHREEOLJDWRULH

In linea generale le coperture assicurative di cui una Pubblica


amministrazione (e in particolare un Ente Locale Territoriale) può
dotarsi, possono distinguersi in tre categorie:
A) obbligatorie
B) necessarie
C) eventuali.
Appartengono al primo gruppo (obbligatorie) le polizze che l’Ente, per
disposizione normativa e/o contrattuale, ha l’obbligo, nell’ambito delle
disponibilità di bilancio, di stipulare.
In via esemplificativa :
• Polizza Responsabilità Civile Veicoli per i veicoli e/o natanti
istituzionali (ex. L.990 /69).
Questa norma (art.1) impone infatti che i veicoli a motore senza
guida di rotaie, compresi i filoveicoli e i rimorchi, non possono
essere posti in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a
queste equiparate se non siano coperti dall' assicurazione per la
responsabilità civile verso i terzi previsto dall'articolo 2054 del
codice civile.
Anche per i motoscafi e le imbarcazioni di stazza lorda non
superiore alle 25 tonnellate muniti di motore entro o fuoribordo di
potenza superiore ai 3 HP, vige l’obbligo di copertura assicurativa
verso i terzi per i danni prodotti alle persone (art.2).

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• Responsabilità civile contro terzi per Amministratori, Dirigenti e
Funzionari titolari di Posizione Organizzativa (art.86 T.U. degli
Enti locali; art.38 C.C.N.L. – Dirigenza EE.LL. accordo 1998–
2001; art. 43 C.C.N.L – Enti locali accordo successivo a quello
del 01.04.99).
• Polizza Infortuni e Kasco per i dipendenti che espletano servizi
esterni con mezzo proprio (art.43 C.C.N.L degli Enti Locali.
Appare utile un breve richiamo delle norme citate:
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• Polizza Progettisti per i dipendenti incaricati della progettazione


di lavori pubblici (art.17 L.109/94 e s.m.i.)
In relazione a quest’ultimo gruppo si richiama l’articolo 17 della
legge 109/94 (legge quadro in materia di lavori pubblici) il quale,
al comma 3, prevede, tra l’altro, che il regolamento definisce i
limiti e le modalità per la stipulazione per intero, a carico delle
amministrazioni aggiudicatrici, di polizze assicurative per la
copertura dei rischi di natura professionale a favore dei
dipendenti incaricati della progettazione preliminare, definitiva ed
esecutiva nonché alla direzione dei lavori ed agli incarichi di
supporto tecnico–amministrativo alle attività del responsabile
unico del procedimento e del dirigente competente alla
formazione del programma triennale di realizzazione dei lavori di
cui alla legge stessa. Nel caso di affidamento della progettazione
a soggetti esterni, la stipulazione è a carico dei soggetti stessi.

Nel secondo gruppo di polizze (necessarie), si collocano invece quelle


di cui l’Ente ritiene opportuno dotarsi in seguito ad una valutazione
discrezionale di opportunità e convenienza.

77
La stipula di questa tipologia di polizze è indicata quando si presume
che in base al genere di rischio cui si è esposti, il verificarsi di un evento
particolare possa comportare una onerosa ed imprevedibile esposizione
finanziaria. In tale caso il trasferimento ad una Compagnia assicurativa
del rischio diventa necessario e ragionevole.
Si fanno rientrare in questa tipologia le seguenti coperture :
• Polizza Incendio per i fabbricati
• Polizza Responsabilità civile generale per tutta l’attività
istituzionale
• Polizza di responsabilità civile strade per la rete viaria di cui si è
manutentori.

Infine, possono riferirsi al terzo gruppo (eventuali) tutte quelle coperture


che nell’ambito di un’analisi dei costi e dei benefici si consideri
opportuno stipulare.
La maggior parte di queste coperture se stipulate in aggregato con altre
polizze indennizzano, a fronte di un premio non elevato, fattispecie di
danno cui non di rado può soggiacere un Ente Pubblico.
Queste sono:
• Polizza Furto a garanzia di furto, sottrazione o rapina di beni
mobili, valori …
• Polizza Rischi tecnologici a tutela dell’integrità delle
apparecchiature elettroniche come computer, centraline di
rilevamento, ecc.
• Tutela legale per le spese legali , stragiudiziali e/o peritali per
amministratori e dipendenti.
• Garanzie accessorie alla polizza Incendio tutela per rottura
lastre, danni da infiltrazioni, allagamenti, alluvioni, eventi socio–
politici, ecc.

 ,SDVVLFKLDYHSHUODFRVWUX]LRQHGLXQDSROL]]D

In Italia operano circa 250 Compagnie (tra Rami danni e Vita). Lo


scenario della distribuzione dei prodotti assicurativi sta vivendo una
fase di profonda evoluzione. La pubblica amministrazione ha bisogno di
seguire questa evoluzione e di mantenersi al passo in questo particolare
settore in una logica di azione autonoma e competitiva.
Per prima cosa appare utile vedere da vicino cos’è un contratto
assicurativo.
Il contratto assicurativo è generalmente composto da una scheda di
polizza che contiene una serie di elementi identificativi del

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Contraente/Assicurato, del rischio, del premio da corrispondere e della
relativa rateazione, del tipo di garanzia cui il contratto si riferisce ed altri
dati basilari di quest’ultima.
La scheda è accompagnata da un fascicolo contenente:
• le definizioni di alcuni termini contrattualmente previsti;
• le Norme Comuni (o Condizioni Generali di Assicurazione);
• le Norme (o Condizioni Generali) relative a ciascun tipo di
garanzia prestata;
• le Condizioni Aggiuntive (eventuali);
• le Condizioni Speciali (eventuali);
• le Condizioni Particolari (eventuali);
• eventuali integrazioni di garanzia dattiloscritte (generalmente
allegate alla scheda di polizza).
Un ente pubblico che volesse dare avvio ad un procedimento per
l’acquisizione di servizi assicurativi, prima di dar corso alla
predisposizione dei capitolati, ha bisogno di comprendere quali siano le
coperture di cui necessita. Il primo passo è rappresentato dalla
valutazione degli eventuali rischi cui soggiace l’ente.

 /DYDOXWD]LRQHGHLULVFKL

Come accennato, preliminarmente alla procedura di acquisizione di


prodotti assicurativi, è opportuno elaborare un proprio Piano dei Rischi.
Tale elaborazione richiede la presenza di professionalità specializzate
all’interno dell’Ente o di personale che abbia maturato una notevole
esperienza nel settore.
Dato che nella maggior parte delle Amministrazioni si registra un deficit
in entrambe le figure e che spesso il budget finanziario non consente di
acquisire i servizi di una società di consulenza specializzata in materia,
per l’elaborazione autonoma del primo Piano ci si può basare su
determinati elementi.
Innanzitutto bisogna sintetizzare quali sono le attività svolte dal proprio
Ente, tra queste, definire quali in astratto comportano dei rischi, in
funzione della loro natura, intendendo per tali la suscettibilità a produrre
un evento dannoso.
Individuati i rischi si dovrà valutare strategicamente quali vadano
assicurati e quali invece non necessitano di copertura.
Durante questa attività di valutazione è necessario tener presente che in
relazione a ciascun rischio individuato è possibile porre in essere tre
comportamenti:
1. trasferire il rischio ad un terzo assuntore;

79
2. attivare degli accorgimenti per la riduzione del rischio;
3. ritenere il rischio.
Nel primo caso si rende opportuna una copertura assicurativa quando,
seppur sia rara la possibilità che l’evento danno si verifichi, lo stesso sia
in grado, manifestatosi, di produrre effetti devastanti (ad es. incendio).
Nel secondo caso invece, in presenza di eventi per i quali si ritenga
maggiore la frequenza e la probabilità di manifestazione, ma che hanno
un basso impatto finanziario, converrà agire per limitarne l’accadimento
(Potenziamento della manutenzione stradale, sistema antincendio).
Infine, è possibile valutare di non procedere ad alcuna forma di
assicurazione reputando più conveniente ritenere completamente il
rischio.
Nella scelta delle polizze bisogna quindi considerare che ci sono
contratti che è necessario stipulare, ma anche altri la cui stipula dipende
appunto dall’esito della valutazione di cui sopra.
Naturalmente questa valutazione può essere compiuta solo riguardo ai
rischi da cui si ha facoltà di proteggersi. Per quelli analizzati nel
precedente paragrafo 3.2, si rammenta l’esistenza dell’obbligo normativo
di copertura assicurativa.

 /DVFHOWDGHOODWLSRORJLDGLDSSDOWR

Una volta che ci si è dotati di un Piano dei rischi da assicurare e quindi


si ha coscienza delle polizze da stipulare bisogna convenire la strategia
di appalto.
Prima di tutto decidere se concentrare mediante uno o due contratti
l’aggiudicazione di più polizze o viceversa appaltarle disgiuntamente.
Riguardo alla prima ipotesi, non pochi sono i benefici che se ne
ricavano: un unico contraente, la razionalizzazione della gestione
sinistri, l’unificazione delle scadenze, lo sconto ottenibile sui premi
espressi su un maggior valore aggregato.1
In secondo luogo stabilire il sistema di appalto (procedura aperta,
ristretta o negoziata), che è in funzione del valore del contratto, ed il
criterio di aggiudicazione ritenuto più idoneo (prezzo più basso, offerta
economicamente più vantaggiosa, ecc.).
L’offerta economicamente più vantaggiosa assume un rilievo
fondamentale in quanto è l’unica a consentire, mediante una valutazione
complessiva delle offerte in rapporto al contenuto normativo–economico,

1
La Provincia di Napoli, ad esempio, ha optato per l’elaborazione di due Contratti. Un
primo definito “All Risk” in cui sono state aggregate le seguenti coperture: Responsabilità
civile generale , R.C. rete viaria, Incendio, Furto, Rischi dell’Elettronica, Infortuni, Kasko,
R.C. natanti e Tutela legale. Un secondo definito “R.C. Patrimoniale” in cui sono state
aggregate le coperture: R.C. per Amministratori, Dirigenti e Funzionari; R.C. Progettisti
interni.

80
quell’adattamento flessibile dei capitolati alle risposte del mercato
assicurativo.

 /DFRVWUX]LRQHGHLFDSLWRODWL

,OFRQWHQXWRGHOOHFODXVROH

Preliminarmente alla elaborazione dei contenuti dei capitolati è


consigliabile condurre un attento studio sui vari testi di polizza presenti
sul mercato (valido ausilio è costituito dalla presenza in rete dei formulari
delle Compagnie).
Lo studio servirà a selezionare le clausole che ricorrono con maggiore
frequenza; le stesse andranno poi successivamente confrontate con il
contenuto delle condizioni di cui l’Ente necessita per garantirsi
un’idonea tutela.
Al termine del raffronto va operata una distinzione delle clausole
classificandole tra quelle dal contenuto indefettibile, sufficiente ed
eventuale.
Nella prima categoria vanno inserite le clausole la cui presenza
nell’articolato sistema delle condizioni contrattuali garantisce l’efficace
copertura del rischio da cui ci si vuole tutelare (nei capitolati saranno
riconoscibili in quanto non soggette ad opzione).
Nella seconda quelle il cui contenuto può essere variato a seconda
dell’opzione prescelta. Tale variazione comporta esclusivamente un
grado di maggiore o minore copertura, salvo comunque un minus
garantiti (nei capitolati saranno riportate mediante l’indicazione di
diverse ipotesi).
Nella terza quelle condizioni il cui apporto o meno è lasciato alla facoltà
dell’offerente (nel capitolato si inseriranno spazi in bianco).
Naturalmente, la facoltà di scelta concessa all’offerente deve essere
ponderata mediante la predisposizione di una griglia di valutazione
articolata in punteggi seguendo, preferibilmente, il criterio di
aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La definizione della griglia comporterà, perciò, un’attenta valutazione
degli effetti che ciascuna opzione prescelta produrrà sul grado di
copertura offerto.
A titolo esemplificativo e con riferimento al Capitolato relativo ad un
Contratto di polizza All Risk, nella parte generale, il diritto di Recesso
potrà essere disciplinato lasciando la facoltà di scelta alla Compagnia su
due opzioni:
A. Le Parti possono recedere dal contratto esclusivamente in
coincidenza delle scadenze annuali dando preavviso di almeno 6
mesi all'
altra parte e mediante lettera raccomandata A.R.
B. Dopo ogni sinistro regolarmente denunciato a termini di polizza e
fino ad “n” giorni dal pagamento o rifiuto dell'
indennizzo, le parti

81
potranno recedere dal contratto con preavviso di “p” giorni e
tramite raccomandata A.R..
In caso di recesso da parte della Società, la stessa entro “q” giorni dalla
data di efficacia di quest’ultimo, procederà al rimborso del premio, al
netto delle imposte e relativo al periodo di rischio non corso.
Nella griglia di valutazione all’opzione A verranno assegnati un maggiore
numero di punti rispetto all’opzione B.
Il peso attribuito, espresso in centesimi, può variare in base alla
valutazione data dalla stazione appaltante, fermo restando che la scelta
della condizione A è sicuramente per essa più vantaggiosa.

)UDQFKLJLDHVFRSHUWR

Parallelamente alla definizione delle clausole va operata la


classificazione degli elementi quali la franchigia e lo scoperto.
L’entità di questi due elementi presenti nella maggior parte delle polizze,
influenza significativamente il grado di esposizione finanziaria dell’Ente e
in definitiva il grado effettivo del trasferimento del rischio.
Una franchigia di importo elevato apposta su una tipologia di rischio di
“basso” valore, ad esempio una franchigia di ¼  VXOOD JDUDQ]LD
“rottura lastre”, di fatto vanifica la copertura assicurativa in quanto
l’onere di ciascun sinistro sarà sostenuto dall’Ente contraente.
Tuttavia ciascuna Compagnia, in conseguenza dell’analisi tecnica del
rischio, ritiene assicurabili determinate fattispecie solo mediante la
previsione di una soglia minima di franchigia o un determinato scoperto
percentuale al fine di stabilire una compartecipazione del rischio in capo
al contraente.
Per questi motivi è opportuno prevedere che l’offerente possa indicare a
sua discrezione l’entità della franchigia o dello scoperto nell’ambito di un
Rank massimo predefinito.
Ad esempio nella polizza di Responsabilità civile generale (copertura di
tutta l’attività dell’Ente) potrebbe prevedersi una franchigia per la
tipologia “ogni e qualsiasi altro danno” in un massimo raggiungibile di ¼
1.500, lasciando all’offerente la possibilità di determinarne l’entità.
Naturalmente anche in questo caso nella griglia di valutazione deve
essere riportato il punteggio attribuibile che sarà crescente al decrescere
dell’importo di franchigia offerto.


&RQGL]LRQLVSHFLILFKH

L’inserimento nei capitolati di determinate condizioni può garantire


all’Ente contraente una maggiore tutela dal corretto adempimento del
contratto.
Se ne evidenziano di seguito alcune ritenute di maggiore importanza:
1) La deroga all’art. 1911 c.c. (Qualora la medesima assicurazione
o l'
assicurazione di rischi relativi alle stesse cose sia ripartita tra
più assicuratori per quote determinate, ciascun assicuratore è

82
tenuto al pagamento dell'indennità assicurata soltanto in
proporzione della rispettiva quota, anche se unico è il contratto
sottoscritto da tutti gli assicuratori), facendo valere il principio
della solidarietà fra le compagnie di assicurazione in caso di
coassicurazione.
2) Il deposito di una cauzione definitiva a garanzia del corretto
adempimento delle condizioni contrattuali.
3) L’obbligo del rendiconto periodico sullo stato dei sinistri con
applicazione di penali in caso di omissioni.
4) La previsione del rilascio di un benestare da parte dell’Ente nel
caso di liquidazioni transattive da parte della Compagnia, per tutti
quei sinistri il cui valore rientra nell’importo di franchigia, il cui
onere finanziario resta ad esclusivo carico dell’Ente Contraente.
5) La deroga all’applicazione della proporzionale di cui all’art.1907
c.c. (Se l'assicurazione copre solo una parte del valore che la
cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l'assicuratore
risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno
che non sia diversamente convenuto).


 ,OFDVRGHOOD3URYLQFLDGL1DSROL

Ritenendo vantaggioso, in una prospettiva di lungo termine, investire


sulle risorse interne, l’Amministrazione Provinciale di Napoli ha deciso
di gestire i servizi assicurativi autonomamente costituendo una struttura
ad hoc, l’Ufficio Assicurazioni, a cui sono stati affidati sia i compiti relativi
alla predisposizione degli atti di gara sia quelli inerenti alla fase della
gestione dei contratti di polizza con il monitoraggio dei sinistri.
Il primo obiettivo che l’Ufficio si è posto è stato quello della ricerca di
una nuova metodologia di lavoro che riuscisse a conciliare le peculiari
necessità assicurative dell’Ente con la rigidità tipica delle offerte presenti
sul mercato assicurativo.
Nel tentativo di rendere la “domanda” di cui sopra, flessibile, si sono
predisposti degli atti di gara aperti alle modifiche degli offerenti in modo
da consentirne l'adattamento alle condizioni che ciascuna Compagnia
partecipante reputasse inderogabili, fermo restando la immutabilità di
garanzie minime per l’Ente.


&RSHUWXUHSDUWLFRODUL

/DSROL]]DSHUOD5FUHWHYLDULD

La copertura assicurativa della Responsabilità Civile derivante dalla


gestione e manutenzione della rete viaria per i Comuni e le Province
rappresenta, attesa l’onerosità del premio, la polizza principale dell’Ente.
Onerosità che è solo parzialmente giustificata dall’elevato tasso di
sinistrosità che si registra sulle strade (tasso che al centro–sud è più

83
elevato che al nord) risultando invece conseguenza di un pregiudizio
degli operatori assicurativi.
La strategia posta in essere dall’Ufficio assicurazioni si è indirizzata
presso il conseguimento di un duplice obiettivo: garantire la copertura
della rete viaria e sostenere un minor onere riguardo le precedenti
polizze.
A tal fine si è intrapresa un’analisi dell’andamento storico dei sinistri
registrati nel precedente quinquennio sulla rete viaria provinciale.
Dallo studio è emerso un’elevata frequenza dei sinistri la maggioranza
dei quali (80%) si collocava però in una fascia di indennizzo al di sotto
dei 2.000 euro in quanto relativo a fattispecie di danno di modico valore.
Da questi dati è stato possibile desumere che l’elevata frequenza dei
sinistri era il frutto delle difficoltà, stante i numerosi vincoli normativi,
organizzativi e spesso finanziari, di attivare interventi rapidi ed efficaci di
ripristino di efficienza della rete viaria.
Il trasferimento dell’intero rischio alla Compagnia comportava di fatto il
trasferimento a quest’ultima degli oneri economici derivanti da una non
sufficiente manutenzione, causando un crescente innalzamento dei
premi.
Era pertanto necessario che l’amministrazione compartecipasse nel
rischio trasferendo alla Società assuntrice esclusivamente quei rischi di
bassa intensità ma di elevata onerosità ed assumendo la gestione
diretta di tutti gli altri.
Per far ciò è stata predisposta una polizza con la previsione di una
franchigia di ¼LOFKHKDGHWHUPLQDWRXQDULGX]LRQHGLFLUFDO¶
del premio pagato in precedenza.
La scelta della ritenzione di gran parte dei rischi è stata a sua volta
accompagnata da un potenziamento degli interventi manutentivi sulle
strade.
La previsione di una franchigia elevata necessita tuttavia della dotazione
in organico di un’adeguata struttura Legale, in quanto ad essa consegue
una gestione diretta delle vertenze, la cui pretesa sia inferiore ai 15.000
euro, direttamente da parte dell’Ente.
Un ultimo dato, la cui interpretazione fa riflettere su l’aspetto in parte
patologico della tendenza a proporre istanza di risarcimento per danni
imputabili alla cattiva manutenzione della rete viaria pubblica, riguarda il
confronto tra il numero dei sinistri registrati in presenza di una copertura
assicurativa e quelli registrati senza polizza. Durante i periodi di
copertura, infatti, i sinistri tendono a raddoppiare a testimonianza che la
presenza di una società privata che ha assunto il rischio induce i
presunti danneggiati a presumere un più “agevole” ristoro delle loro
pretese.

/DSROL]]D5F3DWULPRQLDOH

È noto che, in osservanza a quanto disposto dal vigente Contratto


Collettivo di riferimento e in considerazione delle numerose censure

84
(con proposizione dell’addebito per danno erariale a carico degli Enti
stipulanti) mosse dalla Corte dei Conti, non possono essere coperte da
un’assicurazione con oneri a carico dell’Ente, le azioni od omissioni
imputabili all'Assicurato a titolo di dolo o colpa grave, o a qualsiasi
intenzionale violazione di Leggi e/o regolamenti e norme disciplinanti in
genere l’attività dell’Ente.
Per questo motivo ed al fine di consentire una tutela piena dei soggetti
assicurati, è stata predisposta un’appendice alla polizza di
Responsabilità civile degli Amministratori, Dirigenti e Funzionari titolari di
P.O.
Con tale appendice è stata prevista la possibilità di estensione volontaria
per la copertura della colpa grave rimettendo alla volontà di ciascun
assicurato, che ne intendesse beneficiare, la possibilità di contrarre
detta copertura, al costo unitario annuale offerto dalla Compagnia
aggiudicatrice in sede di gara.

/DSROL]]DSURJHWWLVWLLQWHUQL

Con la Finanziaria 2001 il legislatore ha inteso porre a totale carico degli


Enti il costo delle polizze stipulate per la copertura dei dipendenti
incaricati della progettazione.
Pertanto è sembrato logico ritenere che incombesse
sull’Amministrazione l’onere di stipulare tali polizze.
Di fatto ci si è trovati di fronte ad un cammino irto di ostacoli.
Il contenuto della copertura dei progettisti è in parte vincolato in quanto il
regolamento esecutivo della Merloni (art.106 del DPR 554/99) definisce i
limiti e le modalità di tale stipula stabilendo che l’importo da garantire
non deve superare il 10% del costo di costruzione dell’opera progettata
e che la garanzia assicurativa copre esclusivamente il maggior costo
che si deve sostenere nell’eventualità di varianti ex art.25 comma 1 lett.
d) della Merloni ter.
Di contro sul mercato assicurativo, dominato, quasi in regime di
monopolio, da una sola Compagnia, la polizza “progettisti” è venduta
esclusivamente quale garanzia accessoria ad una polizza professionale.
Nell’intento di fare chiarezza è stato emesso un provvedimento (decreto
Interministeriale) inteso a ad imporre alle Compagnie uno schema tipo
per il contratto di polizza de quo. Provvedimento anticipato agli organi di
stampa (si veda il n.5/01 della rivista appalti del sole 24 ore) ma mai
ufficializzato.
Lo schema è servito da monito per tutte quelle Amministrazione che
avevano stipulato polizze professionali per i progettisti ampliando
l’oggetto del contratto, che resta il maggior costo per le varianti di cui
all’art.25 Merloni ter.
Al fine di non esporsi alla censura della Corte dei Conti e nel tentativo di
sbloccare l’empasse che impediva ai dipendenti di usufruire una
copertura dovuta, la Provincia di Napoli ha deciso di redigere un testo di
polizza che seppur conforme alle prescrizioni normative consentisse alle

85
Compagnie concorrenti di apportare quelle modifiche che in base ai
propri formulari ritenessero necessarie.

'RFXPHQWD]LRQHDOOHJDWD

a) Definizioni
b) Norme che regolano l’assicurazione in generale
c) Il capitolato speciale per la gestione della rete viaria

D '(),1,=,21,

1HOWHVWRFKHVHJXHVLGHEERQRLQWHQGHUHSHU

 

$66,&85$=,21( Il Contratto di assicurazione




32/,==$ Il Documento che prova l’assicurazione




&2175$(17( La Provincia di Napoli – Città Metropolitana che


stipula l'assicurazione


$66,&85$72 La Provincia di Napoli – Città Metropolitana o, se


diverso, il soggetto (persona fisica o giuridica) il cui
interesse è protetto dall'assicurazione


62&,(7$
 La Compagnia assicuratrice, o il gruppo di
Compagnie, che presta l'assicurazione


35(0,2 La somma dovuta dalla Contraente alla Società




5,6&+,2 La probabilità che si verifichi il sinistro




6,1,6752 Il verificarsi del fatto dannoso per il quale è


prestata la garanzia assicurativa


,1'(11,==2 La somma dovuta dalla Società all'Assicurato o


,1'(11,7$
 all'avente diritto in caso di sinistro
5,6$5&,0(172

&26( Oggetti materiali e animali




86
6&23(572 L’importo risultante dall’applicazione della
percentuale prevista dalle Norme contrattuali sulla
somma liquidabile a termini di Polizza (con il
minimo eventualmente pattuito) e che, in caso di
sinistro, viene detratto da detta somma, per restare
ad esclusivo carico dell’Assicurato


)5$1&+,*,$ L’importo previsto dalle norme contrattuali che, in


caso di sinistro, viene detratto dalla somma
liquidabile a termini di polizza, per restare a carico
esclusivo dell’Assicurato


,1)25781,2 L’evento dovuto a causa fortuita, violenta ed


esterna, che produca lesioni fisiche obiettivamente
constatabili le quali abbiano per conseguenza la
morte, una invalidità permanente oppure una
inabilità temporanea


/,0,7(',,1'(11,==2 La somma massima dovuta dalla Società in caso


HR',5,6$5&,0(172 di sinistro


0$66,0$/( La massima esposizione della Società per ogni


$66,&85$72 sinistro, qualsiasi sia il numero delle persone
decedute o che abbiano subito lesioni o abbiano
sofferto danni a cose di loro proprietà


3(5,2'2', Il periodo, pari o inferiore a 12 mesi, compreso tra


$66,&85$=,21( la data di effetto e la data di scadenza annuale


5(75,%8=,21($118$ Quanto, al lordo anche delle ritenute


/25'$ previdenziali, i Dipendenti obbligatoriamente
assicurati presso l’INAIL e quelli non soggetti alla
assicurazione INAIL effettivamente ricevono a
compenso delle loro prestazioni, nonché tutti gli
emolumenti lordi erogati dall’Amministrazione
Contraente a soggetti non Dipendenti


'$112&25325$/( Il pregiudizio economico conseguente a lesioni o


morte di persone ivi compresi i danni alla salute o
biologici nonché il danno morale


'$11,0$7(5,$/, Ogni distruzione, deterioramento, alterazione,


danneggiamento totale o parziale di una cosa


3(5',7(3$75,021,$/, Il pregiudizio economico che non sia conseguenza


di lesioni personali, morte o danneggiamento di
cose


87
5(7(9,$5,$ Per rete viaria si intende: il piano viabile, gli
elementi accessori quali, a titolo esemplificativo e
non limitativo, segnaletica, ponti, viottoli, terrapieni,
gallerie, le pertinenze stradali quali, sempre a titolo
esemplificativo e non limitativo, gli elementi
indispensabili per l’esistenza della strada, piazzole
di sosta, alberi, aiuole, paracarri, guard rails,
cartelli indicatori, fossi di scolo, canali, fognature,
banchine, marciapiedi HWVLPLOLD.


5,&+,(67$', La comunicazione con la quale il Terzo notifica


5,6$5&,0(172 all'
Assicurato di ritenerlo responsabile dei danni o
perdite patrimoniali cagionate da un fatto previsto
dalla presente polizza, oppure avanza formale
richiesta di risarcimento di tali danni.


(67256,21( È colpevole del reato, chiunque, mediante violenza


o minaccia, costringendo taluno a fare o ad
omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un
ingiusto profitto con altrui danno (art. 629 del
Codice Penale).

)$772,//(&,72 Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad


altri un danno ingiusto, obbliga colui che l'
ha
commesso a risarcire il danno (art. 2043 del
Codice Civile).

)8572 È colpevole del reato di furto chiunque si


impossessa di una cosa mobile altrui, sottraendola
a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o
per gli altri (art. 624 del Codice Penale).

,1&(1',2 Combustione, con fiamma, di beni materiali al di


fuori di appropriato focolare, che può estendersi e
propagarsi.

35,025,6&+,2 La forma assicurativa che non comporta


$662/872 l'
applicazione della regola proporzionale prevista
dall'
art. 1907 del Codice Civile.

5$3,1$ È colpevole del reato di rapina, chiunque, per


procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto,
mediante violenza alla persona o minaccia, si
impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a
chi la detiene (art. 628 dei Codice Penale).


88
6&$662 Forzatura, rimozione o rottura delle serrature o dei
mezzi di chiusura dei locali contenenti le cose
assicurate, tali da causare l'impossibilità
successiva del regolare funzionamento che vi era
prima del sinistro.


6&,332 Furto commesso strappando la cosa di mano o di


dosso alla persona che la detiene.


5($7, Violazione di norme penali che si distinguono in


delitti e contravvenzioni secondo la diversa specie
delle pene – detentive o pecuniarie – previste per
essi dalla legge.
 

'(/,772&2/32622 È solo quello espressamente previsto come tale (e


35(7(5,17(1=,21$/( a tale titolo contestato) dalla legge penale,
commesso senza volontà né intenzione di
commettere alcun reato e dunque per negligenza,
imperizia, imprudenza o inosservanza di leggi;


'(/,772'2/262 È doloso qualsiasi delitto all’infuori di quelli


espressamente previsti dalla legge come colposi o
preterintenzionali, in quanto intenzionale


,03,$17,(' I calcolatori, gli elaboratori elettronici, i


$33$5(&&+,$785( videoterminali, i personal computers, anche
(/(77521,&+( portatili, e quant'altro di elettronico è inerente a
 dati e processi;
 Impianti ed apparecchiature elettroniche
specifiche per la rilevazione ed analisi
dell’atmosfera anche ad impiego mobile il tutto,
comprensivo dei relativi conduttori anche esterni
dei tubi speciali e delle valvole elettroniche, in
quanto di proprietà della Contraente o perché la
medesima ha un interesse o sia tenuta
all'assicurazione.
Tali beni possono trovarsi sia sottotetto a beni
immobili, sottotetto a costruzioni in vetroresina,
anche prefabbricate, ubicate all’aperto nel territorio
della Provincia o su autoveicoli in genere.


6833257, Il materiale, sia intercambiabile che fisso, ad uso


 memoria di massa per la memorizzazione di
 informazioni leggibili a macchina.


'$7,(352&(66, Le informazioni logicamente strutturate elaborabili


 e modificabili a mezzo di programmi.


89


0$**,25,&267, Il maggior esborso sostenuto dall’Assicurato,


 rispetto a quello normale necessario alla
prosecuzione delle funzioni svolte dall’apparecchio
o dall’impianto danneggiato o distrutto, dovuto a:
a) uso di un impianto o apparecchio sostitutivo;
b) applicazione di metodi di lavoro alternativi;
c) prestazioni di servizi da parte di Terzi.


'(*5$'2 Ildeprezzamento dovuto all’età o allo stato di


conservazione del veicolo;
 

*$5$1=,$ Il singolo rischio coperto dall’assicurazione;


 

$&&(6625,2( L’installazione stabilmente fissata al veicolo non


237,21$/'(/9(,&2/2 costituente normale dotazione di serie;


(17(38%%/,&2 Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane,


 Aziende Speciali, Consorzi Pubblici, Ipab, Case di
 Riposo, ATER, USSL, ASL, Ospedali e comunque
 ogni ente la cui attività sia soggetta alla
giurisdizione della Corte dei Conti.


',3(1'(17(7(&1,&2 Qualsiasi persona, regolarmente abilitato o


 comunque in regola con le disposizioni di legge
 per l’affidamento dell’incarico professionale, che si
 trovi alle dipendenze dell’Ente Pubblico di
 appartenenza e che predispone il progetto, e/o
 segue e sorveglia l’esecuzione dei lavori, e/o
 esegue il collaudo statico dell’opera, per incarico e
nell’interesse dell’Ente cui dipende.


E 1250(&+(5(*2/$12/
$66,&85$=,21(,1*(1(5$/(

'(&255(1=$('85$7$'(//$*$5$1=,$±3$*$0(172

'(/35(0,2

La copertura assicurativa ha effetto dalle ore 24 della data indicata nella


comunicazione – anche a mezzo fax – alla Società o, in caso di
coassicurazione, alla Delegataria dell' avvenuta aggiudicazione, con
scadenza al 31/12/2004.
L’effetto delle varie Sezioni della presente copertura assicurativa verrà
differenziato in relazione alla scadenza delle polizze che il presente
contratto unico sostituisce e pertanto la prima annualità dovrà essere
calcolata in pro–rata temporis.

90
La prima annualità assicurativa a secondo della distinta decorrenza
prevista per le singole sezioni sarà regolata nel seguente modo:
Primo Rateo di premio: ore 24.00 della data indicata nella
comunicazione di aggiudicazione – ore 24.00 del 31.12.02.
Alla scadenza la polizza si intenderà cessata senza obbligo di
preventiva disdetta.
È facoltà dell’Amministrazione richiedere alla Società, entro i 30 giorni
antecedenti la scadenza, la proroga della presente assicurazione, fino al
completo espletamento delle procedure di aggiudicazione della nuova
assicurazione.
La Società si impegna a prorogare l’assicurazione alle medesime
condizioni, contrattuali ed economiche in vigore, per un periodo
massimo di 180 giorni ed il relativo rateo di premio verrà corrisposto
entro 60 giorni dall’inizio della proroga.
La prima rata di premio potrà essere pagata entro 30 giorni dalla data di
ricevimento del contratto da parte del Contraente.
Se il Contraente/Assicurato non paga il premio entro tale termine
l’assicurazione resta sospesa e riprende vigore dalle ore 24 del giorno
del pagamento.
Se la Contraente non paga i premi o le rate di premio successivi,
l'
assicurazione resta sospesa dalle ore 24 del 60° giorno dopo quello
della scadenza e riprende vigore dalle ore 24 del giorno del pagamento,
fermi le successive scadenze ed il diritto della Società al pagamento dei
premi scaduti ai sensi dell'
art. 1901 Codice Civile.
Si considera come data di avvenuto pagamento quella dell' atto che
conferisce tale ordine all' Unità Operativa Economico–Finanziaria
dell'
Amministrazione, a condizione che gli estremi dell'atto vengano
comunicati per iscritto alla Società, a mezzo raccomandata o telex o
telefax.

DICHIARAZIONI RELATIVE ALLE CIRCOSTANZE DI RISCHIO –


VARIAZIONI DEL RISCHIO – BUONA FEDE –
Le dichiarazioni inesatte o le reticenze del Contraente o dell’Assicurato
relative a circostanze che influiscono sulla valutazione del rischio,
possono comportare la perdita totale o parziale del diritto all'indennizzo
nonché la stessa cessazione dell' assicurazione (artt. 1892, 1893 e 1894
Codice Civile).
Tuttavia l' omissione da parte dell' Assicurato di una circostanza
eventualmente aggravante il rischio, così come le incomplete od inesatte
dichiarazioni dell'Assicurato all' atto della stipulazione del contratto o
durante il corso dello stesso, non pregiudicano il diritto al risarcimento
dei danni, sempreché tali omissioni o inesatte dichiarazioni non siano
frutto di dolo, fermo restando il diritto della Società, una volta venuta a
conoscenza di circostanze aggravanti che comportino un maggior
premio, di richiedere la relativa modifica delle condizioni in corso.

91
Il Contraente o l'Assicurato deve dare comunicazione scritta alla Società
di ogni aggravamento del rischio.
Tuttavia gli aggravamenti di rischio non noti o non accettati dalla Società
non comporteranno la perdita totale o parziale del diritto all'indennizzo
nonché la stessa cessazione dell'assicurazione (art. 1898 C.C.),
sempreché il Contraente o l’Assicurato non abbia agito con dolo.
Nel caso di diminuzione del rischio la Società è tenuta a ridurre il premio
o le rate di premio successive alla comunicazione del Contraente o
dell'Assicurato (art. 1897 C.C.) e rinuncia al relativo diritto di recesso.

REGOLAZIONE DEI PREMI


,SRWHVLD 

Il prezzo della polizza è fisso e invariabile e non cambierà per il mutare


delle situazioni.
Saranno pertanto del tutto ininfluente la diminuzione o l'aumento dei
soggetti partecipanti alle
varie attività, la diminuzione o l’aumento del numero dei dipendenti dell’
Ente , la diminuzione
o l’aumento del numero dei beni mobili o immobili, di proprietà o
comunque a qualsiasi titolo detenuti o gestiti dalla Provincia nonché il
numero dei Km della rete viaria.

,SRWHVLE 

Il premio di assicurazione relativo ad una o più sezioni può essere


convenuto, in tutto o in parte, in base ad elementi di rischio variabili.
Questo viene anticipato – in via provvisoria – nell'importo risultante dal
conteggio esposto in polizza, ed è regolato – in via definitiva – alla fine
di ciascun periodo assicurativo annuo, o della minor durata del contratto,
secondo le variazioni intervenute durante lo stesso periodo negli
elementi presi come base per il conteggio del premio anticipato.
A tale scopo, entro 120 giorni dalla fine di ogni periodo annuo di
assicurazione, o della minor durata del contratto, il Contraente deve
comunicare per iscritto alla Società i dati consuntivi necessari.
Il contraente è esonerato da tale comunicazione consuntiva qualora
abbia già provveduto nel corso dell’anno assicurativo a notificare le
eventuali variazioni intervenute. In tale caso la Società sarà tenuta ad
emettere, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, la relativa
appendice di regolazione del premio.
L’eventuale importo a favore della Società dovrà essere pagato dal
Contraente entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricezione del
documento correttamente emesso. Resta tuttavia inteso che, qualora la
Società non rispetti i suddetti termini per l’emissione dell’appendice di
regolazione del premio, il Contraente è esonerato dal rispetto del
termine per il pagamento del premio stesso.

92
Qualora i dati consuntivi di regolazione abbiano un valore negativo
rispetto ai dati preventivi, la Società rimborserà al Contraente l’importo
del premio corrispondente, al netto dell’imposta governativa, in quanto
già versata all’Erario.
Se il Contraente non effettua nei termini prescritti la comunicazione dei
dati anzidetti od il pagamento della differenza attiva dovuta, la Società
può fissargli un ulteriore termine di 15 giorni, trascorso il quale il premio
anticipato in via provvisoria per la rata futura viene considerato in conto
o a garanzia, di quello relativo al periodo di assicurazione per il quale
non ha avuto luogo la regolazione od il pagamento della differenza attiva
e l'
assicurazione resta sospesa fino alle ore 24.00 del giorno in cui il
Contraente abbia adempiuto ai propri obblighi, salvo il diritto della
Società di agire giudizialmente o di dichiarare, con lettera
raccomandata, la risoluzione del contratto.
Nel caso di contratto definitivamente scaduto, se il Contraente non
adempie agli obblighi relativi alla regolazione del premio la Società,
fermo il diritto di agire giudizialmente, anteporrà alla liquidazione degli
eventuali sinistri, il pagamento del premio di regolazione arretrato.

COASSICURAZIONE E DELEGA (nell'


eventualità di coassicurazione)
L’assicurazione è divisa per quote tra le Società indicate nel prospetto
allegato alla documentazione richiesta in sede di presentazione
dell’offerta. Da tale prospetto risultano le quote di partecipazione al
rischio assicurato.
In caso di sinistro la Società Delegataria ne gestirà e definirà la
liquidazione e le Società Coassicuratrici, che si impegnano ad accettare
la liquidazione definita dalla Società Delegataria, concorreranno nel
pagamento dell’indennizzo calcolato a termini delle condizioni tutte in
proporzione della quota da esse assicurata. Sia in caso di associazione
temporanea d’impresa sia in caso di coassicurazione ai sensi dell’art.9
del D.lgs. 65/2000,ed in deroga all’art. 1911 c.c. ,vale il principio della
solidarietà fra le compagnie di assicurazione.
Con la firma della Polizza le Coassicuratrici danno mandato alla Società
Delegataria a firmare i successivi documenti di modifica anche in loro
nome e per loro conto a condizione che le modifiche stesse siano
preventivamente pattuite con le Coassicuratrici e con la Delegataria.
Pertanto la firma apposta dalla Società Delegataria rende validi ad ogni
effetto i successivi documenti anche per le Coassicuratrici.

DANNI PRECEDENTI
Il Contraente e l’Assicurato sono esonerati dall’obbligo di dichiarare
eventuali danni che avessero colpito le cose oggetto dell’assicurazione
e/o la loro attività in genere.

ALTRE ASSICURAZIONI

93
La Contraente, a parziale deroga dell'articolo 1910 del Codice Civile, è
esonerata dall'obbligo di comunicare alla Società l'esistenza e la
successiva stipulazione di altre assicurazioni per lo stesso rischio. In
caso di sinistro, su richiesta della Società, la Contraente dovrà
informarla dell'esistenza/stipulazione di altre assicurazioni per lo stesso
rischio.

FORMA DELLE COMUNICAZIONI E MODIFICHE DEL CONTRATTO


Tutte le comunicazioni fra le Parti e le eventuali modifiche del contratto,
debbono essere fatte, per essere valide, per iscritto.

ONERI FISCALI
Gli oneri fiscali relativi all'assicurazione sono a carico del Contraente.

FORO COMPETENTE
Per le controversie riguardanti l’applicazione e l’esecuzione della
presente polizza, è competente l’Autorità Giudiziaria del luogo ove ha
sede la Contraente.

RINVIO ALLE NORME DI LEGGE


Per tutto quanto non è qui diversamente regolato, valgono le norme di
legge.

TRATTAMENTO DEI DATI


Ai sensi della L. 675/96 le Parti consentono il trattamento dei dati
personali contenuti nella presente polizza o che ne derivino, per le
finalità strettamente connesse agli adempimenti degli obblighi
contrattuali.

FACOLTA DI RECESSO
,SRWHVL$ 

Le Parti possono recedere dal contratto esclusivamente in coincidenza


delle scadenze annuali dandone preavviso all'altra Parte, di almeno 180
giorni e mediante lettera raccomandata A.R.
,SRWHVL%

Dopo ogni sinistro denunciato a termini di polizza, e fino al 60° giorno


dal pagamento o rifiuto dell’indennizzo,le Parti possono recedere, con
preavviso di 90 giorni e tramite raccomandata A.R., dal contratto.
In caso di recesso da parte della Società, la stessa entro 15 giorni dalla
data di efficacia del recesso procederà al rimborso del premio, al netto
delle imposte e relativo al periodo di rischio non corso.

94
OBBLIGHI DELLA SOCIETA’ NELLA GESTIONE DEI SINISTRI –
RENDICONTO
La Società si impegna ed obbliga a fornire, mediante atto scritto, al
Contraente , trimestralmente, il dettaglio dei sinistri relativo a ciascuna
sezione del contratto di polizza ,così impostato:
- elencazione dei sinistri Denunciati;
- sinistri Riservati, con indicazione dell’importo a
riserva;
- sinistri Liquidati, con indicazione dell’importo liquidato;
- sinistri Respinti, con precisazione scritta delle
motivazioni.
I report trimestrali, ad eccezione di quello fornito in coincidenza alla
scadenza annuale, che dovrà riportare la situazione sinistri nella sua
totalità e deve essere trasmesso entro il trentesimo giorno dall’inizio
dell’anno solare, potranno evidenziare solo i sinistri che hanno subito
una variazione nello stato rispetto al report precedente.
Tutti i sinistri dovranno essere corredati dalla data di apertura della
pratica presso la Società, data di accadimento del sinistro e denuncia,
data della eventuale chiusura della pratica per liquidazione o altro
motivo. Il monitoraggio deve essere fornito progressivamente, cioè in
modo continuo ed aggiornato, dalla data di accensione della copertura
fino a quando non vi sia l’esaurimento di tutte indistintamente le
pratiche.
Gli obblighi precedentemente descritti non potranno impedire al
Contraente di chiedere e di ottenere un aggiornamento, in date diverse
da quelle indicate.

INADEMPIENZA TRASMISSIONE RENDICONTO SINISTRI–


PENALITA’
La violazione degli obblighi precedentemente descritti dà facoltà al
contraente di sanzionare l’inottemperanza della società mediante
l’applicazione di penali.
Qualora il report non sia trasmesso con la periodicità prevista, il
contraente ne intimaper iscritto la trasmissione alla società. Trascorsi 15
giorni dall’intimazione senza seguito, il contraente provvederà alla
contestazione delle penalità.
Per ciascuna inadempienza è determinata una penale progressiva
determinata nel modo seguente:
- Prima inadempienza £ 2.000.000
- Seconda inadempienza £ 4.000.000
- Terza Inadempienza £ 8.000.000
- Dalla Quarta inadempienza in poi £ 15.000.000

95
In caso di ripetuta e contestata inadempienza il contraente può
recedere dal contratto con effetto immediato e senza preavviso. In tal
caso la società rimborserà entro 15 giorni dalla comunicazione del
recesso, la quota di premio anticipato relativa al periodo di rischio non
corso.
Gli importi delle penali saranno prelevati dall’Ente dall’importo della
cauzione definitiva versata a garanzia del corretto adempimento delle
obbligazioni assunte.

TITOLARITA’ DEI DIRITTI NASCENTI DALLA POLIZZA


La assicurazione è stipulata dal Contraente in nome proprio e
nell'
interesse di chi spetta. Le azioni, le ragioni ed i diritti nascenti dalla
polizza non possono essere esercitati che dal Contraente e dalla
Società.
Spetta in particolare al Contraente compiere gli atti necessari
all'
accertamento ed alla liquidazione dei danni.
L'
accertamento e la liquidazione dei danni così effettuati sono vincolanti
anche per Terzi, restando esclusa ogni loro facoltà di impugnativa.
L'
indennizzo liquidato a termini di polizza, non può tuttavia essere
pagato, se non nei confronti o col consenso dei titolari dell'
interesse
assicurato.

ISPEZIONE DELLE COSE ASSICURATE


La Società ha sempre il diritto di visitare le cose assicurate e l’Assicurato
ha l’obbligo di fornirle tutte le occorrenti indicazioni ed informazioni.

INTERAZIONE DI CLAUSOLE
Si conviene tra le Parti che qualora Norme, Condizioni e/o Clausole di
ciascuna sezione di questa polizza prevedano l' esclusione e/o
limitazione per alcuni rischi e/o eventi e/o circostanze, e per tali rischi
e/o eventi e/o circostanze così escluse e/o limitati sia altrimenti prevista
copertura in questa stessa polizza o in altra ad essa collegata, il sinistro
si intenderà coperto con applicazione delle eventuali franchigie e/o limiti
di capitale indennizzabile previsti dalla specifica Norma, Condizione e/o
Clausola più favorevole all’Assicurato.

LIQUIDAZIONE DEI DANNI DA PARTE DELLA SOCIETA'


,SRWHVL$ 

Una volta prodotta da parte del Terzo reclamante la documentazione


completa per l’eventuale risarcimento del danno, la Società deve
provvedere alla formalizzazione direttamente al Terzo danneggiato della
proposta liquidativa o della contestazione entro 60 giorni e, sempre
direttamente al Terzo danneggiato, la Società corrisponde il risarcimento
dovuto, dandone contestuale comunicazione al Contraente, salvo i casi

96
per cui quest’ultimo ha formalmente richiesto alla Società il pagamento a
proprio favore dopo aver provveduto alla tacitazione del Terzo
danneggiato.


,SRWHVL%

La Società si impegna ed obbliga a richiedere al Contraente, il


benestare, prima di procedere alla liquidazione di un danno ove la
presente normativa preveda che il contraente debba reintegrare gli
importi rientranti in franchigia.
Il Contraente si impegna a fornire alla Società il proprio parere entro e
non oltre 30 giorni dalla richiesta. Trascorso tale temine temporale la
Società darà luogo alla liquidazione del danno, interpretando il silenzio
dell'
Amministrazione come consenso a procedere

LIQUIDAZIONE DEI DANNI DA PARTE DELLA SOCIETA'– vertenze


In deroga a quanto disposto dall’art.18 e dall’art.20 L’Ente provvede
direttamente alla gestione stragiudiziale e giudiziale delle vertenze
relative alla Rc per la gestione della rete viaria, rientranti nella franchigia
di £.30.000.000.
L’Ente provvederà ,invece, ad aprire il sinistro con la Società ,entro 30
giorni dal ricevimento della richiesta di risarcimento, in tutti i casi il danno
superi l’importo delle franchigia ovvero nel caso in cui non sia possibile
determinare il danno. L’Ente provvederà altresì ad aprire il sinistro
quando esistano una pluralità di danneggiati per lo stesso evento, sia
quando, per circostanze sopravvenute e documentate per iscritto dal
danneggiato, l’entità della richiesta di danno superi in un secondo
momento la franchigia sopra indicata.Sarà cura del contraente avvisare
il danneggiato,entro 7 giorni dall’invio alla società, la comunicazione
dell’apertura del sinistro.
Nei casi di apertura del sinistro la Società si obbliga a richiedere al
Contraente, il benestare, prima di procedere alla liquidazione
stragiudiziale di un danno.
Il Contraente si impegna a fornire alla Società il proprio parere entro e
non oltre 30 giorni dalla richiesta. Trascorso tale temine temporale la
Società darà luogo alla liquidazione del danno, interpretando il silenzio
dell'
Amministrazione come consenso a procedere.
Nelle ipotesi di diniego del benestare o in tutte le ipotesi in cui
sopravvenga nel corso di un giudizio gestito dall’Avvocatura Provinciale
una richiesta di risarcimento superiore ai 30 milioni, l’Ente provvederà a
chiamare in causa la Società Assicurativa.

LIQUIDAZIONE DEI DANNI DA PARTE DELLA SOCIETA'


–RECUPERO Franchigia

97
La Società si impegna a risarcire al Terzo danneggiato il danno intero al
lordo della franchigia/scoperto.
Al termine di ciascun trimestre solare, la Società presenterà l’elenco
delle franchigie relative ai sinistri liquidati nel periodo, corredati dalla
fotocopia dell’atto di quietanza, debitamente sottoscritto dal terzo
danneggiato, oppure da copia dell’assegno di liquidazione.
Entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione il contraente
provvederà al reintegro degli importi rientranti in franchigia così come
risultanti dalla documentazione probatoria citata.

GESTIONE VERTENZE–SPESE LEGALI


La Società assume la gestione delle vertenze sia in sede stragiudiziale
che giudiziale, sia civile che penale, a nome dell'
Assicurato, designando,
ove occorra, legali o tecnici ed avvalendosi di tutti i diritti ed azioni
spettanti all'Assicurato stesso. Sono a carico della Società le spese
sostenute per resistere all' azione promossa contro l' Assicurato, entro il
limite di un importo pari al quarto del massimale stabilito in polizza per il
danno cui si riferisce la domanda. Qualora la somma dovuta al
danneggiato superi detto massimale, le spese vengono ripartite fra
Società e Assicurato in proporzione del rispettivo interesse.

CENTRO LIQUIDAZIONI SINISTRI


Al fine di una più sollecita definizione dei sinistri, la compagnia di
assicurazione dovrà già avere o istituire, entro trenta giorni
dall’aggiudicazione definitiva, nel territorio della sede dell’Ente, un centro
liquidazione sinistri e/o una struttura interessata alla gestione degli
stessi.
La Società si impegna a fornire il nominativo di uno referente unico( e
dei suoi eventuali sostituti ) a cui il contraente potrà rivolgersi per ogni
informazione sullo stato della gestione del sinistro.

Applicabilità norme generali


Le norme su indicate sono applicabili a tutte le sezioni di cui si compone
il presente testo, salvo diversa espressa disciplina in esse contenuta.

98
F ,OFDSLWRODWRVSHFLDOHSHUODJHVWLRQHGHOODUHWHYLDULD

SEZIONE 2
________________________________________________________________________
*(67,21(5(7(9,$5,$

'(),1,=,21,63(&,),&+(

QHOWHVWRFKHVHJXHVLLQWHQGH

5HWHYLDULD Per rete viaria si intende: il piano viabile, gli elementi


accessori quali, a titolo esemplificativo e non
limitativo, segnaletica, ponti, viottoli, scarpate, gallerie,
le pertinenze stradali quali, sempre a titolo
esemplificativo e non limitativo, gli elementi
indispensabili per l’esistenza della strada, piazzole di
sosta, alberi, aiuole, paracarri, guard rails, cartelli
indicatori, fossi di scolo, canali, fognature, banchine,
marciapiedi HWVLPLOLD, i servizi.


0$66,0$/,$66,&85$7,

¼ per sinistro, con il limite di


  per persona danneggiata, e di
  per danni a cose od animali


2**(772'(//
$66,&85$=,21(

L’impresa Assicuratrice si obbliga a tenere indenne l’Assicurato di


quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, ai
sensi di legge, a titolo di risarcimento (capitali, interessi e spese) per
danni causati a terzi per morte, lesioni personali e per danneggiamenti a
cose o ad animali, in conseguenza di fatti accidentali verificatisi in
relazione alla proprietà, manutenzione, esercizio e funzionamento della
rete viaria provinciale.

99
1250(,17(*5$7,9(±VHPSUHRSHUDQWL±

RESPONSABILITA’ PERSONALE
La copertura assicurativa è estesa anche ai danni derivanti da
responsabilità personale degli Amministratori, Dirigenti e Dipendenti,
persone comunque addette al servizio, con esclusione di quelli subiti
dall’Assicurato.

DETERMINAZIONE DEL PREMIO


Il premio è stato calcolato su di un chilometraggio km. 800 di strade
provinciali, il cui elenco sarà fornito, su richiesta della Società
,dall’Amministrazione. A tale elenco potranno essere aggiunte tutte le
strade che venissero assegnate in proprietà e/o gestione
all’Amministrazione Contraente successivamente o nelle more della
stipulazione della polizza. In tal caso la copertura assicurativa avrà
vigore dalla data di redazione del verbale di presa in consegna da parte
dell’Amministrazione senza alcun obbligo di segnalazione specifica alla
Società, ed il relativo premio sarà regolato a conguaglio pro–rata
temporis, secondo le modalità indicate di seguito. Nella ipotesi di
dismissione, la copertura assicurativa cesserà dalla data di
sottoscrizione del verbale di consegna, ed il relativo premio in
diminuzione sarà regolato a conguaglio in pro–rata temporis, con le
medesime modalità sopra indicate.
Esclusivamente per la prima annualità

100
Primo Rateo di premio: ore 24.00 della data indicata nella
comunicazione di aggiudicazione – ore 24.00 del 31.12.02

REGOLAZIONE DEL PREMIO


Vedasi punto 3 NORME CHE REGOLANO L'ASSICURAZIONE IN
GENERALE

LIMITI DI INDENNIZZO

In nessun caso la Società risponderà per somme superiori al massimale


di polizza per più richieste di risarcimento, anche se presentate in tempi
diversi, che traggano origine da uno stesso sinistro.
In caso di più richieste di risarcimento originate da uno stesso sinistro, la
data della prima richiesta sarà considerata come data di tutte le
richieste, anche se presentate successivamente alla cessazione
dell'assicurazione.
A tal fine, più richieste di risarcimento originate da uno stesso sinistro
sono considerate sinistro unico.

ESCLUSIONI

L'assicurazione non comprende i danni:


a) conseguenti a detenzione od impiego di esplosivi;
b) verificatisi in connessione con trasformazioni o assestamenti
energetici dell'atomo, naturali o provocati artificialmente;
c) conseguenti a furto;
d) per i quali è obbligatoria l'assicurazione ai sensi della legge del
24 dicembre 1969 n. 990 e successive modifiche, integrazioni e
regolamenti di esecuzione (Responsabilità Civile Autoveicoli);
e) derivanti dall'impiego di aeromobili, nonché di navigazione di
natanti a motore;
f) da impiego di veicoli a motore, macchinari od impianti che siano
condotti od azionati da persona non abilitata a norma delle
disposizioni in vigore e che, comunque, non abbia compiuto il
16° anno di età;
g) alle opere in costruzione e a quelle sulle quali si eseguono i
lavori;
h) alle cose trasportate su mezzi di trasporto;
i) derivanti da inquinamento dell'acqua, dell'aria, del suolo e
dell'ambiente in genere che non siano di natura accidentale.

101
DANNI DA INCENDIO, ESPLOSIONE E SCOPPIO
La garanzia comprende i danni a cose di terzi conseguenti ad incendio,
esplosione e scoppio di cose di proprietà dell'Assicurato o da questi
detenute a qualsiasi titolo.

DANNI DA INTERRUZIONE ATTIVITA'


La garanzia comprende i danni derivanti da interruzione o sospensione,
parziale o totale, di attività industriali, commerciali, agricole o di servizi
purché conseguenti a sinistro indennizzabile a termini di polizza

PROPRIETÀ ED USO MACCHINARI


La garanzia comprende la responsabilità civile derivante dalla proprietà
e dall'uso di mezzi di trasporto e sollevamento ancorché semoventi,
impiegati per operazioni connesse con l'attività inerente l’oggetto
dell’assicurazione, esclusi comunque i rischi inerenti alla circolazione
degli stessi e come tali soggetti all'obbligo dell'assicurazione, di cui alla
legge 990 e relativo regolamento di esecuzione, approvato con D. P. R.
24/11/70 n. 973.

COSE IN AMBITO LAVORI


La garanzia comprende i danni alle cose, inclusi i locali, trovatisi
nell'ambito di esecuzione dei lavori semprechè tali cose non siano
oggetto diretto o strumento dei lavori dedotti in polizza.

DANNI A MEZZI SOTTO CARICO E SCARICO

La garanzia comprende la responsabilità civile per danni arrecati ai


mezzi di trasporto sotto carico e scarico ovvero in sosta nell'ambito di
esecuzione di dette operazioni. Sono tuttavia esclusi, limitatamente ai
natanti, i danni conseguenti a mancato uso.

ESTENSIONI VARIE

Gli Amministratori ed i Dipendenti della Contraente sono considerati terzi


per danni da essi subiti in relazione alla presente copertura, avvenuti per
fatto di cui non siano responsabili.

102
La garanzia si intende estesa alla responsabilità civile derivante da
danni causati a terzi in occasione di lavori in genere effettuati sulla rete
viaria provinciale ed eseguiti direttamente dall’Amministrazione, ovvero
a mezzo di ditte appaltatrici operanti per conto dell’Amministrazione o
comunque a tale scopo abilitate, la cui responsabilità possa essere
riconducibile all’Amministrazione; in quest’ultimo caso la garanzia di
polizza opera per la committenza dei lavori, anche di ordinaria e
straordinaria manutenzione e/o costruzione a nuovo di percorsi viari,
riconducibile alla Contraente.
La garanzia si intende inoltre estesa alla responsabilità civile derivante
da danni causati a terzi per sprofondamenti e voragini della massicciata
stradale.

SCOPERTI – FRANCHIGIE – LIMITI DI RISARCIMENTO

GARANZIE SCOPERTI / LIMITI DI RISARCIMENTO


PRESTATE FRANCHIGIE
(Sc.) (Fr.) per sinistro
OGNI E Scoperto Franchigia (
   
  
QUALSIASI Nessuno
DANNO ( per sinistro e per anno assicurativo.
15.493,71)
RELATIVO ALLA
PROPRIETA’ E/O
GESTIONE
DELLA RETE
VIARIA

Richiamo integrale alle seguenti:


NORME CHE REGOLANO L'
ASSICURAZIONE IN GENERALE
(Regolate eventualmente secondo la normativa scelta in sede di offerta)

REGOLAZIONE DEI PREMI – DETERMINAZIONE – PERIODI DI


MORA
LIQUIDAZIONE DEI DANNI PER LA GESTIONE DELLA RETE
VIARIA –GESTIONE VERTENZE
LIQUIDAZIONE DEI DANNI DA PARTE DELLA SOCIETA'
FRANCHIGIA–recupero

CALCOLO DEL PREMIO

con l’intesa che, successivamente alla data di scadenza e nei termini


previsti dagli Articoli “Decorrenza dell’assicurazione” e “Pagamento e

103
Regolazione del Premio”, si procederà al calcolo del premio di
regolazione.

– Riferimenti – TASSO Imponibile PREMIO Imponibile


pro mille per Periodo
chilometri strade
assegnate Km.: 800

104
,QWURGX]LRQH

Il tema della gestione dei servizi e, in particolare dei processi di acquisto, si


trova già da tempo al centro del dibattito politico e istituzionale ai vari livelli
di governo dell’amministrazione pubblica.
Nell'
ambito delle soluzioni gestionali che più favoriscono il raggiungimento
di maggiori obiettivi di risparmio, le nuove modalità di acquisto di beni e
servizi rappresentano una grossa opportunità per la pubblica
amministrazione, resa disponibile dalle nuove tecnologie.
Si assiste, infatti, in questo settore alla diffusione di nuovi modelli e
strumenti di gestione aziendale basati su parametri di produttività ed
efficienza e su un diverso ruolo dell’amministrazione. Inoltre, lo sviluppo
delle tecnologie informatiche e telematiche fa emergere prospettive e
scenari completamente nuovi (e–procurement).
L'attenzione all’innovazione della funzione approvvigionamenti si inscrive
all'interno del più generale progetto di riforma della pubblica
amministrazione promosso negli ultimi anni e inserito esplicitamente nelle
ultime finanziarie.
In ambito regionale e locale, le pubbliche amministrazioni operanti sul
territorio, conservano comunque la facoltà di procedere autonomamente,
sui mercati locali, alla fornitura di beni e servizi utili al loro funzionamento.
Il Governo, infatti, pur procedendo nel rafforzamento di quel patto di
stabilità interno ribadito nella Legge finanziaria 2003, ha comunque lasciato
aperta la possibilità per gli enti locali di agire al di fuori del sistema delle
convenzioni nazionali o aderendo al disposto dell’articolo 59 della Legge
finanziaria 2001 (aggregazioni di enti ed eventuale stipula di convenzioni
valide su parte del territorio nazionale) oppure rispettando parametri stabiliti
(prezzo/qualità).
A livello regionale e locale si è assistito quindi in tempi recenti allo sviluppo
sempre crescente ed alla sperimentazione di nuovi modelli di gestione della
funzione acquisti.
L’innovazione gestionale si è sviluppata su due piani:
il piano tecnologico, con l’utilizzazione sempre più sofisticata delle
nuove tecnologie nelle procedure di acquisizione di beni e servizi;
il piano organizzativo soprattutto con la nascita di modalità nuove di
cooperazione interistituzionale tra le amministrazioni.
In particolare, sul piano organizzativo, si assiste alla graduale diffusione di
forme di aggregazione tra gli enti locali, tramite apposite convenzioni, per la
gestione in comune dei processi di acquisto, secondo il più generale
principio di associazionismo tra gli enti.
Il Formez ha affrontato questo tema sino dall’autunno del 2001 all’interno
del progetto CIPA (Coesione e Innovazione nelle Pubbliche
Amministrazioni) un progetto di diffusione delle esperienze di innovazione
che ha realizzato un sito per lo scambio di esperienze di innovazione. La
sezione dedicata ai forum, dopo aver affrontato i temi legati all’e–
government prima e al telelavoro poi, ha portato nell’ottobre 2001 a

3
focalizzare l’attenzione della discussione sul tema più specifico dell’e–
procurement.
In un anno di attività (ottobre 2001 – ottobre 2002) il forum ha accumulato
dei buoni risultati. La sezione del sito dedicata all’e–procurement ha avuto
oltre 4.000 accessi, il forum ha avuto oltre 100 interventi letti da 30 a 150
persone a messaggio. È stato attivato un servizio di esperto risponde con
quattro sessioni che hanno avuto oltre 1.500 lettori. La newsletter
quindicinale è stata spedita a oltre 3.000 iscritti.
Il successo del tema, che ha visto, nell’esperienza del forum, il
coinvolgimento diretto di responsabili delle amministrazioni che hanno
adottato nuove modalità di approvvigionamenti, ha portato, nel luglio 2002
alla considerazione di sviluppare ulteriormente le attività riguardanti il tema
con l’obiettivo finale di supportare lo sviluppo di una comunità professionale
dei responsabili degli acquisti.
Per approfondire il tema e conoscere le diverse esperienze in atto nelle
P. A. regionali e locali, nel corso del 2002, è stata realizzata una ricerca
volta all’individuazione delle EHVW SUDFWLFHV in materia di e–procurement. Si
è inoltre realizzato un canale tematico sul sito del Formez
(http://www.patrimonioacquisti.formez.it/) interamente dedicato al tema.
La ricerca “/¶LQQRYD]LRQH QHL SURFHVVL GL DFTXLVWR QHOOD 3 $ UHJLRQDOH H
ORFDOH ”, pubblicata a maggio 2003 nella collana Materiali Formez e
realizzata in collaborazione con la Lattanzio e associati, fa il punto sulla
diffusione di nuovi modelli di acquisto in alcune P. A. regionali e locali,
individua una prima rosa di amministrazioni da coinvolgere nelle attività di
sostegno e fornisce interessanti spunti sulle tematiche che più
interesseranno lo sviluppo di questa linea di attività nei prossimi anni.
È emersa, inoltre, l’esigenza di nuovi servizi specifici, strumenti e metodi
per sostenere il cambiamento.
Pertanto, il percorso di diffusione e le azioni di sostegno messe in campo a
partire dal 2003 hanno riguardato anche altre tipologie di intervento tra loro
distinte e autonome ma integrate nelle finalità: ODERUDWRUL GL
DSSURIRQGLPHQWR H ZRUNVKRS GL GLIIXVLRQH. Gli interventi dei laboratori

hanno previsto oltre ad un lavoro in presenza, anche una componente di


lavoro effettuata on line. Questi hanno coinvolto le amministrazioni che
hanno intrapreso (o che stanno intraprendendo) percorsi innovativi nella
gestione degli acquisti, a partire dalle amministrazioni che hanno
partecipato all’indagine su “L’innovazione nei processi di acquisto nella P.
A. regionale e locale”.
I “workshop”, seminari di riflessione e di scambio di esperienze sulle
tematiche che sono emerse come elementi fondanti dell’innovazione nelle
funzioni di acquisto, vertono in particolare sull’aspetto organizzativo,
gestionale e strategico del processo degli acquisti. Ogni workshop ha
l’obiettivo di fare il punto sul particolare tema affrontato e di consentire il
confronto tra le amministrazioni.
Il primo workshop “Verso nuovi modelli di gestione degli acquisti”,
realizzato presso l’Unioncamere di Roma il 19 marzo 2003 con circa
centoventi partecipanti, ha costituito è stato l’occasione per presentare il
quadro attuale della gestione degli acquisti pubblici, in chiave critica, a

4
seguito della ricerca e per discutere le novità poste dalla legge finanziaria
del 2003.
Il secondo, svoltosi il 3 luglio 2003 presso il Formez di Roma, è stato
finalizzato alla condivisione dei risultati emersi dal Primo Laboratorio “I
nuovi modelli di gestione degli acquisti delle PA”.
A partire dalle esperienze già realizzate o avviate dalle amministrazioni
partecipanti, il Laboratorio, insieme ai workshop, si è posto l’obiettivo di
sviluppare e approfondire le conoscenze in materia per migliorare la
comprensione dei processi di cambiamento in atto e individuare modelli,
strumenti e soluzioni operative utili anche per le altre amministrazioni.
Rappresenta quindi un tassello importante nel percorso tracciato verso la
costituzione di una comunità professionale dei responsabili degli acquisti
volta a promuovere non soltanto attività e azioni di sostegno all’innovazione
dei processi di acquisto, ma anche a fornire alle pubbliche amministrazioni,
soprattutto in ambito locale, gli strumenti idonei alla semplificazione dei
processi, allo sfruttamento delle opportunità offerte dai mercati di fornitura
locali, nonché al conseguimento di sensibili economie di scala in un’ottica
di autonomia di azione in materia.
Il laboratorio “I nuovi modelli di gestione degli acquisti delle pubbliche
amministrazioni” ha preso il via a inizio febbraio 2003 e si è concluso, dopo
circa cinque mesi lavoro, all’inizio di luglio.
Lo scenario che ne è emerso ha evidenziato, nella diversità e complessità
delle esperienze, un elevato grado di interesse su questi temi e uno sforzo
comune nella ricerca continua di strumenti innovativi e sperimentali nella
gestione degli acquisti di beni e servizi.
Il programma di lavoro del Laboratorio si è articolato in tre fasi:
1. raccolta, riordino e sistematizzazione dei documenti trasmessi dalle
amministrazioni partecipanti al fine di costituire una banca dati di
patrimonio comune;
2. analisi ed approfondimenti sulla documentazione (criticità, problemi
operativi, individuazione di soluzioni comuni) in modo da conseguire
un proficuo scambio di informazioni e conoscenze;
3. prima individuazione di linee guida, modelli e schemi tipo utili anche
per le altre amministrazioni.
In particolare, l’elaborazione di linee guida può risultare utile per le
amministrazioni che, pur manifestando la volontà di far propri gli strumenti
messi oggi a disposizione dalle nuove tecnologie e normative, si trovano
ancora in una fase progettuale rispetto ad altre che hanno già posto in
essere le prime iniziative. Ciò consentirà loro di “saltare” tutta una fase
sperimentale già attuata da altri enti ed organismi analoghi e di poter
sfruttare esperienze già concluse per accelerare il proprio percorso di
adeguamento.
A quelle amministrazioni invece che sono già in fase avanzata nei nuovi
modelli di gestione degli acquisti si presenterà l’occasione di approfondire
questi temi nonché di cogliere e fornire nuovi suggerimenti.
Nell’immediato futuro verrà innanzitutto favorita la fase di diffusione delle
esperienze e delle linee guida elaborate attraverso la promozione di

5
ulteriori workshop che avranno un duplice obiettivo: da una parte
promuovere la conoscenza di strumenti e opportunità ad amministrazioni
che stanno ora iniziando il proprio percorso di ammodernamento; dall’altra
raccogliere ulteriori sollecitazioni, spunti e suggerimenti per sviluppare
l’accumulazione di esperienze in una nuova fase di laboratori attraverso un
processo di feed–back.


3UHVHQWD]LRQHGHO'RVVLHU

Il Dossier rappresenta il primo risultato dell’attività del Laboratorio svolta in


questi mesi, raccogliendo e valorizzando le esperienze di tutte le
amministrazioni partecipanti.
Obiettivo del Dossier non è quello di spingere per una soluzione specifica,
ma più semplicemente quello di fornire un primo insieme di strumenti e
materiali utili a diffondere le conoscenze e sostenere le amministrazioni
locali nei processi di innovazione e sperimentazione nella gestione degli
acquisti.
In particolare, il documento si incentra su tre temi principali, come illustrato
nei tre paragrafi successivi, con un’articolazione omogenea: introduzione al
tema specifico, analisi degli aspetti più significativi, individuazione di
possibili linee guida, presentazione delle esperienze delle amministrazioni
partecipanti, con allegati estratti dei documenti prodotti.

/HDJJUHJD]LRQLGLHQWLSHUO¶DFTXLVWRLQIRUPDDVVRFLDWD

Il tema attiene ai rapporti tra le amministrazioni pubbliche ai diversi livelli di


governo (piano organizzativo o istituzionale). La recente normativa
rappresenta, come si è visto, un fattore di spinta verso forme di
aggregazione negli acquisti, anche a livello locale, ai fini di contenimento
della spesa, ma anche di semplificazione e razionalizzazione dell’azione
amministrativa.
Sulla base delle esperienze in corso (es. Comune di Torino), si cerca nel
Dossier di individuare gli strumenti e le modalità che le singole
amministrazioni possono attivare per realizzare aggregazioni nella funzione
acquisti in ambito regionale o locale. In particolare, il riferimento è alla
stipulazione di convenzioni tra diverse amministrazioni locali (comuni,
province, altri enti locali) per la gestione associata di procedure di
acquisizione di beni e servizi. Ciò a prescindere dalla circostanza che le
procedure di gara siano poi svolte secondo le modalità tradizionali o per via
telematica.

/¶DELOLWD]LRQHGHLIRUQLWRULDOOHSURFHGXUHWHOHPDWLFKH

Il tema attiene ai rapporti tra le amministrazioni pubbliche e il mercato in


stretta connessione con il piano tecnologico. Partendo dal dato normativo
(D. P. R. 4 aprile 2002, n. 101) e dalle sperimentazioni effettuate a livello
locale, emerge, infatti, come le nuove tecnologie incidano direttamente
sulle procedure e modalità di gara, innovando fortemente il modo
tradizionale di agire delle pubbliche amministrazioni. I vantaggi sono in

6
termini di più elevata trasparenza e dinamicità del mercato, oltre che di
maggiore efficienza ed efficacia amministrativa.
Sulla base dei documenti prodotti nel Laboratorio dalle amministrazioni
partecipanti (es. Provincia di Mantova), si intende in particolare fornire
alcune linee guida relative alla costruzione del bando di abilitazione dei
fornitori quale primo fondamentale passaggio per lo svolgimento delle
procedure telematiche di acquisizione di beni e servizi.

/DJHVWLRQHGHLVHUYL]LDVVLFXUDWLYL

Il tema attiene sempre ai rapporti tra le amministrazioni pubbliche e il


mercato, ma al di fuori del contesto tecnologico. Muovendo in particolare
dalla recente esperienza della provincia di Napoli, si è cercato di
approfondire un settore particolarmente complesso, la cui attuazione è
generalmente delegata tout court dalle amministrazioni locali a
professionisti esterni, per i rischi connessi al fallimento delle relative gare.
Si intende quindi fornire alcune indicazioni utili per le amministrazioni che
intendano gestire in modo autonomo i servizi assicurativi, attraverso
metodologie innovative che cerchino di conciliare le peculiari necessità
assicurative dell’ente con la rigidità tipica delle offerte presenti nel mercato
assicurativo.

Il Dossier, oltre a questi tre profili sopra delineati, presenta alcune


esperienze specifiche delle amministrazioni partecipanti al Laboratorio. Si
tratta di esperienze già realizzate o in corso, di diversa natura, che possono
rappresentare un riferimento di estremo interesse e un esempio per le altre
amministrazioni che intendano avviare o proseguire processi di
innovazione nella gestione della funzione acquisti.
Il primo caso riguarda il progetto Intercent–ER della Regione Emilia–
Romagna, che mira, tra l’altro, alla costituzione di una centrale regionale
per gli acquisti sul modello Consip ma operativa in ambito locale. Il
progetto, recentemente approvato, ha la finalità più generale di creare una
piattaforma digitale che sia di sostegno ai processi di acquisto e vendita dei
beni e servizi tra le diverse imprese e amministrazioni operanti sul territorio.
Il secondo caso attiene al Comune di Roma, che ha avviato un processo di
riorganizzazione delle proprie strutture amministrative nel settore degli
acquisti e sta sperimentando procedure telematiche di acquisizione di beni
e servizi in una prospettiva di sviluppo della piattaforma tecnologica.
Il terzo caso riguarda il sistema delle convenzioni aperte adottato dalla
Provincia di Pisa per alcune forniture. Si tratta di convenzioni pluriennali
dove non è previsto un importo a base di gara, ma viene solo fissato un
limite massimo presunto. Tale sistema consente di ottenere diversi
vantaggi: ridurre il numero delle gare ed effettuare sensibili risparmi,
rafforzare l’esigenza di trasparenza, migliorare il livello dei servizi.

7
 /( $**5(*$=,21, ', (17, 3(5 /¶$&48,672 ,1 )250$

$662&,$7$

 ,QWURGX]LRQH

A partire dagli anni novanta del secolo scorso si è introdotto, com’è noto,
anche in Italia, sulla scia delle esperienze straniere, un impiego sempre più
diffuso dello strumento convenzionale nell’agire delle pubbliche
amministrazioni, nella convinzione che soluzioni fondate sul consenso
siano in genere preferibili a soluzioni unilaterali imposte in via autoritativa. Il
fenomeno dell’amministrazione “per accordi” si è sviluppato in misura
crescente sia nei rapporti tra amministrazioni pubbliche e privati, sia nei
rapporti tra le stesse amministrazioni pubbliche, rappresentando oramai
una delle modalità principali di azione del potere pubblico.
Per quanto riguarda i rapporti tra le amministrazioni pubbliche, si rileva una
varietà infinita di atti consensuali che assumono denominazioni diverse
(protocolli d’intesa, accordi programmatici, convenzioni, ecc.), ma il cui
modello normativo di riferimento è rinvenibile nell’art. 15 della legge n.
241/1990, secondo cui le «amministrazioni pubbliche possono sempre
concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione
di attività d’interesse comune».
A tali accordi, questo è il profilo di maggior rilievo, si applicano le stesse
disposizioni previste dall’art. 11 della legge n. 241 per gli accordi tra
amministrazioni e privati, e ciò significa in pratica che essi sono regolati dai
principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti. Si tratta, in
sostanza, di un modo di operare che non solo tende a privilegiare l’azione
coordinata tra più amministrazioni aventi obiettivi di comune interesse, ma
che comporta altresì che una volta concordati gli obiettivi, con le relative
azioni per raggiungerli, queste ultime si trasformino in veri e propri obblighi
giuridicamente sanzionabili nei confronti delle amministrazioni
cointeressate. Si tratta quindi di una formale fissazione dei rispettivi
impegni per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Questi accordi a volte possono essere preceduti da una fase iniziale, di
programmazione o concertazione, senza che a tale espressione si sia
voluto dare, alcun preciso significato giuridico, ma a volere indicare più che
altro un metodo di lavoro, consistente, in concreto, nel cooperare per
definire assieme obiettivi e progetti da realizzare.
Con particolare riferimento agli enti locali (province, comuni e comunità
montane) vi è una disposizione normativa più specifica del citato art. 15 per
questo tipo di iniziative: l’art. 30 del D. Lgs. 267/2000 (testo unico delle
leggi sull’ordinamento degli enti locali) ove si disciplinano le “convenzioni”
per lo svolgimento in modo coordinato di funzioni e servizi determinati.
L’art. 30 infatti dispone che:
³ $O ILQH GL VYROJHUH LQ PRGR FRRUGLQDWR IXQ]LRQL H VHUYL]L GHWHUPLQDWL JOL

HQWLORFDOLSRVVRQRVWLSXODUHWUDORURDSSRVLWHFRQYHQ]LRQL

8
/HFRQYHQ]LRQLGHYRQRVWDELOLUHLILQLODGXUDWDOHIRUPHGLFRQVXOWD]LRQH

GHJOL HQWL FRQWUDHQWL L ORUR UDSSRUWL ILQDQ]LDUL HG L UHFLSURFL REEOLJKL H

JDUDQ]LH

 3HU OD JHVWLRQH D WHPSR GHWHUPLQDWR GL XQR VSHFLILFR VHUYL]LR R SHU OD

UHDOL]]D]LRQH GL XQ
RSHUD OR 6WDWR H OD 5HJLRQH QHOOH PDWHULH GL SURSULD

FRPSHWHQ]D SRVVRQRSUHYHGHUHIRUPH GLFRQYHQ]LRQHREEOLJDWRULD IUDHQWL

ORFDOLSUHYLDVWDWXL]LRQHGLXQGLVFLSOLQDUH±WLSR

 /H FRQYHQ]LRQL GL FXL DO SUHVHQWH DUWLFROR SRVVRQR SUHYHGHUH DQFKH OD

FRVWLWX]LRQH GL XIILFL FRPXQL FKH RSHUDQR FRQ SHUVRQDOH GLVWDFFDWR GDJOL

HQWLSDUWHFLSDQWLDLTXDOLDIILGDUHO
HVHUFL]LRGHOOHIXQ]LRQLSXEEOLFKHLQOXRJR

GHJOLHQWLSDUWHFLSDQWLDOO
DFFRUGRRYYHURODGHOHJDGLIXQ]LRQLGDSDUWHGHJOL

HQWLSDUWHFLSDQWLDOO
DFFRUGRDIDYRUHGLXQRGLHVVLFKHRSHUDLQOXRJRHSHU

FRQWRGHJOLHQWLGHOHJDQWL´

Attraverso tali strumenti possono essere quindi costituiti “uffici comuni” agli
enti contraenti, che operando con personale distaccato dai primi, svolgono
le funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all’accordo. Ma si può
anche prevedere che gli enti partecipanti all’accordo deleghino le funzioni a
favore di uno di essi, (cosiddetto ente–capofila o guida) che opera in luogo
e per conto di tutti gli altri su espresso mandato – delimitato anche nei fini –
dei rispettivi enti partecipanti all’accordo. Anche in quest’ultimo caso,
peraltro, occorre stabilire forme necessarie di consultazione degli enti
contraenti regolati da atti normativi secondari (regolamenti).
Il punto di riferimento territoriale – rectius la struttura associativa – ha una
triplice funzione:
di tipo politico, per dare visibilità all’esterno al momento aggregativo
degli interessi locali;
di tipo programmatorio poiché permette una quanto più possibile
analitica individuazione della territorialità degli atti o programmi
socio–economici su un territorio amministrativamente definito come
sovracomunale;
di tipo organizzativo perché costituisce il centro d’imputazione delle
decisioni elaborate e condivise dal basso, e ad un tempo anche il
referente privilegiato unitario e stabile nel tempo, destinatario nella
fase attuativa della programmazione negoziata, delle provvidenze o
delle decisioni regionali su quei territori.
L’associazionismo tra gli enti locali ha, peraltro, una radice normativa più
profonda individuabile nella legge 59/97 e nel D. Lgs. 112/98, nella parte in
cui collegano il principio di adeguatezza nell’esercizio di compiti e funzioni
all’individuazione di ambiti ottimali per l’esercizio in forma associata delle
funzioni medesime.
La gestione associata delle funzioni tra gli enti locali trova inoltre una
specifica attuazione e finalizzazione nel settore degli acquisti di beni e
servizi nelle amministrazioni ai fini di razionalizzazione e risparmio della
spesa pubblica.
Il riferimento è in particolare all’art. 59 della legge 388/2000 (legge
finanziaria per il 2001). La disposizione prevede che:

9
³$OILQHGLUHDOL]]DUHO¶DFTXLVL]LRQHGLEHQLHVHUYL]LDOOHPLJOLRULFRQGL]LRQL

GHO PHUFDWR GD SDUWH GHJOL HQWL GHFHQWUDWL GL VSHVD LO 0LQLVWHUR GHO WHVRUR

GHO ELODQFLR H GHOOD SURJUDPPD]LRQH HFRQRPLFD SURPXRYH DJJUHJD]LRQL GL

HQWL FRQ LO FRPSLWR GL HODERUDUH VWUDWHJLH FRPXQL GL DFTXLVWR DWWUDYHUVR OD

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HYHQWXDOH VWLSXOD GL FRQYHQ]LRQL YDOHYROL VX SDUWH GHO WHUULWRULR QD]LRQDOH D

FXLYRORQWDULDPHQWHSRVVRQRDGHULUHWXWWLJOLHQWLLQWHUHVVDWL

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LWDOLDQH««´

In sostanza, il legislatore, al di fuori delle convenzioni nazionali stipulate


tramite la società Consip, prevede e anzi sostiene forme di aggregazione
tra gli enti locali per l’acquisto di beni e servizi attraverso convenzioni di
livello sub nazionale, e quindi valevoli in ambiti regionali.
Si evidenzia al riguardo che nelle leggi finanziarie successive, e in
particolare nella legge finanziaria per il 2003 (art. 24 legge n. 289/2002),
pur prevedendosi in generale un rafforzamento della centralizzazione degli
acquisti tramite l’adesione delle amministrazioni al sistema delle
convenzioni nazionali, si fa comunque salva l’autonomia degli enti locali di
procedere agli acquisti in via autonoma nonché la possibilità di procedere
ad aggregazioni per gli acquisti a livello subnazionale.
Sulla base del quadro normativo sopra delineato si è assistito in tempi
recenti allo sviluppo sempre crescente di forme di aggregazione di enti
locali per l’acquisto in forma associata di beni e servizi.
Quali sono i motivi di fondo del ricorso da parte delle amministrazioni locali
a forme di aggregazione, tramite apposite convenzioni, per la gestione in
comune della funzione acquisti?
Si può ritenere che l’associazionismo tra gli enti, ai diversi livelli di governo
del territorio, consente di conseguire numerosi vantaggi quali:
risparmi economici;
risparmi di risorse umane;
risparmi di tempo;
snellimento e semplificazione delle procedure;
standardizzazione degli ordini di acquisto;
utilizzo di personale tecnico competente.

10
Qual è il modello operativo che la Convenzione per l’aggregazione negli
acquisti tra enti realizza? Il modello operativo si basa sul bilanciamento
ottimale tra coordinamento della spesa e autonomia delle amministrazioni
con l’adesione alla convenzione e la successiva attuazione del contratto di
acquisto.
Il modello operativo prevede, infatti, l’attribuzione della gestione della
domanda alle singole amministrazioni in quanto utenti del bene/servizio e
l’affidamento all’ente capofila, di volta in volta designato, del compito
relativo alla svolgimento delle procedure di gara.
Le singole amministrazioni definiscono i fabbisogni e i requisiti di acquisto,
provvedono agli approvvigionamenti contattando direttamente i fornitori e
gestiscono i pagamenti. Il progetto assicura quindi la piena autonomia delle
singole amministrazioni negli acquisti di beni e servizi in termini di
programmazione dei tempi e quantità degli acquisti ed il rapporto diretto
con i fornitori convenzionati.
L’ente capofila propone e realizza le strategie di approvvigionamento
tramite la gara e la successiva conclusione del contratto con i fornitori.
I fornitori, infine, interagiscono con l’ente capofila nella fase di stipula del
contratto e forniscono direttamente alle amministrazioni i beni e i servizi.
Questo modello operativo assicura il conseguimento dei benefici connessi
al coordinamento della spesa e l’autonomia delle amministrazioni. Il
coordinamento della spesa consente di attivare la leva sui volumi, in termini
di risparmi e livelli di servizio. L’autonomia delle amministrazioni assicura a
sua volta rapidità d’azione e responsabilità diretta sulla spesa.

11
 ,SDVVLFKLDYHSHUODVWLSXODGLXQDFRQYHQ]LRQH

L’aggregazione di enti locali per l’acquisto in forma associata di beni e


servizi si perfeziona con la conclusione di una convenzione organizzativa o
accordo tra gli enti medesimi.
Condizione per la procedibilità del processo aggregativo è evidentemente
quella del coinvolgimento dei consigli dei diversi enti locali territoriali
partecipanti all’accordo, tenuti ad esprimersi sulla proposta (convenzione) e
sui suoi contenuti delegando a tal fine l’amministrazione a svolgere tutte le
iniziative e gli atti conseguenti al mandato ricevuto.
Pur essendo unitario l’obiettivo, la stesura dei testi delle convenzioni può
naturalmente essere in parte diversa l’una dall’altra: ciò dipende dal fatto
che i testi sono elaborati direttamente a confronto con le amministrazioni
interessate e con gli uffici responsabili; le differenti soluzioni adottate in
merito ai poteri degli organi, la fissazione più o meno marcata delle finalità
generali degli accordi; la possibilità d’individuazione di un soggetto
all’interno della struttura designato dagli enti locali con poteri di indirizzo e
coordinamento etc. sono tutti il frutto di diverse valutazioni di tipo locale e di
diversa sensibilità al problema da parte dei principali interlocutori.
La funzione delle linee guida non è quella di spingere per una soluzione
specifica ma più semplicemente di offrire alle amministrazioni locali in
primo luogo il menù degli strumenti giuridici più consoni all’obiettivo
prefissato, lasciando poi liberi gli interlocutori, in base alle alternative che si
presentino, di scegliere quella che si presti meglio ad essere accolta dagli
interessati, insieme con le diverse modulazioni da attribuire sia alle
strutture di vertice o di coordinamento individuate sia ai procedimenti
decisionali.
Ciò detto, al fine di stipulare una convenzione per la gestione associata
della funzione acquisti, gli enti locali devono porre in essere alcuni atti di
rilevanza giuridica “a monte” e “a valle” della convenzione medesima.
Gli atti “a monte” riguardano, come sopra indicato, la manifestazione di
volontà degli enti di procedere alla stipulazione della convenzione.
Diversamente, gli atti “a valle” emanati dai singoli enti, comprendono sia i
provvedimenti (eventuali) propedeutici allo svolgimento della specifica
procedura di gara, sia i provvedimenti relativi all’esecuzione dei contratti
con i fornitori.
Si possono in particolare distinguere quattro fasi principali in sequenza tra
loro
1) La prima fase è diretta alla formazione della volontà espressa degli
enti locali di attuare una collaborazione durevole per l’acquisto in
forma aggregata di beni e servizi attraverso la stipulazione di una
apposita convenzione. Si tratta di una fase particolarmente delicata
in quanto richiede una scelta strategica e politica del singolo ente
locale di “mettere in comune” con altri enti la funzione acquisti,
anche se per un periodo limitato nel tempo e non in modo esclusivo.
a) La “messa in comune” della funzione acquisti comporta tra l’altro
la scelta di delegare di volta in volta, nel rispetto delle condizioni

12
previste dalla convenzione, ad un altro ente, in qualità di ente
capofila, lo svolgimento dell’intera procedura di gara in nome e
per conto dell’ente delegante.
b) La volontà del singolo ente locale si perfeziona quindi, con
l’emanazione da parte dell’organo politico (consiglio comunale,
provinciale…) di una apposita delibera.
c) In particolare, nella delibera consiliare l’ente stabilisce di aderire
alla convenzione per la gestione associata degli acquisti,
approvare contestualmente lo schema di convenzione che
diventa parte integrante e sostanziale della delibera stessa,
autorizzare i Dirigenti e/o Responsabili competenti a porre in
essere i provvedimenti necessari per dare attuazione alla
convenzione medesima.
2) La seconda fase è costituita dalla stipulazione della convenzione
per la gestione associata di procedure di gara per l’acquisto di beni
e servizi. La convenzione può naturalmente avere caratteristiche
diverse che tengono conto delle specifiche esigenze degli enti
aderenti.
I contenuti possono in particolare variare in relazione ai seguenti
fattori:
a) soggettivo – soggetti aderenti (province, comuni, altri enti
locali);
b) territoriale – maggiore o minore estensione territoriale;
c) oggettivo – convenzione per la gestione di una singola
procedura di gara o convenzione per la gestione di una
pluralità non predefinita di procedure di gara;
d) tempo – durata della convenzione in stretta connessione
con il fattore precedente (se è prevista una sola gara, la
convenzione si esaurisce con questa, diversamente potrà
avere una certa durata nel tempo);
e) tecnologico – previsione o meno che le relative procedure
di gara si svolgano per via telematica (asta on line).
Per quanto riguarda quest’ultimo profilo, si deve sottolineare che la
convenzione è finalizzata alla gestione associata delle procedure di
gara tout court, a prescindere dall’utilizzazione o meno di
piattaforme tecnologiche.
Le amministrazioni locali possono procedere pertanto a stipulare
una convenzione anche per gare svolte secondo procedure e
modalità tradizionali, e quindi al di fuori del contesto dell’e–
procurement.
3) La terza fase (eventuale) è propedeutica allo svolgimento delle
singole procedure di gara. Tale fase quindi di regola non sussiste se
la convenzione ha ad oggetto una sola specifica gara.
Nel caso in cui, viceversa, la convenzione sia diretta alla gestione di
una pluralità di procedure di gara non predefinite, vi è l’esigenza di

13
ulteriori e specifiche manifestazioni di volontà dell’ente locale
convenzionato, oltre all’adesione iniziale.
In particolare, si può prevedere che i Dirigenti e/o Responsabili
competenti di ciascun ente locale convenzionato al fine della
partecipazione alla singola gara emanino un provvedimento o
determinazione.
Questo provvedimento attuativo ha tre obiettivi principali:
1. delegare l’ente capofila allo svolgimento della procedura
di gara e alla stipulazione del contratto con il fornitore;
2. individuare i beni o i servizi di cui l’ente necessita ed
indicare il relativo fabbisogno;
3. impegnare l’ente ad acquistare il fabbisogno indicato.
4) La quarta fase è quella relativa all’esecuzione del contratto. Una
volta conclusa la gara e stipulato il contratto con il fornitore, i singoli
enti locali convenzionati hanno il compito di vigilare sulla corretta
esecuzione delle prestazioni contrattuali, nonché di porre in essere
tutte le attività e gli atti necessari per dare attuazione al contratto
medesimo.
In tale fase assume rilevanza, tra gli altri atti, l’adozione, da parte di
ciascun ente convenzionato, del provvedimento o determinazione di
impegno contrattuale nei confronti del fornitore, rispetto alla propria
quota, per la liquidazione delle rispettive competenze.

 /LQHHJXLGD

Sulla base delle esperienze raccolte e discusse in sede di Laboratorio,


sono stati predisposti due schemi, di seguito riportati, che possono
rappresentare uno strumento di confronto per le amministrazioni locali
interessate a sperimentare forme di aggregazioni negli acquisti:
1. schema di delibera consiliare di adesione dell’ente locale alla
Convenzione;
2. schema di Convenzione per la gestione associata di procedure di
gara per l’acquisto di beni e servizi.
Per quanto riguarda in particolare lo schema di Convenzione, come già
sottolineato, i contenuti e le caratteristiche delle convenzioni tra gli enti
locali per la gestione associata degli acquisti possono variare in modo
considerevole. Lo schema qui riprodotto presenta le seguenti
caratteristiche ed elementi qualificanti:
l’ambito soggettivo comprende livelli diversi di governo del territorio
(province, comuni);
l’oggetto della convenzione non riguarda una singola gara, bensì
una pluralità non predefinita di procedure di gara per l’acquisto di
beni e servizi;

14
di conseguenza, la convenzione ha una durata pluriennale (cinque
anni), eventualmente rinnovabile;
si tratta di una convenzione “aperta” in quanto è ammessa, in
qualunque momento della durata della convenzione stessa,
l’aggregazione successiva di altri enti locali facenti parte del
territorio della regione;
non esiste alcuna struttura di intermediazione in quanto l’intera
procedura di gara dalla fase istruttoria alla fase conclusiva di
stipulazione del contratto con il fornitore è delegata di volta in volta
ad uno degli enti aggregati, in qualità di ente capofila;
l’ente capofila, individuato di norma con riferimento alla maggiore
quantità di beni o servizi che si intende acquistare, agisce quindi
come amministrazione aggiudicatrice in nome e per conto degli altri
enti deleganti, facendosi carico delle relative spese;
i compiti dell’ente capofila si esauriscono in linea generale con lo
svolgimento della procedura di gara e la stipulazione del contratto
con il fornitore, in quanto nella successiva fase di esecuzione dello
stesso si stabiliscono rapporti diretti tra i singoli enti aggregati e il
fornitore medesimo;
esiste invece un Comitato di gestione composto da un
rappresentante per ogni ente locale aderente con compiti di
indirizzo e coordinamento;
la convenzione prevede una “quota libera” ovvero la facoltà di
prevedere negli atti di gara l’opzione che altri enti locali appartenenti
alla regione, pur non aderendo alla convenzione stessa, possano
procedere, nei limiti dei propri regolamenti per gli acquisti in
economia, all’acquisto diretto, alle medesime condizioni previste nel
contratto concluso tra il fornitore e gli enti convenzionati e nei limiti
quantitativi indicati nei relativi atti di gara;
si prevede che la piattaforma tecnologica, una volta realizzata da
parte di uno degli enti convenzionati, possa essere messa a
disposizione a favore dell’ente capofila di volta in volta designato,
affinché lo stesso possa decidere se avvalersene o meno.

15
 6FKHPDGLGHOLEHUDFRQVLOLDUH

OGGETTO: Approvazione della Convenzione per la gestione associata


degli acquisti.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto che l’art. 30 del D. Lgs 18/8/2000 n. 267 stabilisce che al fine
di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali
possono stipulare tra loro apposite convenzioni, che stabiliscono i fini, la
durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti
finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie e che possono prevedere la
delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all’accordo a favore di uno
di essi, che opera in luogo e per conto degli enti deleganti;
Rilevato che il disposto sopra citato può essere concretizzato
attraverso una convenzione per l’acquisto in forma associata di beni e
servizi per la pubblica amministrazione;
Visto che l’art. 59 della legge 23/12/2000 n. 388 prevede che al fine
di realizzare l’acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni del
mercato da parte degli enti decentrati di spesa, il Ministero del tesoro, del
bilancio e della programmazione economica promuove aggregazioni di enti
con il compito di elaborare strategie comuni di acquisto attraverso la
standardizzazione degli ordini di acquisto per specie merceologiche e la
eventuale stipula di convenzioni valevoli su parte del territorio nazionale;
Rilevato che il Comune di …… si è fatto promotore di una
convenzione con le Province / Comuni di ………. per realizzare una
collaborazione durevole per gli acquisti in forma aggregata di beni e servizi,
i quali verranno di volta in volta attuati, anche con la partecipazione di altri
enti locali, attraverso provvedimenti del dirigente o di altro organo
competente a secondo di quanto previsto nei rispettivi regolamenti;
Rilevato che con i provvedimenti sopra indicati, nel rispetto delle
condizioni di cui allo schema di convenzione allegato, verrà conferita
delega all’ente capofila a svolgere la procedura di gara in nome e per conto
dell’ente delegante;
Ritenuto che associandosi al Comune di ……potrebbero essere
conseguiti notevoli vantaggi in termini di risparmio di spesa, risparmio di
risorse umane, semplificazione delle procedure, migliore programmazione
del fabbisogno di approvvigionamenti di beni e servizi;
Letta l’allegata convenzione regolante i rapporti tra le province /
comuni associandi, parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
Visto il parere favorevole di regolarità tecnico e contabile espresso
dai rispettivi Responsabili;

Con n. …… voti ….,

16
DELIBERA
Di aderire, per i motivi espressi in premessa che qui integralmente
si richiamano, alla convenzione per la gestione associata degli acquisti tra
le Province / Comuni di ……
Di approvare la suddetta convenzione, di seguito allegata, che
costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Di dare atto che all’attuazione della presente convenzione
provvederanno i Dirigenti e/o Responsabili di Servizio a seconda delle
rispettive competenze.
Di trasmettere copia della presente deliberazione al comune
capofila.
Di dare atto che dalla presente deliberazione non consegue alcuna
spesa per l’Ente e quindi di omettere il parere di regolarità contabile di cui
all’art. 153, comma 5 del D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267.
Di trasmettere copia della presente deliberazione al Responsabile di
Ufficio o di Servizio per l’adozione dei provvedimenti conseguenti.

17
 6FKHPDGLFRQYHQ]LRQH

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI


PROCEDURE DI GARA PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI
TRA I COMUNI / PROVINCE DI….

L’anno …. .. del mese di …… , in …….., nella sede


di………….., con la presente convenzione da valersi per ogni conseguente
effetto di legge
Tra
Il Comune di……, rappresentato dal Sindaco……, a ciò autorizzato
con atto di C.C. …….;
Il Comune di……, rappresentato dal Sindaco……, a ciò autorizzato
con atto di C.C. …….;
La Provincia di….., rappresentata dal Presidente ….., a ciò
autorizzato con atto di C.P. …..;
………………..

35(0(662&+(

l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 prevede che le


amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per
disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività d’interesse comune.
l’art. 30 del D. Lgs. n. 267/2000 dispone che, al fine di svolgere in
modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono
stipulare tra loro apposite convenzioni, che stabiliscono i fini, la durata, le
forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i
reciproci obblighi e garanzie;
le predette convenzioni possono prevedere la delega di funzioni da
parte degli enti partecipanti all'
accordo a favore di uno di essi, che opera in
luogo e per conto degli enti deleganti;
l’art. 59 della Legge 388/2000 stabilisce che al fine di realizzare
l’acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni del mercato da parte
degli enti decentrati di spesa, il Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica promuove aggregazioni di enti con il compito
di elaborare strategie comuni di acquisto attraverso la standardizzazione
degli ordini di acquisto per specie merceologiche e la eventuale stipula di
convenzioni valevoli su parte del territorio nazionale, a cui volontariamente
possono aderire tutti gli enti interessati;
gli enti interessati intendono avvalersi di tale norma costituendo
un’aggregazione di comuni e province per la gestione associata degli
acquisti di beni e servizi;

18
9,672

l'intenzione dei Comuni / Province di……, di attuare una


collaborazione durevole per l'acquisto, in forma aggregata, di beni e servizi,
i quali verranno di volta in volta attuati, anche con la partecipazione di altri
enti locali, attraverso provvedimenti del Dirigente o di altro organo
competente a secondo di quanto previsto nei rispettivi regolamenti;
con i provvedimenti sopra indicati, nel rispetto delle condizioni di cui
alla presente convenzione, verrà conferita delega all’ente capofila a
svolgere la procedura di gara in nome e per conto dell’ente delegante;
l'intenzione dei predetti enti di regolamentare i reciproci rapporti
sulla base della presente convenzione;
il progetto relativo alla collaborazione per l'avvio di procedure di
gara in forma aggregata presentato a tutti gli enti locali dell'aggregazione;
Tutto ciò premesso, tra le parti sopra costituite si conviene e si
stipula quanto segue:

$57±35(0(66(

Le premesse costituiscono parte integrante del presente atto.

$57±&267,78=,21($**5(*$=,21(

I sottoscritti comparenti……, nella loro qualità di rappresentanti pro–


tempore, convengono e stipulano di aderire alla gestione in forma
associata e coordinata di procedure di gara per la fornitura di beni e servizi,
delegando sin d'ora ogni funzione e compito a ciò connesso all'organo
competente di ciascun ente aggregato.
L’ente aggregato, con riferimento a ciascun acquisto, opererà
secondo quanto previsto dalla presente Convenzione e provvederà, in
particolare, per ciascuna procedura di gara, all'individuazione dell'ente
locale Capofila, che opererà per sé e in luogo e per conto degli altri enti
deleganti.

$57±),1$/,7$¶

La finalità che si intende conseguire con la presente Convenzione è


quella di rendere più rispondente ai principi di efficienza, efficacia, ed
economicità la gestione degli acquisti di beni e servizi.
La gestione associata di procedure di gara dovrebbe permettere,
infatti, un maggiore risparmio nelle spese di gestione delle procedure
stesse, nonché consentire, attraverso la standardizzazione degli ordini di
acquisti per un maggiore numero di enti interessati, di ottenere economie di
scala comportanti un risparmio nell’acquisizione dei relativi beni o servizi.

19
$57±1$785$(2**(772'(//$&219(1=,21(

L'oggetto della presente Convenzione è costituito dalla


regolamentazione delle modalità di conduzione della gestione coordinata di
procedure di gara per l'acquisto di beni e servizi.
Tali acquisti si svolgeranno, anche in deroga a quanto stabilito nei
relativi Regolamenti locali, alle condizioni e con le modalità indicate nella
presente Convenzione ovvero nei singoli atti di gara che dovranno essere
previamente condivisi da parte degli enti aggregati.
A tal fine l'ente locale Capofila dovrà sottoporre ai responsabili di
ogni ente partecipante alla procedura di gara i relativi atti di gara, i quali
s'intenderanno approvati se entro i successivi 5 giorni lavorativi non
verranno formulate osservazioni scritte.
La presente Convenzione costituisce il presupposto per l'esercizio
della facoltà di ricorrere ad acquisti di beni o servizi in forma associata,
previo provvedimento di cui al successivo art. 7.
L'adesione alla presente Convenzione da parte degli enti locali non
costituisce vincolo per l'acquisto in forma associata di beni o servizi.
È fatta salva, in ogni caso, la possibilità per i singoli enti locali
aggregati di procedere autonomamente agli acquisti di beni e servizi.
La normativa applicabile alle procedure di gara è costituita dalla
normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore.

$57±'85$7$

La presente Convenzione ha durata quinquennale a decorrere dal


momento della sua sottoscrizione, salvo eventuale proroga.
La presente Convenzione potrà essere sciolta per mutuo consenso,
con conforme deliberazione degli enti locali associati.
Rimane, inoltre, ferma e impregiudicata la facoltà di ogni singolo
ente associato di recedere dalla Convenzione prima della scadenza.
In questa ultima ipotesi, l'ente recedente dovrà comunicare tale
volontà agli altri enti aggregati almeno con 3 mesi di anticipo.

$57±)250(',&225',1$0(172(&2168/7$=,21(

Al fine di consentire lo scambio di informazioni tra gli enti locali


aggregati, è costituito, per tutta la durata della presente Convenzione, un
Comitato di Gestione composto da un rappresentante per ogni ente locale
partecipante all'aggregazione ed il cui Presidente sarà designato dai
componenti del Comitato stesso in sede di prima riunione.
Il Comitato svolge, per conto degli enti locali aggregati, funzioni di
indirizzo e coordinamento.
Il Comitato svolge, in particolare, le seguenti attività:
raccogliere le informazioni relative alle esigenze di acquisto
di beni o servizi degli enti locali aggregati, finalizzate anche
all'individuazione dell'ente locale Capofila in base a quanto

20
disposto dall'art. 11 nonché determinare il criterio in base al
quale l'ente locale Capofila provvederà alla costituzione della
Commissione di Gara, di cui al successivo art. 10;
informare tutti gli enti convenzionati dello stato di
avanzamento del progetto;
valutare le domande di successiva adesione ed aggiornare
l'elenco degli enti locali partecipanti alla Convenzione;
comunicare eventuali problematiche che potrebbero influire
sul corretto svolgimento delle singole procedure di gara;
proporre, al ricorrere delle fattispecie specificatamente
indicate negli atti di gara, la risoluzione dell'intero Contratto
con il Fornitore, la quale verrà attuata dall'ente locale
Capofila;
convocare incontri tra tutti gli enti convenzionati durante la
vigenza della convenzione e, comunque, ogni qual volta la
richiesta provenga da almeno tre enti convenzionati;
definire l'opportunità di prevedere il ricorso all'opzione di cui
al successivo art. 9 ed i relativi termini e modalità di
attuazione della stessa, che saranno trasferiti negli atti di
gara;
predisporre una relazione sullo stato di attuazione della
presente Convenzione da presentare annualmente ai
Consigli Comunali e Provinciali degli enti locali aggregati.
Il Comitato si riunisce con cadenza almeno trimestrale previa
convocazione del Presidente.
La partecipazione ai lavori del Comitato è gratuita, salvo il rimborso
di eventuali spese di missione a carico dell'ente di appartenenza.

$57±35299(',0(17,$778$7,9,

Al fine della partecipazione alle procedure di gara, i dirigenti o altri


organi competenti degli enti interessati provvedono con proprio
provvedimento a:
1. delegare l'ente locale Capofila, nei limiti dei propri compiti di
cui al successivo art. 11, allo svolgimento della procedura di
gara ed alla stipulazione del successivo contratto con il
Fornitore in luogo e per conto dell'ente delegante;
2. individuare i beni o i servizi di cui l'ente necessita ed indicare
il fabbisogno degli stessi;
3. impegnarsi ad acquistare il fabbisogno indicato, salvo
quanto previsto dall'art. 11 del R. D. 18 novembre 1923, n.
2440;
4. individuare la persona designata in rappresentanza dell'ente
quale eventuale componente della Commissione di Gara.

21
$57±$00217$5('(//¶$33$/72

L'ammontare di ciascuna procedura di appalto è dato dalla somma


dei fabbisogni dichiarati da ciascun ente locale partecipante alla gara, così
come indicati nei rispettivi provvedimenti di cui al precedente art. 7.
L'importo di gara così determinato è presunto ed ogni ente è
vincolato all'acquisto del fabbisogno dichiarato nel proprio provvedimento
dirigenziale e riportato negli atti di gara, fatto salvo quanto previsto dall'art.
11 del R.D. 18 novembre 1923 n. 2440.
È altresì fatta salva la facoltà, da prevedere negli atti di gara relativi
alle singole procedure, per gli enti aggregati, di richiedere agli aggiudicatari
di incrementare, alle stesse condizioni, le forniture sino ad un ulteriore
quinto del fabbisogno dichiarato e quindi sino alla soglia complessiva
massima dei 7/5 dell'importo a base di gara.

$57±23=,21(

Gli atti di gara possono inoltre prevedere l'opzione che altri enti
locali appartenenti al territorio della Regione, possano procedere, nei limiti
dei propri regolamenti per gli acquisti in economia, all'acquisto diretto, alle
medesime condizioni previste nel contratto concluso tra gli enti aggregati e
l'impresa aggiudicataria e nei limiti quantitativi indicati negli atti di gara e nel
contratto concluso con il Fornitore.
In tal caso gli atti di gara dovranno prevedere espressamente le
modalità ed i termini con i quali il Comitato individuerà l'ambito territoriale
degli enti beneficiari della suddetta opzione.
Conseguentemente l'importo massimo autorizzato dell'acquisto da
porre a base di gara è dato dalla somma degli importi di cui ai precedenti
commi.

$57±&200,66,21,',*$5$

Nelle singole procedure di gara, la Commissione di Gara è


composta, anche in deroga ai Regolamenti dei singoli enti aggregati, da un
numero massimo di cinque componenti, individuati tra i rappresentanti degli
enti aggregati designati nelle forme previste dall'ordinamento dell'ente di
appartenenza mediante provvedimento di cui al precedente art. 7, di norma
sulla base della prevalenza dell'importo economico del rispettivo
fabbisogno.
La Commissione di Gara è presieduta dal rappresentante dell'ente
locale Capofila.
Il trattamento economico dei componenti della Commissione è
disciplinato dall'ordinamento dei rispettivi enti di appartenenza.

22
$57±,1',9,'8$=,21,(&203,7,'(//¶(17(/2&$/(

&$32),/$

Per le singole procedure di gara l'ente locale Capofila è individuato


di norma con riferimento alla maggiore quantità di beni o servizi di volta in
volta acquistata.
Con i provvedimenti di cui all'art. 7, all'ente locale Capofila è
delegato ogni compito e funzione inerente l’intera procedura di gara dalla
fase istruttoria a quella conclusiva di stipulazione del contratto con il
Fornitore aggiudicatario; in particolare, ed in via meramente
esemplificativa, i suoi compiti saranno quelli:
• di rilevare le esigenze di approvvigionamento degli enti
coinvolti, che gli saranno comunicati dal Comitato;
• di compiere tutta l’attività istruttoria, anche di tipo
merceologico, per la redazione degli atti di gara,
• di predisporre, sottoscrivere, pubblicare ed approvare gli atti
di gara, garantendone la conformità alla normativa
comunitaria e nazionale di settore;
• di svolgere le operazioni di gara mediante la predisposizione
degli adempimenti di nomina di una apposita commissione di
gara composta come specificato all'art. 10;
• di compiere tutti gli atti e le attività connesse e/o
consequenziali alla procedura di gara ed ai rapporti con il
Fornitore aggiudicatario precedenti e/o connessi alla stipula
del contratto con il Fornitore, ivi compresa la facoltà, su
indicazione del Comitato di Gestione ed al ricorrere delle
fattispecie indicate negli atti di gara, di risolvere l'intero
Contratto con il Fornitore;
• di provvedere alla stipulazione dei contratti con i Fornitori
aggiudicatari in nome e per conto di tutti gli enti
convenzionati;
• di custodire le cauzioni definitive prestate dai Fornitori e in
generale tutti i documenti in originale. Lo svincolo della
cauzione definitiva verrà effettuato previa liberatoria da parte
degli enti che si sono avvalsi del contratto di fornitura;
• di provvedere alla verifica di conformità dei campioni
presentati dal fornitore rispetto a quanto previsto negli atti di
gara, in nome e per conto di tutti gli enti convenzionati;
• di provvedere alla difesa in giudizio per ogni controversia
inerente la procedura di gara sino alla stipulazione del
contratto con il Fornitore.
Inoltre, l'ente locale Capofila garantirà fra l’altro:
• la condivisione con tutti gli enti convenzionati delle bozze
degli atti di gara e del contratto di fornitura, così come
previsto dall'art. 4;

23
• l’adeguamento degli atti di gara alle esigenze avanzate dai
singoli enti convenzionati compatibilmente con la funzione di
standardizzazione degli ordini di acquisto;
• l’attuazione di tutti gli adempimenti necessari a garantire il
rispetto delle norme di tutela della privacy (Legge 675/1996
e successive modifiche);
• lo svolgimento delle attività necessarie a garantire il rispetto
del diritto di accesso agli atti da parte di tutti gli interessati,
secondo quanto previsto dalla legge 241/1990;
• la tempestiva comunicazione dell’intervenuta aggiudicazione
con l’indicazione degli esiti della stessa (offerte pervenute,
prezzi offerti)
• la gestione, anche avvalendosi di strumenti tecnologici di
supporto, dell'
opzione agli enti non aggregati di cui all'
art. 9.
Salvo quanto previsto sopra, i compiti dell' ente locale Capofila si
esauriscono con la sottoscrizione del contratto e non si estendono alla fase
esecutiva dello stesso.

$57±&203,7,'(*/,(17,/2&$/,&219(1=,21$7,

Presso le singole amministrazioni, i referenti individuati dalle stesse,


coadiuvano l' ente locale Capofila comunicando le esigenze specifiche del
proprio ente locale e fornendo tutte le informazioni utili per la
predisposizione degli atti di gara, nonché la condivisione degli stessi, entro
i termini e secondo le modalità di cui al precedente art. 4.
Una volta stipulato il contratto con il Fornitore, i singoli Responsabili
hanno il compito di vigilare sulla corretta esecuzione delle prestazioni
contrattuali, nonché di attivare tutte le attività consequenziali.
Ogni singolo ente convenzionato si impegna altresì:
- alle verifiche della fornitura;
- ad attuare il contratto con il Fornitore secondo quanto previsto
dalla presente Convenzione, ed in particolare dall'
art. 7, nonché
secondo quanto previsto dagli atti di gara;
- di provvedere, previa adozione del provvedimento di impegno
contrattuale nei confronti del Fornitore rispetto alla propria
quota, alla liquidazione delle rispettive competenze per la
fornitura acquisita nei termini indicati dal contratto;
- di provvedere altresì alla difesa in giudizio per ogni eventuale
controversia inerente l'
esecuzione del contratto con il Fornitore
relativamente alla propria quota di fornitura.

$57±21(5,'(/&$32),/$

L'ente locale Capofila svolgerà, anche attraverso l' utilizzo di


strumenti tecnologici, i compiti e le funzioni ad esso delegati senza alcun

24
compenso e metterà a disposizione i propri uffici e quanto necessario allo
svolgimento delle funzioni e dei compiti ad esso delegati.
Le spese fisse di pubblicazione relative agli atti di gara sono
anticipate dall'ente locale Capofila che le pone a carico del Fornitore.

$57±3$57(&,3$=,21(',$/75,(17,/2&$/,

È ammessa per tutta la durata della Convenzione l'aggregazione


successiva di altri enti locali facenti parte del territorio della Regione…..,
previo assenso del Comitato di Gestione.
A tal fine, gli enti interessati dovranno formalizzare, previa delibera
dei rispettivi Consigli Comunali o Provinciali, atto di adesione alla presente
Convenzione.

$57±1250(),1$/,(75$16,725,(

Le parti danno atto che lo svolgimento in forma associata delle


procedure di acquisto di cui alla presente Convenzione assume
inizialmente un carattere sperimentale e che pertanto eventuali integrazioni
e modifiche alla Convenzione stessa potranno essere concordemente
disposte in ogni momento dai Consigli Comunali e Provinciali degli Enti
Associati.

$57±5(*,675$=,21(

La presente convenzione non è soggetta a registrazione ai sensi


dell’art.1 tabella del D. P. R. 131/86.

Data e sottoscrizione

25
 ,OFDVRGHO&RPXQHGL7RULQR

Il Comune di Torino ha recentemente promosso due iniziative: l’avvio della


sperimentazione pilota – che nella prima fase ha beneficiato della
collaborazione con la Consip S.p.A. – delle gare on line (deliberazione della
Giunta Comunale del 19 novembre 2001 mecc. 2001 09879/03) e
l’adozione di una forma di acquisto congiunto da parte di una pluralità di
enti locali.
Da febbraio 2002, infatti, il Comune di Torino – con il supporto iniziale di
Consip S.p.A. – si è fatto promotore di un accordo con la Provincia di
Torino ed altri otto comuni della Regione (Rivoli, Orbassano, Chieri,
Venaria Reale, Giaveno, Pianezza, Avigliana e Vignone), per realizzare
una collaborazione durevole per l' acquisto in forma aggregata di beni e
servizi.
Mesi di incontri e confronti tra i rappresentanti dei suddetti enti hanno
portato alla definizione di una strategia comune di acquisto attraverso la
stipula di convenzioni valevoli sul territorio regionale.
Lo sforzo comune di aggregare la domanda e le peculiari esigenze di
ciascun ente ha fatto sì che la primitiva formulazione di una convenzione
ad hoc per la gestione in forma associata di una gara per l’acquisto di
arredi occorrenti agli uffici comunali, sfociasse nella definizione di una
convenzione “aperta” di durata quinquennale, nel corso della quale si potrà
procedere, sentite le esigenze degli enti aggregati, all’indizione delle
relative procedure di gara.
La forma di aggregazione prescelta è stata quella suggerita dall’art. 30 del
D. Lgs. 267/2000.
Condiviso il testo della convenzione – che si riporta di seguito – da tutti gli
enti facenti parte dell’aggregazione, nell’autunno 2002 la stessa è stata
approvata dai rispettivi Consigli Provinciali e Comunali e quindi sottoscritta
dai rappresentanti degli enti medesimi.
Da gennaio 2003 la convenzione è attiva; nel mese di aprile è stata indetta
dal Comune di Torino la prima gara (acquisto di arredi per gli uffici
comunali) in nome e per conto degli enti facenti parte dell’aggregazione
che, con proprio atto dirigenziale, hanno manifestato la necessità di
acquistare quei beni.
Ma la convenzione contiene un altro punto di forza: anche altri enti del
territorio regionale, sebbene non aderenti alla convenzione, potranno
acquistare (nei limiti dei loro regolamenti per gli acquisti in economia)
direttamente dal medesimo fornitore aggiudicatario (selezionato
dall’aggregazione) i beni compresi nell’appalto (art. 9).
Una formula dinamica quindi di acquisto in forma aggregata che denota
notevoli capacità programmatorie e gestionali: sia per la facoltà da parte
degli enti locali di aderire alla convenzione in qualsiasi momento (con
deliberazione del Consiglio Comunale), sia per la facoltà degli enti che a
fronte dell’esiguità dei propri acquisti, ritengano di acquistare i beni in
economia.
Nel paragrafo seguente si riporta il testo della convenzione.

26
 /D FRQYHQ]LRQH IUD LO &RPXQH GL 7RULQR HG DOWUL SHU OD JHVWLRQH

DVVRFLDWDGLSURFHGXUHGLJDUD

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI PROCEDURE DI


GARA PER LA FORNITURA DI BENI E SERVIZI PER IL PERIODO DI 5
ANNI FRA IL COMUNE DI TORINO, LA PROVINCIA DI TORINO, IL
COMUNE DI RIVOLI, IL COMUNE DI ORBASSANO, IL COMUNE DI
CHIERI, IL COMUNE DI VENARIA REALE, IL COMUNE DI GIAVENO, IL
COMUNE DI PIANEZZA, IL COMUNE DI AVIGLIANA, E IL COMUNE DI
VIGNONE.

L’anno duemilatre il giorno 19 del mese di marzo, in Torino, nella sede del
Palazzo Civico, con la presente convenzione da valersi per ogni
conseguente effetto di legge tra:
• Il Comune di Torino, rappresentato dal Sindaco Sergio
Chiamparino, a ciò autorizzato con atto di C.C. n. 136 del
14.10.2002;
• La Provincia di Torino, rappresentata dalla Presidente Mercedes
Bresso, a ciò autorizzata con atto di C.P. n. 216229 del 26.11.2002;
• Il Comune di Rivoli, rappresentato dal Sindaco Antonino Boeti, a ciò
autorizzato con atto di C.C. n. 104 del 20.09.2002;
• Il Comune di Orbassano, rappresentato dal Sindaco, a ciò
autorizzato con atto di C.C. n. 94 del 25.11.2002;
• Il Comune di Chieri, rappresentato dal Sindaco Agostino Gay, a ciò
autorizzato con atto di C.C. n.101 del 02.10.2002;
• Il Comune di Venaria Reale, rappresentato dal Sindaco Giuseppe
Catania, a ciò autorizzato con atto di C.C. n. 4 del 16.01.2003;
• Il Comune di Giaveno, rappresentato dal Vice Sindaco Daniela
Ruffino, a ciò autorizzata con atto di C.C. n. 61 del 20.12.2002;
• Il Comune di Pianezza, rappresentato dal Direttore del Settore
Patrimonio e Tributi Virgilio Virano, a ciò autorizzato con atto di C.C.
n. 61 del 07.11.2002;
• Il Comune di Avigliana, rappresentato dal Responsabile Area
Amministrativa Giovanni Trombadore, a ciò autorizzato con atto di
C.C. n.138 del 28.11.2002;
• Il Comune di Vignone, rappresentato dal Sindaco Magda Verazzi, a
ciò autorizzato con atto di C.C. n. 31 del 06.09.2002.

35(0(662&+(

l’art. 30 del D. Lgs. 267/2000 prevede che, al fine di svolgere in modo


coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra
loro apposite convenzioni, che stabiliscono i fini, la durata, le forme di
consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i reciproci
obblighi e garanzie;

27
le predette convenzioni possono prevedere la delega di funzioni da parte
degli enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo
e per conto degli enti deleganti;

&216,'(5$72&+(

– l’art. 59 della legge n. 388/2000 ha previsto che “al fine di realizzare


l’acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni del mercato da parte
degli enti decentrati di spesa, il Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica promuove aggregazioni di enti con il compito
di elaborare strategie comuni di acquisto attraverso la standardizzazione
degli ordini di acquisto per specie merceologiche e la eventuale stipula di
convenzioni valevoli su parte del territorio nazionale …”;
– con d.m. del 2 maggio 2001 il Ministero del tesoro, del bilancio e della
programmazione economica ha affidato a Consip S.p.A. il compito di
attuare quanto previsto dagli artt. 58, 59, 61 e 63, comma 6, della legge n.
388/2000, ed in particolare di svolgere attività di promozione e di supporto
alla realizzazione di strutture di acquisto degli enti locali, fornendo il suo
ausilio sia sotto il profilo tecnico che consulenziale;

9,672

– l'
intenzione del Comune di Torino, della Provincia di Torino, del Comune
di Rivoli, del Comune di Orbassano, del Comune di Chieri, del Comune di
Venaria Reale, del Comune di Giaveno, del Comune di Pianezza, del
Comune di Avigliana e del Comune di Vignone di attuare una
collaborazione durevole per l' acquisto, in forma aggregata, di beni e servizi,
i quali verranno di volta in volta attuati, anche con la partecipazione di altri
enti locali, attraverso provvedimento del Dirigente o di altro organo
competente a seconda di quanto previsto nei rispettivi Ordinamenti, con
cui, nel rispetto delle condizioni di cui alla presente Convenzione, verrà
conferita delega all'
ente Capofila a svolgere la procedura di gara in nome e
per conto dell'ente delegante;
– la volontà espressa dagli enti locali di avviare, sulla base ed in
conseguenza della presente Convenzione ed in via sperimentale, una
prima procedura di gara in forma associata per l'
acquisto di arredi per uffici;
– l'
intenzione dei predetti enti di regolamentare i reciproci rapporti sulla
base della presente Convenzione;
– il progetto relativo alla collaborazione per l'
avvio di procedure di gara in
forma aggregata presentato a tutti gli enti locali dell'
Aggregazione;

Tutto ciò premesso


i sottoscritti comparenti, nella loro qualità di rappresentanti pro–tempore,
convengono e stipulano di aderire alla gestione in forma associata e
coordinata di procedure di gara per la fornitura di beni e servizi, delegando
sin d'ora ogni funzione e compito a ciò connesso all' organo competente di
ciascun ente aggregato, il quale, con riferimento a ciascun acquisto,
opererà secondo quanto previsto dalla presente Convenzione e

28
provvederà, in particolare, per ciascuna procedura di gara,
all'individuazione dell'ente locale Capofila, che opererà per sé e in luogo e
per conto degli altri enti deleganti.
Le condizioni che regolano la presente Convenzione vengono così definite:

$57±35(0(66(

Le premesse costituiscono parte integrante del presente atto.

$57±),1$/,7$¶

La finalità che si intende conseguire con la presente Convenzione è quella


di rendere più rispondente ai principi di efficienza, efficacia, ed economicità
la gestione degli acquisti di beni e servizi, sperimentando un primo
procedimento di acquisto in forma congiunta individuato nella fornitura di
arredi vari occorrenti agli uffici degli enti locali aggregati. Tale acquisto
formerà oggetto di specifico provvedimento di cui al successivo art. 6.
La gestione associata di procedure di gara dovrebbe permettere, infatti, un
maggiore risparmio nella gestione delle procedure stesse, nonché
dovrebbe permettere di ottenere economie di scala comportanti un
risparmio nell’acquisizione del bene o servizio.

$57±1$785$(2**(772'(//$&219(1=,21(

L'oggetto della presente Convenzione è costituito dalla regolamentazione


delle modalità di conduzione della gestione coordinata di procedure di gara
per l'acquisto di beni e servizi. Tali acquisti si svolgeranno, anche in deroga
a quanto stabilito nei relativi Regolamenti locali, alle condizioni e con le
modalità indicate nella presente Convenzione ovvero nei singoli atti di gara
che dovranno essere previamente condivisi da parte degli enti aggregati. A
tal fine l'ente locale Capofila dovrà sottoporre ai responsabili di ogni ente
partecipante alla procedura di gara i relativi atti di gara, i quali
s'intenderanno approvati se entro i successivi 5 giorni lavorativi non
verranno formulate osservazioni scritte.
La presente Convenzione costituisce il presupposto per l'esercizio della
facoltà di ricorrere ad acquisti di beni o servizi in forma associata, previo
provvedimento di cui al successivo art. 6.
L'adesione alla presente Convenzione da parte degli enti locali non
costituisce vincolo per l'acquisto in forma associata di beni o servizi.
È fatta salva, in ogni caso, la possibilità per i singoli enti locali aggregati di
procedere autonomamente agli acquisti di beni e servizi.

$57±'85$7$

La presente Convenzione ha durata quinquennale a decorrere dal


momento della sua sottoscrizione.
La presente Convenzione potrà essere sciolta per mutuo consenso, con
conforme deliberazione degli enti locali associati.

29
Rimane, inoltre, ferma e impregiudicata la facoltà di ogni singolo ente
associato di recedere dalla Convenzione prima della scadenza.
In questa ultima ipotesi, l'ente recedente dovrà comunicare tale volontà agli
altri enti aggregati almeno con 3 mesi di anticipo, con raccomandata a.r.

$57±)250(',&225',1$0(172(&2168/7$=,21(

Al fine di consentire lo scambio di informazioni tra gli enti locali aggregati, è


costituito, per tutta la durata della presente Convenzione, un Comitato di
Gestione composto da un rappresentante per ogni ente locale partecipante
all'aggregazione ed il cui Presidente sarà designato dai componenti del
Comitato stesso in sede di prima riunione.
Il Comitato svolge, per conto degli enti locali aggregati, funzioni di indirizzo
e coordinamento.
Il Comitato svolge, in particolare, le seguenti attività:
- raccogliere le informazioni relative alle esigenze di acquisto di beni o
servizi degli enti locali aggregati, finalizzate anche all'individuazione
dell'ente locale Capofila in base a quanto disposto dall'art. 9 nonché
determinare il criterio in base al quale l'ente locale Capofila provvederà
alla costituzione della Commissione di Gara, di cui al successivo art. 8;
- informare tutti gli enti convenzionati dello stato di avanzamento del
progetto;
- valutare le domande di successiva adesione ed aggiornare l'elenco
degli enti locali partecipanti alla Convenzione;
- comunicare eventuali problematiche che potrebbero influire sul corretto
svolgimento delle singole procedure di gara;
- proporre, al ricorrere delle fattispecie specificatamente indicate negli
atti di gara, la risoluzione dell'intero Contratto con il Fornitore, la quale
verrà attuata dall'ente locale Capofila;
- convocare incontri tra tutti gli enti convenzionati durante la vigenza
della convenzione e, comunque, ogni qual volta la richiesta provenga
da almeno tre enti convenzionati;
- definire l'opportunità di prevedere il ricorso all'opzione di cui al
successivo art. 7 ed i relativi termini e modalità di attuazione della
stessa, che saranno trasferiti negli atti di gara;
- predisporre una relazione sullo stato di attuazione della presente
Convenzione da presentare annualmente ai Consigli Comunali e
Provinciali degli enti locali aggregati.
Il Comitato si riunisce con cadenza almeno trimestrale previa convocazione
del Presidente.
La partecipazione ai lavori del Comitato è gratuita, salvo il rimborso di
eventuali spese di missione a carico dell'ente di appartenenza.

30
$57±35299(',0(17,$778$7,9,

Al fine della partecipazione alle procedure di gara, i dirigenti o altri organi


competenti degli enti interessati provvedono con proprio provvedimento a:
- delegare l’ente locale Capofila, nei limiti dei propri compiti di cui al
successivo art. 9, allo svolgimento della procedura di gara ed alla
stipulazione del successivo contratto con il Fornitore in luogo e per
conto dell’ente delegante;
- individuare i beni o i servizi di cui l’ente necessita ed indicare il
fabbisogno degli stessi;
- impegnarsi ad acquistare il fabbisogno indicato, salvo quanto previsto
dall’art. 11 del R.D. 18 novembre 1923 n. 2440;
- individuare la persona designata in rappresentanza dell’ente quale
eventuale componente della Commissione di Gara.

$57±$00217$5('(//
$33$/72

L'ammontare di ciascuna procedura di appalto è dato dalla somma dei


fabbisogni dichiarati da ciascun ente locale partecipante alla gara, così
come indicati nei rispettivi provvedimenti di cui al precedente art. 6.
L'importo di gara così determinato è presunto ed ogni ente è vincolato
all'acquisto del fabbisogno dichiarato nel proprio provvedimento dirigenziale
e riportato negli atti di gara, fatto salvo quanto previsto dall'art. 11 del R.D.
18 novembre 1923 n. 2440.
È altresì fatta salva la facoltà, da prevedere negli atti di gara relativi alle
singole procedure, per gli enti aggregati, di richiedere agli aggiudicatari di
incrementare, alle stesse condizioni, le forniture sino ad un ulteriore quinto
del fabbisogno dichiarato e quindi sino alla soglia complessiva massima dei
7/5 dell'importo a base di gara.
Gli atti di gara potranno inoltre prevedere l'opzione che altri enti locali
appartenenti al territorio della Regione Piemonte, possano procedere, nei
limiti dei propri regolamenti per gli acquisti in economia, all'acquisto diretto,
alle medesime condizioni previste nel contratto concluso tra gli enti
aggregati e l'impresa aggiudicataria e nei limiti quantitativi indicati negli atti
di gara e nel contratto concluso con il Fornitore. In tal caso gli atti di gara
dovranno prevedere espressamente le modalità ed i termini con i quali il
Comitato individuerà l'ambito territoriale degli enti beneficiari della suddetta
opzione.
Conseguentemente l'importo massimo autorizzato dell'acquisto da porre a
base di gara è dato dalla somma degli importi di cui ai precedenti commi.

$57±&200,66,21,',*$5$

Nelle singole procedure di gara, la Commissione di Gara sarà composta,


anche in deroga ai regolamenti dei singoli enti aggregati, da un numero
massimo di cinque componenti, individuati tra i rappresentanti degli enti
aggregati designati nelle forme previste dall'ordinamento dell'ente di
appartenenza mediante provvedimento di cui al precedente art. 6, di norma

31
sulla base della prevalenza dell’importo economico del rispettivo
fabbisogno.
La Commissione di Gara è presieduta dal rappresentante dell'ente locale
Capofila.
Il trattamento economico dei componenti della Commissione è disciplinato
dall'ordinamento dei rispettivi enti di appartenenza.

$57±,1',9,'8$=,21((&203,7,'(//
(17(/2&$/(&$32),/$

Per le singole procedure di gara l'ente locale Capofila è individuato di


norma con riferimento alla maggiore quantità di beni o servizi di volta in
volta acquistata.
Con i provvedimenti di cui all'art. 6, all'ente locale Capofila sarà delegato
ogni compito e funzione inerente l’intera procedura di gara dalla fase
istruttoria a quella conclusiva di stipulazione del contratto con il Fornitore
aggiudicatario; in particolare, ed in via meramente esemplificativa, i suoi
compiti saranno quelli:
- di rilevare le esigenze di approvvigionamento degli enti coinvolti, che gli
saranno comunicati dal Comitato;
- di compiere tutta l’attività istruttoria, anche di tipo merceologico, per la
redazione degli atti di gara,
- di predisporre, sottoscrivere, pubblicare ed approvare gli atti di gara,
garantendone la conformità alla normativa comunitaria e nazionale di
settore;
- di svolgere le operazioni di gara mediante la predisposizione degli
adempimenti di nomina di una apposita commissione di gara composta
come specificato all'art. 8;
- di compiere tutti gli atti e le attività connesse e/o consequenziali alla
procedura di gara ed ai rapporti con il Fornitore aggiudicatario
precedenti e/o connessi alla stipula del contratto con il Fornitore, ivi
compresa la facoltà, su indicazione del Comitato di Gestione ed al
ricorrere delle fattispecie indicate negli atti di gara, di risolvere l'intero
Contratto con il Fornitore;
- di provvedere alla stipulazione dei contratti con i Fornitori aggiudicatari
in nome e per conto di tutti gli enti convenzionati;
- di custodire le cauzioni definitive prestate dai Fornitori e in generale
tutti i documenti in originale. Lo svincolo della cauzione definitiva verrà
effettuato previa liberatoria da parte degli enti che si sono avvalsi del
contratto di fornitura;
- di provvedere alla verifica di conformità dei campioni presentati dal
fornitore rispetto a quanto previsto negli atti di gara, in nome e per
conto di tutti gli enti convenzionati;
- di provvedere alla difesa in giudizio per ogni controversia inerente la
procedura di gara sino alla stipulazione del contratto con il Fornitore.
Inoltre, l'ente locale Capofila garantirà fra l’altro:

32
- la condivisione con tutti gli enti convenzionati delle bozze degli atti di
gara e del contratto di fornitura, così come previsto dall'art. 3;
- l’adeguamento degli atti di gara alle esigenze avanzate dai singoli enti
convenzionati compatibilmente con la funzione di standardizzazione
degli ordini di acquisto;
- l’attuazione di tutti gli adempimenti necessari a garantire il rispetto delle
norme di tutela della privacy (in particolare, legge 675/96);
- lo svolgimento delle attività necessarie a garantire il rispetto del diritto
di accesso agli atti da parte di tutti gli interessati, secondo quanto
previsto dalla legge 241/90;
- la tempestiva comunicazione dell’intervenuta aggiudicazione con
l’indicazione degli esiti della stessa (offerte pervenute, prezzi offerti)
- la gestione, avvalendosi di norma dello strumento tecnologico di
supporto di cui al successivo ultimo comma, dell'opzione agli enti non
aggregati di cui all'art. 7.
Salvo quanto previsto sopra, i compiti dell'ente locale Capofila si
esauriranno con la sottoscrizione del contratto e non si estenderanno alla
fase esecutiva dello stesso.
Con riferimento alla prima procedura di gara, si stabilisce sin d'ora che ente
locale Capofila sarà il Comune di Torino.
Il Comune di Torino finanzierà la creazione di uno strumento tecnologico
idoneo a supportare l'ente locale Capofila nello svolgimento delle attività di
cui sopra.

$57±&203,7,'(*/,(17,/2&$/,&219(1=,21$7,

Presso le specifiche Amministrazioni, i referenti individuati dalle stesse,


coadiuvano l'ente locale Capofila comunicando le esigenze specifiche del
proprio ente locale e fornendo tutte le informazioni utili per la
predisposizione degli atti di gara, nonché la condivisione degli stessi, entro
i termini e secondo le modalità di cui al precedente art. 3.
Una volta stipulato il contratto con il Fornitore, i singoli Responsabili
avranno il compito di vigilare sulla corretta esecuzione delle prestazioni
contrattuali, nonché di attivare tutte le attività consequenziali.
Ogni singolo ente convenzionato si impegna altresì:
- alle verifiche della fornitura;
- ad attuare il contratto con il Fornitore secondo quanto previsto dalla
presente Convenzione, ed in particolare dall'art. 7, nonché secondo
quanto previsto dagli atti di gara;
- di provvedere, previa adozione del provvedimento di impegno
contrattuale nei confronti del Fornitore rispetto alla propria quota, alla
liquidazione delle rispettive competenze per la fornitura acquisita nei
termini indicati dal contratto;
- di provvedere altresì alla difesa in giudizio per ogni eventuale
controversia inerente l'esecuzione del contratto con il Fornitore
relativamente alla propria quota di fornitura.

33
$57±21(5,'(/&$32),/$

L'ente locale Capofila svolgerà, anche attraverso l'utilizzo dello strumento


tecnologico di cui all'ultimo comma dell'art. 9, i compiti e le funzioni ad esso
delegati senza alcun compenso e metterà a disposizione i propri uffici e
quanto necessario allo svolgimento delle funzioni e dei compiti ad esso
delegati.

$57±3$57(&,3$=,21(',$/75,(17,/2&$/,

È ammessa l'aggregazione successiva di altri enti locali facenti parte del


territorio della Regione Piemonte, previo assenso del Comitato di Gestione.
A tal fine, gli enti interessati dovranno formalizzare, previa delibera dei
rispettivi Consigli Comunali o Provinciali, atto di adesione alla presente
Convenzione.

$57±63(6(

Le spese fisse di pubblicazione relative agli atti di gara sono anticipate


dall'ente locale Capofila che le pone a carico del Fornitore.
Le spese relative alla realizzazione dello strumento tecnologico di supporto
di cui all'ultimo comma dell'art. 9 saranno interamente sopportate dal
Comune di Torino.
Lo strumento tecnologico, una volta realizzato, potrà essere messo a
disposizione da parte del Comune di Torino a favore dell'ente locale
Capofila di volta in volta designato, affinché lo stesso possa decidere di
avvalersene nello svolgimento delle attività e compiti di cui all'art. 9.

$57±1250(),1$/,(75$16,725,(

Le parti danno atto che lo svolgimento in forma associata delle procedure


di acquisto di cui alla presente Convenzione assume inizialmente un
carattere sperimentale e che pertanto eventuali integrazioni e modifiche
alla Convenzione stessa potranno essere concordemente disposte in ogni
momento dai Consigli Comunali e Provinciali degli Enti Associati.

$57±5(*,675$=,21(

La presente convenzione non è soggetta a registrazione ai sensi dell’art.1


tabella del D. P. R. 131/86

34
 /¶DELOLWD]LRQHGHLIRUQLWRULDOOHSURFHGXUHWHOHPDWLFKH

 ,QWURGX]LRQH

Prima di soffermare l’attenzione sulle modalità reputate più idonee


per l’abilitazione dei fornitori alle procedure telematiche oggi
riconosciute nel nostro ordinamento ed in crescente utilizzo da
parte delle amministrazioni pubbliche centrali e locali, appare
opportuno, da un punto di vista legislativo e dei processi gestionali,
delineare il quadro di insieme all’interno del quale si collocano sia le
procedure stesse sia le tappe necessarie al loro concreto ed
efficace svolgimento.
L’incessante e continuo progresso tecnologico, in atto ormai da
qualche tempo, ha consentito infatti di introdurre profonde
innovazioni nei processi di acquisto delle amministrazioni pubbliche.
Esso ha permesso di esaltare le differenze rispetto ad una gestione
tradizionale della funzione acquisti, valutabili soprattutto in termini di
accorciamento dei tempi delle procedure, di volume di risparmi
conseguiti nonché di maggiore trasparenza nelle operazioni di
approvvigionamento.
Le innovazioni introdotte, supportate dalla costruzione di un nuovo
impianto normativo e regolamentare, hanno inciso anche
sull’organizzazione complessiva dei processi di acquisto. È mutato
l’approccio al mercato, la gestione dei rapporti con i fornitori e si è
sempre più ampliato lo spazio per nuove soluzioni di e–
procurement.
Il nuovo impianto normativo nasce con la legge finanziaria per
l’anno 2000 (Legge 488/99) la quale, nel disporre l’obbligo per le
amministrazioni centrali e periferiche dello Stato di approvvigionarsi
attraverso un sistema centralizzato, ha dato il via, di fatto, allo
sviluppo di nuove strategie di acquisto attraverso l’utilizzo dello
strumento tecnologico.
Nella fase iniziale di avvio del progetto innovativo è stata introdotta
una soluzione transitoria che prevedeva esclusivamente le
funzionalità di acquisto da catalogo elettronico1, vincolato alla
stipula di una convenzione quadro mediante lo svolgimento di una
gara tradizionale o telematica.
Successivamente il progetto ha introdotto ulteriori tipologie di
soluzioni e–procurement con l' obiettivo di fornire alla pubblica
amministrazione, intesa in senso lato, strumenti semplici,
estremamente efficienti ed efficaci, per la gestione degli acquisti: le
aste on line ed il market place.

 Il catalogo elettronico è uno strumento mediante il quale si è in grado di aprire


sulla rete internet una vetrina in cui mostrare i propri prodotti e/ o servizi
gestendo gli acquisti/ vendite tramite listini anche a più livelli. Attraverso i
cataloghi elettronici le amministrazioni possono emettere ordinativi on line.

35
L’asta on line2 può essere implementata secondo vari modelli: a
ribasso, a busta chiusa, all’offerta economicamente più
vantaggiosa, con aggiudicazione anche completamente
automatizzata. È adatta per beni specifici con frequenza d’acquisto
medio–bassa.
La peculiarità dell’asta on–line rispetto alle aste tradizionali consiste
nel fatto che il luogo in cui gli acquirenti ed i fornitori si incontrano
per contrattare la compravendita di un prodotto/servizio è un luogo
“virtuale”, accessibile attraverso internet. Durante l’asta, il prezzo e
le condizioni di offerta vengono rilanciate dai partecipanti fino alla
definizione del migliore offerente. Come nelle aste di tipo
tradizionale, anche in quelle on–line i beni e servizi trattati sono
inizialmente definiti in termini di quantità, prezzo e specifiche
tecniche, ma nel corso dell’asta una o più di tali caratteristiche (più
comunemente il prezzo, ma non esclusivamente) possono essere
oggetto di rilancio da parte dei partecipanti.
Il market place3 supporta i processi di negoziazione dinamica. È
uno strumento agile per gli acquisti sotto soglia, vincolato alla
creazione di un mercato elettronico, anche locale, tramite
prequalifica dei fornitori su requisiti essenziali ed offre la possibilità
di acquistare tramite la selezione tra più offerte comparabili. È
idoneo a beni con frequenza di acquisto medio–alta.
All’interno del sistema specializzato nei vari settori merceologici, i
fornitori abilitati espongono il loro catalogo, con ciò stesso
determinando un’offerta irrevocabile di vendita. La singola
amministrazione che desidera acquistare un bene o un servizio può
acquistare direttamente dal catalogo o richiedere al sistema una
quotazione di tali beni e servizi. In quest’ultimo caso, il sistema
elettronico provvede, sulla base di alcuni parametri che possono
essere anche specificati dall’utente, a selezionare e classificare le
offerte più vantaggiose. L’amministrazione che intende stipulare il
contratto di fornitura può farlo immediatamente aderendo
semplicemente all’offerta irrevocabile del fornitore.
Le procedure telematiche non devono, peraltro, essere
obbligatoriamente seguite dalle amministrazioni. Queste possono
scegliere di utilizzare le metodologie tradizionali, oppure optare, con
provvedimento motivato e secondo le modalità definite dai rispettivi
ordinamenti, di procedere attraverso le nuove procedure
telematiche di acquisto.
Il loro utilizzo deve comunque garantire il rispetto dei principi
generali discendenti dalla normativa interna e comunitaria: la
garanzia della par condicio per i partecipanti, la trasparenza e la
semplificazione delle procedure e i principi generali in materia di

  L’asta on line è uno strumento in grado di supportare la gestione on line
 dell’intero processo di gara, dall’emissione del bando all’aggiudicazione.
Il market place è nato come luogo di intermediazione per favorire l'
incontro tra gli
operatori e tra la domanda e offerta di beni e servizi. È realizzato tramite una
infrastruttura tecnologica sviluppata su internet che permette agli operatori
economici di interagire tra loro.

36
sicurezza contenuta nei regolamenti emanati ai sensi dell’art. 15,
comma 2, della legge n. 675/96 nonché delle disposizioni
concernenti la documentazione amministrativa e la firma elettronica.
Le procedure telematiche di acquisto necessitano quindi di un
sistema informatico capace di garantire certezza giuridica al
procedimento, ai singoli documenti informatici ed in grado di offrire
le necessarie garanzie di sicurezza così da tutelare la riservatezza
delle negoziazioni nonché assicurare la veridicità, l’integrità e la non
riproducibilità degli atti.
Quanto precede, considerato il notevole sviluppo via via assunto da
tali forme di negoziazione, legittima l’affermazione secondo la quale
è oggi indispensabile rafforzare la politica di incentivazione delle
piccole e medie imprese affinché si dotino di tecnologie e capitale
umano necessari per competere sui mercati elettronici in cui opera
la pubblica amministrazione. Questo trova conferma nell’ultima
legge finanziaria la quale, muovendosi in questa direzione, ha
previsto disposizioni (art.24 L. 289/02) mirate proprio all’ulteriore
sviluppo del mercato elettronico.
Sia l’asta on line che il market place erano poco prima stati
introdotti nel nostro ordinamento attraverso l’emanazione del D. P.
R. 4 aprile 2002, n.101, concernente il “Regolamento recante criteri
e modalità per l' espletamento da parte delle amministrazioni
pubbliche di procedure telematiche di acquisto per
l'
approvvigionamento di beni e servizi”, anticipando, da questo
punto di vista, la stessa legislazione europea in materia.
Da una lettura delle principali innovazioni previste nella proposta di
direttiva europea e nel regolamento sulle procedure telematiche di
acquisto sembra emergere la tendenza generale dell’ordinamento
comunitario e nazionale di perseguire due differenti esigenze:
 da un lato, la necessità dell’amministrazione aggiudicataria di
rivolgersi al mercato con una maggiore flessibilità e libertà di
azione, attraverso modelli organizzativi e procedure più
moderne, soprattutto dal punto di vista tecnologico, e adeguate
sia ai bisogni del committente, sia alle soluzioni che il mercato
stesso può offrire;
 dall’altro, la necessità che tale più ampia libertà di azione si
svolga sempre nel pieno rispetto dei principi fondamentali di
parità, trasparenza, non discriminazione e concorrenza, che
devono comunque guidare l’amministrazione pubblica nella
scelta del contraente al fine di garantire il corretto ed ordinato
funzionamento del mercato unico.
Sebbene il DPR 101/02, all’articolo 2, terzo comma, salvaguardi
l’autonomia delle Regioni e degli enti locali laddove conferma loro la
facoltà di applicare le disposizioni in esso contenute, da un’analisi
effettuata su alcuni casi concreti appare legittimo sostenere che
l’impostazione adottata dalle amministrazioni pubbliche nella realtà
concreta ricalchi, sostanzialmente, le procedure indicate nel
regolamento stesso.

37
Quest’ultimo, al suo interno, dedica ampio spazio (Capo II e Capo
III) proprio alla regolamentazione delle gare telematiche (aste on–
line) e del mercato elettronico della pubblica amministrazione per
l’acquisto di beni e servizi al di sotto della soglia di rilievo
comunitario (per i quali è possibile ricorrere al market place),
soffermandosi in modo particolare sulle modalità di abilitazione dei
fornitori per ciascuna delle procedure telematiche regolamentate.
Entrambe sono infatti precedute da specifiche fasi di abilitazione
aperte al pubblico e regolate con bandi conformi alla normativa
nazionale e comunitaria; i bandi di abilitazione, insieme agli avvisi di
gara e di aggiudicazione nonché ad ogni altra comunicazione al
pubblico, sono altresì pubblicati sul sito della amministrazione
procedente.
Lo scopo è quello di individuare, secondo gli ordinamenti propri di
ogni amministrazione, i soggetti reputati idonei ad avvalersi delle
procedure telematiche di acquisto, secondo le modalità previste nei
bandi di abilitazione, predisponendo i necessari processi di
autorizzazione.
Il processo di autorizzazione è quindi interno alle amministrazioni.
Lo svolgimento della procedura telematica, asta on line o market
place, si compone dunque di varie fasi. Con riferimento alla prima
procedura possiamo evidenziare tre momenti: bando di abilitazione,
avviso di gara, invito; per quanto riguarda invece il market place,
una volta effettuata l’abilitazione dei fornitori, seguirà direttamente
l’acquisto da parte della pubblica amministrazione che procederà,
come sopra accennato, alla comparazione tra le diverse offerte
presentate sul mercato.
In questa sede l’attenzione verrà concentrata sui passi necessari
per addivenire all’abilitazione dei fornitori che è il primo
fondamentale elemento del processo, comune ad entrambe le
procedure telematiche, nella consapevolezza che esso rappresenta
l’indispensabile preludio al momento vero e proprio dell’ottimale
acquisizione delle forniture.

 /LQHHJXLGD

In questo paragrafo si cercheranno di focalizzare i passi utili alla


costruzione di una valida banca dati di fornitori, nazionali e locali,
abilitati a partecipare alle procedure telematiche di aggiudicazione
indette dalle pubbliche amministrazioni.
Preme ribadire ancora una volta che l’impostazione del
procedimento di abilitazione dei fornitori qui seguita ha come base
di riferimento i contenuti del DPR 101/02; il provvedimento stesso,
però, riconosce alle regioni, province, città metropolitane, comuni e
comunità montane la facoltà di disciplinare la materia se così
dispongano nell' ambito della propria autonomia.

38
È evidente che un qualsiasi ente pubblico, preliminarmente all’avvio
di un progetto di acquisizione di beni e servizi attraverso un sistema
on–line, che vada dunque dalla predisposizione del bando di gara
alla spedizione dell’ordinativo di fornitura, dovrà necessariamente
dotarsi di un sistema informatico di negoziazione, intendendo con
tale definizione l’insieme delle soluzioni e degli strumenti elettronici
e telematici che consentano la presentazione delle offerte da parte
degli utenti e la classificazione delle stesse secondo metodologie e
criteri predefiniti. Tale sistema dovrà ovviamente essere
tecnicamente gestito da un soggetto, pubblico o privato, che avrà
l’onere di sovrintendere al processo considerato nella sua globalità
(gestore del sistema). Ciò che si richiede al gestore è di essere in
grado di progettare, realizzare, sviluppare i contenuti e gestire,
attraverso software completi ed aggiornati, gli acquisti della
Pubblica Amministrazione.
La creazione, con risparmio di tempo e di costi, di un nuovo punto
di incontro tra domanda e offerta on–line che costituisca un efficace
strumento di e–procurement, dovrà essere compiuto nel rispetto
della normativa in tema di acquisti telematici. Il gestore del sistema
assume il ruolo di responsabile del trattamento dei dati e, su
richiesta dell'amministrazione titolare del trattamento stesso, cura
gli adempimenti, di competenza della medesima amministrazione,
in ordine alla operatività dei processi di autorizzazione.
Il sistema potrà anche essere implementato da qualificate società
private, – selezionate con regolare procedura ad evidenza pubblica
(ad es. Pleiade per la Provincia di Mantova) – attraverso un
semplice collegamento internet in modo che nessuno degli
operatori, pubblici e privati (fornitori), avrà la necessità di investire in
soluzioni hardware e software.
Per creare, come detto all’inizio, una valida banca fornitori e
consentire ad essi di partecipare alle procedure telematiche indette,
le pubbliche amministrazioni dovranno innanzitutto attivare le
procedure per l’abilitazione degli utenti.

 ,FRQWHQXWLGHOEDQGRGLDELOLWD]LRQHGHLIRUQLWRUL

Il bando di abilitazione contiene le modalità ed i criteri per


l’accreditamento dei fornitori alle diverse procedure telematiche.
Con riferimento alle gare telematiche, secondo le indicazioni
dell’articolo 9 del DPR 101/02, deve essere emesso
dall’amministrazione almeno 60 giorni prima dell’inizio delle
procedure. Ciò al fine di consentire la più ampia partecipazione
delle imprese alla gara scongiurando così la creazione di un
mercato chiuso. Alla stessa logica risponde la limitazione del
periodo di abilitazione dei fornitori, che non può essere superiore a
24 mesi. In ogni caso, l’avviso di gara deve prevedere un termine

39
per l’abilitazione di nuovi fornitori, con gli stessi requisiti, che non
abbiano partecipato alla precedente selezione.
L’amministrazione delibera sulle richieste di abilitazione entro 15
giorni.
Nel bando, oltre a stabilire i contenuti e le modalità di presentazione
delle domande di abilitazione – con particolare riferimento alla
dichiarazione dell’indirizzo elettronico del potenziale fornitore
(art.14, legge n.445 del 2000) – le amministrazioni possono limitarsi
ad indicare il volume globale degli appalti per ciascuna delle
categorie di servizi e di beni che esse intendono aggiudicare nel
periodo di validità dell' abilitazione; possono altresì specificare le
diverse classi per le quali gli utenti sono abilitati in relazione alle
loro capacità tecniche, finanziarie ed economiche; in base a tali
capacità, da considerare di principale rilievo, si indicheranno anche
i criteri per la valutazione delle domande stesse.
L’amministrazione deve, inoltre, indicare un sito dove sono
disponibili altre informazioni tecniche utili ai potenziali fornitori:
 la documentazione tecnica, amministrativa ed informativa
relativa ai beni da fornire ed ai servizi da prestare;
 l’indirizzo presso il quale possono richiedersi informazioni
supplementari;
 le procedure e metodologie utilizzate per la classificazione
delle offerte;
 i criteri di scelta del contraente;
 i casi di sospensione della procedura telematica e le
fattispecie che comportano l’automatica esclusione del
singolo utente;
 la durata dell’abilitazione e le garanzie da fornire per avere
accesso al sistema di negoziazione;
 l’indicazione del responsabile del procedimento.

Per ciò che concerne, invece, il mercato elettronico, il bando di


abilitazione dovrà contenere, in particolare, le categorie
merceologiche per settori di prodotti e servizi in cui il mercato
stesso verrà organizzato, le specifiche tecniche, costruttive e di
qualità dei beni, nonché i livelli dei servizi cui raffrontare le offerte ai
fini dell'
abilitazione dei fornitori.
Inoltre, dovrà anche prevedere le modalità ed i criteri per la
dimostrazione da parte degli offerenti del possesso dei requisiti
soggettivi ed oggettivi necessari per l’abilitazione ed i principi e le
eventuali procedure automatiche per la loro valutazione; le
informazioni sul funzionamento del mercato elettronico; le
metodologie generali utilizzate dal sistema per le richieste
automatiche di quotazione; le modalità con cui avverranno le
comunicazioni e con cui verranno pubblicati sul sito, se necessario,
gli avvisi di aggiudicazione delle forniture di beni e servizi al di sotto

40
della soglia di rilievo comunitario di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 18 aprile 1994, n. 573.

 /DVFHOWDGHOOHFDWHJRULHPHUFHRORJLFKH

È evidente, da quanto sin qui scritto, che ogni bando di abilitazione


dei fornitori, predisposto da un’amministrazione pubblica, deve
necessariamente essere collegato ad un sistema di acquisti on–
line.
Uno dei momenti fondamentali e propedeutici
all’approvvigionamento di beni e servizi, per l’amministrazione
pubblica, è la conoscenza e la definizione dei propri fabbisogni e
implica uno sforzo di analisi che consenta di individuare quelle
tipologie di forniture che si prestino e siano compatibili con un
processo di approvvigionamento telematico specie quando si utilizzi
il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più
vantaggiosa.
È altrettanto ovvio che, in una prima fase, la definizione dei
fabbisogni riguardi principalmente la determinazione delle tipologie
e delle caratteristiche delle forniture da acquisire necessarie al
funzionamento ed all’espletamento delle attività istituzionali
dell’ente, rimandando ad un momento successivo – indizione della
gara telematica o materiale acquisizione da mercato elettronico – la
precisa definizione delle quantità e delle caratteristiche dei beni
oggetto di approvvigionamento.
In un’organizzazione che acquista grandi quantità di beni e servizi
diversi, il problema della definizione dei fabbisogni assume una
complessità notevole e comporta la programmazione, il
monitoraggio dei consumi e delle disponibilità, il confronto tra
budget/previsioni e consuntivo.
La programmazione degli approvvigionamenti dovrebbe evitare
quella procedura, normalmente svolta, che porta alla definizione dei
fabbisogni su base incrementale definendo variazioni rispetto ai
periodi precedenti. È preferibile, a seconda delle dimensioni
dell’ente, predisporre meccanismi accurati di budgeting e di stima
dei fabbisogni al fine di ottenere un quadro complessivo dei costi da
sostenere includendo anche quelle quote di acquisti gestite dalle
singole strutture organizzative che normalmente sfugge alle
rilevazioni degli uffici deputati agli acquisti.
In generale, occorrerebbe la costruzione di un reporting articolato e
affidabile sugli approvvigionamenti consumati dalle singole strutture
organizzative, o per le singole attività.
In questa sede, appare opportuno, in via esemplificativa, allegare
un elenco delle possibili macro categorie merceologiche utili ad una
pubblica amministrazione che voglia dotarsi di un albo fornitori dal
quale attingere per le proprie esigenze di approvvigionamento.

41
Tale elenco è quello utilizzato dalla Provincia di Mantova e
disponibile sul sito internet
http://www.provincia.mantova.it/acquistionline/. Ciccando sulle
singole categorie merceologiche è possibile anche prendere visione
dei bandi di gara pubblicati.


&DWHJRULHPHUFHRORJLFKH

- Alimentari
- Arredi
- Articoli per mense scolastiche
- Attrezzature aree a verde
- Attrezzature N.U.
- Attrezzature per manutenzione immobili
- Attrezzature per manutenzione impianti
- Attrezzature per misurazioni e ricerche
- Attrezzature per ufficio
- Automezzi
- Bandiere, distintivi, fregi e coppe
- Beni per manifestazioni, cerimonie
- Buoni pasto
- Cancelleria
- Cucine per Comunità
- Gasolio Riscaldamento
- Hardware e Software
- Lavori manutenzione verde stradale
- Lubrificanti
- Materiale per autoveicoli
- Materiale di consumo per autoveicoli
- Materiale didattico
- Materiale elettrico e di ferramenta
- Materiale per copisterie
- Materiale per segnaletica
- Materiale per sicurezza
- Materiali per pulizia
- Pneumatici
- Sacchetti nettezza urbana
- Sanitari

42
- Servizi assicurativi
- Servizi bancari e finanziari
- Servizi di consulenza, studi, ricerca, indagini e rilevazioni
- Servizi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione
- Servizi di gestione aree verdi
- Servizi di manutenzione e riparazione
- Servizi di manutenzione, riparazione e assistenza
- Servizi di pulizia
- Servizi di reperimento di personale
- Servizi di rilegatura, di riproduzione, di stampa
- Servizi di sgombero neve e interventi antigelo
- Servizi di trasporto
- Servizi di vigilanza e custodia
- Stampati e modulistica
- Telefoni e impianti telefonici
- Traslochi – Trasporti – Facchinaggio
- Vestiario

Ogni macro categoria al suo interno specifica il tipo di bene ad essa


appartenente. È ovvio che ogni ente adeguerà questo elenco a
seconda dei propri fabbisogni.

 6FKHPDEDQGRGLDELOLWD]LRQH

COMUNE/PROVINCIA DI …………………………………………
BANDO DI ABILITAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE ALLE
GARE ON LINE ED AL MERCATO ELETTRONICO – REVISIONE
DELL’ALBO DEI FORNITORI.

Il Comune/Provincia di ……… intende rinnovare il proprio Albo dei


fornitori di beni e servizi, ed istituire l'
elenco dei fornitori abilitati a
partecipare alle gare on line ed al mercato elettronico per il
periodo………...
L'
iscrizione può essere richiesta per una o più delle seguenti
sezioni:
- Albo dei Fornitori
- Fornitori abilitati per le gare telematiche

43
- Fornitori abilitati per il mercato elettronico
con le modalità sotto specificate.
Si informa, ai sensi dell'art. 10 della L. 675/96, che i dati forniti sono
raccolti e pubblicati come previsto dalle norme in materia di appalti
pubblici. I diritti di cui all'art.13 della legge citata sono esercitabili
con le modalità della Legge 241/90 e del regolamento comunale per
l'accesso agli atti.

$/%2)251,725,

La domanda di iscrizione dovrà essere firmata dal legale


rappresentante della ditta e contenere le dichiarazioni come
previsto dalla documentazione necessaria per l’iscrizione all’Albo
Fornitori, scaricabile dal sito internet del Comune/Provincia di
…………………..
Alla domanda dovrà essere allegata fotocopia del documento di
identità del sottoscrittore.
I fornitori attualmente iscritti riceveranno apposita comunicazione
contenente le istruzioni sulle modalità di rinnovo dell'iscrizione che
sono consultabili all’indirizzo (www……………………).
La domanda dovrà essere fatta pervenire al Comune/Provincia di
……………, Via …………, Ufficio ………………, CAP – CITTA’
entro il ………...
La domanda potrà anche essere inoltrata telematicamente, purché
sottoscritta con firma digitale emessa a norma dell'art. 6, comma 3,
D.Lgs. 23 gennaio 2002, n. 10, rilasciata da uno dei soggetti iscritti
nell'elenco pubblico previsto dall'art. 5 del D.Lgs. medesimo, al
seguente indirizzo: …..@…………./.it.


)251,725,$%,/,7$7,3(5/(*$5(7(/(0$7,&+(

La domanda di abilitazione dovrà essere firmata dal legale


rappresentante della ditta ed essere redatta utilizzando il modello
scaricabile dal sito internet del Comune/Provincia di ……….
La domanda potrà essere consegnata o spedita al
Comune/Provincia di ………, Via …………, Ufficio ………………,
CAP – CITTA’, unitamente alla fotocopia del documento di identità
del sottoscrittore. Essa potrà anche essere inoltrata
telematicamente purché sottoscritta con firma digitale emessa a
norma dell'art. 6, comma 3, D.Lgs. 23 gennaio 2002, n. 10,
rilasciata da uno dei soggetti iscritti nell'elenco pubblico previsto
dall'art. 5 del D.Lgs. medesimo, al seguente indirizzo:
……………..@………………./.it.
Il termine di presentazione è fissato per il giorno …………..
L'abilitazione sarà rilasciata sulla base delle categorie
merceologiche di beni e servizi contenute nell'apposita Tabella
allegata, consultabile nel sito internet sopra citato.

44
La domanda dovrà contenere le seguenti dichiarazioni,
successivamente verificabili:
• iscrizione ad una Camera di Commercio, con l'indicazione
della natura giuridica, denominazione, sede legale e oggetto
dell'attività, generalità degli amministratori, codice fiscale;
• inesistenza delle cause ostative di cui alla legge 31.5.1965
n. 575 e s.m.i. (disposizioni antimafia);
• inesistenza di alcuna delle circostanze di cui all'art. 11 del
D.Lgs. 358/1992;
• inesistenza di alcuna delle circostanze di cui all'art. 12 del
D.Lgs. 157/1995;
• indicazione della categoria merceologica (o delle categorie
merceologiche), con riferimento alla Tabella allegata, per cui
viene richiesta l'abilitazione;
• il fatturato globale dell'impresa in ciascuno degli anni XXXX–
YYYY–ZZZZ;
• l'importo delle forniture o servizi relativi a ciascuna delle
categorie merceologiche per cui è richiesta l'abilitazione, in
ciascuno degli anni –YYYY–ZZZZ;
• dichiarazione che la ditta non è incorsa in risoluzioni
contrattuali o revoche dell'aggiudicazione in occasione di
forniture relative alle categorie merceologiche per cui è
richiesta l'abilitazione
• indirizzo elettronico del richiedente al quale inviare richieste
e comunicazioni4.
Le informazioni, la Tabella delle categorie merceologiche, i
fac–simili delle domande sono disponibili sul sito (www./……….)
Nel medesimo sito saranno rese note le informazioni indicate
all'art.9, comma 3, lettera d) del D. P. R. 4 aprile 2002, n.101.
Informazioni complementari possono essere richieste al seguente
indirizzo di posta elettronica: ……….@…………./.it.
Responsabile del procedimento: Sig. ……….., tel. …………….
L'abilitazione avrà la durata di ……...

)251,725,$%,/,7$7,3(5,/0(5&$72(/(77521,&2

La domanda di abilitazione dovrà essere firmata dal legale


rappresentante della ditta ed essere redatta utilizzando il modello
scaricabile dal sito internet del Comune/Provincia di ………
(www………..).


 L’articolo 14 del DPR 445/ 00 prevede, al comma 1, che il documento
informatico trasmesso per via telematica si intende inviato e pervenuto al
destinatario, se trasmesso all'
indirizzo elettronico da questi dichiarato

45
La domanda potrà essere consegnata o spedita al
Comune/Provincia di ………, Via …………, Ufficio ………………,
CAP – CITTA’, unitamente alla fotocopia del documento di identità
del sottoscrittore. Essa potrà anche essere inoltrata
telematicamente purché sottoscritta con firma digitale emessa a
norma dell' art. 6, comma 3, D.Lgs. 23 gennaio 2002, n. 10,
rilasciata da uno dei soggetti iscritti nell'
elenco pubblico previsto
dall'art. 5 del D.Lgs. medesimo, al seguente indirizzo:
………….@…………/.it.
Il termine di presentazione è fissato per il giorno ……………….
Il mercato elettronico è organizzato nelle categorie merceologiche
per settori di prodotti e servizi contenuti nell'
Elenco delle categorie
allegato, disponibile sul sito www……………
Nel medesimo allegato sono disponibili le indicazioni tecniche,
costruttive e di qualità nonché le ulteriori informazioni di cui all'
art.
11 comma 4, lettera e) del D. P. R. 4 aprile 2002, n. 101.
La domanda dovrà contenere le seguenti dichiarazioni,
successivamente verificabili:
• iscrizione ad una Camera di Commercio, con l' indicazione
della natura giuridica, denominazione, sede legale e oggetto
dell'attività, generalità degli amministratori, codice fiscale;
• inesistenza delle cause ostative di cui alla legge 31.5.1965
n. 575 e s.m.i. (disposizioni antimafia);
• inesistenza di alcuna delle circostanze di cui all'
art. 11 del
D.Lgs. 358/1992;
• inesistenza di alcuna delle circostanze di cui all'
art. 12 del
D.Lgs. 157/1995;
• l'
indicazione della categoria merceologica (o delle categorie
merceologiche), con riferimento all’Elenco allegato, per cui
viene richiesta l'
abilitazione;
• il fatturato globale dell'
impresa in ciascuno degli anni XXXX–
YYYY–ZZZZ;
• l'
importo delle forniture o servizi relativi a ciascuna delle
categorie merceologiche per cui è richiesta l'abilitazione, in
ciascuno degli anni XXXX–YYYY–ZZZZ;
• dichiarazione che la ditta non è incorsa in risoluzioni
contrattuali o revoche dell'aggiudicazione in occasione di
forniture relative alle categorie merceologiche per cui è
richiesta l'
abilitazione
• indirizzo elettronico del richiedente al quale inviare richieste
e comunicazioni.
L'
abilitazione avrà la durata di ……...
Le ditte che intendano attivare le procedure per la loro iscrizione ad
una delle tre sezioni inizialmente specificate (albo fornitori – fornitori
abilitati per le gare telematiche – fornitori abilitati per il mercato

46
elettronico) autorizzano implicitamente il trattamento dei dati
finalizzati esclusivamente all’espletamento delle procedure previste
dal presente atto.
Le procedure telematiche di acquisto sono realizzate seguendo
principi di sicurezza fissati dalle disposizioni contenute nei
regolamenti emanati ai sensi dell’art. 15, comma 2, della legge 31
dicembre 1996 e n. 675, e conformemente ai principi stabiliti dal
comma 1 di detto articolo.
Per quanto non indicato nel presente bando si rinvia alle norme di
cui al Regolamento per gli acquisti on line (se esistente) pubblicato
sul sito del Comune/Provincia di ………..., all’indirizzo
www…………………..
Informazioni complementari potranno essere richieste al seguente
indirizzo di posta elettronica: ………@…………/…it.

Città, ……………………………………………………

IL DIRETTORE DELL’UFFICIO ……………………

47
 ,OFDVRGHOOD3URYLQFLDGL0DQWRYD

La Provincia di Mantova, riconoscendo le potenzialità offerte dal


sistema delle gare telematiche, ha avviato un progetto sperimentale
per gli approvvigionamenti.
Nell’ambito delle proprie funzioni di promozione e coordinamento la
Provincia ha inteso sviluppare la conoscenza del sistema
informatico di approvvigionamento presso i comuni del territorio
mantovano. Con una convenzione stipulata con il gestore del
sistema è stata creata una rete informatica unitaria per gli acquisti
on line cui possono accedere tutti gli enti aderenti e un albo
telematico delle imprese la cui gestione è affidata alla Provincia.
In particolare l’iter seguito si è così sviluppato:
a) approvazione di un atto di indirizzo contenente le modalità
operative per gli acquisti on line che ha previsto la possibilità di
ricorrere alle aste telematiche esclusivamente per
l’approvvigionamento di beni e servizi al di sotto della soglia
comunitaria;
b) individuazione del gestore del sistema informatico ;
c) approvazione di uno schema di convenzione con i comuni che
intendevano aderire al sistema degli acquisti on line;
d) pubblicazione del bando di abilitazione per la creazione dell’albo
telematico gestito dalla Provincia e utilizzabile da tutti i comuni
mantovani che avevano aderito al sistema.
La sperimentazione così avviata ha evidenziato che la procedura
telematica consente di ottenere i seguenti risultati:
- eliminare gli adempimenti relativi alla fase di ammissione alla
singola gara;
- eliminare una serie di operazioni necessarie per il corretto
espletamento delle procedure di gara tradizionali, quali il
ricevimento e la custodia dei plichi delle offerte, la verifica del
rispetto dei termini e delle modalità di presentazione delle
stesse;
- conseguire un risparmio significativo anche in termini
economici;
- stimolare la concorrenza tra le imprese;
- assicurare la trasparenza nello svolgimento delle gare, dal
momento che qualsiasi fornitore abilitato è in grado di
conoscere immediatamente, mediante l’utilizzo del sistema
informatico, i risultati della gara;
- rispettare la normativa recente in materia di trattativa privata
(art. 24, c. 5 della Legge n. 289 del 27.12.2002 – Legge
Finanziaria 2003) che introduce l’obbligo della preventiva
indagine di mercato. Il sistema telematico consente di condurre

48
automaticamente tale indagine tra tutti gli iscritti all’albo
telematico nella categoria merceologica di interesse.
Successivamente, al fine di estendere i benefici così ottenuti, si è
ritenuto di utilizzare il ricorso alle gare telematiche quale sistema
usuale per gli approvvigionamenti.
Più in particolare, è stato modificato l’atto di indirizzo inizialmente
assunto contenente le modalità operative per gli acquisti on line,
ricomprendendo tra le procedure telematiche anche le ipotesi di:
- approvvigionamenti di beni e servizi sopra la soglia comunitaria;
- affidamento di lavori, limitatamente ai lavori da eseguire in
economia mediante cottimi fiduciari ed alla trattativa privata, per
i quali la normativa prevede la procedura della gara informale.
In seguito, dopo aver aggiornato l’elenco delle categorie
merceologiche, con l’introduzione della categoria specifica di
interesse sono state avviate alcune gare telematiche per
l’affidamento di lavori in economia mediante cottimi fiduciari.
Al momento è in corso la predisposizione di un nuovo bando di
abilitazione, dedicato all’affidamento dei lavori, volto
all’implementazione dell’elenco delle imprese abilitate, oltre che
all’estensione dell’utilizzo delle aste telematiche.

 %DQGRGLDELOLWD]LRQHSHUODSDUWHFLSD]LRQHDOOHJDUHRQ±

OLQH

La Provincia di Mantova ha in corso l’attivazione di un sistema per


lo svolgimento di procedure telematiche di acquisto che consentano
alla provincia stessa e ai comuni convenzionati di effettuare
approvvigionamenti di beni e servizi, il cui valore di stima sia uguale
o inferiore a 200.000 dsp, attraverso sistemi automatizzati di scelta
del contraente.
A tale scopo la Provincia di Mantova intende istituire l’elenco dei
fornitori abilitati a partecipare alle gare on line, distinto per categorie
merceologiche.
Le ditte interessate dovranno presentare domanda di iscrizione
all’indirizzo al Servizio Economato e Provveditorato della Provincia.
Nel termine di quindici giorni dalla ricezione delle domande di
iscrizione all’albo la Provincia autorizzerà l’abilitazione,
comunicando al fornitore le categorie merceologiche per le quali
risulta abilitato.
L’abilitazione all’albo fornitori avrà validità per ventiquattro mesi. Un
mese prima della scadenza del periodo di validità dell’abilitazione, il
sistema, in maniera automatica, inviterà i fornitori a presentare
nuovamente la documentazione necessaria per essere abilitati ad
effettuare nuove offerte.

49
Le ditte abilitate verranno contattate tutte le volte in cui la Provincia
di Mantova e i Comuni convenzionati attiveranno una procedura di
gara per la categoria merceologica, per la quale la ditta stessa ha
ottenuto l’abilitazione.
Saranno escluse dall’elenco fornitori le ditte responsabili di
dichiarazioni false e di gravi inadempimenti.
La domanda di iscrizione dovrà contenere i seguenti elementi
obbligatori:
- iscrizione alla Camera di Commercio, con indicazione della
natura giuridica, denominazione, sede legale, generalità
degli amministratori e codice fiscale;
- inesistenza di alcune delle circostanze di cui all’art. 11 del
D.Lgs.n.358/1992 e s.m.i. (per le forniture) e all’art. 12 del
D.Lgs.n.157/1995 e s.m.i. (per i servizi);
- indicazione della o delle categorie merceologiche per la
quali viene richiesta l’abilitazione;
- il fatturato globale della ditta per le singole categorie
merceologiche per ciascuno degli anni 1999–2000–2001;
- le forniture effettuate per le singole categorie merceologiche
per ciascuno degli anni 1999–2000–2001;
- indirizzo elettronico del richiedente al quale inviare richieste
e comunicazioni.
La domanda di abilitazione dovrà essere redatta utilizzando il fac–
simile pubblicato sul sito della Provincia di Mantova, all’indirizzo:
http://www.provincia.mantova.it/acquistionline/
Le categorie merceologiche e l’elenco dei comuni che aderiscono
all’iniziativa sono pubblicati sul sito istituzionale allo stesso indirizzo
di cui sopra.
Le ditte che si iscrivono alla lista di posta elettronica per l’elenco dei
fornitori o che partecipano alla gara con la loro offerta, autorizzano
implicitamente il trattamento dei dati finalizzato esclusivamente
all’espletamento delle procedure previste dal presente atto.
Le procedure telematiche di acquisto sono realizzate seguendo i
principi di sicurezza fissati dalle disposizioni contenute nei
regolamenti emanati ai sensi dell’art. 15, comma 2, della legge 31
dicembre 1996 e n. 675, e conformemente ai principi stabiliti dal
comma 1 di detto articolo.
Per quanto non indicato nel presente bando si rinvia alle norme di
cui al Regolamento per gli acquisti on line pubblicato sul sito della
Provincia di Mantova.
Informazioni complementari potranno essere richieste al seguente
indirizzo di posta elettronica:
acquisti@provincia.mantova.it

50
Mantova, …………………….
Il Responsabile del Servizio

 /HSURFHGXUHSHUO¶DELOLWD]LRQHGHLIRUQLWRUL

Di seguito si riporta il modulo elettronico per la registrazione dei


fornitori al sistema di acquisti on line della Provincia di Mantova
nonché le modalità telematiche adottate per la gestione dei fornitori,
disponibili nella sezione “acquisti on line” del sito della Provincia
stessa. Esso rappresenta un valido contributo operativo a
disposizione di tutti gli enti locali.

5HJLVWUD]LRQHQXRYRIRUQLWRUH

Per registrarsi, compilare la tabella sottostante e seguire le


istruzioni: ATTENZIONE: tenete bene a mente e con la massima
riservatezza la password che scegliete per il sistema acquisti della
Provincia di Mantova ; in caso di smarrimento non potrete più
operare e dovrete ripetere la procedura di iscrizione.
1. Compilate il modulo elettronico in calce e cliccate 'Invia'
2. Vi verrà recapitato, all'indirizzo di posta elettronica da voi
specificato, un e-mail con allegato un documento: Richiesta
di Registrazione.
3. Scaricate il documento Richiesta di Registrazione sul vostro
pc.
4. Compilate il documento Richiesta di Registrazione in ogni
sua parte con i dati richesti.
5. Dopo aver controllato la correttezza dei dati inseriti, dovrete
firmare digitalmente il documento e sottoporlo al controllo da
parte della Provincia di Mantova.
Per effettuare questa operazione andate nel vostro Pannello
di Controllo (inserire il proprio username e password nel box
login ditte della homepage). Nel caso non abbiate la
possibilità di firmare digitalmente il documento, provvedete a
spedirlo, con allegata fotocopia di un valido documento
d’identità, anticipandolo via numero di fax 0376–204280, per
posta a:
Provincia di Mantova.
Via Principe Amedeo, 30
46100 MN
Servizio Economato e Provveditorato
6. Se riterrà valida la vostra documentazione, verrete avvisati
via e–mail dell'avvenuta registrazione.

51
Potrete sempre controllare lo stato della vostra registrazione
inserendo il vostro username e password nel box di login ditte della
HomePage.
Il documento Richiesta di Registrazione che vi verrà inviato prevede
comunque le seguenti dichiarazioni:
- che la Ditta non si trova in amministrazione controllata, in
stato fallimentare o concordato preventivo e che tali
situazioni non si sono verificate nel quinquennio precedente;
- che non sono intervenuti nei confronti dei soggetti legittimati
ad agire in nome e per conto dell'impresa, provvedimenti
definitivi d'applicazione di misure di prevenzione;
- di non aver in corso procedimenti per l'applicazione di tali
misure;
- di non aver pendente procedimento per i reati previsti dalle
disposizioni antimafia e per i reati contro la Pubblica
Amministrazione o per delitti finanziari o per delitti che
incidono sulla moralità professionale;
- di non essere stato condannato per alcuno dei precedenti
delitti;
- di essere in regola con gli obblighi fiscali;

6FHOWDXVHUQDPHHSDVVZRUG

Username:

Password (compresa fra 8 e


16 caratteri):

Conferma password:

Scegliere una o più categorie Alimentari


che descrivono il vostro
settore merceologico Arredi
principale (verrete avvisati
via mail di ogni nuova gara in Articoli per mense scolastiche
questi settori):
Attrezzature aree a verde

Attrezzature N.U.

52
Attrezzature per manutenzione immobili

Attrezzature per manutenzione impianti

Attrezzature per misurazioni e ricerche

Attrezzature per ufficio

Automezzi

Bandiere, distintivi, fregi e coppe

Beni per manifestazioni, cerimonie

Buoni pasto

Cancelleria

Cucine per Comunità

Gasolio Riscaldamento

Hardware e Software

Lavori manutenzione verde stradale

Lubrificanti

Materiale per autoveicoli

Materiale di consumo per autoveicoli

Materiale didattico

Materiale elettrico e di ferramenta

Materiale per copisterie

Materiale per segnaletica

Materiale per sicurezza

Materiali per pulizia

Pneumatici

Sacchetti nettezza urbana

53
Sanitari

Servizi assicurativi

Servizi bancari e finanziari

Servizi di consulenza, studi, ricerca, indagini e


rilevazioni

Servizi di disinfezione, disinfestazione e


derattizzazione

Servizi di gestione aree verdi

Servizi di manutenzione e riparazione

Servizi di manutenzione, riparazione e assistenza

Servizi di pulizia

Servizi di reperimento di personale

Servizi di rilegatura, di riproduzione, di stampa

Servizi di sgombero neve e interventi antigelo

Servizi di trasporto

Servizi di vigilanza e custodia

Stampati e modulistica

Telefoni e impianti telefonici

Traslochi – Trasporti – Facchinaggio

Vestiario

'LWWD le ditte estere inseriscano 'ESTERO' in tutti i campi contrassegnati da asterisco (*)

Nome ditta
individuale/ragione o
denominazione sociale
società:

54
Data di registrazione Camera
di Commercio*:

Sede di Iscrizione*:

Codice d’iscrizione*:

Partita IVA*:

Codice Fiscale*:

Volume affari ai fini IVA*: ,00 Euro

Capitale sociale: ,00 Euro

Codice attività* (vedi


certificato partita IVA o
Agenzia Entrate):

Via e numero civico (sede


Legale):

CAP:

Città:

Provincia: --scegli--

Nazione:

1HO FDVR O¶LQGLUL]]R GHOOD VHGH $PPLQLVWUDWLYD2SHUDWLYD VLD GLYHUVD GD TXHOOR GHOOD

VHGH/HJDOH

Via e numero civico (sede


Amministrativa/Operativa):

CAP:

Città:

Provincia: --scegli--

55
Nazione:

Dati del rappresentante legale:

Nome:

Cognome:

Estremi documento
d’Identità:

Codice fiscale:

Numero di telefono:

Numero di fax: (facoltativo)

Indirizzo email:

Persona di riferimento per il sistema di acquisti on line della Provincia di Mantova:


(se coincide col legale rappresentante, ripetere i dati del legale rappresentante)

Nome:

Cognome:

Estremi documento
d’Identità:

Codice fiscale:

Posizione: (facoltativo)

Numero di telefono:

Numero di fax: (facoltativo)

Indirizzo email:

Sito web: (facoltativo)

Autorizzazione al trattamento
dei dati personali (L.675/96):

56
Accettazione delle modalità
di gara:

,QYLD

 /DJHVWLRQHGHLIRUQLWRUL

,QGLFD]LRQLRSHUDWLYHSHUO¶LVFUL]LRQHGHLIRUQLWRUL

L’iscrizione da parte delle ditte fornitrici al Sistema Acquisti On Line


della Provincia è condizione indispensabile per la partecipazione
alle gare indette da tutti gli enti che aderiscono al sistema.
Nella home page del Sistema, cliccando sulla scritta "registrazione"
presente sulla destra della barra rossa in alto, la ditta fornitrice
accede alla pagina "Registrazione nuovo utente".
In questa pagina le ditte fornitrici scelgono la username e la
password che utilizzeranno per accedere al Sistema, forniscono
alcuni dati scrivendo nelle finestrelle sulla destra della pagina e
ricevono un modulo di domanda di iscrizione al Registro Fornitori
del Sistema Acquisti On Line della Provincia di Mantova.
I primi campi che le ditte fornitrici devono compilare sono:
8VHUQDPH – costituisce il nome con il quale la ditta fornitrice sarà

identificata nel Sistema


3DVVZRUG – è la parola d' ordine che abbinata allo username
permette di accedere al Sistema Acquisti On Line della Provincia di
Mantova
ATTENZIONE: è molto importante che le ditte fornitrici tengano
bene a mente ed in maniera riservata password e userid che
scelgono per il Servizio Acquisti Online della Provincia di Mantova:
per ragioni di sicurezza nessuno, nemmeno l' amministratore di
sistema può accedervi, per cui se si dimenticano è necessario
reiscriversi
Dopo aver inserito username e password i fornitori scelgono le
categorie merceologiche alle quali intendono iscriversi.
È bene che il fornitore indichi da subito tutte le categorie
merceologiche per le quali intende partecipare alle gare, in quanto
potrà partecipare solo alle gare che si svolgono nelle categorie a cui
si è iscritto.
Sempre nella stessa pagina le ditte fornitrici devono inserire i dati
identificativi della società:
- Ragione o denominazione sociale
- Partita IVA

57
- Codice Fiscale
- Fatturato (quello dell’ultimo esercizio concluso)
- Via e numero civico della sede legale della società
- CAP della sede legale della società
- Città della sede legale della società
- Nazione della sede legale della società
Ancora nella stessa pagina le ditte fornitrici devono inserire i dati
relativi alla persona di riferimento che si occuperà di operare sul
Sistema.
Infine, cliccando sui box, la ditta fornitrice seleziona la o le categoria
merceologiche di interesse. Ogni fornitore può iscriversi a una o più
categorie, potrà partecipare solo alle gare delle categorie cui si è
iscritto.
NB. Le ditte estere scrivano "estero" nei campi relativi all’iscrizione
alla camera di commercio.
Dopo aver compilato tutti i campi previsti dal modulo elettronico le
ditte fornitrici, cliccando sul pulsante rosso in fondo alla pagina,
trasmettono il modulo alla Provincia di Mantova.
Le ditte fornitrici ricevono in automatico un e–mail di riposta a cui è
allegato un file Richiesta di Registrazione in formato .rtf
Seguendo le istruzioni comprese in questo e–mail le ditte fornitrici
possono completare la procedura di registrazione.
Ci sono due modi: on line ed off line.
Se utilizzano la procedura on line le aziende fornitrici devono:
- Scaricare il file Richiesta di Registrazione sul proprio pc.
- Completare il file .rtf inserendo informazioni richieste al
posto dei puntini.
- Firmare il file con la firma digitale del legale rappresentante.
- Accedere alla homepage del Sistema Acquisti On line della
Provincia di Mantova.
- Inserire il loro username e la loro password nel box login
ditte in basso a destra.
- Utilizzare il tasto sfoglia per inviare il file firmato con la firma
digitale del legale rappresentante alla Provincia.
Se utilizzano la procedura off line le aziende fornitrici devono:
- Scaricare il file Richiesta di Registrazione sul proprio pc.
- Completare il file .rtf inserendo informazioni richieste al
posto dei puntini.
- Stampare il file.
- Firmare il documento con la firma autografa non autenticata
del legale rappresentante.

58
- Inviare il documento stampato, accompagnato dalla
fotocopia del documento d'identità del legale
rappresentante, alla Provincia di Mantova al seguente
indirizzo:
Provincia di Mantova
Principe Amedeo, 30
46100 Mantova.
Servizio Economato
A questo punto la domanda è stata avviata e dopo le opportune
verifiche della Provincia sarà approvata; la ditta fornitrice diventerà
quindi operativa e potrà partecipare alle gare bandite sul Sistema
Acquisti On line della Provincia di Mantova.

Abbinamento fornitore con categoria di prodotti


Il fornitore sceglie la categoria di prodotti per cui vuole ricevere
comunicazioni durante la procedura di iscrizione.
Il fornitore può modificare le categorie di prodotto a cui essere
abbinato.
Per fare questo deve andare sul proprio pannello di controllo
(inserendo username e password nel login della home page del
sito) e cliccare su "modifica/rinnovo anagrafica".
Quindi visualizza la pagina delle categorie e da lì, agendo sui vari
box, può modificare le proprie categorie.
Una volta modificate le categorie, il fornitore dovrà attendere
l'approvazione della Provincia perchè la modifica diventi operativa.

Disabbinamento fornitore da categoria di prodotti


Vedi abbinamento fornitore con categoria di prodotti.

Rinnovo iscrizione fornitori


L'iscrizione al sistema di acquisti on line della Provincia di Mantova
ha durata di due anni a partire dalla data in cui si è approvati dalla
Provincia.
Un mese prima della scadenza il sistema invia in automatico un e–
mail che contiene le indicazioni per il rinnovo del sistema.
Se il fornitore non provvede a rinnovare la sua iscrizione entro il
termine di scadenza, viene in automatico sospeso dal sistema e
non può più partecipare alle gare.
Per rinnovare la propria iscrizione, il fornitore deve: raggiungere il
proprio pannello di controllo (inserendo username e password nel
box login ditte) e cliccare sul link "modifica/rinnovo anagrafica". A
questo punto egli ha davanti un modulo analogo al modulo di
iscrizione. Deve verificare tutti i dati ed eventualmente aggiornarli;
infine, deve cliccare invio.

59
Il sistema invia al fornitore un e–mail con allegato un nuovo
documento "domanda di iscrizione al sistema acquisti on line della
Provincia di Mantova".
Seguendo le istruzioni comprese in questo e–mail le ditte fornitrici
possono completare la procedura di rinnovo della registrazione on
line e/o off line.
Se utilizzano la procedura on line le aziende fornitrici devono:
a) Scaricare il file Richiesta di Registrazione sul
proprio pc.
b) Completare il file .rtf inserendo informazioni
richieste al posto dei puntini.
c) Firmare il file con la firma digitale del legale
rappresentante.
d) Accedere alla homepage del Sistema Acquisti On
line della Provincia di Mantova.
e) Inserire il loro username e la password nel box login
f) Cliccare sul link "invio documentazione".
g) Utilizzare il tasto sfoglia per inviare il file firmato con
la firma digitale del legale rappresentante alla
Provincia.
Se utilizzano la procedura off line le aziende fornitrici devono:
a) Scaricare il file Richiesta di Registrazione sul
proprio pc.
b) Completare il file .rtf inserendo informazioni
richieste al posto dei puntini.
c) Stampare il file.
d) Firmare il documento con la firma autografa non
autenticata del legale rappresentante.
e) Inviare il documento stampato, accompagnato dalla
fotocopia del documento d'identità del legale
rappresentante, alla Provincia di Mantova al
seguente indirizzo:
Provincia di Mantova
via Principe Amedeo, 30
46100 Mantova
servizio Economato
A questo punto la domanda è stata avviata e dopo le opportune
verifiche della Provincia sarà approvata; la ditta fornitrice diventerà
quindi operativa e potrà partecipare alle gare bandite sul Sistema
Acquisti On line della Provincia di Mantova per un altro periodo.

60
Variazione dati fornitori
Il fornitore si impegna a segnalare all’Amministrazione ogni
variazione dei dati contenuti nella richesta di registrazione.
Per modificare i propri dati, il fornitore deve: raggiungere il proprio
pannello di controllo (inserendo username e password nel box login
ditte) e cliccare sul link "modifica/rinnovo anagrafica". A questo
punto egli ha davanti un modulo analogo al modulo di iscrizione.
Deve modificare i dati che sono variati e poi cliccare invio.
Il sistema procede come nel caso dell’iscrizione o del rinnovo: invia
al fornitore un e–mail con allegato un nuovo documento "domanda
di iscrizione al sistema acquisti on line della Provincia di Mantova".
Seguendo le istruzioni comprese in questo e–mail le ditte fornitrici
possono completare la procedura di modifica dei dati della
registrazione on line e/o off line.
Se utilizzano la procedura on line le aziende fornitrici devono:
1. Scaricare il file Richiesta di Registrazione sul proprio pc.
2. Completare il file .rtf inserendo informazioni richieste al
posto dei puntini.
3. Firmare il file con la firma digitale del legale rappresentante.
4. Accedere alla homepage del Sistema Acquisti On line della
Provincia di Mantova.
5. Inserire il loro username e la password nel box login.
6. Cliccare sul link "invio documentazione".
7. Utilizzare il tasto sfoglia per inviare il file firmato con la firma
digitale del legale rappresentante alla Provincia.
Se utilizzano la procedura off line le aziende fornitrici devono:
1. Scaricare il file Richiesta di Registrazione sul proprio pc.
2. Completare il file .rtf inserendo informazioni richieste al
posto dei puntini.
3. Stampare il file.
4. Firmare il documento con la firma autografa non autenticata
del legale rappresentante.
5. Inviare il documento stampato, accompagnato dalla
fotocopia del documento d'identità del legale
rappresentante, alla Provincia di Mantova al seguente
indirizzo:
Provincia di Mantova
Via Principe Amedeo, 30
46100 Mantova.
Servizio Economato
A questo punto la variazione dei dati è stata avviata e dopo le
opportune verifiche della Provincia sarà approvata;

61
N.B. la ditta fornitrice nel caso di modifica dei dati di registrazione
non perde mai la sua operatività.
N.B. i dati ragione o denominazione sociale e sede legale non sono
modificabili dal fornitore, è necessario che la ditta si reiscriva.

Richiesta invio documentazione aggiuntiva


In qualsiasi momento la Provincia può chiedere ad uno o più
fornitori l'invio di documentazione aggiuntiva.
Tale documentazione è costituita da documenti in formato
elettronico, eventualmente firmati digitalmente, inseriti dal fornitore
nel sistema di acquisti on line e reperibili poi dall'ente nella scheda
del fornitore.

3HULIRUQLWRUL

Quando la Provincia richiede l'invio di documentazione aggiuntiva, il


fornitore riceve un'e–mail contenente la richiesta.
Per inviare la documentazione richiesta, in formato elettronico, il
fornitore deve inserire username e password nel login della home
page.
In questo modo il fornitore accede al proprio pannello di controllo.
Nella sezione superiore "informazioni" viene riportata la presenza di
una richiesta di invio di documentazione. Cliccando il pulsante "invio
documentazione" si apre una pagina in cui cliccando sul tasto
"sfoglia..." si può allegare il file di documentazione richiesto dalla
Provincia e quindi cliccare su invio.

&DPELRSDVVZRUG

Il fornitore può cambiare la propria password ogni volta che lo


ritiene opportuno.
Per cambiare la propria password deve andare sul proprio pannello
di controllo e cliccare sul link "cambio password".
A questo punto deve inserire il proprio usermane e la vecchia
password (per verifica) quindi la nuova password che dovrà essere
confermata ridigitandola; infine clicca sul tasto "modifica password"
per rendere operativa la modifica.

62
 /DJHVWLRQHGHOO¶DOERIRUQLWRULGHO&RPXQHGL*HQRYD

Il programma informatico relativamente al quale, sia pur


brevemente, sono di seguito descritte le funzionalità, le
caratteristiche tecniche e le potenzialità, è stato predisposto al fine
di sostituire quello attualmente in dotazione all’Ufficio Albo Fornitori
del Comune di Genova ormai obsoleto e non più rispondente alle
esigenze gestionali dell’ufficio.
Le finalità per le quali è stato ideato e realizzato vanno ricercate,
come sempre, nell’esigenza di poter disporre di un’idonea banca
dati da cui attingere, sulla base di puntuali e precisi criteri, specifici
nominativi di imprese da invitare a gare, a trattativa privata per la
fornitura di beni/servizi e a gare informali sempre per l’acquisizione
di beni e servizi in economia.
Non è conseguentemente previsto l’utilizzo dell’Albo Fornitori per la
segnalazione di imprese da invitare a gare ad evidenza pubblica
(aste pubbliche, licitazioni private ed appalti concorsi) in relazione
alle quali il Comune di Genova segue fedelmente i dettami della
normativa comunitaria.
È in corso d’opera la predisposizione di tutti gli adempimenti
necessari (atti, ordini di servizio, circolari esplicative ecc.) a
formalizzare l’introduzione del nuovo applicativo e di tutte le
funzionalità previste.
Il programma informatico di cui sopra è stato predisposto,
sviluppato e completato in versione definitiva.
In data 20 febbraio 2003 ha avuto luogo la procedura di collaudo
conclusasi con esito favorevole.
Una volta definito il piano di lavoro ed il relativo time sheet per
l’idonea definizione di tutte le tipologie di utenza, si procederà alla
pubblicazione di un bando, nelle forme previste dalla legge, al fine
di attrarre tutti i potenziali fornitori verso tale nuovo prodotto.
Per quanto attiene, invece, ai fornitori attualmente iscritti all’Albo del
Comune di Genova è prevista, ferma restando la pubblicizzazione
verso l’esterno, anche una specifica comunicazione individuale con
la quale verrà resa loro nota la necessità di procedere ad una
nuova iscrizione (modalità previste, ecc.).
Nel momento in cui il nuovo applicativo risulterà debitamente
popolato si procederà, senza soluzione di continuità, al suo ufficiale
utilizzo ed al contestuale “congelamento” dei dati risultanti in quello
attualmente in dotazione.
Tali dati verranno conservati agli atti dell’ufficio.
Di seguito si riporta il documento descrittivo delle caratteristiche e
delle finalità del supporto informatico per la scelta dei fornitori.

63
REALIZZAZIONE DI UN APPLICATIVO INFORMATIZZATO PER
LA GESTIONE E QUALIFICA DEI FORNITORI AZIENDALI DEL
COMUNE DI GENOVA.
Scopo principale dell’applicativo è quello di garantire un prodotto
all’avanguardia ed efficiente, sia dal punto di vista tecnologico che
dal punto di vista funzionale.

DETTAGLIO TECNICO
*HQHUDOLWj

Il presente documento ha lo scopo di analizzare le problematiche


relative all‘ORGANIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELLE
CANDIDATURE DEI FORNITORI del Comune di Genova, in modo
da garantire un adeguato supporto informatico nella fase di scelta
dei fornitori da invitare nelle gare a trattativa privata o da
interpellare in occasione di ricerche di mercato.
L’applicativo da realizzare si propone di ottimizzare la gestione e il
controllo delle seguenti macro attività:
• Inserimento/variazione delle domande di iscrizione.
• Validazione delle domande ricevute con determinazione
dirigenziale.
• Comunicazione alla società richiedente dell’avvenuta
iscrizione/variazione.
• Richiesta di elenchi ditte da invitare a gare/ricerche di
mercato.
• Consuntivazione dell’esito della gara.


64
$PELHQWHRSHUDWLYR

È stato previsto l’utilizzo del browser Internet Explorer versione 5.5


o superiori per l’utilizzo dell’applicativo nell’ambito
INTERNET/INTRANET.

,17(51(7
,175$1(7

 #(
 %'& # 
 #$
 %'& # 
 #$
 &%'# 
 #(
 )%' # 
5,&+,(67$,6&5,=,21(
23(5$7,9,7$¶87(17(

APPLICATIVO
TECNOLOGIA ASP
(MONITORAGGIO)


  
ƒ Ambiente Hardware


  !   "

 
   

$PELHQWH+DUGZDUH

• &/,(17

Le stazioni di lavoro previste sono normali PC di potenza adeguata


(Pentium a partire da almeno 133 Mhz e 32 Mb RAM).
• 6(59(5

Per ciò che riguarda le macchine preposte alla gestione del


database centrale dell’applicazione, si lascia piena libertà di scelta
all’azienda in relazione agli standard utilizzati ed all’hardware
eventualmente già in uso, compatibilmente con i requisiti minimi di
prestazioni e sicurezza dei dati.

65
$PELHQWH6RIWZDUH

• &/,(17

6WUXPHQWRGLVYLOXSSR

Per la gestione dell’interfaccia Web non è previsto nessuno


sviluppo sul client.
6LVWHPD2SHUDWLYR

Il sistema proposto può essere installato in ambienti Microsoft a 32


bit quali:
• Windows ’95
• Windows ‘98
• Windows NT
• Windows 2000

• 6(59(5'$7,

*HVWLRQH'DWDEDVH

- MS–SQL SERVER 2000




6LVWHPD2SHUDWLYR

È previsto che il server del sistema proposto operi sulla seguente


piattaforma:
- Windows 2000 Server

• :(%6(59(5

6WUXPHQWRGLVYLOXSSR

Per la gestione dell’applicativo INTERNET/INTRANET sarà


utilizzata tecnologia Microsoft (ASP, VB Script e Java Script).
Potranno essere sviluppate una serie di componenti (DLL) in Visual
Basic 6.0 per ottimizzare le prestazioni e garantire un’adeguata
scalabilità del sistema.
Tutte le funzioni seguiranno gli standard di comunicazione stabiliti
dal Comune di Genova e, quindi, adotteranno l’Extensible MarkUp
Language (XML) per la comunicazione con il server dati e tra le
pagine.


66
:HE6HUYHU

Il server di tipo Web richiede IIS 5.0

DESCRIZIONE FUNZIONALE

:RUNIORZGHOODSURFHGXUDGLLVFUL]LRQH

Nella figura seguente vengono schematizzate le interazioni tra gli


Enti coinvolti nelle operazioni di ISCRIZIONE di un Fornitore, le
funzionalità principali svolte e le strutture dati del sistema.

+248)^C2O1/_>F?P7$2S2R=C/1 +2O;<1 =-> ,V?(I IZ?$I *,PE@,-+$=$2H> ,C+2

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SOCIETA’
NON IDONEE
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67
Il sistema si propone di monitorare lo stato di avanzamento della
richiesta di iscrizione dall’effettiva richiesta fino alla conclusione
dell’iter con l’accettazione della proposta o il suo rifiuto.
L’iter si basa sulla definizione di una macchina a stati a cui viene
sottoposta la richiesta che varia al susseguirsi degli eventi che
validano o meno la richiesta.
La richiesta di iscrizione all’albo fatta da qualsiasi società esterna al
Comune di Genova potrà essere fatta tramite tradizionale
compilazione di moduli cartacei o direttamente tramite un Browser.
Internet Explorer 5.5.
La presentazione dell’iscrizione cartacea sarà formata da un
questionario che permette di individuare tutte le informazioni
anagrafiche della società e propone le categorie merceologiche
disponibili per l’iscrizione, oltre che da una richiesta di iscrizione in
formato legale.
Le categorie merceologiche proposte come base sono quelle
ufficiali stabilite dall’ISTAT secondo la classificazione Ateco 91,
ferma restando la possibilità di stabilire quali fra le classi
merceologiche disponibili rendere attive e quindi utilizzabili, quali
escludere temporaneamente dalle possibili scelte, ovvero quali
introdurre ex novo tenuto conto dei criteri e delle esigenze di
maggiore analiticità/sintesi.
Verranno effettuati dei controlli per evitare l’iscrizione della stessa
società più volte.
L’iscrizione fatta tramite Browser comporta i seguenti passaggi:
1. Accesso al sito del Comune di Genova della ditta
richiedente.
2. Compilazione di una scheda informativa/anagrafica da parte
della ditta richiedente e invio della stessa al Comune di
Genova.
3. Presentazione della domanda in carta legale (su modulo
cartaceo) cui allegare fotocopia della carta di identità del
richiedente. Le domande inserite direttamente tramite
funzionalità Web assumono lo stato di attesa “Registrato on
line”’. Le domande ricevute su supporto cartaceo ed inserite
dal personale dell’ufficio albo fornitori assumeranno lo stato
di “registrato ufficio”.
4. Al termine dei controlli di congruenza delle informazioni
ricevute il Comune di Genova comunicherà una Login ed
una Password alla ditta richiedente (tramite e–mail o fax)
per accedere alla propria situazione anagrafica (che dovrà
essere sempre aggiornata) e alle procedure di gara (bandi
on–line, gare on line, ecc..).
5. I fornitori che non hanno superato i controlli standard di
congruenza assumeranno lo stato di “non conforme” e
riceveranno comunicazione della non iscrizione all’albo con
opportuna giustificazione per e–mail o fax.

68
6. In seguito alla Determinazione Dirigenziale fatta dagli enti
preposti i fornitori assumeranno lo stato di “attivo” e saranno
definitivamente inclusi nell’albo fornitori.
7. Il fornitore attraverso il browser, utilizzando la Login e la
Password assegnategli, potrà modificare se necessario la
propria situazione anagrafica o le categorie merceologiche
di competenza; in questo caso si autosospende. Le
modifiche apportate sono oggetto di verifica dell’ufficio albo
fornitori che potrà riportare in automatico lo stato del
fornitore ad ‘attivo’ o eventualmente sottoporre le modifiche
ad approvazione tramite determinazione dirigenziale. Il
risultato sarà comunicato tramite e–mail o fax al fornitore.
L’ufficio albo fornitori potrà inoltre cambiare lo stato dei fornitori nei
seguenti casi:
• “sospensione” in seguito alla richiesta dell’azienda;
• “non conforme” in seguito a controlli a campione o a
determinazione dirigenziale non positiva;
• ‘provvisorio’ inserimento con urgenza di un fornitore per
consentirgli di partecipare alle gare in attesa della
formalizzazione dei controlli.
Sarà previsto uno storico delle modifiche significative apportate
all’albo fornitori.

:RUNIORZGHOODSURFHGXUDGLULFKLHVWHHOHQFKLGLWWHSHU

HIIHWWXD]LRQHJDUD

Nella figura seguente vengono schematizzate le interazioni tra gli


Enti coinvolti nelle operazioni di richiesta di GARA o INDAGINE DI
MERCATO, le funzionalità principali svolte e le strutture dati del
sistema.

69
a_h py~h geHs q x_h } q a q b(h r_x q }ch rcgDx_h |g acp q s6b

eOgs6s6b_ag xgl q wwch eHb(g6l6gr~pb$x_h s6s g


pbc|Bnr_g h rcsa q r_gs
` acbdfeOg a
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ob_arch s6b_a_hkg a-} q a q noo&h ph b
a_h pg a_p q x_h |g acp q s6b q 6l `bXob_arch s6b_a_h
t ` acbdfeRg a$h i g6i mui muv

gw q eOh brcgDx_g6l6l q a_h pyzh geHs q


{ a_h pg acp q x_g g6wcl6gl6r~g sxn hq s6l6s |)gDga_rch eRs kg gq s6l6s6lb  h q |l6kl b_q acps6l b$q xeOg6eOgBl6l |)q g } a_q pa gq bclbc}ch p q g x
pb_|kb~eOh €6h br_g x_g6l6l g6lgr~pb$x_g6l6l6g xhs6s gDk q a~s gph k q r~s hkg a
-
acb~s q €h br_gb-}a q xn q sb_ah q
p-b_|kl6gs q |)gr~s6b$xg6ll g6l6gr~pb$x_g6l6l6g xh ss gBpbr-eOg6l6g €6hbrch
| q r_n q l6h

p b_|nrch p q €6h brcg)ƒ


x_g6l6l geOh s6b$x_g6l6l q } q a q
x_h s6s gDk q a_s gph k q r~s h
x_h s6s gSr~br$k q acs gph k q r~s h
pbr~eRnr~s h w q €6h br_g ahe ncls q s6b-} q a q
{ q }c}ch b_ar q |gr~x_s6b$h s6x_s6g6gBl6pl y~q g }y a q q rxrcn b$q ks6g ba_a_e4h qb( hga_eOgp‚l n_nch eReOh h bs rch gDx q ll q l6`b$xh

Il sistema si propone di offrire un strumento comodo e facile da


usare per i settori del comune che intendono indire una gara ed uno
strumento comodo e duttile per l’ufficio Albo Fornitori per proporre
elenchi fornitori puntuali e precisi rispettando le esigenze del
richiedente e gli standard di rotazione e graduatoria.

70
Un qualsiasi settore che decide di indire una gara o una ricerca di
mercato compila telematicamente un apposito modulo indicando nel
dettaglio tutti gli elementi utili ad effettuare la generazione
dell’elenco ditte (oggetto della gara, valore presunto della gara,
numero dei lotti, eventuali ditte iscritte o meno all’albo che si ritiene
opportuno invitare, ecc..)
L’ufficio Albo Fornitori attraverso la richiesta di dettaglio del settore
ricerca i fornitori con le caratteristiche adeguate (categoria
merceologica ed eventualmente importo della gara) e compone un
elenco dei fornitori utilizzando congiuntamente o meno i seguenti
criteri:
1. rotazione – per garantire una partecipazione paritetica a
tutte le ditte concorrenti (criterio sempre fisso);
2. invito libero – al fine di includere ben identificati fornitori;
3. affidabilità – per selezionare le ditte cha hanno avuto un
tasso di adesione superiore al livello definito dall’utente;
4. ranking qualitativo – per selezionare i fornitori ritenuti più
affidabili.

71
CRITERIO 1 L’utente dovrà indicare il numero di fornitori
coinvolti.
Il sistema proporrà in automatico l’elenco dei
fornitori, non modificabile dall’utente, utilizzando
come regole il numero di inviti ricevuti e la data
dell’ultimo invito. Tale criterio sarà sempre attivo
e sarà il primo criterio di ricerca applicato.

CRITERIO 2 Possibilità di inserire nell’elenco dei fornitori


coinvolti specifici nominativi non inseriti in
automatico con altri criteri.

CRITERIO 3 Tale criterio potrà essere attivato in aggiunta al


criterio n. 1. Si basa sul rapporto tra numero di
risposte e numero di inviti alle gare.

CRITERIO 4 Tale criterio potrà essere attivato in aggiunta al


criterio n. 1. Si basa su parametri relativi alla
qualità del servizio prestato della fornitura. I
parametri saranno estrapolati dalle valutazioni
inserite all’interno della procedura “esito gara”.

Di seguito si riporta l’elenco delle regole definite per estrarre


l’elenco dei fornitori che parteciperanno alla gara:

1 gara 1 lotto 1 elenco fornitori

1 gara n lotti 1 elenco fornitori (il fornitore che


per lotto partecipa a più
lotti, comparirà
su un’unica
lista con
l’indicazione
dei lotti a cui è
invitato e, ai
fini del calcolo
della
rotazione,
risulterà
partecipante
alla singola
gara e non alla
somma dei
lotti).

72
Il criterio n.1 (rotazioni) sarà sempre applicato in ogni estrazione dei
fornitori.
Il criterio n. 2 (invito libero) potrà essere applicato in aggiunta ad un
elenco già creato.
Il criterio n.3 (affidabilità) e il criterio n. 4 (ranking qualitativo)
potranno essere applicati in aggiunta al criterio n. 1. L’applicazione
di questi due criteri, sarà regolata da un “peso percentuale” indicato
dall’utente, attraverso la selezione dei valori da una tabella in cui
sono riportati i valori standard per tipo di gara.

Esempio:

Criteri di estrazione impostati:


GARA YYYY
NUMERO LOTTI 1
CATEGORIA MERCEOLOGICA XXXX
NUMERO FORNITORI DA ESTRARRE 10
CRITERI:
ROTAZIONE OBBLIGATORIO
AFFIDABILITA’ 20 %
RANKING 50 %

Per ottenere un elenco fornitori con le adeguate caratteristiche sarà


necessario estrarre attraverso il criterio della rotazione un numero
superiore di fornitori, parametrizzato, su cui applicare i successivi
criteri.
Sulla lista appena creata verranno applicati quindi i due criteri di
affidabilità e ranking nel modo seguente:
Per ogni fornitore viene calcolato un punteggio così definito:
$IILGDELOLWj   5DQNLQJ  

I fornitori saranno quindi ordinati per punteggio e verranno quindi


estratti i primi 10.
I valori di affidabilità e ranking di ogni fornitore dovranno essere
omogenei, cioè entrambi espressi nella stessa unità di misura:
percentuale, decimi, trentesimi, ecc…
La lista dei fornitori sarà comunicata tramite e–mail all’ufficio
richiedente che provvederà all’invito delle ditte partecipanti.
Abbinata all’elenco dei fornitori sarà anche stampata la descrizione
dell’algoritmo di estrazione.
L’elenco delle ditte sarà corredato degli indirizzi di posta elettronica
di riferimento delle ditte partecipanti o del classico indirizzo di posta
ordinaria.

73
All’interno dell’invito potrà essere inserito un link ad un sito dove il
Comune di Genova, pubblicherà e renderà accessibili e consultabili
i documenti relativi alla gara.
Una volta eseguita la gara, dovrà essere comunicato all’ufficio albo
fornitori l’esito della stessa. Attraverso il browser saranno
completate una serie di schede che indicheranno ditta vincitrice,
ditte partecipanti, ditte assenti con gli importi di riferimento, ecc...
Sarà compilata anche una scheda di valutazione dell’esito di ogni
lotto, indicando il grado di soddisfazione dell’utenza, la
corrispondenza con l’ordine ed il rispetto dei tempi di consegna.
Tali dati, che saranno elaborati dall’ufficio albo fornitori,
permetteranno in una seconda fase l’aggiornamento delle
graduatorie di affidabilità e di ranking.

74
 /($/75((63(5,(1=(

 ,OSURJHWWR,QWHUFHQW±(5GHOOD5HJLRQH(PLOLD±5RPDJQD

/¶LGHDSURJHWWXDOH

,QWHUFHQW±(5 è il progetto di e–government che la Regione Emilia–

Romagna intende promuovere per realizzare un sistema


d’intermediazione digitale a livello regionale (chiamato più
semplicemente market place), quale struttura di supporto alle attività di
compravendita di beni e servizi tra imprese e organizzazioni operanti sul
suo territorio.
Intercent–ER sarà utilizzato in due modalità:
a supporto dei processi di razionalizzazione della spesa “interni”
alla Pubblica Amministrazione (Regione, Province, Comuni,
Comunità Montane, Aziende Sanitarie e Ospedaliere);
come layer infrastrutturale esterno a servizio della collettività e
delle organizzazioni esterne alla PA, capace di favorire la
vendita e l’acquisto di beni e servizi tra aziende e organizzazioni
e, più in generale, l’innesco di “processi virtuosi” di relazione e
creazione di valore tra i diversi soggetti del territorio.
La gestione di Intercent–ER sarà affidata a una società partecipata da
Regione ed Enti Locali (con funzioni di controllo) e da soggetti privati
(con funzione di gestione), individuati tramite procedura di gara ad
evidenza pubblica.


%HQHILFL

Il Sistema proposto ha le potenzialità per diventare un fondamentale


elemento infrastrutturale del Sistema Regione perché può contribuire a:
ƒ migliorare i processi di comunicazione e condivisione delle
informazioni tra i diversi soggetti del territorio (amministrazioni,
imprese, utenti), aumentando, quindi, la qualità dei processi e il
livello d’integrazione tra gli attori;
ƒ migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi d’acquisto di
organizzazioni e amministrazioni e, quindi, indirettamente, il
valore che esse possono produrre per i cittadini e le imprese;
ƒ favorire la crescita del livello competitivo delle imprese e delle
organizzazioni operanti sul territorio;
ƒ elevare l’efficienza complessiva del Sistema Regione Emilia–
Romagna, il che potenzialmente potrebbe favorire nuovi
insediamenti produttivi e rafforzare quelli esistenti, migliorando, in
definitiva, l’attrattività economica della Regione.
Nella sua qualità di livello regionale di un più ampio sistema di
intermediazione nazionale a servizio della PA (e, in particolare, del
modello Consip, con il quale il progetto della Regione Emilia–Romagna

105
intende porsi in costante rapporto dialogico), esso permetterà di
bilanciare in maniera ottimale il mercato di fornitura della Pubblica
Amministrazione tra fornitori nazionali e fornitori locali, dando a questi
ultimi visibilità, spazi e opportuni strumenti operativi.
L’utilizzo del Sistema favorirà, inoltre, la standardizzazione degli acquisti
presso le amministrazioni interessate stimolando, nello stesso tempo,
l’avvio di quel processo di razionalizzazione della spesa nella Pubblica
Amministrazione i cui presupposti normativi sono stati definiti nell’ambito
della Legge Finanziaria 2000, e successivamente ampliati con la Legge
Finanziaria 2001.
Il Sistema agirà quindi da “attivatore locale” del processo di
razionalizzazione della spesa, qualificandosi come catalizzatore di
efficienza e produttività per i soggetti del territorio.
In realtà il progetto si pone anche un altro importante obiettivo che va, in
qualche modo, al di là di una dimensione puramente “interna” alla PA.
La vera potenzialità di Intercent–ER, infatti, sta nella sua capacità di
diventare uno snodo fondamentale del sistema di creazione di valore
della regione Emilia–Romagna: la vera opportunità che esso offre è,
allora, quella di diventare una vera e propria componente infrastrutturale
del Sistema regione, a supporto non solo della Pubblica
Amministrazione ma anche di tutti gli altri soggetti economici, aziende,
imprese, organizzazioni, che sul territorio operano e producono.
Il vero beneficio di quest’infrastruttura potrà quindi misurarsi nel
miglioramento di efficienza ed efficacia che essa permetterà di
raggiungere nei processi di compravendita di beni e servizi di tutti i
soggetti del territorio e, quindi, in ultima analisi, nella loro capacità di
crescere e creare valore per l’intero sistema regionale.

,OFRQWHVWRGLULIHULPHQWR

Il Sistema proposto in queste pagine rappresenta lo strumento più


adatto per realizzare sia le azioni del piano di e–government previste per
informatizzare l’erogazione di servizi integrati fra Amministrazioni ed
imprese, sia quelle volte ad incrementare l’efficienza operativa interna
alle singole Amministrazioni.
Come noto, la Pubblica Amministrazione ha da qualche tempo avviato
un processo di modernizzazione della propria gestione degli
approvvigionamenti, perseguendo l’obiettivo di razionalizzare la spesa
attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e delle
metodologie correlate. Il progetto (le cui premesse normative sono
fissate dalla Legge Finanziaria 2000, legge 488/99 e Decreto
Ministeriale 24 Febbraio 2000 e successivamente ampliate dalla Legge
Finanziaria 2001) dimostra l’intento dell’Amministrazione centrale di
standardizzare e semplificare i propri processi di acquisto, attraverso
una gestione aggregata delle attività a maggior valore aggiunto
(gestione contrattuale, selezione e qualifica fornitori, assegnazione delle
capacità di spesa) e un incremento dell’autonomia decisionale dei punti
ordinanti. Lo scenario che il progetto permette di intravedere è la
nascita di una grande infrastruttura nazionale per l’e–procurement a
servizio della Pubblica Amministrazione centrale e periferica.

106
Il progetto per la creazione del market place della Regione Emilia–
Romagna intende inserirsi in questo “disegno nazionale” al fine di creare
un primo livello territoriale del sistema, compatibile e congruente, a
completamento e non in sovrapposizione, con il sistema nazionale,
inquadrandosi perfettamente con altre iniziative regionali:
ƒ LO'RFXPHQWRGLSURJUDPPD]LRQH economico–finanziaria valido
per il triennio 2001–2003 che individua la priorità della diffusione
nelle imprese delle nuove tecnologie, attraverso il sostegno ad
investimenti in strumentazioni informatiche e telematiche e nei
servizi connessi;
ƒ LO 3LDQR 7HOHPDWLFR 5HJLRQDOH, deliberato dalla Giunta
regionale con atto n. 828 del 27/5/2002, quale aggiornamento
delle Linee di indirizzo del Piano Telematico Regionale dell'anno
2000 (visibile sul sito della Regione Emilia–Romagna), che
prevede una “Centrale regionale di acquisto per la PA”, con
particolare riferimento agli acquisti della sanità e delle
amministrazioni locali di minore dimensioni, tesa ad estendere
sia il modello transazionale, sia la realizzazione di
un’infrastruttura locale che realizzi un modello di acquisto
collaborativo, particolarmente orientato alla sanità (come
mostrato da uno studio di fattibilità appena svolto). Tale iniziativa
prevede anche un secondo obiettivo, che è appunto quello di
creare un’infrastruttura aperta ed estensibile che possa essere
utilizzata in un secondo momento, anche da operatori non della
pubblica amministrazione;
ƒ LO3URJUDPPDGL,QQRYD]LRQH2UJDQL]]DWLYDH$PPLQLVWUDWLYD

denominata “Agenda per la modernizzazione” della Regione


Emilia–Romagna che attribuisce un ruolo strategico allo sviluppo
dei sistemi informativi e dei supporti telematici per la
riorganizzazione interna e la gestione dei nuovi rapporti con il
sistema delle Autonomie nell’ambito del federalismo
amministrativo;
ƒ LO 3URWRFROOR G¶LQWHVD tra Regione Emilia–Romagna, Ministero
dell’Economia e delle Finanze e Consip, deliberato dalla Giunta
della Regione Emilia–Romagna con atto n. 46 del 21 gennaio
2002, avente ad oggetto il progetto sperimentale per la
“Razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi di Comuni e
Province” della regione Emilia–Romagna.
Il progetto, però, non si limita a replicare a livello territoriale il modello
Consip (modello con il quale il market place della Regione Emilia–
Romagna presenta, peraltro, una completa congruenza funzionale e
applicativa, essendo basato sul medesimo DNA progettuale e
tecnologico). Rispetto ad esso, infatti, Intercent–ER introduce alcuni
importanti elementi di distinzione e innovazione:
ƒ un doppio livello di aggregazione territoriale, sia orizzontale (9
Province) sia verticale (Province, Comuni, et.);
ƒ una specifica “apertura” verso l’esterno, con un’attenzione
particolare al territorio e alla relazione con gli attori locali;

107
ƒ un modello di razionalizzazione, nell’area della sanità, orientato
più ad una logica collaborativa che non strettamente
transazionale.
La congruenza verso il modello Consip da una parte, e gli elementi di
focalizzazione verso la dimensione “locale” dall’altra, permettono, quindi,
di affermare che il progetto Intercent–ER interpreta la logica del riuso
secondo una duplice ottica, essendo esso, da una parte, generato come
replica evolutiva di un modello nazionale e, dall’altra, concepito in modo
da garantire un elevato potenziale di riuso verso il territorio.

2ELHWWLYLGLSURJHWWR

Intercent–ER è un progetto di portata particolarmente ampia poiché


consente di dispiegare l’azione di supporto all’innovazione su “fronti” (PA
locale, mondo “aziende”, area sanità) e “livelli” di intervento diversi. Per
questi motivi Intercent–ER intende dare vita ad una Centrale regionale di
servizi per gli acquisti che interpreti una nuova modalità per gestire gli
acquisti di beni e servizi attraverso strumenti telematici innovativi. Gli
obiettivi del progetto possono, quindi, essere schematizzati come nella
tabella seguente:

108
   
       

     !#"

Facilitare e rendere
più economica la
Allargare il
comunicazione tra
$% &(') ) * Ridurre i prezzi di acquisto di
mercato.
Aziende sanitarie e
% +-,% &% ,.(/) ' beni e servizi. Ridurre i costi di fornitori.
gestione e
(Obiettivi a Standardizzare e ottimizzare la Rendere le
acquisizione
livello di singola spesa. procedure di
ordini.
organizzazione acquisto più rapide e
) Rendere le procedure di snelle.
Favorire processi
acquisto più rapide e snelle.
di pianificazione e
Aumentare la
ottimizzazione .
competizione tra
fornitori.
Favorire un
approccio
$% &(') ) * collaborativo tra la
0 '-1% *+(/) ' Regione e Aziende
Stimolare il sanitarie,
(obiettivi a mercato delle assicurando a
livello di intero forniture locali, queste autonomia
territorio Fornire un supporto locale alle rendendolo più decisionale e
regionale, Amministrazioni, per favorire la trasparente, gestionale.
inteso nella sua diffusione dei processi di aperto e
competitivo. Migliorare la
accezione di aggregazione/razionalizzazion condivisione delle
substrato fisico e della spesa. Promuovere un informazioni
su cui agiscono
sistema di all’interno delle
molteplici
accreditamento Aziende sanitarie e
soggetti e
locale dei fornitori. tra queste e gli altri
interessi
attori coinvolti nei
economici)
processi d’acquisto
(fornitori, Regione e
altri Enti pubblici).
Costituire il livello regionale di
un più ampio sistema di e–
procurement nazionale,
agendo da fulcro per le
$% &(') ) * peculiarità produttive e Allargare ai
+(/32-% *+4/) ' merceologiche locali. fornitori locali il
mercato
Fornire un livello territoriale di
(obiettivi volti a nazionale di
aggregazione e di riferimento
realizzare una fornitura della Allargare il mercato
per i diversi soggetti del
maggiore Pubblica di fornitura nel caso
territorio locale e, quindi, più
integrazione tra Amministrazione, di alcuni beni e
capace di interpretarne i
livello regionale fornendo loro servizi.
bisogni.
e livello adeguati spazi e
nazionale) Rappresentare un canale di strumenti
accesso alle convenzioni operativi.
nazionali e ad altri sistemi di
intermediazione digitale per
condividere contratti, fornitori e
rapporti di fornitura.

3ULQFLSDOLFULWLFLWj

La realizzazione di un market place di livello regionale presenta


numerose sfide e potenziali criticità. Un sistema di intermediazione
digitale, infatti, può essere considerato, con una semplificazione non
lontana dalla realtà, uno “snodo” tra attori diversi che, pur condividendo

109
transazioni e modelli di creazione di valore comuni, potrebbero avere e,
di fatto, hanno prospettive e motivazioni all’accesso diverse. È quindi
critico:
ƒ definire i processi operativi e di gestione del modello di
intermediazione in modo da indirizzare le specifiche esigenze
degli utenti e garantire, nello stesso tempo, la piena
interoperabilità con gli altri ambienti con cui il sistema dovrà
interagire (es. sistema Consip);
ƒ definire un modello organizzativo per la gestione del sistema e il
supporto agli utenti capace di interpretare le diverse prospettive
di accesso al sistema;
ƒ selezionare opportunamente le categorie merceologiche da
attivare;
ƒ definire le più adeguate strategie di coinvolgimento dei fornitori
(strategia di on–boarding);
ƒ gestire le problematiche del cambiamento (change management)
ed il relativi piani di transizione;
ƒ definire un sistema di controllo e di monitoraggio adeguati alla
complessità dello scenario e, nello stesso tempo, in grado di
adattarsi ad un realtà in rapida evoluzione;
ƒ definire il quadro di regole e principi operativi necessari al
funzionamento del sistema;
ƒ predisporre adeguati servizi a valore aggiunto e le relative
modalità di erogazione per assicurare la continua attrattività del
modello.
Per affrontare le molteplici sfide di un progetto così ambizioso, il progetto
Intercent–ER della Regione Emilia–Romagna utilizzerà una particolare
metodologia di gestione che permetterà di “governare” l’iniziativa nel suo
complesso e sviluppare, nello stesso tempo, specifiche linee tattiche di
azione sui diversi fronti di intervento.
La particolare metodologia adottata (approccio olistico
multidimensionale) permetterà di “tenere sotto controllo”, durante l’intero
svolgimento del progetto, il punto di vista dei diversi partecipanti al
sistema (punti ordinanti, fornitori, fornitori di servizi a valore aggiunto,
etc.) e creare, quindi, le condizioni più adatte per un uso proficuo e
pervasivo del sistema.

3DUWHFLSDQWLHDPELWRGHOO¶LQL]LDWLYD

I molteplici benefici che il progetto Intercent–ER è in grado di produrre


hanno attratto l’attenzione di numerosi attori della regione Emilia–
Romagna, molti dei quali hanno già manifestato interesse aderendo a
questa iniziativa progettuale. Si sottolinea che oltre ad una serie di
singole amministrazioni, molto significative per la loro dimensione e
rappresentatività nell’ambito del territorio regionale, partecipano anche
una serie di Enti aggregati (associazioni intercomunali, comunità
montane, unioni comunali), la cui presenza appare particolarmente

110
importante in quanto può garantire l’accesso al sistema di una
molteplicità di piccole amministrazioni/organizzazioni il cui
coordinamento sarebbe stato, altrimenti, troppo oneroso per le finalità
del progetto.
Gli Enti che parteciperanno allo sviluppo del sistema e fra i quali saranno
individuati i key–users, sono elencati nella tabella seguente:

111
5  76

ENTI LOCALI

AZIENDE SANITARIE
COMUNI E ASSOCIAZIONI
PROVINCE
INTERCOMUNALI

Provincia di Piacenza Comune di Ferrara Azienda USL di Piacenza

Provincia di Parma Comune di Reggio Emilia Azienda USL di Parma

Provincia di Reggio
Comune di Forlì Azienda USL di Reggio Emilia
Emilia

Provincia di Modena Comune di Bologna Azienda USL di Modena

Provincia di Bologna Comune di Cesena Azienda USL di Bologna Sud

Provincia di Ferrara Comune di Piacenza Azienda USL di Imola

Provincia di Ravenna Comune di Borgonovo Azienda USL di Bologna Nord

Comune di Casalecchio di
Provincia di Rimini Azienda USL della Città di Bologna
Reno
Provincia di Forlì–
Comune di Caorso Azienda USL di Ferrara
Cesena

Comune di Cerignale Azienda USL di Ravenna

Comune di Castell’Arquato Azienda USL di Forlì

Comune di Fiorenzuola d’Arda Azienda USL di Cesena

Comune di Lugagnano Azienda USL di Rimini

Comune di Ottone Azienda Ospedaliera di Parma

Azienda Ospedaliera di Reggio


Comune di Vernasca
Emilia

Comune di Sarmato Azienda Ospedaliera di Modena

Comune di Fidenza Azienda Ospedaliera di Bologna

Comune di Nibbiano Azienda Ospedaliera di Ferrara

Comunità Montana Valle del


Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna
Tidone
Comunità Montana Valle del
Taro e del Ceno

Unione dei Comuni del Sorbara

Unione Terre di Castelli

112
6HUYL]LFKHVLLQWHQGRQRUHDOL]]DUH

Uno degli elementi innovativi del progetto è la flessibilità del modello che
ne è alla base e che permetterà ai diversi utenti del sistema (PA,
aziende, sanità) di assumere e svolgere ruoli anche potenzialmente
diversi: le aziende ad esempio, potranno essere sia “soggetti fornitori”
della PA che “utilizzatori” di servizi di comunità e/o di commercio
elettronico. La PA potrà agire, oltre che come gestore del market place
regionale, anche come acquirente e/o fornitore di servizi alla comunità.
Si configura, in questo modo, l’idea fondamentale del progetto che è
quella di creare uno “snodo digitale” tra i diversi attori del territorio,
snodo che, caso per caso, può aggiungere più o meno valore alla
relazione tra gli attori.
I servizi che si intendono realizzare, quindi, possono essere
schematizzati nella tabella seguente. I servizi riportati sono da
considerarsi trasversali alle tre aree d’intervento (PA locale, aziende,
sanità).
Per quanto riguarda il grado di interattività dei servizi previsti, è evidente
che un sistema orientato al B2B richiede e comporta un livello molto
elevato d’interazione fra gli attori coinvolti nei processi; si può quindi
affermare che al termine del progetto tutti i servizi implementati saranno
di livello transnazionale.
Tali servizi, per quanto si possa affermare che le tecnologie che saranno
implementate potranno consentire diversi canali di erogazione, wireless
compreso, saranno prevalentemente erogati tramite portali.

113
5  78
 5   9
  5

 55 ;  !<"
:
Servizi di comunità (gestione portale – generale e di settore)
Servizi di gestione/amministrazione utenze
Servizio di accreditamento fornitori
Servizi di gestione/amministrazione cataloghi
Servizio di conservazione documenti a norma
Servizi di consulenza all’utilizzo di strumenti di intermediazione digitale
$% &(') ) *
% +-,% &% ,.(/) ' Servizi di gestione/amministrazione aste/gare telematiche
(Servizi a livello di Servizi di gestione/amministrazione richieste di quotazione
singola
organizzazione) Servizio di data base dei documenti relativi alle procedure di gara
Servizi di workflow
Servizi di sicurezza/firma digitale
Servizi di monitoraggio e reporting
Servizi di value analysis
Help desk
Formazione
Servizi di comunità (gestione portale – generale e di settore)
Servizi per l’aggregazione dei bisogni
$% &(') ) * 0 '(1% *+4/) ' Servizi di pre–qualifica fornitori

(servizi a livello Osservatorio prezzi


territoriale) Servizio di data base dei documenti relativi alle procedure di gara
Albo fornitori regionale
Servizi di monitoraggio e reporting
$% &(') ) *=+(/42-% *+(/>) '
Servizi di market place–to–market place integration
(servizi finalizzati
alla integrazione Servizi di monitoring integrato
tra livello
regionale e livello
nazionale)

0LJOLRUDPHQWLIXQ]LRQDOLRUJDQL]]DWLYL

Intercent–ER prevede la definizione di un modello di coordinamento


strategico e una serie di iniziative tattiche d’intervento, specifiche per i
diversi ambiti d’azione del progetto (PA locale, Sanità, Aziende, altro). In
questo modo sarà possibile garantire una serie di importanti
miglioramenti funzionali ed organizzativi, tanto a livello di singola
organizzazione che di sistema socioeconomico nel suo complesso, e
che riguarderanno non solo gli aspetti procedurali e organizzativi interni
ai singoli enti ma anche i processi d’interazione con le imprese fornitrici.

114
0LJOLRUDPHQWLSUHYLVWLGDOSURJHWWR

Un primo miglioramento funzionale sarà legato alla rapidità e allo


snellimento delle procedure utilizzate per gli acquisti.
La maggiore completezza e tempestività delle informazioni scambiate
attraverso la “rete” favoriranno una diffusione pervasiva delle
informazioni, tra Amministrazioni Pubbliche e imprese fornitrici, e ciò si
tradurrà in una maggiore trasparenza e visibilità del mercato di fornitura.
Caso tipico sarà l’Osservatorio Regionale Prezzi nell’ambito Sanità che,
opportunamente aggiornato e alimentato mediante l’utilizzo estensivo
delle tecnologie previste dal progetto, consentirà di ridurre la
sperequazione negli acquisti.
La definizione di regole e meccanismi d’accreditamento dei fornitori,
basati su parametri e modelli condivisi, contribuirà a favorire il livello di
competitività delle singole aziende.
La possibilità per i punti ordinanti di accedere ad un maggior numero di
fornitori e per le aziende fornitrici di partecipare ad un maggior numero di
gare, stimolerà un allargamento dell’offerta e questo si tradurrà in una
maggiore trasparenza dei prezzi e delle condizioni d’acquisto Ciò
richiederà maggiori livelli di controllo da parte dei fornitori per riuscire a
garantire livelli di servizio migliori e tempi di consegna più certi. Sarà
necessario, in particolare, attuare modalità operative più strutturate a
garanzia della qualità del servizio reso.

6WUXWWXUDRUJDQL]]DWLYDSUHYLVWD

Cardine dell’iniziativa sarà la costituzione di una Società partecipata da


Regione ed Enti Locali con funzioni di controllo, e da soggetti privati che
avranno il compito di gestire la Centrale regionale di servizi per gli
acquisti.
Tale Società avrà il compito di promuovere e supportare il processo di
ottimizzazione degli acquisti, sia attraverso il governo ed il controllo del
progetto nel suo complesso, sia attraverso la realizzazione di un’offerta
di servizi che saranno messi a disposizione degli utilizzatori del sistema.
Essa non avrà competenze dirette in tema di acquisti, in quanto queste
potranno essere demandate ad una serie di enti, già esistenti sul
territorio che, per natura e predisposizione, possano agire da Centri di
eccellenza nelle diverse aree e categorie merceologiche.
Si precisa però che fino alla costituzione di tale struttura societaria, lo
sviluppo operativo del progetto sarà garantito dalla Regione Emilia–
Romagna e coordinato in particolare dalla Direzione Generale
Organizzazione, Sistemi Informativi e Telematica.
La nuova struttura societaria si doterà delle competenze e delle risorse
necessarie per svolgere il delicato ruolo di catalizzatore del processo di
razionalizzazione degli acquisti nei diversi settori della regione. Ad essa
parteciperanno, a livello costitutivo, la Regione Emilia–Romagna, le
Associazioni degli Enti Locali del territorio e i partner privati che saranno
individuati tramite procedura di gara ad evidenza pubblica.

115
Essa coordinerà le varie politiche di razionalizzazione della spesa
avviate nell’ambito delle diverse iniziative e garantirà
l’omogeneizzazione delle procedure:
• sviluppando e diffondendo presso gli utilizzatori competenze
metodologiche e normative nell’intermediazione digitale;
• fornendo il supporto per l’utilizzo efficace e produttivo di
strumenti avanzati d’acquisto;
• promuovendo la costituzione di centri di competenze nei mercati
di fornitura attraverso il diretto coinvolgimento dei soggetti
riconoscibili come leader per quelle specifiche categorie
merceologiche.
In questo modo essa potrà:
• garantire la nascita e lo sviluppo del market place della regione,
attraverso un modello organizzativo che dovrà essere
contemporaneamente flessibile, in modo da lasciare adeguata
autonomia ai diversi settori d’intervento, e strutturato, per
garantire i necessari livelli di coordinamento e sviluppo integrato
tra le diverse iniziative;
• facilitare la partecipazione dei diversi attori chiave, favorendo, ad
esempio, il coinvolgimento delle imprese;
• controllare i risultati e la coerenza col piano complessivo,
garantendo la continuità e la convergenza degli obiettivi, sia a
livello territoriale sia a livello nazionale.
La Società sarà il nucleo centrale di una serie d’iniziative che
nasceranno e faciliteranno la transizione da un mercato regionale di tipo
tradizionale ad un mercato di tipo digitale. Il progetto prevede, infatti, la
nascita di nuovi attori, nuovi ruoli, nuove opportunità. Per supportare la
razionalizzazione della domanda da parte di più enti potranno, ad
esempio, costituirsi dei “soggetti capofila” quali promotori dei processi di
coordinamento e aggregazione dei fabbisogni di un insieme d’Enti a loro
affiliati.
Altri enti capofila potranno proporsi sul mercato come centri d’eccellenza
per specifici settori di mercato, per valorizzarne l’offerta complessiva,
fino addirittura a completarla, con una serie di specifici servizi a valore
aggiunto.
Un modello organizzativo di questo tipo permetterà, ad esempio, la
riorganizzazione e l’ottimizzazione dei processi logistici, con la possibile
creazione di centri per la gestione delle scorte e la distribuzione fisica,
con la probabile riduzione del numero dei livelli di scorta e il
conseguente abbassamento dei costi.
Fondamentale sarà il contributo rappresentato dalla standardizzazione
dei cataloghi e dalla possibilità di valutare e monitorare la spesa e i
prezzi d’acquisto: ciò darà la possibilità di acquistare in base al costo
totale d’impiego del bene e non solo in funzione del prezzo d’acquisto.
In sintesi, l’aggregazione della domanda permetterà non solo di
sviluppare un maggiore potere contrattuale per i soggetti della Pubblica
Amministrazione ma anche di esprimere una domanda meno

116
frammentata, più pianificata e regolare, più qualificata e sensibile ai
requisiti di qualità e servizio.

0HWRGRORJLDSURSRVWD

In questo contesto, così complesso e articolato, sarà necessario


sviluppare un modello di analisi e controllo capace di interpretare le
molteplici relazioni di valore che potranno innescarsi tra i diversi attori
del Sistema.
Il progetto proposto in queste pagine prevede la realizzazione di un
modello di controllo olistico multidimensionale che discende dalla
considerazione fondamentale che un sistema d’intermediazione digitale
è, con una semplificazione non lontana dalla realtà, uno “snodo” tra
attori diversi che, pur condividendo transazioni e modelli di creazione di
valore comuni, potrebbero avere, e di fatto hanno, prospettive e
motivazioni all’accesso diverse.
Per gestire un sistema di questo tipo, quindi, è necessario utilizzare un
modello capace di fornire il punto di vista dei diversi partecipanti al
sistema (punti ordinanti, fornitori, fornitori di servizi a valore aggiunto, et.)
per riuscire a creare le condizioni più adatte per favorire l’accesso al
sistema.
Come risultato dell’impostazione multidimensionale del progetto, il
modello di governo che sarà sviluppato con il seguente progetto
descriverà ed organizzerà le attività necessarie all’avvio di un sistema di
intermediazione digitale attorno a cinque prospettive fondamentali:
Soggetto Gestore (market maker)
Ambiente d’intermediazione (market place)
Fornitori (seller)
Compratori (buyer)
Fornitori di servizi a valore aggiunto (value added service
provider)
Sarà quindi utilizzata una metodologia di analisi specificamente mirata
ad un approccio multidimensionale, che prevede una mappatura end–
to–end dei processi in uno spazio bidimensionale attori–valore con
l’esplosione progressiva dei processi operativi in sottoprocessi, azioni e
workstep che permetterà di:
evidenziare ruoli e prospettive d’intervento dei diversi attori
coinvolti;
individuare gli elementi di possibile criticità (gestione e
sincronizzazione dei processi misti, sincronizzazione nella
pubblicazione delle informazioni, incompatibilità di ruoli per
determinate operazioni, etc.);
comprendere l’impatto del singolo processo, nella sua globalità,
sugli altri sottosistemi della soluzione e, più in generale, sul resto
dello scenario.


117
3LDQRGLODYRUR

Il presente piano di lavoro, della durata di due anni, è parte di un


progetto molto più ampio che, per la sua complessità, si prevede che
occuperà un arco temporale di cinque o più anni.
Il piano per la realizzazione del Sistema prevede diverse attività alle
quali parteciperanno i diversi attori coinvolti nel progetto.
Le attività a cui ci si è attenuti per la pianificazione del progetto sono le
seguenti:
1. Espletamento appalto–concorso
2. Definizione del modello di governo, assistenza legale e
normativa, supporto alla predisposizione del capitolato di gara,
supporto al monitoraggio del progetto
3. Operatività della Centrale
4. Abilitazione ed integrazione fornitori
5. Sviluppo iniziativa acquisti PA locale
6. Sviluppo iniziativa acquisti Sanità
7. Setup infrastruttura di base
8. Setup piattaforma tecnologica
9. Avviamento del sistema
10. Completamento funzionalità piattaforma tecnologica
11. Utilizzo in esercizio della piattaforma tecnologica market place
12. Utilizzo in esercizio piattaforma tecnologica e–procurement

Intercent–ER è un progetto estremamente articolato che può


sintetizzarsi in alcune iniziative di coordinamento e predisposizione di
strumenti trasversali e in una serie di iniziative mirate sui diversi fronti
tattici.
Relativamente alle attività trasversali occorrerà definire i modelli di
governo e di controllo, il sistema complesso di coordinamento, le
modalità di coinvolgimento e integrazione dei fornitori, la predisposizione
e attivazione delle diverse componenti tecnologiche.
Relativamente alla piattaforma tecnologica sono previste fasi successive
di rilascio (piattaforma base, piattaforma di market place, piattaforma di
e–procurement).
Relativamente alle iniziative specifiche, il piano mette in evidenza il
coinvolgimento iniziale di risorse in materia di consulenza per la
definizione del modello di governo, assistenza legale e normativa a
supporto dell’organizzazione della nuova Società.
Particolare attenzione è stata posta nel coinvolgere costantemente e in
maniera continuativa i key–user fin dalle fasi di analisi e definizione delle
specifiche utente.


118


5XROLHJHVWLRQHGHOSURJHWWR

La Regione Emilia–Romagna sarà il Coordinatore del progetto


Intercent–ER e parteciperà attraverso le proprie strutture di seguito
elencate:
• Direzione Generale Organizzazione, Sistemi Informativi e
Telematica;
• Direzione Generale Risorse Finanziarie (Servizio Patrimonio e
Provveditorato, Servizio Controllo di Gestione e Sistemi
Statistici);
• Direzione Generale Affari Istituzionali e Legislativi (Servizio
Qualità, Semplificazione e Innovazione Amministrativa);
• Direzione Generale Attività Produttive (Servizio Politiche di
Sviluppo Economico);
• Agenzia Sanitaria Regionale, anche in rappresentanza della
Direzione Generale Sanità e Politiche sociali;
• altri enti strumentali della Regione.

Gli Enti Locali e le Aziende sanitarie partecipanti al progetto sono


indicati nella Tabella 2.
Il ruolo di orientamento strategico del progetto sarà assicurato da un
apposito Comitato guida di progetto, che sarà composto sia da
rappresentanti della Regione Emilia–Romagna, sia da rappresentanti
delle Associazioni degli Enti Locali e delle Aziende sanitarie. Tale
Comitato guida potrà consultare esperti vari.
Il Project Management globale del progetto sarà ripartito tra
l’Amministrazione regionale e la Società di gestione; la prima si doterà di
risorse interne opportunamente qualificate, atte a garantire il
coordinamento globale del progetto e sarà responsabile del
raggiungimento degli obiettivi; la seconda dovrà garantire l’integrazione
di tutte le diverse componenti del sistema, il raggiungimento dei livelli di
servizio richiesti per la gestione della Centrale, lo sviluppo evolutivo del
sistema nel suo complesso, dei processi operativi, dei modelli di
gestione e di approccio al mercato.
In seguito all'individuazione di questa nuova struttura societaria, il
coordinamento operativo del progetto sarà assicurato
dall’Amministrazione regionale che provvederà ad individuare il Capo
progetto che dovrà interfacciarsi con il Responsabile di progetto
individuato dalla nuova struttura societaria e con il Responsabile di
servizio nominato dal fornitore di servizi che si aggiudicherà la fornitura
messa a gara.
Infatti tramite procedura di gara ad evidenza pubblica si prevede di
individuare:
• un partner privato che parteciperà alla costituzione della struttura
societaria e sarà responsabile della gestione della Centrale, dello

119
sviluppo del modello di governo, della definizione, sviluppo e
avviamento dei diversi fronti di intervento e dell’individuazione
delle priorità, della definizione del sistema di controllo e del
supporto all’attivazione e integrazione dei fornitori.
• un fornitore di servizi di outsourcing, backup, connettività,
sicurezza, e servizi di firma digitale, conservazione a norma,
servizi di sviluppo, implementazione, help desk, gestione
applicativa, manutenzione ed amministrazione della piattaforma
tecnologica. Tale fornitore nominerà un Responsabile di servizio
che avrà il compito di interfacciarsi con la nuova società.
Nel loro insieme, i vari Responsabili di progetto e di servizio formeranno,
insieme al Capo progetto, il Gruppo tecnico operativo.

3LDQRGLHVHUFL]LR

Nel caso del progetto Intercent–ER, “mantenere in esercizio il risultato”


significa agire su tre linee d’azione:
• il governo, per rendere sostenibile un modello di ricerca di
efficienza e di razionalizzazione della spesa a livello regionale;
• il coordinamento, per indirizzare e armonizzare i diversi fronti
tattici (PA locale, sanità, mondo imprese, et.) che avranno
focalizzazioni di progetto diverse; tale ampiezza di approccio
richiederà, a livello organizzativo e gestionale, un sistema
particolarmente articolato;
• le tecnologie, per garantire una piattaforma tecnologica flessibile
e modulare, che possa essere utilizzata per costruire il sistema di
intermediazione più adatto ai diversi ambienti della regione
Emilia–Romagna.
La definizione della struttura tecnico/organizzativa a supporto di
Intercent–ER dovrà, quindi, tener conto di questi elementi caratteristici
per riuscire a creare il modello di governo più idoneo a garantire il
necessario sviluppo evolutivo del progetto.
È sulla base di queste considerazioni che la Regione Emilia–Romagna
ha deciso di costituire un’apposita struttura societaria che agirà come
Gruppo di gestione del progetto e che sarà strutturata e organizzata in
modo da garantire:
• Coordinamento del progetto e delle diverse iniziative tattiche;
• Supporto alle diverse categorie di utenti nell’uso degli strumenti
tecnologici di intermediazione;
• Gestione e sviluppo della piattaforma tecnologica.
La Società non avrà principalmente competenze dirette in tema di
acquisti, in quanto esse saranno demandate ad una serie di enti, già
esistenti sul territorio che, per natura e predisposizione, possano agire
da Centri di eccellenza nelle diverse aree e categorie merceologiche.

120
La Società agirà, piuttosto, da elemento di armonizzazione e raccordo
tra le diverse iniziative, vero e proprio “motore immobile” di un processo
virtuoso di ricerca di efficienza e creazione di valore.
Oltre alla struttura di base della Società, il progetto prevede un Gruppo
di gestione operativa per ogni singola iniziativa tattica; tali gruppi, che
potranno essere interni o esterni alla Società, avranno la responsabilità
di gestire le attività quotidiane dell’iniziativa tattica a cui sono preposti.
L’obiettivo di fondo è di concentrare le funzioni di coordinamento
trasversale a livello della Società e di localizzare le attività di
coordinamento specifico all’interno delle singole iniziative.

 /D SURJUDPPD]LRQH GHOOD VSHVD SHU EHQL H VHUYL]L PHGLDQWH

SURFHGXUHWHOHPDWLFKHO
HVSHULHQ]DGHO&RPXQHGL5RPD

La situazione attuale del Comune di Roma rispetto alla gestione degli


acquisti è quella tipica di un sistema misto: a fianco ad un sostanziale
decentramento dell’amministrazione presso ogni struttura coesistono
modalità accentrate per alcune tipologie di beni e servizi come ad esempio
i mobili e gli arredi, le opere tipografiche, l’hardware e il software, il
vestiario. In aggiunta vi sono comunque le procedure di acquisto effettuate
attraverso le convenzioni Consip; fino ad ora sono stati effettuati acquisti
per buoni pasto, buoni benzina e telefonia.
Nell’ultimo periodo è sorta la necessità di rivedere il sistema complessivo e
pervenire ad una ridefinizione del modello di programmazione e
semplificazione delle modalità di spesa.
A febbraio 2003 sono stati avviati i lavori di una Commissione incaricata di
definire criteri e metodi per la programmazione degli acquisti mediante
procedure telematiche, in base all’esperienza già avviata con la
sperimentazione di gare on line effettuata nel 2001, all’emanazione del
DPR 101/2002 ed in seguito al confronto con altre amministrazioni
partecipanti al Laboratorio Formez “Nuovi modelli di gestione degli
acquisti”.

Le principali caratteristiche del nuovo modello in corso di predisposizione


sono essenzialmente:
- un accentramento della responsabilità relativa al procedimento di
abilitazione e alle gare telematiche relative a beni standard;
- un decentramento della responsabilità relativa alle gare telematiche
per l’acquisto di beni non standard e al mercato elettronico;
- la configurazione di un’unica abilitazione alle gare telematiche (per
24 mesi);
- l’aggregazione della domanda di acquisto relativamente a beni
standard.

121
Il Processo centralizzato degli acquisti prevede che i responsabili degli
acquisti degli Uffici abilitati che intendono procedere all’acquisto on–line,
selezionino le categorie di loro interesse indicando, la quantità di ogni
categoria di bene di cui necessitano, l’importo massimo fino a concorrenza
del quale intendono acquistare, nonché il centro di costo su cui graverà la
spesa, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici. Una volta aggregata la
domanda di acquisto, l’Ufficio Approvvigionamenti provvede ad esperire la
gara telematica.

Il modello che sarà messo a punto, a regime dovrebbe prevedere per


l’approvvigionamento di beni di ordinaria utilità e di frequente consumo il
ricorso a poche gare pubbliche (una per ciascuna categoria di beni
standard) esperite centralmente, in luogo di innumerevoli gare di basso
importo; per tutti i beni e i servizi non standard, l’acquisto verrà effettuato a
livello decentrato.
Il prossimo passo sarà l’avvio, nel corso dei prossimi mesi (autunno 2003)
della sperimentazione che comporta i seguenti passi operativi:
- l’approvazione dei criteri e metodi del nuovo modello di acquisti;
- la selezione del gestore del sistema mediante l’espletamento di una
gara;
- la definizione delle prime classi di beni standard e aggregazione
della domanda;
- la definizione del bando di abilitazione alle gare telematiche per le
classi di beni individuati;
- la messa in opera della piattaforma per gli acquisti telematici e
l’avvio delle procedure per l’espletamento di gare telematiche.


 /H FRQYHQ]LRQL DSHUWH SOXULHQQDOL O¶HVSHULHQ]D GHOOD 3URYLQFLD GL

3LVD

L’esperienza della Provincia di Pisa nel quadro dei nuovi modelli di


gestione degli acquisti verte sul sistema innovativo delle convenzioni aperte
pluriennali.
L’amministrazione ha avviato il processo di ammordernamento della
funzione degli approvvigionamenti nel 2001, scegliendo la strada
dell’accentramento della stessa in un unico ufficio responsabile.
È stata costituita la U. O. Provveditorato, un ufficio che ha la funzione di
raccogliere le esigenze di forniture e servizi delle strutture della Provincia
allo scopo di predisporre le forme di acquisto più idonee. In particolare
l’ente si propone l’obiettivo di ottenere le migliori condizioni in termini di
qualità/prezzo e, al tempo stesso, un maggior controllo e monitoraggio
della spesa.
L’esperienza pratica ha dimostrato la validità di questa scelta strategica. Si
è infatti rilevato, che la creazione di questa struttura centralizzata ha

122
prodotto un risparmio di spesa in quanto gli acquisti di servizi e forniture
non vengono più gestiti dai singoli servizi ma attraverso gare ad evidenza
pubblica realizzando affidamenti pluriennali.
L’amministrazione provinciale si è avvalsa delle convenzioni Consip solo
per alcune tipologie di forniture, come gasolio, benzina, cancelleria, in
quanto rispondenti alle necessità dell’ente trattandosi di beni di consumo
fungibili.
Per la maggior parte di forniture e servizi l’amministrazione ha scelto un
sistema di acquisti basato sulle convenzioni aperte pluriennali senza
prefissare un importo a base di gara ma fissando un limite massimo
presunto. Questo sistema di convenzioni aperte pluriennali consente di
ridurre il numero delle gare e di effettuare sensibili risparmi, in quanto è
possibile ottenere prezzi più bassi attraverso l’accorpamento dei servizi e
delle forniture da appaltare.
Attraverso tale sistema si realizza in modo concreto l’esigenza di
trasparenza in quanto il ricorso alla trattativa privata è limitato ai casi
previsti dalla legge, soprattutto per particolari tipologie di beni o quando
l’urgenza non consente lo svolgimento delle procedure ordinarie. Inoltre, il
sistema delle convenzioni aperte individuando un fornitore per determinati
acquisti (arredi, computer, ecc.) dell’ente consente di non dover gestire le
scorte di magazzino, in quanto la ditta aggiudicataria è obbligata ad
effettuare le consegne nei diversi uffici dislocati su tutto il territorio
provinciale, nei termini stabiliti dal capitolato speciale. Ciò consente un
ulteriore risparmio di costi.
Per quanto riguarda i criteri di aggiudicazione viene preferito il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa in quanto consente di tutelare
l’ente sul piano della qualità dell’offerta e di coinvolgere i diversi servizi
dell’ente attraverso la partecipazione di loro componenti nelle Commissioni
tecniche, nonché in sede di stesura dei capitolati speciali.
Questo, in sintesi, il sistema e il funzionamento delle convenzioni aperte
pluriennali che la Provincia di Pisa ha messo a punto e che utilizza con
buoni risultati.
Per completare il quadro dell’esperienza della Provincia di Pisa, e poiché si
ritiene utile per meglio chiarire il sistema sopra descritto, viene qui di
seguito riportato, a titolo indicativo, ma non esaustivo, un esempio di lettera
di invito per la stipula di convenzione relativa alla fornitura di arredi per gli
uffici.

123
Spett.le Ditta
_____________
_____________

data…………

Prot. Int. n° __________ / DG

Prot. gen. n° __________________ CODICE

5$&&20$1'$7$55

2JJHWWR ,QYLWR D OLFLWD]LRQH SULYDWD SHU OD VWLSXOD GL FRQYHQ]LRQH

UHODWLYDDOODIRUQLWXUDGLDUUHGLSHUJOLXIILFLDQQLH

Codesta Ditta è invitata a partecipare alla licitazione privata per la fornitura


di che si terrà il giorno________ alle ore _________e seguenti, nella sede
della Provincia di …….., Via……….. in seduta pubblica.

L'affidamento sarà eseguito in conformità delle disposizioni di cui alla


presente lettera di invito, alla determinazione dirigenziale n°
____________del ____________, del bando di gara e del capitolato;

Con la partecipazione alla gara, si intende che codesta Ditta abbia la piena
conoscenza della determinazione dirigenziale sopra citata, della presente
lettera di invito e degli allegati: di conseguenza s'impegna sia
all'osservanza, sia all'accettazione di tutte le clausole e condizioni riportate
nella presente lettera d'invito e nei suoi allegati.

Detti atti sono visibili presso la U.O.O. ……… nei giorni feriali, escluso il
sabato, e nelle ore di apertura al pubblico (Lunedì / Venerdì 8,45 –13,15 e
Martedì e Giovedì 15.00 / 17.00 Tel.050/929321 );

La gara avverrà con il procedimento previsto dal R.D. 1924 n. 827, articolo
89, lettera b) e le modalità previste nell'articolo 73, lettera c) con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'art. 19 comma 1,
lettera b) del D.Lgs. 358/92 e successive modifiche ed integrazioni;

124
Qualora talune offerte presentino carattere anormalmente basso rispetto
alla prestazione, si procederà secondo quanto stabilito dall’art. 19 commi 2,
3, 4, 5 dal D. Lgs. 358/92 coordinato con le modifiche introdotte dal D. Lgs.
402/98;

La fornitura sarà finanziata con i mezzi ordinari del bilancio ………… e


dovrà essere eseguita in conformità alle disposizioni contenute nella
presente lettera d’invito.

Dell'
avvenuta gara e del relativo esito verrà redatto apposito verbale.

0RGDOLWjGLSDUWHFLSD]LRQHHWHUPLQL

A pena esclusione codesta Ditta, per essere ammessa alla gara, dovrà far
pervenire a questo ente Via……. n° ……… – entro le ore 13.00 del giorno
____________, l' offerta in carta legale, sottoscritta dal legale
rappresentante della Ditta, con firma leggibile e per esteso.

Oltre il termine innanzi stabilito non sarà ritenuta valida nessuna offerta,
anche se sostitutiva o aggiuntiva, all'
offerta precedente.

A pena di esclusione dalla gara l' offerta dovrà essere redatta in lingua
italiana utilizzando lo schema di offerta allegato (All. 1);

Non si farà luogo ad esperimento di miglioria;

L'offerta dovrà essere espressa sia in cifre che in lettere. In caso di


difformità nell'
offerta, tra la dichiarazione espressa in cifre e quella
espressa in lettere, verrà presa in considerazione la più vantaggiosa per la
Provincia (a norma dell' articolo 72, 2° comma del R.D. 1924 n° 827 e
successive modifiche ed integrazioni).

In caso di offerte uguali si procederà all'


aggiudicazione mediante sorteggio,
a norma dell' articolo 77, comma 2° del R.D. 827/1924.

La busta piccola, contenente l’offerta economica e il listino prezzi, deve


essere sigillata con ceralacca o altro mezzo idoneo a garantire la
segretezza e controfirmata sui lembi di chiusura pena l’esclusione. La Ditta
deve dichiarare di mantenere le stesse condizioni economiche per la durata
della convenzione.

125
Sull’esterno della busta piccola deve essere indicata la Ditta (ragione
sociale) e deve essere apposta la seguente dicitura: "OFFERTA PER LA
GARA DEL GIORNO (data della gara) PER LA FORNITURA DI ARREDI".

La busta grande, (che contiene la scheda di partecipazione, la


documentazione tecnica e la busta piccola) GHYH HVVHUH VLJLOODWD FRQ
FHUDODFFD R DOWUR PH]]R LGRQHR D JDUDQWLUH OD VHJUHWH]]D H

FRQWURILUPDWHVXLOHPELGLFKLXVXUDSHQDO¶HVFOXVLRQH

6XOODEXVWDJUDQGHGHYHHVVHUHDSSRVWDODVFULWWD

',77$BBBBBBBBB

3$57(&,3$17($//$*$5$'(/*,2512BBBBBBBBBBB

3(5/$)251,785$',$55(',

Non sono ammesse le offerte per telegramma, quelle condizionate o


espresse in modo indeterminato o con semplice riferimento ad altra offerta
propria o di altri (a norma dell'articolo 72, 2° comma del R.D. 1924 n° 827 e
successive modifiche ed integrazioni).
Su richiesta delle parti, è previsto l’adeguamento dei prezzi con cadenza
semestrale dalla stipula della convenzione e dietro presentazione del listino
prezzi ufficiale al pubblico della casa produttrice aggiornato applicando lo
stesso ribasso percentuale dichiarato in sede di gara.

A tale scopo è fatto obbligo inserire nella busta piccola copia del listino
prezzi ufficiale al pubblico aggiornato alla data di presentazione dell’offerta
pena l’esclusione dalla gara.

Criteri di valutazione dell’offerta

a) Carattere estetico
Punteggio massimo 20 punti
I prodotti offerti verranno valutati tenendo conto delle soluzioni proposte
in relazione al risultato estetico raggiunto dall’inserimento degli arredi
nel fabbricato esistente.
Saranno inoltre presi in considerazione fattori estetici di dettaglio quali
livello di finitura, colorazione dei materiali, particolari decorativi quali
maniglie, piedini,gambe,cornici, serrature, ripiani, serrandone, vetri e
quant’altro possa essere utile ai fini della valutazione.
Il punteggio finale sarà attribuito nel modo seguente:
- 20 punti all’offerta ritenuta “ottima”
- 15 punti all’offerta ritenuta “media”

126
- 10 punti all’offerta ritenuta “sufficiente”

b) Valore tecnico e funzionale


Punteggio massimo 15 punti
I prodotti offerti verranno valutati tenendo conto dei seguenti termini di
valutazione:
1. Costituzione dei materiali ai fini della durata nel tempo e resistenza
all’usura;
2. Ergonomia, sicurezza e dimensioni degli elementi costituenti la
fornitura;
3. Componibilità ed assemblaggio;
4. Particolari significativi.
In relazione alle precedenti condizioni, saranno attribuiti i seguenti
punteggi:
- 15 punti all’offerta ritenuta “ottima”
- 10 punti all’offerta ritenuta “media”
- 5 punti all’offerta ritenuta “sufficiente”
-
c) Capacità di progettazione
Punteggio massimo 10 punti
Le offerte saranno valutate tenendo conto della capacità di
progettazione della Ditta. Il punteggio sarà assegnato secondo la
seguente valutazione:
- 10 punti per la capacità di progettazione avvalendosi di
personale interno;
- 5 punti per la capacità di progettazione avvalendosi di
professionisti esterni.

d) Tempi di consegna e organizzazione della stessa


Punteggio massimo 10 punti
- Le offerte saranno valutate in relazione ai tempi di consegna
e modalità organizzative della consegna e montaggio dei
nuovi arredi e trasporto a discarica di quelli esistenti.
I tempi di consegna dichiarati avranno diretta incidenza nell’applicazione
delle penali previste dall’art. 11 del capitolato speciale d’appalto.

e) Offerta economica (voce “Totale Offerta”)


Punteggio massimo 45 punti
La valutazione della economicità delle offerte avverrà attribuendo un
punteggio a decrescere in rapporto all’entità delle offerte stesse

127
secondo la seguente formula in modo inversamente proporzionale:
A:B=X:C
Dove:
A è l’offerta più vantaggiosa
B è l’offerta presa in considerazione
X è il punteggio da assegnare all’offerta presa in considerazione
C è il punteggio massimo

L’aggiudicazione verrà effettuata a favore della Ditta che avrà riportato


complessivamente il punteggio più alto.

Pena l’esclusione, nella busta grande deve essere contenuta la


seguente documentazione tecnica:
1. Materiale illustrativo atto a valorizzare l’oggetto della fornitura, quali
fotografie, depliants, viste di forniture eseguite, campioni di alcuni
particolari ritenuti significativi;
2. Scheda tecnica di accompagnamento per ogni singolo prodotto
offerto contenente i seguenti elementi conoscitivi:
- Caratteristiche e dimensioni di tutti i singoli componenti
delle attrezzature offerte;
- Sistemi di assemblaggio;
- Tipologie di materiali impiegati e riferimenti alle
normative UNI, En, DIN, e ISO, che la scrivente
amministrazione adotta per la tutela dei propri interessi;
- La manutenzione necessaria;
3. relazione descrittiva dell’organizzazione delle operazioni di
smontaggio e trasporto a discarica degli arredi esistenti e montaggio di
quelli nuovi senza creare disservizi all’utenza. In particolare si richiede
di precisare tempi e modalità di consegna, consequenzialità
smontaggio arredi vecchi – montaggio arredi nuovi, individuazione delle
zone di intervento ecc..
4. idonea documentazione attestante la capacità progettuale.

Sono escluse le offerte in aumento e/o condizionate. Si procederà


all’aggiudicazione dell’appalto anche in presenza di una sola offerta valida.


/¶DJJLXGLFD]LRQH GHILQLWLYD VDUj GLFKLDUDWD LQ VHGH GL JDUD H QRQ

FRVWLWXLVFH OD FRQFOXVLRQH GHO FRQWUDWWR FKH VDUj VWLSXODWR SUHYLD

DFTXLVL]LRQHGHOODGRFXPHQWD]LRQHULFKLHVWD

128
0RGDOLWjGLJDUD±FRQGL]LRQL±SUHFLVD]LRQL

1. La scheda di partecipazione, allegata alla presente lettera di invito,


debitamente compilata e sottoscritta, è tassativa, pena l’esclusione.
2. L'
omissione, l' incompletezza o l’inesattezza della documentazione
comporta l'
esclusione dalla gara.
3. Il recapito del plico contenente l’offerta e la documentazione, rimane a
rischio del mittente. Non saranno accettati reclami se, per un motivo
qualsiasi, detto plico non perverrà in tempo utile.
4. La cauzione definitiva a garanzia degli obblighi contrattuali è pari al 10%
dell'
importo massimo aggiudicabile.
5. La ditta aggiudicataria, su richiesta dell’Ente, dovrà proporre idoneo
progetto di arredo locali entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della
richiesta.
6. La fornitura e l'
installazione dei materiali richiesti dagli uffici dell’Ente
deve avvenire entro il termine dichiarato in sede di offerta decorrente dal
ricevimento degli ordini; i giorni dichiarati si intendono naturali e
consecutivi. In caso di inosservanza dei predetti termini sarà applicata una
penale di ¼ HXUR SHURJQLJLRUQRGLULWDUGR
7. La consegna della fornitura dovrà essere effettuata, su indicazione
dell’Ente, nei locali in cui deve avvenire il montaggio, con trasporto e
montaggio a cura e a spese della Ditta fornitrice. Il montaggio dovrà essere
completo ed effettuato a regola d’arte e deve risultare da apposito verbale
redatto alla presenza di incaricati della Ditta fornitrice che dovranno
controfirmare tale verbale.
8. L’Ente, una volta effettuata da parte della Ditta fornitrice l' installazione
della fornitura, sottoporrà i materiali installati ad un periodo di prova per
verificare e controllare in modo autonomo la corrispondenza della fornitura
alle specifiche richieste e alle proprie esigenze. Tale periodo di prova avrà
la durata di 30 (trenta) giorni a partire dalla data del verbale di installazione.
9. In caso di esito negativo di tale verifica l’Ente ne darà comunicazione
con raccomandata A.R. alla Ditta fornitrice che, accertato il difetto del
prodotto, sarà tenuta a provvedere a proprie spese e cura al ritiro e alla
sostituzione dei prodotti forniti senza alcun onere a carico dell’Ente e al
pagamento dei danni quantificati in ¼  FLQTXDQWD HXUR  DO JLRUQR SHU LO
periodo intercorrente dalla data di accertamento del malfunzionamento alla
data di sostituzione. Per l' applicazione delle penalità e/o dei danni l’Ente
potrà avvalersi sui crediti maturati dalla Ditta e sulla cauzione prevista.
10. La fornitura deve essere coperta da garanzia minima di almeno un
anno on site. la Ditta fornitrice, fino alla scadenza della garanzia, assume
l'
obbligo di mantenere o riportare, senza alcun addebito per la Provincia, i
materiali forniti in condizioni di regolare funzionamento.
11. Gli eventuali interventi tecnici per la normale manutenzione e
sostituzione di componenti dovranno avvenire entro le 48 ore successive
alla chiamata di intervento.
12. La Ditta si impegna a fornire i beni oggetto della presente gara per la
durata di tutto il periodo indicato e fino all’importo massimo di cui all’art.1
del capitolato, fatta salva la facoltà dell’Ente di riservarsi il diritto di

129
modificare le quantità da fornire, sia in aumento che in diminuzione, in
conseguenza delle proprie necessità, rideterminando gli importi massimi.
L'offerta resta valida fino al 31.12.2004
Codesta Ditta si impegna fin d'ora ad accettare e ad eseguire le forniture
alle medesime o alle migliori condizioni contrattuali, applicando il medesimo
prezzo unitario indicato in offerta salvo revisione dei prezzi semestrale su
base di listino prezzi ufficiale al pubblico aggiornato su richiesta delle parti
e applicando il medesimo ribasso percentuale indicato in offerta. A tale
scopo la Ditta deve presentare in sede di offerta il proprio listino prezzi
ufficiale al pubblico aggiornato alla data di presentazione della medesima
pena l’esclusione.
La Convenzione ha durata sino al …………... Qualora alla scadenza non
sia stato raggiunto l’importo massimo, l’Ente ha facoltà di prorogare i
termini della convenzione previa comunicazione scritta per un massimo di 6
mesi per una sola volta e fatta l’accettazione della Ditta.
Qualora invece si raggiunga l’importo massimo (¼  ,YD HVFOXVD 
prima della scadenza dei termini della convenzione (31.12.2004), l?Ente ha
facoltà di affidare a trattativa privata agli stessi patti e condizioni alla Ditta
aggiudicataria una ulteriore fornitura sino ad un massimo di ¼ 
rimanendo invariati i termini di scadenza.
La Ditta si impegna inoltre ad applicare lo stesso ribasso percentuale sul
proprio listino prezzi per altri articoli che non sono oggetto della presente
gara ma che si rendessero necessari per il completamento della fornitura
nel corso della convenzione.
13. La Ditta aggiudicataria, entro il termine previsto che sarà stabilito
dall’Ente, dovrà produrre tutti i documenti che le verranno richiesti.
L'omissione, l'incompletezza di tale documentazione comporta la
decadenza dall’aggiudicazione.
14. In sede di gara verrà dichiarata l’aggiudicazione definitiva.
15. La fornitura può avvenire anche subito dopo l'aggiudicazione ed in
assenza del formale contratto, dovrà risultare da regolare verbale a firma
del legale rappresentante della Ditta aggiudicataria e del funzionario
incaricato.
16. Resta, comunque, stabilito e convenuto fin d'ora che Ia Ditta
aggiudicataria, non potrà pretendere alcun pagamento prima della firma e
della repertoriazione del contratto.
17. Il pagamento sarà effettuato nei termini previsti all’art. 7 del capitolato.
18. Il presente appalto è soggetto alle norme relative alla istituzione e
disciplina dell'Imposta sul Valore Aggiunto (I. V .A.) di cui alla legislazione
vigente.
19. Sono a carico della Ditta aggiudicataria le spese di segreteria, bollo e
registrazione del contratto, e quelle concernenti il rilascio di copie.
20. In caso di non rispetto delle norme contrattuali, l’Ente si avvarrà di
quanto formalmente dovuto alla Ditta aggiudicataria.
21.L’Ente ha diritto di risolvere in tutto o in parte il contratto qualora accerti
che la Ditta non sia in grado o non esegua correttamente quanto previsto

130
nel presente atto o qualora la Ditta abbia commesso infrazioni ai suoi
compiti tali da aver totalizzato penalità per un importo complessivo di ¼
1.000 (mille). A tale scopo l’Ente metterà in mora la Ditta e, trascorsi
quindici giorni dal ricevimento della messa in mora senza che la Ditta si sia
attivata adeguatamente, il contratto sarà risolto di diritto.
22. La Ditta si impegna, in caso di aggiudicazione, sia all' osservanza che
all'
accettazione di tutte le clausole e condizioni di cui alla presente lettera di
invito e al capitolato.
23. Si precisa che l’indicazione del ribasso percentuale su listino è richiesta
esclusivamente ai fini di una eventuale revisione dei prezzi secondo quanto
indicato nell’art. 3 del capitolato. Si ricorda che l’aggiudicazione della
fornitura avverrà esclusivamente in base all’offerta economicamente più
vantaggiosa. Per quanto non espressamente contemplato nella presente,
sono applicabili e s' intenderanno inserite nel contratto, le disposizioni
contenute nella citata determinazione dirigenziale e in tutte le leggi e
regolamenti vigenti disciplinanti la materia, i cui testi sono consultabili
presso la U.O.O. …………. durante l' orario di apertura al pubblico (dal
lunedì al venerdì ore 9.00 – 13.00 e il martedì e il giovedì ore 15.00 –
17.00).
Per quanto non contemplato e non regolamentato dalla presente lettera di
invito si fa riferimento a quanto
previsto dalla vigente normativa in materia di contabilità e contratti e alle
norme del codice civile.
Le eventuali controversie che dovessero sorgere fra la Ditta aggiudicataria
e l’Ente possono essere risolte da un collegio arbitrale composto da tre
membri, dei quali, uno nominato dall’Ente, uno dalla Ditta e il terzo di
comune accordo.
È gradito cenno di ricevuto anche in caso di mancata partecipazione.
Per informazioni rivolgersi alla U.O.O. ……… dal lunedì al venerdì ore
9.00 – 13.00 e il martedì e il giovedì dalle 15.00 alle 17.00

IL DIRETTORE GENERALE

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