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Approccio mentale

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UN APPROCCIO MENTALE ALLA DIETA ATKINS


...e a qualunque altra impresa impegnativa
PRIMA PARTE DIPENDENZA E STRESS SECONDA PARTE IL NEMICO TERZA PARTE GIOCARE LA PARTITA FAQ IL TEST

La lettura di questa pagina dovrebbe essere collocata dopo quella della Prima Parte, perch siate al corrente di cosa si sta parlando, e prima delle altre due perch non perdiate tempo nel caso decidiate di non farne nulla. Potete anche ignorarla e passare subito ai fatti, ed per questo motivo che non si chiama "Prima Parte". Poich la lingua italiana pone dei problemi nel rivolgersi a donne ed uomini contemporaneamente, mi sono rivolto ora alle une ora agli altri separatamente, senza alcun motivo particolare che quello di mettere in difficolt il maschilismo linguistico; quindi la discordanza di sesso nelle frasi che leggerete voluta.

Vi guider in questo breve percorso servendomi di una mia esperienza in tutt'altro campo (ma comunque collegata alla forma fisica) che ritengo possa essere traslata interamente nell'avventura "dieta Atkins" che vorreste intraprendere. Alcuni anni addietro ho riflettuto su quali potessero essere quegli elementi in grado di farmi fare uno scatto qualitativo nel gioco del tennis. Essenzialmente avevo a che fare con tre tipi di prestazione: 1. La prestazione atletica 2. La prestazione tecnica 3. La prestazione mentale

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2008-06-09 00:28

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Per la prestazione atletica c'era ben poco da migliorare, vista l'et avanzata ed il grado di allenamento pi che soddisfacente raggiunto. In ogni caso rimaneva un gap consistente nei confronto di giocatori con dieci o venti anni di meno che bisognava in qualche modo riempire perch almeno ci fosse partita. Migliorare la prestazione tecnica ? Sicuramente si poteva ed avevo gi seguito delle "clinic" intensive che avevano migliorato il mio gioco, ma, in fin dei conti, anche i miei avversari miglioravano la loro tecnica... Rimaneva l'oscura ed imprecisata prestazione mentale della quale tutti hanno sentito parlare ma nessuno sa cosa effettivamente sia. Cos, dal momento che sono una persona precisa alla quale piace fare le cose per benino, ho seguito in centri specializzati ed in tre fasi successive: 1. Una "clinic" di Mental Tennis dedicata al controllo del rilassamento neuro muscolare in campo. 2. Un corso di Mental Training dedicato al controllo dell'equilibrio psicomotorio fuori del campo di gioco. 3. Una "clinic" di Mental Tennis dedicata alla gestione del pensiero e al controllo dell'ansia in campo. Vi ho citato queste tre attivit da me svolte solo perch vi facciate un'idea sull'importanza della prestazione mentale nello sport e come questa prestazione possa essere incrementata moltissimo in quanto essa, solitamente e specie negli sportivi dilettanti, parte da livelli bassissimi o del tutto assente. In pi, poich si tratta di un allenamento difficile da seguire e poco gratificante nell'immediato, pochi vi si dedicano e chi lo fa ha ottime probabilit di acquisire un atout molto efficace.
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Avevo scoperto come riempire il vuoto che mi separava da un avversario con vent'anni di meno, con la mia stessa qualit di gioco ma con la prestazione mentale a livello basso o assente o addirittura negativa. "Cosa c'entra tutto questo con la dieta Atkins ?" potrete chiedere voi. C'entra molto in quanto vi dimostrer che intraprendere la dieta Atkins come giocare un torneo di tennis e i pi perspicaci avranno gi capito che tirando in ballo la mente, la dieta in questione da cosa per tutti diventa cosa per alcuni. DIPENDENZA ALIMENTARE E STRESS DA PRIVAZIONE Tutti noi siamo fortemente dipendenti dagli alimenti ai quali siamo abituati, sia per qualit che per quantit. Siamo, a tutti gli effetti, dei "tossicodipendenti" che, se vengono privati del tutto dei loro alimenti preferiti, entrano in crisi psicofisica. In particolare lo siamo dallo zucchero. Lo zucchero non un alimento naturale e meno che mai alimento essenziale essendo esso contenuto direttamente negli alimenti comuni per la parte che compete alle necessit del corpo. E' un prodotto industriale destinato, nell'ambito dell'alimentazione quotidiana, esclusivamente alla gioia del palato. Esso talmente diffuso nell'uso che praticamente tutti i prodotti dell'industria alimentare ne portano una percentuale aggiunta come se questi prodotti, senza zucchero, non potessero essere consumati e quindi venduti: insaccati, salse, yogurt, bevande di ogni genere e chi pi ne ha pi ne metta con l'aggravante che, spesso, la sua presenza subdola perch inaspettata (senape, salumi) e talvolta neanche riportata sulla confezione con pericoli anche gravi per i diabetici. Capite bene che tutti voi
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(io non pi da anni) siete zucchero-dipendenti e che questa dipendenza grave ed eliminabile solo a prezzo di gravi sacrifici e con enormi difficolt tanto che vi potreste ben chiedere se ne valga la pena nella prospettiva di un cambiamento di stile di vita che declasserebbe il "dolce" nella vostra alimentazione quotidiana da totem a soprammobile. Naturalmente lo stesso discorso NON pu applicarsi ai carboidrati che costituiscono la spina dorsale dell'alimentazione sana e corretta, specie per i mediterranei che per ne abusano con facilit, trasformando un alimento amico in un pericoloso nemico. Ora, cosa succede con la dieta Atkins ? Si viene privati DEL TUTTO di zuccheri e carboidrati e questa privazione produce in tutto e per tutto gli stessi effetti della privazione totale delle droghe sui tossicodipendenti, con una forte componente fisica in quanto l'organismo continua a chiedere imperiosamente ci che gli stato tolto e una non meno forte componente psicologica che fa lo stesso lavoro. Sulla componente fisica non possibile intervenire dal momento che la privazione c' e non viene affatto compensata da cibi ai quali non si abituati. Si pu, semmai, adottare qualche stratagemma per tamponare le crisi da astinenza, frequenti e forti soprattutto nella prima settimana. Eccone un paio che ho sperimentato personalmente con successo. Passate al supermercato e compratevi una cassa della vostra acqua minerale preferita, preferibilmente naturale o poco gassata che conserverete a temperatura ambiente o appena raffreddata. Ad ogni stimolo che vi porti a mettere le mani su qualsiasi
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alimento contenga zuccheri o carboidrati, rispondete bevendo uno, due, tre quattro bicchieri d'acqua o quanti ne servono, uno dietro l'altro fino a che lo stomaco non si congestiona e lo stimolo non scompare. L'acqua fa bene, i vostri reni vi ringrazieranno. Insieme all'acqua minerale comprate anche una cassa di carote con le quali farete prevenzione a breve termine. Quando pensate che entro mezz'ora sarete assaliti dal desiderio di un bel tramezzino grondante maionese, decorticate un paio di carote, lavatele e mangiatele crude. Quindi beveteci sopra un bel bicchiere d'acqua tutto d'un fiato. I risultati sono analoghi ai precedenti: improvviso ingombro dello stomaco, scomparsa dello stimolo per lo spuntino malefico, grandi vantaggi per la salute grazie al prezioso ortaggio. Sulla componente psicologica invece possibile intervenire in modo efficace, a patto che lo si voglia. Ed infatti il problema tutto in questa ultima frase e, se avete storto la bocca nella lettura del paragrafo precedente, probabile che quella dei seguenti tutto faccia tranne che raddrizzarvela. IL VOSTRO MAGGIOR NEMICO Siete voi, con la vostra prestazione mentale inadeguata a sopportare uno sforzo non indifferente che mette in discussione i parametri alimentari ai quali siete abituati. La mattina "non partite" senza cornetto e cappuccino ? Beh, mi dispiace, dovrete partire senza oppure tenervi i coscioni cellulitici... Vi fa orrore mangiare carne ? Beh, dovrete accontentarvi di uova e formaggi oppure tenervi il pancione...

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Non sapete dire di no ai dolciumi che girano in ufficio ora per il compleanno di Tizio ora per quello di Caia ? Beh, dovrete dire di no oppure tenervi il sederone... Nessuno di noi ha veramente bisogno del "dolce" per sopravvivere e ci si pu tranquillamente privare per quaranta giorni dei carboidrati (con i presupposti medici adatti). E' solo questione di un condizionamento mentale che va interrotto, e qui entra in gioco la prestazione mentale. Voi dovrete ingaggiare una battaglia non contro il vostro grasso in eccesso ma contro il nemico che in voi e che vi impedisce di combatterla. Non si vince una partita di tennis CONTRO UN AVVERSARIO; si vince la partita CONTRO SE STESSI. GIOCARE LA PARTITA CONTRO SE STESSI Riprendo il motivo del tennis nel quale va applicato esattamente questo concetto. Se voi giocate contro il vostro avversario, perch dovete assolutamente avere la meglio su di lui, sarete sottoposti ad uno stress che diminuir in modo drammatico le vostre prestazioni psico-fisiche inducendovi persino ad eseguire gesti atletici scorretti quando in condizioni di normalit sapete eseguirli alla perfezione. Dovete invece giocare contro voi stessi, cercando di applicare al meglio le tre prestazioni nel dominio della vostra persona e non in quello del campo da tennis, come se l'avversaria al di l della rete non esistesse e ci fosse solo una macchina sparapalle, come se sulle gradinate attorno al campo non ci fosse nessuno che vi osserva e commenta. Se voi giocherete al meglio contro voi stessi, la partita vinta nel senso che, sia che vinciate sulla vostra avversaria sia che perdiate da lei, avrete comunque dato tutto quello
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che potevate. Se invece giocate contro la vostra avversaria, con lo stress del punteggio che vi martoria, non saprete mai se avete perso perch la vostra avversaria realmente pi forte di voi o se avete perso perch voi giocavate un singolo mentre lei aveva al di l della rete il vostro Io come compagno di doppio. Applicare questa teoria alla dieta che vorreste seguire pi che lecito. Se la vostra partita contro la pancia che vi imbarazza in costume da bagno, contro il fisico da modella che non avete e che sognate, se vi battete contro la cellulite, i pannicoli di grasso, il sedere enorme e persino contro le guance paffute, voi giocato contro il vostro avversario. La partita invece contro di voi, alla ricerca delle motivazioni che vi spingono a migliorare la vostra persona nel suo complesso e all'applicazione naturale e senza costrizioni di un modello di comportamento profondamente diverso da quello che vi ha condotto nello stato in cui siete e del quale vi vergognate. Ecco, tutto qui, e posso dimostrarvi che questa dieta potr avere successo solo su coloro che giocheranno la partita in questi termini. IL TEST Prima di lanciarvi in questa avventura che vede sconfitte la maggior parte delle persone esclusivamente per mancanza di prestazione mentale, fate questi test sulla capacit che ha la vostra mente di imbrigliare i sensi e ricondurre lo stimolo della fame a quello che realmente: una semplice campanella della ricreazione che vi ricorda di ricostituire le scorte di combustibile per il fisico e non una sirena di chiamata ad un rito tribale a base di intrugli alimentari che aumentano ogni giorno di pi la vostra dipendenza dagli stessi.
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PRIMA SETTIMANA: TEST DELLA MINI PRIVAZIONE

La gi citata colazione. Provate per una settimana a privarvi di zuccheri e carboidrati da quando vi alzate sino all'ora di pranzo, senza trucchi e senza eccezioni, neanche per una mentina. Ci non significa che non dovrete fare la colazione, sarebbe come fare un solitario su un tavolo di vetro guardando da sotto. Farete una bella colazione salata che vi inventerete ed uno spuntino di mezza mattina ugualmente salato. La riuscita del test la potrete stimare in funzione del sacrificio che vi costato. Nessun sacrificio ? Passate al secondo test... Vi siete dovuti impegnare molto ma ce l'avete fatta ? Riflettete sul fatto che quando farete la dieta sarete privati di zuccheri e carboidrati per quaranta giorni e che nella settimana di test ve ne siete privati solo la mattina compensando ampiamente a partire dal pranzo. C' una bella differenza....ma siete pronti per la seconda settimana di prova. Ce l'avete fatta bene, tranne luned e mercoled quando avete pescato un cioccolatino dal vasetto della vostra collega di stanza (tanto non sar un singolo cioccolatino che mette in discussione la mia forza di volont, vi sarete dette) ? Lasciate perdere il dottor Atkins, Leonardo Calconi e i suoi sproloqui sulla prestazione mentale. Godetevi la vita cos come siete.
SECONDA SETTIMANA: TEST DELLA PIZZERIA

In questa settimana per voi ci sono tre cene fuori a giorni alterni: Luned, Mercoled e Venerd oppure Marted, Gioved, Sabato. Tutti insieme coi vostri amici in ristorante o in una bella pizzeria. Non sorridete sotto i baffi pensando che sia una fesseria, anche perch la Domenica sarete impegnati con la vostra compagnia per un quarto giro di

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buona tavola (buona per i vostri amici...). Se avete superato il primo test non dubito che avrete superato anche questo ma, ditemi: Avete ampiamente avvertito i vostri compagni di merenda del vostro stato di persona-sotto-dieta e ne avete parlato con loro tutta la sera mendicando comprensione e sviando la vostra mente (e il vostro naso...) dalle portate che venivano servite a tutti tranne che a voi ? Avete tratto la vostra forza dal branco, quando sarete soli sar diverso. Avete optato per la combinazione 'giorni pari' per evitare Sabato e Domenica consecutivi di supplizio ? La vostra prestazione mentale va maluccio e tendete a confondere intelligenza con furbizia. Il vostro lavoro, o la famiglia, non vi hanno permesso di completare il test ma vi ripromettete di farlo la settimana successiva ? Domanda: devo ridere adesso o la settimana successiva ? Oppure non avete detto nulla a nessuno e vi siete ordinato in tutte e quattro le cene un menu privo di zuccheri e carboidrati (bevande incluse, anche quelle alcoliche...) cos, come fosse la cosa pi naturale del mondo, senza dare spiegazioni e sopportando per intero in silenzio il peso di questa scelta ? Questa risposta vi autorizza ad eseguire il terzo test.
TERZA SETTIMANA: TEST DELL'ACQUA

Ora la volta dei liquidi privi di zucchero e alcol. Niente caff o t dolce, niente vino e birra, niente Coca-Cola e succhi di frutta e Chinotto, niente aperitivo o shangri o wisketto serale, niente Gatorade nel campo da tennis, niente yogurt alla frutta o tazze di latte col Nesquik. Solo acqua, acqua, acqua.
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Avete scovato un liquido con alcool o zucchero che io non ho elencato ed avete tacitato la vostra coscienza dicendovi: "Questo non c' scritto...". Non neanche scritto che voi riuscirete a dimagrire... Avete acquistato una dozzina di bottiglie di CocaCola Zero che non contiene zucchero ma che tampona eccellentemente lo stress psicologico; voi non state ancora facendo la dieta, vi state solo mettendo alla prova... L'acqua minerale un prodotto del capitalismo pi becero che compra ad 1 e rivende a 100 assetando il popolo; l'acqua del rubinetto o sa di cloro o troppo ricca di calcio o chiss da dove viene e voi non vi fidate (per la salvaguardia dei vostri figli, s'intende !). No comment. Avete pensato alla birra, che nell'elenco degli alimenti permessi, ma ne avete intelligentemente dedotto che si tratta di un test e non della dieta e quindi vi avete rinunciato. Siete in pole position.
QUARTA SETTIMANA: TEST DEL NON-TEST

In questa settimana non fate assolutamente nulla: mangiate e bevete ci che volete come avete sempre fatto. Alla fine valutate quale di queste occorrenze fa al caso vostro. "Meno male ! Non ne potevo pi di queste idiozie dei test, non mi servono. Quando decider di iniziare la dieta far sul serio." "Un amico mi ha detto che carni e formaggi fanno malissimo e che un suo amico medico gli ha detto che la moglie di un cugino di un suo paziente addirittura morta per aver seguito la dieta Atkins." "Ho mangiato senza pormi divieti ma alla fine ho
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scoperto che ho assunto complessivamente pochi carboidrati e che lo zucchero l'ho praticamente ignorato. Tutto sommato questo cambiamento non m' dispiaciuto..." Se rientrate nella categoria dell'ultima frase siete pronti ad iniziare la dieta Atkins senza particolari traumi visto che vi siete condizionati in questa direzione per un intero mese. Agli altri suggerisco, senza alcuna ironia, di dimenticare il loro tragico incontro con "Come perdere 11 chili in un mese" e di trovare altrove una strada pi adatta a loro per il dimagramento desiderato.
"Giocare la partita contro se stessi" non una mia idea ma concetto fondamentale del programma di allenamento della forza mentale nel tennis del dottor Jim Loehr. Chi interessato all'argomento pu chiedere alla PTR Foundation www.ptrtennis.it il libro del dottor Loehr.

Leonardo Calconi

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