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La figura di Paolo nelliconografia cristiana

Opere scritte
Ufficiali o canonici:
Scritti che raccontano la storia della figura di Paolo: Atti degli Apostoli (in particolare i capp. 22-26). Scritti di Paolo (le lettere) che raccontano di lui alla maniera, quasi, autobiografica: Galati (1,122,21), Filippesi (3,2-11), 2 Corinti (11,2112,10).

Apocrifi: Atti di Paolo e Tecla. Altri scritti.

Encomium
Nella Grecia antica era un componimento, in versi o in prosa, che celebrava in origine le gesta degli dei e degli eroi, poi qualsiasi azione meritoria. Le sue categorie si usano come modello di presentazione personale. Discorso di supplica, di preghiera o richiesta: Ti raccomando, ti supplico, ascoltate

Categorie usate
a) b) c) d) e) f) Origine Nascita Dove una persona stata allevata Formazione ricevuta Cosa si realizzato nella vita Qualit

Galati
Exordium (1,6-11) Narratio (1,12-2,14) Propositio (2,15-21) Probatio (3,1-4,31) Exhortatio (5,1-6,10)

Narratio (1,12-2,14)
a. Apertura (prooimion) 1,10-12 Il vangelo divino di P. b. Stile di vita (anastroph) 1,13-17 La norma di vita di P. 1,13-14 come persecutore della Chiesa 1,15-17 come predicatore del Vangelo c. Azioni (praxeis) 1,18-2,10 Condotta di P. 1,18-20 In Gerusalemme 1,21-24 In Siria e Cilicia 2,1-10 In Gerusalemme d. Comparazione (synkrisis) 2,11-21 Cefa e Paolo 2,11-14 Marginale: ad Antiochia 2,15-21 Generale: P. e i messianismi della Giudea e. Conclusione (epilogo) 2,21 P. e il favore divino

Chiamata profetica: Gal 1,15-16


Paolo Profeti che mi ha messo Ger 1,5 Is 49,1b da parte e mi ha chiamato Is 49,1c per rivelare a me Is 6 Ez 1 suo figlio in quanto io Ger 1,6 Is 49,6 possa predicare alle nazioni

Discorsi di difesa: Atti 22-26


Categorie descritte da Quintiliano:
Prooemium o Exordium Narratio Probatio Refutatio Peroratio

Captatio benevolentiae
la persona che parla loppositore la persona del giudice dal caso stesso presentato: linee di difesa, fare il punto per la decisione del giudice, il fondamento o largomento di base per la difesa.

Physiognmonia
3 aree di base (Gal 3,28): Status: schiavo o libero Genere: maschio o femmina Ethnos: greco o barbaro
Lidea di fondo che per conoscere una persona e qualcosa del suo intimo si deve osservare anche lesterno di essa: la fisionomia, come uno si veste e aspetti del carattere. La caratteristiche fisiche poi dipendono dal posto di origine della persona, quindi sono geografiche, di un gruppo etnico; dalle somiglianze con gli animali; la descrizione propriamente fisica.

Particolarit somatiche di Paolo


Alcuni passi degli scritti biblici sono stati presi come allusioni implicite a sue particolarit somatiche, ma in realt non possiamo prenderle cos, semplicemente, alla lettera come sono. Per esempio il passo di 2 Cor 11,32-33: "A Damasco, il governatore del re Areta montava la guardia alla citt dei Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e cos sfuggii dalle sue mani".

Altre volte si usato il significato del nome Paolo, cio poco, piccolo o scarso, per dire quindi che era piccolo di corporatura. E ancora l'episodio di Listra (Atti 14,11-12) dove Barnaba e Paolo sono ritenuti Zeus ed Ermete (messaggero di Zeus); Barnaba perch pi anziano, di aspetto pi solenne e di corporatura pi maestosa, mentre Paolo mingherlino e sottile.

Apocrifi: Atti di Paolo e Tecla


La raccolta appare nellAsia Minore, e lopera di composizione certo anteriore al III secolo, essendo il De baptismo di Tertulliano (che cita lopera), composto intorno al 197. Questi, infatti, dice che furono scritti da un anonimo presbitero dellAsia Minore che fu deposto dal suo ufficio in seno alla chiesa perch propagandava una falsa visione di Paolo e un ruolo delle donne nella Chiesa.

"Un uomo di nome Onesiforo, avendo udito che Paolo si avvicinava a Iconio, usc per andargli incontro con i suoi figli Simia e Zerro e con la moglie Lettra per offrirgli ospitalit. Era stato Tito, infatti, a descrivergli laspetto di Paolo, non conoscendolo egli fisicamente, ma solo spiritualmente. Egli percorreva la via regia che conduce a Listra, si fermava ad attenderlo e osservava attentamente i passanti in base alla descrizione di Tito. Scorse Paolo che stava venendo: era un uomo di bassa statura, la testa calva, le gambe arcuate, il corpo vigoroso, le sopracciglia congiunte, il naso alquanto sporgente, pieno di amabilit; a volte infatti aveva le sembianze di un uomo, a volte laspetto di un angelo".

Genere Provenienza geografica Carattere Descrizione fisica


Occhi Voce Statura

Calvizie Gambe storte Buono stato del corpo/corpo vigoroso Sopracciglia unite Naso sporgente Pieno di amabilit

Altri scritti
Giovanni Malala, nella sua opera Chronographia (PG 97, col. 389) descrive Paolo cos: "Paolo mentre visse fu di statura bassa, calvo con testa e barba brizzolate, con bel naso, occhi azzurrognoli, sopracciglia congiunte, carnagione bianca, d'aspetto florido, con barba folta, sorridente per carattere, sapiente, mite, affabile, dolce, animato dallo Spirito Santo, taumaturgo". Niceforo Callisto nella sua opera Historia Ecclesiastica (PG 145, col. 853) si esprime cos nel XIV secolo: "Paolo era piccolo e ristretto quanto a grandezza corporea, fatto come a curva e un po' ripiegato, di bianco aspetto, con segni di una et precocemente avanzata, con testa priva di capelli, sguardo pieno di grazia, sopracciglia piegate in gi: aveva il naso bellamente incurvato e che dominava tutta la faccia, barba folta e piuttosto aguzza ch'era brizzolata come la testa".

Opere figurative
L'iconografia su Paolo:
Pietro e Paolo insieme Paolo da solo Affreschi e mosaici (in particolare dalle catacombe) Scultura (sarcofagi e statue) Arti figurative

Passando alla iconografia, abbiamo una prima testimonianza (IV secolo) in Eusebio nella sua Storia Ecclesiastica (VII, 18, 4), che, parlando di una statua miracolosa e venerata a Cesarea di Filippo, diceva di altre figure dipinte di Pietro e Paolo: "Si diceva che questa statua riportava l'aspetto di Ges. E' rimasta fino ai nostri giorni, e noi entrando in quella citt l'abbiamo vista. N ci si deve stupire che quei pagani abbiano ricevuti benefici dal nostro Salvatore, poich abbiamo anche visto immagini dipinte a colori degli apostoli Pietro e Paolo, e dello stesso Cristo, conservate in quadri". Bisogna comunque andare a Roma per trovare qualcosa di antico in quanto, prima del IV secolo, non abbiamo niente o quasi a nostra disposizione e soprattutto nella Palestina.

Pietro e Paolo
Le notizie sul culto di Pietro e Paolo (in una medesima commemorazione liturgica) sullAppia risalgono alla Depositio Martyrum (lista del 336 compilata nel 354 da F. D. Filocalo) che al 29 giugno ricorda la commemorazione di Pietro ad catacumbas e di Paolo sullOstiense, con lindicazione dellanno 258 (Tusco et Basso consulibus) da intendersi come data di fondazione del culto.

Nel Martirologio Geronimiano (431-450), di un secolo successivo alla Depositio, la festa del 29 giugno ricordata per S. Pietro al Vaticano sullAurelia, per S. Paolo sullOstiense e per entrambi a S. Sebastiano (utruquae in Catacumbas). Quindi, alla met del V secolo il 29 giugno si invitava la comunit a recarsi al Vaticano per venerare Pietro, sullOstiense per venerare Paolo e a S. Sebastiano per venerare insieme i due principi degli apostoli. La festa, come ritiene il Duchesne, veniva celebrata in tre luoghi distinti, sebbene nella Depositio Martyrum del 354 non venga nominato il Vaticano, probabilmente perch in quellanno la basilica di S. Pietro era ancora in costruzione. Cos, in quel periodo, ad catacumbas sarebbe avvenuta anche la commemorazione di Pietro singolarmente.

La Guarducci ci dice che la scelta del 29 giugno fu intenzionale poich in tale giorno ricorreva la festa di Romolo a cui fu poi dedicato un mausoleo nella villa di Massenzio (306-312) sempre sullAppia. Si tratta di una conquista cristiana del tempo pagano con una sovrapposizione della festivit dei fondatori (di Roma e della chiesa), probabilmente nellintento di ricompaginare la Chiesa romana sotto legida dei due apostoli fondatori, dopo la persecuzione di Decio (249251) e durante quella di Valeriano (253-260). Si discute se listituzione della festa fosse stata accompagnata dal momentaneo trasferimento delle reliquie (traslazione dei corpi, secondo il Duchesne) degli apostoli nella localit ad catacumbas, per poi essere riportate, in et costantiniana, al loro posto di origine.

Domitilla

Comodilla

Santi Marcellino e Pietro

Santa Maria Maggiore

Santa Pudenziana

Ravenna

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