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LA REPUBBLICA 23
DIARIO
di
ALLINTERNO
ALLINTERNO
MARCO POLITI
GILLES KEPEL
Il no al comunismo e al capitalismo
ADRIANO SOFRI
BERNARDO VALLI
KAROL Wojtyla riuscito a trasformare il declino fisico in un trionfo. La sua resistenza alla malattia, che lo piega e lo paralizza, ha qualcosa di epico. Piet? Piuttosto ammirazione. Questo il sentimento che suscita. Quel mostrarsi sofferente, come se fosse in bilico allestremo limite della vita, equivale a una sfida. Il mondo scruta con apprensione la sua figura cercando di leggervi lesito della lotta: ed con stupore che vede affiorare tanta forza di volont dalla decrepitudine. Esibendola, Wojtyla d gloria, nobilt, alla vecchiaia e al dolore, in unepoca in cui i valori estetici sono lesatto opposto. Sono ostili ad entrambi. Non sar facile scegliere il successore. Dopo un papa di tal fatta, che sembra un imperatore ritagliato nella pietra medievale di una cattedrale, il cardinale su cui si fermer lo Spirito Santo rischier di apparire un parroco smarrito in unumanit con poco o punto tempo per pregare o pensare allaldl.
WOJTYLA.
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LE TAPPE PRINCIPALI
16 OTTOBRE 1978 Karol Wojtyla , a 58 anni, eletto pontefice con 99 voti su 111. il primo papa non italiano dal 1523. Rimarr celebre lesordio: Sono venuto da lontano: se sbaglio mi corigerete.
15 MARZO 1979 Pubblica la sua prima enciclica, la Redemptor hominis, nella quale spiega che ha scelto di chiamarsi Giovanni Paolo II per riallacciarsi alleredit dei predecessori.
2 GIUGNO 1979 Primo viaggio in Polonia dal 2 al 10 giugno. Riceve unaccoglienza trionfale e lancia appelli alla collaborazione tra Chiesa, Stato e popolazione. Visita i campi di concentramento nazisti
I SUOI LIBRI
KAROL WOJTYLA Amore e responsabilit Marietti 1980
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LELEZIONE
KAROL WOJTYLA Varcare la soglia della speranza (a cura di Vittorio Messori) Mondadori 1994
Non so se posso bene spiegarmi nella vostra, nella nostra lingua italiana. Se sbaglio, mi corigerete
superando le frontiere geografiche, politiche e culturali. Infinite sono le volte in cui nei suoi viaggi e interventi ha dato voce ai disperati della terra, allanelito di sviluppo delle nazioni povere, ai diritti dei deboli nelle societ opulente, al senso di responsabilit che deve animare chi ha pi potere politico ed economico. E lui che oggi, di fronte alle tentazioni di onnipotenza dellunica superpotenza rimasta, difende il principio che il mondo va considerato una comunit di nazioni con regole ed istanze di arbitraggio condivise e non unarena di gladiatori. Avvocato della dignit della persona SAN PIETRO, 16 umana, GioOTTOBRE 1978 vanni Paolo II ha difeso e difende i diritti anche di quella famiglia speciale che sono le nazioni e gli stati. Ieri nella lotta contro il partito-padrone di
stampo sovietico, oggi nel contrastare il capitalismo selvaggio diffusosi dopo il crollo del Muro. La sua credibilit ha una radice precisa. Il misticismo e lintensa preghiera. Chi lo ha visto pregare da vicino non dimenticher mai il suo trasfigurarsi nella ricerca intima del suo Dio. Nella stagione dellindifferenza ha mostrato che la fede qualcosa di vivo, che interpella lesistenza, e non un residuo del passato. Anche da chi non praticante o segue altre fedi Karol Wojtyla percepito come uomo di Dio. Per questo ha potuto lanciarsi in imprese con cui nessun pontefice romano si era mai misurato. Il solenne mea culpa pronunciato in San Pietro nellanno giubilare, atto di penitenza per gli errori e gli orrori commessi dalla Chiesa cattolica nei secoli. E le grandiose assemblee di preghiera ad Assisi con i capi delle pi varie religioni. Su suo impulso risuona oggi un nuovo comandamento, che rovescia i fondamentalismi: uccidere in nome di Dio, pretendere di abusare del suo nome per seminare morte e violenza, un peccato e una bestemmia. Non morir del tutto, ha confidato serenamente aglintimi nei giorni scorsi, citando unode di Orazio. Pochi sanno che il poema ha un incipit fulminante: Ho eretto un monumento pi durevole del bronzo.... La zampata dorgoglio di un pontefice gi diventato storia.
KAROL WOJTYLA Dono e mistero Nel cinquantesimo anniversario del mio magistero Libreria Editrice Vaticana 1996 KAROL WOJTYLA Tutte le opere letterarie Testo polacco a fronte Bompiani 2001 KAROL WOJTYLA Trittico romano Meditazioni Libreria Editrice Vaticana 2003
BILL CLINTON
La ringraziamo. Per tanti anni Lei ha innalzato i nostri spiriti e toccato i nostri cuori. Per tanti anni Lei ci ha sfidato a pensare alla vita non per ci che possiamo accumulare per noi stessi, ma per ci che possiamo dare di noi stessi
HELMUT KOHL
Quel giorno, sotto la Porta di Brandeburgo, Giovanni Paolo II ed io ci trovammo soli. Certo, eravamo circondati da migliaia e migliaia di persone, ma nononostante ci, molto soli
potenti, aveva intesa dare una delicata lezione anche a me. Lei mi chiede se condivido il giudizio di chi afferma che senza Wojtyla il muro di Berlino non sarebbe caduto. La prima cosa che il Papa disse fu che non si doveva avere paura. Quelle parole, nei Paesi del patto di Varsavia, furono ufficialmente cancellate. Cos capimmo che erano i dittatori ad avere paura. Definirei questo Papa provvidenziale e decisivo. Come sar il mondo quando Wojtyla non ci sar pi? Il suo travolgente effetto sar sempre pi grande. E una presenza ormai irreversibile: Wojtyla non ci lascer mai. Quale effetto mi fa assistere alla sua malattia? Mi commuove. Vorrei che si riguardasse per vivere il pi a lungo possibile, cos da indicarci la strada. Non sappiamo dove andare e il mondo ha bisogno di lui. Per dobbiamo riflettere su cosa vuole dire Wojtyla mostrando la sua fragilit. Questo Papa e rester la forza dei deboli. (testimonianza raccolta da Giampaolo Visetti)
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29 SETTEMBRE 1979 Primo viaggio negli Usa. Il 2 ottobre parla per la prima volta allOnu, dove riafferma i valori della dignit umana. Il 6 ottobre il presidente americano Jimmy Carter lo riceve alla Casa Bianca.
13 MAGGIO 1981 Durante unudienza pomeridiana a piazza San Pietro, gravemente ferito al basso ventre da alcuni colpi sparati dal turco Al Agca. Rester al policlinico Agostino Gemelli per venti giorni.
2 MARZO 1983 Viaggio in Portogallo, Costa Rica, Nicaragua, Panama, El Salvador, Guatemala, Honduras, Haiti. Il 6 marzo a El Salvador prega sulla tomba del vescovo Oscar Romero.
16 LUGLIO 1984 Breve vacanza sulle nevi dellAdamello, dove oltre a sciare sincontra con il presidente Sandro Pertini. Cinque mesi prima il Papa ha firmato il nuovo Concordato tra Italia e Santa Sede.
I LIBRI SU DI LUI
LUIGI ACCATTOLI Karol Wojtyla. Luomo di fine millennio San Paolo edizioni, 1998 JUAN ARIAS Lenigma Wojtyla Borla, 1986 ALAIN DE BENOIST La strategia di Giovanni Paolo II Arianna Ed. 2002 CARL BERNSTEIN - MARCO POLITI Sua santit Giovanni Paolo II e la storia segreta del nostro tempo Rizzoli, 1996 DOMENICO DEL RIO Karol il grande. Storia di Giovanni Paolo II Edizioni Paoline, 2003 PAOLO FLORES DARCAIS Etica senza fede Einaudi, 1992 FILIPPO GENTILONI Karol Wojtyla. Ritratto non stereotipato di un papa di fine millennio Baldini e Castoldi, 1996 ALCESTE SANTINI Con Giovanni Paolo II per le vie del mondo. La nuova geografia del papato Rubbettino, 2000 GIAN CARLO ZIZOLA Lultimo trono. Papa Wojtyla e il futuro della Chiesa Edizioni Il Sole 24 Ore, 2001
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Non abbiate paura! Non dobbiamo temere la verit. Non bisogna aver paura degli uomini, Non abbiate paura di dio
VACLAV HAVEL
Oggi sto partecipando a un miracolo. Nel paese devastato dallideologia dellodio arriva oggi il messaggero dellamore. Nel paese devastato dal governo degli ignoranti arriva il simbolo vivo della speranza.
Berlino crollato, lo si deve soprattutto al Papa. Io penso che Il Santo Padre sia soprattutto un uomo di pace, e la strada che ha avvicinato lEst e lOvest sarebbe stata molto pi ardua e lunga, senza il suo contributo. E tuttavia io credo anche che senza la perestrojka, i cambiamenti intervenuti alla fine degli anni Ottanta in Urss, la politica del nuovo pensiero e dellinterdipendenza del mondo, sarebbe stato impossibile cambiare le cose. Io avrei molto desiderato, allora, di poterlo invitare a Mosca. So che questo anche il desiderio del Papa. Purtroppo i tempi della storia sono lunghi, a volte pi lunghi di quanto noi desidereremmo. Tra la chiesa cattolica e quella russo-ortodossa le divisioni sono molto antiche. Per di pi oggi la chiesa russo-ortodossa sta affrontando un difficile percorso di rinascita che richiede a tutti molto tatto e grande sensibilit. (Testimonianza raccolta da Fiammetta Cucurnia)
JACQUES CHIRAC
Il nostro mondo, cos lacerato dai conflitti, segnato dallincomprensione e talvolta dallodio per laltro ha il pi grande bisogno del suo messaggio di pace, di fraternit di esigenza umanistica, e di etica.
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LE TAPPE PRINCIPALI
10 FEBBRAIO 1986 Storica visita alla Sinagoga di Roma dove viene accolto dal rabbino capo Elio Toaff il primo papa della storia che entra in una sinagoga
31 MARZO 1987 Viaggio nel Cile di Augusto Pinochet A giugno riceve in Vaticano Kurt Waldheim, il presidente austriaco dal passato nazista, malgrado le proteste delle comunit ebraiche
15 AGOSTO 1988 Pubblica la lettera pastorale Mulieris dignitatem, il documento sulla dignit della donna, nel quale elogia il genio femminile, ma conferma limpossibilit del sacerdozio per le donne
I VIAGGI
POLONIA giugno 1979 IRLANDA E STATI UNITI settembreottobre 1979 TURCHIA novembre 1979 KENYA maggio 1980 FILIPPINE GIAPPONE febbraio 1981 NIGERIA febbraio 1982 ARGENTINA giugno 1982 LISBONA COSTA RICA marzo 1983 POLONIA giugno 1983 LOURDES agosto 1983 AUSTRIA settembre 1983 COREA THAILANDIA maggio 1984 CANADA settembre 1984 SANTO DOMINGO ottobre 1984 PER gennaio febbraio 1985 KENYA agosto 1985 INDIA gennaio febbraio 1986 COLOMBIA luglio 1986 BANGLADESH AUSTRALIA novembre dicembre 1986 POLONIA giugno 1987 URUGUAY maggio 1988 ZIMBABWE settembre 1988 MADAGASCAR maggio 1989 COREA ottobre 1989
LAPERTURA
Apprezziamo le varie religioni non cristiane, nel loro sforzo di rispondere agli oscuri enigmi della condizione umana.
ASSISI, OTTOBRE 1986 GIORNATA PER LA PACE
PIETRO INGRAO
Io non sono credente, e in generale non subisco il fascino di Giovanni Paolo II. Ma nella tragica occasione della guerra contro lIraq, dal Pontefice sono venute parole alte e di grande coraggio. Ha messo in movimento forze nuove
arol Wojtyla sale sul soglio pontificio in un momento in cui il mondo musulmano vede lascesa dei movimenti politici islamici; come ho scritto ne La rivincita di Dio, layatollah Khomeini prende il potere e instaura la teocrazia in Iran; daltra parte negli Usa Ronald Reagan sta mettendo a punto la sua politica infarcita di motivi religiosi (Dio ha messo lAmerica tra i due Oceani per governare il mondo...), e i telepredicatori cominciano ad acquistare un peso anche politico negli Stati Uniti. In Israele era da poco salito al potere Begin, sotto limpulso della crescente importanza dei movimenti ultraortodossi. Le varie forme di questo fenomeno rafforzano nel nuovo Papa la volont di ricristianizzazione. Nel contesto mondiale il Pontefice scorge nellAfrica il primo punto di attrito tra Islam e Cristianesimo, dove si confrontano le missioni cristiane e il pro-
selitismo islamico. Sua intenzione quella di mettere ordine nei rapporti tra le fedi, anche a seguito dello smacco subito dalla vicenda dei colloqui tra esponenti islamici e cristiani organizzati (tra il 72 e il 76) in Libia dal colonnello Gheddafi. Nello stesso tempo in Europa acquista sempre pi peso il partito di coloro che vedono nellaumento dellimmigrazione dai paesi islamici, la possibilit di recuperare le radici cristiane del Vecchio continente. Il Papa apre dunque allIslam per poter stabilire un con-
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Shoah in Polonia, di credente radicato nelle Scritture ebraiche. Nella sinagoga di Roma, durante la prima visita di un papa a un tempio ebraico, ha definito gli ebrei fratelli maggiori (usando lespressione del poeta polacco Mickiewicz). Ha capito il bisogno di sicurezza dIsraele e ne ha riconosciuto lo Stato, vincendo le incertezze della diplomazia vaticana. La sua visita in Israele, tra il Muro del Pianto (dove
GIULIO ANDREOTTI
Quel giorno ero al Palasport di Mantova, Stavo tenendo un comizio, quando mi consegnarono un bigliettino. Eletto il papa, cera scritto. Continuai a parlare come se niente fosse. Mi mandarono un altro biglietto: E un papa straniero....
ha lasciato una richiesta di perdono per lantisemitismo), i luoghi santi cristiani, il memoriale della Shoah, i luoghi santi islamici, ha rappresentato un capolavoro wojtiliano. Per un attimo sembrato che la convivenza pacifica fosse pi possibile, ma tutto stato travolto dal conflitto. Lecumenismo del papa slavo ha per nei cristiani i suoi primi interlocutori. Non si contano le visite ecumeniche: da Canterbury anglicana al Consiglio ecumenico delle Chiese ginevrino, dal patriarcato ortodosso di Romania allArmenia dove ha riconosciuto il Metz Yeghern (lolocausto armeno nella prima guerra mondiale). E rimasta chiusa invece la frontiera della Russia ortodossa dove il papa polacco sogna da sempre di recarsi. I russi temono la presenza cattolica nella loro terra e vi leggono la riedizione del disegno di espansione cattolica e polacca nelle terre di Mosca. A poco sono valse le assicurazioni di Roma e, mentre continuano i contatti, il patriarca russo Alessio II si nega ad un incontro con il papa. Tuttavia, nonostante gli evidenti problemi tra cristiani, c una novit di prospettiva: i cristiani disuniti sono passati dallignoranza vicendevole e dalla scomunica a un tempo in cui si sentono una famiglia di comunit. Come in tutte le famiglie, le liti (anche forti) non mancano. Il papa di fatto il pi autorevole leader di questa famiglia. Wojtyla tiene allecumenismo. Lo ha mostrato fin dallinizio del suo pontificato, quando non ascolt il consiglio dei servizi segreti francesi di evitare, per motivi di sicurezza, il viaggio ecumenico a Istanbul dal patriarca ortodosso. Gi Ali Agca aveva esternato le sue minacce. Nel 1979 gli ambienti di Istanbul, tra islamismo e nazionalismo, avevano avviato il progetto che port poi allattentato in piazza San Pietro. Da venticinque anni, tra successi e insuccessi, Giovanni Paolo II sulla frontiera del dialogo con cristiani e non cristiani. Critiche, esterne e interne alla sua Chiesa, non gli sono mancate. Il papa non depotenzia con il dialogo la missione cristiana? Non si piega ad un dialoghismo politically correct? Il papa dellidentit cattolica non pu essere accusato di svenderla. La sua una posizione meditata. La Chiesa di Roma che, nel secondo dopoguerra, con Pio XII, rifiut un rapporto con le religioni chiudendosi in una magnifica solitudine, oggi appare schierata per il dialogo. Nella sua esperienza del mondo contemporaneo, ha colto il bisogno di rafforzare la convivenza pacifica sulla scena internazionale e nelle situazioni locali. Wojtyla disse ai cristiani libanesi, travagliati dalla guerra e alla ricerca di una convivenza con i musulmani: Spetta a voi far cadere i muri... vostro compito costruire ponti. Il papa, che ha lottato contro il Muro di Berlino, sente suo e dei cristiani lancor pi difficile compito di costruire ponti.
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1 DICEMBRE 1989 Il Papa riceve per la prima volta in Vaticano lallora segretario del Pcus, Mikhail Gorbaciov, accompagnato dalla moglie Raissa
25 DICEMBRE 1990 Giovanni Paolo II dedica la sua omelia di Natale contro la guerra del Golfo Frequenti e appassionati i suoi interventi pacifisti
1 GENNAIO 1991 Pubblica la Centesimus Annus, lenciclica sul lavoro per il centenario della Rerum Novarum, la prima enciclica sociale scritta da un papa, Leone XIII
31 OTTOBRE 1992 Con un intervento alla Pontificia Accademia delle Scienze, riabilita Galileo Galilei cancellando lantica condanna comminata dalla Chiesa allo scienziato
I VIAGGI
di affrontare con la convocazione del Secondo Concilio Ecumenico Vaticano. Come risultato, il documento noto come Nostra Aetate, pubblicato nel 1965, ripudiava categoricamente linsegnamento del disprezzo verso gli ebrei e introduceva la rivoluzione positiva nellinsegnamento della Chiesa per quanto riguardava il popolo ebraico e il giudaismo, e ci ha continuato negli ultimi trentanni. In questo documento, la Chiesa respingeva lidea di una responsabilit collettiva e perpetua per la morte di Ges, affermava il Patto Divino con il popolo ebraico come eterno e non sciolto e condannava lantisemitismo. Dopo Nostra Aetate, il Vaticano, e Papa Giovanni Paolo II in particolare, ha accelerato il processo di riconciliazione cattolica con il popolo ebraico, affermando lesistenza di un legame speciale con esso e condannando inequivocabilmente il peccato di antisemitismo. Nel 1990, il Papa conferm anche la dichiarazione fatta a Praga dal Cardinale Cassidy, Presidente della Commissione Vaticana per le Relazioni Religiose con gli Ebrei, che il fatto che lantisemitismo abbia trovato posto nel pensiero e nellinsegnamento cristiano, richiede un atto di Teshuv (pentimento) da parte sua. Lo stesso anno, ricevendo lAmbasciatore della Germania unita, Papa Giovanni Paolo II disse che per i cristiani, il pesante fardello della colpa per lassassinio del popolo ebraico deve essere un richiamo continuo al pentimento, cos potremmo superare ogni forma di antisemitismo e stabilire nuove relazioni con la nostra sorella nazione del Vecchio Patto. () Papa Giovanni Paolo II aveva gi espresso il suo personale riconoscimento della centralit di Israele per gli ebrei nel suo discorso ai leader della comunit ebraica di Miami, l11 settembre 1987, dichiarando che dopo il tragico sterminio della Shoah, il popolo ebraico ha cominciato un nuovo periodo della sua storia. Esso ha diritto a una patria, come ogni nazione civile, secondo i dettami della legge internazionale [ed ci che ci auguriamo] per gli ebrei che vivono nello Stato di Israele . () Non possibile mettere il passato alle nostre spalle in una notte. Rimangono profonde differenze teologiche e anche differenze nella memoria storica e nellinterpretazione del passato. Tuttavia, siamo indubbiamente entrati in una nuova era di rapporti ebraico-cattolici, in un viaggio di riconciliazione e collaborazione di cui la visita del Papa in Israele rappresenta una pietra miliare. (copyright, Ministero degli Esteri di Israele - traduzione di Guiomar Parada)
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GUINEA gennaio febbraio 1990 CECOSLOVACCHIA aprile 1990 MESSICO maggio 1990 TANZANIA settembre 1990 POLONIA giugno 1991 ALBANIA aprile 1993 DENVER agosto 1993 LITUANIA LETTONIA ESTONIA settembre 1993 MANILA gennaio 1995 JOHANNESBURG NAIROBI settembre 1995 SARAJEVO aprile 1997 REPUBBLICA CECA aprile 1997 BEIRUT maggio 1997 CUBA gennaio 1988 CITT DEL MESSICO gennaio 1999 MONTE SINAI febbraio 2000 TERRASANTA marzo 2000 FATIMA maggio 2000 SIRIA maggio 2001 TORONTO luglio 2002 POLONIA agosto 2002 SPAGNA maggio 2003 CROAZIA giugno 2003 BOSNIA ERZEGOVINA giugno 2003 SLOVACCHIA settembre 2003
Cari amici e fratelli ebrei, voi siete i nostri fratelli prediletti, i nostri fratelli maggiori
SINAGOGA DI ROMA 13 APRILE 1986
nale impegno di Papa Giovanni Paolo II a portare a una rottura radicale con la precedente teologia. Su Giovanni Paolo II ha indubbiamente influito la sua esperienza durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche i suoi incontri personali su questo argomento, in particolare quelli con Jules Isaac. Cos, questo fu uno dei punti centrali che Giovanni XXIII tent
fronto grazie al quale si confermi la saldezza e la forza delle radici cristiane. In questi primi anni viagger molto nei paesi islamici (Sudan, Marocco, Siria) per riconoscere lIslam e mostrare che la Chiesa non cede di fronte allespansionismo religioso dei fedeli della Mecca. Il motivo di fondo dei suoi viaggi non tanto il proselitismo in luoghi dove i cristiani sono la minoranza, ma piuttosto un monito sulla forza del cattolicesimo. Giovanni Paolo II si infatti confrontato con lo scacco del dialogo tra le re-
ligioni avviato dai predecessori, allorquando molti cattolici hanno scoperto che gli interlocutori si erano disposti al dialogo solo per riaffermare la supremazia del loro credo. Questo Papa ha riaffermato lidentit cattolica cos come aveva fatto nei confronti dellaltra grande sfida del suo tempo: la secolarizzazione della societ occidentale. E in tutti questi anni lidea del Papa non mutata: riconoscere le istanze musulmane per riaffermare lidentit cattolica, anche in quanto espressione cristiana per eccellenza. Neanche l11 settembre ha cambiato questo orientamento: il cattolicesimo incarnato dal Papa ha riaffermato la volont di rappresentare lideologia dellOccidente. Nello scontro di civilt scaturito dall11 settembre, il cattolicesimo trova unoccasione per recuperare il suo ruolo dideologia centrale.
Abbiamo sentito Sua Santit Giovanni Paolo II predicare con inesauribile energia la fratellanza fra tutti i popoli, ai milioni di donne e uomini accorsi a Roma. Di questa sua opera, della sua prorompente umanit, noi gli siamo grati
FAUSTO BERTINOTTI
La voce di Giovanni Paolo II si fa sentire contro il neoliberismo, come quella di Fidel Castro. Papa Wojtyla parla oggi delle attese dellAmerica Latina e dei poveri di tutto il mondo
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LE TAPPE PRINCIPALI
8 MAGGIO 1993 Pochi giorni dopo il ritorno dalla prima visita nellAlbania post-comunista, pronuncia una storica condanna della mafia ad Agrigento: Mafiosi convertitevi! Un giorno verr il giudizio di Dio.
20 OTTOBRE 1994 Esce Varcare la soglia della speranza (Mondadori), il libro intervista con il papa curato da Vittorio Messori: con oltre 20 milioni di copie vendute nel solo 94 uno dei maggiori best seller della storia
25 MARZO 1995 Pubblica lenciclica Evangelium vitae che ribadisce la condanna di aborto, eutanasia e contraccezione. A gennaio era stato a Manila: davanti a lui si erano radunati oltre quattro milioni di fedeli.
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Il dialogo unidirezionale, insomma: si parte dal riconoscimento che sarebbe di poco aiuto una filosofia che non procedesse alla luce della ragione secondo propri principi, ma si prosegue con lintimazione che ogni sistema filosofico deve riconoscere la priorit del pensare filosofico, da cui trae origine e a cui deve servire in forma coerente, per concludere che tale pensare filosofico fa FEDE E VERIT corpo unico con un nucleo di conoscenze filosofiche la cui presenza costante nella storia del pensiero: nucleo, guarda caso, che ENCICLICA coincide con FIDES ET RATIO la capacit di conoscere Dio, la verit e il bene oltre che alcune norme fondamentali che risultano comu-
Non possibile conoscere a fondo il mondo e gli avvenimenti della storia senza professare la fede in Dio
nemente condivise. Si tratta del Dio della Chiesa di Roma, beninteso, e della morale propugnata dal suo sommo Pontefice (contestata e disapplicata dalla maggioranza del suo stesso gregge, come conferma ogni inchiesta diocesana). Nessuna meraviglia, perci, che tutto si riduca allennesima riaffermazione del valore incomparabile della filosofia di san Tommaso e della pretesa che il Magistero ecclesiastico pu e deve esercitare autoritativamente, alla luce della fede, il proprio discernimento critico nei confronti delle filosofie e delle affermazioni che si scontrano con la dottrina cristiana. Di diverso dal Sillabo c solo la vernice sintattica. Si dir che un Papa non pu affermare diversamente. Probabile. Ma perch voler spacciare il dogma di sempre per un colloquio alla pari con la ragione che dubita? In realt il papato di Karol Wojtyla sembra ossessionato proprio dal timore di cedimento alle sirene del dubbio, di una deriva protestante, insomma, in agguato per la Chiesa. Se il futuro cattolico fiorir in questo arroccamento dogmatico, o nel s s, no no evangelico, religione degli ultimi, non sta a noi dirlo.
Il Papa sostenitore di una tendenza cooperativa fra le religioni. Lui ci crede e vorrebbe fare di pi. Guardate quel che successo con il mea culpa sugli scismi ortodosso e protestante. I cardinali si sono opposti al gesto del pontefice
EMANUELE SEVERINO
Papa Wojtyla dice oggi quel che la chiesa ha sempre detto e cio che il cristiano non pu vivere in contrasto con la sua fede e deve quindi trasformare la societ in cui vive in modo che tra societ e fede cristiana regni una profonda armonia
richi speciali. Aveva 23 anni quando fu catturato il 13 maggio 1981 mentre cercava di allontanarsi pistola in pugno dal colonnato di piazza S. Pietro, ora ne ha 45 e aspetta con ansia il momento di uscire per sempre dal suo incubo. Agca ha scontato tutto il periodo richiesto per un atto che, ricorda, ha solo ferito, non ucciso un uomo, bench fosse il papa. E per questo ha fatto in Italia 19 anni di carcere in isolamento quasi totale. Da allora, dopo la grazia accordatagli dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi (dietro intesa con le autorit vaticane), rinchiuso a Kartal Maltepe. Non pi per il tentato omicidio del papa, n per quello di Abdi Ipekci, direttore del quotidiano Milliyet, ma per una serie di furti e rapine compresa quella a un furgone di gazzosa. Sette anni, di cui ora ne mancano allappello poco meno di quattro. Eppure Agca, nonostante le astuzie, le smentite, le finte pazzie, mantiene dopo oltre 22 anni di internamento una lucidit invidiabile. Difatti,
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15 NOVEMBRE 1996 In occasione del cinquantesimo anniversario del suo sacerdozio pubblica il volume autobiografico Dono e mistero. Nellottobre si era ricoverato al Gemelli per un intervento di appendicite.
10 MAGGIO 1997 Storico viaggio in Libano dove celebra, a Beirut, la messa davanti a duecentomila persone. Il 24 agosto invece a Parigi per unoceanica giornata mondiale della giovent.
21 GENNAIO 1998 Wojtyla vola a Cuba e incontra Fidel Castro allAvana. Nello stesso anno, a marzo accompagna con la lettera Una riflessione sulla Shoah il documento vaticano Noi ricordiamo.
24 DICEMBRE 1999 Apre la Porta Santa in San Pietro per il Grande Giubileo del 2000, facendo seguito alle parole che gli aveva detto il cardinale Wyszynski: Dovrai guidare la Chiesa nel Terzo Millennio.
LE ENCICLICHE
1990 Redemptoris missio, sullimpegno missionario della Chiesa: il testo-base del pontificato di Wojtyla sul ruolo che migliaia di religiosi e religiose svolgono nelle terre di missione per aiutare i bisognosi e diffondere la parola di Dio. 1991 Centesimus annus, sulle questioni del lavoro e della giustizia sociale. Con questa enciclica, papa Wojtyla celebra i cento anni dallenciclica Rerum novarum del pontefice Leone XIII 1993 Veritatis splendor sulla importanza della morale cattolica: il Papa ribadisce, tra laltro, la condanna dellaborto e del controllo delle nascite 1995 Evangelium vitae, sui problemi etici della societ attuale 1995 Ut unum sint, argomenti ecumenismo e unit dei cristiani 1998 Fides et ratio, sul rapporto tra la fede e la ragione 2003 Lultima enciclica si intitola Ecclesia de Eucharistia, sulla Eucaristia nel suo rapporto con la Chiesa
nismo di Reagan, convinto di potere e dovere convertire i sudditi di Mosca alla vera fede quella nei valori americani/universali di libert e democrazia. E c molto di geopolitico e di strategico, oltre che di profondamente patriottico, nel sostegno coordinato con gli americani - del papa polacco a Solidarnosc e ai movimenti che nellEst si apprestano a dare lultima spallata al fatiscente edifi- MERCATO E SOCIET cio imperialcomunista. Per consentire cos allEuropa di respirare con i suoi due polmoni, come ama ripetere Giovanni Paolo II. GIORNATA DELLA Sino a poco PACE, GENNAIO 1999 tempo fa, pareva che nei libri di storia questo papa fosse destinato ad essere classificato come il liquidatore dellimpero sovietico, il
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Il libero mercato da s non pu garantire il bene comune, perch ci sono molti bisogni umani che non hanno posto nel mercato
BONO
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non ha mai detto niente di veramente credibile, mai rivelato nulla di compromettente soprattutto per altri sul perch di quel gesto. Ha continuato a ripetere, da attore consumato, la versione che lo ha portato fuori dallItalia, di un gesto isolato fatto da un giovane disperato. Ma senza mai avallare, tranne quando gli faceva comodo, lipotesi di un complotto internazionale, smentita puntualmente. Linchiesta, da molti anni ormai, chiusa, e gli stessi magistrati che lhanno condotta, Rosario Priore su tutti, ammettono di essersi trovati alla fine di fronte a ostacoli insormontabili. Agca nicchia. Non conferma e non smentisce. Rivela a po-
Giovanni Paolo II quanto si possa sperare di pi funky per un pontefice romano. D limpressione di uno dal quale, quando era giovane, avresti temuto un pugno. Oggi tutta quellenergia rivolta allo spirito
JEAN GUITTON
Giovanni Paolo II un papa straordinario, inimitabile, profondamente altro da ogni suo predecessore, che innova la Chiesa a molteplici livelli. Senza esclusione alcuna
liberatore della Polonia e degli altri paesi oppressi dal tallone sovietico. Forse si esagerato il suo ruolo nellabbattimento del Muro, frutto delleffetto combinato delloffensiva reaganiana e delle pulsioni suicide dei vertici sovietici oltre che dellinettitudine di Gorbaciov, partito per riformare lUrss e ridotto a presiedere al suo smantellamento. Ma senza il papa polacco, il processo sarebbe stato meno tumultuoso e non esibirebbe lo stigma di un cambiamento depoca non solo geopolitico ma anche spirituale. Contrariamente alle aspettative di molti, il secondo Wojtyla non si pero assoggettato al compito di benedire la bandiera dei vincitori. Per lui, la caduta del comunismo era appunto un evento anzitutto spirituale. Non comportava ladesione al modello di vita americano, tantomeno lesaltazione del capitalismo trionfante. La sconfitta dellEst non doveva ridursi a vittoria dellOvest. Lidea di una sola superpotenza, capace di dettare i suoi voleri e la sua cifra esistenziale al resto del mondo, non poteva essere accettata dal capo della Chiesa cattolica, dunque universale. In termini geopolitici, questo approccio si traduceva nel rifiuto di costruire nuovi Muri, persino pi divisivi del Muro di Berlino. Stavolta non contro il comunismo, ma contro lislam. L11 settembre ha misurato la distanza fra America e Chiesa romana nella visione del mondo. Mentre il presidente degli Stati Uniti attingeva alla retorica della crociata contro il terrorismo islamico, il papa di Roma evitava ogni riferimento allo scontro di civilt. Anzi, si preoccupava di mostrare la propria avversione per la teoria della guerra preventiva e per la pratica della guerra allIraq; non ultimo, per il tono clericale con cui a Bush capitato di propagandarla. Di papa ne basta uno. Molti in Vaticano sono convinti che lo scandalo degli abusi sessuali compiuti da preti americani sia una perfida risposta della leadership Usa alle critiche di Wojtyla, che in questi anni hanno investito le scelte politiche e morali della superpotenza a stelle e strisce. Sicuramente non cos. Ma la reciproca incomprensione e diffidenza fra Casa Bianca e Chiesa cattolica rester il lascito geopolitico pi controverso di questo papato. Controverso persino nello stesso corpo ecclesiastico. Il giorno in cui a San Pietro abiter un uomo meno carismatico, questa ed altre crepe che incrinano la facciata di Santa Romana Chiesa appariranno nella loro profondit. Cos forse scopriremo nellirripetibile antimodernit di Wojtyla il filo rosso del suo papato.
30 LA REPUBBLICA
LE TAPPE PRINCIPALI
20 MARZO 2000 Prega davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme. Il 13 maggio annuncio della rivelazione del terzo segreto di Fatima. Dal 19 al 22 agosto giornata mondiale della giovent a Roma.
6 GENNAIO 2001 Con Novo millennio ineunte firma le direttive pastorali per il millennio. Tra i viaggi pi significativi, in maggio, quello in Siria, in giugno in Ucraina. A Yerevan ricorda le vittime del genocidio armeno.
24 GENNAIO 2002 Ad Assisi Giornata di preghiera per la pace nel mondo. Il 16 giugno santifica Padre Pio, il 6 ottobre Escriv di Balaguer, fondatore dellOpus Dei. 14 novembre, visita il Parlamento italiano.
10 FEBBRAIO 2003 Invia a Baghdad il cardinal Etchegaray e si appella contro la guerra in Iraq. A settembre, in Slovacchia, mostra forti segnali di sofferenza. Il 16 ottobre, saranno 25 anni di pontificato.
uando Stalin a Potsdam, 1945, pronunci la sua famosa battuta (ammesso che labbia davvero pronunciata): Quante Divisioni ha il Papa?, pot contare su una vasta e consolidata ammirazione. Che la ragione stia dalla parte della forza, e che la forza, quando sia schiacciante, faccia a meno della ragione, era un luogo comune del pensiero politico, e Stalin laveva solo spinto allo stremo. Lungi dal sollevare lo scandalo che merita il cinismo, il motto suscitava lentusiasmo degli stalinisti (e linvidia degli antistalinisti) che si compiacevano di disporre del pi immane numero di Divisioni che la storia avesse conosciuto, e dellarguzia del Capo. Il Papa era un facile zimbello, e con lui lidea che una qualunque ragione possa valere senza la forza. Senza quel sarcasmo tracotante (e peraltro in tempi in cui il Papa assoldava i suoi battaglioni) Machiavelli aveva sentenziato che sempre tutti e profeti armati vinsono e li disarmati ruinorno. La bravata di Stalin avrebbe fatto i conti con la superiorit militare dellAmerica nei giorni di Potsdam esplodeva la bomba a Los Alamos, e subito dopo a Hiroshima e Nagasaki - ma restava come il motto essenziale, pur vinti i fascismi, di una concezione del mondo fondata sulla venerazione della forza e sul culto dellapparato. La mostruosa approvazione che bravi comunisti di tutto il mondo continuarono a devolvere ai carri armati sovietici mandati a schiacciare i popoli fratelli aveva l la sua radice. Tutto ci durato fino a Giovanni Paolo II. Con lui sono successe per la prima volta - due cose. Che un profeta disarmato ha vinto. E che lammirazione per la forza stata mortificata. (Era successo al Mahatma Gandhi, con lo straordinario acquisto dellindipendenza dellIndia, ma al costo spaventoso del milione di morti e dei milioni di profughi nella divisione fra hindu e musulmani). Questo , a qualunque fede religiosa o irreligiosa si appartenga, il bilancio indiscutibile della prima parte del pontificato di Karol Wojtyla. Bastarono i nove giorni del giugno 1979 polacco la data del suo primo viaggio da Papa - ad annunciare e anticipare il 1989 berlinese. Furono gli anni del Papa giovane, atletico, agonistico. E, allinizio, misconosciuto. I capi dellimpero sovietico, e gli stessi capi polacchi, non seppero immaginare che cosa stesse per investirli: in passato si erano addirittura figurati di trovare nel vescovo Wojtyla una figura pi distratta e malleabile che non il vecchio e intransigente Wyszynski. C un bellaneddoto (ce ne sono a bizzeffe) su Wojtyla, gi cardinale, fermato sui Tatra dalle guardie mentre sciava. Il poliziotto: Stupido, ti rendi conto a chi hai rubato i documenti? Starai al fresco per un bel po. Ma sono davvero io. Un cardinale che scia? Mi prendi per scemo?. Il Cremlino delle Divisioni e i sottocapi del regime di Varsavia si comportarono poi pi o meno con la stessa incredulit delle guardie di frontiera. Un Papa non butta gi la cortina di ferro: mi prendi per scemo? Del resto, anche qui da noi non mancarono i sarcasmi su quanti sci avesse il Papa... Una volta che gli chiesero se fosse sconveniente sciare, rispose: sciare male s.
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Oggi siamo di fronte alle rovine di una delle tante torri di Babele. La pretesa di costruire un mondo senza Dio si dimostrata illusoria
PRAGA APRILE 1990
LE IMMAGINI
Tutte le fotografie di grande formato pubblicate in questo Diario sono dellagenzia CONTRASTO La foto grande delle pagine 28 e 29 dellagenzia AP
Sotto il regime comunista, continuarono a operare in clandestinit, e magari ad andare in galera. Era, rispetto alla sinistra occidentale, il mondo alla rovescia. Alla periferia di Cracovia era stata costruita una grande citt operaia, Nowa Huta: lunica pianificata senza chiese. Se la presero, la chiesa. La costruirono su una pietra donata dalla tomba di San Pietro, ci aggiunsero un frammento di roccia lunare donato da un astronauta americano. Il Crocefsso per lo fabbricarono in acciaio gli operai delle acciaierie Lenin. Tutto andava alla rovescia. Da noi essere di sinistra voleva dire contrapporre alla carit la solidariet. L, quando arrivarono gli operai dei cantieri di Danzica, avevano la Madonna nera di Jasna Gora allocchiello e si chiamavano Solidarnosc. La sinistra che da noi aborriva il comunismo sovietico come una spietata dittatura e un infame tradimento della speranza rivoluzionaria si era rassegnata a disperare della possibilit di rovesciare la sua potenza repressiva. La stessa diplomazia vaticana la Ostpolitik di Paolo VI, Casaroli e Silvestrini - era orientata dalla persuasione che la dittatura comunista fosse inespugnabile, e che, con tutto il rispetto per i dissidenti, non si potesse che battersi contro il capitalismo democratico, per misurarsi poi da l con la fortezza socialimperialista. Sembra grottesco, ma era cos. Se avessimo letto i discorsi del vescovo di Cracovia (lui per leggeva i testi marxisti, quelli del regime e quelli dei dissidenti: nel conclave dal quale venne eletto si era portato una rivista comunista) li avremmo trovati
belli o brutti, ma certo fuori del tempo e privi di ogni rilevanza politica. Che rilievo politico ha il pensiero che la libert debba essere vincolata alla bont? Alla bont. Che rilievo politico pu avere linsistenza ossessiva nella esortazione evangelica, appunto: Non abbiate paura? Lumanit deve imparare a non avere paura. Bisogna nutrire la speranza e la fiducia. Bisogna vivere liberi dalla menzogna e dalla paura. E, quanto ai giovani: Abbiate paura soltanto della leggerezza e della pusillanimit. Non che alle nostre sinistre mancassero gli slogan su questa rima (Lotta dura senza paura...) ma rischiavano di essere un modo di eludere quellemozione piuttosto che affrontarla. Pu darsi che ci vergognassimo di aver paura. Che rilievo politico pu avere linsistenza sul dono di s? Prediche, appunto, salvo quando leducazione al terrorismo suicida riproponga i due modi opposti di pensare allidea di martirio: il sacrificio di s contro il sacrificio degli altri. Che festa era pi bella del Primo maggio per noi? In Polonia molte persone perbene si rifiutavano di partecipare alle manifestazioni ufficiali e forzate (e per giunta militaresche) del Primo Maggio. E cos via. La seconda parte del pontificato di Giovanni Paolo II, segnata dalla ferita, dalla malattia, dalla vecchiezza, sembra percorrere al contrario litinerario vittorioso della prima. La debolezza del Papa non meno agonistica agone, altra parola ambigua - ma il suo torna a essere lappello del profeta disarmato e inascoltato dei perdoni e della pace. In tanta parte del mondo terzo il fanatismo religioso e terrorista ha riportato la cristianit a unepoca di persecuzione e di martirio. Sulla scala del pianeta il primato della forza armata quella delle Divisioni, il suo equivalente tecnologicamente aggiornato - sempre pi passato dalla parte dellAmerica. Potrebbe capitare oggi a Bush e ai suoi consiglieri di lasciarsi sfuggire una domanda arrogante come quella: Quante Divisioni ha il Papa?. Ma questa volta il Papa non padroneggia il gioco. Al contrario, sente la speranza sfuggirgli. Anche nella sua Polonia: diventata il pi americano dei paesi di unEuropa che non accetta di accogliere la propria ascendenza cristiana in un superfluo preambolo. Non voglio essere irriverente, ma se si seguisse fino in fondo lanalogia, ci si aspetterebbe dallo Spirito Santo che scegliesse in un futuro conclave un Papa americano degli Stati Uniti, intendo. Certo, la chiesa cattolica non mai stata cos debole e screditata negli Usa, ma un Papa giovane forte integerrimo e per cos dire antiamericano scelto nel clero americano, che emulasse (mutato quasi tutto, lo so) il ruolo del Papa polacco nei confronti dellimpero comunista, sarebbe un vero colpo di scena. So anche che la Provvidenza non segue disegni umani, essendo il nome che i credenti danno alleterogenesi dei fini, cio alla deviazione e allo scacco cui sono destinate le nostre intenzioni. Del resto lAmerica il paese miracoloso in cui poco fa un uomo si svegliato da diciannove anni di coma, e ha chiesto una Pepsi. Potrebbe succedere anche in Polonia.
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Il ministro: Bankitalia carente nella vigilanza. DAmato smorza i toni: Ma il tempo stringe. I sindacati: sciopero confermato
TremontiallattaccodiFazio
La Lega contro An e Udc: ora che Berlusconi si faccia sentire
IL RETROSCENA CON REPUBBLICA
Il Senatr: Fini sar sepolto dai suoi elettori. Il Cavaliere impugni lo spadone
LEnciclopedia I fini ambigui domani il 7 volume del voto agli stranieri e la ristampa del secondo
ILVO DIAMANTI
L DIRITTO di voto (amministrativo) agli immigrati potrebbe costringere gli italiani al voto (politico) anticipato. Le reazioni suscitate nella Casa delle Libert dalla proposta di Gianfranco Fini, lanciata nei giorni scorsi a un seminario europeo organizzato dal Cnel, paventano esplicitamente questa minaccia. Una crisi di governo, elezioni anticipate, frattura nella maggioranza. Fra An, Forza Italia e la Lega. Nel nome dei diritti politici degli immigrati. C pi di un motivo per restare sconcertati. E scettici. Perch mai gli alleati (si fa per dire... ) della Cdl dovrebbero intraprendere una prova elettorale quando i sondaggi offrono indicazioni, per loro, poco favorevoli? Perch dovrebbero affrontare una competizione quantomeno incerta divisi come oggi? SEGUE A PAGINA 16
ALLE PAGINE 2, 3, 4, 8 e 9
Dopo il vertice Nato di Colorado Springs. Oggi marcia per la pace ad Assisi: Via da Bagdad
DIARIO
NEW YORK La missione italiana in Iraq si prolungher di altri sei mesi. Lo ha detto il ministro della Difesa Antonio Martino. Credo realisticamente che ci verr chiesto di restare, ha spiegato il ministro a New York di ritorno dal vertice della Nato svoltosi in Colorado. Martino, in visita a Ground Zero, ha detto che la situazione in Iraq contrariamente alle notizie anche tragiche che arrivano non tanto preoccupante. I tremila militari italiani finora hanno avuto incidenti di poco conto, ha aggiunto. Allo studio una proroga anche per lAfghanistan. Oggi ad Assisi attese centomila persone per la marcia per la pace con la richiesta Via da Bagdad. Intanto nellamministrazione Usa scontro aperto tra il segretario alla Difesa Rumsfeld e il segretario alla sicurezza nazionale Rice. ALLE PAGINE 7 e 13
REPORTAGE
DA PAGINA 23 A PAGINA 30
Partita a senso unico con lAzerbaigian. Passa anche lInghilterra, spareggi per Spagna e Olanda
A VECCHIAIA e la malattia circondano lanniversario di Karol Wojtyla e i suoi 25 anni di pontificato. Abituati come siamo a leadership temporanee, caduche, assistiamo impreparati allo spettacolo quotidiano di unautorit che vive in pubblico il suo decadimento, esibendolo come ieri mostrava e innalzava lenergia della forza. Quasi un rovesciamento drammatico di quella fisicit apparsa allimprovviso nellottobre del 1978 sulla Loggia di San Pietro sotto i sacri paramenti pontifici, piattaforma consapevole e inedita di una testimonianza integrale il corpo insieme allanima della missione che il Papa polacco assegnava a se stesso. SEGUE A PAGINA 23