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CON GES A GERUSALEMME.


I SUOI PRIMI ED ULTIMI GIORNI IN GIUDEA

Bargil Pixner, O.S.B.

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INDICE Prefazione . I. La Madre 1. Sulle tracce della tradizione antica circa la Madre di Ge ! ". #$%nnunciazione &. #a 'i ita di Maria a ua zia Eli a(etta ). Cri i *re+atri+oniale ,. -iaggio a Betle++e .. Ge ! al /e+*io 0. -i ita dei Magi e la trage degli Innocenti 1. Dodicenne alla fe ta di Pa 2ua II. Gerusalemme, luogo di pellegrinaggio annuale 1. Ge ! artigiano ". Ge ! 'a da Gio'anni in Giudea &. #$a''icinar i della Pa 2ua 3"1 d.C.4 ). /ra i eguaci di Gio'anni ,. Do*o l$arre to del Batti ta .. Guarigioni alle *i cine di Bet5e da 0. 6na Pa 2ua in Galilea 1. #a fe ta dei /a(ernacoli 3"7 d.C.4 7. 8eazioni tra il *o*olo e i acerdoti III. Autunno: le giornate critiche a Gerusalemme 1. #a guarigione del cieco nato ". %lla fe ta della 9anu::a5 &. ;uga a Betania, oltre il Giordano ). Betania ai *iedi del Monte degli 6li'i< un 'illaggio e eno= ,. Da Betania, 'er o Betania .. 8eazioni di fronte alla ri urrezione di #azzaro 0. 8itorno a Geru ale++e e ingre o trionfale 1. Gli ulti+i in egna+enti di Ge ! al /e+*io 7. Di cor i ulla >fine dei te+*i? I-. Inizio della Settimana della Passione 1. Il Calendario delle ;e ti'it@ ai te+*i di Ge ! ". Il *a to nella ca a di Si+one il le((ro o &. Il tradi+ento ). Ge ! ed il calendario delle fe ti'it@ ,. Il +artedA della Setti+ana Santa .. %lla ricerca della ala *er l$6lti+a Cena 0. Gli ulti+i *re*arati'i -. La notte di Pasqua 1. Ge ! e i Dodici i riuni cono *er la Cena ". #a la'anda dei *iedi degli %*o toli

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&. Il traditore 'iene ri'elato ). #a cena di Pa 2ua ,. #$i tituzione dellBEucare tia .. -er o il Get e+ani 0. Il Get e+ani 1. I *re*arati'i del So++o Sacerdote 7. Pietro rinnega Ge ! -I. Il processo religioso di Ges 1. C5i 5a 'oluto la +orte di Ge != ". Inc5ie ta *reli+inare durante la notte &. Il *roce o innanzi alla >Corte Su*re+a? 3Sinedrio4 ). Ge ! 'iene i+*rigionato ,. Perc5C Ge ! 'iene con egnato ai 8o+ani= .. #a entenza 'iene confer+ata -II.Il processo politico alla presenza di Pilato 1. #$accu a ". Il *retorio di Ponzio Pilato &. 6n Me iaD8e= ). Da Erode %nti*a ,. Si ri*rende il *roce o< gio'edA *o+eriggio .. #$a+ni tia di Pa 2ua 0. #a +attina del -enerdA Santo 1. Ecce 9o+o -III.La crocifissione 1. #a -ia Cruci 'er o il Golgota ". Sul Golgota &. Ge ! *rega il Sal+o "" e +uore ). Do*o la +orte ,. I enti+enti degli uo+ini e delle donne c5e egui'ano Ge ! .. #a e*oltura IE. La Risurrezione 1. 6na nuo'a for+a di e ere ". Il *i! antico re oconto ulla ri urrezione &. #a % cen ione di Ge ! ). #$e'ento della Penteco te pilogo !i"liografia in italiano Appendici PR #A$I%& Nell$autunno del 17)), 2uando la +acc5ina da guerra di 9itler (atte'a in ritirata u tutti i fronti, e i te'ano nell$%lto %dige dei udditi italiani di lingua tede ca c5e non erano ancora

tati arruolati nell$e ercito tede co. Fuell$autunno, tutta'ia, arri'G anc5e il loro turno, *er 2uella c5e 'enne definita la H+o(ilitazione finaleH. %nc5e io ero tra coloro c5e, nell$autunno del 17)), 'ennero arruolati nel H8eggi+ento di Bre anoneH. Il giura+ento a're((e do'uto a'er luogo nel gennaio del 17),. Il no tro reggi+ento i rifiutG D in (locco D di *ronunciare il giura+ento di fedelt@ al ;ur5er. ;u++o tutti di ar+ati e in'iati al fronte orientale otto cu todia delle SS. Io *re ta'o er'izio co+e +edico +ilitare della no tra co+*agnia. %l fronte della Sle ia ci 'ennero ricon egnati i no tri fucili. Molti dei no tri co+*agni co+(attenti erano gi@ caduti 2uando, nell$a*rile del 17),, +i 'enne ordinato di co*rire l$identit@ di un oldato c5e era tato ucci o la notte *recedente, e c5e in 2uel +o+ento giace'a a((andonato in un fienile attiguo. Solle'ando la co*erta, co*rii con ra++arico c5e i tratta'a di unD D+io caro a+ico, un diciottenne di no+e %ndreatta c5e 'eni'a da Ialtern. Nella tanza Jdo'e andai *er fare ra**orto i radunarono alcuni ufficiali delle SS. E i notarono c5e DDla +orte del +io gio'ane a+ico +i a'e'a grande+ente tur(ato. Il ca*itano, il 2uale a*e'a c5e +i ta'o *re*arando al acerdozio, di e con tono *rezzante< >%ra a'rai modo di amare i tuoi nemici: non ( forse ci) che ti ( stato insegnato da quell*e"reo Ges+,- >SA, Ge K era un e(reo, ed era anc5e il ;iglio di Dio.? >Ma non 'edi 2uanto C ciocco tutto ciL= Co+e *uG il ;iglio di Dio a**artenere ad un *o*olo inferiore co+e 2ue toM E i ono ne+ici del *o*olo tede co. Di++i, a+i tu for e anc5e gli e(rei=? Date le circo tanze, la +ia re*lica fu al2uanto audace< >SA, a+o anc5e gli e(rei< do*o tutto, ono il *o*olo di Ge K? Il ca*itano delle SS i +i e ad urlare< >Pixner, e ci i++ediata+ente da 2ue ta tanzaM C5iun2ue *arla in 2ue to +odo non C degno di e ere un oldato dellNe ercito tede coM? 6n altro ufficiale delle SS, Dcui in'ece anda'o a genio, +i u urrG allora all$orecc5ioD< HPixner, non a're ti do'uto ri *ondergli co AMH Durante il cor o di 2uelle ulti+e, di *erate, giornate di guerra, le *er one 'eni'ano fucilate o i+*iccate *er +olto +eno. Ma io non a'e'o *auraO ero tato diretto, a'e'o e *re o il +io credo incera+ente. Per *oter+i al'are, 2ue t$ulti+o ufficiale delle SS uggerA c5e 'eni i tra ferito, degradato alla tazione di di infezione, do'e erano a corto di *er onale. In tal +odo, fuggii allo guardo *ericolo o di 2uel ca*itano.

;ui fortunato e ritornai a ca a ille o do*o il crollo del fronte a +aggio. In eguito a 2ue ta e *erienza, do'e a'e'o 'i to la +orte da 'icino, il *en iero >dell$e(reo Ge !H di'enne ricorrente. Poco do*o la fine della >guerra dei ei giorni?, (arcai in I raele, do'e a(ito da *i! di un 2uarto di ecolo. Io ed i +iei a+ici cri tiani 'i'ia+o in una ituazione c5e la C5ie a non *eri+enta'a da 2ua i due+ila anni. Se infatti noi cri tiani in 2ue to arco di te+*o ia+o e+*re tati la +aggioranza, +entre gli e(rei erano +inoranza D 2ui P e atta+ente il contrario< il Po*olo d$I raele P tornato alla > ua /erra?, Hri ortoH nel +o+ento di (uio *i! grande. Ora ia+o noi ad e ere +inoranza, +entre e i ono la +aggioranza. &on era forse questa la situazione delle prime comunit. cristiane, Ora, co+e allora, il *en iero e(raico e le fe ti'it@ e(raic5e contra egnano la tra+a 'ario*inta della /erra Santa. Siamo alle radici della nostra fede. Due+ila anni di toria ci 5anno fatto di+enticare c5e Ge ! era un e(reo, co A co+e e(rei erano gli %*o toli. E anc5e Maria, il cui entu ia +o circa la *rede tinazione del uo *o*olo affiora nel uo Canto del MagnificatM Fue ta dolce fanciulla co+e la cono cia+o da una certa iconografia e+(ra 2ua i una >reazionaria?, e**ure P #ei c5e e cla+a< HHa rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili" 3#c 1,,"4. E a P *rofonda+ente legata alle a *irazioni della ua gente< HHa soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre" 3#c 1,,) 4. Molti cri tiani c5e 'i'ono in 2ue to *ae e, ri co*rendo 2ue te figure centrali della fede, iniziano a 'ederle otto un$altra luce, e con iderano il tentati'o di ri*re entarle al re to della C5ie a co+e una fida dei no tri te+*i. %ncora una 'olta, cri tiani ed e(rei de'ono ria''icinar i gli uni agli altri. Ognuno 5a +olto da offrire all$altro. #e +ie ricerc5e arc5eologic5e, unita+ente a 'ari tudi (i(lici e conte+*oranei, +i 5anno *er+e o di tudiare le *er one c5e 'i'e'ano all$e*oca di Ge !, in erite nel loro a+(iente. 9o tentato di collegare le localit@ odierne con i te ti (i(lici di 2uei te+*i. Sarei 'era+ente felice e fo i riu cito, tra+ite il *ri+o dei due 'olu+i c5e co+*ongono 2ue t$o*era< HCon Ges attraverso la Galilea, secondo il quinto vangelo H 3di seguito denominato "Quinto VangeloH4, a *re entare un Ge ! e(reo *i! concreto e 'icino alla realt@. CiG c5e +i 5a fatto *i! *iacere delle nu+ero e lettere c5e 5o rice'uto P tato il fatto c5e +olti lettori +i 5anno critto c5e il +io li(ro a'e'a contri(uito a rin aldare la loro fede.

Per il +io Quinto Vangelo +i ono (a ato *rinci*al+ente ull$e'angeli ta Marco *er ciG c5e concerne la cornice geografica e torica. Sono con'into c5e 2uel Marco, *ro'eniente da Geru ale++e, era tato anc5e lui in Galilea, e a'e'a a coltato +olti *articolari dallo te o Pietro, *e catore di Galilea. In 2ue to li(ro u Geru ale++e, 5o *referito attener+i al -angelo di Gio'anni. %**rezzo enor+e+ente i uoi dettagli to*ografici e torici D anc5e e le affer+azioni da lui attri(uite a Ge ! *e o riflettono una ua inter*retazione teologica. Nel racconto della Pa ione, co A co+e in 2uello della 8i urrezione, 5o cercato di tro'are il nucleo torico otto tante a tutti e 2uattro i -angeli. Per ciG c5e riguarda la toria dei *ri+i anni di Ge !, 5o delle +ie o*inioni a riguardo. #uca e Matteo attin ero a due fonti differenti, c5e *ro'eni'ano da tradizioni tra+andate dai fa+iliari di Ge !. Se+(ra c5e l$e'angeli ta Matteo a((ia attinto a fonti tra+andate dalla fa+iglia di Giu e**e, +entre >un 5aggada5 e(raico? c5e narra'a >la tradizione? di Maria ia tato +e o a di *o izione di #uca, *ro(a(il+ente durante la ua 'i ita a Geru ale++e 3all$incirca D e non *i! tardi D dell$anno 0, d.C.. #uca 5a a(il+ente inte uto 2ue to 5aggada5 con il 'angelo dell$infanzia di Ge !, aggiungendo riferi+enti alla toria conte+*oranea. Do*o tutto, col*i ce il fatto c5e +olti dei riferi+enti a Maria nel uo 'angelo dell$infanzia 'engono *re entati *ro*rio econdo il *unto di 'i ta di Maria. Per e e+*io< HA queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto" 3#c 1,"74 D o**ure D HMaria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuoreH 3#c ",174, e *oco do*o HLa madre di Ges si stupiva delle cose che si dicevano di luiH 3#c ",&&4O H!ua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore H 3#c ",,14. #a toria, co A co+e 'iene raccontata nel *ri+o ca*itolo, P una +ia inter*retazione *er onale dei fatti. CiG c5e 'iene raccontato riguardo ai *ri+i anni di Maria i (a a in *arte ul Proto'angelo di Giaco+o, redatto all$incirca a +et@ del II ecolo. Fue to te to 5a a'uto una forte influenza ulla iconografia e la liturgia dai te+*i antic5i fino al Medioe'o. 9a contri(uito a +antenere 'i'e alcune tradizioni fa+iliari ignificati'e, +olte delle 2uali 'engono dic5iarate autentic5e, co+e, ad e e+*io, il no+e dei genitori di Maria,

Gioacc5ino 3in e(raico< Qe5oiac5in, >Dio *re*ara?4, ed %nna. Il te to a**artiene a 2uei la'ori nonDcanonici, co iddetti Ha*ocrifiH. Il *roto'angelo *ro(a(il+ente contiene +olti a((elli+enti leggendariO tutta'ia nel uo nucleo centrale na conde delle tradizioni toric5e ignificati'e. 9o tentato di 'elare tali tradizioni e di collegarle con altre fonti *i! recenti 3*er e e+*io, il 8otolo di 8a+e ritro'ato a Fu+ran4. Nel *ri+o ca*itolo, 5o 'oluto *iegare ciG c5e io, cri tiano credente D c5e al te+*o te o tenta di e ere uno cienziato D a((ia ritenuto e ere gli e'enti *i! *ro(a(ili e *o i(ili. Credo c5e 2ue ta inter*retazione *o i(ile *o a aiutare altre *er one nella loro cono cenza e nella loro fede. Nel raccontare la Pa ione di Cri to 3ca*itoli ,D14, 5o deci o di adottare la cronologia e(raicoDcri tiana del triduo, econdo cui Ge ! cele(rG l$6lti+a Cena la era del +artedA 3co+e cena della Pa 2ua e(raica4, 'enne fatto *rigioniero la notte del +ercoledA, e +orA, do*o i *roce i D religio o e *olitico D il 'enerdA, 'igilia della Pa 2ua del /e+*io. R +ia *eranza c5e tra+ite 2ue ta e *o izione dei fatti, i +iei lettori i+*arino non olo a cono cere +eglio Ge !, un e(reo a**artenente in tutto al uo *o*olo D +a anc5e ad a+arlo *i! *rofonda+ente co+e Sal'atore. Geru ale++e, %((azia della Dor+itio ul +onte Sion Setti+ana Santa 177.

Nell$anno 1171 la HGer+an SocietS of t5e 9olS #andH 3Colonia4 riu cA, grazie alla +ediazione dell$I+*eratore Gugliel+o II di Ger+ania, ad ac2ui tare un a**ezza+ento di terreno adiacente al Cenacolo ul Monte Sion, c5e era utilizzato co+e orto. Due *ietre 2uadrate, c5e giace'ano in 2uell$orto, 'eni'ano 'enerate fin dai te+*i antic5i dalla C5ie a Orientale, co+e *ietre *ro'enienti dalla ca a di Maria. Sca'i arc5eologici in 2uella localit@ 5anno *ortato alla luce tre tratificazioni i+*ortanti< ul fondo, co truita nella roccia, i tro'a una trada circondata da co truzioni e+*lici, ri alenti al I ecolo d.C. Il econdo trato P co+*o to dalle +ura della C5ie a (izantina >9agia Sion?, co truita nel )1, d.C. Nel terzo trato i tro'a la C5ie a dei crociati >Santa Maria in Monte Sion?. Nel 17T., il terreno fu dato in cu todia all$Ordine (enedettino. #a nuo'a %((azia della >Dor+itio? 'enne eretta o*ra agli ca'i, e le due *ietre 2uadrate 'ennero incor*orate al ca+*anile.

I/ LA MA0R

1/ S2LL 3RA44 0 LLA 3RA0I$I%& A&3I4A 4IR4A LA MA0R 0I G S5

Secondo le tradizioni locali *i! antic5e, Maria, la +adre di Ge !, nac2ue a Geru ale++e. #a te a tradizione colloca la casa in cui nacque Maria nella *arte nordorientale della citt@, *re o le *i cine di Bet5e da. In 2uel te+*o, Geru ale++e non *o ede'a ancora il terzo +uro di cinta, e 2uindi, 2ue to 2uartiere i tro'a'a al di fuori delle +ura cittadine. Maria nac2ue all$incirca nell$anno ", a.C. Sia+o otto il regno di Erode il Grande 3&0D) %.C.4. #a ua re idenza i tro'a'a nell$antico Palazzo reale degli % +onei, c5e do+ina'a la citt@ da un *unto ele'ato c5e i tro'a'a *ro*rio di fronte al te+*io, oltre la -alle del /Sro*eon 3'alle dei for+aggiai4. In eguito, Erode fece co truire un *alazzo in ci+a al colle occidentale. % nord del /e+*io, fece co truire un$e ten ione dell$antica ;ortezza Bari e la c5ia+G ;ortezza %ntonia, in onore del uo *rotettore ro+ano, il con ole Marco %ntonio. %d e t della fortezza, lungo il torrente Bet5e da, erano tate ca'ate 'arie *i cine artificiali< *re o il +uro del /e+*io, la *i cina c5ia+ata di I raeleO a nord, la do**ia *i cina detta Bet5e da 3o delle *ecore4. %d e t di 2ue te *i cine c$era un tratto di terra a(itato, c5e 'iene +enzionato nel 8otolo di 8a+e. R 2ui c5e i ritiene i tro'i il luogo in cui nac2ue Maria. R *ro(a(ile c5e %nna a(ita e in 2ue ta zona re idenziale, c5e era otto lBinfluenza degli E eni. Il Proto'angelo di Giaco+o de cri'e Gioacchino co+e *ro*rietario di nu+ero e greggi di *ecore. R *ro(a(ile c5e a**artene e alla tir*e reale da'idicaO +entre ua +oglie %nna di cende'a da tir*e acerdotale, e *ro(a(il+ente era una orella +aggiore di Eli a(etta di Ein Iare+. #a loro unione era terile. Si racconta c5e Gioacc5ino 'eni e *e o deri o dai *ellegrini +entre *re enta'a le ue offerte al /e+*io, *erc5C Dio lo a'e'a la ciato enza di cendenti in I raele. Profonda+ente a+areggiato e coraggiato, Gioacc5ino eguA le ue greggi al *a colo nella te**a de ertica, tornG dalla +oglie olo do*o +olto te+*o. Nel +ona tero di Cozi(a, +enzionato nel 8otolo di 8a+e degli E eni co+e luogo di rifugio e ri*aro, a Gioacc5ino

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'iene annunciata, da una a**arizione o*rannaturale, la na cita di un figlio. Fue ta leggenda P 'i'a ancora oggi a Cozi(a, nell$attuale Mona tero di S. Giorgio, c5e i tro'a nell$arido e (rullo Uadi Ielt.

% Cozi(a, nell$Uadi Ielt, luogo in cui Gioacc5ino a'e'a tro'ato rifugio V un +ona tero degli E eni D i tro'a oggi il Mona tero di S. Giorgio. Nel - ecolo, 'i i tro'a'a una c5ie a dedicata a Maria Madre di Dio 3/5eotoco 4, in onore del luogo in cui tro'G ri*aro Gioacc5ino 3cf. %.M. Sc5neider< /5e Mona terS of t5e /5eoto:o at Cozi(a in Uadi Ielt, dal 8o+an 2uarterlS 17&1, BolzanoO D. Baldi< Enc5iridion, Geru ale++e4

Fuando Gioacc5ino ritornG da ua +oglie a Bet5e da, col+o di nuo'a *eranza, ella ri+a e incinta e *artorA una (i+(a< Miria+WMaria. D.D.D.D.D.D.D.D. ;oto del 8otolo di 8a+e.D.D.D.D.D.D.D.D IL R%3%L% 0I RAM Nel 17,", 'enne ritro'ato il 8otolo di 8a+e nelle *areti roccio e della ca'erna n. &, a nord del +ona tero e eno a Fu+ran. Su 2ue to rotolo i tro'ano inci ioni riguardanti i na condigli di .) te ori. Si *re u+e c5e gli E eni na conde ero i *ro*ri te ori olo in 2uelle localit@ c5e ricade'ano otto la loro giuri dizione. Di 2ue ti na condigli ) i tro'a'ano *re o le due *i cine di Bet5e da 3Bet5De 5datain4. /ra 2ue ti i tro'ano< n. ,0< In prossimit" di Beth-eshdatain, presso la Piscina, nel luogo in cui il viottolo conduce alla piscina minore # i tro'ano na co ti$ dei contenitori con o%%erte di la&h e sira&h 3delle *ezie4. n. ,1< 'elle vicinanze, all(entrata occidentale del rifugio che si trova ad oriente #c)*$ un piatto che ricopre una stu%a, sotto cui # ono tati na co ti$ novecento talenti d(oro + &F1,, EI, 11D10. %nc5e il +ona tero a Uadi Ielt contene'a un te oro< n. &)< All(uscita della conduttura dell(acqua di ,oziba, scavare - .arde %ino a giungere al muro di cinta/ 01 talenti d(argento e 2 talenti d(oro + -Q34, VIII, 31+3-5 I genitori con idera'ano 2ue ta figlia co+e un dono di Dio, *ro*rio co+e fu *er Sa+uele, figlio di %nna e El:ana 3cf. 1Sa+ 1, "0D"14. Co+e a'e'ano fatto %nna e El:ana, anc5e e i con acrarono al Signore la loro figlia Maria. Il Proto'angelo di Giaco+o racconta della presentazione di Maria al 3empio, c5e i tro'a'a nelle 'icinanze, 2uando ella a'e'a 2uattro anni. %lcuni ricercatori i raeliani, co+e il Prof. Safrai e ua figlia, furono in grado di di+o trare con fatti torici c5e in 2uei te+*i era *iutto to co+une c5e le ragazze

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'olge ero dei *articolari er'izi nel /e+*io. /ali ragazze con acrate 'olge'ano 'arie funzioni *er i acerdoti, ed in ca+(io rice'e'ano una accurata iniziazione alla /ora5. %l co+*i+ento dei 1" D1& anni, e e do'e'ano la ciare il er'izio del /e+*ioO +a le ragazze c5e 'i'e'ano nelle ue 'icinanze 'i *ote'ano continuare a 'olgere dei *iccoli la'ori di cucito e +aglia.
LA 46I SA 0I MARIA PR SS% L PIS4I& 0I ! 36 S0A

% *artire dal -I ecolo, i 5anno i eguenti re oconti di 'ari *ellegrini circa la C5ie a di Maria< 3eodosio 3ca. ,&T4< 6resso la 6iscina delle 6ecore si trova la ,hiesa di 'ostra !ignora Maria, Madre di 7io5 !re'arius de 6ierosol7ma 3ca. ,&T4< Vi * una basilica, dove antecedentemente le persone malate si immergevano per essere guarite5 Vi si trova la 8asilica di !5 Maria, e ivi #nel Getsemani$ si trova anche la sua tomba5 In quel luogo avvenne il tradimento di Giuda5 Pellegrino anonimo di Piacenza 3ca. ,0T4<9ientrando verso la citt", siamo giunti ad una piscina circondata da 4 portici5 :no di tali portici * divenuto la 8asilica di !5 Maria, dove sono accaduti molti %atti prodigiosi5 Il patriarca Sofronio 3Geru ale++e, .&14, da uno dei uoi inni< !ono giunto al luogo della 6iscina delle 6ecore, dove la beata Anna diede alla luce Maria ; 3D. Baldi, Enc5iridion, n. 710D77T4. Secondo il 4anonario Gregoriano di Geru ale++e 3-II ecolo4, l$%nnunciazione dell$%rcangelo Ga(riele alla -ergine Maria 'eni'a cele(rata il ", +arzo nella Ba ilica *re o la Pi cina di Bet5e da 3D. Baldi, Enc5iridion, n. 7714. Nell$anno "" a.C., Erode *ro+o e alla carica di o++o acerdote un uo+o di

%le andria< Si+eone, figlio di Boet5u O e *re e in *o a la ua (elli i+a figlia, Maria++e 3II4. Si+eone officiG fino all$anno ) a.C.. Gli E eni con idera'ano co+e illegitti+i gli % +onei, i 2uali detene'ano la carica di So++o Sacerdote del /e+*io 3in ie+e alle ue entrate4 e non gli ricono ce'ano alcuna autorit@. /utta'ia, e+(ra c5e durante il *eriodo in cui l$ufficio di o++o acerdote fu nelle +ani dei Boet5iani, anc5e i acerdoti e eni a((iano *re o *arte al er'izio nel /e+*io. /ra e i *ro(a(il+ente i tro'a'a $accaria, *adre di Gio'anni Batti ta. Sulla (a e dei riferi+enti to*ografici o*raccitati, e+(ra *ro(a(ile c5e i genitori di Maria 'i'e ero otto la fera d$influenza del +o'i+ento degli E eni. In tale a+(iente, P co+*ren i(ile c5e la fanciulla Maria, da *ia o er'ante, 'ole e con acrar i intera+ente a Dio. ;or e, nella ua fanciullezza, fece un 'oto di castit.. Credo c5e tale i*ote i renda *o i(ile *iegare il 'oto di Maria.

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Nelle fa+iglie otto l$influenza del *en iero fari aico 3co+e P *er gli e(rei o er'anti dei giorni no tri4, tale 'oto di ca tit@ era inconce*i(ile, in 2uanto *er e i il *ri+o co+anda+ento di Dio da co+*ier i era< !iate %econdi e moltiplicatevi, riempite la terra 3Gen 1,"14< la continuazione della *ecie. Gli E eni, al contrario, *ote'ano *raticare la ca tit@ all$interno del +atri+onio 3;ilone, O+ni 5o+o *ro(u , 1)O Giu e**e ;la'io, Guerra giudaica. ", 1.T4. Nella Bi((ia, 3N+ &T, &D.4, i legge di alcuni 'oti di a tinenza riferiti alla te+*oranea rinuncia a (e'ande e ci(i raffinati co+e 'ino, u'a *a a, ecc. #a *ri+a de crizione di a tinenza e uale i tro'a in relazione agli E eni. Nel Grande 8otolo del /e+*io, tro'ato a Fu+ran 311F+i2 ,&, 1.D,),,4, tale u anza 'iene co A de critta< >Quando una giovane %anciulla che ancora vive nella casa del padre decide di rimanere casta per il !ignore o si lega a tale obbligo tramite un voto, qualora il padre della %anciulla venisse a conoscenza della sua decisione o del suo voto, egli ha il diritto di annullare qualsiasi promessa o voto di castit" %atto dalla %iglia5 Ma se il padre non si pronuncia a riguardo, qualsiasi promessa o voto %atto dalla %iglia sar" vincolante sia per il padre che per la %iglia5 Lo stesso si applica per la moglie nei riguardi del marito5 <gli potr" rendere nullo o con%ermare qualsiasi voto preso da sua moglie5 !e egli lo dovesse con%ermare, entrambi gli sposi sono da considerarsi vincolati al voto?. Potre((e e ere c5e entra+(i i ca i e *o ti nel 8otolo del /e+*io fo ero tati a**licati nel ca o di Maria= 6na gio'ane donna o er'ante, i cui genitori l$a'e'ano con acrata a Dio, a're((e *ro(a(il+ente fatto un 'oto di ca tit@ 3'oto di 'erginit@4. Po ia+o u**orre c5e uo *adre Gioacc5ino a((ia accon entito a tale deci ione. E endo gi@ anziano, egli i +i e alla ricerca di un +arito c5e *ote e cu todire la 'erginit@ di ua figlia, e lo cercG tra i uoi fa+iliari della tir*e da'idica. Fuindi cel e Giu e**e il Nazareno, dal 'illaggio di Nazaret5, nella Galilea. Secondo il Proto'angelo, Giuseppe era 'edo'o. Dalla *ri+a +oglie a'e'a a'uto 2uattro figli +a c5i e 3credia+o4 due figlie fe++ine , *ri+a c5e ella +ori e *re+atura+ente. Giu e**e dic5iarG la ua di *oni(ilit@ a *rendere in *o a Maria, e la 'olont@ di *roteggere il uo 'oto di ca tit@. ;or e a'r@ *en ato c5e Maria lo a're((e *otuto grande+ente aiutare a cre cere i uoi (a+(ini, c5e erano ancora *iccoli. Fuindi fu organizzato il fidanza+ento. R *ro(a(ile c5e Gioacc5ino i ia *into con ua figlia fino a Nazaret5 *ro*rio *er 2ue to co*o.

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8/ L9A&&2&4IA$I%&

Se eguia+o la 'er ione di #uca, Maria era a Nazaret5 2uando fu 'i itata dall$%ngelo 3#c 1, ".D"04. Secondo Matteo 3Mt 1, 114 e il Proto'angelo di Giaco+o, Maria non i tro'a'a a Nazaret5 in 2uel te+*o, +a ta'a e eguendo un la'oro di cucito *er le tende del /e+*io, ed P 2uindi *ro(a(ile c5e i tro'a e a Geru ale++e, nella ua ca a, do'e era ritornata da *oco con il *adre. Ma o'un2ue a((ia a'uto luogo l$%nnunciazione, i trattG di un inter'ento *er onale e diretto di Dio nella toria della al'ezza. Il aluto del +e aggero in'iato da Dio a Maria P di grande rile'anza< "<ntrando da lei, disse/ =>i saluto, o piena di grazia, il !ignore * con te?5 A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto5 L(angelo le disse/ ='on temere, Maria, perch@ hai trovato grazia presso 7io5 <cco concepirai un %iglio, lo darai alla luce e lo chiamerai Ges 5 !ar" grande e chiamato Aiglio dell(AltissimoB il !ignore 7io gli dar" il trono di 7avide suo padre e regner" per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avr" %ine" #Lc 3, 2C+--$5 Maria c5ie e dei c5iari+enti< ",ome * possibileD 'on conosco uomo". Se la ri *o ta di Maria non fo e olo una riela(orazione di #uca, +a corri *onde e a una affer+azione torica+ente fondata circa un accordo +atri+oniale *eciale e i tente tra Maria e Giu e**e, e a tro'ere((e un en o logico grazie a 2uanto e *o to *recedente+ente. %ltri+enti, Maria non a're((e a'uto (i ogno di *orre tale do+anda *er a'ere c5iari+enti< e a era gi@ tata *ro+e a in *o aO in un (re'e arco di te+*o Giu e**e l$a're((e *re a in +oglieO e a a're((e conce*ito con lui un figlio e lo a're((e c5ia+ato Ge !. Ma l$angelo ottolinea il fatto c5e Dio a're((e ri *ettato lo tato *eciale di Maria, e c5e, tra+ite la *otenza e l$o+(ra dello S*irito Santo, a're((e fatto a''enire un conce*i+ento c5e a're((e *ortato alla na cita del ;iglio di Dio. #a ua con acrazione 'irginale a Dio ar@ *re er'ata. %ll$udire la ri *o ta dell$angelo, Maria co+*re e la 'olont@ di Dio ed e cla+G< "<ccomi, sono la serva del !ignore, avvenga di me quello che hai detto" 3#c 1, &14. %l fiat di Maria eguA u(ito l$incarnazione del ;iglio di Dio< e'ento c5e, non *uG certo a**arire in ignificante, *erc5C 5a fonda+ental+ente ca+(iato la *o izione dell$u+anit@ nel uo ra**orto con Dio.

1) :/ LA ;ISI3A 0I MARIA A S2A $IA LISA! 33A

Maria non riu ci'a a tenere *er C il grande egreto c5e le 'enne 'elato a Nazaret5 D o D *o i(il+ente D nella ca a di uo *adre *re o le *i cine di Bet5e da. Senti'a di do'er *arlare a 2ualcuno dell$accaduto, dei uoi *en ieri. Nell$annuncio, l$angelo le a'e'a ri'elato c5e ua zia Eli a(etta a'e'a, nella ua et@ a'anzata, conce*ito un figlio, ed era gi@ in cinta di ei +e i. Sare((e tata icura+ente felice di rice'ere l$aiuto della ni*ote. Non c$era +olta di tanza tra Geru ale++e e il 'illaggio di Ein Iare+, nelle colline della Giudea, o'e, econdo la tradizione antica, a(ita'a Eli a(etta. Si era ritirata a 'i'ere con il +arito in una ca a di ca+*agna. De'e e ere tata da''ero una cena *iena di gioia< l$incontro di due donne incinte< la gio'ane Maria e la zia anziana. #e due donne anda'ano +olto d$accordo. Maria ri+a e con Eli a(etta *er tre +e i. Durante 2ue to te+*o, ella co+*o e il Magni%icat, 3#c 1, .1D 074, cantico c5e e'idenzia la grande i truzione di Maria, nonc5C il uo talento *oetico. R *ro(a(ile c5e ia il Magni%icat, c5e il 8enedictus, co+*o to *oco do*o, fo ero *reg5iere recitate dalle *ri+e co+unit@, e 'ennero 2uindi inclu e da #uca nel uo -angelo. Pare c5e Maria ia ritornata alla ca a *aterna *ri+a della na cita di Gio'anni. Di icuro, attende'a con an ia il +o+ento in cui a're((e incontrato il uo *ro+e o *o o. Co+e a're((e fatto a ri'elargli il grande egreto=
</ 4RISI PR MA3RIM%&IAL

R *ro(a(ile c5e Giu e**e anda e a 'i itare la ua *o a 2uando e a era al 2uinto o e to +e e di gra'idanza. -enne enza o *ettare di nulla, e fu *rofonda+ente con'olto 2uando i re e conto del uo tato. Dal 'angelo econdo Matteo, i *uG intuire ia il co+(atti+ento interiore, ia la delu ione del (uon Giu e**e e ciG P ancora *i! e'idente nel Proto'angelo di Giaco+o. Maria in i te ulla ua innocenza, Giu e**e i col*e'olizza *erc5C non 5a a*uto cu todire +eglio 2ue ta 'ergine del /e+*io, gi@ con acrata a Dio. Egli cerca di congedar i in egreto, +a ca*i ce c5e 2ue to e *orre((e Maria a grandi *ericoli. In ogno, gli 'iene c5iara+ente ri'elato c5e Maria non era da ritener i col*e'ole di 2ualc5e indi creta indecenza< in Maria, era a''enuto 2ualco a di unico e grandio o. 6na 'oce, co+e 2uella di un angelo, gli dice< HGiuseppe, %iglio di 7avide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perch@ quel che * generato in lei viene dallo !pirito !anto" 3Mt 1, "T4.

1,

#e nu+ero e a**arizioni degli angeli nei racconti e'angelici dell$infanzia di Ge ! e+(rano uggerire una certa influenza degli E eni. Il culto degli angeli era infatti i+*ortante tra gli E eni. Fuindi, a''enne c5e Giu e**e condu e la ua *o a gi@ incinta alla ua ca a di Nazaret5, e la ricono((e ufficial+ente co+e ua +oglie. Entra+(i ora condi'ide'ano 2ue to egreto +era'iglio o< icura+ente ne a'ranno *arlato a lungo. E i 'i'e'ano a Nazaret5, in ie+e ad altri di cendenti della tir*e di Da'ide. Era di tutti la *eranza c5e un giorno il Me ia are((e nato dalla loro tir*e regale D anc5e e i+*o'erita. Giu e**e e Maria a*e'ano c5e 2uell$ora era or+ai 'icina. Ma 2uel re tanto atte o dal *o*olo d$I raele *ote'a for e na cere a Nazaret5= Non era for e critto nelle *rofezie c5e il Me ia are((e nato a Betle++e 3Mi ,, 14= Fui era nato Da'ide, ed era la ede antica della ua dina tia.

1. ,. ;IAGGI% A ! 3L MM

Giu e**e e Maria deci ero di tra ferir i a Betle++e. Giu e**e a'e'a un fratello *i! *iccolo c5ia+ato Cleofa , a cui affidG te+*oranea+ente la cu todia dei uoi figli *i! *iccoli. Secondo il Proto'angelo, Giaco+o, il uo figlio +aggiore, li acco+*agnG nel 'iaggio. ;or e #uca 5a confu o il cen i+ento c5e e((e luogo nell$anno . d.C. otto Fuirino 3*rocuratore della Siria4, con il cen i+ento delle na cite c5e egli de cri e co+e la ragione *er cui Maria e Giu e**e do'ettero ritornare a Betle++e. ;or e, nell$anno .W0 d.C. 3oggi le indicazioni circa la data di na cita di Ge ! *ortano 'er o 2ue ta direzione4, 'enne indetto un cen i+ento i+*eriale di cui non ci P arri'ata notizia. Fue te ri+angono 2ue tioni enza ri *o ta. Secondo la +ia o*inione, il +oti'o *rinci*ale c5e *in e i due genitori ad affrontare il 'iaggio a Betle++e fu c5e 2uel loro figlio *eciale do'e e na cere *ro*rio lA, nella citt@ del uo antenato, Da'ide. Il 'iaggio da Nazaret5 a Betle++e durG all$incirca 2uattro giorni. Mi *iacere((e citare una leggenda tratta dal Proto'angelo, c5e ta a u+endo grande rile'anza grazie a ca'i arc5eologici recenti< EIl piccolo gruppo di viandanti era passato per Gerusalemme e si trovava gi" a met" strada verso 8etlemme5 Maria cavalcava un asino, mentre Giacomo lo conduceva5 Giuseppe li seguiva da dietro5 Giuseppe si accorse che all(improvviso, l(espressione di Maria sembrF molto scoraggiata/ guardF di nuovo, ed ecco, vide che ella sembrava gioiosa e %elice5 Le domandF ",he cosa ti succede, MariaD Aorse il bambino che porti in grembo ti causa dei %astidiD" Maria rispose al marito che aveva avuto una visione/ due popoli + uno si rattristava per la nascita del bambino, mentre l(altro se ne rallegrava5 6oi chiese a Giuseppe di %arla scendere dall(asino, e si mise a riposare seduta su una pietra, bevendo dalla %onteG5 In 2ue to luogo, c5ia+ato =athisma, 'enne in eguito co truita una c5ie a ottagonale. #e ue ro'ine ono tate *ortate alla luce da ca'i effettuati recente+ente. E i tono dei *rogetti *er la rico truzione della c5ie a. Poco do*o 2ue to fatto, Maria e Giu e**e giun ero al luogo do'e oggi i tro'a la c5ie a di Mar Elia < di fronte a loro la 'i ta di Betle++e, con le ue colline e i uoi *a coli. #a

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nuo'a Betle++eDEfrata, il luogo in cui nac2uero i loro *adriM ;or e i loro cuori furono *ieni di una gioia *rofonda, di un orgoglio *er l$a**artenenza a tale tir*e. Do*o a'er *a ato la /o+(a di 8ac5ele, Maria e Giu e**e giun ero al 'illaggio dei loro *adri, *ieni di a *ettati'e. Cercarono un luogo do'e fer+ar i, +a Hnon c(era posto per loro nell(albergo" 3#c ",04. Non tro'arono *o to *erc5C erano tro**o *o'eri, o *erc5C il cara'an erraglio era al co+*leto= R *ro(a(ile c5e Giu e**e cerca e un luogo cal+o e a**artato, do'e Maria *ote e *artorire nella *ace e nella tran2uillit@. Giu e**e a*e'a c5e nella *eriferia e t del 'illaggio, e i te'a una grotta u ata co+e talla. R 2ui c5e condu e Maria. Nel caldo della talla, ella *artorA uo figlio. #o a''ol e nelle fa ce c5e i era *ortata da ca a, e lo de*o e nella +angiatoia, u un letto di *aglia. Ora il ilenzio della notte 'enne interrotto dalla 'isita dei pastori. Maria fu felice di a coltare le *arole i *irate dei *a tori. Ma e a "serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" 3#c ", 174. Molto anni *i! tardi, do*o la +orte del uo figlio, ella *arlG di 2ue to incontro con i *a tori ai uoi fa+igliari. Se+(ra c5e Giu e**e 'ole e i te+ar i a Betle++e. Nel fratte+*o tro'G una ca a in cui tra ferir i con la +oglie ed il figlio. Otto giorni do*o la na cita, i 'ol e nel *iccolo cerc5io fa+iliare una ceri+onia< il BritDMil@, la circoncisione del figlio +a c5io, c5e i+(oleggia'a l$a**artenenza allB%lleanza dei figli di %(ra+o. 6n uo+o e *erto in 2ue ta *rocedura, c5ia+ato HMo5elH, e eguA la circonci ione ul neonato. Parteci*arono a+ici e *arenti. Potre++o *en are c5e a((ia *arteci*ato anc5e 2ualc5e +e+(ro della fa+iglia di Xaccaria ed Eli a(etta, c5e 'i'e'ano a EinDIare+, non +olto di tante da Betle++e. Il *iccolo Gio'anni a'e'a gi@ ei +e i.

11 >/ G S5 AL 3 MPI%

Secondo la #egge, ogni *ri+ogenito +a c5io do'e'a e ere con acrato al Signore ed e ere co A Hri cattatoH 3E 1&, ".1&.1,4. 6n altro *recetto ric5iede'a c5e la +adre, do*o ogni *arto, i *urifica e con un (agno rituale 3+i:'e54, *er *oter di'entare di nuo'o *ura. Da e(rei o er'anti, Giu e**e e Maria o er'arono tali nor+e *er )T giorni do*o la na cita di Ge !. Do*o un *ercor o di circa due ore, e i arri'arono al /e+*io. In 2uel te+*o, +igliaia di o*erai erano all$o*era *er il re tauro e l$a+*lia+ento dell$area del /e+*io e degli edifici circo tanti, la cui co truzione era iniziata con Erode il Grande nel 11 a.C. Do*o dodici anni di la'ori 3nel . a.C.4 i *orta'a a co+*i+ento il re tauro del antuario. Giu e**e e Maria, *ieni di tu*ore e a++irazione, i tro'a'ano di fronte lo *lendido edificio. Era la *ri+a 'olta c5e Ge ! 'eni'a *ortato al /e+*io. Do*o c5e Giu e**e e((e offerto in acrificio una co**ia di tortore *er la *urificazione della +aternit@ di Maria, da un angolo del /e+*io gli i a''icinarono due *er onaggi *ii, Si+eone e %nna. I due a**artene'ano a 2uei Hde'oti di I raeleH c5e attende'ano con an ia l$arri'o della al'ezza +e ianica< atte a c5e a'e'a *er+eato +olti a+(ienti in 2uei te+*i, *ecial+ente tra gli E eni o er'anti 3cf. #c ", ",.&14. #$e *re ione greca Heula(e H 3de'oto, *io4 c5e #uca 5a utilizzato *er de cri'ere Si+eone, ta'a a ignificare D econdo +olti D la *arola >5a id?, o e eno. Il uo co+*orta+ento, il dono della *rofezia, il uo fer'ore, e+(rano *ro*rio indicare 2ue ta ua a**artenenza. %nc5e %nna 'eni'a da tale a+(iente, da *er one cioP c5e Haspettavano la redenzione di GerusalemmeH 3#c ", &14. /ale for+ulazione e *ri+e e atta+ente la *eranza +e ianica dei fedeli di Fu+ran. #e *arole del 'ecc5io Si+eone 3#c ", "7D&,4 e'ocarono in Maria *eranze indele(ili e an ie *rofonde, enti+enti c5e non l$a((andonarono +ai.

17 ?/ ;ISI3A 0 I MAGI S3RAG 0 GLI I&&%4 &3I

;u una or*re a ina *ettata *er la *iccola fa+iglia c5e inizia'a a**ena ad a+(ientar i a Betle++e, rice'ere una 'i ita da Magi dall(Hriente c5e i *re entarono con 'ari o+aggi. Oggi 'iene co+une+ente accettato il fatto c5e la tella 3o *iutto to la co tellazione4 c5e li guidG fino al Hnuo'o re dei giudeiH fu in realt@ una rara congiunzione dei *ianeti Mercurio, Gio'e e Saturno, c5e e((e luogo nel .W0 a.C.. Se 2ue ta teoria fo e 'era, i a're((ero infor+azioni *i! *reci e circa la Nati'it@ ri *etto a 2uelle calcolate dal +onaco Dionigi Exiguu 3il *iccolo4 nel -I ecolo. Il uo calcolo circa l$anno della na cita di Ge !, *o tato in a'anti di . o 0 anni, di'enne la (a e del calendario gregoriano c5e 'iene utilizzato ancora oggi da tutto il +ondo occidentale. Il calendario giuliano, *i! antico, 'iene in'ece ancora utilizzato dalla c5ie a greca e 2uella orientale. I Magi e'itarono di attra'er are Geru ale++e *er ritornare ai loro *ae i, *referendo *a are *er altre 'ie D attra'er o il de erto di Giuda. Il *otente Erode, o *etto o e +alfidato, di'enne una eria +inaccia *er l$incolu+it@ del (a+(ino. %nc5e e non e i tono fonti nella letteratura interte ta+entaria circa la trage degli innocenti, 2ue to atto crudele concorda *iena+ente con il carattere feroce di Erode. Egli, l$Idu+eo c5e olo grazie agli intrig5i e alla *rotezione dei ro+ani era riu cito ad a**ro*riar i del 8egno, 'i e l$intera ua e i tenza te+endo di *erdere il uo trono. 6no do*o l$altro, eli+inG i +e+(ri della ua fa+iglia c5e a**artene'ano alla dina tia reale degli % +onei. Per *ri+o, fece a a inare il o++o acerdote %ri to(olo, uo cognatoO *oi la +oglie a+ata Maria++e e ua +adre %le andra. Infine, i uoi due figli, c5e erano di'entati oggetto dei uoi o *etti. C5iun2ue egli *erce*i e co+e una +inaccia *er il uo trono, 'eni'a eli+inato. Co A, 2uando gli giun ero notizie circa la na cita di un *rinci*e di cendente della ca a di Da'ide a Betle++e, egli ne fu *rofonda+ente tur(ato, e Hcon lui tutta GerusalemmeH 3Mt ",&4. Fue to (a+(ino do'e'a e ere eli+inato. %''i ato in ogno del *ericolo, Giu e**e raccol e i++ediata+ente i uoi *oc5i a'eri, li caricG u di un a ino, 'i +i e a edere Maria con uo figlio e fuggA 'er o l$Egitto. #A a're((ero *otuto raggiungere un locale e una (en radicata colonia di E(rei. Oggi P ri a*uto c5e in Egitto e i te'a una co+unit@ e(raica i+ile a 2uella degli E eni. #$autore

"T

;ilone c5ia+a'a 2ue ta co+unit@ con il no+e di H/era*eutiH. Durante l$e ilio, Giu e**e +antenne la ua fa+iglia facendo la'ori +anuali. %lla +orte di Erode il Grande, nell$anno ) a.C., Giu e**e ritenne c5e il (a+(ino non corre e *i! alcun *ericoloO 2uindi ritornG con la ua fa+iglia alla ca a di Betle++e. Sull$Erodion 39erodiu+4, una collina artificiale a for+a di cono tagliato, ituata a ud e t di Geru ale++e, Erode a'e'a fatto co truire un *alazzo e un +au oleo, co+e uo +e+oriale *er l$eternit@. Fui Erode i fece e**ellire. .D.D.D.D ;oto dell$9erodiu+.D.D.D. Il figlio di Erode, %rc5elao, il 2uale 'enne in ediato co+e etnarca 3) a.C.D. d.C.4 dall$i+*eratore %ugu to, *er +olti fu una grande delu ione. Gli E eni a'e'ano goduto del fa'ore di Erode il Grande. %lcuni di loro fecero ritorno al loro +ona tero nel de erto di Fu+ran. R *o i(ile c5e, in 2uel te+*o, anc5e Gio'anni i aggrega e a loro 3#c 1,1T4. .D.D.D;oto delle ro'ine di Fu+ran.D.D.D. Giu e**e e Maria deci ero di non ri+anere a Betle++e, ritornarono al loro 'illaggio di Nazaret5. Secondo un$antica tradizione giudeoDcri tiana 3Girola+o4, la *arola del *rofeta citata nel *a o H!ar" chiamato 'azarenoH 3Mt ","&4 e da ricollegar i a I aia 11,1 3 un germoglio dal tronco di Iesse4. Il ignificato *rinci*ale della *arola HnatzoreoH P Hger+oglio 3netzer4 di Da'ideH, e, econdaria+ente, Ha(itante del 'illaggio di Nazaret5H. Co+e HnatzoreoH, egli a**artene'a al clan dei Natzorei i 2uali, all$incirca nell$anno 1TT a.C., fecero ritorno dalla dia *ora in Ba(ilonia, i ta(ilirono in 2ue to *iccolo e *erduto 'illaggio nelle colline della Galilea, dandogli il no+e. % Nazaret5, Maria i *re e cura dei figli c5e Giu e**e a'e'a a'uto nel uo *ri+o +atri+onio 3 econdo le antic5e fonti di fa+iglia e i *ri+i Padri della C5ie a4. Ma la 'era gioia del uo cuore era il *ro*rio figlio, il 2uale H cresceva e si %orti%icava, pieno di sapienza, e la grazia di 7io era sopra di lui H 3#c ", )T4. Inoltre, Ge ! era un (a+(ino nor+ale, *ro*rio co+e tutti 2uelli della ua et@< gioca'a con i uoi fratelli

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Giaco+o, Giuda, Qo e e Si+eone. Sui +onti di Nazaret5 *a cola'a, co+e tutti, le *ecore e le ca*re.
@/ 0%0I4 && ALLA # S3A 0I PASA2A

#$unico e'ento c5e ci 'iene narrato dei *ri+i anni di 'ita di Ge ! riguarda un *ellegrinaggio dei Nazareni a Geru ale++e *er la fe ta della Pa 2ua. Po ia+o i++aginare l$i++en a gioia di Ge !, 2uando, all$et@ di dodici anni, entrG nel /e+*io in ie+e ai uoi genitori. %lcuni ricercatori o tengono c5e, in 2uell$occa ione, Ge ! cele(rG il uo !arBMitz'., cioP il uo di'enire una *er ona adulta e *iritual+ente re *on a(ile nella co+unit@ dBI raele. Non i a e 2ue ta ceri+onia, cele(rata ancora oggi da ogni +a c5io e(reo a tredici anni, i 'olge e gi@ nel *eriodo del econdo /e+*io. R *ro(a(ile, tutta'ia, c5e un$u anza i+ile e i te e gi@ all$e*oca. Do*o c5e il gio'ane fanciullo e((e a''olto i filatteri intorno al (raccio e la +ano, e do*o a'er indo ato ul uo ca*o i tefilin 3delle *iccole catole contenenti (rani della Scrittura4, il nuo'o HBarDMitz'@H le e ad alta 'oce una *arte della /ora5. Fue ta ceri+onia confer+a'a il fatto c5e il ragazzo era da con iderare una e(reo *iena+ente +aturo e re *on a(ile. #a *arola HBarDMitz'@H ignifica< colui c5e P o((ligato ad o er'are la #egge. #a ceri+onia include'a inoltre una *ecie di crutinio da *arte dei +ae tri circa la cono cenza della /ora5 del gio'ane BarDMitz'@. #uca narra c5e i genitori di Ge !, *reoccu*ati, lo cercarono *er tre giorni, e H dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava5 < tutti quelli che l(udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposteH 3#c ", ).D)04. Si co+*rende (ene il ri+*ro'ero da *arte di Maria H %iglio, perch@ ci hai %atto cosJD <cco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamoH 3#c ", )14. % *ri+a 'i ta, i ca*i ce +eno, la ri *o ta di Ge !< H 6erch@ mi cercavateD 'on sapevate che io devo occuparmi delle cose del 6adre mioDH 3#c ", )74. Fue te ono le *ri+e *arole c5e Ge ! 5a *ronunciato e c5e ono giunte fino a noi. Di+o trano c5e, gi@ dai *ri+i anni di 'ita, Ge ! a'e'a co cienza della ua relazione con il Padre.

""

Per tutta la 'ita, egli cerc5er@, tra+ite una *reg5iera *rofonda e co tante, di cono cere la 'olont@ di Dio, di cu todirla e di otto+etter i ad e a. .D.D.D;oto di ragazzo con tefilin.D.D.D.

II/ G R2SAL MM , L2%G% 0I P LL GRI&AGGI% A&&2AL


1/ G S5 AR3IGIA&%

#a /ora5 ordina ad ogni e(reo +a c5io di *re entar i tre 'olte l$anno H davanti al !ignore tuo 7io, nel luogo che <gli avr" sceltoH 3Dt 1.,1.4< nella fe ta della Pa 2ua, nella fe ta delle Setti+ane e nella fe ta delle Ca*anne. #a fre2uenza e la difficolt@ di ri *ettare 2ue to co+ando di*ende'ano dalla di tanza, da *ericoli cau ati da guerre, o tilit@ e (rigantaggio. R una te ti+onianza della *rofonda fede dei genitori di Ge ! il fatto c5e essi "si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la %esta di 6asqua H 3#c ",)14. #a fe ta dura'a una etti+ana. Per loro il 'iaggio a Geru ale++e e *oi il ritorno a ca a dura'a all$incirca una etti+ana. Fuando Ge ! ritornG alla ca a *aterna a Nazaret5 do*o il uo *ri+o *ellegrinaggio co+e BarDMitz'@, #uca ci racconta c5e Hstava loro sottomessoH 3#c ",,14. Da Giu e**e i+*arG il +e tiere co+e Hte:tonH, c5e non P olo falegna+e o car*entiere, +a un +a tro co truttore, 2ualcuno ca*ace di la'orare i 'ari +ateriali nece ari *er 'arie co truzioni edilizie< legno, ferro, +a o*rattutto *ietra. R co A c5e Giu e**e, il +a tro, i era guadagnato da 'i'ere durante la ua *er+anenza a Betle++e e in Egitto. %nc5e Ge ! i+*arG tale +e tiere dal uo *adre *utati'o. Non do((ia+o credere c5e Ge ! a*e e fare ogni co a dal *rinci*io, co+e i narra nei racconti *ii. Ge ! era un e ere u+ano co+e ogni altroO rara+ente 'eni'a +o trata la ua di'init@. E Ge ! Hcresceva in sapienza, et" e grazia davanti a 7io e agli uominiH 3#c ",,"4. Egli do'e'a intera+ente condi'idere il de tino di ogni e ere 'i'ente< cre cere, a**rendere, +aturare, offrire, *eri+entare il dolore e la gioia, *iangere e ridere. HR di'entato in tutto i+ile a noiH. Di

"&

icuro Ge ! e Giu e**e erano a(ili o*erai, e a*e'ano +aneggiare il legno, il ferro e la *ietra. Nel *iccolo 'illaggio di Nazaret5, c5e a'e'a un +ode to nu+ero di a(itanti D econdo delle ti+e (a ate u ca'i arc5eologici recenti, gli a(itanti erano tra i 1"TD1,T, e tutti a**artenenti allo te o clan dei Natzorei D non c$era a((a tanza la'oro *er Giu e**e e Ge !. Qafia, di tante circa un c5ilo+etro in direzione udDo'e t, era +olto *i! grande. /utta'ia, il luogo c5e ric5ia+a'a gli o*erai *articolar+ente a(ili era Sepphoris. In 2uel te+*o, era la ca*itale della Galilea, e di ta'a all$incirca un$ora di ca++ino da Nazaret5. Nell$anno ) a.C. Erode %nti*a, figlio di Erode il Grande, di'entando il re della Galilea e della Perea, cel e Se**5ori co+e ede del uo go'erno. Se**5ori era co truita u di una collina c5e o'ra ta'a la fertile 'alle di Netofa. In 2ue ta citt@ *roDro+ana, a'e'ano *re o *iede ia la lingua c5e la cultura greca. Oggi i ritiene c5e ia tato Erode %nti*a a co truire il teatro c5e P tato ri co*erto. R *ro(a(ile c5e anc5e Ge ! 'i la'orG co+e +a tro co truttore. C altresD pro"a"ile che qui a""ia imparato a parlare il greco. %nc5e e *uG e+(rare azzardato, *oic5C gli e(rei o er'anti di *rezza'ano il teatro *erc5C lo ritene'ano un$e *re ione della cultura greca, P *o i(ile c5e Ge ! e i uoi fratelli a((iano 2ualc5e 'olta 'i to 2ualc5e *ettacolo, co+e ad e e+*io l$%ntigone di Sofocle. Fualc5e anno do*o, riferendo i ai ;ari ei, Ge ! u G un$e *re ione c5e a**artene'a al +ondo del teatro< Hi*ocritiH, c5e 'uole dire HattoriH. Soltanto *i! tardi, nelle traduzioni grec5e, la *arola i*ocriti *re e il ignificato di Huo+ini fal i e do**iH. Ge ! intende'a dire ad alcuni fari ei< HSiete co+e degli attori< e terna+ente, tate recitando un ruolo a cui non credete nel 'o tro inti+oH Da 2ue to +o+ento in *oi, non i 5anno altre notizie u Giu e**e. Si *re u+e c5e ia +orto. Do*o la +orte di Giu e**e il figlio +aggiore, Giaco+o 3nato dal uo *ri+o +atri+onio4, di'enne il ca*o fa+iglia. /ale era D ed ancora P D il diritto di ucce ione in u o in 2ue ta regione.
8/ G S5 ;A 0A GI%;A&&I I& GI20 A

")

% Nazaret5 arri'G notizia dello tra(iliante er+one *enitenziale c5e il loro cugino Gio'anni a'e'a tenuto *re o il Giordano. Giaco+o deci e di *artire a ie+e ai uoi fratelli e orelle *er raggiungerlo. Ge ! andG con loro. Per Ge ! l$incontro con Gio'anni egna l$ora della ua deci ione. %ll$u cire dal Giordano do*o e er'i tato i++er o, egli udA una 'oce dal cielo c5e i era a*erto< H >u sei il Aiglio mio prediletto, in te mi sono compiaciutoH 3Mc 1,114. Era la c5ia+ata del SignoreO nello te o +o+ento, lo S*irito di Dio ce e u di lui, ed egli di'enne total+ente Suo. R *ro(a(ile c5e Giaco+o ia tornato a ca a con i uoi *arenti. Ge ! in'ece fu in'iato dallo S*irito nel deserto. Digiunando, *regando e +editando *er 2uaranta giorni, Ge ! ricercG fino in fondo di a'ere illu+inata la 'olont@ del Padre. Il de+onio tentatore a'e'a notato l$e'ento accaduto *oco te+*o *ri+a *re o le ri'e del Giordano. Fue t$uo+o dai *oteri di'ini *ote'a co tituire un erio *ericolo *er lui. Era da''ero il Me ia atte o= 6na co a era certa< egli era, di fatto, un uo+o. Satana con idera'a 2ue ta co a un *unto a uo 'antaggio. Co A, Satana i a''icina a Ge !. Sicura+ente, do*o a'er digiunato *er 2uaranta giorni, 2ue t$uo+o ar@ affa+ato. HSe ei il ;iglio di Dio, a'rai i uoi *oteri< fai un +iracolo *er aziare la tua fa+eMnon lo farai=H H-uoi c5e le *er one ti ricono cano co+e il Me ia= ;ai 2ualco a di *ettacolare< alta gi! dal *innacolo del /e+*ioO la gente ti a**laudir@ e ti eguir@ di certo. In fondo, il Me ia *er con2ui tare il +ondo 5a (i ogno *ri+a di con2ui tare l$entu ia +o delle +a eM Non ta for e critto co A= Di non tentare Dio= Sare ti tro**o coraggio oH HEcco allora c5e ti i *re enta una grande occa ione< ono io il *adrone del +ondo. Pro trati ai +iei *iedi e ti offrirG il +ondoM Sar@ tutto tuoMH H-attene, SatanaM Sta critto< oltanto Dio adorerai.H Satana e ne andG, delu o. Non era riu cito a con'incere l$uo+o Ge ! ad a(u are del uo *otere *er e te o. Ma Satana are((e ritornato al +o+ento o**ortuno. In eguito, Ge ! e((e +odo di +anife tare la ua *otenza, +a oltanto *er aiutare gli altri, +ai *er (eneficiare e te o. Do*o 2ue ta *ro'a di forza *irituale nel de erto della Giudea, Ge ! a'e'a 'oglia di tare con il cugino Gio'anni Batti ta. Il *redicatore itinerante a'e'a gi@ la ciato il (a o Giordano *er arri'are a Betania, ull$altra ri'a del fiu+e 3G' 1,"14, *er *redicare nella !atanea, do'e la trada dei *ellegrini *a a'a dall$e t

",

3Ba(ilonia e Per ia4. Fue ta zona era a(itata da e(rei. Il HYar+u:H era 2uello te o H /orrente Ierit5H do'e il *rofeta Elia i era na co to dal 8e %ca(, e do'e 'enne fa+ato dai cor'i 318e 10, "D.4. In 2ue ta regione Ge ! incontrG i uoi *ri+i di ce*oli 3G' 1, &,D ,14, i 2uali a'e'ano raggiunto Gio'anni *artendo dalla natAa Bet5 aida. R con e i c5e Ge ! andG alle nozze di Cana. 3cf. Il Fuinto -angelo4.
:/ L9A;;I4I&ARSI 0 LLA PASA2A E8@ d/4/F

Partendo da Cana, i nuo'i a+ici acco+*agnarono Ge ! e la ua fa+iglia fino a Cafarnao. Fui e((ero +odo di cono cer i *i! a fondo, e deci ero di co+*iere in ie+e il *ellegrinaggio annuale a Geru ale++e *er la Pa 2ua e(raica 3G' ",1"4. Era la Pa 2ua dell$anno "1 d.C. Geru ale++e i accor e *er la *ri+a 'olta di 2ue t$uo+o della Galilea. Egli,

*rofonda+ente tur(ato dagli a(u i *er*etrati nell$area del /e+*io, fece una ferza con delle cordicelle e HscacciF tutti %uori del tempio con le pecore e i buoiB gettF a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciF i banchi, e ai venditori di colombe disse/ =6ortate via queste cose e non %ate della casa del 6adre mio un luogo di mercatoK ?" 3G' ", 1,D 1.4 Buoi, *ecore e colo+(e erano ani+ali nece ari *er *oter co+*iere i riti acrificali nel /e+*io. #e *er one c5e 'eni'ano da +olto lontano, ad e e+*io dalla Galilea, non *orta'ano con loro del (e tia+e, +a co+*ra'ano ul luogo le 'itti+e da acrificare. Era un$u anza diffu a anc5e 2uella di ca+(iare +onete ro+ane, le 2uali reca'ano l$effigie dell$i+*eratore, con delle +onete e+*lici 3 enza i++agini4 da offrire co+e doni *er il /e+*io. San Gio'anni ci dice c5e il co+*orta+ento di Ge ! non fu tale da de tare candalo. #e autorit@ religio e, *erG, a'e'ano (i ogno di tro'are una giu tificazione. Ge ! i are((e do'uto far ricono cere co+*iendo 2ualc5e egno +iracolo o. In ri *o ta, Egli di e< H7istruggete questo >empio, ed io lo riedi%icherF in tre giorni" 3G' ", 174. Fue te *arole +i terio e non 'ennero co+*re e. Solo do*o la ua re urrezione i di ce*oli ca*irono c5e egli *arla'a del /e+*io del uo cor*o. Per aiutarci a ca*ire in 2uale anno a''enne 2ue to e*i odio durante la Pa 2ua, P i+*ortante con iderare uno dei co++enti della folla< H,i sono voluti quarantasei anni per

".

edi%icare questo >empio, e tu dici di poterlo riedi%icare in tre giorniD" Erode il Grande iniziG la co truzione del /e+*io nell$anno 11 a.C. Fuindi, l$anno in cui e((e luogo 2ue to e*i odio P il "1 d.C. 311Z"1[).4. % 2uei te+*i e i te'a un gru**o di e(rei, gli E eni, *er i 2uali 2uel ge to coraggio o di *urificazione del /e+*io era co+e un dell$a''icinar i della nuo'a era +e ianica. Giu e**e ;la'io de cri e gli E eni co+e una delle tre cuole della /ora5 c5e e((ero una influenza ignificati'a ulla 'ita religio a degli e(rei ai te+*i di Ge !. #e altre due cuole erano< 2uella dei Sadducei D ari tocrazia acerdotale D e 2uella dei ;ari ei, il cui co+*ito *rinci*ale era 2uello di tudiare ed in egnare la #egge critta, 3Pentateuco4 e la #egge orale, cioP tutte le inter*retazioni deri'anti dallo tudio del Pentateuco. Durante la *ri+a +et@ del II ecolo a.C., i Seleucidi c5e regna'ano ad %ntioc5ia inco+inciarono ad interferire con la *olitica religio a di I raele< l$o er'anza delle #eggi e(raic5e 'eni'a *unita co+e atto di di o((edienza. 6n gru**o di >5a idi+? i 'ide co tretto a fuggire 'er o i +onti. 31Mac ",)"4. Inizial+ente, e i a**oggiarono l$in urrezione dei Macca(ei contro i Siriani 3"Mac 1),.4. Poi Gionata, fratello di Giuda Macca(eo, di cendente della fa+iglia acerdotale degli % +onei, 'enne incoronato o++o acerdote e re. I 5a idi+ i di ociarono, non ricono cendogli alcuna legitti+it@. %ltri ancora i > e*ararono? 3in e(reo< *eru 54 e for+arono la tri(! dei >Peru 5i+? 3;ari ei4. Fue to gru**o, c5e non era co tituito *rinci*al+ente da acerdoti, di'enne col te+*o la grande cuola della /ora5 dei ;ari ei 3Giu e**e ;la'io, %ntic5it@ giudaic5e EIII 1014. Dal +o+ento in cui gli % +onei *re ero il controllo della carica di So++o Sacerdote, gli E eni con iderarono ogni acrificio officiato nel /e+*io co+e illegitti+o e i+*uro. %nc5e e e i fre2uenta'ano il /e+*io, non *arteci*a'ano ai riti acrificali. Per *urificar i dei *ro*ri *eccati, e i face'ano delle a(luzioni 2uotidiane nelle loro 'a c5e rituali. %nc5e e il nucleo *rinci*ale degli E eni era co tituito da acerdoti e le'iti, +olti altri i raeliti entrarono a far *arte del gru**o D anc5e co**ie di *o i. CiG c5e differenzia'a gli E eni in *articolare dalle altre due cuole era l$o er'anza di un *ro*rio calendario fe ti'o. egnale

"0

-i to tale atteggia+ento nei confronti del /e+*io, i *uG dire c5e i H+oltiH c5e credettero in Ge ! durante 2ue ta ua 'i ita "vedendo i segni che %aceva" 3G' ", "&4 a**artene ero agli E eni. /ale entu ia +o nei uoi confronti D co+e colui c5e do'e'a *urificare il /e+*io non con'in e Ge !. Il co++ento del 2uarto e'angeli ta P or*rendente< HGes perF non si %idava di loro, perch@ conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli in%atti sapeva quello che c(* in ogni uomo H 3G' ", ")4. In 2ue to +o+ento della ua +i ione, Ge ! ritene'a c5e 2ue ti uoi zelanti eguaci fo ero *iutto to di o tacolo al uo agire non confor+i ta e *ro'ocatorio. Nono tante Ge ! di+o tra e reticenza nei confronti degli E eni, egli fu tutta'ia a*erto e franco con un fari eo c5e lo a''icinG di notte< &icodemo, +e+(ro del Sinedrio. Secondo ricerc5e recenti 3Da'id ;lu er4, egli are((e il ricco Na:di+on (en Gurion, originario della Galilea. Si narra c5e durante l$a edio di Geru ale++e Nicode+o, a ie+e ad altre due fa+iglie ricc5e, a un e il co+*ito di *ro''edere il ci(o *er l$intera *o*olazione della citt@. #a di cu ione notturna tra Ge ! e Nicode+o fu ani+ata e *rofonda 3G' &,1D"14. .D.D.D.D.D.D.D.D 3ri2uadro di te to4.D.D.D.D.D.D.D.D
0I## R &$ 3RA IL ;A&G L% 0I GI%;A&&I I ;A&G LI SI&%33I4I

EMt, Mc, LcF

La purificazione del 3empio/ Secondo il -angelo di Gio'anni 3", 1&D104 2ue to e'ento e((e luogo durante i *ri+i anni di 'ita *u((lica di Ge ! in GiudeaO econdo i inottici, e o a''enne *oco te+*o *ri+a della Pa ione 3Mt "1,11 O Mc 11,1, O #c 17,), 4. Moti'azione: I inottici eguono tutti lo c5e+a cronologico di Marco, c5e ri*orta ola+ente le atti'it@ di Ge ! in Galilea e lo 'ede a Geru ale++e *oco *ri+a della etti+ana della Pa ione. Io ono *ro*en o a credere nella cronologia di Gio'anni, in 2uanto una cre cente o**o izione da *arte della autorit@ religio e i *ieg5ere((e +eglio in 2ue to conte to. La resurrezione di Lazzaro. Fue to a''eni+ento non 'iene +enzionato nei 'angeli inottici Moti'azione< Co+e *er gli altri +iracoli c5e Ge ! co+*A a Geru ale++e, 2ue to non rientra nello c5e+a cronologico di Marco.

"1

!attesimo di Ges/ Il 'angelo di Gio'anni non ri*orta il (atte i+o nel Giordano *er +ano di Gio'anni Batti ta. Moti'azione: #a localit@ in cui Gio'anni Batti ta 'ol e inizial+ente la ue atti'it@ econdo il -angelo di Gio'anni, non P nella *arte +eridionale del Giordano, *re o Gerico, +a la Batanea 3Betania, ull$altra ri'a del Giordano D G' 1,"14. #e *arole del Batti ta indicano c5e Ge ! 'enne (attezzato *ri+a 3 Ho visto lo !pirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui D G' 1,&"4. Se la regione in cui P nato il 'angelo di Gio'anni P la Batanea, co+e credono +olti e egeti e co+e io te o ritengo *ro(a(ile, de'e e erci tata una forte ri'alit@ in 2uella regione tra i eguaci di Ge ! e 2uelli del Batti ta. Per e'itare il ri c5io c5e il Batti ta fo e da con iderar i *i! i+*ortante di Ge ! c5e egli (attezzG, Gio'anni trala ciG di narrare l$e*i odio.

</ 3RA I S G2A4I 0I GI%;A&&I

I fratelli di Ge ! c5e erano 'enuti con lui da Cafarnao *er la fe ta di Pa 2ua 3G' ",1"4 ritornarono a Nazaret5, +entre Egli ri+a e con i di ce*oli di Gio'anni Batti ta H nella regione della GiudeaH 3G' &,""4. Ge ! re tG *er +olti +e i tra le genti della Giudea in ie+e con i eguaci del Batti ta. Ge ! te o *redicG il (atte i+o di con'er ione, (attezzando i uoi a+ici tra i eguaci di Gio'anni 3G' ),14. Il loro ca+*o di azione era lo te o< i *a i del Giordano do'e Gio'anni a'e'a (attezzato. Nel fratte+*o, il *redicatore i era *o tato dalla ua *o tazione nel nord, a Betania 3 ull$altra ri'a del Giordano4 3G' 1,"14. Ora *redica'a e (attezza'a a ud di Bet5 S5ean 3c5ia+ata a 2uei te+*i ScSt5o*oli 4 alla fonte di nn)n, *re o Sali+ 3oggi /el S5ale+4 3G' &,"&4. Fuando i di ce*oli di Gio'anni 'ennero a a*ere c5e l$atti'it@ di Ge ! a'e'a ucce o, furono *ieni di in'idia. %ndarono dal loro +ae tro e i la+entarono, dicendo c5e 2uel gio'ane c5e era tato con lui a Batanea, al 2uale egli a'e'a re o

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te ti+onianza, ora ta'a (attezzando egli te o< tutti H accorrevano a luiH 3G' &, ".4. #a reazione di Gio'anni e'idenzia il uo carattere di intere ato e la ua lungi+iranza< "'essuno puF prendersi qualcosa se non gli * stato dato dal cielo5 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto/ 'on sono io il ,risto, ma io sono stato mandato innanzi a lui5 ,hi possiede la sposa * lo sposoB ma l(amico dello sposo, che * presente e l(ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo5 Hra questa mia gioia * compiuta5 <gli deve crescere e io invece diminuire5 ,hi viene dall(alto * al di sopra di tuttiB ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra" 3G' &, "0D&T4. %**arente+ente il Batti ta non ri+a e a lungo alle fonti di EnnGn, nella Deca*oli. %ttra'er G il Giordano e da lA raggiun e Perea, c5e i tro'a'a otto il regno di Erode %nti*a. Era +olto te+*o c5e la +oglie illegitti+a di Erode gli c5iede'a di (arazzar i di 2ue to *redicatore co+odo. %**ena Erode e((e notizia c5e Gio'anni era entrato nel uo territorio, ordinG alle ue tru**e di i+*rigionare il Batti ta nella fortezza di Mac5eronte, c5e i tro'a'a nelle ino *itali +ontagne c5e torreggia'ano o*ra al Mar Morto.

G/ 0%P% L9ARR S3% 0 L !A33IS3A

Con l$arre to di Gio'anni, anc5e *er Ge ! ta'a *er iniziare una nuo'a ta**a della ua 'ita. Di fatto, le difficolt@ cau ate dalle in'idie e le gelo ie co+*ar'ero. #a ua atti'it@ non *ote'a *i! e ere confu a co+e alternati'a o antagoni ta di 2uella di Gio'anni il Batti ta. Fuando Ge ! arri'G in Galilea, do*o a'er attra'er ato la Sa+aria D do'e i ri*o G *re o il *ozzo di Giaco((e e *arlG con la donna a+aritana 3G' ),, 4, egli fu accolto con grande gioia, *erc5C i Galilei a'e'ano 'i to Htutto quello che aveva %atto a Gerusalemme durante la %estaH 3G' ),),4. Per Ge ! era i+*ortante e ere li(ero di agire. Poco do*o a cau a dei conflitti orti all$interno del uo clan a Nazaret5, ci fu una rottura tra Ge ! e i uoi fa+iliari 3#c ), 1.D&T4.. Egli la ciG Nazaret5, e for+G un *iccolo gru**o di di ce*oli a Cafarnao. #a regione c5e i tro'a a nord e t del Mare di Galilea di'enne il uo nuo'o ca+*o di azione. #$orienta+ento e eno della fa+iglia di Ge ! e di Gio'anni Batti ta andG 'ia 'ia recedendo. Cafarnao i tro'a'a otto la fera d$influenza dei ;ari ei e degli Xeloti. Fue ti ulti+i a'e'ano la loro roccaforte ri'oluzionaria nel 'illaggio di Ga+la c5e i tro'a'a

&T

*re o le %lture del Golan ed era *rotetto da due canSon *rofondi. #o co*o degli Xeloti era di for+are uno tato e(raico, *ezzando l$ege+onia dei 8o+ani. Co+e +olti gru**i e tre+i ti, e i ritene'ano giu to co+(attere anc5e u ando le ar+i. E i *era'ano c5e il Me ia, atte o di lA a *oco, a're((e condotto con e *er loro la (attaglia *er la li(erazione. Erode %nti*a, 'a allo di 8o+a, a'e'a nel fratte+*o fondato /i(eriade, do'e egli ri iede'a. Erode i era *rocurato un contingente di +ercenari ca*itanati da un centurione, e li a'e'a tazionati a Cafarnao. %'re((ero do'uto *roteggerlo dalle +inacce degli Xeloti.
>/ G2ARIGI%&I ALL PIS4I& 0I ! 36 S0A

Gio'anni narra di un *ellegrinaggio a Geru ale++e, for e in occa ione della ;e ta dei /a(ernacoli nell$anno "1 d.C. Non 'iene +enzionato altro circa 2ue ta fe ta nel /e+*io. PuG e ere una fe ta cele(rata da Ge ! con la ua fa+iglia, *o i(il+ente eguendo il calendario olare degli E eni. Do*o a'er 'i itato la ca a dei nonni +aterni c5e non era di tante dalle *i cine di Bet5e da, Ge ! arri'G in un luogo do'e +olti +alati ed infer+i attende'ano di e ere guariti. #e ac2ue erano circondate da 2uattro *orticati a colonna co*erti. 6na 2uinta colonnata attra'er a'a le ac2ue, di'idendo le *i cine in una zona nord e una ud. Dalle *i cine, l$ac2ua raccolta 'eni'a 'eicolata 'er o il cortile del /e+*io, c5e i tro'a'a nei *re i. %ccanto alle *i cine 'i erano delle 'a c5e *i! *iccole c5e contene'ano ac2ua. Fue t$ac2ua era con iderata +iracolo a. Secoli do*o, le *i cine furono tra for+ate in un antuario *agano dedicato al culto di E cula*io. Fuando Ge ! entrG *re o le *i cine, tro'G +olti +alati c5e a *etta'ano di e ere guariti. %nc5e e era S5a((at, Ge ! guarA un uo+o c5e era +alato da trentotto anni 3cf. G' ,, 1D114. .D.D.D. 3di egnoWrico truzione dei *ortici c5e circonda'ano le *i cine di Bet5e da4.D.D.D.
?/ 2&A PASA2A I& GALIL A

Nell$anno "7, e+(ra c5e Ge ! non cele(rG la fe ta di Pa 2ua a Geru ale++e. Gio'anni il Batti ta era a**ena tato giu tiziato da Erode %nti*a 3Mt 1), &D1"O Mc ., 10 4. Erode inco+incia'a a o *ettare c5e anc5e Ge ! a're((e *otuto di'entare un agitatore delle folle c5e accorre'ano nu+ero e intorno a lui D co+e *ri+a erano accor e da Gio'anni D e in orgere contro il uo regno. %gli occ5i di %nti*a, la co ta ettentrionale del lago era

&1

*articolar+ente u cetti(ile in 2uanto, nella 'icina Ga+la, anda'a 'eloce+ente cre cendo uno *irito di ri(ellione contro i colla(oratori dei 8o+ani. Pri+a di 2ue ta Pa 2ua del "7, Ge ! i ritirG con i uoi di ce*oli dalle folle entu ia te c5e i erano radunate a Cafarnao e a MaDgadan 3/a(g5a4, do'e era a''enuto il *ri+o +iracolo della +olti*licazione dei *ani. Ge ! ed i uoi i +o ero attra'er o il di tretto di /iro e Sidone nella ;enicia, e ritornarono do*o +olto te+*o *re o il Mare di Galilea attra'er ando il Golan 3Mc 0,&14. Fue to tragitto li condu e ai confini della Deca*oli *agana. Fui, Ge ! fece di nuo'o D *er i *agani D il +iracolo della +olti*licazione dei *ani 3Mc 1, 1D1T4. Co A a''enne c5e, +entre e i *ercorre'ano terre nonDe(ree, il +e aggio di Ge ! oltre*a G la fera e clu i'a degli i raeliti, *er raggiungere anc5e i gentili 3cf. Fuinto -angelo4.
@/ LA # S3A 0 I 3A! R&A4%LI E8H d/4/F

I *ri+i egnali dell$autunno rie+*i'ano l$aria 2uando Ge ! fu raggiunto dai uoi fratelli. #o in'itarono ad andare con loro in *ellegrinaggio a Geru ale++e *er la fe ta dei /a(ernacoli 3Succot4< co A, anc5e i uoi a+ici a're((ero *otuto 'edere le ue o*ere 3G' 0," 4. I uoi Ha+ici a Geru ale++eH *ro(a(il+ente erano 2uelle *er one c5e a'e'ano letto il uo ge to di H*urificazioneH del /e+*io co+e un egno +e ianico, e c5e a'e'ano co+inciato a ri*orre in lui le loro *eranze 3cf. G' ","&4. Ge ! *erG a'e'a deci o di non *arteci*are *i! a 2ue ta fe ta in 2uanto, co+e di e egli te o, il uo te+*o 3:airo 4 non era ancora arri'ato. C5e Ge ! fe teggia e le fe ti'it@ in giorni di'er i dai uoi fratelli i *uG *iegare *er 'ia dei due calendari delle fe ti'it@ 'igenti in I raele in 2uel te+*o. Pi! in l@ la 2ue tione 'err@ trattata in +odo *i! dettagliato. Fui i 'uole olo +enzionare il fatto c5e la fe ta dei /a(ernacoli 'eni'a fe teggiata da alcuni il +ercoledA, +entre al /e+*io e a 'eni'a o er'ata a +et@ del ciclo lunare, cioP al cadere della luna *iena. Secondo +e, 3e co+e 5o gi@ a'uto +odo di *iegare nel *ri+o 'olu+e4, dal +o+ento in cui Ge ! i P tra ferito a Cafarnao, egli non eguA *i! il calendario delle fe ti'it@ o er'ato dagli E eni. Piutto to, egli o er'G il calendario lunare dei acerdoti del /e+*io, co+e face'a la +aggior *arte degli e(rei. Ge ! anda'a in *ellegrinaggio a Geru ale++e *er le fe ti'it@ econdo le date in u o nella ua fa+iglia finc5P ri iedette con loro a Nazaret5. /ale *ratica e((e fine 2uando iniziG la ua 'ita *u((lica. Per Ge !, il *ro(le+a

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HcalendarioH non era i+*ortante, e non do'e'a di'entare un o tacolo nell$annuncio del uo +e aggio al +ondo, cioP, inizial+ente agli e(rei. Fuindi egli *referA eguire le u anze general+ente accettate. Non c$era tutta'ia ragione *er cui i uoi fratelli non do'e ero continuare ad o er'are le fe te econdo le *ro*rie con uetudini.

PerciG, i fratelli di Ge ! andarono alla fe ta dei /a(ernacoli, c5e in 2uell$anno cade'a *ri+a della data o er'ata al /e+*io. Credo c5e l$o tello ul Monte Sion 3con la ua ala do*o cono ciuta col no+e di H9S*erioonH4 a((ia o *itato il clan di Nazaret5, c5e i+*atizza'a con gli E eni. Ge ! di e ai uoi fratelli< H\Andate voi a questa %estaB io non ci vado, perch@ il mio tempo #&airos$ non * ancora compiuto?5 7ette loro queste cose, restF nella Galilea5 Ma andati i suoi %ratelli alla %esta, allora vi andF anche luiB non apertamente perF/ di nascosto5H 3G' 0, .D1T4. Fuando Ge ! arri'G a Geru ale++e, egli 'ide o'un2ue D nei giardini e ui tetti delle ca e D dei ta(ernacoli 3 ucca, ca ette rico*erte da ra+i4, co+e +e+oriale degli anni tra cor i nel de erto. #a fe ta, a cui Ge ! *arteci*G in ie+e agli altri, 'eni'a cele(rata nel /e+*io, con riti acrificali e orazioni *articolari. PerciG Ge ! 'i andG, e anda'a a++ae trando le *er one, *ro(a(il+ente *redicando nel *ortico di Salo+one. #a notte do*o il *ri+o giorno di fe ta, ed il +attino do*o, a''eni'a una grande *roce ione detta Hla fe ta della raccolta dell$ac2uaH. I acerdoti cende'ano alla *i cina di SiloP, do'e 'eni'a raccolta l$ac2ua *ro'eniente dalla fonte di Gi5on. E i tira'ano u l$ac2ua e con e a ali'ano D una *roce ione allegra e gioio a D fino al /e+*io. Fuindi, gira'ano intorno all$altare do'e i (rucia'ano le offerte ette 'olte, *ortando con C l$ac2ua. R *ro(a(ile c5e Ge ! i riferi ca a 2ue to rito di raccolta dell$ac2ua 2uando, l$ulti+o giorno della fe ta 3c5e Gio'anni c5ia+a Hil grande giornoH4, egli di e< H,hi ha sete venga a me e beva chi crede in meB come dice la !crittura/ %iumi di acqua viva sgorgheranno dal suo senoH 3G' 0,&0D&14.

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6n altro rito della fe ta dei /a(ernacoli *otre((e a'er dato a Ge ! lo *unto *er fare una affer+azione or*rendente. %ll$inizio di 2ue ta fe ta della raccolta dell$ac2ua, 2uattro grandi candela(ri 'eni'ano *o ti nel /e+*io, all$ingre o del Cortile delle donne. /ali candela(ri ri *lende'ano u tutta Geru ale++e. In 2ue ta occa ione, Gio'anni narra 2ue te *arole traordinarie di Ge !< HIo sono la luce del mondoB chi segue me, non camminer" nelle tenebre, ma avr" la luce della vitaH 3G' 1,1"4. Di icuro 2ue te *arole a'ranno cioccato +olti dei *a anti. .D.D.D.;oto del canale d$ac2ua fatto ca'are dal re Ezec5ia 31 a.C.4 lungo 1TT +etri.D.D.D.
H/ R A$I%&I & L P%P%L% & I SA4 R0%3I

/ra la *o*olazione i anda'ano for+ando gradual+ente di'er e o*inioni u 2ue t$uo+o enig+atico della Galilea. %lcuni dice'ano HQuesti * davvero il pro%etaKH 3G' 0,)T4. CiG i riferi'a ad una *arola di Mo P< HIl !ignore tuo 7io susciter" per te, in mezzo a te, %ra i tuoi %ratelli, un pro%eta pari a meB a lui darete ascolto H 3Dt 11,1,4. %ltri dice'ano< H$Questi * il ,ristoK(. Altri invece dicevano/ (Il ,risto viene %orse dalla GalileaD 'on dice %orse la !crittura che il ,risto verr" dalla stirpe di 7avide e da 8etlemme, il villaggio di 7avideD(" 3G' 0,)1D)"45 Poco *er 'olta, notizie circa tali co++enti arri'arono fino alla cerc5ia del o++o acerdote. %ccanto al /e+*io, i tro'a'a la ede del Sinedrio D l$alta corte della giu tizia. #e guardie del /e+*io 'ennero in'iate con l$ordine di *ortare 2ue to *redicatore 'enuto dal nord di fronte ai +e+(ri del Sinedrio, *er *oter a coltare i *articolari del uo in egna+ento. HLe guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai %arisei e questi dissero loro/ =6erch@ non lo avete condottoD?5 9isposero le guardie/ =Mai un uomo ha parlato come parla quest(uomoK?5 Ma i %arisei replicarono loro/ =Aorse vi siete lasciati ingannare anche voiD Aorse gli ha creduto qualcuno %ra i capi, o %ra i %arisei=H 3G' 0, ),D)14. Il forte contra to c5e e i te'a tra le cla i (org5e i e l$elite da una *arte D e il *o*olo 3*le(ei , o H%+ 9a$aretzH4 dall$altra D 'iene 2ui (rutal+ente e *re o< H Ma questa gente 3c5e crede in lui4, che non conosce la Legge, * maledettaK" 3G' 0,)74. Fue to a tio era (ilaterale. Dal /al+ud a**rendia+o una canzone atirica do'e i legge (ene il di *rezzo *er alcune fa+iglie acerdotali, *er 'ia della loro corruzione<

&)

Me +e c5ino, *er la ca a di Boet5u , +e ta*ino, *er 'ia dei loro (a toni. Me +e c5ino, *er la ca a di Annas, +e ta*ino, *er 'ia dei loro incante i+i. Me +e c5ino, *er la ca a di Iat5ro , +e ta*ino, *er 'ia della loro *enna. Me +e c5ino, *er la ca a di I 5+ael, figlio di P5ia(i, +e ta*ino, *er 'ia dei loro *ugni. Perc5C e i ono So++i Sacerdoti. I loro figli ono te orieri, i loro generi a++ini tratori, e i loro er'i col*i cono il *o*olo col (a tone. 3/al+ud (a(ilone e, Pe ac5i+ ,0 a4. %rri'a *oi una ri *o ta D e itante e ti+ida< P Nicode+o, fari eo, +e+(ro del Sinedrio, c5e 'iene da Ge ! di na co to. Egli e cla+a< HLa nostra Legge giudica %orse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciF che %aD" 3G' 0,,145 Gli ri *o ero/ "!ei %orse anche tu della GalileaD !tudia e vedrai che non sorge pro%eta dalla Galilea" 3G' 0, ,"4. %**arente+ente, Gio'anni 2ui i riferi'a ad un te to andato *er o. ;or e riguarda'a un *rofeta H *ecialeH, co A co+e 'iene annunciato a Mo P< Hio susciterF loro un pro%eta in mezzo ai loro %ratelliH 3Dt 11,114. /utti a*e'ano. Di icuro, c5e erano gi@ orti *rofeti dalla Galilea< ad e e+*io, il *rofeta Giona 'eni'a dalla Galilea 3"8e 1),",4. Do*o 2ue to ti+ido co++ento da *arte di Nicode+o, non i *arler@ *i! di lui fino al +o+ento della e*oltura di Ge ! da *arte di Giu e**e di %ri+atea. Egli *orter@ *anni di lino *regiato e oli. Se *oi i ia azzardato di inter'enire anc5e durante il *roce o di Ge !, non *o ia+o a*erlo. Sa**ia+o *erG c5e ogni uo co++ento are((e tato 'ano.

III/ A232&&%: L GI%R&A3 4RI3I46 A G R2SAL MM I -angeli inottici ri*ortano i fatti accaduti *ri+a della etti+ana della Pa ione, +a *oc5e 'olte +enzionano l$atti'it@ *u((lica di Ge ! in Giudea. Il 'angelo di Gio'anni, in'ece, ci dice c5e Ge ! alA 'arie 'olte a Geru ale++e. Poic5C i genitori di Ge ! erano a idui nel *arteci*are ai *ellegrinaggi *er le *rinci*ali fe ti'it@ e(raic5e 3cf. #c ",)14, i *uG dedurre c5e tutti 2uelli +enzionati da Gio'anni iano in realt@ a''enuti. Ge ! non andG con i uoi fratelli alla fe ta dei /a(ernacoli nell$anno "7< andG 2ualc5e giorno do*o, +a in egreto e non *u((lica+ente 3G' 0,1T4. Fuindi non P trano c5e non i accenni alla *re enza dei

&,

uoi di ce*oli. Egli 'i andG olo. ;or e egli utilizzG la grotta di Eleona co+e luogo do'e rifugiar i di notte, o**ure a'r@ tro'ato o *italit@ *re o a+ici a Betania, c5e i tro'a alle *endici del Monte degli 6li'i.
1/ LA G2ARIGI%& 0 L 4I 4% &A3%

Il racconto della guarigione del cieco nato da *arte di Ge ! P a''incente. %ll$i+*ro''i o, *a ando accanto ad un uo+o nato cieco, gli 'iene c5ie to dai uoi di ce*oli< H9abbJ, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perch@ egli nascesse cieco =H 3G' 7,"4. Ge ! re*lica c5e nC lui, nC i uoi genitori 5anno *eccato, +a c5e in 2ue to ca o i de'e +anife tare la 'olont@ di Dio 3cf. G' 7, "D&4. 7etto questo sputF per terra, %ece del %ango con la saliva, spalmF il %ango sugli occhi del cieco e gli disse/ =V" a lavarti nella piscina di !Jloe #che signi%ica Inviato$? 3G' 7, .D04. Per o((edire al co+ando di Ge !, il cieco do'e'a attra'er are a tentoni la -alle del /Sro*eon, c5e di'ide'a Geru ale++e in due *arti. Egli 'enne aiutato da un a+ico, o for e da 2ualc5e di ce*olo di Ge !. %rri'ando alla *i cina di S5iloa5 3Siloe4, il cieco ce e i gradini fino alla 'a ca d$ac2ua c5e i tro'a'a 'icino ai condotti, i inc5inG e i la'G gli occ5i. Pote'a 'edereM Per un uo+o c5e non 5a +ai 'i to nulla di ciG c5e lo circonda, de'e e ere tata un$e *erienza tu*efacente. #a toria *ro egue in +odo toccante. Ci di+o tra una tale finezza di enti+enti c5e are((e (ene leggerla 3G' 7, 1D)T4. Fui di eguito 'engono +enzionati oltanto alcune *arti *i! ignificati'e. Do*o a'er a**urato c5e l$uo+o guarito era effetti'a+ente 2uel cieco c5e +endica'a *er le trade, i ;ari ei deci ero di inter'enire. Il cieco nato 'enne interrogato u co+e a'e e riac2ui tato la 'i ta. Fue to uo+o e+*lice ri *o e in +odo diretto< H Mi ha posto del %ango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo" 3G' 7, 1,4. Fuando gli c5ie ero un *arere u Ge !, egli di e HL un pro%eta" 3G' 7, 104. %lla ricerca di ulteriori c5iari+enti, i ;ari ei inco+inciarono a +ettere in du((io l$one t@ dell$uo+o< HR da''ero nato cieco, o**ure finge'a di e erlo=H -ennero c5ia+ati i uoi genitori< HL questo il vostro %iglio, che voi dite esser nato ciecoD ,ome mai ora ci vedeD I genitori risposero/ (!appiamo che questo * il nostro %iglio e che

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* nato ciecoB come poi ora ci veda, non lo sappiamo, n@ sappiamo chi gli ha aperto gli occhiB chiedetelo a lui, ha l(et", parler" lui di se stesso" 3G' 7, "TD"14. Fuando i ;ari ei non ottennero nulla interrogando i genitori, tentarono di far +odificare la te ti+onianza al cieco guarito. Ma egli a'e'a notato la *er*le it@ degli a''er ari di Ge !, e non i di+o trG ti+oro o.
;ari eo< H7M gloria a 7ioK 'oi sappiamo che quest(uomo * un peccatore5 H Cieco guarito< "!e sia un peccatore, non lo soB una cosa so/ prima ero cieco e ora ci vedoK" < ;ari eo<H,he cosa ti ha %attoD ,ome ti ha aperto gli occhiD. Cieco guarito< HVe l(ho gi" detto e non mi avete ascoltatoB perch@ volete udirlo di nuovoD Volete %orse diventare anche voi suoi discepoli =H. ;ari eo<H>u sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mos*K" Cieco guarito< H7a che mondo * mondo, non s(* mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato5 !e costui non %osse da 7io, non avrebbe potuto %ar nulla5" ;ari eo<H!ei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi =H < lo cacciarono %uori; 3cf. G' 7, ")D&)4.

Pi! tardi Ge ! incontrG il cieco guarito *er le trade di Geru ale++e. %'e'a gi@ entito dire della ua te ti+onianza coraggio a. Fue t$uo+o e+*lice a'e'a co++o o Ge !< ora *ote'a ri'elargli i. H(>u credi nel Aiglio dell(uomoD(5 <gli rispose/ (< chi *, !ignore, perch@ io creda in luiD(5 Gli disse Ges / (>u l(hai visto/ colui che parla con te * proprio lui(5 <d egli disse/ (Io credo, !ignoreK $H 3G' 7, &.D&14.Fue ta ri'elazione di Ge ! P un +o+ento di *rofondi i+a i+*ortanza.
8/ ALLA # S3A 0 LLA 6A&2==A6

Il fatto c5e Ge ! a((ia cele(rato la fe ta di 9anu::a5 ci dice c5e egli non era un e eno. Fue ta fe ta *er la Dedicazione del /e+*io era tata introdotta dalla dina tia degli % +onei *er co++e+orare la *urificazione e riDcon acrazione del /e+*io di acrato dai Seleucidi. #a *urificazione era a''enuta otto la guida di Giuda Macca(eo 31Mac ), &. 4. Poic5C gli E eni conte ta'ano la legitti+it@ degli % +onei, tale fe ta non 'eni'a c5iara+ente inclu a nel loro calendario delle fe ti'it@. Gli e(rei o er'anti di oggi eguono il calendario fari aico, 2uindi le fa+iglie fe teggiano la 9anu::a5.

&0

E a 'iene detta Hfe ta delle luciH, co A co+e 'eni'a c5ia+ata ai te+*i di Ge !. Cade dieci etti+ane do*o la ;e ta dei /a(ernacoli, in genere 'icino al Natale. #a cele(razione dura otto giorni< ogni era, do*o a'er cantato e recitato *reg5iere di (enedizione, i accende una delle candele del candela(ro ad otto (raccia. Gio'anni cri'e/ "9icorreva in quei giorni a Gerusalemme la %esta della 7edicazione5 <ra d(inverno5 Ges passeggiava nel tempio, sotto il portico di !alomone5 Allora i Giudei gli si %ecero attorno e gli dicevano/ (Aino a quando terrai l(animo nostro sospesoD !e tu sei il ,risto, dillo a noi apertamente" 3G' 1T, ""D")4. .D.D.D. ;oto di un antico candela(ro ad otto (raccia.D.D.D. Ge ! i era ri'elato all$u+ile, *o'ero e de'oto cieco nato, +a non diede ri *o ta a 2ue te do+ande in2ui itorie da *arte di *er one curio e< il loro concetto del Me ia era di'er o dal uo. Nono tante ciG, Ge ! *arlG a*erta+ente di Suo Padre, Dio. #a ua ri *o ta cul+ina nell$affer+azione con'olgente< "Io e il 6adre siamo una cosa sola" 3G' 1T, &T4. Il +onotei +o giudaico non *ote'a accettare o o**ortare tali *arole. Gi@ a cau a di una ua affer+azione *recedente, i giudei a'e'ano tentato di la*idare Ge !< Hprima che Abramo %osse, Io !ono" 3G' 1, ,74. In 2uel frangente, Ge ! i era na co to. % 2ue ta nuo'a *ro'ocante affer+azione, i *re enti *re ero ancora delle *ietre *er la*idarlo. Ge !, *er fer+arli, affer+a c5e i +iracoli c5e egli 5a co+*iuto D e dei 2uali anc5e e i ono tati te ti+oni D ono tati fatti nel no+e di Dio. #e *er one gli ri *ondono c5e HNon ti la*idia+o *er i +iracoli, +a *er la (e te++iaH. Ge ! +ette fine a tale contro dicendo "saprete che il 6adre * in me e io nel 6adre" 3G' 1T, &14. ",ercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli s%uggJ dalle loro mani" 3G' 1T, &74.
:/ #2GA A ! 3A&IA %L3R IL GI%R0A&%

%nc5e e i er+oni c5e Ge ! fece nella zona del /e+*io ono tati *ro(a(il+ente adattati in alcuni *unti da Gio'anni econdo il uo *en iero teologico, a**are e'idente c5e gli in egna+enti di Ge ! erano con iderati co+e de+agogici da *arte delle autorit@ religio e. Se in un *ri+o +o+ento non i riu cA a catturarlo o la*idarlo, tali tentati'i non la cia'ano du((i ul fatto c5e la re a dei conti era *ro i+a. Era di'entato +olto *ericolo o *er Ge ! ri+anere a Geru ale++e. Ma Hla ua oraH non era ancora arri'ata. Gio'anni dice c5e Ge ! la cia Geru ale++e. "9itornF quindi al di l" del Giordano, nel luogo dove prima

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Giovanni battezzava, e qui si %ermF" 3G' 1T. )T4. /ale localit@ corri *onde alla Batanea, ad e t del Mare di Galilea 3G' 1,"14. Il 'iaggio durG circa ) giorni. In un altro te+*o, il *rofeta Elia i era ritirato a Batanea, 2uando il re %ca( 'ole'a ucciderlo 318e 10, ,4. #a *ri+a *arte della trada attra'er a'a il Monte degli 6li'i. Sul *endAo di 2ue to +onte, P *ro(a(ile c5e Ge ! a((ia ri+irato la citt@, *ronunciando 2uelle *arole giunte fino a noi grazie al logion di #uca< " Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i pro%eti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi %igli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete volutoK <cco, la vostra casa vi viene lasciata desertaK Vi dico in%atti che non mi vedrete pi %ino al tempo in cui direte/ =8enedetto colui che viene nel nome del !ignoreK?5" 3#c 1&, &)D&,4. #$ulti+a affer+azione i riferi ce alle grida di Ho annaH c5e a're((ero acco+*agnato Ge ! 2ualc5e +e e do*o al uo ingre o a Geru ale++e. Fue ta trada era gi@ tata *ercor a da 2ualcun altro. E a *a a o*ra il Monte degli 6li'i, attra'er a le +ontagne della Giudea e cende 'er o il fiu+e Giordano. #$e*oca fu +olto *recedente, +a le condizioni erano i+ili. Si tratta del *rogenitore di Ge !, il re Da'ide. % alonne, uo figlio ri(elle, era tato ric5ia+ato da uo *adre dall$e ilio nella terra di Ge 5ur 3ad e t del Mare di Galilea4. Fue to figlio ri(elle ed ingrato tutta'ia i ri'oltG contro uo *adre. Con l$aiuto del +al'agio %c5it5o*5el, c5e era tato a+ico e con igliere di Da'ide, il figlio riu cA a cacciare il *adre da Geru ale++e. Da'ide ca**G attra'er o il Monte degli 6li'i 3"Sa+ 1,, &T4, arri'ando al 'illaggio di Bac5uri+. In 2ue to luogo S5i+ei, un uo+o c5e a**artene'a al clan di Saul, lanciG nu+ero e *ietre contro Da'ide 3"Sa+ 1., .4. %nc5e Ge ! *a G u 2ue ta te a trada, *er giungere il de erto della Giudea e attra'er G il Giordano. Ce ne *arla oltanto il 2uarto 'angelo. /utta'ia Matteo 317,14 e Marco 31T,14 ci dicono c5e, do*o le ua atti'it@ in Galilea, Ge ! i ritirG in HGiudea, oltre il GiordanoH. Fue to argo+ento P gi@ tato trattato nel +io 'olu+e Il Fuinto -angeloH. Nel *re ente 'olu+e, *referi co utilizzare i dati to*ografici e cronologici del 'angelo di Gio'anni, *oic5C e i ci danno *i! infor+azioni circa la atti'it@ di Ge ! in Giudea. Il ricordo delle azioni co+*iute da Ge ! e da Gio'anni il Batti ta nella regione di Batanea a ud della Siria era ancora 'i'o al te+*o in cui 'enne te o il -angelo di Gio'anni D all$incirca alla fine del *ri+o ecolo dell$era cri tiana. Il Batti ta a'e'a *redicato e (attezzato ai *a i dello Yar+u:, un affluente del Giordano. Nel luogo in cui il fiu+e

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a'e'a ca'ato una gola *rofonda nelle +ontagne *a a'a la 'ia dei *ellegrini c5e *ro'eni'ano dalle regioni della dia *ora in Ba(ilonia e Per ia 3cf. G' 1, "1 4. In 2ue ta regione antica+ente a(itata dalla tri(! di Mana e, i ta(ilirono +olti e(rei al ritorno dalla Dia *oraO in 2ue ta regione, econdo +olti e egeti, P nato il -angelo di Gio'anni. Pro(a(il+ente Ge ! continuG la ua o*era nella Batanea. Marco ci dice c5e lA Ge ! H di nuovo l(ammaestrava, come era solito %areB la %olla accorse di nuovo a lui H 3Mc 1T, 14. /utto ciG non era *i! *o i(ile farlo nella Galilea a cau a delle in inuazioni e le calunnie olle'ate contro di lui da *arte del /etrarca Erode %nti*a. Il 2uarto 'angelo ci dice c5e Ge ! ri+a e nella Batanea< "9itornF quindi al di l" del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si %ermF5 Molti andarono da lui e dicevano/ =Giovanni non ha %atto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero?5 < in quel luogo molti credettero in lui H 3G' 1T, )TD)"4. Molti e egeti +oderni 5anno corto in 2ue tBulti+a fra e un c5iaro egno c5e delle forti co+unit@ giudeoDcri tiane erano fiorite in 2uella regione 2uando fu critto il -angelo di Gio'anni. E i te'a una forte e co tante ri'alit@ con i di ce*oli di Gio'anni Batti ta. ;or e P *er 2ue ta ragione c5e il 2uarto -angelo non ci racconta del (atte i+o di Ge ! nel Giordano, *re o Gerico< *erc5C Ge !, il (attezzato, non a**ari e inferiore al Batti ta agli occ5i dei uoi eguaci. Se la +ia inter*retazione del 8otolo di 8a+e P corretta 3S'elare il codice del 8otolo di 8a+e< uno tudio ulla to*ografia di &F 1,O in 8e'ue de Fu+ran n. )&, dic. 171&4, allora 2ue ta regione a nord del fiu+e Yar+u: era una colonia degli E eni, e corri *ondere((e a 2uella H/erra di Da+a coH +enzionata nel Docu+ento di Da+a co. Do*o c5e i tentati'i da *arte di Ge ! di a''iare un collo2uio co trutti'o con i ;ari ei 3inco+inciando da Cafarnao4 i ri'elarono inutili ia nella Galilea c5e a Geru ale++e, nella Batanea egli fu di nuo'o attratto e in 2ualc5e +odo influenzato dagli E eni.

</ ! 3A&IA AI PI 0I 0 L M%&3 0 GLI 2LI;I: 2& ;ILLAGGI% SS &%,

Il 'illaggio di Betania, *re o Geru ale++e, e((e un ruolo i+*ortante negli ulti+i giorni c5e Ge ! tra cor e in Giudea. Fue to 'illaggio i tro'a in ci+a ad un *ro+ontorio di roccia calcarea, con i *endii c5e cendono 'er o ud. Si tro'a a +eno di due :+ da Geru ale++e. Nel *unto in cui 2ue to *ro+ontorio i tacca dalla ci+a del Monte degli

)T

6li'i 'i P una de*re ione, in cui i tro'a il 'illaggio di Betfage. Da Betfage, una tradina terrata conduce'a 'er o un luogo di e*oltura c5ia+ato >#azariu+? 3oggi< >El %zarie5?4. Nei uoi critti ul 8otolo del /e+*io 311 F MIFD%S9, ).,1. D )0,,4, il fa+o o arc5eologo e ricercatore di Fu+ran Yigael Yadin i dice con'into c5e Betania fo e uno dei tre 'illaggi ituati ad e t di Geru ale++e c5e 'engono +enzionati nel 8otolo del /e+*io. In 2ue ti 'illaggi, agli E eni affetti da le((ra ed altri ti*i di i+*urit@ i da'a il *er+e o di ta(ilir i. % cau a della loro i+*urit@, a tali *er one non 'eni'a con entito l$acce o alla citt@, o*rattutto non gli era *er+e o di entrare nel /e+*io, co A co+e 'eni'a ta(ilito dalla /ora5 "Il lebbroso colpito dalla lebbra ;se ne star" solo, abiter" %uori dell(accampamentoH 3#' 1&, ),D).4. Il fatto c5e Betania i tro'i ad e t della citt@, ui *endii di un +onte c5e o'ra ta il di tretto del /e+*io 3for e una *iccola con olazione *er coloro c5e erano affetti dalla le((ra4 e+(ra co+*ro'are 2ue ta teoria. Per lo *i!, +entre oggiorna'a a Betania, Ge ! +angiG nella ca a di un tale cono ciuto co+e HSi+one il le((ro oH 3Mc 1),&4. Gli crittori e(rei ;ilone e ;la'io Giu e**e 3Guerra giudaica. ",1")4 narrano c5e gli E eni erano *re enti nella +aggior *arte dei 'illaggi e delle citt@ della /erra Santa. Fuindi, Betania *ote'a e ere otto l$influenza degli E eni. Grazie alla ua localizzazione ad e t del Santuario, Betania era *articolar+ente indicata *er ca i eccezionali di rituali *er l$i+*urit@. 6n altro 'illaggio *er le((ro i e altre *er one affette da +alattie i+ili di cui i *arla nella Bi((ia P Betfage. Inoltre, a((ia+o notizia dello tile di 'ita *eculiare di una fa+iglia c5e cono cia+o e c5e 'i'e'a a Betania< #azzaro, con le due orelle Marta e Maria, erano *ro(a(il+ente celi(i. Co+e a((ia+o detto in *recedenza, il celi(ato in I raele 'eni'a con iderato co+e 'irt! olo dagli E eni, e do*o da alcune frange della cri tianit@. Ge !, celi(e egli te o, a+a'a intrattener i nella ca a di #azzaro e delle ue orelle. %lla luce di 2ue ta *re enza e ena in Betania, +olti e'enti di'entano *i! co+*ren i(ili.
G/ 0A ! 3A&IA, ; RS% ! 3A&IA

Co A, Ge ! re tG con i uoi di ce*oli nella regione giudaica della Batanea, c5e era fuori +ano e *oco in 'i ta. 6n gru**o di E(rei (a(ilone i 3Giu e**e ;la'io, %ntic5it@

)1

giudaic5e, 10,".4, fa+o i arcieri e 'aloro i ca'alieri, +antene'ano la cal+a nella regione. Erode il Grande a'e'a in'itato tali *atrioti a rientrare dalla Dia *ora (a(ilone e e *er iana, *er ta(ilir i in 2ue ta zona. %l te+*o di Ge ! il ca*o delle tru**e di dife a i c5ia+a'a Qa:i+o, figlio di Xa+ari . Durante il oggiorno di Ge ! a Betania, ull$altra ri'a del Giordano 3G' 1, "14, arri'G un +e aggero in'iato da Marta e Maria< il loro fratello e a+ico di Ge !, #azzaro, era gra'e+ente a++alato. Benc5C la ituazione fo e gra'e e Ge ! fo e a+ico inti+o di #azzaro, Ge ! re tG in Batanea altri due giorni 3G' 11, .4. Egli a'e'a infatti un *iano c5e do'e'a contri(uire a glorificare Dio. Fuando Ge ! e**e nel uo cuore c5e #azzaro era +orto, egli di e ai uoi di ce*oli< HAndiamo di nuovo in GiudeaH 3G' 11, 04. Sor*re i da 2ue to ca+(ia+ento i+*ro''i o nei *iani del loro +ae tro, i di ce*oli gli ricordarono c5e a Geru ale++e, durante la fe ta di 9anu::a5, era a**ena riu cito a fuggire ad una la*idazione< He tu ci vai di nuovoDH 3G' 11, 14. Da *rinci*io, Ge ! a'e'a *arlato in +odo *iutto to 'elato del fatto c5e #azzaro i fo e addor+entatoO ora in'ece *arla c5iara+ente< H Lazzaro * morto e io sono contento per voi di non essere stato l", perch@ voi crediate5 Hrs , andiamo da luiK H 3G' 11, 1)D1,4. Ina *ettata+ente /o++a o, il di ce*olo c5e era olito *rocra tinare u tutto D +a c5e di fatto era olo reali ta D a**oggiG la deci ione di Ge !. /o++a o 'ede'a (ene il *ericolo c5e a're((ero cor o, e lo affronta coraggio a+ente. Fuindi H >ommaso, chiamato 7Jdimo, disse ai condiscepoli/ =Andiamo anche noi a morire con luiKH 3G' 11, 1.4. .D.D.D.D. ;oto di una to+(a ca'ata nella roccia con una *ietra rotonda *er co*ertura.D.D.D.D. Do*o una +arcia di 2uattro giorni, Ge ! arri'G a Betania, *re o Geru ale++e, e HtrovF Lazzaro che era gi" da quattro giorni nel sepolcro H 3G' 11, 104. Sia+o tu*iti dal fatto c5e Ge ! e i uoi di ce*oli a'e ero la ca*acit@ di *o tar i co A 'eloce+ente< ca++inando *er largo e *er lungo nella Galilea, i 'iaggi a Geru ale++e *er le 'arie fe ti'it@. Ge ! era da *oco arri'ato nella Batanea D e gi@ face'a ritorno in Giudea. E i di ce ero dall$alti*iano della fertile terra della Batanea 'er o la -alle del Giordano. Per tre notti e i do'ettero dor+ire all$a*erto, for e in una ca'erna. #$ulti+a notte for e l$5anno

)"

*a ata a Gerico, nella ca a di Xacc5eo il *u((licano. 6na trada ro+ana co teggia'a i (ordi della ro+antica e el'aggia Na5al Perat 3in ara(o< Uadi Ielt4, fino al Monte degli 6li'i. ;ino al *re ente ono 'i i(ili le *ietre +iliari ro+ane, ero e dal te+*o. Sul 'er ante orientale del Monte degli 6li'i, 'i era una tradina c5e conduce'a a Betania. #a ca a di #azzaro e delle ue orelle i tro'a'a, credo, nel luogo do'e oggi orge un orfanotrofio ge tito dalle uore 'incenziane. Fui i tro'a la fa+o a Grotta dei Graffiti, di cui i *arler@ *i! a'anti. Molti a+ici dal 'icinato e da Geru ale++e 'ennero *er con olare le due orelle H per consolarle per il loro %ratello5 Marta dunque, come seppe che veniva Ges , gli andF incontroB Maria invece stava seduta in casa5 H 3G' 11, 17D"T4. Marta c5ia+G la orella, e anc5e lei andG incontro a Ge !. Ge ! H pro%ondamente commosso, si recF al sepolcroB era una grotta e contro vi era posta una pietra H 3G' 11, &14. Senza *a are all$interno del 'illaggio, Ge ! eguA la tradina di ca+*o D c5e era 'i i(ile fino a *oc5i anni fa D ed arri'G al e*olcro. Fue te to+(e e*olcrali ono ca'ate nella roccia, e 5anno dei grandi +a i circolari *o ti a c5iu ura. Se ne tro'ano alcuni ancora oggi a El %zariSa, non lontano dalla to+(a di #azzaro, ed anc5e in altre localit@. #a di ce a c5e i fa oggigiorno *er entrare nella to+(a D *iutto to *ericolo a D non P 2uella originale. #$entrata antica, ancora 'i i(ile e 'i itata fino all$e*oca (izantina, P tata tra for+ata nelle +ura di una +o c5ea. Fuando Ge ! arri'G alla to+(a con le due orelle e i di ce*oli, a 2uelli c5e erano lA *er fare il lutto, egli di e, con or*re a di tutti< H >ogliete la pietraKH 3G' 11, &74. Marta, donna *ratica e c5ietta, credette di do'er ricordare a Ge ! c5e Hgi" manda cattivo odore, poich@ * di quattro giorniH 3G' 11, &74. Do*o alcune *arole di conforto e una *reg5iera al Padre, Ge ! di e Ha gran voce/ =Lazzaro, vieni %uoriK?5 Il morto uscJ, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario5 Ges disse loro/ =!cioglietelo e lasciatelo andare?H 3G' 11, )&D))4.
>/ R A$I%&I 0I #R%&3 ALLA RIS2RR $I%& 0I LA$$AR%

)&

/ra tutti i +iracoli co+*iuti da Ge !, la re urrezione di un +orto a''enuta nei *re i di Geru ale++e fu l$e'ento c5e agitG +aggior+ente il *o*olo. Il fatto c5e 2ue to +iracolo 'enga ri*ortato ola+ente nel 2uarto -angelo co titui ce un *ro(le+a. Po ia+o olo dire c5e tutti i 'angeli inottici 3Matteo, Marco e #uca4 eguono lo c5e+a di Marco, a due *arti< la *ri+a *arte riguarda il *eriodo dell$annuncio della Buona No'ella di Ge ! nella Galilea D enza +enzionare +ai le atti'it@ 'olte a Geru ale++eO la econda *arte ri*orta (re'e+ente gli in egna+enti di Ge ! a Geru ale++e e la ua Pa ione. R facile co+*rendere il +oti'o *er cui 2ue t$ulti+o e'ento fece un gran cla+ore a Betania e Geru ale++e, da cui *ro'eni'a la +aggior *arte delle *er one 'enute al funerale. Fuando i fari ei e i +e+(ri del So++o Con iglio ne 'ennero a cono cenza, ca*irono di non *oter *i! ri+anere inatti'i nell$o+(ra. 6n con iglio interno al Sinedrio 3 i+ile al no tro Conci toro4 'enne con'ocato *er deli(erare ul da far i, *ro(a(il+ente nel *alazzo del o++o acerdote. Gli e'enti +iracolo i co+*iuti da 2ue to o*eratore di +agie della Galilea 'ennero enu+erati< la guarigione del cieco di a(ato, le ue autoDri'elazioni *ronunciate alla fe ta di 9anu::a5 D 'ere (e te++ie D e ora la re urrezione di 2ue t$uo+o nel 'illaggio e eno di Betania. HC5e diranno le *er one= Gli correranno dietro, e lui gioc5er@ ad e ere il Me iaH. D HFue ta co a P di gu to aMH D HInoltre, i ro+ani gi@ o *ettano c5e noi 'oglia+o li(erarci della loro ege+onia. ;in ora, non 5anno interferito con il no tro culto al /e+*io. Ora ri c5ia+o di *erdere anc5e 2ue to, e non fer+ia+o le a *irazioni +e ianic5e di 2ue to *iantagraneMH 6n +or+orio d$a en o indignato i le'G tra le file di tutti i con'enuti. Poi il o++o acerdote Caifa interro+*e il +or+orAo agitato< H Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione interaH 3G' 11, )7D,T4. #$e'angeli ta 'ide in 2ue ta affer+azione un$i *irazione 3non intenzionale4 ulla +orte di Ge ! *er il (ene della nazione. Egli aggiunge infatti c5e Ge ! are((e +orto Hnon per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i %igli di 7io che erano dispersiH 3G' 11, ,"4.

))

Do*o 2ue ta riunione, 'enne deci o dal Con iglio Interno del Sinedrio di uccidere 2ue to *redicatore e o*eratore di +iracoli della Galilea, dato c5e +ette'a in *ericolo il (ene della nazione. Non c$P +oti'o di credere c5e la cerc5ia del So++o acerdote a((ia *re o 2ue ta deci ione *erc5C odia'a Ge !. Da''ero *ote'a e ere dettata da una *reoccu*azione genuina *er il (ene del *o*olo. Se infatti 2ue to +o'i+ento +e ianico a'e e *re o *iede, i 8o+ani 3i 2uali o**ri+e'ano (rutal+ente i +o'i+enti indi*endenti ti in tutto il loro i+*ero4 are((ero icura+ente inter'enuti, *ri'ando gli e(rei di 2uei *oc5i *ri'ilegi c5e ancora gli 'eni'ano conce i. I +e+(ri della fa+iglia del o++o acerdote are((ero tati ritenuti re *on a(ili di 2ue to fatto. Era ora di inter'enire. 6na traccia di 2ue ta deci ione i tro'a in una (araita del /al+ud (a(ilone e< H La vigilia della 6asqua Neshu #Ges $ venne impiccato5 6er quaranta giorni prima dell(esecuzione, un araldo passF nelle strade gridando/ (Verr" lapidato perch@ pratica la stregoneria e ha indotto Israele all(apostasia5 !e qualcuno puF dire alcuna cosa in suo %avore, si %accia avanti a intercedere per lui5( 6oich@ non si %ece avanti nessuno, egli venne impiccato la vigilia di 6asqua 3San5. )&a4.

Il docu+ento fari aico detto di H%(aSeH 3*ri+a +et@ del I- ecolo4 ri*orta le reazioni negati'e u citate dai +iracoli di Ge ! in +olte *er one di autorit@ c5e cono cia+o grazie ai -angeli. Contraria+ente all$accu a di un *roce o *reci*ito o di Ge ! D co+e in'ece i *uG dedurre leggendo la cronaca incalzante e 'eloce dei 'angeli D in 2ue to docu+ento i dice c5e il *roce o e l$e ecuzione di Ge ! a''ennero econdo le regole ta(ilite. Non i fa alcun riferi+ento alle re *on a(ilit@ dei 8o+ani, i 2uali furono gli e ecutori di 2ue to 'erdetto. Dalla riunione del Sinedrio, i giorni di Ge ! ono contati. #ui te o, e anc5e i uoi di ce*olil erano con a*e'oli di 2ue to fatto, 2uindi la ciarono Geru ale++e una econda 'olta. HGes pertanto non si %aceva pi vedere in pubblico tra i GiudeiB egli si ritirF di l" nella regione vicina al deserto, in una citt" chiamata <%raim, dove si trattenne con i suoi discepoliH 3G' 11, ,)4.

),

#a tradizione ci narra di un delizio o 'illaggio ai +argini del de erto della Giudea, il na condiglio di Ge !. %ntica+ente i c5ia+a'a O*5ra5 31Sa+ 1&,104. %i te+*i di Ge ! il no+e era Efrai+O oggi i c5ia+a 3ai"e 3Colui c5e P (uono4. Il 'illaggio, c5e i tro'a in ci+a ad una collina, *re o una trada non *rinci*ale c5e 'a 'er o nord, oggi 5a una *o*olazione cri tiana. Gli a(itanti del 'illaggio ono greci ortodo i, cattolici di rito greco e latino< 'i'ono uno accanto all$altro in *ace. Ci ono tante c5ie e co+e deno+inazioni religio e. %ll$interno della c5ie a latina, un +o aico +era'iglio o ritrae l$arri'o ad Efrai+ di Ge ! e i uoi di ce*oli. In 2ue to 'illaggio, Ge ! ri+a e il te+*o nece ario *er *re*arar i alla etti+ana della ua Pa ione. Egli a'e'a *e o *arlato della H ua oraH 3G' ", )O 0, &TO 1", "&."0O 1&,1O 10,14. Egli a*e'a c5e i ta'a a''icinando l$ora di dare la ua 'ita, co+*iere la ua HglorificazioneH e ritornare al Padre. Poic5C il Padre a'e'a gi@ ta(ilito 2ue ta HoraH, non i *ote'a nC a((re'iare, nC allungare. Durante la fe ta di Pa 2ua dell$anno &T, la 'olont@ del Padre e la di *oni(ilit@ della -itti+a 5anno +i terio a+ente coinci o con i *iani degli a''er ari c5e 'ole'ano l$e ecuzione di Ge !.
?/ RI3%R&% A G R2SAL MM I&GR SS% 3RI%&#AL

#a fe ta di Pa 2ua

i a''icina'a, e +olte *er one Hdalla regione andarono a

Gerusalemme prima della 6asqua per puri%icarsiH 3G' 11, ,,4. Ogni *er ona do'e'a i++erger i con il cor*o nell$ac2ua corrente del (agno rituale *ri+a di *oter *arteci*are alla cena di Pa 2ua. Gli E eni erano *articolar+ente attenti all$o er'anza di 2ue ti rituali. % Geru ale++e 'i erano +olti (agni rituali, c5ia+ati HMi:'e5H. Fue ta i++er ione non er'i'a *er la *ulizia del cor*o, +a *er la *urificazione dalle i+*urit@ rituali. Pri+a di 2ue te a(luzioni rituali, 'i erano +olti altri *re*arati'i da fare *er la grande fe ta< 2uattro giorni *ri+a 3il 1T di Ni an4, 'eni'a celto ed e a+inato l$agnello *a 2uale, c5e do'e'a e ere enza difetti. Si eli+ina'a ogni traccia di *ane lie'itatoO i *re*ara'ano tutte le *ietanze nece arie *er il (anc5etto *a 2uale. I *ellegrini arri'a'ano un *oB alla 'olta da ogni *arte del *ae e. Mentre Gio'anni 3la cui narrazione a((ia+o +aggior+ente eguito fino ad ora4 itua l$entrata trionfale di Ge ! a Geru ale++e do*o la cena a BetaniaO i inottici narrano c5e

).

2ue ta entrata a''enne u(ito do*o il uo arri'o al Monte degli 6li'i. Per de cri'ere gli e'enti eguenti, P tata data *referenza al 'angelo di #uca, c5e a'e'a icura+ente 'i itato Geru ale++e di *er ona, 'i to c5e ri'ela una i+*re ionante *reci ione to*ografica nel de cri'ere l$entrata di Ge ! a Geru ale++e 3cf. #c 17, "1D))4. Pro(a(il+ente #uca 5a (a ato la ua narrazione ul 'angelo di Marco, +a la ua cono cenza *er onale di Geru ale++e e i uoi dintorni lo 5anno re o *i! *reci o e accurato 3cf. #e 'ie del Me ia4. /utti gli e'angeli ti raccontano di co+e Ge ! ia entrato a Geru ale++e ca'alcando un a inello, tro'ato 'icino a Betania da due dei uoi di ce*oli. I inottici 5anno c5ia+ato 2uel luogo Betfage. I racconti c5e riguardano la ricerca dell$a inello 3#c 17, "7D&,4 e della ala *er cele(rare l$6lti+a Cena 3#c "", 1D1&4 ono tal+ente i+ili c5e *ro(a(il+ente i (a ano u un$unica fonte. Betfage, il 'illaggio 'icino a Betania, *otre((e e ere una delle tre localit@ E ene de critte nel 8otolo del /e+*io 3cf. citazione *recedente circa il 8otolo del /e+*io4. ;or e Ge ! a'e'a degli a+ici a Betfage= ;or e 'ecc5i lega+i fa+iliari= #$ani+ale 'enne +e o a ua di *o izione *ronta+ente, do*o una e+*lice affer+azione da *arte dei di ce*oli< HIl !ignore ne ha bisogno". Ge ! 5a ca'alcato l$a inello. S*e o i *ellegrini 'eni'ano accolti a Geru ale++e da gru**i c5e i +ette'ano ai +argini della trada, c5e li aluta'ano agitando fe to a+ente lung5i ra+i< alla ;e ta dei /a(ernacoli e o*rattutto a Pa 2ua. #a ca'alcata inizia con una alita. H<ra ormai vicino alla discesa del monte degli :livi, quando tutta la %olla dei discepoli, esultando, cominciF a lodare 7io a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo/ = 8enedetto colui che viene, il re, nel nome del !ignore5 6ace in cielo e gloria nel pi alto dei cieliK?H 3#c 17, &0D&14. Poco a *oco, i *ellegrini rie cono a corgere la citt@. Co+e oggi, anc5e allora la 'i ta della citt@ era affa cinante. Sulla collina orientale di Geru ale++e i erge'a il +uro di cinta della citt@, con il uo HPonte DoratoH D u(ito dietro, in tutto il uo *lendore, il /e+*io con i *alazzi e le +ura circo tanti, c5e Erode a'e'a fatto allargare e ri trutturare in +odo +agnifico. Dietro il /e+*io, al di o*ra della -alle del /Sro*eon i tro'a'a l$antico *alazzo degli % +onei, c5e al te+*o di Ge ! er'i'a co+e PretorioO ancora *i! in

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lontananza i corge'a il Palazzo Maggiore di Erode, con le ue tre enor+i torri. Il econdo +uro a nord della citt@ na conde'a in *arte i giardini *u((lici, in +ezzo a cui cBera una collina c5ia+ata Golgota. %**ena Ge ! 'ide lo *lendore della citt@ tanto a+ata, a**ena udA il aluto fe to o della folla c5e lo accoglie'a entu ia ta, di'enne co ciente dell$a''icinar i della ua agonia, e i uoi occ5i i rie+*irono di lacri+e< H!e avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace5 Ma ormai * stata nascosta ai tuoi occhi5 H 3#c 17, )"4. Do*o c5e la folla e ultante e((e attra'er ato il torrente Cedron, Ge ! entrG nella citt@, dirigendo i 'er o il /e+*io. Fuando rientrG con i dodici a Betania, era notte 3Mc 11, 7D114. .D.D.D.;oto con rico truzione della 'i ta del /e+*io dal Monte degli 6li'i.D.D.D

@/ GLI 2L3IMI I&S G&AM &3I 0I G S5 AL 3 MPI%

I giorni ucce i'i 'edono Ge ! al /e+*io ri*etute 'olte. #a folla raccolta intorno a #ui gli forni'a un certo grado di *rotezione, +a durante la notte egli u ci'a dalla citt@. Cono cia+o tre localit@ ul Monte degli 6li'i *re o cui i ritira'a il Signore di notte. #a *i! lontana era la ca a dei uoi a+ici a BetaniaO un$altra era la Grotta dellBEleona *re o la ci+a del +onteO la terza era una grotta ituata ai *iedi del Monte. R 2ui c5e Ge ! 'enne arre tato la notte di Pa 2ua. Pre o il /e+*io, Ge ! in egna'a nel *ortico d$oriente c5e era intitolato a Salo+one. Fui *e o i riuni'ano dei gru**i *er di cutere e dialogare. Secondo il -angelo di Gio'anni, Ge ! *arlG della ua +i ione e dell$incredulit@ di I raeleO econdo i inottici, Ge ! *arla'a della ua +i ione na co ta+ente, u ando *ara(ole. Pi! e *i! 'olte or ero delle di *ute con i ;ari ei, c5e 'ole'ano c5e le *er one i allontana ero da #ui. 6n ca o ti*ico fu 2uello del H oldoH *er i tri(uti. #a trategia dei ;ari ei era caltra. Gli *o ero una do+anda a tra(occ5etto, circa una 2ue tione c5e a'e'a *reoccu*ato +olti e(rei o er'anti dal +o+ento dell$occu*azione 3.& a.C.4 D ;or e c5e gli E(rei D 'incolati dall$%lleanza con Dio D do'e'ano *agare le ta e all$I+*eratore ro+ano, c5e a're((e u ato i *ro'enti anc5e *er *ratic5e idolatric5e= #$ala

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e tre+i ta dei ;ari ei, gli Xeloti, era a oluta+ente contraria al *aga+ento dei tri(uti. Si erano gi@ 'erificate delle ri'olte a cau a di 2ue to, ri'olte c5e erano tate anguino a+ente o**re e dai ro+ani. %ltri ;ari ei, c5e non crede'ano alla *o i(ilit@ di ottenere la li(ert@ e c5e 2uindi *era'ano nella ta(ilit@ ancita dalla P%E 8OM%N%, non erano contrari al *aga+ento dei tri(uti. Co A, i ;ari ei i *ortarono dietro anc5e dei eguaci di Erode, *er *otergli *oi riferire co+e a'e'ano colto in fallo Ge !, facendolo cadere nella loro tra**ola. Ge ! *erG 'ide (en oltre la loro i*ocri ia< HMaestro, sappiamo che sei veritiero e ;secondo verit" insegni la via di 7io5 L lecito o no dare il tributo a ,esareD Lo dobbiamo dare o noD?5 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse/ =6erch@ mi tentateD 6ortatemi un denaro perch@ io lo veda?5 <d essi glielo portarono5 Allora disse loro/ =7i chi * questa immagine e l(iscrizioneD?5 Gli risposero/ =7i ,esare?5 Ges disse loro/ =9endete a ,esare ciF che * di ,esare e a 7io ciF che * di 7io?5 < rimasero ammirati di luiH 3Mc 1", 1)D104. Per ino i Sadducei a'e'ano una do+anda *er lui. E i dirige'ano *e o il loro di *rezzo contro i ;ari ei e gli E eni, i 2uali crede'ano nella 'ita eterna. In un certo en o, 'ogliono *render i gioco anc5e di Ge !. Gli c5ie ero< do*o la re urrezione, di c5i are((e tata +oglie una donna c5e a'e'a *o ato ette uo+ini= Ge ! c5iara+ente o tene'a la fede nella re urrezione dai +orti, *erc5C Dio non P il Dio dei +orti, +a dei 'i'i< H Quando risusciteranno dai morti, in%atti, non prenderanno moglie n@ marito, ma saranno come angeli nei cieli H 3Mc 1", ",4. Si+il+ente, Ge ! *re e *o izione c5iara in dife a dei *o'eri. Nel cortile delle donne, di fronte alla /e oreria del /e+*io, i tro'a'a una ca etta *er le ele+o ine fatta a for+a di tro+(a. I 'i itatori la cia'ano le loro offerte in 2ue ta ca etta. E a 'eni'a controllata da un acerdote e *eriodica+ente *ortata nella /e oreria del /e+*io. Nei *re i di 2ue te ca ette *er l$ele+o ina, Ge ! a i te co++o o alla cena di una *o'era 'edo'a c5e 'i de*o ita due *iccole +onetine di ra+e. HAllora, chiamati a s@ i discepoli, disse loro/ =In verit" vi dico/ questa vedova ha gettato nel tesoro pi di tutti gli altri5 6oich@ tutti hanno dato del loro super%luo, essa invece, nella sua povert", vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere? H 3Mc 1", )&D))4.

)7 H/ 0IS4%RSI S2LLA #I& 0 I 3 MPI

Fuando oggi guardia+o le enor+i *ietre d$angolo delle Mura erodiane c5e ancora circondano e o tengono l$area del /e+*io, *o ia+o olo i++aginare c5e co truzione grandio a de'e e ere tato il /e+*io. Non ci or*rende c5e, 2uando la ciarono l$area del /e+*io e i rigirarono *er guardarlo da lontano, uno dei di ce*oli di Ge ! gli di e HMaestro, guarda che pietre e che costruzioniK?5 Ges gli rispose/ =Vedi queste grandi costruzioniD 'on rimarr" qui pietra su pietra, che non sia distrutta?H 3Mc 1&,1D"4. #a fine *olitica dello tato e(raico 30T d.C.4 fu *i! tardi confu o con Hla fine dei giorniH di cui a'e'a *arlato Ge !. Oggi, da cittadini li(eri dello tato di I raele, gli e(rei *o ono di nuo'o *regare *re o il Muro c5e face'a da (a e all$area del /e+*io fatta co truire da Erode. Mentre i di ce*oli ali'ano 'er o il Monte degli 6li'i, *a ando attra'er o il Get e+ani e riflettendo ulle *arole del Mae tro, i girarono ancora una 'olta ad a++irare il /e+*io +ae to o, con il cuore *ieno di tri tezza. %lcuni dei di ce*oli i allontanarono. Solo un nucleo ri tretto del gru**o, due co**ie di fratelli D Pietro e %ndrea con Giaco+o e Gio'anni D ri+a ero con il loro +ae tro 2uando arri'arono alla Grotta dellBEleona, in ci+a al Monte degli 6li'i. .D.D.D. ;oto del +uro del *ianto, c5e e'idenzia la grandezza della +ura fatte co truire da Erode.D.D.D
LA GR%33A 0 LLI L %&A: 0%; G S5 IS3R2I9 I S2%I 0IS4 P%LI

Nel cor o dei *ri+i tre ecoli dell$era cri tiana, i tra+andG la +e+oria di tre Hgrotte +i tic5eH collegate alla 'ita di Ge !< la grotta della &ati'it. a Betle++e, la grotta della sepoltura *re o il Golgota, la grotta do'e furono istruiti i discepoli *re o il Monte degli 6li'i. #e *ri+e due grotte 'ennero con acrate e H*aganizzateH do*o la ri'olta di BarDIoc5(a 31&"D1&, d.C.4 dall$I+*eratore %driano c5e 'i fece co truire luog5i di culto *agani. #a Grotta dellBEleona in'ece ri+a e e+*re acce i(ile ai cri tiani< *ro(a(il+ente era di *ro*riet@ di cri tiani. Non i a e il no+e HEleonaH deri'i dalla *arola e+itica HelSonaH 3*o to in alto4, o dalla *arola greca HelaionH 3ca'erna in un uli'eto4.

,T

Gi@ dal *eriodo *reD(izantino 3all$incirca &1"4, il ;esco'o

use"io di 4esarea fa

+enzione di 2ue ta grotta< HI piedi del !ignore sono passati sul Monte degli :livi, alla Grotta che lJ si vede5 Qui egli pregF e rivelF ai suoi discepoli i segreti sulla %ine del mondoB da qui ascese al cielo, dalla cima del Monte degli :livi" 3Di+o trazione E'angelica. -I, 114. -enticin2ue anni *i! tardi, 2uando 4ostantino il Grande ordinG c5e 'i fo e co truita la C5ie a dellBEleona, lo te o Eu e(io cri e, nella >-ita di Co tantino? 3III, )&4< HLa madre dell(Imperatore ordinF che %osse costruita una chiesa santa in cima all(intero monte, una casa di preghiera in onore del 9edentore, laddove egli soggiornF e rivelF ai suoi discepoli + secondo %onti accreditate + i suoi incommensurabili segretiH. %nc5e il pellegrino di !ordeauJ 3&&& d.C.4 e geria 3&1)4 nel uo Diario ri*ortano della co truzione della C5ie a dellBEleona, e le liturgie c5e 'i i cele(ra'ano. %l te+*o delle crociate, i aggiun e una co truzione in onore della >Preg5iera del Padre No tro? 3c5ie a del Padre No tro4. Oggi, in 2uel luogo i tro'a un con'ento di uore car+elitane. 6na c5ie a dedicata al Cuore di Ge ! do'e'a e ere co truita o*ra la Grotta dellBEleona, +a 2ue ta co truzione non P tata +ai ter+inata. Fue ti 2uattro a+ici di Bet aida, c5e *e ca'ano in ie+e e c5e 'ennero c5ia+ati tutti in ie+e *re o le Sette Sorgenti di MaDgadan, e((ero il coraggio di c5iedere< H 7icci, quando accadr" questo, e quale sar" il segno che tutte queste cose staranno per compiersiDH 3Mc 1&, 1)4. Pri+a di ri *ondere alla do+anda dei 2uattro di ce*oli c5e erano ri+a ti con #ui ul Monte degli 6li'i, Ge ! li a''i G< HGuardate che nessuno v(inganniK Molti verranno in mio nome, dicendo/ "!ono io", e inganneranno moltiH 3Mc 1&, ,D.4. Il discorso sulla fine dei tempi P nato dalla unione di di'er e tradizioni. R *e o difficile di tinguere i differenti trati di 2ue te ri'elazioni e'angelic5e. Se ci +ettia+o in ci+a ad un alto +onte, le 'ette delle +ontagne di fronte a noi e+(rano tutte toccar i, +a in realt@

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e e ono e*arate da a+*ie 'allate. Nello te o +odo le *arole di Ge ! e la loro e2uenza 'ennero +odificate +entre *a a'ano di co+unit@ in co+unit@. Ge ! *arla dell$ango cia dell$inizio delle *er ecuzioniO 2uindi continua a de cri'ere il cul+ine dell$agonia e la di truzione di Geru ale++e e del /e+*ioO infine racconta della 'enuta del ;iglio dell$6o+o, la Paru ia, e della di+en ione co +ica del giorno del giudizio. Egli ricordG ancora una 'olta ai uoi di ce*oli di e ere 'igilanti. #a *rofezia di Marco HQuando vedrete l(abominio della desolazione stare l" dove non convieneH 3Mc 1&, 1)4 e la racco+andazione di fuggire 'er o le +ontagne furono *ro(a(il+ente il +oti'o della fuga delle co+unit@ giudeoDcri tiane da Geru ale++e, do*o c5e la Galilea era tata confitta e i 8o+ani i ta'ano a''icinando. Per ade+*iere la *rofezia, econdo le antic5e fonti 3Eu e(io, E*ifanio4D e i fuggirono da Geru ale++e nell$anno .0 o .1 d.C.. I no tri ca'i ul Monte Sion e+(rano confer+are 2ue ta data. %ndarono 'er o Pella, c5e i tro'a nei +onti Perei ulla ri'a orientale del Giordano, e anc5e 'er o le +ontagne 'icine. Erano guidati da Si+eon BarDCleofa, un cugino di Ge !, il econdo 'e co'o della *ri+a co+unit@ di Geru ale++e. Do*o la caduta di Geru ale++e, 2uando non arri'G la Paru ia atte a 3la econda 'enuta di Ge !4, il gru**o ritornG a Geru ale++e. .D.D#e *ri+e co+unit@ giudeoDcri tiane fuggirono a Pella e 'i ta(ilirono una delle co+unit@ *i! antic5e D foto di alcune colonne di una c5ie a *ri+iti'a.D.D.D Nel luogo del Cenacolo, la ala dell$ulti+a cena c5e 'enne di trutta dai ro+ani, e i co truirono una inagoga con le *ietre di un *alazzo di Erode 3for e il /e+*io=4. Fue ta inagoga non P tata co truita, co+e le *recedenti inagog5e, orientate 'er o il /e+*io, +a in direzione del luogo in cui a''iene la re urrezione. 6na *arte della co truzione P 'i i(ile ancora oggi. Dai te+*i dei crociati, P tata c5ia+ata erronea+ente la /o+(a di Da'ide. Auesta sinagoga giudeoBcristiana ( la Kmadre di tutte le chieseK/ #e grandi *ietre angolari e'idenziano c5e coloro c5e ritornarono *re ero ul erio le *arole di Ge ! *ronunciate nella grotta dell$Eleona HVigilate dunque, poich@ non sapete quando il padrone di casa ritorner", se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al

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mattinoH 3Mc 1&, &,4. /er+inG co A il *eriodo in cui i attende'a il ritorno i++ediato di Ge !, e inco+incia'a un *eriodo di *aziente atte a c5e continua fino ai no tri giorni.

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I;/ I&I$I% 0 LLA S 33IMA&A 0 LLA PASSI%&


1/ IL 4AL &0ARI% 0 LL # S3I;I3L AI 3 MPI 0I G S5

Gli E eni 'i'e'ano in co+unit@ c5iu e, e i tro'a'ano in 2ua i tutti i luog5i a(itati d$I raele. Gli torici e(raici del *ri+o ecolo, Giu e**e ;la'io e ;ilone d$%le andria, ci 5anno la ciato una (uona de crizione di 2ue te co+unit@ e ene. E i differi'ano dagli e(rei ortodo i in 'ari +odi, o*rattutto nella cele(razione delle fe te *erc5C egui'ano un calendario *articolare. I rotoli co*erti nelle grotte di Fu+ran 5anno *er+e o di co*rire c5e e i te'ano *er gli e(rei o er'anti due calendari *er le fe ti'it@O 2ue to 5a fatto c5iarezza u +olti *unti della cronologia della etti+ana anta c5e finBora non erano del tutto c5iari. Oggi i *uG dire 2ua i con tutta certezza c5e al te+*o di Ge ! e i te'ano due calendari *er le fe te in I raele. 6no dei calendari egui'a il ciclo lunare e 'eni'a utilizzato *er le cele(razioni nel /e+*io di Geru ale++eO ogni +e e e o 'eni'a ricalcolato do*o c5e due te ti+oni a'e'ano o er'ato la luna nuo'a e de*o itato le loro rile'azioni di fronte al Sinedrio. I giorni del +e e e le fe ti'it@ 'eni'ano ta(iliti econdo 2ue te affer+azioni fatte da te ti+oni. Fue to ti*o di datazione era 'incolante *er la +aggior *arte degli e(rei. %nc5e oggi il calendario e(raico 'iene calcolato in (a e alla te a *rocedura. E o *erG 'iene ta(ilito a ta'olino, enza (i ogno di te ti+oni o er'atori. Seguendo 2ue to i te+a, le fe ti'it@ non cadono ogni anno nello te o giorno, +a ca+(iano di 'olta in 'olta econdo il ciclo lunare. #a Pa 2ua e la ;e ta dei /a(ernacoli cadono e+*re di luna *iena. I no+i dei +e i ono di deri'azione (a(ilone e< Ni an, /i 5ri, /e'et5, %dar. .D.D.D. ;oto di luna nuo'a.D.D.D Gli E eni a'e'ano *re o le di tanze da 2ue to ti*o di calcolo lunare. Era 2ue to uno dei fattori di differenziazione tra i di'er i gru**i religio i. I Sadducei, i 2uali *orta'ano a'anti il culto al /e+*io e i ;ari ei o er'a'ano il calendario lunare. Gli E eni in'ece egui'ano un calendario c5e, a loro dire, era il 'ero calendario antica+ente eguito dagli I raeliti. Fue to i te+a era (a ato ul ole, 2uindi il calendario i c5ia+G Hcalendario solareH. #$anno a'e'a &.) giorni e ," etti+ane.

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Il *ri+o giorno del *ri+o +e e 3Ni an,

econdo il calendario del /e+*io, e c5e e+*re un +ercoledA. Il

corri *onde all$incirca al no tro +e e di +arzoWa*rile4 era

+ercoledA, Dio a'e'a creato i grandi lu+inari, il ole e la luna, i 2uali Hservano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni H 3Gn 1, 1)4. Il 2uindice i+o giorno del *ri+o +e e 3un +ercoledA4 cade'a la Pa 2ua, e anc5e la ;e ta dei /a(ernacoli. #a do+enica era dedicata alla creazione della luce 3gli E eni i c5ia+a'ano Hfigli della luceH4. #a do+enica eguente la fe ta degli %zzi+i, gli E eni cele(ra'ano la raccolta dei co'oni e inizia'ano la HConta dellBO+erHO cin2uanta giorni do*o, e i cele(ra'ano la ;e ta delle Setti+ane 3S5a'u$ot4 e ancora do*o cin2uanta giorni, fe teggia'ano la ;e ta del -ino e, infine, do*o altri cin2uanta giorni, la ;e ta dell$Olio 3 e+*re di do+enica4. R un fatto trano nel Nuo'o /e ta+ento c5e i 2uattro e'angeli ti c5e 5anno narrato la Setti+ana della Pa ione a((iano tutti *arlato della fe ta di Pa 2ua, +a con differenti inter*retazioni della fe ta. Secondo i 'angeli inottici, l$6lti+a Cena di Ge ! fu una cena di Pa 2ua. Gio'anni, in'ece, dice c5e fu una cena con u+ata *ri+a della Pa 2ua 3G' 1&, 1D"4. Per e e+*io, nel 'angelo di Gio'anni i dice c5e i acerdoti dell$%lto Con iglio, i 2uali fecero *ortare Ge ! al Pretorio di Pilato, non entrarono nel *alazzo *er e'itare di conta+inar i e *oter co A Hmangiare la 6asquaH 3l$agnello4 3G' 11, "14. Da ciG deducia+o c5e e i +angiarono l$agnello *a 2uale la notte del 'enerdA, c5e, econdo il calendario del /e+*io di 2uell$anno, era la data d$inizio della fe ti'it@ della Pa 2ua.

-iene co+une+ente accettato oggi c5e Ge ! +orA nell$anno &T. #a Pa 2ua, econdo il calendario olare, cade'a e+*re di +ercoledA, +entre econdo il calendario del /e+*io 2uell$anno corri *onde'a ad uno 5a((at5. Poic5C le co*erte di Fu+ran 5anno *ortato alla luce delle datazioni differenti *er le fe ti'it@ ai te+*i di Ge !, +olti autori 3%. Qau(ert, E. 8]c: tu5l, B. Sc5^an: e altri4 o tengono c5e le di cre*anze a**arenti tra il racconto di Gio'anni e i 'angeli inottici ono do'ute all$e i tenza di due calendari di'er i. %nc5e io ono di 2ue ta o*inione.

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Oltre agli argo+enti *re entati dagli autori uccitati, gli ca'i c5e io 5o condotto al Monte Sion in Geru ale++e +i 5anno *er+e o di tro'are ulteriori *ro'e *er o tenere 2ue ta te i. Sono riu cito a tro'are e ri*ri tinare Hla Porta degli sseniH 3Giu e**e ;la'io, Guerra giudaica. ), 1"T4. Inoltre, 5o *otuto confer+are l$o*inione di +olti antic5i ricercatori, i 2uali o tene'ano c5e do'e'a e erci tato un 2uartiere e eno nei *re i della Porta. #e di+en ioni delle grandi 'a c5e *er i (agni rituali di+o trano c5e non 'eni'ano u ate da ingole fa+iglie, +a da intere co+unit@. I na condigli *er i te ori degli E eni +enzionati nel 8otolo di 8a+e e+(rano indicare la collina a udDo'e t di Geru ale++e. .D.D.D.;oto di (agno rituale *ortato alla luce ul Monte Sion.D.D.D Nei *re i di 2ue te zone co iddette e ene i tro'ano i re ti di 2uella c5e una 'olta 'eni'a c5ia+ata HSinagoga dell$6lti+a CenaH. Secondo la tradizione di Geru ale++e, e econdo le 'erific5e recenti, il luogo in cui nacque la prima comunit. cristiana fu sul Monte Sion. Fuindi, ulla te a collina di Geru ale++e, due co+unit@ religio e 'i'e'ano a tretto contatto l$una con l$altra< la *ri+a co+unit@ cri tiana e 2uella degli E eni. R *o i(ile c5e 2ue ti due gru**i i iano influenzati reci*roca+ente= C$P un e'ento or*rendente raccontato negli %tti degli %*o toli< un intero gru**o di acerdoti 3di ca ta acerdotale della di cendenza di %ronne4 i unA alla C5ie a 3%t ., 04. Fue to e+(ra indicare c5e e i fo ero degli E eni. Il fatto c5e la *ri+a co+unit@ giudeoDcri tiana 3e oltanto 2ue ta4 adottG lo c5e+a ti*ica+ente e eno della co+unione dei (eni, ci uggeri ce l$e i tenza di un ra**orto di reci*rocit@ tra le due co+unit@ religio e del Monte Sion. Perc5C D i c5iedono gli e egeti D Ge ! a're((e cele(rato la Pa 2ua econdo il calendario degli E eni= Di certo, Ge ! non era e enoO la sua preferenza per i peccatori e i pu""licani era completamente antiBessena. #a ua *redicazione era *i! a*erta e caritate'ole, e *e o contra ta'a con la 9ala:5a5 3inter*retazione della #egge4 degli E eni.

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%nc5e e la fa+iglia di Ge ! a'e'a u(ito l$influenza degli E eni, *er lui il fattore e*arati ta o ettario era total+ente irrile'ante. Durante la ua atti'it@ a Cafarnao e i uoi *ellegrinaggi a Geru ale++e, egli eguA il calendario lunare del /e+*io. Nella ua ulti+a 'i ita a Geru ale++e, *erG, le co e andarono di'er a+ente. Ge ! ta'a in un a+(iente di influenza e ena. 8i iede'a o*rattutto a Betania ul Monte degli 6li'i, noto 'illaggio a *redo+inanza e ena. Egli 'ole'a cele(rare la Cena di Pa 2ua co+e cena di addio 3#c "", 1,4, +a a'e'a a'uto la *re+onizione c5e non are((e *i! tato 'i'o *er la Pa 2ua del calendario del /e+*io. #a Cena di Pa 2ua e((e luogo all$interno delle +ura di Geru ale++e, ulla collina in cui 'eni'a o er'ato il calendario degli E eni.
A&3I46 #%&3I 4RIS3IA& S2LLA 4R%&%L%GIA 0 I 3R GI%R&I

#$i+*re ione c5e ci la ciano i -angeli, con la loro cronologia +olto uccinta e intetica, 'iene allargata da antic5e fonti di tradizione cri tiana ulla cronologia dei tre giorni della Pa ione. #e eguenti citazioni ono tratte da +ano critti greci del III e I- ecolo, e i co+*rendono +eglio alla luce della cronologia dei tre giorni. Inoltre, (i ogna tenere a +ente c5e nel calendario gregoriano il giorno inco+incia a +ezzanotte, +entre econdo il calendario e(raico il giorno nuo'o inco+incia la era, al tra+onto del ole 3a**ena ono 'i i(ili tre telle4.

MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM Gli in egna+enti dottrinali degli %*o toli 3codice iriaco del III ecolo4, la DID%SC%#I% %POS/O#O86M, (a ati u tradizioni originarie, ri*ortano< EQuando egli #Ges $ era ancora tra noi, quando mangiavamo la 6asqua con Lui, egli ci disse/ "Hggi, in questa notte, uno di voi mi tradir"5" < Giuda arrivF con gli scribi e i sacerdoti del popolo e tradJ il !ignore Ges 5 Quando avevamo mangiato la 6asqua la sera del marted, andammo al Monte degli :livi5 7urante la notte vennero ad arrestare il nostro !ignore Ges 5 Il giorno dopo, mercoled, egli rimase nella prigione nella casa del !ommo sacerdote ,ai%a5 Quello stesso giorno si radunarono i capi del popolo e decisero una sentenza contro di lui5 Il giorno dopo ancora, il gioved, lo condussero dal procuratore 6ilato5 Ancora una notte rimase nella prigione della casa di 6ilato5 Al sorgere del venerd essi lo accusarono con violenza e veemenza di %ronte a 6ilato5 Ma non poterono trovare %atti veritieri contro di

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lui, cosJ portarono %alsi testimoni contro di Lui55 < spingevano 6ilato ad uccidere Ges 5 < lo croci%issero quello stesso venerd5G 3Dalla Dida calia in iriaco, 8.9. ConollS, Oxford 17"74. MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM DID%C9E 3In egna+enti della Dottrina degli %*o toli< inizio del II ecolo4< ELa ragione, ovvia, per cui la chiesa primitiva in Gerusalemme ha modi%icato i giorni del digiuno degli ebrei #lunedJ e giovedJ$ a mercoledJ e venerdJ * perch@ Ges venne %atto prigioniero di mercoledJ #vd5 le parole di Ges / "Quando lo sposo verr" portato via, essi digiuneranno quel giorno" + Mc 2, 21$ e il venerdJ morJ5 "Il vostro digiuno non avr" luogo nello stesso momento dei Aarisei ipocriti, poich@ essi digiunano il lunedJ e il giovedJ5 Voi digiunerete il mercoledJ e il venerdJ" #C, 3$5 OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO EPI;%NIO DI S%#%MIN% 3ca. &1T d.C.4 Il 'e co'o E*ifanio cono ce'a +eglio di 2ual ia i altro *adre della C5ie a le antic5e tradizioni giudeoDcri tiane. #a ua te ti+onianza antic5i i+a P +olto i+*ortante. Nel uo li(ro, P%N%8ION 3,1, ".4 egli cri'e< H<gli #Ges $ so%%rJ il tredici delle calende di aprile5 6rima di quel giorno egli mangiF la 6asqua, come testimonia il Vangelo e come noi abbiamo ripetuto pi volte5 <ssi celebrarono la ,ena di 6asqua due giorni prima della data u%%iciale, cio* il martedJ sera; 'ella tarda sera del martedJ, egli %u %atto prigioniero5 Il giorno della 6reparazione #della 6asqua$ era il 3P, lo shabbat il 34B la domenica %u inondata della luce che illuminF l(in%erno, la terra e il cielo con il suo splendore" #M6G P3, Q--RQ-P, Haer 43, 20$5 "6er osservare la 6asqua il !alvatore si ritirF presso la Montagna #Monte !ionD$, dove egli mangiF la 6asqua che, egli disse, aveva tanto desiderato mangiare #Lc 22, 34$5 L lJ che egli mangiF la 6asqua degli ebreiB egli stesso la celebrF proprio secondo quell(usanza, per non abolire la legge, ma per compierla egli stesso" #cf. Mt ,, 104. 3MPG )1, 7&,W7&., 9aer ,1, "04. _________________________________________ -I//O8INO DI PE//%6 3-e co'o e crittoreO +orto +artire nel &T) d.C.4 Senza (a ar i u alcuna fonte o tradizione giudeoDcri tiana, egli affer+a c5e Ge ! 'enne fatto *rigioniero il +ercoledA. Do*o a'er elencato le ragioni *er cui il nu+ero 2uattro ia i+*ortante 3nella +ondo creato da Dio4, egli dice< HL(uomo Ges ,risto, che creF il numero Quattro, venne preso prigioniero da uomini malvagi il quarto giorno #della settimana$5 In virt della sua prigionia nel quarto giorno e grazie alle sue opere mirabili, possano i nostri giorni essere privi di turbamento" 3De fa(rica +undi< CSE# )7, )4. __________________________________________ Il #i(ro etio*ico di %da+o 3 critti cri tiani a*ocrifi4 "7io parla ad Adamo/ Adamo, tu hai stabilito in anticipo i giorni in cui io dovrF so%%rire, quando io avrF lasciato la carne, cio* il mercoledJ e il venerdJ5

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%ccettare 2ue ta oluzione c5iara+ente 5a dei rifle i ull$intera toria della Pa ione di Ge !. Se Ge ! 'enne arre tato, di notte, nelle *ri+e ore del +ercoledA do*o c5e a'e'a +angiato la Cena della Pa 2ua, e e +orA il 'enerdA, allora ignifica c5e il *roce o contro Ge ! durG tre giorni. Fue ta *i! lunga cronologia ci *iega +eglio i nu+ero i e'enti c5e a''ennero durante la Pa ione di Ge !. Nei 'angeli, 2ue ti fatti e+(rano e ere accaduti nel giro di *oc5e ore. Se+(ra i+*ro(a(ile c5e Ge ! a((ia rice'uto la entenza di reo di +orte dal Sinedrio le *ri+e ore del 'enerdA, ia a**ar o *oi da'anti a Pilato, ia tato *ortato da'anti a Erode %nti*aO i ia deci a l$a+ni tia *er Bara((aO ia tata confer+ata la condanna a +orte con la flagellazione e l$incoronazione di *ineO e, infine, Ge ! a((ia *ortato la croce ul Golgota, ed H<rano le nove del mattino quando lo croci%isseroH 3Mc 1,, ",4.
8/ IL PAS3% & LLA 4ASA 0I SIM%& IL L !!R%S%

Iniziando con il *a to con u+ato a Betania, entria+o nel nucleo centrale della Setti+ana Santa. I racconti dei 'angeli inottici 3Matteo, Marco e #uca4 e 2uello di Gio'anni differi cono ulla data della ;e ta di Pa 2ua. #a di'ergenza nella narrazione degli e'angeli ti P e'idente anc5e *er 2uanto riguarda la cena a ca a di Si+one il le((ro o 3cf. ri2uadro4. 6n$at+o fera *articolare circonda'a Ge ! ed i uoi di ce*oli 2uando arri'arono alla ca a di Si+one il le((ro o, c5e li a'e'a in'itati *er la cena della fe ta. Po ia+o ta(ilire con icurezza c5e la le((ra di Si+one fo e gi@ guarita e la ua +alattia non *i! contagio a, +a c5e e a a'e'a la ciato delle tracce 'i i(ili nell$a *etto, tracce c5e gli rende'ano i+*o i(ile accedere al /e+*io. Per 2ue ta ragione egli 'i'e'a a Betania, il 'illaggio degli E eni. Si+one a'e'a anc5e in'itato i uoi 'icini, tra cui #azzaro, Marta e Maria. Mentre gli in'itati arri'a'ano *oco a *oco alla ca a di Si+one, c$era grande gioia e +era'iglia *er il fatto di 'edere #azzaro con le orelle< HE co A, #azzaro P di nuo'o tra i 'i'iMH D HR 'ero c5e Ge ! 5a realizzato 2ue to *rodigio a ric5ie ta delle due orelle=M=H 02 GI%R&I % S I, Marco 1), 1.&

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HMancavano intanto due giorni alla 6asqua e agli Azzimi;Ges si trovava a 8et"nia nella casa di !imone il lebbroso5 Mentre stava a mensa;" Matteo "., 1.0

HGes disse ai suoi discepoli/ =Voi sapete che %ra due giorni * 6asqua;Mentre Ges si trovava a 8et"nia, in casa di !imone il lebbroso; mentre stava a mensa;" Gio'anni 1", 1D"

HSei giorni prima della 6asqua, Ges andF a 8et"nia, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti5 < qui gli %ecero una cena/ Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali5" Po ia+o a u+ere c5e la cena a Betania ia a''enuta di do+enica. Il conto allora are((e il eguente< Matteo e Marco< i conta do+enica *i! altri due giorni 3lunedA e +artedA4, *er cui i arri'a alla era del +ercoledA 3la Pa 2ua degli E eni4 Gio'anni< contia+o ei giorni< do+enica, lunedA, +artedA, +ercoledA, gio'edA, 'enerdA e i arri'a allo 5a((at D giorni in cui, nell$anno &T, 'enne cele(rata la Pa 2ua econdo il calendario del /e+*io. #a orella +inore, Maria, *iena di a+ore e gratitudine *er Ge !, non *ote'a *i! trattener i< a'e'a *ortato con C dell$olio *rofu+ato di nardo +olto *rezio o e co to o, in una anforetta di ala(a tro. Senza indugiare, e a a*rA il contenitore igillato con della cera, i +i e in ginocc5io dietro a Ge ! c5e ta'a a +en a, e 'er G il *rofu+o ul uo ca*o 3Mc 1), &4 e ui uoi *iedi 3G' 1", &4, a ciugandoli con i uoi lung5i ca*elli. E tutta la casa si riempJ del pro%umo dell(unguento 3G' 1", &4. Per Maria, era un$e *re ione di gratitudine e a+ore *er l$a+ico c5e le a'e'a re o uo fratello. #a reazione D HC5e tra'aganza ecce i'a e non nece ariaMH non tardG a circolare tra i co++en ali e i di ce*oli. So*rattutto nel 2uarto 'angelo i fa +enzione dell$o(iezione di Giuda I cariota<

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H6erch@ quest(olio pro%umato non si * venduto per trecento denari per poi darli ai poveriD" % coltando la ri *o ta del di ce*olo c5e Ge ! a+a'a, ci rendia+o conto di 2uanto fo e eccato dal co++ento< HQuesto egli disse non perch@ gl(importasse dei poveri, ma perch@ era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro5H 3G' 1", .4. Ge !, c5e conduce'a una 'ita frugale e la *referi'a, 'ide nell$unzione di Maria un ge to di a+ore o(lati'o, e non 'ole'a c5e ella 'eni e +e a in i+(arazzo dalle critic5e dei di ce*oli< HLasciala %are, perch@ lo conservi per il giorno della mia sepoltura5 I poveri in%atti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me H 3G' 1", 0D14.

:/ IL 3RA0IM &3%

Nello ti*o.

te o +o+ento in cui a'e'a luogo 2ue ta cena a Betania, nella 'icina

Geru ale++e, nel *alazzo del o++o acerdote, erano in cor o di cu ioni di tutt$altro

H I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo5 7icevano in%atti/ ='on durante la %esta, perch@ non succeda un tumulto di popolo?5H 3Mc 1), 1D"4. Manca'ano ei giorni *er *ortare a co+*i+ento il loro *iano. Ca*itG 2uindi a *ro*o ito la 'i ita da *arte di un di ce*olo di Ge !, c5e 'enne *er accordar i e con egnargli `2ue to galileoB tanto *ericolo o. Gli offrirono trenta denari *er il di tur(o. C5e co a *uG a'er *into Giuda a co+*iere 2ue ta azione= Non fu certa+ente olo il denaro. Il ri+*ro'ero di Ge ! durante la cena a Betania *otre((e a'er catenato in lui enti+enti di 'endetta. Ma la +oti'azione *rinci*ale c5e ta dietro la ua azione *otre((e e ere *i! *rofonda. Il uo no+e HI cariotaH, in e(raico HI 5D IriSotH 3a(itante del 'illaggio di IriSot4 lo identifica co+e *ro'eniente da un 'illaggio ai confini della Giudea. Era 2uindi l$unico dei Dodici a non e ere galileo. Pote'ano for e

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e erci delle ten ioni a cau a di 2ue to= ;or e co+e traniero Giuda *ote'a entir i +e o ai +argini dal gru**o dei Dodici= Credo anc5e c5e egli fo e D co+e il uo co+*agno a*o tolo Si+one D uno zelota, o fo e collegato con il +o'i+ento degli zeloti e con la loro ideologia. Do*o tutto, anc5e gli altri di ce*oli non erano lontani da 2ue to +odo di *en are. Con il te+*o Giuda co+*re e c5e Ge ! non a'e'a intenzione di incarnare l$idea di un Me ia trionfante co+e i a *etta'ano gli zeloti. Fue to Ge ! era tro**o dolce, tro**o H+or(idoH e non +o tra'a di a'ere le caratteri tic5e di colui c5e a're((e co+andato il *o*olo di I raele 'er o la li(erazione dallBo**re ione *agana. Egli al contrario i di ocia'a dall$u o di ar+iO gi@ tre 'olte a'e'a *arlato della ua +orte i++inente. Durante la cena di Betania, a'e'a *er ino *arlato della ua e*oltura. Era un *eccato, *erc5C 2ue t$uo+o *o ede'a degli enor+i *oteri +iracolo i e le *er one lo egui'ano. Egli, Giuda, do'e'a fare 2ualco a *er ri 'egliare Ge ! dal uo letargo. #a co a +igliore era con egnarlo nelle +ani dei ne+ici, *er co tringerlo a reagire *er difender i. Ge ! a'e'a il *otere di configgere i uoi ne+ici. Do'e'a olo de iderare di agire. Era giunta l$ora di farlo reagire, altri+enti tutti i loro forzi are((ero tati 'ani, e le loro *eranze delle e+*lici illu ioni. Giuda do'e'a agire con le ue +ani. Era giunta l$ora. I trenta denari d$argento cotta'ano nella ua (i acciaO una 'olta accettato il H*re+ioH, egli fu co tretto ad agire.
</ G S5 0 IL 4AL &0ARI% 0 LL # S3I;I3L

Ge ! cre((e in una fa+iglia di e(rei o er'anti la 2uale, a**arente+ente, ri enti'a del +odo di *en are degli E eni. %lcuni *a aggi del -angelo e+(rano indicare c5e i uoi *arenti cele(ra ero le fe te eguendo il calendario degli E eni 3cf. G' 0, &...1D1T4. Do*o il uo incontro con Gio'anni Batti ta, Ge ! andG, co+e Gio'anni, *er la ua trada, allontanando i dalla rigida filo ofia del uo clan. CiG c5e gli di *iace'a di *i! del +odo di *en are degli E eni era il loro atteggia+ento negati'o nei confronti dei gentili e dei *eccatori 3Hi *eccatori ono ne+ici di Dio e 2uindi de'ono e ere odiatiH4. Il loro atteggia+ento e tre+a+ente rigido 'er o lo 5a((at era, agli occ5i di Ge !, una +ancanza

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di con iderazione nei confronti delle nece it@ di +olte *er one, ed era una ragione ulteriore *er la ua *re a di di tanza dal loro +odo di *en are. /utto ciG e+erge dalla ri *o ta c5e egli d@ ai uoi fratelli c5e gli c5iede'ano di acco+*agnarli D co+e tutti gli anni D a Geru ale++e *er la ;e ta dei /a(ernacoli. Ge !, c5e in 2uel *eriodo o er'a'a il calendario del /e+*io *er le fe ti'it@ gli ri *onde< H Il mio tempo non * ancora venuto, il vostro invece * sempre pronto; Andate voi a questa %estaB io non ci vado, perch@ il mio tempo non * ancora compiuto?5 7ette loro queste cose, restF nella GalileaH 3G' 0, .D14. Per cele(rare la fe ta di Pa 2ua dell$anno &T, Ge ! era andato a Geru ale++e con i uoi di ce*oli, con le donne c5e egui'ano il gru**o e a**arente+ente anc5e con i uoi fratelli e la +adre Maria. Ge ! re ta'a la +aggior *arte del te+*o *re o i uoi a+ici a Betania. ;or e *re entendo c5e *er la Pa 2ua del /e+*io egli non are((e *i! tato 'i'o, gli e+(rG a**ro*riato cele(rare la Pa 2ua econdo il calendario degli E eni. Fue ta era l$u anza dei uoi a+ici a Betania e di 2uelli c5e a(ita'ano la collina a udDo'e t di Geru ale++e do'e i tro'a'a il 2uartiere degli E eni. Se ci do+andia+o e a((ia fatto le de(ite ricerc5e *er tro'are una ala in cui cele(rare la Pa 2ua, ri *ondo c5e *ro(a(il+ente fu Giaco+o, il fratello di Ge !, a farlo. R *ro(a(ile c5e Giaco+o in ie+e con i uoi a+ici a'e ero gi@ affittato 2ue ta ala in altre occa ioni. #a grande ala al *iano di o*ra era *erfetta *er le cene fe ti'e, e anc5e Ge ! 2ue ta 'olta era d$accordo di cele(rare in 2ue ta ala. Dalle *arole di Matteo, *o ia+o dedurre c5e Ge ! te o a'e e celto di cele(rare la Pa 2ua e la ua cena di addio econdo il calendario e eno< H Voi sapete che %ra due giorni * 6asqua e che il Aiglio dell(uomo sar" consegnato per essere croci%issoH 3Mt "., 1D"4.

G/ IL MAR3 0N 0 LLA S 33IMA&A SA&3A

Per coloro c5e egui'ano il calendario olare, era arri'ato il 1)a giorno del *ri+o +e e 3*er il Sinedrio in'ece era il giorno 11 di Ni an4. Fue to era il giorno di Pre*arazione *er

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la ;e ta. In 2ue ta giornata 'eni'ano organizzati gli ulti+i *re*arati'i *er la ;e ta di Pa 2ua c5e inizia'a la 'igilia del +ercoledA e *ro egui'a *oi *er ette giorni. -eni'a anc5e detta H;e ta degli %zzi+iH. Ecco tutto ciG c5e do'e'a a''enire la 'igilia della fe ta< liminazione dei lie'iti Epasta lie'itataF/ In 2uel te+*o, co+e anc5e oggi, nelle ore +attutine c5e *recedono la fe ta, do*o a'er eli+inato ogni traccia di *ane lie'itato dalla ca a, i +e+(ri della fa+iglia i raccoglie'ano *er cele(rare una ceri+onia *ri'ata. Inizia'a una ricerca accurata e *rofonda in ogni angolo della ca a e delle credenzeO 'eni'a tro'ata e ri+o a fino all$ulti+a (riciola, co A la ca a di'enta'a co+*leta+ente H:a 5erH *er la etti+ana di Pa 2ua. Per ette giorni 'iene con u+ato olo *ane non lie'itato. Paolo fa +enzione di 2ue ta u anza e(raica nella #ettera ai Corinzi< H>ogliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poich@ siete azzimi H 31Cor ,, 04. Il "agno rituale/ Ogni E(reo do'e'a *urificar i *ri+a della Cena di Pa 2ua. Gli E eni o er'a'ano 2ue to *recetto in +odo +olto tretto. Il 'angelo racconta dei *ellegrini c5e ali'ano a Geru ale++e *er la ;e ta di Pa 2ua< H <ra vicina la 6asqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della 6asqua per puri%icarsi #nel bagno rituale$H 3G' 11, ,,4. 3.D.D.D. ;oto dell$antico (agno rituale a Betania, *i! tardi c5ia+ato HGrotta dei GraffitiH. %lla de tra, una ci terna con un tu(o di collega+ento. Piccolo di egno in ezione di una +i:'e5.D.D.D4 Senza du((io, anc5e Ge ! e i uoi di ce*oli *raticarono tale (agno rituale. CiG i *uG dedurre dalle *arole di Ge ! a Pietro c5e rifiuta'a c5e gli la'a e i *iedi< H,hi ha %atto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piediH 3G' 1&, 1T4. % Betania, nel 17,1, nel giardino delle Sorelle della Carit@ 'enne rin'enuta una 'a ca *er il (agno rituale. Delle inci ioni 3graffiti4 critte in ro o ulle *areti della grotta e+(rano indicare c5e in 2ue to luogo Ge ! e i uoi di ce*oli *raticarono il (agno di *urificazione rituale.
LA GR%33A 0 I GRA##I3I A ! 3A&IA

#$ac2ua di una 'a ca rituale 3+i:'e54 de'e otto tare a regole +olto rigide. De'e innanzitutto e ere Hac2ua 'i'aH, cioP *ro'eniente da una fonte, o *io'ana. #$ac2ua

.)

*io'ana de'e e ere con er'ata in contenitori di terracotta. #$ac2ua e tratta 3dai *ozzi, ecc.4 non de'e e ere utilizzata. Do'e c$P car it@ di Hac2ua 'i'aH, e a 'iene +i celata eguendo delle *rocedure *articolari. Per 2ue to, c$P (i ogno di a'ere due 'a c5e 3una *er l$ac2ua H'i'aH, l$altra *er l$ac2ua nor+ale4. E e 'engono collegate tra+ite un canale. /ali 'a c5e ono tate tro'ate a Fu+ran, ul Monte Sion e a Betania. #a Grotta a Betania 3c5ia+ata HGrotta dei GraffitiH do*o c5e nel 17,1 gli arc5eologi della bcole (i(li2ue 'i tro'arono dei graffiti a te+a cri tiano4 'iene ritenuta da tutti gli e *erti co+e una 'a ca rituale 'enerata dai cri tiani. #a ci terna c5e raccoglie'a l$ac2ua *er la +i:'e5, da cui i trae'a l$ac2ua da utilizzare, oggi i tro'a nei *re i del +ona tero dei Pa ioni ti. Da lA, l$ac2ua 'eni'a fatta tra (ordare in una 'a ca, una *arte di cui e i te ancora oggi. #$ac2ua 2uindi *ro egui'a il uo cor o, correndo al di o*ra degli calini d$u cita del (agno *ulendoli, e *a ando 2uindi alla 'a ca *er la *urificazione. Il grafico +o tra una ca'erna con degli calini di acce o e u cita di'i i da un di'i orio +olto (a o 3da un lato ci ono gli calini *er la di ce a, e dall$altro, do*o la zona dell$i++er ione, gli calini *er la ri alita4. #e *areti della grotta ono co*erte di graffiti 3inci ioni4 di *ellegrini dei *ri+i 2uattro ecoli do*o Cri to. Sulla *arete a nord, c$P una inci ione critta in greco in *arte leggi(ile ancora oggi< HO Signore Dio, c5e 5ai ri u citato #azzaro dai +orti, ricordati del tuo er'o % :le*oi e la tua ancella C5ionionH. #o trato di tucco c5e i ola'a le *areti dall$ac2ua 'enne in eguito di*into di (ianco, con o*ra delle croci di colore ro e. E i te accanto a 2ue te croci una i crizione critta anc5$e a in ro o, c5e, econdo i *rofe ori della bcole (i(li2ue 3nel 17,1 erano ancora in grado di leggere l$i crizione, oggi P 2ua i del tutto (iadita4 indica il +oti'o della 'enerazione della grotta da *arte dei cri tiani dei *ri+i ecoli< H3Signore4 Dio, c5e u a'i *urificarti 2ui nudo, i++ergendotiH 3Cf. B. Pixner< Uege de +e ia und tctten der ur:irc5e, Brunnen Pu(li 5ing 9ou e, Gie enWBa le 317714 e P. Benoit, M.E. Boi +ard, 8e'ue Bi(li2ue ,1 317,14, "TTD",14. L9uccisione dell9agnello Pasquale/ Secondo le i truzioni della /ora5, +olti giorni *ri+a della Pa 2ua, ogni ca a do'e'a ceglier i un agnello, o HH !e la %amiglia %osse troppo piccola per consumare un agnello, si assocer" al suo vicino, al pi prossimo della casa" 3E 1", )4. Gli ani+ali do'e'ano e ere Hsenza di%etto, maschio, nato nell(annoH 3E 1", ,4 e Hnon ne spezzerete alcun ossoH 3E 1", ).4. Fue ti agnelli *ote'ano e ere acrificati olo nel /e+*io di Geru ale++e. Se+(ra c5e i gru**i c5e cele(ra'ano la Pa 2ua econdo il calendario olare degli E eni non a((iano *otuto acrificare i loro agnelli *re o il /e+*io.
>/ ALLA RI4 R4A 0 LLA SALA P R L92L3IMA 4 &A

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Il giorno della Pre*arazione, i di ce*oli c5ie ero a Ge !< H7ove vuoi che andiamo a preparare perch@ tu possa mangiare la 6asquaDH 3Mc 1), 1"4. HAllora mandF due dei suoi discepoli dicendo loro/ =Andate in citt" e vi verr" incontro un uomo con una brocca d(acquaB seguitelo e l" dove entrer" dite al padrone #oi:ode *ote $ di casa/ Il Maestro dice/ 7ov(* la mia stanza #:atalS+a$, perch@ io vi possa mangiare la 6asqua con i miei discepoliD <gli vi mostrer" al piano superiore una grande sala con i tappeti, gi" prontaB l" preparate per noi?5 I discepoli andarono e, entrati in citt", trovarono come aveva detto loro e prepararono per la 6asqua5H 3Mc 1), 1&D1.4. Perc5C diede 2ue te i truzioni co A +i terio e= ;or e, non 'ole'a c5e Giuda co*ri e in antici*o il luogo dell$6lti+a Cena, e'itando co A c5e egli irro+*e e nella tanza durante la fe ta con le guardie del So++o Sacerdote= Secondo #uca 3"", 14, Ge ! +andG Pietro e Gio'anni a cercare la tanza D e non Giuda D a cui are((e *ettato, dato c5e era lui l$econo+o del gru**o. %'endo rice'uto 2ue te i truzioni, Pietro e Gio'anni i +i ero alla ricerca della ala. Da Betania, di ce ero nella -alle del Cedron, attra'er arono il torrente, entrarono nella citt@ e cercarono l$uo+o con la (rocca d$ac2ua. De'e e ere tra *ortare l$ac2ua era un co+*ito delle donne. Geru ale++e 5a una ola fonte d$ac2ua, la fonte di Gi5on ai *iedi della citt@ di Da'ide. % 2uei te+*i era gi@ tata +urata, e la ua ac2ua 'eni'a de'iata attra'er o la Galleria di Ezec5ia, otto il +onte O*5el fino alla 'a ca di SiloP 3in greco< Siloa+4. Il no+e S5iloa5 ignifica Hc5e P tato in'iatoH. Pre o la *i cina, i due di ce*oli notarono un uo+o c5e *orta'a la (rocca d$ac2ua ulla te ta. E 2ui orge la do+anda< *erc5C 2ue t$uo+o a un e il ruolo di *ortatore d$ac2ua, dato c5e era un co+*ito ola+ente fe++inile= Pote'a e ere uno dei +onaci e eni c5e 'i'e'ano il celi(ato, e c5e do'e'ano 2uindi a u+er i da C i co+*iti ri er'ati alle donne= e+(rato trano, dato c5e

..

Il *ortatore d$ac2ua a'r@ di icuro attra'er ato 2uegli calini antic5i c5e oggi *ortano alla C5ie a di S. Pietro in Gallicantu. I due di ce*oli lo eguirono u *er il Monte Sion. #$uo+o co+*ar'e dietro ad una *orta. R *ro(a(ile c5e fo e la Porta del 2uartiere e eno, c5e, econdo i ritro'a+enti *i! recenti, i tro'a'a *ro*rio in 2uella zona. Non e endo e eni, i due di ce*oli non *oterono accedere al 2uartiere, +a c5ie ero D co A co+e gli a'e'a detto Ge ! D del *adrone della ca a< H Il Maestro dice/ 7ov(* la mia stanza #:atalS+a$, perch@ io vi possa mangiare la 6asqua con i miei discepoliD H 3Mc 1), 1)4. #a *arola H:atalS+aH 'iene u ata nello te o conte to da Marco e #uca 3#c "", 114 e oltanto una 'olta in un ca o differente da #uca *er indicare la locanda a Betle++e 3#c ", 04. In entra+(i i ca i, ignifica< locanda, ca a di accoglienza. Il cu tode del 2uartiere +ona tico li condu e fino ad una ca a c5e 'eni'a affittata ad a+ici e cono centi c5e de idera'ano cele(rare la Pa 2ua con gli E eni. 6na *ratica i+ile 'iene eguita ancora oggi in +olti +ona teri cri tiani. .D.D.D.D;oto degli calini antic5i c5e *a ano *er la c5ie a di S. Pietro in Gallicantu, c5e i tro'ano tra la *i cina di Siloa+ e il 2uartiere degli E eni.D.D.D.D.
?/ GLI 2L3IMI PR PARA3I;I

Entrando nella grande tanza al *ieno u*eriore, i due di ce*oli controllarono c5e fo e tato eli+inato il *ane lie'itato. #a ala *er la Cena della ;e ta, co+e a'e'a detto Ge !, era gi@ *ronta 35etoi+o 4 *er cele(rare la Pa 2ua 3:a 5er leDPe ac54. #a ricerca e la ri+ozione dei lie'iti non era co+*ito degli o *iti, +a del *adrone di ca a. Coloro c5e o er'a'ano il calendario del /e+*io a're((ero ade+*iuto 2ue to *recetto il 'enerdA +attina, la 'igilia della loro fe ta di Pa 2ua. 6n lettore attento del 'angelo i accorger@ 2ui c5e i *adroni di 2ue ta ca a egui'ano un altro calendario *er le cele(razioni. I due di ce*oli i guardarono intorno e ri+a ero i+*re ionati, *erc5C la grande ala era ta**ezzata con dei (elli i+i arazzi e ta**eti, *ro*rio co+e a'e'a detto loro Ge !. Giaco+o, il fratello di Ge !, c5e a're((e a'uto un ruolo deter+inante in eguito, e+(ra e ere tato *re ente con i di ce*oli, e for e P tato lui a *agare l$affitto della ala. ;or e le donne della Galilea c5e acco+*agna'ano la +adre Maria 5anno aiutato i di ce*oli a *re*arare il ci(o *er la cena=

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Se a'e ero eguito il rituale del /e+*io, i di ce*oli a're((ero do'uto recar i al /e+*io con un agnello +a c5io di un anno, *er acrificarlo nel *o+eriggio. /utta'ia, *oic5C Ge ! a'e'a deci o di fare il > eder *a 2uale? *ri+a del te+*o, a're((ero do'uto farne enza, co A co+e accade'a *er altri gru**i c5e egui'ano il calendario olare. Ma e i a'e'ano *ortato con loro tutto ciG c5e er'i'a *er la cena. Innanzitutto, c$erano gli azzi+i, c5e ricorda'ano la fretta con cui gli I raeliti do'ettero u cire dall$Egitto, *erc5C non c$era tato te+*o ufficiente *er far lie'itare il *ane. C5i 5a *re*arato 2ue ti azzi+i= R tata Marta, o la +adre di Ge != Poi, c$erano delle er(e a+are c5e 'eni'ano intinte nell$ac2ua alata, i+(oleggiando l$a+arezza della c5ia'it! dBEgitto Poi c$era l$5aro et, una +i tura di +iele, 'ino e noci, c5e ra**re enta'a i +attoni c5e gli c5ia'i i raeliti erano co tretti a fa((ricare *er l$Egitto. E infine, c$era il 'ino. #e co**e do'e'ano e ere rie+*ite 2uattro 'olte durante la cena. #e donne al eguito di Ge !, c5e *ro(a(il+ente ta'ano al *iano di otto della ca a, a'ranno *ro''eduto a *re*arare le altre *ietanze da con u+are durante la cena della fe ta. ;/ LA &%33 0I PASA2A
1/ G S5 I 0%0I4I SI RI2&IS4%&% P R LA 4 &A

Do*o il tra+onto del ole, inizia la ;e ta della Pa 2ua. Era il 1,a giorno del +e e di Ni an, +et@ del *ri+o +e e. 6n ilenzio olenne i tende'a ulla collina udoccidentale di Geru ale++e, nel 2uartiere degli E eni. Se+(ra c5e Pietro e Gio'anni iano ritornati a Betania do*o a'er (rigato i *re*arati'i nella tanza al *iano di o*ra. Infatti P critto< HVenuta la sera, egli giunse con i 7odici.H 3Mc 1), 104. E i *recede'ano gli altri *erc5C ora cono ce'ano la trada. Co+e *recauzione, Ge ! e'itG di *ercorrere la 'ia della calinata c5e *a a'a *ro*rio attra'er o la citt@ e *a a'a da'anti alla ca a del o++o acerdote. Pa G in'ece attra'er o la -alle di 9inno+ fino alla ri*ida alita c5e *orta'a alla Porta degli E eni.

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%rri'ati alla *orta, attra'er arono la 'ecc5ia oglia 3c5e noi a((ia+o ritro'ato grazie a degli ca'i4, *a arono di fronte ad un torc5io *er le oli'e e alirono 'er o la ca a c5e do'e'a o *itarliO i acco+odarono nella tanza al *iano u*eriore. I++agino c5e a((iano incontrato il cu tode del 2uartiere degli E eni, c5e gli a'r@ c5ie to e i fo ero otto*o ti al (agno di *urificazione rituale. I++agino la ri *o ta *o iti'a del gru**o, e il cu tode di di ci*lina ferrea ri *ondere HBene, +a *oic5C *er arri'are 2ui a'ete attra'er ato una zona fre2uentata da gente i+*ura o oldati *agani, do'rete *ri+a la'ar'i i *iedi.H Ge ! for e 5a ri *o to< HDella la'anda dei *iedi +e ne occu*erG io di *er ona.H
8/ LA LA;A&0A 0 I PI 0I 0 GLI AP%S3%LI

Ge ! "si alzF da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita5 6oi versF dell(acqua nel catino e cominciF a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l(asciugatoio di cui si era cinto5 Venne dunque da !imon 6ietro e questi gli disse/ =!ignore, tu lavi i piedi a meD?5 9ispose Ges / =Quello che io %accio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo?5 Gli disse !imon 6ietro/ ='on mi laverai mai i piediK?5 Gli rispose Ges / =!e non ti laverF, non avrai parte con me?5 Gli disse !imon 6ietro/ =!ignore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capoK?5 !oggiunse Ges / =,hi ha %atto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed * tutto mondo H 3G' 1&, )D 1T4. Ge ! la'a i *iedi ai uoi di ce*oli, anc5e a Giuda. Si ri'e te, e i +ette di nuo'o a edere con i uoi di ce*oli< H!apete ciF che vi ho %attoD; !e dunque io, il !ignore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri5 Vi ho dato in%atti l(esempioH 3G' 1&, 1"D1,4.

:/ IL 3RA0I3%R ;I & RI; LA3%

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Ora ono tutti eduti a ta'ola. Si *re u+e c5e il ta'olo fo e (a o e *o to a for+a di ferro di ca'allo. %l centro 'eni'ano er'ite le *ortate. Ge ! *re iede'a il *a to, eduto u di un di'anetto c5e era tato +e o a ca*o ta'ola. Era a**oggiato ul go+ito de tro. Da un lato era eduto Pietro e dall$altro Gio'anni. %ccanto a Gio'anni i era eduto Giuda. Fue ta di *o izione ci *er+ette di co+*rendere *i! facil+ente ciG c5e a''enne nel cor o della cena. Dai te+*i antic5i, gli e(rei o er'a'ano un rituale 3 e2uenza4 *eciale detto H ederH durante +olte delle fe ti'it@. #a cena in 2ue tione 'iene detta H eder *a 2ualeH. Molte co e ono ca+(iate dai te+*i di Ge !, +a il *rinci*io otto tante il rituale di 2ue to eder P ri+a to lo te o. Fuando Ge ! i era +e o al *o to d$onore, e 2uando H:iddu 5H< H8enedetto sei tu, !ignore 7io dell(universo, che hai creato il %rutto della viteH. /utti i co++en ali (e'e'ano il 'ino della co**a. %ll$i+*ro''i o, i di ce*oli i accorgono c5e l$ani+o di Ge ! P co+e tur(ato, a**e antito, e lo entono +or+orare *arole *er loro inco+*ren i(ili< HIn verit", in verit" vi dico/ uno di voi mi tradir"H 3G' 1&,"14. I di ce*oli i guardano l$un l$altro, alli(iti, cercando di ca*ire a c5i allude e Ge !. Gio'anni ci de cri'e l$inti+o linguaggio dei ge ti tra coloro c5e ede'ano *i! 'icini a Ge !. HHra uno dei discepoli, quello che Ges amava, si trovava a tavola al %ianco di Ges 5 !imon 6ietro gli %ece un cenno e gli disse/ =7J, chi * colui a cui si ri%erisceD?5 <d egli reclinandosi cosJ sul petto di Ges , gli disse/ =!ignore, chi *D?5 9ispose allora Ges / =L colui per il quale intingerF un boccone e glielo darF?5 < intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, %iglio di !imone5 < allora, dopo quel boccone, satana entrF in lui5 Ges quindi gli disse/ =Quello che devi %are %allo al pi presto H 3G' 1&, "&D"04. Giuda a*e'a di e ere tato co*erto. #a ciG la tanza i++ediata+ente. H <d era notteH 3G' 1&, &T4 D la notte della ua ani+a. Pre o da grande confu ione, ca**G dalla collina u cui i tro'a'a il 2uartiere degli E eni, *a ando accanto alle ca e in cui i ta'a cele(rando in 2uel +o+ento il eder *a 2uale. i erano i te+ati tutti i

co++en ali, i rie+*A di 'ino la prima coppa. Ge ! recito la (enedizione rituale, detta

0T

#a re idenza dei So++i Sacerdoti %nna e Caifa non era lontana. Secondo il calendario c5e e i egui'ano, +anca'ano ancora tre giorni alla *a 2ua 3la fe ta are((e iniziata il 'enerdA4. Fuel di ce*olo c5e 'ole'a con egnare loro Ge ! arri'G in un +o+ento *er loro +olto con'eniente. ;ecero u(ito i *re*arati'i *er arre tarlo. Do'e'ano c5ia+are a raccolta le guardie del /e+*io e i oldati c5e a're((ero *otuto or*rendere 2uel galileo durante la notte *er arre tarlo.
</ LA 4 &A 0I PASA2A

Do*o la *artenza del traditore, la ten ione nella grande ala al *iano u*eriore inco+inciG a ce+are. Bi ogna'a continuare la ceri+onia del eder. Ge ! intin e le er(e a+are nell$ac2ua alata, le (enedi e e le di tri(uA ai co++en ali. Mangiando le er(e a+are, tutti *en arono all$a+arezza e la +i eria dei te+*i della c5ia'it! in Egitto. Secondo +e, uno dei +o+enti *i! co++o'enti del > eder e(raico? P 2uando il *arteci*ante *i! *iccolo c5iede H4he cosa c9( di di'erso questa notte da tutte le altre notti=H Fue ta *arte i (a a ul co+anda+ento della /ora5< H Quando in avvenire tuo %iglio ti domander"/ ,he signi%icano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il !ignore nostro 7io vi ha dateDH 3Dt ., "T4. Oggi P il *i! *iccolo a fare la do+anda, lo fa cantando una +elodia *articolare. Po ia+o *re u+ere c5e durante l$6lti+a Cena ia tato Gio'anni a *orre la do+anda< C5e co a c$P di di'er o 2ue ta notte da tutte le altre notti= /utte le altre notti +angia+o *ane lie'itato o azzi+o, tanotte olo *ane azzi+o. /utte le altre notti +angia+o tutte le 'erdure, tanotte olo er(e a+are. /utte le altre notti non intingia+o le er(e, tanotte le intingia+o due 'olte. /utte le altre notti +angia+o eduti, tanotte +angia+o draiati. Ge ! a'r@ for e dato la te a ri *o ta citata nell$9aggada5 di Pa 2ua< H<ravamo schiavi del %araone in <gitto e il !ignore ci %ece uscire dall(<gitto con mano potente H 3Dt ., "14. Ora colui c5e *re iede il eder ricorda le grandi o*ere di Dio ai te+*i della li(erazione dalla c5ia'it! in Egitto. Fue to rituale c5e i ri*ete di anno in anno i i+*ri+e in *rofondit@ nell$ani+o di ogni e(reo o er'ante. 8icordare ogni anno l$E odo e la

01

li(erazione fa A c5e non *o a +ai 'enire di+enticato. Fue ta idea di H+e+orialeH 3in e(raico Hzi:aronH4 'err@ u ata anc5e da Ge ! *er e *ri+ere il fatto c5e egli ar@ e+*re *re ente nella co+unit@ cri tiana c5e cele(ra l$Eucari tia. #a seconda coppa 'eni'a 'er ata, (enedetta, e ogni co++en ale ne (e'e'a. Sulla +en a i tro'a il *ane azzi+o c5e era tato *re*arato dalle donne D for e anc5e dalla +adre di Ge !. %lzando gli occ5i al cielo Ge ! *rende un *ane e *ronuncia la (enedizione< H8enedetto sei tu, !ignore 7io dell(universo, che hai tratto il pane dalla terra. Poi Ge ! *ezza il *ane, lo d@ ai uoi a+ici e dice< H6rendete, questo * il mio corpoH 3Mc 1), ""O #c "", 174. E tutti +angiano il *ane *ezzato c5e Ge ! 5a detto e ere il uo cor*o. Do*o le *arole ignificati'e e HoriginaliH dette da Ge ! riguardo al *ane, i co++en ali inco+inciano la cena 'era e *ro*ria. Secondo il eder del /e+*io, ora i are((e do'uto +angiare l$agnello acrificato. I gru**i c5e cele(ra'ano il eder *a 2uale di +ercoledA, co+e gli E eni, non con u+a'ano l$agnello, +a face'ano un$a((ondante cena di fe ta. Ne uno degli e'angeli ti fa +enzione dell$agnello *a 2uale durante 2ue ta cena di Pa 2ua di Ge !< ne++eno una *arola.
G/ L9IS3I2$I%& 0 LL9 24ARIS3IA

Ge ! 'enne attanagliato dalla en azione della ua +orte i++inente, +a la ignorG, u*erando la *aura concentrando il uo guardo ul futuro c5e ta'a oltre. Ora 'iene 'er ata la terza coppa. Con la +ano *rende il calice e con 'oce olenne dice< HHo desiderato ardentemente di mangiare questa 6asqua con voi, prima della mia passione, poich@ vi dico/ non la mangerF pi , %inch@ essa non si compia nel regno di 7io5 < preso un calice, rese grazie e disse/ =6rendetelo e distribuitelo tra voi, poich@ vi dico/ da questo momento non berrF pi del %rutto della vite, %inch@ non venga il regno di 7io H 3#c "", 1,D114. Poi Ge ! (e'e dalla terza co**a, c5e *oi *a a da di ce*olo a di ce*olo. ;inito il *a to, e i recitarono la (enedizione e cantarono degli inni.

0"

Il *a to in C era ter+inato, +a il eder continua'a. -enne 'er ata la quarta coppa. Ge ! alza il calice e, offrendolo ai uoi di ce*oli dice< H8evetene tutti, perch@ questo * il mio sangue dell(alleanza, versato per molti, in remissione dei peccatiH 3Mt "., "0O Mc 1), ")4. E tutti (e'ono dal calice. Poi Ge ! *ronuncia le *arole c5e tra for+arono 2ue to +odo di cele(rare la cena di Pa 2ua nel *rinci*ale rito +i tagogico della C5ie a na cente< H%ate questo in memoria 3e(raico< $zi:aron$O greco< $ana+ne i $4 di meH 31Cor 11, ").",4. Co A co+e il Seder Pa 2uale P il rituale del +e+oriale della fuga dall$Egitto, co A il ri*etere la cena *a 2uale di Ge ! P il rituale in cui i fa +e+oria della ua +orte e re urrezione, fino alla fine dei te+*i. Co+e la Pa 2ua e(raica ignifica la li(erazione di I raele dalla c5ia'it! dell$Egitto, co A l$6lti+a Cena di Ge ! ignifica, *er tutte le generazioni della C5ie a, la realizzazione del uo acrificio di redenzione. % conclu ione della cele(razione della Pa 2ua, i *arteci*anti cantano il HGrande 9allelH, una collezione di al+i dal 11& al 111. Il Grande 9allel P eguito dal al+o 1&.. HD opo aver cantato l(inno, uscirono verso il monte degli :liviH 3Mc 1), ".4.
>/ ; RS% IL G 3S MA&I

Ora Ge ! e i uoi undici di ce*oli la cia'ano la grande ala del *iano u*eriore. Secondo l$antica tradizione giudeoDcri tiana, era *re enta anc5e Giaco+o, il fratello di Ge !. Il Seder *a 2uale della *ri+a era P una fe ta fa+iliareO non a**ia+o *erG e 'i a((iano *re o *arte anc5e le donne. #e donne della Galilea c5e a'e'ano acco+*agnato Ge ! e i di ce*oli for e ono ri+a te ai *iani inferiori della ca a. Pro(a(il+ente ono tate loro a ri*ulire la tanza del *iano u*eriore. Ge ! la cia la citt@ con i di ce*oli, u cendo dalla Porta degli E eni. Scendono 'er o la -alle di Ben 9inno+ 3e(raico< Gei 9inno+, HGe5ennaH D *orta dell$inferno4, attra'er ano il ca+*o c5ie *i! tardi 'err@ c5a+ato H9acelda+aH 3ca+*o di angue4, e arri'ano al torrente Cedron 3G' 11, 14.

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Ge5enna, la $*orta dell$inferno$, era un luogo in cui antica+ente i *ratica'ano acrifici agli dei *agani 3HHanno costruito l(altare di >o%et, nella valle di 8en+HinnFn, per bruciare nel %uoco i %igli e le %iglie; H Ger 0, &14. Mentre attra'er a'ano 2ue ta di te a de olata, Ge ! di e ai uoi di ce*oli< H >utti rimarrete scandalizzati, poich@ sta scritto/ (6ercuoterF il pastore e le pecore saranno disperse5( ; Allora 6ietro gli disse/ =Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarF?5 Ges gli disse/ =In verit" ti dico/ proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte?5 Ma egli, con grande insistenza, diceva/ =!e anche dovessi morire con te, non ti rinnegherF?5 Lo stesso dicevano anche tutti gli altriH 3Mc 1), "0D&14. %ttra'er ano ora la -alle del Cedron, co teggiando il torrente e *a ando la to+(a di una fa+iglia di tir*e acerdotale, Bend 9ezir. Fue to +au oleo, co truito nella roccia, i tro'a al centro di un gru**o di tre i+*onenti +onu+enti anc5$e i co truiti nella roccia. #a tir*e acerdotale di Bend 9ezir ri ale al *ri+o ecolo a'anti Cri to. %i due lati di 2ue to luogo di e*oltura i tro'ano la /o+(a di Xaccaria e il Pila tro di % alonne 3Yad %' 5alo+4, anc5e e non i cono ce da c5i iano tati co truiti. Fue ti +onu+enti in *ietra calcare 5anno un colore *articolare alla luce della luna. Mentre il gru**o *a a'a i +onu+enti, *o ia+o i++aginare dei cani c5e a((aiano in lontananza e due occ5i c5e crutano la notte *er cercare di co*rire la de tinazione del gru**o. Giuda a'e'a indo'inato< non are((ero rientrati a Betania data l$ora tarda. In effetti, li o er'G diriger i 'er o il Get e+ani.
?/ IL G 3S MA&I

%i *iedi del Monte degli 6li'i, non lontano dal torrente Cedron, c$era una grotta c5e a'e'a un torc5io *er oli'e. Da 2ui il no+e HGatDS5+ani+, Get e+ani. Calde d$in'erno e fre c5e d$e tate, le grotte erano *articolar+ente adatte *er la *re*arazione e la con er'azione dell$olio. Otto a*o toli ri+a ero nella grotta. Ge ! *re e gli altri tre, Pietro e i due figli di Xe(edeo, e li *ortG con #ui. %rri'arono all$uli'eto ito a ud della ca'erna . %l c5iarore della luna, i tre 'idero Ge ! udare freddo. #a ua 'oce tre+a, 2uando gli dice< HLa mia anima * triste %ino alla morte5 9estate qui e vegliate?5 6oi, andato un pF innanzi, si gettF a terra e

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pregava che, se %osse possibile, passasse da lui quell(ora5 < diceva/ =Abb", 6adreK >utto * possibile a te, allontana da me questo caliceK 6erF non ciF che io voglio, ma ciF che vuoi tu?H 3Mc 1), &)D&.4. #a natura u+ana e la 'olont@ di'ina i ta'ano fronteggiando. Do*o la ua *reg5iera, Ge ! ritorna dai uoi di ce*oli *er a'ere ollie'o e forza, +a li tro'a addor+entati 3Mc 1), &04. Si ri'olge o*rattutto a Pietro, c5e a'e'a in i tito candida+ente circa la ua lealt@< H!imone, dormiD 'on sei riuscito a vegliare un(ora solaD Vegliate e pregate per non entrare in tentazioneB lo spirito * pronto, ma la carne * debole?5 Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole5 9itornato li trovF addormentati, perch@ i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli5 Venne la terza volta e disse loro/ =7ormite ormai e riposateviK 8asta, * venuta l(ora/ ecco, il Aiglio dell(uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori5 Alzatevi, andiamoK <cco, colui che mi tradisce * vicino?H 3Mc 1), &0D)"4. Mentre ritorna'ano 'er o la grotta do'e ta'ano ri*o ando gli altri otto, i intra'ede'ano tra gli uli'i le torce e le lanterne delle guardie del /e+*io e dei oldati c5e erano 'enuti ad arre tare Ge !. Da'anti a tutti ca++ina'a Giuda< coloro c5e egui'ano erano ar+ati di *ade e (a toni, ed erano tati in'iati dai So++i Sacerdoti e dagli %nziani 3Mc 1), )&4. I oldati erano tati in'iati *er a icurare il ucce o dell$o*erazione. Per identificare il H*ericolo o ri(elleH, Giuda i fece a'anti e (aciG Ge ! HS5alo+, 8a((iMH Ge ! lo guarda, tri te< H%+ico, con un (acio tradi ci il ;iglio dell$6o+o= Poi i alza, 'a 'er o il gru**o ar+ato e gli c5iede HC5i tate cercando=H E i ri *ondono HGe ! di Nazaret5.H Fuando Giuda 'ede alcuni cadere a terra e ritirar i e Pietro tirare fuori la *ada *er col*ire il er'o del So++o Sacerdote, +ozzandogli l$orecc5io, crede di e ere final+ente riu cito a *ro'ocare la ri *o ta ar+ata del uo Mae tro. In'ece la ituazione i e'ol'e di'er a+ente. HGes allora disse a 6ietro/ =9imetti la tua spada nel %oderoB non devo %orse bere il calice che il 6adre mi ha datoD?H 3G' 11, 114. Ge ! i+*one le +ani ull$orecc5io del er'o e lo guari ce. HSe P +e c5e tate cercando, allora la ciate c5e 2ue ti e ne 'adano.H I

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oldati, il co+andante e gli ufficiali di corte arre tarono Ge !. #o legarono e lo *ortarono 'ia 3G' 11, 1"4. Gli a*o toli co+*ar'ero, ca**ando *er l$uli'eto. C$P una *arte trana del racconto c5e riguarda l$a**arizione i+*ro''i a di un gio'ane. Solo Marco ri*orta 2ue to fatto. ;or e 2ue to gio'ane uo+o ri 'egliato dal cla+ore delle ar+i e delle grida era lui te o= Incurio ito, i +i e 'eloce+ente addo o un lenzuolo di lino, cercando di eguire il gru**o di oldati. Ma 2uando lo fer+arono HE gli, lasciato il lenzuolo, %uggJ via nudo5H 3Mc 1), ,1D,"4. %nc5e Pietro i era na co to tra gli al(eri di uli'o. Si re e i+*ro''i a+ente conto della ua codardia. In ie+e ad un altro di ce*olo, for e il uo a+ico Gio'anni, eguA il gru**o da una certa di tanza. O er'arono il loro Signore e Mae tro, incatenato, c5e 'eni'a *ortato *er la -alle del Cedron 'er o Geru ale++e. Il gru**o *a G la Porta 'icino alla Pi cina di Siloe, e giun e alla -alle del /Sro*eon do'e alA i gradini di *ietra c5e *orta'ano al Palazzo del So++o Sacerdote Caifa.
@/ I PR PARA3I;I 0 L S%MM% SA4 R0%3

Fuando le guardie in'iate *recedente+ente da Caifa giun ero a Palazzo con Ge ! incatenato, il o++o acerdote i +era'igliG della 'elocit@ e facilit@ con cui era tata condotta l$o*erazione. #ui te o non era ancora *ronto, co A in'iG il *rigionieri *re o uo uocero %nna D c5e era tato o++o acerdote *ri+a di lui, e c5e a'e'a ancora grande *otere e a i te'a il genero in *arole e fatti. Per loro, co+e acerdoti c5e officia'ano nel /e+*io, 2ue to +ercoledA era una notte 2ual ia i. #a Pa 2ua i are((e cele(rata il *ro i+o 5a((at. %'e'ano ancora due giorni e due notti a di *o izione *er e eguire la condanna di 2ue to Hfal o Me iaH 3cf. Mt "., )D,4, e 'ole'ano concludere il tutto *ri+a dell$inizio della ;e ta.

IL PALA$$% 0I 4AI#A Sul *endio orientale del Monte Sion i tro'a la C5ie a di S. Pietro in Gallicantu. %ccanto, c$P il +ona tero degli % unzioni ti. Gi@ nel 1111 furono condotti degli ca'i in 2ue ta zona. % nord della c5ie a, arc5eologi 5anno co*erto degli calini c5e i ritene'ano a**artenere ai te+*i di Ge !. Sono tati tro'ati anc5e dei +o aici (izantini, e una ci terna *rofonda c5e 5a delle i crizioni a croce c5e i ritiene iano +olto antic5e. Fue ta ci terna

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P cono ciuta co+e la H*rigione di Ge !H. Di recente 3177)W7,4, i ono tro'ati altri +o aici. Si u**one c5e il luogo ia tato 'enerato dai *ri+i cri tiani co+e il *alazzo del o++o acerdote do'e Ge ! i tro'G dinanzi a Caifa e do'e fu tenuto *rigioniero. /utta'ia, altri tudio i o tengono c5e il Palazzo di Caifa orge e in ci+a al Monte Sion, in 2uello c5e oggi P il ci+itero degli %r+eni a nord dell$%((azia della Dor+izione. Secondo +e, 2ue ta teoria fanta io a e tardi'a 5a a'uto origine al te+*o dei Crociati ed P i+*ro(a(ile. I *ri+i racconti dei *ellegrini e altre fonti cri tiane e+(rano indicare c5e il Palazzo del So++o Sacerdote i tro'a e *ro*rio nell$area del Gallicantu. Il pellegrino di !ordeauJ 3&&& d.C.4 Fue ta P la relazione *i! antica e affida(ile. 6na guida c5e conduce i *ellegrini dall$area del /e+*io fino alla Pi cina di Siloa+, nella zona a udDe t di Geru ale++e. H7a qui si sale verso !ion e appare il luogo in cui sorgeva la casa del sommo sacerdote ,ai%a5 ,(* ancora la colonna su cui hanno %lagellato Ges 5 7entro le mura di !ion si trova il luogo in cui sorgeva il 6alazzo di 7avide5 7elle sette sinagoghe che si trovavano qui, ne * rimasta soltanto unaB le altre sono state distrutte, come aveva detto il pro%eta Isaia 3I 1, 14. Quando si esce dalle mura di !ion, coloro che proseguono verso la 6orta di 'eapolis 3Na(lu WPorta di Da+a co$ trovano nella valle sulla loro destra i resti della casa o il pretorio di 6onzio 6ilatoB lJ il !ignore venne processato prima della sua 6assioneB sulla sinistra, si trova la collina del Golgota H 3D. Baldi, Enc5iridion, Geru ale++e 171", n. 0"7, 11.4. 4irillo di Gerusalemme 3&)1 d.C.4 a++ae tra'a i uoi catecu+eni D i 2uali cono ce'ano *er onal+ente i re ti della Citt@ Santa D *re o la C5ie a del Santo Se*olcro. Egli dic5iarG< H'on rinnegate il croci%isso5 !e lo rinnegherete, allora la casa di ,ai%a, oggi completamente devastata, vi dar" la prova della potenza di colui che lJ venne condannatoH 3D. Baldi, Enc5iridion, Geru ale++e 171", n. 1&)O MPG &&, 1104. 3eodosio 3,&T ca.4 < H7al !anto Monte !ion %ino alla casa di ,ai%a, che ora * la ,hiesa di !5 6ietro, la distanza equivale all(incirca a 41 passi doppiB dalla casa di ,ai%a al 6retorio, pi o meno 311 passi doppi H 3D. Baldi, Enc5iridion, Geru ale++e 171", n. 1&,, GeSer, De itu terrae anctae 1)14. La Mappa di Mada"a 3,0T ca.4. Fue ta +a**a a +o aico c5e *ro'iene da Mada(a 3Giordano4, fa riferi+ento al luogo in cui i tro'a'a la ca a di Caifa. Sfortunata+ente, la *arte raffigurante la zona udorientale di Geru ale++e P tata di trutta, +a P ancora 'i i(ile un *alazzo c5e 'iene indicato e ere una c5ie a 3ci ono due *iccole *ietre ro e in corri *ondenza del tetto4. Non 'i P alcun du((io ul fatto c5e 2uella c5ie a ia S. Pietro in Gallicantu, /B/B/B/B +o aico di Mada(a.D.D.D. Nel te o +o+ento in cui Caifa in'ia dei +e aggeri ai +e+(ri dell$%lta Corte 3il Sinedrio4 *er radunarli, l$ex o++o acerdote %nna *one a Ge ! delle do+ande c5e riguardano i uoi di ce*oli e i uoi in egna+enti. In'ece di ri *ondere diretta+ente, Ge ! dice< HIo ho parlato al mondo apertamenteB ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto5 6erch@

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interroghi meD Interroga quelli che hanno udito ciF che ho detto loroB ecco, essi sanno che cosa ho detto?5 Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schia%%o a Ges , dicendo/ =,osJ rispondi al sommo sacerdoteD?5 Gli rispose Ges / =!e ho parlato male, dimostrami dov(* il maleB ma se ho parlato bene, perch@ mi percuotiD?5 Allora Anna lo mandF legato a ,ai%a, sommo sacerdoteH 3G' 11, "TD")4.
H/ PI 3R% RI&& GA G S5

Nel fratte+*o Pietro, *ro(a(il+ente acco+*agnato dall$a+ico Gio'anni, arri'a alla ca a del o++o acerdote. %nc5e e non a**ia+o co+e +ai Gio'anni cono ce e il o++o acerdote, 'iene ri*ortato c5e il co+*agno di Pietro era cono ciuto dal o++o acerdote D o da 2ualcuno della ua ca a. Co A egli *otP eguire Ge ! fino al cortile interno della ca a, +a H6ietro invece si %ermF %uori, vicino alla porta5 Allora quell(altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornF %uori, parlF alla portinaia e %ece entrare anche 6ietroH 3G' 11, 1,D1.4. Mentre Pietro *a a'a la *orta ilenzio a+ente, la *ortinaia i in o *ettA< HAorse anche tu sei dei discepoli di quest(uomoD H 3G' 11, 104. Ora c5e era riu cito ad entrare nella ca a del o++o acerdote *er e ere 'icino al uo Signore, Pietro non 'ole'a certo e ere re *intoM HNo, non lo onoH ri *o e alla *ortinaia, cercando di non far tra*elare la ua *aura. H I servi e le guardie avevano acceso un %uoco, perch@ %aceva %reddo, e si scaldavano" 3G' 11, 114. %nc5e Pietro i a''icinG a loro *er caldar i e Hsi sedette in mezzo a loro" 3#c "", ,,4. Ora, una delle er'e del o++o acerdote entrG nel cortile, e 2uando 'ide Pietro c5e i calda'a lo guardG attenta+ente e cla+ando< HAnche tu eri con quel 'azareno Ges KH Ma Pietro negG, dicendo< H'on so e non capisco quello che vuoi dire?5 :scJ quindi %uori del cortile H 3Mc 1), .0D .14. #a er'a eguA Pietro, e 2uando lo 'ide inco+inciG a dire a tutti i *re enti< H ,ostui * di quelli" 3Mc 1), .74. HMa egli negF di nuovo5 7opo un poco i presenti dissero di nuovo a 6ietro/ =>u sei certo di quelli, perch@ sei galileo? H 3Mc 1), 0T4O HLa tua parlata ti tradisceKH 3Mt "., 0&4. %llora Pietro i +i e ad i+*recare e giurare HNon cono co 2uell$uo+o di cui *arlateMH

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Su(ito do*o, un gallo cantG *er la econda 'olta. %llora Pietro i ricordG delle *arole di Ge !< H6rima che il gallo canti due volte mi rinnegherai tre volte5H In 2uel +o+ento %nna finA il uo interrogatorio e Ge !, +entre lo conduce'ano da Caifa, *a G accanto a Pietro e lo guardG 3#c "", .14. Fuello guardo lo trafi e fino alle +idolla. Pietro a((andonG in fretta il luogo do'e a'e'a co A +i era+ente fallitoO u cA fuori e *ian e a+ara+ente.

;I/ IL PR%4 SS% R LIGI%S% 0I G S5


1/ 46I 6A ;%L23% LA M%R3 0I G S5,

C$P un fatto della +orte di Ge ! c5e de'e e ere a oluta+ente c5iaro< non P tato il *o*olo e(reo a 'olere la condanna a +orte di Ge !. Fuanto +ale P tato cau ato da 2ue ta fal a accu a, dare la col*a agli e(rei *er la +orte di Ge !M Fue ta (ugia contro un intero *o*olo 5a *ortato a (ruciare 'i'e intere co+unit@ 3*er o*era dei crociati4, e ecuzioni o++arie 3in2ui izione4, e *ul ioni 3dalla S*agna nel 1)7"4 e *er ecuzioni. #$at+o fera a''elenata creata dal caricare di una col*a colletti'a un *o*olo P tata in *arte re *on a(ile nel dare una cu a ai cri+inali nazi ti *er e eguire i loro *iani atroci di neoD *agane i+o. CiG 5a i tigato il *i! terri(ile cri+ine dell$uo+o +oderno, l$Olocau to, l$ucci ione in +a a degli e(rei ad %u c5^itz e in +olte altre localit@. Profonda+ente cioccata dal fatto c5e una tale atrocit@ ia tata *o i(ile nei te+*i +oderni, e ricercandone le cau e na co te, in occa ione del Concilio -aticano Secondo 317.)4 la C5ie a Cattolica 5a critto, nel decreto &ostra aetate 317.,4< "Anche se le autorita( religiose ebraiche e coloro che le seguivano appoggiarono la morte di cristo #c%5 Gv 3Q, 0$, non si possono ritenere responsabili in modo indiscriminato tutti gli ebrei di allora e di oggi per i crimini commessi durante la passione + invero, la chiesa disapprova qualsiasi %orma di persecuzione contro

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chiunque5 9icordando, allora la sua discendenza comune con gli ebrei, e mossa non da considerazioni politiche, ma soltanto dalla motivazione religiosa della carita( cristiana, essa disapprova tutto l(odio, le persecuzioni, le mani%estazioni di antisemitismo perpretate in qualsiasi tempo o da qualsiasi %onte + contro gli ebrei" Per 2uanto ia tato i+*ortante il *roce o di Ge ! *er la *iccola co+unit@ dei uoi *ri+i eguaci, e o non 5a a'uto 2ua i ri onanza *er la +aggior *arte degli a(itanti di Geru ale++e, e icura+ente non *er gli e(rei della Giudea o della Dia *ora. #o torico Giu e**e ;la'io, c5e ri*ortG +olti e'enti *articolareggiati, *arla oltanto (re'e+ente della +orte di Gio'anni Batti ta e del fratello di Ge !, Giaco+o. Egli fece anc5e alcuni co++enti ulla +orte di Ge !, +a null$altro. Per 2uanto concerne le tre cuole della /ora5 c5e deter+ina'ano la 'ita religio a di 2uel te+*o D Sadducei, ;ari ei ed E eni D non a**ia+o di alcuna *arteci*azione di E eni al *roce o di Ge !. CiG non P or*rendente *erc5C, in genere, e i i tene'ano alla larga dalla 'ita *olitica. Ma, co+e ci dice Giu e**e ;la'io, nella ri(ellione contro i 8o+ani nel .. d.C., alcuni tra gli E eni e((ero un ruolo di rilie'o. /ra i ;ari ei, 'i erano alcuni c5e dife ero Ge !. Per e e+*io Nicode+o 3*i! tardi cono ciuto co+e 8a((an Ga+aliel il -ecc5io, ni*ote di 9illel, c5e dife e Pietro e gli altri a*o toli4. C$erano in'ece altri c5e 'ede'ano Ge ! co+e un grande *ericolo. %nc5e co A, non i fa +enzione della *re enza dei ;ari ei durante il *roce o. I *arteci*anti a**artene'ano o*rattutto alla ari tocrazia acerdotale dei Sadducei,

o*ratutto la ca a di %nna e Caifa, i 2uali erano an io i di +ettere a +orte Ge !. Non P un ca o e gli e'angeli ti *arlarono ri*etuta+ente dei HSo++i SacerdotiH, anc5e e era uno olo ad e ere in carica *er un dato te+*o. #a ca a di %nna era riu cita 2ua i a +ono*olizzare l$ufficio del o++o acerdote *er la ua fa+iglia. Durante il go'erno dei *rocuratori ro+ani, l$ufficio 'enne tenuto D tranne alcune eccezioni D dalla fa+iglia di %nna. %ll$inizio, %nna te o era tato o++o acerdote *er no'e anni 3.D1, %.D.4. Do*o gli ucce e il figlio Elazar 31.D10 d.C.4. Do*o fu il turno del genero di %nna, Giu e**e Caifa, c5e tenne l$ufficio *er dicianno'e anni 311D&0 d.C.4. % lui

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ucce e il figlio di %nna, Gionata, *er un anno 3&0 d.C.4. Do*o di lui, uo fratello /eofilo 3&0D)1 d.C.4. In eguito, un altro fratello, Mattia 3)1D)) d.C.4. Ci fu *oi un$interruzione finc5C final+ente un altro %nna, figlio *i! *iccolo del *atriarca %nna, di'enne o++o acerdote 3." d.C.4. -enne *re to de*o to *erc5C a'e'a ordinato l$ucci ione di Giaco+o, fratello di Ge !, enza ottenere il *er+e o dei 8o+ani. Giaco+o era (en'oluto e (en con iderato da +olti a Geru ale++e. In ie+e a Qo 5ua (en Ga+la, %nna 3il figlio4 dire e al *rinci*io la ri(ellione contro 8o+a. -enne ucci o *oco do*o dagli zeloti. ;or e l$atteggia+ento negati'o nei confronti della ca a di %nna 3Caifa4 D co+e 'iene ri*ortato nel /al+ud D P nato dal fatto c5e e i a'e'ano con egnato alle autorit@ ro+ane l$e(reo Ge ! 3e for e anc5e altri4= Fue ta fa+iglia di So++i Sacerdoti for+a'a una *arte i+*ortante del Sinedrio. Se+(ra c5e la *er ona *i! influente del Sinedrio fo e *ro*rio %nna. Co+e o++o acerdote e+erito era lui l$e+inenza Grigia. Do*o di lui 'eni'a il genero Caifa e uo figlio Elazar 3ex o++o acerdote4. Fue ti tre in ie+e ai loro ade*ti for+a'ano una cerc5ia all$interno del Sinedrio. R *er 2ue ta ragione c5e gli e'angeli ti *arlano di HSo++i SacerdotiH al *lurale 3u ano 2ue ta e *re ione (en .) 'olte4. Fue ta co++i ione ari tocratica nel Sinedrio, *aragona(ile ad un conci toro, funge'a in I raele co+e autorit@ di go'erno e ecuti'a, u(ordinata ai 8o+ani 3cf. Qere+ia , 8eic:e, Be en4. Nell$anno &T, la *er ona in carica era Giu e**e Caifa, c5e Hera sommo sacerdote in quell(annoH. Co+e o++o acerdote, egli era re *on a(ile del (uon anda+ento dei rituali del /e+*io e tutto ciG c5e era collegato al culto. Era lui olo ad entrare, il Giorno dell$E *iazione 3Yo+ Ii**ur4, nel Santo dei Santi. Co+e ca*o del Sinedrio, egli ra**re enta'a il *o*olo da'anti al *rocuratore ro+ano. Senza du((io, 2ue ta do**ia funzione ric5iede'a +olta en i(ilit@ e di*lo+azia. ;ino al econdo ecolo *ri+a di Cri to, l$ufficio del o++o acerdote era tra+andato di *adre in figlio. Il *ri+o o++o acerdote do*o il ritorno dall$e ilio di Ba(ilonia fu Qe 5ua, figlio di Qozada:, di cendente del acerdote Xado: il 2uale, otto Salo+one, a'e'a con acrato il /e+*io. Do*o l$in urrezione dei Macca(ei, l$ufficio del o++o acerdote

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ri+a e con gli % +onei *er cin2ue generazioni. ;u Erode il Grande ad introdurre dei *eriodi fi i di te+*o *er la carica, econdo l$u anza greca. Per rendere (en c5iaro c5i a'e e il *otere, Erode arri'G a confi care la 'e te acerdotale c5e 'eni'a indo ata il Giorno dell$E *iazione, 2uando il o++o acerdote entra'a nel Santo dei Santi. Erode tene'a 2ue ta 'e te nella ;ortezza %ntonia, e la con egna'a al o++o acerdote oltanto *oc5i giorni *ri+a della cele(razione, una delle *i! i+*ortanti *er I raele. Fue ta u anza u+iliante 'enne a(olita da uo ni*ote %gri**a I. Do*o l$allontana+ento del figlio di Erode 3%rc5elao4 nell$anno . d.C., i *rocuratori ro+ani inco+inciarono a cegliere e far in ediare e i te i i o++i acerdoti, i 2uali do'e'ano nece aria+ente colla(orare con 8o+a ed erano ritenuti re *on a(ili della otto+i ione del *o*olo. Con i uoi 17 anni di carica, Caifa di+o tra un$a(ilit@ di*lo+atica traordinaria. Egli cercG in ogni +odo di +antenere relazioni oddi facenti con le for e d$occu*azione ro+ane. Fue to co+*ito fu +olto delicato otto il regno di Ponzio Pilato 3",D&0 d.C.4, cono ciuto *er la ua 'illania. % li'ello intellettuale, Caifa era di gran lunga u*eriore a Pilato. Il fatto c5e entra+(i *er ero le loro caric5e nello te o +o+ento for e non fu do'uto al ca o. Il *unto di 'i ta di Caifa 'iene e *re o in +odo credi(ile in G' 11, ,T. Durante le deli(ere del Con iglio centrale del Sinedrio c5e i era radunato nel uo Palazzo, egli di e a riguardo del H*ro(le+a Ge !H< H L meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione interaH Fue to linguaggio a**artiene ad un uo+o *olitico deter+inato, fur(o e reali tico. Gli atteggia+enti +e ianici di un a+*io ettore della *o*olazione a're((ero *otuto condurre a degli contri con la forza occu*ante ro+ana. Co+e ri ultato di tale contro, il *o*olo are((e tato u+iliato ancora *i! *rofonda+ente, e la c5ia'it! re a *i! a *ra. #$uo+o della Galilea non a'e'a ancora un gran nu+ero di eguaci. Pri+a co+*ari'a dalle cene, +eglio are((e tato *er tutti. Di icuro, era anc5e co ciente c5e uno contro con 8o+a a're((e co+*ro+e o la ua te a *o izione di *otere, c5e in'ece gli garanti'a una 'ita agiata e lu uo a. Cono ce'a (ene la ra((ia e la fru trazione c5e er*eggia'a nel uo *o*olo. Egli, co+e *ure i uoi

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colla(oratori *i! tretti D era con'into c5e 2ue t$uo+o della Galilea non era affatto il Me ia atte o da I raele. Fuindi, 2ue to +o'i+ento *ericolo o do'e'a e ere troncato ul na cere, *ri+a c5e *ote e *ortare a 2ualc5e ecce o. So*rattutto do*o 2uell$inter'ento non autorizzato di Ge ! nel /e+*io D e anc5e do*o, 2uando una folla e ultante lo accol e alla ua entrata a Geru ale++e. Do're++o con iderare l$atteggia+ento del o++o acerdote contro Ge ! ola+ente co+e (ieco cini +o, o**ure egli fu guidato dal uo en o di re *on a(ilit@ lungi+irante= Inoltre, non c$P du((io c5e fu il *rocuratore ro+ano ad e ere il +aggiore re *on a(ile della +orte di Ge !. R lui c5e, otto *re ione, a'e'a dato l$ordine di crocifiggere Ge !.
LI& G2I0A GI2RI0I46 & LLA MIS6&A6

#a Mi 5na5 P una raccolta di regole e leggi tra +e e oral+ente attra'er o le generazioni. Nel econdo ecolo, te+endo c5e la tradizione *ote e e ere interrotta, 2ue te leggi 'ennero raccolte *er i critto, +a di for+a c5e ri ulta ero *ratica+ente inco+*ren i(ili enza la guida di un +ae tro. Nel /rattato c5e *arla del Sinedrio 3San5edrin4, 'ennero tra critte delle linee guida *er l$a++ini trazione della giu tizia, le 2uali i riferi cono ia alle Corti (a e c5e all$%lta Corte del Sinedrio. %lcune nor+e 'ennero a**licate nel *roce o contro Ge !< #e cau e ci'ili 'eni'ano *re iedute da & giudici, le entenze ca*itali da "& giudici.3),14 #e cau e ci'ili 'eni'ano condotte di giorno e conclu e di notte. Ma le cau e ca*itali do'e'ano e ere condotte e conclu e di giorno #e entenze ca*itali *ote'ano concluder i nell$arco della te a giornata 2ualora l$e ito fo e fa'ore'ole, +a l$indo+ani e il 'erdetto fo e fa'ore'ole. Fuindi i *roce i non i 'olge'ano +ai la 'igilia dello 5a((at o di una fe ti'it@ 3),14. Il Sinedrio i riuni'a edendo i a e+icerc5io, co icc5C tutti i +e+(ri *ote'ano guardar i in faccia. 3),&4. Si riuni'ano nel grande cortile della Sala della 8occia, econdo la legge data ad I raele< con'erranno nel luogo c5e il Signore a'r@ celto 3Dt 10, 1T4. 311,"4. Se l$accu ato era tro'ato innocente, egli do'e'a e ere rila ciatoO altri+enti, la e ione 'eni'a aggiornata al giorno eguente 3,,,4. %l ter+ine di un *roce o contro un (e te++iatore, *ro'ata la col*e'olezza dell$i+*utato, al te ti+one *rinci*ale 'eni'a detto< Hri*orta fedel+ente ciG c5e 5ai uditoH, i giudici allora i alza'ano in *iedi e i tra**a'ano la 'e te, e lo tra**o non do'e'a e ere ricucito 30,,4. 3Dal /al+ud (a(ilone e4
8/ I&46I S3A PR LIMI&AR 02RA&3 LA &%33

1&

%lla fine, %nna conclude il uo interrogatorio e ri+anda Ge ! da uo genero, il So++o Sacerdote Caifa, c5e *ro(a(il+ente non 'i'e'a nello te o *alazzo. % Caifa co+*ete'a in'iare +e aggeri ai 01 +e+(ri del Sinedrio, con la ric5ie ta di riunir i *er un fatto i+*ortante 2uella te a +attina. ;or e a'r@ la'orato durante la notte *er tudiare le accu e contro il *rigioniero, facendo i aiutare dai uoi colla(oratori *i! trettiO a'r@ anc5e cercato dei te ti+oni c5e *ote ero confer+are le accu e contro Ge !. In effetti non e((e +olto ucce o. R 'ero c5e i *re entarono dei te ti+oni, +a cerca'ano o*rattutto rico+*en e in denaro *er la loro te ti+onianza. H Molti in%atti attestavano il %also contro di lui e cosJ le loro testimonianze non erano concordi H 3Mc 1), ,.4. Mentre attende'ano l$arri'o dei +e+(ri del Sinedrio, le guardie e i er'itori del o++o acerdote ridicolizza'ano e c5erni'ano Ge !. #o (endarono, e col*endolo gli grida'ano< HIndo'inaM C5i ti 5a col*ito=H E lo in ultarono in +olti altri +odi 3cf. Mc 1), .,4.
:/ IL PR%4 SS% I&&A&$I ALLA O4%R3 S2PR MA- ESI& 0RI%F

Secondo il 'angelo di Matteo e di Marco, la riunione del Sinedrio e((e luogo di notte. Fue to *erG non P *ro(a(ile. In'ece P *i! reali tico il racconto di #uca< HAppena %u giorno, si riunJ il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribiB lo condussero davanti al sinedrioH 3#c "", ..4. Pri+a c5e il *rigioniero 'eni e fatto entrare nella ala del *roce o, il o++o acerdote co+unicG la deci ione c5e egli a'e'a gi@ *re oO inoltre *iegG c5e, grazie all$aiuto di uno dei di ce*oli del galileo, egli era riu cito a localizzare e catturare il ri(elle. Poic5C +anca'ano olo alcuni giorni alla fe ta di Pa 2ua, a're((ero do'uto agire in fretta. Di e c5e +olti dei di ce*oli 'ede'ano Ge ! co+e il Me ia. In 'erit@ , 2ue t$uo+o a**artene'a alla tri(! dei >Nazareni?, c5e dice'ano di cendere dal 8e Da'ide, e *era'ano c5e il Me ia are((e orto tra di loro. Per 2ue to Ge ! 'eni'a c5ia+ato Hil NazarenoH, e alcuni dice'ano c5e egli era il tanto atte o ;iglio di Da'ide. Ma 2uell$uo+o era un i+*o tore e in realt@ +ira'a al trono reale. R *ro(a(ile c5e Caifa a((ia aggiunto altre accu e di carattere religio o contro l$i+*utato, *er e e+*io, c5e egli a'e'a *e o 'iolato il a(ato *er guarire +alati, etc. Secondo lui, 2ue to Ge ! ta'a inducendo il *o*olo in tentazione. 6na delle accu e *i! *e anti fu

1)

2uella dell$attacco contro il /e+*io< enza a'erne l$autorit@, egli i era *er+e o di cacciare i ca+(ia'alute e i +ercanti dal /e+*io< Hi++aginate'i c5e danni al *re tigio e all$autorit@ del /e+*io. %((ia+o anc5e te ti+oni c5e affer+ano c5e egli ta *ianificando di attaccare e di truggere il /e+*io di Dio.H Ora l$accu ato 'enne fatto entrare 3#c "", ..4. -enne il *ri+o te ti+one, c5e di e< H 'oi lo abbiamo udito mentre diceva/ Io distruggerF questo tempio %atto da mani d(uomo e in tre giorni ne edi%icherF un altro non %atto da mani d(uomo H 3Mc 1), ,14. HSignori,H di e il *u((lico accu atore, HR 'ero c5e il *iano di 2ue t$uo+o P *ericolo o, +a entia+o *ri+a un econdo te ti+one.H Il econdo te ti+one 'enne fatto entrare, e di e< H ,ostui ha dichiarato/ 6osso distruggere il tempio di 7io e ricostruirlo in tre giorni H 3Mt "., .14. HMa nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concordeH 3Mc 1), ,74. % 2ue to *unto, Caifa inco+incia'a ad inner'o ir i. Ca*A c5e continuando con i te ti+oni non a're((e conclu o nulla. Co A, egli Hlevatosi in mezzo all(assemblea, interrogF Ges dicendo/ ='on rispondi nullaD ,he cosa testimoniano costoro contro di teD?5 Ma egli taceva e non rispondeva nullaH 3Mc 1), .TD.14. Ora il o++o acerdote do'e'a ricorrere all$autorit@ conferitagli dalla ua carica< H>i scongiuro, per il 7io vivente, perch@ ci dica se tu sei il ,risto, il Aiglio di 7ioH 3Mt "., ."4. Ge !, ollecitato dalla *i! alta autorit@ religio a a ri *ondere in no+e di Dio, non *ote'a *i! tacere< HIo lo sonoK < vedrete il Aiglio dell(uomo seduto alla destra della 6otenza e venire con le nubi del cieloH 3Mc 1), ."4. Ge ! a*e'a c5e 2ue ta ri *o ta a're((e egnato il uo de tino. Non a'e'a +ai *arlato in +odo co A c5iaro del uo e ere il Me ia, ne++eno con gli a*o toli 3cf. Mc 1, "7D&T4. Per e *ri+ere l$orrore di fronte a 2ue ta (e te++ia, il o++o acerdote i tracciG le 'e ti. #a ua tattica *ro'ocatoria era tata ca*ace di far ri *ondere l$accu ato in +odo c5e ora do'e'a e ere condannato a +orte. Egli 2uindi gridG a gran 'oce< H ,he bisogno abbiamo ancora di testimoniD" 3Mc 1), .&4. %de o anc5e i giudici con'enuti 'ole'ano e ere icuri, 2uindi co+inciarono ad interrogare Ge !< H>u dunque sei il Aiglio di 7ioD5 <d egli disse loro/ =Lo dite voi stessi/ io lo sono? H 3#c "", 0T4. Caifa di nuo'o gridG< HAvete udito la bestemmiaB che ve ne pareD5 >utti sentenziarono che era reo di morte H 3Mc 1), .)4.

1,

/utta'ia, in +ezzo al cla+ore c5e eguA a 2ue ta affer+azione, i udA una 'oce le'ar i tra i con'enuti. Era Giu e**e di %ri+atea, uo+o (uono e ri *ettato, +e+(ro dell$%lto Con iglio, il 2uale H'on aveva aderito alla decisione e all(operato degli altri H 3#c "&, ,14. #a ua *rote ta *uG e ere tata articolata nel eguente +odo< H%'ete a**ena con iderato reo di +orte un uo+o c5e 5a aiutato +olti del *o*olo d$I raele. Con iderate attenta+ente le leggi di 2ue ta corte< non i *uG *ronunciare una entenza di +orte *ri+a di a'er riflettuto *er un$intera notte ulle accu e e le *ro'e a fa'ore 3San5 ),1O ,,,4. ;or e anc5e Nicode+o a'r@ a**oggiato 2ue to ragiona+ento. % 2ue to, Caifa re*licG< HGiu e**e e Nicode+o, cono co (ene le leggi di 2ue ta corte, al+eno 2uanto 'oi. Sia co+e dite. Ci incontrere+o do+ani +attina nella Sala della 8occia *re o il /e+*io *er confer+are la entenza di +orte.H
</ G S5 ;I & IMPRIGI%&A3%

Secondo Marco, alcuni +e+(ri del Sinedrio *utarono addo o a Ge !. %lcuni lo col*irono, gridandogli Hindo'inaMH 3Mc 1), .,4. Il *ri+o *roce o e((e luogo +ercoledA +attina *re o il Palazzo del o++o acerdote. Marco 31), .,4 dice anc5e c5e i er'i del o++o acerdote lo flagellarono 3greco< r5a*i +ata4. Fue to corri *onde ad un$altra tradizione giudeoDcri tiana, econdo cui Ge ! era tato gi@ flagellato nella ca a di Caifa 3al contrario della legge ro+ana, 2uella e(raica *er+ette'a oltanto H)T col*i +eno unoH4. #$anoni+o HPellegrino di BordeauxH, il 2uale 'i itG il *alazzo di Caifa nel &&& d.C., ri*ortG di a'er'i 'i to una colonna da flagellazione. Pi! tardi, e a 'enne tra ferita nella c5ie a di 9agia Sion e lA 'enerata dai *ellegrini. Do*o e ere tato col*ito dai er'i del o++o acerdote, Ge ! 'enne tenuto in cu todia fino alla e ione del gio'edA. R *ro(a(ile c5e egli 'enne calato nella *rofonda ci terna c5e 5o de critto *recedente+ente.

1.

-i itando 2ue to *ozzo *rofondo, con doloro a co++ozione *en ia+o a Ge ! c5e recita con tutta *ro(a(ilit@ il al+o 11<
Salmo @@ !ignore, 7io della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte5 Giunga %ino a te la mia preghiera, tendi l(orecchio al mio lamento5 Io sono colmo di sventure, la mia vita * vicina alla tomba5 !ono annoverato tra quelli che scendono nella %ossa, sono come un morto ormai privo di %orza5 L tra i morti il mio giaciglio, sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo e che la tua mano ha abbandonato5 Mi hai gettato nella %ossa pro%onda, nelle tenebre e nell(ombra di morte5 6esa su di me il tuo sdegno e con tutti i tuoi %lutti mi sommergi5 Hai allontanato da me i miei compagni, mi hai reso per loro un orrore5 !ono prigioniero senza scampoB si consumano i miei occhi nel patire5 >utto il giorno ti chiamo, !ignore, verso di te protendo le mie mani5 Hai allontanato da me amici e conoscenti, mi sono compagne solo le tenebre5 Salmo @@ E@?F nella traduzione che sta nella cosidetta prigione della chiesa di San Pietro in Gallicantu 7io, mio 7io, mia salvezza, a te grido ogni ora del giorno, * un gemito solo la notte5 >i raggSunga la mia preghiera, al mio pianto accosta l(orecchio5 !ono un grumo di mali e sventure, la mia vita si avvia alla tomba/ ormai in %ila, contato tra quanti sono prossimi a scendere sottoterra/ uomo senza pi %orze mi sento5 ,oi cadaveri * il mio giaciglio, con gli uccisi gi" stesi in %osse/ Ha i morti che pi noli ricordi, da tua mano recii per sempreB ormai chiusi nel buio sepolcro5 Aosti tu a gettarmi laggi nelle tenebre e regni di morte, tu rovesci su me la tua collera e il gorgo dei i tuoi marosi mi risucchia pi gi nel pro%ondo5 Mi strappasti a tutti gli amici, mi %acestS per loro un orrore, un ostaggio io sono ormai cui * chiusa ogni via d(uscita/ mi consuma gli occhi il pianto, tutto il giorno ti chiamo, !ignore, a te stendo le vuote mie maniK Aai tu qualche prodigio per i mortiD Mai si levano le ombre a lodartiD 7alle tombe qualcuno ti cantaD 3 sepolcri vi celebran %orse il tuo amore o la tua bont"D H le tenebre %orse conoscono e conosce la terra dell(oblio, la salvezza e le opere tueD Ma io voglio ancora gridare, da te attendere, o 7io, l(aiuto/ %in dall(alba ti assale la voce/ H !ignore, perch@ mi respingiD Ma perch@ mi nascondi il tuo voltoD Mi %u triste per%ino l(in%anzia, in%elice io sono e malato, il terrore di te mi opprime, su me rulla il tuo %urore, mi annientano i tuoi spaventi5 >utto il giorno da sempre mi avvolgono come massa di acque compatte, mi si stringono intorno insieme/ >u mi hai tolto amicizie e amori, solo amica mi resta la notte5

10 G/ P R46C G S5 ;I & 4%&S G&A3% AI R%MA&I,

Gli oligarc5i del /e+*io a'e'ano te+*o a ufficienza *er *re*arare l$accu a critta, c5e do'e'a e ere *re entata al *rocuratore ro+ano Ponzio Pilato. #a nuo'a e ione del Sinedrio c5e i are((e 'olta il gio'edA are((e tata una +era for+alit@. #$e ecuzione di una condanna a +orte era re *on a(ilit@ dei ro+ani. #a (e te++ia D accu a contro Ge ! D econdo la legge di Mo P do'e'a e ere *unita con la la*idazione, anc5e e le autorit@ e(raic5e non a'e'ano il *otere di e eguire le entenze ca*itali 3*i! tardi, Stefano e anc5e Giaco+o, fratello di Ge !, 'ennero ucci i *er la*idazione, +a fu a cau a della folla, non in eguito ad una deci ione del inedrio4. I ra**re entanti del Sinedrio do'e'ano otto*orre la ric5ie ta di *unizione ca*itale alle autorit@ ro+ane *er renderla e ecuti'a. Co+e 'iene critto nel 2uarto 'angelo 3G' 11, &14, in 2uei te+*i gli e(rei non a'e'ano il diritto di condannare a +orte alcuna *er ona. Ma i ca*i dei acerdoti erano *inti da una ragione *i! *rofonda nel 'oler condannare Ge ! alla crocifi ione, una for+a di entenza a cui rara+ente ricorre'ano gli e(rei. %nc5e in 2uell$e*oca *agana, la crocifi ione era la for+a di +orte *i! infa+e e igno+inio a< +a *er gli e(rei, il cui (ac:ground culturale era la Bi((ia, la legge e *re a in Dt "1, "& D l(appeso * una maledizione di 7io + 2ue to ti*o di +orte a'e'a una forza i+(olica ancora *i! negati'a. Fuindi era nece ario c5e 2ue ta c5eggia i+*azzita 'eni e a**e o ad un *alo di legno, co A c5e i *ote'a 'edere l$HefficaciaH del uo in egna+ento. Se 2ue to *ro'ocatore della Galilea, c5e i dic5iara'a il Me ia, fo e +orto ulla croce *er +ano dei *agani, le folle c5e accorre'ano da tutto I raele 32uindi anc5e dalla Galilea4 *er la fe ta di Pa 2ua lo a're((ero guardato co+e 2ualcuno otto*o to alla +aledizione di Dio.

>/ LA S &3 &$A ;I & 4%&# RMA3A

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#a e ione c5e e((e luogo nelle *ri+e ore della +attina del gio'edA P (en e *re a nel racconto di Marco 31,, 1 e Mt "0, 14. H Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Ges H. I acerdoti ed i #e'iti tra i +e+(ri del Sinedrio erano al+eno "&, ed erano autorizzati a *ronunciare la entenza di +orteO 2ue ta 'olta non i radunarono *re o la ca a di Caifa, +a nell$aula dei *roce i, il Bouleterion, c5e i tro'a'a 'icino al /e+*io, anc5e detto >Sala della 8occia?. #a entenza ta(ilita il giorno *ri+a HR reo di +orteMH do'e'a e ere ufficial+ente dic5iarata, e *o ta in for+a di accu a critta da con egnare al go'ernatore di 8o+a, c5e ra**re enta'a il *otere ecolare. I +e+(ri 'otarono, e la entenza del Sinedrio 'enne *ronunciata. Era c5iaro< Ge ! do'e'a +orire. Ma non do((ia+o credere c5e 2ue ta entenza deri'a e olo da odio. Do*o a'er entito Ge ! *ronunciare 2uella (e te++ia, era a tutti c5iaro c5e i tratta'a di un agitatore, e c5e i +iracoli c5e a'e'a co+*iuto erano do'uti a tregoneria. I *oc5i c5e ancora a'e'ano dei du((i erano (en contenti di far e eguire il la'oro dell$e ecuzione ai 8o+ani. #a notizia della entenza e la deci ione di con egnare Ge ! ai 8o+ani i di'ulgG ra*ida+ente, raggiungendo anc5e Giuda. Egli 'enne *re o dalla di *erazione. #a ua trategia era fallita. Ge ! non a'e'a a**rofittato dell$o**ortunit@ di reagire c5e lui, Giuda, gli a'e'a fornito. Co+e un agnello, egli i la cia'a condurre al +acello, in'ece di ricorrere alla ua ra((ia e *otenza +e ianica, co+e il H#eone di GiudaH. I trenta denari d$argento erano co+e fuoco nella ua (or a. Se+(ra'ano +or+orargli H/u, uno dei dodici, ei un traditoreMH Do'e'a li(erar i di 2ue ti tradi+ento. Fuando Caifa e i +e+(ri del Sinedrio ta'ano *er la ciare la ala do'e erano riuniti, Giuda gli cor e incontro gridando< H9o *eccato, 'i 5o con egnato un innocenteMH Egli tentG di ridargli la (or a con il denaro, +a e i gli ri *o ero< H,he ci riguardaD Veditela tuKH 3Mt "0, )4. Giuda allora, *ieno di go+ento, cor e u *er i gradini, entrG nel cortile e gettG 'ia la (or a con i denari 'er o il /e+*io. Egli 'enne *re o dalla di *erazione *er l$a(o+inio oldi c5e ra**re enta'ano il *re+io del uo *orco

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del ge to c5e a'e'a co+*iuto. Cor e fuori dalla citt@, cercG una corda e i i+*iccG ad un al(ero nella -alle di Ben 9inno+.

7T

-II. IL PR%4 SS% P%LI3I4% ALLA PR S &$A 0I PILA3%


1/ L9A442SA

Il gru**o di Caifa i +uo'e *er rendere effetti'a la deci ione *re a. %rri'ando dalla Sala della 8occia, e i attra'er arono il *onte c5e congiunge'a il Monte del /e+*io con la *arte alta della citt@. Gli arc5i di 2ue to *onte 'engono ancora utilizzati oggigiorno. Si c5ia+ano >%rc5i di Uil on?, in onore all$ingegnere (ritannico c5e nel EIE ecolo 5a tudiato 2uella zona. I acerdoti alirono la collina fino al *alazzo antico della dina tia degli % +onei, c5e funge'a da *retorio e tri(unale *er Ponzio Pilato. Egli era a**ena giunto da Ce area Maritti+a *er +antenere l$ordine e la legalit@ in una citt@ c5e, data l$affluenza di +igliaia di *ellegrini *er la fe ta di Pa 2ua, *ote'a facil+ente di'entare zona di ri'olte.
8/ IL PR 3%RI% 0I P%&$I% PILA3%

6no dei *ro(le+i to*ografici *i! difficili di Geru ale++e riguarda la localizzazione del Pretorio, do'e Ge ! i tro'G di fronte al *rocuratore 8o+ano e da do'e *artA *er il Golgota *ortando la croce. Fue to fatto P certo< uno dei tre *alazzi u ati da Erode il Grande D 14 la ;ortezza %ntonia 3a nord del /e+*io4O "4 l$antico Palazzo 8eale degli % +oneiO &4 il Palazzo Su*eriore di Erode 3la Cittadella4 D fu utilizzato *er o *itare il Pretorio. Sin dai te+*i dei Crociati, i P creduto c5e il *retorio corri *onde e alla ;ortezza di %ntonia, con il uo arco c5ia+ato HEcce 9o+oH. Da 2ue to luogo ono *artite, nel cor o dei ecoli, le 1) tazioni della -ia Cruci . /utta'ia, 2uando ca'i arc5eologici *i! +oderni ri'elarono c5e ia l$arco c5e il *a'i+ento in *ietra, c5e i tro'a'a nelle cantine del +ona tero Ecce 9o+o, ri ali'ano all$e*oca di %driano 3110D1&1 d.C.4, i ricercatori do'ettero a((andonare 2ue ta u**o izione. #a -ia Cruci originale non are((e *otuta *artire da lA. Di con eguenza, +olti ricercatori iniziarono a *en are c5e il *retorio fo e il Palazzo Su*eriore di Erode 3la Cittadella4. Erode fece inco+inciare la co truzione di 2ue to

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+agnifico *alazzo nell$anno "& a.C. In eguito alla di truzione di Geru ale++e da *arte di /ito 30T d.C.4, l$intero gru**o di edifici con le ue tre torri ed i giardini 'ennero u ati co+e 2uartier generale della E legione dei 8o+ani. %nc5e e una *arte del *alazzo continuG ad e ere utilizzata 3oggi o *ita il Mu eo Metzuda accanto alla Porta di Qaffa,4, non e i te traccia di tradizione cri tiana c5e la indic5i co+e il luogo u ato co+e *retorio, do'e 'enne condannato Ge !. Non ri+ane c5e il Palazzo 8eale degli % +onei co+e localit@ *i! *ro(a(ile. Ma do'e i tro'a'a e atta+ente= #a tradizione cri tiana *i! antica a Geru ale++e ci indica una 'ia. Ci racconta di una >C5ie a del Pretorio?, c5e in origine i c5ia+a'a >C5ie a di Pilato?, e *i! tardi 'enne c5ia+ata >Santa Sofia?. Fue ta c5ie a i tro'a'a giu to di fronte al Monte del /e+*io. Il luogo e atto P ri+a to a lungo egreto. Sa**ia+o olo c5e la c5ie a i tro'a'a nel 2uartiere in cui orge'a la >6agia Maria &ea?, la fa+o a (a ilica giu tiniana. %nc5e 2ue ta c5ie a era ri+a ta na co ta fino agli anni 0T, 2uando, a eguito dei la'ori di rifaci+ento del 2uartiere e(raico, i tro'arono +olti ele+enti di 2ue ta c5ie a enor+e. #a Ma**a di Mada(a e i diari dei *ellegrini 5anno fornito +olte indicazioni ul fatto c5e la c5ie a di S. Sofia i tro'a'a a nordDe t della C5ie a 9agia Maria Nea. .D.D.D.D +a**a delle c5ie e antic5e 3fino al .TT ca.4 o'ra**o ta ad una +a**a di Geru ale++e ai te+*i di Ge !.D.D.D.D In effetti, gi@ nel 171) l$arc5eologo 9. -incent, *adre do+enicano, a'e'a tro'ato ul luogo le ro'ine di una c5ie a, do'e oggi i tro'a la >Ye 5i'@ Porat Qo e*5?, enza *erG i*otizzare c5e i tratta e di S. Sofia. %d o'e t, il +u eo Uo5l oggi i tende ugli ca'i di +olte a(itazioni di lu o c5e ri algono al *eriodo u(ito *recedente alla di truzione di Geru ale++e. C$P una co truzione in *articolare, +olto ontuo a, c5e 'iene c5ia+ata Hil *alazzoH, e c5e +olti ritengono e ere il Palazzo degli % +onei utilizzato da Erode, e *i! tardi da Pilato. %nc5e io ono di 2ue to *arere. Pilato 5a utilizzato 2ue to *alazzo, ituato ai confini della citt@ alta 3Giu e**e ;la'io, Guerra giudaica. II, &))4 co+e *alazzo di giu tizia, *ro*rio co+e a'e'a fatto Erode il Grande *ri+a di lui. -i itando il +u eo, i arri'a ad una cono cenza *i! a**rofondita circa 2uell$e*oca.

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%nc5e e i lezionari *i! antic5i +ettono la *ri+a tazione della -ia Cruci 'icino alla c5ie a di S. Sofia, 3e anc5e e la trada c5e Ge ! 5a *ercor o fino alla +orte in croce non corri *onde alle 2uattordici tazioni della -ia Cruci eguite oggi4, do're++o in 'ia de'ozionale re tare fedeli all$antico e 'enera(ile tracciato della -ia Cruci , c5e i utilizza ora+ai da *i! di , ecoli. #$ulti+a tazione 3Golgota4 P tata accertata a li'ello cientifico 3cf. HUege de Me ia H, ")", "..4. Pilato 'i'e'a in 2uel te+*o con la +oglie, i er'i e le guardie del cor*o nel Palazzo Su*eriore di Erode. Poic5C il giorno *ri+a era tato infor+ato c5e a're((e do'uto giudicare un *rigioniero di una certa i+*ortanza, egli i recG al *retorio. Egli a'e'a ordinato c5e l$incontro a''eni e *re to al +attino 3cf. G' 11, "14, co+e era in u o *re o i 8o+ani. Ge ! era ancora incatenato nella ci terna della ca a di Caifa, *oic5C non era tata nece aria la ua *re enza durante la e ione di 'oto del Sinedrio. -enne trainato u con delle corde. 6n di tacca+ento delle guardie del /e+*io lo condu e al *retorio 3cf. G' 11, "14. Fuindi arri'arono i acerdoti del Sinedrio, in ie+e agli anziani. Il 'angelo di Gio'anni +ette un enfa i *eciale ul fatto c5e e i non entrarono nel *alazzo *er e'itare di conta+inar iO 'ole'ano infatti *oter +angiare la Pa 2ua 3G' 11, "14. Entrare in una ca a *agana li a're((e re i i+*uri. H:scJ dunque 6ilato verso di loro e domandF/ =,he accusa portate contro quest(uomoD?5 Gli risposero/ =!e non %osse un mal%attore, non te l(avremmo consegnato?H 3G' 11, "7D&T4. Gli accu atori a'e'ano condannato Ge ! *er (e te++ia e *er a'er i tigato il *o*olo. #a giu tizia ro+ana, *erG, non co+*rende'a tali argo+entazioniO i acerdoti do'e'ano dare a Pilato delle ragioni c5e egli *ote e accettare. Fuindi Ge !, da Hi tigatore del *o*oloH, di'enne un Hagitatore *oliticoH. HAbbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a ,esare e a%%ermava di essere il ,risto re H 3#c "&, "4. Dalla i crizione c5e Pilato fece a**orre o*ra la croce di Ge !, il titolo di Ge ! D Hil nazarenoH, de'e a'er a'uto un ruolo i+*ortante nella ua accu a. E endo nazareno, egli a**artene'a al clan da'idico3cf. Netzer I 5ai, I 11, 14 da cui i a *etta'a orge e il Me ia re dei Giudei.

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Se leggia+o attenta+ente i *a i riguardanti l$atteggia+ento di Pilato, ci accorgia+o c5e, a differenza degli e(rei c5e a'e'ano fretta di concludere tutto *ri+a dell$inizio della Pa 2ua, egli 'olle *rendere te+*o. Non a'e'a certo fretta, lui.
:/ 2& M SSIABR ,

#$accu a c5e Ge ! i *rocla+a'a co+e il reDMe ia, e il fatto c5e le ue origini fa+iliari *ote ero dare adito a tale *rete a furono *re i in eria con iderazione da Pilato, il 2uale funge'a da ra**re entante in terra traniera dell$I+*eratore 8o+ano. Nel cor o ogni +o'i+ento +e ianico de ta'a dell$occu*azione ro+ana della Giudea,

i++ediata+ente il o *etto di un *iano egreto di ri'olta contro 8o+a. Se i *arla'a anc5e olo di Htu+ultoH, i ro+ani reagi'ano *ronta+ente ed efficace+ente. Particolare o *etto de ta'a il +o'i+ento degli zeloti, c5e *rende'ano il loro no+e dal (rano del *rofeta Elia H !ono pieno di zelo per il !ignore degli eserciti H 318e 17, 1T4. I ro+ani li *er eguita'ano a *ra+ente. Gli zeloti, c5e *ro'eni'ano dai rang5i di ;ari ei fonda+entali ti, co+(atte'ano *er ottenere uno tato e(raico li(ero da 2ual ia i influenza o di*endenza con *otenze traniere. Il loro de iderio del reDMe ia li *orta'a a *erare in un re c5e a're((e co+(attuto *er la li(ert@, un leader *olitico. 6na folla i era radunata di fronte al *alazzo. #e loro urla e il loro tu+ulto i+*edi'a lo 'olgi+ento nor+ale del *roce o. Co A Pilato rientrG nel *retorio, con'ocG Ge ! e gli c5ie e, con tono ironico 3G' 11, &&D&14< =>u sei il re dei GiudeiD?5 Ges rispose/ =7ici questo da te oppure altri te l(hanno detto sul mio contoD?5 6ilato rispose/ =!ono io %orse giudeoD La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a meB che cosa hai %attoD?5 9ispose Ges / =Il mio regno non * di questo mondoB se il mio regno %osse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perch@ non %ossi consegnato ai GiudeiB ma il mio regno non * di quaggi ?5 Allora 6ilato gli disse/ =7unque tu sei reD?5 9ispose Ges / =>u lo diciB io sono re5 6er questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo/ per rendere testimonianza alla verit"5 ,hiunque * dalla verit", ascolta la mia voce?5 Gli dice 6ilato/ =,he cos(* la verit"D? H

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Fue to trano dialogo tra il giudice e l$accu ato a''enne a due li'elli total+ente di'er i. Co+un2ue ia, Pilato i con'in e di non a'er a c5e fare con uno zelota ri(elle, +a *iutto to con un filo ofo, un 'i ionario innocuo. #a do+anda di 2ue to uo+o co A *ieno di C e toica+ente ro+ano 5a un c5e di ironico Hc5e co $P la 'erit@=H. Pilato interro+*e la di cu ione ed e ce di nuo'o ad affrontare la folla con'enuta, *ortando con lui Ge !. #a no(ilt@ adducea, con a ca*o Caifa ed %nna, i era unita al gru**o. Il cortile del *alazzo degli % +onei, co truito da Erode il Grande, era circondato da colonne, i+ili ad un *eri tile. Fue te colonne egui'ano un *a'i+ento di *ia trelle ro e e grigie. In greco 'eni'a detto H#ito trotoH 3G' 17, 1&4. Si innalza'a al di o*ra della -alle del /Sro*eon, e 'eni'a 2uindi c5ia+ato in ara+aico Hga((ataH 3luogo ele'ato4. In 2ue to cortile era fi ata la edia del giudice. Fui il *rocuratore *ronuncia'a le entenze, dato c5e +olti e(rei o er'anti i rifiuta'ano di entrare nelle ale interne di un luogo *agano. /utti i *re enti i a *etta'ano c5e Pilato i ede e ulla edia e *ronuncia e la entenza. Ma 2ue t$uo+o i+*re'edi(ile, c5e a'e'a *e o re o nota la ua a''er ione *er gli e(rei, gli di e< HIo non trovo in lui nessuna colpaH 3G' 11, &14. Con rinno'ata 'ee+enza, la folla i +i e a ri*etere le accu e contro Ge !. Pilato do+anda a Ge !< H'on senti quante cose attestano contro di teDH 3Mt "0, 1&4. HMa Ges non rispose pi nulla, sicch@ 6ilato ne restF meravigliato H 3Mc 1,, ,4. Gli accu atori *erG in i te'ano, dicendo< H,ostui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea %ino a quiH 3#c "&, ,4. Sentendo 2ue ta accu a, Pilato gli c5iede e fo e galileo.
</ 0A R%0 A&3IPA

7,

Fuando Pilato co*rA c5e Ge ! 'eni'a dalla regione c5e era otto la giuri dizione di Erode %nti*a, il tetrarca c5e regna'a in Galilea, deci e i++ediata+ente di in'iare Ge ! da Erode, Hche in quei giorni si trovava anch(egli a Gerusalemme" 3#c "&, 04. R *ro(a(ile c5e Erode %nti*a fo e arri'ato da /i(eriade *er la fe ta di Pa 2ua. Non c$P +odo di a*ere oggi do'e ri iede e 2uando era a Geru ale++e. 6na tradizione tardi'a ci dice c5e egli a'e'a una ca a a nord della ;ortezza %ntonia 32ue to *erc5C in un e*oca ucce i'a, otto il regno di %driano, 'enne co truita una Porta c5ia+ata HPorta di ErodeH. Oggi 'iene c5ia+ata anc5e HPorta dei ;ioriH4. I tre *alazzi di uo *adre Erode il Grande 3il Palazzo degli % +onei, il Palazzo Su*eriore, e la ;ortezza %ntonia4 furono occu*ati dai 8o+ani do*o l$e ilio di %rc5elao 3. d.C.4. Giu e**e ;la'io +enziona anc5e una Hca a di %ri to(uloH 3Guerra giudaica 1, """4, +a non i a nC do'e orge e, nC e fo e la re idenza di Erode %nti*a durante i uoi oggiorni a Geru ale++e. Poic5C le relazioni tra Pilato ed Erode erano +olto te e, Pilato do'ette infor+are il tetrarca, il 2uale a *ira'a di di'entare il re della Giudea, della ua intenzione di in'iargli 2ue to galileo da otto*orre a giudizio. Erode accettG l$offerta 'olentieri. Fuando il +e aggero ritornG da Pilato con la ri *o ta *o iti'a del tetrarca, il *refetto gli in'iG u(ito Ge !. Per Pilato, c5e era con'into dell$innocuit@ di Ge ! tanto c5e *ro*ende'a *er la ua li(erazione, l$a**ro'azione di colui c5e era o'rano dell$accu ato era 2uanto +eno a**ro*riata. Egli i a *etta'a infatti c5e il 'erdetto di Erode confer+a e il uo. /ale te ti+onianza are((e tata utile di fronte ai acerdoti, 2ualora a'e ero deci o di *erdurare nel loro atteggia+ento aggre i'o e *ole+ico. #$a+icizia di Erode con i regnanti ro+ani era innega(ile. Se Ge ! a'e e +o trato atteggia+enti antiDro+ani durante la ua *redicazione in Galilea, di icuro Erode i are((e gi@ +o o *er catturarlo. Erode era enor+e+ente co+*iaciuto del fatto c5e Ge ! do'e e co+*arire da'anti a lui. Co+e ci dice #uca, egli a'e'a a'uto intenzione di ucciderlo 3#c 1&, &1 4. %**arente+ente i uoi enti+enti erano ca+(iati, *erc5C #uca te o ci dice c5e< H da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo %atto da luiH 3#c "&, 14.

7.

In Galilea, Ge ! a'e'a e'itato di incontrare Hla 'ol*eH, co+e a'e'a c5ia+ato lo te o Erode 3#c 1&, &"4. %nc5e e Cafarnao non era di tante da /i(eriade, do'e 'i'e'a Erode, Ge ! era riu cito ad e'itarlo. Ora Erode gli fece +olti i+e do+ande. Ge ! i +antenne in ilenzio di fronte a 2ue to +i cuglio di curio it@, +ania +iracoli tica e u*er tizione< da''ero 2ue to Ge ! era la reincarnazione di Gio'anni= 3Mt 1), "4. /utta'ia, il ilenzio di Ge ! ignifica'a in ultare il o'rano, +inando la *o i(ilit@ di ottenere da lui l$a oluzione, e *onendo i e+*re *i! a ri c5io di una entenza di +orte. Delu o nelle ue a *ettati'e, Erode i entA *rofonda+ente offe o. I uoi enti+enti ca+(iarono re*entina+ente. In ie+e ai uoi oldati, i +i e a ridicolizzare e c5ernire Ge !. Coloro c5e lo c5erni'ano gli tirarono addo o un 'ecc5io +antello di *or*ora, co*rendo la tunica (ianca c5e Ge ! indo a'a dalla era dell$6lti+a Cena. R co A c5e Ge ! 'enne ri+andato da Pilato. Il tetrarca non *re tG +ini+a+ente a colto alle accu e dei ra**re entanti del o++o acerdote e dei dottori della legge, c5e H erano l" ; e lo accusavano con insistenza H 3#c "&, 1T4. %nc5e *er lui era c5iaro c5e 2ue t$uo+o era inoffen i'o e non do'e'a e ere *re o ul erioM Fuando Ge !, circondato da una folla c5e lo c5erni'a, ritornG da Pilato co*erto da 2ue to lacero +antello color *or*ora, Pilato co+*re e u(ito il ignificato i+(olico del ge to. Fue to nazareno era una figura ridicola, *olitica+ente inoffen i'a. Di certo non co titui'a un *ericolo *er la u*re+azia ro+ana. 8a icurato dal co+*orta+ento del tetrarca 3c5e nel Nuo'o /e ta+ento 'iene detto Hil reH4, Pilato i enti'a ufficiente+ente al icuro di *oter *ro ciogliere Ge !. Era circa +ezzogiorno. Il o++o acerdote e la ua HcorteH a'e'ano la ciato il Pretorio da +olte ore. %'e'ano altre faccende da (rigare. #$inter+ezzo di Erode a'e'a cau ato un rallenta+ento nel *roce o contro Ge !. Ora *erG Pilato a'e'a fretta di concludere il tutto. Egli *ro*ende'a *er la li(erazione di Ge !.

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G/ SI RIPR &0 IL PR%4 SS%: GI%; 0I9 P%M RIGGI%

Nel *o+eriggio, Pilato di nuo'o c5ia+G a raccolta gli accu atori< H6ilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorit" e il popoloH 3#c "&, 1&4. %rri'arono alla *iazza del #ito troto di fronte al Pretorio. Pilato li infor+G circa le deci ioni *re e< HMi avete portato quest(uomo come sobillatore del popoloB ecco, l(ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusateB e neanche <rode, in%atti ce l(ha rimandato5 <cco, egli non ha %atto nulla che meriti la morte5 6erciF, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerF H 3#c "&, 1)D1.4. % 2ue to *unto co**ia un 'ero tu+ulto. #a folla 'uole la +orte di Ge !. Pilato rientra nelle ue tanze. ;or e *ro'a'a un ottile *iacere nell$o tacolare i de ideri del o++o acerdote. %nc5e lui a'e'a altre faccende da (rigare. Poi gli 'enne un$idea, e l$intera cena e((e una 'olta.

>/ L9AM&IS3IA 0I PASA2A

Era u anza *re o i ro+ani c5e il *rocuratore rila cia e, alla 'igilia di una fe ti'it@ i+*ortante, un *rigioniero celto dai ra**re entanti del *o*olo. Fuel gio'edA, era arri'ata una delegazione c5e c5iede'a il rila cio di un uo+o c5ia+ato Bara((a. #e *arole di Marco ono al2uanto ignificati'e< H:n tale chiamato 8arabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio H 3Mc 1,, 04. E e ci dicono c5e Bara((a non era l$unico e ecutore di un a a inio *reordinato. ;or e era uno zelota, *ro'eniente da 2ualc5e frangia di fari ei fanatici. Nella delegazione c5e i recG *re o Pilato *er ottenere la grazia *er Bara((a c$erano di icuro i uoi fa+iliari e gli a+ici. #a celta del *rigioniero da li(erare era *re a in accordo con le autorit@ religio e e(raic5e. Senza du((io i fa+iliari di Bara((a *era'ano nella ua li(erazione *er *oter fe teggiare in ie+e la Pa 2ua, c5e a're((e a'uto luogo il 'enerdA era.

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C5i @ e anc5e alcuni dei eguaci di Ge ! i iano *re entati *er c5iederne la li(erazione= Ne un 'angelo ne *arla. R c5iara l$intenzione di Pilato di uggerire Ge ! co+e candidato *er l$a+ni tia. H!apeva in%atti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidiaH 3Mc 1,, 1TO Mt "0, 114. Ora c5e la delegazione i tro'a'a di fronte a lui, egli *o e la do+anda< Hchi dei due volete che vi rilasciDH 3Mt "0, "14. Bara((a, o Ge ! c5e i dice il Me ia= D Pen ateci o*ra e ritornate do+ani +attina.H Pilato era oddi fatto. Si a *etta'a c5e decide ero in fa'ore di Ge !. /ale oluzione gli anda'a a *ennello< i are((e li(erato di 2ue to ca o *iace'ole, e a're((e re o i+*o i(ile la li(erazione di Bara((a, c5e era un ne+ico di 8o+a. #a *er ona di Ge ! era *er Pilato *oco rile'ante. Co A Ge ! *a G la notte nelle egrete del *alazzo degli % +onei, do'e, in un altro +o+ento, erano tati i+*rigionati i ne+ici di Erode il Grande, e do'e anc5e la (elli i+a ed a+ati i+a +oglie Maria+ne era tata rinc5iu a *ri+a c5e Erode te o *ronuncia e la ua condanna a +orte. #a orte di Ge ! non era ancora tata deci a.
?/ LA MA33I&A 0 L ; & R0I9 SA&3%

%rri'G l$al(a del 'enerdA anto. Secondo il calendario del /e+*io, era la +attina del 1) di Ni an, il giorno *ri+a della grande fe taO una delle giornate *i! indaffarate dell$anno. In tutte le ca e e(raic5e di Geru ale++e, le tanze erano tate *ulite e li(erate da 2ual ia i traccia di *ane lie'itato. Dai cortili ali'ano gli ulti+i (uffi di fu+o dei fuoc5i c5e erano er'iti a (ruciare lo H5a+etzH. #o te o non 'ale'a *er gli E eni c5e i tro'a'ano a Betania o ul Monte Sion. Per e i, i fer'idi *re*arati'i *er il Seder Pa 2uale erano gi@ *a ati. %'e'ano inco+inciato la cele(razione della Pa 2ua gi@ da tre giorni, la era del +artedA. Era *er loro il terzo giorno delle etti+ana di Pa 2ua, il econdo giorno della etti+ana anta, il 10a giorno del H*ri+o +e eH 3non u a'ano c5ia+are i +e i con la ter+inologia (a(ilone e *agana4.

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Pilato era +attiniero, co+e la +aggior *arte degli ufficiali ro+ani. Non a'e'a *a ato la notte con ua +oglie nel Palazzo Su*eriore, (en A era ri+a to al Pretorio. I ra**re entanti del *o*olo c5e a'e'ano c5ie to la li(erazione di Bara((a e i acerdoti erano riuniti *re o il #i o troto. Molte *er one i attarda'ano nei *araggi. Pro*rio +entre ta'a *er eder i ulla edia del giudice *er *ronunciare la entenza, arri'G da lui un +e aggero con un (iglietto da *arte di ua +oglie< H'on avere a che %are con quel giustoB perch@ oggi %ui molto turbata in sogno, per causa suaH 3Mt "0, 174. Fue to a''erti+ento da *arte di ua +oglie *ro(a(il+ente rinforzG la ua deci ione di li(erare Ge !. Egli *erG non a'e'a calcolato l$in i tenza e la tenacia degli o**o itori di Ge !. Durante la notte e i a'e'ano incitato la folla a richiedere 8arabba e a %ar morire Ges 3Mt "0, "T4. Fuindi la +aggior *arte delle *er one c5e i *re entarono al *retorio 2uella +attina face'ano *arte di una +a a di gente corrotta e HcaricataH. #a +aggior *arte degli e(rei infatti era indaffarata con gli ulti+i *re*arati'i *er la Pa 2ua or+ai i++inente. #a edia del giudice i tro'a'a nel cortile del *retorio. /ale edia non e i te'a nel Palazzo Su*eriore di Erode 3Guerra giudaica II, 100,&T14. Fuando il *rocuratore *ronuncia'a le entenze da 2ue ta edia, e e di'enta'ano effetti'e ed ufficiali. In 2ue to *articolare 'enerdA, erano tate *re*arate tre tra'i c5e erano de tinate a tre *er one c5e a'e'ano *arteci*ato alla ri(ellione in cui erano +orte delle *er one. 8e ta'a olo da dic5iarare e la terza tra'e are((e tata de tinata a Bara((a, il ri'olto o, o a Ge !. Pilato i iede olenne+ente ulla edia. Di nuo'o do+anda< H,hi dei due volete che vi rilasciDH 3Mt "0, "14. Con ua grande or*re a, la folla incitata grida< HBara((aMH. ;or e Pilato i P c5ie to do'e fo ero i eguaci di Ge !, o e egli a'e e da''ero dei eguaci. In +odo *ro'ocatorio, Pilato c5ie e< H,he %arF dunque di Ges chiamato il ,ristoD5 >utti gli risposero/ =!ia croci%issoK?H 3Mt "0, ""4. Egli a'e'a *en ato di agire in +odo caltro, +a a'e'a (agliato i calcoli, ed ora ci are((ero tate delle con eguenze erie. %'e'a anc5e otto'alutato la forza con cui le autorit@ religio e degli e(rei a're((ero *into 'er o l$e ecuzione di Ge !. So*rattutto,

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*erG, offrendo i di graziare Ge ! al *o to di Bara((a, lo a'e'a *u((lica+ente tacciato di col*e'olezza. #a ituazione c5e i era creata 'enne i++ediata+ente co+*re a dagli o**o itori di Ge !. Ora e i i enti'ano in grado di e ercitare una grande *re ione ul ro+ano. Pilato e+(ra 2ua i in i+(arazzo 2uando c5iede alla folla< H,he male ha %attoD" 3Mc 1,, 1)4. #a folla non ri *o e, +a continuG a gridare< H ,roci%iggiloKH 3Mc 1,, 1,4. 6ilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre pi , presa dell(acqua, si lavF le mani davanti alla %olla 3Mt "0, ")4. Per dare oddi fazione alla folla, rila ciG Bara((a e fece flagellare Ge ! 3Mc 1,, 1,4.
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Do*o il rila cio di Bara((a, i soldati lo condussero dentro il cortile, cio* nel pretorio, e convocarono tutta la coorte 3Mc 1,, 1.4. Per flagellarlo, lo *ogliarono nudoO il uo dor o 'enne fru tato. #a flagellazione dei ro+ani era una *unizione orri(ile< la carne 'eni'a tra**ata a (randelli e il angue gorga'a da centinaia di ferite. I oldati ro+ani, c5e erano +olto o tili nei confronti dei giudei, fogarono u 2ue to *rigioniero tutto il loro odio e la loro crudelt@. -i to c5e i dic5iara'a H8e dei giudeiH, intrecciarono una corona di *ine e gliela *iantarono ul ca*oO *oi gli +i ero addo o il +antello lacero di Erode. I oldati gli 'eni'ano da'anti e gli dice'ano< H !alve, re dei GiudeiK?5 < gli davano schia%%i" #Gv 3Q, -$5 Mentre i oldati co A +altratta'ano Ge ! *a G il go'ernatore il 2uale, i+*ieto ito i *er l$uo+o +alconcio c5e i tro'a'a dinanzi, *en G c5e la *unizione fo e tata ufficiente. ;ece di nuo'o co+*arire Ge ! di fronte alla folla. Ge ! u cA, indo ando la corona di *ine e il +antello di *or*ora. Pilato gridG< HEcce 5o+oM Guardate, ecco 2ui l$uo+oMH Ma la folla continuG ad urlare< HCrocifiggiloM CrocifiggiloMH 7isse loro 6ilato/ =6rendetelo voi e croci%iggeteloB io non trovo in lui nessuna colpa?5 #Gv 3Q, 0$5 Ma il o++o acerdote e i uoi o tenitori di ero< e non tro'i la col*a, te la dicia+o noi< H'oi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perch@ si * %atto Aiglio di 7io" 3G' 17, 04. #a flagellazione non P ufficienteMH

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Pilato era ancora riluttante a oddi fare la *rete a degli o**o itori di Ge !. CiG c5e lo fece decidere fu una +inaccia non tro**o 'elata da *arte della autorit@ e(raic5e di in'iare un a**unto all$I+*eratore 8o+ano< H!e liberi costui, non sei amico di ,esareK ,hiunque in%atti si %a re si mette contro ,esareH 3G' 17, 1"4. Per 2uanto *o a e+(rare incredi(ile c5e 2ualcuno a((ia o ato +inacciare in tal +odo un *refetto ro+ano, P *ro(a(ile c5e ia tato fatto. Era ri a*uto c5e l$i+*eratore /i(erio era e'eri i+o nel re*ri+ere 2ual ia i for+a di ri(ellione. Fual ia i atto o *arola c5e e+(ra e lontana+ente leale 'eni'a trattata e *unita co+e un cri+ine e'ero di le a +ae t@ nei confronti dell$i+*eratore di 8o+a. Pilato era co ciente delle gra'i con eguenze c5e a're((e u(ito e 2ualcuno a'e e e *o to delle la+entele all$i+*eratore circa il uo o*erato. Se il o++o acerdote a'e e riferito c5e lui, Pilato, a'e'a li(erato un agitatore del *o*olo, un ri(elle nei confronti del *otere di 8o+a, uno c5e a'e'a detto di e ere re di una *ro'incia di 8o+a R *ro(a(ile c5e il *rocuratore ia tato *re o dal *anico a tale *ro *etti'a. Il uo atteggia+ento +uta total+ente. Egli i iede ulla edia del giudice. Co+e a((ia+o detto, era l$ulti+o giorno di *re*arazione *er la fe ta di Pa 2ua. #a ua 'oce P *iena di c5erno 2uando *re enta Ge ! al *o*olo< HMetterF in croce il vostro reD5 9isposero i sommi sacerdoti/ ='on abbiamo altro re all(in%uori di ,esare? H 3G' 17, 1,4. %llora Pilato e+ette la entenza di +orte econdo la for+ula rituale< HI(i in cruce+H D C5e alga in croceMH Fue ta entenza conclu e la *ro'a di forza tra i acerdoti ed il *rocuratore. Il giudizio finale era tato *ronunciato. Per i ro+ani la +orte in croce era tal+ente terri(ile e degradante c5e un cittadino ro+ano non *ote'a u(irla< olo gli c5ia'i e i nonDro+ani *ote'ano e er'i otto*o ti. Era una delle for+e *i! crudeli conce*ita *er tor+entare ed u+iliare i ne+ici. Pilato *uG a'er *en ato< *erc5C lui, un no(ile ro+ano, do'e'a o tenere e difendere 2ue to e(reo fanatico 2uando anc5e tra la ua te a gente 2ua i ne uno +o tra'a intere e *er la ua li(erazione= Inoltre, Ge ! *ote'a dare la col*a oltanto a e te o *er

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a'er fatto +ontare la ra((ia del clero ufficiale del uo *o*olo, 2uando a'e'a detto di e ere il 8eDMe ia e dic5iarando i 2uindi il ;iglio di Dio. Nono tante ciG, Pilato era *ro(a(il+ente eccato di a'er do'uto cedere a 2uei acerdoti c5e egli tanto di *rezza'a. Egli *erG riu cA a +odo uo a contro(attere alle autorit@ religio e *er la confitta u(ita a cau a della *re ione u+iliante e ercitata. Con loro o++a ra((ia, Pilato ordinG c5e fo e *o to un Htitulu H in ci+a alla croce< Ges il &azareno, il re dei Giudei Fue ta fra e 'enne critta in tre lingue< ara+aico, latino e greco. Egli rifiutG la *rete a del o++o acerdote di aggiungere la fra e H<gli ha detto di essereH. Con arroganza, Pilato ri *o e< H,iF che ho scritto, ho scrittoH 3G' 17, ""4. #a *arola HNazarenoH non i riferi'a all$u+ile 'illaggio di Nazaret5 , +a alla di cendenza da'idica di Ge !. %lla fine del *ri+o ecolo due ni*oti di Ge !, figli del uo fratella tro Giuda, 'ennero denunciati ed interrogati. Suo cugino, Si+one BarDCleofa, econdo 'e co'o della co+unit@ di Geru ale++e, 'enne crocifi o D nono tante la ua et@ a'anzata D in 2uanto cri tiano di tir*e da'idica 3Eu e(io, Storia eccle ia tica III 1", "T, &"4. ;III/ LA 4R%4 #ISSI%&

1/

LA ;IA 4R24IS ; RS% IL G%LG%3A

Secondo la legge dei 8o+ani, la entenza e+e a era 'incolante e 'eni'a e eguita, *er regola, i++ediata+ente do*o e ere tata *ronunciata. Co iB, Ge ! 'iene con egnato ad una 2uadra di e ecuzione, *ro(a(il+ente co tituita da un ca*itano e 2uattro legionari. %ltri due uo+ini, entra+(i cri+inali, 'ennero condotti in ie+e a lui *er e ere *roce ati 3#c "&, &"4. Potre((ero e ere tati degli Xeloti, c5e *ro(a(il+ente a'e'ano *arteci*ato allBin urrezione c5e era ter+inata con lBarre to di Bara((a. %l *o to di Bara((a, c5e era tato li(erato, ora in fila i tro'a'a Ge !. Porta'a la ua croce, co iB co+e gli altri due 3cf. G' 17, 1.4. E i non tra *orta'ano la croce intera, +a oltanto la tra'e tra 'er ale, detta >*ati(ulu+?. Il *unto di *artenza era il #ito troto, c5e i tro'a'a di fronte al Palazzo % +oneo. Secondo +e, e o i tro'a'a

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do'e i Ca'alieri /eutonici *i! tardi co truirono la C5ie a di S. Maria, le cui ro'ine ono ancora oggi 'i i(ili nel giardino arc5eologico ito di fronte alla zona del /e+*io, nel 2uartiere e(raico. R 2ui c5e e((e inizio la -ia Cruci originale. Ge ! indo a'a ancora la tunica (ianca enza cuciture c5e a'e'a +e o *er la cena di Pa 2uaO 2ue tBa(ito era li o, *orco, e *ieno di +acc5ie di angue. Il Golgota di ta'a circa +ezzo c5ilo+etro. Si dirige'a *ri+a 'er o o'e t, u una trada di collega+ento c5e Erode il Grande a'e'a fatto co truire do*o a'er eretto il Palazzo Su*eriore, ed era co*erta di grandi la tre di *ietra. 3alcune di 2ue te la tre ono 'i i(ili ancora oggi nella *iazza del 2uartiere e(raico4. #a 'ia 'er o il luogo delle e ecuzioni *a a'a attra'er o la %gor@, il +ercato u*eriore. Era un luogo (rulicante di *er one e atti'it@. 2uadra di Geru ale++e era *iena di *ellegrini, o *iti e +ercanti c5e, nelle ore *recedenti la fe ta di Pa 2ua, face'ano le ulti+e co+*ere nei negozi dellB%gor@. #a e ecuzione e i *rigionieri do'ettero far i trada tra una folla di gente urlante e *re ante. Nel +ezzo dellB%gor@, i oldati i dire ero 'er o nord, alla Porta di Gennat5, *er *oter fuggire alla folla. Pur in +ezzo a gente affaccendata, ci furono +olti curio i c5e i +i ero a co++entare il >titulu ? a**e o intorno al collo del condannato< >C5e co a= Il 8e dei Giudei=? Fuando il *iccolo gru**o arri'G alla Porta di Gennat5, intorno a Ge ! i riunirono donne c5e >%acevano lutto e lamenti per luiG 3#c "&, "04. Ge ! i girG 'er o loro e di e< >Aiglie di Gerusalemme, non piangete per meB piangete piuttosto per voi stesse e per i vostri %igli555 che se cosJ si %a con il legno verde, con il secco che avverr"D) ? 3#c "&, "1.&14. #a 'ia *a a'a attra'er o un giardino, c5ia+ato Porta di Gennat5 3Porta del Giardino4. In 2ue to luogo Erode il Grande a'e'a tra for+ato il di ordine ciatto di un 2uartiere *o'ero in una *ecie di *arco cittadino. #e +ura e tDo'e t
8/ S2L G%LG%3A

Ora il di tacca+ento di condannati arri'a al luogo della crocifi ione. Erano gi@ tati conficcati nel terreno roccio o i tre *ali u cui are((ero tati a**e i. Fue ti *ali *e o ter+ina'ano con una *ecie di >forcella?. Pri+a di iniziare il la'oro, i oldati offrirono a Ge ! una (e'anda narcotizzante, cioP del 'ino +e colato con +irra. Ge ! i rifiuta di

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(ere. Nel Get e+ani, a'e'a detto il uo > A? al calice a+aro. -ole'a (erlo fino in fondo, nel *ieno *o e o delle ue facolt@. #e donne ed i 'iandanti curio i 'ennero allontanati. Si *ortarono *re o la (a e della ca'a, ai *iedi del +uro. Gli e ecutori inco+inciarono il loro crudele la'oro. Fuando le donne udirono il ru+ore ordo e *e ante delle +artellate, tre+arono nellBinti+o. I condannati 'ennero *ogliati. #e ferite di Ge ! anguina'ano a((ondante+ente. -enne di te o a terra, le ue (raccia 'ennero te e ulla tra'e, dei c5iodi furono conficcati, in entra+(i i *ol i. 8accogliendo tutta la ua forza di 'olont@, egli accettG u di C il dolore terrificante, e *regG< >Padre, *erdonali, *erc5C non anno 2uello c5e fanno? 3#c "&,&)4. #Be'angeli ta Marco cri'e< >Era lBora terza 3circa le no'e di +attina4 2uando lo crocefi ero? 3Mc 1,,",4. Do*o c5e Ge ! 'enne inc5iodato alla tra'e, un oldato legG una corda o*ra la forcella, e, legarono la tra'e al *alo. Poi inc5iodarono i *iedi al *alo, un c5iodo olo tra*a a'a entra+(i i *iedi. Il >titulu ? 'enne fi ato in ci+a alla croce da uno dei oldati, utilizzando una cala co i c5e le *er one *ote'ano leggerlo anc5e ad una certa di tanza. In (a o, ai *iedi della collina del Golgota, lungo le +ura della citt@, cBera una trada c5e *orta'a 'er o nord, alla Porta di Gennat5. Molti dei 'iandanti le ero 2ue to cartello, *erc5C >il luogo do'e 'enne crocefi o era nei *re i della citt@? 3G' 17,"T4. Do*o c5e i oldati e((ero ter+inato il loro crudele la'oro, e i i di'i ero tra loro gli indu+enti degli uo+ini c5e a'e'ano crocefi o. Mentre Ge ! *ende'a dalla croce, 'enne c5ernito da alcuni 'iandanti c5e i erano *inti incurio iti fino ai *iedi del Golgota. Marco ci dice c5e tra 2ue ti cBerano anc5e gli alti ufficiali del Sinedrio. #o c5erni'ano in riferi+ento al titulu < >il Me ia, il re dBI raeleM 9a al'ato altri, +a non *uG al'are e te oM C5e cenda dalla croce, co A noi *o ia+o 'edere e credere? 3Mc 1,,&"4. Dietro a tali *arole cBera la con'inzione c5e la crocifi ione di Ge ! era in *ratica la +entita di tutto 2uello c5e egli a'e'a dic5iarato di e te o. Il 'ero Messia non a're""e mai fatto questa fineP a're""e sconfitto e schiacciato i suoi nemici/

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Ora uno dei cri+inali c5e *ende'a dalla croce accanto alla ua i +i e a c5ernirlo in ie+e agli altri< >Non ei tu for e il Me ia= Sal'a te te o e anc5e noiM? 3#c "&,&74. Ma lBaltro lo ri*re e, *oi i girG 'er o Ge ! e gli di e< >8icordati di +e 2uando entrerai nel tuo regno?. Ge ! gli ri *o e< >In 'erit@ ti dico, oggi arai con +e nel *aradi o? 3#c "&,)"D)&4 #e ore terri(ili di agonia i *rotra ero lenta+ente. Si a''icina'a il +ezzogiorno. #o co*o della condanna alla +orte in croce con i te'a nella ua di u+ana crudelt@, nel uo *ortare alla +orte in +odo lento e doloro i i+o. %**ena le forze inco+incia'ano a 'enir +eno, tutto il *e o del cor*o di c5i era ulla croce i concentra'a nelle (raccia. Fue to cau a'a una a fi ia, e eri *ro(le+i circolatori. I tinti'a+ente, il condannato cerca'a di raddrizzar i, +a 2ue to a ua 'olta cau a'a dolori inde cri'i(ili alle ferite ui *iedi, c5e i lacera'ano e+*re *i!. Ogni 'olta i rico+incia'a da ca*o 2ue ta terrificante e2uenza di colla o e tentati'o di rialzar i. Marco ci dice 31,, &&4 c5e >%llBora e ta lBo curit@ ce e u tutta la terra, fino allBora nona 3circa le tre del *o+eriggio4?O #uca ci dice 3 "&, ),4 c5e >il ole i o curG?. 6na i+*ro''i a tempesta di sa""ia arri'G dal de erto 'icino, co*rendo lBintera regione con una nu(e fitta ed o cura di *ol'ere. Nei *ri+i giorni di a*rile 177), 5o a i tito *er onal+ente ad un tale feno+eno naturale, *ro*rio a Geru ale++e< la nu(e era tal+ente fitta c5e non i 'ede'a da una ca a allBaltra.
:/ G S5 PR GA IL SALM% 88 M2%R

#Baria era o**ri+ente. Gli occ5i di Ge !, 2ua i c5iu i, crutarono le +ura della citt@ in cerca del /e+*io. Il Dio dei uoi Padri, il cui no+e i tro'a'a in 2uel luogo, Ge ! no lo tro'G. Dio era ri+a to in ilenzio. Con le ue ulti+e forze, Ge ! i raddrizzG, a**oggiando il *e o del uo cor*o ui *iedi inc5iodati, e con le *arole del al+o "" gridG< >Eloi, Eloi, la+a a(ac5tani=? 3co A co+e lo 5anno critto gli e'angeli ti nella tra crizione greca dallBe(raico4.

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In e(raico lBe *re ione e atta P< >Eli, Eli, la+a a a'tani V Dio +io, Dio +io, *erc5C +i 5ai a((andonato=? 3Mc 1,,&)4. Ne una ri *o ta dal Dio ilenzio o. Ge ! colla G ancora una 'olta, e continuG a *regare. ;u in grado di +or+orare oltanto alcuni 'er etti del al+oO non a'e'a a((a tanza forza *er *regare ince ante+ente< >/u ei lontano dalla +ia al'ezza, ono le *arole del +io la+ento+a io ono un 'er+e, non un uo+o, infa+ia degli uo+ini, rifiuto del *o*oloP arido co+e un coccio il +io *alato, la +ia lingua i P incollata alla gola Il 2uarto 'angelo co A ri*orta le *arole di Ge !< >9o ete? 3G' 17,"14. %lcuni dei *re enti non co+*re ero le *ri+e *arole della *reg5iera< >Eli, Eli?, o *iutto to le ulti+e *arole del 'er etto undici< >Eli ataM? 3in e(raico< Sei il +io Dio< in ara+aico, Elia, 'ieniM4 co A, e i e cla+arono< >Ecco, c5ia+a EliaM V un uo+o cor e a inzu**are di aceto una *ugna e, *o tala u una canna, gli da'a da (ere, dicendo< >% *ettate, 'edia+o e 'iene ElAa a toglierlo dalla croce? 3Mc 1,,&,D&04. #enta+ente, lBuo+o +orente +or+ora'a tra C< >Sei tu c5e +i 5ai tratto dal gre+(o, +i 5ai fatto ri*o are ul *etto di +ia +adre. %l +io na cere +i 5ai raccolto, dal gre+(o di +ia +adre ei tu il +io Dio 3Eli ata4? Egli 'ole'a +anife tare di fronte a tutti la ua accettazione della 'olont@ di Dio< >Sei tu il +io Dio, al di l@ di tuttoM? E accanto a lui, ecco sua madre, ai piedi della croceO a**oggiata al (raccio del di ce*olo a+ato. Era alita al Golgota in ie+e alle altre donne della Galilea. Durante la ua atti'it@ *u((lica, Ge ! non a'e'a a'uto +olto te+*o *er tare con ua +adre. R naturale c5e *er 2ue to ci fo ero delle ten ioni tra la ua fa+iglia di origine e 2uella nuo'a dei di ce*oliO Ge ! te o a'e'a offerto *er 2ue to fatto. Ed ora ecco 2ui i ra**re entanti *i! leali e cari delle due fa+iglie. Il uo ulti+o de iderio fu di riunirli di nuo'o. E di e alla +adre< E7onna, ecco il tuo %iglioK 6oi disse al discepolo/ <cco la tua madre M < da quel momento il discepolo la prese nella sua casa? 3G' 17, ".D"04. E le due >fa+iglie? ricu*erarono la co+unione *er di'entare una ola unit@ 3cf. %t 1, 1&D1)4. Ecco un frutto del uo acrificio di e *iazioneM

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Con 'oce a**ena *ercetti(ile, Ge ! continuG a *regare il al+o. -er o la fine, a +ala *ena riu cA ad articolare le *arole< >6adre, nelle tue mani consegno il mio spirito? 3#c "&,).4. Con *arole di re *iro e catologico, Ge ! recitG il al+o fino alla fine 3 al "", &"4< >Annunzieranno la sua giustiziaB al popolo che nascer" diranno Tecco l)opera del !ignoreKB?
IL SALM% 88

>Dio +io, Dio +io, *erc5C +i 5ai a((andonato= /u ei lontano dalla +ia al'ezza?< ono le *arole del +io la+ento. Dio +io, in'oco di giorno e non ri *ondi, grido di notte e non tro'o ri*o o. E**ure tu a(iti la anta di+ora, tu, lode di I raele. In te 5anno *erato i no tri *adri, 5anno *erato e tu li 5ai li(eratiO a te gridarono e furono al'ati, *erando in te non ri+a ero delu i. Ma io ono 'er+e, non uo+o, infa+ia degli uo+ini, rifiuto del +io *o*olo. Mi c5erni cono 2uelli c5e +i 'edono, torcono le la((ra, cuotono il ca*o< >Si P affidato al Signore, lui lo ca+*iO lo li(eri, e P uo a+ico?. Sei tu c5e +i 5ai tratto dal gre+(o, +i 5ai fatto ri*o are ul *etto di +ia +adre. %l +io na cere tu +i 5ai raccolto, dal gre+(o di +ia +adre ei tu il +io Dio. Da +e non tare lontano, *oic5C lBango cia P 'icina e ne uno +i aiuta. Mi circondano tori nu+ero i, +i a ediano tori di Ba an. S*alancano contro di +e la loro (occa co+e leone c5e (rana e ruggi ce. +e ac2ua ono 'er ato, ono logate tutte le +ie o a. Il +io cuore P co+e cera, i fonde in +ezzo alle +ie 'i cere.

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R arido co+e un coccio il +io *alato, la +ia lingua i P incollata alla gola, u *ol'ere di +orte +i 5ai de*o to. 6n (ranco di cani +i circonda, +i a edia una (anda di +al'agiO 5anno forato le +ie +ani e i +iei *iedi, *o o contare tutte le +ie o a. E i +i guardano, +i o er'ano< i di'idono le +ie 'e ti, ul +io 'e tito gettano la orte. Ma tu, Signore, non tare lontano, +ia forza, accorri in +io aiuto. Sca+*a+i dalla *ada, dalle ung5ie del cane la +ia 'ita. Sal'a+i dalla (occa del leone e dalle corna dei (ufali. %nnunzierG il tuo no+e ai +iei fratelli, ti loderG in +ezzo allBa e+(lea. #odate il Signore, 'oi c5e lo te+ete, gli dia gloria la tir*e di Giaco((e, lo te+a tutta la tir*e di I raeleO *erc5C egli non 5a di *rezzato nC degnato lBafflizione del +i ero, non gli 5a na co to il uo 'olto, +a, al uo grido dBaiuto, lo 5a e audito. Sei tu la +ia lode nella grande a e+(lea, cioglierG i +iei 'oti da'anti ai uoi fedeli. I *o'eri +angeranno e aranno aziati, loderanno il Signore 2uanti lo cercano< >-i'a il loro cuore *er e+*re?. 8icorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra, i *ro treranno da'anti a lui tutte le fa+iglie dei *o*oli. Poic5C il regno P del Signore, egli do+ina u tutte le nazioni. % lui olo i *ro treranno 2uanti dor+ono otto terra, da'anti a lui i cur'eranno 2uanti di cendono nella *ol'ere. E io 'i'rG *er lui, lo er'ir@ la +ia di cendenza. Si *arler@ del Signore alla generazione c5e 'ieneO annunzieranno la ua giu tiziaO

1T7

al *o*olo c5e na cer@ diranno< >Ecco lBo*era del SignoreM? Ecco co+e ter+ina il al+o, ecco co+e lBe'angeli ta ci riferi ce il co+*i+ento della 'ita di Ge !< >/utto P co+*iutoM? >E, c5inato il ca*o, *irG? 3G' 17,&T4. #a *reg5iera era inco+inciata con lBe *re ione agonizzante del entir i a((andonato da Dio, +a era ter+inata con la *eranza nel futuro. Fuindi, in dalle origini della C5ie a, 2ue to al+o "" 5a e+*re occu*ato un luogo centrale nella tradizione liturgica.
</ 0%P% LA M%R3

Ge ! e+i e lBulti+o re *iro *ri+a del *re'i to. Per ino Ponzio Pilato fu or*re o di entire c5e il condannato era gi@ +orto 3cf. Mc 1,, ))4. S*e o le 'itti+e *ende'ano *er giorni e giorni dalla croce, *ecial+ente e 'eni'a utilizzato un (locco di legno *er lBa**oggio dei *iedi, *erc5P li rende'a ca*aci di fare le'a ui *iedi *er o tenere lo forzo delle (raccia nella re *irazione. Se i 'ole'a affrettare la +orte, allora 'eni'ano rotte le o a delle ga+(e 3crurifragiu+4, co icc5C il *e o del cor*o re ta e ola+ente a carico delle (raccia, e a''eni e un colla o circolatorio. ;or e a cau a della fe ta i++inente, tale *ratica 'enne e eguita *er i due ladroni a fianco di Ge !. Poic5C Ge ! era gi@ +orto, le ue o a non 'ennero *ezzate 3cf. G' 17, &&4. Il -angelo di Gio'anni con idera 2ue to e'ento co+e co+*i+ento delle Scritture< neppure una delle sue ossa verranno spezzate 3cf. E 1", ).O Sal &), "14. Nel li(ro dellBE odo, tali *arole i riferi cono allBagnello *a 2ualeO nel al+o, i riferi cono ai giu ti. Fui Ge !, colui a cui non furono *ezzate le o a, 'iene de critto co+e lBagnello acrificale, lBagnello di Dio c5e toglie il *eccato del +ondo 3G' 1, "74. b il ca*o aldo della teologia di Gio'anni< Ge ! P +orto la 'igilia della fe ta di Pa 2ua del /e+*io, nello te o +o+ento in cui 'eni'ano +acellati nel /e+*io gli agnelli acrificali. Secondo Gio'anni, Ge ! fu lBagnello di Dio condotto al +acello. Fue to te+a cri tologico tra *are in tutti gli critti di Gio'anni< dal 'angelo 3cf. 1, "74, alle e*i tole 31G' &, ,4 e in tutta la i+(ologia gio'annea, c5e a((onda o*ratutto nellB%*ocali e.

11T

Poic5C ta'a facendo i (uio ul Golgota, e i ta'a a''icinando lo 5a((at5 e la fe ta di Pa 2ua, i cor*i do'e'ano e ere 'eloce+ente de*o ti dalle croci. PerciG *ezzarono le ga+(e di coloro c5e erano tati crocefi i con Ge !. Fuando arri'G il turno di Ge !, le guardie i accor ero c5e era gi@ +orto, 2uindi non gli *ezzarono le ga+(e. Per eli+inare 2ual ia i du((io, uno dei oldati col*A il fianco di Ge ! con la lancia, e u(ito caturirono angue ed ac2ua 3G' 17, &&4. Il riferi+ento dellBe'angeli ta Gio'anni alle *arole del *rofeta Xaccaria< >guarderanno a colui che hanno tra%itto ? 3Xc 1", 1T4, ci ricorda le *arole di Ge ! a Nicode+o< >Quando io verrF sollevato da terra, attirerF a me tutti gli uomini? 3G' 1", &"4.
G/ I S &3IM &3I 0 GLI 2%MI&I 0 LL 0%&& 46 S G2I;A&% G S5

#a +orte di Ge ! a'e'a a'uto un effetto de'a tante ugli a*o toli. Il +odo di *en are dei due di ce*oli c5e a'e'ano la ciato Geru ale++e la do+enica +attina *er recar i in un 'illaggio *re o E++au , era un into+o c5iaro dellBat+o fera gra'e c5e arieggia'a tra tutti i di ce*oli. >/utto P finito, ora c5e Ge ! di Nazaret5 non cBP *i!. Sar@ tato di icuro un *rofeta, *otente in *arole ed o*ereO +a alla fine P +orto in croce< andia+o a ca a, c5e il ogno P finitoM? /ra coloro c5e gli erano *i! 'icini, inco+inciarono a *ander i delle 'oci trane circa gli e'enti c5e a'e'ano acco+*agnato la ua +orte, *er cercare di *iegare co+e do*o tutto Dio fo e *re ente in 2uegli e'enti orri(ili. Si di e c5e il 'elo del /e+*io 'enne 2uarciato in due nellBatti+o te o in cui +orA Ge ! 3cf. Mc 1,, &14. %nc5e il centurione ro+ano, c5e era *re ente alla +orte di Ge !, *rofe G la ua fede in lui< > 7i certo costui era il Aiglio di 7ioK? 3Mc 1,, &74. %lcuni entirono tre+are la terra, e *accar i le rocce 3cf. Mt "0, ,14. %ltri ri*ortarono c5e >le to+(e i erano a*erte e i cor*i di +olti dei anti c5e erano +orti a**ar'ero in citt@? 3Mt "0, ,"D,&4. R difficile dire 2uale di 2ue ti racconti ia 'era+ente accaduto. /utta'ia, un fatto tra tutti (rillG ad illu+inare 2uel 2uadro *a'ento o c5e *i! tardi 'enne c5ia+ato 'enerdA anto< il coraggio e la lealt@ delle donne c5e a'e'ano eguito Ge !. Gi@ in Galilea e e lo a'e'ano a**oggiato con i loro (eni 3cf. #c 1, &4, e i erano *re e cura del gru**o dei di ce*oli. #i a'e'ano eguiti a Geru ale++e 3cf. Mc 1,, )14. Do*o lBarre to di Ge ! nel Get e+ani, gli a*o toli *arirono. Per ino Pietro, c5e i era fatto coraggio ed in ie+e allBaltro di ce*olo a'e'a eguito Ge ! al *alazzo del o++o acerdote, i era tal+ente 'ergognato del uo

111

tri*lice tradi+ento da non far i 'edere. Giuda, il *i! coraggio o di tutti, do*o a'er co+*re o c5e il uo *iano era fallito a cau a della >non re i tenza al +ale? di Ge !, i era uicidato. /o++a o, c5e a'e'a *rocla+ato la ua 'olont@ di eguire Ge ! fino alla +orte 3cf. G' 11, 1.4, non i tro'a'a *i! da ne una *arte. /ranne il di ce*olo a+ato da Ge !, tutti gli altri i erano na co ti. Ma le donne erano lA. Sta'ano ai *iedi della collina e non tol ero +ai gli occ5i da Ge !, o**ortando la 'i ta della ua +orte. Fue te donne della Galilea di'entarono delle *rezio e te ti+oni c5ia'e nel raccontare le ulti+e ore della *a ione di Ge !. Pri+a tra tutte, Maria di Magdala. /ra le altre, *arenti e (enefattrici di Ge !. Era il giorno della *re*arazione della Pa 2ua *er la +aggior *arte della *o*olazione. #e donne di Geru ale++e erano nelle loro ca e, tutte *re e a *re*arare ciG c5e era nece ario *er la Cena di Pa 2ua. #e donne in 2ue tione, tutta'ia, erano ora *reoccu*ate oltanto della fine c5e a're((e fatto il cor*o di Ge !. ;or e are((e tato gettato in ie+e ai due ladroni nella fo a co+une=

>/ LA S P%L32RA

6n o *iro di ollie'o i le'G dal gru**o di donne 2uando 'idero un uo+o di tinto arri'are dalla Porta di Gennat5, *ortando otto il (raccio delle (ende di lino. Era Giuseppe di Arimatea, +e+(ro del inedrio. Egli i era recato da Pilato, c5iedendogli il *er+e o *er *render i il cor*o di Ge ! P *oterlo e**ellire. Po ede'a una delle to+(e ca'ate nella roccia, rica'ate dalle *areti della exD ca'a nei *re i della collina del Golgota. Era una to+(a nuo'a, fatta *er contenere un olo cor*o. Ne uno era +ai tato de*o to in 2uella to+(a 3cf. G' 17, )14. Il uo a+ico, Nicode+o il fari eo, era arri'ato trafelato. %'e'a *ortato delle *ezie, una +i tura di +irra ed aloe 3cf. G' 7, &74. #e donne li egui'ano cauta+ente a di tanza. Il cor*o di Ge ! 'enne de*o to dalla croce, unto, e a''olto nelle (ende di lino. #a *iccola *roce ione fune(re di ce e la collina, *a G in +ezzo ai +a i *ar*agliati ulle fiancate del colle, attra'er G un cancello ed entrG in un giardino fiorito, il cui +anto *rofu+ato ricorda'a c5e i era in *ri+a'era, la Pa 2ua. %rri'arono alla to+(a. Mentre le donne

11"

a i te'ano alla cena *iangendo, il cor*o di Ge ! 'enne tra *ortato gi! 2ualc5e calino, e fatto *a are attra'er o una a*ertura 2uadrata tagliata nella roccia, *oi in una antica+era e 2uindi 'enne *o to in una tanza interna, u una *ecie di la tra c5e i tro'a'a otto lBarco oliu+ 3to+(a ad arco4. #a ua te ta 'enne a''olta con delle (ende e*olcrali. Fuindi gli uo+ini u cirono dalla to+(a, fecero rotolare di fronte allBa*ertura un grande +a o, lo fi arono e *oi tornarono alle loro ca e. /occando il cada'ere, Nicode+o i era re o i+*uro nellBe eguire 2ue to ulti+o atto di a+icizia nei confronti di Ge !. Egli do'e'a di nuo'o i++erger i nel (agno rituale, *er *otere *arteci*are con la ua fa+iglia alla Cena Pa 2uale, e *re iedere il > eder?. Giu e**e di %ri+atea for e a'r@ fatto la te a co a, anc5e e non i a e a'e e gi@ cele(rato la Pa 2ua econdo il calendario degli E eni. #uca ci dice c5e egli a *etta'a il regno di Dio 3#c "&, ,14, il c5e *otre((e indicare c5e fo e un i+*atizzante del +o'i+ento degli E eni. Pri+a del tra+onto, +entre ta'a *er inco+inciare lo 5a((at5, le donne final+ente i taccarono dalla to+(a. %lcune i +i ero dBaccordo *er ritornare do*o lo 5a((at5, *er *oter e eguire di nuo'o lBunzione del cor*o di Ge !, *erc5P era tata e eguita di fretta. %rri'G la era. Era la notte di Pa 2ua. 6n ilenzio olenne co*rA la citt@ anta. Nelle ca e, 'enne ancora narrata la li(erazione dalla c5ia'it! dBEgitto. Solo alcuni erano a cono cenza degli e'enti della collina del Golgota. Ne++eno i te ti+oni oculari *ote'ano *re'edere co a are((e ucce o a *artire da 2uellBe'ento. Nicode+o e il So++o Sacerdote *re iedettero la cena di Pa 2ua, in co+*agnia delle ri *etti'e fa+iglie. Mangiarono lBagnello *a 2uale c5e era tato +acellato ul Monte del /e+*io. IQ/ LA RIS2RR $I%&

1/ 2&A &2%;A #%RMA 0I SS R

#e autorit@ religio e a'e'ano 'oluto la crocifi ione di 2uell$uo+o della Galilea, 2uel HGe !, l$i tigatoreH. E e 'ole'ano *ro'are una 'olta *er tutte l$a urdit@ degli in egna+enti di 2ue to Hfal o *rofetaH. E i fecero a**ello al 'er etto H perch@ l(appeso *

11&

una maledizione di 7ioH 3Dt "1, "&4, adattandolo al loro te+*o e alle loro nece it@< tutti coloro c5e 'eni'ano crocifi i erano +aledetti da Dio, eterna+ente rigettati da Dio. #a 'ita di 2uel galileo finA in +odo total+ente di onore'ole< a li'ello u+ano non era conce*i(ile nulla di *i! degradante ed u+iliante. Pri+a della 'enuta di Ge !, erano gi@ orti altri u**o ti +e iaO Ge ! +eno di tutti a'e'a una 2ualc5e *ro(a(ilit@ di ri+anere nella +e+oria del *o*olo. #e autorit@ religio e co A ria u+e'ano la gradita H*arente iH di Ge !< un altro falli+ento totale da *arte di una c5eggia i+*azzita, finita tra i falli+enti della toria, da ignorare e di+enticare in (re'e te+*o. R 'ero c5e le azioni e gli in egna+enti di Ge ! non are((ero +ai o*ra''i uti e non fo e o*raggiunto un fatto traordinario. I di ce*oli di Ge !, in +odo ina *ettato, e((ero un$e *erienza tu*efacente< KGes ( 'i'o, ( risorto/K Il Hca o Ge !H de'e la ua o*ra''i'enza a 2ue to e'entoO la C5ie a de'e la ua e i tenza a 2ue to e'ento. Poic5C la re urrezione e le a**arizioni di Ge ! ra**re entano l$e *erienza +i tica e torica di una realt@ *irituale total+ente nuo'a e di'er a, e e a**artengono ad una categoria c5e u*era la co+*ren ione *ura+ente u+ana. Potre++o dire c5e a**artengono ad una fera, una H2uinta di+en ioneH, c5e 'a al di l@ delle no tre li+itate ca*acit@ u+ane, *oic5C noi ia+o in grado di *erce*ire oltanto 2uattro di+en ioni 3 *azio tridi+en ionale e te+*o4. I racconti dei te ti+oni *re entati dagli e'angeli ti non rientrano facil+ente in 2ualc5e categoria cronologica o narrati'a. Il Cri tiane i+o non *uG e ere ca*ito lBe *erienza della re urrezione.
8/ IL PI5 A&3I4% R S%4%&3% S2LLA RIS2RR $I%&

enza

Co+e *ri+a traccia di 2ue to traordinario e'ento, ecco la for+ula ela(orata a Geru ale++e all$incirca nell$anno &T do*o la +orte di Ge !, e tra +e a da Paolo nella ua Pri+a lettera ai Corinizi 3 critta ad Efe o, all$incirca nel ,, d.C.4 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch(io ho ricevuto/ che cio* ,risto morJ per i nostri peccati secondo le !critture, 31,, &(4

11)

%u sepolto 31,, )a4 L risuscitato il terzo giorno secondo le !critture, 31,, )(4 apparve a ,e%a 31,, ,a4 e quindi ai 7odici 31,, ,(45 In seguito apparve a pi di cinquecento %ratelli in una sola volta/ la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti 31,, .45 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli 31,, 045 :ltimo %ra tutti apparve anche a me come a un aborto 31,, 145 Cerc5ere+o di in erire i racconti dei di'er i e'angeli ti nella cornice di 2ue to te to antic5i i+o. #e con iderazioni *er onali di Paolo non 'erranno con iderate. ______________________ 4RIS3% M%RN P R I &%S3RI P 44A3I S 4%&0% L S4RI332R , E1G, :"F #2 S P%L3% E1G, <aF I *ri+i *rofeti e(rei del Nuo'o /e ta+ento cercarono u(ito di tro'are una *iegazione teologica alla +orte crudele del loro Me ia. #a forza della fede e(raica i tro'a nella ca*acit@ dell$e(reo o er'ante di tro'are nella Scrittura una ri *o ta a tutte le azioni 3o +ancanza di azione4 ina *ettate di Dio. I raele P e+*re tato con'into di un fatto< Dio P giu to, egli a+a il uo *o*olo, e e il uo *o*olo offre, ci de'e e ere una *iegazione ed un +oti'o. Nell$anno ,1. a.C., Geru ale++e ed il /e+*io 'ennero di trutti dai Ba(ilone i. Molti in I raele i c5ie ero< HCo+$P *o i(ile c5e il Signore, c5e 5a ta(ilito la ua %lleanza con I raele, a((ia *er+e o la di truzione del uo *o*olo *er +ano di un e ercito *agano, e a((ia a i tito alla de*ortazione in Ba(ilonia dei ca*i del uo *o*olo=H I raele tro'G la ri *o ta a 2ue to dile++a nelle *arole dei *rofeti< *oic5C I raele P tato infedele a Dio e non 5a 'i uto econdo le ue leggi, Dio *unir@ il uo *o*olo co A i con'ertir@. Dio torner@ di nuo'o ad a'ere +i ericordia di loro e li ricondurr@ di nuo'o alla loro terra.H

11,

Inoltre, e i te'a la Hgrande 2ue tioneH, il +i tero della offerenza dei giu ti, +entre *e o i *eccatori e+(ra'ano non olo non offrire, +a addirittura *ro *erare. Fue ta do+anda occu*a'a i *en ieri di +olti aggi in I raeleO 'olta do*o 'olta, e i cerca'ano le ri *o te nella Scrittura. #$idea della re urrezione nell$%ntico /e ta+ento P a**ena accennata. Il al+i ta canta'a< H'essuno tra i morti ti ricorda5 ,hi negli in%eri canta le tue lodiD H 3Sal .,.4O o**ure< H!i celebra %orse la tua bont" nel sepolcro, la tua %edelt" negli in%eriD H 3Sal 11, 1"4. Nuo'e idee circa la re urrezione inco+inciarono a *rendere for+a do*o l$e ilio in Ba(ilonia. I +orti are((ero ri orti, i giu ti a're((ero rice'uto la rico+*en a do*o la re urrezione. Fue ta con'inzione di'enne ancora *i! forte do*o la guerra dei Macca(ei, in cui +olti e(rei o er'anti e giu ti 'ennero +a acrati dai iriani. Era 2ue ta la nuo'a ri *o ta dei fari ei, ed e i la u**orta'ano con citazioni (i(lic5e, a 'olte e tra*olando il en o dal conte to. Per 2uanto riguarda gli E eni, e i tro'arono una *iegazione *er l$i++ortalit@ dell$ani+a dei giu ti. %nc5e alcuni rotoli di Fu+ran contengono riferi+enti alla credenza nella re urrezione dei +orti. Fue to e'ento, tutta'ia, co A co+e 'eni'a co+*re o nella cultura degli e(rei, are((e occor o alla fine del +ondo. I adducei, in'ece, c5e erano (ene tanti ed occu*a'ano *o izioni di rilie'o nella ociet@, rifiuta'ano entra+(e le *ro*o te< Dio rico+*en a i giu ti durante la loro 'ita terrenaO non e i te 2uindi la re urrezione dai +orti. Coloro c5e i erano raccolti intorno a Ge !, cercarono i+il+ente di tro'are una ri *o ta alla loro di *erazione< *erc5C Ge !, il giu to, do'e'a +orire= Egli era tata la loro *eranza, ed e i crede'ano c5e egli era il Me ia, il ;iglio dell$6o+o, il ;iglio di Dio. %nc5e e i cercarono nella Scrittura, e tro'arono delle ri *o te. Fue te ri *o te, tutta'ia, erano di'er e da 2uelle cui erano giunti i loro conte+*oranei. Secondo la loro inter*retazione, Ge ! do'e'a condi'idere la orte del Ser'o di Dio, di cui *arla'a I aia nei uoi 2uattro inni 3)", 1D)O )7, 1D.O ,T, )D7O ,", 1&D,&4. #$ulti+o inno ter+ina co A<

11.

Ma al !ignore * piaciuto prostrarlo con dolori5 Quando o%%rir" se stesso in espiazione, vedr" una discendenza, vivr" a lungo, si compir" per mezzo suo la volont" del !ignore5 7opo il suo intimo tormento vedr" la luce e si sazier" della sua conoscenzaB il giusto mio servo giusti%icher" molti, egli si addosser" la loro iniquit"5 6erciF io gli darF in premio le moltitudini, dei potenti egli %ar" bottino, perch@ ha consegnato se stesso alla morte ed * stato annoverato %ra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori5 3I aia ,&, 1TD1"4 In 2ue to ed altri 'er etti i+ili le *ri+e co+unit@ giudeoDcri tiane tro'arono una ri *o ta alla +orte del loro Me ia. Fue ta inter*retazione teologica 'enne *ro*agata o*rattutto da Saulo, il fari eo, c5e a'e'a tudiato la /ora5 *re o la cuola del 8a((ino Ga+aliel il -ecc5io, ni*ote di 9illel. Do*o la ua 'i ione ulla 'ia di Da+a co e la u eguente con'er ione egli, di'enuto Paolo, 'ilu**G il *rinci*io della redenzione< Ge ! era +orto *er e *iare i *eccati di tutta l$u+anit@. Egli a'e'a con egnato e te o alla +orte *er a*rire ad ogni e ere u+ano la trada *er raggiungere Dio. #a al'ezza c5e *a a'a *er la +orte di Ge ! *er i *ri+i cri tiani fu un *unto centrale della loro fede. Ma nella Bi((ia i tro'a anc5e un$altra *iegazione al *erc5C della Pa ione di Ge !. #uca, il 2uale non era e(reo, cercG di rendere co+*ren i(ile ai nonDe(rei la Pa ione di Ge !. Poic5C l$idea di una +orte Hdi o tituzioneH e *iatoria non 'iene facil+ente accettata dai *en atori +oderni, oggi i *referi ce ricorrere alla inter*retazione di #uca. #a +orte e re urrezione di Ge ! 'engono 'i te da #uca o*rattutto co+e la +anife tazione della +i ericordia di Dio, il 2uale de idera al'are l$u+anit@ intera dalla +orte. Per #uca, Ge ! P colui c5e conduce 3arc5ego 4 gli altri ul entiero della 'ita 3%t &, 1,O ,, &14. #a re urrezione di Ge ! P una 'ia offerta a tutti. %ttra'er o la +orte Dio 5a +anife tato in Ge ! D *rototi*o D ciG c5e la fede cri tiana P ca*ace di ottenere 3%t ), 1"4. Fue to a**roccio 'iene detto HIl +odello del Ca++ino di #ucaH. %ttra'er o Ge !, Dio 5a +o trato a noi tutti il 'ero en o dell$e i tenza. Ge ! non i P rifiutato di i++erger i nella notte *i! o cura del de tino dell$uo+o, nC i P rifiutato di o**ortarne il doloreO 2uindi, attra'er o il uo acrificio e la ua +orte, Ge ! P di'entato il redentore dell$u+anit@.

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Con la re urrezione, inco+incia il *eriodo di al'ezza +e ianica, in cui la 'ittoria ulla +orte ed il trionfo della 'ita 'engono cele(rati in Cri to. #a redenzione, nel en o di #uca, P 2uel *roce o torico in cui la 'olont@ al'ifica di Dio i +anife ta all$uo+o attra'er o Ge ! Cri to. Nono tante le tene(re e le a''er it@, nono tante il *otere del +ale, la al'ezza *enetra nella toria dell$u+anit@ facendola *rogredire e+*re *i! 3Sc5nac:en(urg4. Entra+(e le inter*retazioni circa la al'ezza D 2uella di Paolo, c5e egli a**re e dalla *ri+a co+unit@ e 'ilu**G nel concetto della HMorte di 6no c5e Sal'a /uttiHO e 2uella di #uca D H#a /eologia della -ia della Sal'ezzaH D do're((ero e *otre((ero co+*letar i a 'icenda, co+e due inter*retazioni della te a icona. B ! "#S$SC#%&%' #( %)"*' G#'"+' S)C'+,' () SC"#%%$"), E1G, <"F

%nc5e e lo > 5a((at? 2uella etti+ana 3*er coloro c5e egui'ano il calendario del /e+*io4 corri *onde'a al *ri+o giorno della fe ta di Pa 2ua, i o++i acerdoti D c5e a'e'ano fretta di concludere D i *re+urarono di igillare la to+(a di Ge !, *onendoci a guardia dei oldati ro+ani 3Mt "0, ."D..4. Se ci fo e tato conce o di (irciare nel e*olcro di Ge ! a're++o 'i to c5e, durante la notte, nel cor*o +artoriato dell$uo+o crocifi o are((e tata infu a nuo'a 'ita, una for+a di 'ita c5e il +ondo non a'e'a +ai cono ciuto *ri+a< la /ra figurazione dell$e i tenza. Il ri orto *a G attra'er o le (ende di lino. Il lenzuolo della ua e*oltura con cui era co*erto 'enne la ciato ci'olare 'ia, ed egli *enetrG attra'er o la roccia +a iccia della ua to+(a. Ne uno lo 'ide. Do*o 2ue to fatto, inco+inciarono a circolare delle trane 'oci< alcuni affer+a'ano di a'er a i tito ad un 'iolento terre+otoO altri dice'ano c5e era di ce o un angelo, a'e'a rotolato 'ia il co*erc5io della to+(a, e 'i i era eduto 3Mt "., "D)4. Do*o ciG, la to+(a fu di nuo'o a''olta nel ilenzio.

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H6assato il sabato, Maria di M"gdala, Maria di Giacomo e !alome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Ges " 3Mc 1., 14. #o fecero do*o il tra+onto del ole, do*o lo 5a((at5, 2uindi i negozi a'e'ano ria*erto. Marco continua a de cri'ere< 7i buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole5 <sse dicevano tra loro/ =,hi ci rotoler" via il masso dall(ingresso del sepolcroD?5 Ma, guardando, videro che il masso era gi" stato rotolato via, bench@ %osse molto grande5 <ntrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d(una veste bianca, ed ebbero paura5 Ma egli disse loro/ ='on abbiate pauraK Voi cercate Ges 'azareno, il croci%isso5 L risorto, non * qui5 <cco il luogo dove l(avevano deposto5 Hra andate, dite ai suoi discepoli e a 6ietro che egli vi precede in Galilea5 L" lo vedrete, come vi ha detto?5 <d esse, uscite, %uggirono via dal sepolcro perch@ erano piene di timore e di spavento H 3Mc 1., "D1a4. Il 2uarto e'angeli ta racconta c5e, +entre le altre donne fuggirono 'ia terrorizzate, Maria Maddalena i recG da Si+on Pietro e da Gio'anni, c5e erano na co ti da 2ualc5e *arte a Geru ale++e. R *ro(a(ile c5e i tro'a ero nella ca a del Monte Sion c5e era tata affittata dal gru**o di galilei *er cele(rare la Pa 2ua con Ge !. Maria gli di e c5e a'e'a tro'ato la to+(a 'uota, e c5e il cor*o di Ge ! era co+*ar o. Di e anc5e c5e le era tato detto di riferire ai di ce*oli di recar i in Galilea do'e a're((ero 'i to il Signore. Pieni di ti+ore e curio it@, i due di ce*oli cor ero lungo la trada c5e *orta'a dal 2uartiere degli E eni, attra'er arono la citt@ e la Porta di Gennat5 fino ai giardini *u((lici, e co teggiando il Golgota giun ero alla to+(a. 3G' "T, &4. Gio'anni, c5e era *i! gio'ane e *i! 'eloce, arri'G *ri+a di Pietro alla to+(a, +a ri+a e fer+o ull$u cio *er ri *etto all$anzianit@ di Si+one. HGiunse intanto anche !imon 6ietro che lo seguiva ed entrF nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte5 Allora entrF anche l(altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette H 3G' "T, .D14. Do*o a'er a or(ito l$intera cena, fecero ritorno alla ca a. #eggia+o 2ue to (rano ignificati'o nel -angelo di Gio'anni, a co++ento dell$e'ento *eri+entato< H'on avevano in%atti ancora compreso la !crittura, che egli cio* doveva

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risuscitare dai morti5H 3G' "T, 74. In 'erit@, e non i tiene conto del fatto c5e una realt@ co+*leta+ente nuo'a ia *enetrata nell$ani+a e nella +ente di 2ue ti di ce*oli, P difficile credere c5e l$idea c5e Ge ! fo e Hre u citato nel cor*o u(ito do*o la ua +orteH ia tata conce*ita e tra +e a *ro*rio da loro. Fue ta idea non *uG e ere nata tra gli E eni. I di ce*oli a'e'ano *a ato i giorni *recedenti in un a+(iente e eno a Betania 3la ca a in cui 5anno cele(rato la Pa 2ua4O for e *o ono e erne tati in 2ualc5e +odo influenzati, +a il +odo di *en are degli E eni era +olto di'er o. Per loro, oltanto l$ani+a era i+*ortante in 2uanto i++ortale, +entre il cor*o non a'e'a alcun 'alore. Giu e**e ;la'io ci dice c5e gli E eni erano con'inti c5e il cor*o i deteriora e, in 2uanto la +ateria co+*areO +entre l$ani+a P i++ortale e 2uindi ri+ane *er e+*re 3Giu e**e ;la'io, Guerra giudaica ",1,)4. %nc5e e i fari ei crede'ano nella re urrezione dei +orti, e i *en a'ano c5e are((e a''enuta alla fine dei te+*i. /utta'ia, in 2ue ta +attina di Pa 2ua P ucce o 2ualco a di ina *ettato e enza

*recedenti< un uo+o c5e era +orto P ri orto ed P entrato in una fera e i tenziale co+*leta+ente nuo'a. Maria Maddalena a'e'a eguito i due di ce*oli fino alla to+(a. Pa G di nuo'o accanto al Golgota D i *ali 'erticali u cui erano tate crocifi e le tre *er one i tro'a'ano ancora l@ D ed arri'G ad un giardino *ri'ato in cui ta'a la'orando un giardiniere. Maria ce e i *oc5i gradini ca'ati nella roccia c5e *orta'ano fino all$ingre o della to+(a, e i +i e a *iangere. GuardG dentro la to+(a attra'er o una *iccola a*ertura. Fuando i 'oltG, 'ide un uo+o in ci+a ai gradini. Crede'a fo e il giardiniere. Il *re unto tale le c5ie e< H=7onna, perch@ piangiD ,hi cerchiD?5 <ssa, pensando che %osse il custode del giardino, gli disse/ =!ignore, se l(hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrF a prenderlo?H 3G' "T, 1,4. #$uo+o le di e< HMariaMH Era la 'oce c5e cono ce'a +eglio di ogni altra< H<ssa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico/ =9abbunJK?, che signi%ica/ MaestroK Ges le disse/ ='on mi trattenere, perch@ non sono ancora salito al 6adreB ma v" dai miei %ratelli e dJ loro/ Io salgo al 6adre mio e 6adre vostro, 7io mio e 7io vostro?5 Maria di M"gdala andF subito ad annunziare ai discepoli/ =Ho visto il !ignore? e anche ciF che le aveva dettoH 3G' "T, 1.D114.

1"T

Nel fratte+*o, i di ce*oli a coltarono le e *erienze delle altre donne, +a H Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse H 3#c "), 114. In 2uei te+*i, la te ti+onianza di una donna non a'e'a alcun 'alore econdo la legge e(raica. C&PP&"V) & C).& E1G, GAF

%nc5e e gli e'angeli ti riferi cono a Si+on Pietro l$a**arizione in +odo HfugaceH e enza entrare nei dettagli, *en ia+o c5e il fatto ia real+ente accaduto. Pro(a(il+ente Ge ! enti'a il de iderio di +anife tare la ua 'ittoria ulla +orte al uo di ce*olo *i! entu ia ta D anc5e e de(ole ca*o degli altri eguaci. Pietro a'e'a rice'uto un (rutto col*o *er a'ere rinnegato Ge ! D *er di *i! *er difender i dalle do+ande indi crete ed in i tenti di alcune er'eM Ora *erG Ge ! a'e'a (i ogno della colla(orazione e della naturale *redi *o izione al co+ando di Pietro. Nono tante la fragilit@ di 2ue to ca*o degli a*o toli, Ge ! 5a te ti+oniato la ua fiducia in lui< H!imone, !imone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il granoB ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua %edeB e tu, una volta ravveduto, con%erma i tuoi %ratelli H 3#c "", &1D&"4. R *ro(a(ile c5e 2ue ta a**arizione ia a''enuta di do+enica, *ri+o giorno inter+edio della fe ta di Pa 2ua econdo il calendario del /e+*io. ;or e Ge ! P a**ar o *oco do*o il ritorno di Pietro dalla to+(a 'uota. C/ ) Q$#+,# &# ,',#C# E1G, G!F

C5e effetto a'e'a a'uto il +e aggio c5e Ge ! a'e'a in'iato ai Dodici tra+ite le 2uattro donne c5e i erano recate alla to+(a e anc5e tra+ite Maria Maddalena= 3Il co+ando, cioP, di recar i in Galilea4. #a >de(acle? del Golgota a'e'a +e o i di ce*oli otto 5oc:O 2ue to tato non *ote'a e ere u*erato olo *er un H entito direH. #e affer+azioni delle donne erano e+(rate confu e ed incoerenti. Neanc5e una u**o ta H'i ioneH di Pietro a'e'a a'uto la forza di ri+etterli in *iedi. Ge ! do'e'a agire, e do'e'a agire in fretta. I due di ce*oli c5e erano rientrati di fretta a Geru ale++e da un 'illaggio *re o E++au a'e'ano raccontato di a'er 'i to Ge ! e di a'ere *ezzato il *ane con lui. Fue to era +oti'o ufficiente *er fare riunire gli 6ndici, con a ca*o Pietro. Inoltre, inizia'ano a circolare 'oci *ericolo e ed allar+anti. Si dice'a c5e le autorit@ e(raic5e attri(ui ero la co+*ar a del cor*o di Ge ! ad un furto notturno dei di ce*oli 3cf. Mt

1"1

"1, 11D1&4. E i erano terrorizzati D gli e'enti degli ulti+i giorni erano tati terri(ile. ;acendo i coraggio l$un l$altro, i riunirono 'er o era nella ca a degli E eni do'e a'e'ano cele(rato la Pa 2ua. S(arrarono le *orte *er entir i *i! *rotetti, *erc5C a'e'ano *aura dei *otenti acerdoti adducei c5e 'i'e'ano nei *re i 3cf. G' "T, 174. %ll$i+*ro''i o 'edono Ge ! in +ezzo a loro, c5e li aluta con il cla ico HS5alo+ aleic5e+MH D Pace a 'oiM H !tupiti e spaventati credevano di vedere un %antasma5 Ma egli disse/ =6erch@ siete turbati, e perch@ sorgono dubbi nel vostro cuoreD Guardate le mie mani e i miei piedi/ sono proprio ioK >occatemi e guardateB un %antasma non ha carne e ossa come vedete che io ho?5 7icendo questo, mostrF loro le mani e i piedi5 Ma poich@ per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupe%atti, disse/ =Avete qui qualche cosa da mangiareD?H 3#c "), &.D)14. /utta'ia, a 2ue ta a**arizione non erano *re enti tutti i dodici. Manca'ano Giuda e /o++a o, detto Didi+o 3ge+ello4. Gli e'angeli ti *erG non dicono do'e i tro'a e in 2uel +o+ento. In (a e alla e2uenza delle fe ti'it@ (a ate ulla inter*retazione della /ora5 dei fari ei e dei acerdoti del /e+*io, in 2ue to *ri+o giorno della etti+ana di Pa 2ua i do'e'ano *ortare al /e+*io i *ri+i co'oni del raccolto annuale di grano. R co A c5e 'eni'a inter*retato il co+ando del Pentateuco< H7al giorno dopo il sabato, cio* dal giorno che avrete portato il covone da o%%rire con il rito di agitazione, conterete sette settimane complete5 ,onterete cinquanta giorni %ino all(indomani del settimo sabato e o%%rirete al !ignore una nuova oblazioneH 3#' "&, 1,D1.4. Il Hco'one da offrireH 'iene detto HO+erH in e(raico, e il *eriodo di ette etti+ane 'iene c5ia+ato Hconta dell$O+erH. %l ter+ine di 2ue to *eriodo di te+*o i cele(ra la ;e ta delle Setti+ane. #e *arole della /ora5 Hdal giorno do*o il a(atoH 5anno a'uto due di'er e inter*retazioni< I sadducei inizia'ano a contare i ,T giorni dalla do+enica eguente lo 5a((at5 della etti+ana di Pa 2ua. I farisei con idera'ano il *ri+o giorno di Pa 2ua 32uello in cui i cele(ra'a il eder, *erc5C in e(raico anc5e i giorni di fe ta 'engono detti H 5a((at5H4 co+e lo 5a((at5 cui i riferi ce la /ora5, ed inizia'ano 2uindi a contare a *artire da 2uel giorno 3co+e fanno ancora oggi tutti gli e(rei4. Poic5C in 2uell$anno la Pa 2ua

1""

ricorre'a il giorno di 5a((at5, non e i te'a di cordanza tra i due gru**i D entra+(i *oterono offrire il rito di agitazione dei co'oni lo te o +o+ento. Per gli esseni, la /ora5 i riferi'a allo 5a((at5 do*o i ette giorni di Pa 2ua. Inizia'ano la conta dell$O+er la do+enica, cin2ue giorni do*o il ter+ine della loro etti+ana di Pa 2ua. Di fatto, gli e eni cele(ra'ano la loro fe ta delle Setti+ane ette giorni do*o i fari ei ed i adducei. Poic5C gli e eni non *arteci*a'ano alle funzioni nel /e+*io, P *ro(a(ile c5e e i egui ero la ceri+onia all$interno delle loro co+unit@. Nel 2uartiere del Cenacolo, do'e 'eni'a eguito il calendario e eno, e i i radunarono do*o la etti+ana di Pa 2ua *er il rito dell$agitazione dei co'oni. /o++a o era 'enuto *er cele(rare con gli altri 2ue ta fe ta. Fuando egli, di ce*olo concreto e reali ta, udA le H torieH di Maria di Magdala e di Pietro D c5e affer+a'ano di a'er 'i to Ge ! 'i'o D for e a'r@ detto< HO5, Maddalena *ro(a(il+ente P i terica e Pietro P uno c5e i entu ia +a facil+ente, e crede di 'edere 2ual ia i co a. Io, in'ece, to con i *iedi *er terra D un reali taM H !e non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederFH 3G' "T, ",4. Grazie a Dio, anc5e in 2uei te+*i e i te'ano *er one co+e /o++a oM Do*o la ceri+onia di >agitazione dei co'oni?, gli 6ndici i radunarono nella > ala u*eriore? della ca a. #e *orte erano (arrate. HVenne Ges , a porte chiuse, si %ermF in mezzo a loro e disse/ =6ace a voiK? H 3G' "T, ".4. Poi i a''icinG a /o++a o e gli di e< HMetti qua il tuo dito e guarda le mie maniB stendi la tua mano, e mettila nel mio costatoB e non essere pi incredulo ma credenteK?5 9ispose >ommaso/ =Mio !ignore e mio 7ioK?5 Ges gli disse/ =6erch@ mi hai veduto, hai creduto/ beati quelli che pur non avendo visto crederannoK H 3G' "T, "0D"74. Durante uno di 2ue ti incontri, Ges ri"adD agli 2ndici di recarsi in Galilea , do'e lo a're((ero ri'i to. Egli decise il monte do'e si sare""ero incontrati , ed anc5e il +o+ento. ;or e cel e uno dei giorni inter+edi della conta dell$O+er. Pa ati i giorni della fe ta di Pa 2ua, gli 6ndici la ciarono Geru ale++e *er recar i in Galilea. %rri'arono *re o il lago do*o &D) giorni di 'iaggio. %lcuni tornarono alle loro ca e, altri re tarono a Cafarnao, *re o la ca a di Pietro, do'e ua +oglie e ua uocera li accudi'ano. Il ",a giorno D a +et@ del *eriodo della conta dell$O+er D a're((e a'uto luogo l$incontro con

1"&

Ge !. Poic5C +anca'ano ancora dei giorni, +olti dei di ce*oli deci ero di +etter i a *e care. In un ca*itolo u**le+entare del -angelo di Gio'anni, 'iene ri*ortata un ulteriore a**arizione di Ge !< H7isse loro !imon 6ietro/ =Io vado a pescare?5 Gli dissero/ =Veniamo anche noi con te?5 Allora uscirono e salirono sulla barcaB ma in quella notte non presero nulla H 3G' "1, "D&4. #a tradizione dice c5e i ette di ce*oli *e carono alle ette fonti di MaDgadan 3/a(g5a4, do'e erano oliti andare i *e catori di Cafarnao. %ncora oggi ono 'i i(ili dei gradini ca'ati nella roccia c5e *ortano gi!, fino all$ac2ua. Si narra c5e Ge ! ia a**ar o *ro*rio u 2ue ti gradini ai di ce*oli c5e rientra'ano do*o una notte di *e ca infruttuo a. .D.D.D foto.D.D.D 3confrontare il racconto della *ellegrina Egeria, circa &1& d.C.., nel 'olu+e Fuinto -angeloH4 HQuando gi" era l(alba Ges si presentF sulla riva, ma non si erano accorti che era Ges 5 Ges disse loro/ "Aiglioli, non avete nulla da mangiareD" Gli risposero/ "'o"5 Allora disse loro/ "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete"5 La gettarono e non potevano pi tirarla su per la gran quantit" di pesciH 3G' "1, )D.4. E i contarono 1,& gro i *e ci. Il di ce*olo c5e Ge ! a+a'a non a'e'a *i! du((i< #$uo+o c5e i tro'a'a u 2uello coglio altri non era c5e Ge !. Fuando i *e catori, tu*efatti, e((ero +angiato *ane e *e ce con Ge !, egli ri'elG loro la ragione della ua a**arizione. Per tre 'olte interrogG Pietro, ca*o di 2ue to gru**o di di ce*oli, *er cono cere il uo a+ore< HSi+one, figlio di Giona, +i a+i tu *i! di co toro=H Poi Ge ! affidG a Pietro il co+*ito c5e gli a'e'a gi@ *ro+e o a Ce area di ;ili**o 3cf. Mt 1., 1.4. Gli c5ie e di *render i cura del uo gregge ora gi@ nu+ero o. Pro*rio a MaDgadan 3/a(g5a4, *ri+a del *ri+o +iracolo della +olti*licazione dei *ani, lBe'angeli ta Marco dice c5e Ge !< Hsi commosse per loro, perch* erano come pecore senza pastoreH 3Mc ., &)4. %de o d@ loro un *a tore. Oggi, in 2uel luogo i tro'a una ca**ella detta H+en a C5ri tiH. Do*o 2ua i "TTT anni, il Pa*a Paolo -I i P *ro trato u 2ue ta *ietra. Fue ta a**arizione nei *re i del +are non fu *erG 2uella *u((lica e olenne, *er la 2uale Ge ! a'e'a ordinato agli 6ndici di recar i in Galilea.

1")

0/ I& S G2I3% APPAR; S%LA ;%L3A:

A PI5 0I 4I&A2 4 &3% #RA3 LLI I& 2&A

Nel -angelo di Matteo, leggia+o< HGli :ndici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Ges aveva loro %issatoH 3Mt "1, 1.4. Si ritiene c5e 2ue to +onte i tro'a e nelle 'icinanza di Cafarnao, *ro(a(il+ente in un luogo in cui gi@ +olte 'olte i era incontrato con i uoi di ce*oli. Su /a(g5a i innalza >l$Ere+o ? do'e, econdo la croni ta *i! antica di 2uella regione, Egeria, era tato *redicato il Ser+one della Montagna. Da 2uel luogo, i 'ede *er intero il lago Iinneret, c5e gli ara(i c5ia+ano Hocc5io di DioH. In *ri+a'era, il +onte i rico*re con un +anto +era'iglio o di fiori di ca+*o. #a notizia circa un incontro *reannunciato con il 8i orto i diffu e tra i fratelli in Galilea. #a data cade'a *ro(a(il+ente a +et@ del *eriodo della conta dell$O+er, cioP ", giorni *ri+a della ;e ta delle Setti+ane. Il giorno fi ato, gli 6ndici i riunirono in ie+e con ,TT HfratelliH, alcuni dei 2uali *ro(a(il+ente 'eni'ano da Nazaret5. Nella *ri+a lettera ai Corinzi, critta da Paolo all$incirca nell$anno ,,, egli dice c5e la +aggior *arte di 2ue ti fratelli D te ti+oni i+*ortanti della re urrezione D erano ancora in 'ita nel +o+ento in cui 'eni'a critta la letteraO 3cf. 1Cor 1,, .4. %ll$i+*ro''i o, ul +onte cade un *rofondo ilenzio. Ge ! era lAM Matteo dice< H Quando lo videro, gli si prostrarono innanziB alcuni perF dubitavano H 3Mt "1, 104. Di certo a du(itare non furono gli 6ndici. H< Ges , avvicinatosi, disse loro/ "Mi * stato dato ogni potere in cielo e in terra5 Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del 6adre ed del Aiglio e dello !pirito !anto, insegnando loro ad osservare tutto ciF che vi ho comandato5 <cco, io sono con voi tutti i giorni, %ino alla %ine del mondoH 3Mt "1, 11D"T4. %i di ce*oli dun2ue da$ il +andato di andare e a++ae trare. Il (atte i+o era il egno dellBiniziazione +ediante la 2uale i entra'a nella co+unit@ +e ianica. I ,TT fratelli *ortarono il loro +e aggio ai ri *etti'i 'illaggi in Galilea. Do*o *oco, i for+arono co+unit@ di credenti in Ge ! a Cafarnao, Nazaret5, Cana e D ull$altra *onda del Giordano D a Batanea e Bet5 aida. Sor ero anc5e co+unit@ cri tiane di lingua greca nelle regioni *agane della Deca*oli. Gli 6ndici co+*re ero il co+anda+ento di Ge ! co+e un in'ito ad i+*egnar i in atti'it@ di e'angelizzazione a li'ello +ondiale.

1",

Pietro ed %ndrea la ciarono il *ae e natAo 3Bet5 aida4. % Cafarnao ri+a e oltanto la uocera di Pietro. Sua +oglie, in'ece, lo egui'a *e o 3cf. 1Cor 7, ,4. E i la ciarono la loro atti'it@ di *e catori< do'e'ano di'entare *e catori di uo+ini. Gli 6ndici *artirono dalla Galilea e alirono le colline di Geru ale++e. / I&%L3R APPAR; A GIA4%M%, A2I&0I A 3233I GLI AP%S3%LI

E1G, ?F/ Giaco+o, c5e Paolo c5ia+a anc5e il Hfratello del SignoreH 3Gal 1, 74 di'enne il *ri+o 'e co'o della co+unit@ giudeoDcri tiana in Geru ale++e. ;iglio +aggiore di Giu e**e, non era icura+ente uno dei Dodici. Era *ro(a(il+ente il *ri+ogenito del clan di Ge !, c5ia+ato HDe *o SnoiH 3*arenti del $de *ote $ D il ca*o4. Mentre gli 6ndici i reca'ano in Galilea, i *uG *en are c5e Giaco+o e le donne iano re tati a Geru ale++e. Nel uo critto, Paolo fa una di tinzione tra i HDodiciH e gli H%*o toliH. /utti coloro c5e erano tati te ti+oni della re urrezione di Ge ! li c5ia+a a*o toli. Giaco+o, fratello di Ge !, era tra 2ue ti. Co+e Pietro, e((e il *ri'ilegio di a i tere *er onal+ente ad una a**arizione del Signore. Cono cia+o i dettagli da un$unica citazione tratta da un 'angelo giudeoDcri tiano, di cui il te to co+*leto non P giunto fino ai no tri giorni. #a citazione, c5e fu *re er'ata *er noi grazie al *adre della C5ie a Girola+o, forni ce delle infor+azioni *rezio e.

GIR%LAM% S4RI; 0I GIA4%M%

Nel uo li(ro >De -iri Illu tri(u ?, Girola+o cri'e< HIl -angelo c5ia+ato H econdo gli E(reiH, c5e 5o tradotto di recente in latino e greco do*o a'er *arlato della re urrezione del Signore dice< H;7opo che il !ignore ebbe consegnato al servo del !acerdote il panno di lino, egli andF da Giacomo e si mani%estF a lui5 7opo aver bevuto dalla coppa del !ignore,

1".

Giacomo aveva %atto il voto di non mangiare pi pane %inch@ non avesse visto colui che ritorna da coloro che si sono addormentati5 !ubito dopo, il !ignore gli disse/ porta qui un tavolo con del pane5 6rese il pane, pronunziF la benedizione e lo diede a Giacomo il giusto dicendogli/ Aratello mio, mangia il tuo pane, perch@ il Aiglio dell(:omo * risorto da coloro che si sono addormentati" 3MP# "&,.)"W&4. Fui 'iene detto c5e Giaco+o, do*o a'er (e'uto dal calice del Signore, fece il 'oto di non +angiare *i! *ane finc5C non lo a'e e 'i to ri orgere dai +orti. R difficile ta(ilire l$e atto ignificato di 2ue tBaffer+azione tratta dal 'angelo a*ocrifo degli E(rei. Da un te to u eguente di Ege i**o a**ia+o c5e Giaco+o era un a ceta. Secondo +e, egli era, co+e +olti altri *arenti di Ge !, 'icino al +odo di *en are degli E eni. Inoltre, da 2ue ta citazione e+(ra c5e Giaco+o fo e *re ente all$6lti+a Cena di Ge !. Po ia+o dire 2ua i con certezza c5e P tato Giaco+o D co+e negli anni *recedenti D ad affittare la grande ala al *iano u*eriore nella ca a ul Monte Sion. Fue ta conne ione ricono ciuta gi@ antica+ente tra Giaco+o e i circoli E eni *iega la ua *o izione rile'ante all$interno della *ri+a co+unit@ giudeoDcri tiana. Il -angelo a*ocrifo di /o++a o +ette 2ue te *arole in (occa a Ge !< HNel luogo do'e 'i rec5erete, incontrerete Giaco+o, *er +ezzo del 2uale furono creati il cielo e la terraH 3'er . 1"4. Pro(a(il+ente 2ue to gru**o a'e'a fa+iliarit@ con le circo tanze in cui a**ar'e Ge !, co+e 'engono narrate nella #ettera ai Corinzi. Co a 'iene ri*ortato ora nel -angelo degli E(rei= Se+(ra c5e Giaco+o, contraria+ente agli altri, non ia tato con'olto dalla +orte e crocifi ione di Ge !. Egli era con'into c5e a're((e ri'i to di nuo'o uo fratello. E endo un a ceta, e cono ciuto co+e tale, cercG di fronteggiare gli a''eni+enti a''er i tra+ite la continenza. Fue to include'a l$a ten ione dal *ane, i+(olo del *a to. #a cena dell$a**arizione di Ge ! denota una gioio a fa+iliarit@ tra i due fratelli< H;ratello, *orta 2ui un ta'olo con del *aneMH I due i reclinarono accanto al ta'olo, co+Berano oliti fare a Nazaret5. Ge ! *re e il *ane e *ronunciG la (enedizione< H 8enedetto sei tu, !ignore

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7io, 9e dell(:niverso, che %ai nascere il pane dalla terra.H Poi Ge ! *ezzG il *ane, ne diede un *ezzo al fratello e gli di e D for e in tono gioco o< H;ratello +io, ora *uoi ri+angiare il *ane, *erc5C il ;iglio dell$6o+o P ri orto.H Giaco+o, c5e a 'olte era tato cettico nei confronti del uo fratella tro *i! *iccolo 3cf. G' 0, ,4, da 2ue to +o+ento i dedicG co+*leta+ente ad annunciare il -angelo nel +ondo. Paolo cri'e nella ua #ettera ai Corinzi c5e Ge ! in eguito Ha**ar'e a tutti i uoi a*o toliH. % *arte i Dodici, c5i altri fu te ti+one della re urrezione di Ge != 6no di 2ue ti fu Giaco+oO l$altro fu lo te o Paolo, c5e i c5ia+a Ha(ortoH 31Cor 1,, 14. %nc5e Barna(a 'iene c5ia+ato a*o tolo. Mattia e Bar a((a 3cf. %t 1, "&4 *otre((ero gi@ a'er fatto *arte a 2uel te+*o di 2uel gru**o di a*o toli. Ci are((ero anc5e i due di ce*oli di E++au 3#c "), 1&4. %lcuni autori credono c5e i due 3*adre e figlio=4 fo ero *arenti di Ge !. Cleo*a , *ro'eniente da Nazaret5, 3#c "), 114 are((e il fratello +inore di Giu e**e 3cognato di Maria4, e l$altro di ce*olo are((e uo figlio Si+one. Fue t$ulti+o, cugino di Ge !, di'enne il econdo 'e co'o di Geru ale++e do*o il +artirio di Giaco+o fratello di Ge ! nel ." d.C. Do*o la ri'olta fallita e la di truzione del /e+*io, i giudeoDcri tiani, c5e erano fuggiti a Pella, ritornarono e Si+one co truA la inagoga giudeoDcri tiana ul Monte Sion, 3di cui una *arte P ri+a ta fino ai no tri giorni4. DallBe*oca dei Crociati, 2ue to *o to 'iene erronea+ente c5ia+ato H/o+(a di Da'ideH. /ale Si+one, anc5e lui a*o tolo, *uG a'er raccontato a #uca la ua e *erienza ad E++au O co A #uca 5a la ciato *er noi 2uel (elli i+o (rano di 2uella a**arizione di Ge !. :/ LIAS4 &SI%& 0I G S5 #a conta dell$O+er a'e'a raggiunto il 2uarante i+o giorno. Secondo il racconto di #uca negli %tti degli %*o toli, e i i radunarono di nuo'o con Ge ! *er una cena di addio. ;or e tale incontro a''enne nella grotta dellBEleona, o a Betania. Durante il *a to, Ge ! a++onA i uoi di ce*oli< HOrdinF loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del 6adre =quella, disse, che voi avete udito da me/ Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in !pirito !anto;avrete %orza dallo !pirito !anto che scender" su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la !amaria e %ino agli estremi con%ini della terra?5 7etto questo, %u elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardoH 3%t 1, )D74.

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#a tradizione colloca l$a cen ione ul Monte degli 6li'i 3I+(o+on4, do'e lo 'idero *er l$ulti+a 'olta. In 2ue to luogo orge oggi la C5ie a dell$% cen ione. HAllora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli :livi, che * vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato 3circa 1TT +4H 3%t 1, 1"4. #a ca a ul Monte Sion era ancora a loro di *o izione. Se+(ra c5e #uca, 'i itando Geru ale++e, cono ce e la ala del *iano u*eriore di 2uella ca a, *oic5C 'i fa riferi+ento< H <ntrati in citt" salirono al piano superiore #eis to h.peroon$ dove abitavanoH 3%t 1, 1&4. #e due fa+iglie di Ge !, 2uella naturale e 2uella dei uoi di ce*oli, le 2uali erano tate in conflitto durante l$atti'it@ *u((lica di Ge !, i riunirono ancora una 'olta. H>utti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Ges e con i %ratelli di lui H 3%t 1, 1)4. Con la ua +orte, Ge ! a'e'a ricongiunto le ue due fa+iglie. Gli 6ndici, c5e do*o l$elezione di Mattia di'ennero di nuo'o i Dodici, *ortarono 2ue to +e aggio nuo'o in tutto il +ondoO i fratelli di Ge ! e ua +adre re tarono in /erra Santa, for+ando la (a e della C5ie a giudeoDcri tiana D la HC5ie a della circonci ioneH e la HC5ie a delle nazioniH 3Eccle ia ex Circu+ci ione et Eccle ia ex genti(u 4. /utta'ia il grande e'ento ui cui *oggia lo 'ilu**o di entra+(e le c5ie e fu la di ce a dello S*irito nella Penteco te.
</ L9 ; &3% 0 LLA P &3 4%S3

;inal+ente la Conta dell$O+er era giunta al cin2uante i+o giorno. Era inco+inciata un$altra fe ta i+*ortante< la ;e ta delle Setti+ane 3Penteco te V S5a'uot4. R una fe ta agricola 3le *ri+e *ig5e raccolte a Pa 2ua, ora era +aturato il grano4. R anc5e una fe ta in cui i ricorda la #egge 3/ora54 donata ul Monte Sinai. Pa ati i cin2uanta giorni 3in latino< et cu+ co+*leretur die Penteco te 4, Hsi trovavano tutti insieme nello stesso luogoH 3%t ", 1O cf. %t 1, 1,< il numero delle persone radunate era circa centoventi$. % 2uale delle due ;e te delle Setti+ane cele(rate nell$anno &T d.C. i riferi ce il te to= Secondo il calendario del /e+*io, la ;e ta delle Setti+ane a'e'a gi@ a'uto luogo nel /e+*io. #$e'ento 2ui de critto a''enne in'ece nella tanza u*eriore 35S*eroon4 della ca a ul Monte Sion. Per dieci giorni i 1"T eguaci di Ge ! i riunirono in *reg5iera,

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attendendo il Paraclito c5e era tato loro *ro+e o. #a data incerta ri*ortata dagli %tti *otre((e riflettere la confu ione circa le date della fe ti'it@ *re'alenti in 2uel te+*o. #a ;e ta delle Setti+ane econdo il calendario olare degli E eni cade'a do*o 2uella cele(rata al /e+*io. Il te to e+(ra riflettere 2ue te differenze. #a tradizione di Geru ale++e *i! antica indica la Stanza Su*eriore 3Cenacolo4 ul Monte Sion co+e luogo in cui ugli a*o toli 'enne effu o lo S*irito Santo. C5i erano 2uegli uo+ini ti+orati di Dio 3andre eula(ei 4 3%t ", ,4 c5e i erano radunati a Geru ale++e da ogni luogo= Molte tracce e+(rano di nuo'o 2ui indicare c5e il ter+ine di #uca HEula(ei H ia la traduzione dall$e(raico H9a idi+H. Inoltre, 2ue to ter+ine 'iene anc5e u ato in riferi+ento agli E eni. In (a e alle 'arie de crizioni, e+(ra c5e la fe ta cele(rata dagli a*o toli non e((e luogo nel /e+*io, +a nel 2uartier generale degli E eni. Per 2ue to +o'i+ento, la ;e ta delle Setti+ane era *rinci*al+ente il rinno'are l$%lleanza. PerciG, e i i raduna'ano a Geru ale++e da ogni luogo. #$%ntica %lleanza del Monte Sinai era di'enuta, grazie al loro fondatore HMae tro di Giu tiziaH, la HNuo'a %lleanzaH. Fue to concetto di HNuo'a %lleanzaH fu adottato dai *ri+i cri tiani. %nc5e il riferi+ento al i+(oli +o delle Hlingue di fuocoH tro'a ri contro nei te ti di Fu+ran. R anc5e *o i(ile c5e le nu+ero e *i cine *er i (agni rituali tro'ate ul Monte Sion fo ero utilizzate *er la ceri+onia di iniziazione dei *ri+i eguaci di Ge !. -iene detto c5e, do*o il di cor o *enteco tale di Pietro, 'ennero (attezzate circa &TT *er one 3%t ", )14. Inoltre, il grande nu+ero di acerdoti 3a**artenenti alla fa+iglia dei Io5ani+, di cendenti di %ronne4 i 2uali Haderivano alla %ede" 3%t ., 04 non la cia du((i circa la loro a**artenenza al +o'i+ento degli E eni. %lcuni autori credono c5e la #ettera agli E(rei fo e indirizzata agli E eni di cendenti della Ca a di #e'i. 6na delle co e *i! or*rendenti riguardanti la truttura della *ri+a co+unit@ P il fatto c5e e a a((ia adottato un i te+a ociale ti*ico degli E eni D la co+unione dei (eni. Fue to non era un co+anda+ento di Ge !O ne un altra co+unit@ cri tiana orta in altri luog5i 5a +ai i+itato la *ri+a co+unit@ giudeoDcri tiana in 2ue to fatto. Il +oti'o di 2ue ta co+unione dei (eni *uG tro'ar i nel non 'oler e ere +eno zelanti nella genero it@ ri *etto ai 'icini E eni. Entra+(i i gru**i crede'ano c5e era giunta la fine dei te+*i, e c5e 2uindi non 'ale e la *ena dare i+*ortanza alle co e +ateriali. Mentre *er gli E eni +ettere i

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(eni in co+une era una condizione nece aria e *ri+aria, nella co+unit@ cri tiana +e ianica del Monte Sion, 2ue to era un fatto 'olontario 3cf. %t ,, )4. Se+(ra c5e i fratelli di lingua greca non a((iano *arteci*ato a 2ue ta +e a in co+une dei (eni. Fuando la Paru ia 3 econda 'enuta di Cri to4 tarda'a a +anife tar i, 2ue ti zelanti del Monte Sion i tro'arono in difficolt@ finanziarie. Paolo con iderG co+e uo i+*egno di fratello cri tiano 2uello di u**ortare 2ue ti H anti *o'eriH in Geru ale++e tra+ite una erie di collette donate da fratelli delle co+unit@ in Grecia ed in % ia Minore. Ma l$ideali +o della *ri+a co+unit@ *ortG D nei ecoli ucce i'i D +olti ordini religio i a ta(ilire, econdo +oti'azioni religio e e rinuncia *er onale V a l$i+itazione di 2ue ta *ri+a co+unit@ co+e e *re ione della loro totale con acrazione a Dio< H>utti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comuneB chi aveva propriet" e sostanze le vendeva e ne %aceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno5 Hgni giorno tutti insieme %requentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicit" di cuore, lodando 7io e godendo la simpatia di tutto il popolo5 Intanto il !ignore ogni giorno aggiungeva alla comunit" quelli che erano salvatiH 3%t ", ))D)14.

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PIL%G% Il lettore a'r@ notato c5e il te to delle citazioni (i(lic5e in entra+(e le ezioni del +io la'oro non ono tate analizzate con +etodo critico, +a ri*ortate co A co+e ono riferite nelle Scritture. #Batteggia+ento nei confronti di 2ue te citazioni lo la cio alla di crezione *er onale di ogni lettore. Nella toria della creazione, co+e in 2uella della al'ezza, incontria+o da un lato lBE ere o*rannaturale ed infinito, 0io che !enedice V e dallBaltro, il 0io che Sal'a. Il Dio c5e (enedice 'olge la ua (ene'olenza 'er o la ua creazione, il Dio c5e al'a inter'iene nello 'ilu**o della ua creazione. Il Dio c5e (enedice 5a +e o la ua legge in tutte le co e *er *re er'are e 'ilu**are la natura. Se i accetta la teoria del Big Bang *o ia+o *en are c5e con il Big Bang Egli 5a tra +e o ad ogni co a la legge della cre cita co icc5C attra'er o +ilioni di anni, la creazione te a i P *otuta e'ol'ere gradual+ente a *artire dalle di'er e for+e di e eri 'i'enti fino alla for+a *i! alta, lBe ere u+ano. Il Dio c5e (enedice *re iede o*ra ogni co a con il uo *otere 'i'ificante. /utta'ia, nella toria della al'ezza, Dio i +o tra anc5e co+e Sal'atore, co+e colui c5e inter'iene in alcuni +o+enti *ecifici a dare un nuo'o orienta+ento alla toria te a. %llora il Big Bang in e te o fu un inter'ento di Dio. Ma *oi Dio la ciG c5e la creazione egui e il uo cor o e'oluti'o econdo le leggi c5e egli te o 'i a'e'a *o to. Do*o c5e la creazione e((e raggiunto una certa +aturit@, di'enendo ca*ace di intendere la fera *irituale, Dio > offiG? nel *ri+o e ere u+ano il uo *irito, uno *irito dotato di *en iero e li(ero ar(itrio. Dio inter'enne di nuo'o e in'iG nella terra di Caanan A"ramo, *er renderlo il ca*o ti*ite di un *o*olo orientato 'er o Dio. Egli al'G il uo *o*olo con (raccio te o e *otente dalla c5ia'it! dBEgitto, *ortandolo alla /erra Pro+e a. ;u una deci ione di Dio c5e uo ;iglio a u+e e la for+a u+ana nel eno della -ergine Maria. E 2uando il figlio offrA e te o ulla croce *er lBe *iazione dellBu+anit@, Dio ri'elG una nuo'a for+a di 'ita nel +i tero della re urrezione. Egli inter'err@ ancora una 'olta alla fine dei te+*i. Ne uno a 2uando 2ue to a''err@, ne++eno il ;iglio dellB6o+o. Il Dio c5e (enedice e o tiene *uG e ere afferrato

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attra'er o la cono cenza u+ana ac2ui ita dallBe *erienzaO il Dio c5e al'a ed inter'iene con +iracoli *uG e ere co+*re o olo tra+ite la fede. I te+*i +oderni non credono ai +iracoli. #Buo+o +oderno c5erni ce 2ue ta realt@. Ma i +iracoli a''engono anc5e oggi. 8ifiutare tutte le *ro'e fornite da te ti+oni attendi(ili e2ui'ale a negare un ri ultato ancora *ri+a c5e i inco+inci ad in'e tigarlo. Se i +iracoli ono definiti co+e e'enti c5e nella natura non *o ono a'ere luogo, allora ne++eno i +iracoli raccontati nella Bi((ia ono accaduti. Se i ritiene a *riori c5e P i+*o i(ile c5e un +orto ri orga a nuo'a 'ita, allora ne++eno Ge ! P +ai ri orto dai +orti< tutti 2uelli c5e lB5anno 'i to con i loro occ5i 5anno ri*ortato il fal o, delle illu ioni. In anni recenti, gli tudio i del >Qe u Se+inar? c5e i incontrano in California 5anno raggiunto 2ue ta conclu ione. E i e+(rano +uo'er i in fere eteree di razionali +o. Noi c5e ci tro'ia+o nella terra della Bi((ia cerc5ia+o di tenere i *iedi (en ancorati alla terra. Ci ia+o re i conto c5e 2ui ono a''enuti fatti c5e 'anno (en al di l@ della co+*ren ione u+ana. Solo la fede ha una risposta . Sia+o *erG co cienti c5e ne un argo+ento, *er 2uanto *lau i(ile e con'incente, a*r@ *er uadere una *er ona c5e non 'uole accettare co+e realt@ dei fatti o*rannaturali. Colui c5e crede non 5a (i ogno di *iegazioni. Egli cono ce i ri c5i della fede. #a ua razionalit@ e la ua +ente lo *o ono acco+*agnare fino ad un certo *unto. Poi di fronte a lui i a*re un a(i o *rofondo< *er attra'er arlo, la ricerca u+ana non P ufficiente. Colui c5e o a altare attra'er o lBa(i o i tro'a ulla terra fer+a della fede 3Iier:egaard4. Egli crede, *erc5P 'uole credere. Egli crede, *erc5C oltanto credendo la ua 'ita *uG a'ere un en o ed uno co*o. %**oggiato dalla ua fede, egli attra'er a il ca++ino della 'ita con gioia e *eranza.

BIB#IOG8%;I% IN I/%#I%NO
1/ LIam"iente e"raico del primo cristianesimo:

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%PPENDICI

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