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domenica 1 luglio 2007

PRIMO PIANO
IL CASO

SPAZZATURA

| Landolfi e Cosentino: chiediamo le dimissioni non per l'inchiesta, ma per le


responsabilità politiche
NAPOLI.

La CdL non demorde: «Via Bassolino»


& VELENI
Le perplessità manifestate dal capo della Protezione civile potrebbero indurlo a
lasciare
LA SITUAZIONE
La Casa delle Libertà non molla e la richiesta è unanime: «Bassolino deve
dimettersi». Il tutto nonostante il governatore, nella conferenza stampa di
venerdì, abbia fatto chiaramente capire di non essere disposto a scendere da
cavallo. «Rimango senza parole: Bassolino deve dimettersi e deve farlo subito -
afferma Ciro Alfano, commissario provinciale napoletano dell'Udc -. Il problema
non riguarda i suoi procedimenti penali o gli avvisi di garanzia, bensì la
politica della cosa pubblica che in questi anni ha attuato in Campania, partendo
dal disastro ambientale collegato all'emergenza rifiuti. Il mio è un discorso
squisitamente politico. Rispetto il lavoro della magistratura, che deve giudicare.
La politica deve gestire i problemi delle comunità». A giudizio di Nicola
Cosentino (nella foto), coordinatore campano di Forza Italia, «la richiesta non è
legata all'inchiesta giudiziaria, sulla quale sarà la magistratura a pronunciarsi,
ma al giudizio politico che noi diamo su un centrosinistra che, a nostro avviso,
ha fallito completamente. E, proprio per questo, non si può non puntare il dito
contro chi ha contribuito a mettere su questo sistema di potere che soffoca le
possibilità di crescita della regione». A giudizio del parlamentare azzurro «a chi
dice che siamo in emergenza, rispondo che qui siamo già oltre, abbiamo davanti un
autentico disastro. E questo per responsabilità che sono chiare da tempo». Infine,
Mario Landolfi, responsabile campano di An: «Noi non chiediamo le dimissioni del
presidente della Regione Campania per l'inchiesta giudiziaria che lo vede
coinvolto, ma per le sue responsabilità politico-gestionali che hanno ridotto la
Campania in uno stato davvero umiliante. Certo, sarebbe ingiusto scaricare la
croce esclusivamente su di lui, vista la presenza di una coalizione estremamente
lacerata della quale Bassolino è in principale protagonista. Il governatore ha
diverse colpe politiche, compresa quella di avere dato alla città di Napoli un
sindaco non all'altezza della situazione».

| Il prefetto di Napoli appare l'unica, eventuale alternativa in caso di


dimissioni del delegato governativo

Bertolaso riflette, pronto Pansa


NAPOLI. L'insofferenza del commissa-

rio straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso (nella


foto), potrebbe avere toccato dei livelli di non ritorno. E se il capo della
Protezione civile decidesse di abbandonare baracca e burattini e tornare al
proprio ruolo originario, a quel punto il prefetto di Napoli Alessandro Pansa
potrebbe essere il candidato più autorevole alla successione. Ed è una eventualità
che è più di una semplice ipotesi, visto che il nome era circolato in occasione
delle dimissioni rassegnate da Bertolaso a marzo. Al di là della rettifica
successiva, le dichiarazioni di venerdì a Milano di Bertolaso autorizzano a
pensare che nella sua mente sia in atto una seria riflessione sul da farsi. «Avevo
sperato di dare una mano a risolvere il problema, ma non sono del tutto convinto
che riuscirò a farcela» era stato lo sfogo iniziale del numero uno del
Commissariato di Governo. «Francamente spero che qualcuno pensi di prendermi e
restituirmi solo alla protezione civile in modo che qualcun altro con perizia e
capacità maggiori possa risolvere il problema», aveva rincarato la dose. «Se
pensano che sia arrivato un mago in grado di risolvere tutto senza avere tutti gli
strumenti necessari. Magari si sono sbagliati. Ci sono diverse situazioni
particolari tipiche della Campania e può darsi che altri potranno essere meglio di
me in futuro», l'affermazione finale che ha legittimato in molti la sensazione che
il proposito di lasciare sia tornato ad agitare i pensieri del commissario.
D'altra parte, cosa pensare di fronte ad un decreto che non gli concede i pieni
poteri, per il veto più o meno esplicito del ministro Alfonso Pecoraro Scanio che
aveva minacciato, tra l'altro, di non assicurare la maggioranza se il
provvedimento fosse tornato al Senato? Bertolaso è sempre consapevole del fatto
che per assestare una "mazzata" decisiva all'emergenza rifiuti in Campania non
basta il continuo ricorso al decreto legge ma c'è bisogno che ci sia solo uno che
assuma la responsabilità, rafforzato dai pieni poteri. La situazione attuale,
invece, disegna una sorta di tagliola, formata da Governo ed enti locali, che
finisce per burocratizzare i procedimenti e rallentare quell'azione rapida che
invece sarebbe necessaria. Di fronte a questo stato di cose, ecco che Bertolaso
potrebbe decidere di non continuare nell'avventura. A quel punto chi meglio del
prefetto di Napoli potrebbe prenderne il posto? Uomo forte, capace di gestire il
dialogo, come ha mostrato di sapere fare anche nelle fasi più calde dell'ultima
emergenza, Pansa potrebbe essere l'unica persona in grado di gestire una fase
delicatissima che dovrebbe culminare nella conclusione dell'esperienza
commissariale e il rientro nel regime ordinario.

I POLITICI COMMENTANO L'EVENTUALE PASSAGGIO DI CONSEGNE DA PARTE DEL COMMISSARIO

«Se va via davvero, non c'è nessun altro sostituto migliore»


NAPOLI. L'ipotesi di un incarico commissariale al prefetto di Napoli Alessandro
Pansa? Il mondo politico guarda anche con un certo favore alla possibilità, anche
se l'augurio è che non ci siano "ribaltoni" di qui alla fine dell'anno, quando
dovrebbe iniziare il rientro nel regime ordinario. «Di sicuro Pansa rappresenta
una figura di alto profilo - afferma il presidente della Commissione Ambiente del
Senato, Tommaso Sodano - che nelle fasi più delicate dell'emergenza ha dimostrato
di avere polso fermo e soprattutto grande lucidità, oltre ad avere grandi capacità
di dialogo e di ascolto. Ma l'auspicio, naturalmente, è che alla fine resti, come
noi pensiamo, Bertolaso fino al termine della gestione commissariale e poi si
inizi il rientro nell'ordinario». Prudente Paolo Russo (nella foto a sinistra),
parlamentare di Forza Italia. «Io credo le dichiarazioni di Bertolaso - afferma -
più che una resa segnalino la volontà di lanciare un messaggio trasversale a chi,
specialmente nel centrosinistra, continua a met-

tergli i bastoni tra le ruote. Sodano: «L'auspicio, però, è che resti Detto
questo, è chiaro che se Bertolaso dovesse pren- l'attuale titolare». Russo:
«Nessuna resa, dere davvero la decisione di ha voluto lanciare un messaggio a chi
lo andare via, l'unico che potrebbe prenderne il posto è boicotta». Viespoli: ora
si superi la crisi il prefetto di Napoli. Questo mi sembra evidente». E Pasquale
Viespoli problema principale, al momento, è quello di (An, nella foto a destra)
chiarisce che «il superare l'emergenza. Ed è chiaro che se

Bertolaso dovesse lasciare, la figura più autorevole è quella di Pansa. Io credo


che, però, si debba lavorare anche su un altro aspetto, e cioè quello dell'uscita
dalla fase di emergenza. Ed in questo senso bisogna cominciare a pensare anche
alla proposta sortita in sede di Commissione d'inchiesta sui rifiuti, ovvero
quella di arrivare ad un accordo di programma che possa preparare la Campania al
rientro nell'ordinario. L'importante, e questo ci terrei a sottolinearlo, è
mettere fine a tutte queste discussioni su Bertolaso sì, Bertolaso no. Io penso
che sia ingeneroso perché si è trovato a dovere mettere le toppe ad una situazione
che non ha prodotto certamente lui». Infine, il 10 luglio al Maschio Angioino Polo
Sud organizza una manifestazione con tutti i consiglieri comunali della CdL in cui
Amedeo Laboccetta renderà pubblico un sondaggio-choc contro la Iervolino sui
problemi della città, a partire dall'emergenza rifiuti: già effettuate 40mila
delle 100mila telefonate previste.

L'INTERVISTA

| Scalera sull'allarme sanitario

«Potrebbe intervenire l'Ordine dei Medici»


NAPOLI. «La situazione sul fronte del-

l'emergenza rifiuti è particolarmente complessa ed oggettivamente non può essere


risolta con un colpo di bacchetta magica», è quanto afferma il senatore della
Margherita Giuseppe Scalera (nella foto). Probabilmente, ci sarà ancora da
soffrire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ma - afferma il presidente
dell'Ordine dei medici napoletani -, al di là delle difficoltà contingenti,
bisogna continuare a sostenere il lavoro di Bertolaso che, con grande fatica, sta
provando a ripristinare condizioni di vivibilità».
Senatore, in molti, specie dall'ambiente medico, lanciano l'allarme sanitario. E,
d'altra parte, già si sono registrati diversi casi di epatite...

civi».
Ma come si può arrivare ad un sistema di controlli quanto più possibile efficaci?

«L'allarme c'è, inutile negarlo, e se le condizioni non tornassero alla normalità


in tempi ragionevolmente brevi, dovremmo intervenire anche come Ordine dei medici
per indicare con i nostri epidemiologi un decalogo di regole e consigli per la
cittadinanza da rispettare scrupolosamente in chiave igienico-sanitaria.
A ciò si aggiunge anche il ritorno alla ribalta del problema dei rifiuti
tossici...

«Non è più utile la sovrapposizione dei ruoli e delle funzioni che genera solo
stasi amministrativa. C'è un ente, l'Arpac che ha un ruolo e una funzione
strategica. Dotiamolo dei mezzi necessari per una mappatura autentica del disastro
ambientale in Campania. Vediamo come e dove intervenire sfruttando fondi
governativi ed europei per una corretta bonifica. Montemarano fa bene a parlare di
diossina, è un problema vero che non nasce purtroppo da oggi. Decine di migliaia
di capi di bestia-

Una recente Va impedita la sovrapposizione di indagine della procu- ruoli e


funzioni che crea solo stasi amra di Milano ministrativa. Diamo i mezzi all'Arpac
ha confermato il co- per monitorare il disastro ambientale stante arrivo di fusti
tossici e nocivi nelle aree me sono stati abbattuti in questi andel Casertano e
del Napoletano. Al ni perché contaminati da diossina». di là degli studi del
Lancet, che fanQuali sono gli strumenti? no riaffiorare il tema del "famoso «C'è
una cultura ambientale che va triangolo della morte" tra Nola, recuperata.
Indagini, monitoraggi, Acerra e Pomigliano, quell'inchiesta interventi di
bonifica, costante sorindica chiaramente come la stessa veglianza del territorio:
ecco la stradiscarica di Tufino sia stata utiliz- da per uscire concretamente
dall'ezata per smaltire fusti tossici e no- mergenza».

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