Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
POLITICA
nato al fatto che la Consulta «ha sempre tenuto conto degli orientamenti politici»
ed è «un organo storicamente sensibile agli appelli di alti organi politici e
istituzionali». Sul caso interviene il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che
spiega di avere ricevuto da Vaccarella comunicazione telefonica delle dimissioni e
aggiunge di avere ricordato nella conversazione «i suoi precedenti interventi
sulla necessità dell'assoluto rispetto da ogni parte dell'alta funzione di
garanzia della Corte». Anche i presidenti delle Camere invitano Vaccarella a
ritirare le dimissioni, mentre Prodi si affretta ad assicurare che il Governo «non
interviene mai sulle sentenze della Corte costituzionale la quale agirà, anche nel
caso del referendum, con assoluta indipendenza». Tropo poco per fermare il
polverone. «Se dovessimo essere di fronte ad interferenze nell'ambito
dell'autonomia e dell'intangibilità dell'Alta Corte, saremmo di fronte ad un
radicale imbarbarimento e lesione dei principi fondamentali della democrazia»,
LE MINACCE
| Cossiga e la CdL puntano il dito contro Prodi e Bindi.La solidarietà del Papa e
di Napolitano.Volantini br contro Cofferati e il Pd
Bagnasco, l'Unione sotto accusa
MARCO ROSSI
ROMA.
tivo dialogo tra la Chiesa cattolica, la politi- e i giovani che oggi prenderanno
parte al XXI ca e la società civile». Anche il presidente Meeting dei Giovani che
si terrà nella cittadella Camera Fausto Bertinotti ha chiesto dina mariana
esprimono solidarietà a Bauno «scatto etico e politico» per fermare gnasco: «Siamo
solidali con perché difende i valori più autentici della nostra civiltà, che
«questo clima pericoloso». Tutto il mondo politico, pur con varie sfu- trovano le
proprie radici nel Vangelo. Non somature, si è schierato compatto in difesa di lo,
ma non è certo con le pallottole o con le monsignor Bagnasco. «Ho avuto una lunga
minacce che si contribuisce a mantenere in conversazione con l'arcivescovo di
Genova. vita la democrazia», si legge in una nota. DuGli ho detto che questi sono
fatti inammis- rissime le parole dell'ex capo dello Stato sibili», ha commentato
Romano Prodi. Di «irriIl premier si difende: sono fatti inamtante doppiezza» di
Bertinotti parla invece Al- missibili. Mantovano contro Bertinotti: fredo
Mantovano, di An: inaccettabile doppiezza. A Bologna nuovo «Manifesta solidarietà
addirittura "affettuosa" allarme per i comunisti combattenti al presidente della
Cei e condanna la violenza. Ma giovedì non ha spe- Francesco Cossiga e di Marcello
Pera, ex preso una sola parola per dissociarsi dall'attac- sidente del Senato.
Entrambi sottolineano co che 2 parlamentari europei di Rifonda- che neanche sotto
l'occupazione nazista un zione comunista (più un Verde) hanno ri- prete ha detto
messa con la scorta. I laicisti volto a Strasburgo a monsignor Bagnasco, («veri
cuochi di denigrazioni e offese») tacimputandolo di "omofobia"; e si sa che chi
ta- ciono, accusa Pera. Cossiga punta il dito contro i cattolici alla Prodi e
Bindi che con la loce...». Il vescovo di Pompei (Napoli), Carlo Liberati, ro
«ribellione» agli insegnamenti della Cei
danno la sensazione che basti una spallata per spazzare via il fronte cattolico.
Nel centrosinistra resta la divisione tra laici e cattolici. Il leader dello Sdi
Boselli ricorda che la laicità è contro la violenza, ma che la cei deve essere
pronta a subire critiche e a essere coinvolta in polemiche. Rosy Bindi vede nelle
minacce a Bagnasco un tentativo di intimidire la Chiesa e invita a superare un
clima di scontro che nega i valori laici e della democrazia. L'allarme però ieri
si è spostato da Genova a Bologna, dove un volantino firmato "Pcc", la sigla
normalmente associata al "Partito comunista combattente", è arrivato nelle
redazioni bolognesi di alcuni quotidiani. Nel testo si annuncia l'avvio di una
nuova «stagione rivoluzionaria». Il volantino non contiene la classica stella a
cinque punte, e attacca in particolare il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati,
oltre a indicare il nascente Partito Democratico come nuovo nemico da combattere
poiché costituirebbe «la definitiva stabilizzazione del processo di alternanza tra
coalizioni politiche che rappresentano la borghesia imperialista».
L'AFFARE
| Il patron Pirelli: trattati come un'azienda di Stato. La CdL: potere alle banche
amiche
re alcuni aspetti del rapporto con Telefonica. Tornando alla questione politica il
presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, Luciano Violante,
ha riscritto il testo sul conflitto di interessi in maniera molto più stingete con
una serie di emendamenti che rivelano un trappolone ai danni di Berlusconi se il
Cavaliere avesse accettato l'offerta di entrare in Telecom. Secondo le proposte di
modifica, infatti, l'Autorità che controlla i casi di conflitto di interessi,
dovrebbe intervenire d'imperio anche nel caso in cui si disponesse di
«partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale di società quotate in mercati
regolamentati» come quello delle comunicazioni.
LE CELEBRAZIONI
MASTELLA A NAPOLI
ne Difesa alla Camera. Analoga richiesta viene dai Verdi, che con la
vicecapogruppo alla Camera, Luana Zanella, ritengono «indispensabile un confronto
del Governo con il Parlamento». La Zanella sottolinea come «la situazione nella
provincia di Herat, dove sono in corso forti scontri tra i militari americani e i
talebani, sta mettendo sempre più a rischio i soldati italiani: tutto ciò rende
indispensabile un ripensamento del nostro ruolo in Afghanistan». Intanto
l'esercito afgano ha informato il comando italiano della missione Isaf
dell'operazione in corso nella provincia di Herat, ma non è stato chiesto alcuno
intervento ai nostri militari. A spiegarlo è il comandante delle forze Isaf che
operano nella provincia, il generale Antonio Satta. «Siamo stati avvisati
dell'attività in corso, anche per motivi di coordinamento - spiega il generale -
avevamo anche preallertato degli assetti Medevac per eventuali evacuazioni
sanitarie, ma non è stato richiesto il nostro intervento».