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DIA 1 – INTRODUZIONE

La campagna elettorale è finita.


Basta gettare fango su 15 anni di Insieme per Sesto

25 capi di accusa a ruota libera:


“Comune allo sfascio”,“piramide rovesciata”“Buco di bilancio”,“espropri mal gestiti”,“cause perse”,
“servizi in deficit”,contratti finanziari segreti”,“debito enorme”,“affitti non pagati”,“affitti pagati per
niente”… 15 anni di Insieme per Sesto = grande spreco di denaro.
Ma ci chiediamo:
dove erano i Consiglieri di opposizione in questi 15 anni in cui si sarebbe compiuto questo
scempio?
non leggevano i bilanci e le delibere di giunta?
Tanto finto stupore rivela un disegno premeditato.
Noi ci limitiamo a fornire dati e cifre da confrontare.
Distinguendo:
- da un lato l’esame dei fatti reali: il bilancio com’è;
- dall’altro le fantasiose previsioni, tutte negative, ma virtuali, di fatto senza alcun riscontro attuale.
DIA 3 – BUON SENSO E PIRAMIDE

La piramide rovesciata: il pensiero di Elena


…”C’è però una cosa che nelle loro illustrazioni mi è piaciuta: ed è la piramide rovesciata.
Si perché quando penso alla piramide tradizionale mi vengono in mente gli organigrammi aziendali
oppure quei grafici dei libri di storia medievale con in cima l’imperatore,sotto i vassalli,poi i
feudatari e sotto a tutti il popolo.
Noi invece in cima abbiamo messo la base, cioè le esigenze della gente di Sesto.
Ci vuole audacia a far stare in piedi una piramide così, soprattutto ci vuole il progetto di far vivere
in serenità i cittadini di Sesto, fornendo buoni servizi e un clima senza tensioni e senza estremismi.
e noi ci siamo riusciti
La nuova Amministrazione invece di evidenziare la positività attuale del Comune di Sesto, (come
deliberato da loro stessi nel CC, che “i conti sono in ordine e non sono necessarie manovre
correttive”) ha preferito agitare fantasmi futuri e suscitare paure e ansia nel pubblico.
Ma si sa: chi ha paura non pensa, chi è spaventato non riesce più a decidere con la propria testa.
Con l’obiettivo di screditare “Insieme per Sesto”, Colombo ha parlato male di Sesto, ha
finito per smantellare i cardini della stima reciproca e della fiducia dei cittadini nell’intera
istituzione comunale”…
DIA 7 – NUMERI A VANVERA

Piano di Governo del Territorio: accuse infondate che dimostrano


solo la scarsa conoscenza degli strumenti e delle procedure
urbanistiche da parte del Sindaco
Il Sindaco ha esibito il numero delle osservazioni pervenute (121), secondo Lui molto elevato,
come prova della mancanza di condivisione sociale del Piano di Governo del Territorio: si potrebbe
facilmente ribattere che almeno altri 5.000 soggetti, tra famiglie, aziende e proprietari di immobili
non hanno trovato motivo per osservare alcunché.

Ci sembra più significativo paragonare le osservazioni pervenute sul PGT di Sesto Calende con
quelle presentate in altri comuni, constatando quindi che una media di circa una osservazione
ogni 100 abitanti è un fenomeno fisiologico di affinamento finale del processo di
partecipazione.

Infatti la redazione del PGT, pur muovendo anche dalle istanze dei privati, costituisce un disegno
generale, che tra l’adozione e l’approvazione può essere ulteriormente corretto (non certo
accogliendo tutte le osservazioni, perché taluna può anche rivelarsi infondata o contrastante con i
principi generali del Piano e/o con gli interessi collettivi della comunità locale).

comune Abitanti Osservazioni al PGT N° abitanti per


osservazione

Malgesso 1.277 9 142

Taino 3.621 88 41

Sesto Calende 10.604 121 88

Malnate 16.233 51 318

Cassano Magnago 21.239 183 116

Media 117

Anche riguardo ai rilievi formulati dalla Provincia, il confronto sarebbe assai istruttivo; le richieste di
modifica sul PGT di Sesto Calende infatti (diversamente da altri casi), sono marginali e facilmente
esaudibili.

Per quanto riguarda l’osservazione sui 305 mappali di proprietà dell’Ospedale Maggiore si può
osservare che in realtà la vera inadempienza politica è la perdurante incertezza della Giunta
attuale sulle sorti finali del PGT, adottato in Aprile (con il voto contrario dell’attuale Assessore), su
cui da cinque mesi non ha detto nulla di chiaro, salvo invitare tutti gli interessati a presentare
osservazioni, per poi accusare la Giunta Chierichetti sulla quantità delle stesse.
DIA 9 - CIMITERI

Cimiteri: il superamento delle difficoltà finanziarie


E’ vero che al momento, nel Cimitero del Capoluogo, si è verificata una carenza di posti
liberi, sia nei loculi che nei posti a terra, tranne ovviamente tutte le sepolture già prenotate.
A tale carenza si sopperisce non solo con i posti recuperati al margine dei viali, ma anche con le
disponibilità dei cimiteri degli altri quartieri.
Nella foga dell’esposizione, però, il Sindaco (smentito dall’Assessore Bertona nella stessa serata)
ha affermato che non esiste alcun progetto né per il Capoluogo né per Lisanza.
Non è vero che mancano i progetti.
Di seguito la verità su queste complesse procedure.
I problemi nascono dai limiti di indebitamento per i Comuni, costretti ad impiegare risorse correnti
(su cui non si possono accendere mutui) anche per investimenti di sicuro e costante rendimento,
come i Cimiteri (anche per effetto dalla norma regionale che vieta la prevendita dei posti
cimiteriali.
Infatti la Giunta del Sindaco Chierichetti aveva perseguito la strada alternativa del financing project
nel 2005/2006, raccogliendo però una sola offerta, che è risultata troppo conveniente per
l’operatore e poco per il Comune; successivamente la procedura innovativa della “società di
progetto”, superata poi perché con il ricavo, della vendita dei posti cimiteriali, si può sostenere la
più semplice operazione di locazione finanziaria (leasing).
Nel 2009, dopo aver finanziato in “leasing” l’ampliamento del Cimitero di Oriano, ha riproposto tale
strumento finanziario (compatibile con il patto di stabilità) per il Capoluogo e Lisanza, per un
importo complessivo di 2.100.000,00 €, avvalendosi degli “studi di fattibilità” e dei progetti già
disponibili dal 2005; il mancato avanzamento dei progetti, fino ad oggi, ricade tanto sulla Giunta
Chierichetti, quanto sulla Giunta Colombo, che governa già da cinque mesi.
DIA 11 – SANTANNA

La gestione della società Santanna, proprietaria del parco Europa


Tutti i bilanci della Santanna srl sono stati approvati dai soci Provincia e Comune senza mai rilievi
di sorta. Essi sono stati sempre in perdita per il semplice fatto che la società non aveva alcun tipo
di entrata, a fronte di spese di manutenzione del patrimonio, nonché di oneri fiscali e societari
obbligati: nessun compenso, nemmeno a titolo di rimborso spese, è mai spettato agli
amministratori.
Ciò fin dal primo anno in cui fu acquistata dai due enti pubblici per poterne acquisire il patrimonio,
cioè l’ex Idroscalo, poi trasformato in Parco Europa.
Gli amministratori sono stati sempre nominati dai due enti e fino al 2007 essi erano 3 di nomina
provinciale e due di nomina comunale.
Solo dall’anno 2007 con l’affitto ad Air Vergiate, stipulato dopo un bando pubblico, e caldeggiato
dall’allora Presidente della Provincia Marco Reguzzoni, la Società può avere entrate che
pareggiano le spese (25.000 euro di affitto), oltre a garantire la manutenzione del parco a carico
dell’affittuario.
Grazie al mutuo (pagato da Air Vergiate) verrà sistemato il salone, che resterà alla Società, senza
costi per il Comune.

Segue in proposito l’Interpellanza del Consigliere provinciale Roberto Caielli, in data 15/09/09
CAIELLI ROBERTO - Consigliere Provinciale

Al Presidente DARIO GALLI

Interrogazione con risposta scritta (art. 32) su partecipazione alla Società Santanna

Considerato

- che la Provincia di Varese partecipa dal 1980, in qualità di socio paritario con il Comune di Sesto Calende, alla
Società SANTANNA, il cui scopo è la gestione patrimoniale dell’ex idroscalo di SantAnna;
- che grazie al conferimento alla Provincia di Varese di un finanziamento europeo, alla fine degli anni ’90, è stato
possibile realizzare un importante intervento di recupero e trasformazione dell’area in Parco Pubblico (Parco Europa)
ultimato nel 2003;
- che nel corso della realizzazione del progetto attuata e diretta dalla Provincia di Varese si è reso necessario, a
motivo del superamento non previsto e non programmato dei costi dell’intervento, reperire risorse aggiuntive rispetto
al finanziamento europeo;
- che tali risorse sono state reperite anche mediante una anticipazione da parte della Provincia di una somma,
dell’importo di circa 300 mila euro, che la Società Santanna avrebbe poi dovuto restituire tramite un mutuo;
- che tuttavia, causa la mancata deliberazione del socio Provincia, la Società non ha proceduto all’accensione del
mutuo, risultando tuttora debitrice della somma in questione;

ricordato

che nel corso di diversi incontri tra gli amministratori del Comune e della Provincia è stata affrontata più volte la
questione del debito della Società in favore della Provincia, ed è emersa la possibilità da parte della Provincia di
rinunciare alla propria partecipazione in favore del Comune di Sesto Calende, senza tuttavia giungere ad alcuna
concorde definizione dei modi e dei tempi di soluzione del problema debitorio (che risulterebbe cancellato dai residui
attivi del bilancio provinciale) né di eventuali nuovi assetti societari;

considerato inoltre

- che non potendo contare su alcun introito derivante da proprie attività la Società ha sempre operato in perdita,
nella piena consapevolezza dei soci, e senza alcun onere per le cariche societarie;
- che solo in seguito alla stipula del contratto di cui al punto successivo la società ha potuto contare su entrate
sufficienti a coprire almeno le spese gestionali e gli oneri fiscali;
- che per la ricerca di un soggetto gestore della proprietà, i due soci, nelle persone del Sindaco e del Presidente della
Provincia in carica, hanno indicato come soluzione ottimale, coerente con le finalità del Parco e gli interessi degli enti,
la stipula di un contratto di carattere commerciale con la Società Air Vergiate (Onlus), previa presentazione di
un’offerta vincolante da parte della stessa;
- che dopo la stipula del contratto si è convenuto di affidare all’affittuario il compito di realizzare interventi di
recupero, ristrutturazione e manutenzione straordinaria del Parco e delle strutture, parte dei quali dovuti alle
conseguenze di una cattiva esecuzione dei lavori svolti a suo tempo sotto la responsabilità della Provincia (la quale si
è riservata la facoltà di rivalersi sull’impresa esecutrice);
- che una parte dei lavori di manutenzione di adeguamento tecnologico sono stati svolti dalla società Società
Santanna e dal Comune di Sesto Calende;
- che per l’esecuzione del progetto di ristrutturazione generale, su richiesta dell’affittuario, è stata decisa
dall’Assemblea dei soci la garanzia (con procedura di ipoteca) per il reperimento di risorse finanziarie da parte della
società Air Vergiate;
- che i lavori di ristrutturazione sono in stato avanzato di realizzazione, ma si registrano seri ritardi da parte
dell’affittuario nell’adempimento dell’obbligo di aprire al pubblico la struttura ex-hangar, come spazio sociale e
ricreativo (ciò per ragioni che andranno esaminate nelle sedi competenti);

tutto ciò considerato e ritenuto necessario conoscere gli intendimenti e gli indirizzi della Provincia in ordine alle
questioni sopra evidenziate il sottoscritto Consigliere Roberto Caielli, eletto nel collegio di Sesto Calende,

chiede al Presidente della Provincia

quali siano le valutazioni della Provincia sull’attività svolta dalla Società Santanna, quali gli indirizzi che
intende trasmettere agli amministratori in merito alle azioni da intraprendere e quali gli intendimenti
dell’Amministrazione in carica, a breve e medio termine, in ordine alla scelta sulla prosecuzione o meno
della partecipazione alla Santanna s.r.l.

Sesto Calende 15.09.09 Roberto Caielli


DIA 12 - PISCINA

Forse il Sindaco Colombo non ha ancora capito cos’e’ il “financing


project”
La piscina non è “privata”, bensì è un immobile di proprietà del Comune di Sesto
Calende, che ne concede la gestione per 30 anni agli operatori privati che l’hanno
realizzata, con risorse proprie e con un mutuo bancario a loro carico, sia riguardo al
rimborso del capitale che agli interessi.
Gli oneri per il Comune, oltre all’acquisto del terreno ed agli allacciamenti alle reti
tecnologiche, sono le spese di collaudo ed una garanzia finanziaria sul mutuo contratto
dagli operatori privati.
L’importo della garanzia diminuisce progressivamente, in 30 anni, in parallelo alla
restituzione delle quote di capitale e di interessi solo nella malaugurata ipotesi (su cui
forse gufa il Sindaco?) di un fallimento o defezione degli operatori privati.
In tal caso il Comune tornerebbe in pieno possesso dell’opera, con possibilità di gestirla
direttamente o di appaltarla tramite nuova concessione, per far fronte soltanto al debito
residuo.
Si tratta al momento di una remota possibilità, come dimostra il positivo avvio della
gestione, sia invernale che estiva, degli impianti natatori, a conferma della validità
“commerciale” del progetto della piscina, sia la sua rispondenza anche dimensionale
ai bisogni del territorio.
Il successo della piscina, rafforza il significato complessivo della “città pubblica” realizzata
negli ultimi decenni tra l’Abbazia e l’Oca,in collaborazione con altri Enti, un polo di servizi
diversificati ed integrati, che include gli altri impianti sportivi, le scuole superiori ed il Centro
Recupero Handicappati.
La formula contrattuale del “financing project” ovvero “finanza di progetto”, è un istituto di
origini anglosassoni diffuso in tutta Europa e recentemente anche in Italia, ben visto –
finora – da destra e sinistra, da imprese e sindacati.
DIA 14 - ESPROPRIO PISCINA

L’esproprio del terreno per la piscina ed i rapporti tra Comune ed


Ospedale Maggiore

- L’esproprio del terreno per la piscina,


- l’acquisto definitivo del campo di calcio di allenamento,
- la cessazione del relativo contratto di affitto
sono 3 aspetti di un solo procedimento complesso, che i comportamenti ondivaghi ed
imprevedibili dell’Ente proprietario, Ospedale Maggiore di Milano, hanno reso difficili ed
ulteriormente complicati.
Occorre premettere, per una miglior comprensione, che dagli anni ’70 ai primi anni ’90
sono intercorsi buoni rapporti tra Comune ed Ospedale Maggiore, pur nella attenzione di
ciascun Ente ai propri specifici interessi, sia riguardo al Piano Regolatore, sia riguardo alla
cessione bonaria di terreni per la realizzazione di importanti iniziative locali (Scuole
Superiori, Centro Sportivo, PEEP, PIP), sia riguardo al recupero delle case dell’Abbazia e
di altre cascine (Stallazzo, S.Vincenzo), sempre nel rispetto dei diritti dei coltivatori.
Dopo di allora, con il frequente ricambio di Amministratori, dirigenti e funzionari, l’Ospedale
Maggiore ha oscillato tra la passività (esproprio per pochi € dei terreni a nord e ad ovest
del Cimitero; cascine Tortorino e Impellecchio che vanno in rovina), le sortite avventurose
(vendita di terreni non edificabili) e le rivendicazioni velleitarie (l’Ospedale ha perso la
causa per riavere la piena proprietà delle Case dell’Abbazia, ricostruite totalmente con
fondi regionali).
Anche sui terreni per la piscina ed il più recente campo di calcio, l’Ospedale Maggiore,
avvisato preventivamente in termini amichevoli dei progetti comunali, ha manifestato
atteggiamenti controversi:
- da un lato sospendendo (coerentemente) la fatturazione dell’affitto temporaneo del
campo di calcio e concordando bonariamente l’estensione a sud dell’area da’espropriare
per 5.000 m2 (11^ variante del PRG);
- dall’altro partecipando ad un lunga e altalenante trattativa per la traslazione dei diritti
volumetrici e la valorizzazione di terreni in precedenza agricoli e vincolati, con la
formulazione di una osservazione sulla 12^ variante del PRG – parzialmente accolta - e
con una interlocuzione nella fase consultiva iniziale del PGT, in cui però l’Ospedale
Maggiore ha continuato ad alzare il tiro riguardo alla quantità di diritti edificatori da porre a
compenso del valore del terreno per la piscina;
- da ultimo sparando ricorsi avventati e di dubbio esito, sia sugli indennizzi espropriativi,
sia tramite l’osservazione al PGT, estesa a 305 mappali (forse l’Ospedale Maggiore
ignora i vincoli sopra ordinati, del Piano Provinciale e di quello del Parco Ticino).
La questione degli indennizzi è attualmente affidata ad una commissione arbitrale, con
facoltà delle parti di ricorrere comunque alla Magistratura Ordinaria sugli esiti dell’arbitrato;
l’offerta del Comune risulta ben fondata sulla norma vigente, che limita gli indennizzi al
valore dichiarato dalla proprietà ai fini dell’ICI.
Ma il Sindaco sembra far propria la posizione della controparte, pur di agitare
contro i suoi predecessori, l’enorme importo di circa 2 milioni di €, preteso
dall’Ospedale Maggiore.
Inoltre, – a suo dire – tale pretesa comprometterebbe gli equilibri economici della Piscina,
mentre non interferisce affatto con lo specifico contratto di financing project
DIA 16 - AFFITTI

Hanno scoperto che tra i piu’ poveri ci sono molti immigrati !

Le modalità di assegnazione dei contributi per gli affitti alle famiglie indigenti sono
definite da normative dello Stato e della Regione, che i Comuni devono applicare,
istruendo le domande anche in collaborazione con i CAAF.
Non dovrebbe stupire che tra gli aventi diritto figurino numerosi immigrati, regolari,
considerato che tra i cittadini sestesi, fortunatamente, pochi sono gli inquilini e ancor
meno gli inquilini poveri.
Il controllo sulla veridicità delle dichiarazioni sui redditi non può essere esercitato
direttamente dal Comune, che si avvale della Guardia di Finanza, che provvede con suoi
criteri.
Riguardo all’effettivo utilizzo del contributo per pagare l’affitto, quando necessario e
consentito dalle norme, si è provveduto a versarlo direttamente ai proprietari degli
appartamenti.
DIA 17 – COSTI DEI SERVIZI

Disinvoltura e cinismo

La nuova Giunta ha già aumentato del 17 % le tariffe dello scuolabus:

- senza alcuna necessità, perché il 2009 si chiuderà con un avanzo economico;

- senza indicare la destinazione dei nuovi introiti;

- senza una delibera regolarmente pubblicata;

- senza passaggio in Consiglio Comunale.


DIA 19 – MUTUI

Tra i vantaggi della diluizione a lungo termine dei mutui: il trasferimento


dei debiti per acquedotti e fognature al nuovo organismo provinciale
“A.T.O.”

I mutui utilizzati per acquedotti e fognature saranno trasferiti all’ATO provinciale (nuovo organismo
che si occuperà degli investimenti per il servizio idrico integrato), perciò averne allungata la
scadenza è stata una scelta conveniente.
L'assemblea dell'ATO del 30/09/2009 ha fatto un notevole passo avanti approvando per la
costituzione di una società patrimoniale provinciale, dove verranno conferiti gli impianti del sistema
idrico e i relativi mutui ancora in essere.
Come mai in quell'occasione il Comune di Sesto era assente ?
DIA 20 – P.I.C.

P.I.L. e P.I.C.
Il “P.I.L.”, Prodotto Interno Lordo, è una grandezza economica di uso pratico, riferita
abitualmente alle Nazioni, che ne rappresenta il “volume di affari” e serve, tra l’altro:
- a valutarne nel tempo lo sviluppo economico (l’incremento o decremento del P.I.L.
annuale),
- a raffrontare ad esso altre grandezze, quali ad esempio il deficit annuale dello Stato (i
parametri europei limitano tale deficit al 3%) ed il debito accumulato dallo Stato
(attualmente in Italia superiore al 100%).
A tali parametri si riferiscono i Governi ed i Parlamenti, le imprese ed i sindacati, gli
organismi internazionali e gli operatori finanziari.
Da essi dipendono ad esempio la capacità di ulteriore indebitamento dello Stato ed i tassi
di interesse che questo deve pagare sui relativi titoli, cioè i B.O.T., i C.C.T., ecc.

Il calcolo del Prodotto Interno Lordo a scala comunale è statisticamente difficile (ad
esempio nel ripartire fatturato ed utili delle aziende con più sedi), e soprattutto ha scarsa
importanza pratica, perché la capacità di indebitamento ed i tassi di interesse sui mutui
contratti dalle Amministrazioni Comunali non dipendono affatto dal “P.I.C.”, bensì
innanzitutto dalle leggi Finanziarie, e poi semmai dalle condizioni di salute del solo bilancio
comunale e dalla situazione patrimoniale dell’Ente.
Per questo, fino allo svarione propagandistico del Sindaco Colombo e del Suo
Assessore al Bilancio - che hanno confuso il reddito prodotto da tutta la società sestese
con il bilancio dell’Amministrazione comunale - il “P.I.C.” è una grandezza economica
inusuale a livello comunale.

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