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LA REPUBBLICA 41
DIARIO
DI
Settantanni fa inizi la lunga marcia che avrebbe portato al trionfo del comunismo
Lo scrittore cinese Dai Sijie ricorda gli anni terribili della rivoluzione culturale e i crimini politici
Mao Zedong nel 1954
l regime maoista fu una tragedia? Piuttosto una catastrofe oggettiva. La privazione della libert, la mortificazione del pensiero, la demonizzazione dellOccidente. Sul piano economico e politico ebbe effetti disastrosi. Eppure quelli della rivoluzione culturale furono gli anni pi intensi della mia vita. Non avevo soldi, mi avevano tolto i genitori, dovevo arrangiarmi da solo nel mondo. Il regime era duro, nero, crudele. Ma i sentimenti avevano una forza oggi scomparsa dal paesaggio. Non si pu immaginare cosa significasse, per un giovane di allora, scoprire in clandestinit Balzac e Dostoevskij, o ascoltare di nascosto unopera di Mozart. Era come toccare lassoluto, dopo esperienze del genere sentivi che cera solo la morte. Lestro di Dai Sijie, scrittore e regista cinese di grande successo in Occidente, sta nel guardare la Cina in prospettive sempre spiazzanti, filtrando con la sua passione, o con la sua umana tenerezza, anche le colpe e i drammi del maoismo. Il suo primo romanzo, Balzac e la piccola sarta cinese, tradotto in cinquanta paesi (Adelphi lo pubblic in Italia nel 2001, e lanno scorso lo stesso autore ne trasse un film), evocava il calvario dei campi maoisti di rieducazione dei giovani intellettuali, esperienza vissuta davvero da Sijie, con un sarcasmo e un candore che la censura cinese reput pi iniqui di una solenne denuncia: E infatti il film in Cina stato proibito, riferisce Sijie, mentre il libro uscito solo di recente, ma corredato da un postfazione del traduttore che si dichiara in disaccordo politico col racconto, pur confessando di aver rubato e letto di nascosto anchegli, come tanti giovani durante la rivoluzione culturale, i capolavori occidentali. Allepoca procurarsi un libro proibito era pi eccitante o sconvolgente che drogarsi. Nel frattempo sta uscendo in Italia, sempre per Adelphi, il secondo romanzo di Sijie, Muo e la vergine cinese, che egli non esita a definire ancora pi divertente del primo: una storia sulla Cina odierna, futuribile e arcaica, efficiente e corrotta, sospinta dalle contraddizioni. Sijie, che vive da ventanni a Parigi, e che appena tornato dal Vietnam dove ha fatto i sopralluoghi del suo nuovo film (di cui la censura cinese gli ha proibito le riprese in Cina), ha una storia segnata dal maoismo: I miei, che facevano i medici, erano cristiani, quindi borghesi e nemici del popolo. Quando avevo dodici anni vennero reclusi nellospedale in cui lavoravano, al cui interno cera un edificio doverano costretti ad abitare e in cui dovevano fare ammenda per i loro crimini, non si capiva quali. Crebbi con mio nonno che era un pastore protestante, e fu il pi perseguitato della mia famiglia. Mor durante la rivoluzione culturale. Venni mandato in un campo di rieducazione a 17 anni e ne uscii a 21. Una
MAO
LEONETTA BENTIVOGLIO PAUL THEROUX
MAO.
generazione intera di cinesi fin in quei campi: il 5 per cento della popolazione, una cifra enorme, superiore a quella degli abitanti dellItalia. Le scuole rimasero chiuse per qualche anno, perch i bambini dovevano fare la rivoluzione, cio partecipare alle marce, imparare gli slogan e gridarli per la strada. Per fortuna io avevo gi imparato a leggere, cosa che in Cina richiede cinque anni di studio nelle scuole primarie. In che cosa consisteva la rieducazione nei campi? Si lavorava in risaie o in miniere di carbone, sotto la guida di contadini analfabeti, in nome di un lavaggio del cervello, ci dicevano, che andava compiuto col nostro sudore. Si era esclusi dalla societ, ma lumiliazione era meno violenta di quella subita da famiglie come la mia allinizio della rivoluzione, quando la persecuzione era generalizzata. Per strada la gente ti sputava addosso, se eri un bambino i compagni ti picchiavano e quando tornavi a casa cera sempre un parente o un amico che era stato denunciato e arrestato. Come usc dalla segregazione? Mi lasciarono andare perch stavo diventando cieco. Ero molto miope e i miei occhiali si erano rotti lavorando nei campi. Cos la vista peggior moltissimo. Nessuno, in quel contesto, portava occhiali. Voleva dire collocarsi dalla parte sbagliata. La parte giusta erano i contadini analfabeti. Mao aveva una fissazione per questa categoria. Non era marxista, non amava il proletariato industriale. E odiava gli intellettuali, che colp con pubbliche umiliazioni. Li detestava tutti, anche quelli che cercarono di collaborare col regime. Nessuno di loro riusc a entrare nel partito. Era un privilegio riservato ai contadini, ai soldati e agli operai. Eppure lei ha definito Mao un tiranno geniale. Geniale e anche idiota. Come si fa a proibire larte e i libri? Cancellare il pensiero umano unutopia demenziale. Daltra parte, come tutti i cinesi, riconosco il suo genio. Mao domin con un senso esatto dellanima del suo popolo. Due cinesi hanno capito meglio di chiunque la mia gente: lo scrittore Lu Xun e appunto Mao, sebbene con obiettivi diversi. Lu Xun colse i difetti dei cinesi per criticarli, mentre Mao li utilizz per governare: un tiranno di astuzia incomparabile. Qual latteggiamento dellattuale governo cinese nei confronti del maoismo? Oggi la Cina governata da comunisti capitalisti che giudicano il maoismo unesperienza fallimentare dal punto di vista economico e politico. Come nei paesi occidentali e cosiddetti democratici, in Cina vige la legge del profitto. Gorbaciov non riusc a trasformare la Russia in un paese capitalista, al contrario di quanto ha fatto il partito comunista cinese, che ha realizzato il miracolo storico pi sensazionale del mondo.
42 LA REPUBBLICA
DIARIO
LE TAPPE PRINCIPALI
LA LUNGA MARCIA 1934-35 In ottobre ha inizio la Lunga Marcia di 100mila comunisti cinesi per sfuggire ai nazionalisti di Chang Kai-shek. La marcia, durata pi di un anno e l10mila km, coster la vita a migliaia di persone
IL GIAPPONE 1937-39 Il Giappone invade la Cina. A Nanchino nasce il governo collaborazionista di Wang Jingwei. La resistenza cinese, che vede uniti nazionalisti e comunisti, diventa parte del conflitto mondiale
LA GUERRA CIVILE 1946-49 Le truppe di Chang, forti dellappoggio Usa, riprendono la lotta contro i maoisti. Lesercito di Mao pu contare sullappoggio della popolazione contadina e sulla tecnica della guerriglia
LA REPUBBLICA POPOLARE 1949 Il primo ottobre a Pechino proclamata la nascita della Repubblica Popolare cinese, a guida comunista. Chang Kai-shek ripara a Taiwan (Formosa) sotto la protezione della flotta americana
I LIBRI
MAO ZEDONG Rivoluzione e costruzione. Scritti e discorsi (1949-1957), Einaudi 1979 Per la rivoluzione culturale, Dedalo 1976 JUNG CHANG Cigni selvatici. Tre figlie della Cina, Longanesi, nuova ed. 2004 JONATHAN SPENCE Mao Zedong, Fazi 2004 ANCHEE MIN Azalea rossa, Tea 1994 (Guanda 1994) Il pavone rosso, Guanda 2000 GOFFREDO PARISE Cara Cina, Rizzoli 1999 EDGAR SNOW Stella rossa sulla Cina, Einaudi 1965 (Einaudi 2000) ENRICA COLLOTTI PISCHEL Storia della rivoluzione cinese, Editori Riuniti 1982 JASPERS BECKER La rivoluzione della fame. Cina 19581962: la carestia segreta, Il Saggiatore 1998 RENATA PISU La via della Cina, Sperling & Kupfer 2004 TIZIANO TERZANI In Asia, Longanesi 1998
(segue dalla prima pagina) celta da Mao, certamente anche per la sua intelligenza, Zhang era in grado di tradurre in discorsi coerenti i suoi affannati suoni, simili a rantoli singhiozzanti. Nellattesa della morte, egli comunicava attraverso di lei con i pochi eletti ammessi nella residenza di Zhongnanhai, nellangolo sud-ovest della Citt Proibita. Quel giorno, il 15 giugno, neppure tre mesi prima della fine, rivolgendosi ai membri dellUfficio Politico, egli riassunse, attraverso Zhang, quel che riteneva di avere fatto di importante nella vita. Fece un rapido bilancio. Cerc di anticipare il verdetto che avrebbe affrontato una volta saldata la bara. Cit due grandi avvenimenti. Aveva combattutto per anni, ricord, contro Chang Kai-shek. Ed evocando il decisivo confronto con il capo nazionalista, nella sua memoria, non del tutto tarmata, si devono esssere accese alcune immagini della Lunga Marcia, impresa epica, e tra le pi sanguinose di quella guerra civile. E infine, disse Mao, concludendo questo primo capitolo, Chang Kaishek fu relegato nella piccola isola di Taiwan. Il secondo merito che il leader morente si attribu fu la resistenza contro gli invasori giapponesi. Stando agli atti di quella riunione dellUfficio Politico, avvenuta nella residenza di Zhongnanhai, (atti citati dal sinologo Jonathan Spence, in Mao Zedong, Penguin Group, 1999, USA), Mao disse di avere chiesto e ottenuto che quegli stranieri ritonassero nella loro casa ancestrale. Le altre imprese, continu, le aveva promosse e guidate non stando sul campo, ma dalla Citt Proibita, dal rostro imperiale. E la rivoluzione culturale? Essa non aveva ottenuto il sostegno di molti e aveva suscitato lopposizione di pochi. Era rimasta soprattutto incompiuta. Lui non poteva che assegnare il compito di condurla a termine alla nuova generazione. Cosa accadr si chiese se essa fallisce nella missione? La risposta che si dette non conteneva nulla di messianico, cera pi rassegnazione che fiducia: Si potrebbe alzare un vento contrario, potrebbe esserci una pioggia di sangue. Come sar affrontata la prova? Solo il cielo lo sa. C poco da obiettare sulla validit dei due principali meriti che Mao si attribu, nel rapido bilancio della sua vita fatto in punto di morte: la sconfitta di Chang Kai-shek e la cacciata dei giapponesi. Egli ha lasciato in eredit una Cina riunificata e indipendente. Ha realizzato quello che limperatore Qin, il solo personaggio del profondo passato nazionale esaltato da Mao, aveva fatto ventidue secoli prima. Gli storici, anche se non tutti, presentano Qin come un sovrano crudele, uno sfrenato promotore del culto della propria persona (si identific con la Stella polare e si fece una necropoli sul monte Li, alla cui costruzione contribuirono 70 mila operai); ma fu anche, per giudizio unanime, il primo imperatore di tutto il mondo civile, cio della Cina unificata. Il resto del bilancio fatto da Mao, tramite la voce della giovane Zhang, nella di-
mora di Zhongnanhai, rivela lassoluta incapacit di vedere il futuro da parte di chi ha unalta considerazione di s e dei propri atti, e dunque ritiene che lavvenire seguir il loro tracciato oppure sar tragico, senza speranza. Il vento contrario c stato, ma non ha provocato una pioggia di sangue. E accaduto lopposto. E spuntata una foresta di grattacieli, di industrie sempre pi avanzate, di teatri, di cinematografi, di antenne televisive; e sono state disegnate decine di migliaia di chilometri di autostrade, sempre pi animate da macchine che via via soppiantano tricicli e veicoli a traino umano o animale; come gli apparecchi elettronici sostituiscono i pallottolieri e i registri traboccanti ideogrammi. Non
il benessere di tutti, ancora lontano, ma non pi la miseria, n la totale povert. Le citt trionfano e le campagne restano nellombra. Il corso maoista si capovolto. Quel che Mao non poteva prevedere, nei suoi ultimi giorni dietro le mura rosse della Citt Proibita, era che a poco distanza, sulla Tiananmen, dominata dal suo ritratto, e nel Palazzo del Popolo, in cui lui officiava, il suo partito, il partito comunista, avrebbe decretato, promosso e sostenuto la svolta verso il capitalismo. Lincompiuta rivoluzione culturale stata rovesciata, condannata, cancellata. E tuttavia sulla Tiananmen, protetta da un mausoleo, resta la sua salma imbalsamata. E davanti al Mao per sempre immobile sfilano reverenti i cinesi non pi dediti allo studio le Li-
bretto Rosso, ma del mercato immobiliare o automobilistico, o dei programmi televisivi in cui abbondano le telenovela. La Cina un paese comunista avviato al capitalismo. Era troppo da immaginare, poco pi di un quarto secolo fa, per limperatore comunista assediato dagli infarti. LAsia ricopre la storia di leggende. La Cina ama i miti, forse per provare un giorno i brividi della dissacrazione. La quale potrebbe arrivare anche per Mao Zedong. Ma non sembra ancora giunto il momento. Se si visita Shaoshan, sulle colline dello Hunan, dove Mao venne al mondo nel tardo 1893, e dove sorge un grande mausoleo, ci si accorge di come egli occupi ancora un posto centrale nel pantheon del regime, anche se lo stesso regime va nellop-
posta direzione ai suoi insegnamenti. In quanto immagine Mao sopravvive al maoismo. Nelliconografia ufficiale domina tutti gli altri, lo stesso Deng Xiapoing viene raffigurato in una posizione inferiore, pur esendo lui lartefice della nuova Cina. Il fatto che il 9 settembre 1976, dietro le mura della Citt proibita, non morto il capo di un partito, ma il fondatore di una dinastia. E un sovrano pu avere conseguito successi o insuccessi, pu avere contribuito in alcune fasi del suo regno al benessere e alla grandezza dellimpero, e in altri pu avere subito disfatte o commesse crudelt; ma nellalbero genealogico le priorit vanno rispettate. Limperatore Qin, amato da Mao, non fu rimosso dalla posizione stori-
GAO XINGJAN
DON DELILLO
J.B. BALLARD
Guai a metterti a ridere! A meno che tu non volessi diventare un martire o controrivoluzionario
Il libro di un uomo solo 2003
Nella Cina di Mao un passante con un libro in mano si univa a tutti i cinesi. Quale libro? Il libro di Mao
Mao II 1991
La pulizia veniva considerata non proletaria, lignoranza celebrata come libert dal pensiero borghese
Fine millennio: istruzioni per luso 1996
DIARIO
LA REPUBBLICA 43
IL GRANDE BALZO AVANTI 58-62 E il tentativo di industrializzazione forzata attraverso la creazione di Comuni Popolari. Ma il piano fallisce ed il paese costretto ad importare massicce quantit di cereali. La Cina rompe con lUrss
LA RIVOLUZIONE CULTURALE 66 La grande rivoluzione per rinnovare lo spirito ideata da Mao per sradicare la mentalit borghese. Nasce il movimento delle Guardie Rosse, che poi passa sotto il controllo delllesercito
LA MORTE DI MAO 1976 Mao muore il 9 settembre. La banda dei quattro (la moglie Jiang Qing, Wang Hongwen, Zhang Chunqiao e Yao Wenyuan) viene eliminata dalla scena politica. Il successore Hua Guofeng
I FILM
ADDIO MIA CONCUBINA Cinquantan ni di storia cinese, passando per la guerra con il Giappone fino alla Rivoluzione culturale attraverso due attori fanno coppia sulla scena e nella vita. Di Chen Kaige, del 1993 BALZAC E LA PICCOLA SARTA CINESE Lamicizia fra due ragazzi rinchiusi in un campo di rieducazione durante la rivoluzione culturale dove scoprono i capolavori proibiti dellarte occidentale, da Balzac a Mozart. Di Dai Sijie, del 2003. CINA, MIO DOLORE Grazie a un ladro e a un monaco taoista un ragazzino sopravvive a un durissimo campo di rieducazione durante la Rivoluzione culturale. Di Dai Sijie, del 1989. LA CINESE A Parigi, nel 1967, alcuni intellettuali studiano e cercano di mettere in pratica il marxismo secondo i dettami di Mao. Uno di loro organizzer un attentato contro il ministro sovietico in visita a Parigi. Di Jean-Luc Godard, 1967
ca di capostipite, pi di duemila anni fa, finch la sua dinastia sopravvisse, bench i successori adottassero altri principi per regnare sullImpero di Mezzo. Il vertice del partito come una famiglia imperiale. Se condanni il fondatore, se annulli le motivazioni iniziali della dinastia, rischi di distruggerla. I principi continuano ad essere celebrati nei riti ufficiali, ma la realt cambia e comanda. A Shaoshan ho chiesto a pellegrini venuti dalla Manciuria, e in contemplazione davanti alla modesta casa natale di Mao, come davanti a un presepio, cosa pensassero di lui. Riconosco che era il luogo meno adatto per ottenere risposte autentiche. Il giudizio unanime fu Era un genio. Perch? Ha fatto della Cina
ICONA
Qui sopra una foto di Henri CartierBresson (Contrasto). In alto, Mao nel 1936. A sinistra il celebre ritratto-icona di Andy Warhol
JUNG CHANG
Mao gettava le basi della propria deificazione e io fui sommersa da quell indottrinamento rozzo
Cigni selvatici 1994
una grande potenza indipendente. Intellettuali di Pechino, di Shanghai, anche dellattigua citt di Changsa, non soltanto in privato, mi avrebbero risposto altrimenti. Molti di loro avrebbero denunciato il culto di Mao, sia perch contraddittorio rispetto al corso degli avvenimenti, sia perch responsabile, in larga parte, della mancanza di democrazia in Cina. Il culto di Mao il culto del partito. Quindi del monopolio del potere. Nessun altro uomo ha mai esercitato il potere assoluto su un popolo tanto numeroso: e forse nessun altro uomo ha mai provocato tante vittime. I maggiori biografi di Mao avanzano delle cifre. Linglese Short parla di un minimo di 23 milioni a un massimo di 35 milioni di morti, durante le crisi politiche ed economiche. Lamericano Spence dice 700 mila morti durante la collettivizzazione, tra il 50 e il 52; 20 milioni per il Grande Balzo in Avanti alla fine degli anni Cinquanta, e la successiva carestia del 60 e 61; e un numero incalcolabile durante la rivoluzione culturale, anzitutto nella seconda met dei Sessanta. Ma nulla traspariva delle passate tragedie sulle colline verde smalto dello Hunan, gremite di pellegrini venuti a visitare i luoghi che videro i natali del primo imperatore comunista. Pellegrini che passavano senza problemi dalla contemplazione della gigantesca statua di Mao ai McDonalds per divorare hamburger, concreti simboli della nuova realt.
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La nuova Costituzione allesame del Senato. Bossi: sono felice. Lopposizione: giorno nero per la Repubblica, si va al referendum
LA MAIONESE IMPAZZITA
ANDREA MANZELLA
ON quella di ieri alla Camera almeno la quinta volta che la maggioranza tenta di proporre una versione accettabile del suo progetto di revisione costituzionale. E ogni volta cerca di recuperare ragioni e critiche di una opposizione culturale, prima ancora che politica. Quelle stesse ragioni e critiche che, ad ogni giornata storica di approvazione, aveva invece giudicato infondate e faziose. Purtroppo anche questa volta la maionese costituzionale impazzita. Anche questo progetto va ad allinearsi in una serie di figurine Pokmon di progetti deformi, in mano ad un bizzarro collezionista. Perch, nonostante qualche emendamento di buona volont, il progetto rimane inaccettabile? Perch non sono state accolte le tre richieste di fondo che fin dallinizio si sono avanzate di fronte a questa manovra istituzionale. Nelle garanzie, nel rapporto Stato-Regioni-Comuni, nellequilibrio stesso dei poteri repubblicani di governo. SEGUE A PAGINA 17
LINTERVISTA
Guido Rossi, lex presidente della Consob: solo i giudici ci tengono in Europa
Il ministro Siniscalco
DIARIO
Accusato a Palermo nel 92, poi prosciolto per insufficienza di prove. Mi fa piacere esserci arrivato vivo
Mao, il mito che finisce nel terrore Mafia, la Cassazione conferma la sentenza dappello U
DOSSIER
LultimaassoluzioneperAndreotti
LUnione europea boccia la legge del 2003
LA VALIGETTA INGLESE
LUIGI SPAVENTA
BERNARDO VALLI
L15 giugno 1976, poco prima di una crisi cardiaca, la seconda di una inarrestabile serie di infarti, cominciata l11 maggio e fermata dalla morte dieci minuti dopo la mezzanotte del 9 settembre, Mao Zedong disse che era giunta lora in cui un uomo, nel rispetto di un vecchio detto cinese, chiude la bara e affronta il verdetto finale. Era gi stato insolito superare i settantanni, spieg; e lui ne aveva ottantatr; unet in cui non resta che preparare i funerali. Stentava a parlare. Soltanto Zhang Yufeng, sua intima assistente, riusciva a incollare le sillabe e a ricostruire le parole che gli uscivano spezzate di bocca. Zhang era una donna di cinquantanni pi giovane. Aveva partecipato, insieme a tante altre ragazze, tempo prima, alle festicciole danzanti predilette dal Grande Timoniere (ma proibite, represse dalle Guardie Rosse, durante la rivoluzione culturale, fuori dalle mura della Citt Proibita, dove vivevano e vivono ancora i potenti). SEGUE A PAGINA 42 BENTIVOGLIO ALLE PAGINE 41, 42 e 43
ROMA Dopo dodici anni, un milione 426 pagine di processo, la Corte di Cassazione conferma lassoluzione di Giulio Andreotti dallaccusa di associazione a delinquere di stampo mafioso lanciata nel 1992 dalla procura di Palermo diretta da Giancarlo Caselli. Confermata la sentenza dappello con la formula della vecchia insufficienza di prove (art. 530, II comma), intatte le ombre sui rapporti tra mafia e politica nella Sicilia degli anni Settanta. Il senatore a vita commenta: Sono soddisfatto di esserci arrivato vivo. BOLZONI, DE MARCHIS e VINCI ALLE PAGINE 10 e 11
NA finanziaria allinglese, si detto. Appunto. Il cancelliere dello Scacchiere esce dal numero 11 di Downing Street per recarsi in Parlamento, mostrando ai giornalisti la mitica valigetta rossa che contiene i documenti della sua manovra di bilancio. A met strada precisa tuttavia che a quella valigetta, la cui etichetta rigore, se ne aggiunger unaltra, di cui per si dice solo che la sua etichetta sar sviluppo, ma di cui ignoto il contenuto. Nei giorni successivi, avviene che: un paio di ministri si dissociano da un provvedimento; il Primo Ministro annuncia emendamenti soppressivi di un altro da parte del suo partito. SEGUE A PAGINA 17
LA POLEMICA
CON REPUBBLICA