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SABATO 2 OTTOBRE 2004

LA REPUBBLICA 39

DIARIO
DI

IL FUTURO DEL PAESE E IL RAPPORTO CON LOCCIDENTE


Una realt al confine fra due culture e due mondi La modernit e lIslam viaggio nella terra dei contrasti
Il ponte di Galata a Istanbul

turchi in Europa? Limmagine evoca in alcuni europei memorie antiche, sovraccariche di paura. La liberazione di Vienna nel 1683 non sarebbe servita a nulla, ha stabilito nientemeno che il commissario al Mercato interno, Frits Bolkestein. Per il responsabile dellAgricoltura, laustriaco Franz Fischler, non vha dubbio che la Turchia sia pi orientale che europea. Eppure a nessuno venuto in mente di richiamare analoghe barriere di civilt quando abbiamo integrato nellUnione Europea Cipro (turchi compresi, nelle intenzioni) o i paesi baltici ex sovietici, con i loro russi. Anzi, il nostro presidente del Consiglio ha persino disegnato un futuro europeo per la Russia, spingendo le frontiere comunitarie fino allOceano Pacifico e alla Cina. Il flou attorno ai limiti orientali e meridionali dellUnione Europea nessuno pare abbia ancora proposto di allargarla agli Stati Uniti sintomatico dellassenza di unidentit comune. Vi sono tante Europe quanti europei. E per quanto riguarda gli attuali Stati membri dellUnione, la dissonanza tra le rappresentazioni geopolitiche di Varsavia o di Parigi, di Dublino o di Nicosia, di Roma o di Riga ha conseguenze fin troppo evidenti nel modo in cui ciascun socio sovranamente interpreta le regole del club. Sotto questo aspetto, un dibattito attorno alla futura adesione della Turchia allUnione Europea potrebbe risultare benefico. Perch dovrebbe risolversi nel tentativo di definire meglio chi siamo e che cosa vogliamo. Giacch, come insegnava Federico Chabod, lidea di Europa nasce per contrapposizione. Siamo europei in quanto non siamo asiatici. Ai tempi della Grecia classica il limite dellEuropa era posto sulla costa settentrionale del Mar Nero, l dove sfocia il Tanais, lodierno Don. Quanto alla frontiera degli Urali, questa modesta catena montuosa che taglia la pianura sarmatica venne eretta a simbolico limes continentale da Conrad MalteBrun solo allinizio dellOttocento. Ammesso che abbia senso sotto laspetto della geografia fisica, tale partizione, spesso evocata da leader politici (lEuropa dallAtlantico agli Urali di de Gaulle), non pu

TURCHIA
LUCIO CARACCIOLO
trovare applicazione geopolitica a meno di non bisecare la Russia. Finora per la discussione sulla Turchia non pare coinvolgere molto pi delle burocrazie comunitarie, oltre ad eccitare qualche voce turcoscettica se non turcofoba, specialmente in Francia, in Germania e in Austria. I costi delloperazione e i deficit turchi nella protezione di alcuni diritti civili sono certo aspetti fondamentali del problema. Restano per tab, o quasi, le questioni davvero decisive. Che sono tre: la demografia, il potere dei militari e, tab dei tab, lislam. I turchi sono pi di 70 milioni e crescono a un ritmo molto superiore a quello dei principali popoli europei. Risultato: entro pochi decenni la Turchia sar lo Stato pi popoloso dEuropa, superando anche la Germania (i suoi abitanti sono oggi 82 milioni, con tendenza allo stallo se non al declino). Poich il fattore demografico essenziale nella distribuzione comunitaria del potere, in seno al Consiglio europeo e, per quel che vale, nel Parlamento europeo, Ankara assurgerebbe a superpotenza. E inoltre un segreto di Pulcinella che i vertici militari turchi dispongono di una quota di potere forse non determinante come qualche anno fa, ma tuttora imprescindibile quando sono in gioco le grandi opzioni strategiche. In nessun altro paese dellUnione il capo delle Forze armate dispone di un simile status. Ci che non ha mai troppo infastidito i leader occidentali, tanto che la Turchia una delle colonne portanti della Nato. Infatti i vertici militari sono considerati da americani ed europei la garanzia di ultima istanza contro la temuta deriva islamista della Turchia. Lislam la religione di quasi

Dove arrivano i confini dellEuropa

FERNAND BRAUDEL

LISLAM entrato a marcia indietro in quellinferno o purgatorio dei vivi che, per pudore, chiamiamo Terzo Mondo. A marcia indietro, poich una volta si trovava senza dubbio in una situazione relativamente migliore. Questo riflusso, pi o meno tardivo, ma netto, gli valso nellOttocento, una serie di umiliazioni, di amarezze, e poi il generalizzarsi della dominazione straniera. La Turchia sola sfugg alla sorte comune; donde alla vigilia della catastrofe, la brutale e brillante reazione di Mustaf Kemal Pasci (19201938). Reazione esemplare, che si imposta come modello per i movimenti nazionali posteriori. Ma un problema assicurarsi lindopendenza; un altro e ben pi grave, quello di accordarsi al ritmo del mondo e affrontare francamente lavvenire.

TURCHIA

tutti i turchi. Naturalmente non e non pu essere un criterio preso esplicitamente in considerazione dai nostri eurocrati nella decisione sullammissibilit o meno di Ankara nellUnione. Ma resta il punto di discrimine che orienta, talvolta inconsciamente, lopinione di molti europei sullopportunit o meno di alla Turchia aprire la strada della piena integrazione nellUe. Lo dimostrano, fra laltro, le dichiarazioni dei due commissari europei sopra citati. I quali dicono quello che diversi altri pensano, anche in seno allesecutivo di Bruxelles. E probabile che alla fine di questanno prima la Commissione e poi i leader dei 25 daranno un s condizionato (quanto condizionato?) allavvio dei negoziati per ladesione della Turchia allUnione. Si avvier cos un percorso accidentato. Mentre finora per gli aspiranti soci europei lapertura formale del negoziato era di fatto garanzia della futura adesione, stavolta lesito non predeterminato. Anche perch i tempi saranno comunque lunghi. Al pi presto, non fosse che per ragioni finanziarie, la Turchia entrerebbe nel 2015. E non affatto scontato che a un certo punto non siano i turchi a dire no, esasperati dalle nostre condizioni e dalle nostre ipocrisie. Se laggancio fra Unione Europea e Repubblica di Turchia fallir, sar perch i vecchi soci avranno deciso che il club deve restare cristiano. Avr vinto lo spirito di Lepanto. Avranno prevalso i profeti dello scontro di civilt che ne sarebbero forse le prime vittime. Una scelta legittima, certo. Purch frutto di un confronto e di una decisione democratica, non del ricorso a innominabili stereotipi sul carattere di un popolo o di una civilt. Il rischio pi grave che si arrivi ad escludere la Turchia (o a spingerla a ritirarsi) perch islamica, ma senza avere il coraggio di affermarlo. Avremmo cos perso lennesima occasione di determinare fini e confini dellUnione Europea. E avremmo soprattutto offerto ai fondamentalisti islamici e cristiani formidabili munizioni per il comune obiettivo strategico: la guerra di religione permanente. Il loro miraggio, la nostra tomba.

40 LA REPUBBLICA

CULTURA

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LE TAPPE PRINCIPALI

LA FINE DELLIMPERO 1914-1918 Nella prima guerra mondiale la Turchia schierata con Austria e Germania e viene sconfitta. Il suo impero smembrato tra i vincitori. Il generale Mustaf Kemal guida la resistenza e riconquista lAnatolia

ATATRK 192O-1938 Mustafa Kemal diventa Atatrk, il padre dei turchi. Il Paese conosce una grande modernizzazione. E Atatrk a fondare lo Stato laico, a togliere lobbligo del velo e a concedere alle donne, nel 1934, il voto

LONU 1945-1946 Il 23 febbraio 1945 la Turchia dichiara guerra alla Germania di Hitler. Latto le permette di inserirsi tra i Paesi fondatori delle Nazioni Unite, istituite a San Francisco nellaprile 1945

PARLA IL GRANDE SCRITTORE TURCO YASHAR KEMAL

NOI, PI CHE FRONTIERA UN PONTE PER IL FUTURO


MARCO ANSALDO

I LIBRI
ANTONELLO BIAGINI Storia della Turchia contemporanea, Bompiani 2002 JAN POTOCKI Viaggio in Turchia, in Egitto e in Marocco, E/O 1990 GILLES KEPEL Jihad, ascesa e declino, Carocci 2001 IRA M. LAPIDUS Storia delle societ islamiche. 3. I popoli musulmani, Einaudi 2000 MICHAEL EMERSON Ridisegnare la mappa dellEuropa, Il Mulino 1999 G. CALCHI NOVATI, M. A. DI CASOLA (a cura di), LEuropa e i ruoli della Turchia, Giuffr 2001 JEAN-PAUL ROUX Storia dei Turchi, Garzanti 1988 LE COURBUSIER Viaggio in Oriente, MarsilioFondation Le Courbusier 1995 ORHAN PAMUK Neve, Einaudi 2004 La nuova vita, Einaudi 2000 JEREMY SEAL La Turchia a cavallo di un fez, Feltrinelli 2000

Istanbul erto che lAnatolia Europa! Ci mancherebbe altro. E proprio vero: lEuropa, se ha dubbi su questo, deve aver perso la sua identit. La Turchia intera Europa. Lo sempre stata. Non solo Istanbul, o Smirne, o la costa dellEgeo. No. Il Kurdistan Europa. La Cukurova, regione dove sono nato, Europa. E, naturalmente, lAnatolia. Si infervora, Yashar Kemal, ad ascoltare le obiezioni di chi vuole mettere in dubbio lidentit europea dei turchi. Davvero da voi dicono che non vogliono avere i musulmani a colazione? chiede incredulo davvero dicono che se non ci fossero i militari, anche qui taglieremmo la testa agli occidentali?. Poi, il suo stupore risentito si dirada e lascia il campo a una grande risata omerica. Ma sicuro che siamo europei, non abbiate paura. Ora vi spiego perch. Seduto a un tavolino traballante del suo ristorante preferito a due passi da piazza Taksim, trafficato centro di Istanbul, Yashar Kemal, lo sciamano della letteratura turca, poeta dei curdi, cantore di una regione lontana e travagliata, afflitto. Non ne posso pi di vivere in questa citt, troppi impegni, troppi svaghi, non riesco a concentrarmi sul mio lavoro. Rivolto alla seconda moglie, Ayshe Semiha, docente di strategia delle pubbliche relazioni allUniversit di Bilgi, che lo ascolta paziente esclama: Lho deciso ieri sera. Me ne vado a scrivere in cima a una montagna. Sulla Cukurova. Cos posso finalmente finire il mio libro. Parla dellIsola, ultimo di quattro volumi dedicati al tema dellecocidio e al genocidio degli esiliati. Un colossale affresco naturalista di forte sapore allegorico, i cui primi tre tomi sono gi usciti in Turchia. Kemal non concede pi nemmeno interviste da molti anni. Giornalista per la prima parte della sua vita (un mestiere che mi ha tolto tanto tempo, ma mi ha insegnato anche molto), rifiuta continue offerte di colloqui e collaborazioni. Ma lOmero turco, come considerato in patria lautore di Tu schiaccerai il serpente, Terra di ferro, cielo di rame, Mehmet il falco, e tanti altri titoli pubblicati in Italia dalleditore Tranchida, e che non conosce nemmeno la sua et (pensa di avere 82 anni), non rinuncia a incontrare un amico. E, con lui, si apre a parlare del suo paese, del percorso verso lagognato traguardo comunitario, dellidentit anatolica, degli ultimi avvenimenti come la riproposizione delladulterio come reato penale tentata dal primo ministro conservatore, di forte radici islamiche, Recep Tayyip Erdogan. Questa crisi successa perch Erdogan era pressato dalla base, dai tradizionalisti che remano in senso contrario. Per ora la cosa si risolta, ma il caso non ha contri-

SPERANZE

Siamo da sempre il confine che vorremmo superare. unidea che circola da due secoli. Abbiamo bisogno dellEuropa, ma anche voi di noi

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buito a rasserenare coloro che sono contrari allingresso della Turchia in Europa. Non so che decisione verr presa a dicembre, se Bruxelles dir s oppure no alla data di inizio delle trattative. Per questo paese non merita inganni. Perch mai non dovrebbero accettarci, poi? Perch siamo musulmani e abbiamo una cultura diversa? Da quando ho let della ragione c una cosa che dico sempre: nessuna civilt ha mai nuociuto a unaltra. Una commistione di culture diverse pu anzi far solo del bene. Il mondo un giardino di mille fiori, e tutti i saperi si alimentano tra loro. La cultura italiana, o quelle di Francia e

Spagna non sono propriamente europee, ognuno cio ha la sua individualit. E lInghilterra? Ancora oggi resiste su molte cose, ha specificit tutte sue. Eppure cinquantanni fa non avremmo mai detto che gli inglesi sarebbero entrati nella Comunit. La Turchia da sempre al confine con lEuropa. A poco per volta entrer a farne parte. Sono duecento anni, dai tempi del sultano Mahmud II, che i turchi ambiscono a entrare. Era unidea fissa dellImpero Ottomano. Poi tante cause lhanno impedito: lanalfabetismo, le guerre interne, la rivoluzione di Ataturk. Questo un paese con-

fuso e non ha mai potuto raggiungere quellobiettivo. Ma ha sempre fatto parte dellEuropa. Basti pensare alla storia. Lingresso dei turchi non sarebbe altro che uno sviluppo naturale degli eventi. Una prosecuzione del loro cammino verso occidente. Questa fase dunque centrale per il futuro dellUnione. La Turchia ha bisogno dellEuropa, ma anche voi di noi. Voglio fare un esempio. Qui noi non stiamo vivendo in democrazia. Forse sta arrivando solo ora, dopo quasi un secolo di repubblica. Ma anche in Europa la democrazia scarsa. Il problema che questo concetto non sufficiente per luomo attuale. Ebbene, lUnione dovr ripensare a tutto ci, soprattutto ai diritti delluomo che non vengono rispettati. Dunque dare il via libera alla Turchia costringer il nostro e gli altri paesi a riflettere su regole uguali per tutti. Difatti avete ragione: dobbiamo ancora lavorare per colmare il divario. Troppe le manchevolezze nel campo delle libert civili. Per questo paese e sulla strada giusta. E i passi importanti che ha fatto lo porteranno a diventare una vera democrazia, non una democrazia inventata come oggi. Uno sguardo oltre la vetrina, verso il traffico incessante delle macchine che corrono verso il Bosforo, verso i ponti che uniscono lEuropa allAsia. Piuttosto, bisogna chiedersi perch la civilt europea nata nel Mediterraneo: perch rispondo Grecia, Egitto, Mesopotamia si trovavano sul Mediterraneo. Il mon-

LA COPPIA
Mustafa Kemal con la moglie la poetessa e musicista turca Hanna Hanoum nel giardino della villa vicino ad Ankara nel 1923

do un cumulo di emigrazioni e tutte le civilt antiche sono giunte in questarea formando una sintesi. La cultura turca e quella anatolica fanno parte di questo centro, e hanno dato tanto alla cultura europea: nella letteratura, nelle arti, nella filosofia. Pensiamo a Omero, a Talete, ai sette saggi di Mileto. Invece, quanti grandi poeti come Nazim Hikmet avremmo potuto regalare alla civilt se negli ultimi cento anni la nostra cultura non fosse stata limitata. LAnatolia una terra che ha visto tante guerre, ma se non fosse mai esistita non sarebbe nata nemmeno lIliade. E perci non ho dubbi, Europa.

ERNEST HEMINGWAY

LE PARTICOLARIT DELLISLAM IN TURCHIA

I turchi passano la vita seduti ai loro piccoli caff, negli angusti vicoli ciechi, a tutte le ore del giorno, sbuffando nuvole di fumo dai loro narghil
Old costant (Toronto Star) 1922

IL TENTATIVO RIUSCITO DI UNA SOCIET LAICA


KHALED FOUAD ALLAM
a questione dellislam in Turchia Lislam turco si trova oggi al centro di molte questioni: ma che cosa sappiamo di esso? Per oltre cinque secoli la Turchia fino al 1922, data della caduta dellimpero ottomano e della nascita della nazione turca ha rappresentato il punto di riferimento per tutto il mondo musulmano sunnita. Al contrario di quanto comunemente si crede, lislam della Turchia imperiale si interrog presto, gi intorno alla met dell800, sulla propria capacit di fare da contrappeso alla genesi di un fenomeno nuovo, in campo intellettuale e politico. Intellettuale in quanto loccidentalizzazione aveva gi iniziato a disgregare le radici dellimpero ottomano; politico perch il colonialismo francese e quello britannico avrebbero indebolito sempre pi quellimpero, fino a privarlo interamente della sua periferia, che ne rappresentava lidentit e

IOSIF BRODSKIJ

Ero venuto ad Istanbul per guardare al passato, non al futuro. Perch questultimo qui non esiste: tutto quello che cera, se cera, ha preso anchesso la via del Nord
Fuga da Bisanzio 1986

la base. Le lite turche musulmane risposero in due modi: riformismo e nazionalismo. Le riforme arrivarono troppo tardi, perch limpero era gi fragile; il nazionalismo turco si fece quindi promotore di un cambiamento profondo nel rapporto fra islam e societ proponendo un nuovo ruolo per lislam nella nascente nazione turca. Si tratt di un nazionalismo di tipo volontaristico che per certi versi forz la trasformazione della societ ad esempio con il cambiamento dellalfabeto o con lobbligo di vestirsi alloccidentale per risolvere la contraddizione fra occidente (lEuropa) e islam, contraddizione che si traduceva nella crisi dellimpero ottomano. Fino a che punto lislam turco riuscito a risolvere quella contraddizione e ad uscirne? Contrariamente a ci che pensiamo, il nazionalismo turco non ha cancellato lislam, ma lo ha riposizionato nei suoi

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CULTURA

LA REPUBBLICA 41

LA NATO 1950 Ankara interviene in difesa della Corea del Sud. Il 18 febbraio 1952 entra a far parte dellAlleanza Atlantica. Nel 1959 scelta come base NATO per i nuovi missili a raggio intermedio IRBM

I COLPI DI STATO 1960-1971 Nel 1960 un colpo di Stato militare fa arrestare e giustiziare il primo ministro Adnan Menderes. Nel 71 i militari con un golpe bianco costringono Demirel, capo del governo), a dimettersi

LUNIONE EUROPEA 2000 Alla fine del 2000 la Commissione europea presieduta da Prodi riconosce alla Turchia lo status di candidato. Nel luglio 2001 una svolta decisiva labolizione della pena di morte

INTERVISTA ALLO STORICO JACQUES LE GOFF

COS LA NOSTRA EUROPA PERDEREBBE LANIMA


GIAMPIERO MARTINOTTI
Localit acques Le Goff, lei uno degli storici pi ascoltati del nostro tempo ed sempre stato un convinto europeista. Al tempo stesso, non nasconde la sua radicale contrariet allingresso della Turchia nellUe: come mai? Prima di tutto, penso che lEuropa si definisca attraverso tre criteri: un territorio, delle istituzioni e una pratica. Le istituzioni e la pratica, su questo siamo tutti daccordo, devono essere democratiche. E io aggiungerei che lEuropa devessere laica, anche se sarei stato favorevole a una menzione pi precisa, nella costituzione europea, dellimportanza storica del cristianesimo. Fermiamoci un attimo su questo punto: il regime turco non democratico? Non del tutto, in particolare per il suo atteggiamento nei confronti delle minoranze. Una democrazia deve rispettarle e offrire loro la libert, nei limiti della comunit nazionale, ma in Turchia ci sono due problemi. Il primo storico: da poco tempo, gli Stati e le istituzioni riconoscono un certo numero di colpe del passato e mi sembra indispensabile che la Turchia riconosca il genocidio armeno. E poi c il problema curdo: la situazione attuale non accettabile, i curdi dovrebbero avere una larga autonomia. Sono solo due aspetti che indicano come le condizioni di un regime pienamente democratico non siano ancora riunite. Veniamo al primo criterio che lei ha definito, quello legato al territorio. E forse la domanda pi difficile: cos lEuropa, quali sono i suoi confini? LEuropa non un guazzabuglio, ha una sua coerenza e per disegnarne i contorni abbiamo a disposizione la geografia e la storia. E un problema molto difficile. Dal punto di vista geografico, lEuropa lestremit del continente eurasiatico. Vediamo fa-

DUBBI

Il regime turco non del tutto democratico e la Turchia non ha niente in comune con lEuropa La storia profonda si fa lentamente

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GLI AUTORI
Khaled Fouad Allam insegna allUniversit di Trieste. Il Sillabario di Fernand Braudel da Il Mondo attuale (Einaudi). Lucio Caracciolo direttore di Limes. Yashar Kemal uno dei pi grandi romanzieri turchi. Jacques Le Goff uno dei massimi storici del Medio Evo. Laterza ha pubblicato di recente Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dellEuropa

LE IMMAGINI
La foto della prima pagina appartiene allarchivio storico Alinari : il ponte di Galata a Istanbul, da sempre variopinto, chiassoso e affollato di venditori. Al centro in una immagine della collezione Viollet Mustafa Atatrk Kemal, considerato il padre dei turchi.

cilmente le sue frontiere a nord, a sud e a ovest, perch sono fissate dal mare. Il problema a est. I geografi greci, che hanno dato il nome allEuropa, ripresi poi dai chierici del Medioevo, hanno fissato la frontiera orientale al Tanais, cio il Don. QuestEuropa ingloba la maggior parte dellUcraina e della Bielorussia e solo una piccola parte della Russia occidentale. Oggi questa frontiera non significa granch. Molto pi vicino a noi, il generale de Gaulle ha parlato di unEuropa che va dallAtlantico agli Urali: una frontiera plausibile? Gli Urali non sono un confine

I GELATAI
Scena di vita quotidiana negli anni Venti a Costantinopoli Un venditore di gelati da passeggio e i suoi acquirenti

ALBERTO ARBASINO
Accanto, una donna turca sdraiata sul divano; a sinistra, nelle due immagini al centro, il ponte di Galata e una scena di suonatori e astrologi

Arrivando a Istanbul da Atene, limpressione pi forte che si passi da una capitale asiatica abitata da europei, a una capitale europea abitata da asiatici
I Turchi 1971

rapporti con la sfera pubblica. Esiste in Turchia un ministero degli affari religiosi, chiamato Dianet, che ha il compito di definire e formulare un islam conforme alla dottrina dello stato: tale operazione politica riuscita a fare della Turchia un paese laico, laico nel senso di una divisione fra potere politico e potere religioso. Ma se oggi la Turchia un paese laico, non si pu affermare con altrettanta certezza che essa sia un paese secolarizzato: perch la secolarizzazione qualcosa che non riguarda soltanto la costruzione di uno spazio politico,

ma comporta linteriorizzazione di un confine tra religione in quanto identit del s e religione in quanto identit del gruppo. Non sappiamo ancora quali saranno i risultati e le conseguenze di questa esperienza, ma certamente essa sta trasformando la societ turca; e anche se nellislam turco, come in molti altri paesi della sfera islamica, sono presenti fenomeni di rigetto neoconservatorismi, fondamentalismi o islamo-nazionalismi esso si sta rivelando un laboratorio, non solo per lintero mondo musulmano ma anche per lEuropa, in quanto pone indirettamente la questione del trattamento delle minoranze religiose islamiche. La questione dellislam turco ci interroga, perch in esso racchiusa la questione dellintegrazione delle minoranze musulmane in Europa, e dunque la costruzione di un universo di condivisione.

PIERRE LOTI

Tutta la grande Stambul sta per addormentarsi, come nei secoli passati, mentre il baccano dOccidente inizia nei quartieri della riva abbandonata agli infedeli
Le Capitali del mondo 1892

certo: si superano e la Russia si storicamente sviluppata sui due versanti. E allora come fissiamo questa sfuggente frontiera orientale? Una cosa certa: territori oggi considerati come asiatici non possono entrare ufficialmente e concretamente nellEuropa. Per un certo periodo, lEuropa dovr rispettare una geografia il cui limite da qualche parte tra la frontiera occidentale e quella asiatica della Russia. Tuttavia, la geografia chiara in un punto: a sud di questo limite orientale c una frontiera, rappresentata dal Bosforo e dal mar di Marmara. Un pezzetto di Turchia europeo, con la pi grande citt del paese, Istanbul, ma il grosso del territorio geografico turco asiatico, il suo nome corrente Asia minore. Dal punto di vista geografico, unEuropa che andasse fino allIraq non avrebbe senso, sarebbe incoerente. C gi chi esprime timori sullallargamento a 25: a maggior ragione, lingresso della Turchia farebbe capottare lEuropa. E un rischio che non possiamo correre. In questo ragionamento non c anche una ragione religiosa, la difficolt ad accogliere un paese musulmano? Non la mia posizione. Ci sono europei ostili alladesione turca per ragioni religiose, perch pensano che un paese musulmano, anche se piuttosto laico, non possa entrare in un insieme cos fortemente marcato dal cristianesimo. Per me, lEuropa laica e questo aspetto non ha peso. Ci sono gi degli europei musulmani. Ma la Turchia appartiene anche alla storia europea, limpero ottomano ha controllato a lungo territori del nostro continente: questo non conta? A cementare lunit europea la cultura, che si manifesta attraverso la sua diversit, ma la Turchia non ha niente in comune con lEuropa. I turchi sono stati non solo dei conquistatori, dei dominatori (questo tipo di relazioni possono cambiare), ma semplicemente degli stranieri. Fra i membri dellimpero ottomano, di cui alcuni sono in Europa, bisogna distinguere precisamente fra quelli che da molto tempo vivono nello spazio europeo e quelli che sono rimasti allesterno, geograficamente e culturalmente. Non voglio usare parole troppo ridondanti, ma temo che lingresso della Turchia tolga allEuropa la sua anima. Ma la sua adesione non sarebbe anche un messaggio lanciato agli altri paesi musulmani, la dimostrazione che uno Stato laico, anche se appartenente allIslam, pu essere accolto nella comunit occidentale? No, non credo a questo argomento. Non spetta allEuropa ripagare la laicit della Turchia e del resto c un paese musulmano ancora pi laico, la Tunisia. Le nozioni di territorio e di frontiera cambiano con il tempo e non rifiuto lidea che un giorno la Turchia abbia le carte in regola per aderire. Nellimmediato, bisogna firmare accordi con Ankara, farne un partner privilegiato, stabilire cosa vogliamo veder cambiare in Turchia. E questa la strada giusta da percorrere. La storia profonda, essenziale si fa lentamente: volere tutto e subito un non senso storico.

I FILM
YOL Nella Turchia governata con pugno di ferro dallesercito, un curdo in semilibert decide di entrare in clandestinit. Un altro detenuto uscito scopre che la moglie lo ha tradito e dovrebbe ucciderla. Regia di Ylmaz Guney e Serif Goren (1982) UZAK In un momento delicato della sua esistenza, un fotografo si trova costretto ad ospitare in casa un giovane parente che ha lasciato il paesino natio per lavorare su una nave in partenza da Istanbul. Di Nuri Bilge Ceylan (2003) IL BAGNO TURCO Un giovane italiano eredita un hamam a Istanbul. Nella citt dimentica lItalia e scoprir una nuova sessualit. Di Ferzan Ozpetek (1997) UN TURCO NAPOLETANO Tot fugge di prigione e per nascondersi si finge un eunuco turco nella casa di un ricco geloso che vuole fargli sorvegliare moglie e figlia. Regia di Mario Mattoli, del 1953

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