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Mark Twain

Il principe e il povero
Una delle avventure pi divertenti della letteratura per ragazzi

Collana di narrativa per ragazzi

Editor: Paola Valente Redazione: Emanuele Ramini Impaginazione: Giacomo Santo Ufficio stampa: Salvatore Passaretta

Ia Edizione 2014 Ristampa

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Tutti i diritti sono riservati 2014

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Mark Twain

Il principe e il povero

Adattamento di Elena Frontaloni

Capitolo

La nascita del principe e del povero

tunno, nacque nellantica Londra, dalla povera famiglia Canty, un bambino che nessuno voleva: Tom. Nello stesso giorno, nella ricca famiglia inglese dei Tudor, veniva al mondo un altro bambino: Edward. Questo bambino era stato desiderato non solo dalla sua famiglia, ma dallInghilterra intera che lo aveva atteso da molto tempo, e aveva pregato Dio per la sua nascita. Ora che era arrivato, il popolo inglese era letteralmente impazzito di gioia. La gente si abbracciava, si baciava e festeggiava insieme, ballando e cantando. Di giorno, Londra era un vero spettacolo con bandiere che sventolavano dai balconi e dai tetti delle case e splendidi cortei che slavano per le strade; di notte, si ballava attorno a enormi fal. In tutta lInghilterra, insomma, non si parlava che del neonato Edward Tudor, principe del Galles, che dormiva tranquillo, avvolto in tessuti di seta e raso, ignaro del fatto che tutti i nobili della nazione lo assistessero e vegliassero su di lui. Nessuno parlava invece dellaltro neonato, Tom Canty, avvolto nei suoi miseri stracci, a parte la sua povera famiglia, turbata dalla nascita del piccolo.

Verso la met del sedicesimo secolo, in un giorno dau-

Capitolo

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Linfanzia di Tom

Le strade di Londra erano tortuose e sporche, soprattutto nel quartiere in cui abitava Tom Canty, non lontano dal London Bridge. Le case erano di legno con il secondo piano che sporgeva sul primo e il terzo molto arretrato sul secondo, e pi alte erano e pi si restringevano. Erano verniciate di rosso, blu o nero, a seconda del gusto del proprietario. Le nestre erano piccole, con vetri sfaccettati a forma di diamanti, e si aprivano verso lesterno, proprio come le porte. La casa in cui viveva il piccolo Tom si trovava in una sudicia piazzetta chiamata Offal Court. Era piccola, squallida e fatiscente, ma gremita di un gran numero di famiglie povere e sventurate. I Canty occupavano una stanza al terzo piano. Il padre e la madre dormivano in una specie di lettiera in un angolo, mentre Tom, sua nonna e le sue due sorelle Bet e Nan avevano solo il pavimento a loro disposizione. Durante il giorno, le coperte e la paglia venivano ammassate in un angolo e la sera ognuno prendeva dal mucchio ci che pi preferiva per dormirci sopra. Bet e Nan avevano quindici anni ed erano gemelle. Erano sporche e vestite di stracci, profondamente ignoranti, ma dal cuore doro. La madre era come loro, mentre il padre e la nonna erano due demoni. Ogni occasione era buona per ubriacarsi e poi azzuffarsi tra di loro o prendersela con chiunque si trovasse nei paraggi.
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Passarono alcuni anni.

Linfanzia di Tom

John Canty era un ladro di professione e sua madre una mendicante. Fra quei poveracci cera anche un vecchio prete dallanimo buono che in segreto radunava i ragazzi attorno a s per insegnar loro a camminare sulla buona strada. Padre Andrew, cos si chiamava, aveva insegnato a Tom a leggere e a scrivere, oltre a un po di latino, e avrebbe fatto lo stesso con le sorelle, se queste non si fossero riutate per paura di essere derise dagli amici. Tutta Offal Court era un alveare, proprio come la casa dei Canty. Ubriachezza, baccano e risse erano allordine del giorno. Nonostante ci il piccolo Tom non era infelice. Sicuramente non era una vita facile la sua, ma lui non se ne rendeva conto. Quando la sera tornava a casa a mani vuote sapeva che il padre imprecando lavrebbe picchiato e che quella strega di sua nonna avrebbe fatto lo stesso. Ma sapeva anche che a notte fonda sua madre, a sua volta affamata, gli avrebbe portato furtivamente un tozzo di pane secco messo da parte, a cui lei stessa aveva rinunciato, pur sapendo che il marito, se lavesse scoperta, lavrebbe riempita di botte. In n dei conti la vita di Tom non era poi cos male, specialmente in estate. Mendicava il minimo indispensabile per risparmiarsi la razione serale di botte, in quanto la legge contro laccattonaggio era molto rigorosa e le pene severe. Cos trascorreva buona parte della giornata ad ascoltare vecchie abe e affascinanti leggende su giganti, fate, gnomi, geni, castelli incantati e splendidi re e principesse, che il buon Padre Andrew gli raccontava. Aveva la testa piena di queste immagini meravigliose e spesso la notte, nel buio del suo misero e fetido giaciglio di paglia, stanco, affamato e indolenzito per le botte ricevute, dava libero sfogo allimmaginazione dimenticandosi del dolore e delle pene e sognando di essere un principe vezzeggiato e coccolato nel suo palazzo reale.
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Capitolo 2

Pian piano un desiderio cominci a ossessionarlo giorno e notte: poter vedere con i propri occhi un principe in carne ed ossa. I personaggi dei suoi sogni erano cos belli che inizi a lamentarsi dei suoi abiti logori e sudici e a desiderare di essere pulito e ben vestito. Non per questo smise di giocare nel fango divertendosi come aveva sempre fatto, ma scopr che poteva anche lavarsi e togliersi di dosso la sporcizia. Quelle letture e quei sogni nirono lentamente per cambiarlo. Cos inizi quasi senza accorgersene a comportarsi da principe. Il suo modo di parlare e i suoi atteggiamenti divennero cerimoniosi e rafnati e provocarono ammirazione e divertimento tra i suoi amici. La sua inuenza su di loro crebbe tanto, giorno dopo giorno, che n per essere considerato un essere superiore. Sembrava sapesse tutto! Faceva e diceva cose meravigliose e inoltre era cos saggio e profondo! Tutto ci che Tom diceva e faceva, veniva riferito dai ragazzi ai loro genitori cos che pure questi iniziarono a considerare Tom Canty una creatura straordinaria, dotata di rari talenti. In poco tempo il ragazzo divenne un eroe per tutti quelli che lo conoscevano, eccetto per la sua famiglia, che non vedeva proprio niente di straordinario in lui. Un po alla volta, di nascosto, Tom riusc a organizzare una vera e propria corte reale. Lui era il principe e i suoi migliori amici le guardie, i ciambellani, gli scudieri, le dame di corte e lintera famiglia reale. Ogni giorno il nto principe veniva accolto con i solenni cerimoniali che Tom aveva appreso dalle sue letture romanzesche. E ancora Sua Altezza emanava decreti ai suoi fantastici eserciti, alle sue otte e ai suoi vicer. Dopo di che Tom rientrava nei suoi stracci, elemosinava qualche spicciolo, mangiava la sua crosta di pane, subiva la sua dose quotidiana di ceffoni e inne si sdraiava su quella
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Linfanzia di Tom

poca paglia sudicia che era il suo giaciglio e ricominciava a sognare le sue immaginarie prodezze. Quel suo desiderio di vedere prima o poi un vero principe cresceva sempre di pi, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, no ad assorbire ogni altra aspirazione e a diventare lunica passione della sua vita. Un giorno di gennaio, durante il suo solito giro di accattonaggio, avvilito, si mise a vagabondare, a piedi scalzi e intirizzito dal freddo, osservando tutte le vetrine di leccornie e desiderando ardentemente di poter assaggiare una delle tante ghiottonerie esposte. Torn a casa che era gi buio. Era cos bagnato, stanco e affamato che perno il padre e la nonna ne ebbero compassione, tanto che gli diedero solo una sberla prima di spedirlo a dormire. Per molte ore il dolore, la fame, il chiasso e le imprecazioni provenienti dalla casa lo tennero sveglio, ma poi, come spesso accadeva, sogn di essere lui stesso un principe. Si muoveva tra nobili signori e gentili dame, e rispondeva agli omaggi della folla scintillante che si faceva da parte al suo passaggio. Quando la mattina dopo si svegli, si rese conto che il sogno, ancora una volta, aveva messo ancora pi in evidenza lo squallore della sua misera esistenza. E cos, sopraffatto dallamarezza e con il cuore a pezzi, scoppi in lacrime.

Capitolo

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Lincontro di Tom con il principe

la mente ancora immersa nei meravigliosi sogni della notte precedente. Gironzol per la citt senza neanche far caso a dove andava. La gente lo urtava e alcuni lo insultavano, ma egli era troppo assorto nei suoi pensieri per accorgersene. Di l a poco si ritrov in un luogo molto lontano dove non era mai arrivato. Si ferm un attimo, poi continu a camminare e oltrepass le mura della citt. Giunse in una via dove sorgevano case e grandi palazzi, residenza di nobili, dotati di immensi terreni che si estendevano no al ume. Continu a camminare no ad arrivare a un palazzo regale e maestoso: Westminster. Rest a bocca aperta di fronte a quellimmenso edicio con torri e bastioni imponenti, un enorme ingresso in pietra, il cancello a sbarre dorate e una schiera di giganteschi leoni in granito e altre gure e simboli della sovranit inglese. Stava forse per avverarsi il suo grande sogno? Forse quello era il momento giusto per sperare di vedere un vero principe in carne ed ossa. Ad entrambi i lati del cancello dorato cerano due gigantesche sentinelle vestite con unarmatura dacciaio. Dagli altri cancelli che si aprivano accanto allentrata principale, entravano e uscivano magniche carrozze che, guidate da cocchieri, trasportavano gentiluomini.
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Tom si alz affamato e usc a stomaco vuoto, ma con

Lincontro di Tom con il principe

Il povero piccolo Tom, avvolto nei suoi miseri stracci, si avvicin e vide, attraverso le sbarre dorate, una scena che lo fece quasi urlare di gioia. Allinterno del cortile, a pochi passi da lui, cera un bel ragazzo che indossava un abito di seta e raso ornato di gioielli luccicanti. Legati al anco aveva una piccola spada e un pugnale incastonati con pietre preziose, calzava morbidi stivali dai tacchi rossi e in testa portava un elegante copricapo, anchesso di colore rosso, ornato di piume ssate al cappello da una grossa gemma scintillante. Era circondato da uno stuolo di uomini eleganti, di sicuro la servit. Oh, quello era un principe, un principe vero, senzombra di dubbio! Il respiro di Tom divenne affannoso per lemozione e gli occhi si sgranarono per lo stupore e la meraviglia. Il suo unico desiderio era di avvicinarsi al principe e di poterlo ammirare per bene. Senza rendersene conto inl la testa tra le sbarre ma immediatamente una delle guardie lo afferr con forza e lo scaravent tra la folla di contadini e di curiosi che si trovavano poco pi in l, urlandogli: Vattene, sporco moccioso! La folla inizi a ridere e a schernirlo, ma il giovane principe si precipit verso il cancello e con il viso rosso di collera e gli occhi pieni di rabbia grid: Come osi trattare in questo modo un povero ragazzo? Come osi umiliare un suddito di mio padre, il re? Apri il cancello e fallo entrare! A quel punto la folla lanci in aria i cappelli urlando: Viva il principe di Galles! Le guardie presentarono le armi con le alabarde, aprirono il cancello e fecero entrare il piccolo Tom. Edward Tudor disse: Hai laria stanca e affamata e sei stato maltrattato. Vieni con me.
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Capitolo 3

Edward condusse Tom in un ricco appartamento del palazzo e ordin tanto di quel cibo che Tom credeva esistesse solo nelle favole. Il principe poi, con grande delicatezza, mand via la servit per non far sentire a disagio il suo umile ospite, si sedette accanto a lui e gli rivolse la parola. Come ti chiami? Tom Canty, per servirla, signore. Che nome originale. E dove abiti? In citt, signore. A Offal Court. Hai i genitori? S, li ho, signore. Ho anche una nonna a cui non voglio molto bene, Dio mi perdoni per quello che sto dicendo, e anche due sorelle gemelle, Nan e Bet. Mi sembra di capire che tua nonna non molto buona con te, vero? Non solo con me, ma con nessun altro, signore. Ha un cuore perdo ed sempre stata cattiva. Ti maltratta? Sempre, tranne quando dorme o quando troppo ubriaca per farlo. Ma quando di nuovo sobria recupera e me ne d di santa ragione. Gli occhi del principe si riempirono di sdegno e grid: Che cosa? Ti picchia? Proprio cos, signore. Picchiare un ragazzo cos piccolo e fragile! Ascoltami bene: prima che faccia notte tua nonna sar rinchiusa nella torre. Mio padre, il re... Veramente, signore, lei dimentica le origini umili della nonna. La torre solamente per le persone di alto rango. vero, non ci avevo pensato. Trover unaltra punizione. E tuo padre gentile con te? Non pi della nonna, signore. A quanto pare, tutti i padri sono uguali. Neanche il mio
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Lincontro di Tom con il principe

ha un carattere tenero. Mi punisce severamente e mi rimprovera. E tua madre come ti tratta? Lei buona, signore. E Nan e Bet sono come lei. Quanti anni hanno? Quindici, signore. Lady Elizabeth, mia sorella, ne ha quattordici, e Lady Jane Grey, mia cugina, ha la mia stessa et ed anche molto dolce e carina; laltra sorella, Lady Mary, invece, ha sempre laria triste. Dimmi, come si comportano le tue sorelle con la servit? Le mie sorelle con Oh, signore, davvero lei crede che abbiano una servit? Per un attimo il piccolo principe osserv con sguardo serio il povero ragazzo, poi disse: E perch no? Chi le aiuta a svestirsi la sera? E chi le aiuta a rivestirsi al mattino? Nessuno, signore. E poi perch dovrebbero togliersi il vestito e dormire nude come gli animali? Come! Hanno un solo vestito? Cosa se ne farebbero con pi di uno? Hanno solo un corpo. Scusami, non avevo intenzione di prenderti in giro. Nan e Bet avranno presto dei nuovi vestiti e una servit. Ma... sento che ti esprimi con grazia: hai studiato? No, signore. Il buon padre Andrew mi ha fatto imparare qualcosa dai suoi libri. Conosci il latino? A malapena, signore. Studialo, ragazzo. Solo allinizio difcile. Ma dimmi un po del tuo quartiere. Ti trovi bene l? In realt s, signore, eccetto quando ho fame. C il teatrino delle marionette e ci sono le scimmie! E poi ci sono le rappresentazioni dove gli attori gridano e combattono: sono
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Capitolo 3

belle da vedere e costano solo un quarto di penny... Anche se cos difcile avere un quarto di penny, mio signore. Continua a raccontare. Noi ragazzi di Offal Court a volte facciamo a lotta con i bastoni, come quelli che si esercitano a combattere. Davvero? Questo s che piacerebbe anche a me. Continua. Poi facciamo anche le gare di corsa per vedere chi di noi pi veloce. Mi piacerebbe anche questo. Vai avanti. In estate, signore, nuotiamo nei canali e nel ume e ci spruzziamo a vicenda. Poi ci tufamo, gridiamo e facciamo le capriole e... Darei il regno di mio padre per farlo almeno una volta anchio. Ti prego, continua. Balliamo, cantiamo e giochiamo nella sabbia seppellendoci a vicenda Oh, che bello che ! Non c niente di meglio al mondo che rotolarsi nel fango, se posso permettermi, signore. Basta, ti prego, meraviglioso! Se potessi almeno una volta vestirmi con i tuoi stracci, andare scalzo e divertirmi nel fango senza che nessuno me lo impedisse, rinuncerei anche alla corona! E se io potessi vestirmi almeno una volta come siete vestito voi, mio signore, una volta soltanto... Davvero ti piacerebbe? E allora facciamolo. Togliti i tuoi stracci e indossa i miei splendidi abiti, ragazzo! Sar una felicit breve, ma non per questo meno piacevole. Ci divertiremo nch potremo e poi ci scambieremo di nuovo i vestiti. Dopo qualche istante il piccolo Edward indossava i miseri stracci di Tom, mentre questi si pavoneggiava delle sgargianti vesti regali. Poi si misero luno a anco dellaltro davanti a un enorme specchio ed ecco che accadde il miracolo.
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Lincontro di Tom con il principe

Il piccolo principe, sbalordito, disse: Che te ne pare? Oh Signore, la mia condizione non mi permette di dare un giudizio. E allora parler io. Tu hai i miei stessi capelli, i miei stessi occhi, la mia stessa voce, i miei stessi modi, la mia stessa altezza e i miei stessi lineamenti. Se fossimo nudi nessuno saprebbe riconoscere chi dei due il vero Principe di Galles. E ora che io indosso i tuoi stracci credo di poter provare quello che hai provato tu quando quel bruto di una guardia... Ehi guarda, hai un livido sulla mano! S, ma non niente. stata una cosa orrenda e crudele, invece! url Edward battendo il piede nudo sul pavimento. Ci penso io. Non muoverti nch non sar di ritorno! In un attimo usc correndo dalla porta e attravers le sale del palazzo nei suoi stracci svolazzanti, con il viso rosso e gli occhi scintillanti. Appena raggiunse lenorme cancello principale afferr le sbarre e scuotendole furiosamente url: Aprite! Spalancate i cancelli! La guardia che aveva maltrattato Tom obbed immediatamente e quando il principe oltrepass il cancello con gli occhi pieni di collera, il soldato gli moll sullorecchio una sberla cos violenta da farlo rotolare a terra. E gli disse: E questo, straccione che non sei altro, per il rimprovero che mi sono beccato da Sua Altezza per colpa tua! La folla scoppi a ridere divertita. Il principe si alz dal fango e precipitandosi verso la guardia grid: Io sono il Principe di Galles! La mia persona sacra e tu sarai impiccato per avermi trattato cos. Il soldato alz lalabarda e disse con fare beffardo: I miei omaggi a Vostra Altezza! Poi aggiunse con rabbia:
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Capitolo 3

Sparisci, sacco di immondizia! La folla si avvicin e con risa e schiamazzi fece allontanare il piccolo Edward gridando con tono canzonatorio: Fate largo a Sua Altezza Reale! Largo al Principe di Galles!

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Capitolo

Cominciano i guai per il principe

la, il piccolo Edward fu nalmente lasciato in pace e abbandonato a se stesso. Cominci a camminare senza meta nch giunse in una piazza con qualche casa sparsa qua e l e unenorme chiesa. Ovunque cerano delle impalcature con dei muratori che eseguivano importanti lavori di restauro e a quella vista il principe si riprese danimo, convinto che i suoi guai fossero niti. Ma questa lantica chiesa dei Grey Friars, che mio padre ha tolto ai monaci per trasformarla in una casa daccoglienza per i bambini poveri pens tra s. Saranno sicuramente disposti ad aiutare il glio del loro benefattore, soprattutto ora che questo glio povero e abbandonato. Mentre pensava cos, fu travolto da un gruppo di ragazzi che correvano, saltavano, giocavano a palla e alla cavallina e facevano un chiasso infernale. Vestivano tutti allo stesso modo, con un berretto nero e piatto. Al collo avevano una specie di colletto clericale e indossavano un grembiule blu a maniche lunghe, stretto in vita da una cintura rossa che arrivava no alle ginocchia, calze gialle e scarpe basse con grosse bbie di metallo. I ragazzi smisero di giocare e si avvicinarono al principe che con naturale dignit disse: Ragazzi, avvertite il vostro direttore che il Principe di Galles desidera parlargli. A quelle parole si alzarono urla e schiamazzi.
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Dopo essere stato perseguitato e deriso per ore dalla fol-

Capitolo 4

Accidenti! E tu, straccione, saresti lambasciatore di Sua Maest? disse uno dei pi sfacciati. Il principe divent paonazzo dalla rabbia e si port immediatamente la mano al anco, ma senza trovare quello che cercava. Ci fu uno scoppio di risa e un altro ragazzo esclam: Avete visto? Credeva di avere una spada come se il principe fosse proprio lui. Le risate aumentarono. Il povero Edward alz la testa con fare altezzoso e ribad: Io sono il principe ed vergognoso che proprio voi che vivete della generosit di mio padre, il re, mi trattiate cos. A queste parole lilarit generale si fece ancora pi intensa e il ragazzo che aveva parlato per primo disse ai suoi compagni: Ehi voi, schiavi che vivete per merito del padre del principe, che ne ha fatto la vostra buona educazione? Inginocchiatevi tutti e abbiate rispetto del suo regale portamento e dei suoi regali stracci! Allora tutti i ragazzi singinocchiarono rumorosamente e resero omaggio in modo canzonatorio alla loro vittima. Il principe scans con un calcio il ragazzo pi vicino e disse furibondo: Intanto prendi questo, e domani far costruire una forca per te! Il gioco sembrava nito e le risate cessarono di colpo. Ma una dozzina di quei ragazzi url: Acchiappiamolo! Allabbeveratoio, allabbeveratoio! Dove sono i cani? E lerede al trono fu gettato nelle grine di cani rabbiosi. Al calar della notte il principe si ritrov con il corpo coperto di lividi, le mani insanguinate e i suoi stracci sporchi di fango. Cammin senza meta, sempre pi frastornato e stanco.
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Cominciano i guai per il principe

Dentro di s continuava a ripetere: Offal Court, cos si chiama. Se riesco ad arrivarci prima che le forze mi abbandonano sono salvo. I genitori del ragazzo mi riporteranno a palazzo e proveranno nalmente che non sono uno di loro, ma il principe in persona. Ogni tanto la mente tornava al trattamento che aveva subto da quei poveri ragazzi. Quando sar re, non solo dovranno avere del cibo e un alloggio, ma anche uneducazione e unistruzione. Serve a ben poco avere la pancia piena quando la mente e il cuore sono a digiuno. Pian piano si accesero i primi lampioni e inizi a piovere. Il vento si alz e la notte divenne tempestosa. Lerede al trono dInghilterra si inoltrava sempre pi negli squallidi vicoli dove regnavano povert, miseria e sofferenza. Improvvisamente un tipo ubriaco lo afferr per il colletto urlandogli: Sei ancora in giro a questora della notte e scommetto che non hai portato neanche un soldo a casa! Se cos e se stavolta non ti spezzo tutte le ossa, non mi chiamo pi John Canty! Il principe si liber dalla stretta e automaticamente si pul la spalla contaminata da quel contatto. Poi disse speranzoso: Allora voi siete suo padre? Spero proprio di s, cos io torner al mio posto! Suo padre? Non so di cosa parli, ma so di certo che sono tuo padre e te ne accorgerai presto... Oh, non scherzate! Sono snito e ferito. Portatemi da mio padre, il re, e lui vi render pi ricco di quanto immaginate. Salvatemi vi prego! Io sono davvero il Principe di Galles! Luomo, stupefatto, guard il ragazzo, poi scuotendo la testa brontol:
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Capitolo 4

Sei completamente impazzito! Poi lo afferr nuovamente per il colletto e tra una risata e unimprecazione aggiunse: Pazzo o non pazzo, io e tua nonna ti rimetteremo sulla buona strada... te lo garantisco! E trascinando a forza il principe che cercava di divincolarsi, scomparve in un cortile buio.

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Capitolo

Tom a corte

bito di quella occasione. Si ammir in tutte le pose davanti al grande specchio e si mise a camminare imitando lelegante portamento del principe, continuando a contemplarsi allo specchio per vedere il risultato ottenuto. Poi sguain la spada e si inchin a baciarne la lama appoggiandola sul petto. Giocherell inne con il pugnale incastonato di gemme che aveva alla cintura, esamin meravigliato i preziosi mobili della stanza, si sedette su tutte le sfarzose poltrone e pens a come sarebbe stato bello se la gentaglia di Offal Court avesse potuto sbirciare l dentro e ammirarlo in tutto il suo splendore. Dopo circa mezzora Tom si rese improvvisamente conto che il principe mancava ormai da molto tempo e cominci a sentirsi solo. Pian piano il senso di solitudine si trasform in paura e disagio. Cosa sarebbe successo se fosse entrato qualcuno e lavesse sorpreso l, con indosso quei vestiti? La sua paura crebbe sempre di pi. Tremando socchiuse la porta che dava sullanticamera per andare a cercare il principe. E subito sei elegantissimi gentiluomini e due giovani paggi vestiti sfarzosamente si alzarono in piedi e si inchinarono davanti a lui. Tom richiuse la porta. Si stanno prendendo gioco di me pens. Si mise a camminare avanti e indietro nella stanza, sussultando ad ogni minimo rumore. Ad un tratto la porta si apr e un paggio tutto vestito in seta annunci:
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Tom, rimasto solo nel salotto del principe, apprott su-

Capitolo 5

Lady Jane Grey! Entr una graziosa ragazzina riccamente vestita. Si ferm di colpo esclamando con voce angosciata: Oh, mio signore, cosa c che non va? Tom si sent mancare il ato, e riusc solo a mormorare: Ti prego, abbi piet di me! Non sono un signore, ma solo il povero Tom Canty di Offal Court, qui a Londra. Ti supplico, portami dal principe, e lui mi ridar i miei stracci e mi lascer andar via sano e salvo. La ragazza era come impietrita. Oh mio signore, tu in ginocchio davanti a me? grid. E scapp via quasi avesse visto un fantasma. Tom era in preda alla disperazione. Non ho pi speranze. Ora verranno e mi porteranno via. Intanto lorribile notizia si spargeva per tutto il palazzo, passando di servo in servo, di cortigiano in cortigiano, di piano in piano e di salone in salone. Il principe impazzito! Il principe impazzito! Ben presto in ogni sala si adunarono gruppi di gentiluomini e di dame che bisbigliavano tra di loro e in ogni volto si leggeva sgomento e stupore. Poco dopo un ufciale in alta uniforme proclam solennemente: In nome del re! Che nessuno diffonda questa falsa diceria, pena la morte! Il vociare cess allistante e si sent un bisbiglo generale lungo i corridoi. Il principe! Sta arrivando il principe! Il povero Tom avanzava lentamente tra due ali di cortigiani che si prostravano ai suoi piedi. Ad un tratto si ritrov in un grandioso appartamento del palazzo. Davanti a s, a pochi passi di distanza, era sdraiato su un divano un uomo grasso e robusto, con la faccia grossa e lespressione austera. La grossa testa era coperta di capelli grigi e le basette gli
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Tom a corte

coprivano tutto il viso a mo di cornice. Indossava un abito di stoffa preziosa, ma vecchio e logoro in alcuni punti e aveva una gamba gona e fasciata che teneva appoggiata su un cuscino. La stanza era avvolta nel silenzio e ognuno aveva il capo reclinato verso il basso in segno di rispetto. Quelluomo invalido e dallespressione austera era il temuto Enrico VIII. Quando inizi a parlare, i tratti del suo viso si fecero pi dolci. Che succede, Edward, principe mio? Come ti venuto in mente di prenderti gioco di me, del tuo buon re e padre, che ti ama e ti rispetta, con questo brutto scherzo? Alle parole il tuo buon re, il povero Tom impallid e cadde in ginocchio come colpito da una fucilata. Poi, alzando le braccia al cielo, esclam: Voi siete il re? Allora sono rovinato! Quelle parole meravigliarono il re. Il suo sguardo si pos su tutti i presenti no a fermarsi sul ragazzo inginocchiato ai suoi piedi, poi disse con tono di profonda delusione: Ahim! Credevo che le dicerie non corrispondessero alla realt, ma temo che dovr ricredermi. Tir un profondo sospiro, poi prosegu affettuoso: Vieni da tuo padre, glio mio. Tu non stai bene. Tom, umile e tremante, si avvicin a Sua Maest. Il re prese tra le mani quel volto spaventato e strinse al petto la testa riccioluta del ragazzo accarezzandola con tenerezza. Non riconosci pi tuo padre, bambino mio? Non spezzare il mio vecchio cuore: dimmi che mi riconosci. cos, vero? S, voi siete il mio signore, il re! Ecco, cos va bene. Su, non tremare, nessuno vuol farti del male, ti vogliono tutti bene qui. Va meglio ora? Il brutto sogno passato, non cos? Non crederai pi di essere unaltra persona come hai fatto poco fa, vero?
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Capitolo 5

Mio signore, credetemi, ho detto la verit. Sono lultimo dei vostri servi, un povero mendicante, ed solo per caso che ora mi trovo qui. Per non ho fatto nulla di male e non voglio morire. Voi potete salvarmi, basta una sola parola. Morire? Non parlare cos, dolce principe. Ora calmati. Certo che non morirai! Tom cadde in ginocchio. Che Dio ricompensi la vostra misericordia, mio re, e vi conceda di regnare a lungo su questa nazione! Poi si rialz e con viso raggiante si rivolse ai gentiluomini presenti: Avete sentito? Non morir, lha detto il re! I gentiluomini chinarono il capo in segno di profondo rispetto, ma senza atare. Tom si rivolse timidamente al re: Posso andare ora? Certo, se lo desideri. Dove vorresti andare? Tom abbass lo guardo e umilmente rispose: Vorrei tornare nel tugurio dove sono nato e da dove sono venuto. L ci sono mia madre e le mie sorelle ad aspettarmi ed casa mia. Io non sono abituato a tutto questo lusso e a questo splendore. Vi prego, mio signore, lasciatemi andare! Il re per un po rimase assorto nei suoi pensieri. Poi, con un lo di speranza, disse: Forse la sua pazzia riguarda solo questa storia e per il resto le sue facolt mentali funzionano normalmente. Sia fatta la volont di Dio e facciamo una prova. Cos fece a Tom una domanda in latino e il ragazzo rispose a stento nella stessa lingua. Il re e i gentiluomini dimostrarono la loro soddisfazione. Poi il re disse: La risposta non stata allaltezza dei suoi apprendimenti e delle sue capacit, ma ha dimostrato che la mente, pur essendo confusa, non irrimediabilmente danneggiata. Che ne pensate, dottore?
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Tom a corte

Il medico interpellato si chin e rispose: Maest, sono convinto che abbiate ragione. Il re, sollevato, continu: Ora faremo altre prove. Fece una domanda a Tom in francese. Il ragazzo rimase in silenzio per un istante, poi rispose: Non conosco questa lingua, con il suo permesso. Il re cadde allindietro sulla poltrona. Subito la servit accorse in suo aiuto, ma lui respinse tutti e disse: Non importunatemi, non nulla. Vieni qui, bambino mio. Ecco, appoggia la tua povera testa stanca sul petto di tuo padre e stai tranquillo. Presto starai meglio, solo una tua fantasia momentanea. Non aver paura, passer presto. Poi il re si gir verso i presenti e con modi tuttaltro che gentili disse: Ascoltatemi tutti! Il mio povero glio impazzito, ma una cosa passeggera. Sar stato il troppo studio o forse leccessivo isolamento. Basta con i libri e con i maestri. Deve giocare, distrarsi, fare sport nch non sar completamente guarito. Alzatosi in piedi, prosegu con tutta lenergia che aveva: matto, ma pur sempre mio glio e lerede al trono dInghilterra. Pazzo o sano che sia, dovr regnare. Statemi bene a sentire: chiunque oser parlare di questa malattia, turbando la pace e lordine del regno, sar giustiziato! Mio glio rimane sempre il principe di Galles! Domani stesso gli sar conferita la dignit di principe secondo lantico cerimoniale. Provvedete immediatamente, Lord Hertford! Uno dei gentiluomini presenti si inchin davanti al re e disse: Sua Maest il re sa che il conte Norfolk, Gran Maresciallo Ereditario dInghilterra, rinchiuso nella torre e non sarebbe opportuno che un prigioniero...
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Capitolo 5

Silenzio! Non offendete le mie orecchie con quel nome odioso. Il principe deve forse attendere linvestitura perch il regno privo di un conte Maresciallo libero da ogni macchia di tradimento? No, per la gloria di Dio! Avvisate il Parlamento di farmi avere la condanna di Norfolk prima di domani mattina, altrimenti bisogner fare i conti con me! Lord Hertford disse: Ogni desiderio del re legge! E alzandosi torn al suo posto. Piano piano il re si calm e disse: Dammi un bacio, principe mio. Vieni, di che cosa hai paura? Non sono forse il tuo caro padre? Voi siete troppo buono con me e io non lo merito, mio potente signore. Ma... ma... mi addolora pensare che quelluomo debba morire... Ah, queste parole sono degne di te! Hai sempre avuto un animo generoso. Ma non preoccuparti, nominer un altro che sia degno del suo ruolo. Stai tranquillo, glio mio, non tormentarti per questa faccenda. Ora vai a giocare. Vai con tuo zio Hertford e i tuoi amici. Tom fu condotto fuori dalla stanza del re. Aveva il cuore pieno di angoscia perch quelle ultime parole avevano cancellato del tutto la sua speranza di riottenere la libert. Si sentiva sempre pi avvilito. Ormai si rendeva conto che sarebbe rimasto per sempre imprigionato in quella gabbia dorata, solo e abbandonato. E ovunque volgesse lo sguardo gli sembrava di vedere svolazzare nellaria la testa decapitata del duca di Norfolk, con gli occhi ssi su di lui ad accusarlo.

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Capitolo

Le istruzioni per Tom

fu fatto accomodare da suo zio, il conte Hertford, nel salone principale dellappartamento reale. Qui fu annunciato larrivo di Lord Saint John, il quale, dopo essersi inchinato, disse: Sua Maest ordina che, per ragioni di Stato, Vostra Grazia tenga a tutti i costi segreta la sua infermit, nch non sia del tutto guarito e tornato in perfetta forma. Ci signica che non dovrete mai negare di essere il vero principe, lerede al trono dInghilterra. Non dovrete mai raccontare della vostra umile origine, che la malattia vi fa credere vera, e dovrete sforzarvi di riconoscere tutti quei volti che prima vi erano familiari. Nelle cerimonie ufciali, se non sapete come comportarvi, non lasciate trapelare il vostro imbarazzo, ma chiedete consiglio a Lord Hertford o alla mia umile persona. Alla ne del suo discorso Lord Saint John si inchin e si fece da parte. Tom replic rassegnato: Nessuno pu discutere o cambiare gli ordini del re. Obbedir. In quel momento furono annunciate Lady Elizabeth e Lady Jane Grey. I due gentiluomini si scambiarono uno sguardo dintesa e Hertford and subito verso la porta. Mentre le ragazze entravano disse loro a bassa voce: Vi prego, signore, non fate caso alle sue stranezze e non dimostrate stupore davanti ai suoi vuoti di memoria. Qualunque reazione di sorpresa potrebbe turbarlo.
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Tom

Capitolo 6

In quello stesso momento Lord Saint John stava mormorando a Tom: Vi prego di tenere a mente gli ordini del re, ossia ricordatevi di tutto ci che potete e fate nta di ricordare tutto il resto. Fate in modo che non si accorgano del vostro cambiamento. Sapete quanto per le vostre compagne di giochi sarebbe un gran dispiacere vedervi cos diverso. Tom mormor qualcosa, segno che stava gi imparando come comportarsi e aveva deciso di fare del suo meglio per rispettare gli ordini del re. Tutto stava andando bene, quando per la piccola Lady Jane lo spiazz con una domanda del tutto inattesa: Mio signore, hai fatto il tuo dovere verso Sua Maest la regina, oggi? Tom esit sconcertato e stava per rispondere con una frase a caso quando Lord Saint John rispose in suo aiuto. Certamente, signora, e lei lo ha molto rincuorato per quanto riguarda la condizione attuale di Sua Maest il re. Non cos Vostra Altezza? Tom balbett qualcosa che poteva sembrare un assenso. Poco dopo, mentre parlavano della decisione momentanea di sospendere gli studi del principe, di nuovo la piccola Lady Jane intervenne: proprio un peccato, eri cos bravo! Ma non preoccuparti, non sar per molto. Quando riprenderai a studiare diventerai un esperto di lingue straniere come tuo padre. Mio padre? esclam Tom preso alla sprovvista. Non sa parlare neanche la sua di lingua, tanto che solo i porci che grufolano nel fango riescono a capirlo. Quanto poi a imparare nuove cose... Alz lo sguardo e vide lespressione di rimprovero negli occhi di Lord Saint John. Si interruppe, arross e poi riprese morticato:
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Le istruzioni per Tom

La malattia mi perseguita di nuovo e la mia mente farnetica. Non intendevo in alcun modo offendere Sua Maest. Lo sappiamo, signore disse la principessa Elizabeth prendendo tra le sue mani quella del fratello con affettuoso rispetto. Non ti preoccupare. Non colpa tua, ma del tuo malessere. Sei cos gentile, dolce signora replic Tom grato e io ti ringrazio di cuore. Il tempo trascorse piacevolmente e tutto sommato senza altre difcolt da superare. Tom si sentiva sempre pi a suo agio, notando che tutti si dimostravano molto gentili nei suoi confronti e disposti ad aiutarlo. Poi, quando seppe che le due fanciulle lavrebbero accompagnato quella sera stessa al banchetto del sindaco di Londra si sent sollevato e felice di non trovarsi solo in mezzo a tanti estranei. Gli angeli custodi di Tom, i due gentiluomini, avevano invece trovato quellincontro molto difcile da sopportare. Avevano avuto la sensazione di essere al timone di una grossa nave e di doverla pilotare attraverso un canale pericoloso. Erano continuamente in tensione e si resero conto che il loro compito non era affatto un gioco da ragazzi. Perci, quando la visita delle due fanciulle stava per volgere al termine e venne annunciato larrivo di Lord Guilford Dudley, pensarono che per quel giorno ne avevano avuto abbastanza e consigliarono a Tom di ritirarsi. Il ragazzo accett molto volentieri, ma sul volto di Lady Jane si not un leggero disappunto nelludire che quello splendido giovane non sarebbe stato ricevuto. Dopo che le due damigelle se ne furono andate, Tom si rivolse ai suoi due accompagnatori. Posso chiedere alle vostre signorie il permesso di ritirarmi anchio in un posto tranquillo per riposare un po?
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Capitolo 6

Ogni vostro desiderio un ordine per noi, Vostra Altezza. E di certo un po di riposo vi far bene, visto che presto dovrete recarvi in citt disse Lord Hertford, che poi suon un campanello. Subito comparve un paggio al quale ordin di far chiamare Sir William Herbert. Allarrivo del gentiluomo, Tom fu condotto in una stanza interna. Il primo gesto del ragazzo fu quello di allungare una mano per prendere un bicchiere dacqua, ma immediatamente un paggio vestito di seta e velluto lo afferr prima di lui, si inginocchi e glielo offr su un vassoio doro. Stanco e sconsolato, Tom si sedette per togliersi gli stivali, ma proprio in quel momento un altro scocciatore in seta e velluto gli si inginocchi ai piedi e glieli sl. Fece altri due o tre tentativi per sbrigarsela da solo, ma gli fu impossibile perch ogni volta veniva preceduto. A quel punto si arrese e con un gesto di rassegnazione mormor tra s: Manca solo che qualcuno pretenda di respirare al posto mio. Poi, inlate le pantofole e con indosso una splendida vestaglia, si sdrai per riposare un po. Ma non riusc a prendere sonno: la sua testa era troppo affollata di pensieri e la stanza troppo piena di gente. Non poteva mandar via i paggi, che, con suo rammarico, restarono nella camera. Rimasti soli, i nobili custodi di Tom stettero per qualche istante in silenzio, camminando su e gi per la stanza. Inne Saint John disse: Sinceramente, cosa ne pensate di tutta questa storia? Sinceramente vi dir: il re sta per morire e mio nipote pazzo. Pazzo salir al trono e pazzo rester. Che Dio protegga lInghilterra! Pare proprio che le cose stiano cos. Ma... non avete qualche dubbio che... che... A quel punto lord Saint John esit per un attimo, poi smise di parlare.
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Le istruzioni per Tom

Lord Hertfort allora si ferm davanti a lui e lo ss negli occhi. Parlate: non c nessun altro ad ascoltarvi se non io. Dubbi su cosa? Provo vergogna a svelare quello che penso a voi che siete del suo stesso sangue, signore, e vi chiedo gi ora perdono se in qualche modo vi offender. Ma, non vi sembra strano che la pazzia abbia cambiato a tal punto il suo comportamento e i suoi modi? Non vi sembra strano che non abbia riconosciuto il volto di suo padre, che abbia dimenticato le abitudini e le regole del palazzo e che pur biascicando qualche frase in latino, non si ricordi niente di greco e di francese? Vi prego di non inquietarvi, ma vi sar profondamente grato se poteste liberare la mia mente da ogni dubbio. Ci che pi mi ha colpito stato il suo affermare di non essere principe e cos... Basta, signore, state parlando come un traditore. Avete dimenticato gli ordini del re? E io, solo ad ascoltarvi, sarei vostro complice. Lord Saint John impallid e subito replic: Ho sbagliato, vero, ma non traditemi, vi prego. Non ne parler pi, n penser pi a questa faccenda, ma voi abbiate piet di me o sono rovinato. Ve bene. Se non parlerete mai pi di questa storia, la faccenda chiusa. Ma credetemi, lui il glio di mia sorella. La sua voce, il suo volto, il suo aspetto mi sono familiari sin dalla nascita. La pazzia pu produrre queste e altre stranezze. Non fatevi assalire da dubbi inutili, amico mio. Questo il vero principe, lo conosco bene, e presto sar re. Non dimenticatelo.

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Il principe e il povero
Lautore e le opere La fortuna del libro Filmograa

A cura di Elena Frontaloni


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Ciak ...

si gira

Lautore e le opere
Samuel Langhorne Clemens (in arte Mark Twain) nasce a Florida, un villaggio del Missouri, il 30 novembre 1835. Nello stesso anno, il 16 di quel mese, appare nel cielo la cometa di Halley, la pi brillante cometa periodica della fascia di Kuiper. Il padre di Samuel, John Marshall Clemens, un avvocato dedito al libero pensiero e a speculazioni commerciali un po folli nella zona della frontiera, attraversata da pionieri che cercano fortuna verso lOvest. La madre, Jane Lampton, una donna famosa per la sua bellezza, nonch una fanatica calvinista, dal curioso modo di conversare (sapeva dire cose buffe con laria perfetta di chi crede di dire cose serie, scriver di lei il glio). Nel 1839, la famiglia si trasferisce a Hannibal (Missouri), un piccolo scalo sulla riva occidentale del Mississippi. Nel 1847 muore il padre: Samuel deve abbandonare la scuola e trovarsi un lavoro. Diventa tipografo nella stamperia del fratello Orion e apprende i rudimenti del giornalismo; poi viaggia molto, lavorando come tipografo e corrispondente in diverse citt, nch nel 1856 decide di cambiare vita. Mentre, sulle sponde del Mississippi, aspetta di imbarcarsi per il Brasile, incontra Horace Bixiby, un pilota di battelli: stregato da questuomo e dal mestiere che svolge, si fa pilota anche lui. Attraversa il Mississippi pi volte, e appunto dallarte della navigazione prender successivamente il suo pseudonimo, Mark Twain, che signica segna due tacche nella pertica: parole gridate dagli scandagliatori di battelli nelle notti senza stelle, per indicare ai piloti che si viaggiava in acque sicure. 178

Nel 1861 scoppia la Guerra Civile e i trasporti sul Mississippi vengono interrotti. Samuel si arruola nellesercito confederato, ma vi rimane solo due settimane. Parte subito per il Nevada col fratello Orion, e l tenta la fortuna come cercatore doro, senza successo. Diventa poi corrispondente del Territorial Enterprise di Virginia City e appunto in questo foglio rma per la prima volta un pezzo (3 febbraio 1863) con lo pseudonimo con cui diventer famoso. Lattivit giornalistica, di tono umoristico, lo occupa no alla ne della Guerra Civile (1865); intanto, nel 1864, si sposta a San Francisco, dove, nel 1865, scrive e pubblica un racconto Il famoso ranocchio saltatore della contea di Calaveras, basato su un aneddoto raccolto per strada, narratogli da altri; il pezzo viene pubblicato in diverse testate e riscuote un grande apprezzamento in tutti gli Stati Uniti. linizio di una carriera piena di successi. Di Mark Twain, il pubblico apprezza particolarmente i racconti, gli schizzi e i reportage di viaggio umoristici. Lautore, per parte sua, viaggia e prende posizione ininterrottamente, coprendo di risate e veleni ogni cosa che racconta e dando avvio anche al mestiere di conferenziere e lettore in pubblico, che sar una sua fonte di guadagno per tutta la vita. Nel 1870, appunto dopo un viaggio in Europa (che frutta pure un libro velenosissimo nei confronti del continente, Gli innocenti allestero), sposa Olivia Langdon, di una ricca famiglia newyorkese, e si sposta a Hartford, nel Connecticut dove inizia a vivere da scrittore e anima il circolo di intellettuali attivi in questa citt, tra cui Harriet Beecher Stowe, lautrice de La Capanna dello zio Tom. Gli anni Ottanta segnano linizio di un periodo di attivit febbrile, dentro il quale nascono i capolavori di Twain, che mette al centro della propria pagina il Mississippi, il ume lungo cui si svolta gran parte della sua vita. Nella sua produzione, procede in tre direzioni fondamentali: ancora il libro di viaggio Un vagabondo allestero, del 1880, dove racconta il recupero, per via di racconto, del proprio vissuto e linteresse di sempre per la storia. Di questultimo interesse testimonianza Il principe e il povero (1881). 179

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Gli anni trascorsi sul ume, come pilota di battelli sono raccontanti in Vita sul Mississippi (1883). I libri pi importanti di questa fase sono per altri, di carattere autobiograco e ricavati dal periodo dellinfanzia passata a Hannibal. Esce nel 1876 Le avventure di Tom Sawyer; del 1884 Le avventure di Huckleberry Finn: libri che segnano lingresso della lingua parlata nella letteratura americana e, insieme, fotografano i due personaggi pi famosi di Twain. Da una parte c Tom, good bad boy che sa stregare i suoi compagni di giochi e la stessa realt, modellando le sue marachelle, spesso crudeli, sui libri (dalle Mille e una notte al Don Chisciotte), salvo tornare sempre dalla zia Polly (simbolo della societ benpensante). Dallaltra parte c il suo amico Huckleberry Finn, glio di un ubriacone violento, ragazzo provvisto di un forte senso della realt, indocile ai ragionamenti, alle regole sociali come ai sogni troppo campati in aria. Solitamente considerati libri per bambini e adolescenti, i due volumi venivano sentiti dal loro autore come libri per tutti, o meglio che potevano essere letti da tutti. Huckleberry Finn, in particolare, rappresenta insieme il capolavoro di Twain e una svolta nelle sue scritture, perch il momento in cui abbandona una visione tutto sommato idilliaca dellessenza umana e ne annusa la cattiveria e la compromissione col male; un tema su cui si concentrano le sue pagine a venire, che di questo male andranno a inchiodare le radici in toni pi cupi. Esemplare, al proposito, Wilson lo zuccone (1894), un amaro poliziesco innestato sul pro180

blema della schiavit, dove recita lunico ragazzo corrotto della narrativa di Twain insieme alla pi bella gura femminile creata da questo autore, Roxana, immagine della vendetta dei neri dAmerica sui bianchi. Dal 1891 nito anche il periodo di Hartford: trasferitosi a New York, Twain fonda una casa editrice che fallisce nel 1894, anche per via di un investimento sbagliato su una macchina tipograca che non funzioner mai. Sommerso dai debiti, lautore ricomincia a fare conferenze in Inghilterra, Austria e Brasile. Nel 1896 gli muore la glia Susan e alla minore Jean viene diagnosticata lepilessia (morir nel 1909); nel giugno 1904 si spegne, a Firenze, dopo un lungo periodo di cura, la moglie Olivia. Il pessimismo di Twain si acuisce come conseguenza degli eventi della sua vita, forse, ma soprattutto in linea con una netta evoluzione della sua poetica. Nascono appunto in questi anni tre testi molto particolari, e di rara bellezza: il saggio Che cos luomo, lincompiuto romanzosaggio Lo straniero misterioso, ma soprattutto Luomo che corruppe Hadleyburg e altre storie (uscito in un volume del 1900), racconto sullipocrisia, sulla solitudine umana e sul potere del denaro. Riscaldato dallaffetto degli amici, Twain trascorre gli ultimi anni della sua vita a Dublin, nel New Hampshire, e poi a Redding, nel Connecticut. Qui muore il 21 aprile del 1910. Poco prima, nel cielo era riapparsa la cometa di Halley, come appunto MarkSamuel aveva desiderato nei suoi ultimi scritti:

Sono arrivato nel 1835 con la cometa di Halley, che torner presto. Penso che me ne andr con lei. Sarebbe una delle pi grosse delusioni della mia vita se non me ne andassi con lei. Certo lOnnipotente ha detto: Ecco un paio di stranezze veramente indenibili. Sono arrivate insieme e insieme se ne devono andare. E io non vedo lora.

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Il principe e il povero

Indice
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
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La nascita del principe e del povero ..................................... 5 Linfanzia di Tom ................................................................................. 6 Lincontro di Tom con il principe ........................................... 10 Cominciano i guai per il principe ........................................... 17 Tom a corte ................................................................................................ 21 Le istruzioni per Tom ....................................................................... 27 Il primo banchetto regale di Tom ........................................... 32 Il sigillo scomparso ............................................................................. 36 La parata sul ume ............................................................................. 39 Il principe nei guai .............................................................................. 41 Nel Palazzo Municipale ................................................................... 49 Il principe e il suo salvatore ......................................................... 53 La scomparsa del principe ............................................................ 60 Il re morto, viva il re! ..................................................................... 63 Tom, il re ...................................................................................................... 71 Il pranzo di Stato .................................................................................. 81 Re FooFoo primo ............................................................................... 83 Il principe tra i vagabondi ............................................................. 94 Il principe tra i contadini ............................................................... 100 Il principe e leremita ........................................................................ 105 Larrivo di Hendon .............................................................................. 111 Vittima di un tradimento ............................................................... 116 Larresto del principe ........................................................................ 121 La fuga ........................................................................................................... 124 Il castello di Hendon .......................................................................... 127

Il principe e il povero

26 Rinnegato .................................................................................................... 133 27 In prigione .................................................................................................. 137 28 Il sacricio .................................................................................................. 145 29 30 31 32 33 34 A Londra ....................................................................................................... 148 I progressi di Tom ................................................................................ 150 Il corteo ......................................................................................................... 153 Il giorno dellincoronazione ......................................................... 158 Edward, il re ............................................................................................. 168 Giustizia e ricompensa .................................................................... 175

Approfondimenti ................................................................................... 177

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