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I DONI DELLO SPIRITO

SANTO
Prima parte
SE TU CONOSCESSI IL DONO DI DIO
AVVERTENZA
Prima di esaminare i singoli doni dello Spirito
Santo , non solo utile, ma necessario prepararci
ad accoglierli. Di questa preparazione parliamo
nei primi cinque capitoli.
A nostro aiso occorre anzitutto !are
l"esperienza della seconda conersione #capitolo
primo$, necessario essere eangelicamente
piccoli #capitolo secondo$, accogliere nella
nostra ita l"esperienza della croce e alorizzarla
#capitolo terzo$, intuire i misteri racc%iusi nel mistero dello Spirito Santo #capitolo
quarto$, comprendere come le irt&, per essere esercitate in modo per!etto !ino a
iere le 'eatitudini, %anno assolutamente 'isogno dei doni dello Spirito #capitolo
quinto$.
Siamo cos( disposti ad esaminare i singoli doni dello Spirito, ascendendo dal timore di
Dio alla sapienza. )n questo esame dei doni dello Spirito, ci siamo !requentemente
so!!ermati sulle irt& c%e i doni per!ezionano, ad es. la !ortezza, la piet*, la !ede, la
speranza. Non a''iamo trattato della carit*, c%e sar* oggetto di uno studio a parte e
a''iamo sempre concluso ogni dono con la 'eatitudine c%e gli corrisponde,
riserandoci di trattare in un nuoo li'ro questo importante argomento.
I.
LA PRIMA E SECONDA CONVERSIONE
Fossero tutti proeti!...
Nel li'ro dei Numeri leggiamo c%e Dio prese lo spirito c%e era in +os, ossia lo
spirito di Dio, e lo in!use in settanta anziani, c%e cominciarono a pro!etizzare #c!.
Num. ,,,-./01$.
)l signi!icato principale di 2 pro!ezia 3 quello di parlare in nome di Dio #pro/!emi4
parlare al posto di qualcuno$, il senso di predire il !uturo, come intendiamo noi di
solito, quando parliamo di pro!eti e pro!ezie, nella 5i''ia, un signi!icato secondario.
) pro!eti parlano in nome di Dio. +os un pro!eta. 6es& il massimo pro!eta4 le sue
parole sono parole del Padre. E''ene i settanta anziani, riuniti presso la tenda del
conegno, !urono momentaneamente pro!eti4 caddero in estasi, lodando Dio. Aenne
c%e anc%e due anziani, Eldad e +edad, r7masti nell"accampamento, !urono inestiti
dallo spirito di Dio e comiciarono a pro!etizzare.
Allora un gioane corse da +os a ri!erire il !atto. )nterenne anc%e il gioane 6iosu
c%e era al serizio di +os e disse4 2 +os, signore mio, impediscili8 3 #,,,-9$. +a
+os rispose, con cuore grande e senza alcuna inidia4 2 Sei tu geloso per me: 3,
ossia, non lo spir7to tuo c%e sceso su di loro, ma lo spirito mio, c%e spirito di Dio;
ma se non sono geloso io, perc%< dei esserlo tu al posto mio: 2 =ossero tutti pro!eti
nel popolo del Signore e olesse il Signore dare loro il suo spirito8 3 #,,,->$.
?on questa preg%iera, inizio questa ri!lessione sullo Spirito Santo e i suoi doni, perc%<
possiamo, per grazia, dientare tutti pro!eti nel popolo del Signore e, prima di tutto,
nella nostra !amiglia, nella nostra comunit*. )l Signore doni a tutti noi l"a''ondanza
del suo Spirito.
Essere pro!eti, senza desiderare di essere rapiti in estasi; anzi, meglio sottrarsi alle
estasi e a tutti i !enomeni straordinari della mistica, come !acili cause d"inganno, ma
nel senso di parlare in nome di Dio, adorarlo, ringraziarlo, lodarlo; essere in stato di
preg%iera continua, ossia in continuo rapporto d"amore con ?risto, col Padre, con lo
Spirito, ripieni dei suoi doni4 la sapienza, l"intelletto, il consiglio, la !ortezza, la
scienza, la piet*, il timore di Dio.
Do''iamo soprattutto essere pro!eti con la nostra ita, agendo sotto l"in!lusso dei doni
dello Spirito, irradiando i saporiti !rutti dello Spirito su tutti i nostri !ratelli e sorelle4 la
carit*, la gioia, la pace, la pazienza, la 'eneolenza #spirito di serizio$, la 'ont*, la
!edelt*, la mitezza #sempre unita all"umilt*$, il dominio di s< #o li'ert* del cuore$,
perc%<, come dice Paolo 2 Se iiamo dello Spirito, camminiamo secondo lo Spirito 3
#6al @,-@$.
Ao Spirito ci porta a 6es&4 2 Buando err* lo Spirito di erit*, i guider* alla erit*
tutta intera, perc%< non parler* da s<, ma dir* tutto ciC c%e ar* udito e i annunzier*
le cose !uture. Egli mi glori!ic%er*, perc%< prender* del mio e e lo annunzier* 3 #6
,D,,0/,.$.
)noltre, tramite 6es&, giungiamo al Padre4 2 )o sono la ia, la erit* e la ita. Nessuno
a al Padre, se non per mezzo mio 3 #6 ,.,D$; ma anc%e ero, dice 6es&, c%e 2
Nessuno puC enire a me, se non gli concesso dal Padre mio 3 #6 D,D@$.
Andare al Padre... enire a 6es&... lasciarsi guidare dallo Spirito... un inito alla
conersione continua, alla seconda conersione.
"#i i$%iti a##a &o$%ersio$e
=ra i tanti initi c%e risuonano nel Nuoo Testamento alla conersione, ne ricordiamo
tre in particolare. )l primo inito ci iene da 6es&. 6es& c%iamC a s< un 'am'ino e lo
pose in mezzo ai suoi discepoli e disse4 2 )n erit* i dico4 se non i conertirete e non
dienterete come i 'am'ini, non entrerete nel regno dei cieli 3 #+t ,9,-/0$.
Pensando alla realizzazione di questa conersione 2 6es& esultC nello Spirito Santo e
disse4 )o ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, c%e %ai nascosto queste
cose ai dotti e ai sapienti e le %ai rielate ai piccoli. S(, Padre, perc%< cos( a te
piaciuto 3 #Ac ,1,-,$.
)l secondo inito ci iene da s. Paolo nella lettera agli E!esini4 2 Doete deporre
l"uomo ecc%io con la condotta di prima, l"uomo c%e si corrompe dietro le passioni
ingannatrici #dell"egoismo$ e doete riestire... l"uomo nuoo, creato secondo Dio nella
giustizia e nella santit* era 3 #E! .,--/-0$.
-
A"uomo nuoo ?risto 6es&, perciC pi& espressamente Paolo dir* ai 6alati4 2 Buanti
siete stati 'attezzati in ?risto, i siete riestiti di ?risto 3 #0,-E$ e ai Romani 2
Riestitei di 6es& ?risto 3 #,0,,.$.
?onersione, come dice la parola latina 2 conersio 3, roesciare il estito e molto
pi& del estito, tras!ormare progressiamente, con la potenza dello Spirito, tutta la
nostra ita nella ita di ?risto, come tante olte ci ripete Paolo 2 Per me il iere
?risto 3 #=il ,,-,$; 2 ?risto la mia ita 3 #c!. ?ol 0,.$; 2 Vio io non pi& io, ?risto
c%e ie in me 3 #6al -,-1$.
)l terzo inito lo leggiamo nell"Apocalisse, nelle lettere scritte ai escoi delle sette
c%iese dell"Asia +inore. Ae ricordo in particolare, perc%< l"una o l"altra puC essere il
ritratto della nostra situazione personale. All"angelo o escoo della c%iesa di E!eso4 2
Fo da rimproerarti c%e %ai a''andonato il tuo amore di prima. Ricorda dunque da
doe sei caduto, raediti e compi le opere di prima. Se non ti raederai, errC da te e
rimuoerC il candela'ro dal suo posto 3 #Ap -,./@$. All"angelo o escoo della c%iesa
di Smirne4 2 ?onosco la tua tri'olazione, la tua poert*, tuttaia sei ricco... Non
temere ciC c%e stai per so!!rire... Sii !edele !ino alla morte e ti darC la corona della ita
3 #Ap -,>/,1$. All"angelo o escoo della c%iesa di Pergamo4 2 Fo da rimproerarti
alcune cose #la sua de'olezza nel com'attere le eresie e la sua permissiit* nel
tollerare alcuni compromessi con i culti pagani, la partecipazione ai 'anc%etti sacri
ecc.$. Raediti, altrimenti errC presto da te e com'atterC contro di loro con la spada
della mia 'occa 3 #Ap -,,..,D$.
All"angelo o escoo di Tiatira4 2 ?onosco le tue opere, la carit*, la !ede, il serizio e
la costanza, e so c%e le tue ultime opere sono migliori delle prime. +a %o da
rimproerarti c%e lasci !are a )eza'le, la donna c%e si spaccia per pro!etessa e insegna
e seduce i miei seri... )o le %o dato tempo per raedersi, ma essa non si uol ra/
edere dalla sua dissolutezza. E''ene, io getterC lei in un letto di dolore e coloro c%e
commettono adulterio con lei in una grande tri'olazione, se non si raederanno dalle
opere c%e %a loro insegnate 3 #Ap -,,>/-1$.
All"angelo o escoo della c%iesa di Sardi4 2 ?onosco le tue opere; ti si crede io e
inece sei morto. Segliati e rinigorisci ciC c%e rimane e sta per morire, perc%< non
%o troato le tue opere per!ette daanti al mio Dio. Ricorda dunque come %ai accolto
la parola, osserala e raediti, perc%< se non sarai igilante, errC come un ladro,
senza c%e tu sappia in quale ora io errC da te 3 #Ap 0,,/0$.
All"angelo o escoo della c%iesa di =iladel!ia4 2 ?onosco le tue opere. Fo aperto
daanti a te una porta c%e nessuno puC c%iudere. Per quanto tu a''ia poca !orza, pure
%ai osserato la mia parola e non %ai rinnegato il mio nome... anc%"io ti presererC
nell"ora della tentazione. VerrC presto. Tieni saldo quello c%e %ai, perc%< nessuno ti
tolga la corona 3 #Ap 0,9/,,$.
)n!ine all"angelo o escoo di Aaodicea4 2 ?onosco le tue opere; tu non sei n< !reddo
n< caldo. +agari tu !ossi !reddo o caldo8 +a poic%< sei tiepido... sto per omitarti. Tu
dici; GSono ricco..., non %o 'isogno di nullaH, ma non sai di essere un in!elice, un
misera'ile, un poero, un cieco e nudo... Raediti... Ecco sto alla porta e 'usso. Se
qualcuno ascolta la mia oce e mi apre la porta, io errC da lui, cenerC con lui ed egli
con me 3 #Ap 0,,@/-1$.
Ecco la conersione4 ascoltare la oce di 6es&, ascoltare 6es& c%e 'atte alla porta del
nostro cuore, aprirgli la porta e sedersi a 'anc%etto con lui. Se accogliamo 6es& al
0
'anc%etto della nostra ita, dienta il 'anc%etto di 6es& e accoglieremo al 'anc%etto
della nostra ita tutti, specialment< i pi& piccoli, i pi& poeri, i 'isognosi nel corpo e i
misera'ili nello spirito. Sono gli 2 storpi 3, gli 2 zoppi 3, i 2 ciec%i 3 della para'ola
eangelica #c!. Ac ,.,,0/,.$, presenti spesso in ogni !amiglia, in ogni comunit*4
persone di carattere di!!icile, persone menomate, siate...
Vogliamo considerare prima la conersione #met*noia$ nella predicazione di 6es&, nel
Vangelo, e poi nella catec%esi apostolica. ?" una di!!erenza molto importante.
6es& predicaa a persone c%e doeano ancora prendere la decisione di entrare nel
regno; gli apostoli inece parlano di conersione a persone c%e sono gi* entrate nel
regno e %anno alle spalle una lunga permanenza nella ?%iesa. Nella loro predicazione
si pro!ila la necessit* di una seconda conersione, c%e riguarda molto da icino anc%e
noi.
+a non si puC capire e tanto meno realizzare questa seconda conersione, senza aer
'en capito la prima conersione di cui parla 6es& nel Vangelo.
La prima &o$%ersio$e
A"inito di 6es&, all"inizio della sua predicazione, cos( espresso da +arco4 2 )l tempo
compiuto e il regno di Dio icino4 conertitei #metanoeite$ e credete al angelo 3
#,,,@$...
A"inito alla conersione non nuoo. Risuona spesso nell"AT, specialmente nei
pro!eti, e risuona nella predicazione dell"ultimo pro!eta dell"AT, 6ioanni 5attista4 2
?onertitei, perc%< il regno dei cieli icino 3 #+t 0,-$; 2 )o i 'attezzo con acqua
per la conersione 3 #+t 0,,,$.
+a la noit* presentata da 6es& la connessione strettissima !ra il conertirsi e il
credere al Vangelo. )l Vangelo prima di tutto una persona, 6es&. Buindi la era
conersione consiste nella !ede, ossia nell"aderire con tutta la propria persona e ita a
6es&.
Per 6es&, conertirsi, non solo cam'iare ita, cam'iare mentalit*, cam'iare
condotta4 un impegno morale ascetico, c%e porta alla salezza; per 6es&, prima iene
la salezza e poi la conersione. 5isogna prima credere nella lieta Noella c%e la
salezza o!!erta a tutti come dono gratuito di Dio. Aa salezza 6es& stesso,
accogliere lui, la sua ita e, in lui, morire progressiamente all"uomo ecc%io e
rinascere all"uomo nuoo, ossia lasciarsi tras!ormare dallo Spirito in 6es&, colla'orare
alla realizzazione in noi del mistero di morte e di ita, mistero pasquale e
pentecostale..., il mistero nascosto da secoli in Dio e rielato negli ultimi tempi #c!. E!
0,>$.
I una decisione itale c%e 6es& esprime in due 'rei para'ole, ri!erite da +atteo4 2 )l
regno dei cieli simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo troa e lo
nasconde di nuoo, poi a, pieno di gioia e ende tutti i suoi aeri e compra quel
campo. )l regno dei cieli simile a un mercante c%e a in cerca di perle preziose;
troata una perla di grande alore, a, ende tutti i suoi aeri e la compra 3 #,0,../.D$.
)l regno dei cieli 6es& stesso. I la proposta c%e 6es& !a al gioane ricco4 2 Se uoi
essere per!etto, a", endi quello c%e possiedi, d*llo ai poeri... ieni e seguimi 3 #+t
,>,-,$. I una scelta radicale c%e dar* un"impronta completamente nuoa alla ita del
gioane... ma il gioane non accetta4 2 ... se ne andC triste, perc%< aea molte
.
ricc%ezze 3 #+t ,>,--$. Non accetta Dio, perc%< adoraa gi* un idolo... Buanti idoli si
adorano anc%e diersi dalla ricc%ezza8...
Per esprimere la radicalit* della scelta eangelica 6es& ricorre a delle espressioni
paradossali4 2 Se il tuo occ%io destro ti motio d"inciampo, caalo e gettalo ia da
te... Se la tua mano destra ti motio d"inciampo troncala e gettala ia da te... 3 #+t
@,->/01$. S(, per il regno dei cieli, per 6es&, 'isogna essere disposti a rinunciare anc%e
alla salute, alla ita !isica, come !ecero i martiri, come %anno !atto e !anno tanti
cristiani c%e non ogliono rinnegare la !ede.
5isogna essere disposti anc%e a strapparsi un a!!etto dal cuore, se non in armonia
con il cuore di ?risto, altrimenti adoriamo un idolo. Possediamo la li'ert* del cuore, la
preziosa li'ert* interiore:
Jccorre distaccarsi anc%e dai doni spirituali, c%e possono dientare motio di anto,
di superiorit* sugli altri. 2 +olti mi diranno in quel giorno4 Signore, Signore, non
a''iamo !orse pro!etato il tuo nome: Nel tuo nome non a''iamo cacciato demoni e
non a''iamo !atto nel tuo nome molti prodigi: Allora dic%iarerC loro4 Non i %o mai
conosciuti8 Andate ia da me, operatori d"iniquit* 3 #+t E,--/-0$.
Buando i settantadue discepoli ritornano, pieni di gioia, dalla missione a!!idata loro da
6es& di annunciare il Vangelo4 2 Signore, anc%e i demoni ci o''ediscono, quando
inoc%iamo il tuo nome 3, 6es& risponde4 2 )o edeo satana precipitare dal cielo
come una !olgore... Non rallegratei perc%< i demoni si sottomettono a oi, ma
piuttosto perc%< i ostri nomi sono scritti nei cieli 3 #Ac ,1,,E/,9.-1$.
Da##e paro#e a##'esempio
Non !acile conertirsi come 6es& uole. Ecco perc%< alla !ine della sua predicazione
e della sua ita ritorna su questa esigenza della conersione.
Da tanto tempo i suoi discepoli sono con lui e non si sono ancora conertiti, n<
personalmente n< comunitariamente.
Auca %a appena narrato l"istituzione dell"eucaristia, con quelle parole cos( signi!icatie,
c%e sono anc%e un pressante inito a conertirsi dall"egoismo4 2 Buesto il mio corpo
c%e dato per oi; !ate questo in memoria di me 3... 2 Buesto calice la nuoa
alleanza nel mio sangue, c%e iene ersato per oi 3 #--,,>.-1$, e su'ito l"eangelista
racconta come sorse una gran discussione !ra i discepoli di 6es&4 2 ?%i di loro potea
essere considerato pi& grande 3 #Ac --,-.$.
6es&, con pazienza in!inita, li ammaestra4 2 ?%i il pi& grande tra oi dienti come il
pi& piccolo e c%i goerna come colui c%e sere... )o sto in mezzo a oi come colui c%e
sere 3 #Ac --,-D/-E$.
)n questo contesto si am'ienta molto 'ene la laanda dei piedi narrata da 6ioanni,
una era sintesi del mistero e della storia della salezza #c!. ,0,,/-1$.
Rileiamo i sei er'i c%e l"eangelista usa, non tanto per descrierci l"episodio, quanto
per rielarci i signi!icati di ciC c%e descrie4 6es& 2 si alzC da taola, e pose le esti e,
preso un asciugatoio se lo cinse attorno alla ita. Poi ersC dell"acqua nel catino e
cominciC a laare i piedi dei discepoli... Buando... e''e laato loro piedi, ... prese, le
esti, sedette di nuoo... 3 #6 ,0,./@.,-$.
Stare a taola esprime, secondo la mentalit* e'raica, intimit* di ita. I la comunione
del Ver'o col Padre, ossia, come dice Paolo, nell"inno cristologico della lettera ai
=ilippesi4 2 ?risto... pur essendo di natura diina 3 #=il -,D$ e 6ioanni4 2 )n principio
@
era il Ver'o e il Ver'o era presso Dio e il Ver'o era Dio 3 #6 , ,$. 2 Si alzC da
taola... 3 #6 ,0,.$ ossia 2 Non considerC un tesoro geloso la sua uguaglianza con
Dio 3 #=il -,D$. 2 Depose le esti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla ita 3
#6 ,0,.$ ossia 2 SpogliC se stesso, assumendo la condizione di sero e dienendo
simile agli uomini 3 #=il -,E$; 2 E il Ver'o si !ece carne e enne ad a'itare #pose la sua
tenda$ in mezzo a noi 3 #6 ,,,.$.
2 E cominciC a laare i piedi dei discepoli... 3 #6 ,0,@$, ossia 2 Apparso in !orma
umana, umiliC se stesso !acendosi o''ediente !ino alla morte e alla morte di croce 3
#=il -,E/9$4 il serizio totale della ita.
Buando e''e laato i piedi dei discepoli, 6es& 2 riprese le esti, sedette di nuoo...3
#6 ,0,,-$. I l"esaltazione di ?risto, la sua risurrezione e ascensione, !ino a sedersi
alla destra del Padre4 2 Per questo Dio l"%a esaltato e gli %a dato il nome c%e al di
sopra di ogni altro nome... 6es& ?risto il Signore, a gloria di Dio Padre 3 #=il -,>/
,,$.
?os( la laanda dei piedi ci presenta in immagine il mistero e la storia della salezza,
realizzati, non solo in ?risto, ma in ognuno di noi. A"umiliazione e l"esaltazione del
?risto sono la nostra umiliazione ed esaltazione. Buesta la nostra continua
conersione4 2 Sapete ciC c%e i %o !atto:... Se... io, il Signore e il +aestro, %o laato i
ostri piedi, anc%e oi doete laari i piedi gli uni gli altri 3 #6 ,0,,-.,.$.
2 Aaarci i piedi8... 3 l"atteggiamento di disponi'ilit*, di serizio, nella nostra
quotidianit*, erso tutti, secondo le esigenze della giustizia e della carit* e le nostre
possi'ilit*, dicendo di 2 s( 3 alla ita di ?risto nella nostra ita, !acendo come lui la
olont* del Padre #c!. 6 .,0.$.
Aa nostra conersione la nostra quotidiana o'lazione e immolazione nell"o'lazione/
immolazione del ?risto, non nelle grandi cose, ma nelle piccole cose, per amare non 2
a parole n< con la lingua, ma coi !atti e nella erit* 3 #, 6 0,,9$.
2 Vi %o dato l"esempio, perc%< come %o !atto io, !acciate anc%e oi 3 #6 ,0,,@$, come
se 6es& dicesse4 non solo nella liturgia del rito eucaristico, ma nella liturgia della
ostra ita4 2 =ate questo in memoria di me 3 #Ac --,,>$. 2 Sapendo queste cose,
sarete 'eati se le metterete in pratica 3 #6 ,0,,E$.
Buello c%e 6es& %a espresso in linguaggio para'olico #laanda dei piedi$, lo speci!ica
nei cele'ri discorsi dell"ultima cena e nella cosiddetta preg%iera sacerdotale #c!. 6 ,0/
,E$.
)n particolare 6es& ci presenta la realt* e l"esigenza di essere uniti alla sua o'lazione/
immolazione #c!. allegoria della ita4 6 ,@,,/,E$, per !are di tutta la nostra ita una
preg%iera eucaristica #c!. 6 ,E$.
)n parole semplici4 c%i ie con gioia il serizio della laanda dei piedi ai !ratelli ed
disposto a donare la ita per ?risto e per i !ratelli in stato di conersione continua e
rende grazie a Dio con la preg%iera eucaristica, non solo nella liturgia del rito, ma
nella liturgia della ita e della storia4 2 I eramente cosa 'uona e giusta rendere grazie
e innalzare a te l"inno di 'enedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per ?risto
nostro Signore... 3.
Essendo c%iamati a !are della nostra ita una continua o'lazione d"amore a Dio e ai
!ratelli, do''iamo, come ?risto, alzarci spesso, nella nostra giornata, dal trono di !igli
di Dio, deporre, come 6es&, le esti, cingere ai !ianc%i un asciugatoio e laare i piedi
dei nostri !ratelli, con la disponi'ilit* al loro serizio; quindi riprendere le esti e
D
sederci di nuoo sul trono dei !igli di Dio, poic%< siamo 2 c%iamati !igli di Dio e lo
siamo realmente 3 #, 6 0,,$.
Tuttaia ci c%iediamo4 questa meraigliosa ocazione all"o'lazione d"amore, c%e
sempre implica l"immolazione, non pretendiamo, in modo inconscio, di realizzarla
pelagiamente, ossia soprattutto con le nostre !orze: Non necessaria una rinnoata,
pro!onda conersione allo Spirito:
Nella nostra ita do''iamo partire da zero, con Dio solo come ricc%ezza, nulla e 'en
poco di nostro, 2 come 'am'ini appena nati 3, dice s. Pietro #, Pt -,-$, come c%i
sorpreso all"improiso dal Regno c%e iene, ossia da 6es&, 2 mentre si troa nel
campo e non torna a casa per prendere il mantello 3 #+t -.,,9$.
Buesta la conersione nel Vangelo4 un lasciare tutto per aere il TKTTJ aere il
Regno, 6es&.
Paolo ci d* l"esempio della per!etta conersione4 2 Tutto ormai io reputo una perdita
#spazzatura$ di !ronte alla su'limit* della conoscenza di ?risto 6es&, mio Signore 3
#=il 0,9$.
2 ?onoscere 3 nella 5i''ia di possedere, l"unione dgllo sposo con la, sposa.
Kmilmente tuttaia l"Apostolo riconosce4 2 =ratelli, io non ritengo di essere giunto alla
per!ezione; questo soltanto io so4 dimentico del passato e proteso erso il !uturo, corro
erso la meta 3 #=il 0,,0$, e la meta la su'limit* della conoscenza di ?risto 6es&4
possedere Aui o meglio essere posseduti da Aui.
=acciamo nostra la preg%iera di Paolo per i primi cristiani, nella lettera agli E!esini,
perc%< a''iano a 2 conoscere 3 l"amore di ?risto4 2 Piego le ginocc%ia daanti al
Padre, ... perc%< i conceda, secondo la ricc%ezza della sua gloria #L amore$, di essere
potentemente ra!!orzati dal suo Spirito nell"uomo interiore. ?%e ?risto a'iti per la !ede
# L adesione ita a ita$ nei ostri cuori e cos(, radicati e !ondati nella carit*, siate in
grado di comprendere con tutti i santi # L i cristiani in grazia$ quale sia l"ampiezza, la
lung%ezza, l"altezza e la pro!ondit*, e 2 conoscere 3 l"amore di ?risto, c%e sorpassa
ogni conoscenza, perc%< siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio 3 #E! 0,,./,>$... 2
Dalla sua pienezza noi tutti a''iamo riceuto e grazia su grazia 3 #6 ,,/,D$. Per que/
sto 2 )l Ver'o si !ece carne e enne ad a'itare in mezzo a noi, e noi edemmo la sua
gloria #L amore$, gloria come di unigenito dal Padre, pieno #per noi$ di grazia e di
erit* 3 #6 ,,,.$.
Aa corsa di Paolo per conquistare ?risto, come egli stato conquistato da lui, mi !a
ricordare c%e tante olte anc%e noi a''iamo preso la rincorsa per saltare il nostro
piccolo o grande +ar Rosso, per troarci nella li'ert* della Terra Promessa; ma lo
slancio si andato a!!ieolendo e ci siamo arrestati sulla ria del mare; siamo rimasti
nell"Egitto dei nostri egoismi, delle nostre passioni, dei nostri a!!etti troppo umani, dei
nostri peccati. Jra il Signore ci inita a ritentare la corsa e il salto, !idando nella
preg%iera allo Spirito. ?on lui ce la !arai. Prendi la rincorsa e non !ermarti, !inc%< non
sei !ra le 'raccia del Padre c%e ti attende, di ?risto c%e ti uole unire a s<.
La se&o$(a &o$%ersio$e
Aa conersione all"o'lazione d"amore solo in parte !rutto del nostro s!orzo; !rutto
specialmente della grazia, della preg%iera continua, del nostro rapporto con ?risto
nello Spirito.
E
Parliamo della conersione secondo la catec%esi apostolica. Ri!lettiamo sulle lettere
iniate alle sette c%iese dell"Asia +inore, presentate dall"Apocalisse #c!. -,,/->; 0,,/
--$.
Aa preoccupazione di !ondo di queste lettere c%iara4 come ridestare il primitio
!erore o il primitio amore all"interno di comunit* cristiane, c%e lo %anno pi& o meno
smarrito o corrono il risc%io della tiepidezza:
I un pro'lema di conersione, c%e !acilmente riguarda anc%e noi e le nostre !amiglie,
le nostre comunit* religiose. Dopo un certo periodo di tempo dal loro inizio, corrono il
risc%io del rilassamento, della tiepidezza4 2 ?%i %a orecc%i ascolti ciC c%e lo Spirito
dice alle c%iese 3 #Ap -,E.,,.,>.->...$M
?os( conclude ognuna delle sette lettere. I un ammonimento riolto anc%e a noi.
I 6es& c%e parla mediante il suo Spirito4 2 ?%i %a orecc%i ascolti ciC c%e lo Spirito
dice... 3.
6es& presentato come il 2 Primo e l"Kltimo... il Viente 3 #Ap ,,,E/,9$, ,"2 Amen 3
#Ap 0,,.$, ossia ?olui c%e %a detto e dice sempre di 2 S( 3 al Padre.
?risto / scrie Paolo / non !u 2 s( 3 e 2 no 3 #come tante olte lo siamo noi$, ma in lui
c" stato il 2 S( 3. Tutte le promesse di Dio in lui sono dientate 2 S( 3 #- ?or ,,,>/-1$.
Anc%e +aria !u un 2 Amen 3, un 2 S( 3 continuo alla olont* del Padre.
Ao Spirito di 6es& comincia cos( tutte le sette lettere4 2 ?onosco le tue opere8 3. Segue
l"approazione per le opere 'uone compiute nella comunit* ecclesiale e la
disapproazione delle opere cattie. A questo punto, in cinque delle sette lettere,
interiene l"appello alla conersione4 2 Raediti 3, 2 Segliati 3, ossia 2 ?onertiti 3,
2 Ricorda... da doe sei caduto, raediti e compi le opere di prima 3 #-,@; c!.
-,,D.--$. 2 Segliati e rinigorisci ciC c%e rimane e sta per morire, perc%< non %o
troato le tue opere per!ette daanti al mio Dio 3 #0,-$; 2 +ostrati zelante e raediti 3
#0,,>$.
5isogna, come %o detto, roesciare il estito e pi& del estito.
Aa seconda conersione appare come una conersione dalla !ede teorica, alla !ede
concreta delle opere e come dice 6ioanni4 2 =iglioli, non amiamo a parole n< con la
lingua, ma coi !atti e nella erit* 3 #, 6 0,,9$.
Ae opere della seconda conersione sono le opere dello Spirito, senza le quali, secondo
s. 6iacomo, la !ede stessa 2 rimane inerte 3 #-,-1$. Do''iamo conertirci e irradiare i
!rutti dello Spirito.
Propriamente, secondo Paolo, 2 !rutto dello spirito 3 uno solo, 2 la carit* 3 #ag*pe$
#6al @,--$. +a il campo della carit* immenso. Ecco perc%< Paolo ne precisa i segni4
la 2 gioia 3 e la 2 pace 3; le mani!estazioni #senza alcuna pretesa di esaurirle$4 la 2
pazienza 3, la 2 'ont* 3, la 2 'eneolenza 3; le condizioni, perc%< la carit* sia 'en
radicata, !iorisca e dia !rutti4 la 2 !edelt* 3, ossia la !ede intesa come adesione di tutta
la persona, di tutta la ita a ?risto #c!. 6al @,D$; la 2 mitezza 3, c%e sempre
accompagnata dall"umilt* #c!. +t ,,,->$ ed l"unica ia c%e percorre la carit*; il 2
dominio di s< 3, ossia lasciarsi guidare nei pensieri e nei desideri, nelle parole e nelle
opere, non dalle esigenze del nostro egoismo, ma dallo Spirito di Dio #6al @,--4 TJ5,
nota $.
Tutto questo dienta realt* nella nostra ita, se ci lasciamo croci!iggere con ?risto
dallo Spirito #c!. 6al -,-1; E' >,,.$4 2 Jra quelli c%e sono di ?risto 6es& %anno
9
croci!isso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto iiamo dello
Spirito, camminiamo secondo lo Spirito 3 #6al @,-./-@$.
+a l"irradiazione a'ituale, quotidiana dei !rutti dello Spirito ric%iede un lungo e
complesso cammino. Aa potatura del Padre quella necessaria immolazione del nostro
egoismo o, come scrie Paolo, della nostra 2 carne, con le sue passioni e i suoi
desideri 3 #6al @,-.$, senza la quale non possiamo agire sotto l"in!lusso dei doni dello
Spirito e irradiare i suoi !rutti #c!. 6al @,--.-@; c!. 6 ,@,-$.
2 )o sono la ite, oi i tralci / continua 6es& / ?%i rimane in me, e io in lui, !a molto
!rutto... Rimanete nel mio amore 3 #6 ,@,@.>$.
Secondo il signi!icato del er'o greco 2 menein en 3 6es& ci inita a lasciarci
aolgere, penetrare, permeare dal suo amore, a riposare nel suo amore, a perseerare
nel suo amore.
A"amore di 6es& l"amore stesso del Padre, lo Spirito d"amore, lo Spirito Santo, c%e
sar*, almeno in parte, descritto da questo li'ro. Suppone l"esercizio delle irt& morali e
teologali; reso !acile dall"in!lusso costante dei doni dello Spirito e accompagnato dalla
pratica delle 'eatitudini.
Sono queste le opere c%e dimostrano c%e siamo dei salati, dei risorti, dei glori!icati in
?risto #c!. Rom 9,01$. Sono i !rutti della salezza, della santit*, c%e ci dispongono alla
gloria.
Nell"allegoria della ite e dei tralci 6es& dice c%iaramente4 2 Jgni tralcio c%e porta
!rutto, #il Padre$ lo pota, perc%< porti pi& !rutto 3 #6 ,@,-$.
Buesta la conersione continua, in ogni momento della ita, allo Spirito, ai suoi
doni, ai suoi !rutti, alle 'eatitudini; la seconda, necessaria conersione.
Noi possiamo aere tanti doni, tanti carismi, !are miracoli, guarire gli ammalati,
predire il !uturo, aere isioni; ma senza i doni dello Spirito, l"irradiazione dei suoi
!rutti, c%e ci portano a praticare tutte le irt& a'itualmente e con diletto, ci sentiamo
dire da 6es&4 2 Non i %o mai conosciuti; andate ia da me, operatori d"iniquit* 3 #+t
E,-0$.
?on tutte le nostre doti, con tutti i nostri carismi, senza i doni, senza i !rutti dello
Spirito e la pratica delle 'eatitudini, siamo simili a un al'ero di Natale, carico di doni
luccicanti, messi l( nottetempo da pap* e mamma; ma l"al'ero di Natale e!!imero,
posticcio; dopo un po" si toglie, perc%< secca o addirittura non un ero al'ero, di
plastica; !uori tempo e !uori luogo; lo si mette in solaio.
Se inece iiamo dei doni dello Spirito, ne irradiamo i !rutti, pratic%iamo le
'eatitudini, siamo al'eri eri, come dice il salmo4 2 Sar* come al'ero piantato / lungo
i corsi d"acqua / dar* !rutto a suo tempo / e le sue !oglie non cadranno mai, /
riusciranno tutte le sue opere 3 #S al ,,0$.
A"acqua c%e !econda quest"al'ero l"acqua c%e ci %a dato 6es&, lo Spirito Santo4 2 ?%i
%a sete enga a me e 'ea. ?%i crede in me, come dice la Scrittura, !iumi di acqua ia
sgorg%eranno dal suo seno 3 #6 E,0E/09$. )n 6es& !onte dello Spirito, anc%e noi
dientiamo !onti c%e irradiano lo Spirito..., di!!ondendo i suoi !rutti... 2 Kn colpo di
lancia gli tra!isse il costato e su'ito ne usci sangue ed acqua 3 #6 ,>,0.$... 2
Volgeranno lo sguardo a colui c%e %anno tra!itto 3 #6 ,>,0E$... 2 Rimanete nel mio
amore 3 #6 ,@,>$. Aasciamoci aolgere, penetrare, permeare, portare dallo Spirito,
riposiamo nello Spirito, perseeriamo nello Spirito, momento per momento, situazione
per situazione, nell"umile quotidianit*.
>
Pie$i (i )ioia
Di tutti i !rutti dello Spirito, terminando queste nostre ri!lessioni sulla seconda
conersione, oglio ricordare in particolare la gioia, in un mondo tanto triste e senza
gioia. Aa conersione per la gioia. ?onertirsi 'ello, una delle gioie pi& grandi
c%e puC sperimentare l"uomo. Buel contadino, c%e aea troato il tesoro nascosto nel
campo, andC pieno di gioia a endere tutto per comprare quel campo. )nece, il
gioane ricco, c%e non e''e il coraggio di endere tutti i suoi 'eni, per darne il rica/
ato ai poeri 2 Se ne andC triste 3 #+t ,>,--$. All"inito di 6es&4 a", endi, dona,
ieni, seguimi..., rispose4 NJ, e 2 se ne andC triste 3.
2 ?onertirsi 3 incontrare lo Sposo e come si puC essere tristi4 2 Possono !orse
digiunare gli initati a nozze quando lo sposo con loro: 3 #+c -,,>$.
?onertirsi !are l"esperienza di +aria di +agdala con 6es& risorto4 2 Donna perc%<
piangi: 3... 2 Fanno portato ia il mio Signore e non so doe l"a''iano posto 3... e, 2
oltatasi indietro, ide 6es& 3 #6 -1,,0,.$. ?onertirsi oltarsi indietro, erso
6es&, orientarsi decisamente erso di lui. Allora 6es& ti c%iama per nome4 2 +aria8
3 #6 -1,,D$, segno di intimit*, di !amiliarit*, ... e il cuore pieno di gioia.
+a c" qualcosa di ancor pi& straordinario nella nostra seconda conersione; oltre alla
nostra gioia, c" la gioia di Dio4 2 ?" pi& gioia in cielo / dice 6es& N per un peccatore
conertito, c%e non per noantanoe giusti c%e non %anno 'isogno di conersione 3
#Ac ,@,E$... 2 Vi dico, c" gioia daanti agli angeli di Dio, per un solo peccatore c%e si
pente 3 #Ac ,@, ,1$... Si tratta della gioia di Dio #TJ5, nota '$; Dio indicato
implicitamente secondo l"uso e'raico #c!. Ac ,1,94 TJ5, nota e$.
Buesta una realt* misteriosa, commoente4 io posso accrescere la gioia di Dio o
diminuirla... Non si tratta certo della gioia intima, trinitaria; ma dei misteriosi rapporti
c%e Dio %a col mondo e in particolare con l"uomo c%e puC dire s( o di no all"amore di
Dio, suscitando una misteriosa tempesta di gioia o di dolore in lui.
Buesto certo c%e Dio non !elice appieno, !inc%< c" un !iglio !uori della porta c%e si
ri!iuta di entrare, sia esso il !igliuol prodigo o il !iglio maggiore #c!. Ac ,@,,,/0-$.
?ome resistere a questo pensiero: ?ome non dire su'ito4 oggi, oggi stesso oglio
conertirmi, o 6es&, 2 Attirami dietro a te, corriamo #erso il Padre$. / +"introduca il
re nelle sue stanze, / gioiremo e ci rallegreremo per te / ricorderemo le tue tenerezze
pi& del ino. / A ragione ti amano8 #?t ,,.$.
Preg%iamo con la liturgia4 2 )rriga, o Padre 'uono, / i deserti dell"anima / coi !iumi
d"acqua ia #lo Spirito Santo$ / c%e sgorgano dal ?risto 3 #Vespri del luned($.
2 )llumina col tuo Spirito / l"oscura notte del male, / orienta il nostro cammino /
incontro al Padre. Amen #Aodi4 gioed( della prima settimana$.
II.
IL DISARMO DEL CUORE
Siate Sa$ti...
2 Siate santi, perc%< io, il Signore, Dio ostro sono santo 3 #Ae ,>,-,; c!. , Pt ,,,D$.
Dinanzi a questo inito di Dio, tante persone, anc%e molto generose, si domandano, a
olte tormentandosi4 come posso io !armi santo: Sono sempre lo stesso, gli stessi
,1
di!etti, gli stessi peccati... A"inito di Dio per me risuona inano. Non dienterC mai
santo...
Ecco lo scoraggiamento, l"inerzia spirituale, !rutto di super'ia e anc%e di ignoranza.
?i risponde Paolo4 2 Ao Spirito iene in aiuto alla nostra de'olezza, perc%< nemmeno
sappiamo c%e cosa sia coneniente domandare #tanto meno sappiamo c%e cosa sia
coneniente !are$; ma lo Spirito stesso intercede per noi con insistenza, con gemiti
inesprimi'ili; e colui c%e scruta i cuori #il Padre$ sa quali sono i desideri dello Spirito,
poic%< egli #lo Spirito$ intercede per i credenti secondo i disegni di Dio 3 #Rom 9,-D/
-E$.
)niziamo le nostre ri!lessioni con queste consolanti parole di Paolo, c%e ci tolgono
dalla dolorosa solitudine della nostra !ragilit* e de'olezza.
Non siamo soli; se lo ogliamo, il Paraclito con noi in ogni situazione. Paraclito da
#Par* Oal<o$ colui c%e, c%iamato #Oal<o$, iene accanto #par*$ a noi, anzi dentro di
noi. PerciC inoc%iamolo4 2 Vieni, Santo Spirito... 3.
Se ogliamo iere pi& intensamente, pi& santamente la nostra ita cristiana, secondo
la olont* di Dio4 2 Buesta la olont* di Dio, la ostra santi!icazione 3 #, Ts .,0$,
umilmente do''iamo riconoscere c%e non a''iamo le !orze per realizzare questo
precetto del Signore, Solo Dio sorgente di ogni santit*; solo lui santi!ica. Da qui il
dono prezioso c%e egli ci !a dello Spirito Santo.
Le *ra&&ia (e# Pa(re
Dice s. )reneo, con e!!icace immagine4 sono due le 'raccia, con le quali il Padre, con
amore in!inito, uole stringerci a s<, il ?risto e lo Spirito.
Sono in!atti i due pi& preziosi doni del Padre, dei quali ci parla s. 6ioanni nella sua
prima lettera; anzitutto il dono di ?risto4 2 )n questo si mani!estato l"amore di Dio
per noi4 Dio %a mandato il suo =iglio unigenito nel mondo, perc%< noi aessimo la ita
per lui 3 #, 6 .,>$; e, poco pi& innanzi, ci parla del dono dello Spirito4 2 Da questo si
conosce c%e noi rimaniamo in lui ed egli in noi4 egli ci %a !atto dono del suo Spirito 3
#, 6 .,,0$. Ao Spirito !onte di comunione d"amore con Dio.
6ioanni conclude con un grido di gioia inconteni'ile4 2 Noi a''iamo riconosciuto e
creduto all"amore c%e Dio %a per noi... 3. Buesto il grande mistero, sostegno della
nostra ita, alimento della nostra contemplazione4 importante amare Dio; ma molto
pi& importante lasciarsi amare da Dio, lasciarsi possedere da Dio4 2 A"amore c%e Dio
%a per noi... Dio amore e c%i rimane nell"amore rimane in Dio e Dio rimane in lui 3
#, 6 .,,D$.
Nella ss.ma Trinit*, ogni persona santa, tuttaia la santit*... l"aspetto misterioso
dello Spirito. Per questo lo c%iamiamo Spirito Santo. E" la santit* di Dio personi!icata,
c%e si comunica a noi come dono santi!icante, d* ita e diinizza.
Aa pienezza della ita cristiana e la maturit* della ita religiosa le possiamo
raggiungere solo per mezzo dello Spirito, il quale ci in!onde la santit* stessa di Dio.
Egli %a dato inizio alla nostra santit* nel giorno stesso del 'attesimo, quando, oltre alla
grazia santi!icante, c%e ci %a resi !igli di Dio, oltre alle irt& teologali e morali, ci %a
o!!erto i suoi doni, i suoi !rutti, i suoi carismi.
Egli stesso, lo Spirito, il Dono per eccellenza del Padre, sempre accordato a coloro
c%e sinceramente lo c%iedono. Dice 6es&4 2 )o i dico4 c%iedete e i sar* dato, cercate
e troerete, 'ussate e i sar* aperto... Se dunque oi c%e siete cattii #si riolge ai pap*
,,
e alle mamme, la cui 'ont*, per quanto grande sia, non puC essere con!rontata con
l"indici'ile 'ont* di Dio$ sapete dare cose 'uone ai ostri !igli, quanto pi& il Padre
ostro celeste dar* lo Spirito Santo #il migliore di tutti i doni$ a coloro c%e glielo
c%iedono8 3 #Ac ,,,>.,0$.
E il Dono, l"Amore di Dio personi!icato, c%e iene sempre concesso, anc%e se Dio
ordinariamente mette a proa la nostra !ede, la nostra preg%iera, perseeranza, !iducia,
!acendoci attendere. 2 Ao Spirito iene in aiuto alla nostra de'olezza... Non
perdiamoci d"animo, poic%< lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con ge/
miti inesprimi'ili... 3 #Rom 9,-D$. ?ome puC questa appassionata preg%iera dello
Spirito non essere esaudita, quando la preg%iera stessa di Dio:
La #itur)ia (e##a %ita
Se ero c%e a partire dall"incarnazione la ?%iesa piena della Trinit*4 2 Et Ver'um
caro !actum est... E il Ver'o si !atto carne... 3 #6 ,,,.$ per olont* del Padre e per
opera dello Spirito Santo, nel seno di +aria #c!. Ac ,,0@$, anc%e ero c%e, a partire
dal giorno della pentecoste, la ?%iesa piena dello Spirito di santit* e, malgrado le sue
terrene !ragilit*, genera santi.
Anc%e oggi la !orza della pentecoste non si esaurita; anzi si ra!!orzata, specie dopo
il ?oncilio4 lo proa la di!!usione dei moimenti carismatici.
I olont* del Padre c%e !acciamo nostro lo Spirito, per soddis!are l"urgente 'isogno
c%e %a il nostro mondo di santi; non di santi c%e !acciano imprese straordinarie,
miracoli; ma di santi 2 quotidiani 3, c%e !anno le cose di ogni giorno, uomini e donne
come tutti noi, ma straordinari nell"amore, nella preg%iera, nella generosa accettazione
della croce, la cui ita sia una liturgia continua, un"o'lazione d"amore continua, come
dice Paolo4 2 Vi esorto, ... !ratelli, per la misericordia di Dio ad o!!rire oi stessi, come
sacri!icio iente, santo, gradito a Dio4 questo il ostro culto spirituale...;
tras!ormatei, rinnoando la ostra mente # L la ostra interiorit*, il ostro cuore$, per
poter discernere la olont* di Dio, ciC c%e 'uono, a lui gradito e per!etto 3 #Rom
,-,,/-$.
Buando un cristiano !a della sua ita, come Paolo, una liturgia di lode, o!!rendo se
stesso in sacri!icio iente, santo e gradito a Dio, %a compreso il mistero essenziale,
pro!ondo e prezioso della croce; %a compreso c%e l"amore non sta solo nel !are le opere
di 'ene, ma ugualmente nell"accettare l"amore espresso dalle croci quotidiane, come un
dono, per cui ringraziare, di cui gioire, un dono da restituire con amore al suo Signore
#solo cos( comincia ad essere ero discepolo di ?risto$, come un dono da iere con
?risto croci!isso e da restituire al Padre per la salezza e santit* sua e del mondo
intero. Appaiono tante mani; ma, in realt*, una sola la mano c%e ti o!!re la croce4
quella del Padre.
?os( corrispondiamo agli impulsi dello Spirito, cos( si realizza la nostra santit*.
A. 5loP concludea il suo romanzo4 Kna poera donna con questa !rase giustamente
!amosa4 2 Non c" c%e una sola tristezza4 quella di non essere santi... 3.
Ao Spirito Santo, Spirito della gioia, ci renda suoi colla'oratori, per cancellare o
almeno diminuire nel mondo l"immensa, scon!inata tristezza di non essere santi.
,-
+am*i$i, ... ma -ua#i *am*i$i.
Tendere alla santit* tendere alla maturit* cristiana e religiosa, aprirci all"azione
li'era, potente, rigeneratrice dello Spirito.
)l Nuoo Testamento usa spesso l"esempio del 'am'ino e lo presenta in un duplice
senso4 quello dell"immaturit*, a di!!erenza della persona adulta, matura, e quello della
piccolezza, della semplicit* di cuore, della poert* di spirito, segni di massima
maturit* spirituale.
Nel primo signi!icato di immaturit*, cos( parla l"autore della lettera agli E'rei, dopo
essersi so!!ermato sul sacri!icio, sul sacerdozio di ?risto e sulla partecipazione dei
suoi lettori cristiani a questi su'limi misteri #c!. .,,./,D; @,,/,1$. ?onstata
amaramente4 2 Su questo argomento a''iamo molte cose da dire, di!!icili, da spiegare
#non in se stesse, ma a causa dei suoi cristiani tiepidi e non !erenti$, perc%< siete
dientati lenti #pigri, indolenti...$ a capire...4 siete dientati 'isognosi di latte #l"unico
alimento di cui gli in!anti possono nutrirsi$ e non di ci'o solido #il ci'o degli adulti,
delle persone mature$. Jra, c%i si nutre di latte ignaro della dottrina della giustizia
#ossia la dottrina c%e solo i cristiani maturi possono comprendere$, perc%< ancora
'am'ino. )l nutrimento solido per gli uomini !atti #maturi$ 3 #E' @,,,/,.$.
I un 'rano, questo, della lettera agli E'rei, c%e ci !a ri!lettere; puC serirci per una
'uona reisione di ita. S. Paolo, nella prima lettera ai ?orinzi, c%iaro e sc%ietto4 2
)o, !ratelli, sinora non %o potuto parlare a oi come a uomini spirituali #ii!icati e
guidati dallo Spirito$, ma come ad esseri carnali #c%e seguono le esigenze della natura
corrotta, dell"egoismo$, come a neonati in ?risto #cristiani immaturi$. Vi %o dato da
'ere latte, non un nutrimento solido, perc%< non ne eraate capaci... c" tra oi inidia
e discordia... 3 #, ?or 0,,/0$.
Buindi ,"2 uomo carnale 3 , secondo Paolo, il pi& grande ostacolo all"e!!usione dello
Spirito. A"2 uomo carnale 3 l"uomo c%iuso nel suo egoismo, c%e asseconda i suoi
comodi, i suoi capricci, le sue passioni4 la super'ia, l"impazienza, la sensualit*,
l"inidia, la gelosia..., in altre parole 2 le opere della carne 3, delle quali ci o!!re una
lunga lista Paolo, nella lettera ai 6alati #c!. @,,>/-,$.
A"2 uomo carnale 3 non ancora reso li'ero dallo Spirito, perc%< non uole essere
li'erato; l"uomo c%e non %a ancora esperimentato lo Spirito nella sua tras!ormante
noit*, non l"%a ancora accolto.
U$ rime(io &o$&reto
I proposto dall"apostolo Paolo nella prima lettera ai ?orinzi.
Aa ?%iesa di ?orinto era una ?%iesa !erente, ma anc%e diisa. Vi erano egoismi,
inidie, discordie, come puC aenire, disgraziatamente in una !amiglia, in un"associa/
zione, in una comunit* religiosa4 una ?%iesa con molti cristiani in!anti, immaturi,
perc%< molto carenti nella carit*. A questi cristiani immaturi, ammalati di 2 carnalit*
3, Paolo propone come stile di ita, il mistero della croce.
2 Aa parola della croce in!atti / scrie Paolo / stoltezza per quelli c%e anno in
perdizione; ma per quelli c%e si salano, per noi, potenza di Dio 3 #, ?or ,,,9$.
2 +entre i 6iudei c%iedono i miracoli #come garanzia della eridicit* dell"annunzio
eangelico, come c%iedeano gli scri'i e i !arisei a 6es&4 Q +aestro, orremmo c%e tu
ci !acessi edere un segno... "$ #+t ,-,09$ e i 6reci cercano la sapienza #ossia una
dottrina c%e soddis!i l"intelligenza$, noi predic%iamo ?risto croci!isso, scandalo per i
,0
6iudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro c%e sono c%iamati, sia 6iudei c%e 6reci,
predic%iamo ?risto, potenza di Dio e sapienza di Dio. Perc%< ciC c%e stoltezza di Dio
pi& sapiente degli uomini, e ciC c%e de'olezza di Dio pi& !orte degli uomini 3 #,
?or ,,--/-@$.
Non c%e la domanda di un miracolo e la ricerca di una dottrina c%e soddis!i
l"intelligenza siano in se stesse cose cattie, tuttaia deono disapproarsi, quando
sono poste come condizioni per l"accettazione della !ede nel messaggio eangelico. Aa
!ede !ede sulla sola Parola di Dio.
Paradossalmente le due esigenze del 2 miracolo 3 e della 2 sapienza 3 sono proprio
realizzate dal mistero della croce. Di!atti la realizzazione, da parte di Dio, del suo
sapientissimo disegno di salezza #2 il mistero nascosto da secoli 3 in Dio4 ?ol ,,-D$;
la massima mani!estazione della potenza del suo amore4 2 J pro!ondit* della
ricc%ezza, della sapienza e della scienza di Dio8 / esclama Paolo, nella lettera ai
Romani /. Buanto sono imperscruta'ili i suoi giudizi e inaccessi'ili le sue ie8... A lui
gloria nei secoli. Amen 3 #Rom ,,,00.0D$.
Buindi Paolo presenta la sua esperienza personale, dopo lo smacco su'(to all"areopago
di Atene, quando si era serito della sapienza umana per annunciare il Vangelo e gli
areopagiti erano scoppiati a ridere, sentendo parlare del giudizio di Dio e della
risurrezione dei morti. 2 Anc%"io, o !ratelli / con!essa umilmente l"Apostolo / quando
enni tra oi, non mi sono presentato ad annunziari la testimonianza di Dio con
su'limit* di parola o di sapienza #come aea cercato di !are tra i mem'ri
dell"areopago di Atene$. )o ritenni in!atti di non sapere altro in mezzo a oi se non
6es& ?risto, e questi croci!isso. )o enni in mezzo a oi in de'olezza, con molto timo/
re e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si 'asarono su discorsi
persuasii di sapienza, ma sulla mani!estazione dello Spirito e della sua potenza #lui
solo puC conincere le menti e soprattutto tras!ormare i cuori; in lui tutta la nostra
speranza$, perc%< la nostra !ede non !osse !ondata sulla sapienza umana, ma sulla
potenza di Dio 3 #, ?or -,,/@$.
Paolo presenta il mistero della croce, come il mistero dell"Amore croci!isso, il mistero
di una persona c%e ci ama con un amore in!inito, !ino ad a!!rontare la morte per la
nostra salezza e uole, per amore, identi!icarsi con noi, tras!ormarci in lui4 il
mistero della 2 R<nosi 3 di ?risto, ossia della sua umilt* #c%e tutto un insegnamento,
perc%< impariamo anc%e noi come si ie e come si so!!re per il trion!o della carit*$,
il mistero del suo a''assamento !ino ad annientare se stesso per nostro amore4 2 ?risto
6es& / esclama pieno di stupore Paolo /, pur essendo di natura diina... spogliC #o
meglio suotC$ se stesso, assumendo la condizione di sero... umiliC se stesso
!acendosi o''ediente !ino alla morte e alla morte di croce 3 #=il -,@/9$.
?ontemplando ?risto croci!isso, non solo comprendiamo 2 l"amore c%e Dio %a per noi
3 #, 6 .,,D$, ma comprendiamo anc%e lo stile di Dio, la sua predilezione per gli
umili4 2 Su c%i olgerC lo sguardo: Sull"umile e su c%i %a lo spirito contrito 3 #)s
DD,-$.2 Se tu ti innalzi / a!!erma s. Agostino / egli si allontana da te, se inece ti
a''assi egli si inc%ina erso di te 3. 2 Dio sceglie nel mondo ciC c%e de'ole, igno'i /
le, disprezzato 3 #, ?or ,,-E/-9$ per realizzare le meraiglie del suo amore... ) piccoli,
gli umili, i so!!erenti, gli emarginati c%e %anno !ede # cio aderiscono a ?risto$, essi
sono il luogo teologico doe, si mani!esta la potenza dello Spirito di Dio.
,.
Fo etto4 contemplando il ?roci!isso, comprendiamo il pi& importante mistero ella
nostra ita spirituale4 2 l"amore c%e Dio %a per noi 3 #, 6 .,,D$ e possiamo
esclamare4 ecco il sacramento dell"Amore croci!isso di Dio8
EH allora urgente per i ?orinzi, come per ciascuno di noi, iere l"umilt* di ?risto, il
suo a''assamento, il suo annientamento, per entrare nella ia della carit*, per essere
disponi'ili all"azione dello Spirito.
L'uomo spiritua#e
)l cristiano maturo, ossia spirituale #nel senso di 2 guidato dallo Spirito 3$ capisce e
ie il mistero della croce come mistero di morte per la ita. Accetta di essere sepolto
2 con ?risto nella morte 3 #Rom D,0$, di essere 2 con!igurato alla sua passione 3 #=il
0,,1$.
PuC sem'rare un linguaggio strano alla nostra sensi'ilit* moderna; ma per c%i %a !ede
di grande consolazione. ?ome si illumina e acquista un senso quella realt* cos(
di!!icile da essere accettata dall"uomo4 la realt* della so!!erenza, il mistero della croce8
Noi tutti, all"inizio della nostra ita cristiana, siamo stati 'attezzati nella morte di
?risto #c!. Rom D,0/E$. I una morte misteriosa, ma insieme !ortunata e gioiosa, perc%<
morire al peccato, ossia alla elenosa radice della so!!erenza e della morte.
)l mistero del peccato, noi non lo capiremo mai, un mistero ancor pi& drammatico di
quello della so!!erenza e della morte.
Per un paradosso assurdo, tanti uomini del nostro tempo ri!iutano il peccato come
colpa; ne ammettono il !atto, ma senza una responsa'ilit* personale; %anno perso il
senso del peccato; quando il peccato la !onte di tutti i mali, perc%< il ri!iuto
dell"amore, ri!iuto di Dio, della ita, della salezza, scegliere la morte, la per/
dizione.
A"unico c%e %a compreso e a''racciato il mistero del peccato nella sua tene'rosa,
a'issale pro!ondit* caduto in agonia e %a sudato sangue, ?risto 6es&. ?ome si puC
dire c%e il peccato si puC ammettere come s'aglio, come insuccesso, ma non come
colpa:
I doloroso constatare c%e un atteggiamento simile, irresponsa'ile, adottato anc%e da
certi religiosi e religiose c%e ritengono inutile la riparazione, non ci pensano, la
trascurano, quando una delle realt* pi& necessarie, in un mondo c%e a!!oga sempre
pi& nell"ingiustizia, nella iolenza, nell"edonismo e nel materialismo, nello
s!ruttamento e nella sopra!!azione, nel ri!iuto di Dio e del Vangelo.
U$a morte per #a %ita
Buindi, accettare di essere sepolti con ?risto nella morte signi!ica lasciar distruggere
in noi l"uomo ecc%io con i suoi izi e le sue concupiscenze; morire al mondo e alle
sue 'rame malagie, come a!!erma Paolo4 2 Jgni giorno io a!!ronto la morte 3 #, ?or
,@,0,$ e risorgere ad ogni istante, per la potenza dello Spirito, a maggior pienezza di
ita, ossia di grazia, di pratica dei !rutti dello Spirito.
Buesta la morte misteriosa e la preziosa risurrezione c%e ogni ero cristiano, ogni
anima religiosa dee 'ramare, perc%< sono !econde di pienezza di ita, di crescita
nella carit*. )n questo senso siamo !elici di ascoltare le parole di Paolo4 2 Voi in!atti
siete morti e la ostra ita ormai nascosta con ?risto in Dio. Buando ?risto, nostra
,@
ita, si mani!ester*, allora anc%e oi sarete mani!estati con lui nella gloria 3 #?ol 0,0/
.$.
I una realt* !inale, c%e gi* possiamo iere nel presente, pi& ci lasciamo tras!ormare
dallo Spirito in ?risto, pi& agiamo sotto l"in!lusso dei suoi doni, pi& irradiano i suoi
!rutti, pratic%iamo i suoi carismi, iiamo le 'eatitudini.
Aa morte con ?risto , in realt*, una morte alla morte, una morte per la ita. 6es& l"%a
detto4 2 ?%i ascolta la mia parola... %a la ita eterna... passato dalla morte alla ita 3
#6 @,-.$. ?%i crede in 6es&, ossia aderisce a lui totalmente 2 anc%e se morto,
ir*... c%iunque ie e crede in me, non morir* in eterno 3 #6 ,,,-@/-D$.
Al contrario, c%i non crede, ossia non aderisce totalmente a ?risto salezza e ita,
sceglie la morte, la perdizione4 2 +orirete nel ostro peccato 3 #6 9,-,$ dice 6es& ai
6iudei c%e lo ri!iutaano. )l peccato di tutti i peccati quello dell"incredulit*, la non
adesione a ?risto.
6es& lo ripete, poc%i ersetti dopo4 2 Se non credete c%e lo Sono #pro'a'ilmente
allusione alla grande rielazione del nome di Dio al Sinai4 Q )o sono colui c%e sono8 "
Es 0,,.$, morirete nei ostri peccati 3 #6 9,-.$. Purtroppo il 2 pro!umo di ?risto 3 #-
?or -,,@$ dientato, e lo puC dientare anc%e per noi, secondo la !orte espressione di
Paolo, 2 !etore di morte 3 #- ?or -,,D$.
Per #a ro%i$a e #a risurre/io$e
A"uomo sempre di !ronte a una scelta drammatica !ra la ita e la morte, dopo la
enuta di ?risto. I una scelta c%e impegna la responsa'ilit* personale. Accettare
?risto decidersi per la ita e per la salezza; ri!iutarlo ad occ%i aperti,
olontariamente, a mano alzata, dire''e la Scrittura, come i giudei ricordati da
6ioanni #c!. 6 9,-,.-.$, la scelta della morte, la possi'ilit* della perdizione
eterna. Si realizza cos( la predizione del ecc%io Simeone riguardo al 'am'ino 6es&4 2
Egli qui per la roina e la risurrezione di molti in )sraele 3 #Ac -,0.$... e oltre )sraele.
)l mistero della croce, la cui accoglienza cos( essenziale nella nostra ita spirituale,
purc%< sia guidata dallo Spirito, ci %a portato lontani nelle nostre considerazioni sul
mistero della morte per la ita, sul mistero di ?risto nostra ita4 2 Jra quelli c%e sono
di ?risto 6es& / conclude Paolo / %anno croci!isso la loro carne con le sue passioni e i
suoi desideri. Se, pertanto, iiamo dello Spirito, camminiamo anc%e secondo lo
Spirito 3 #6al @,-./-@$.
Aa 'eatitudine dei poeri in spirito, dei piccoli, degli umili, degli inermi la sintesi di
tutte le 'eatitudini4 2 Egli, da ricco c%e era si !atto poero per noi, perc%< noi
dientassimo ricc%i per mezzo della sua poert* 3 #- ?or 9,>$... 2 SuotC se stesso
assumendo la condizione di sero... umiliC se stesso !acendosi o''ediente !ino alla
morte e alla morte di croce 3 #=il -,E/9$...
2 Si !atto poero... suotC se stesso... umiliC se stesso... 3. Buesto essere inermi,
senza !orza, alla merc< di tutti l"aspetto pi& contur'ante e pro!ondo di ?risto nel
mistero della croce.
?os( si mani!esta al massimo la mitezza e l"umilt* del ?roci!isso4 senza pretese, se
non quella di donarsi per amore; paziente, de'ole, misericordioso, prio di ogni
prestigio e di ogni potenza4 un amore inerme #senza armi$...
Buando Paolo, nell"inno alla carit*, presenta le caratteristic%e di questa irt&, %a sotto
gli occ%i, in amorosa contemplazione, l"unico ?risto c%e egli conosce4 quello 2
,D
croci!isso 3 #, ?or -,-$4 2 Aa carit* #?risto$ paziente, 'enigna la carit*; non
inidiosa la carit*, non si anta, non si gon!ia; non manca di rispetto, non cerca il suo
interesse, non si adira, non consera rancore; non gode dell"ingiustizia, ma si compiace
della erit*. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta 3 #, ?or ,0,./E$.
Noi concludiamo4 daero l"amore di ?risto un amore disarmato, senza pretese, un
amore c%e uole solo donare; l"amore di colui c%e %a detto4 2 Non sono e.1
nuto per essere serito, ma per serire e dare la mia ita per la moltitudine 3 #+t
-1,-9$. E l"amore di ?ristosero, l"amore inerme di c%i ci impoerisce per arricc%ire
tutti noi.
Per riiere ?risto/sero, quando impareremo c%e la ita si alorizza, non esigendo,
ma donando #?!. +c 9,0@$: )noltre, nella misura in cui dono, riceo...
Do''iamo tuttaia essere realistici. A"egoismo talmente radicato in noi, c%e non
possiamo !are della nostra ita un dono d"amore continuo, esperimentare a'itualmente
c%e il serire gioia; a''iamo 'isogno della !orza c%e ci iene dal Dono del Padre e
del ?risto4 il dono dello Spirito.
Buando permetteremo allo Spirito c%e operi in noi il disarmo del cuore, il disarmo dal
nostro egoismo, dai nostri piccoli o grandi attaccamenti, dalle nostre passioni, dal
nostro orgoglio, dalla nostra impazienza, dalle nostre pigrizie spirituali, per armarci
della sola armatura di ?risto, la carit*, l"amore o'latio: Buesta ,"2 armatura di Dio
3 di cui parla Paolo agli E!esini #?!. D,,,.,0/-1$; mentre cos( esorta i Romani, e
l"esortazione dell"Apostolo riolta anc%e a noi4 2 6ettiamo ia... le opere delle
tene're e indossiamo le armi della luce... Riestitei del Signore 6es& ?risto... 3 #Rom
,0,,-.,.$.
Aa !orza diina per questa impresa, superiore alle !orze umane, la mette a nostra
disposizione lo Spirito, se lo supplic%iamo senza mai stancarci e se siamo docili alle
sue ispirazioni e 'uone mozioni.
A olte i suoi progetti possono essere diersi dai nostri progetti. Progetto contro
progetto. Non importa. =idiamoci di lui. Preg%iamolo incessantemente, perc%< egli
conosce i misteri del cuore di Dio, oltre c%e il mistero del nostro cuore e noi ogliamo
agire secondo il progetto del cuore di Dio su di noi #?!. Rom 9,-D/-E$.
0uesta 1 #'opera (i Dio...
)l progetto di Dio !ondamentalmente uno solo. Ao dice 6es& rispondendo ai giudei
c%e gli c%iedono4 2 ?%e cosa do''iamo !are per compiere le opere di Dio: 3. 6es&
dice4 2 Buesta l"opera di Dio4 credere in colui c%e egli %a mandato 3 #6 D,-9/->$
ossia aderire totalmente, con tutta la nostra ita, a ?risto.
Dir* un giorno Paolo, scriendo ai Romani4 2 Noi riteniamo in!atti c%e l"uomo
giusti!icato per la !ede 3 #0,-9$ e Autero aggiungea nella sua traduzione della lettera
ai Romani4 per la sola !ede; aggiunta !edele al pensiero di Paolo, se per !ede si intende,
'i'licamente, l"adesione totale della persona, della ita a Dio, a ?risto4 2 Buesta
l"opera di Dio...8 3.
2 )l Padre mio opera sempre e anc%"io opero 3 #6 @,,E$. A"opera del Padre e del
?risto aiene tramite lo Spirito per la tras!ormazione del nostro cuore nel cuore di
?risto; la tras!ormazione della nostra interiorit*, perc%<, cam'iato il cuore dell"uomo,
disarmato dall"egoismo, dalle passioni c%e lo corrompono; tutto l"uomo 'uono4 i
pensieri, i desideri, gli a!!etti, le parole, le azioni sono 'uoni #c!. +t @,9; ,@,,9/-1$.
,E
S. Pietro, nella sua prima lettera, ci dice4 2 Ad immagine del Santo #?risto$ c%e i %a
c%iamati, dientate santi anc%e oi, in tutta la ostra condotta 3 #, Pt ,,,@$. )n questo
senso siamo c%iamati 2 cristiani 3, non solo perc%< il nostro nome deria da ?risto;
ma, molto di pi&, perc%< la nostra ita, la nostra santit* sono il prolungamento della
ita, della santit* di ?risto.
?os( pregaa la '. Elisa'etta della Trinit*, riolgendosi a 2 ?risto, croci!isso per
amore...4 Ti prego di riestirmi di te, di identi!icare tutti i moimenti della mia anima a
quelli dell"anima tua, di sommergermi, di inadermi, di sostituirti a me, a!!inc%< la mia
ita non sia c%e un"irradiazione della tua. Vieni in me adoratore, come riparatore e
salatore 3.
E riolgendosi allo Spirito Santo4 2 J !uoco consumatore, Spirito di amore, discendi
in me, perc%< si !accia nell"anima mia quasi un"7ncarnazione del Ver'o; c%e io gli sia
un prolungamento di umanit*, nella quale egli possa rinnoare tutto il suo mistero 3.
Come i$ u$o spe&&2io
?ompito dello Spirito la nostra tras!ormazione in ?risto o, come dice Paolo, !ormare
in noi l"immagine del ?risto4 morire all"uomo ecc%io e rinascere all"uomo nuoo,
?risto 6es& #c!. Rom 9,->; E! .,--/-.$. 2 Noi tutti, contemplando e ri!lettendo come
in uno specc%io la gloria del Signore, eniamo tras!ormati in quella medesima 7m/
magine, di gloria in gloria, secondo l"azione dello Spirito del Signore 3 #- ?or 0,,9$.
Spieg%iamo questo ersetto di!!icile e splendido4 2 Noi tutti, contemplando e
ri!lettendo come in uno specc%io la gloria del Signore #ossia la carit* di ?risto$,
eniamo tras!ormati in quella medesima immagine #quella di ?risto4 tras!ormati in
?risto$, di gloria in gloria #di carit* in carit*$, secondo l"azione dello Spirito del Signo/
re 3 #- ?or 0,,9$. Essere ad immagine del ?risto signi!ica essere ad immagine del
Padre4 2 ?risto immagine del Dio inisi'ile... 3 #?ol ,,,@$; la 2 6loria di Dio...
r7!ulge sul olto di ?risto 3 #- ?or .,D$.
Essendo noi tras!ormati ad immagine del ?risto, do''iamo iere e comportarci come
lui, come !igli di Dio4 2 Risplenda la ostra luce daanti agli uomini..., edano le
ostre opere 'uone #quelle inculcate nel discorso della montagna$ e glori!ic%ino il
Padre ostro c%e nei cieli 3 #+t @,,D$.
Misti&i e( estati&i
)l ero cristiano maturo, c%e uole dare quotidianamente una risposta d"amore alla
scelta d"amore del ?risto4 2 Non oi aete scelto me, ma io %o scelto oi 3 #6 ,@,,D$,
dee essere un 2 mistico 3 e un 2 estatico 3. Sono parole c%e non deono renderci
di!!identi o !arci paura.
)l ero 2 mistico 3 non si estrania dall"umile realt* quotidiana, dal mondo, dalla storia.
S. Teresa d"Aila !u una grande mistica e insieme una donna di un senso pratico
stupe!acente, una conoscitrice unica degli uomini e delle donne del suo tempo.
2 +istico 3 l"uomo e la donna c%e %anno compreso come la carit*, c%e Dio stesso,
2 Dio carit* 3 #, 6 .,,D$, tutto, perciC dienta la norma, secondo la quale regola
tutta la sua ita; ie la carit* nei suoi rapporti con Dio; ie la carit* erso il
prossimo, soprattutto con la pratica dei !rutti dello Spirito #c!. 6al @,--$; ie la carit*
con se stesso. ?%i non accetta se stesso e non si ama, impossi'ile c%e accetti gli altri
e li ami; di!!onder* solo la sua irritazione e scontentezza.
,9
)n parole semplici4 la carit* l"opzione !ondamentale del 2 mistico 3, come l"egoismo
l"opzione !ondamentale dell"uomo carnale.
?on la carit* si sempli!ica tutto, perc%< doe c" la carit* non c" pi& 'isogno di alcuna
legge; la carit* legge a se stessa e si mani!esta nei saporiti !rutti dello Spirito. A
questo punto potremmo esclamare4 !ossero tutti nel popolo di Dio dei 2 mistici 38
)l ero 2 mistico 3, c%e ie la carit*, anc%e un 2 estatico 3, prendendo questa parola
non per signi!icare l"estasi, !enomeno straordinario e accidentale della mistica; ma nel
senso 'en pi& importante di 2 uscire da se stessi 3, ossia !uori dal ripiegamento su se
stessi, sul proprio egoismo, per proiettarci erso Dio, erso i !ratelli.
2 Estatico 3 allora identico a 2 mistico 3, l"uomo c%e sceglie la carit* come norma
della sua ita e ri!iuta l"egoismo; l"uomo c%e 2 a, ende tutto quello c%e %a, iene e
segue 6es& 3 #c!. +t ,>,-,$, come 6es& %a proposto al gioane ricco4 2 Se uoi essere
per!etto8... 3 #+t ,>,-,$.
Buel gioane non si era accorto di aere a portata di mano un 'ene superiore a tutti i
'eni della terra4 l"amore di 6es&. 2 6es&, !issatolo, lo amC 3 #+c ,1,-,$. )l rilieo di
+arco.
I lo sguardo d"amore di 6es& c%e do''iamo sempre sentire su di noi, pregando di
aere sempre la prontezza d"amore della +addalena nel rispondere all"amore con
l"amore, sentendoci #interiormente$ c%iamare per nome4 2 +aria8 3 2 Essa allora
oltatasi erso di lui gli disse...4 Q Ra''un7 " +aestro mio8 3 #6 -1,,D$.
La sapie$/a (i essere pi&&o#i
?on il dono dello Spirito, iendo sotto l"in!lusso dei suoi doni e irradiando i suoi
!rutti, l"uomo esperimenta un senso di pro!onda li'erazione, esperimenta la noit*
della ita c%e scaturisce dallo Spirito4 2 Tutti quelli c%e sono mossi dallo Spirito di
Dio, costoro sono !igli di Dio 3 #Rom 9,,.$. 2 Voi... aete riceuto uno spirito da !igli
adottii, per mezzo del quale gridiamo4 Q A''*, Padre8 ". Ao Spirito stesso testimonia
al nostro spirito c%e siamo !igli di Dio 3 #Rom 9,,@/,D$.
2 A''*, Padre8 3 l"appellatio con cui il 'am'ino si riolge al padre suo4 pap*. I un
appellatio tanto !amiliare, quanto sconosciuto nel oca'olario religioso del
giudaismo; l"espressione dell"intimit* !iliale, piena di !amiliarit* e di tenerezza, usata
da 6es& erso il Padre suo4 2 A''*, Padre8 Tutto possi'ile a te, allontana da me
questo calice8 PerC, non ciC c%e io oglio, ma ciC c%e uoi tu 3 #+c ,.,0D$. ?ome !igli
di Dio, siamo partecipi dell"intimit* di 6es& col Padre4 2 E c%e oi siete !igli / scrie
ancora Paolo ai 6alati / ne proa il !atto c%e Dio %a mandato nei nostri cuori lo
Spirito del =iglio suo c%e grida4 2 A''*, Padre8 3 #.,D$.
?i cos( mani!estata un"altra realt* meraigliosa4 la nostra preg%iera preg%iera dello
Spirito; sono quei 2 gemiti inesprimi'ili 3, di cui parla Paolo nella lettera ai Romani
#9,-D$; 2 gemiti 3 c%e sono onnipotenti sul cuore del Padre e sono certamente esauditi,
perc%< con!ormi al disegno di amore c%e Dio %a su ciascuno di noi.
Siamo cos( penetrati nel secondo senso usato dalla Scrittura e specialmente dal
Vangelo, quando ricorrono all"esempio del 'am'ino4 colui c%e piccolo, umile,
semplice di cuore, poero in spirito. Sono tutte mani!estazioni di grande maturit*
spirituale.
,>
Per questi piccoli esulta, nello Spirito, il cuore di ?risto, perc%< a loro, e non ai
sapienti e agli intelligenti #ossia a coloro c%e sono pieni della loro scienza, di se stessi
e non !anno spazio a Dio$, sono stati rielati i misteri del regno dei cieli #c!. Ac ,1,-,$.
) piccoli sono gli 2 *n*S(m/iT, i poeri in spirito, i miti, gli umili, primo !ra tutti 6es&4
2 )mparate da me c%e sono mite e umile di cuore e troerete ristoro #pace, serenit*,
gioia$ per le ostre anime 3 #+t ,,,->$; poi la Vergine santa4 2 Eccomi, sono la sera
del Signore 3 #Ac ,,09$.
Non si tratta solo di umilt*, ma di !ede, ossia di adesione completa a Dio #la
'eatitudine della !ede di +aria4 Ac ,,.@$ e di amore. Essere seri del Signore, nella
5i''ia, un titolo di gloria4 2 6randi cose %a !atto in me l"Jnnipotente... 3 #Ac ,,.>$, 2
perc%< %a guardato l"umilt* della sua sera... 3 #Ac ,,.9$.
Ri!lettiamo a !ondo sul mistero dell"Annunciazione, della Visitazione, sul +agni!icat
di +aria...8
L'op/io$e o$(ame$ta#e
?ome +aria, anc%e noi, se siamo posseduti e guidati dallo Spirito, riscontriamo come
segno eidente di questa presenza e guida dello Spirito, la carit*, come opzione
!ondamentale della nostra ita, ossia la carit* dee essere assolutamente presente nei
nostri pensieri, desideri, a!!etti, parole, azioni, con tutti i !rutti della carit*, c%e sono
poi i saporiti !rutti dello Spirito.
?ome l"egoismo l"opzione !ondamentale dell"uomo 2 carnale 3; la carit* l"opzione
!ondamentale dell"uomo 2 spirituale 3. Kso questo aggettio ri!erendomi all"uomo
posseduto e guidato dallo Spirito.
Aa carit* il 2 incolo della per!ezione 3, dice s. Paolo ai ?olossesi #0,,.$. I l"anima
di tutte le irt& e dee essere presente in ogni azione del cristiano4 2 Se parlassi le
lingue degli uomini e degli angeli... se aessi il dono della pro!ezia e conoscessi tutti i
misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della !ede cos( da trasportare le
montagne, ma non aessi la carit*, non sono nulla. E se anc%e distri'uissi tutte le mie
sostanze agli a!!amati e dessi il mio corpo per essere 'ruciato, ma non aessi la carit*,
niente mi gioa 3 #, ?or ,0,,/0$.
A"inno alla carit* di Paolo dimostra all"eidenza come la carit* sia il 2 incolo della
per!ezione 3 #?ol 0,,.$ e come de''a essere presente in tutte le irt&4 2 Aa carit*
paziente, 'enigna la carit*... 3 ecc. #, ?or ,0,. ss.$. Aa prima lettera di 6ioanni, c%e
sem'ra la presentazione del suo Vangelo, c%iamata la lettera della carit* e spiega il
meraiglioso mistero dell"amore o'latio, c%e realt* piena e per!etta in Dio4 2 Dio
carit*; e c%i rimane nella carit* rimane in Dio e Dio rimane in lui 3 #, 6 .,,D$.
A"uomo pi& o meno per!etto e santo, secondo la partecipazione pi& o meno piena a
questa carit*, c%e Dio stesso4 2 Noi a''iamo riconosciuto #!atto esperienza di ita$ e
creduto #aderito con tutta la nostra persona$ all"amore c%e Dio %a per noi 3 #, 6
.,,D$. Ecco l"uomo per!etto, il santo.
Aa sorgente di questa carit* non nell"uomo, ma nello Spirito4 lo Spirito c%e la
irradia4 2 A"amore di Dio stato riersato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito
Santo c%e ci stato donato 3 #Rom @,@$. 2 Da questo si conosce c%e noi rimaniamo in
lui #Dio$ ed egli in noi4 egli ci %a !atto dono del suo Spirito 3 #, 6 .,,0$.
Aa realizzazione massima, umana e diina, di questa carit* ?risto, sacerdote e
ittima4 2 )n questo sta l"amore4 non siamo stati noi ad amare Dio, ma lui c%e %a
-1
amato noi e %a mandato il suo =iglio come ittima di espiazione per i nostri peccati 3
#, 6 .,,1$.
I il mistero dell"Amore croci!isso. Ecco perc%< Paolo dice di conoscere un solo ?risto
2 e questi croci!isso 3 #, ?or -,-$. 2 Sono stato croci!isso con ?risto e non sono pi& io
c%e io, ma ?risto ie in me. Buesta ita c%e io nella carne io la io nella !ede
del !iglio di Dio, c%e mi %a amato e %a dato se stesso per me 3 #6al -,-1$.
Versetto di importanza !ondamentale, nel quale Paolo ci presenta la sua personale
esperienza e de!inisce, nello stesso tempo, l"esistenza del ero cristiano come co/
munione 2 nella !ede del =iglio di Dio 3, ossia come a''andono totale alla olont* del
Padre #?!. 6 .,0.$. ?ome per Paolo, cos( per noi 'isogna c%e muoia l"uomo carnale
#?!. 6al D,,.$, tenendo presente c%e la nostra ita, come quella dell"Apostolo,
trascorre nella condizione mortale dell"uomo peccatore; ma, per la !ede, gi* ita del
?risto glorioso, siamo aperti al suo amore e sacri!icio, iiamo del suo amore o'latio
#?!. TJ54 note ! e g, a 6al -,-1$.
III.
LA VIA C3E PERCORRE LO SPIRITO
A"umilt* la ia della erit* e della carit*. I l"unica ia c%e Dio percorre per giungere
!ino a noi. I la condizione essenziale per l"e!!usione dello Spirito in noi.
No$ so#o se$tirsi, ma arsi umi#i
Ricordiamo la 2 discussione 3 degli apostoli durante l"ultima cena, proprio dopo
l"istituzione dell"eucaristia, su c%i di loro !osse 2 il pi& grande 3 #c!. Ac --,,./-1.-./
-E$. Ricordiamo la risposta di 6es&, non solo con le parole, ma con quel gesto
sorprendente e indimentica'ile della laanda dei piedi #c!. 6 ,0,,/-1$.
A 6es& non staa tanto a cuore la laanda materiale dei piedi, quanto la comprensione
del suo signi!icato pro!ondo4 l"a''assarsi dinanzi a Dio e ai !ratelli, aere non solo un
umile sentire di se stessi, ma !arsi piccoli, disponi'ili al dono, al serizio; essere miti e
umili come lui mite e umile di cuore4 2 5eati oi, se comprendendo queste cose, le
metterete in pratica 3 #6 ,0,,E$. I il ric%iamo alla pratica della prima 'eatitudine4 2
5eati i poeri in spirito, perc%< di essi il regno dei cieli 3 #+t @,0$. )l regno dei cieli
6es&. 5eati i poeri, i miti, gli umili c%e permettono a 6es& di rielarsi in loro stessi,
nella loro ita, poero, mite, umile.
?inquanta giorni dopo, gli apostoli sono nella stessa sala del ?enacolo. ?on loro c"
+aria, l"umile ancella c%e irradia umilt*. Non discutono pi& !ra loro c%i sia il pi&
grande; ma sono 2 assidui e concordi 3, perseeranti e con un cuor solo 2 nella
preg%iera con le donne e +aria, la madre di 6es&, e con i !ratelli di lui 3 #At ,,,.$. Si
dispongono cos(, senza diisioni causate dall"orgoglio, ma con la preg%iera e l"amore
!raterno al grande eento della loro ita4 2 )l giorno della Pentecoste..., enne al/
l"improiso dal cielo un rom'o, come di un ento impetuoso c%e si a''atte gagliardo,
e riemp( tutta la casa in cui si troaano. Apparero loro lingue come di !uoco c%e si
diideano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi !urono tutti pieni di Spirito
Santo... 3 #At -,,..$.
Non sono pi& gli stessi uomini, gretti, mesc%ini, orgogliosi, c%e litigano per occupare i
posti pi& importanti, per essere superiori agli altri e comandarli... tutte miserie umane
-,
scomparse; il loro cuore pieno dello Spirito di Dio. E" aenuta in loro quella
seconda conersione, di cui a''iamo parlato e alla quale, penso, tutti sospiriamo.
A"umilt*, assieme alla preg%iera e all"amore !raterno, la migliore preparazione per
riceere l"e!!usione dello Spirito.
+a c%e cosa signi!ica esattamente essere umili:
C2e &os'1 #'umi#t4.
Ascoltiamo 6es& c%e ci dice4 2 )mparate da me c%e sono mite e umile di cuore 3 #+t
,,,->$.
6es& umile perc%< sceso, si a''assato... 2 Da ricco c%e era, si !atto poero per
oi, perc%< oi dientaste ricc%i per mezzo della sua poert* 3 #- ?or 9,>$.
Troandosi nella condizione di Dio, nella gloria / dice s. Paolo nell"inno cristologico
della lettera ai =ilippesi -,D ss. / %a assunto la condizione di sero, si umiliato 2
!acendosi o''ediente !ino alla morte e alla morte di croce 3 #=il -,9$.
Kna olta iniziata questa discesa ertiginosa da Dio a sc%iao, non si !ermato; %a
continuato a scendere tutta la ita !ino a inginocc%iarsi dinanzi ai suoi apostoli per
laare loro i piedi e non si arrestato, !inc%< non giunto a un punto al quale nessuna
creatura puC arriare4 2 ?%i mangia la mia carne e 'ee il mio sangue rimane in me @1
e io in lui 3 #6 D,@D$; 2 Prendete e mangiate; questo il mio corpo, c%e dato per oi
3 #+t -D,-D; Ac --,,>$; 2 5eetene tutti, perc%< questo il mio sangue... ersato per
oi 3 #+t -D,-E; Ac --,-1$. 2 =ate questo in memoria di me... 3 #, ?or ,,,-./-@$4
riiete, attualizzate il mio amore, riiendo la mia umilt*, nel dono totale di oi
stessi4 2 Jgni olta in!atti c%e mangiate di questo pane e 'eete di questo calice, oi
annunziate la morte del Signore #il suo !arsi umile per noi4 c!. =il -,D/9$, !inc%< egli
enga 3 #, ?or ,,,-D$.
6es&, nel suo estremo a''assamento di morte, raggiunto dalla potenza del Padre
nella tom'a e, tramite lo Spirito, ii!ica il suo corpo, lo risuscita, lo innalza al di
sopra dei cieli, donandogli un 2 Nome c%e al disopra di ogni altro nome, perc%< nel
nome di 6es& ogni ginocc%io si pieg%i... 3 #=il -,>/,1$. ?os( dientato 2 il Signore a
gloria di Dio Padre 3 #=il -,,,$ 2 ?%i si umilia sar* esaltato 3 #Ac ,.,,,$ ,.
Vista in 6es&, l"umilt*, non solo questione di sentimento sincero e coninto, un
umile sentire di se stessi; anc%e questo, ma soprattutto una questione di essere umili,
di !arsi umili.
A"umilt* la disponi'ilit* a scendere, a !arsi piccoli, semplici, de'oli e addolorati con
c%i semplice, de'ole, addolorato, !arsi 2 tutto a tutti 3, per portare tutti a ?risto,
come dice l"Apostolo #c!. , ?or >,--$.
Personalmente pratico l"umilt* quando mi troo accanto a una persona colpita da un
grande dolore e non troo le parole adatte per consolarla. +i sento cos( piccolo, cos(
impotente da riuscire solo a esercitare la carit* della presenza e della preg%iera.
Pratico l"umilt* quando, come sacerdote, aicino, specialmente in con!essione,
persone senza cultura religiosa, a olte rozze, poco sensi'ili ai alori spirituali e
morali. A"adeguarmi con pazienza e 'ont* al loro liello mi costa molto, mi costringe
ad a''assarmi. I una 'uona pratica dell"umilt*; come una 'uona pratica dell"umilt*,
per un sacerdote, la cele'razione dell"eucaristia, l"annunc7o della parola di Dio, c%e ti
sc%iaccia, ti opprime, ti !a sentire cos( piccolo, cos( inadeguato a portare il peso del/
l")n!inito, ad esprimerne l"inesauri'ile ricc%ezza8
--
Umi#t4 e &arit4
A"umilt* quindi la disponi'ilit* a !arsi piccoli, tutto a tutti nel serizio erso Dio e
erso gli uomini, disponi'ili con amore, quindi disinteressatamente, senza calcoli.
A"umilt* gratuit*4 2 Buando dai un 'anc%etto, inita poeri, storpi, zoppi, ciec%i e
sarai 'eato, perc%< non %anno da ricam'iarti 3 #Ac ,.,,0$. Buanti poeri, storpi, zoppi
e ciec%i, non solo !isicamente, possiamo initare al 'anc%etto della nostra ita, sia in
!amiglia, in comunit*, nella grande ?%iesa, nella societ*8
Nella gratuit*, l"umilt* sorella gemella della carit*, un aspetto di "quell"2 ag*p< 3 o
amore gratuito, di cui Paolo tesse l"elogio nel cap. ,0 U della prima lettera ai ?orinzi4 2
Aa carit* paziente, 'enigna la carit*, non inidiosa la carit*, non si anta, non si
gon!ia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse 3 #. ./@$, ossia la carit*
umile, come l"umilt* caritateole. Non c" carit* senza umilt*. Kn super'o, un
orgoglioso non saranno mai caritateoli. A"umilt* la ia della carit*, c%e giunge !ino
al cuore di ?risto, al cuore del Padre. Aa ia, c%e scende da Dio a noi, la ia c%e sale
da noi a Dio.
Essere umile, secondo 6es&, donare se stessi, totalmente, senza calcoli, secondo quel
misterioso detto del Signore4 2 ?%i orr* salare la propria ita, la perder*; ma c%i
perder* la propria ita, per causa mia e del Vangelo la saler* 3 #+c 9,0@$. Aa ita si
guadagna donandola con umile generosit*. ?%i crede di alorizzare e salare la propria
ita, pensando egoisticamente solo a se stesso, come il 2 ricco stolto 3 #c!. Ac ,-,,D/
-,$, la sciupa e la perde; c%i inece la dona per amore di ?risto, la alorizza e la sala.
Non si tratta tanto del dono dell"aere, quanto del dono del nostro essere.
Buando cerc%i il consenso, il plauso per il 'ene c%e !ai, manc%i di umilt*, perc%< il tuo
serizio non gratuito4 ricerc%i l"approazione e la lode, %ai gi* riceuto la tua
ricompensa #c!. +t D,-.@$.
S. Teresa d"Aila %a scritto4 2 +i c%iedeo una olta perc%< Dio ami tanto l"umilt*, e
mi enne in mente d"improiso, senza alcuna mia ri!lessione, c%e ciC de"essere
perc%< egli somma Verit* e c%e l"umilt* erit* 3.
S. Paolo con!erma4 2 Se uno pensa di essere qualcosa, mentre nulla, inganna se
stesso 3 #6al D,0$.
Non c" alcun 'ene in noi c%e sia completamente nostro in ogni campo4 !isico...,
morale..., psic%ico..., spirituale4 2 ?%e cosa mai possiedi c%e tu non a''ia riceuto: E
se l"%ai riceuto, perc%< te ne anti come se non l"aessi riceuto: 3 #, ?or .,E$.
Per Paolo l"umilt* soprattutto so'riet* spirituale, una alutazione so'ria, sana, non
eccessia, non esaltata di noi stessi.
Non possiamo negare i doni c%e Dio ci %a dato; sare''e !alsa umilt*, sare''e pigrizia,
dannosa salutazione di noi stessi, con conseguente depressione psic%ica.
Non do''iamo sopraalutarci; sare''e presunzione, orgoglio. Jccorre il sano, sereno
equili'rio. Dice 'ene s. Paolo4 2 Non alutatei pi& di quanto coneniente alutarsi;
ma alutatei in maniera di aere di oi una giusta alutazione 3 #Rom ,-,0$.
Nell"originale greco la !rase suona4 2 Valutatei in modo so'rio... 3.
Tutto il 'rano della lettera ai Romani #,-,0/,D$ una presentazione pratica di come si
esercita l"umilt* e la carit*, poic%< sono sorelle gemelle e camminano sempre insieme.
Ascoltiamo l"Apostolo4 2 A''iamo doni diersi secondo la grazia data a ciascuno di
noi... ?%i d*, lo !accia con semplicit*; c%i presiede, lo !accia con diligenza, c%i !a
-0
opere di misericordia, le compia con gioia... Amatei gli uni gli altri con a!!etto
!raterno, gareggiate nello stimari a icenda. Non siate pigri nello zelo, siate inece
!erenti nello spirito, serite il Signore. Siate lieti nella speranza, !orti nella
tri'olazione, perseeranti nella preg%iera, solleciti per le necessit* dei !ratelli,
premurosi nell"ospitalit*. 5enedite coloro c%e i perseguitano, 'enedite e non maledite.
Rallegratei con quelli c%e sono nella gioia, piangete con quelli c%e sono nel pianto.
A''iate i medesimi sentimenti gli uni erso gli altri; non aspirate a cose troppo alte,
piegatei inece a quelle umili 3 #Rom ,-,9.,1/,D$.
Ae cose troppo alte sono quasi sempre dei acui desideri, sogni irrealizza'ili. Amiamo
inece la quotidianit*, le umili cose di ogni giorno, anc%e se monotone, senza alcuna
ariet*...; !acciamole con amore. Piccola la materialit* delle umili cose, grande
inece l"amore c%e le anima, %a un alore in!inito, perc%< partecipazione alla carit*
di Dio, palpitare nello Spirito. Ae umili cose di ogni giorno !atte con amore4 ecco
l"umilt*, la so'riet*.
?os( realizziamo 2 la sincerit* del cuore 3 lodata dal salmista4 2 +a tu uoi la sincerit*
del cuore e nell"intimo m"insegni la sapienza... Kno spirito contrito sacri!icio
a Dio; un cuore a!!ranto e umiliato, tu, o Dio, non disprezzi 3 VSal @, #@1$, 9.,>,.
Tu sei umi#t4!
A"umilt* c%e contempliamo in 6es& il ri!lesso di un"umilt* ancora pi& misteriosa4
l"umilt* di Dio/Padre, di Dio/=iglio, di Dio/Spirito Santo.
?ontempliamo )ddio4 2 +io Dio, mio tutto8 3 S. =rancesco d"Assisi si sente il cuore
colmo della preg%iera del poero, lo stupore e, in una sua orazione4 2 Aaudi di Dio
Altissimo 3, gli d* una delle attri'uzioni pi& delicate e pro!onde4 2 Tu sei umilt*8 3...
Se umilt* signi!ica a''assarsi per amore, Dio umilt*. Buando !a qualcosa 2 al di
!uori della ita trinitaria, non puC c%e a''assarsi, scendere, umiliarsi. Ed quello c%e
%a !atto, iniziando dalla creazione. Aa storia della salezza, dal primo peccato... alla
icenda di A'ramo... alla icenda dell"Esodo #pensate a tutta la pazienza di Dio con gli
)sraeliti mormoratori, duri di cerice e di cuore$ non c%e la storia dei successii a'/
'assamenti di Dio, sino a !arsi uomo come noi, a morire in croce per noi, a !arsi nostro
ci'o e nostra 'eanda.
S. =rancesco esclama4 2 Ecco ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede
regale discese nel grem'o della Vergine, ogni giorno discende dal seno del Padre so/
pra l"altare 3 e, parlando dell"eucaristia, esclama4 2 6uardate, !rati, l"umilt* di Dio8 3.
Non solo l"incarnazione, la passione, l"eucaristia sono atti di umilt* di Dio; ma la
discesa dello Spirito Santo, nella pentecoste, come ogni e!!usione dello Spirito, un
amoroso atto di umilt* di Dio, c%e scende al liello di noi uomini. Nella pentecoste
assume i poeri, anc%e se potenti segni del !uoco e del ento; nell"e!!usione dello
Spirito si sere della semplice imposizione delle mani, dell"umile preg%iera, del
semplice amore !raterno di un sacerdote... Ao Spirito !a di noi, poere creature, il suo
tempio4 2 Non sapete c%e il ostro corpo tempio dello Spirito Santo, c%e in oi: 3
#, ?or D,,>$; 2 6lori!icate dunque Dio nel ostro corpo 3 #, ?or D,-1$; 2 Non ogliate
rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale !oste segnati per il giorno della redenzione
3 #E! .,01$. A"umilt* di Dio/Padre, l"umilt* del ?risto, l"umilt* dello Spirito8
Ringraziamo il Padre, il =iglio e lo Spirito Santo c%e %anno oluto 2 a''assarsi 3 per
nostro amore, e ci danno continuamente esempi meraigliosi di umilt*, non ultimo
-.
quello della grazia4 2 Se qualcuno mi ama... il Padre mio lo amer* e erremo a lui e
!aremo dimora presso di lui 3 #6 ,.,-0$. E doe il Padre e il =iglio, ii il loro
amore4 lo Spirito Santo... )l Padre, il =iglio, lo Spirito Santo ospiti nella piccola casa
dell"anima mia8... A"anima mia tras!ormata in paradiso, perc%< doe Dio, ii il
paradiso8...
+i sem'ra ora capire meglio, perc%< s. =rancesco, nel ?antico delle creature, scrie4 2
Aaudatu sii, mi Signore, per sora acqua, la quale molto utile et %umele,
et pretiosa et casta 3. A"acqua una 'ellissima immagine dell"umilt* di Dio. A"acqua
scende sempre e, anc%e quando sale, per il !enomeno dei asi comunicanti, sale per
scendere, !ino a raggiungere il punto pi& 'asso. Tende sempre a occupare l"ultimo
posto.
Dice molto 'ene Krs on 5alt%asar4 2 A"uomo non puC cadere tanto in 'asso col suo
peccato, da non troare ?risto ancor pi& 'asso per rialzarlo 3. Signore 6es&, =i glio di
Dio, a''i piet* di noi, peccatori.
)l gesuita !rancese =rangois Varillon %a scritto un piccolo, meraiglioso li'ro su
l"umilt* di Dio. Aeggendolo si comprende meglio come l"umilt* sia l"aspetto pi&
pro!ondo dell"amore di Dio.
)n erit*, Dio solo umile. Noi non siamo umili, se non nella misura in cui
riconosciamo la nostra mancanza di umilt* e allora 'al'ettiamo a 6es& come Pietro4
2 Signore, allontanati da me c%e sono un peccatore8 3 #Ac @,9$.
E" commoente essere amato da Kno c%e ricc%issimo, onnipotente..., tutto..., ed
molto umile.
Dio non ci guarda dall"alto in 'asso, !acendoci pesare la nostra mesc%init*, le nostre
colpe... Buando ci prostriamo umilmente in adorazione dinanzi a Dio, come il
pu''licano della para'ola eangelica #c!. Ac ,9,,0$, noi non ci a''assiamo pi& di
Dio... Egli si mette a nostro liello... !accia a !accia, 'occa a 'occa... A"adorazione, se/
condo il senso della parola latina4 2 adoratio L ad os oris 3 #2 os 3 la 'occa$, un
'occa a 'occa con Dio, i due respiri si !ondono... )l super'o !ariseo si pone troppo in
alto #c!. Ac ,9,,,/,-$ e non incontra il olto di Dio, con le sue la''ra, per il 'acio
intimo nell"umile adorazione, come inece lo incontra il pu''licano prostrato nella
polere...
Rimango incantato dinanzi alla discrezione, alla tenerezza di Dio, mani!estazioni
commoenti della sua umilt*.
Soltanto Dio rispetta in maniera assoluta la nostra li'ert*. Egli la crea, ma non la iola
mai. Dio non grida, non impone. Dio suggerisce, propone, inita. Non dice4
2 oglio 3, ma 2 se uoi 3. ) comandamenti di Dio, la olont* di Dio, isti nella luce
dell"amore e secondo la retta interpretazione 'i'lica, sono il cammino della ita, sono
le dieci parole della luce, sono orientamenti, proposte d"amore. Se l"uomo li accetta,
alorizza la ita, se non li accetta, sciupa la ita, i introduce il disordine, il dolore, la
morte, come la storia proa a iosa ogni giorno.
Dio non rimproera. Aascia questo compito alla coscienza di ognuno di noi4 2 Egli /
a!!erma 6ioanni in uno splendido ersetto della sua prima lettera / pi& grande del
nostro cuore 3... #6 0,-1$, piccolo, gretto, mesc%ino.
Rimane nascosto con molta discrezione, inisi'ile, per rispettare la nostra li'ert*, per
non essere irresisti'ile. Aa oce di Dio si distingue a malapena dal silenzio.
-@
+i incanto anc%e sulla tenerezza di Dio... Nel mondo di Dio non esiste nulla di !reddo,
di arido... tutto e!!usione d"amore in una tenerezza indici'ile... +i si presenta
spontanea la scena di 6es& c%e prende in 'raccio i 'am'ini e li 'enedice4 2 Aasciate
c%e i 'am'ini engano a me e non glielo proi'ite, perc%< a c%i come loro appartiene
il regno di Dio... E prendendoli !ra le 'raccia e ponendo le mani sopra di loro, li
'enedicea 3 #+c ,1, ,..,D$.
Aa tenerezza di 6es& mani!estazione sensi'ile della tenerezza del Padre4 2 ?%i %a
isto me, %a isto il Padre... 3 #6 ,.,>$.
Ripenso alle parole del pro!eta +ic%ea, come a un meraiglioso programma
propostomi dalla tenerezza del Padre4 2 J uomo, ti stato insegnato ciC c%e 'uono e
ciC c%e ric%iede il Signore da te4 praticare la giustizia, amare la piet*, camminare
umilmente con il tuo Dio 3 #+i D,9$.
Ripenso alla scena tanto commoente descritta dal pro!eta Jsea e l"applico ad ogni
anima c%e dice di 2 s( 3 all"amore di Dio4 2 Buando )sraele era gioinetto io l"%o amato
e dall"Egitto %o c%iamato mio !iglio... Ad E!raim io insegnao a camminare tenendolo
per mano #2 cammina umilmente con il tuo Dio 3$... )o lo traeo con legami di 'ont*,
con incoli d"amore; ero per loro come c%i sollea un 'im'o alla sua guancia; mi
c%inao su di lui per dargli da mangiare 3 #Js ,,,,.0/.$.
Ricordo il racconto c%e !a ?laudel della sua conersione. Si era troato, lui,
miscredente, a Notre/Dame di Parigi. Erano i espri del natale ,99D. All"improiso
era stato colpito da una rielazione ine!!a'ile4 aea esperimentato, in un istante, il
sentimento dolce e straziante dell"innocenza e dell"in!anzia eterna di Dio. Perc%< un
sentimento dolce e straziante: Perc%<, se eterna l"in!anzia di Dio, eterna la sua
agonia.
Per questo parliamo di umilt* di Dio... e tutto questo lo a!!ermiamo soprattutto
contemplando ?risto... e ?risto croci!isso... in agonia sino alla !ine del mondo.
6es& ci unisce a s< nel c%iamare Dio col nome di 2 A''* 3 e ci riela l"umilt* e la
disponi'ilit* del Padre. Donandoci la potenza del suo Spirito, il quale, non in nome
suo, ma in nome nostro, grida 2 A''*/Padre 3 ci riela la disponi'ilit*, l"umilt* dello
Spirito4 2 E c%e oi siete !igli ne proa il !atto c%e Dio %a mandato nei nostri cuori lo
Spirito del suo =iglio, c%e grida4 A''*Padre8 3 #6al .,D; c!. Rom 9,,@.-D/-E$.
Jrmai a''iamo in noi lo stesso Padre e lo stesso Spirito di 6es&. Siamo cos( spinti a
compiere gli stessi gesti, ad a!!rontare gli stessi risc%i d"amore..., a iere la stessa
umilt* del Padre, del =iglio incarnato e dello Spirito. 2 Siate dunque per!etti come
per!etto il Padre ostro celeste 3 #+t @,.9$. 2 Buesta l"opera di Dio4 credere #aderire$
in colui #?risto$ c%e egli %a mandato 3 #6 D,->$.
Dio umilt*8 ?%e cosa a''iamo scoperto: A''iamo scoperto il ero motio per cui
do''iamo essere umili4 per essere eri !igli del nostro Padre celeste, perc%< la nostra
anima sia sposa del ?risto, per esperimentare l"e!!usione dello Spirito.
Ricordiamo quello c%e dicea 6es& ai giudei4 2 Se siete !igli di A'ramo, !ate le opere
di A'ramo8 3 #6 9,0>$.
Essere !igli di A'ramo, pi& c%e un anto, una responsa'il7t*...; cos( essere !igli del
Padre, aere come sposo ?risto, essere ripieni dello Spirito, una responsa'ilit* c%e ci
spinge alla pratica dell"umilt* e della carit* e di tutti i !rutti dello Spirito sotto l"in!lusso
dei suoi doni. ?ome sono terri'ili le parole c%e 6es& dice ai giudei4 2 Voi aete per
padre il diaolo, e olete compiere i desideri del padre ostro. Buello era omicida !in
-D
da principio e non %a perseerato nella erit*, perc%< non i erit* in lui. Buando
dice il !also, parla del suo, perc%< menzognero e padre di menzogna 3 #6 9,..$8 ?%i
super'o mente. A"umile non %a mai paura della erit*, anc%e se costa. A"umilt*
erit*.
Umi#t4 &o$ te stesso
Aa pratica dell"umilt* identica a quella della carit*. Sono irt& c%e si praticano nei
riguardi di Dio, del prossimo, di noi stessi. Kmili con Dio, con i !ratelli, con noi stessi.
Ricordiamo il precetto della carit*4 2 Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore...
amerai il prossimo tuo come te stesso 3 #+t --,0E/09$.
)l termine di con!ronto dell"amore erso il prossimo l"amore erso noi stessi. Vi
quindi un giusto amore, una giusta umilt* erso noi stessi, c%e do''iamo praticare4 n<
sopraalutarci presuntuosamente n< disprezzarci dis!attisticamente. Anc%e qui la
carit* e l"umilt* sono insieme unite.
?%i non %a un giusto amore erso se stesso; c%i scontento, insoddis!atto, irritato con
se stesso, lo anc%e con il prossimo. ?os( dell"umilt*. Do''iamo essere umili con
noi stessi4 accettare con serenit* i nostri limiti e le nostre doti, i nostri successi e
insuccessi, i nostri atti di irt& e anc%e i nostri di!etti, i nostri peccati, non per
approarli e ripeterli, ma per testimoniare c%e Dio solo per!etto, Dio solo santo;
?risto la nostra per!ezione, la nostra santit*4 2 +i anterC 'en olentieri delle mie
de'olezze / scrie Paolo, ri!erendosi in particolare al suo apostolato / perc%< dimori in
me la potenza di ?risto. PerciC mi compiaccio nelle mie in!ermit*, negli oltraggi, nelle
necessit*, nelle persecuzioni, nelle angosce so!!erte per ?risto4 quando sono de'ole,
allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,>/,1$.
Essere umili con noi stessi uol dire esperimentare il 'isogno di appoggiarci a Dio,
come i 'am'ini c%e si appoggiano e con!idano nei loro genitori, con!idare pienamente
in lui solo, non principalmente nella nostra intelligenza, nella nostra a'ilit*, nelle
amicizie.
Dice il Salmo ,01, il salmo degli umili4 2 Signore, non si inorgoglisce il mio cuore, / e
non si lea in alto con super'ia il mio sguardo; / non ado in cerca di cose grandi, /
superiori alle mie !orze. / )o sono tranquillo e sereno / come 'im'o sezzato in 'raccio
a sua madre, / come un 'im'o sezzato l"anima mia. / Speri )sraele nel Signore, / ora
e sempre 3.
Buante olte ci accusiamo dinanzi a noi stessi e dinanzi a Dio dei nostri di!etti e
peccati e crediamo di essere sinceri; ma appena una persona, un !ratello, una sorella, si
azzardano a rilearli, sono scintille; ci o!!endiamo e irritiamo4 sono dei pettegoli, degli
antipatici accusatori.
A"umilt* pi& di!!icile do''iamo praticarla col nostro prossimo, soprattutto con le
persone c%e ci sono concretamente pi& icine, con cui iiamo, in !amiglia, in co/
munit*, in associazione, specialmente se sono persone dal carattere di!!icile o
impreedi'ile.
L'umi#t4 (ei &o$iu)i
Buando si parla della !amiglia e del matrimonio in particolare, si insiste, e
giustamente, sulla necessit* dell"amore. Tuttaia il ero amore una realt* cos(
-E
delicata e pro!onda c%e l"uomo e la donna risc%iano solo di s!iorarla e !acilmente
traisarla.
+i domando se non sare''e meglio spendere una parola in pi& per l"umilt* nel
matrimonio, perc%< i coniugi tengano sempre sgom'ra la ia pre!erita dallo Spirito,
per e!!ondersi come amore, la ia dell"umilt*.
)l discorso ale anc%e per l"amicizia.
+aria, alle nozze di ?ana, disse a 6es&, con !iduciosa umilt*4 2 Non %anno pi& ino 3
#6 -,0$ e ottenne per i gioani sposi e i loro conitati 2 il ino 'uono 3 #6 -,,1$,
sim'olo del ero amore.
Se ero c%e il matrimonio nasce dall"amore !ra l"uomo e la donna, altrettanto ero,
ma non ci si pensa, c%e nasce anc%e dall"umilt* e si consera con l"umilt*. )nnamorarsi
di una persona uno dei pi& pro!ondi atti di umilt* c%e si possano !are. Signi!ica, per
un gioane, andare dalla ragazza del cuore e dirle4 io non 'asto a me stesso, non sono
su!!iciente a me stesso, %o 'isogno di te. I come stendere la mano e c%iedere in dono a
una creatura il suo essere, la sua ita, il suo cuore. ?os( la ragazza !a erso il gioane
c%e ama.
Disse Dio4 2 Non 'ene c%e l"uomo sia solo4 gli oglio !are un aiuto c%e gli sia simile
3 #6en -,,9$. Buando Dio gli presentC la donna, l"uomo usc( nel primo canto nuziale4
2 Buesta olta essa carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. Aa si c%iamer*
donna #(s%* in e'raico$, perc%< dall"uomo #is%$ stata tolta. Per questo l"uomo
a''andoner* suo padre e sua madre e si unir* alla sua donna e i due saranno una sola
carne 3 #6en -,-0/-.$.
Dio %a !atto la creatura umana 'isognosa d"amore; %a iscritto l"umilt* nella sua stessa
carne, quando l"%a creata masc%io e !emmina, due esseri incompleti e complementari.
Aa creatura umana completa la persona coniugale c%e si realizza nel matrimonio.
)l matrimonio dunque come nasce dall"amore, nasce dall"umilt*; !iorisce nell"amore e
nell"umilt*.
Per questo s. Paolo riolge ai cristiani e, in particolare ai coniugi, questa meraigliosa
esortazione4 2 Riestitei, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di
misericordia, di 'ont*, di umilt*, di mansuetudine, di pazienza, sopportandoi a
icenda e perdonandoi scam'ieolmente se qualcuno a''ia di c%e lamentarsi nei ri/
guardi degli altri. ?ome il Signore i %a perdonato, cos( !ate anc%e oi 3 #?ol 0,,-/
,0$.
A"umilt*, la comprensione e il perdono sono come l"olio c%e scioglie, giorno per
giorno, ogni principio di ruggine.
A"umilt*, la comprensione, il perdono a''attono i piccoli muri di malintesi, di
risentimento, prima c%e dientino grossi muri c%e non si possono pi& demolire; !aci/
litano il dialogo su ogni pro'lema, con sincerit*, al momento opportuno, con carit*,
senza c%iudersi in se stessi. Jccorre igilare perc%< l"egoismo e quindi l"orgoglio !erito
non instaurino tra i coniugi la logica del ripicco, della riincita, della endetta. Non
'isogna dare ascolto alla oce c%e grida dentro4 perc%< deo essere sempre io a cedere,
a umiliarmi: =are il primo passo, aprire il dialogo, non perdere, ma incere; incere
il ero nemico dell"amore, l"orgoglio, !iglio primogenito dell"egoismo.
A"umilt* icendeole erit* icendeole, una irt& simpatica. )l riconoscere
serenamente i propri limiti e di!etti; la comprensione, il dialogo, il perdono; lo s!orzo
quotidiano di correggerli sono una preziosa garanzia di italit* per il matrimonio.
-9
Umi#t4 $e##a &omu$it4
?ome i coniugi nel matrimonio, cos( qualsiasi associazione, qualsiasi comunit*
!amiliare o religiosa dee tenere sgom'ra la ia pre!erita dallo Spirito, per e!!ondersi
come amore, la ia dell"umilt*.
A"umilt* riconosce c%e, nella comunit*, solo Dio necessario, solo Dio per!etto e
santo, solo ?risto il Signore, quindi l"umilt* restituisce il potere a Dio, come dice
l"Apocalisse4 2 A colui c%e siede sul trono e all"Agnello, lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli... Amen 3 #@,,0/,.$.
A"umilt* dee trasparire nei superiori, negli animatori della comunit*, in c%i %a
qualc%e u!!icio o responsa'ilit*. 5isogna c%e si lascino ammonire, correggere e anc%e
contestare dai !ratelli, senza reagire su'ito da o!!esi; 'isogna c%e non siano superiori in
eterno e ritornino di tanto in tanto all"umile sottomissione dell"o''edienza. Solo Dio
necessario; ... ?risto, ... lo Spirito.
Preg%iamo lo Spirito, perc%< ci dia l"amore al nascondimento, all"ultimo posto. A( di
certo ci troa lo Spirito, come i troC +aria e la riemp( della sua potenza. Siamo de7
seritori, come 6es&, c%e non enuto per essere serito, ma per serire e dare la sua
ita per tutti; come +aria, umile sera di Dio e degli uomini.
A"umilt* nella comunit* importante come l"isolante nell"elettricit*. Pi& alta la
tensione c%e passa in un !ilo, pi& dee essere spesso ed e!!iciente l"isolante. Pi& ricc%e
e !orti sono le personalit* c%e iono insieme, pi& grande e coninta dee essere
l"umilt*. ) !ili di rame #materiale no'ile$ serono a trasportare la corrente, l"isolante,
!atto di umile materia inerte, indispensa'ile perc%< la corrente non si disperda,
perc%< non aengano dei corti circuiti, c%e possono scatenare incendi indoma'ili e
mandare tutto in !umo.
?onstatando come siamo suscetti'ili, permalosi anc%e dinanzi a una piccola
osserazione c%e ci colpisca sul io, siamo 'en coninti c%e l"umilt* daero un
'ene c%e scende da Dio4 2 Jgni 'uon regalo e ogni dono per!etto iene dall"alto e
discende dal Padre della luce 3, dice s. 6iacomo #,,,E$. I un dono c%e do''iamo
implorare con preg%iera perseerante.
A"umilt* non una pianta c%e cresce spontaneamente sulla nostra terra. A"umilt*
!rutto della sapienza del cuore, dono di Dio4 2 +a tu uoi la sincerit* del cuore e
nell"intimo mi insegni la sapienza 3 VSal @, #@1$, 9W.
?%i eramente umile sapiente. Penso a papa 6ioanni. ?%i super'o, orgoglioso,
presuntuoso, oltre ad essere ridicolo e antipatico, stupido.
=acciamo nostra la 'ellissima preg%iera del li'ro della Sapienza e, domandando la
sapienza, domandiamo l"umilt*4 2 Dio dei padri e Signore di misericordia..., / dammi
la sapienza, c%e siede accanto a te in trono N e non mi escludere dal numero dei tuoi
!igli, / perc%< io sono tuo sero e !iglio della tua ancella, / uomo de'ole e di ita
'ree... / Anc%e il pi& per!etto tra gli uomini, / prio della tua sapienza, / sare''e
stimato un nulla... / +andala dai cieli santi, / dal tuo trono glorioso, / perc%< mi assista
e mi a!!ianc%i nella mia !atica / e io sappia c%e cosa ti gradito 3 #Sap >,,/,1,
passim$.
E lo stesso c%e pregare4 2 +i assista, Signore, la tua umilt*4 sia con me nella !atica,
perc%< io sappia c%e cosa ti gradito 3.
->
IV.
MISTERI NEL MISTERO
Ricordiamo le meraigliose parole c%e 6es& riolse alla Samaritana; sentiamole
riolte a ognuno di noi, perc%<, sotto l"immagine dell"acqua ia, 6es& ci o!!re il dono
dello Spirito4 2 Se tu conoscessi il dono di Dio e c%i colui c%e ti dice4 Dammi da
'ere, tu stessa gliene aresti c%iesto ed egli ti are''e dato acqua ia 3 #6 .,,1$.
Rispondiamo anc%e noi, come la donna di Samaria4 2 Signore..., dammi di
quest"acqua... 3 #6 .,,@$. ?ontinuiamo con le parole di Paolo, cos( piene di stupore,
da dientare su'lime preg%iera4 2 ?%e diremo dunque in proposito: Se Dio per noi,
c%i sar* contro di noi: Egli c%e non %a risparmiato il proprio =iglio, ma lo %a dato per
tutti noi, come non ci dar* ogni cosa insieme con lui: 3 #Rom 9,0,/0-$.
I (ue (o$i (e# Pa(re
Veramente, se il Padre ci %a dato, con il ?risto e con lo Spirito, i suoi due massimi
doni, non ci potr* negare ogni altro dono, utile o necessario, per ricam'iare il suo
amore e percorrere la ia della santit*.
Riguardo al Padre consideriamo c%e il suo amore eterno4 2 Di un amore eterno ti %o
amato 3 #6er 0,,0$, preeniente, gratuito.
Ritorna sempre l"inito allo stupore contemplatio del 2 grande amore c%e Dio %a per
noi 3 #, 6 .,,D$. Di!atti, pi& c%e parlare di dono di Dio, do''iamo parlare del dono
c%e 2 Dio stesso 3, dono cos( intimo, da sta'ilire in noi la sua dimora, il paradiso del
suo amore4 2 Se uno mi ama... il Padre mio lo amer* e noi erremo a lui e prenderemo
dimora presso di lui 3 #6 ,.,-0$.
2 Noi a''iamo riconosciuto #!atto esperienza di ita$ e creduto #aderito$ al grande
amore c%e Dio %a per noi. Dio amore e c%i rimane nell"amore rimane in Dio e Dio
rimane in lui 3 #, 6 .,,D$. I, a nostro aiso, il ersetto centrale, a cui conerge tutta
la Scrittura.
A"amore di Dio cos( sorprendente c%e supera ogni aspettatia dell"uomo.
Si domandaa Salomone dedicando lo splendido tempio di 6erusalemme4 2 +a
proprio ero c%e Dio a'ita sulla terra: Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono
contenerti, tanto meno questa casa c%e io ti %o costruito8 3 #, Re 9,-E$. E''ene, il ero
tempio di Dio, oltre ad essere l"umanit* del ?risto, il cuore di ogni uomo c%e ama
Dio e.ie nella sua grazia.
Dicea 6es& alla Samaritana4 2?redimi, donna, giunto il momento in cui n< su
questo monte, n< in 6erusalemme adorerete il Padre... EH giunto il momento, ed
questo, in cui i eri adoratori adoreranno il Padre in spirito e erit*, perc%< il Padre
cerca tali adoratori 3 #6 .,-,.-0$.
Buesto culto 2 in spirito e erit* 3 si realizza in noi tramite lo Spirito4 2 Egli...
prender* del mio e e lo annunzier* 3 #6 ,D,,.$. 2 )l ?onsolatore, lo Spirito Santo...
i insegner* ogni cosa e i ricorder* #L attualizzer*$ tutto ciC c%e io i %o detto 3 #6
,.,-D$.
Tramite lo Spirito si realizza la cele're pro!ezia di Ezec%iele4 2 Vi darC un cuore
nuoo #rinnoato dallo Spirito$, metterC dentro di oi uno spirito nuoo, toglierC da
oi il cuore di pietra e i darC un cuore di carne 3 #Ez 0D,-D$.
01
Dienta attuale l"inito alla gioia del pro!eta Zaccaria4 2 6ioisci, esulta, !iglia di Sion,
perc%<,. ecco, io engo ad a'itare in mezzo a te 3 #-,,.$, pi& ancora, in te, nel tuo
cuore.
I# mistero (e##'amore o*#ati%o
Dio ci sorprende sempre col suo amore e non !iniremo mai di scoprirlo e di stupirne,
con una gioia cos( grande, da sora''ondare dal cuore e sentirci come sc%iacciare.
Egli ci parla da amico, da innamorato; egli cos( grande, noi cos( piccoli; egli cos(
per!etto e noi cos( imper!etti; egli cos( santo e noi cos( peccatori... 8
Ascoltiamo le commoenti parole con le quali 6ioanni inizia la sua prima lettera,
c%iamata lettera della carit*4 2 ?iC c%e era !in da principio #prima del tempo, da tutta
l"eternit*, ossia il Ver'o di Dio, c%e nel tempo si !atto uomo$, ciC c%e noi a''iamo
udito #non 'asta$, ciC c%e noi a''iamo eduto con i nostri occ%i #non 'asta$, ciC c%e
noi a''iamo contemplato #non 'asta$, ciC c%e noi a''iamo toccato #letteralmente Q
palpato " per esprimere la realt* dell"umanit* del ?risto contro i Ddceti$ ossia il Ver'o
della ita... noi lo annunziamo a oi, perc%< anc%e oi siate in comunione con noi. Aa
nostra comunione col Padre e col =iglio suo 6es& ?risto. Bueste cose i scriiamo,
perc%< la nostra gioia #alcuni manoscritti %anno4 #la ostra gioia"$ sia per!etta 3 #, 6
,,,/-.0/.$.
?ome dice 6es&4 2 Buesto i %o detto perc%< la mia gioia sia in oi e la ostra gioia
sia piena 3 #6 ,@,,,$. Se il Vangelo ricolma di gioia coloro c%e lo accolgono, a
maggior ragione riempie di gioia coloro c%e lo annunciano.
)n un"e!!usione di amore o'latio Dio %a creato tutte le cose4 2 E Dio ide c%e ogni
cosa era 'uona 3 #6en ,,,-.,9.-@$. )l creato come un grande tempio, c%e dee
contenere l"immagine di Dio, ossia l"uomo4 2 =acciamo l"uomo a nostra immagine, a
nostra somiglianza... Dio creC l"uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creC
#notate la ripetizione$ masc%io e !emmina li creC 3 #6en ,,-D/-E$.
A"uomo e la donna non sono solo l"e!!usione, ma l"esplosione dell"amore o'latio di
Dio; sono il sacramento, quindi la mani!estazione sensi'ile del suo amore, a
condizione c%e !acciano della loro ita un"o'lazione d"amore continua.
Dice Paolo4 2 Buelli c%e il Padre da sempre %a conosciuto #siamo noi c%e Dio ama di
un amore eterno, c!. 6er 0 ,,0$, li %a predestinati ad essere con!ormi all"immagine del
=iglio suo... 3 #Rom 9,->$.
?risto 2 immagine 3 per!etta del Padre #?ol ,,,@$ e come il Padre %a !atto dell"amore
o'latio la caratteristica della sua ita.
Solo con l"amore o'latio noi, !igli di Dio, siamo ad immagine del ?risto e quindi ad
immagine del Padre #c!. Rom 9,,D/,E$.
Buesta con!ormit*, nell"amore o'latio, all"immagine del =iglio operata dallo Spirito
con la nostra colla'orazione, attraerso la progressia tras!ormazione del cuore.
?os( la nostra ita, soprattutto il nostro olto, irradia lo splendore di ?risto.
?ontempliamo ?risto e ri!lettiamo ?risto #c!. - ?or 0,,9$.
Scriendo agli E!esini, Paolo a!!erma4 in ?risto, il Padre, 2 ci %a scelti, prima della
creazione del mondo, per essere santi e immacolati nella carit*, predestinandoci a
essere suoi !igli adottii, per opera di 6es& ?risto... 3 #,,./@$.
Predestinazione, elezione8 Vedete come Paolo insiste sull"amore preeniente,
gratuito..., sull"amore o'latio di Dio, c%e attende la risposta del nostro amore
0,
o'latio8 Ecco il grande mistero c%e non contempleremo mai a su!!icienza e non
esauriremo mai4 2 A"amore c%e Dio %a per noi8 3 #, 6 .,,D$.
Buesto amore o'latio ci ricordato ogni giorno dalle !ormule eucaristic%e della
consacrazione nella messa4 2 Buesto il mio corpo o!!erto in sacri!icio per oi... 3 2
Buesto il calice del mio sangue... ersato per oi... 3.
Noi diamo la risposta del nostro amore o'latio, alla piccola eleazione, concludendo
la grande preg%iera eucaristica, prima del Padre nostro, quando, in unione all"amore
o'latio del ?risto, partecipi del suo sacerdozio e del suo stato di ittima, ci o!!riamo
al Padre4 2 Per ?risto con ?risto e in ?risto, a te Dio Padre onnipotente, nell"unit*
dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen 3. 2 S( 3 con
tutto il mio cuore, con tutta la mia ita.
Buesto 2 Amen 3 dee realizzarsi in ogni situazione della nostra giornata, nell"umile
quotidianit*, con la pratica dei !rutti dello Spirito, c%e sono le esigenze stesse
dell"eucaristia4 la carit* c%e si mani!esta nei segni della gioia e della pace; la pazienza,
la 'ont*, la 'eneolenza; a condizione c%e siamo umili #miti$, !edeli a ?risto, dominati
e guidati, non dal nostro egoismo, ma dallo Spirito di Dio.
Scrie Paolo ai Romani4 2 Vi esorto..., !ratelli, ... a o!!rire i ostri corpi #oi stessi$
come sacri!icio iente, santo e gradito a Dio; questo il ostro culto spirituale 3
#Rom ,-,,$. Paolo si riolge a cristiani appena conertiti e li esorta ad essere degli
o!!erti, o'lati4 2 un sacri!icio iente... a Dio 3.
=are della nostra ita un"o'lazione d"amore nell"o'lazione d"amore di ?risto, ci
impegna a dare una oce e un cuore a tutte le creature c%e lodano il Signore, ma non
%anno la possi'ilit* di amarlo, perc%< prie del dono della li'ert*.
?i impegna a dare oce e cuore a tutti quei nostri !ratelli e sorelle c%e, immersi nel
male, pensano solo al loro egoismo e non ricam'iano l"amore o'latio di Dio.
=are della nostra ita un"o'lazione d"amore nell"o'lazione di ?risto, signi!ica amare,
immolarsi, riparare.
?os( esercitiamo la nostra sacerdotalit* e ittimalit*, in unione al sacerdozio di ?risto
e al suo stato di ittima4 2 ?on un"unica o'lazione / a!!erma la lettera agli E'rei / egli
#?risto$ %a reso per!etti per sempre #nella sacerdotalit* e nello stato di ittima$ quelli
c%e engono santi!icati 3 #,1,,.; ?!. E' @,E/,1$.
J'lazione essere per gli altri e prima di tutti per ,"Altro4 il Padre, ?risto e, in ?risto,
per tutti gli uomini, nostri !ratelli, specialmente i pi& poeri, i pi& de'oli.
Non c" o'lazione senza immolazione, ossia 'isogna sacri!icare il nostro egoismo
nell"essere per gli altri. Dall"o'lazione/immolazione scaturisce la riparazione. Si
coopera cos( all"aento di un mondo nuoo, meno egoista, meno iolento, pi& umano.
Si realizza 2 la ciilt* dell"amore 3.
Ripetiamo anc%e noi con s. Agostino4 2 )l tuo dono ci accende e ci porta erso l"alto.
Noi ardiamo e ci muoiamo. Saliamo la salita del cuore, cantando il cantico delle
ascensioni 3.
Non tanto un canto della oce, quanto un canto della ita c%e si esperimenta, con
tanta pace e gioia. Jra, questo amore o'latio, prima di essere conquista nostra,
dono di Dio..., perC un dono c%e non si ricee passiamente, occorre la
colla'orazione attia del nostro li'ero s( d"amore. I una grande grazia e una grande
responsa'ilit*. Per l"amore o'latio siamo ad immagine di Dio e di ?risto.
0-
I# *a&io (e# Pa(re e (e# Fi)#io
Buesto dono di Dio dell"amore o'latio l"inno di carit* eterna, cantato nell"intimo
della ita trinitaria ed una persona, lo Spirito Santo. I l"amore c%e il Padre dona al
=iglio e il =iglio ricam'ia al Padre; , secondo i Padri, il 'acio eterno, scam'ieole del
Padre e del =iglio...4 2 Dio carit*8... 3 #, 6 .,,D$.
Buesto inno e questo 'acio eterno di carit*, secondo 2 il mistero nascosto da secoli 3
in Dio #?ol ,,-D$ %a auto una risonanza esterna, una mani!estazione sacramentale nel
creato, opera d"amore; si mani!estato in modo meraiglioso, per!etto in ?risto e dee
mani!estarsi in ogni uomo c%e crede in lui, poic%< ogni credente in ?risto , in modo
speciale, sintesi #microcosmo$ e sacerdote dell"unierso. Per questo a!!erma Paolo4 2
A"amore di Dio #ossia l"amore c%e Dio %a per noi$ stato riersato nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo c%e ci stato dato 3 #Rom @,@$.
)l dono itale dello Spirito all"origine di tutti i doni, in modo particolare del dono
in!inito del =iglio di Dio !atto carne, ?risto 6es&. A"angelo disse a +aria4 2 Ao Spirito
Santo scender* su di te, su te stender* la sua om'ra la potenza dell"Altissimo #ricorda
la !amosa nu'e dell"Esodo nella quale era presente Dio, come guida, salatore e
li'eratore del suo popolo4 c!. Es .1,0./09$. ?olui c%e nascer* da te sar* dunque santo
#ossia apparterr* esclusiamente a Dio$, =iglio di Dio 3 #Ac ,,0@$.
?ome lo Spirito all"origine del ?risto storico, cos( il ?risto storico all"origine
dell"e!!usione dello Spirito4 2 E c%inato il capo, rese lo spirito 3 #6 ,>,01$; 2 Su'ito
ne usc( sangue ed acqua 3 #6 ,>,0.$; 2 Riceete lo Spirito Santo 3 #6 -1,--$.
Scrie 6ioanni nella sua prima lettera, la lettera della carit*4 2 Da questo si conosce
c%e noi rimaniamo in lui #in Dio$ ed egli in noi4 egli ci %a !atto dono del suo Spirito 3
#, 6 .,,0$, e poc%i ersetti prima aea detto4 questo il comandamento di Dio 2 c%e
crediamo nel nome del =iglio suo 6es& ?risto e ci amiamo gli uni gli altri... Da questo
conosciamo c%e dimora in noi4 dallo Spirito c%e ci %a dato 3 #, 6 0,-.$.
?%iaramente il dono dello Spirito legato alla !ede in ?risto, ossia all"adesione con
tutto il nostro cuore, la nostra persona, la nostra ita a lui, come singoli e come
comunit*.
I lo Spirito di 6es&. 2 )l ?onsolatore, ... c%e il Padre mander* nel mio nome 3 #6
,.,-D$; 2 Prender* del mio e e l"annunzier* 3 #6 ,D,,.$. 2 ?%i %a sete enga a me e
'ea c%i crede in me; ... !iumi di acqua sgorg%eranno dal suo seno 3 #6 E,0E/09$. Ao
Spirito il dono del ?risto tra!itto in croce, del ?uore di ?risto #?!. 6 ,>,0.$.
) testi di Paolo e di 6ioanni sono preziosi per il nostro discernimento spirituale. )l
dono dello Spirito, accompagnato sempre da una grande pace, da un"intensa serenit*,
il segno/esperienza/sacramento c%e la ita trinitaria palpita nel nostro cuore, pulsa
nella nostra ita. Per l"amore o'latio c%e ci caratterizza e si mani!esta in tutte le
azioni, pensieri, desideri, a!!etti della nostra ita, siamo sacramenti... testimoni della
Trinit* ss.ma.
5. Ao Spirito !onte in noi di conoscenza4 2 A''iamo riceuto... / a!!erma Paolo / lo
Spirito di Dio per conoscere tutto ciC c%e Dio ci %a donato 3 #, ?or -,,-$. I la
conoscenza 'i'lica, non puramente intellettuale, ma sapienziale, esperienza di ita dei
meraigliosi doni dell"amore di Dio, quelli del 'attesimo.
6. Ao Spirito !onte in noi di carit*, perc%< lo Spirito di amore e il suo unico ero
!rutto la carit*, con tutte quelle mani!estazioni di cui ci parla Paolo nella lettera ai
00
6alati #?!. @,--$. Ao Spirito Santo !a del nostro cuore, con la carit*, il cielo di Dio,
perc%< 2 Dio carit*... 3 #, 6 .,,D; ?!. 6 ,.,,D.-0$.
7. Ao Spirito Santo !onte in noi di ita. I la ita della grazia quaggi&, per la quale
possiamo continuamente pregare Dio con quel grido pieno di speranza e di a'/
'andono4 2 A''*, Padre8 3 #Rom 9,,@$ e prima di noi e con noi lo grida lo Spirito nei
nostri cuori4 2 A''*, Padre8 3 #6al .,D$ e, lass&, la ita della gloria4 2 Buelle cose c%e
occ%io non ide, n< orecc%io ud(, n< mai entrarono in cuore d"uomo, queste %a
preparato Dio per coloro c%e lo amano 3 #, ?or -,>; c!. )s D.,0; 6er 0,,D$.
Purtroppo a''iamo molti !ratelli in!elici, c%e %anno steso sul loro cuore un elo, a
olte tanto pesante da sem'rare una coltre mortuaria, per cui sono poco o nulla sen/
si'ili alle realt* dello Spirito, non percepiscono i suoi desideri, i suoi impulsi, i suoi
gemiti inesprimi'ili4 sono troppo carnali #L egoisti$. Do''iamo desiderare e pregare
perc%< si conertano alla preg%iera e alla carit*, allora 2 quel elo sar* tolto 3 #- ?or
0,,D$, in modo c%e 2 tutti, a iso scoperto, ri!lettendo come in uno specc%io la gloria
# L amore$ del Signore, eniamo tras!ormati in quella medesima immagine #quella di
?risto$ con una gloria sempre pi& grande #pi& cresciamo nell"amore o'latio$ secondo
l"azione del Signore 3 #- ?or 0,,9$, per essere nel mondo 2 il 'uon pro!umo di ?risto 3
#- ?or -,,@$.
Mistero $e# mistero
=ra le Persone della ss.ma Trinit* la rielazione pi& misteriosa e piena di sorprese
quella dello Spirito Santo. )l =iglio si o!!re a noi, nella sua umanit*, in ?risto 6es&4 lo
ediamo, lo ascoltiamo, lo contempliamo, lo tocc%iamo. )l suo olto, i suoi occ%i, ci
a!!ascinano. E, in ?risto, contempliamo il Padre; nel olto di ?risto contempliamo il
olto del Padre.
Si realizza in ?risto la preg%iera del Salmista4 2 Su di noi !accia risplendere il suo
olto 3 VSal DE#DD$,-,. 2 Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo olto 3 #Sal .,E$,
2 Di te %a detto il mio cuore4 Q ?ercate il suo olto "; il tuo olto io cerco, Signore 3
VSal -E#-D$,9,. Buando nella 5i''ia si parla di olto si intende la persona. )l olto di
una persona, ama'ile e sereno o corrucciato e triste, ci riela i sentimenti intimi di
quella persona. Aa 'eneolenza del Padre noi la esperimentiamo al massimo nella
'ont* indici'ile di ?risto 6es&, tanto c%e Paolo, scriendo a Tito, dice4 2 I apparsa la
'eneolenza di Dio #ossia la grazia, l"amore c%e il Padre %a per noi in ?risto 6es&$,
apportatrice di salezza per tutti gli uomini... 3 #-,,,$.
?ome l"ama'ile olto del ?risto ci riela l"ama'ile olto del Padre, cos( il cuore del
?risto ci riela il cuore del Padre4 2 ?%i %a isto me, %a isto il Padre 3 #6 ,.,>$. 2 )o
e il Padre siamo una cosa sola 3 #6 ,1,01$. Ao Spirito inece molto misterioso4 non
%a olto e neppure una denominazione c%e possa suscitare un"immagine umana, ad es.
di amico, di sposo ecc. )n tutte le lingue 2 spirito 3 un nome comune c%e denota il
!enomeno naturale del 2 ento 3 o del 2 respiro 3, in e'raico4 2 rua% 3; in greco4 2
pneuma 3; il latino4 2 spiritus 3.
Eppure lo Spirito Santo persona come il Padre e il =iglio, tuttaia non possiamo
metterci dinanzi a lui e contemplare il suo olto...
Per conoscerlo do''iamo immergerci nel pro!ondo di noi stessi, poic%< lo Spirito
mani!esta la sua azione nel nostro cuore con dei segni spesso impreedi'ili, a olte
irresisti'ili4 2 Voi lo conoscete / dice 6es& in 6ioanni / perc%< egli dimora presso di
0.
oi; in oi 3 #6 ,.,,E4 TJ5$. Sono le sue ispirazioni, mozioni, i suoi doni, !rutti,
carismi...
Sim*o#i (e##o Spirito
Aa 5i''ia, serendosi dei sim'oli naturali del ento, del !uoco, dell"acqua, del respiro
ecc. non uole dirci c%i lo Spirito, darcene un ritratto; ma piuttosto presentarcelo in
azione, sempre all"opera nel mondo e soprattutto nei nostri cuori.
Ao Spirito come il ento, dice 6es&4 2 )l ento so!!ia doe uole, ne senti la oce,
ma non sai di doe iene e doe a... 3 #6 0,9$.
?on la sua iolenza il ento puC a''attere le case, sradicare i cedri, a!!ondare le nai
#c!. Ez ,0,,0; -E,,D$, come puC portare le nu'i e !econdare la terra con la pioggia #c!.
Pro 01,.; 6' -9,-@$. PuC disseccarla e renderla arida #c!. Es ,.,-,; 01,-E/00$, oppure
rin!rescarla con una 'rezza leggera #c!. , Re ,>,,-$. Ao Spirito, come il ento iene
dal cielo, agisce sulla terra e la tras!orma4 2 +andi il tuo spirito, sono creati #lo Spirito
di Dio all"origine dell"essere e della ita$ e rinnoi la !accia della terra 3 VSal
,1.#,10$, 01,.
Ao Spirito" sempre presentato in rapporto alla ita. Suoi sim'oli, oltre il ento, sono
il respiro, condizione di ita per l"uomo e l"acqua ia, trasparente, pura e puri!icata,
l"acqua c%e scende gratuitamente dal cielo per a''eerare, rianimare, !econdare la terra
dura e sterile. Doe l"acqua, ii la ita, altrimenti c" il deserto.
Dice il salmo4 2 J Dio, tu sei il mio Dio, ... di te %a sete l"anima mia. A te anela la mia
carne come terra deserta, arida, senz"acqua 3 VSal D0#D-$,-,. E il pro!eta )saia4 2 ?ome
la pioggia e la nee scendono dal cielo e non i ritornano senza aer irrigata la terra,
senza aerla !econdata e !atta germogliare, perc%< dia il seme al seminatore e pane da
mangiare, cos( sar* della parola uscita dalla mia 'occa4 non ritorner* a me senza
e!!etto, senza aer operato ciC c%e desidero e senza aer compiuto ciC per cui l"%o
mandata 3 #)s @@,,1/,,$. Buesta l"e!!icacia tras!ormatrice, itale dello Spirito.
S. 6ioanni della ?roce parla di tre possi'ili parole dello Spirito4 quelle discorsie
#c%iaro il senso$, quelle !ormali, ossia sono poc%e parole sotto !orma di 'rei illumi/
nazioni$ e quelle sostanziali. Secondo il Santo queste ultime sono le unic%e parole c%e
do''iamo accogliere ad occ%i c%iusi; non sono parole c%e si esprimono come le
nostre, ma parlano al cuore, tras!ormano nell"intimo l"uomo, lo cam'iano, sono
creatrici; sono simili all"acqua, di cui parla il pro!eta )saia, c%e irriga la terra, la
!econda e la !a germogliare e non ritorna a Dio senza aer operato ciC c%e Dio uole,
senza aer compiuto ciC per cui l"%a mandata.
?on le altre parole inece #le discorsie e le !ormali$ 'isogna essere cauti, anzi molto
cauti, specialmente se sono accompagnate da !enomeni mistici straordinari #locuzioni
interiori, pro!ezie, isioni, ecc.$ allora 'isogna trascurarle, ri!iutarle, non tanto in
quello c%e propongono di 'ene4 maggior carit*, pi& spirito di serizio, ma se spingono
a iniziatie o a decisioni da prendere, c%e coinolgono terze persone.
)l demonio puC 'en tras!ormarsi in angelo di luce, anc%e se poi lascia sempre un
sentore di puzza #L tur'amento$. Supplic%iamo inece lo Spirito perc%< pronunci
spesso in noi le sue parole sostanziali e tras!ormi il nostro cuore nel ?uore di 6es&.
A"acqua dunque un sim'olo priilegiato dello Spirito, specialmente in Palestina oe,
se manca l"acqua, aanza il deserto #c!. Dt ,,,,,/,@; -9,-0/-.; )s @,D$.
0@
) pro!eti associano !acilmente l"a''ondanza delle acque all"e!!usione dello Spirito4 2 )o
!arC scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. SpanderC il mio
spirito sulla tua discendenza, la mia 'enedizione sui tuoi posteri; cresceranno come
er'a in mezzo all"acqua, come radici lungo acque correnti 3 #)s ..,0/.$. 2 Vi aspergerC
con acqua pura e sarete puri!icati; io i puri!ic%erC da tutte le ostre sozzure da tutti i
ostri idoli... 3 #Ez 0D,-@$.
Tutti i sim'oli naturali dello Spirito4 il ento, l"acqua, il !uoco, oltre a enire, di solito,
dall"alto, sono caratteristici per la loro leggerezza, trasparenza, purit*, in opposizione
alla terra c%e pesante, inerte, arida; in opposizione alla carne c%e pure pesante,
!ragile, mortale, corrutti'ile4 2 Egli sa di c%e siamo spalmati, ricorda c%e noi siamo
polere. ?ome l"er'a sono i giorni dell"uomo; come il !iore del campo, cos( egli
!iorisce. Ao ineste il ento e pi& non esiste e il suo posto non lo riconosce 3 VSal ,10
#,1-$, ,./,D; c!. 6en D,0; )s .1,D; 6er ,E,@; 6' ,1,.,.
Lo Spirito $e##'A$ti&o Testam8$to
Ae mani!estazioni dello Spirito di Dio sono molte nell"AT4 quelle pi& antic%e non
presentano lo Spirito come 2 Santo 3, ossia !onte di santit*, ma come !onte di azioni
straordinarie ed estatic%e, come negli anziani di +os #c!. Num ,,,-./01$, come in
Sansone, 6edeone, Samuele, Saul, Daide #c!. 6dc D,0.; ,@,,.; , Sam ,1,D/,1; ,,,D/
,1; ,D,,0, ecc.$.
Voglio ricordare solo due testi dell"Antico Testamento c%e si realizzano per!ettamente
in 6es&4 quello di Ezec%iele4 2 Vi darC un cuore nuoo, metterC dentro di oi uno
spirito nuoo, toglierC da oi il cuore di pietra e i darC un cuore di carne. PorrC il mio
spirito dentro di oi e i !arC osserare e mettere in pratica le mie leggi 3 #Ez 0D,-D/
-E$ e l"altrettanto !amoso passo di )saia4 2 Kn germoglio spunter* dal tronco di )esse,
un irgulto germoglier* dalle sue radici. Su di lui poser* lo spirito del Signore, spirito
di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di !ortezza, spirito di conoscenza e
di timore del Signore 3 #)s ,,,,/-$.
Rileiamo c%e in questa ersione, secondo il testo masoretico, manca il dono della
piet*, c%e troiamo inece nella ersione greca dei AXX e nella Vulgata latina.
Teniamo conto c%e, nell"AT, 2 piet* 3 e 2 timore di Dio 3 spesso si identi!icano, di!atti
il timore di Dio non il timore dello sc%iao, ma il rispetto pieno di amore del !iglio
erso il padre, ossia la piet* !iliale.
Lo Spirito i$ "es9
Buindi il +essia, ?risto 6es&, sar* pieno di Spirito Santo. Notiamo perC su'ito questa
di!!erenza4 mentre lo Spirito ineste con !orza le persone dell"AT prescelte per una
missione e le trascina4 6edeone, Sansone, Saul, Daide, i pro!eti, nulla di simile
aiene in 6es&, nessun segno di !orza, tutto in lui semplice e spontaneo; al massimo
2 condotto dallo Spirito 3 #+t .,,; Ac .,,$; per!ino i miracoli !luiscono da lui come
gesti usuali. Aa presenza dello Spirito talmente connaturata con 6es& c%e gli
eangelisti la pongono in risalto solo in momenti straordinari, decisii, per rileare la
presenza misteriosa dello Spirito, c%e accompagna 6es& lungo tutta la sua esistenza e
spiega il suo modo di agire.
+omenti decisii, ad esempio, sono4 l"incarnazione, il 'attesimo, le tentazioni di 6es&.
0D
5. A"annuncio a +aria4 2 Ao Spirito Santo scender* su di te, su te stender* la sua
om'ra la potenza dell"Altissimo. ?olui c%e nascer* sar* dunque santo e c%iamato =i/
glio di Dio 3 #Ac ,,0@$. Si spiega cos( perc%< 6es& pienamente a suo agio con lo
Spirito e perc%< lo Spirito non troa in 6es& alcun ostacolo4 l"umanit* di 6es& to/
talmente opera sua, col concorso li'ero di +aria. 6es& 2 Santo 3, come lo Spirito
Santo4 2 Sar* dunque santo e c%iamato =iglio di Dio... 3 #Ac ,,0@$. Bueste parole ri/
elano ciC c%e lo Spirito e ciC c%e !a4 la santit* personi!icata di Dio; !a essere santi,
!a essere !igli di Dio.
6. Nel 'attesimo di 6es&, 6ioanni si aspettaa c%e lo Spirito si rielasse come un
!uoco diorante e puri!icatore #c!. +t 0,,,/,-$, inece si mani!esta in modo molto
semplice e insieme diino, a guisa di colom'a, sim'olo di amore, di intimit*, mentre i
cieli si aprono. Sempre lo Spirito iene dall"alto e si mani!esta all"uomo come potenza
di Dio #c!. At -,,/.$. Nel 'attesimo di 6es& non si mani!esta con alcuna potenza. ,
personaggi dell"AT, inasi dallo Spirito, su'ito compiano la loro missione; 6es&
inece rimane immo'ile 2 in preg%iera 3, dice Auca #0,-,$, sem'ra c%e non aenga in
lui nulla di straordinario. )n realt* lo Spirito realizza un incontro d"amore tra il Padre e
l"umanit* del =iglio. 6es& accetta l"unzione, non solo come +essia, ma come Sero di
Ya%< #c!. )s @-,,@/@0,,-; +t. ,-,,E/-,$ 2 !ino alla morte e alla morte in croce 3 #=il
-,9$.
I l"atto pi& grande di amore c%e 6es& esprime al Padre e a tutti noi; ecco perc%< il
Padre mani!esta su di lui la sua compiacenza4 2 Tu sei il mio !iglio prediletto, in te mi
sono compiaciuto 3 #Ac 0,--$. Si tratta di una compiacenza, in seguito a un"elezione, in
ista di una missione4 quella di realizzare 2 il mistero nascosto da secoli 3 in Dio #?ol
,,-D$, il mistero della redenzione. Per questo mi piaciuto sceglierti, per questo pongo
in te la mia compiacenza.
7. Aa prima mani!estazione palese dello Spirito in 6es& di condurlo 2 nel deserto per
essere tentato dal diaolo 3 #+t .,,$.
Proprio dinanzi a satana e alle sue attrazioni si mani!esta la era natura di 6es&, il
segreto della sua persona, la sua qualit* di =iglio, capace solo di ascoltare la oce del
Padre e di nutrirsi della olont* del Padre.
Ae tentazioni rielano la potenza del Padre in 6es& e l"impotenza di satana; rielano
anc%e quale ia Dio %a scelto per strappare il mondo a satana4 l"umilt* e l"o''edienza
del =iglio, Ver'o incarnato.
Aa ittoria di 6es& su satana cos( la ittoria dello Spirito, per cui, di !ronte ad ogni
tentazione, ?risto e rimane il =iglio.
Aa potenza dello Spirito in 6es& contro i demoni continuer* a mani!estarsi nella sua
ita pu''lica4 2 ?%e c"entri con noi 6es& Nazareno: Sei enuto a roinarci8 )o sono
c%i tu sei4 il santo di Dio 3 #+c ,,-.; c!. +t 9,->$.
Lo Spirito $e##a %ita pu**#i&a (i "es9
Nella sinagoga di Nazaret, proprio all"inizio della sua missione, 6es& a!!erma c%e in
lui si realizzata la pro!ezia di )saia4 2 Ao Spirito del Signore su di me, per questo
mi %a consacrato con l"unzione #cos( 6es& parla dello Spirito c%e %a riceuto in
occasione del 'attesimo e c%e sta all"inizio della sua missione e del suo messaggio$,
per annunciare la 'uona noella ai poeri... 3 #Ac .,,9$. Tutta l"azione di 6es& mossa
e guidata dallo Spirito. Per la potenza dello Spirito compie i miracoli4 2 Aa potenza del
0E
Signore #ossia dello Spirito$ gli !acea operare guarigioni 3 #Ac @,,E$. 2 Tutta la !olla
cercaa di toccarlo, perc%< da lui uscia una !orza c%e sanaa tutti 3 #Ac D,,>, c!.
9,.D$.
Nello Spirito Santo 6es& esulta di gioia nella sua preg%iera al Padre, perc%< ai piccoli
%a rielato i misteri del Regno di Dio4 2 )n questo stesso istante 6es& esultC nello
Spirito Santo e disse4 )o ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perc%< %ai
nascosto queste cose #i misteri della salezza$ ai dotti e ai sapienti e le %ai rielate ai
piccoli #gli umili, i miti, i poeri in spirito$. S(, o Padre, perc%< cos( a te piaciuto 3 o,
meglio, 2 cos( tu %ai disposto nella tua 'eneolenza 3 #Ac ,1,-,$.
) piccoli sono la mta del cammino eterno della 'eneolenza del Padre4 2 Di un amore
eterno ti %o amato e per !edelt* ti attiro a me 3 #6er 0,,04 TJ5$.
Lo Spirito e i (is&epo#i (i "es9
6i* da questi passi si comprende come lo Spirito di amore, di salezza, di intimit* e di
santit* dee comunicarsi da 6es& ai suoi discepoli.
=inc%< 6es& in ita talmente pieno dello Spirito c%e lo Spirito agisce solo tramite
6es&.
5isogna c%e 6es& parta da questo mondo, perc%< si di!!onda direttamente la potenza
dello Spirito negli uomini e si comprenda donde enga4 dal Padre e dal cuore di
?risto4 2 ?%i %a sete enga a me e 'ea, c%i crede in me. ?ome dice la Scrittura, !iumi
di acqua ia sgorg%eranno dal suo seno 3 #6 E,0E/09$. ?risto la !onte dell"acqua
ia, ossia dello Spirito, come sar* mani!estato espressamente nella tra!ittura del
costato4 2 E su'ito ne usc( sangue ed acqua 3 #6 ,>,0.$. I una erit* a!!ascinante.
?%i aderisce a ?risto, ossia il credente, dienta a sua olta, in 6es&, !onte principale,
!onte secondaria di irradiazione dello Spirito, dei suoi doni, dei suoi !rutti.
6ioanni continua4 2 Buesto egli #6es&$ disse ri!erendosi allo Spirito, c%e are''ero
riceuto i credenti in lui4 in!atti non c"era ancora lo Spirito, perc%< 6es& non era stato
ancora glori!icato 3 #6 E,0>$. )l momento per eccellenza della glori!icazione di 6es&
quello della sua morte e risurrezione.
Di !atto, 6ioanni cos( presenta la morte di 6es&4 2 Dopo aer riceuto l"aceto, 6es&
disse4 Q Tutto compiuto8 ". E, c%inato il capo, rese lo spirito 3 #6 ,>,01$, intendendo
in senso letterale4 2 spirC 3 #mor(, rese l"ultimo respiro$ e in senso mistico4 e!!use lo
Spirito, come !ar* nella prima apparizione pasquale ai discepoli4 2 AlitC su di loro e
disse4 Riceete lo Spirito Santo 3 #6 -1,--$. E" la pentecoste gioannea.
Per questo 6es& aea detto4 2 E 'ene per oi c%e io me ne ada, perc%<, se non me ne
ado, non err* a oi il ?onsolatore; ma quando me ne sarC andato, e lo manderC 3
#6 ,D,E$, perc%< 2 rimanga con oi per sempre 3 #6 ,.,,D$. 2 Non i lascerC
or!ani... 3 #6 ,.,,9$. 2 Egli #lo Spirito$ mi glori!ic%er* #mani!estandoi il mio amore
e l"amore del Padre$, perc%< prender* del mio e e l"annunzier* 3 #6 ,D,,.$. 2 Egli i
insegner* ogni cosa e i ricorder* tutto ciC c%e io i %o detto 3 #6 ,.,-D$.
) discepoli sono issuti con / 6es&, ne ricordano i gesti e le parole, ma non ne %anno
compreso il signi!icato pro!ondo. Buesto compito dello Spirito, c%e li condurr* alla
comprensione progressia della realt* di 6es& #specialmente il mistero della sua
diinit*, come ediamo nel angelo di 6ioanni$ e del signi!icato pro!ondo delle sue
parole e dei !atti c%e lo riguardano #ad es. la tra!ittura del costato$. ?os( lo Spirito
09
guida alla comprensione della 2 erit* tutta intera 3 #6 ,D,,0$ e l"attualizza #2 i
ricorder* 3$ nella ita dei discepoli.
)n tal modo lo Spirito continua e per!eziona la missione di 6es&4 il Paraclito Vcolui
c%e c%iamato #inocato$ iene accanto a noiW, il ?onsolatore nel senso anc%e di 2
con!ortatore 3 #colui c%e d* pace, gioia, !orza, c!. - ?or ,,0/E$.
Ao Spirito ci accompagna, ci illumina, ci consera nell"unit* della carit* in ogni
momento della ita, poic%<, come 6es& stato in ogni istante della sua ita testimone
della carit* del Padre, cos( siamo anc%e noi, nello Spirito, in ogni situazione, nella
quotidianit*, i testimoni della erit* e della carit* del Padre, nel ?risto.
No$ rattristate #o Spirito, ... $o$ esti$)uerte#o...
Purtroppo, a olte, testimoniamo dinanzi ai nostri !ratelli e sorelle il nostro egoismo, la
nostra mancanza di disponi'ilit*; testimoniamo la nostra scontentezza, la nostra
impazienza, il nostro orgoglio, la nostra pigrizia, la nostra sensualit*, anit*, inidia,
gelosia, il nostro arriismo, la nostra am'izione... ?os( rendiamo impossi'ile la
testimonianza dello Spirito, lo rattristiamo4 2 Non ogliate rattristare lo Spirito Santo
di Dio 3, dice Paolo nella lettera agli E!esini #.,01$ e risc%iamo anc%e di spegnerlo4 2
Non spegnete lo Spirito 3, scrie ancora Paolo ai Tessalonicesi #, Ts @,,>$.
Fo parlato di am'izione, di arriismo... Sem'ra inconcepi'ile, specialmente in un
sacerdote, in un religioso, in una suora, eppure, a olte, una 'en triste realt*.
Veramente se un sacerdote, un religioso, una suora si preoccupano pi& della carriera
c%e del serizio ai !ratelli, sono degli a'orti, dei !alliti, perc%< ri!iutano lo Spirito, lo
rattristano, lo estinguono e si condannano a iere solo una ita c%e una morte
anticipata dinanzi a Dio.
La pote$/a ('amore (e##o Spirito
Aa nostra icenda quella stessa degli apostoli. =inc%< 6es& era con loro, li %a
custoditi e di!esi #c!. 6 ,E,,-$ e, quando li %a douti a''andonare, non li %a lasciati
or!ani neppure un istante, li %a a!!idati allo Spirito, perc%< !osse sempre con loro #c!.
6 ,.,,D$, e compito dello Spirito di condurci sempre a 6es&, !arci comprendere la
pro!ondit* delle sue parole e dei suoi gesti, tras!ormarci in lui.
Buello c%e successo dopo la morte di 6es& riguardo allo Spirito lo sappiamo dai
Vangeli e soprattutto dagli 2 Atti degli Apostoli 3, li'ro nel quale il protagonista non
n< Pietro n< Paolo n< qualsiasi altro apostolo, ma lo Spirito Santo. ) primi due capitoli
degli Atti corrispondono ai primi due capitoli del angelo dell"in!anzia del ?risto
storico4 il angelo dell"in!anzia del ?risto mistico, ossia della ?%iesa.
)n am'edue i angeli dell"in!anzia, protagonista lo Spirito e colla'oratrice principale
+aria4 2 Ao Spirito Santo scender* su di te... 3 #Ac ,,0@$ e il !iglio di Dio si !a carne
nel seno di +aria, ?risto 6es&. 2 Tutti questi #gli apostoli$ erano assidui e concordi
nella preg%iera, insieme con alcune donne e con +aria, la madre di 6es&... 3 #At ,,,.$
ed ecco la nascita della ?%iesa, il ?risto mistico4 2 Venne all"improiso dal cielo un
rom'o, come di ento c%e si a''atte gagliardo, e riemp( tutta la casa doe si
troaano. Apparero loro lingue come di !uoco #il ento e il !uoco scaturiscono dalla
stessa potenza diina, lo Spirito Santo$ c%e si diideano e si posaano su ciascuno di
loro ed essi !urono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre
lingue... 3 #At -,-/.$.
0>
)l giorno della pentecoste , per la ?%iesa, ciC c%e per ?risto !u il giorno del 'attesimo.
+entre 6es& era in preg%iera4 2 )l cielo si apr( e scese su di lui lo Spirito Santo in
apparenza corporea, come di colom'a... 3 #Ac 0,-,/--$, non di !uoco, poic%< 6es& non
%a 'isogno di essere puri!icato n< tras!ormato.
Aa colom'a, sim'olo nuziale, esprime l"unione intima, pro!onda di amore c%e esiste
!ra 6es& e il Padre, per cui, come a''iamo detto e lo ripetiamo, 6es& disposto a !are
in tutto la olont* del Padre, non solo come +essia, ma come Sero di Ya%<, !ino alla
morte e alla morte di croce. Per questo risuona la oce del Padre4 2 Tu sei il mio !iglio
prediletto, in te mi sono compiaciuto 3 #Ac 0,.$.
Ripetiamo, il giorno della pentecoste per la ?%iesa e quindi per ognuno di noi come
il giorno del 'attesimo di 6es&4 lo Spirito e!!uso, perc%< noi, sia c%e iiamo sia c%e
moriamo siamo di colui #?risto$ c%e ci %a amati e %a dato la sua ita per noi #c!. Rom
,.,9; 6al -,-1$. Aa missione dello Spirito quella di tras!ormarci in 6es&4 2 )l Padre
mio opera sempre e anc%"io opero 3 #6 @,,E$. A"opera del Padre e del =iglio in noi
aiene tramite lo Spirito. E come lo Spirito in 6es& con tutta la sua pienezza4 2 Ao
Spirito del Signore sopra di me... 3 #Ac .,,9$, con tutti i suoi doni, spingendolo a
parlare e ad agire, per realizzare la sua missione di salezza e di santit*, cos( lo Spirito
Santo in noi con i suoi doni, gi* preannunciati da )saia #c!. ,,,-$.
Si realizza cos( l"appassionata preg%iera dello stesso pro!eta )saia4 2 Tu, Signore, tu sei
nostro Padre; da sempre ti c%iami nostro redentore. Perc%<, Signore, ci lasci agare
lontano dalle tue ie e lasci indurire il nostro cuore...: Ritorna per amore dei tuoi
seri... Siamo dientati come coloro... sui quali il tuo nome non stato mai inocato.,
Se tu squarciassi i cieli e scendessi8 Daanti a te sussultere''ero i monti 3 #)s D0,,D/
,E.,>$.
Nel NT i cieli si sono aperti e la preg%iera dell"AT stata esaudita con la nascita di
?risto4 2 6loria a Dio nel pi& alto dei cieli e pace in terra agli uomini c%e egli ama 3
#Ac -,,.$ e con l"e!!usione dello Spirito #c!. At -,-$.
L' isti$to (i Dio $e##a $ostra %ita
Ao Spirito Santo, con i suoi sette doni, dispone l"uomo a seguire a'itualmente e
spontaneamente le sue 'uone illuminazioni e 'uone mozioni. I il mistero della grazia
attuale... ?os( l"uomo pensa, desidera, ama, parla, agisce, non in modo semplicemente
umano, ma diino. Precisiamo c%e non un modo di agire, c%e aiene una olta ogni
tanto; ma uno stile di ita. Si pensa, si ama, si agisce a'itualmente, come per istinto
diino, sotto l"in!lusso dello Spirito, iendo dei suoi doni, irradiando i suoi !rutti,
esercitando i suoi carismi e praticando le 'eatitudini, con molta spontaneit*, proprio
come un !iore #un giglio, un gelsomino...$ spande il suo pro!umo spontaneamente4 2
Noi siamo... dinanzi a Dio, il pro!umo di ?risto 3 #- ?or -,,@$, proprio come da una
!onte scaturisce continuamente acqua !resca e limpida.
Ecco perc%< lo Spirito Santo stato anc%e c%iamato 2 l"istinto di Dio 3 nel cuore
dell"uomo.
Ao Spirito di Dio agisce in noi in due modi4 o semplicemente egliando perc%< i nostri
pensieri, a!!etti, parole, azioni siano in armonia con le esigenze della giustizia, della
piet*, della carit* o prendendo lui l"iniziatia e dientando la !onte dei nostri pensieri,
a!!etti, parole, azioni, coi suoi doni, senza c%e enga meno la nostra li'ert*, anzi
necessario il nostro 2 s( 3, rinnoato continuamente con la nostra implorazione4 2
.1
Vieni, Santo Spirito...8 3. )n questo caso la nostra colla'orazione !atta pi& di
a''andono c%e di attiit*.
Paolo a!!erma4 2 Tutti quelli c%e sono mossi dallo Spirito di Dio sono !igli di Dio 3
#Rom 9,,.$ e s. Teresa d"Aila, con acuta sensi'ilit* !emminile, per rappresentare
l"a''andono allo Spirito, rieoca l"immagine del 'am'ino portato in 'raccio da sua
madre e ricorda il commoente salmo ,0,#,01$4 2 lo sono tranquillo e sereno / come
un 'im'o sezzato in 'raccio a sua madre / come un 'im'o sezzato l"anima mia 3
VSal ,0, #,01$, -,.
Nel primo caso #quando lo SpiritZ semplicemente eglia su di noi e ci assiste$ siamo
pi& noi i protagonisti della nostra ita; nel secondo caso #quando lo Spirito prende
l"iniziatia e dienta !onte dei nostri pensieri, parole, azioni$ lui il protagonista
principale della nostra ita. Nel primo caso noi siamo come una 'arca spinta aanti a
!orza di 'raccia, con !atica # l"esercizio delle irt&$; nel secondo caso sono state
aggiunte alla 'arca sette ele #i setti doni dello Spirito$ ed essa a aanti, elocemente,
spinta dal ento, ossia dalla potenza dello Spirito Santo.
A''iamo detto, con i doni dello Spirito, l"uomo agisce pi& in un modo diino c%e
umano, pur conserando la sua personalit*, le sue caratteristic%e psicologic%e e
temperamentali. Ao Spirito non %a 'isogno di distruggere nulla di ciC c%e
umanamente positio, ma sa adattarsi e con!ormare meraigliosamente il suo in!lusso
alla persona, senza iolentarne la li'ert*.
?%e l"uomo, sotto l"azione dei doni, agisca in modo diino, scaturisce dal !atto c%e i
doni dello Spirito sono mani!estazioni, esperienze della carit* diina #'asta esaminarli
e ierli$ e 2 Dio carit* 3 #, 6 .,,D$, perciC, iendo sotto l"in!lusso dei doni dello
Spirito, noi partecipiamo alla ita trinitaria, il nostro modo di iere pi& diino c%e
umano.
)noltre, come a!!erma Aeone X))), nella sua enciclica sullo Spirito Santo 2 Diinum
)llud +unus 3 #>.@.,9>E$, i doni ci sospingono a iere le 'eatitudini eangelic%e,
ossia a !are spazio, in noi, alla ita di 6es& poero, mite, a!!litto, misericordioso, puro
di cuore, perseguitato, in modo c%e 2 ?risto la nostra ita 3 #c!. ?ol 0,.$4 2 Non sono
pi& io c%e io, ma ?risto c%e ie in me 3 #6al -,-1$ e la ita di 6es& una ita
diina in una realt* umana.
)noltre le 'eatitudini eangelic%e, praticate in terra, sono un preannuncio della
'eatitudine eterna del cielo, 2 quasi !iori s'occiati / scrie Aeone ,X))) / prenunzianti
la 'eatitudine sempiterna 3.
V.
LE VIRT: MORALI E TEOLO"ALI APERTE AI DONI E AI FRUTTI
DELLO SPIRITO
A"argomento delle irt& morali, eleate dai doni dello Spirito, rese saporite come suoi
!rutti, un argomento molto importante e pratico nella ita spirituale per tutti i
cristiani, ma specialmente per certi religiosi e suore, molto sensi'ili ai alori dei oti,
delle regole, delle pratic%e di piet*..., ma molto di!ettosi nella pratica delle irt&
umane e morali, persino, a olte, nerotici, scostanti, duri, impacciati, introersi,
mesc%ini.
.,
Ae irt& umane regolano, in modo particolare, i contatti col prossimo, specialmente
con le persone con cui iiamo, in !amiglia, in comunit* e con gli estranei.
Aa cortesia, la semplicit*, la lealt*, la sincerit*, la !edelt* alla parola data, l"onest*, la
'uona educazione, il rispetto, la generosit*, il disinteresse, la riconoscenza, la giusta
alutazione delle doti del prossimo, la gioia per le sue !ortune, il dolore per le sue
disaenture sono un insieme di irt& e di atteggiamenti c%e dimostrano, nella
persona, maturit*, equili'rio, dimenticanza di s<, distacco dal proprio egoismo,
capacit* di rapporti interpersonali e di amicizia. Se poi ricordiamo il detto di 6es& 2
Jgni olta c%e aete !atto una di queste cose a uno solo di questi miei !ratelli pi&
piccoli l"aete !atto a me 3 #+t -@,.1$ e lo pratic%iamo, allora agiamo sotto l"in!lusso
delle irt& teologali e sotto l"in!lusso della 2 scienza 3, dono prezioso dello Spirito. Ae
irt& morali, umane acquistano cos( una dimensione mistica, di unione d"amore col
Padre, col =iglio, con lo Spirito Santo.
U$a paro#a ai re#i)iosi e a##e suore
Aa piccola sorella +agdeleine, !ondatrice delle piccole Sorelle di p. ?arlo de
=oucauld, morta a >, anni il D noem're ,>9>, d* un esempio meraiglioso di umanit*
e soprannaturalit* nel suo testamento spirituale alle sue suore.
2 Non coltierai in te soltanto le irt& religiose, perc%< sare''ero anormali e contro
natura, se non !ossero innestate su delle irt& umane... Ti s!orzerai di siluppare in te
le qualit* umane di audacia, di coraggio, di irilit* e di distruggere i di!etti umani di
pusillanimit* e di timidezza.
?os( pure ti s!orzerai di distruggere energicamente in te stessa i di!etti !emminili di
sensi'ilit* e di immaginazione eccessia, ma eiterai lo scoglio c%e consistere''e nel
distruggere al tempo stesso le qualit* !emminili di delicatezza e di dono di s<, c%e
metterai al serizio degli altri, in una totale dimenticanza di te stessa.
Aa tua !ormazione religiosa dor* essenzialmente tener conto dei concetti di 'uon
senso e di giudizio, di prudenza e di giustizia umana, le cui esigenze deono passare
daanti alle illusioni di carit*, come prendere delle iniziatie, !are delle cose, senza
'uon senso, contro ogni prudenza e contro la giustizia. Buesto mancare alla carit*.
)l tuo desiderio di nascondimento, di piccolezza e di a'iezione sare''e illusorio, se ti
impedisse di rendere onore a ?risto 6es& con la tua grandezza d"animo e con la tua
larg%ezza di spirito. Eita ogni mesc%init*. Non scandalizzarti per dei nonnulla. E
soprattutto respingi il !ormalismo e il !ariseismo in tutte le loro !orme...
Non cercare di togliere dalla tua strada tutte le di!!icolt*, le tentazioni e i pericoli. Essi
!anno parte della tua ocazione di religiosa e di eangelizzatrice.
Sta in guardia contro il pericolo sottile di una rassegnazione troppo passia e
dell"illusione di un troppo !acile a''andono alla Proidenza, c%e sare''e come
un"a'dicazione della olont* umana. ?erca inece di siluppare al massimo la tua
olont*... senza scordare la grazia.
Non ti sar* c%iesto, in nome della modestia religiosa, di iere con gli occ%i 'assi, ma
di spalancarli per 'en edere accanto a te tutte le miserie e anc%e tutte le 'ellezze della
ita umana e dell"unierso intero.
Non ti sar* c%iesto, in nome dell"amore di ?risto, di staccarti dall"amore dei tuoi cari...
Ti si dir* c%e l"amicizia umana, quando retta e pura, troppo 'ella per essere
distrutta o diminuita.
.-
)n suo nome #di 6es&$ ti si parler* del grande desiderio di amicizia c%e do''iamo
aere erso tutti gli esseri umani, andando ad essi semplicemente perc%< li amiamo e
lo orremmo testimoniare loro gratuitamente, cio senza attendere nessuna
riconoscenza, nessun risultato, !osse anc%e di apostolato.
?on il pretesto di mantenerti nell"umilt*, non ti sar* c%iesto di distruggere il tuo modo
di giudicare, di so!!ocare la tua personalit*, di negare o dissimulare i tuoi talenti... Non
!are a Dio l"ingiuria di disprezzare un suo dono, di seppellire uno dei suoi talenti.
Siluppa al massimo la tua personalit*, ma unicamente per metterla al serizio di
?risto. Non a tutti sono date le stesse intuizioni, le stesse grazie, la stessa ocazione.
Non cercare di entrare nello stesso stampo, ma proa a scoprire il tuo orientamento
personale, per !arlo !iorire nel quadro della ocazione comune delle piccole Sorelle di
6es&.
Anc%e il celi'ato per il regno ri!letta, s(, l"esclusia, !ortissima centralit* di ?risto, c%e
ric%iede un amore indiiso e senza risere per il Signore. I la dimensione mistica del
celi'ato, c%e principalmente, a causa di 6es& e del Vangelo, ci !a religiosi. +a tutto,
compreso il celi'ato, dee essere issuto nell"esigenza di intense relazioni col
prossimo 3.
Di!atti nelle costituzioni delle piccole Sorelle si legge4 2 Amare... sino in !ondo, in una
consacrazione totale al Padre e ai !ratelli 3 come %a detto 6es&, di!endersi 2
dall"a'itudine e dall"indi!!erenza c%e inaridiscono le !orze ie dell"amore 3 #?st. .@$.
2 )l oto di castit* consacrata non c%iede di restringere il proprio cuore, ma di
allargarlo alle dimensioni del mondo, amando come 6es& %a amato 3 #?st. .D$, 2
aprendoci all"amicizia !raterna, necessaria per l"equili'rio a!!ettio 3 #?st. .D$... Buale
grande irt& umana l"EBK)A)5R)J8
Solo cos( a''iamo degli uomini e delle donne, dei religiosi e delle religiose maturi
a!!ettiamente, non degli eterni adolescenti, incerti e in perenne crisi, c%e com'inano
pasticci. Non 'isogna negare o annientare la propria a!!ettiit*, ma gestirla con la luce
e la. !orza dell"inocazione allo Spirito.
Vi oglio ricordare anc%e la 'ella raccomandazione della regola di Taiz<4 2 Aasciati
conquistare da una sora''ondanza di amicizia per tutti 3 #p. .>$; 2 )l celi'ato non
signi!ica una rottura degli a!!etti, n< indi!!erenza. Esso puC essere accettato solo per
donarsi ancor pi& al prossimo con l"amore stesso di ?risto 3 #p. .0$. )l oto di castit*
un oto di carit*, di dono totale a Dio e ai !ratelli.
I# mo//o, i ra))i, #a ruota
?ome a''iamo detto, i !rutti dello Spirito, pur aendo gli stessi contenuti delle irt&
morali, li appro!ondiscono, li rendono sta'ili e soprattutto li no'ilitano, rendendoli
ama'ili, attraenti, saporiti. ) doni dello Spirito per!ezionano le irt&.
Noi sappiamo c%e un atto naturalmente irtuoso quando con!orme a ragione. ?%i
agisce guidato dal sentimento, secondo gli umori del momento, per simpatia o
antipatia, se piace o non piace, irragioneole, ingiusto e pecca.
)noltre, perc%< ci sia era irt&, non 'asta un solo atto, ad es. di umilt*, di pazienza,
per dire c%e si umili o pazienti; si ric%iede la prontezza, la !acilit*, il diletto nella
ripetizione degli atti di umilt*, di pazienza. Solo cos( c" la irt&.
)n!ine la irt& sta nel giusto mezzo, nell"equili'rio. Notiamo su'ito c%e la carit*
comprende tutte le irt&, ne l"anima4 2 Al di sopra di tutto / dice l"Apostolo / i sia la
.0
carit* c%e il incolo della per!ezione 3 #?ol 0,,.$ e s. 6ioanni della ?roce a!!erma4
2 Tutte le irt& stanno nell"anima quasi distese nell"amore di Dio 3, oe 'en si
conserano, impregnate d"amore, proprio come si mette la erdura sott"olio, perc%<
non si corrompa e si conseri sana. A"esempio 'anale, ma e!!icace.
Stando la irt& nel giusto mezzo, ogni irt& morale non mai sola, ric%iede la sua
irt& complementare... !a eccezione la carit*, come irt& teologale e morale, la quale
non %a alcuna irt& complementare, poic%< la misura della carit* di amare senza
misura.
+i spiego con un"immagine. Rappresentiamoci la ruota di una carro4 al centro sta il
mozzo c%e tiene unite tutte le parti della ruota4 la carit*. ) raggi sono !ormati dai doni
dello Spirito, in particolare, per le irt& morali, il timore di Dio per la temperanza, la
!ortezza #dono dello Spirito$ per la !ortezza #irt&$, la piet* per la giustizia e il
consiglio per la prudenza. Sulla circon!erenza stanno le irt&. Non possediamo una
determinata irt& se, all"estremit* diametralmente opposta, non possediamo la irt&
complementare.
Ad es. la 'ont* #'eneolenza$ suppone come irt& complementare la !ortezza, c%e,
esagerata, dienta austerit*, rigidezza, seerit*. Se la 'ont* manca di energia, dienta
da''enaggine, de'olezza.
A"umilt* era non consiste nel !arsi pestare sotto i piedi, nel dire c%e si 'uoni a
nulla... Aa sua irt& complementare la sincerit*, l"amore alla erit*, il rispetto per la
propria dignit* di persona umana, riconoscendo sinceramente e con semplicit* le
proprie doti e i propri talenti, altrimenti si cade nel dis!attismo.
Aa semplicit* della colom'a %a la sua irt& correlatia nella prudenza e nell"astuzia del
serpente, altrimenti si cade nella semplicioneria.
Aa generosit* %a la sua irt& complementare nella !rugalit*, nella parsimonia, per non
scialacquare, e la parsimonia nella generosit*, per non cadere nell"aarizia; il ero zelo
%a il suo complemento nella discrezione, per non essere imprudenti, per non stancare
l"anima alla gente, !acendo pi& male c%e 'ene; ma anc%e la discrezione dee essere
stimolata dallo zelo, per non stare con le mani in mano, inoperosi, concludendo nulla.
A"amore alla solitudine, al raccoglimento dee essere contro'ilanciato dall"impegno
nell"azione, dalla solidariet* col prossimo, altrimenti si cade nella pigrizia, nel
pietismo o egoismo spirituale; come gli eccessii rapporti col prossimo, senza il
raccoglimento e la preg%iera, ci disperdono nell"attiismo, nella super!icialit*.
Aa !ortezza, lo spirito d"iniziatia deono essere contro'ilanciati dalla dolcezza e dalla
prudenza, per non cadere nella temerariet* e la dolcezza dee essere sostenuta dalla
!ortezza, per non dientare timidi e de'oli; dolcezza e !ortezza, ad esempio,
nell"esprimere l"amore alla erit* e alla giustizia, anc%e di !ronte all"autorit*, non
imitando i quattro animali e i entiquattro anziani dell"Apocalisse c%e si prostrano,
dicendo incessantemente 2 Amen, Allelu[a 3 #,>,.$.
I necessario considerare seriamente questa dottrina. Ae persone equili'rate c%e si
conserano nel giusto mezzo sono rare, tanto c%e 2 normale essere anormali 3, non
casi clinici; ma un po" anormali, s(.
Aa santit* inece dimostrata dall"insieme armonioso delle irt& morali, animate dalla
carit*. Equili'rio, irt& rara8 Non sono le grazie di orazione e di contemplazione c%e
costituiscono la santit*. Sono in!atti doni diini c%e accrescono la nostra
responsa'ilit*, anc%e se sono dei grandi mezzi e stimoli di santit*, spingendoci ad
..
amare Dio e il prossimo, a praticare tutte le irt&, appro!ondite e per!ezionate dallo
Spirito Santo mediante i suoi doni, per essere irradiate, con grande ama'ilit*, mediante
i suoi !rutti, i !rutti dello Spirito.
L'esempio (i Cristo
I interessante studiare, nel Vangelo, 6es& e constatare la complementarit* delle sue
irt&.
/ Aa mansuetudine, la dolcezza c%e %a coi poeri, coi 'im'i e la santa ira contro i
pro!anatori del tempio. / Aa pazienza con le persone rozze, con i suoi discepoli
ignoranti e le inettie contro la cecit* dei giudei, dei dottori della legge, l"ipocrisia dei
!arisei.
/ )l pro!ondo amore al silenzio, al raccoglimento, le notti trascorse in preg%iera e la
dedizione alle tur'e, all"apostolato.
/ )l suo amore alla castit* e la semplice spontaneit* nel trattare con la samaritana,
l"adultera, la +addalena, la peccatrice e tutte le donne.
/ Aa pro!onda umilt* nelle so!!erenze della passione e la somma dignit*, espressa di
solito col silenzio e con poc%e, essenziali parole, dinanzi a ?ai!a, a Pilato, a Erode.
Kna proa meraigliosa, di equili'rio 6es& la esprime nell"episodio dell"adultera #c!.
6 9,,/,,$. 6es& dee distruggere il peccato, ma salare i peccatori. 6es& mite,
umile di cuore, ma anc%e !orte e coraggioso.
Ao dimostra il suo atteggiamento di !ronte agli accusatori della donna. Potea essere
lapidato anc%e lui come di!ensore di un"adultera.
6es& non di!ende il peccato della donna, ma contesta coraggiosamente il diritto degli
accusatori a condannare quella poera creatura, perc%<, a loro olta, poteano essere
accusati, !orse, di peccati d"adulterio o di peccati ancor pi& grai... 6es&
misteriosamente, con padronanza diina, scrie sulla sa''ia, poi si erge e dice agli
accusatori della donna4 2 ?%i di oi senza peccato scagli la prima pietra contro di lei
3 #6 9,E$. E c%inatosi di nuoo riprende a scriere per terra.
6li accusatori, udite le parole di 6es&, ad uno ad uno se ne anno, cominciando dai
pi& ecc%i.
6es& rimane solo con l"adultera. Dopo aer usato il suo intelligente coraggio, puC ora
usare la sua diina misericordia erso quella de'ole donna.
Non puC approare il suo peccato, ma lo sa perdonare4 2 Donna doe sono #i tuoi
accusatori$: Nessuno ti %a condannata: 3... 2 Nessuno, Signore8 3... 2 Neanc%"io ti
condanno; a" e d"ora in poi non peccare pi& 3 #6 9,,1/,,$.
Aa stessa situazione si ripete con la donna peccatrice, c%e piange ai piedi di 6es&, li
asciuga con i capelli e li cosparge di olio pro!umato... #c!. Ac E,0D/@1$.
Simone il !ariseo critica 6es& c%e si lascia toccare da una peccatrice, ma, in realt*,
anc%e lui colpeole, perc%< %a trascurato i doeri di ospitalit* erso 6es&; alla donna
inece 2 sono perdonati i suoi molti peccati, perc%< %a molto amato 3 #Ac E,.E$4 2 Aa
tua !ede ti %a salata, a in pace 3 #Ac E,@1$.
E" meraigliosa questa armonia, questo equili'rio in 6es& !ra il coraggio intelligente e
la sua 'ont* delicata, piena di misericordia8 6es& non solo il nostro modello, la
nostra ita.
Dimmi &o$ &2i %ai...
.@
Sul piano naturale compito della prudenza conserare il giusto mezzo. Eitare
l"eccesso e il di!etto nella pratica delle irt& sul piano soprannaturale, al quale, come
!igli di Dio, siamo eleati, opera dello Spirito Santo. Egli ci consera nel giusto
mezzo, mediante i suoi santi doni.
Ecco perc%<, prima di ogni decisione, prima di agire o non agire, prima di parlare o
non parlare, do''iamo consultare lo Spirito.
A''iamo questa !elice a'itudine di consultare lo Spirito, se lo inoc%iamo
continuamente4 2 Vieni, santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce...
/ Vieni padre dei poeri #siamo tutti poeri$, ieni datore dei doni, ieni luce dei cuori.
/ ?onsolatore per!etto #c%i non %a 'isogno di consolazione e di !orza:$, ospite dolce
dell"anima #!onte di amore, pace, gioia$, dolcissimo sollieo #nelle tante tristezze,
preoccupazioni, angosce c%e, a!!liggono la nostra ita$.
?" un proer'io popolare c%e dice4 2 Dimmi con c%i ai e ti dirC c%i sei 3. Noi, con
c%i camminiamo nella nostra ita:
?ol Padre: E allora lo dimostriamo col 'isogno del silenzio, del raccoglimento, della
preg%iera, della ita interiore, dell"a''andono, dell"adorazione, della lode, del
ringraziamento4 il clima trinitario.
?ol =iglio..., ?risto 6es&: E allora lo dimostriamo, essendo miti e umili di cuore come
lui, essendo creature eucaristic%e, ossia c%e !anno della loro ita una messa continua,
esperimentandolo come !ratello e come sposo dell"anima. Ricordate tutta la
meraigliosa icenda del ?antico dei ?antici. Aeggete, meditate, contemplate questo
pro!ondo dramma e idillio d"amore della Scrittura. Nello Sposo edete ?risto e nella
sposa l"anima ostra.
2 Dimmi con c%i ai e ti dirC c%i sei 3. ?amminiamo con lo Spirito: E allora lo
dimostriamo con l"irradiazione dei suoi !rutti, dei suoi preziosi doni, dei suoi carismi.
A"autentica preg%iera %a sempre rapporto con la ita, impronta la ita, e la ita dienta.
sacramento, ossia segno sensi'ile, testimonianza di una realt* inisi'ile, misteriosa,
c%e anc%e le persone, a contatto con noi, colgono... Di!atti, quando uno ie di
autentica preg%iera, si dice4 un"anima di preg%iera, ossia, quando prega, non dice
distratte parole e, quando parla, riela un rapporto d"amore con Bualcuno, ossia con
Dio; lo irradia attorno a s<.
?amminiamo solo con noi stessi o con altri simili a noi, allora !acilmente siamo
egoisti e, con l"egoismo, ci accompagna, di pre!erenza, almeno uno dei suoi due !igli o
l"orgoglio o la lussuria o tutti e due insieme e, con loro, ci accompagnano un po" tutti i
izi4 la anit*, l"inidia, la gelosia, l"am'izione, la maldicenza, la pigrizia, l"impa/
zienza, la golosit*, l"ira... assieme a una super!icialit* e a un uoto spaentosi,
accompagnati spesso da un senso di insoddis!azione e scontentezza, 'ene espressi nel
grido di s. Agostino4 2 J Signore, %ai !atto il nostro cuore per te e il nostro cuore
inquieto !inc%< non riposa in te 3.
/ Preg%iamo e sospiriamo, perc%< compagno della ostra ita siano il Padre, il =iglio e
lo Spirito Santo4 2 Se qualcuno mi ama / dice 6es& nel angelo di 6ioanni / il Padre
mio lo amer* e erremo a lui e porremo la nostra dimora in lui 3 #6 ,.,-0$. Doe il
Padre e il =iglio, ii il loro amore, lo Spirito Santo. ?os( siamo !amiliari di Dio,
commensali della ss.ma Trinit*.
?amminiamo con la ss.ma Trinit*, se prima di ogni decisione, prima di agire o non
agire, prima di parlare o non parlare consultiamo lo Spirito, al quale 6es& ci %a a!!idati
.D
prima della sua passione4 2 )o preg%erC il Padre ed egli i dar* un altro consolatore,
perc%< rimanga con oi per sempre lo Spirito di erit*... Egli mi render* testimonianza
e anc%e oi mi renderete testimonianza... 3 #6 ,.,,D/,E; ,@,-D/-E$.
Aa prima testimonianza quella della preg%iera issuta e irradiata... 2 Ao Spirito /
scrie Paolo L iene in aiuto alla nostra de'olezza... intercede con insistenza per noi,
con gemiti inesprimi'ili... secondo i disegni di Dio, ... #cos($ tutto concorre al 'ene di
coloro c%e amano Dio 3... #perc%<$ siamo dei 2 conosciuti 3 dei 2 c%iamati 3, dei 2
giusti!icati 3, dei 2 glori!icati 3 #c!. Rom 9,-D/01$.
2 ?%e diremo... in proposito: Se Dio per noi, c%i sar* contro di noi: 3 #Rom 9,0,$.
Se con noi lo Spirito di Dio, con noi la prudenza, c%e ci !a agire col giusto
equili'rio, con noi la carit*, c%e puri!ica l"anima dai 2 no 3 all"amore, i 2 no 3 del
peccato, dell"egoismo; agiamo sotto l"in!lusso dei doni dello Spirito. Aa ita a''ellita
dall"esperienza della gioia e della pace, pro!umata da tutti gli atti, non solo delle irt&
teologali, ma delle irt& morali, resi ama'ili, attraenti, simpatici come !rutti dello
Spirito c%e irradiamo. Dientiamo sacramenti e testimoni della sua presenza in noi.
U$a prati&a soa%e e spo$ta$ea
+olte persone, pur sinceramente desiderose della santit*, rimangono prigioniere delle
loro paure, pusillanimit*, scoraggiamenti, pigrizie, del loro orgoglio, in una parola del
loro egoismo e contristano lo Spirito #c!. E! .,01$, perc%< gli impediscono di
e!!ondersi e mani!estarsi in loro con tutta la sua italit* e noit*... Sono anime c%e non
%anno ancora iniziato a 2 conoscere 3 il 2 grande amore c%e Dio %a per noi 3 con il
dono di ?risto e dello Spirito #c!. , 6 .,E/,D$.
Aa pratica delle irt& dienta in noi tanto pi& !acile e per!etta, quanto pi& siamo
stimolati e sostenuti dai doni dello Spirito Santo. ?aratteristica dei doni di rndere
pronta, diletteole la pratica delle irt& e la santit* sta appunto, non nelle isioni e
nelle rielazioni, non nel !are miracoli e neppure nelle grazie mistic%e, ma nella
pratica eroica delle irt&. Viiamo cos( le 'eatitudini eangelic%e.
Voglio ricordare l"esempio di s. Teresa di Aisieu\4 da piccola, pensando a un sacri!icio
c%e l"attendea durante il giorno dientaa triste; poi, progredendo nella ita spirituale,
esperimentC uno stato di accettazione; da suora dientaa triste se non preedea un
qualc%e sacri!icio da o!!rire a 6es&. ?os( scrie nella sua auto'iogra!ia4 2 Aa pratica
delle irt& mi dientC soae e spontanea. Al principio il mio iso tradia spesso la
lotta; ma, a poco a poco, questa impressione scompare e la rinuncia mi dientC !acile
!in dal primo istante... 3.
Ricordiamo anc%e l"a!!ermazione di s. =rancesco d"Assisi4 2 Buello c%e prima mi
sem'raa amaro e ripugnante, mi si conert( in attrattia per l"anima e per il corpo 3.
Ed eccolo a''racciare e 'aciare il le''roso, dare la mano e stringere amicizia con il
lupo, parlare agli uccelli ecc.
I eidente l"in!lusso dello Spirito, c%e rende serena e diletteole non solo la pratica
delle irt&, ma anc%e l"accettazione della croce e ti !a irradiare amore, pace, gioia,
mitezza e 'ont*... )l segreto tutto qui4 iere, aprendoci sempre pi& all"in!lusso dello
Spirito; permettergli di !arci santi, come lui santo4 Spirito Santo.
.E
Virt9, (o$i, rutti
Di per s< le irt& teologali, in quanto si ri!eriscono a Dio, per lo loro eccellenza e
preziosit*, sono superiori ai doni dello Spirito, tuttaia %anno 'isogno del serizio dei
doni, proprio come un padrone %a 'isogno di un sero deoto c%e lo segli, gli ricordi
gli impegni assunti, gli appuntamenti, lo stimoli ad essere puntuale, !edele ecc. ?os( la
!ede, come a''iamo gi* detto, aiutata dal dono dell"intelletto, penetra nei misteri di
Dio, nella sua intimit*.
Aa speranza, aiutata dal dono della scienza, a oltre le creature, edendo in loro il
ri!lesso della 'ellezza di Dio, l"impronta della sua intelligenza e della sua potenza...,
cos( dalle creature l"uomo sale al ?reatore.
)n!ine la carit* dienta, con la sapienza, gusto delle realt* diine e, con la piet*,
esperienza della tenerezza paterna di Dio, dell"intimit* nuziale del ?risto.
Anc%e le irt& morali sono !acilitate, nella loro pratica, dai doni dello Spirito. Si
mani!estano per!ezionate e saporite nei !rutti dello Spirito.
) !rutti dello Spirito sono come un raggio di luce. A"unico !rutto dello Spirito, come
a''iamo gi* detto, la carit* #c!. 6al @,--$; ma come il raggio di luce, passando
attraerso un prisma, si scompone nei colori dell"arco'aleno, cos( la carit* si riela nei
ari !rutti dello Spirito, perciC la carit* gioiosa, piena di pace, paziente, disponi'ile,
piena di 'ont*, !edele, mite e umile, padrona di s< #c!. 6al @,--$.
) !rutti sono le irt& morali mature. ?%i ne !ruisce e li gusta per primo l"uomo c%e,
guidato dallo Spirito, li ie e li pratica. E" una !ruizione anzitutto tipicamente
contemplatia, c%e r7colma il cuore di gioia e di pace; ne segue anc%e una carica
apostolica. ) !rutti dello Spirito sono saporiti anc%e per il prossimo. E" 'ello iere con
persone c%e sprizzano gioia, irradiano pace, sono comprensie, serizieoli, piene di
'ont*; sono persone c%e mani!estano un grande attaccamento a ?risto, sono miti e
umili come il ?uore di 6es& e, in tutto, si orientano secondo la carit*, perc%< sono
dominate e guidate dallo Spirito e non dal loro egoismo. Veramente c%i ie e pratica i
!rutti dello Spirito riela, in modo sensi'ile, non solo il olto ama'ile di ?risto, ma il
olto tenerissimo del Padre4 2 Risplenda la ostra luce daanti agli uomini, perc%<
edano le ostre opere 'uone e glori!ic%ino il Padre ostro c%e nei cieli 3 #+t @,,D$,
Se siamo docili ai doni dello Spirito e pratic%iamo i suoi !rutti, siamo il 2 'uon
pro!umo di ?risto 3 #- ?or -,,@$.
?%i ie i !rutti dello Spirito testimone del 2 grande amore c%e Dio/Padre %a,per noi
3 #, 6 .,,D$, 2 prolungamento dell"umanit* 3 di ?risto, in mezzo agli uomini.
2 )l regno di Dio / scrie Paolo ai Romani / non questione di ci'o o di 'eanda; ma
di giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. ?%i sere ?risto in queste cose 'ene
accetto a Dio e stimato dagli uomini. Diamoci dunque alle opere di pace e alla
edi!icazione icendeole 3 #Rom ,.,,E/,9$.
Rileiamo una di!!erenza essenziale c%e esiste !ra i carismi, i doni e i !rutti dello
Spirito. +entre i carismi non sono tutti in una persona4 c%i ne %a uno, c%i ne %a un
altro; inece i !rutti dello Spirito, come del resto i doni, non sono diisi4 c%i %a un
!rutto, un dono dello Spirito %a, pi& o meno, tutti gli altri. Dico, pi& o meno, perc%<
sulla pratica dei doni e sulla mani!estazione dei !rutti in!luiscono anc%e il nostro
temperamento, la nostra generosit*.
.9
I# *uo$ terre$o
?onsiderate la para'ola del seminatore, raccontata da +atteo #c!. ,0,0/>.,9/-0$. Noi,
grazie a Dio, non siamo n< strada, n< sassi, n< spine, speriamo di essere terreno 'uono
c%e, perC, non !ertile in modo uguale4 2 )l seme cadde nella terra 'uona e diede
!rutto, doe il cento, il sessanta, doe il trenta. ?%i %a orecc%i da intendere, intenda 3
#+t ,0,9$. Buindi la !ertilit* del nostro terreno, ossia la 'ont* della nostra ita, non
dipende solo dall"in!lusso dello Spirito; ma Dio uole c%e dipenda anc%e dal nostro
temperamento e dalla corrispondenza pi& o meno generosa della nostra li'era olont*4
al ,11], al D1], al 01].
Ecco perc%< Paolo ci esorta4 2 +orti!icate dunque quella parte di oi stessi c%e
appartiene alla terra... 3, soprattutto 2 quella cupidigia / insazia'ile #ossia l"egoismo$
c%e idolatria... Riestitei dunque, come amati da Dio, santi e diletti, di sentimenti di
misericordia, di 'ont*, di umilt*, di mansuetudine, di pazienza; sopportandoi a
icenda e / perdonandoi scam'ieolmente, se qualcuno a''ia di c%e lamentarsi nei
riguardi degli altri. ?ome il Signore i %a perdonato, cos( !ate anc%e oi. Al di sopra di
tutto poi i sia la carit*, c%e il incolo della per!ezione. E la pace di ?risto regni nei
ostri cuori, perc%< ad essa siete stati c%iamati in un solo corpo. E siate riconoscenti 3
#?ol 0,@.,-/,@$, letteralmente4 2 Viete in azioni di grazie 3. Preziosit* della preg%iera
di lode, di ringraziamento, la preg%iera eucar7stica8
Kna porta puC serire a due scopi4 puC essere aperta, spalancata per !ar entrare in casa
persone 'uone, amic%e; puC tenersi c%iusa, perc%< non entrino persone cattie, ladri
ecc... ?os( della, porta di casa nostra4 escludiamo le opere della carne, dell"egoismo
#c!. 6al @,,>/-,$, accogliamo inece i doni e i !rutti dello Spirito #c!. 6al @,--/-0$4 2
Jra quelli c%e sono di ?risto 6es& / scrie Paolo / %anno croci!isso la loro carne con
le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto iiamo dello Spirito, camminiamo
secondo lo Spirito 3 #6al @,-./-@$.
L'a&-ua e #a %ite
?i domandiamo ancora come puC lo Spirito laorare in noi, perc%< agiamo secondo i
suoi doni e irradiamo i suoi !rutti:
Dell"uomo giusto dice 6eremia4 2 I come un al'ero piantato lungo l"acqua, erso la
corrente stende le radici; non teme quando iene il caldo, le sue !oglie rimangono
erdi; nell"anno della siccit* non intristisce, non smette di produrre i suoi !rutti 3
#,E,,-; c!. Sal ,,0; Ez .E,,-$. I eidente l"esperienza contemplatia dell"uomo giusto e
la sua unione d"amore con Dio4 ne posseduto, inaso, proprio come l"al'ero a!!onda
le sue radici nel terreno ricco di acqua, attingendo dall"acqua !econdit* e ita. Kn
insegnamento ancor pi& pro!ondo ci iene da 6es& stesso, quando nel angelo di
6ioanni paragona se stesso alla ite e i suoi discepoli ai tralci4 2 Rimanete in me e io
in oi. ?ome il tralcio non puC da s< portare !rutto, se non rimane unito alla ite, cos(
nemmeno oi se non rimanete in me... ?%i rimane in me e io in lui, questi porta molto
!rutto, perc%< senza di me non potete !are nulla3 #6 ,@,./@$.
Rileiamo c%e, mentre i carismi, c%e pure sono grazie dello Spirito, possiamo
esercitarli anc%e se non siamo discepoli del Signore, i doni e i !rutti dello Spirito non
possiamo ierli e di!!onderli se non siamo uniti, almeno implicitamente, ma
realmente a ?risto.
.>
?ome possiamo irradiare pace e gioia, se noi siamo senza pace e senza gioia a causa
del peccato: ?ome possiamo essere sapienti, timorati di Dio, pii, !orti, pieni del
discernimento dello Spirito, se siamo sc%iai dell"ingiustizia, della lussuria: 2 Se uno
in ?risto / dice Paolo / una creatura nuoa; le cose ecc%ie sono passate, ecco, ne
sono nate di nuoe 3 #- ?or @,,E$ e 6es&4 2 Jgni al'ero 'uono produce !rutti 'uoni...
ogni al'ero cattio produce !rutti cattii 3 #+t E,,E$.
Tutto questo ale anc%e per coloro, ed consolante crederlo, c%e, senza loro colpa,
non conoscono Dio; ma cercano, secondo la loro coscienza, di !are la olont* di Dio4
2Non c%i mi dice4 Signore, Signore, entrer* nel regno dei cieli; ma c%i !a la olont* del
Padre mio 3 #+t E,-,$. Verit* e realt* teologic%e
Prima di appro!ondire i doni dello Spirito, crediamo opportuno ric%iamare alcune
erit* e realt* teologic%e per la comprensione dell"importanza dei doni nella nostra ita
spirituale e nel nostro impegno di santit*.
Voglio anzitutto ricordare l"immagine di 6es& riguardo allo Spirito4 2 )l ento so!!ia
doe uole e ne senti la oce, ma non sai di doe iene e doe a 3 #6 0,9$, ossia
massimamente li'ero, perc%< Spirito di carit*. ) suoi doni sono per noi come porte e
!inestre aperte; non c%iudiamole col nostro egoismo, lasciamole aperte, perc%< il so!!io
dello Spirito possa penetrare tutto il nostro essere, !arsi sentire in tutte le situazioni
della ita.
) doni dello Spirito, ricordiamolo, sono necessari e questa necessit* risulter* ancora
pi& eidente nei doni contemplatii della scienza, dell"intelletto, della sapienza4
5. Perc%< noi siamo imper!etti e incostanti nell"esercizio delle irt&, sia morali c%e
teologali4 2 imper!ettamente conosciamo, imper!ettamente amiamo 3, scrie s.
Tommaso. )noltre la ita della grazia c%e a''iamo riceuto nel 'attesimo
soprannaturale, ossia non connaturale all"uomo. Da qui la necessit* c%e Dio ci aiuti in
modo speciale, perc%< la pratica delle irt& morali e teologali, ci dienti spontanea,
!acile e a''iamo ad operare, non pi& in modo umano, ma diino... e questo aiene
con i doni dello Spirito Santo.
6. ) doni dello Spirito sono necessari, perc%< il !ine della nostra ita la isione
intuitia di Dio e solo lo Spirito puC prepararci ad essa. Egli, in!atti, 2 scruta anc%e le
pro!ondit* di Dio 3 #, ?or -,,1$ e ci puC !ar compiere, per partecipazione, atti trinitari
nella conoscenza #!edeintelletto$, nel possesso e nella carit* #speranza/scienza e carit*/
sapienza$.
7. Secondo s. Tommaso e s. 6ioanni della ?roce il distacco da tutto, ossia l"amore di
Dio sopra ogni cosa e la pratica del precetto della carit*, si attua solo con i doni dello
Spirito Santo. Sono quindi necessari questi doni per raggiungere la santit*; di!atti, non
sono dati solo come aiuto nell"esercizio delle irt& morali e teologali, ma per praticarle
in modo eroico e per!etto. I santo c%i pratica le irt& morali e teologali, per!ezionate
dai corrispondenti doni dello Spirito Santo.
Ae nostre irt& saranno quindi sempre imper!ette e il nostro serizio di Dio sempre
scadente, !inc%< non interengono i doni dello Spirito Santo. Senza questi doni, siamo
sempre alla 'uccia della ita spirituale. =ra la 'uccia e la polpa di una 'anana c" una
'ella di!!erenza. Siamo !orse mangiatori di 'ucce:
?%i ie sotto l"in!lusso a'ituale dei doni dello Spirito ie nella contemplazione ed
cele're l"a!!ermazione del Aallemant e, insieme, pro!ondamente era4
@1
2 Senza contemplazione #ossia al di !uori dell"in!lusso dei doni$ non si !aranno mai
grandi progressi nella irt& e non saremo mai capaci di !ari progredire gli altri. Non
riusciremo mai a li'erarci interamente dalle nostre de'olezze e imper!ezioni. ?on la
contemplazione si !ar* di pi&, per s< e per gli altri, in un mese, di quel c%e si !are''e,
senza di essa, in dieci anni 3.
Tutto questo eidente, perc%<, se agiamo solo secondo le irt&, agiamo in modo
prealentemente umano e perciC in modo molto imper!etto, quando inece agiamo
sotto l"in!lusso dei doni, agiamo in modo prealentemente diino e, per partecipazione,
trinitario.
I# Maestro (e##'ora
Siamo pro!ondamente coninti, come a!!erma il 6ardeil c%e lo Spirito Santo il 2
+aestro dell"ora 3, per santi!icare il momento presente. Siamo coninti, con molti
teologi, c%e ogni nostro atto, anc%e minimo, per!etto, se compiuto sotto l"in!lusso
a'ituale dei doni dello Spirito. I 'ello pensare c%e, non solo gli eentuali atti eroici,
'en rari e sempre eccezionali, si compiano sotto l"in!lusso dello Spirito Santo; ma la
nostra umile, dimessa quotidianit*, ossia ciC c%e ordinario nella nostra ita,
compiuto sotto l"in!lusso dello Spirito Santo.
=accio un esempio4 la ita di irt&, continuata in modo eroico dalla piccola Teresa nel
compimento del suo doere quotidiano, anc%e dopo la prima emottisi del Venerd(
santo ,9>D, la sua decisione eroica di resistere sino alla !ine4 2 Se muoio lo edranno
'ene3 rielano eidentemente c%e la piccola Teresa agisce sotto l"in!lusso del dono
della !ortezza.
Anc%e la piccola mandriana, di cui parla il Yoret nel suo li'ro4 2 Aa contemplazione
mistica 3 #p. 010, n. ,$, c%e non riuscia mai a !inire la recita completa del 2 Padre
nostro 3, perc%< ci commuoea !ino alle lacrime, pensando c%e era eramente !iglia
di Dio, si troaa sotto l"in!lusso del dono della piet*.
Del resto, per stare agli esempi della ita quotidiana, c%i legge attentamente gli scritti
di s. Teresa di Aisieu\ rilea con c%iarezza l"in!lusso dei doni dello Spirito,
specialmente della scienza, dell"intelletto, della sapienza.
A"in!lusso a'ituale dei doni negli atti pi& quotidiani della piccola Teresa si riela nel
compimento costante e per!etto dei minimi doeri, !atti con !acilit* e gioiosa serenit*.
I una con!erma dell"a!!ermazione di s. Tommaso4 i doni eccedono la per!ezione
comune delle irt&, non per la materia delle opere, ma per il modo in cui i singoli atti
sono !atti. Kn conto aggiungere mattone a mattone, !acendo il laoro !aticoso del
muratore, un conto aggiungere mattone a mattone, con entusiasmo, con gioia, perc%<
si costruisce la casa del Signore...; un conto laorare da sc%iai, un conto laorare
da !igli...; grande la di!!erenza c%e esiste !ra il mercenario e il 'uon pastore.
) doni e i !rutti dello Spirito non sono solo per anime priilegiate, ma per tutti gli
uomini di 'uona olont* e massimamente per i cristiani, per i sacerdoti e per le anime
religiose, perc%< tutti siamo c%iamati alla salezza e alla santit*4 2 Dio uole tutti gli
uomini sali 3 #, Tm -,.$; 2 Buesta la olont* di Dio4 la ostra santi!icazione 3 #,
Ts .,0$. Jra, i doni e i !rutti dello Spirito sono assolutamente necessari per la salezza
e per la santit*.
@,
Ma#attie e rime(i
Tutto questo eidente, se !acciamo due considerazioni4 una negatia e una positia.
Negatia anzitutto4 a causa del peccato d"origine e dei nostri peccati personali siamo
impastati di egoismo, c%e, secondo s. 6ioanni, si mani!esta nella triplice
concupiscenza4 la concupiscenza della carne, ossia i desideri sregolati della natura
corrotta, con le opere malagie c%e ne conseguono, enumerate realisticamente da
Paolo nella lettera ai 6alati #c!. @,,>/-,$4 opere di sensualit*, d"idolatria, di
li'ertinaggio, di gelosia, di inidia ecc.; la concupiscenza degli occ%i, ossia la
cupidigia di aere per s< egoisticamente tutto ciC c%e si ede come 'ello, attraente,
utile, attaccandosi disordinatamente alle persone e alle cos; la super'ia della ita
l"autosu!!icienza orgogliosa di c%i 'asta a se stesso e non gl"importa nulla n< di Dio n<
degli uomini.
Secondo s. Tommaso noi siamo colpiti da quattro malattie4 la stoltezza, l"ignoranza, la
pigrizia e la durezza. Siamo stolti quando ci lasciamo guidare nel pensare, nell"amare,
nel parlare, nell"agire non dalla ragione e dalla !ede, ma dai nostri istinti, emozioni,
!antasie, simpatie, antipatie, gelosie, inidie, am'izioni ecc. e cos( dientiamo
dissennati, irragioneoli, insipienti di mente e di cuore.
Siamo ignoranti quando ri!iutiamo la luce 7nteriore riguardo ai eri alori della ita,
c%e non sono certo il denaro, il potere, il piacere... ecc.
Siamo pigri quando siamo c%iusi con la nostra mente alla luce della erit*, c%e ci
spinge al con!ronto, alla reisione di ita; ci stimola, ci rimproera; mentre noi siamo
egoisticamente a''ar'icati ai nostri comodi.
Siamo duri di cuore quando rimaniamo c%iusi all"amore, non disponi'ili agli altri...4
comprendiamo e amiamo solo noi stessi e le persone c%e ci sono simpatic%e e utili, in
una parola4 siamo egoisti.
?ome rimedio alla triplice concupiscenza e alle quattro malattie, Dio ci o!!re i doni del
suo Spirito4 la sapienza ossia il gusto delle realt* diine; l"intelletto, per la loro
comprensione intima, pro!onda; il consiglio per eitare ogni imprudenza e non agire
con precipitazione; la !ortezza per non cedere alle seduzioni del male e superare la
paura del !are il 'ene; la scienza per edere nelle persone e nelle cose la 'ellezza,
sapienza, potenza di Dio; la piet* per esperimentare la 'ont* del cuore, la tenerezza
paterna di Dio ed esprimergli la nostra tenerezza di !igli; il santo timore di Dio per
ritenere come maggior male della ita il ri!iutarci all"amore di Dio e nutrire erso di lui
un rispettoso amore di !igli.
Rimedi sono pure i !rutti dello Spirito... e la pratica delle 'eatitudini...
Buante olte siamo in preda alle concupiscenze e alle malattie spirituali e neppure ce
ne accorgiamo8
Vie$i, Sa$to Spirito!
?%iediamo appassionatamente e con lacrime al Signore c%e e!!onda in noi il suo
Spirito... 2 +anda il tuo Spirito e tutto sar* ricreato e rinnoerai la !accia della terra...
3 Vc!. Sal ,1. #,10$, 01,.
2 Vieni Santo Spirito 3. Solo tu puoi compiere in noi un pro!ondo laoro di
puri!icazione, solo tu puoi donarci la gioia di essere salati e santi!icati.
Aa prima considerazione negatia riguardo alla necessit* dei doni e dei !rutti dello
Spirito !inita in positio.
@-
So!!ermiamoci ora sulla considerazione positia, sempre per con!ermarci riguardo alla
necessit* dei doni e dei !rutti dello Spirito Santo.
Dio ci c%iama a raggiungere un !ine superiore alle nostre !orze umane ossia a ederlo
e goderlo 2 !accia a !accia 3 #, ?or ,0,,-$.
S. 6ioanni scrie4 2 ?arissimi, gi* !in d"ora siamo !igli di Dio; ma ancora non
apparso ciC c%e saremo. Sappiamo c%e quando egli apparir* saremo simili a lui, perc%<
lo edremo come egli 3 #, 6 0,-$.
Anc%e Paolo, pur rapito al terzo cielo, dopo aer contemplato la gloria del paradiso,
puC solo 'al'ettare4 udii 2 parole indici'ili c%e non lecito ad alcuno pronunciare 3 #-
?or ,-,.$ e, come assorto, continua4 2 Jcc%io non ide, orecc%io non ud(, la mente
non puC concepire ciC c%e Dio %a preparato per quelli c%e lo amano 3 #, ?or -,>$.
?oncludendo, a!!erma s. 6ioanni4 2 ?%iunque %a questa speranza puri!ica se stesso,
come Egli #Dio$ puro 3 #, 6 0,0$.
Aa puri!icazione interiore ci dispone alla contemplazione e al possesso di Dio.
Anzi i !rutti, i doni dello Spirito, per!ezionati nella pratica delle 'eatitudini,
posseggono una grande !orza tras!ormante, ci dispongono e ci !anno esperimentare !in
da questa ita, anc%e se in maniera imper!etta, la ita 'eata del cielo.
?ome dice Paolo4 queste realt* diine, 2 a noi Dio le %a rielate per mezzo dello
Spirito 3 #, ?or -,,1$ e ce le !a pregustare coi suoi !rutti, i suoi doni, le sue 'eati/
tudini.
J Spirito Santo, Amore del Padre e del =iglio, ispirami sempre, ciC c%e deo pensare,
ciC c%e deo dire, e come deo dirlo, ciC c%e deo tacere, ciC c%e deo scriere, come
deo agire, e ciC c%e deo !are, come deo amare, per cercare la tua gloria il 'ene
delle anime, e la mia santi!icazione. J Spirito di Dio in te tutta la mia !iducia. Amen.
Se&o$(a parte
CAMMINIAMO... SECONDO LO SPIRITO #6al @,-@$
NOSTRO OR"ANISMO SPIRITUALE ;se&o$(o s. A)osti$o e s. Tommaso<
VI.
VIENI, DATORE DEI DONI
Aa sequenza della pentecoste inizia supplicando
per 'en quattro olte lo Spirito Santo, perc%< si
e!!onda su di noi4 2 Vieni, Santo Spirito... ieni,
Padre dei poeri; ieni, datore dei doni, ieni luce
dei cuori 3.
Noi ci so!!ermiamo sull"implorazione4 2 Vieni,
datore dei doni 3. )l Dono di tutti i doni lo
stesso Spirito Santo. Dice 6ioanni nella sua
prima lettera4 2 A"amore da Dio... Da questo
riconosciamo c%e noi dimoriamo in lui ed egli in noi, perc%< ci %a !atto dono del suo
Spirito 3 #, 6 .,E.,0$.
)l dono dello Spirito l"a''iamo riceuto nel 5attesimo e con lui tutti gli altri doni, oltre
alla grazia, alle irt&, ai !rutti, ai carismi dello Spirito, alle 'eatitudini...
@0
Noi ci so!!ermiamo sui doni dello Spirito ricordati nel !amoso testo di )saia4 2 Kn
germoglio spunter* dal tronco di )esse, un irgulto germoglier* dalle sue radici 3 #)s
,,,,$. )l pro!eta si ri!erisce a un re !uturo, il +essia, noello Daide4 2 Su di lui si
poser* lo Spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e
di !ortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore 3 #)s ,,,-$.
?ome su Saul e su Daide, ma in modo pi& completo e de!initio il +essia sar* pieno
di Spirito Santo ed e!!onder* i suoi doni, i quali sono sei, secondo il testo e'raico; ma
nella ersione greca dei AXX e nella ersione latina della Vulgata sono sette4 stato
aggiunto il dono della 2 piet* 3. Di!atti al ersetto terzo del capitolo undici, )saia parla
una seconda olta del timore di Dio4 2 Si compiacer* del timore del Signore 3, tradotto
dal termine piet*. Aa Scrittura in!atti mette in relazione la piet* !iliale, con l"amoroso
rispetto c%e un !iglio dee al Padre suo o timore !iliale.
) Padri latini, cominciando da s. )lario di Poitiers #^ 0DE$, seguito da s. Am'rogio e da
s. Agostino, presentano un ordine ascendente dei doni, partendo riguardo all"uomo,
non dalla sapienza come )saia, ma dal timore di Dio, secondo il detto del Siracide4 2
)nizio della sapienza il timore del Signore 3 #,,,-; c!. ,,,9; Pro >,,1; ,@,00$.
Partendo dal timore del Signore l"uomo arria alla sapienza. ?os( dice s. Agostino4 2
Ao Spirito scende a noi, cominciando dalla sapienza e !inisce al timore del Signore;
noi, cominciando dal timore, !iniamo a lui con la sapienza4 2 Nos *utem ascendentes
incipimus a timore, per!icimur in sapientia 3.
)l dono pi& su'lime indu''iamente quello della sapienza, perc%< mette l"uomo pi&
intimamente a contatto con Dio E" il gusto di Dio, del suo amore, un anticipo della
'eatitudine eterna. E" il dono tipico della contemplazione. S. Tommaso diide i doni in
speculatii o contemplatii #2 speculare 3 indagare contemplando$ e pratici. ) primi
riguardano il cuore nella sua aspirazione a Dio4 sono la sapienza, l"intelletto, la
scienza; i secondi riguardano l"agire dell"uomo nelle realt* terrene, sempre in rapporto
a Dio e sono la piet*, il consiglio, la !ortezza, il timore di Dio.
Buesta distinzione dei doni in contemplatii e pratici non da prendersi rigidamente,
poic%< tra i doni c" un in!lusso reciproco. Aerne uno, possedere in qualc%e modo
anc%e gli altri. Nell"attiit* c" la contemplazione e nella contemplazione c" l"azione.
S. Tommaso presenta una seconda diisione dei doni dello Spirito4 quelli c%e rendono
pronta l"intelligenza all"ispirazione dello Spirito, ossia la sapienza, l"intelletto, il
consiglio e la scienza e quelli c%e agiscono in particolare sulla olont* e sulla
sensi'ilit*, rendendole docili agli impulsi dello Spirito e sono la !ortezza, la piet* e il
santo timore di Dio. Anc%e questa distinzione non a presa in modo rigido4 non c"
in!lusso dei doni sull"intelligenza, c%e non tocc%i anc%e la olont*, la sensi'ilit* e
iceersa.
Tratteremo dei doni dello Spirito in senso ascendente, iniziando dal santo timore di
Dio, c%e per!eziona la irt& della temperanza.
Il timore di Dio
Scrie il Siracide4 2 )l timore del Signore gloria e anto, gioia e corona di esultanza.
)l timore del Signore allieta il cuore... !a !iorire la pace e la salute... Radice della
sapienza temere il Signore; i suoi rami sono lunga ita 3 #,,>/,1.,D.,>$.
Buando l"uomo %a deciso di assecondare l"inito di Dio, di intraprendere 2 il santo
iaggio 3 VSal 9. #90$, DW ed essere ospite nella casa del Signore; cio, quando l"uomo
@.
comincia a camminare nella ia della per!ezione, il primo dono c%e ricee da parte
dello Spirito il santo timore di Dio, ossia l"anima talmente conquistata da Dio c%e
ritiene essere il pi& grande male allontanarsi da lui, ri!iutando il suo amore. A"anima
assume erso Dio un atteggiamento !iliale e insieme rierenziale, teme il peccato pi&
di ogni altro male al mondo.
)n questo consiste essenzialmente il santo timore di Dio4 un amoroso rispetto di noi
!igli erso Dio nostro padre. )n questo amoroso rispetto la condizione per giungere
alla sapienza, ossia al gusto del suo amore.
Ricordiamo la meraigliosa preg%iera del salmo 9. #90$, uno dei salmi delle
ascensioni4 2 Buanto sono ama'ili le tue dimore, / Signore degli eserciti8 / A"anima
mia languisce / e 'rama gli atri del Signore. / )l mio cuore e la mia carne / esultano nel
Dio iente. / Anc%e il passero troa la casa, / la rondine il nido, / doe porre i suoi
piccoli, / presso i tuoi altari / Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. / 5eato c%i a'ita
la tua casa4 / sempre canta le tue lodi8 / 5eato c%i troa in te la sua !orza / e decide nel
suo cuore il santo iaggio. / Passando per la alle del pianto / la cam'ia in una
sorgente, / anc%e la prima pioggia / l"ammanta di 'enedizioni. / ?resce lungo il
cammino il suo igore, / !inc%< compare daanti a Dio in Sion... Per me un giorno nei
tuoi atri / pi& c%e mille altroe... / Signore degli eserciti, / 'eato l"uomo c%e in te
con!ida 3 VSal 9. #90$ ,/9.,,.,0W.
)l rispettoso amore !iliale erso Dio/Padre suscita nell"anima un"umile !iducia nella
potenza di Dio, il desiderio di piacergli in tutto, la speranza di camminare nel suo
amore, per esperimentarlo e gustarlo sempre pi& pro!ondamente col su'lime dono
della sapienza.
+a per giungere a questa meta su'lime 'isogna prima esperimentare la sapienza del
cuore, c%e sapienza della ita.
I# se$so (i Dio
Dicono i Proer'i4 2 )l timore del Signore il principio della scienza; gli stolti
disprezzano la sapienza e l"istruzione 3 #,,E$ e ancora4 2 )l timore del Signore una
scuola di sapienza. / Prima della gloria c" l"umilt* 3 #,@,00$.
?omprendiamo come nella 5i''ia il timore del Signore la saggezza pro!ondamente
religiosa di quegli uomini c%e %anno il senso di Dio.
?ome il 2 germoglio c%e spunta dal tronco di lesse 3 gli uomini c%e %anno il senso di
Dio si compiacciono 2 del timore del Signore 3, non si comportano da stolti,
insipienti4 2 Non agiranno pi& iniquamente n< sacc%eggeranno in tutto il mio santo
monte, perc%< la saggezza del Signore riempir* il paese come le acque ricoprono il
mare 3 #?!. )s ,,,,.0.>$.
Buesta saggezza o sapienza della ita, perasa dal senso di Dio, noi l"a''iamo
esperimentata in certe umili persone del popolo, persone spesso anziane, nutrite di
preg%iera, di parola di Dio, di saggezza antica, espressa in proer'i, persone tanto
umane8
I una sapienza c%e si esprime in un complesso di consigli pratici, i quali aiutano a
comportarsi 'ene nella ita personale, a prendere decisioni giuste, prudenti, piene di
umanit*, di comprensione, di umilt*, di moderazione, di amore, sotto lo sguardo di
Dio.
@@
6es& nel Vangelo a!!erma c%e 2 uomo saggio 3 colui c%e ascolta le sue parole e le
mette in pratica, costruendo la casa della sua ita sulla roccia. Tutte le di!!icolt*, le
traersie possono a''attersi su quella casa, ma non crolla, perc%< !ondata sulla
roccia #?!. +t E,-./-@$. Ecco come 2 il timore del Signore inizio della sapienza 3,
ossia l"uomo, guidato dal dono del santo timore di Dio, amore rispettoso e !iliale, non
si lascia stoltamente a!!ascinare dalla 'ramosia del denaro, dei 'eni materiali, del
potere; dalle am'izioni e dai piaceri; ri!ugge da ogni iolenza, menzogna, iniquit*,
ingiustizia, anzi ne sente orrore, nausea; pone cos( delle solide !ondamenta per
alorizzare saggiamente la sua ita. Buesta la sapienza della ita.
?%i possiede il dono del santo timore di Dio, non %a paura di Dio, non si nasconde
come Adamo ed Ea dopo il peccato #?!. 6en 0,9/,1$; non si comporta come il sero
in!ingardo, c%e nasconde il talento perc%< %a paura della seerit* del padrone #?!. +t
-@,-./01$; non !a il 'ene per paura del giudizio di Dio, dei suoi castig%i, dell"in!erno;
ma inaso da una pro!onda consapeolezza della maest* di Dio, dinanzi alla quale si
prostrano gli angeli e i santi; consapeolezza accompagnata da con!idente !iducia, da
piena sottomissione alla olont* di Dio e da una persuasione coninta, pro!onda del
nostro nulla, secondo la 'ella, ripetuta implorazione del pellegrino russo4 2 Signore
6es&, =iglio di Dio, a''i piet* di me, peccatore 3 2 ... di noi peccatori... 3.
I rutti (e# timore (i Dio
5. )l pi& prezioso !rutto del santo timore di Dio l"umilt* e niente pi& dell"umilt* attira
lo sguardo compiacente di Dio4 2 Su c%i olgerC lo sguardo: / dice il Signore /
sull"umile e su c%i %a lo spirito contrito e su c%i teme la mia parola 3 #)s DD,--$. )l
uoto attira la Pienezza, il nulla attira il Tutto.
6. Jltre all"umilt*, la consapeolezza pro!onda della maest* di Dio, di essere alla
presenza della sua santit*, suscita in noi l"esigenza di una grande purit* di cuore, di
contrizione e conersione continua4 2 Kno spirito contrito sacri!icio a Dio; / un cuore
a!!ranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi 3 VSal @, #@1$, ,>W.
D"altra parte, ci sentiamo attratti interiormente dalla maest* e santit* di Dio4 A'Pssus
a'Pssum inocat... #Ps .,,9$; l"a'isso del nostro nulla si protende erso l"a'isso della
santit* di Dio...4 2 Di te %a sete l"anima mia / dice il salmista / a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz"acqua 3 VSal D0 #D-$, -W. Esperimentiamo
contemporaneamente la potenza amorosa della paternit* di Dio.
Nasce cos(, col pro!ondo rispetto, una !iducia senza limiti in un Padre tanto
onnipotente nell"amore, un pro!ondo a!!etto !iliale, un desiderio grande di appartener/
gli, di non essere mai separati da lui. Proprio come prega il salmista4 2 ?%i altri arC
per me in cielo: =uori di te nulla 'ramo sulla terra. Vengono meno la mia carne e il
mio cuore. +a la roccia del mio cuore Dio... )l mio 'ene stare icino a Dio, nel
Signore Dio %o posto il mio ri!ugio 3 VSal E0 #E-$, -D.-9W... 2 Signore, tu mi scruti e
mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo... 3 VSal ,0> #,09$, ,/-W.
?os( inizia il !amoso salmo ,09, il salmo della maest* di Dio, di Dio c%e tutto ede,
tutto penetra, tutto conosce; ounque presente, ti aolge, ti aing%ia in ogni
direzione. )l salmo esprime tutto questo con immagini semplici, ma e!!icaci c%e
a''racciano tutta la ita dell"uomo4 sedersi/alzarsi; camminare/sostare; alle spalle e
daanti; pensieri e parole; icino/lontano; nelle altezze e nelle pro!ondit*; di giorno e
di notte; con la luce e con le tene're...4 2 Non c" creatura c%e possa nascondersi
@D
dinanzi a lui / dice l"autore della lettera agli E'rei / ma tutto nudo e scoperto ai suoi
occ%i... 3 #.,,0$.
2 Signore, tu mi scruti e mi conosci, / tu sai quando seggo e quando mi alzo. / Penetri
da lontano i miei pensieri, / mi scruti quando cammino e quando riposo. / Ti sono note
tutte le mie ie; / la mia parola non ancora sulla lingua / e tu, Signore, gi* la conosci
tutta. / Alle spalle e di !ronte mi circondi / e poni su di me la tua mano. / Stupenda per
me la tua saggezza, / troppo alta, e io non la comprendo. / Doe andare lontano dal tuo
spirito, / doe !uggire dalla tua presenza: / Se salgo in cielo, l* tu sei, / se scendo negli
in!eri, eccoti. / Se prendo le ali dell"aurora / per a'itare all"estremit* del mare, / anc%e
l* mi guida la tua mano / e mi a!!erra la tua destra. / Se dico4 Almeno l"oscurit* mi
copra / e intorno a me sia la notte; / nemmeno le tene're per te sono oscure, / e la
notte c%iara come il giorno; / per te le tene're sono come luce... 3 VSal ,0> #,09$, ,/
,-W.
A!!erma il 5ellarmino, commentando quest"ultimo ersetto4 2 A"occ%io del Signore
pi& luminoso dello stesso sole e penetra tutte le tene're; quando l"uomo aolto
dall"oscurit*, Dio %a una isione luminosa; nulla puC restargli nascosto... 3.
Da tutto il salmo ,09 risalta la maest* onnipresente di Dio c%e ti sgomenta e insieme ti
attira, ti a!!ascina, ti aince. I spontaneo nell"uomo, dinanzi a questa +aest*, come
prima reazione, un senso di timore, di angoscia e insieme l"attrazione erso questo Dio
misterioso, c%e appare come un ortice e un gorgo accecante di luce, un Dio c%e uoi
conoscere, a cui uoi unirti, perc%< ounque ti segue, ounque ti aolge, ti penetra,
non per giudicarti, ma per dimostrarti il suo amore, per sostenerti e mantenerti in ita.
Per questo ti attira dolcemente, !ortemente, irresisti'ilmente... Da qui l"a''andono
con!idente, completo in lui come se cercassi ri!ugio nel grem'o materno, ricordato nel
salmo ,0> #,09$4 2 Sei tu c%e %ai creato le mie iscere / e mi %ai tessuto nel seno di
mia madre. / ... Non ti erano nascoste le mie ossa / quando enio !ormato nel segreto,
intessuto nelle pro!ondit* della terra. / Ancora in!orme mi %anno isto i tuoi occ%i / e
tutto era scritto nel tuo li'ro; / i miei giorni erano !issati, / quando ancora non ne
esistea uno... 3 #. ,0.,@/,D$.
)l grem'o della madre all"inizio della ita, come luogo sicuro di riposo e di pace,
ric%iama al salmista il grem'o oscuro della terra, alla morte, quando l"uomo, ormai
stanco del cammino, err* accolto alla !ine dei suoi giorni. Ecco come dal santo timore
della maest* onnipresente di Dio nasce la conoscenza del mistero di Dio e l"a''andono
!iducioso al suo onnipotente amore4 2 Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, /
proami e conosci i miei pensieri4 / edi se percorro una ia di menzogna / e guidami
sulla ia della ita 3 #. -0/-.$.
Cammi$a umi#me$te &o$ i# tuo Dio
)l primo atteggiamento dell"uomo dinanzi alla maest* di Dio, al suo mistero c%e lo
sgomenta, quello di !uggire4 2 Doe andare lontano dal tuo spirito: / doe !uggire
dalla tua presenza: / Se salgo in cielo, l* tu sei, / se scendo negli in!eri, eccoti. / Se
prendo le ali dell"aurora / per a'itare all"estremit* del mare, / anc%e l* mi guida la tua
mano / e mi a!!erra la tua destra 3 #. E/,1$...8 )mpossi'ile ogni tentatio di !uga da
Dio8 ?ol salmista a''iamo percorso tutte le dimensioni dello spazio e del tempo, e
ounque ci siamo ritroati alla presenza di Dio, ounque egli ci %a presi !ra le sue
mani4 2 ... mi guida la tua mano... mi a!!erra la tua destra... 3 #. ,1$.
@E
?os( il nostro s!orzo di allontanarci da Dio, la nostra !uga si cam'iata, per
l"indoma'ile amore di Dio erso di noi, in un camminare con lui4 2 ?ammina
umilmente con il tuo Dio 3, esorta il pro!eta +ic%ea #D,9$4 un camminare sulla ia e
erso la mta doe Dio uole condurci4 questa ia e questa mta scopriamo, sorpresi e
commossi, c%e sono Dio stesso4 2 ?%i cammina nella carit*, cammina in Dio e Dio
cammina in lui 3 #, 6 .,,D$; 2 )o sono la ia... la erit*, la ita... 3 #6 ,.,D$.
2 ?ome la cera anela ai corsi d"acqua, / cos( l"anima mia anela a te, o Dio. / A"anima
mia %a sete di Dio, del Dio iente4 / quando errC e edrC il olto di Dio: 3 VSal .-
#.,$, -/0W 2 Di te %a sete l"anima mia, / a te anela la mia carne, / come terra deserta, /
arida, senz"acqua 3 VSal D0 #D-$, -/0W.
)l nostro cammino dienta cos( il cammino stesso di Dio e allora preg%iamo col
salmista4 2 A te si stringe l"anima mia / e la !orza della tua destra mi sostiene 3 VSal D0
#D-$, >W.
Ripensiamo allora a tutte le icende della nostra ita spirituale... anc%e ai momenti pi&
tristi, pi& peccaminosi e il cuore ci si gon!ia di commozione per il 2 grande amore c%e
Dio 3 %a auto e 2 %a per noi 3 #, 6 .,,D$8 ?ome era l"a!!ermazione della piccola
Teresa4 2 Tutto grazia 3. 2 Per coloro c%e amano Dio tutto coopera al loro 'ene 3
#Rom 9,-9$ 2 etiam peccata 3 2 anc%e i peccati 3, a!!erma s. Agostino, seguito da s.
Tommaso d"Aquino.
Diciamo col salmista4 2 Buando si agitaa il mio cuore / e nell"intimo mi tormentao, /
io ero stolto e non capio, / daanti a te stao come una 'estia... 3
VSal E0 #E-$, -,/--W. Ecco il momento della !uga da Dio... al quale segue il momento
del cammino con Dio, dopo la conersione4 2 +a io sono con te sempre4 / tu mi %ai
preso per la mano destra. / +i guiderai con il tuo consiglio / e poi mi accoglierai nella
tua gloria... / )l mio 'ene stare icino a Dio... 3 VSal E0 #E-$, -0/-..-9W.
Siamo giunti cos( alla mta..., il seno di Dio. Buesta la icenda di c%i d* la mano a
Dio e pone la sua !iducia in lui4 dal grem'o materno, attraerso il grem'o della terra,
al grem'o del Padre. Per questo %a pregato 6es&4 2 Padre, oglio c%e anc%e quelli c%e
tu mi %ai dato siano con me, doe sono io... 3 #6 ,E,-,$... e il 2 =iglio unigenito...
nel seno del Padre 3 #6 ,,,9$.
Spontanea la lode e il ringraziamento col salmista all"amore indici'ile di Dio4 2 Ti
lodo, perc%< mi %a !atto come un prodigio; / sono stupende le tue opere, / ... Buanto
pro!ondi i tuoi pensieri, / quanto grande il loro numero, o Dio; / se li conto sono pi&
della sa''ia, / se li credo !initi, con te sono ancora...8 3 VSal ,0> #,09$, ,..,E/,9W.
Riconosciamo c%e sono meraigliosi i !rutti del dono dello Spirito, il santo timore di
Dio.
Esso ci apre il cuore alla !iducia e ci spinge a iere la irt& teologale della speranza,
con tutti i !rutti c%e la accompagnano.
+eati i po%eri i$ spirito
)noltre il santo timore di Dio ci introduce nella pratica della prima 'eatitudine4 2 5eati
i poeri in spirito, perc%< di essi il regno dei cieli 3 #+t @,0$. Di questa 'eatitudine
per ora ci interessa solo la connessione !ra il santo timore di Dio e la poert* in spirito.
I una connessione eidente, se si considera c%e !rutti tipici del santo timore di Dio
sono4 l"umilt*, l"esigenza di una grande purit* di cuore, di distacco da ogni persona o
cosa c%e ci possa allontanare o addirittura !arci ri!iutare l"amore di Dio; l"esigenza di
@9
una conersione continua, soprattutto conertirci dall"amore del nostro io, l"egoismo,
l"idolo pi& pericoloso c%e tende a sostituire Dio nel nostro cuore, alla carit*, alla
gratuit*, all"o'latiit*, alla disponi'ilit*, poic%< 2 Dio carit* e c%i cammina nella
carit* cammina in Dio e Dio cammina in lui 3 #, 6 .,,D$.
Aa maest* e santit* di Dio, esperimentate col santo timore di Dio, ci !anno
esperimentare anc%e come siamo piccoli, addirittura dei nulla dinanzi a lui4
testimoniamo cos( ,"2 unum necessarium 3 della nostra ita4 Dio, Dio solo8 I la gioia
di dare gloria alla sua maest* e onnipotenza d"amore4 2 ?ele'rate il Signore, perc%<
'uono; / perc%< eterna la sua misericordia... Ao dica c%i teme Dio4 / eterna la
misericordia... )l Signore con me, non %o timore; / c%e cosa puC !armi l"uomo: / +ia
!orza e mio canto il Signore, / egli stato la mia salezza. / 6rida di giu'ilo e di
ittoria, / nelle tende dei giusti4 / la destra del Signore %a !atto meraiglie... / Ti rendo
grazie, perc%< mi %ai esaudito, / perc%< sei stato la mia salezza... / Sei tu il mio Dio...
e ti esalto. / ?ele'rate il Signore, perc%< 'uono4 / perc%< eterna la sua misericordia
3 VSal ,,9 #,,E$, ,...D.,.,@.-,.-9.->W.
VII.
IL DONO DELLA FORTE==A
I il dono con il quale lo Spirito 2 iene in aiuto alla
nostra de'olezza 3 #Rom 9,-D$, !orti!ica la nostra olon/
t*, ci rende perseeranti nella preg%iera, specialmente
nella contemplazione, non lasciandoci scoraggiare dalle
aridit* e oscurit*, ci rende saldi nell"esercizio delle irt& e
sta'ili nei propositi di santit*.
Buesta !ortezza non in noi, ma in Dio4 lui il nostro 2
Amen 3, la nostra 2 Roccia 3. Per questo preg%iamo col
salmista4 2 Ti amo, Signore, mia !orza, / Signore mia
roccia, mia !ortezza, mio li'eratore4 / mio Dio, mia rupe,
in cui troo riparo; / mio scudo e 'aluardo, mia potente
salezza... / Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; / il
mio Dio risc%iara le mie tene're. / ?on te mi lancerC
contro le sc%iere, / con il mio Dio scaalc%erC le mura... 3 VSal ,9 #,E$, -/0.->/01W.
)l Signore 'uono, grande nell"amore; ma noi, a olte, siamo cos( ergognosamente
de'oli nella nostra olont*, da non progredire nella ia del Signore. Siamo proprio
come il terreno sassoso di cui parla 6es& nella para'ola del seminatore. )l seme della
Parola cade a''ondante4 l"ascoltiamo, l"accogliamo con gioia, ma purtroppo siamo pi&
sasso c%e terra e la Parola non puC mettere radici; siamo incostanti..., appena giunge
una di!!icolt*, una tri'olazione, ci scoraggiamo e smettiamo di camminare nella ia
della santit* #c!. +t ,0,-1$.
A''iamo sempre 'isogno di ripetere col salmista4 2 Ti amo, Signore, mia !orza, /
Signore, mia roccia, mia !ortezza, mio li'eratore4 / mio Dio, mia rupe, in cui troo
riparo; / mio scudo e 'aluardo, mia potente salezza 3 VSal ,9 #,E$, -/0W. ?on te, o
Dio, !aremo cose grandi... / )l Dio c%e mi %a cinto di igore / e %a reso integro il mio
cammino; / mi %a dato agilit* come di cere, / sulle alture mi %a !atto stare saldo; / %a
addestrato le mie mani alla 'attaglia, / le mie mani a tender l"arco di 'ronzo. / Tu mi
@>
%ai dato il tuo scudo di salezza, / la tua destra mi %a sostenuto, / la tua 'ont* mi %a
!atto crescere. / Tu mi %ai cinto di !orza per la guerra / %ai piegato sotto di me i miei
aersari / ... ?ome polere al ento li %o dispersi, / calpestati come !ango della terra 3
VSal ,9 #,E$, 00/0D..1/.0W.
Se noi agiamo solo con la irt& naturale della !ortezza, cadiamo spesso in di!etti pi& o
meno grai; siamo tante olte de'oli nella pratica del 'ene..., incostanti nella
preg%iera, nella ita interiore, nella contemplazione, !acili a cedere alla anagloria,
allo scoraggiamento, ittime della preoccupazione, dell"ansiet*, dell"eccessia immer/
sione e tensione negli impegni, nel laoro ecc.
?ol dono della !ortezza l"anima rimane a'itualmente calma, sicura, decisa, padrona di
se stessa, distaccata interiormente dalle cose, dalle persone, dalle gioie terrene.
)n particolare il dono della !ortezza introduce e accompagna l"anima nella
comprensione ed esperienza del mistero della croce, la sostiene nel suo amore e ardore
di unione con ?risto croci!isso, l"aiuta a perseerare in talune esperienze spirituali
molto dolorose, come la contemplazione oscura, il cammino della pura !ede e del puro
amore, le puri!icazioni passie, la notte dei sensi e pi& ancora la notte dello spirito.
=rutto del dono della !ortezza il sereno a''andono in Dio4 2 )l Signore mia luce e
mia salezza, di c%i arC paura: 3 VSal -E #-D$, ,W; 2 J Dio, mia roccia di salezza, in
te la mia speranza 3 Vc!. Sal D- #D,$, 0.DW.
2 Ti amo, Signore, mia !orza, Signore, mia roccia, mia !ortezza, mio li'eratore... mio
scudo e 'aluardo, mia potente salezza... 3 VSal ,9 #,E$, -.0W.
2 ?on te mi lancerC contro le sc%iere, con il mio Dio scaalc%erC le mura 3 VSal ,9
#,E$, 01W.
Lottare &o$ Dio
I eidente c%e la !orza del salmista la !orza stessa di Dio. ?ol dono della !ortezza, lo
Spirito Santo mette a nostra disposizione la sua !orza.
Per ottenerla necessario lottare con Dio. Em'lematico l"episodio di Penuel4
6iaco''e c%e lotta con Dio #c!. 6en 0-,-0/00$ e dienta immagine del com'attimento
spirituale, dell"e!!icacia di una preg%iera insistente.
Di notte, 6iaco''e porta tutto quello c%e possiede #persone, 'eni$ al di l* del torrente
)a''og... e lui rimane solo al di qua del guado, ed ecco, un Essere misterioso, in !orma
d"uomo, lotta con lui !ino allo spuntare dell"aurora. 6iaco''e non cede, tanto c%e
l"Essere misterioso dee colpirlo all"articolazione del !emore e slogarlo. Tuttaia
6iaco''e non cede ancora; esige di essere 'enedetto. Sappiamo c%e la 'enedizione
'i'lica non consistea in parole uote o ani auguri, ma realizzaa ciC c%e dicea.
6iaco''e nel genere delle 'enedizioni era molto esperto. Aea gi* sottratto la
'enedizione della primogenitura ad Esa&, dientando erede dei 'eni paterni, ora
olea la 'enedizione di quell"Essere misterioso e quindi il possesso di tutti i suoi 'eni.
Buell"Essere misterioso gli domanda allora come si c%iama. Alla risposta, 6iaco''e si
sente dire4 2 Non ti c%iamerai pi& 6iaco''e, ma )sraele, perc%< %ai com'attuto con
Dio e con gli uomini e %ai into 3 #6en 0-,->$.
Nella ita spirituale non ci si puC riposare; do''iamo lottare con Dio. Dio ci mette alla
proa con le aridit*, con le oscurit*, con le tentazioni, con la notte dei sensi, a olte
anc%e con la notte dello spirito. Buando Dio uole c%e un"anima sia tutta sua, la
D1
stritola. ?ome si !a con le olie, per spremere l"olio 'uono, mentre la sansa dell"uomo
ecc%io coi suoi izi e le sue concupiscenze iene messa in disparte e gettata ia.
2 =iglio mio / dice il Siracide / se uoi serire il Signore, preparati alla proa... 3 #-,,$.
Non do''iamo perderci d"animo, scoraggiarci. ?ome 6iaco''e do''iamo giungere a
strappare la 'enedizione a Dio, anc%e se usciamo dalla lotta malconci, zoppicanti. ?%e
Dio imponga a ognuno di noi il nome em'lematico di )sraele, ossia 2 Dio si mostri
!orte 3, !orte in ognuno di noi. Allora non lotteremo pi& con la nostra !orza, ma con la
!orza di Dio... e con la !orza di Dio tutto possi'ile.
Esclama 6iaco''e pieno di meraiglia4 2 Fo isto Dio, !accia a !accia, eppure la mia
ita rimasta sala 3 #6en 0-,0,$. Aa isione diretta di Dio comporta per l"uomo la
morte; ma con la !orza di Dio si puC uscirne ii. Jra, col dono della !ortezza lo
Spirito Santo mette a nostra disposizione la !orza di Dio.
Le armi (e##a e(e
5isogna lottare con Dio con le armi della !ede. Anc%e se il cielo !osse come una cappa
di piom'o su di noi #ricordate l"esperienza della piccola Teresa erso la !ine della sua
ita$, anc%e se una oce in!ernale ci ripetesse inidiosa c%e siamo degli illusi, c%e Dio
non c", c%e non c" una ita eterna, c%e, dopo la morte, ci attende il nulla, il nulla
eterno..., do''iamo continuare a rinnoare il nostro attaccamento a Dio; non do''iamo
lasciarlo #come 6iaco''e nella lotta$ e ripetere contro ogni du''io4 2 ?redo, Signore,
aiuta la mia incredulit* 3 #+c >,-0$4 2 Aumenta la nostra !ede 3 #Ac ,E,@$.
Dice il Salmo4 2 Se doessi camminare in una alle oscura, / non temerei alcun male,
perc%< tu sei con me. / )l tuo 'astone e il tuo incastro / mi danno sicurezza 3 VSal -0
#--$, .W. Ripetiamo con !orza4 2 )l Signore con me 3, anc%e se non lo edo, anc%e se
non lo sento4 2 Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salezza 3 VSal 9> #99$,
-EW.
6es& molto esigente riguardo alla !ede. Aa ric%iede per tutti i miracoli. Aa nostra
!ede non dee !ondarsi sui miracoli; ma solo sulla sua parola.
Dopo lo sconolgente discorso nella sinagoga di ?a!arnao, nel quale %a proposto a
tutti la sua carne come ci'o e il suo sangue come 'eanda, dopo c%e molti dei suoi
discepoli lo %anno a''andonato #c!. 6 D,DD$, 6es& dice ai dodici, disorientati4 2 =orse
anc%e oi olete andarene: 3 #6 D,DE$ e Pietro risponde4 2 Signore, da c%i andremo:
Tu %ai le parole di ita eterna 3 #6 D,D9$. Ed ecco la sua pro!essione di !ede anc%e a
nome degli altri apostoli4 2 Noi a''iamo creduto e conosciuto c%e tu sei il Santo di
Dio 3 #6 D,D>$. Se le armi della !ede le usiamo con Dio, a maggior ragione do''iamo
usarle con noi stessi e col prossimo4 sono le scelte di !ede, le scelte eangelic%e, sulle
quali non si insiste mai a su!!icienza.
Le armi (e##a spera$/a e (e##a &arit4
Do''iamo com'attere con le armi della speranza, specialmente quando tutto a male,
ricordando c%e le ore disperate sono le ore di Dio; proprio come A'ramo c%e 2 sperC
contro ogni speranza 3, 2 in spe contra spem credidit 3 #Rom .,,9$, sicuro c%e Dio gli
are''e ridonato un !iglio e una discendenza, anc%e attraerso il dramma della morte
#c!. 6en --,,/,9$. ?onserare sempre il desiderio di Dio, la !iducia in lui, anc%e se
un desiderio doloroso, una !iducia so!!erta e senza luce.
D,
Sentiamo ripetere ad ognuno di noi queste parole commoenti di Dio in )saia4 2 )o
sono il Signore tuo Dio c%e ti tengo per la destra #come un 'uon pap* il suo 'am'i no$
e ti dico4 Non temere, io ti engo in aiuto. Non temere, ermiciattolo di 6iaco''e,
lara d")sraele; io engo in tuo aiuto / oracolo del Signore, / tuo redentore il Santo
d")sraele 3. E se tante sono le di!!icolt*, tanti i nemici, non temere4 2 Ecco, io ti rendo
come una tre''ia acuminata, nuoa, munita di molte punte; tu tre''ierai i monti e li
stritolerai; ridurrai i colli in pula... Tu, inece, gioirai nel Signore, ti anterai del Santo
d")sraele 3 #)s .,,,0/,D$.
Non scoraggiamoci mai; un peccato di super'ia. )l Signore 2 d* agli umili la sua
grazia 3 #6c .,D$. Ricordiamo le parole di 6es&4 2 Nessuno c%e %a messo mano
all"aratro e poi si olge indietro adatto per il regno di Dio 3 #Ac >,D-$, e ancora4 2 )n
erit* i dico4 tra i nati di donna non sorto uno pi& grande di 6ioanni il 5attista;
tuttaia il pi& piccolo nel regno dei cieli pi& grande di lui. Dai giorni di 6ioanni il
5attista !ino ad ora, il regno dei cieli so!!re iolenza e i iolenti se ne impadroniscono
3 #+t ,,,,,/,-$ ossia coloro c%e non si scoraggiano, ma perseerano nella lotta contro
ogni ostacolo c%e impedisce l"entrata nel regno di Dio. Sull"uso delle armi della
speranza riguardo a noi stessi e al prossimo parleremo ampiamente, so!!ermandoci sul
dono della scienza.
?om'attiamo con le armi della carit*, anc%e quando il Signore si nasconde, assente,
peggio ancora, sem'ra c%e ci respinga lontano da s<. Preg%iamo col salmista4 anc%e 2
se doessi camminare in una alle oscura, / non temerei alcun male, perc%< tu sei con
me. / )l tuo 'astone e il tuo incastro / mi danno sicurezza 3 VSal -0 #--$, .W. Viiamo
i !rutti dello Spirito con noi stessi e nei rapporti col nostro prossimo. )l discorso sui
!rutti dello Spirito molto ampio e molto pratico. Per non dilungarci lo a!!ronteremo a
parte.
A#tre armi
Non solo con le armi delle irt& teologali do''iamo lottare con Dio, ma con le armi
e!!icaci dell"umilt*, della !iducia, della semplicit*, della piccolezza, dell"a''andono.
Sono armi a cui Dio non puC resistere4 2 Dio resiste ai super'i; d* inece la sua grazia
agli umili 3 #, Pt @,@$. I come se Dio !osse calamitato dall"um7lt*. )l tutto c%e Dio
non troa ostacoli nella creatura c%e si ritiene un nulla dinanzi a lui; la pienezza c%e
Dio come risucc%iata dal uoto c%e l"umile, con l"aiuto dello Spirito, realizza in s<.
Nell"esperienza di Dio sempre il pi& de'ole c%e ince, come dimostrato nella lotta
!ra Dio e 6iaco''e. 6iaco''e si riconosce il pi& de'ole, perc%< uole a tutti i costi
essere 'enedetto da Dio. Esce malconcio, zoppicante dalla lotta con Dio, ma
ittorioso.
Anc%e noi, i pi& de'oli, saremo ittoriosi se com'attiamo con le armi della !ede, della
speranza, della carit*; con le armi dell"umilt*, della semplicit*, della piccolezza,
dell"a''andono e, come ora diremo, della preg%iera.
I di !ondamentale importanza amare la nostra piccolezza e, come la piccola Teresa,
non olere, a tutti i costi, dientare grandi, non per un complesso di sentimentale
in!antilismo, ma per realizzare l"insegnamento di 6es&4 2 Se non... dienterete come
'am'ini, non entrerete nel regno dei cieli 3 #+t ,9,0$, cio senza pretese, poeri in
spirito, perciC a''andonati completamente nelle mani di Dio.
)l regno dei cieli prima di tutto la scoperta di ?risto, la ita di unione con lui.
D-
?os(, c%i 2 piccolo 3 il 2 pi& grande nel regno dei cieli 3 #+t ,9,.$, ossia , in
realt*, il pi& adulto, il pi& maturo... della maturit* di Dio, al quale !a il pi& ampio
spazio nella sua anima e nella sua ita. Essere piccoli8... Essere pieni di Dio8
Non c" posto nel regno di Dio per c%i si ritiene adulto, autosu!!iciente, per c%i pieno
di s< e non lascia spazio a Dio, per c%i super'o, egoista, presuntuoso, orgoglioso4 2
Dio resiste ai super'i, ma d* la sua grazia agli umili 3 #Pro 0,0.$ o, come %a pregato la
Vergine4 2 Fa disperso i super'i nei pensieri del loro cuore..., %a innalzato gli umili 3
#Ac ,,@,/@-$.
I# Si)$ore 1 i# mio pastore...
Aa preg%iera pi& spontanea della persona umile, semplice, !iduciosa, c%e ie
l"a''andono in Dio, mi sem'ra il !amoso salmo -0 #--$. Viere questo salmo
colmare la nostra de'olezza con la !orza di Dio4 lui il mio pastore, non posso temere
pi& nulla nella mia ita. 2 )l Signore il mio pastore4 / non manco di nulla; / su pascoli
er'osi mi !a riposare, / ad acque tranquille mi conduce. / +i rin!ranca, mi guida per il
giusto cammino, / per amore del suo nome.
Se doessi camminare in una alle oscura, / non temerei alcun male, perc%< tu sei con
me. / )l tuo 'astone e il tuo incastro / mi danno sicurezza.
Daanti a me tu prepari una mensa / sotto gli occ%i dei miei nemici; / cospargi di olio
il mio capo. / )l mio calice tra'occa. / =elicit* e grazia mi saranno compagne / tutti i
giorni della mia ita, / e a'iterC nella casa del Signore per lung%issimi anni 3.
Dicea il !iloso!o F. 5ergson4 2 Ae centinaia di li'ri c%e %o letto non mi %anno
procurato tanta luce e con!orto come questi ersetti del salmo --4 2 )l Signore il mio
pastore, non manco di nulla...; anc%e se doessi camminare in una alle oscura, / non
temerei alcun male perc%< tu sei con me... 3.
Ricordo anc%e la 'ella poesia di F. NeSman, ispirata al salmo --4 2 ?onducimi, luce
gentile, nell"oscurit* c%e mi circonda, conducimi8 Aa notte oscura e io sono lontano
dal !ocolare..., conducimi8 3.
)l salmo costruito su due immagini, am'edue in un clima di intimit* e grande
!amiliarit*4 l"immagine del pastore e delle sue pecore; l"immagine dell"ospite e dei suoi
commensali. Spontaneamente ediamo la realizzazione delle immagini di questo
salmo in ?risto 6es&4 2 )o sono il 'uon pastore; il 'uon pastore o!!re la ita per le
pecore 3 #6 ,1,,,$. 2 Ae pecore lo seguono, perc%< conoscono la sua oce 3 #6
,1,.$. E ancora, per l"ospitalit*4 2 Aa mia carne ero ci'o e il mio sangue era
'eanda. ?%i mangia la mia carne e 'ee il mio sangue dimora in me ed io in lui 3 #6
D,@@/@D$.
A"a!!ermazione c%e caratterizza il salmo -- posta anc%e materialmente al centro4 2
Tu sei con me 3 #. .$. Nasce spontaneo un senso di sicurezza, quindi di !iducia, anc%e
se il cammino aiene nelle tene're4 2 )l Signore mia luce e mia salezza, di c%i arC
paura: 3 VSal -E #-D$, ,W.
=ra le tante attri'uzioni in rapporto alla ita c%e %a auto questo salmo, pre!erisco
quella c%e lo presenta come il canto di addio a Sion e al suo santuario da parte di un
pellegrino c%e, dopo aer goduto la !elicit* di stare nella casa del Signore, di
partecipare alle liturgie sZlenni del tempio, ritorna al suo illaggio e implora la
protezione diina per il iaggio di ritorno; sente nostalgia della casa del Signore e
sospira di ritornari un giorno a dimorari per sempre4 2 )l Signore il mio pastore...
D0
Se doessi camminare in una alle oscura... tu sei con me... A'iterC nella casa del
Signore per lung%issimi anni 3 #. ,...D$.
Per questo, ricordate il 'el salmo ,-, #,-1$, oe si rappresenta il pellegrino c%e lascia
6erusalemme e riolge un ultimo sguardo alla santa citt* e al tempio, posti in alto4 2
Alzo gli occ%i erso i monti4 / da doe mi err* l"aiuto: / )l mio aiuto iene dal
Signore / c%e %a !atto cielo e terra. / Non lascer* acillare il tuo piede / non si
addormenter* il tuo custode / ... il Signore come om'ra c%e ti copre / e sta alla tua
destra. / Di giorno non ti colpir* il sole, / n< la luna di notte. N )l Signore ti protegger*
da ogni male / egli protegger* la tua ita. / )l Signore eglier* su di te, quando esci e
quando entri, / da ora e per sempre 3 VSal ,-, #,-1$, ,/0.@/9W.
Ad ogni modo, il pellegrino del salmo -- la !igura em'lematica dell"anima di c%i !a
un"esperienza pro!onda d"intimit* e dice con commossa coninzione4 2 )l Signore
con me 3 #. .$. Aa preg%iera di intimit*, ripetuta ogni giorno, dienta preg%iera di
continuit*4 !a di tutta la ita un atto di carit*. Si realizza l"a!!ermazione di 6ioanni4 2
Dio carit*, c%i cammina nella carit* cammina in Dio e Dio in lui... Noi a''iamo rico/
nosciuto e creduto all"amore c%e Dio %a per noi8... 3 #, 6 .,,D$.
Aa memoria dell"intimit* col Signore radice della !iducia nel presente e della
speranza per il !uturo. Veramente 2 il Signore il mio pastore; non manco di nulla... 3
n< nel passato, se sono stato una sua docile pecorella, n< nel presente, n< nel !uturo. )
pascoli, ai quali mi conduce, non sono quelli della steppa, 'ruciati dal sole
incandescente #c%iara allusione alle esperienze umane senza Dio$, doe ag%erei senza
troare un ruscello, un pozzo, dell"er'a !resca; ma per luog%i segreti, per piste sicure, il
pastore mi conduce ai pascoli doe l"er'a e l"acqua sono a''ondanti..., doe posso
riposare sereno e soddis!atto #c%iara immagine dell"esperienza d"intimit* con Dio$.
Sono 2 acque tranquille 3, acque di riposo, quelle di Dio, ossia di 2 pace 34 il riposo
sa''atico c%e ricolma il cuore di pace, di serenit*, di sicurezza, anticipazione del
riposo eterno nella casa del Padre.
)l 2 giusto cammino 3 sono i 2 sentieri della giustizia 3 c%e conducono diritto alla
mta, alla salezza, alla santit* e tutto questo, dice Paolo, 2 a lode della sua gloria 3
#E! ,,,-$ ossia del suo amore gratuito, del suo disegno d"amore per ognuno di noi, c%e
si realizza nella nostra salezza e santit*.
Ne##'i$timit4...
)l dialogo del Salmo si !a pi& intimo e personale con l"uso dell"2 io 3/2 tu 34 2 Se anc%e
andassi per una alle oscura, non temerei alcun male, perc%< tu sei con me... 3.
)l gregge procede nel suo cammino in una gola rocciosa, immersa in un"oscurit*
pro!onda, oe si aerte, inisi'ile, ma reale, la presenza del pericolo. )l termine
e'raico 2 salmaSet 3 racc%iude la parola 2 morte 3 #maSet$ al superlatio4 una
densa tene'ra, una alle in!ernale...4 potremmo dire4 2 Se anc%e doessi passare per le
tene're dell"in!erno non temerei alcun male, perc%< tu sei con me8... 3.
)l pastore procede sicuro e c%i lo segue a!!ronta con serenit* e sicurezza tutti i pericoli
e le tempeste della ita a !ianco del pastore4 2 Non temere4 io sono con te 3 #6en
-D,-.$; ,"2 Emmanuele4 Dio con noi 3 #+t ,,-0$. Ed ecco i due sim'oli della
sicurezza4 2 )l tuo 'astone e il tuo incastro 34 il 'astone come arma di di!esa contro i
lupi e le 'estie !eroci; il incastro come segno di guida sicura per le pecore.
D.
)l iaggio del pastore e del suo gregge erso una mta sicura4 erso una tenda
ospitale, oe si arrestano le tene're male!ic%e, oe 'rilla la luce. Al centro della tenda
ospitale c" una stuoia distesa per terra, con la mensa im'andita, secondo le premure
caratteristic%e dell"ospitalit* orientale, tipica dei nomadi, dei 'eduini4 2 Daanti a me
tu prepari una mensa... 3 #. @$ e l"ospitalit* caratterizzata da due atti suggestii4
l"unzione e la coppa4 2 ?ospargi di olio il mio capo. / )l mio calice tra'occa 3 #. @$.
A"unzione con olio pro!umato aiene prima c%e l"initato si sieda a mensa. A"olio d*
!orza, si usa per gli atleti, toni!ica i muscoli; l"olio medicinale, protegge la pelle;
sim'olo di pace, di gioia, di splendore. Aa coppa tra'occante, sim'olo di pienezza...
Aa sete totalmente estinta; l"anima pienamente soddis!atta e in pace.
?" una presenza importuna c%e perC d* ancor pi& risalto all"atmos!era di serenit* e di
gioia c%e si creata nella tenda ospitale4 2 ... sotto gli occ%i dei miei nemici... 3 #. @$,
c%e si aggirano impotenti intorno alla tenda. ?%i segue ?risto sotto la protezione
diretta di Dio4 2 Buanto preziosa la tua grazia, o Dio8 / Si ri!ugiano gli uomini
all"om'ra delle tue ali / si saziano dell"a''ondanza della tua casa / e li disseti al
torrente delle tue delizie 3 VSal 0D #0@$, 9/>W.
Di!atti nell"ultimo ersetto del salmo la tenda ospitale dienta sim'olo della sacra
tenda dell"alleanza4 2 la casa del Signore 3 #. D$. ?%i %a seguito Dio, guidato alla
casa del Signore da due irt& di Dio personi!icate4 =elicit* e 6razia mi saranno
compagne. Veramente l"amore di Dio non conosce soste, !edele, attento, !orte,
proprio come lo il pastore col suo gregge4 un amore c%e ci accompagna, se ci
a''andoniamo a lui, in ogni istante della nostra ita.
Ed ecco il sospiro e la decisione dell"orante, c%e deono essere la nostra stessa
decisione4 2 A'iterC nella casa del Signore per lung%issimi anni 3 #. D$, ossia per tutta
la mia ita..., per sempre. E" la gioia dell"anima c%e %a incontrato Dio e %a !atto
l"esperienza del suo amore. I un c%iaro inito a perseerare nella preg%iera d"intimit*,
nella contemplazione4 2 Kna sola cosa %o c%iesto al Signore / questa sola io cerco4 /
a'itare nella casa di Dio / tutti i giorni della mia ita / per gustare la dol cezza di Dio /
e ammirare il suo santuario / ... Di te %a detto il mio cuore4 2 ?ercate il suo olto 3; / il
tuo olto io cerco, o Signore8 3 VSal -E #-D$, ..9W.
L'arma (e##a pre)2iera
Dopo aer scelto per la lotta con Dio le armi delle irt& teologali e le armi dell"umilt*,
della !iducia, della semplicit*, della piccolezza, dell"a''andono %o ancora un"arma
e!!icacissima c%e de''o sempre usare, quella della preg%iera assidua. I l"onnipotenza
di Dio nelle mie mani.
Scrie Paolo nella lettera ai ?olossesi4 2 Vi saluta Epa!ra, sero di ?risto 6es&, c%e
dei ostri, il quale non cessa di lottare per oi nelle sue preg%iere, perc%< siate saldi,
per!etti e aderenti a tutti i oleri di Dio 3 #?ol .,,-$.
Ricordiamo la promessa insistente di 6es&4 2 Bualunque cosa c%iederete nel nome
mio #ossia nella persona di ?risto glorioso Gsempre io ad intercedere per noiH presso
il Padre / c!. E' E,-@$, la !arC, perc%< il Padre sia glori!icato nel =iglio #cos( il Padre
mani!esta, tramite ?risto, il suo potente amore santi!icante$. Se mi c%iederete qualc%e
cosa nel mio nome io la !arC 3 #6 ,.,,0,.$.... 2 =inora non aete c%iesto nulla nel
mio nome. ?%iedete e otterrete, perc%< la ostra gioia sia piena 3 #6 ,D,-.$...
D@
2 Aa nostra comunione col Padre e col =iglio suo 6es& ?risto. Bueste cose i
scriiamo perc%< la ostra gioia sia per!etta 3 #, 6 ,,0/.$. )l Vangelo lieta noella
per c%i lo annuncia e per c%i lo accoglie. E c%e cosa il nostro cuore sospira pi& della
gioia, della !elicit*: Ne conosciamo il segreto4 la comunione col Padre, col =iglio e di
conseguenza con lo Spirito, comunione d"amore c%e %a la sua !onte nella preg%iera
d"intimit*.
Paolo, nella prima lettera ai ?orinzi, cos( parla della !ortezza cristiana4 2 Non sapete
c%e nelle corse, allo stadio, tutti corrono; ma uno solo conquista il premio: ?orrete
anc%e oi in modo da conquistarlo 3 #, ?or >,-.$. Paolo sta parlando delle carni
immolate agli idoli e come sia lecito ai cristiani mangiarle, poic%< nessun idolo esiste
ma solo Dio; tuttaia, se l"uso di questo diritto scandalizza i cristiani de'oli, allora i
cristiani !orti, per carit*, sacri!ic%ino i loro diritti, proprio come gli atleti si priano di
tutto per conquistare il premio4 2 Jgni atleta temperante in tutto; essi lo !anno per
ottenere una corona corrutti'ile, noi inece una incorrutti'ile 3 #, ?or >,-@$.
E presenta il suo esempio personale4 2 )o dunque corro, ma non come c%i senza
mta; !accio il pugilato, ma non come c%i 'atte l"aria, anzi tratto duramente il mio
corpo e lo tengo soggetto, perc%< non succeda c%e, dopo aer predicato agli altri,
enga io stesso squali!icato 3 #, ?or >,-D/-E$.
I# &ora))io (e##e s&e#te e%a$)e#i&2e
Jccorre !ortezza e coraggio per guidare la nostra ita, in ogni situazione secondo il
Vangelo e le esigenze della carit*, nei contrasti, nelle incomprensioni, nei malintesi.
Ae scelte eangelic%e sono spesso ardue e superiori alle normali !orze umane. Da qui
la necessit* c%e interenga la !ortezza dello Spirito4 2 Amate i ostri nemici, !ate del
'ene a coloro c%e i odiano, 'enedite coloro c%e i maledicono, pregate per coloro c%e
i maltrattano #anc%e temporaneamente$... e sarete !igli dell"Altissimo; perc%< egli
'eneolo erso gli ingrati e i malagi. Siate misericordiosi come misericordioso il
Padre ostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e i sar* perdonato; date e i sar* dato; una misura pigiata,
scossa e tra'occante i sar* ersata nel grem'o #per accogliere il grano l"orientale
sollea i lem'i del proprio estito$ perc%< con la misura con cui misurate, sar*
misurato a oi in cam'io 3 #Ac D,-E/-9.0@/09$.
Jccorre il coraggio delle scelte eangelic%e, senza 'adare se tu %ai ragione e gli altri
%anno torto. Tante olte se ascolti la ragione impossi'ile !are una scelta di !ede.
Secondo la ragione ?risto non doea andare in croce.
?os(, occorre coraggio per non serire due padroni4 2 Non potete serire Dio e il
denaro 3 #+t D,-.$; necessario aere !orza e coraggio per assumere nella propria ita
uno stile di rinuncia, scegliendo quello c%e meno piace, come ci esorta igorosamente
s. 6ioanni della ?roce, per morti!icare il nostro egoismo, ostacolo principale al
trion!o in noi dell"amore di Dio.
Dice 6es&4 2 Se qualcuno uole enire dietro a me; rinneg%i se stesso, prenda la sua
croce e mi segua. Perc%< c%i orr* salare la propria ita #accumulando 'eni, sod/
dis!acendo il proprio io$, la perder*; ma c%i perder* la propria ita per causa mia
#rinunciando a tutto per mio amore$, la troer* 3 #+t ,D,-./-@$. ?ome di!!icile !ar
morire in noi l"uomo ecc%io, per nascere a ?risto8 ?ome spesso ri!uggiamo da questa
DD
esperienza di morte per la ita8 ?ome necessaria la !ortezza c%e iene dallo Spirito8
Aa !ortezza c%e ci !a accettare la croce come amore8
Se noi ci diamo alla !uga, non ogliamo morire al nostro egoismo, per iere la ita di
?risto, siamo degli stolti anc%e umanamente parlando. I ero c%e pagare il prezzo
della croce costa, morire al nostro egoismo costa, ma quale gioia e pace in cuore, se
accettiamo di iere questa dura esperienza8 Se inece rimaniamo prigionieri del
nostro 2 io 3, so!!riamo molto di pi&, siamo dei poeri in!elici e rendiamo in!elici
anc%e le persone c%e ci circondano.
?ome ero c%e se ogliamo salare la nostra ita #con le esigenze dell"egoismo$ la
perdiamo; se inece perdiamo la nostra ita per amore di 6es& #accettando l"e/
sperienza della croce, scegliendo la rinuncia ai nostri izi e capricci, per amore, come
stile di ita$ la saliamo8 Si racconta nella ita di s. =rancesco c%e, un giorno, all"inizio
della sua conersione, non sapendo ancora co,me realizzare la ita di per!ezione alla
quale si sentia c%iamato, entrC per pregare nella c%iesa di S. +aria degli Angeli. Si
staa cele'rando la messa e il sacerdote leggea il angelo di +atteo, oe 6es& dice ai
suoi apostoli4 2 Non procuratei n< oro, n< argento, n< moneta di rame nelle ostre
cinture, n< 'isaccia da iaggio, n< due tunic%e, n< sandali, n< 'astone, perc%< l"operaio
%a diritto al suo nutrimento 3 #+t ,1,>/,1$ 2 6ratuitamente aete riceuto,
gratuitamente date 3 #+t ,1,9$. Kdite queste parole, esultante di Spirito Santo,
=rancesco esclamC4 2 Buesto oglio, questo c%iedo, questo 'ramo di !are con tutto il
cuore 3... E sappiamo come =rancesco scelse madonna Poert* come sposa della sua
ita.
Splendido esempio di c%iarezza interiore, seguita da una scelta di ita altrettanto
c%iara e decisa. Per molti cristiani, molti religiosi e suore ale inece il rimproero c%e
!a Dio al suo popolo per 'occa per pro!eta Jsea4 2 )l ostro amore come una nu'e
del mattino #c%e presto si dissole$, come la rugiada c%e, all"al'a, sanisce 3 #JsD,.$.
Mi %a$ter> (e##e mie (e*o#e//e...
Di !ronte alle tante proe e so!!erenze della ita esperimentiamo come a''iamo
'isogno del dono della !ortezza dello Spirito, per non perderci d"animo, per non
scoraggiarci, per non cadere nell"inerzia, nella pigrizia spirituale4 2 tanto..., tutto
inutile8 3.
I il momento allora di ripetere la preg%iera del salmista4 2 )n te mi ri!ugio, Signore, /
c%"io non resti con!uso in eterno. / Ai'erami, di!endimi per la tua giustizia, / porgimi
ascolto e salami. / Sii per me rupe di di!esa, / 'aluardo inaccessi'ile, / perc%< tu sei
mio ri!ugio e mia salezza... / Sei tu, Signore, la mia speranza, / la mia !iducia !in
dalla mia gioinezza. / Su di te mi appoggiai !in dal grem'o materno, / dal seno di mia
madre tu sei il mio sostegno; / a te la mia lode senza !ine... / E ora, nella ecc%iaia e
nelle canizie, / Dio, non a''andonarmi... / Allora ti renderC grazie sull"arpa, / per la
tua !edelt*, o mio Dio; / ti canterC sulla cetra, o Santo d")sraele VSal E, #E1$, ,/0.@/
D.,9.--W.
Ripetiamo con Paolo4 2 Tutto posso in colui c%e mi d* !orza 3 #=il .,,0$; 2 Buando
sono de'ole, allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,,1$.
Paolo giunse ad esperimentare in modo esasperato la sua estrema dedolezza4 2 Perc%<
non montassi in super'ia per la grandezza delle rielazioni, mi stata messa una spina
nella carne, un iniato di satana incaricato di sc%ia!!eggiarmi... A causa di questo, per
DE
'en tre olte, %o pregato il Signore c%e l"allontanasse da me. Ed egli mi %a detto4 Ti
'asta la mia grazia4 la mia potenza in!atti si mani!esta pienamente nella de'olezza 3.
Ed ecco la conclusione dell"Apostolo c%e ale tanto anc%e per noi4 2 +i anterC quindi
'en olentieri delle mie de'olezze, perc%< dimori in me la potenza di ?risto... quando
sono de'ole, allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,E/,1$. Diciamo con pro!onda
coninzione e umilt*4 2 Tu solus Sanctus, Tu solus Dominus, Tu solus Altissimus,
)esu ?%riste8 3.
I consolante c%e non sia la nostra !orza, a'ilit* a renderci santi, ma la nostra
de'olezza, la nostra poert*; sono i luog%i teologici per accogliere la !orza di ?risto, la
potenza santi!icatrice dello Spirito.
?omprendiamo come l"unica grandezza dinanzi a Dio la nostra piccolezza4 2 Se non
dienterete come 'am'ini non entrerete nel regno dei cieli 3 #+t ,9,0$. Buante olte ci
lamentiamo anc%e noi come Sion4 2 )l Signore mi %a a''andonato, il Signore mi %a
dimenticato8 3 e Dio, in!initamente paziente, ci risponde4 2 Si dimentica !orse una
donna del suo 'am'ino, cos( da non commuoersi per il !iglio del suo seno: Anc%e se
ci !osse una donna c%e si dimenticasse, io inece non ti dimentic%erC mai. Ecco ti %o
disegnato sulle palme delle mie mani... 3 #)s .>,,./,D$.
Assumiamo allora l"atteggiamento di a''andono totale e con!idente del salmista4 2 )o
sono tranquillo e sereno / come 'im'o sezzato in 'raccio a sua madre, / come 'im'o
sezzato l"anima mia. / Speri )sraele nel Signore / ora e sempre 3 VSalmo ,0, #,01$,
-/0W. 2 )n te con!ido e in pace mi addormento 3 #Aiturgia della compieta$.
La *eatitu(i$e (e##a )iusti/ia
Al dono della !ortezza corrisponde la 'eatitudine della giustizia4 2 5eati quelli c%e
%anno !ame e sete di giustizia, perc%< saranno saziati 3 #+t @,D$.
2 Aer !ame e sete 3 esprime nella Scrittura l"intensit* del desiderio, il 'ramare
qualcosa o qualcuno con tutte le !orze.
Tutti conosciamo l"inizio dei due splendidi salmi .- e D-4 2 ?ome la cera anela ai
corsi d"acqua, / cos( l"anima mia anela a te, o Dio. / A"anima mia %a sete di Dio, del
Dio iente4 / quando errC e edrC il olto di Dio: VSal .- #.,$ -/0W; 2 J Dio, tu sei il
mio Dio, all"aurora ti cerco, / di te %a sete l"anima mia, / a te anela la mia carne, / come
terra deserta, / arida, senz"acqua 3 VSal D0 #D-$, -W. Aa giustizia in Dio il suo amore
c%e giusti!ica.
Aa !ame e la sete di Dio la 'rama di Dio, il desiderio ardente della sua giustizia, di
!are la sua olont*, di esperimentare la sua grazia, la sua 'ont*, la sua misericordia.
Sono realt* diine c%e si sono mani!estate personalmente in ?risto 6es&. PerciC sono
'eati coloro c%e %anno !ame e sete di 6es&, perc%< saranno saziati. 6es& sar* la loro
!orza4 2 Tutto posso in ?olui c%e la mia !orza 3 #=il .,,0$, come gi* a lungo a''iamo
spiegato; 2 Buando sono de'ole, allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,,1$, della !ortezza
di ?risto.
D9
VIII.
LA PIETA? E IL DONO DELLA PIETA
A"apostolo Pietro e''e a 6ia!!a la isione della grande
toaglia calata dal cielo sulla terra, nella quale 2 c"era
ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli
del cielo 3 #At ,1,,-$ e sent( l"inito4 2 Alzati, Pietro,
uccidi e mangia8 3 #. ,0$. Pietro non olea mangiare
degli animali immondi, perc%< proi'iti dalla legge; ma
la oce gli disse4 2 ?iC c%e Dio %a puri!icato, tu non
c%iamarlo pi& immondo 3 #. ,@$.
Pietro rimase perplesso sul signi!icato di quella i/
sione; lo cap( in seguito, quando incontrC il centurione
?ornelio c%e, pur essendo pagano, era 2 uomo giusto e
timorato di Dio 3 #. --$, pregaa e !acea molte ele/
mosine.
Dio aea mostrato a Pietro 2 c%e non si dee dire pro!ano e immondo nessun uomo 3
#. -9$; 2 )n erit* sto rendendomi conto c%e Dio non !a pre!erenze di persone; ma c%i
lo teme, a qualunque popolo appartenga, a lui accetto 3 #[. 0./0@$. E, mentre Pietro
parlaa, lo Spirito Santo scese su ?ornelio e su tutti quelli c%e erano con lui in casa e
ascoltaano l"apostolo, tanto c%e Pietro ordinC c%e !ossero 'attezzati.
Buesto episodio degli Atti degli Apostoli proa all"eidenza l"a!!ermazione di 6es&4 lo
Spirito come il ento, massimamente li'ero4 2 Ne senti la oce, ma non sai di doe
iene e doe a 3 #6 0,9$; lo Spirito puC e!!ondere i suoi doni anc%e sui pagani.
?iC c%e aenuto nella primitia ?%iesa, si ripete in tutti i tempi e anc%e nei nostri
tempi.
Io ti amo terri*i#me$te...
Vi presento una preg%iera troata sul corpo di un soldato americano, ucciso durante lo
s'arco nell"A!rica del Nord, nella seconda guerra mondiale.
Ascoltami, o Dio8
=ino a oggi non t"aeo mai parlato ma ora desidero dirti4
2 Come ti va? 3 Ascoltami, o Dio4 m"aeano detto c%e tu non esistei
e, come un idiota, io ci aeo creduto.
+a l"altra sera, dal !ondo della 'uca d"una 'om'a, %o eduto il tuo cielo.
All"improiso, mi son reso conto c%e m"aeano detto una menzogna.
Se mi !ossi preso la 'riga di guardar 'ene le cose c%e %ai !atto tu,
arei capito s&'ito c%e quei tali si ri!iutaano di c%iamare gatto un gatto. )o mi c%iedo,
o Dio, se tu acconsentiresti a stringermi la mano e tuttaia %o la sensazione c%e tu
comprenderai... Strano c%e sia stato necessario c%"io enissi in questo posto d"in!erno
per aere il tempo di edere il tuo olto.
)o ti amo terri'ilmente, ecco quello c%e oglio c%e tu sappia.
?i sar* ora una 'attaglia spaentosa.
?%iss*: PuC darsi c%"io arrii da te questa sera stessa.
Non siamo stati 'uoni compagni !ino ad ora ed io mi domando,
D>
mio Dio, se tu m"aspetterai sulla porta. 6uarda, ecco c%e piango8
Proprio io, mettermi a !rignare8 A%, se ti aessi conosciuto prima... Andiamo, 'isogna
c%"io parta.
?%e cosa 'u!!a4 dopo c%e t"%o incontrato non %o pi& paura di morire.
Arriederci8
Rileate l"azione dei doni dello Spirito4 la piet* in quel con!idenziale riolgersi a Dio4
2 ?ome ti a: 3; la scienza4 2 Dal !ondo della 'uca d"una 'om'a %o eduto il tuo cielo
3 e ancora4 2 Buei tali si ri!iutaano di c%iamare gatto un gatto 3. )l dono della piet*4 2
)o mi c%iedo, o Dio, se tu acconsentiresti a stringermi la mano 3 e ancora il dono della
scienza4 doeo enire 2 in questo posto d"in!erno 3, per 2 edere il tuo olto 3. Ecco
il culmine del dono della piet*4 2 )o ti amo terri'ilmente...; mi domando... se tu
m"aspetterai alla porta; ... guarda, ecco c%e piango8 ...; A%, se ti aessi conosciuto
prima; ... dopo c%e t"%o incontrato non %o pi& paura di morire. Arriederci8 3.
Piet4 e e(e#t4
Salendo 2 le ascensioni del cuore 3 come dice s. Agostino siamo giunti al dono della
piet*.
Prima di procedere, diamo una sguardo al cammino percorso.
)l dono del santo timore di Dio ci guarisce dalla super'ia e ci in!onde l"umilt* e
l"amorosa !iducia in Dio. )l dono della !ortezza ci guarisce dalla pigrizia spirituale e ci
rende !orti della !ortezza di Dio; ci in!onde il coraggio e la perseeranza nel tendere
alla santit*.
)l dono della piet* guarisce il nostro cuore da ogni !orma di durezza e ci apre alla
'ont* e alla tenerezza erso Dio e erso i !ratelli.
Nella 5i''ia la piet* #in e'raico4 %es<d, in greco eus<'eia$ %a un signi!icato molto pi&
ampio di quello c%e intendiamo noi, oggi. Per noi, moderni, la piet* la !edelt* ai
doeri religiosi e si riduce spesso ai semplici esercizi di piet*.
Nella 5i''ia col termine piet* #%es<d$ si intende parlare della 'ont*, dell"aiuto, della
!edelt* c%e uniscono !ra loro i mem'ri di una !amiglia, gli amici, gli alleati. Ecco
perc%< al termine 2 %es<d 3 #piet*/'ont*$ si unisce spesso il termine 2 em<t 3 #!edelt*$.
Aa piet*, per essere era 'ont*, non dee stancarsi mai di capire, di perdonare, di
aiutare, ossia di essere !edele.
A"esempio pi& per!etto della era piet*, quindi di 'ont* e !edelt*, Dio stesso riguardo
all"uomo, tanto spesso in!edele e cattio. Di!atti Dio, passando dinanzi a +os,
proclama4 2 )l Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all"ira e ricco di
grazia e di !edelt*, c%e consera il suo !aore per mille generazioni, c%e perdona la
colpa, la trasgressione e il peccato...8 +os si curC in !retta !ino a terra e si prostrC.
Disse4 Se %o troato grazia ai tuoi occ%i, mio Signore, c%e il Signore cammini in
mezzo a noi. S(, un popolo di dura cerice #la durezza della mente, del cuore
proprio il contrario della piet*$, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato4 !a" di
noi la tua eredit* 3 #Es 0.,D/>$.
Vi (ar> u$ &uore $uo%o...
Aa piet* diina e umana, come espressione di 'ont*, misericordia, perdono, si
mani!estata per!ettamente in ?risto 6es&, tanto c%e Paolo scrie a Timoteo4 2 Do'/
E1
'iamo con!essare c%e grande il mistero della piet* #ossia il mistero di ?risto$. Egli si
mani!estC nella carne, !u giusti!icato nello Spirito #mediante la risurrezione$, appare
agli angeli, !u annunziato ai pagani, !u creduto nel mondo, !u assunto nella gloria 3 #,
Tm 0,,D$. Partecipando al 2 mistero della piet* 3 c%e ?risto, mediante il dono della
piet* dello Spirito, si realizza in noi quella 'ont* e tenerezza del cuore c%e dissole
ogni durezza, ci !a esperimentare la tenerezza paterna di Dio, la tenerezza di ?risto e
dello Spirito; la nostra tenerezza !iliale col Padre, quella sponsale col ?risto e il
rispetto, la 'ont*, la tenerezza erso tutti gli uomini.
2 Jgni dono per!etto / scrie s. 6iacomo / iene dall"alto e discende dal Padre della
luce 3 #6c ,,,E$. Aa piet* c%e scioglie la durezza del cuore dell"uomo un ri!lesso
della 'ont* e della tenerezza di Dio, l"impronta lasciata in noi dal Ver'o eterno di
Dio, per mezzo del quale 2 tutto stato !atto 3 #6 ,,0$, perc%< l"uomo esperimenti, in
qualc%e modo, la sua dolcezza di !iglio nel rapporto con Dio/Padre e la sua tenerezza
!raterna erso tutte le creature, gli uomini in particolare, come aenne
meraigliosamente per s. =rancespo.
Buesta piet* c%e si esperimenta nella tenerezza, nella 'ont* un"esigenza originaria
del cuore umano, anc%e se l"egoismo, col peccato, %a !atto prealere nell"uomo gli
istinti aggressii di possesso, di piacere, di s!ruttamento della 'estia, oppure la !redda
razionalit*, il calcolo spietato, c%e c%iude il cuore dinanzi a Dio, dinanzi all"uomo e lo
indurisce. I la sclerocardia #durezza di cuore$ c%e tante olte Dio rimproera agli
)sraeliti4 gente dal cuore duro e dalla dura cerice4 il loro non un cuore di carne, ma
un cuore di pietra #c!. Ez ,,,,>; 0D,-D$.
Buesto il miracolo c%e opera lo Spirito Santo, donatoci dal cuore tra!itto di ?risto in
croce. )l ?uore di ?risto, !ra tante meraiglie, ci mostra come dee essere il nostro
cuore, ... come il suo4 6es& mite ed umile di cuore donaci il tuo cuore. ?os( si realizza
in noi il 2 mistero della piet* 3. Da tutto questo intuiamo come prezioso il dono della
piet*.
La piet4, %irt9 uma$a
Aa piet*, anc%e solo come irt& umana, rende l"uomo pi& umano. Kn uomo dal cuore
duro, incapace di sentimenti di rispetto, di 'ont*, di commozione, di compassione
erso un suo simile disumano; un uomo incapace di sentimenti di rispetto, di amore,
di enerazione erso un Essere a lui superiore, ossia Dio, un grande senturato.
Aa piet*, come irt&, include alcune doti umane, molto preziose nei rapporti !ra gli
uomini e oggigiorno spesso trascurate e anc%e disprezzate, ad es. il rispetto i
cendeole, il 'uon gar'o, la 'uona educazione, la !inezza nel parlare, nell"agire, nel
preenire; l"ascoltare con pazienza, con simpatia; la discrezione nella parola e nell"a/
zione, la modestia; il ri!uggire da ogni olgarit*; il rispetto della puntualit*; la !edelt*
agli impegni assunti, alla parola data4 tutte irt& c%e rendono !acile e gradeole il
iere insieme, !anno piacere e rendono ama'ile una persona. 6iustamente Paolo
scrie a Timoteo4 2 Aa piet* utile a tutto; porta con s< le promesse della ita presente
e quelle della ita !utura 3 #, Tm .,9$.
Nella 5i''ia messa particolarmente in rilieo la piet* !iliale, come rispetto pieno di
amore erso i genitori, come 'ont*, comprensione, aiuto, o''edienza, !edelt*. E il
primo dei comandamenti c%e riguardano il prossimo4 2 Jnora tuo padre e tua madre,
E,
come il Signore Dio tuo ti %a comandato, perc%< la tua ita sia lunga e tu sii !elice nel
paese c%e il Signore tuo Dio ti d* 3 #Es @,,D$.
Nella 6enesi leggiamo c%e 6iaco''e, ormai icino alla morte, c%iama il !iglio
6iuseppe e gli dice4 2 Se %o troato grazia agli occ%i tuoi, metti la mano sotto la mia
coscia #era una !orma molto solenne di giuramento, perc%< l"uomo i impegnaa la sua
irilit*$ e usa con me 'ont* e !edelt* #ossia la Q pietas " L %esed/emet$; di grazia, non
seppellirmi in Egitto 3. 6li !a promettere c%e lo seppellir* nella terra di ?anaan, nella
caerna di +acpela, doe erano gi* stati sepolti A'ramo e Sara; )sacco e Re'ecca; la
sposa di 6iaco''e, Aia. 6iuseppe giura di !are in tutto la olont* del padre #c!. 6en
.E,->/0,$.
Nei Proer'i detto4 2 =iglio mio, ... 'ont* e !edelt* #%esed/emet$ non ti a''andonino;
l<gale intorno al tuo collo, scriile sulla taola del tuo cuore 3 #Pro 0,,.0$. E ancora4 2
Anc%"io sono stato un !iglio per mio padre, tenero e caro agli occ%i di mia madre 3
#Pro .,0$, ossia pieno di piet* !iliale.
Esempi meraigliosi di piet* !amiliare sono due splendidi li'retti della Scrittura4
quello di To'ia per la piet* specialmente !iliale e quello di Rut% per il rispetto, la
!edelt* e l"amore eccezionale di questa donna moa'ita erso la suocera Noemi.
Dalla cerc%ia !amiliare, la piet* si estende agli amici. Kn esempio commoente di
amicizia !edele quello di 6ionata e Daide #c!. , Sam -1$. Aa piet* si estende anc%e
ai rapporti tra i popoli, garantendo la !edelt* ai patti, la lealt*, l"aiuto reciproco, come
aiene !ra A'imelec% e A'ramo4 2 Dio con te in quanto !ai. E''ene, giurami qui,
per Dio, c%e tu non ingannerai n< me n< i miei !igli n< i miei discendenti; come io %o
agito amic%eolmente con te, cos( tu agirai con me e col paese nel quale sei !orestiero
3. Risponde A'ramo4 2 )o lo giuro 3 #6en -,, --/-.$.
Nessun rapporto umano autentico e duraturo se non poggia sulla piet*, intesa
'i'licamente come rispetto della parola data, dei patti sottoscritti, come lealt*, aiuto
icendeole, oltre c%e cortesia, 'uon gar'o, ama'ilit*, sincerit*, carit* ecc. Se poi
consideriamo, oltre ai rapporti !ra gli uomini, i giusti rapporti con Dio, comprendiamo
perc%< Paolo scria a Timoteo4 2 Esercitati nella piet*, perc%< l"esercizio !isico utile
a poco, mentre la piet* utile a tutto... 3 #, Tm .,9$.
La piet4 (i Dio
)l legame molto !orte c%e sta'ilisce la piet*, 'i'licamente intesa, !ra gli uomini,
a''iamo detto c%e dono di Dio e ci permette di comprendere il incolo o meglio
l"alleanza c%e Dio stesso %a stretto con gli uomini e in particolare con il suo popolo.
+entre gli uomini %anno troppo spesso un cuore duro, Dio inece misericordioso,
pietoso, non iene mai meno al suo amore, il Dio !edele e perciC salatore e
li'eratore. Solo in questa prospettia si spiega la missione di +os, la rielazione del
nome di Dio nella isione del roeto ardente, la li'erazione del suo popolo dalla
sc%iait& in Egitto #c!. Es 0$. E quando il popolo ien meno all"alleanza, adorando il
itello d"oro, Dio riela la sua piet*, perdonando e rinnoando l"alleanza.
A"esperienza della paternit* di Dio, reale, anc%e se spesso inconscia, stata tipica dei
patriarc%i. Dio cammina con 2 i padri 34 il Dio di A'ramo, di )sacco, di 6iaco''e...
il Dio icino, c%e li assiste come un padre i suoi !igli.
Dio presente in mezzo al suo popolo, c%e esce dall"Egitto e a erso la Terra
promessa; 2 Ya% 34 2 )o sono colui c%e sono 3 #Es 0,,.$, in senso, non statico, ma
E-
dinamico4 sono presente come un padre salatore, li'eratore, come guida del mio
popolo; stringo con lui un"alleanza unica, gli dono una legge c%e lo rende superiore a
tutti gli altri popoli.
Proprio nella concretezza della sua storia e non nella speculazione religiosa )sraele
scopre Dio come padre e si sente scelto come suo popolo4 2 Non lui #Ya%$ il padre
c%e ti %a creato, c%e ti %a !atto e ti %a costituito: 3 #Dt 0-,D$.
+os dice al !araone da parte di Dio4 2 )sraele mio !iglio primogenito. )o ti aeo
detto4 lascia partire mio !iglio, perc%< mi sera8 +a tu %ai ri!iutato di lasciarlo partire.
Ecco io !accio morire il tuo !iglio primogenito 3 #Es .,--/-0$.
) pro!eti appro!ondiscono i rapporti c%e esistono !ra Dio e il popolo di )sraele, gli
o''lig%i di o''edienza, di sottomissione, di rispetto, di amore4 2 )l !iglio onora suo
padre e il sero rispetta il suo padrone / dice il Signore nel pro!eta +alac%ia / se ti
sono padre, do" l"onore c%e mi spetta: 3 #,,D$. Del padre, Dio %a tutta la 'ont*, la
tenerezza, la compassione e il perdono4 2 Tu, Signore, tu sei nostro padre, da sempre ti
c%iami nostro redentore. Perc%<, Signore, ci lasci agare lontano dalle tue ie e lasci
indurire il nostro cuore, cos( c%e non ti tema: 3 #)s D0,,D/,E$. 2 Signore, tu sei nostro
Padre; noi siamo argilla e tu ci dai !orma; tutti noi siamo opera delle tue mani 3 #)s
DD,E$. 2 Non !orse E!raim #)sraele$ un !iglio caro per me, un !anciullo prediletto: 3
#6er 0,,01$.
)l rapporto di Dio col suo popolo talmente !amiliare e intimo c%e esprime non solo
l"amore paterno, ma la tenerezza materna4 2 Si dimentica !orse una donna del suo
'am'ino, cos( da non commuoersi per il !iglio delle sue iscere: Anc%e se una donna
si dimenticasse, io inece non ti dimentic%erC mai. Ecco ti %o disegnato sulle palme
delle mie mani... 3 #)s .>,,@/,D$. 2 ?ome una madre consola un !iglio, cos( io i
consolerC, in 6erusalemme sarete consolati 3 #)s DD,,0$.
Sono testi commoenti; eppure, nell"AT, l"appellatio di padre dato a Dio uno dei
tanti nomi ri!eriti a Dio4 salatore, redentore, re, signore, giudice, creatore...
)l rapporto inoltre sempre !ra Dio e il suo popolo, raramente con le singole persone4
2 Buando )sraele era gioinetto io l"%o amato e dall"Egitto %o c%iamato mio !iglio... ero
per loro come c%i sollea un 'im'o alla sua guancia; mi c%inao su di lui per dargli da
mangiare 3 #Js ,,,,..$. Scena tenerissima, ma sempre collettia, non da persona a
persona e mai espressione di una paternit* reale, nella comunicazione della stessa
natura, come 'ene espresso in s. 6ioanni4 2 Buale grande amore ci %a dato il Padre
per essere c%iamati !igli di Dio, e lo siamo realmente 3 #, 6 0,,$.
)n 6es& siamo per grazia realmente !igli di Dio, e Dio ci padre in senso reale e
proprio, dice s. Paolo4 2 Per mezzo di Aui #?risto$ possiamo presentarci, gli uni gli
altri al Padre in un solo Spirito 3 #E! -,,9$.
"#i 2assi(im , uomi$i pii
A imitazione della piet* di Dio l")sraelita c%e uol praticare la piet* ed essere un 2
%asid 3 #uomo pio$ dee staccarsi dal suo egoismo, dee aprirsi a Dio con amore umile
e !iducioso e ai !ratelli con la comprensione, la 'ont*, il perdono, l"aiuto generoso4 2
Komo, ti stato insegnato ciC c%e 'uono e ciC c%e ric%iede il Signore da te4 praticare
la giustizia, amare la piet*, camminare umilmente con il tuo Dio 3 #+i D,9$.
)l ero culto ric%iesto della piet* autentica consiste soprattutto nei sacri!ici spirituali,
nel dono di s<, nel serizio del prossimo, nel cuore mite, umile e puro. Solo con questi
E0
atteggiamenti interiori gradito a Dio il culto esterno, l"ascesi, il digiuno, la penitenza4
2 Non !orse questo il digiuno c%e oglio / dice il Signore in )saia / sciogliere le
catene inique, ... rimandare li'eri gli oppressi..., spezzare ogni giogo: Non consiste
!orse nel diidere il pane con l"a!!amato; nell"introdurre in casa i miseri, senza tetto;
nel estire uno c%e edi nudo...: Allora la tua luce sorger* come l"aurora... Daanti a te
camminer* la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguir*. Allora lo inoc%erai e il
Signore ti risponder*; implorerai aiuto ed egli dir*4 Q Eccomi8 " 3 #)s @9,D/>$. Tu,
Signore, 2 non gradisci il sacri!icio / e, se o!!ro olocausti, non li accetti. / Kno spirito
contrito sacri!icio a Dio, / un cuore a!!ranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi 3 VSal
@, #@1$, ,9/,>,,@9
Buesti sono i sentimenti degli 2 %assidim 3 #uomini pii$ c%e possiamo !are nostri,
espressi in alcuni salmi e specialmente nel salmo ,10 #,1-$4 2 5enedici il Signore,
anima mia, / quanto in me 'enedica il suo santo nome. / 5enedici il Signore, anima
mia, / non dimenticare tanti suoi 'ene!ici8... 3 #. ,/-$. Kn salmo tutto da meditare e
da pregare4 un inno meraiglioso alla piet* del Signore, 'uono, misericordioso e
giusto, c%e spicca potentemente in contrasto con la miseria dell"uomo4 2 Perc%< egli sa
di c%e siamo plasmati, / ricorda c%e noi siamo polere. / ?ome l"er'a sono i giorni
dell"uomo, / come il !iore del campo, cos( egli !iorisce. / Ao ineste il ento e pi& non
esiste / e il suo posto non lo riconosce 3 #. ,./,D$.
I# mistero (e##a piet4
Siamo ormai alle soglie del NT e gi* intraediamo il olto dell"2 %asid 3, dell"uomo
pio per eccellenza, ?risto 6es&, rielazione massima della piet* diina, 2 mistero della
piet* 3 #, Tm 0,,D$ e realizzazione per!etta della piet* umana. Nella lettera a Tito
detto4 2 I apparsa... la grazia di Dio, apportatrice di salezza per tutti gli uomini, c%e
ci insegna a rinnegare l"empiet* e i desideri mondani e a iere con so'riet*, giustizia
e piet* in questo mondo 3 #-,,,/,-$.
Siamo tutti initati a contemplare e a riiere, nella nostra ita, l"adesione !iliale,
amorosa di ?risto alla olont* del Padre. Siamo tutti initati a riiere l"atteggiamento
continuo di ascolto del Padre da parte di ?risto, c%e dienta o''edienza
incondizionata, ero pane quotidiano della sua ita4 2 +io ci'o !are la olont* di
?olui c%e mi %a mandato e compiere la sua opera 3 #6 .,0.$; 2 ?olui c%e mi %a
mandato con me e non mi lascia solo, perc%< io !accio sempre le cose c%e gli sono
gradite 3 #6 9,->$. Volont* del Padre c%e ?risto doni la sua ita per il riscatto di
tutti gli uomini. Ecco il grande 2 mistero della piet* 3 c%e l"autore della lettera agli
E'rei esprime cos(, drammaticamente4 2 Egli #?risto$ nei giorni della sua ita terrena
o!!r( preg%iere e supplic%e con !orti grida e lacrime a colui #il Padre$ c%e potea
li'erarlo dalla morte e !u esaudito per la sua piet* #ossia la sua o''edienza !iliale e
so!!erente al Padre$. Pur essendo =iglio, imparC l"o''edienza dalle cose c%e pat( e,
reso per!etto #nella sua sacerdotalit* e nello stato di ittima$, dienne causa di salezza
per tutti coloro c%e gli o''ediscono 3 #E' @,E/>$. ?os( si realizzato il 2 grande...
mistero della piet* 3 #, Tm 0,,D$.
Parte&ipi (e# mistero (e##a piet4
Di questo 2 grande... mistero della piet* 3 ognuno di noi, come 'attezzato, partecipe,
come a!!erma l"autore della lettera agli E'rei4 2 ?on un"unica o'lazione egli #?risto$ %a
E.
reso per!etti per sempre #nella sua sacerdotalit* e ittimalit*$ quelli c%e engono
santi!icati 3 #,1,,.$.
)l sacerdozio di ?risto non un sacerdozio clericale, ossia secondo l"ordine di Aronne
o secondo la tri'& sacerdotale di Aei, ma un sacerdozio laicale. ?risto appartiene
alla tri'& di 6iuda e il suo sacerdozio secondo l"ordine di +elc%isedecO.
Buando perciC noi diciamo 2 sacerdote 3 non do''iamo pensare immediatamente al 2
prete 3; do''iamo pensare a noi stessi in quanto partecipi per il 'attesimo del
sacerdozio di ?risto.
Declericalizziamo la realt* del sacerdozio. =unzione essenziale del sacerdote, anc%e se
non unica, quella di 2 o!!rire 3. Non c" sacerdozio, senza una ittima da o!!rire.
Nell"Antico Testamento i sacerdoti e i leiti o!!riano i !rutti della terra e soprattutto
animali come ittime.
6es&, sacerdote, non o!!re n< cose n< animali, ma in primo luogo o!!re 2 preg%iere e
supplic%e 3 #E' @,E$. ?risto, nella sua umanit*, come ognuno di noi, riconosce di non
aer nulla da o!!rire a Dio c%e non sia gi* suo; o!!rendo 2 preg%iere e supplic%e con
!orti grida e lacrime 3, riconosce di essere tutto del Padre, riconosce c%e lui solo #il
Padre$ la !onte di ogni salezza e redenzione, si o!!re perciC con la sua umanit* al
Padre, perc%< si sera di lui come uole, per realizzare il suo disegno di salezza. ?os(
?risto ittima del suo sacerdozio ed proprio questo atteggiamento o'latio c%e
costituisce l"essenza del suo sacerdozio.
Anc%e noi come ?risto, non do''iamo o!!rire, come ittime, cose o animali, ma noi
stessi, nella nostra quotidianit*4 le piccole gioie, gli umili gesti, le arie croci,
l"irradiazione dei !rutti dello Spirito, ogni giorno. E" proprio per l"azione tras!ormante
dello Spirito c%e anc%e le pi& umili azioni della nostra quotidianit* engono quali/
!icate come sacerdotali e sacri!icali.
Di!atti la sacerdotalit* nel NT non un ministero accanto ad altri ministeri #ad es.
presiedere, predicare, insegnare...$ ma una quali!ica c%e perade tutti i ministeri,
potremmo c%iamarla una spiritualit* c%e dee caratterizzare ogni mem'ro del Popolo
di Dio, nessuno escluso.
Ecco perc%< diceo, parlando del sacerdozio, non pensiamo su'ito, clericalmente, al
prete; ma a noi stessi, ad ogni cristiano c%e, per il 'attesimo, partecipe del sacerdozio
di ?risto, il sacerdozio comune a tutti i 'attezzati, senza il quale non possi'ile il
sacerdozio ministeriale.
U$a messa &o$ti$ua
Anc%e la meraigliosa liturgia eucaristica rimane per noi sterile senza la liturgia della
ita. Aa messa sempre completa in 6es&, ma non completa in noi, se la liturgia del
rito non dienta liturgia della ita, realizzando le parole di ?risto4 2 =ate questo in
memoria di me 3, non solo sul pane e sul ino, mediante il sacerdozio ministeriale, ma
nella nostra ita, come se ripetessimo, per ogni azione, la dossologia c%e conclude la
grande preg%iera eucaristica4 2 Per ?risto, con ?risto e in ?risto... 3, essendo noi
l"eucaristia del Signore, !acendo della nostra ita, sotto l"impulso dello Spirito, una 2
messa continua 3. Siamo sacerdoti e ittime con 6es&, se o!!riamo per amore, oltre a
preg%iere e supplic%e, le umili azioni quotidiane, le piccole gioie ringraziando, le tante
croci e proe accettando e ringraziando, sapendo c%e le croci sono amore e
E@
mani!estazioni di amore, se irradiano in tutte le situazioni e con tutte le persone i !rutti
dello Spirito. Preciseremo meglio questa spiritualit* tipicamente o'latia.
Si realizza cos( in noi l"a!!ermazione dell"autore della lettera agli E'rei4 ?risto 2 con
un"unica o'lazione %a reso per!etti per sempre #nella sacerdotalit* e nella ittimalit*$
quelli c%e engono santi!icati 3 #,1,,.; ?!. @,9$ e tutti i 'attezzati, proprio per il
'attesimo, sono dei santi!icati, ossia degli scelti per Dio, dei !igli di Dio. Di!atti,
a!!erma ancora l"autore della lettera agli E'rei4 tutto 2 questo lo attesta anc%e lo Spirito
Santo...4 Buesta l"alleanza c%e io stipulerC con loro... )o porrC le mie leggi nei loro
cuori e le imprimerC nella loro mente 3 #E' ,1,,@$. Si realizza cos( la pro!ezia di
Ezec%iele #?!. 0D,-@/-E$.
Da tutto quello c%e a''iamo detto si comprende come l"o'lazione di cui parla la lettera
agli E'rei #?!. @,E/,1; ,1,,./,@$ e la partecipazione al 2 grande... ministero della piet*
3 di cui parla Paolo nella prima lettera a Timoteo #0,,D$, non anno intese solo come
atteggiamenti interiori dello spirito, ma come o!!erta realizzata nella ita.
U$a spiritua#it4 o*#ati%a
?risto 2 imparC l"o''edienza dalle cose c%e pat( 3 #E' @,9$; non si !ermC alle 2
preg%iere e supplic%e con !orti grida e lacrime 3 #E' @,E$, !orme di o'lazione anc%e
queste necessarie; ma 2 reso per!etto 3 ossia realizzando per!ettamente la sua
sacerdotalit* e ittimalit*, specialmente nella sua passione e morte 2 dienne causa di
salezza per tutti coloro c%e gli o''ediscono 3 #@,>$ ossia per tutti coloro c%e
aderiscono a lui con la !ede e la carit*, partecipando e iendo la sua stessa ittimalit*,
il suo stesso sacerdozio 2 alla maniera di +elc%isedeO 3 #@,,1$.
?on la sua o'lazione, ossia con la sua sacerdotalit* e ittimalit*, ?risto solidale con i
perduti, con i dannati della terra, con i pi& misera'ili !ra gli uomini4 i peccatori.
I un"o'lazione quella di 6es&, sacerdote e ittima, c%e aiene, non come per i
sacerdoti dell"antica legge e i leiti, attraerso i sacri!ici e i riti solenni nel tempio,
ossia con una liturgia grati!icante; ma nel clima desolato e squallido della pi&
ignominiosa esecuzione capitale, del supplizio di maledizione4 la morte di croce, in
una liturgia di a''andono e di desolazione.
Proprio questo supplizio ignominioso e umiliante dienne o!!erta sacerdotale,
olocausto sacri!icale e sali!ico, gradito a Dio, tramite il !uoco dello Spirito, !uoco di
amore c%e consumC ?risto in croce4 2 J!!r( se stesso a Dio / scrie l"autore della
lettera agli E'rei / con uno Spirito eterno 3 #E' >,,.$.
Di questo mistero partecipe, per il 'attesimo, ogni cristiano ed c%iamato a ierlo
nell"umile ita di ogni giorno. Sia la storia, sia la nostra ita sono disseminate di tanti
piccoli e grandi calari personali, !amiliari, comunitari, sociali, nazionali, mondiali. I
una desolazione..., perC, se %o !ede, anc%e una grazia4 la squallida liturgia del
?alario c%e si rinnoa... e, se la io con amore, puri!icazione, redenzione,
salezza, santit*.
?omprendiamo come la spiritualit* o'latia, riguardando tutta la nostra ita,
eminentemente teologale #non solo s!orzo morale o ascetico$ partecipazione alla
ita di ?risto, per essere o!!erti al Padre, ii!icati interiormente dallo Spirito4 2
A"amore di Dio stato riersato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo c%e ci
stato dato 3 #Rom @,@$. Si realizza cos( la pro!ezia di Dio in Ezec%iele4 2 Vi darC un
cuore metterC dentro di oi uno spirito nuoo 3 #Ez 0D,-D$.
ED
Aa partecipazione al sacerdozio e al sacri!icio di ?risto, lo ripetiamo, non solo
un"o!!erta rituale; un"o!!erta di ita. ?asomai, la liturgia del rito #eucaristia$ ci apre e
ci d* !orza per la liturgia della ita.
Ecco perc%< la lettera agli E'rei, dopo aer parlato ampiamente del sacerdozio e
dell"o!!erta sacri!icale del ?risto #capp. ,/,1$, per indicare c%e tutto questo ministero
sacerdotale e sacri!icale dee realizzarsi nella nostra ita, tratta a lungo delle opere
della !ede #cap. ,,$, della pazienza nelle proe e della !edelt* alla ocazione cristiana
#cap. ,-$, per concludere al cap. ,04 2 Perseerate nell"amore !raterno. Non
dimenticate l"ospitalit*... Ricordatei dei carcerati... Non dimenticatei... di !ar parte
dei ostri 'eni agli altri, perc%< di tali sacri!ici il Signore si compiace 3 #. ,/0.,D; c!.
Rom ,-,>/,D$, con un"ultima esortazione ad essere partecipi di ?risto sacerdote e
ittima4 2 6es&, per santi!icare il popolo con il proprio sangue, pat( !uori della porta
della citt*. Ksciamo dunque erso di lui, !uori dell"accampamento portando il suo o'/
'ro'rio... 3 #E' ,0,,-/,0$.
Buesta !unzione sacerdotale e ittimale tipica, non solo dei preti, ma anc%e dei laici.
?aratterizza tutte le loro azioni, li porta ad essere nella loro ita adoratori in spirito e
erit*, consacrando il mondo a Dio. Ne parla ampiamente il Vaticano )), #c!. A6 0.4
EV_,,0E-/0E0; c!. nn. 0D-; 0E./09,; >,E; ,-..$.
I# $ostro pi&&o#o mistero (i piet4
Dopo aer trattato della nostra partecipazione a ?risto sacerdote e ittima sul piano
personale, precisiamo meglio come ognuno di noi, nel 2 grande... mistero della piet* 3
c%e ?risto, possa essere un piccolo mistero della piet*.
)l mistero della piet* un mistero di amore c%e si dona o amore o'latio, l"amore di
Dio/Padre c%e si dona a noi in ?risto 6es&.
Buesto mistero di amore o'latio c%e scende in noi #di cui !acciamo un"esperienza
e!!icace nella preg%iera di intimit*$ ric%iede da parte nostra l"amore o'latio c%e sale
al ?risto e, tramite il ?risto, al Padre #ne !acciamo l"esperienza ancora nella preg%iera
d"intimit*$. Dientiamo cos(, anc%e noi, nel ?risto 2 grande... mistero di piet* 3 #, Tm
0,,D$, piccoli misteri di piet*, anzitutto accettando, nella quotidianit*, le gioie della
ita come espressione e mani!estazioni dell"amore di Dio per noi. Siamo tanto
super!iciali c%e, !acilmente, nelle gioie ci dissipiamo, dientiamo leggeri, eu!orici, non
alorizziamo l"amore c%e le gioie della ita racc%iudono e non ringraziamo il Signore,
neppure le godiamo, preoccupati del passato o in ansia per il !uturo; accettando le
croci, le so!!erenze quotidiane come espressioni e mani!estazioni dell"amore di Dio per
noi. Non si tratta di andare a cercare le croci o di inentarle, ma di accettare le umili
croci di ogni giorno, di alorizzare l"umile quotidianit*. Anc%e per le croci di ogni
giorno, come per le gioie, siamo !acilmente super!iciali; ci lasciamo prendere dal
nerosismo, dall"impazienza, cadiamo nella tristezza, ci lamentiamo e cos(,
ripiegandoci egoisticamente su noi stessi, sulle nostre !erite, non alorizziamo l"amore
c%e le croci racc%iudono e sciupiamo gran parte della nostra ita. ?apire c%e le croci
quotidiane sono espressioni di amore e ringraziare # assurdo lamentarsi delle
mani!estazioni d"amore$ iere in un atteggiamento eucaristico ,D@
#preg%iera di ringraziamento$, capire e iere l"aspetto pi& di!!icile, pi& arduo del
mistero della piet*.
EE
)noltre la ita non solo accettazione, ma anc%e dono, azione. )l mistero della piet*
si realizza in noi, se di!!ondiamo attorno a noi i !rutti dello Spirito; se siamo creature
di carit*, di gioia, di pace; creature di pazienza quindi di comprensione, di
accettazione, di misericordia, di perdono; creature di 'ont* e di 'eneolenza, di umilt*
e di mitezza, attaccati a ?risto e guidati nei nostri pensieri, desideri, parole, azioni, non
dal nostro egoismo, ma dallo Spirito di Dio.
Nell"accettazione e nel dono noi iiamo l"o'lazione d"amore sotto l"in!lusso dello
Spirito Santo.
)l mistero della piet*, a''iamo detto, un mistero di amore o'latio e, se ogliamo, se
lo Spirito ci ispira e un saggio direttore spirituale ci approa, possiamo giungere a !are
il oto di o'lazione, la cui materia, senza o''ligo di peccato grae, l"accettazione
delle gioie e delle croci quotidiane, ringraziando, e la di!!usione dei !rutti dello Spirito.
Realizziamo cos(, in ?risto 2 grande... mistero della piet* 3, il nostro piccolo mistero
di piet*.
Parte&ipi (e##e tri*o#a/io$i (i Cristo
Aa partecipazione a ?risto sacerdote e ittima, ossia al 2 grande... mistero della piet* 3
#, Tm 0,,D$ ci coinolge, non solo nella ita personale, ma nella ita apostolica.
5isogna non solo occuparsi, ma preoccuparsi del !ratello nel 'isogno, !are propria la
sua tri'olazione, come 6es& %a !atto suo il nostro 'isogno, il nostro peccato, stato
tri'olato per noi4 2 Dio lo trattC da peccato in nostro !aore, perc%< noi potessimo
dientare per mezzo di lui giustizia di Dio 3 #- ?or @,-,$.
Non dimentic%iamo c%e la ita disseminata di piccoli o grandi calari. Anc%e la
!amiglia, anc%e la comunit* possono essere un piccolo calario nel grande calario di
?risto. I dolore, ma anc%e grazia. Jgnuno di noi dica con Paolo4 2 Sono lieto delle
so!!erenze c%e sopporto per oi e completo nella mia carne quello c%e manca ai
patimenti di ?risto #lett. Gquello c%e manca delle tri'olazioni di ?ristoH$ a !aore del
suo corpo c%e la ?%iesa 3 #?ol ,,-.$. Non si tratta eidentemente di completare le
so!!erenze espiatrici di ?risto, gi* complete; ma l"apostolo Paolo ie quelle stesse
tri'olazioni apostolic%e #nel suo corpo$ c%e ?risto per primo esperimentC, e %a il suo
posto sulla croce, accanto al suo Signore e Salatore. Sono tri'olazioni so!!erte in
antaggio della ?%iesa c%e il ?orpo di ?risto. ?ome per Paolo cos( per ogni
apostolo del angelo di ?risto, per ognuno di noi.
Aa 2 t%lipsis 3 #tri'olazione$ una categoria 'i'licoteologale, c%e ci rimanda
all"imitazione #mimesis$, intesa, non in senso morale, ma itale, di assimilazione a
?risto, per riiere il suo mistero di morte e di ita.
Aa sorte del +aestro la sorte del discepolo, come tante olte ricorda Paolo nelle sue
lettere4 2 Siamo tri'olati da ogni parte, ma non sc%iacciati..., portando sempre
e dounque nel nostro corpo la morte di 6es&, perc%< anc%e la ita di 6es& si
mani!esti nel ostro corpo... Di modo c%e in noi opera la morte, ma in oi la ita 3 #-
?or .,E.,1.,-$.
I un iere continuamente il mistero pasquale. Sempre ri!erendoci all"esempio di
Paolo signi!icatio il !atto c%e egli non metta in primo piano l"organizzazione della
sua opera di eangelizzazione a ?orinto, le sue !atic%e, l"essersi 2 !atto tutto a tutti 3 #,
?or >,-0$. Aa realt* nascosta, la pi& importante, c%e rende e!!icace il suo apostolato4
la sua assimilazione a ?risto, il riiere il suo sacri!icio. ?omprendiamo come proprio
E9
nella de'olezza dell"Apostolo, accolta e amata, la grazia di ?risto, tramite lo Spirito,
raggiunga la sua massima e!!icacia4 2 Ti 'asta la mia grazia; la mia potenza in!atti si
mani!esta pienamente nella de'olezza. +i anterC quindi 'en olentieri delle mie
de'olezze, perc%< dimori in me la potenza di ?risto. PerciC mi compiaccio nelle mie
in!ermit*, negli oltraggi, nelle necessit*, nelle persecuzioni, nelle angosce so!!erte per
?risto4 quando sono de'ole, allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,>/,1$.
)l laoro, le tri'olazioni dell"Apostolo e nostre sono l"occasione per assimilarci a
?risto, riiere il suo sacri!icio... ed proprio questa assimilazione, questo riiere il
sacri!icio di ?risto c%e rende !econdo il nostro apostolato.
E Paolo insiste, scriendo ai =ilippesi4 2 Anc%e se il mio sangue dee essere ersato in
li'agione sul sacri!icio liturgico della ostra !ede, sono contento e ne godo con tutti
oi 3 #-,,E$.
Se ero c%e siamo salati, non per le nostre opere, ma per la !ede e per
l"assimilazione a ?risto e al suo sacri!icio, allora le nostre opere contri'uiscono alla
redenzione e salezza del mondo, non per se stesse, ma per la misura di amore, di
o!!erta/sacri!icio c%e contengono. Sono necessarie; ma algono per la loro
cristi!icazione.
?%i sala il mondo non l"uomo, ma Dio in 6es& ?risto... Noi possiamo solo !are
spazio alla salezza, accoglierla nel nostro laoro, nelle nostre opere; non mirare al
successo, ma morire all"uomo ecc%io, al nostro io, perc%< non sia ostacolata l"azione
dello Spirito e nascano cose nuoe4 2 Ae cose ecc%ie sono passate, ecco, ne sono nate
di nuoe 3 #- ?or @,,E$. ?os( colla'oriamo alla realizzazione del 2 grande... mistero
della piet* 3 #, Tm 0,,D$;
E lo scandalo della croce c%e sala il mondo4 2 +entre i 6iudei c%iedono i miracoli e i
6reci cercano la sapienza, noi predic%iamo ?risto croci!isso, scandalo per i 6iudei e
stoltezza per i pagani 3 #, ?or ,,--/-0$.
)l regno di Dio si costruisce con mezzi poeri. Esso %a come unica, era risorsa, non le
realizzazioni umane in s<, ma la de'olezza dell"amore4 la !ede, la speranza, l"o'lazione,
l"immolazione, la riparazione.
I la ita di ?risto c%e siamo c%iamati a condiidere, ita di ?risto c%e ci stata donata
nel 'attesimo. Do''iamo condiiderla sul piano personale e sul piano apostolico.
?ondiiderne la sorte di Sero del Signore, di Agnello immolato per la redenzione e
salezza del mondo. 2 Ecce enio... 3 %a detto ?risto, entrando nel mondo #E' ,1,E$; 2
Ecce enio 3 ripetiamo anc%e noi, per partecipare al suo sacerdozio, al suo stato di
ittima, per la redenzione del mondo, !ino al 2 ?onsummatum est... 3 #6 ,>,01$.
Buando parliamo di o'lazione/riparazione/immolazione siamo rimandati alle
pro!ondit* del sacerdozio e del sacri!icio di ?risto, in una ita essenzialmente teolo/
gale e mistica. Siamo rimandati al primato dei 2 piccoli 3 e dei 2 poeri 3, non solo
cone destinatari della salezza, ma come protagonisti, primi operatori della salezza,
come a''iamo detto parlando del nostro laoro e delle nostre opere, uniti a 6es&,
sacerdote e ittima, sotto l"in!lusso dello Spirito4 2 Non c" in!atti altro nome, dato agli
uomini sotto il cielo, nel quale sia possi'ile essere salati 3 #At .,,-$.
Ripetiamo4 sono necessari il nostro laoro, le nostre opere; ma algono per la salezza
in quanto cristi!icate, ossia in quanto comunicano la morte e la ita di ?risto, non solo
con le nostre parole, ma col dono della nostra ita4 2 )n noi opera la morte, in oi la
ita 3 #- ?or .,,-$. ?os( si realizza in noi la partecipazione al 2 grande... mistero della
E>
piet* 3 #, Tm 0,,D$ sia personalmente sia apostolicamente, realizzando la para'ola del
c%icco di grano #c!. 6 ,-,-.$ e accogliendo l"inito di Paolo4 2 Vi esorto dunque,
!ratelli, per la misericordia di Dio, ad o!!rire i ostri corpi #oi stessi$ come sacri!icio
iente, santo e gradito a Dio4 questo il ostro culto spirituale 3 #Rom ,-,,$.
L'esempio (e# *uo$ Samarita$o
A"esempio pi& e!!icace e commoente ed insieme quotidiano nella pratica del 2
mistero della piet* 3 lo ritroiamo nella para'ola del 'uon Samaritano #!igura di
?risto$ oe c%iara la condanna della piet* sterile, solo rituale del sacerdote e del
leita, c%e passano oltre e anc%e il pi& lontano possi'ile dal malcapitato incappato nei
'riganti. 6es&, questo atteggiamento, lo pone in rilieo soprattutto riguardo al
sacerdote, il quale 2 lo ide #il malcapitato$, passC oltre, dall"altra parte 3 #Ac ,1,0,$;
mentre il leita semplicemente 2 lo ide e passC oltre 3 #Ac ,1,0-$. )l Samaritano
inece, 2 passandogli accanto, lo ide e ne e''e compassione 3, una compassione c%e
non sterile piet*; ma 2 gli si !ece icino, gli !asciC le !erite, ersandoi olio e ino;
poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portC a una locanda e si prese cura di lui. )l
giorno seguente estrasse due denari e li diede all"al'ergatore, dicendo4 A''i cura di lui
e ciC c%e spenderai in pi&, te lo ri!onderC al mio ritorno 3 #Ac ,1,00/0@$.
)l 'uon Samaritano non !a nulla di straordinario; !a con tutto il cuore quello c%e gli
possi'ile !are. )l Samaritano incarna la era, !attia piet* cristiana. Anc%e a ognuno di
noi, 6es& domanda c%e !acciamo quello c%e ci possi'ile !are4 2 Va" e anc%e tu !a" lo
stesso 3 #Ac ,1,0E$.
Co$(i/io$i per i# (o$o (e##a piet4
Aa 2 piet* 3 un dono dello Spirito e lo Spirito puC elargirlo anc%e a persone non
isi'ilmente appartenenti al popolo di Dio. Si riconosce in loro la presenza di questo
dono dello Spirito dal !atto c%e agiscono non solo secondo giustizia, ma secondo
erit* e carit*. Tali erano molti ascoltatori del discorso di Pietro nel giorno della
pentecoste4 2 6iudei proenienti da tutte le nazioni... c%e per la loro piet* aeano
preso dimora a 6erusalemme 3 #At -,@$. ?ome pure coloro c%e diedero sepoltura al
martire Ste!ano4 2 Persone pie seppellirono Ste!ano e !ecero un gran lutto per lui 3 #At
9,-$. Komo pio, come a''iamo gi* detto, il centurione ?ornelio 2 religioso e
timorato di Dio, con tutta la sua casa,... !acea molta elemosina al popolo e pregaa
Dio incessantemente 3, tanto c%e Pietro esclama4 2 Daero comprendo c%e Dio non
%a pre!erenze di persone 3 #At ,1,-.0.$.
Nelle lettere di Paolo si !a sempre pi& eidente c%e la era piet* si esprime nell"amore
e tenerezza !iliale erso Dio, oltre c%e nell"amore e tenerezza erso il prossimo,
caratteristici dell"uomo nuoo creato secondo Dio nella giustizia e nella santit* c%e
iene dalla erit* #c!. E! .,-.$. I eidente l"in!lusso dello Spirito.
Buindi l"autentica piet* non consiste tanto negli esercizi di piet* e nelle pratic%e
esteriori #c!. ?ol -,,D-0$, ma nel iere 2 per ?risto, con ?risto e in ?risto 3 come
a!!ermiamo nella conclusione della grande preg%iera eucaristica, quando ci o!!riamo
con ?risto, sacerdote e ittima, al Padre e tutto il popolo acclama ad alta oce4 2
A+EN 3.
PerciC Paolo si de!inisce 2 Apostolo di 6es& ?risto, per c%iamare alla !ede gli eletti di
Dio e per !ar conoscere la erit* c%e conduce alla piet* 3 #Tt ,,,$. , colla'oratori
91
dell"Apostolo nell"annuncio del Vangelo deono, non solo con l"insegnamento, ma con
la loro ita essere sacramenti, ossia testimoni della piet*, c%e ?risto4 2 Tu, o uomo di
Dio / scrie Paolo a Timoteo / mira alla giustizia, alla piet*, alla !ede, alla carit*, alla
!ortezza, alla mitezza 3 #, Tm D,,,$ e poco sopra Paolo a!!erma4 2 ?erto, la piet* un
grande guadagno, congiunta perC a moderazione 3 #, Tm D,@$, letteralmente 2
autarc%ia 3 ossia il dominio di s<, accontentarsi di ciC c%e si %a. Buindi la piet*, dono
dello Spirito, esige un"ascesi, un continuo s!orzo di rinuncia alle attrattie delle
passioni, al proprio egoismo, una rottura con la mentalit* mondana, specialmente con
la cupidigia c%e 2 radice di tutti i mali 3 #, Tm D,,1$, 2 c%e idolatria 3 #?ol 0,@$;
esige l"accettazione delle so!!erenze e persecuzioni c%e comporta la sequela di ?risto4
2 Tutti quelli c%e ogliono iere piamente in ?risto 6es& #ossia iere il Vangelo$
saranno perseguitati 3 #- Tm 0,,-$.
Paolo raccomanda ancora a Timoteo di guardarsi dalle !alse illusioni della piet*, non
!ondata su una ita integra, issuta nella erit*, nella giustizia e nella carit*... Sare''e
come dire, in linguaggio moderno, guardarsi dal 'eg%inaggio, dalla 'igotteria, dal
pietismo, dal deozionalismo. ) 'igotti sono egoisti c%e si compiacciono del loro
sentimentalismo erso Dio, leccano i santi e !anno a pezzi i cristiani e non solo i
cristiani4 sono in genere duri di cuore, taglienti nelle parole, senza carit*, senza opere
'uone, come il sacerdote, il leita della para'ola del 'uon Samaritano #Ac ,1,0,/0-$.
Aeggete la descrizione c%e !a s. Paolo dalla !alsa ascesi, dell"a!!ettata religiosit*,
umilt*, austerit* nella lettera ai ?olossesi #c!. -,,D/-0$.
A"Apostolo parla anc%e degli 2 ultimi tempi 3 #sem'rano i nostri tempi$ nei quali molti
cristiani sono costretti a iere in am'ienti cos( materializzati e im'euti di
paganesimo, cos( egoisti, senza alcuna mani!estazione di autentica piet*, da sentirsi in
un con!litto continuo con la loro coscienza e con la !edelt* al Vangelo4 2 Dei sapere /
scrie a Timoteo / c%e negli ultimi tempi erranno momenti di!!icili. 6li uomini
saranno egoisti, amanti del denaro, anitosi, orgogliosi, 'estemmiatori, ri'elli ai
genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti,
intratta'ili, nemici del 'ene, traditori, s!rontati, accecati dall"orgoglio, attaccati ai
piaceri pi& c%e a Dio, con la parenza della piet*, mentre ne %anno rinnegato la !orza
interiore #di tras!ormazione in ?risto$. 6uardati 'ene da costoro 3 #- Tm ,E-
0,,/@$, e parla quindi delle 2 donnicciole 3 c%e si lasciano accalappiare, 2 caric%e di
peccati e mosse da passioni di ogni genere... 3 #- Tm 0,D$.
E una !atica quotidiana essere !edeli al Vangelo in certi am'ienti e comportarsi
secondo coscienza, da cristiani. Tuttaia 'isogna aere una ia coscienza di non esser
mai soli4 2 )l Signore / dice Pietro / sa li'erare i pii #gli uomini !edeli al ?risto$ dalla
proa 3 #- Pt -,>$.
?oncludendo, possiamo a!!ermare c%e l"autentica piet*, secondo la 5i''ia, la ita
issuta in coerenza con le esigenze del Vangelo; quindi, non solo la preg%iera delle
la''ra, della mente, del cuore, del corpo; ma la preg%iera di tutta la ita, per
rispondere all"amore di ?olui c%e, secondo un cantico dell"Apocalisse, 2 il solo pio 34
2 6randi e mira'ili sono le tue opere, / o Signore, Dio onnipotente; / giuste e eraci le
tue ie, / o Re delle genti8 / ?%i non temer*, o Signore, / e non glori!ic%er* il tuo
nome: / Poic%< tu solo sei santo #meglio, secondo la Vulgata4 quia solus pius L tu solo
sei pio4 in greco 2 %Zsios 3$. / Tutte le genti erranno / e si prostreranno daanti a te, /
perc%< i tuoi giusti giudizi si sono mani!estati 3 #Ap ,@,0/.$.
9,
I# (o$o (e##a piet4
Varie olte, parlando della irt& della piet* a''iamo parlato anc%e del dono della
piet*. Teniamo sempre presente c%e i doni dello Spirito Santo ci sono dati per enire
in aiuto alla nostra de'olezza nel praticare le irt&. )n particolare il dono della piet* ci
sostiene nel praticare la irt& della giustizia, c%e ci !a 2 dare a Dio ciC c%e di Dio 3
#+t --,-,$ e agli uomini ciC c%e spetta agli uomini4 2 Tutto quanto olete c%e gli
uomini !acciano a oi / dice 6es& nel Vangelo / anc%e oi !atelo a loro; questa in!atti
la legge e i pro!eti 3 #+t E,,-$.
)l dono della piet*, non solo ci aiuta a praticare la giustizia c%e, erso Dio, dienta
irt& di religione, ma la per!eziona e la !a dientare carit*, 'ont*, tenerezza.
6es& parla anc%e della giustizia degli scri'i e dei !arisei, ma per condannarla, perc%<
uoto e duro legalismo, tutto il contrario della piet* #c!. +t -0,,/0D$.
Aa giustizia c%e 6es& uole dai suoi discepoli presentata meraigliosamente da 6es&
stesso, come a''iamo gi* detto, nella para'ola del 'uon Samaritano4 compassione,
accoglienza, 'ont*, serizio, generosit*, in una parola, carit*; 6es& c%e accoglie i
poeri, gli emarginati, i peccatori, le donne di strada, cura gli ammalati, d* da
mangiare alle tur'e a!!amate, sente per loro compassione, perc%< sono come pecore
s'andate senza pastore, risuscita i morti, !a del 'ene a tutti. A"uomo pio, come 6es&,
segue sempre le ragioni del cuore, come il padre 'uono della para'ola del !igliol
prodigo e non le ragioni della !redda giustizia, come il cosiddetto 2 !ratello 'uono 3.
?os( la giustizia dienta carit* e il rapporto con Dio #la religione$ dienta amore,
a''andono, tenerezza !iliale.
)l cristiano e massimamente il sacerdote, il religioso deono continuare nel mondo il 2
grande mistero della piet* 3 #, Tm 0,,D$, ?risto Signore. Do''iamo essere lampade
sulle quali splende la luce del Ver'o incarnato4 2 lo sono la luce del mondo 3 #6
9,,-$.
Ricordiamo il commento di s. Agostino al ersetto ,1@ del salmo ,,> #,,9$4 2
Aampada per i miei passi la tua parola / luce sul mio cammino 3. Aa 2 lampada 3 ri/
c%iama la 2 luce 3, come i 2 passi 3 ric%iamano il 2 cammino 3.
?risto, come Ver'o incarnato, certamente la 2 luce 3, non la 2 lampada 3. Essere 2
lampada 3 proprio della creatura c%e splende, perc%< le comunicata la luce.
Aampada era il 5attista c%e !u iniato per 2 rendere testimonianza alla luce 3 #6 ,,9$.
)l Ver'o inece era 2 la luce era c%e illumina ogni uomo 3 #6 ,,>$. PerC ,E.
6es& dice agli Apostoli, come a noi4 2 Voi siete la luce del mondo 3 #+t @,,.$, nel
senso c%e deono essere lampade c%e portano la luce del Ver'o al mondo, di!atti, su/
'ito dopo, 6es& precisa4 2 Non si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma
sul lucerniere, perc%< !accia luce a tutti quelli c%e sono nella casa. ?os( risplenda la
ostra luce daanti agli uomini, perc%< edano le ostre opere 'uone #la 'ont*, la
carit* dell"uomo c%e ie il dono della piet*$ e rendano gloria al Padre ostro c%e nei
cieli 3 #+t @,,@/,D$.
?os( accogliendo la Parola, c%e ?risto, 2 mistero della piet* 3, possiamo dire anc%e
noi, col Salmista4 2 Aampada ai miei passi la tua parola, / luce sul mio cammino 3
VSal ,,> #,,9$, ,1@W.
9-
I# Pa(re $ostro
Aa grande preg%iera del 2 mistero della piet* 3 il 2 Padre nostro 3. Non solo la
preg%iera del Signore; ma una pro!essione di !ede in Dio/Padre, anc%e quando !a
silenzio, anc%e quando sem'ra assente, nei tanti dolori e proe della ita. Pur non
esperimentando le gioie della sua tenerezza paterna, noi la crediamo, con lo spasimo di
tutto il nostro essere.
)l 2 Padre nostro 3 un atto di speranza nell"aento di 2 un nuoo cielo 3 e di 2 una
nuoa terra... Ecco la dimora di Dio con gli uomini8... Egli sar* Q Dio/conloro ". E
terger* ogni lacrima dai loro occ%i4 non ci sar* pi& la morte n< lutto n< a!!anno, perc%<
le cose di prima sono passate... Ecco, io !accio nuoe tutte le cose 3 #Ap -,,,.0/@$.
Sono realt* !inali, ma, se noi ogliamo e siamo creature di piet*, per la potenza dello
Spirito, possono dientare realt* attuali. Si realizzano !in da questa ita con la pratica
dei doni, dei !rutti dello Spirito e delle 'eatitudini.
)l 2 Padre nostro 3 soprattutto una mani!estazione di carit*. Esprime tutta la nostra
tenerezza di !igli erso ,"2 A''* 3, il 2 Pap* 3, c%e ci ama di un amore eterno,
indici'ile, !edele #c!. 6er 0,,0$.
2 A''* 3 la parola usata a'itualmente da 6es& quando prega. I la !orma ocatia
dell"aramaico 2 a' 3 #padre$; 2 a''* 3 signi!ica4 2 o Padre 3 ed era il modo !amiliare
con il quale i 'am'ini si riolgeano alloro pap*. I il nostro 2 'a''o 3. +arco usa il
termine 2 A''* 3 e lo traduce per i suoi lettori greci e romani, quando ri!erisce la
preg%iera di 6es& nel 6etsemani4 2 A''*, Padre8 Tutto possi'ile a te, allontana da
me questo calice 3 #+c ,.,0D$.
2 A''* 34 'a''o, pap* era un parola tanto usuale e quotidiana da dientare per!ino
'anale. Nessuno are''e mai pensato di serirsene in ri!erimento a Dio. Sare''e stata
una mancanza di rispetto, quando il nome stesso di Dio, Ya%, non si potea neppur
pronunciare. 6es& inece si riolge a'itualmente a Dio col termine di 2 A''* 3. Per
'en ,E1 olte ritorna questa inocazione sulla 'occa di 6es& #. olte in +arco, ,@ in
Auca, .- in +atteo, ,1> in 6ioanni$. Anc%e negli altri scritti del NT la parola
aramaica 2 A''* 3 conserata, perc%< caratteristica del ?risto storico,
espressione del suo rapporto unico e intimo col Padre celeste; 2 Padre mio e Padre
ostro, Dio mio e Dio ostro 3 #6 -1,,E$.
Per 6es& 2 A''* 3 il nome proprio di Dio4 2 Padre giusto, il mondo non ti %a
conosciuto, ma io ti %o conosciuto; questi sanno c%e tu mi %ai mandato. E io %o !atto
conoscere loro il tuo nome #Padre$ e lo !arC conoscere, perc%< l"amore con il quale mi
%ai amato, sia in essi e io in loro 3 #6 ,E,-@/-D$. Si realizza cos( la predizione del
pro!eta )saia4 2 )l mio popolo conoscer* il mio nome, comprender* in quel giorno c%e
gli diceo4 Eccomi qua 3 #)s @-,D$.
Dio prese$te $e##a $ostra %ita
2 A''*8 3 il signi!icato pro!ondo, nascosto, intimo del nome di Ya%4 2 )o sono
colui c%e sono 3, presente in mezzo al mio popolo come li'eratore, come salatore,
come padre4 2 ?ome un padre %a cura dei suoi !igli, cos( il Signore %a piet* di quanti
lo temono 3 VSal ,10 #,1-$, ,0W. Noi lo esperimentiamo come il Dio presente nella
nostra ita, quando lo inoc%iamo con 6es& come Padre. Allora l"espressione
scritturistica4 2 Non !orse E!raim, un !iglio caro per me, un mio !anciullo prediletto...
le mie iscere si commuoono per lui, proo per lui pro!onda tenerezza 3 #6er 0,,-1$,
90
dienta un"inocazione intima, pro!ondamente personale, specialmente se siamo sotto
l"in!lusso di quel prezioso dono dello Spirito Santo c%e la piet*. E!raim ognuno di
noi, dopo c%e 6es& ci %a !atto 2 conoscere 3 Dio come Padre4 2 Nessuno conosce il
Padre se non il =iglio e colui al quale il =iglio lo oglia rielare 3 #+t ,,,-E$. 6es& ci
%a consegnato il Padre nelle mani, rielandoci il suo ero, arcano nome di Padre4 2 Fo
!atto conoscere il tuo nome agli uomini c%e mi %ai dato dal mondo... e lo !arC
conoscere 3 #6 ,E,D.-D$. 6li uomini dati a 6es& sono gli apostoli, i discepoli, ognuno
di noi. ?on 6es& c%e prega 2 Padre mio8 3 e solo lui lo potea !are come Ver'o di
Dio, noi siamo initati a pregare4 2 Padre nostro 3, con l"animo pieno di !iducia e di
a''andono totale del 'im'o4 2 Se... non dienterete come i 'am'ini, non entrerete nel
regno dei cieli 3 #+t ,9,0$. Solo con l"animo dei 'im'i possiamo accogliere il regno di
Dio #c!. +c ,1,,@$, scoprirne e ierne i misteri d"amore4 2 Ti 'enedico, o Padre, ...
perc%< %ai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le %ai rielate ai
piccoli. S(, o Padre, perc%< cos( %ai disposto nella tua 'eneolenza 3 #+t ,,,-@$.
Dio Padre per i !igli c%e ricam'iano il suo amore ed Padre anc%e per c%i ri!iuta il
suo amore, per c%i ingrato, ingiusto, malagio4 lo colma dei suoi doni, pur
spingendolo a penitenza #c!. Ac D,0@; +t @,.@$. Nessun uomo escluso dalla paternit*
di Dio. Egli talmente Padre, talmente icino a noi, da conoscere ogni nostra ne/
cessit*, anc%e le pi& umili e quotidiane4 il ci'o, il estito... Egli c%e %a cura degli
uccelli del cielo e dei !iori di campo #c!. +t D,-@/0-$4 2 ?ercate prima il regno di Dio e
la sua giustizia / tutto il resto i err* dato in sorappi& 3 #+t D,00$. E come dire4
riconoscete c%e Dio Padre, ricam'iate il suo amore e tutti gli altri 'eni i erranno
dati in sora''ondanza.
Paolo %a coscienza dell"audacia necessaria per c%iamare Dio santo, onnipotente,
immenso col nome di 2 A''* 3. 2 Voi / dice Paolo / non aete riceuto uno spirito da
sc%iai per ricadere nella paura; ma aete riceuto uno spirito da !igli adottii... 3
#Rom 9,,@$. Paolo a!!erma c%e possiamo riolgerci a Dio col termine di 2 A''* 3,
perc%< 6es& ci %a comunicato il suo Spirito d"amore, lo Spirito d"amore del Padre4 2
Ao Spirito Santo attesta al nostro spirito c%e siamo !igli di Dio 3 #Rom 9,,@$.
Ao Spirito ci riela la paternit* di Dio mediante i suoi doni, c%e sono pro!onde
esperienze di ita, specialmente il dono della piet*, col quale esperimentiamo la te/
nerezza di Dio erso di noi e la nostra tenerezza di !igli erso di lui.
Esclamiamo allora anc%e noi, commossi, con s. 6ioanni4 2 Buale grande amore ci %a
dato il Padre per essere c%iamati !igli di Dio, e lo siamo realmente8 3 #, 6 0,,$.
La )ra$(e//a (e##'uomo
?ol nome di 2 A''*, Padre8 3 ci riolgiamo a DioAmore; dal quale proeniamo come
!onte della nostra esistenza e ita, nel quale sussistiamo per non cadere nel nulla, al
quale tendiamo come !ine e !elice compimento di tutti i nostri desideri.
Bui cogliamo la grandezza dell"uomo4 proiene dall"in!inita ?arit*, sostenuto
dall"in!inita ?arit* e tende all"in!inita ?arit*. 2 Non disdegnare, Signore, / esclama s.
Agostino / questo tuo !ilo d"er'a assetato8 3. 2 J 5ellezza sempre antica e sempre
nuoa, troppo tardi ti %o conosciuto, troppo tardi ti %o amato... 3.
?on l"inocazione 2 A''*/Padre8 3 #6al .,D$, lo Spirito orienta il nostro sguardo, il
nostro cuore, la nostra ita a Dio/Amore, nel quale conosciamo noi stessi,
alorizziamo la nostra ita. ?i guida contemporaneamente ad adorare, lodare,
9.
ringraziare Dio, datore di ogni 'ene. Solo l"uomo c%e prega, c%e agisce secondo carit*,
scopre il mistero di Dio e il mistero dell"uomo, mediante il dono della piet*. Nella
erit* della preg%iera e della carit* realizza la santit* della ita.
Aa rielazione unica e meraigliosa c%e ci %a !atto 6es& di Dio come Padre, ci apre il
cuore all"a''andono e a una scon!inata !iducia. ?risto ci riela c%e i una pro!onda
unit* !ra lui e noi, proprio nel Padre4 2 Ascendo al Padre mio e Padre ostro, Dio mio
e Dio ostro 3 #6 -1,E$. ?iC c%e in ?risto una realt* di natura, in noi una realt* di
grazia.
Ricordiamo l"importanza c%e %a il Padre nella ita di ?risto4 le sue parole sono del
Padre; le sue opere, i suoi miracoli sono del Padre; il suo amore, l"eucaristia, la pas/
sione sono mani!estazioni sensi'ili dell"amore del Padre4 2 )l mio ci'o !are la olont*
del Padre mio 3 #6 .,0.$. Ricordiamo come l"amore e il dolore del Padre si mani!e/
stino nell"amore e nel dolore del ?risto, specialmente nella sua passione. Dice Paolo4 2
E stato Dio #Padre$ a riconciliare a s< il mondo in ?risto, non imputando agli uomini
le loro colpe... Vi supplic%iamo in nome di ?risto4 lasciatei riconciliare con Dio.
?olui c%e non aea conosciuto peccato, Dio lo trattC da peccato in nostro !aore,
perc%< noi potessimo dientare giustizia di Dio 3 #- ?or @,,>/-,$.
Ae parole di ?risto, a''iamo detto, sono parole del Padre, le opere e i miracoli del
?risto sono opere e miracoli del Padre, tanto c%e 6es& puC dire a =ilippo, c%e gli %a
c%iesto4 2 Signore, mostraci il Padre... 3 / 2 Da tanto tempo sono con oi e tu non mi
%ai ancora conosciuto, =ilippo: ?%i %a isto me, %a isto il Padre 3 #6 ,.,9/>$.
La te$ere//a (e# Pa(re
Se c" un tempo in cui l"uomo %a estremamente 'isogno della protezione e tenerezza
del Padre celeste proprio il nostro tempo. 2 A"uomo moderno N dicea 5ernanos / %a
tanto 'isogno di tenerezza 3. I come un 'im'o spaurito, in un mondo dominato da
tanto egoismo, da tanta iolenza, dal terrore di una catastro!e mondiale. Ripensiamo
alle 2 !olle stanc%e, s!inite, come pecore senza pastore 3 #+t >,09$ e alla piet*
a!!ettuosa di ?risto c%e cura 2 ogni malattia e in!ermit* 3 #+t >,0@$;
EH assolutamente necessario ritornare a Dio Padre, c%e goerna con sapienza e amore
la storia, protegge l"uomo con la sua grazia onnipotente e puC ritras!ormare gli uomini
in padri e le donne in madri. Pensiamo alla piaga dell"a'orto. )l cristianesimo annunzia
c%e Dio Padre e, insegnando all"uomo a recitare il Padre nostro, non gli insegna solo
a pregare Dio; ma a pregare in Dio, a entrare nella sua intimit* trinitaria, a iere ed
esperimentare la tenerezza del Padre, del =iglio e dello Spirito Santo, con il dono
preziosissimo della piet*. )l Padre nostro una preg%iera c%e ci immerge, con 6es&,
nel mistero trinitario. Sotto l"impulso dello Spirito partecipiamo ed esperimentiamo la
gioia indici'ile di 6es& di essere !igli4 2 E c%e oi siete !igli ne proa il !atto c%e Dio
%a mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo =iglio c%e grida A''* / Padre8 . Buindi
non sei pi& sc%iao, ma !iglio... 3 #6al .,D/E$. ?os(, iendo il Padre nostro, aiene
continuamente il nostro esodo, per essere sempre meno sc%iai e sempre pi& !igli.
5eati noi, se sapendo queste cose, permettiamo allo Spirito di realizzarle nell"intimit*
della nostra preg%iera e nella carit* della nostra ita #c!. 6 ,0,,E$.
?on il dono della piet* lo Spirito Santo modella il nostro cuore sul cuore mite e umile
di ?risto #c!. +t ,,,->$, realizza in noi la !amosa pro!ezia del 2 cuore nuoo 3 di
9@
Ezec%iele4 2 Vi darC un cuore nuoo, metterC dentro di oi uno spirito nuoo, toglierC
da oi il cuore di pietra e i darC un cuore di carne 3 #Ez 0D,-D$.
Aa tenerissima inocazione4 2 A''*, Padre8 3 c%e 6es& %a messo nel nostro cuore e
sulle nostre la''ra4 2 Padre nostro... 3 #+t D,>$, non solo ci !a conoscere con certezza
c%e siamo !igli, ma ci !a esperimentare una dolcezza indici'ile e nel cuore un
a''andono !iliale, c%e ci spinge all"esperienza della preg%iera di intimit*, alla con/
templazione e alla mitezza erso tutti i nostri !ratelli, implorando incessantemente4
6es& mite ed umile di cuore, donaci il tuo cuore.
?on il dono della piet*, il cuore dell"uomo spinto a rendere al Padre il culto c%e
gradito al cuore del Padre, come dice Paolo4 2 Vi esorto dunque, !ratelli, per la
misericordia di Dio, ad o!!rire i ostri corpi come sacri!icio iente, santo e gradito a
Dio; questo il ostro culto spirituale 3 #Rom ,-,,$.
Della misericordia di Dio e quindi della sua piet* Paolo %a parlato a lungo all"inizio
della lettera ai Romani e specialmente nei capitoli >/,,, !ino ad a!!ermare4 2 Dio %a
racc%iuso tutti nella diso''edienza, per usare a tutti misericordia8 3 #Rom ,,,0-$.
Sgomento, Paolo esclama4 2 J pro!ondit* della ricc%ezza, della sapienza e della
scienza di Dio8 Buanto sono imperscruta'ili i suoi giudizi e inaccessi'ili le sue ie8 3
#Rom ,,,00$. Ecco allora la nostra risposta alla piet* e tenerezza del Signore4 2 J!!rire
i nostri corpi come sacri!icio iente, santo e gradito a Dio; questo il ostro culto
spirituale 3 #Rom ,-,,$, ossia o!!rire la nostra persona, tutti noi stessi 2 come
sacri!icio iente, santo... 3 come esseri ienti c%e si mettono in disparte, perc%<
riserati solo a Dio, donati e a''andonati a Aui senza risere. Buesto il nostro
autentico culto spirituale, ossia il culto prestato a Dio secondo lo Spirito della piet*
!iliale.
Ritorna sempre la stessa realt*4 la piet* non completa e autentica, !inc%< si
accontenta di 'ei canti, 'elle preg%iere, solenni cerimonie, deoti atteggiamenti, cori,
danze, esplosioni di gioia, !inc%< non cele'riamo la liturgia della nostra ita, !inc%< il
nostro cuore rimane duro, le parole aspre, seere, !acili al giudizio e alla condanna, a
olte addirittura spietate, !inc%< non ci o!!riamo totalmente #cuore, mente, parole,
azioni...$ a Dio/Padre. Viere il dono della piet* iere l"o'lazione totale di noi stessi
nell"o'lazione totale del ?risto, o!!rirci con ?risto al Padre in unione al suo sacerdozio
e al suo stato di ittima, come !acciamo, speriamo con sempre maggior coninzione,
ogni giorno, nella messa, concludendo con la grande preg%iera eucaristica4 2 Per
?risto, con ?risto e in ?risto, a te Dio Padre onnipotente, nell"unit* dello Spirito
Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen 3. S(, con tutto il mio
cuore, con tutta la mia ita, per il tempo e per l"eternit*.
)l dono della piet* si esprime specialmente nell"adorazione eucaristica, continuazione
contemplatia della messa, tempo puro dell"o'lazione. Nell"adorazione eucaristica non
c" azione, c" solo adorazione, o!!erta, lode, ringraziamento, stupore, unione d"amore.
Buesto quel 2 culto in spirito e erit* 3 di cui parla 6es& alla Samaritana4 2 I giunto
il momento ed questo, in cui i eri adoratori adoreranno il Padre in spirito e erit*,
perc%< il Padre cerca tali adoratori 3 #6 .,-0$.
Si realizza ciC c%e dice Pietro nella sua prima lettera4 2 Anc%e oi enite edi!icati in
pietre ie per la costruzione di un edi!icio spirituale #costruito e a'itato dallo Spirito
Santo$, per costituire una santa comunit* sacerdotale, per o!!rire sacri!ici spirituali
graditi a Dio, per mezzo di 6es& ?risto 3 #, Pt -,@4 TJ5$. Se, nell"o'lazione, o!!riamo
9D
noi stessi 2 come sacri!icio iente, santo e gradito a Dio 3, siamo noi stessi allora eri
santuari di adorazione eucaristica del Signore.
?os(, tutta la ita del cristiano e specialmente del sacerdote, del religioso dienta
adorazione, lode, ringraziamento4 2 Sia dunque c%e mangiate, sia c%e 'eiate, sia c%e
!acciate qualsiasi altra cosa, !ate tutto per la gloria di Dio 3 #, ?or ,1,0,$.
Da##a piet4 a# (o$o (e##a mite//a
)l dono della piet* porta a un"intensa esigenza di santit* interiore, alla purezza dei
sentimenti, alla semplicit* dei gesti e si ri!lette nella luminosit* del olto, nel candore
dello sguardo, nella spontaneit* del sorriso4 nulla i di arte!atto, di studiato, di
a!!ettato c%e sa di !alsa apparenza. )l dono della piet* guarisce da ogni durezza di
cuore, da ogni asprezza di parole e di giudizi, anc%e erso i cattii, proprio come !a il
Padre celeste, c%e su tutti !a scendere i doni della sua in!inita 'ont*4 2 =a sorgere il suo
sole sopra i malagi e sopra i 'uoni e !a pioere sopra i giusti e sopra gli ingiusti 3 #+t
@,.@$. A"autentica piet*, come irradia la paternit* di Dio, cos( costruisce la !raternit*
umana.
Al dono della piet* corrisponde la 'eatitudine della mitezza4 2 5eati i miti, perc%<
erediteranno la terra 3 #+t @,@$ ossia conquisteranno, non solo il cuore di Dio, ma
anc%e il cuore degli uomini.
Aa mitezza o mansuetudine suppone sempre una grande poert* in spirito, una
pro!onda umilt*, come ci %a detto 6es&, raccomandandoci insistentemente4 mettetei
alla mia scuola, ossia 2 imparate da me c%e sono mite e umile di cuore 3 #+t ,,,->$.
I@.
IL DONO DEL CONSI"LIO
Voglio iniziare queste ri!lessioni sul dono del
consiglio con una mia esperienza personale,
nella coninzione c%e possa gioare a
qualcuno.
Si sa c%e nella ita religiosa, non sempre la
colla'orazione !acile, specialmente se si di
nazionalit* dierse, perciC di diersa
educazione, mentalit* ecc. Nella mia ita mi
sono troato in una comunit* molto numerosa,
con religiosi di diersi paesi.
Ero responsa'ile di un"attiit* importante e
quattro con!ratelli erano miei colla'oratori.
Tutti aeano le loro 'uone doti e i loro di!etti,
ma a uno in particolare si poteano applicare i ersetti del salmo4 2 Non siate come il
caallo e come il mulo, / prii d"intelligenza; / si piega la loro !ierezza con morso e
'riglie, / se no, a te non si aicinano 3 VSal 0- #0,$, >W.
Era come se guidassi un"auto, nella quale di tanto in tanto, una ruota si 'loccaa o
come se conducessi una diligenza, tirata da quattro caalli, dei quali uno era 'izzarro4
all"improiso si arrestaa o tiraa tutti !uori strada. Era tutto inutile. Se c"erano dei
laori c%e a lui non andaano oppure se aea la luna storta li 'loccaa per giorni e
9E
giorni..., una olta per pi& di un anno e, purtroppo..., !acea un laoro c%e solo lui
sapea !are.
Aa mia so!!erenza quotidiana era daero grande. 6iunsi a una situazione umanamente
insopporta'ile. =u allora c%e il Signore mi !ece capire c%e doeo essere io a
conertirmi, ed ecco come.
6razie a Dio aeo la 'uona a'itudine della preg%iera personale. Pregao lo Spirito di
illuminarmi e aiutarmi.
Kn pomeriggio alla !ine della preg%iera personale #c%e era stata solo dolore$ mancando
alcuni minuti ancora per la cena, mi enne il du''io di non aere recitato l"ora media.
+i ricordo sempre4 era il enerd( della prima settimana. Recitai i salmi... e mi diedero
un grande sollieo4 2 )o sono prostrato nella polere / dammi ita secondo la tua
parola... 3 VSal ,,> #,,9$, -@W. 2 )o piango nella tristezza; / solleami secondo la tua
promessa... 3 VSal ,,> #,,9$, -9W. 2 Signore !ammi giustizia4 / nell"integrit* %o
camminato, / con!ido nel Signore, non potrC acillare 3 VSal -D #-@$, ,W. 2 Nel Signore
%o sperato4 / e %o proato il suo aiuto 3 #Ant.$. 2 A te grido, Signore; / non restare in
silenzio, mio Dio, / perc%<, se tu non parli, / io sono come c%i scende nella !ossa 3
VSal -9 #-E$, ,W. 2 Sia 'enedetto il Signore, / c%e %a dato ascolto alla oce della mia
preg%iera 3 VSal -9 #-E$, DW.
Dopo la recita dei salmi, leggo la lettura 'ree di nona, un 'rano della lettera ai
?olossesi4 2 Riestitei, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di miseri/
cordia, di 'ont*, di umilt*, di mansuetudine, di pazienza, sopportandoi a icenda e
perdonandoi scam'ieolmente, se qualcuno a''ia di c%e lamentarsi nei riguardi degli
altri. ?ome il Signore i %a perdonato, cos( !ate anc%e oi 3 #0,,-/,0$.
+i si riempirono gli occ%i di lacrime. Aa rilessi e una grande pace scese nel mio cuore.
Veramente la Parola di Dio sacramentale8
Aa situazione non era cam'iata; era cam'iato il mio cuore. Era come se il dolore non
mi pesasse pi&..., quasi riguardasse un"altra persona.
Sono coninto c%e, in quel momento, lo Spirito %a agito in me col dono del consiglio.
+i dicea al cuore, non con le parole, ma con le disposizioni interiori, come doeo
comportarmi con quella persona... accettandola. Assieme col dono del consiglio
aeano agito in me altri doni4 quello dell"intelletto, per comprendere a !ondo la Parola
di Dio; quello della piet*, per esperimentare la tenerezza del Padre erso di me e la
mia tenerezza erso di lui e erso i !ratelli, tutti, anc%e quelli scomodi; il dono della
!ortezza, per a!!rontare con coraggio, secondo lo Spirito di Dio, la mia di!!icile
situazione. ?ompresi c%e quando agisce un dono, agiscono pi& o meno anc%e gli altri
doni e si gustano anc%e i !rutti dello Spirito, ad es., per me, !u l"esperienza di una
pro!onda pace, c%e portaa con s< gioia, pazienza, 'ont*, umilt*, unione a ?risto,
dominio dello Spirito. )l mondo dello Spirito daero meraiglioso.
Siamo pie$i (i (u**i e (i i$&erte//e
)l santo timore di Dio ci %a li'erati dalla super'ia; la !ortezza ci %a guarito dalla
pigrizia e dalla paura; la piet* ci %a !atto superare la durezza della mente e del cuore,
l"asprezza delle parole e degli atteggiamenti, ora esperimentiamo in noi il desiderio
ardente di !are la olont* di Dio, di iere nella carit*, sotto l"in!lusso dei doni dello
Spirito; ma, a olte, siamo incerti, non sappiamo c%e cosa sia meglio !are, quale ia
im'occare; da qui l"utilit*, anzi la necessit* del dono del consiglio.
99
Ricordiamo le parole della Sapienza4 2 ) ragionamenti dei mortali sono pieni di du''i
e !alli'ili le loro deli'erazioni, perc%< il corpo corrutti'ile pesa sull"anima e la dimora
terrena opprime la mente, presa da molte ansie. Jra, a stento congetturiamo le cose
terrene e troiamo penosamente quelle c%e sono a portata di mano; c%i potr* scoprire
quelle celesti: 3 #Sap >,,./,E$. Da qui la necessit* del dono del consiglio,
specialmente nelle scelte della ita spirituale.
?i spontaneo pregare4 2 +ostrami, Signore, la tua ia, / perc%< nella tua erit* io
cammini; / donami un cuore semplice / c%e tema il tuo nome. / Ti loderC, mio Dio,
con tutto il cuore e darC gloria al tuo nome, ,9E
sempre, / perc%< grande con me la tua misericordia...,3 VSal 9D #9@$, ,,/,0W.
EH una preg%iera c%e, !atta con !iducioso a''andono, Dio/Padre sempre esaudisce e
cos(, alla !ine, potremo anc%e noi eleare col Salmista la preg%iera di 'enedizione e di
lode a Dio4 2 5enedico il Signore c%e mi %a dato consiglio; / anc%e di notte il mio
cuore mi istruisce. / )o pongo sempre innanzi a me il Signore, / sta alla mia destra, non
posso acillare. / Di questo gioisce il mio cuore, / esulta la mia anima; / anc%e il mio
corpo riposa al sicuro 3 VSal ,D #,@$, E/>,.
L'i$se)$ame$to (e##a S&rittura
Per comprendere meglio il dono del consiglio esaminiamo 'reemente c%e cosa dice
la Scrittura riguardo a questo prezioso mezzo suggerito dalla irt& della prudenza. )l
dono del consiglio per!eziona la irt& della prudenza.
) li'ri sapienziali dell"AT sono pieni di consigli, espressi non solo in !orma esortatia,
ma anc%e sotto !orma di sentenze, di proer'i, spesso con una piaceole ena di
umorismo. Esprimono la sapienza caratteristica degli anziani, dei saggi, dei consiglieri
c%e, in )sraele, costituiano una scuola, una categoria molto stimata; con i sacerdoti e i
pro!eti guidaano i re, il popolo e particolarmente i gioani senza esperienza.
Fo detto c%e i consigli erano ordinariamente conditi di umorismo4 2 Fai daanti una
taola sontuosa: / Non spalancare erso di essa la tua 'occa... 3 #Sir 0,,,-$.
2 ?%i indolente nel laoro / !ratello del dissipatore 3 #Pro ,9,>$. 2 Anc%e lo stolto,
se tace, passa per saggio / e, se tiene c%iuse le la''ra, per intelligente 3 #Pro ,E,-9$.
+odello di sapienza nel consigliare 6iuseppe l"e'reo. Era un dono c%e aea
riceuto da Dio e l"aea coltiato col santo timore di Dio e col dominio di s<.
Alla moglie del padrone Puti!are, c%e ripetutamente lo tenta4 2 Knisciti a me8...
unisciti a me8... 3 #6en 0>,E.,-$ 6iuseppe risponde c%e non puC !are un cos( grae
torto al suo padrone, c%e %a piena !iducia in lui e poi 2 ?ome potrei !are questo grande
male e peccare contro Dio: 3 #6en 0>,>$. Aa sua ita caratterizzata dall"umilt* e dalla
modestia4 non si deprime nella sentura, non si esalta nel trion!o. Sa essere prudente
consigliere del !araone riguardo alla carestia; sa dominare col silenzio i suoi a!!etti
naturali di !ronte ai !ratelli. ?on 2 l"amore ricopre ogni colpa 3 #Pro ,1,,-$. Aa sua ita
%a un sigillo di autentica no'ilt*. Dio, col suo consiglio, lo dirigea.
+odello di sapienza nel consigliare anc%e Daniele, sia nella icenda di Susanna, sia
nel conoscere i segreti eenti !uturi4 la statua di Na'ucodonosor #-,,/.>$; la isione
del re 5aldass*r4 2 +ene, teOel, peres 3 #@,,/0,$; le settanta settimane d"anni #>,-1/-E$.
Secondo la Scrittura, pi& c%e conoscere 2 i consigli degli uomini 3, importante
conoscere il 2 consiglio di Dio 3, nel quale presente la storia del mondo e il destino
9>
dell"uomo4 2 +olte sono le idee nella mente dell"uomo, / ma solo il disegno del
Signore resta saldo 3 #Pro ,>,-,$.
I 'uon consigliere c%i parla dopo aer parlato con Dio, ossia pregato; c%i inoca lo
Spirito anc%e mentre parla e d* consiglio, perc%< coninto c%e solo lo Spirito !onte
di ogni sapienza e prudenza4 2 All"uomo appartengono i progetti della mente, / ma dal
Signore iene la risposta 3 #Pro ,D,,$.
Pur pregando Dio e inocando lo Spirito, c%i d* consigli dee utilizzare tutti i mezzi
umani possi'ili, ad es. lo studio; 2 ?" oro e ci sono molte perle, / ma la cosa pi&
preziosa sono le la''ra istruite 3 #Pro -1,,@$; l"arte del parlare4 2 Kna mente saggia
rende prudente la 'occa... / =ao di miele sono le parole gentili 3 #Pro ,D,-0/-.$ e
anc%e l"arte del tacere, perc%<, a olte, il consiglio migliore il silenzio4 2 ?%i apre
troppo le la''ra incontra la roina 3 #Pro ,0,0$.
?ol titolo di 2 ?onsigliere ammira'ile 3 )saia designa il +essia. Su di lui si poser* lo
spirito di Dio con tutti i suoi doni, !ra i quali il dono del consiglio4 2 Kn 'am'ino
nato per noi, ci stato dato un !iglio... ed c%iamato4 ?onsigliere ammira'ile, Dio
potente, Padre per sempre, Principe della pace 3 #)s >,@$. 2 Su di lui si poser* lo spirito
del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di !ortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore 3 #)s ,,,-$.
Nel consiglio di Dio, ossia nel suo piano di salezza, realizzatosi in ?risto, si esprime
tutta la sapienza di Dio, come, con splendida preg%iera di 'enedizione e pro!ondit* di
pensiero, si esprime Paolo nell"inno cristologico della lettera agli E!esini #,,0/,.$.
Aeggilo. I una sola, lunga lode, straripante di stupore, pronunciata tutta d"un !iato in
,- ersetti, ritmati dal ritornello 2 in ?risto 3 o 2 in lui 3 e da !ormule di dossologia4 2
A lode e gloria della sua grazia 3 #. D$; 2 A lode della sua gloria 3 #. ,-/,.$.
?onsiglio e disegno d"amore di Dio c%e si esprimono nell"elezione e predestinazione
nostra 2 prima della creazione del mondo 3 #. ./@$; nella li'erazione o 2 redenzione
mediante il sangue #di ?risto$ 3 #. D/E$; nella ricapitolazione4 2 il disegno... di
ricapitolare in ?risto tutte le cose 3 #. 9/,1$; nel dono dell"eredit* promessa 2 perc%<
noi !ossimo a lode della sua gloria 3 #. ,,/,-$ e, in!ine, nell"e!!usione dello Spirito
#. ,0/,.$.
)l meraiglioso consiglio di Dio o disegno della salezza nessuno puC mandarlo a
uoto4 2 ?%i puC resistere al suo olere: 3 si domandaa Paolo #Rom >,,>$ e tutto
questo per noi causa di grande gioia e speranza, perc%< siamo sicuri c%e la promessa
da parte di Dio, della nostra salezza e santit* con la nostra li'era colla'orazione, cer/
tamente si realizza. Jccorre la nostra li'era colla'orazione, poic%<4 2 ?%i %a creato te
senza di te / dice s. Agostino / non saler* te senza di te 3. Per questo 6es& nel
Vangelo ci d* tanti consigli, perc%< la salezza si realizzi in ciascuno di noi !ino alla
santit* personale.
I &o$si)#i (i "es9 e (i Pao#o
Buando diciamo c%e sono 2 consigli 3 non intendiamo dire c%e sia !acoltatio metterli
o non metterli in pratica. Noi sappiamo c%e il precetto del Signore o la legge della
nuoa alleanza una sola, la carit*. Jra, i consigli c%e d* 6es& riguardano aspetti,
realizzazioni concrete della carit*. PerciC, come la carit* o''ligatoria per tutti i
cristiani, cos( i consigli di 6es& sono o''ligatori per ogni cristiano, tenendo conto
delle esigenze del proprio stato.
>1
Pensate a tutto il discorso della montagna #?!. +t @/E$, cominciando dalle cele'ri
'eatitudini #?!. +t @,,/,-$, enendo al doere di compiere opere 'uone per essere sale
e luce del mondo #?!. +t @,,0/,D; D,,/.$, al doere del perdono e della riconciliazione
con i !ratelli #?!. +t @,-,/-D$, al doere di amare per!ino i propri nemici, di !ar loro
del 'ene, di pregare per i propri persecutori #?!. +t @,09/.9; Ac D,-E/0D$, al doere di
essere misericordiosi, di non giudicare, di perdonare #?!. Ac D,0D/.-$.
) consigli riguardanti la preg%iera #?!. +t D,@/,0; E,E/,,$, la penitenza e il digiuno
#?!. +t D,,D/,9$, le ricc%ezze #?!. +t D,,>/-,$, la !iducia nella Proidenza #?!. +t
D,-@/0.$, l"impegno a entrare per la porta stretta e percorrere la ia angusta per
giungere alla ita #?!. +t E,,0/,.$... ?%i puC dire c%e questi consigli di 6es& siano
!acoltatii: Sono in realt* una necessit* di salezza..., e anc%e i !amosi consigli
eangelici4 castit*, poert* e o''edienza, non sono o''ligatori solo per i religiosi, ma
per tutti i cristiani, secondo le esigenze del loro stato. ?" in!atti una castit* coniugale
da osserare; c" una poert* interiore ed esteriore c%e dee caratterizzare la ita del
ero cristiano e, in!ine, ogni cristiano dee riiere il mistero pasquale di ?risto, c%e si
2 !atto o''ediente #al Padre$ !ino alla morte e alla morte di croce 3 #=il -,9$.
Tutti questi consigli possono essere riassunti nel consiglio supremo di 6es&4 2 Voi
dunque siate per!etti come per!etto il Padre ostro celeste 3 #+t @,.9$. Auca cos( lo
esprime4 2 Siate misericordiosi come misericordioso il Padre ostro 3 #Ac D,0D$.
I un impegno di santit* c%e troa il suo ertice nella pratica dell"amore o'latio,
l"amore gratuito4 quello stesso del Padre c%e elargisce i suoi doni, non solo ai 'uoni,
ma anc%e ai cattii #c!. +t @,.@$ e c%e, in ?risto, %a amato e perdonato i suoi stessi
nemici4 2 Padre, perdonali, perc%< non sanno quello c%e !anno 3 #Ac -0,0.$.
Tutti i consigli di 6es& si raccolgono nel precetto della carit*4 2 Vi do un
comandamento nuoo #l"uso di precetto, di comandamento riguardo alla carit* da
comprendersi 'ene4 non un"imposizione dall"esterno; ma un mettere in rilieo
un"esigenza pro!onda, c%e nell"intimo del cuore umano in se stesso e dal momento
c%e %a aderito a ?risto$ c%e i amiate gli uni gli altri; come io i %o amato, cos(
amatei anc%e oi gli uni gli altri. Da questo sapranno tutti c%e siete miei discepoli, se
arete amore gli uni per gli altri 3 #6 ,0,0./0@$ e Paolo4 2 Non a''iate alcun de'ito
con nessuno, se non quello di un amore icendeole... A"amore non !a alcun male al
prossimo4 pieno compimento della legge l"amore 3 #Rom ,0,9.,1$.
Buello c%e a''iamo detto dei consigli di 6es&, doremmo ripeterlo dei numerosi
consigli c%e d* Paolo ai primi cristiani4 2 Siate 'eneoli gli uni erso gli altri, mi/
sericordiosi, perdonandoi a icenda come Dio %a perdonato a oi in ?risto 3 #E!
.,0-$. 2 =atei imitatori di Dio, quali !igli carissimi e camminate nella carit* nel modo
c%e anc%e ?risto ci %a amato e %a dato se stesso per noi, o!!rendosi a Dio in sacri!icio
di soae odore 3 #E! @,,/-$. )n!ine il cele're passo della lettera ai ?olossesi, c%e %o gi*
citato, ma ancora lo ricordo, perc%< uno splendido programma di ita, sul quale
opportuno !are di tanto in tanto un"utile reisione di ita4 2 Riestitei dunque, come
eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di 'ont*, di umilt*, di
mansuetudine, di pazienza, sopportandoi a icenda e perdonandoi scam'ieolmente,
se qualcuno a''ia di c%e lamentarsi nei riguardi degli altri. ?ome il Signore i %a
perdonato, cos( !ate anc%e oi, al di sopra di tutto poi i sia la carit* c%e il legame
per!etto #o incolo della per!ezione$ 3 #?ol 0,,-/,.$. Aa carit* 2 la ia migliore di
tutte 3 #, ?or ,-,0,$, come si esprime Paolo nel cele're inno alla carit* #c!. , ?or ,0$.
>,
Aa per!ezione nella carit* o amore o'latio proposta a tutti i cristiani e tutti deono
tenderi secondo l"inito di 6es&4 2 Siate oi dunque per!etti come per!etto il Padre
ostro celeste 3 #+t @,.9$.
I# Maestro (e##'ora
Ao Spirito Santo ci donato perc%< ci ricordi i diini consigli di 6es&, in ogni
situazione, du''io, ansiet*, preoccupazione, di!!icolt* della ita4 2 )l ?onsolatore, lo
Spirito c%e il Padre mander* nel mio nome, Egli i insegner* ogni cosa e i ricorder*
tutto ciC c%e io i %o detto 3 #6 ,.,-D$. Ao Spirito la 2 memoria 3 di 6es&4 una
memoria colma di tanta dolcezza e pace come dice s. 6ioanni nella sua prima lettera4
2 Buanto a oi, l"unzione #dello Spirito$ c%e aete riceuto da lui #?risto$ rimane in
oi e non aete 'isogno c%e alcuno i ammaestri; ma come la sua unzione #ossia lo
Spirito$ i insegna ogni cosa, eritiera e non mentisce, cos( state saldi in lui #?risto$,
come essa #lo Spirito$ i insegna 3 #, 6 -,-E$.
Ao Spirito agisce in noi col dono del consiglio, non solo quando siamo incerti, nel
du''io, non sappiamo c%e cosa sia meglio !are, quale ia im'occare; ma anc%e quando
risc%iamo di essere precipitosi nel parlare, impazienti nell"agire4 di!etti usuali per c%i
emotio o peggio ansioso. Ricordiamo in queste situazioni c%e lo Spirito il 2
+aestro dell"ora 3, ossia la sua azione tempestia anc%e nelle azioni pi& ordinarie,
poic%< la materia dei doni non sempre necessariamente di natura eleata; perciC
lasciamo da parte la nostra ansiet*, !retta, !renesia, raccogliamoci in preg%iera,
consigliamoci con lui. Ao Spirito parla direttamente al cuore o spesso si sere della
Parola di Dio.
Se siamo sotto il peso della proa, della so!!erenza, lo Spirito susciter* nel nostro
cuore, con grande dolcezza il ricordo delle parole di 6es&4 2 Venite a me oi tutti c%e
siete stanc%i e a!!aticati e io i ristorerC4 prendete il mio giogo sopra di oi e imparate
da me, c%e sono mite e umile di cuore e troerete ristoro per le ostre anime. )l mio
giogo in!atti dolce e il mio carico leggero 3 #+t ,,,-9/01$ oppure4 2 Se qualcuno
uol enire dietro a me, rinneg%i se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua
3 #Ac >,-0$. EH necessario perC c%e ci apriamo con umilt* e !iducia allo Spirito e non
ci c%iudiamo nella durezza del nostro egoismo.
Se siamo ittime della s!iducia, dello scoraggiamento ci puC suggerire4 2 ?ammina
umilmente con il tuo Dio 3 #+i D,9$. 2 +i glorierC delle mie de'olezze perc%< trion!i
in me la !orza di ?risto... Buando sono de'ole allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,>/
,1$. 2 )o sono tranquillo e sereno come 'im'o sezzato in 'raccio a sua madre, come
un 'im'o sezzato l"anima mia 3 VSal ,0, #,01$, -W. J Dio, mia roccia di di!esa, in te
la mia speranza Vc!. Sal D- #D,$, 0.DW.
)l cuore c%e accoglie uno di questi consigli, esperimenta la pace, la serenit*, acquista
!orza e speranza. PuC darsi, a olte, c%e una persona ci sia cordialmente antipatica e ci
dispiaccia in tutto ciC c%e !a, in tutto ciC c%e dice; a''iamo un senso quasi !isico di
rigetto, c%e ci mette a disagio. Raccogliamoci nella preg%iera allo Spirito e ci giunger*
il suo consiglio4 2 Se amate quelli c%e i amano, quale merito ne aete: 3 #+t @,.D$. 2
Perc%< osseri la pagliuzza nell"occ%io del tuo !ratello, mentre non ti accorgi della
trae c%e %ai nel tuo occ%io: 3 #+t E,0$. Nasce cos( nel nostro cuore la serena
coninzione c%e tutti siamo tanto de'oli e !ragili, c%e do''iamo guardarci a icenda
con occ%i di compassione e misericordia e portare i pesi gli uni degli altri.
>-
?ome edete, il dono del consiglio si mani!esta molto nel con!ronto con la Parola di
Dio. Da questo con!ronto i discepoli di Emmaus si sentirono tras!ormati nel cuore4 2
Non ci ardea il cuore, in petto, mentre egli ci parlaa lungo la ia, quando ci spiegaa
le Scritture: 3 #Ac -.,0-$. 6es& aea comunicato loro lo Spirito e il consiglio
migliore !u quello di non !ermarsi ad Emmaus, ma di ritornare quella stessa notte a
6erusalemme ad annunciare la risurrezione del Signore.
Buando a''iamo mancato alla carit*, ne so!!riamo e orremmo ricucire lo strappo,
mettiamoci in preg%iera. Buanti ricordi di 6es& riguardo alla carit* ci puC ric%iamare
lo Spirito, quante esortazioni8 2 Se presenti la tua o!!erta sull"altare e l( ti ricordi c%e
tuo !ratello %a qualcosa contro di te #a maggior ragione se %ai tu qualcosa contro di
lui$, lascia l( il tuo dono daanti all"altare e a prima a riconciliarti con il tuo !ratello e
poi ieni ad o!!rire il tuo dono 3 #+t @,-0/-.$.
?os( 2 lo Spirito 3 iene in aiuto alla nostra de'olezza, perc%< nemmeno sappiamo c%e
cosa sia coneniente domandare #tanto meno c%e cosa sia meglio !are$, ma lo Spirito
stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimi'ili e colui c%e scruta i
cuori #ossia il Padre$ sa quali sono i desideri dello Spirito, poic%< egli intercede per i
credenti secondo i disegni di Dio 3 #Rom 9,-D/-E$.
Perc%< possiamo cogliere questa 2 intercessione 3 questo 2 gemito interiore 3 dello
Spirito, assolutamente necessario implorarlo, mettersi in preg%iera prima di ogni
decisione, prima di parlare, di agire o non agire. Aa preg%iera esprime umilt*, amore,
!ede, a''andono, speranza. I necessario eliminare gli ostacoli all"azione dello Spirito;
il cuore dee essere li'ero da passioni coltiate4 super'ia, am'izione, impazienza,
sensualit*, inidia, gelosia..., in una parola li'ero dall"egoismo; occorre il silenzio del
cuore, un silenzio c%e adorazione, lode, ringraziamento, a''andono.
)l silenzio ,"2 udito del cuore 34 !ra tante oci sa cogliere la oce dello Sposo c%e ci
parla e ci consiglia tramite il suo Spirito.
U$ isti$to sopra$$atura#e
Ricordiamo c%e i doni dello Spirito ci sono dati per sorreggere la nostra de'olezza
nella pratica delle irt&. )l dono del consiglio ci iene in aiuto nell"esercizio della
prudenza, irt& importantissima !ra tutte le irt& morali, perc%< %a il compito di
equili'rare e armonizzare il loro esercizio, ad es. la !ortezza non dee essere teme/
rariet* n< asprezza e neppure de'olezza; la giustizia non dee essere n< rigida seerit*
n< eccessia accondiscendenza. ?ome conciliare la !ortezza e la giustizia con la 'ont*
e la dolcezza: Aa irt& della prudenza ci suggerisce il giusto mezzo.
)l dono del consiglio per!eziona la prudenza. ?i rende capaci, quasi per un istinto
soprannaturale, di giudicare, a olte con sorprendente prontezza, ciC c%e giusto dire
o non dire, !are o non !are, nelle pi& sariate situazioni della ita.
Per appro!ondire ancor meglio questo prezioso dono del consiglio, ricorriamo a s.
Tommaso d"Aquino. Nella Summa ci dice c%e tipica mani!estazione del dono del
consiglio la 2 sedatio an\ietatis du'itationis 34 2 placare l"ansiet* del du''io 3.
)l dono del consiglio, spiega un suo commentatore, 6ioanni di s. Tommaso, ci !a
aanzare nella notte, attraerso le nostre tene're razionali, con la sicurezza intima c%e
siamo nella ia di Dio. Tramite lo Spirito esperimentiamo 6es& 2 ia, erit*... ita 3
#6 ,.,D$. Pensiamo spontaneamente alla 2 piccola ia 3 del puro amore, dell"amore
o'latio di s. Teresa di Aisieu\, c%e segu( sicura attraerso quel tunnel oscuro,
>0
tene'roso, specialmente per la priazione dell"esperienza della !ede, per il quale
doette camminare negli ultimi tempi della sua ita.
?ome luce sicura nella notte dell"anima, il dono del consiglio in armonia e ci
ric%iama il dono della sapienza. Si tratta di andare aanti sotto l"impulso della carit*,
palpitante in !ondo al cuore, con la quale lo Spirito ci !a esperimentare il suo in!lusso,
senza dirci doe ci condurr*, ma con la sicurezza intima c%e tutto si risoler* per il
nostro 'ene4 2 Tutto concorre al 'ene di coloro c%e amano Dio 3 #Rom 9,-9$. 2 )l
ento so!!ia doe uole / dice 6es& a Nicodemo / e ne senti la oce, ma non sai di
doe iene e doe a4 cos( di c%iunque nato dallo Spirito 3 #6 0,9$.
Buesta immagine del ento ale per tutti i doni dello Spirito. Riguardo al dono del
consiglio ricordiamo la 'rezza leggera di Elia sull"Fore', doe era presente il Signore
e non nel !uoco, n< nel terremoto, n< nel ento gagliardo #c!. , Re ,>,>/,9$.
Nel dono del consiglio lo Spirito si mani!esta con grande delicatezza e !orza; non
iolenta la li'ert*, anzi l"aiuta, rendendola li'era da ogni ansiet*, da ogni du''io.
U$'i$tui/io$e (i%i$a
Jccorre a''andonarsi !iduciosamente allo Spirito. ?%i esige per parlare o per agire la
sicurezza assoluta, la certezza razionale; c%i in!etto di per!ezionismo, ostacola
l"in!lusso dello Spirito, cadendo nell"ansiet*, nell"incontenta'ilit* e spesso nell"inerzia.
+entre con meno certezza nostra... nostra...; con meno per!ezione nostra... nostra, e
pi& !iducia nello Spirito, possiamo essere 2 luog%i 3 delle meraiglie d"amore di Dio;
possono realizzarsi in noi le sue grandi opere.
Pur non rinunciando alla ri!lessione razionale, ric%iesta dalla irt& della prudenza,
rileiamo c%e il dono del consiglio si mani!esta come un"intuizione c%e rende inutili
tanti ragionamenti. I un"esperienza intima, c%e non %a 'isogno di motiazioni, pur
essendo in armonia con tutto ciC c%e ragioneole e secondo la !ede. A"anima intuisce
c%e, agendo per puro amore e !acendo qualsiasi cosa, mossa da amore o'latio,
per!ettamente nella olont* di Dio. )l dono del consiglio ci spinge a non esitare pi&,
non rielandoci i segreti della olont* diina, non rispondendo a nostri 2 perc%< 3; ma
!acendoci, al contrario, accettare di camminare nell"oscurit*, sicuri di essere nella sua
olont*4 2 Se doessi camminare in una alle oscura, / non temerei .alcun male,
perc%< tu sei con me. / )l tuo 'astone e il tuo incastro / mi danno sicurezza 3 VSal -0
#--$, .W. 2 ?ammina umilmente con il tuo Dio 3 #+i D,9$. )mportante non sapere;
importante amare, aer !iducia, camminare.
Tutto questo accompagnato da grande pace interiore. =idarsi dello slancio d"amore
interiore somma sapienza e tutto questo aiene sotto l"impulso del dono del
consiglio, con una certezza intima c%e Dio non ci a''andoner* in ciC c%e umilmente
!acciamo per suo amore. )n questa situazione il consiglio iene dalla carit* di Dio o
Spirito di Dio4 2 A'Pssus a'Pssum inocat 3 VSal .- #.,$, 9W4 l"a'isso dell"umilt* !a
appello all"a'isso della carit*.
I# (is&er$ime$to (e)#i spiriti
Buesto dono/intuizione del consiglio tanto prezioso c%e ci spontaneo cercarlo negli
uomini di Dio, perc%< lo Spirito, tramite loro, ci illumini. Tutto questo molto in
armonia con lo stile sacramentale, tipico di Dio, ossia ci comunica i suoi lumi, i suoi
>.
!aori con strumenti e mezzi umani. I lo stile dell"incarnazione. Da qui l"utilit* e la
necessit* della direzione spirituale, per un periodico con!ronto di ita.
Si realizza cos(, normalmente, secondo la proidenza di Dio, il discernimento degli
spiriti. Dice 6ioanni di s. Tommaso4 2 ?omunemente l"illuminazione di Dio aiene
dipendendo da altri3. A questo ci spinge lo spirito di !ede.
)l dono del consiglio, a''iamo detto, agisce quando siamo staccati dalle passioni c%e
ci tur'ano, dall"agitazione e precipitazione. Dicea s. Vincenzo de" Paoli4 2 Dio
molto onorato del tempo c%e si usa per considerare con maturit* le cose c%e
riguardano il suo serizio3 e NeSman %a scritto quella cele're poesia/preg%iera, era
implorazione del dono del consiglio4 2 Aead OindlP lig%t 3... 2 ?onducimi luce gentile
3... 2 Reep t%ou mP !eet... 3 2 proteggi tu i miei passi 3 e P. ?%. de ?ondren, pieno di
rispetto per il mistero dei disegni di Dio, come direttore di anime, dicea4 2 5isogna
dare a Dio il tempo c%e desidera la soait* della sua condotta 3. Noi siamo impazienti,
perc%< non a''iamo tempo4 Dio %a l"eternit*. Non pretendiamo c%e Dio adegui il suo
passo ai nostri passi e i suoi tempi ai nostri tempi. ?on !iducia attendiamo
nell"a''andono d"amore.
Per implorare il dono del consiglio proponiamo questa semplice preg%iera, gi* citata e
in parte adattata, del card. +ercier4 2 J Spirito Santo / Amore del Padre e del =iglio /
ispirami sempre / ciC c%e deo pensare / ciC c%e deo dire / e come deo dirlo. / ?iC
c%e deo tacere. / ?iC c%e deo scriere. / ?ome deo agire / e ciC c%e deo !are. /
?ome deo amare, / per cercare la tua gloria, / il 'ene delle anime / e la mia
santi!icazione. / J Spirito di Dio, in te / tutta la mia !iducia. / Amen 3.
)l segno c%e il dono del consiglio opera in noi la grande pace e gioia interiore c%e ci
accompagnano in ogni decisione. A''iamo la sicurezza interiore di essere nell"amore
di Dio e quindi nella sua olont*. )noltre il dono del consiglio ci rende pazienti
nell"attesa c%e maturino i tempi di Dio. I un"attesa piena di silenzio, di adorazione, di
a''andono. Siamo coninti c%e lui il protagonista principale della nostra ita, lui la
guida; noi siamo i suoi piccoli colla'oratori4 2 ?ammina... umilmente... con il tuo Dio
3 #+i D,9$. Aa necessit* del dono del consiglio grande nella ita interiore personale e
nella ita apostolica.
Sul piano personale siamo illuminati da Dio4 2 I in te la sorgente della ita, / alla tua
luce ediamo la luce 3 VSal 0D #0@$, ,1W. A"anima si li'era da ogni inquietudine, ansia,
angoscia, da ogni !orma di impazienza e precipitazione e si apre al compimento della
olont* di Dio4 2Kna luce si leata per il giusto / gioia per i retti di cuore3 VSal >E
#>D$, ,,W.
)l dono del consiglio indispensa'ile nell"apostolato, specialmente nella direzione
delle anime.
Anc%e nell"attiit* apostolica siamo cos( !acili a lasciarci prendere dal molto laoro,
dai molti impegni, dalle preoccupazioni, dai motii personali, dall"orgoglio,
dall"am'izione o dalla pigrizia8... 5isogna aere il coraggio di !ermarsi, di !are
silenzio, di inocare lo Spirito, di domandare consiglio... 5isogna dare il tempo
necessario alla preg%iera personale, di intimit*.
+eati i miseri&or(iosi...
Secondo i teologi il dono del consiglio in relazione con la 'eatitudine dei
misericordiosi4 2 5eati i misericordiosi, perc%< troeranno misericordia 3 #+t @,E$.
>@
Aa misericordia una irt& tipica di Dio, con la quale egli esprime la sua predilezione
per i de'oli, i poeri, gli ammalati, i peccatori e erso tutta l"umanit*, oppressa da tante
miserie e tanta in!elicit*. )l cuore di Dio si apre erso tutti con la misericordia4 miseris
cor4 un cuore aperto ai miseri. I una misericordia piena di tenerezza, tanto c%e
l"e'raico per esprimerla usa il termine 2 ra%amin 3 c%e signi!ica4 2le iscere materne3.
Noi ripensiamo al commoente salmo ,0D #,0@$, oe si rieocano le meraiglie
dell"amore di Dio erso il suo popolo e si ripete come un ritornello4 2 Perc%< eterna
la sua misericordia... 3 2 Perc%< eterna la sua misericordia 3.
Nel NT la misericordia e tenerezza del Padre si rielano nel olto di ?risto, nella sua
predilezione per i poeri, gli umili, gli ammalati, i peccatori. A"a!!ermazione di 6es&
in +atteo4 2 Siate per!etti come per!etto il Padre ostro celeste 3 #+t @,.9$ troa
come !rase corrispondente in Auca4 2 Siate misericordiosi come misericordioso il
Padre ostro 3 #Ac D,0D$.
)l contrario della misericordia la 2 sclerocardia 3 ossia la durezza di cuore, la morte
del cuore all"amore. )n Dio, la 'eatitudine della misericordia corrisponde al dono del
consiglio, perc%< con questo dono Dio iene in aiuto alla nostra de'olezza, ai nostri
du''i, alle nostre oscurit*...; tante olte non sappiamo c%e cosa dire, c%e cosa !are...
Preg%iamo col salmista4 2 Risplenda su di noi, Signore la luce del tuo olto 3 #Sal
.,E$; 2 I in te la sorgente della ita; / alla tua luce ediamo la luce 3 VSal 0D #0@$, ,1,.
-1W.
)n noi, la misericordia ci apre il cuore erso tutti quelli c%e sono nel du''io, 'isognosi
di aiuto, di consiglio. ?ome il ?risto e in ?risto, ri!lettiamo anc%e noi il olto
misericordioso del Padre. )l dono del consiglio ci aiuta icendeolmente nella nostra
comune de'olezza, miseria, incertezza... I proprio l"umile coscienza della nostra !ra/
gilit*, dei nostri limiti, delle nostre ignoranze c%e ci !a essere prudenti in tutto e ci !a
domandare consiglio allo Spirito e alle persone c%e sono illuminate dallo Spirito.
Aa prima misericordia do''iamo aerla con noi stessi, non per approarci nei nostri
di!etti e colpe, ma per accettare, senza scoraggiarci i nostri limiti, come ci insegna s.
Paolo4 2 +i anterC... 'en olentieri delle mie de'olezze, perc%< dimori in me la
potenza di ?risto,... quando sono de'ole allora c%e sono !orte 3 #- ?or ,-,>/,1$.
Buesto un saggio consiglio4 non do''iamo rimuoere colpe e limiti, come ci spinge
a !are una certa psicologia moderna; ma do''iamo esserne coscienti e !arne uno
strumento di redenzione e di santit*, mediante l"umilt* c%e la ia della carit*.
Tante olte noi siamo duri con gli altri, non li amiamo, perc%< siamo duri con noi
stessi e non ci amiamo. Amiamo noi stessi in lui, ?risto, con la misericordia del suo
cuore c%e %a tanto amato i pu''licani e i peccatori e il primo !ra tutti i peccatori siamo
noi, sono io #c!. , Tm ,,,@$4 ?risto mi ama. Buesto un ottimo consiglio c%e ci d*
tanta !iducia e pace.
A!!erma s. Tommaso c%e il dono del consiglio ci orienta in modo speciale erso la
pratica delle opere di misericordia e questo un ottimo consiglio di santit*, perc%< alla
!ine della ita saremo giudicati sull"amore, mani!estato nelle opere di misericordia4 2
Ero a!!amato e mi aete dato da mangiare; ero assetato e mi aete dato da 'ere... 3 2
Buando, Signore:... 3 2 )n erit* i dico4 ogni olta c%e aete !atto queste cose a uno
solo di questi miei !ratelli pi& piccoli l"aete !atto a me 3 #+t -@,0@.0E..1$.
>D
@.
LA SPERAN=A E IL DONO DELLA
SCIEN=A
Nel nostro cammino !ra i meraigliosi doni dello
Spirito siamo giunti al dono della scienza e
possiamo dire col Salmista4 2 Aampada ai miei
passi la tua Parola / luce sul mio cammino 3 VSal
,,> #,,9$, ,1@W.
)l dono della scienza !onte di tanta luce nella no/
stra ita, perc%< ci illumina soprattutto sul ero
alore delle creature e di conseguenza sul loro retto
uso, in modo c%e non ci siano di intralcio, ma di
aiuto nella nostra ascesa erso Dio, creatore e
padre. ?i aiuta soprattutto a gestire la nostra
a!!ettiit*.
I# &ammi$o per&orso
Ripercorriamo prima, in sintesi, il cammino !inora percorso4 il santo timore di Dio
per!eziona la irt& della temperanza, ci spinge a li'erarci dal nostro egoismo, dalla
nostra superer'ia e ad aprirci alla poert* in spirito4 2 5eati i poeri in spirito, perc%<
in essi il regno dei cieli 3 #+t @,0$.
)l dono della !ortezza per!eziona la irt& della !ortezza, ci guarisce sia dalla pigrizia
c%e dalla paura e ci apre alla 'eatitudine della giustizia4 2 5eati quei c%e %anno !ame e
sete della giustizia, perc%< saranno saziati 3 #+t @,D$.
)l dono della piet* per!eziona la irt& della giustizia, ince in noi la durezza della
mente, del cuore, lHasprezza delle parole e degli attegiamenti e ci apre alla 'eatitudine
della mitezza4 25eati i miti, perc%< erediteranno la terra 3 #+t @,E$
)l dono del consiglio per!eziona la irt& della prudenza, !acendoci giudicare
prontamente e sinceramente, per una specie di intuizione soprattutto ciC c%e coniene
!are o non !are, dire o non dire, specialmente nei casi di!!icili, ci !a superare ansiet* e,
dopo ogni decisione, ci consera in una grande serenit* alla pace. )) dono del consiglio
ci apre alla 'eatritudine della misericordia4 2 5eati i misericordiosi, perc%< troeranno
misericordia 3 #+t @,E$.
U$ (o$o &o$temp#ati%o
6iungiamo cos( al dono della scienza, c%e per!eziona la irt& teologale e della
speranza. EH il primo dei doni c%e s. Tommaso c%iama 2 speculatii 3 #speculare L in/
dagare, contemplando$. Noi pre!eriamo perciC c%iamarlo con i doni dell"intelletto e
della sapienza4 dono contemplatio. Fa lo scopo di per!ezionare la pratica de irt&
t<ologali4 !ede, speranza, carit*, come gli altri doni per!ezionano l"esercizio delle irt&
morali e pi& speci!icamente le quattro irt& cardinali4 prudenza, giustizia, !ortezza e
temperanza.
Ad esempio, la !ede ci !a aderire alle erit* rielate. Aa teologia ricorre alle
argomentazioni della ragione, per dimostrare c%e i dati della !ede sono credi'ili, c%e si
>E
puC ammettere un Dio unico nella natura e trino nelle persone; c%e ?risto un"unica
persona con due nature, umana e diina; ma tutto questo ci dice solo c%e il mistero
della Trinit*, il mistero del ?risto non sono assurdi; in realt* noi rimaniamo
insoddis!atti nella nostra oscurit*. A"arida conoscenza della mente non si puC
paragonare alla calda 2 conoscenza 3 del cuore e della ita.
Aa realt* di Dio, di ?risto molto al di l*, molto pi& in alto della nostra de'ole mente.
Da qui la necessit* dei doni, c%e ci !anno come edere, toccare, la Trinit*, il ?risto4
sono persone c%e le quali noi entriamo in[% intimit*, !ino,m adientare persone pi&
reali di qualsiasi persona !isica o cosa materiale, perc%< le esperimentiamo come dice
s. Agostino, 2 Pi& intime del mio intimo 3.
)l dono della scienza per!eziona la irt& teologale della speranza, ci comunica un retto
giudizio sulle creature e, di conseguenza, sul loro retto uso come mezzi e non come
!ini.
Da##e &reature a# Creatore
)l dono della scienza un dono di apertura, di li'ert*4 ci li'era dalla prigione del
nostro io, dalla prigione in cui puC tras!ormarsi per noi una creatura, una persona, se ci
attacc%iamo a loro disordinatamente e ci apre all"esperienza dell"Amore.
?i !a comprendere e soprattutto esperimentare c%e in nessuna persona o cosa l"uomo
puC troare la sua completa !elicit*; dee andare oltre, come %a esperimentato s.
Agostino, tormentandosi sul pro'lema4 2 ?%i Dio: 3.
A"%a c%iesto a tutte le creature della terra, del cielo, del mare e tutte gli %anno risposto4
2 Non siamo noi il Dio c%e tu cerc%i 3.
Allora il Santo implora4 2 Parlate del mio Dio..., ditemi qualcosa di lui 3. Aoro risposta
la loro 'ellezza... 2 I lui c%e ci %a !atto 3.
Si riolge !inalmente a se stesso come uomo, alla sua anima e si sente rispondere4 2 )l
tuo Dio... la ita della tua ita 3.
Kn giorno predicando il ritiro a una comunit* di suore, mi colp( un 2 poster 3 appeso a
una parete. Aessi questa scritta4 2 Signore, il cielo e la terra, da ogni parte, mi dicono
di amarti 3.
Aa disegnatrice del poster era quella suora agostiniana c%e presenta i suoi personaggi
come pupazzi, con quegli occ%i grandi e le grandi pupille.
Aea rappresentato un pupazzo, sim'olo dell"uomo, in un prato con gli occ%i risolti
erso il 'asso in atteggiamento meditatio. )n cielo i erano due nuole, il sole, la
luna, due stelle con gli occ%i olti in alto; nel prato due sassi, tre/quattro !iori con gli
occ%i olti in alto. Era il commento pi& semplice alla preg%iera di s. Agostino.
Ecco il dono della scienza4 le creature portano al ?reatore.
II *os&o e #'a&-ua...
Ancora un esempio di come puC agire il dono della scienza.
Fo scoperto il miracolo del 'osco, c%e ie e cresce, in un giorno di iolento uragano
sulle Dolomiti. Kna trom'a d"aria, in poc%i istanti, aea stroncato alcuni grandi a'eti.
Erano crollati. =u per me una rielazione della potenza di Dio.
Rimaniamo stupiti per un al'ero c%e sradicato e cade e non ci stupiamo di tanti
al'eri, di tutto un 'osco, c%e ie e cresce8
>9
Rimaniamo sgomenti dell"acqua impetuosa, c%e rompe gli argini e tutto traolge; della
alanga c%e sradica gli al'eri; smuoe massi enormi, seppellisce gli uomini e roina a
alle; non ci stupiamo dell"acqua c%e scorre e porta la ita, della nee c%e cade e
aolge la terra col suo 'iancore. ?ome siamo ciec%i8...
Buante olte, Signore, non ti lodiamo a causa della 'rutta malattia dell"a'itudine
dinanzi alle tue meraiglie nel mondo c%e per noi %ai creato8
Buante olte, presi dai nostri piccoli comodi e mesc%ini interessi, a''iamo trascurato i
tuoi appuntamenti, a''iamo perso la grazia del tuo incontro8 Perdonaci Signore.
Ricordati c%e, tra tante dimenticanze, a olte ti a''iamo cercato; a''iamo so!!erto per
te e, ora, siamo 2 malati d"amore 3 di TE.
La storia (e##a sa#%e//a
I proprio del dono della scienza scoprire l"azione di Dio nella storia.
Aa 5i''ia narra gli interenti di Dio c%e !anno del popolo d")sraele, il popolo eletto. Aa
scelta di A'ramo, la li'erazione dall"Egitto, l"incarnazione di ?risto, la sua morte e
risurrezione e, in seguito, le icende della ?%iesa sono storia...4 sono !atti storicamente
certi; ma, con la semplice intelligenza umana ci !ermiamo al certo; solo con la !ede e
con la luce del dono della scienza scopriamo la erit* racc%iusa in questi !atti, ne
scopriamo il signi!icato.
Aa spiegazione, solo naturale, degli eenti e dei personaggi 'i'lici ci lascia
insoddis!atti4 qualcosa di essenziale e importante ci s!ugge, specialmente quando
parlano i pro!eti.
Aeggete certi salmi o certe pro!ezie, ad es. i canti del Sero di Ya% #c!. )s .-,,/>;
.>,,/E; @1,./,,; @-,,0@0,,-$4 si comprendono pro!ondamente solo se si edono
realizzati nella ita di ?risto, specialmente nella sua passione, morte e risurrezione.
?risto la erit* e realt* completa, perC questa erit* della realt* completa la co/
gliamo solo con la !ede, con la luce dello Spirito. Anzi sono misteri c%e non solo si
conoscono, ma si riiono4 sono memoriale, specialmente nell"eucaristia, e dientano
!onte di salezza.
Aa !ede ric%iede l"umilt* della nostra mente. Do''iamo ammettere c%e molte realt*
diine superano la nostra intelligenza; non tutto comprensi'ile, ma, nella !ede, tutto
accetta'ile, perc%< !ondato non su un"autorit* umana, ma su Dio stesso, c%e merita la
nostra !iducia totale.
Aa preg%iera migliore quella del cieco di 6erico4 2 Signore, c%e io eda... 3; 2 Aa tua
!ede ti %a salato 3 e 2 Su'ito ci ide... 3 #Ac ,9,.-/.0$.
A$&ora #a storia
)l dono della scienza, oltre a darci un c%iaro discernimento sul alore e sull"uso delle
creature, oltre a illuminarci sugli eenti della storia della salezza, ci illumina anc%e
riguardo agli aenimenti della storia umana e della nostra ita.
Racconta Pascal nei suoi Pens<es la storia del granello di sa''ia di ?romSell.
Jliiero ?romSell #,@>>/,D@9$ protettore o goernatore della repu''lica d")ng%ilterra
nel ,D@0, capo della rioluzione c%e !ece perire sul pati'olo ?arlo ) Stuart #,D.>$, !u
uno strano genio, un carattere complesso, illuminato e calcolatore, un insieme di
grandezza e 'assezza, di !ur'izia ed entusiasmo, di !ede sincera e di ipocrisia, di
generosit* e di crudelt*, di 'uon senso e di straaganza, tutti i contrasti si troaano al
>>
!ondo della sua natura tempestosa, tur'ata da passioni politic%e, dal !anatismo
religioso, dalle iolenze della guerra ciile, dalle 'ramosie tormentose dell"am'izione.
Dinanzi a quest"uomo tremC tutta l"Europa.
Racconta Pascal4 ?romSell staa per deastare tutta la cristianit*. Aa !amiglia reale
#gli Stuarts$ era perduta. Aa !amiglia di ?romSell dientaa sempre pi& potente... ed
ecco c%e un granello di sa''ia si !rappose sul cammino del grande ?romSell.
)l papa stesso di Roma tremaa al solo pensiero di ?romSell; ma questo granellino, un
piccolo calcolo, si era messo nella sua uretra e l"aea arrestato.
Eccolo morto, la sua !amiglia declassata, gli Stuarts rista'iliti sul trono e Roma... in
pace.
?romSell mor( in!atti di renella o calcolosi... Piccole cause possono, per disposizione
di Dio, produrre grandi e!!etti, conclude Pascal.
Kn uomo c%e aea scon!itto sorani coi loro eserciti, eccolo scon!itto da un
granellino di sa''ia8.
6li aenimenti della storia acquistano il loro pro!ondo signi!icato isti in prospettia,
con l"occ%io della !ede.
Pensiamo all"aicendarsi degli imperi antic%i !ino all"a!!ermazione dell"impero
romano c%e, unendo tutto il mondo allora conosciuto, %a !aorito la di!!usione del
cristianesimo.
Pensiamo al dissolersi dello Stato della ?%iesa e alla proidenziale 'reccia di Porta
Pia c%e portC alla conquista di Roma da parte degli )taliani.
Aa perdita dello Stato Ponti!icio sem'rC allora, a molti credenti, una grande disgrazia,
tanto c%e molti cattolici del tempo are''ero oluto organizzare una crociata per
riconquistare almeno Roma al Papa. )nece, garantita la li'ert* anc%e politica del
Sommo Ponte!ice, col minuscolo Stato Vaticano, la perdita di Roma e dello Stato
Ponti!icio si rielC una grazia della Proidenza. )l Papa si scaricC del peso di un
principato terreno, per dedicarsi completamente alla sua missione spirituale di pastore
uniersale della ?%iesa.
Vi immaginate se gli !osse rimasta anc%e solo Roma con i suoi insolu'ili pro'lemi8 Da
quale peso insosteni'ile gli )taliani %anno li'erato il papa, conquistando Roma e lo
Stato Ponti!icio8
?on questo non ogliamo giusti!icare le iolenze e le ru'erie commesse; ma Dio si
sere anc%e del male per un !ine di 'ene.
Altrettanto potremmo dire delle grandi rioluzioni4 quella americana, dal ,EE@ al
,E90, per l"a!!ermazione delle li'ert* ciili e il trion!o della democrazia; la rioluzione
!rancese del ,E9> e quella russa del ,>,E... )ndu''iamente non possiamo giusti!icare
gli orrendi delitti, le ne!andezze commesse, ma, alla !ine, Dio anc%e dal male sa
ricaare il 'ene. A"eoluzione del comunismo, dientato socialismo reale,
completamente scon!itto proprio all"interno, proprio dall"uomo, con le sue esigenze di
li'ert*, proprio da quell"economia c%e era la sua struttura portante e doea essere la
sua specialit*, l"a''iamo sotto gli occ%i. 5asta comprenderne. il signi!icato.
Nell"Est europeo sono aenuti riolgimenti, solo poc%i anni !a impensa'ili. Noi
pensiamo alla promessa della +adonna a =atima4 2 Aa Russia si conertir*8 3.
?ome ero il proer'io popolare4 l"uomo si agita, Dio lo conduce; Dio scrie diritto
anc%e sulle rig%e storte8
,11
I c%iaro c%e ogni uomo onesto e di 'uona olont* puC cogliere questi signi!icati della
storia, ma c%i %a !ede ed illuminato dalla luce dello Spirito, col dono della scienza, li
coglie pi& !acilmente e in modo pi& pro!ondo, in aspetti c%e spesso s!uggono a c%i non
%a !ede.
Impariamo (a##a $ostra %ita
)l dono della scienza ci illumina sul signi!icato pro!ondo della nostra ita. Aa ita
umana non solo storia, anc%e mistero; ecco perc%<, senza la !ede e senza la luce
dello Spirito non se ne capisce il signi!icato pro!ondo. Vi sono degli interrogatii
eterni nell"uomo, ai quali si puC rispondere solo col dono della !ede e con l"apertura
li'erante del dono della scienza4 l"origine della mia ita, il perc%<, il senso del mio
esistere; doe tende questo mio cammino terreno... Fa un signi!icato la mia !atica
quotidiana, il mio amare, il mio so!!rire... oppure deo concludere c%e tutto polere e
tutto %a la desolante inconsistenza della cenere gettata al ento... o a!!idata all"acqua di
un !iume... o dispersa sulla astit* del mare #ricordate 2 Aa Nae 3 di =ellini, c%e si
ispira alla dispersione in mare delle ceneri di +aria ?allas:$.
?" una di!!erenza essenziale !ra c%i si sente nella ita come un cane, senza neppure un
padrone e c%i sa di essere !iglio, di aere un Padre c%e lo ama, lo guida, lo illumina, lo
sorregge, lo prende anc%e in 'raccio e gli dice 2 ?ammina umilmente con il tuo Dio 3
#+i D,9$.
Le orme su##a sa**ia
2 )o sono tranquillo e sereno come 'im'o sezzato in 'raccio a sua madre 3 VSal ,0,
#,01$, -W.
2 Ero per loro / come c%i sollea un 'im'o alla sua guancia / mi c%inao su di lui per
dargli da mangiare 3 #Js ,,,.$.
2 )l Signore il mio pastore / non manco di nulla / ... Tu sei con me / il tuo 'astone e
il tuo incastro mi danno sicurezza 3 VSal -0 #--$ ,..W.
2 ?ome un pastore egli !a pascolare il gregge / e con il suo 'raccio lo raduna; / porta
gli agnellini sul seno / e conduce pian piano le pecore madri 3 #)s .1,,,$.
Sono realt* commoenti di una tenerezza in!inita4 2 ?%e cosa l"uomo perc%< te ne
ricordi / e il !iglio dell"uomo perc%< te ne curi: 3 #Sal 9,@$.
Ricordate la para'ola dell"uomo c%e, giunto alla !ine della ita, contempla con Dio
dall"alto di una collina il cammino della sua esistenza, percorso come in un deserto,
lasciando le orme sulla sa''ia. Egli ede accanto alle sue orme sempre le orme di
Dio...; ma, a un certo punto, si accorge c%e i sono dei tratti in cui si scorgono solo
due orme e non quattro... e quelli sono stati i momenti pi& dolorosi e disperati della
sua ita. Ecco, Signore, quel tratto... quel tratto... quel tratto... i sono solo due or/
me ...4 anc%e tu allora, nei momenti pi& di!!icili della mia ita, mi %ai a''andonato8...
Al contrario, gli risponde il Signore, io ti %o preso in 'raccio; per questo edi solo due
orme, le mie orme.
A$&ora #a %ita
)l dono della scienza ci apre al signi!icato pro!ondo della nostra ita cristiana, come
accoglienza dello Spirito, come partecipazione al sacerdozio e allo stato ittimale del
?risto, secondo ciC c%e a''iamo detto parlando del dono della piet*, comprendendo
,1,
come tutto nella nostra ita %a senso e alore, nulla trascura'ile, insigni!icante, se
animato dall"amore, specialmente il dolore issuto come un"esperienza d"amore nel
mistero della croce, partecipi delle tri'olazioni di ?risto per la redenzione del mondo.
)l dono della scienza ancora un dono di apertura li'erante, perc%< ci illumina
riguardo alle nostre de'olezze, a!!inc%< ci apriamo alla !iducia nella 'ont* di Dio e
trion!i in noi la potenza d"amore del ?risto. Ne a''iamo parlato, trattando del dono
della piet*.
)n!ine il dono della scienza ci illumina riguardo al mistero della morte. Se a''iamo
issuto la nostra ita come un dono di amore o'latio, la nostra morte l"o!!erta
suprema, la consumazione dell"olocausto, c%e sale come pro!umo di soae odore a
Dio; l"apostolato supremo come quello di ?risto e in unione a ?risto c%e, con la
morte di croce, %a redento il mondo.
Ri&o$os&ere Dio...
)l dono della scienza, oltre a darci un c%iaro discernimento sulle creature, sulle
persone, sui !atti e aenimenti della ita, perc%< non ci lasciamo imprigionare da essi
e non dientiamo loro sc%iai, !issa l"attenzione della nostra mente e l"amore del nostro
cuore su Dio, !ine ultimo e !elicit* suprema della nostra ita.
2 )n!elici sono coloro le cui speranze sono in cose morte... 3. ?os( a!!erma la Sapienza
#,0,,1$. 2 Daero stolti per natura tutti gli uomini c%e iono nell"ignoranza di Dio e,
dai 'eni isi'ili, non ricono''ero colui c%e ; non ricono''ero l"arte!ice, pur
considerandone le opere 3 #Sap ,0,,$.
Se rimasero stupiti della 'ellezza delle creature, colpiti dalla loro potenza, come mai
non pensarono alla 'ellezza e potenza del ?reatore: Scrutarono l"unierso e non
ricono''ero l"Autore dell"unierso8 #c!. Sap ,0,-/>$.
I lo stesso argomento usato da Paolo all"inizio della sua lettera ai Romani, con
l"aggiunta della condanna morale4 2 Essi sono inescusa'ili, perc%<, pur conoscendo
Dio, non gli %anno dato gloria, n< gli %anno reso grazie come a Dio... +entre si
dic%iaraano sapienti, sono dientati stolti e %anno cam'iato la gloria dell"incorrutti'i/
le Dio... 3 con gli idoli #Rom ,,-,/-0$, c%e, nel nostro tempo, possono essere il
denaro, il potere, il sesso, la droga ecc. ... Sono riliei e a!!ermazioni quelli della
Sapienza e di Paolo di un"attualit* innega'ile e dolorosa.
?omprendiamo perciC la preziosit* del dono della scienza c%e dalle creature ci !a
risalire al ?reatore; dai !igli e dalle !iglie di Dio al Padre.
U$ iume (i #u&e
Nella nostra ita si attua un moimento circolare4 eniamo da Dio carit*, ritorniamo a
Dio carit*, dal seno del Padre, al seno del Padre, in 6es&, con 6es& e come 6es&4 2
Dalla sua pienezza noi tutti a''iamo riceuto... 3 #6 ,,,D$. 2 )l =iglio unigenito...
nel seno del Padre 3 #6 ,,,9$. 2 Padre, oglio c%e anc%e quelli c%e mi %ai dato, siano
con me doe sono io... 3 #6 ,E,-.$... 2 nel seno del Padre 3.
I un !iume di luce questo moimento circolare di carit* e noi i siamo immersi... ed
%a un nome4 si c%iama 2 grazia 3, ossia la ita trinitaria c%e ci stata comuni cata nel
'attesimo. A"Apocalisse ne parla come di 2 Kn !iume d"acqua ia come cristallo, c%e
scaturia dal trono di Dio e dell"Agnello 3 #Ap --,,$.
,1-
+a prima dell"Apocalisse ne aea parlato 6es& alla samaritana4 2 Se tu conoscessi il
dono di Dio e c%i colui c%e ti dice4 2 Dammi da 'ere8 3, tu stessa gliene aresti
c%iesto ed egli ti are''e dato acqua ia 3 #6 .,,1$. Se l"acqua ia signi!ica
speci!icamente la rielazione di 6es&, lo Spirito, anc%e sim'olo di tutte le realt*
diine, spirituali, specialmente della grazia... Ae parole di 6es& alla donna, 'ello, s(,
capirle; ma soprattutto necessario gustarle, esperimentarle, ierle sotto l"in!lusso dei
doni dello Spirito, specialmente dei doni della scienza, dell"intelletto, della sapienza.
Ae nostre parole umane sono cos( poere, cos( insu!!icienti a descriere queste realt*
diine, c%e appena incominciano, !iniscono e si spengono8 +eglio a!!ermare con s.
Agostino4 2 Dammi un"anima c%e ama #c%e sotto l"in!lusso dei doni dello Spirito$ e
comprender* ciC c%e io dico3.
Se tu &o$os&essi i# (o$o (i Dio...! ;"% A,5B<
Non tanto di una conoscenza teorica, astratta, ma soprattutto con una conoscenza
'i'lica, esistenziale, itale. Aa ita si conosce iendola, immergendosi e lasciandosi
trasportare dal !iume della ita, immedesimandosi con essa... e questo ale in modo
tutto speciale per la ita diina4 2 ?%i gusta di quest"acqua / scrie s. Teresa d"Aila /
perde il gusto di ogni altra acqua #a!!ezione alle creature$; inece le ama per
accenderle di quel !uoco c%e tutto uol 'ruciare nel suo amore 3.
Tutti i cristiani, ma specialmente le anime consacrate a Dio per tutta la ita 2 con
cuore indiiso 3, li'ere cio di amare tutti, senza essere sc%iae di nessuno, %anno
estremo 'isogno di gustare lo Spirito Santo, coi suoi doni, specialmente il dono della
scienza, perc%< sia lo Spirito a regolare le loro esigenze a!!ettie, non le !accia
attaccare in modo disordinato a nessuna cosa o persona. 6estire l"a!!ettiit* impresa
delicata e non !acile.
A"a!!ettiit* un dono meraiglioso di Dio c%e d* calore ai nostri rapporti umani, li
rende ama'ili e piaceoli. +a 'isogna conserare l"equili'rio. Jccorre eitare ogni
esagerazione nelle mani!estazioni dell"a!!ettiit*... ed di!!icile.
D"altra parte non 'isogna negare l"a!!ettiit*, so!!ocandola. Aa persona dientere''e
amara, arida, acida, e quante anime religiose sono amare, aride, acide, perc%< %anno
so!!ocato e non gestiscono la loro a!!ettiit*8
Preg%iamo e supplic%iamo lo Spirito c%e ci doni l"equili'rio, c%e aria da persona a
persona, il prezioso !rutto del 2 dominio di s< 3 #6al @,--$.
Pre#u(io (e##a %ita eter$a
Aa ita diina, in noi, issuta sotto l"in!lusso dei doni dello Spirito, specialmente della
scienza, dell"intelletto, della sapienza, preludio e inizio della isione 'eati!ica.
S. Tommaso a!!erma giustamente4 la grazia e la gloria appartengono alla medesima
realt*, la grazia l"inizio della gloria in noi. Aa grazia come il seme c%e gi* contiene
la pianta, il !iore, il !rutto c%e sono la gloria. Aa grazia, per sua natura si protende alla
gloria.
Splendida isione e realt* di ita c%e proiettano il tempo nell"eternit* e l"eternit* nel
tempo4 2 ?%i crede in me #ossia aderisce totalmente a me$ %a la ita eterna 3 dice 6es&
#6 0,0D$; non solo ar* ma %a, !in da questa ita, la ita perenne, c%e poi la ita
trinitaria per partecipazione. Aa ita della grazia quaggi& gi* l"inizio della ita eterna4
slancio erso Dio, con la speranza per!ezionata dal dono della scienza; conoscenza
,10
di Dio, con la !ede per!ezionata dal dono dell"intelletto; possesso e godimento
mediante la carit*, per!ezionata dal dono della sapienza.
Ricordiamo4 l"eternit* %a la isione, il tempo %a la contemplazione, c%e ci iene o!!erta
per intraedere il olto di Dio.
Di questa ita eterna pregustata noi siamo i testimoni. ?oncret*mente, riguardo al
prossimo, mani!estiamo questa ita perenne o eterna !in d"ora, come persone piene di
Dio, del ?risto, dello Spirito4 creature di gioia, di pace, di disponi'ilit*, creature c%e
pregano... Aa gente se ne accorge, perc%< %a tanto 'isogno di amore, pace, gioia,
disponi'ilit*; %a tanto 'isogno di Dio.
U$ osta&o#o
A''iamo detto c%e il dono della scienza per!eziona la irt& teologale della speranza.
Kno degli ostacoli pi& grai per le anime impegnate nella ita spirituale la s!iducia,
lo scoraggiamento, il enir meno della speranza. Sono come i discepoli di Emmaus,
dal olto triste e dal cuore ancor pi& triste, ormai senza speranza4 2 spera'amus 3 2
speraamo 3, al passato.
Aa su'limit* della mta, l"intimit* con Dio; l"appoggiarsi troppo alle proprie capacit*
umane, insu!!icienti; il olere constatare rapidi progressi, l"esperienza della propria
miseria c%e, a tratti, si mani!esta, scoraggia certe anime, le a''atte. Allora lo slancio
erso Dio ien meno; come una meta irraggiungi'ile e si rassegnano alla mediocrit*
spirituale. Sono anime c%e non conoscono la preziosit* della speranza nella ita
spirituale, per giungere all"intimit* con Dio.
Aa speranza una irt& unitia, come la !ede, la carit*. +a perc%< !accia sentire i suoi
'ene!ici e!!etti in un"anima, occorre tanta umilt*4 occorre riconoscere serenamente la
nostra indigenza interiore, il nostro nulla dinanzi a Dio... )n parole semplici, la poert*
in spirito il trampolino di lancio erso l"intimit* diina.
Po%eri i$ spirito
S. 6ioanni della ?roce %a messo 'ene in luce i rapporti !ra la speranza e la poert* in
spirito. Pi& il cuore attaccato disordinatamente al proprio io, alle persone, alle cose,
anc%e ai 'eni spirituali..., meno esercita la speranza. ?%e cosa uoi sperare quando %ai
il cuore pieno, anc%e se non completamente soddis!atto: Spera c%i non %a nulla, c%i
poero e %a 'isogno di tutto.
Per giungere alla era poert* in spirito, non 'astano gli s!orzi personali, occorre
l"interento di Dio c%e ci puri!ic%i da ogni attaccamento disordinato, anc%e in modo
molto doloroso, come l"%a 'en descritto s. 6ioanni della ?roce nelle !amose notti, dei
sensi e pi& dolorosa ancora quella dello spirito, !acendoci esperimentare la
contemplazione oscura della pura !ede o quella arida del puro amore. I una
contemplazione senza consolazioni, perc%< ci stacc%iamo soprattutto dall"amore
disordinato al nostro 2 io 3, la creatura c%e amiamo di pi&.
La purii&a/io$e
Kno dei !rutti pi& preziosi del dono della scienza di illuminarci sul ero alore delle
creature e sul loro retto uso; di !ar passare l"anima dalla ia purgatia, attraerso la
ia illuminatia #la luce oscura della pura !ede, l"aridit* del puro amore$, per giungere
alla ia unitia. I un cammino oscuro, doloroso, comune a tutte le anime c%e tendono
,1.
sinceramente a Dio e %anno 'isogno di essere puri!icate, la notte oscura dei sensi.
Puri!ica soprattutto la nostra a!!ettiit*.
Non tutti esperimenteranno la dolorosissima notte dello spirito c%e riguarda il enir
meno delle tre irt& teologali #anc%e se in realt* si ra!!orzano$, ma la notte dei sensi,
penso, sia ineita'ile.
Ecco come s. 6ioanni della ?roce la descrie4 2 A"elemento diino ineste l"anima
per rinnoarla e renderla diina, mentre la spoglia delle a!!ezioni a'ituali e delle
propriet* dell"uomo ecc%io con il quale ella molto unita e con!ortata. Assor'endola
in una tene'ra pro!onda, ne sminuzza e dis!* la sostanza spirituale in maniera tale c%e
ella si sente consumare e struggere alla ista delle sue miserie, proocando una crudele
morte di spirito... Si aggiunge il non troare consolazione e appoggio in alcuna
dottrina, n< in nessun maestro spirituale, poic%<, quand"anc%e altri !accia tutto il
possi'ile per dimostrarle i motii c%e essa %a di con!ortarsi in ista dei 'eni racc%iusi
nelle sue pene, non riesce a persuadersi3.
Aggiungiamo ancora4 l"anima non riesce a pregare, a troare con!orto nella Parola di
Dio, nei sacramenti. Ae sem'ra anzi di essere in disgrazia di Dio, di !are peccati
continui, per la proa dolorosissima degli scrupoli... Si olge allora alle creature per
con!orto; sente a!!etto per persone determinate, ma queste non corrispondono al suo
a!!etto, anzi sono indi!!erenti, mentre le dimostrano a!!etto persone c%e lei non ama...
Veramente la ita di questa persona tutta desolazione e "tene'ra. A"unica im/
plorazione c%e le esce dal pro!ondo del cuore questa4 2 Signore, quando sorger* per
me la luce: 3 I gi* nella luce... Jscuramente agisce in lei il dono della scienza.
Nella notte oscura dei sensi si entra a poco a poco, poi, senza spiegazioni umane
plausi'ili, improisamente si esce, ogni tene'ra scompare. A"anima si troa nella luce
di Dio.
?os( Dio li'era c%i lo ama dall"attaccamento disordinato al proprio io e a tutte le
creature. Senza c%e ne a''ia auto coscienza %a agito in lei, oscuramente, lo Spirito,
col dono della scienza.
U$ i(a$/ame$to spiritua#e
Dopo questa dolorosa puri!icazione l"anima esperimenta la realizzazione della pro!ezia
di Jsea4 2 )o ti !idanzerC a me per sempre; ti !idanzerC nella giustizia e nel diritto,
nella tenerezza e nell"amore; io ti !idanzerC a me nella !edelt* e tu conoscerai il Si/
gnore... AmerC Q Non/amata" e a Q Non/mio/popolo " dirC4 Q Popolo mio " ed egli mi
dir*4 +io Dio 3 #Js -,-,/--.-@$.
I un !idanzamento spirituale c%e si esprime nella 2 conoscenza 'i'lica 3, esperienza
della ita del Padre e del ?risto nello Spirito; nella 2 donazione reciproca 3,
soddis!acendo tutte le esigenze dell"amato e dell"amata; nella 2 docilit* 3, identi!icando
i propri pensieri e gusti con i pensieri e gusti dello Spirito; i nostri tempi, il nostro
cammino, ai tempi e al cammino di Dio.
Aa piccola Teresa, c%e aea 'en compreso come la poert* in spirito e la speranza/
!iducia !ossero i cardini della sua 2 piccola ia 3 dell"in!anzia spirituale, due mesi
prima di morire, !ece questa con!idenza alla sorella, +adre Agnese di 6es&4 2 Aa
santit* non risiede in questa o quest"altra pratica; ma in una disposizione del cuore c%e
ci rende umili e piccoli tra le 'raccia di Dio, coscienti della nostra de'olezza, !iduciosi
!ino all"audacia nella sua 'ont* di Padre 3.
,1@
Siccome la santit* non solo interiorit*, completiamo il pensiero della piccola Santa
aggiungendo4 occorre essere aperti alla pratica di tutti i !rutti dello Spirito nella
quotidianit*, come s. Teresa %a !atto, con umilt* e generosit*, spesso nascosta agli
occ%i delle creature e ista solo da Dio, quando, ad esempio, mettea in ordine i
mantelli, le lanterne delle sue consorelle.
Ripensiamo a +aria c%e, nel suo cantico, il +agni!icat, %a espresso con la lode e il
ringraziamento, il grido trion!ale della sua poert* spirituale e della sua speranza4
2 A"anima mia magni!ica il Signore... perc%< %a guardato l"umilt* della sua sera... 3
#Ac ,,.D..9$.
+a la poert* di +aria accompagnata da una speranza umanamente inconcepi'ile 2
D"ora in poi tutte le generazioni mi c%iameranno 'eata 3 #. .9$ e da una certezza
incrolla'ile4 2 6r*ndi cose %a !atto in me l"Jnnipotente e Santo il suo nome 3 #. .>$.
Ed ecco la norma dell"azione di Dio c%e la Vergine ci riela come attuale in tutti i
tempi4 2 Dio disperde i super'i con i pensieri del loro cuore...; depone i potenti dai
troni e innalza gli umili; ricolma di 'eni gli a!!amati e rimanda i ricc%i a mani uote 3
#c!. . @,/@0$.
Come #'er*a (e# prato...
)l dono della scienza manda in !rantumi ogni super'ia, ogni 'ramosia di potere, di
denaro; dico 2 'ramosia 3, non l"autorit* come serizio, il denaro come mezzo di
sostentamento e per !are opere di 'ene. )l dono della scienza ci in!onde in cuore il
senso della caducit* di tutte le creature #persone e cose$, come tutto cos( !ragile, e!/
!imero, tutto passa e non al la pena di attaccari il cuore4 2 Sono come l"er'a c%e
germoglia al mattino4 / al mattino !iorisce, germoglia, / alla sera !alciata e dissecca 3
VSal >1 #9>$, @/DW.
2 Se nascondi il tuo olto, engono meno, / togli loro il respiro, muoiono / e ritornano
nella loro polere 3 VSal ,1. #,10$, ->W.
Dice l"apostolo Paolo4 2 Non !atei sc%iai degli uomini 3 #, ?or E,-0$ e ancora4 2
Passa la scena di questo mondo 3 #, ?or E,0,$ e s. 6ioanni insiste4 2 Non amate n< il
mondo n< le cose del mondo8... il mondo passa con la sua concupiscenza; ma c%i !a la
olont* di Dio rimane in eterno 3 #, 6 -,,@.,E$.
)n pratica un inito a non cadere nell"idolatria. Jgni peccato idolatria. Se noi ci
attacc%iamo alle creature, ne !acciamo degli idoli. Buesto il peccato4 2 conoscere 3
#'i'licamente$ le creature, ossia amarle !ino a condiidere con loro la ita e non
condiiderla con Dio, 2 non conoscere 3 #'i'licamente$ Dio, quindi non condiidere
con Aui la erit*, l"amore, la ita. Dice 'ene )ddio nel pro!eta Jsea4 2 Perisce il mio
popolo, per mancanza di conoscenza... Kn popolo, c%e non comprende, a a precipizio
3 #Js .,D.,.$.
Aprir&i a##'ottimismo
?ontemporaneamente al senso della caducit* delle creature #persone e cose$, e!!imere
2 come l"er'a... come il !iore del campo... lo ineste il ento e non c" pi&, il suo posto
non lo riconosce 3 VSal ,10 #,1-$, ,@/,DW, il dono della scienza, proprio perc%< un
dono dello Spirito, non insa''ia l"anima in uno sterile pessimismo, ma la apre
all"ottimismo, le !a comprendere il alore delle creature.
,1D
Buando apriamo il li'ro della 6enesi e leggiamo il grande poema della creazione,
sentiamo Dio c%e ripete dinanzi ad ogni sua opera4 2 Dio ide... c%e era cosa 'uona 3
#6en ,,..,1.,,.,9.-,.-@$, !inc%<, dopo la creazione dell"uomo e della donna4 2 Dio
ide quanto aea !atto, ed ecco, era cosa molta 'uona 3 #6en ,,0,$.
2 5uono 3 nella 5i''ia, equiale anc%e a 2 'ello 3. Jgni creatura porta l"impronta
della 'ont* e della 'ellezza di Dio ed proprio del dono della scienza !arci scorgere
nelle creature la 'ellezza e 'ont* di Dio.
Ricordate l"eremita c%e passaa tra le er'e e i !iori e li percuotea col suo 'astone,
dicendo4 2 Voi siete un rimproero per me8... Voi siete un rimproero per me8... 3,
perc%< non lodaa e non ringraziaa Dio a su!!icienza della sua 'ont* e 'ellezza.
)n questa luce, l"incontro con ogni creatura una grazia, un incontro !ra amici c%e,
insieme, sentono il 'isogno di lodare il loro ?reatore e Padre.
I$$i (i #o(e
Esempi meraigliosi di questa lode li cogliamo nei salmi. Buando li leggiamo,
ricordiamo c%e spesso sono grandiose liturgie cosmic%e, delle quali noi, uomini, siamo
i sacerdoti, perc%< a''iamo la meraigliosa possi'ilit* di dare ad ogni creatura un
cuore, di tras!ormare in amore la sua lode.
?os(, sotto l"in!lusso del dono della scienza, l"uomo sale dalle creature al ?reatore, non
solo come semplice creatura, ma come !iglio di Dio e sacerdote c%e loda, ringrazia,
ama, adora4 2 J Signore, nostro Dio / quanto grande il tuo nome / su tutta la terra4 /
sopra i cieli si innalza la tua magni!icenza... Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
/ la luna e le stelle c%e tu %ai !issate, / c%e cosa l"uomo perc%< te ne ricordi / e il
!iglio dell"uomo perc%< te ne curi:... 6li %ai dato potere / sulle opere delle tue mani, /
tutto %ai posto sotto i suoi piedi; / tutti i greggi e gli armenti, / tutte le 'estie della
campagna; / gli uccelli dei cieli e i pesci del mare... J Signore, nostro Dio, / quanto
grande il tuo nome su tutta la terra 3 VSalmo S, passim; c!. Sal ,> #,9$, -/0.D/EW.
Ricordiamo il !amoso cantico delle creature di Daniele4 2 5enedite opere tutte del
Signore, il Signore... 3 #Dan 0,@E ss$. I il cantico caratteristico delle lodi nelle
domenic%e, !este e solennit*. Nella preg%iera del mattino tutte le creature, dopo essere
uscite dalle tene're della notte e come risegliate dal sonno, sono c%iamate a lodare,
ringraziare, adorare il loro Signore e ?reatore. Buesta lode delle creature dienta
amore nell"uomo, al riseglio di ogni nuoo giorno. )n questo cantico l"uomo
eramente presente come sacerdote dell"unierso c%e tras!orma in amore le lodi delle
creature del cielo, della terra e del mare.
Si con!ronti anc%e il salmo ,1. #,10$4 un meraigliso inno di lode al Signore per le
splendide opere del creato4 2 5enedici il Signore, anima mia, / Signore, mio Dio,
quanto sei grande8 / Riestito di maest* e di splendore, / aolto di luce come di un
manto... 3 #. ,/-$ e il Salmo ,.9, inno cosmico alla magni!icenza di Dio4 2 Aodate il
Signore dai cieli, / lodatelo nell"alto dei cieli...3 #. ,$.
L'esempio (i s. A)osti$o...
Buesta eleazione dalle creature al ?reatore, questo passaggio dalla lode all"amore
espresso meraigliosamente da s. Agostino in tanti passi delle sue ?on!essioni, ad es.
in questo 'rano, al quale si puC dare come titolo4 2 Buando amo il mio Dio 3. I tutto
un passaggio dalle creature al ?reatore... Dio... Padre4 2 Di amare Te, Signore, non %o
,1E
alcun du''io; anzi ne sono certo. ?on la tua parola %ai toccato il mio cuore e io %o
cominciato ad amarti; ecco c%e cielo e terra e tutto ciC c%e in essi mi initano
dounque ad amarti... +a c%e cosa amo, amandoti: Non una 'ellezza corporea n< una
grazia transitoria; non lo splendore di una luce, cos( cara a questi miei occ%i; non dolci
melodie di sariate cantilene; non un pro!umo di !iori, di unguenti e di aromi; non
manna n< miele; non mem'ra initanti ed amplessi carnali. Amando il mio Dio, non
amo queste cose. E, tuttaia, nell"amare lui, amo una certa luce, un pro!umo, un ci'o,
l"amplesso dell"uomo interiore c%e in me, doe splende alla mia anima una luce c%e
nessun luogo puC ospitare, doe suona una oce c%e nessun !luire di secoli puC portare
ia, doe si espande un pro!umo c%e nessun ento puC disperdere, doe si gusta un
sapore c%e nessuna aidit* puC sminuire, doe si intreccia un amplesso c%e nessuna
saziet* puC spezzare. Tutto questo io amo, quando amo il mio Dio3.
... e (i s. Teresa (i LisieuC
Dopo la oce ispirata della Scrittura e la poesia su'lime di s. Agostino, ascoltiamo
l"umile oce della piccola Teresa, c%e tanto %a esperimentato nella sua ita, !in dalla
tenera in!anzia, il dono della scienza4 2 Ricordo... le passeggiate della domenica.
+amma ci accompagnaa sempre. Riio ancora i sentimenti pro!ondi e poetici c%e
nasceano nell"anima mia alla ista dei campi di grano smaltati di !iordalisi e di !iori
campestri. 6i* amao gli orizzonti lontani, lo spazio e gli al'eri giganti, i cui rami
toccaano terra, mi lasciaano un"impressione simile a quella c%e ancor oggi proo
contemplando la natura... 3. Buesto incanto dinanzi agli spettacoli della natura..., ai
quali tante persone neppure 'adano, questi 2 sentimenti pro!ondi 3 questi 2 orizzonti
lontani 3 erano gi* un cogliere, con il dono della scienza, la presenza di Dio, anc%e se
in modo inconscio. Teresa aea allora quattro anni ed era ancora ad Alen`on.
Poc%i anni dopo, a Aisieu\, accompagnando il pap* a pesca, si mani!esta ancor pi&
nella piccola Teresa il dono della scienza4 2 +i piacea tanto la campagna, mi
piaceano i !iori, gli uccelli... Pre!erio sedermi sola sull"er'a in !iore; allora i miei
pensieri si !aceano pro!ondi e l"anima mia, senza sapere c%e cosa !osse meditare, si
immergea in una era orazione... Ascoltao 'rusii lontani... Aa terra mi parea un
luogo d"esilio, sognao il cielo 3. ) sentimenti naturali e l"azione dello Spirito si ar/
monizzano e agiscono insieme.
Ecco due annotazioni c%e caratterizzano l"azione del dono della scienza. Sono
semplicissime4 2 )l pomeriggio passaa rapido... 3. Prima di rientrare a casa doea
consumare la merenda e !a questa osserazione4 2 )l 'el crostino di marmellata...
aea mutato aspetto; inece di color io, non edeo pi& c%e una scial'a tinta rosa,
tutta stantia e sanita. Allora la terra mi parea pi& triste e capio c%e soltanto in cielo
la gioia sare''e stata senza nu'i 3. E un giorno, quando scoppia un temporale e una
!olgore cade a poca distanza, Teresa ossera4 2 Aungi dall"aer paura, ero rapita. +i
parea c%e il 'uon Dio mi !osse tanto icino8 3.
E quando contempla il T !ormato in cielo dalla costellazione dell"Jrione, Teresa non
uole pi& guardare la terra e domanda al pap* di guidarla per mano4 2 Allora, senza
guardare doe metteo i piedi, a''andonao il iso proprio erso l"alto, senza
stancarmi di contemplare il !irmamento 3.
2 Aeo sei o sette anni, quando pap* ci condusse a Trouille #il iaggio aenne ,"9
agosto ,9E9 e Teresa aea cinque anni e otto mesi$. +ai dimentic%erC l"impressione
,19
c%e mi !ece il mare, non poteo !are a meno di guardarlo continuamente4 la sua
maest*, il !ragore dei !lutti, tutto parlaa all"anima mia della grandezza e della potenza
di Dio 3. I ero c%e questi ricordi Teresa li scrie da suora e il modo di esprimersi puC
essere di adulta; ma non possiamo du'itare della eridicit* di queste sue esperienze di
'am'ina.
Ancora un ricordo, durante il suo iaggio erso Roma nel ,99E, a ,@ anni, ricordando
le 'ellezze naturali della Sizzera scrie4 2 Bueste 'ellezze della natura, pro!use cos(
largamente, %anno !atto tanto 'ene all"anima mia8 ?ome l"%anno innalzata erso colui
c%e si compiaciuto di gettare tanti capolaori sora una terra d"esilio, destinata a
durare un giorno solo8 Non aeo occ%i 'astanti per guardare. )n piedi, allo sportello,
rimaneo quasi senza respiro... 6uardando tutte queste 'ellezze, mi nasceano
nell"anima pensieri pro!ondi. +i parea di capire gi* la grandezza di Dio e le
meraiglie del cielo 3.
L'uomo estati&o
Possiamo concludere, dopo queste esperienze e testimonianze4 sia la speranza c%e il
dono della scienza %anno il potere di rendere l"uomo 2 estatico 3, non tanto nel senso
dell"estasi, quanto nel senso di !arlo uscire da se stesso, dalla piccola prigione del suo
egoismo.
Aa speranza, per!ezionata dal dono della scienza, dienta anelito, sospiro, spasimo di
Dio, come si esprime il Salmista4 2 Di te %a sete l"anima mia / a te anela la mia carne /
come la terra deserta, arida, senz"acqua 3 VSal D0 #D-$, -W. 2 ?ome una cera anela ai
corsi d"acqua; cos( l"anima mia anela a te, o Dio. / A"anima mia %a sete di Dio, del Dio
iente; / quando errC e edrC il olto di Dio: 3 VSal .- #.,$, -/0W.
)l dono della scienza suscita nell"anima non solo la preg%iera della lode, ma la
preg%iera dello stupore. I la preg%iera dei piccoli, dei poeri, per i quali tutto nuoo,
tutto 'ello, perc%< possiedono cos( poco8
2 5enedici il Signore, anima mia, / Signore mio Dio, quanto sei grande8 / Riestito di
maest* e di splendore, / aolto di luce come di un manto... Buanto sono grandi,
Signore le tue opere. / Tutto %ai !atto con saggezza, / la terra piena delle tue creature
3 VSal ,1. #,10$, ,.-.W.
2 ... +i rallegro, Signore, con le tue meraiglie, / esulto per l"opera delle tue mani. /
?ome sono grandi le tue opere, Signore, / quanto pro!ondi i tuoi pensieri8 3 VSal >-
#>,$, @/DW.
Aa lode, lo stupore l"esperienza dei grandi contemplatii4 di S. =rancesco c%e loda il
Signore con tutte le creature, c%e stringe con loro amicizia, predica agli uccelli,
protegge le tortore, paci!ica il lupo e dienta !rate lupo... Sono meraiglie di poesia
anc%e umana, operate dallo Spirito col dono della scienza.
I eidente l"importanza del dono della scienza sul piano della ita interiore personale e
dell"apostolato, poic%< !aorisce la contemplazione, l"unione d"amore con Dio; !onte
di preg%iera, di lode, di ringraziamento, di stupore, di adorazione; suscita il distacco
del cuore e quindi la li'ert* nell"uso delle creature, persone e cose. Aa 'eatitudine degli
a!!litti
Al dono della scienza corrisponde la 'eatitudine degli 2 a!!litti c%e saranno consolati 3
#+t @,.$.
,1>
)l ero discepolo di ?risto non troer* alcuna consolazione nelle creature; ma piuttosto
incomprensione, insoddis!azione, uoto, qualora pensasse di soddis!are le esigenze
in!inite del suo cuore.
?ome sempre attuale la !rase tanto ripetuta, eppur tanto era, con la quale s.
Agostino inizia le sue ?on!essioni4 2 Sei grande, Signore, e meriti ogni lode; grande
la tua potenza e la tua sapienza non %a limiti. E l"uomo, piccola parte della tua opera
creatrice, uol cele'rare le tue lodi... Sei tu c%e susciti in lui quel desiderio, perc%< tu
ci %ai !atti per te e il nostro cuore non %a pace !inc%< non riposa in te 3.
?os( puC realizzarsi la prima parte della 'eatitudine, quella dell"a!!lizione, c%e pure
una grazia, perc%< dal uoto e dall"insoddis!azione delle creature giungiamo, anc%e per
loro mezzo, tramite l"impronta c%e in loro della 'ont* e 'ellezza del ?reatore, alla
pienezza e gioia di ?risto e, tramite il ?risto, giungiamo al seno del Padre, ... alla
Trinit* ssma4 2 Scuotici, Signore, in!iammaci e rapiscici, sii !uoco e dolcezza4 / prega
s. Agostino / impareremo a correre nell"amore. Non sono !orse molti a tornare a te da
un a'isso di cecit*: Si aicinano a te e engono illuminati da quella tua luce, con la
quale si ricee il potere di dientare tuoi !igli 3.
?os( si realizza la seconda parte della 'eatitudine e siamo diinamente consolati.
Ricordiamo la gioia e il rimpianto di s. Agostino4 2 Troppo tardi ti %o conosciuto,
troppo tardi ti %o amato, o 5ellezza sempre antica e sempre nuoa, troppo tardi ti %o
amato8 3.
)l rimpianto di s. Agostino il nostro rimpianto di non aer conosciuto prima il
Signore, di non aerlo prima amato, di essere stati troppo a lungo sc%iai del nostro io,
delle creature, dei nostri peccati. Ripetiamo anc%e noi l"umile supplica di s. Agostino4
2 Non disdegnare, Signore, questo tuo !ilo d"er'a assetato8... 3.
@I.
LA FEDE E IL DONO
DELL'INTELLETTO
?ol dono della scienza scopriamo la
'ont*, la 'ellezza, la potenza di Dio nelle
creature e attraerso le creature saliamo al
?reatore. Dice 'ene il Siracide parlando
degli uomini4 2 )l Signore... pose lo
sguardo nei loro cuori, per mostrare loro
la grandezza delle sue opere. Aoderanno il
suo santo nome per narrare la grandezza
,,1
delle sue opere... ) loro occ%i contempleranno la grandezza della sua gloria, i loro
orecc%i sentiranno la magni!icenza della sua oce 3 #Sir ,E,E. ,,$.
Tutto questo aiene in modo particolare col dono della scienza4 dalle creature al
?reatore; col dono dell"intelletto inece esperimentiamo una conoscenza pi& piena e
pi& pro!onda #intus/legere$ di Dio, non col ragionamento, ma con l"intuizione e con
l"esperienza della ita.
)l dono dell"intelletto per!eziona cos( la irt& teologale della !ede, c%e soprattutto
un"adesione amorosa a Dio, a ?risto, allo Spirito. )noltre la !ede, per!ezionata dal dono
dell"intelletto, una partecipazione anticipata alla 2 luce della gloria 3.
Le &ose (e# &ie#o
?ome sia importante il dono dell"intelletto, lo accenniamo per ora con due !rasi della
Scrittura. Kna cClta dal li'ro della Sapienza4 2 A stento ci ra!!iguriamo le cose
terrestri, scopriamo con !atica quelle a portata di mano; ma c%i puC rintracciare le cose
del cielo: ?%i %a conosciuto il tuo pensiero #Signore$, se tu non gli %ai concesso la
sapienza e non gli %ai iniato il tuo santo spirito dall"alto: 3 #>,,D/,E$.
Aa seconda !rase la cogliamo nel dialogo di 6es& con Nicodemo4 2 Se i %o parlato di
cose della terra e non credete, come crederete se i parlerC delle cose del cielo: 3 #6
0,,-$. Da qui la necessit* c%e lo Spirito e!!onda su di noi il dono dell"intelletto.
=acciamo nostra la preg%iera dell"inno della Pentecoste4 2 Vieni, o Spirito creatore, /
isita le nostre menti,... / Sii luce all"intelletto / !iamma ardente nel cuore... / Auce
d"eterna sapienza / selaci il grande mistero / di Dio Padre e del =iglio, / uniti in un
solo Amore. Amen 3 #Primi espri di Pentecoste$.
A''iamo gi* accennato alla preziosit* delle irt& e specialmente delle irt& teologali,
con le quali conosciamo e amiamo Dio come Dio conosce e ama se stesso... e cos( lo
godiamo. +a queste irt& #!ede / speranza / carit*$, per!ette in se stesse, si serono
delle nostre !acolt*, specialmente dell"intelligenza e della olont*, molto imper!ette e
limitate, e 2 ne su'iscono il contraccolpo 3, ossia i nostri concetti, i nostri a!!etti sono
cos( limitati e imper!etti c%e la !ede, la speranza, la carit*, serendosi di mezzi
imper!etti e limitati, si mani!estano in noi imper!ettamente e limitatamente, cos( noi /
conclude con tristezza s. Tommaso /4 2?onosciamo e amiamo Dio imper!ettamente3.
Ecco perc%< Dio interiene e, coi doni del suo Spirito, per!eziona in noi le
mani!estazioni delle irt& teologali4 la speranza per!ezionata dal dono della scienza e
la !ede dal dono dell"intelletto.
Come Dio &o$os&e se stesso
Aa !ede una partecipazione diina alla 2 conoscenza 3, soprattutto nel senso 'i'lico
di esperienza di ita, c%e il Ver'o incarnato, ?risto, %a del Padre, per cui possiamo 2
conoscere 3 Dio come Dio 2 conosce 3 se stesso. Aa !ede gi*, in germe,
un"esperienza della ita 'eata #isione, possesso e godimento di Dio$ anzi l"inizio
della ita eterna.
6es& dice4 2 )n erit*, in erit* i dico4 c%i crede in me %a la ita eterna 3 #6 D,.E$. I
esperienza di ita c%e si realizza nel presente #c!. 6 0,,@.0D; @,-.; D,0D; ,,,-@/-D$ e
ancora pi& esplicitamente, sempre al presente4 2 Buesta la ita eterna4 c%e conoscano
te, l"unico ero Dio, e colui c%e %ai mandato 6es& ?risto 34 un"esperienza di ita nel
icendeole amore.
,,,
Buesta la !ede 'i'lica. A"autore della lettera agli E'rei la de!inisce4 2 Sostanza di
cose sperate e argomento delle non parenti 3; la traduzione di Dante, quando, in
Paradiso, !a l"esame sulla !ede dinanzi a s. Pietro #Par. c. XX)V, D./D@$. Aa traduzione
letterale questa4 2 Aa !ede !ondamento delle cose c%e si sperano e proa di quelle
c%e non si edono 3 #E' ,,,,$. Jssia la !ede la garanzia e la coninzione intima di
esperimentare e possedere gi* !in d"ora quelle realt* diine c%e, oltre a possedere,
edremo nella ita eterna. ?i so!!ermiamo a lungo sulla !ede e sullo spirito di !ede,
data la loro importanza all"inizio di ogni esperienza di Dio/amore nella ita spirituale.
Co)#iere $e# proo$(o
Jltre c%e essere esperienza di ita, la !ede %a il compito di !arci capire e accettare le
erit* rielate da Dio nella S. Scrittura e insegnate dalla ?%iesa. Aa !ede come una
!acolt* di audizione soprannaturale, specialmente per!ezionata dal dono dell"intelletto,
c%e ci permette di ascoltare la oce dello Spirito, c%e la oce del Padre e del =iglio e
di conoscere le 'ellezze del paradiso prima ancora di poter contemplare Dio !accia a
!accia e possederlo per!ettamente.
Aa di!!erenza !ra un non credente e un credente c%e, ad es. leggono il Vangelo,
simile alla di!!erenza di c%i legge una poesia e ne rimane commosso #il non credente$
e c%i, inece, oltre a rimanere commosso, la coglie in tutta la sua intima 'ellezza, la
riie, per quanto possi'ile, dal pro!ondo, come il poeta l"%a sentita e issuta #questi
il credente$ o la di!!erenza c%e esiste !ra due ascoltatori di musica4 uno un pro!ano
c%e si diletta di musica, l"altro un !ine intenditore. Am'edue ascoltano ad es. una
!uga di 5ac% o una sin!onia di 5eet%oen e ne rimangono commossi, ma solo c%i
!ine intenditore coglie il senso, l"anima, riie il mondo musicale di 5ac% e di
5eet%oen.
?os( il credente puC comprendere, gustare, iere, ad es., le 'eatitudini eangelic%e4
'eati i poeri, 'eati gli a!!litti, 'eati i puri di cuore, 'eati i perseguitati ecc.; puC
comprendere, gustare e iere il alore della croce, della poert*, dell"umilt*, la gioia
di essere puri, perseguitati ecc. )l non credente comprende il signi!icato delle parole,
ne anc%e commosso; ma per lui assurdo aderiri.
U$ i$&o$tro i$timo, perso$a#e
Stiamo attenti, perc%< il mondo della !ede un mondo molto delicato e anc%e
misterioso. Vi sono molti c%e dicono di essere credenti, ma non iono la loro !ede; i
sono altri c%e non si dicono credenti e iono le realt* della !ede e del Vangelo.
Sentiamo 6es&4 2 Non c%iunque mi dice4 Signore, Signore, entrer* nel regno dei cieli;
ma colui c%e !a la olont* del Padre mio c%e nei cieli... 3 #+t E,-,$. Non sono le
parole c%e contano, ma la ita.
Aa !ede ci !a aderire con la mente, col cuore, con la ita, alla Verit* #maiuscola$ e la
Verit* il Ver'o eterno di Dio !atto carne, ?risto 6es& < nessuno giunge a lui 2 se il
Padre non lo attira 3 #6 D,..$. Se siamo giunti alla Verit*, ?risto, per un dono
d"amore del Padre, al quale a''iamo dato la piccola, essenziale colla'orazione del
nostro 2 si 3.
Per noi il ?ristianesimo, prima di essere un complesso di erit* e di doeri, l"incontro
personale con Bualcuno, ?risto.
,,-
Voi, Dio 2 non lo conoscete. )o inece lo conosco 3 #6 9,@@$. Aui 2 il =iglio
unigenito c%e nel seno del Padre 3 e ce 2 lo %a rielato 3 #6 ,,,9$. 2 Nessuno
conosce il Padre se non il =iglio e colui al quale il =iglio oglia rielarlo 3 #+t ,,,-E$
col dono della !ede c%e, ripetiamo, non tanto una conoscenza teorica delle erit*
diine, quanto un"esperienza di ita e di amore del ?risto e, tramite il ?risto,
dell"amore del Padre4 2 Se conoscete me, conoscerete anc%e il Padre... 3, dice 6es&
agli apostoli. 6li risponde =ilippo4 2 Signore, mostraci il Padre e ci 'asta 3. 6li dice
6es&4 2 Da tanto tempo sono con oi e tu non mi %ai conosciuto, =ilippo: ?%i %a isto
me, %a isto il Padre 3 #6 ,.,E/>$. Tutta la ita di 6es&, le sue parole, le sue azioni, i
suoi miracoli sono il luogo della mani!estazione per!etta del Padre.
Solo nell"incontro personale d"amore con ?risto e quindi col Padre, la !ede ia,
perc%< la Verit* persona, ?risto e il cuore ci arde in petto come ai discepoli di
Emmaus nell"ascoltare 6es& c%e spiega le Scritture #c!. Ac -.,0-$.
Si (isso#%a #a $u%o#a
Da qui l"importanza di pregare e contemplare ciC c%e si studia riguardo alla !ede
#teologia/esegesi$ e di iere quello c%e si contemplato, come sempre %anno !atto i
grandi, santi teologi4 s. Agostino, s. Tommaso, tutti i Padri e Dottori della ?%iesa.
Se la nostra !ede prealentemente studiata, una !ede molto de'ole e possiamo
anc%e essere senza !ede. Vi sono dei teologi/esegeti atei, c%e non pregano e iono
una ita disordinata. Allora la Verit* tace, 6es& tace, ma tacendo, grida / a!!erma s.
?aterina da Siena / 2 col grido della pazienza 3 perc%< si dissola 2 la nuola
dell"amor proprio 3 c%e o!!usca 2 il lume della !ede, il quale lume la pupilla
dell"occ%io dell"intelletto 3, poic%< tristissimo spettacolo / continua la Santa / troare
2 in 'ugie e menzogne le 'occ%e di coloro c%e son !atti annunciatori della Verit* 3
#c%iarissimo accenno ai sacerdoti, ai religiosi$ 2 ... io muoio e non posso morire a
edere esser priati della Verit* quelli c%e dore''ero morire per la erit*3.
Ricaiamo alcune conclusioni pratic%e per la nostra ita spirituale.
Do$o (e##'amore
Aa !ede, intesa 'i'licamente soprattutto come 2 conoscenza 3, ossia esperienza di ita
del Padre, del ?risto, sotto l"in!lusso dello Spirito, un prezioso dono trinitario4 2 Per
questa grazia in!atti / scrie Paolo agli E!esini / siete sali mediante la !ede; e ciC non
iene da oi, ma dono di Dio 3 #E! -,9$. Tutto dono dell"amore del Padre,
attraerso il cuore di ?risto4 2 Kno dei soldati gli colp( il costato con la lancia e su'ito
ne usc( sangue e acqua 3 #6 ,>,0.$. Ao Spirito stato e!!uso, con tutti i suoi doni, tra
i quali la !ede4 2 Dalla sua pienezza noi tutti a''iamo riceuto e grazia su grazia 3 #6
,,,D$.
=ra i doni dell"amore gratuito, o'latio di ?risto c" la !ede4 2 Nessuno puC prendersi
qualcosa / dice 6es& / se non gli stato dato dal cielo 3 #6 0,-E$ dal cuore del Padre,
dal cuore di ?risto. 2 )n quello stesso istante 6es& esultC nello Spirito Santo e disse4 )o
ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, c%e %ai nascosto queste cose ai
dotti e ai sapienti e le %a rielate ai piccoli. S(, Padre, cos( c%e tu %ai disposto nella
tua 'eneolenza 3 #Ac ,1,-, TJ5$.
,,0
Cammi$a umi#me$te
?i siamo cos( introdotti a un"altra conclusione pratica4 la !ede ric%iede una grande
umilt*. I ero c%e la !ede no'ilita sul piano soprannaturale l"intelligenza; ma questa,
accettando la !ede, dee esercitare molto l"umilt*. ?redere, in!atti, comporta la
rinuncia a edere tutto, a comprendere tutto. Per sua natura l"intelligenza uole edere
c%iaro, capire, giudicare; ma la erit* e la realt* della !ede, essendo diine, sono
talmente superiori all"intelligenza umana c%e, questa, come cieca e dee riconoscere
la sua impotenza a tutto edere, a tutto comprendere.
Buando poi pensiamo c%e la era !ede !ondata solo sulla parola di Dio, senza la
proa dei miracoli, allora 'isogna proprio c%iudere gli occ%i, a''andonarsi ciecamente
a Dio, coninti solo di questo4 c%e ragioneole !ondarsi sulla parola di Dio..., non
una parola d"uomo e allora4 2 ?ammina umilmente con il tuo Dio 3 #+i D,9$.
I spontaneo concludere c%e !ede e umilt* sono le irt& indispensa'ili per entrare in
rapporto con Dio; inoltre, la ia della !ede e la ia dell"umilt* sono le ie normali per
le quali Dio si d* all"anima, la ia della carit*.
2 Senza la !ede impossi'ile piacere a Dio 3 #E' ,,,D$4 2 Tutto possi'ile per c%i
crede 3 #+c >,-0$; altrettanto possiamo dire dell"umilt*4 2 Sta scritto in!atti4
distruggerC la sapienza dei sapienti e annullerC l"intelligenza degli intelligenti... Non
%a !orse Dio dimostrata stolta la sapienza di questo mondo: 3 #Aa sapienza come
attiit* della ragione umana in se stessa pregeole4 dono di Dio; ma dienta
stoltezza, quando pretende l"autosu!!icienza, di essere l"unica e suprema norma del/
l"uomo. 2 Dio %a scelto ciC c%e nel mondo stolto per con!ondere i sapienti... ciC c%e
nel mondo de'ole per con!ondere i !orti 3 # il mistero della croce$ 2 perc%< nessun
uomo possa gloriarsi daanti a Dio... ?%i si anta, si anti nel Signore 3 #, ?or ,,,>/
0, passim$. ?ome ero4 la ia c%e scende la ia c%e sale !ino al cuore di Dio8 2 )
miei pensieri non sono i ostri pensieri; le ostre ie non sono le mie ie 3 #)s @@,9$.
L'esperie$/a (i A*ramo
Buesto stile di Dio risalta in tutta la Scrittura, in modo particolare nella icenda di
A'ramo, secondo il commento c%e ne !a Paolo nella lettera ai Romani al capitolo
quarto e l"autore della lettera agli E'rei4 ,,,9 ss.
Aa icenda di A'ramo comincia con un atto di !ede4 Esci dalla tua terra e a... 2 erso
il paese c%e io ti indic%erC. =arC di te un grande popolo e ti 'enedirC... Allora A'ramo
part(, come gli aea ordinato il Signore 3 #6en ,-,,..$.
Tuttaia, all"inizio, A'ramo ancora spiritualmente ignorante e si lamenta con Dio,
perc%< non gli d* un !iglio. Dio lo rassicura c%e erede non sar* il suo sero Eliezer; ma
un suo !iglio. 6li dice di contemplare le stelle e di contarle... ?os( numerosa sar* la
sua discendenza. A'ramo credette a Dio 2 glielo accreditC come giustizia 3 #6en
,@,D$. A'ramo si umiliato dinanzi a Dio, credendo a un !atto umanamente
impossi'ile, essendo Sara sterile.
Tuttaia la !ede di A'ramo non ancora per!etta n< totale la sua umilt*. Di!atti quando
Dio a!!erma c%e 'enedir* Sara e da lei A'ramo ar* un !iglio dal quale err* un
popolo e anc%e dei re, A'ramo si getta 'occoni a terra e ride, dicendo !ra s<4 2 Ad uno
di cento anni puC nascere un !iglio: E Sara all"et* di noanta anni potr* partorire: 3
#6en ,E,,E$. Ao stupore e l"ignoranza spirituale ria!!iorano.
,,.
Eppure Dio, nella misteriosa apparizione dei tre personaggi alle Buerce di +amre
con!erma la sua promessa. 2 TornerC da te !ra un anno... e allora Sara, tua moglie, ar*
un !iglio 3 #6en ,9,,1$. Sara ascolta dietro l"ingresso della tenda e ride dentro di s< e
dice4 2 Aizzita come sono dorei proare il piacere, mentre il mio signore #A'ramo$
ecc%io 3 #6en ,9,,-$. +a il Signore dice4 2 Perc%< %a riso Sara... ?" !orse qualcosa
impossi'ile per il Signore: 3 #6en ,9,,0$. Sara presa dalla paura nega4 2 Non %o riso8
3. )l Signore con!erma4 2 Si, %ai proprio riso 3 #6en ,9,,@$. )l !iglio del miracolo,
)sacco sar* il sorriso di Dio, poic%< il nome )sacco signi!ica4 2 Dio sorrida o %a
sorriso; si mostrato !aoreole 3.
Ed ecco la proa suprema della !ede di A'ramo4 2 Prendi tuo !iglio, il tuo unico !iglio
c%e ami, )sacco... e o!!rilo in olocausto... 3 #6en --,-$... A'ramo u''idisce... )sacco
sar* risparmiato; ma A'ramo %a creduto, si umiliato dinanzi a Dio e Dio gli
ricon!erma la 'enedizione e le promesse, !acendolo padre di tutti i credenti #c!. 6en
--,,D/,9$.
Lo sti#e (i Dio
Buesta !ede, questo a''andono totale Dio li uole da +os, da 6iuditta, da Anna, da
Est%er, da 6eremia e nel NT da Zaccaria, c%e iene punito per il suo du''io nella !ede
e da +aria c%e iene lodata da Elisa'etta per la sua !ede4 2 5eata colei c%e %a creduto
nell"adempimento delle parole del Signore 3 #Ac ,,.@$.
Nel Vangelo, 6es&, prima di compiere i miracoli, domanda la !ede o la loda dopo c%e
li %a compiuti4 2 Tutto possi'ile per c%i crede 3 #+c >,-0$... 2 ?redo, aiutami, nella
mia incredulit* 3 #+c >,-.$; 2 ?oraggio, !igliuola, la tua !ede ti %a guarita 3 #+t >,--$;
2 )n erit* i dico, in )sraele non %o troato nessuno con una !ede cos( grande 3 #+t
9,,1$.
Dopo la risurrezione 6es& rimproera i discepoli di Emmaus per la loro mancanza di
!ede4 2 Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei pro!eti8 3 E riaccende nei loro
cuori la !ede, spiegando lungo la ia le Scritture c%e lo riguardaano4 2 Non ci ardea
!orse il cuore in petto, mentre conersaa con noi lungo il cammino e ci spiegaa le
Scritture: 3 #Ac -.,0-$ e dientano annunciatori della !ede, proclamando con gli
Apostoli4 2 Daero il Signore risorto...8 3 #Ac -.,0.$.
I$ spirito e %erit4
Aa !ede !ondamento della nostra intimit* con Dio, se intendo la !ede 'i'licamente,
come esperienza di ita, come adesione della mente, del cuore, di tutta la persona a
Dio.
?on la !ede ci uniamo a Dio in spirito e erit*, come 6es& dice alla Samaritana4 2 I
giunto il momento ed questo, in cui i eri adoratori adoreranno il Padre in spirito e
erit*; perc%< il Padre cerca tali adoratori 3 #6 .,-0$.
2 ln spirito 3, poic%< il possesso di Dio #la pura !ede$ dono di Dio... Posso giungere a
lui solo per la stessa ia per la quale egli giunge a me4 la ia della carit*; in ultima
analisi lo Spirito Santo4 2 Dio spirito e quelli c%e lo adorano deono adorarlo in
spirito e erit* 3 #6 .,-.$; 2 e erit* 3, poic%< la !ede mi rende partecipe del/
l"esperienza di ita, ossia della 2 conoscenza 3 c%e il Ver'o %a del Padre. Per
partecipazione conosco Dio come in se stesso, anc%e se molto imper!ettamente.
,,@
Tanto pi& pro!onda e pura la !ede, tanto pi& intensa e intima la nostra 2 conoscenza
3 di Dio e la nostra unione a lui. Ae isioni, le rielazioni, le locuzioni, tutti i !enomeni
straordinari della mistica sono di molto in!eriori al puro atto di !ede, anc%e se
accompagnato da pro!onde tene're interiori, !onti di grandi so!!erenze, delle quali
spesso l"anima si lamenta, senza aedersi c%e si lamenta di una grande grazia.
La *eatitu(i$e (e##a e(e
?" un rapporto intimo tra !ede e carit*. Pi& intensa la 2 conoscenza 3 #esperienza di
ita$ pi& ia e intensa la carit*. Buando la !ede per!ezionata dai doni dello Spirito,
la 2 conoscenza 3 di Dio %a una dolcezza, un sapore, una pace, una gioia c%e
spontaneamente dientano slancio di amore e riposo di contemplazione. Essa ci porr*
nel 2 seno di Dio 3 nel gaudio del Signore, !acendoci pregustare qualcosa dell"intima
dolcezza e soait* della ita trinitaria, inesprimi'ili con parole umane, come a!!erma
Paolo4 2 Jcc%io non ide, orecc%io non ud(, la mente non puC concepire ciC c%e Dio
%a preparato a coloro c%e lo amano...; ma a noi le %a rielate per mezzo dello Spirito...
3 #, ?or -,>/,1$.
Allora esperimentiamo daero c%e !ra Dio eduto e Dio creduto non c" di!!erenza
reale4 possesso di Dio nella !ede ed possesso di Dio nella isione; solo il modo
di!!erente4 nella !ede oscuro, nella isione luminoso. Sappiamo c%e molte sono le
'eatitudini del Vangelo, non solo le otto ri!erite da +atteo nel discorso della
+ontagna; anzi il Vangelo inizia con la 'eatitudine della !ede c%e scende su +aria4 2
E 'eata colei c%e %a creduto... 3 #Ac ,,.@$ e conclude con la 'eatitudine della !ede4 2
5eati quelli c%e, pur non aendo isto, crederanno 3 #6 -1,->$.
Lo spirito (i e(e
Proprio nella !ede, conoscenza di Dio, do''iamo iere quotidianamente ,"2 Ecce
enio 3 del nostro amore o'latio4 a''andonarci totalmente a Dio. Solo cos( la !ede
dienta spirito di !ede, dienta un"esperienza a'ituale di Dio, del ?risto, dello Spirito;
un iere con loro la nostra quotidianit*, !are attenzione e edere con il loro occ%io
noi stessi, gli altri, il 'uon Dio. Aa !ede dienta cos( la norma secondo la quale
pensare, amare, parlare, agire.
Purtroppo con l"egoismo c%e ci domina sotto tante !orme4 di orgoglio, di anit*, di
am'izione, di inidia, di gelosia, di impazienza, di pigrizia, di ricerca disordinata della
stima, dell"e!!etto, di ciC c%e ci !a comodo e ci piace ecc. !acile pensare, parlare,
agire, alutare !atti e persone dal nostro punto di ista e non da quello di Dio; edere
le cose e persone col nostro occ%io, non con quello di Dio; 'ramarle e amarle secondo
il nostro cuore e non con il cuore di ?risto4 2 Tutti cercano i propri interessi / constata
dolorosamente Paolo / non quelli di 6es& ?risto 3 #=il -,-,$. I la delusione c%e Dio
gi* esprimea nell"AT4 2 )o ti aeo piantato come igna scelta... ora, come mai ti sei
mutata in tralci degeneri di igna 'astarda: 3 #6er -,-,$. 2 Popolo mio, c%e cosa ti %o
!atto: )n c%e cosa ti %o stancato: Rispondimi 3 #+i D,0$.
U$ (o$o (i Dio
)l li'ro della Sapienza ci ricorda come de'ole la nostra mente nel conoscere le stesse
cose della terra4 2 ) ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre ri!lessioni,
perc%< un corpo corrutti'ile appesantisce l"anima e la tenda d"argilla graa la mente dai
,,D
molti pensieri. A stento ci ra!!iguriamo le cose terrestri, scopriamo con !atica quelle a
portata di mano; ma c%i puC rintracciare le, cose del cielo: ?%i %a conosciuto il tuo
pensiero, se tu non gli %ai concesso la tua sapienza e non gli %ai iniato il tuo santo
spirito dall"alto: 3 #Sap >,,./,E$.
EH spontaneo / allora pregare4 2 J Dio dei padri e Signore di misericordia, c%e tutto
%ai creato con la tua parola, c%e con la tua sapienza %ai !ormato l"uomo, perc%< domini
sulle creature !atte da te e goerni il mondo con santit* e giustizia, e pronunci giudizi
con animo retto, dammi la sapienza, c%e siede in trono accanto a te e non mi escludere
dal numero dei tuoi !igli, perc%< io sono tuo sero e !iglio della tua ancella, uomo
de'ole e di ita 'ree, incapace di comprendere la giustizia e le leggi. Se anc%e uno
!osse il pi& per!etto tra gli uomini, mancandogli la tua sapienza, sare''e stimato un
nulla... )niala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso, perc%< mi assista e mi
a!!ianc%i nella mia !atica e io sappia ciC c%e ti gradito... 3 #Sap >,,/D.,1$.
L'o&&2io (i Cristo
E la sapienza, per in!inita, 'ont* del Padre si mani!estata sensi'ilmente in ?risto, 2
nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza di Dio #?ol -,0$ ed
2 dientato, per noi, sapienza, giustizia, santi!icazione e redenzione 3 #, ?or ,,01$.
)n ?risto il Padre ci mani!esta i suoi punti di ista, le sue regole, la sua mentalit*4 Dio
'rillC nei nostri cuori mediante il olto di ?risto #c!. - ?or .,D$4 2 Buesti il =iglio
mio, il diletto, ascoltatelo 3 #Ac >,0@$.
6es& stesso si presenta come la sapienza del Padre, usando l"immagine della luce4 2 )o
sono la luce del mondo, c%i segue me, non camminer* nelle tene're, ma ar* la luce
della ita 3 #6 >,,-$, meglio4 la luce c%e conduce alla ita.
Jra possiamo dire con certezza c%e cos" lo spirito di !ede, poic%< sappiamo c%e ,"2
occ%io di Dio 3 con cui do''iamo edere tutto, 2 le regole di Dio 3, secondo cui
alutare tutti, l"occ%io di ?risto, sono le regole di ?risto. Per questo Paolo esorta4
a''iate il medesimo modo di pensare, di sentire di ?risto 6es& #c!. =il -,@$. )mparate
?risto #c!. E! .,-1$. Riestitei di ?risto #c!. 6al -., 0,-E$. =ate tutto nel nome di
?risto #c!. ?ol 0,,E$, ossia in lui Verit*, in lui Amore4 2 nel nome 3 la persona.
+ani!estate la ita di ?risto nel ostro corpo #c!. - ?or .,,1$. Viete per Dio in ?risto
6es& #c!. Rom D,,,$, come se dicesse4 incontratei in ogni istante della ostra ita col
Padre nel santuario dell"amore diino e umano c%e il ?risto, il ?uore di 6es&.
Vi%ere Cristo
Per conoscere le regole di ita dateci da 6es&, 'asta aprire il Vangelo e ascoltare le
parole #r<mata$ di ?risto, non solo quelle uscite dalla sua 'occa #dottrina$, ma gli
episodi della sua ita, spesso pi& eloquenti di tante parole. ?i accorgiamo 'en presto
c%e 6es& paradosso e scandalo, come dice Paolo4 2 Scandalo per i giudei, stoltezza
per i pagani 3 #, ?or ,,-0$.
Buello c%e per il mondo !elicit*, !ortuna, per 6es& spesso insoddis!azione e
disgrazia. 6es& esalta, in ista della carit*, la poert*, l"umilt*, il nascondimento, il
distacco, l"o''edienza, la castit*, l"immolazione per amore, l"amore disinteressato per il
prossimo, il disprezzo di s<, l"amore delle umiliazioni, il perdono delle o!!ese, l"amore
dei nemici, il rendere 'ene per male ecc. tutte pazzie per il mondo. Ao spirito del
mondo contrario allo Spirito di ?risto. 2 Voi siete di questo mondo / dice 6es& ai
,,E
giudei e ai loro dirigenti / io non sono di questo mondo 3 #6 9,-0$. 2 Se piacessi agli
uomini / a!!erma Paolo / non sarei pi& seritore di ?risto 3 #6al ,,,1$.
?erto, le norme di ita, le regole di ?risto sono stupende, ma, a scanso di ogni
illusione, !acciamo presente c%e ric%iedono spesso del ero eroismo per praticarle.
Nessuno pensi c%e !are le scelte eangelic%e sia cosa !acile, semplice, naturale,
Kmanamente parlando molto di!!icile e anc%e impossi'ile, se non ci si apre
all"in!lusso dei doni dello Spirito. Veramente esperimentiamo come necessario c%e lo
Spirito enga 2 in aiuto alla nostra de'olezza 3 #Rom 9,-D$, non solo per praticare le
scelte eangelic%e; ma anc%e solo per capirle.
)n alcuni li'ri si legge / ossera ironicamente s. Teresa d"Aila nella sua auto'iogra!ia
/ 2 di non curarsi se alcuno dice male di noi, ma di goderne, anzi, pi& c%e di una lode;
di non stimare l"onore, di staccarsi dai parenti !ino a sentir disgusto di star con essi, se
non sono di orazione, ed altre cose del genere c%e, a mio parere, sono un puro dono di
Dio, perc%< soprannaturali e contrarie alle nostre inclinazioni naturali. Se quelle anime
non possono su'ito !ar tanto, non si a!!liggano, ma con!idino in Dio, e anc%"esse, col
suo aiuto, potranno mettere in opera quello c%e ora %anno soltanto nel desiderio... 3
#cap. 0,,,9$.
Proposte &o$&rete
5. Aere un senso pro!ondo del mistero di Dio... Aa pi& 'ella aentura scoprire il
mondo di Dio4 un mondo di amore, di gioia, di pace. Senza l"esperienza di Dio saremo
sempre dei poeri esseri insoddis!atti, inquieti, scontenti. I pro!ondamente ero quello
c%e A. 5loP a!!erma concludendo il suo romanzo4 Aa poera donna4 2 Vi una sola
era tristezza4 quella di non essere santi 3.
S. 6ioanni della ?roce ci ricorda continuamente c%e la !ede diina tene'ra, ossia,
Dio supera talmente la comprensione dell"intelletto umano, ed cos( inesprimi'ile
mediante concetti umani, anc%e i pi& su'limi, c%e diciamo molto di pi& di lui quando
diciamo nulla, di quando diciamo qualc%e cosa... Siamo all"2 adorare / tacere / godere
3 di Rosmini.
Aa luce in!usa della !ede tene'ra per l"intelletto. Noi crediamo quello c%e non
ediamo. PerciC riconosciamo umilmente e con pace il nostro nulla dinanzi a Dio e
non !acciamo gran conto di quello c%e intendiamo, gustiamo, immaginiamo riguardo a
Dio, anc%e se ci sem'ra splendido. Pre!eriamo stare al 'uio, nella tene'ra della pura
!ede, allora ci aiciniamo maggiormente alla realt* di Dio, credendo, amando4 2 Dio
carit*, c%i rimane nella carit* rimane in Dio e Dio in lui 3 #, 6 .,,D$.
Se noi rinunciassimo a tutti i nostri 2 perc%< 3 'am'inesc%i riguardo a Dio e ci
preoccupassimo solo di amarlo, apprezzando soprattutto il puro amore, ossia il
cammino dell"aridit* spirituale, quale grande grazia di puri!icazione sare''e questa8
Buale preziosa ia quella dell"amore8 ?ome di!!icile per noi comprenderne la
preziosit*, se non esperimentiamo i gusti, le gioie dell"amore8 ?%e lo Spirito ci doni la
luce e la !orza per accettare la grande grazia, grazia di contemplazione oscura, della
pura !ede e del puro amore... Domandiamoci4 2 A''iamo noi riconosciuto e creduto
all"in!inito amore c%e Dio %a per noi: 3 #c!. , 6 .,,D$.
6. Amare il silenzio specialmente interiore. Essere a'itualmente ri!lessii, come la
Vergine nell"annunciazione4 2 Si domandaa quale !osse il senso del saluto dell"angelo
,,9
3 #c!. Ac ,,->$ o riguardo a ciC c%e si dicea e aenia intorno a 6es&4 2 +aria, da
parte sua, ser'aa tutte queste cose, meditandole nel suo cuore 3 #Ac -,,>$.
=are attenzione agli eenti, a noi stessi, agli altri, con l"attenzione di Dio. )ncontrarci
spesso a quattr"occ%i con ?risto, in una reisione di ita continua, in un continuo
Vangelo io, ossia con!ronto con la ita di ?risto, pena la sterilit* spirituale della
nostra ita, l"incongruenza di essere una contraddizione iente, una triste con/
trotestimonianza, poic%< un 'attezzato e tanto pi& un"anima religiosa, un sacerdote non
possono mai comportarsi come se non lo !ossero.
Acquistiamo l"a'itudine di c%iederci, come per istinto, in ogni situazione4 c%e cosa
pensere''e 6es&, come parlere''e, come agire''e: Buesto iere a quattr"occ%i con
6es&, cuore a cuore con lui.
?ome la Vergine +aria, creatura di !ede, !ece eco all"2 Ecce enio 3 di ?risto con ,"2
Ecce ancilla 3, cos( !acciamo anc%e noi4 2 Ecce enio... 3 2 Ecce ancilla 38
I# (o$o (e##'i$te##etto
Aa irt& teologale della !ede per!ezionata dal dono dell"intelletto, non in se stessa, ma
nelle sue mani!estazioni, secondo le nostre limitate !acolt* umane, specialmente
l"intelligenza e la olont*.
?on il dono dell"intelletto, lo Spirito Santo, c%e scruta 2 le pro!ondit* di Dio 3 #, ?or
-,,1$ comunica, non solo all"intelletto, ma al cuore dell"uomo una particolare parte
cipazione alla sua 2 conoscenza 3 delle realt* diine, della Trinit* ss.ma. ?i !a cos(
penetrare nell"intimit* di Dio. I una 2 conoscenza 3 nello Spirito e con lo Spirito.
Tante olte a''iamo letto delle espressioni nella Scrittura4 le comprendiamo, le
gustiamo, ci serono come preg%iera. Viene un giorno in cui una !rase ci colpisce
pro!ondamente; la esperimentiamo come un"esigenza di ita, ad es. 2 A"amore c%e Dio
%a per noi 3 #, 6 .,,D$. Buesta erit*/realt* riec%eggia nel nostro intimo, ci attira, ci
commuoe4 la risentiamo contemplando il ?roci!isso #ecco, l"amore c%e Dio %a per
noi8$, il ?uore di ?risto, il 'am'ino 6es& nel presepio #ecco, l"amore c%e Dio %a per
noi8$, cele'rando l"eucaristia, considerando l"ina'itazione della Trinit* nel nostro
cuore, mediante la grazia #ecco, l"amore c%e Dio %a per noi8$.
Buesta erit*/realt* in!luisce sulla nostra ita, sul nostro rapporto con Dio, ci !a
esperimentare un"esigenza pro!onda di silenzio interiore, di raccoglimento, di con/
templazione; comprendiamo c%e, se molto importante amare )ddio, molto pi&
importante lasciarsi amare e possedere da lui.
Aa conoscenza c%iara e pro!onda della realt* di Dio, della sua Parola, porta
all"esultanza del cuore, c%e non un entusiasmo passeggero, ma una gioia intima,
intensa, perc%< si capito qualcosa di Dio, il suo pensiero e lo si attua nella pace dello
Spirito.
U$ esempio
Per spiegarmi ancora meglio riguardo al modo di agire del dono dell"intelletto e come
non riguardi solo il nostro intimo, ma porti alla tras!ormazione del cuore e alla
conersione della ita, cito un !atto c%e tutti conoscete4 il racconto della conersione
dell")nnominato, narrata da A. +anzoni al cap. -,U del suo romanzo4 ) promessi sposi.
,,>
Buante olte l")nnominato aea incontrato delle donne nella sua ita, quante olte
aea sentito parlare di opere 'uone, di perdono dei peccati e, da ri'aldo qual era, i
aea sg%ignazzato sopra.
Buella sera, nel suo castello, incontra una poera ragazza, Aucia, c%e egli aea !atto
rapire, per !are uno sporco piacere a un ri'aldo come lui, ma pi& igliacco di lui, don
Rodrigo. E''ene, dalla 'occa di quella poera ragazza, !ra le tante altre parole, esce
questa espressione4 2 Dio perdona tante cose per un"opera di misericordia8 3.
Buelle parole tanto semplici si !issano nella mente dell")nnominato, scendono nel suo
cuore, dientano l"assillo tormentoso di tutta una notte, nella quale, !ra pensieri di
disperazione e di suicidio, si !a strada la decisione di li'erare quell"innocente e di
cam'iare ita, come !ar* tra le 'raccia del card. =ederigo.
E''ene, il potere sconolgente di una semplice espressione, scesa nel pro!ondo della
mente e del cuore dell")nnominato mette in rilieo, in un caso straordinario, la potenza
del dono dell"intelletto4 !arci leggere nel pro!ondo #intus/l<gere$ la Parola di Dio,
leggerla con il cuore, con tutta la nostra ita, realizzandola.
Kna erit* o realt* diina conosciuta per !ede , per noi, come una !iammella c%e
illumina tranquilla e arde. Aa stessa erit* o realt* diina, cClta col dono dell"intel letto
come la !olgore c%e colpisce, penetra, sconolge. Non una conoscenza razionale;
ma un"intuizione, un"esperienza pro!onda, itale, c%e non lascia du''i.
Co$os&ere, amare, )ustare
?ol dono dell"intelletto esperimentiamo come la Parola di Dio sia parola ia, 2 pi&
tagliente di ogni spada a doppio taglio 3 #E' .,,-$.
Aa Parola di Dio eramente ascoltata, quando accolta. Allora !a ardere il cuore,
cam'ia la mentalit* e induce alla conersione della ita. ?os( aenne ai discepoli di
Emmaus.
Di s. =rancesco, dice il suo primo 'iogra!o, Tommaso da ?elano, se''ene non
possedesse alcuna cultura umana 2 aea una comprensione altissima della Scrittura...
penetraa l"oscurit* dei misteri e ciC c%e rimane inaccessi'ile alla scienza dei maestri,
era aperta all"a!!etto dell"amante 3.
I !acilmente constata'ile la correlazione c%e esiste !ra il dono dell"intelletto e il dono
della sapienza4 ciC c%e l"intelletto intimamente 2 conosce 3 iene gustato dal cuore col
dono della sapienza.
Rileiamo c%e 6es&, quando parla di s< come il 'uon Pastore, caratterizza i suoi
rapporti con le sue pecore in termini di conoscenza, ossia esperienza di ita4 2 )o sono
il 'uon Pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me 3 #6 ,1,,.$.
6i* nel 2 prologo 3 il mondo 2 mondo 3 ossia ri!iuto di 6es&, perc%< ri!iuta di
conoscerlo4 2 )l mondo !u !atto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo ricono''e 3
#6 ,,,1$.
Buante olte nella Scrittura leggiamo l"inito4 2 Ascolta, )sraele8 3 oppure
l"a!!ermazione4 2 EH Parola del Signore8 3 Dall"ascolto, all"intelligenza, al cuore, alla
ita.
Nel terzo canto, il Sero di Ya%< a!!erma4 2 Jgni mattina !a attento il mio orecc%io,
perc%< io ascolti... )l Signore Dio mi %a aperto l"orecc%io e io non %o opposto
resistenza... 3 #)s @1,./@$.
,-1
As&o#tare per %i%ere
Aa prima condizione per la salezza e quindi per la santit* l"ascolto, inteso come
accoglienza della Parola. )l Ver'o di Dio si !atto Parola #Scrittura$ prima di !arsi
carne, nostro ci'o e nostra 'eanda. Nella Scrittura Dio sceso !ino a noi, ci !a
ascoltare la sua oce, ci riela le meraiglie del suo amore.
A"ascolto/accoglienza della Parola, attraerso l"intelligenza e il cuore, giunge alla ita.
A"ascolto per la ita. Aa Parola di Dio %a in s< la grazia per metterla in pratica; %a un
alore sacramentale; realizza ciC c%e dice, se troa in noi le adeguate disposizioni.
Dicea Autero4 2 Jgni olta c%e la Parola di Dio arria al mondo, iene per cam'iare
il mondo 3. ?ommentaa cos( il !amoso 'rano di )saia4 2 ?ome la pioggia e la nee
scendono dal cielo e non i ritornano senza aer irrigato la terra, senza aerla
!econdata e !atta germogliare, perc%< dia il seme al seminatore e pane da mangiare,
cos( sar* della parola uscita dalla mia 'occa4 non ritorner* a me senza e!!etto, senza
aer operato ciC c%e desidero e senza aer compiuto ciC per cui l"%o mandata 3 #)s
@@,,1/,,$.
Aa Parola di Dio ci contesta 2 ia, e!!icace e pi& tagliente di ogni spada a doppio
taglio; essa penetra !ino a diidere anima e spirito #intendo per 2 anima 3 il principio
della ita !isica e psic%ica e per 2 spirito 3 il principio della ita spirituale$... scruta i
sentimenti e i pensieri del cuore 3 #E' .,,-$.
U$a me$sa (e# Si)$ore
Tutti i maestri dello spirito, cominciando dai padri del deserto, raccomandaano di
leggere e ascoltare la Parola di Dio con cuore semplice, con umilt*, con prolungati
silenzi, assaporando, ripetendo i ersetti c%e pi& colpiscono.
I opportuno trascrierli in un quaderno e leggerli, aprendo a caso, quando necessario
nutrire la nostra preg%iera. Allora rileeremo !acilmente c%e il nostro cuore ad
ascoltare ed lo Spirito c%e parla al cuore.
Possiamo cos( esperimentare con 6eremia4 2Buando le tue parole mi ennero incontro
le diorai con aidit*; la tua parola !u la gioia e la letizia del mio cuore 3 #6er ,@,,D$.
Aa Parola di Dio , con l"eucaristia, una delle due 2 mensae Domini 3. Anc%e con la
Parola di Dio entriamo in comunione, ci'andoci spiritualmente del Ver'o della ita.
Noi, tramite la Parola di Dio, ascoltiamo colui c%e ci parla alla mente e al cuore;
suscita in noi l"attenzione amorosa e la ri!lessione silenziosa, inducendoci a cam'iare o
a migliorare la nostra ita. Ae disposizioni del nostro animo deono essere quelle del
gioane Samuele4 2 Parla, perc%< il tuo sero ti ascolta 3 #, Sam 0,,1$ e quelle del
pro!eta 6eremia4 aido della Parola di Dio, gioia e letizia del cuore #c!. 6er ,@,,D$.
Sono queste le disposizioni interiori, perc%< agisca in noi il dono dell"intelletto.
L'i$timit4 &o$ Dio
A"erudizione, la scienza, l"esegesi riguardo alla Parola di Dio: Sono utili...; ma al loro
posto e nel loro luogo. Paolo, scriendo agli E!esini pregaa 2 il Dio del Signore
nostro 6es& ?risto 3, perc%< desse loro 2 uno spirito di sapienza e di rielazione per
una pi& pro!onda conoscenza di lui. Possa egli daero illuminare gli occ%i della
ostra mente... 3 #E! ,,,E/,9$.
)l dono dell"intelletto, come quello della sapienza, riguarda direttamente il nostro
rapporto intimo con Dio. Jra, dice Paolo nella prima lettera a Timoteo, Dio 2 a'i ta
,-,
una luce inaccessi'ile, c%e nessuno !ra gli uomini %a mai isto n< puC edere 3 #D,,D$
e 6es& stesso nel angelo di +atteo a!!erma4 2 Nessuno conosce il =iglio se non il
Padre e nessuno conosce il Padre se non il =iglio e colui al quale il =iglio lo oglia
rielare 3 #+t ,,,-E$.
+os, c%e aea auto la rielazione d<l nome misterioso di Dio, c%e parlaa a tu per
tu col Signore, come un amico !a con l"amico, domanda a Dio come grazia suprema4 2
+ostrami la tua gloria 3 #Es 00,,9$ e Dio risponde4 2 Tu non potrai edere il mio
olto, perc%< nessun uomo puC edermi e restare io 3 #Es 00,-1$. Per!ino i sera!ini,
secondo la isione di )saia nel tempio, dinanzi a Dio si coprono il olto e proclamano4
2 Santo, santo, santo il Signore degli eserciti. Tutta la terra piena della tua gloria 3
#)s D,0$.
S&e#ti e &o$sa&rati
Aa santit* di Dio inaccessi'ile alla mente umana. 2 Santo 3 #2 Rodes% 3 in e'raico4 2
ag%ios 3 in greco, 2 sanctus 3 in latino$ signi!ica 2consacrato, separato, trascendente3.
Aa santit* del mistero di Dio era una realt* sempre presente e sempre ricordata
all"antico )sraele con il 2 Santo dei Santi 3 #ossia Santissimo$, la parte pi& segreta del
tempio di 6erusalemme, il santuario oe si conseraa l"arca dell"alleanza, oe Dio era
presente, oe entraa, una sola olta all"anno, il solo sommo sacerdote, per domandare
perdono dei peccati del popolo d")sraele nel giorno della puri!icazione #il 2 Rippur 3$.
?ome le cose, cos( le persone, soprattutto le persone al serizio di Dio, sono sacre,
partecipano della santit* di Dio e portano in s< qualc%e cosa del mistero di Dio. Sono
perciC prescelte, separate, consacrate.
?os( di 6eremia4 2 Prima di !ormarti nel grem'o materno, ti conosceo, prima c%e tu
uscissi alla luce, ti aeo consacrato4 ti %o sta'ilito pro!eta delle nazioni 3 #6er ,,@$;
cos( di )sraele4 2 Tu in!atti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore
tuo Dio ti %a scelto per essere il suo popolo priilegiato !ra tutti i popoli c%e sono sulla
terra 3 #Dt E,D$; cos( dei cristiani4 2 Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la
nazione santa, il popolo c%e Dio si acquistato, perc%< proclami le opere meraigliose
di lui, c%e i %a c%iamato dalle tene're alla sua ammira'ile luce 3 #, Pt -,>$. ?os( in
particolare degli apostoli, dei discepoli del Signore, spec7almente del sacerdote 2 preso
!ra gli uomini, iene costituito per il 'ene degli uomini nelle cose c%e riguardano Dio,
per o!!rire doni e sacri!ici per i peccati 3 #E' @,,$4 2 ?onsacrali nella erit* 3 / prega
6es& / 2 la tua parola erit*... Per loro io consacro me stesso, perc%< siano anc%"essi
consacrati nella erit* #6 ,E,,E/,>$.
Co$sa&rati e i$%iati
Dio non si rinc%iude nella sua santit*; ma, dalla su'lime pro!ondit* del suo mistero, ci
c%iama, nella persona di A'ramo, padre dei credenti e dei consacrati a Dio, nel quale
tutti noi siamo presenti4 2 Esci dalla tua terra, dalla tua patria, dalla casa di tuo padre,
erso il paese c%e io ti indic%erC 3 #6en ,-,,$; secondo un inito pi& pro!ondo, pi&
intimo4 esci dal tuo modo di pensare, di parlare, di agire troppo naturale, entra nella
terra di Dio, nella santit* e sii 2 santo 3 come io il Signore tuo Dio sono 2 santo 3 #c!.
A ,,,..$; inito ripetuto insistentemente a noi cristiani, c%e siamo il nuoo )sraele4 2
Ad immagine del Santo c%e i %a c%iamati, dientate santi anc%e oi in tutta la ostra
condotta; poic%< sta scritto4 oi sarete santi, perc%< io sono santo 3 #, Pt ,,,@/,D$.
,--
A 'en ri!lettere, questo insistente inito ad essere santi, non altro c%e la realizzazione
del progetto di Dio riguardo all"uomo al momento della creazione4 2 =acciamo l"uomo
a nostra immagine, a nostra somiglianza... Dio creC l"uomo a sua immagine; a
immagine di Dio lo creC; masc%io e !emmina li creC 3 #6en ,,-D/-E$. )l progetto di
Dio realizzato nella santit* dell"uomo, c" una legge di grait* uniersale, non solo
per i corpi, ma per le anime. ?onsciamente o inconsciamente sono attirate da una
=orza misteriosa c%e Auce/Verit*/6ioia/Amore.
Aa santit* il nostro primo apostolato, la nostra prima missione. Do''iamo essere
santi, non solo per Dio e per noi stessi, ma per i nostri !ratelli.
Ora 2o ame e sete (i te
Ripensiamo alle meraigliose espressioni di s. Agostino riguardo alla sete c%e l"anima
%a di Dio, senza pace, !inc%< non troa in lui il suo riposo4 2 ?ome il cero anela alle
sorgenti delle acque cos( l"anima mia sospira te, o Dio. Fa sete l"anima mia del Dio
io; quando errC e mi presenterC al olto del mio Dio: J !onte di ita, ena d"acqua
ia, quando errC dalla terra deserta, senza strade e senza acque, alle acque della tua
dolcezza, per edere la tua potenza e la tua gloria e saziare, con le acque della tua
misericordia, la mia sete: Fo sete, Signore, sorgente di ita, dissetami. Fo sete del Dio
io.
Buando errC e starC, Signore, daanti al tuo olto:...3. 2 J 5ellezza sempre antica e
sempre nuoa, troppo tardi ti %o conosciuto, troppo tardi ti %o amato8 Tu eri dentro di
me,... e io stao !uori; ti cercao qui, gettandomi, de!orme, sulle 'elle !orme delle tue
creature. Tu eri con me; ma io non ero con te... Tu mi %ai c%iamato e il tuo grido %a
into la mia sordit*; %ai 'rillato e la tua luce %a into la mia cecit*; %ai di!!uso il tuo
pro!umo e io l"%o respirato e ora anelo a te4 ti %o gustato e ora %o !ame e sete di te; mi
%ai toccato e ora ardo del desiderio della tua pace 3. Dio acqua ia, 5ellezza,
Voce, Auce, Pro!umo, Nutrimento, Pace.
La *e$e%o#e$/a (i Dio
Aa penetrazione del mistero di Dio non dipende dalla pro!onda o acuta intelligenza
dell"uomo; ma dall"azione dello Spirito Santo e propriamente dal dono dell"intelletto.
Proprio per questo 6es&, esultando 2 nello Spirito Santo... disse4 )o ti rendo lode,
Padre, Signore del cielo e della terra, c%e %ai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti
e le %ai rielate ai piccoli. S(, Padre4 cos( c%e tu %ai disposto nella tua 'eneolenza 3
#Ac ,1,-,$.
?ol dono dell"intelletto Dio ci dona una conoscenza gratuita di se stesso, una
conoscenza diretta, intuitia, c%e spinge l"anima alla contemplazione. Sono lampeggia/
menti improisi, colpi di sonda, rapide incursioni con le quali lo Spirito ci !a
intraedere la ita intima di Dio, la ita trinitaria.
Aa 'eata Elisa'etta della Trinit* cos( descrie l"azione del dono dell"intelletto in
un"anima4 2 Buando edo il sole penetrare e di!!ondersi nei nostri c%iostri, penso c%e
Dio inada cos(, come i raggi del sole trion!ante, l"anima c%e cerca solo lui 3.
?on la luce soprannaturale dello Spirito / scrie s. 6ioanni della ?roce / l"intelletto
umano dienta diino e, insieme, la olont* si in!iamma di amore diino.
)l dono dell"intelletto !luisce spontaneamente nel dono della sapienza.
,-0
La #u&e (e##o Spirito
Aa persona illuminata dal dono dell"intelletto riguardo alle realt* diine esperimenta il
dolore di usare il linguaggio umano, cos( impotente, cos( inadeguato per esprimere le
realt* di Dio8 A"anima esperimenta la sua grande poert*; si umilia dinanzi a Dio,
accetta di essere il suo piccolo pro!eta, !acendo propria l"umilt* del ?risto, c%e pure si
ser( della poera parola umana per esprimere i segreti di Dio. A"inclinazione
spontanea dell"anima quella del grande Rosmini4 2 adorare / tacere / godere 3.
)l dono dell"intelletto, non solo necessario per penetrare nel mistero di Dio e
intraederne la santit*, ma necessario per capire il pensiero di Dio e, come a''iamo
gi* detto, per penetrare il signi!icato pro!ondo della sua Parola, specialmente nella
Scrittura. ?os( aenne ai discepoli di Emmaus #c!. Ac -.,0-$ e, poco dopo, a tutti i
discepoli4 2 Apr( loro la mente all"intelligenza delle Scritture 3 #Ac -.,.@$, riguardo
alla sua morte e risurrezione.
Noi siamo esseri carnali e l"egoismo ci rende la testa dura, a olte impenetra'ile al
linguaggio di Dio, di 6es&4 2 A oi dato di conoscere i misteri del regno dei cieli,
ma a loro non dato 3 #+t ,0,,,$.
A''iamo l"esempio eidente degli apostoli. Prima c%e scendesse su di loro lo Spirito
Santo, interpretaano il linguaggio di 6es& prealentemente in senso materiale, spesso
politico. )l regno c%e 6es& predicaa era per loro un regno di questa terra, nel quale
'isognaa c%e si accaparrassero i primi posti; discuteano !ra di loro c%i !osse il pi&
grande #c!. +t >,0.; Ac --,-.$; 2 D( c%e questi miei !igli siedano uno alla tua destra e
uno alla tua sinistra nel tuo regno 3 #+t -1,-,$. Buanta pazienza doette esercitare
6es& con i suoi apostoli8 Anc%e prima dell"ascensione ritorna l"argomento della
restaurazione nazionale d")sraele4 2 Signore, questo il tempo in cui ricostruirai il
regno d")sraele: 3 #At ,,D$. 6es& risponde c%e scender* su di loro lo Spirito Santo e
saranno suoi testimoni a 6erusalemme e !ino agli estremi con!ini della terra #c!. At
,,9$.
Senza lo Spirito ero quello c%e dice s. Paolo4 2 Animalis %omo non percipit quae
Dei sunt 3; 2 A"uomo, lasciato alla sua sola natura, non comprende le cose dello Spirito
di Dio4 esse sono !ollia per lui, non capace di intenderle, perc%< se ne puC giudicare
solo per mezzo dello Spirito. A"uomo spirituale #guidato dallo Spirito$ inece, giudica
ogni cosa... 3 #, ?or -,,./,@$.
A"uomo, guidato dalla sola natura, come puC comprendere le esigenze delle
'eatitudini, dell"amore anc%e erso i nemici, il mistero della croce, la necessit* della
morte all"uomo ecc%io: A"uomo naturale puC rimanere stupito dinanzi alla dottrina di
6es&; ma quanto a comprenderla, ad accoglierla e praticarla un altro discorso.
Da qui la necessit* della luce dello Spirito e, in particolare, del dono dell"intelletto.
Due esempi
Sono cClti da Storia di un"Anima della piccola Teresa4 l"episodio del lume cercato
inutilmente proprio quella sera in cui si era pre!issa di laorare pi& a lungo. Eiden/
temente un"altra suora si era impossessata della preziosa lampada4 2 )nece di proare
dispiacere... !ui 'en !elice, sentendo c%e la poert* consiste nel edersi prii non
soltanto delle cose piaceoli, 'ens( anc%e delle indispensa'ili, cos( nelle tene're
esteriori !ui illuminata interiormente 3.
,-.
I il tempo in cui Teresa, semplice noizia, presa da una era passione 2 per gli
oggetti pi& 'rutti e meno comodi 3, esperimenta una grande gioia quando le tolgono
dalla cella una 'ella 'rocc%ina per dargliene una grossolana e tutta s'occoncellata. )l
dono dell"intelletto la illuminaa sul alore della poert*. ?ome, essendo sottomaestra
delle noizie, iene illuminata e gode del dono delle umiliazioni, c%e le engono dalle
stesse noizie, le quali rileano le di!!icolt* c%e esperimentano con sr. Teresa e i
di!etti c%e scorgono in lei4 2 Realmente pi& c%e un piacere, un 'anc%etto delizioso
c%e colma di gioia l"anima mia. Non posso nemmeno spiegarmi in qual modo una cosa
c%e dispiace tanto alla natura possa dientare causa di una !elicit* cos( grande. Se non
l"aessi proato, non lo crederei 3.
Nella piccola Teresa, con il dono dell"intelletto, agia il dono della sapienza.
+eati i puri (i &uore
Al dono dell"intelletto corrisponde la 'eatitudine dei puri di cuore, i quali edranno
Dio.
)l pericolo della legge antica, c%e aea tante prescrizioni riguardanti la purit* esterna,
legale e cultuale, era quello di cadere nel legalismo e nel ritualismo, conserando il
cuore duro e c%iuso alla carit*, alla 'ont* e alla misericordia.
Da qui i ric%iami energici dei pro!eti, dei salmi alla purit* del cuore, alla pratica della
giustizia, dell"onest* e della carit*4 2 Signore, c%i a'iter* nella tua tenda: / ?%i
dimorer* nel tuo santo monte: / ?olui c%e cammina senza colpa, / agisce con giustizia
e parla lealmente... 3 VSal ,@ #,.$, ,/-; c!. )s 00,,@/,D; +i D,D/9W. 2 ?%i salir* il monte
del Signore, / c%i star* nel suo luogo santo: / ?%i %a le mani innocenti e cuore puro, /
c%i non pronunzia menzogna, / c%i non giura a danno del suo prossimo... 3 VSal -.
#-0$, 0/.W.
Ecco perc%< Daide prega4 2 ?rea in me, o Dio, un cuore puro / ... poic%< non gradisci
il sacri!icio / e, se o!!ro olocausti, non li accetti. / Kno spirito contrito sacri!icio a
Dio, / un cuore a!!ranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi 3 VSal @, #@1$, ,-.,9/,>W.
6es& porta alla per!ezione queste esigenze di purit* interiore, proclamando la
'eatitudine4 2 5eati i puri di cuore, perc%< edranno Dio 3 #+t @,9$.
6es& dice c%iaramente4 non ciC c%e iene dall"esterno c%e rende l"uomo impuro, ma
ciC c%e iene dal cuore #c!. +t ,@,,9/-1$. Se il cuore 'uono, tutto 'uono; ma se il
cuore cattio, tutto malagio.
Anc%e l"intelligenza dell"uomo spesso non limpida e pura, quando oscurata da
pensieri di orgoglio, di am'izione, di anit*, di egoismo. Buando l"uomo pieno del
suo 2 io 3 e non %a alcun spazio per Dio. Si nel numero di quei 2 sapienti e
intelligenti 3, ai quali rimangono nascosti i misteri del regno di Dio, rielati inece 2
ai piccoli 3 #+t ,,,-@$.
2 ) piccoli 3 sono i puri di cuore, i semplici, gli umili, i poeri in spirito. Sui piccoli,
sui puri di cuore si posa con compiacenza lo sguardo del Signore #c!. )s DD,,/-$.
Esempio daero drammatico nel Vangelo della cecit* di cuore sono i giudei,
specialmente i loro capi, gli scri'i, i !arisei, i sommi sacerdoti nella loro accanita op/
posizione a 6es& e nel ri!iutarlo come salatore #c!. 6 E/9$, tanto c%e ?risto dee dir
loro, come estremo ammonimento, c%e err* un giorno in cui lo cerc%eranno e non
troandolo moriranno nel loro peccato #c!. 6 9,-,$. I il peccato di incredulit*, il
peccato contro la luce...4 2 +orirete nei ostri peccati 3 #6 9,-.$.
,-@
Erano attaccati all"istituzione, alla legge, al prestigio e al potere c%e deriaa dalla
legge e ri!iutaano cos( la !ede, l"adesione a ?risto, c%e sola puC salare. Non erano
puri di cuore e non poteano edere in 6es& il =iglio di Dio, se''ene egli ripetesse
continuamente il nome misterioso di Dio4 2 )o sono 34 2 Se non credete c%e lo sono
morirete nei ostri peccati 3 #6 9,-.$4 2 Buando arete innalzato il =iglio dell"uomo
allora saprete c%e )o sono 3 #6 9,-9$, comproandolo con opere c%e Dio solo potea
compiere4 2 Anc%e se non olete credere a me, credete almeno alle opere 3 #6
,1,09$; ma quando il cuore accecato, neppure la risurrezione di un morto puC
conincere. Di!atti, dopo la risurrezione di Aazzaro, non solo i capi dei 6iudei
ogliono uccidere 6es&, ma anc%e Aazzaro, perc%< a causa della sua risurrezione trop/
pi credeano in 6es& #c!. 6 ,-,,1/,,$.
)l dono dell"intelletto ci inita a riconoscere con umilt* i limiti della nostra mente
riguardo a Dio e alle realt* diine e ad entrare nella nu'e della non conoscenza.
Do''iamo pre!erire a Dio come noi lo concepiamo )ddio come in se stesso e seguire,
non a tutti i costi la ia dell"intelligenza, ma, a un certo momento, la ia del cuore. I
amando c%e conosciamo Dio/amore, anc%e se questo amore arido e la mente
immersa nelle tene're. E la grazia della pura !ede e del puro amore.
Preg%iamo ardentemente lo Spirito perc%< ci dia, col dono dell"intelletto, la purit* del
cuore. Senza questi doni non a''iamo un"autentica conoscenza di Dio e senza questa
conoscenza diretta di Dio non possiamo comunicare alle anime l"appassionato
desiderio di lui, il tormento di non conoscerlo a su!!icienza, la 'rama di cogliere il suo
pensiero nella Parola, nella Scrittura.
PerciC con l"Apostolo innalziamo a Dio la nostra preg%iera di stupore4 2 J pro!ondit*
della ricc%ezza, della sapienza e della scienza di Dio8 Buanto sono imperscruta'ili i
suoi giudizi e inaccessi'ili le sue ie8 3 #Rom ,,,00$.
Buindi preg%iamo per tutti noi4 2 )l Dio del Signore nostro 6es& ?risto, il Padre della
gloria ci dia uno spirito di sapienza e di rielazione per una pi& pro!onda conoscenza
di lui 3 #c!. E! ,,,E$. 2 ?%e il ?risto a'iti per la !ede nei nostri cuori e... siamo in grado
di... conoscere l"amore di ?risto c%e sorpassa ogni conoscenza, perc%< siamo ricolmi
di tutta la pienezza di Dio 3 #c!. E! 0,,E/,>$.
@II.
IL DONO DELLA SAPIEN=A
Siamo giunti al dono regale dello Spirito, il pi& su'lime
dei doni, quello della sapienza. ?on la ?%iesa noi
preg%iamo nella sequenza della pentecoste4 2 ?onsola/
tore per!etto / Jspite dolce dell"anima / Dolcissimo
sollieo 3.
Ricordo questa stro!a come un inito ad esperimentare
l"intima dolcezza dello Spirito. I proprio del dono della
sapienza il gusto delle realt* diine. 6ustando Dio, noi lo
conosciamo, ossia ne !acciamo un"esperienza di ita.
?os( lo Spirito dienta anc%e 2 luce dei cuori 34 2 J luce
'eatissima / inadi nell"intimo / il cuore dei tuoi !edeli 3.
,-D
I la preg%iera di Paolo per gli E!esini4 2 )l Dio del Signore nostro 6es& ?risto, il
Padre dalla gloria, i dia uno spirito di sapienza e di rielazione per una pi& pro!onda
conoscenza #esperienza di ita$ di lui 3 #E! ,,,E$.
I# mistero (e##a &arit4
2 Dio carit* / scrie 6ioanni / c%i rimane nella carit* rimane in Dio e Dio rimane in
lui 3 #, 6 .,,D$. Jra, il dono della sapienza per!eziona la irt& teologale della carit*.
Se agisce in noi il dono della sapienza possiamo ripetere con s. 6ioanni4 2 Noi
a''iamo riconosciuto e creduto all"amore c%e Dio %a per noi 3 #, 6 .,,D$, ossia ne
a''iamo !atto esperienza di ita e i a''iamo aderito con tutta la nostra persona.
Non si tratta solo di gustare l"amore di Dio, possedere Dio e soprattutto / esserne
posseduti, ma si tratta anc%e di scegliere come regola di ita e metro di alutazione, in
ogni situazione, la carit*4 in pratica scegliere ?risto, il Vangelo come norma di ita e
di alutazione delle persone, eenti, cose; iere ad es. le 'eatitudini, il mistero della
croce, il distacco del cuore, la poert* in spirito.
Non pensiamo c%e tutto questo sia !acile, anc%e sotto l"in!lusso dello Spirito Santo, a
causa degli ostacoli c%e !rapponiamo col nostro egoismo, col nostro cuore di pietra. Aa
carit* era per noi sempre un mistero, perc%< Dio, c%e carit*, per noi sempre un
mistero.
Alla luce dell"esempio di ?risto e del pensiero di Paolo #c!. , ?or ,0$ la carit* dono
di s< ed accoglienza dell"altro; gioia e pi& spesso so!!erenza; agire, ma anc%e
accettare4 accettare la propria impotenza, inutilit*, poert*, quando il tuo amore non
iene accolto, oppure la situazione umanamente insolu'ile e il solo rimedio un
miracolo del 'uon Dio. Buesta esperienza di impotenza dolorosa !a parte del mistero
della carit*.
I# (o#ore (i Dio per amore
Per comprendere la carit* mi so!!ermo pensoso su queste parole della Scrittura4 2
?risto..., pur essendo di natura diina non considerC un tesoro geloso la sua
uguaglianza con Dio, ma spogliC se stesso, assumendo la condizione di sero e
dienendo simile agli uomini; apparso in !orma umana, umiliC se stesso !acendosi o'/
'ediente !ino alla morte e alla morte di croce 3 #=il -,@/9$.
)l Ver'o eterno, pur continuando ad essere Dio, suotando se stesso #la Renosis$ ci
riela il mistero dell"essere e dell"amore di Dio, il mistero del dolore di Dio per amore.
Paolo pensa certamente al misterioso Sero di Ya% descritto da )saia #@-,,0/@0,,-$,
c%e si dona a noi uomini, ci assume, ci accoglie. Fa assunto la nostra condizione di
peccatori, l"%a !atta propria, anc%e a risc%io di essere 'rutalmente ri!iutato,
s'e!!eggiato e oltraggiato dagli stessi peccatori #carit*, mistero di dono e di ri!iuto, di
gioia e di dolore8$.
2 Dio dimostra il suo amore erso noi / scrie Paolo / perc%<, mentre eraamo ancora
peccatori, ?risto morto per noi 3 #Rom @,9$, anzi 2 ?olui c%e non aea conosciuto
peccato Dio lo trattC da peccato in nostro !aore, perc%< noi potessimo dientare per
mezzo di lui giustizia di Dio 3 #- ?or @,-,$.
)l mistero della carit* dunque un dono di se stessi e un"accoglienza degli altri, gioia
del dono e so!!erenza del ri!iuto, dell"impotenza, dell"inutilit*. Dalla carit* scaturisce la
necessit* del serizio, il dono dei propri 'eni e anc%e della propria ita. Aa carit*
,-E
cristiana non %a nulla di astratto; non l"amore platonico, sentimentale, romantico;
una realt* molto concreta, c%e coinolge tutta la nostra persona e la nostra ita.
La rea#t4 &o$&reta (e##a sapie$/a
?ome la carit* cristiana una realt* molto concreta, cos( la sapienza, dono dello
Spirito, c%e per!eziona la carit*, una realt* molto concreta.
Per noi occidentali, !ormati alla !iloso!ia greca, la sapienza puC sem'rare qualcosa di
astratto, !rutto di meditazione e ri!lessione !iloso!ica. Sapiente il !iloso!o.
Per i semiti in genere e per gli e'rei in particolare, la 2 sapienza 3 una realt* molto
concreta. Sapiente l"uomo a'ile e accorto, c%e sa usare tutti i mezzi pi& appropriati,
per raggiungere un determinato !ine. Sapienti sono gli artigiani a'ili, gli artisti geniali,
i naigatori esperti, i commercianti aeduti c%e !anno prosperare i loro a!!ari; i
goernanti, ministri, !unzionari e soprattutto i re c%e sanno 'en goernare e giudicano
con giustizia, cercando il 'ene del loro popolo. +odello di sapienza Salomone4 2 Aa
sapienza di Salomone superC la sapienza di tutti gli orientali e tutta la sapienza
d"Egitto 3 #, Re @,,1$.
Per la sua !ede in Dio, il pio )sraelita coninto c%e la sapienza dono di Dio e si
ottiene con la preg%iera4 2 Dio dei padri e Signore di misericordia, c%e tutto %ai creato
con la tua parola, c%e con la tua sapienza %ai !ormato l"uomo... e goerni il mondo con
santit* e giustizia... dammi la sapienza, c%e siede in trono accanto a te e non mi
escludere dal numero dei tuoi !igli, perc%< io sono tuo sero e !iglio della tua ancella,
uomo de'ole e di ita 'ree... )niala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso,
perc%< mi assista e mi a!!ianc%i nella mia !atica e io sappia ciC c%e ti gradito. Essa
in!atti tutto conosce e tutto comprende, mi guider* prudentemente nelle mie azioni e
mi protegger* con la sua gloria 3 #Sap >,,/@.,1/,,$.
Aa sapienza una realt* concreta, esperienziale; se manca, anc%e il pi& per!etto tra gli
uomini iene considerato un nulla #c!. Sap >,D$. Era talmente stimata in )sraele c%e
sorsero scuole di sapienza, !acendo !iorire tutto un genere letterario sapienziale, i cui
li'ri possiamo leggere nella Scrittura4 i Proer'i, "Ecclesiaste o Boelet, l"Ecclesiastico
o Siracide, la Sapienza, alcuni salmi e, sotto certi aspetti, 6io''e e Daniele.
Buesti autori ispirati %anno spesso presentato personi!icata la sapienza; ne %anno
descritto la natura, le attitudini, i doni.
La sapie$/a i$&ar$ata
?iC c%e l"AT aea preannunciato si realizzato per!ettamente in ?risto. Egli usa
spesso i mezzi degli antic%i maestri di sapienza4 si sere di para'ole, di proer'i, di
regole di ita. 5asta leggere il !amoso discorso della montagna #c!. +t @/E$.
?%i ascolta 6es& meraigliato del suo insegnamento, perc%< !atto con autorit*, in
modo personale, non come gli scri'i e i !arisei4 2 )n erit*, in erit*, io i dico... 3 #6
,.,,-$ 2 Aete inteso c%e !u detto... ma io i dico 3 #+t @,-E/-9$ e spesso comproa la
erit* del suo insegnamento con i miracoli4 2 +olti ascoltandolo rimaneano stupiti e
diceano4 Donde gli engono queste cose: E c%e sapienza mai questa c%e gli stata
data: E questi prodigi compiuti dalle sue mani:... E si scandalizzaano di lui 3 #+c
D,-/0$, ossia 6es& era per loro pietra d"inciampo, occasione di caduta, perc%< lo giu/
dicaano in modo umano e non aderiano a lui con la !ede.
,-9
Ecco perc%< 6es& !a notare ai suoi ascoltatori c%e il suo insegnamento non solo un
dono, ma una responsa'ilit*4 2 Aa regina del sud si leer* a giudicare questa
generazione e la condanner*, perc%< essa enne dall"estremit* della terra per ascoltare
la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c" pi& di Salomone 3 #+t ,-,.-$.
Nel linguaggio di 6es& si riela con molta discrezione il suo mistero. Egli non uno
dei tanti sapienti d")sraele, ma la stessa sapienza. Teniamo presente, come gi*
a''iamo detto, c%e il dono della sapienza non si mani!esta solo come gusto di Dio e
delle realt* diine, nell"essere posseduti dall"amore di Dio, ma nello scegliere ?risto, il
Vangelo come norma di ita e di alutazione delle persone, eenti, cose...
Auca rilea arie olte il legame c%e esiste !ra 6es& e la sapienza4 2 )l 'am'ino
crescea e si !orti!icaa, pieno di sapienza... 3 #Ac -,.1$; 2 6es& crescea in sapien/
za... 3 #Ac -,@-$. Buando lo accusano di essere 2 un mangione e un 'eone, amico dei
pu''licani e dei peccatori 3, 6es& risponde4 2 +a la sapienza stata giusti!icata da
tutti i suoi !igli 3 #Ac E,0./0@$, ossia da tutti coloro c%e accolgono 6es& con !ede.
)n +atteo, 6es& dice c%e la sapienza stata giusti!icata dalle sue opere #c!. +t ,,,,>$.
Ae opere di 6es& sono le opere stesse di Dio, realizzano il suo disegno di salezza.
6es& promette ai suoi il dono della sapienza4 2 )o i darC lingua e sapienza, a cui i
ostri aersari non potranno resistere 3 #Ac -,,-@$.
La sapie$/a (ei pi&&o#i
?i !acile risentire in certi initi di 6es& gli initi della sapienza personi!icata dei li'ri
sapienziali4 2 Venite a me, oi tutti, c%e siete a!!aticati e oppressi e io i ristorerC.
Prendete il mio giogo sopra di oi e imparate da me, c%e sono mite e umile di cuore, e
troerete ristoro per le ostre anime. )l mio giogo in!atti dolce e il mio carico
leggero3 #+t ,,,-9/01; c!. Sir -.,,9/-,; @,,-0/-D$. 2?%i iene a me non ar* pi&
!ame e c%i crede in me non ar* pi& sete3 #6 D,0@; c!. Pro >,@; Sir -.,-1$.
) piccoli, c%e meglio di tutti intraedono in 6es& il mistero della sua sapienza, lo !anno
sussultare di gioia nello Spirito Santo4 2 )o ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e
della terrra, c%e %ai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le %ai rielate ai
piccoli. S(, Padre, cos( c%e tu %ai disposto nella tua 'eneolenza 3 #Ac ,1,-,$.
Paolo c%iama esplicitamente ?risto 2 Potenza... e sapienza di Dio 3; 2 Noi
predic%iamo ?risto potenza di Dio e sapienza di Dio 3 #, ?or ,,-0$; in lui 2 Sono
nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza 3 #?ol -,0$.
?iC c%e i sapienti d")sraele aeano personi!icato e preannunciato, in ?risto si
realizzato.
Ancora Paolo si sere di espressioni tipic%e dalla letteratura sapienziale per descriere
la preesistenza del Ver'o incarnato presso il Padre4 ?risto 2 immagine del Dio
inisi'ile, generato prima di ogni creatura, poic%< per mezzo di lui sono state create
tutte le. cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle isi'ili e quelli inisi'ili... 3
#?ol ,,,@/,D ss.$. EH una parte del !amoso inno cristologico della lettera ai ?olossesi
d"ispirazione sapienziale4 ?risto l"immagine di Dio #c!. Sap. E,-D$, preesistente a tutte
le creature #c!. Pro 9,--/-D$, prende parte attia alla creazione #c!. Pro 9,-E/01$,
conduce gli uomini a Dio #c!. Pro 9,0,/0D$.
6li stessi pensieri ritornano all"inizio della lettera agli E'rei4 il Padre, per mezzo del
=iglio 2 %a !atto il mondo. Buesto =iglio... irradiazione della sua gloria e sostiene
,->
tutto con la potenza della sua parola... 3 #E' ,,-/0; c!. Pro 9,-E/0,; Sap E,-,.-@/-D;
>,>$.
Buesta sapienza/persona, ossia il Ver'o, nascosto in Dio e rielatosi in ?risto nella
pienezza dei tempi, gi* goernaa il mondo, dirigea la storia, si rielato parzial/
mente nella legge e nei pro!eti e completamente in ?risto4 2 Parliamo / scrie Paolo /
di una sapienza diina, misteriosa, c%e rimasta nascosta... Nessuno dei dominatori di
questo mondo %a potuto conoscerla; se l"aessero conosciuta, non are''ero croci!isso
il Signore della gloria 3 #, ?or -,E/9$.
Se''ene 6ioanni non usi il termine sapienza, la descrie meraigliosamente nel
prologo del suo Vangelo #c!. ,,,/,9$.
2Non c" c%e una sapienza di Dio / scrie Atanasio / e questa sapienza il suo Ver'o3.
2 J pro!ondit* della ricc%ezza, della sapienza e della scienza di Dio8 Buanto sono
imperscruta'ili i suoi disegni e inaccessi'ili le sue ie8 ?%i mai %a potuto conoscere la
mente del Signore: J c%i mai gli !u consigliere: 3 ,,,00/0.$.
U$'esperie$/a proo$(a (i %ita
?ome a''iamo gi* detto, nella 5i''ia la sapienza non qualcosa di astratto, teorico,
!iloso!ico; ma una realt* c%e riguarda la ita issuta. Anc%e se non in primo luogo
una regola di ita, la sapienza perade anc%e il comportamento morale dell"uomo. Aa
sapienza anzitutto un"esperienza intima, pro!onda di ita, un riiere e gustare
pienamente la ita di ?risto, sia nei doeri quotidiani, c%e negli impegni apostolici4 2
Vigilate attentamente sulla ostra condotta comportandoi non da stolti, ma da uomini
saggi... perc%< i giorni sono cattii 3 #E! @,,@/,D$. 2 6ustate e edete quanto 'uono
il Signore, 'eato l"uomo c%e in lui si ri!ugia 3 VSal 0. #00$, >W.
Aa sapienza sta nel rimanere piccoli, secondo il Vangelo4 2 ?ome 'am'ini appena nati
'ramate il puro latte della Parola per crescere con esso erso la salezza4 se daero
aete gi* gustato come 'uono il Signore 3 #, Pt -,-/0$.
2 )l ostro parlare / scrie Paolo ai ?olossesi / sia sempre con grazia, condito di
sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno 3 #?ol .,D$.
Secondo gli antic%i la conersazione, c%e occupa tanto tempo degli uomini e
specialmente delle donne, doea essere condita con la 2 grazia 3, ossia l"ama'ilit* e
col 2 sale 3 ossia lo spirito, la sapienza eangelica.
Riguardo all"apostolato, Paolo scrie ai ?orinzi4 2 Secondo la grazia di Dio c%e mi
stata data, come un sapiente arc%itetto io %o posto il !ondamento... Nessuno puC porre
un !ondamento dierso da quello c%e gi* i si troa, c%e 6es& ?risto 3 #, ?or 0,,1/
,,$.
2 Aa sapienza c%e iene dall"alto / conclude 6iacomo / anzitutto pura, poi paci!ica,
mite, arrendeole, piena di misericordia e di 'uoni !rutti, senza parzialit*, senza
ipocrisia 3 #6c 0,,E$.
)l modello eangelico della sapienza quello delle ergini sagge c%e %anno sempre
con s< l"olio della loro !ede o adesione a ?risto, per la lampada della loro ita #c!. +t
-@,,/,-$.
Se la sapienza un"esperienza di ita in ?risto4 2 )o sono la ia, la erit* e la ita.
Nessuno iene al Padre, se non per mezzo mio 3 #6 ,.,D$, allora do''iamo intendere
le parole di 6es& in questo senso4 )o sono la ia, perc%< sono la erit* e, di
conseguenza, sono anc%e la ita, ossia 6es& il cammino erso il Padre, ci conduce al
,01
Padre, poic%< egli la erit* c%e ci rende partecipi della ita del Padre4 2 Kno solo,
in!atti, Dio e uno solo il mediatore !ra Dio e gli uomini, l"uomo ?risto 6es&, c%e %a
dato se stesso in riscatto per tutti 3 #, Tm -,@/D$.
L'esperie$/a tri$itaria
Nell"esperienza intima di 6es& comprendiamo c%e la sapienza anzitutto
un"esperienza intima, pro!onda del Padre4 il gusto della sua ita diina. 2 ?%i %a
isto me, %a isto il Padre... credetemi4 io sono nel Padre e il Padre in me; se non
altro credetelo per le opere stesse 3 #6 ,.,>. ,,$. 2 )o e il Padre siamo una cosa sola 3
#6 ,1,01$.
Per questa sapienza diina in noi, %a pregato 6es&4 2 Padre santo, custodisci nel tuo
nome coloro c%e mi %ai dato, perc%< siano una cosa sola come noi 3 #6 ,E,,,$.
2 ?ome tu, Padre, sei in me e io in te, siano anc%"essi in noi una cosa sola,... perc%<
siamo per!etti nell"unit* 3 #6 ,E,-,/--$.
Per questa esperienza e gusto della ita trinitaria preg%iamo, con la liturgia, lo Spirito
Santo4 2 Auce d"eterna sapienza, selaci il grande mistero di Dio Padre e del =iglio,
uniti in un solo amore. Amen 3.
Buesta la domanda pi& ardita del 2 Veni, ?reator Spiritus 3 la 2 conoscenza 3 intesa
come esperienza di ita e quindi godimento pro!ondo della Trinit* ss.ma.
Nella traduzione italiana della stro!a s!uggito un ersetto c%e per noi essenziale4
quello c%e esprime la nostra adesione amorosa allo Spirito mediante la !ede e c%e
sempre necessario ripetere, altrimenti s!uma il dono della sapienza4 2 credamus omni
tempore 34 2 !a" c%e sempre crediamo in te 3, aderiamo con la ita a te.
I# seme (e##a )#oria
?ome gi* a''iamo accennato, la grazia, ossia la partecipazione alla ita trinitaria
riceuta nel 'attesimo, coltiata o siluppata, il preludio e l"inizio in noi della isione
'eati!ica, il seme della gloria. S. Tommaso dice espressamente4 2 Aa grazia e la
gloria appartengono alla medesima realt*; in!atti la grazia un certo inizio della gloria
in noi 3.
Non mi stanc%erC mai di so!!ermarmi pensoso sull"a!!ermazione di Paolo nella prima
lettera ai ?orinzi4 2 Jcc%io non ide, orecc%io non ud(, la mente non puC concepire
ciC c%e Dio %a preparato a coloro c%e lo amano4 ma a noi Dio le %a rielate per mezzo
dello Spirito4.. 3 #, ?or -,>/,1$.
Aa grazia, ossia l"ina'itazione trinitaria in noi, gi* contiene in germe la pianta, il !iore,
il !rutto della gloria. Aa grazia, per sua natura, si protende alla gloria. EH una isione
splendida della nostra ita, c%e proietta il tempo nell"eternit* e !a palpitare l"eternit* nel
tempo.
6es& %a a!!ermato tutto questo in arie occasioni, presentadoci diersi mezzi, perc%<
si realizzi in noi questo pregustamento della ita eterna, anzitutto aderendo a lui con la
!ede4 2 ?%i crede nel =iglio %a la ita eterna 3 #6 0,0D$; con l"unione eucaristica4 2
?%i mangia la mia carne e 'ee il mio sangue %a la ita eterna 3 #6 D,@.$; con la
contemplazione amorosa4 2 Buesta la ita eterna c%e conoscano te, l"unico ero Dio
e colui c%e %ai mandato, 6es& ?risto 3 #6 ,E,0$.
,0,
Testimo$i (e##'eter$o
Aa ita della grazia quaggi& gi* l"inizio della ita eterna4 conoscere Dio con la !ede,
per!ezionata dal dono dell"intelletto; slancio in Dio con la speranza, per!ezionata dal
dono della scienza; godimento di Dio nella carit*, per!ezionata dal dono della
sapienza, in una parola, gi* possedere Dio ed essere posseduti da lui.
?oncretamente mani!estiamo questa ita eterna !in d"ora come persone piene di Dio,
c%e irradiano lo Spirito e tutti i suoi !rutti4 creature cordiali, piene, di gioia, di pace, di
grande 'ont*, 'eneolenza e pazienza, creature miti e umili, innamorate di ?risto e
guidate dallo Spirito al quale pienamente ci a''andoniamo. Ae persone c%e ci
aicinano si portano ia un lem'o di paradiso, quello di cui %anno 'isogno4 amore,
pace, gioia, !iducia, serenit*...
+a c%e cosa sar* la 2 grazia consumata 3 come s. Tommaso c%iama la gloria eterna, la
isione intuitia di Dio:
Per appro!ondire questa diina realt* cos( misteriosa, c%e occ%io mai non ide n<
orecc%io ud( n< mente puC concepire; ma c%e lo Spirito, !in da questa ita, ci !a pre/
gustare col dono della sapienza, interrog%iamo la s. Scrittura, la teologia, l"esperienza
dei santi.
La Paro#a (i Dio e #a teo#o)ia
Aa sacra Scrittura a proposito della isione 'eati!ica ci presenta due !rasi stra'ilianti,
portate dal paradiso da s. 6ioanni e da s. Paolo, rapiti nella contemplazione della ita
'eata #c!. Ap ,,,1; - ?or ,-,-/.$.
Ascoltiamo s. 6ioanni4 2 ?arissimi, noi !in d"ora siamo !igli di Dio4 ma ciC c%e
saremo non stato ancora rielato. Sappiamo perC c%e quando egli si sar* mani!estato,
noi saremo simili a lui, perc%< lo edremo come egli 3 #, 6 0,-$ e s. Paolo
con!erma4 2 Jra ediamo come in uno specc%io, in maniera con!usa; ma allora e/
dremo !accia a !accia. Jra conosco in modo imper!etto, ma allora conoscerC
per!ettamente, come anc%"io sono conosciuto 3 #, ?or ,0,,-$.
Spieg%iamo secondo la teologia, 'al'ettando4 il nostro intelletto, per interento dello
Spirito Santo, ossia mediante il 2 lumen gloriae 3 sar* reso dei!orme e potremo
conoscere Dio come egli si conosce, anc%e se non con la stessa penetrazione e
completezza; amarlo come lui si ama; possederlo come lui si possiede.
Non siamo !atti per una parziale erit* #non ci soddis!a$ ma per tutta la erit* e tutta la
erit* Dio; non siamo !atti per un parziale amore #non soddis!a le esigenze in!inite
del nostro cuore$ ma per tutto l"amore e Dio la totalit* dell"amore; non siamo !atti per
un po" di gioia, ma per la totalit* della gioia e quando il nostro intelletto e la nostra
olont* saranno totalmente soddis!atti nella isione e nell"amore, saremo nella totalit*
della gioia4 la !elicit* eterna, il Paradiso4 2 Buale grande amore / esclama s.
6ioanni / ci %a dato il Padre, per essere c%iamati !igli di Dio e lo siamo realmente8 3
#, 6 0,,$ e Paolo completa4 2 E se siamo !igli, siamo anc%e eredi4 eredi di Dio,
coeredi di ?risto... 3 #Rom 9,,E$.
I# possesso (i Dio
Nell"AT l"eredit* di Dio era il possesso della Terra promessa !igura nel NT dei 'eni
diini, del Regno #?!. +t -@,0.$, della ita eterna #?!. +t ,>,->$, di tutti i 'eni celesti,
,0-
c%e il Padre %a comunicato al suo =iglio risorto e, tramite lui, a tutti i credenti in
?risto.
Ecco come un grande !iloso!o antico, Platone, esprimea la sua massima aspirazione4
2 J mio caro Socrate, quello c%e puC dar pregio alla ita lo splendore dell"eterna
5ellezza8... )o domando quale sare''e il destino di un mortale, cui !osse dato di
contemplare il 5ello senza mescolanza, nella sua purezza e semplicit*...4 edere, a
!accia a !accia, sotto la sua unica !orma, la 5ellezza diina8 3.
Per noi, questa aspirazione realt* !in da questa ita col dono dell"intelletto, c%e
per!eziona la !ede e ci !a esperimentare una conoscenza pi& piena e pi& pro!onda di
Dio #intus/legere$ non col ragionamento, ma per intuizione ed esperienza di ita; col
dono della sapienza, c%e per!eziona la carit*, e ci !a pregustare la gioia dell"amore
in!inito. Sono esperienze misteriose, ma reali, c%e ci danno la sicurezza del possesso
di Dio con la grazia e soprattutto di essere posseduti da lui. Veramente esperimen/
tiamo come la ita della grazia, delle irt& teologali, per!ezionate dai doni dello Spirito
Santo , in germe, la ita della gloria. Non c" di!!erenza per la realt* del possesso di
Dio, ma per il modo4 quaggi& nell"oscurit* della !ede, lass& nella luce della gloria.
)l possesso di Dio o, meglio, l"essere posseduti da Dio, l"intimit* dell"unione alle
persone della ss.ma Trinit*, la conoscenza e l"amore di Dio mediante i due doni dello
Spirito, l"intelletto e la sapienza, sono inesprimi'ili con il linguaggio umano4 2 Aingua
mortal non dice... 3.
L'esperie$/a (ei )ra$(i &o$temp#ati%i
S. Tommaso d"Aquino, negli ultimi mesi della ita, dopo aer cele'rato la messa con
straordinario raccoglimento nel conento di Napoli, il D dicem're ,-E0, non scrie pi&
una parola e la sua 2 Summa 3 rimane incompleta al 2 De Poenitentia 3.
=ra Reginaldo, suo segretario, lo sollecita a dettare, ma il Santo, tutto assorto,
risponde4 2 Tamquam palea, tamquam palea... 3; 2 ?ome paglia, come paglia... 3. Ep/
pure la ?%iesa lo c%iama il Dottore angelico e la sua 2 Summa 3, nei concili, stata
messa accanto alla 5i''ia. )l Santo la ritenea 2 paglia 3 a con!ronto delle realt* di/
ine e pro'a'ilmente della ita trinitaria c%e Dio gli aea rielato. +orir* poc%i mesi
dopo, il E marzo ,-E., a =ossanoa, in iaggio per il concilio di Aione.
Tutti conosciamo la splendida 2 Eleazione alla Trinit* 3 della piccola carmelitana, la
'eata Elisa'etta della Trinit*. E''ene, D mesi prima della sua morte, il giorno
dell"ascensione, -@ maggio ,>1D, !a questo racconto alla sua madre priora4 2 )l Signore
mi %a !atto una grazia tale da !armi perdere la nozione del tempo. Durante la mattinata
mi !u detta questa parola in !ondo all"anima4 Q Se uno mi ama, il Padre mio lo amer*, e
noi erremo a lui e prenderemo dimora presso di lui " #cos( agiscono i doni dell"in/
telletto e della sapienza$. E nello stesso istante %o isto quanto ciC !osse ero. Non
saprei dire come le tre persone diine si sono rielate; ma ciC nonostante le edeo
tenere in me il loro consiglio d"amore e mi sem'ra di ederle ancora cos( #
indu''iamente una isione intellettuale$. J% quanto grande Dio e quanto siamo
amati8 D"ora in poi, quando lei non potr* enire #la gioane suora era graemente
ammalata$ penser* c%e io sto con i miei Jspiti diini; non deo e non posso olere pi&
nulla, se non iere nella loro intimit*. Sento cos( 'ene c%e sono presenti8 3.
Si percepisce come agisca il dono della sapienza. Aa 'eata Elisa'etta %a un solo gusto
d"amore4 iere nell"intimit* dei tre Jspiti diini.
,00
S. Agostino mette in !orte rilieo come l"uomo, secondo l"insegnamento della Scrittura,
sia stato creato ad immagine e somiglianza di Dio #c!. 6en ,,-D$. Per lui l"uomo
ri!lette, come uno specc%io, Dio/Trinit* nella trinit* della memoria, dell"intelligenza, e
della olont*.
Per s. Agostino la memoria, ri!lesso del Padre, il !ondo dello spirito da cui scaturisce
ogni conoscenza e ogni amore. Buesta dottrina ed esperienza intima di s. Agostino
'ene espressa da s. ?aterina da Siena in una sua preg%iera personale4 2 J amore
ine!!a'ile, perc%< tutta la Trinit* acconsentisse alla creazione dell"uomo #Q =acciamo
l"uomo a nostra immagine... " 6en ,,-D$ %ai dato all"uomo la !orma stessa della
Trinit*... nelle tre potenze dell"anima sua, ossia la memoria, per dargli !orma in te,
Padre eterno, c%e, come Padre, tieni e conseri ogni cosa in te, e la memoria appunto
ritiene e consera quello c%e l"intelletto ede, intende e conosce di te, 'ont* in!inita,
partecipando cos( anc%e della sapienza dell"unigenito tuo =igliuolo. 6li %ai donato,
in!ine, la olont* c%e partecipa dalla dolce clemenza dello Spirito Santo, la quale
olont* si lea piena dell"amore tuo 3.
Aa memoria/potenza in relazione al Padre, la sapienza al =iglio, la dolce clemenza
allo Spirito. Buesto la Santa percepia col dono dell"intelletto e gustaa col dono della
sapienza.
Altre esperienze trinitarie leggiamo nella ita di s. )gnazio di AoPola, di s. =rancesco
5orgia, della 'eata +aria dell")ncarnazione.
Per s. Teresa d"Aila l"esperienza trinitaria presuppone, oltre la puri!icazione, sulla
quale molto insiste s. 6ioanni della ?roce, una tras!ormazione spirituale c%e dispone
l"anima a riceere la comunicazione trinitaria. Jrdinariamente il matrimonio
spirituale. I luce allo spirito e !iamma al cuore. Aa Santa distingue l"anima dallo
spirito e intende per spirito la parte intima c%e in noi pi& slegata dai sensi e dal
corpo. Anc%e se non sempre si tratta di matrimonio spirituale, la ita d"unione dell"ani/
ma con Dio molto eleata. Dio non legato a regole !isse nel dono di se stesso.
S. Teresa (i LisieuC
6i* a ,. anni esperimenta intensamente il dono della sapienza. Scrie in!atti4 2 Tutte
le grandi erit* della religione, i misteri dell"eternit*, immergeano l"anima mia in una
!elicit* c%e non era di questa terra... Presentio ciC c%e Dio risera a coloro c%e lo
amano... ripeteo continuamente le parole d"amore c%e mi aeano incendiato il
cuore3.
+a solo a partire dal ,9>., a -, anni, tre anni prima della morte, la piccola Teresa
incomincia a nominare la presenza distinta delle tre persone diine. =ino allora aea
sperimentato la presenza di 6es& nella sua anima. Jra aggiunge4 2 ?on lui engono a
prendere possesso delle nostre anime le altre due persone della santa Trinit* 3.
EH importante rileare come, pur permanendo il senso trinitario, la piccola Teresa, a
cominciare dal ,9>@, entra in una !ase molto dolorosa della sua ita spirituale; alla
so!!erenza !isica si aggiunge un"oscurit* c%e aggredisce la sua !ede nella ita eterna. )n
quest"ultimo periodo della sua ita la sua attenzione si concentra sul mistero della
carit* !raterna, mistero di gioia e di dolore, a olte di azione, pi& spesso di
accettazione. I l"ultima tappa di un"anima c%e si o!!erta ittima all"Amore misericor/
dioso. Teniamo sempre 'en presente c%e Dio non legato da regole4 comunica i suoi
,0.
misteri e li !a gustare, specialmente coi doni dell"intelletto e della sapienza, come
uole e quando uole.
I# tesoro (e##a )ra/ia
Dopo aer parlato dell"esperienza trinitaria, desideriamo so!!ermare la nostra
attenzione sulla grazia, partecipazione reale alla natura di Dio/Trinit*. E il so/
prannaturale sostanziale, il ero, prezioso dono; mentre i doni dei miracoli, delle
lingue, delle pro!ezie, delle guarigioni istantanee, delle isioni e rielazioni sono solo
accidentalmente soprannaturali, nella loro causa, nel loro modo di aenire, non
intrinsecamente diini come la grazia, nella quale Dio/Trinit* d* se stesso, non
qualcosa di dierso da s<. Per questo un minimo grado di grazia ale pi& di tutti i 'eni
materiali, di tutto l"unierso, di tutti gli angeli, se non !ossero eleati alla ita diina.
Due conclusioni scaturiscono spontanee4
5. )l alore della carit*, perc%< la irt& pi& preziosa per crescere nella grazia.
A"amore si intensi!ica con l"amore. Non c" da stupirsi c%e le anime 'uone ringrazino
c%i d* loro l"occasione di esercitare la carit*. Buesto certo, se ogliamo iere il
progetto di Dio riguardo all"uomo nella nostra ita, do''iamo essere coninti c%e
eniamo dall"Amore, camminiamo nell"Amore, tendiamo alla gioia eterna dell"Amore.
Tutto Amore, perc%< tutto grazia e tutto anc%e responsa'ilit*.
6. )l alore del tempo, la santi!icazione dell"istante presente, l"unico c%e a''iamo a
disposizione da alorizzare, con la carit*, nella nostra ita, !atta di istanti c%e si
succedono ininterrottamente.
"#oria a# Pa(re...
?on la carit*, cresciamo nella grazia, nell"intimit* del Padre, del =iglio, dello Spirito
Santo. =acciamo a'itualmente nostre le semplici, pro!onde preg%iere imparate sulle
ginocc%ia di nostra madre4 2 6loria al Padre, al =iglio e allo Spirito Santo... Amen 34
amore al Padre, amore al =iglio, amore allo Spirito Santo... Amen. S(, con tutto il mio
cuore, con tutta la mia ita, per il tempo e per l"eternit*. 2 Nel nome del Padre, del
=iglio e dello Spirito Santo. Amen 3. Sono tuo o Padre; tuo, o =iglio; tuo, o Spirito
Santo8 Amen8 S(, con tutto il mio cuore, con tutta la mia ita, per il tempo e per
l"eternit*.
?%e lo Spirito ci !accia comprendere nel pro!ondo queste semplici preg%iere col dono
dell"intelletto e ce le !accia gustare, con uno stupore pro!ondo, c%e raccoglimento e
gioia intima dello spirito, col dono della sapienza.
Veramente la grazia, c%e ci !a palpitare d"amore nello Spirito e ce lo dona, quell"2
acqua ia 3 c%e 6es& promise alla donna samaritana4 2 Se tu conoscessi il dono di
Dio e c%i colui c%e ti dice4 Q Dammi da 'ere8 ", tu stessa gliene aresti c%iesto ed egli
ti are''e dato acqua ia... A"acqua c%e io gli darC dienter* in lui sorgente di acqua
c%e zampilla per la ita eterna 3 #6 .,,1.,.$.
Bui 6es& parla del dono di se stesso e dello Spirito c%e d* la ita eterna, come dir*
espressamente nel giorno pi& solenne della !esta dei ta'ernacoli4 2 ?%i %a sete enga a
me e 'ea c%i crede in me... =iumi di acqua ia sgorg%eranno dal suo seno. Buesto
egli disse ri!erendosi allo Spirito c%e are''ero riceuto i credenti in lui... 3 #6 E,0E/
0>$.
,0@
Doe lo Spirito ii la ita, ii la grazia. Di!atti 2 lo Spirito stesso attesta al nostro
spirito c%e siamo !igli di Dio 3 #Rom 9,,D$. =acciamo nostra la preg%iera della donna
samaritana4 2 Signore... dammi di questa acqua 3 #6 .,,@$.
L'a/io$e (e##o Spirito
Riolgendoci allo Spirito preg%iamo con la ?%iesa4 2 Acqua ia, !uoco, amore,
unzione spirituale... 3. Ao Spirito !uoco c%e arde, tormenta interiormente e insieme
olio c%e lenisce e placa con dolcezza. 5rucia l"uomo ecc%io col suo egoismo, se noi
colla'oriamo; consola la creatura nuoa, per la quale il giogo di ?risto dolce e il
carico leggero #c!.a +t ,,,01$.
2 6li increduli / scrie S. 5ernardo / edono la croce, ma non esperimentano
l"unzione... Ao Spirito eramente un !uoco c%e distrugge, ma per colmare d"unzione
l"anima c%e puri!ica 3.
Buesta unzione il segno tipico della sapienza e non si esperimenta solo nel nostro
spirito, ma ridonda anc%e nel nostro corpo, secondo la preg%iera c%e innalziamo con la
?%iesa alla Spirito Santo4 2 )llumina le nostre menti #letteralmente4 i nostri sensi$
in!ondi amore ai cuori, ra!!orza con perenne energia le de'olezze del nostro corpo 3.
S. Paolo ci dice4 2 Non sapete c%e il ostro corpo tempio dello Spirito Santo, c%e in
oi e c%e aete da Dio, e c%e non appartenete a oi stessi: )n!atti siete stati comprati a
caro prezzo. 6lori!icate dunque Dio nel ostro corpo8 3 #, ?or D,,>/-1$.
I eidente cos( come la grazia e lo Spirito orientano tutto l"uomo, anima e corpo, e
tutta la sua attiit* alla isione !accia a !accia, alla 'eatitudine eterna, di cui il gusto
proprio del dono della sapienza un preannuncio. ?os( il nostro tempo !luisce erso la
pienezza della ita nell"eternit*.
Noi godiamo di questo lieto annuncio c%e, come siamo stati partecipi della passione e
morte di ?risto, cos( siamo partecipi della sua risurrezione #c!. Rom D,./@$4
2 Se lo Spirito di colui c%e %a risuscitato 6es& dai morti a'ita in oi, colui c%e %a
risuscitato ?risto dai morti dar* la ita anc%e ai ostri corpi mortali, per mezzo del suo
Spirito c%e a'ita in oi 3 #Rom 9,,,$.
Eu&aristia e )#oria
Di questa ita gloriosa riceiamo il pegno quotidianamente nell"eucaristia e lo
gustiamo4 2 )o sono il pane della ita. ) ostri padri %anno mangiato la manna nel de/
serto e sono morti... )o sono il pane io, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane ir* in eterno e il pane c%e io darC la mia carne #in aramaico Q 'irra ", parola
usata da 6es& nell"ultima cena, c%e esprime tutta la realt* dell"uomo con le sue
passi'ilit* e de'olezze$... la mia carne per la ita del mondo 3 #6 D,.9/.>.@,$.
Nell"eucaristia noi riceiamo ?risto in stato di ittima e glorioso, partecipiamo alla
totalit* del suo mistero pasquale di morte e di ita. Nutrendoci del suo corpo e del suo
sangue ci nutriamo anc%e del suo amore e della sua gloria.
Noi 'al'ettiamo; ma insieme esperimentiamo il gusto misterioso dell"eucaristia,
secondo il dono della sapienza dello Spirito e !acciamo nostra l"esclamazione del santo
?urato d"Ars4 2 Se si capisse c%e cos" la messa, si morire''e8 3.
?apire questi misteri e gustarli per ierli opera dello Spirito Santo e in particolare
dei doni dell"intelletto e della sapienza.
,0D
A!!erma molto 'ene Yean Aa!rance4 2 Se si potesse realizzare la radiogra!ia spirituale
di un cristiano, si edre''e c%e croce!isso dalla gloria e glori!icato dalla croce4
!orma uno stesso essere con ?risto 3 #c!. Rom D,0D$ ,". 2 ?on lui in!atti siete stati
sepolti insieme nel 'attesimo, in lui siete anc%e stati insieme risuscitati per la la !ede
nella potenza di Dio, c%e lo %a risuscitato dai morti 3 #?ol -,,-$.
Buesta a!!ermazione meraigliosa di Paolo nella lettera ai ?olossesi ripetuta, come
gi* realizzata, nella lettera agli E!esini4 2 ?on lui #?risto$ #il Padre$ ci %a anc%e
risuscitati e ci %a !atti sedere nei cieli #quindi glori!icati$ in ?risto 6es&... 3 #E! -,D$.
?ome puC il nostro cuore non sora''ondare di gioia dinanzi a queste realt* diine
c%e il dono dell"intelletto ci !a intuire e il dono della sapienza gustare: Noi sappiamo
c%e in questa ita, in ognuno di noi, 'attezzati, la gloria del Risorto entra in con!litto
con le tene're del nostro egoismo e con la durezza del nostro cuore di pietra, sostenute
dalla misteriosa !orza del male; ma l"ultima parola, quella della ittoria, di ?risto,
c%e, morendo %a distrutto la morte e, risorgendo, %a ridato a noi la ita4 2 +orte e ita
si scontrarono / canta la ?%iesa / in un prodigioso duello. )l Signore della ita era
morto; ma, ora, io, trion!a... S(, ne siamo certi4 ?risto daero risorto. Tu, Re
ittorioso, a''i piet* di noi e portaci alla tua salezza3.
Su ognuno di noi, su tutte le nostre de'olezze corporali, su tutte le nostre malattie,
6es& puC dire, come per il suo amico Aazzaro4 2 Buesta malattia non per la morte,
ma per la gloria di Dio, perc%< per essa il =iglio di Dio enga glori!icato #ossia una
malattia c%e concluder* con la risurrezione$. )l nostro amico Aazzaro si addormenta/
to, ma io ado a segliarlo... #ossia la morte un sonno, un passaggio c%e conduce al
riseglio della risurrezione$. )o sono la risurrezione e la ita; c%i crede in me, anc%e se
muore ir* #ossia risorger*$; c%iunque ie e crede in me, non morir* in eterno. ?redi
tu questo:3 #6 ,,,..,,.-@-D$. Rispondiamo anc%e noi con +arta4 2 S(, o Signore, io
credo c%e tu sei il ?risto, il =iglio di Dio... 3 #6 ,,,-E$.
Nel 'attesimo un germe di gloria stato introdotto nelle pro!ondit* del nostro essere.
Buesto germe, magari per molti anni, non si siluppa, per causa del nostro egoismo,
dell"am'iente s!aoreole, ma un germe io c%e attende le condizioni per
silupparsi, specialmente con la preg%iera, i sacramenti, l"eucaristia, l"amore dei
!ratelli, l"esperienza umile e so!!erente della croce, allora si siluppa in noi la gloria e,
ogni olta c%e riceiamo ?risto eucaristia, la gloria inade sempre pi& il nostro essere.
Per comprendere a !ondo questo mistero di morte e di ita, per gustare questa
partecipazione al mistero pasquale di ?risto, questa gloria c%e si siluppa nella nostra
miseria mortale, do''iamo assor'irci nella contemplazione di ?risto croci!isso e
glori!icato.
Buanto aenuto nella pro!ondit* del suo essere si riproduce nel cuore di noi,
cristiani; solo c%e, in ?risto, la gloria esplode senza ostacoli, nella sua pienezza, in noi
c" l"ostacolo del nostro inadente egoismo, del nostro cuore di pietra, c%e puC essere
sciolto, !luidi!icato dalla dolcezza e tenerezza di Dio, se le assecondiamo col Q s( " della
carit*, con la quale lo Spirito si di!!onde nei nostri cuori #c!. Rom @,@$, se le
comprendiamo col dono dell"intelletto e le gustiamo con il dono della sapienza.
L'i$teriore esu#ta$/a
Preg%iamo sempre con la ?%iesa4 2 )llumina le nostre menti / in!ondi amore nei nostri
cuori / ra!!orza con perenne energia / le de'olezze del nostro corpo 3, e ancora 2
,0E
Esulti sempre il tuo popolo, o Padre, per la rinnoata gioinezza dello spirito e, come
ora si allieta per il dono della dignit* !iliale, cos( pregusti nella speranza il giorno
glorioso della risurrezione. Per ?risto nostro Signore. Amen #0 Dom. dopo Pasqua$.
Buesta interiore esultanza una mani!estazione del gusto delle realt* diine, proprio
del dono della sapienza. Kno la puC esperimentare in se stesso e !arla percepire agli
altri, ma non puC trasmetterla e !arla assaporare nel pro!ondo. Buesta persona i %a
condotto sulla soglia del mistero di amore, di dolcezza e di tenerezza di Dio Padre,
=iglio e Spirito Santo. Jra sta a ognuno di oi pregare e sospirare con la sposa del
?antico dei ?antici4 2 +i 'aci con i 'aci della sua 'occa8 S(, le tue carezze sono pi&
dolci del ino. Per la !ragranza sono ine'rianti i tuoi pro!umi, pro!umo olezzante il
tuo nome... Attirami a te, corriamo8... gioiremo e ci rallegreremo con te, ricorderemo
le tue tenerezze pi& del ino. A ragione ti amano8 3 #,,-/.$.
?os( dice 6es&4 2 ?ome il Padre %a amato me, cos( anc%"io %o amato oi. Rimanete
nel mio amore 3 #6 ,@,>$4 lasciatei aolgere, penetrare, im'eere, portare,
riposate, perseerate nel mio amore8 Non solo l"amore del ?risto; ma l"amore del
Padre e del =iglio, lo Spirito Santo. I il 'acio dello Spirito 2 ?%e siano una cosa sola.
?ome tu, Padre, sei in me e io in te, siano anc%"essi in noi una cosa sola... perc%< siano
per!etti nell"unit* 3 #6 ,E,-,.-0$.
Arre$(ersi a##a &arit4 (i Dio
Ripetiamo a ognuno di oi, come ripetiamo a noi stessi, la supplica appassionata di
Paolo4 2 Vi supplic%iamo, in nome di ?risto4 lasciatei riconciliare con Dio 3 #- ?or
@,-1$ lasciamo c%e il nostro cuore si conerta, lasciamo c%e sia !rantumata e sciolta la
durezza di pietra del nostro cuore, la sua rigidezza di morte, dalla dolcezza e tenerezza
della carit* di Dio, c%e dienta carit* della nostra ita e si mani!esta soprattutto con i
!rutti e con i doni dello Spirito, specialmente col dono della sapienza, l"amore di Dio
c%e si gusta, si irradia.
Sapiente colui c%e ie le cose di Dio, le contempla, le gode, le ama, le conosce per
esperienza, ossia per a!!init*, per unione e le irradia.
Preg%iamo, preg%iamo molto, intimamente dinanzi a 6es&/eucaristia e, se possiamo,
piangiamo anc%e, daanti a 6es& croci!isso, o!!rendogli la nostra miseria nascosta,
perc%< egli sciolga la durezza del nostro 2 cuore di pietra 3 e lo tras!ormi in 2 cuore di
carne 3, come dice il pro!eta Ezec%iele #0D,-D$, in!onda in noi uno spirito nuoo, lo
Spirito Santo. Realizzi la pro!ezia antica4 2 PorrC il mio spirito dentro di oi e i !arC
osserare e mettere in pratica le mie leggi 3 #Ez 0D,-E$, soprattutto la legge di tutte le
leggi, la carit*.
Allora si dissoler* nella nostra ita il dramma del silenzio di Dio, di Dio c%e tace,
perc%< noi, col nostro egoismo, col nostro cuore duro, resistiamo al suo amore.
Ricordiamo sempre il silenzio di ?risto durante la sua passione... 6es& tace, perc%<
quei cuori sono c%iusi nel loro !eroce egoismo, sono c%iusi alla sua dolcezza, al suo
amore.
Arrendiamoci alla carit* di Dio, di ?risto, dello Spirito, lasciamo c%e domini nella
nostra ita. Solo allora assaporeremo sino in !ondo il gusto dolcissimo del dono della
sapienza.
Solo cos( si realizza il disegno d"amore di Dio per noi.
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?os( noi, c%e a''iamo auto origine dalla Trinit* ss.ma, gustiamo !in da questa ita la
sua gioia pro!onda e ritorniamo alla Trinit* ss.ma per immergerci nella gioia della ita
eterna.
Nello Spirito e iendo secondo lo Spirito, coi suoi doni e i suoi !rutti, il Padre ede in
noi tutti il suo unico =iglio e !a scendere su di noi la sua compiacenza4 2 Bue
sti il mio =iglio, il prediletto #o agapetCs$, nel quale %o posto la mia compiacenza 3
#+t 0,,E$; come se dientassimo un solo cuore nel cuore di ?risto, realizzando
quella magni!ica anti!ona della liturgia4 2 Buesto il disegno del Padre4 !are di ?risto
il cuore del mondo 3.
+eati )#i operatori (i pa&e
Al dono della sapienza corrisponde la 'eatitudine della pace4 2 5eati quelli c%e !anno
opera di pace, perc%< saranno c%iamati !igli di Dio 3 #+t @,>$.
)l signi!icato !ondamentale di pace #salZm$, nell"AT, quello di 2 'enessere 3, dono di
Dio c%e, in )saia, dienta sinonimo di 2 salezza 3 #c!. )s .9,,9; D1,,E$, quindi
suppone la conersione dai propri peccati e il ritorno all"alleanza con Dio. Aa pace,
nell"AT, anc%e un"attesa escatologica delle condizioni paradisiac%e #c!. )s ,,,,/>; Js
-,-1/-@; Am >,,0/,@$ ed pure attesa dell"umile re della pace42 Esulta grandemente,
=iglia di 6erusalemme8 Ecco, a te iene il tuo re. Egli giusto e ittorioso, umile,
caalca un asino, un puledro !iglio d"asina. Tutti gli strumenti di guerra spariranno e la
pace sar* assicurata a tutte le genti 3 #Zc >,>/,1$.
Kn nome del +essia quello di 2 Principe della pace 3 #)s >,D$. Di!atti solo 6es&
mette in rilieo e dona il 'ene prezioso della era pace4 2 Vi lascio la mia pace, i do
la mia pace; quella c%e il mondo non puC dare 3 #6 ,.,-E$. Anzi 6es& stesso 2 la
nostra pace 3 #E! -,,.$, come 6es& 2 la nostra salezza 3 #Rom ,0,,,$.
?%i ie la 'eatitudine della pace si sente in armonia con Dio anzitutto e con gli
uomini, per il tempo presente e per la ita !utura, ie la pace per s< e la irradia negli
altri.
Jra, il dono della sapienza, dandoci il gusto di Dio e delle realt* diine, in!onde nel
nostro cuore una grande pace.
Essendo il dono della sapienza il per!ezionamento della carit*, suscita in noi una
grande esigenza di amare, prima Dio con tutto il cuore, con tutta l"anima, con tutte le
nostre !orze e poi il prossimo come noi stessi. )l 'ene c%e ogliamo per noi, lo
ogliamo per il nostro prossimo; se siamo operatori di pace per noi, lo siamo per il
nostro prossimo ed proprio questa carit*, per!ezionata dal dono della sapienza, c%e ci
!a c%iamare ed essere realmente 2 !igli di Dio 34 2 5eati gli operatori di pace, perc%<
saranno c%iamati !igli di Dio 3 #+t @,>$.
?omportarsi come il Padre celeste4 essere, cio, creature di dono, di amore e di pace,
essere come Dio4 2 Dio carit* 3 #, 6 .,,D$ il 2 Dio della pace 3 #, Ts @,-0; Rom
,.,-0$.
Ecco perc%< gli operatori di pace sono 'eati e sono c%iamati !igli di Dio. Ao sono
realmente e rinnoano l"opera di riconciliazione del Padre e di ?risto4 2 I stato Dio... a
riconciliare a s< il mondo in ?risto... Vi supplic%iamo4 lasciatei riconciliare con Dio
3 #- ?or @,,>.-1$. 2 Piacque a Dio di !are a'itare in lui #?risto$ ogni pienezza e per
mezzo di lui riconciliare a s< tutte le cose, rappaci!icando con il sangue della sua
croce... le cose c%e stanno sulla terra e quelle dei cieli 3 #?ol ,,,>/-1$.
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2 5eati gli operatori di pace, perc%< saranno c%iamati !igli di Dio 3 #+t @,>$.
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