Você está na página 1de 11

11

Lo studio dell'astronomia parte necessariamente dall'analisi di quella


immensa cupola che ci sovrasta e che viene chiamata anche cielo, firmamento o
pi semplicemente volta celeste. Osservarla e saperne esaminare le
caratteristiche sono i primi passi da compiere per decifrare ogni singolo aspetto
dell'universo. Tutto ci sembrerebbe comunque un'impresa ardua e riservata
solo a coloro che riescono a scandagliare ogni pi recondito segreto celeste
grazie all'ausilio di costosi strumenti ottici. Ma se questo vero per gli oggetti
del cielo profondo, non lo altrettanto per iniziare a conoscere i fenomeni ed i
corpi celesti pi comuni e le relazioni che questi hanno con la nostra vita di tutti
i giorni. !asta pensare che gli astronomi dell'antichit" riuscirono in questo
intento esclusivamente con l'ausilio di un solo strumento# l'occhio.
Introduzione all'osservazione celeste
$d occhio nudo infatti possibile osservare le stelle pi luminose e
quindi, mediante l'aiuto di mappe celesti e planisferi, individuare le diverse
costellazioni visibili a seconda della latitudine, della stagione e dell'ora
d'osservazione. %n primo passo da compiere sar" allora quello di localizzare
l'Orsa Maggiore, e quindi tracciando una retta immaginaria passante per le
stelle Mera& e 'ubhe di questa costellazione, rintracciare l'Orsa Minore e la
Stella Polare, la quale giace in prossimit" del polo Nord celeste.
11
(ueste due costellazioni costituiranno un primo punto di partenza per
individuarne altre come )assiopea, l'$uriga ed il 'ragone, e quindi lanciarsi
nella ricerca delle costellazioni visibili a seconda della stagione# *egaso e
l'$cquario che campeggiano alte nei cieli autunnali oppure Orione, i
+emelli, il Toro ed il )ane Maggiore che dominano nei cieli invernali, od
ancora il Leone e la ,ergine che appaiono in primavera ed infine le
costellazioni di -rcole, del )igno, della Lira e dell'$quila che risulteranno
visibili, insieme al profilo della ,ia Lattea, nei cieli estivi.
Orientamento
*er orientarsi ci si avvale innanzitutto dei . punti cardinali /0ord, 1ud,
-st ed Ovest2 che possibile individuare partendo dalla stella polare per poi
tracciare la verticale sull'orizzonte sino ad intersecarlo in un punto che
indicher" il polo Nord, alla cui destra a 345 troveremo l'Est ed alla sinistra,
sempre a 345, l'Ovest. 'alla parte opposta invece a 6745 il Sud.
11
Dinamica della volta celeste
Tutte le stelle, apparentemente ferme ed immutabili tanto da meritarsi
l'appellativo di stelle fisse, vengono trascinate da -st verso Ovest da una
rotazione /moto apparente del cielo2 contraria a quella della Terra.
La sfera celeste per osservabile da un qualsiasi punto della superficie
terrestre solo per met" essendo l'altra occultata dall'orizzonte. 8anno
eccezione le cosiddette stelle circumpolari, che descrivendo dei cerchi
completi attorno ai poli celesti, non sorgono e non tramontano mai
rimanendo sempre al di sopra dell'orizzonte.
11
Costellazioni
L'osservazione celeste non sarebbe cosa agevole senza l'adozione di un
sistema che permetta di discernere agevolmente una zona dall'altra. %nendo
infatti le stelle pi luminose con delle linee immaginarie, possibile
individuare determinati settori del cielo allo stesso modo di come gi" stato
fatto dagli antichi astronomi, i quali erano soliti interpretare questi
allineamenti come raffigurazioni di miti, personaggi, eroi e leggende della
loro vita quotidiana.
)on il termine costellazioni non s'intendono tuttavia solo delle figure, ma
anche determinate aree, che esse rappresentano, e che comprendono stelle ed
oggetti di altra natura quali# galassie, nebulose, ammassi stellari, ecc..
Origine delle costellazioni
$ttualmente le costellazioni ufficiali sono 77 e pi della met" di esse ci
sono state tramandate dall'astronomo greco Tolomeo, che raccogliendo le
testimonianze e gli studi precedenti, ne elencava .7 nel suo Almagesto. 9l
nome di molte di loro quindi per la maggior parte di origine babilonese o
greca, ed stato mantenuto fino ai giorni nostri, cos: come quello di alcune
stelle. Tutto questo per quanto riguarda il cielo boreale, essendo quello
dell'altro emisfero, o quanto meno la parte pi a 1ud di esso, nascosto, per
via della latitudine, agli osservatori di tutta l'area mediterranea. Le
costellazioni australi sono dunque di origine molto pi recente, risalgono
infatti agli ultimi quattro, cinque secoli, quando i circumnavigatori dalla
Terra, esplorando quelle zone, si servirono del cielo meridionale per
orientarsi durante la navigazione. 8ornirono cos: preziose indicazioni agli
astronomi di quel tempo che stilando nuove mappe celesti completarono la
nostra conoscenza in merito. 8ra questi ricordiamo Bayer che introdusse un
sistema per indicare le stelle adoperando le lettere dell'alfabeto greco
secondo un ordine decrescente di luminosit". $ compimento dell'opera di
tanti illustri studiosi, nomi e confini di ogni costellazione vennero
definitivamente fissati, rispettivamente nel 63;; e nel 63<4, dall'I.A.., il
11
massimo organo astronomico mondiale. Le costellazioni sono comunque
delle entit" di natura prospettica, formate da corpi che appaiono come
facenti parte di un unico sistema, ma che in realt" nello spazio
tridimensionale hanno in comune solo lo stesso settore celeste, essendo a
volte situati a distanze di milioni di anni luce gli uni dagli altri.
Visibilit delle costellazioni
0onostante le stelle possano considerarsi fisse, ogni costellazione muta la
sua posizione /rispetto alla nostra e non allo sfondo celeste2 per effetto del
moto apparente del cielo. (uesto perch la Terra, oltre a girare su se stessa,
compie anche un moto di rivoluzione attorno al 1ole, offrendoci ogni notte
una visuale della volta celeste leggermente diversa. Ognuna di esse allora,
con il passare dei mesi, apparir" alla stessa ora sempre pi spostata verso
Ovest, sino a quando scomparir" sotto l'orizzonte occidentale per riapparire
poi, dopo un certo periodo di tempo, da quello orientale. 8anno eccezione le
costellazioni attigue ai poli che, per effetto della sfericit" della Terra,
ruotano attorno ad essi descrivendo dei cerchi completi fra lo zenit e
l'orizzonte. *er questo sono dette circumpolari, e sono visibili solo
dall'emisfero di cui fa parte il polo celeste attorno a cui ruotano,
rimanendone invece occultate nell'altro. 1i distinguono in !oreali ed
australi.
11
Costellazioni dello Zodiaco
%n discorso a parte meritano quelle 6; costellazioni che fanno parte dello
zodiaco, ovvero di quella striscia del cielo concentrica all'eclittica, su cui si
spostano apparentemente tutti i corpi principali del sistema solare. 8ra questi
uno in particolare, il 1ole, attraversa ogni mese un settore pari a <45 /segno
zodiacale2 effettuando quindi un giro completo in un anno solare. *er
convenzione, si allora stabilito sin dall'antichit", di identificare ognuna di
queste suddivisioni con l'omonima e corrispondente costellazione. $ partire
dalla prima sono# $riete, Toro, +emelli, )ancro, Leone, ,ergine, !ilancia,
1corpione, 1agittario, )apricorno, $cquario e *esci.
Precessione degli Equinozi
$ causa del fenomeno della =precessione degli e"uinozi=, un lento e
continuo movimento dell'asse di rotazione del nostro pianeta, che oscillando
descrive un cerchio in ;>.444 anni, ogni riferimento celeste varia la sua
posizione di circa 6,?5 ogni secolo. Ogni ;.444 anni si verificher" allora uno
slittamento pari a <45, con il risultato che ogni costellazione occuper" il
posto del segno zodiacale immediatamente successivo. 9nfatti gli equinozi,
le intersezioni dell'eclittica con l'equatore celeste, detti anche =punto
d#Ariete= e =punto della Bilancia=, si trovano ai giorni nostri
rispettivamente nei *esci e nella ,ergine e non pi in quelle da cui
anticamente presero il nome.
11
Mappe e scede delle costellazioni
)ostellazioni !oreali
)ostellazioni $ustrali
)ostellazioni @odiacali
)ostellazioni circumpolari boreali
)ostellazioni circumpolari australi
)ostellazioni 9nvernali
)ostellazioni *rimaverili
)ostellazioni -stive
)ostellazioni $utunnali
11
11
11
11

Você também pode gostar