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1) La legge di azione e reazione (terza legge di Newton) per spiegare il moto di corpi a

contatto.
2) La legge di Coulomb ed il principio di sovrapposizione: esempio del calcolo del dipolo
elettrico.
3) Il teorema di Gauss e il calcolo del campo elettrostatico per la distribuzione lineare uniorme
di carica elettrica.
!) Il teorema di Gauss e il calcolo del campo elettrostatico per la distribuzione piana uniorme di
carica elettrica.
") #ipolo elettrico: campo elettrico sull$asse del dipolo e potenziale.
%) &orza di Coulomb come esempio di orza conservativa.
') (otenziale) energia potenziale e lavoro del campo elettrico.
*) Condensatore piano: andamento del campo elettrico) del potenziale dentro e uori il
condensatore e sua capacita$.
+) ,piegazione del comportamento di resistori in serie ed in parallelo.
1-) ,piegazione del comportamento di condensatori in serie ed in parallelo.
11) Circuiti .C: carica e scarica del condensatore. Comportamento alla stazionarieta/.
12) Leggi di 01m microscopica e macroscopica.
13) 2oto di una carica elettrica in un campo magnetico uniorme.
1!) &orza tra due ili paralleli percorsi da correnti stazionarie.
1") La legge di 3iot4,avart ed il calcolo del campo magnetico prodotto da una spira circolare
percorsa da corrente stazionaria sull$asse della spira.
1%) Legge di 5mpere e calcolo del campo magnetico all$interno di un solenoide rettilineo
percorso da corrente stazionaria.
1') La legge di &arada64Lenz e l$autoinduttanza.

Lin7 utili:
1ttp:88www.isica.uniud.it89giannozz8Corsi8&isI8,lides8Campi:lettrici.pd

1) La legge di azione e reazione (terza legge di Newton) per spiegare il moto di corpi a
contatto.
Il terzo principio della dinamica aerma c1e:
(er ogni orza c1e un corpo esercita su di un altro corpo ) ne esiste istantaneamente
un$altra uguale in modulo e direzione) ma opposta in verso) causata dal corpo c1e agisce
sul corpo .
Il terzo principio della dinamica ; noto anc1e attraverso la ormulazione originaria di Newton)
<ad ogni azione corrisponde sempre una uguale ed opposta reazione<) dove il termine <azione<
deve essere inteso nell$accezione generale di orza.
=">=!>
In termini matematici il terzo principio
pu? essere riassunto come:

Il terzo principio della dinamica in termini moderni implica c1e tutte le orze 1anno origine
dall$interazione di diversi corpi) in base al terzo principio se solo un corpo singolo si trovasse
nello spazio) @uesto non potrebbe subire alcuna orza perc1A non vi sarebbe alcun corpo su cui
la corrispondente reazione possa essere esercitata.
=%>

Bn esempio c1iaro ; l$applicazione al sistema Cerra4Luna ) di cui sono sottosistemi la Cerra
T e la Luna L. La orza totale esercitata dalla Cerra sulla Luna deve essere uguale ma di senso
opposto alla orza totale esercitata dalla Luna sulla Cerra) in accordo con la legge di
gravitazione universale.
Bn esempio tipico c1e si pu? are di applicazione controintuitiva del principio) ; @uello della
semplice camminata: nella situazione noi imprimiamo orza al suolo all$indietro tramite il piede) il
suolo reagisce con una orza uguale e contraria c1e poi ; @uella c1e ci spinge in avanti. 2a il
suolo invece sembra non subire alcuna orza) poic1A non accelera: la contraddizione si risolve
considerando c1e la massa inerziale della Cerra ; enorme in conronto a @uella dell$individuo) e
perci? la orza si traduce in un$accelerazione piccola al punto da essere inosservabile.
Duesta legge ; anc1e nota con il nome di principio di azione e reazione. :ssa riconosce in
primo luogo il atto c1e le orze nascono sempre dall$interazione tra due corpi.
,e su un sistema ormato da due corpi non agiscono orze esterne) risulta
)
ovvero la @uantitE di moto del sistema rimane costante (legge di conservazione della @uantitE di
moto). Ne segue c1e la variazione della @uantitE di moto del corpo 1 Fq
1
deve e@uilibrare @uella
del corpo 2) Fq
2
) ovvero Fq
1
G 4 Fq
2
. (oic1A inoltre q G m v) se le masse dei corpi rimangono
costanti) risulta m
1
Fv
1
G 4 m
2
Fv
2
) ovvero le variazioni di velocitE (in modulo) sono inversamente
proporzionali alle masse dei corpi.
#ividendo entrambi i membri di @uesta e@uazione per il tempo in cui avviene l$interazione
tra i due corpi) abbiamo) sempre per la legge II)

dove F
12
; la orza esercitata dal corpo 2 sul corpo 1 e F
21
; la orza esercitata dal corpo 1 sul
corpo 2.
2) La legge di Coulomb ed il principio di sovrapposizione: esempio del calcolo del dipolo
elettrico.



#ipolo


#ate due caric1e di segno opposto e uguale modulo ) il momento elettrico ; deinito come:
=1>






































5) Dipolo elettrico: campo elettrico sullasse del dipolo e potenziale.

Bn dipolo elettrico ; un sistema composto da due caric1e elettric1e uguali e opposte di segno e
separate da una distanza costante nel tempo. H uno dei piI semplici sistemi di caric1e c1e si
possano studiare e rappresenta l$approssimazione basilare del campo elettrico generato da un
insieme di caric1e globalmente neutro) trattandosi del primo termine dello sviluppo in multipoli di
@uest$ultimo.



Il potenziale elettrostatico di una carica ;:

#ove con r si ; indicato il vettore posizione rispetto alla carica puntiorme @ issata come centro
del sistema di rierimto) J ; la permittivitE elettrica del mezzo (@uesta e@uazione vale anc1e in
un mezzo diverso dal vuoto).
H semplice) @uindi) calcolare il potenziale generato dal sistema delle due caric1e (di segno
opposto)) come somma dei potenziali delle singole caric1e:

0ra per tramite sviluppo di Ca6lor troncato al prim$ordine si ottiene:

si ottiene alla ine la seguente espressione per il potenziale di dipolo:

dove si ; contratta la notazione col prodotto scalare:

Il potenziale risulta essere nullo sull$asse del dipolo e diminuisce con l$inverso del @uadrato della
distanza. #a notare c1e le considerazioni riguardanti il dipolo valgono ormalmente sia nel vuoto
c1e in presenza di materia @uando .

















6) Forza di Coulomb come esempio di !orza conservativa.



8) Condensatore piano: andamento del campo elettrico" del potenziale dentro e !uori il
condensatore e sua capacita.

Il condensatore piano ; un condensatore ideale ormato da due piani conduttori peretti aacciati. ,e
viene applicata una tensione continua ai due piani si crea un accumulo di caric1e sulle due acce e di
conseguenza un campo elettrico. 5l variare della distanza e della supericie dei piani si varia la capacitE
(espressa in &arad) ovvero la @uantitE di caric1e c1e si possono accumulare.
Duesto principio viene sruttato nei componenti reali c1e sono di atto spesso costituiti da una o piu$
coppie di piani aacciati separati da un dielettrico.
Il condensatore pu? essere visto come una batteria c1e si scarica (e si carica) molto rapidamente
(teoricamente in tempo nullo se non c$; una resistenza). Kiene per esempio utilizzato negli alimentatori in
continua per iltrare e mantenere costante la tensione in uscita. 0ppure se utilizzato con particolari circuiti
pu? risuonare e generare una tensione alternata. Dualsiasi ricevitore radio srutta @uesto componente per
sintonizzarsi su una determinata re@uenza.

,e si applica una tensione elettrica alle armature) le caric1e elettric1e si separano e si genera
un campo elettrico all$interno del dielettrico. L$armatura collegata al potenziale piI alto si carica
positivamente) negativamente l$altra. Le caric1e positive e negative sono uguali ed il loro valore
assoluto costituisce la carica Q del condensatore. La carica ; proporzionale alla tensione
applicata e la costante di proporzionalitE ; una caratteristica di @uel particolare condensatore
c1e si c1iama capacit elettrica e si misura in arad:

0ssia la capacitE ; uguale al rapporto tra la carica elettrica ornita D e la tensione elettrica
applicata FK. La capacitE di un condensatore piano (armature piane e parallele) ; proporzionale
al rapporto tra la supericie S di una delle armature e la loro distanza d. La costante di
proporzionalitE ; una caratteristica dell$isolante interposto e si c1iama permittivit# elettrica
assoluta e si misura in arad8m.
La capacitE di un condensatore piano a acce parallele ; @uindi:

In igura non sono rappresentati i cosiddetti effetti di bordo ai conini delle acce parallele dove
le linee di orza del campo elettrico da una accia all$altra non sono piI rettilinee ma via via piI
curve.
L$energia immagazzinata in un condensatore ; pari al lavoro atto per caricarlo. ,i consideri)
ora) un condensatore con capacitE C) con carica +q su una piastra e 4q sull$altra. (er muovere
un piccolo elemento di carica dq da una piastra all$altra sotto l$azione della dierenza di
potenziale VGq/C) il lavoro necessario ; dW:

Integrando @uesta e@uazione) inine) si pu? determinare l$energia potenziale U immagazzinata
dal condensatore. Gli estremi dell$integrazione saranno -) ovvero un condensatore scarico) e Q)
ovvero la carica immessa sui piatti del condensatore:

9) $piegazione del comportamento di resistori in serie ed in parallelo.







1%) $piegazione del comportamento di condensatori in serie ed in parallelo.
















11)Circuiti &C: carica e scarica del condensatore. Comportamento alla stazionarieta'.

in regime stazionario il condensatore ; un circuito aperto


12) Leggi di ()m microscopica e macroscopica.
Legge di 0L2: La resistenza determina l$intensitE della corrente c1e luisce attraverso il
circuito) ai cui capi ; applicata una dierenza di potenziale. Con il termine resistenza . si
deinisce il rapporto ra la tensione agli estremi di un conduttore e l$intensitE della corrente I c1e
luisce al suo interno.
. G K 8 I
La legge di 01m 2acroscopica ; una legge c1e lega la intensitE di corrente (I) in un mezzo con la
dierenza di potenziale (K) c1e si instaura ai capi del mezzo in esso tramite un parametro noto come
resistenza (.).
0vvero:
K G .*I
Duesto @uando consideriamo un intero mezzo.
,e invece analizziamo una sezione del mezzo stesso ; conveniente deinire la densitE di corrente
attraverso la sezione e rierirci al campo elettrico applicato. In @uesto modo possiamo legare le caric1e
elettric1e c1e si muovono (determinando la corrente) attraversando @uella sezione) con la causa c1e
provoca tale movimento di caric1e ovvero il campo elettrico.
La densitE di corrente (M) si pu? deinire come il prodotto delle caric1e in moto (dato dal prodotto del
numero n di caric1e per la carica elementare dell$elettrone @) con la velocitE media delle caric1e stesse
(vd). Cale velocitE media ; data dal prodotto del campo elettrico (:) con una @uantitE (c1e racc1iude in sA
anc1e le proprietE microscopic1e del reticolo cristallino) c1iamata mobilitE N.
Duindi abbiamo c1e:
M G (nO@ON)O: G P O :
dove P G nO@ON ; detta conducibilitE.
Come vedi P racc1iude in sA grandezze microscopic1e (numero di caric1e) carica dell$elettrone e
mobilitE). (er @uesto la relazione di sopra ; detta legge di 01m microscopica.
Inoltre invertendo la conducibilitE otteniamo la resistivitE: Q G 18P
Duindi la legge di 01m microscopica si pu? riscrivere come:
: G Q O M



















1*) +oto di una carica elettrica in un campo magnetico uni!orme.










1,) Forza tra due !ili paralleli percorsi da correnti stazionarie.




16) Legge di -mpere e calcolo del campo magnetico allinterno di un solenoide rettilineo
percorso da corrente stazionaria.

La legge di -mp.re aerma c1e l$integrale lungo una linea c1iusa del campo magnetico ;
uguale alla somma delle correnti elettric1e ad essa concatenate.

Campo magnetico prodotto da un solenoide
Bn numero di spire N avvolte su un supporto cilindrico costituisce un solenoide. ,e allRinterno
del solenoide si introduce un nucleo di materiale erromagnetico si ottiene una elevata densitE
di lusso B) rispetto al caso privo di nucleo (aria o vuoto).

&igura 2 a) Campo magnetico prodotto da un solenoide: le linee escono dal nord per rientrare)
esternamente) nel sudS b) alcune linee di campo c1e si compensano in parte e originano lRandamento
risultante in c)S d): regola della mano destra in cui il pollice dE il verso oppure) guardando la spira
rontalmente dove la corrente 1a senso aNtiorario) lT cR; il NordS e): se si osserva la spira rontale di
destra lT la corrente 1a verso orario) secondo la lettera S e @uello ; il sud.
,e il diametro delle spire ; ridotto rispetto alla sua lung1ezza l) si pu? ritenere pressoc1A
ideale. In tal caso il campo magnetico interno risulta uniorme e lo si pu? determinare dalla (3).
Inatti con il solenoide ideale pu? ritenersi nullo il campo al suo esterno) essendo ininita la
lung1ezza ideale delle linee.
Il verso delle linee del campo si ottiene:
U applicando la solita regola del cavatappi ad un elemento @ualsiasi di conduttore
percorso dalla corrente I oppure
U disponendo la mano destra (ig. 2d) in modo c1e le dita seguano il verso della
corrente nelle spire abbracciate: il pollice stabilisce il Nord e @uindi il verso del
campoS allRaltro estremo ci sarE il ,ud (ricorda lRe@uivalenza magnete V
elettromagnete lineare)S oppure
U osservando rontalmente il solenoide) ponendoci cio; ad un suo estremo: se il verso
della corrente c1e percorre la spira c1e si WvedeR ; @uello antiorario (ig. 2d)) lT le linee
del campo escono ; vi ; il NordS se si WvedeR la corrente circolare in senso orario (ig.
2e) lT le linee sono uscenti e vi ; il ,ud.
5llRinterno del solenoide lintensit del vettore sarE tanto maggiore @uanto maggiore ; il
prodotto NI e) a paritE di WamperspireR) sarE maggiore se la lung1ezza l ; minore) ovvero se il
solenoide si sviluppa con le stesse spire e la stessa corrente) ma su una lung1ezza ineriore.
(er @uanto riguarda i vettori B e valgono) dalla (3)) le seguenti relazioni:

(er la legge di 5mp;re (3) la sommatoria dei prodotti l lungo il percorso (lGlung1ezza del
solenoide nel vuoto o aria) oppure lung1ezza del materiale erromagnetico su cui sono avvolte
le spire) ; uguale alla corrente concatenata lungo il percorso menzionato. La corrente
concatenata vale NI) come mostra la (!).


1/) La legge di Farada01Lenz e lautoinduttanza.

La legge di &arada6 dice c1e: se il lusso concatenato con un circuito varia nel tempo) indipendentemente
da come @uesta variazione sia generata) nel circuito sorge una orza elettromotrice indotta :I.

Consideriamo una spira di area , in cui scorre una corrente i. La corrente crea un campo magnetico
3 le cui linee di campo attraverseranno la supericie della , della spira.

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