Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
A.A. 2008/09
docente Giuseppe Furlanis
Area didattica: Metaprogettazione
Settore disciplinare ISME/02 Basic Design
Introduzione
Il corso di basic design ha il fine di avvicinare lo studente alla progettazione.
L'origine dei corsi di basic è riconducibile al corso propedeutico "vorkurs" del Bauhaus
(1919-1935) e al "grundkurs" della Hoschule fur Gestaltung (HfG) di Ulm (1954-1960);
due esperienze caratterizzate da un'elevata tensione culturale e da continue innovazioni
didattiche. Mentre nell'esperienza del Bauhaus l'insegnamento, nel corso propedeutico,
era fondato su un'immediatezza espressiva di matrice espressionista prima (Itten) e
costruttivista poi (Moholy-Nagy e Albers), nel corso di base a Ulm gli esercizi di
composizione erano basati su un approccio razionale di impronta scientifica. Questo
soprattutto dopo il 1957 quando la direzione dell'istituto fu assunta da Tomas Maldonado.
Queste due esperienze hanno avuto una forte influenza sullo sviluppo della formazione
nel settore del design e in particolare nel definire in tale ambito didattico una vera e
propria "epistemologia". Fu soprattutto l'esperienza didattica della HfG ha connotare i
corsi di basic dagli anni sessanta costantemente caratterizzati da un atteggiamento che
partendo da presupposti scientifici, dalla Psicologia della Gestalt e dalla geometria
euclidea, ha fondato sul metodo scientifico la propria sostanza applicativa e ideologica, e
ha fatto della geometria il suo principale strumento operativo e linguaggio estetico.
Questa impostazione sebbene abbia avuto un ruolo essenziale per lo sviluppo della
didattica del design ha ormai da tempo mostrato i propri limiti, perché essa nel
circoscrive eccessivamente l'approccio intellettuale e progettuale agli aspetti razionali, ha
prodotto, nelle successive applicazioni, modalità eccessivamente schematiche dove il
“metodo” è stato interpretato più come il fine che come strumento. Partendo da queste
considerazioni il corso di basic design sviluppato all'ISIA di Firenze si è indirizzato
verso una didattica in cui si associa al rigore della ricerca scientifica un approccio
orientato ad interpretare la forma come sistema di relazioni che lo studente individua
attraverso una attività di sperimentazione. Un corso quindi basato sostanzialmente su una
attività di ricerca, dove la produzione degli oggetti è funzionale alla comprensione di
quei concetti che sono alla base delle “configurazioni” spaziali. Tutto questo con il fine di
fornire agli studenti gli strumenti, concettuali e operativi, che sono a loro indispensabili
nella successiva attività didattica.
Le esperienze del "vorkus" e del "grundkurs" rimangono comunque un prezioso
riferimento non solo per l'innovazione didattica da loro prodotta, ma anche e soprattutto
per la passione, per la curiosità febbrile, per quel travaglio teorico che ha caratterizzato la
loro storia e che ha reso il Bauhaus e la HfG di Ulm protagoniste della storia dell'arte e
del design. Queste due esperienze rimangono come importante riferimento per tutta
l’attività didattica dell’ISIA in quanto configurano un ruolo della scuola che va al di la
del fornire conoscenze e competenze agli studenti, che ovviamente devono essere fornite
con adeguata qualità, per essere protagonista delle trasformazioni in atto nella cultura del
progetto.
Finalità e metodologia
1 percezione
2 comunicazione
2 composizione
3 costruzione
4 progettazione
Cos’è la creatività
L’occhio guarda il cervello vede
Percezione e sinestesie
Comunica-azione
Alla ricerca delle "buona forma"
Simmetria e proporzione
Perché le cose stanno in piedi?
Le misure dell'uomo
Evoluzione del comfort
La forma dei materiali
La forma della tecnica
La forma della funzione
La forma dei significati
La forma della natura
Esercitazioni
Esercitazione n°1
Taglia e piega
Modello/i n°1 tridimensionalizzazione di una superficie solo per pieghe e per tagli e
pieghe
Modello n°2 sarà caratterizzato da una piega semplice a L (simmetria bilaterale)
Modello n°3 sarà caratterizzato da una piega a L con uno dei due lati tagliato e ribaltato
(simmetria rotazione R1)
Modello n°4 tridimensionalizzazione di una superficie partendo da un foglio quadrato
mancante di una o più parti.
Nota
L'esercitazione "taglia e piega" ha l'obiettivo di sviluppare un controllo cognitivo della
configurazione delle forme nello spazio. Quindi abituare lo studente a concepire la forma
come risultato di un processo logico.
Esercitazione n°2
Ambigue percezioni.
Nota
L'esercitazione ha il fine di sviluppare negli studenti la comprensione dei fenomeni visivi,
stimolando al tempo stesso la loro sensibilità estetica.
Esercitazione n°3
Sistema espositivo.
Nota
L'esercitazione intende far affrontare agli studenti le problematiche funzionali
considerando queste sia in relazione agli aspetti strutturali, sia a quelli riferiti
specificatamente alla funzione pratica.
Esercitazione n°4
Sculture luminose
Eppur si illumina!
Utilizzando come oggetto guida (ispirazione) l’opera di un artista di arte contemporanea
si realizzi un paralume con materiali a scelta, ed eventuali semilavorati.
I ogni lampada dovrà essere realizzato un prototipo che sarà documentato attraverso una
ripresa fotografica sia con la lampada accesa sia spenta.
Della lampada “La luce è nelle pieghe” si rappresenti graficamente lo sviluppo piano del
modello.
Esercitazione n°5
Errori di progettazione
Esame
Nella prova d’esame lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti trattati nelle
lezioni.
Dovranno inoltre essere presentate tutte le esercitazioni svolte, documentate in formato
A3 a sviluppo orizzontale. Queste dovranno essere raccolte in un unico albo e impaginate
secondo una griglia predeterminata. In occasione dell'esame lo studente consegnerà i
disegni e le tavole delle prove . Dovrà inoltre consegnare un CD contenete tutte le
immagini delle prove, queste dovranno avere una definizione non inferiore 300 DPI
(2000X3000 circa).
Bibliografia
Sarà indicata la bibliografia per ogni singola lezione.