TRAFFICI MARITTIMI E DELLE CITTA COSTIERE GRANDE IMPORTANZA DEI FLUSSI COMMERCIALI VERSO LEUROPA PENISOLA AL CENTRO DEL MEDITERRANEO LITALIA CENTRO SETTENTRIONALE Il primato delle citt marittime italia!e LItalia grazie alla sua conformazione e posizione geografica appare come un ponte attraverso il mediterraneo e svolse la funzione di banchina di carico-scarico di merci. Le citt principali citt marinare: VENEZIA al centro degli scambi commerciali con loriente; GENOVA attraverso le colonie di affa sul !ar "ero e #ana presso la foce del $on teneva scambi commerciali con le basi dellest la %ussia e i porti del !ar &altico; Pi"a Il #l$""o commerciale co! lE$ropa% Il traffico merci approdato in Italia sincanalava verso la 'ianura 'adana attraverso strade e corsi dac(ua navigabili )il 'o ed i suoi affluenti* e da (uesta verso l+uropa attraverso i valichi dell,rco ,lpino. , fianco dei valichi gi utilizzati dai %omani ne vennero aperti altri )-empione. /ottardo ecc0* La ripresa economica dell1I secolo e la ripresa del commercio imposero il ripristino delle vie di transito e la costruzione di nuove. , !ilano fu scavato il "aviglio. un canale navigabile di 23 chilometri di percorso. che metteva la citt in comunicazione con il #icino e tramite (uesto con il 'o e con L,driatico. LITALIA MERIDIONALE La "co!#itta di Ma!#redi e &li A!&ioi!i LItalia meridionale. separata dal resto dell+uropa dallo stato 'ontificio. non aveva conosciuto lo sviluppo dellItalia settentrionale. "el 4523 muore 6ederico II. nel 4527 !anfredi succede al fratellastro orrado I8 proclamandosi re di -icilia. Lo -tato 'ontificio si mobilita contro il regno di !anfredi alleandosi con arlo d,ngi9. "el 45:: a &enevento !anfredi fu ucciso e inizi9 il dominio angioino sullItalia meridionale. La ri'olta dei 'e"pri Sicilia!i /li ,ngioini spostarono la capitale da 'alermo a "apoli declassando la -icilia e imponendo ad essa forti carichi dimposte. Il forte malcontento sfoci9 nel 45;5 in una rivolta popolare I 8+-'%I -IILI,"I. "ei mesi successivi i siciliani chiesero e ottennero laiuto di 'ietro III di ,ragona )genero di !anfredi*. /li aragonesi ottennero la -icilia con la pace di altabellotta 4<35 e con il trattato di ,vignone 4<=5 con cui si sanc> la separazione tra %egno di -icilia e %egno di "apoli. Il meridio!e tra Ara&o!e"i e A!&ioi!i Il regno di -icilia divenne base per il progetto di espansione commerciale e militare degli ,ragonesi verso la 'enisola Iberica. "apoli divenuta capitale del %egno ,ngioino crebbe in bellezza e ricchezza ma le transazioni commerciali e finanziarie rimasero in mano di 6iorentini /enovesi e atalani. LO SVILUPPO DEI COMUNI ( La forte autonomia cittadina fu il principale ostacolo al processo di unificazione territoriale. infatti. i comuni Italiani differentemente da (uelli delle altre citt europee avevano affermato e difeso la propria libert contro i grandi casati. Inoltre in Italia i comuni estendevano il proprio controllo sul contado )circoscrizione territoriale sul (uale si esercitava il controllo* creando rivalit e scontri con i comuni vicini. LA FINE DELLESPERIENZA COMUNALE - , causa dellelevata conflittualit interna dei comuni italiani. dove diversi schieramenti erano capeggiati dalle grandi famiglie. nelle citt si viveva in uno stato di guerra civile permanente. Lo scontro tra 'opolani )ceti produttivi e mercantili* e !agnati )appartenenti alle pi? potenti famiglie cittadine* port9 al collasso delle istituzioni comunali e indusse i cittadini a rivolgersi ad unautorit esterna )'odest* estraneo alle parti in lotta. ,d esso veniva assegnata la -ignoria della citt. Il ricorso alle -ignorie fu adottata dalle citt del centro nord tranne 8enezia. SIGNORIE E PRINCIPATI @ Inizialmente lincarico dato al 'odest era temporaneo. In un secondo tempo il -ignore al (uale era stato dato il comando si mise in condizione di poterlo esercitare illimitatamente e di trasmetterlo ai propri eredi tramite il riconoscimento formale dato dal 'apa o dallImperatore con la nomina a 8icario 'apale o con il titolo di $uca dando forma ad un 'rincipato ereditario.
Confronto tra la “Vita Willibaldi” e l' “Itinerarium Bernardi”: come due viaggi di pellegrinaggio rivelano i profondi cambiamenti avvenuti nelle comunicazioni e negli scambi nel Mediterraneo tra il 720 e l'870