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CO R S O S U L FO R O IN T E R N O
Premessa
Lampia panoramica, cui il titolo della conferenza rimanda, difficile
da presentare nel poco tempo a disposizione e, pi ancora, da approfondire,
soprattutto se si prende in considerazione le grandi risorse pastorali del
nuovo Rito della Penitenza. Cercher di significare i passaggi qualificanti,
lasciando sullo sfondo la complessa problematica che il tema solleva,
rimanendo fiducioso nella vostra buona preparazione teologica sul
sacramento della Penitenza acquisita durante gli anni della vostra
formazione.
Come a tutti noto, Papa Francesco insiste molto nel trasmettere che
Dio misericordia infinita perch vuole suscitare nei cuori degli uomini di
buona volont la fiducia e la speranza che nella vita i cambiamenti sono
sempre possibili. Egli ha voluto incentrare la sua meditazione dellUdienza
generale del mercoled 19 febbraio 2014 sullimportanza e sulla bellezza del
Sacramento della Riconciliazione. Il Sacramento della Penitenza da lui
definito sacramento di guarigione perch ha proseguito Papa Francesco
quando io vado a confessarmi per guarirmi, guarirmi l'anima, guarirmi
il cuore e qualcosa che ho fatto che non va bene. Egli, infatti, ha ribadito al
riguardo che: celebrare il Sacramento della Riconciliazione significa essere
avvolti in un abbraccio caloroso: labbraccio dellinfinita misericordia del
Padre. Ricordiamo quella bella, bella parabola del figlio che se n' andato da
casa sua con i soldi dell'eredit; ha sprecato tutti i soldi, e poi, quando non
aveva pi niente, ha deciso di tornare a casa, non come figlio, ma come
servo. Tanta colpa aveva nel suo cuore e tanta vergogna. La sorpresa stata
che quando incominci a parlare, a chiedere perdono, il padre non lo lasci
parlare, lo abbracci, lo baci e fece festa. Ma io vi dico: ogni volta che noi ci
confessiamo, Dio ci abbraccia, Dio fa festa!.
ritengono che la norma canonica che disciplina tale riserva sia troppo
restrittiva, abbia cio un carattere un po burocratico, mentre sappiamo bene
che la riserva ha soprattutto una funzione pedagogica: insegna al fedele la
gravit delle colpe anche attraverso lobbligo di rivolgersi, per lassoluzione
di certi peccati, che sono anche delitti, a chi nella Chiesa ha una pi alta
autorit.
Nel contesto delle sfide che il sacramento della Penitenza pone, il
ministero sacerdotale della Confessione si presenta come un servizio
impegnativo, difficile ma esaltante. Rendere visibile lamore misericordioso
di Dio Padre, nel confessionale, uno degli aspetti pi entusiasmanti del
ministero sacerdotale, ma anche una responsabilit che richiede, soprattutto
oggi, una profonda conoscenza di ci che la dottrina insegna. Infatti, in
confessionale si possono presentare casi particolari che richiedono, per
esempio, una adeguata conoscenza della bioetica e il sacerdote, quindi, si
pu trovare in difficolt. In tal caso, pu chiedere allora un po di tempo,
prima di esprimere un parere in merito, e consultare la Penitenzieria
Apostolica, che entra in causa nelle situazioni in cui il sacerdote non ha la
facolt di assolvere, e nei casi in cui si pu trovare impreparato o a disagio.
La preparazione dottrinale del confessore dovr essere tale da consentirgli
almeno di percepire la possibile esistenza di un problema. In tale caso la
prudenza pastorale, unita allumilt, tenendo conto dellurgenza o meno,
dellansia o meno del penitente, lo porter a scegliere se inviare il penitente
stesso ad un altro confessore o fissare un appuntamento per un nuovo
incontro e, nel frattempo, prepararsi. Salvo il rispetto assoluto del sigillo
sacramentale, si consiglia il ricorso, nel frattempo, a sacerdoti pi
sperimentati, e, in particolare, alla Penitenzieria Apostolica, sempre pronta
ad offrire, per casi concreti e quindi individuali, il suo servizio di consulenza,
munito di valore autoritativo.
Nellesercizio del ministero della Riconciliazione, i sacerdoti devono
cercare di svolgere la loro missione di padri, di consiglieri, giudici e
animatori, in sintonia con la dottrina del magistero ecclesiastico,
Il
carattere
che si formato come uomo non pu non entrare, nel bene e nel male, nel
suo rapporto col penitente.
Cos pure la sua sensibilit e spiritualit come cristiano. In quanto
peccatore, che ha bisogno come gli altri del perdono di Dio, come vede, come
sente, come vive la sua Confessione? Se la vive come rigenerazione e ristoro
della sua anima, allora in grado di capire quale tesoro il Signore gli ha
messo nelle mani a favore dei suoi fratelli.
E come sacerdote che formazione spirituale, culturale e pastorale si
fatto? Se Cristo e il bene dei suoi fratelli (soprattutto quello spirituale ed
eterno) sono la sua costante preoccupazione, allora ci sono i requisiti perch
quel sacerdote sia anche un buon confessore.
I ministri della riconciliazione - non un compito facile.
Esercitare il ministero delle Confessioni come gi sopra
accennato uno dei compiti pi difficili e logoranti per il
sacerdote, perch, pur con tutti i condizionamenti che gli vengono dalla
sua storia passata e dal suo presente, deve rapportarsi con persone il pi
delle volte sconosciute e diverse tra loro e spesso ha solo pochi minuti per
risolvere situazioni complesse, e gli stessi penitenti molte volte fanno ben
poco per aiutarlo a vederci chiaro.
Deve avere antenne sensibili per intuire situazioni di fragilit, di
ansia, di dolore, o situazioni di superficialit, di spavalderia, di superbia
che spesso il penitente non manifesta chiaramente.
Inoltre, con ogni persona che ascolta, il sacerdote deve sapersi
svestire del suo stato danimo personale, o di quello assorbito da
chi si confessato qualche attimo prima, per entrare il pi possibile in
empatia con chi gli sta davanti in quel momento.
Questo continuo svuotarsi e riempirsi, questo passare da uno stato
danimo allaltro, esige unelasticit umana e psicologica che nessuno
possiede come dote di natura e che porta facilmente a una spossatezza
interiore.
Pertanto, meritano grande stima e riconoscenza quei sacerdoti
che affrontano regolarmente e per ore la fatica del confessionale.
con
coloro
che
pi
che
convertirsi
vorrebbero
non solo non porta ai penitenti alcun beneficio spirituale, ma, al contrario,
ne deforma la coscienza.
In confessionale vestiti in borghese? - Giustamente la Chiesa
vuole che il sacerdote sia sempre chiaramente riconoscibile anche
nel modo di vestire e, a questo riguardo, stabilisce norme precise.
Quando poi un sacerdote compie unazione liturgica, la
Chiesa gli fa obbligo, ancora pi fermamente, di indossare abiti
sacri e cio delle vesti che aiutino i fedeli a percepire pi
facilmente la sacralit dellazione che sta per compiersi.
Non solo: le vesti volute dalla Chiesa contribuiscono a ridimensionare
la personalit umana del sacerdote, quasi a farlo sparire come persona,
perch appaia con maggior risalto la maest di Colui che il
ministro rappresenta: Ges Cristo, nostro Signore e Salvatore.
Quando un sacerdote confessa, Ges che agisce in lui, Ges che
ascolta lumile manifestazione che il penitente fa delle sue colpe ed sempre
Ges che assolve.
Al sacerdote che confessa, la Chiesa impone di portare la
veste (non il clergyman, tanto meno un vestito qualsiasi) e, su questa, la
stola. Salvo casi urgenti che possono capitare in situazioni impreviste, ogni
variante rispetto a ci che vuole la Chiesa un arbitrio del tutto
ingiustificato, una scelta che non facilita, ma ostacola il ricorso dei
fedeli al sacramento della Confessione.
Come pu un sacerdote educare i penitenti allobbedienza a Dio
(perch non solo, ma anche a questo mira la Confessione), se semina il
cattivo esempio della disobbedienza alla norme e alle leggi della
Chiesa?
Colpe pi gravi
Inutilit della Confessione - Non raro sentirsi dire: Sono
andato a confessarmi e il sacerdote, vedendo che non avevo
commesso alcun peccato mortale, un po seccato mi ha detto: per
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quel grande santo confessore Alfonso Maria de Liguori il quale nelle sue
Opere Morali descrive i compiti del confessore, il quale padre che
accoglie, medico che cura, maestro (o dottore) che educa, e giudice che usa
misericordia1.
PADRE Il confessore deve avere grande capacit di accoglienza e di
amore paterno verso ogni penitente e soprattutto verso i figli perduti che
tornano da molto lontano. Il padre del figlio prodigo insegna.
E vero padre perch rigenera e accresce nellanima del penitente la
vita della grazia e questa sua paternit, che come lombra della
paternit di Dio, deve trasparire chiaramente dai suoi modi di fare.
Il Confessore pienamente padre se rigenera i fedeli pentiti non
solo con la grazia che viene dallalto, ma anche col suo contributo di buon
esempio, di preghiera e di espiazione.
GIUDICE Deve essere non come i Giudici di questo mondo, che
si accertano se negli imputati ci sono delle colpe da punire con la
condanna; ma giudice che discerne se in unanima ci sono le condizioni
per ricevere il perdono del Signore; un giudice che opera secondo la
giustizia di Dio applicando la misericordia. Afferma Francesco: I ministri
della Chiesa devono essere misericordiosi, farsi carico delle persone,
accompagnandole come il buon samaritano che lava, pulisce, solleva il suo
prossimo. Questo Vangelo puro. Dio pi grande del peccato. Le
riforme organizzative e strutturali sono secondarie, cio vengono dopo. La
prima riforma deve essere quella dellatteggiamento. I ministri del
Vangelo devono essere persone capaci di riscaldare il cuore delle persone,
di camminare nella notte con loro, di saper dialogare e anche di scendere
nella loro notte, nel loro buio senza perdersi. Il popolo di Dio vuole
pastori e non funzionari o chierici di Stato2.
MEDICO - Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i
malati (Mt 9, 12). Luomo malato nel profondo del suo essere e gli effetti
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ALFONSO MARIA DE LIGUORI , Pratica del confessore per ben esercitare il suo ministero (1755).
Intervista a Papa Francesco (a cura di A. Spadaro), La Civilt Cattolica 164 (2013) 3918, 462.
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DELLA
COSCIENZA
Amministrando
il
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al
caso
di
revoca,
la
facolt
di
confessare
cessa
automaticamente:
--con la perdita dellufficio,
--con lescardinazione (dovr ottenerla di nuovo dallOrdinario),
--con la perdita del domicilio (Can. 975).
In tali casi la revoca della facolt fa s che il sacerdote non possa
assolvere validamente il penitente.
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diuturna preghiera.
2. Obblighi del penitente
Anzitutto, occorre curare la consapevolezza del peccato e delle sue
conseguenze e far nascere la ferma decisione di aprire un nuovo capitolo nei
rapporti con Dio e con il prossimo nel cuore della Chiesa. Su tale sfondo si
inscrive lobbligo di accusare tutti i peccati mortali commessi dopo il
Battesimo e non ancora assolti. A tale scopo bene che il penitente sia
educato a una sorta di cernita coscienziale, volta a cogliere lacune e fratture
su cui soffermarsi per individuarne le cause e tentare di porre rimedio, in
modo che lassoluzione lo trovi ben disposto e sulla strada della
riconciliazione interiore.
E evidente che se un fedele si confessa sacramentalmente e non ha
peccati gravi da confessare n peccati veniali, il sacramento radicalmente
nullo per difetto di materia. Dovrebbe accusare almeno qualche peccato
veniale (o peccato mortale gi rimesso). Il che accade di rado, soprattutto se
il confessore riesce a indurre il penitente a un riesame della vita sotto il
profilo degli obblighi e delle omissioni, che non sono meno gravi dei peccati
commessi. E bene poi ricordare che il fedele che ha raggiunto let della
discrezione tenuto a confessare i peccati gravi almeno una volta lanno. Il
che va rilevato, perch a differenza del Codice del 1917, lobbligo della
confessione annuale c solo a condizione che si siano commessi peccati
gravi. E bene anche aggiungere che il penitente ha la possibilit di
confessare i peccati al confessore che preferisce, legittimamente approvato,
anche di altro rito. Inoltre ha la possibilit di servirsi di un interprete.
Mentre nel precedente Codice tale possibilit vigeva solo se non poteva
confessarsi in altro modo, ora tale condizione scomparsa e la possibilit di
servirsi di un interprete consentita a tutti, evitati ovviamente gli abusi e gli
scandali e fermo restando lobbligo del segreto.
Chi in stato di scomunica o di interdetto, non pu accostarsi al
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