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Copenhagen 12/12/2009

STOP AL COLLASSO CLIMATICO !


E' ormai ammesso da tutti gli scienziati che la Terra è entrata in una fase di riscaldamento
progressivo che si autoalimenta in modo sempre più preoccupante, in seguito all'aumento delle
attività umane (industria, traffico, deforestazione ecc.) conseguente all'attuale modello di sviluppo
basato sulla 'crescita' infinita.
Il 'cambio climatico' che si registra da alcuni anni con sempre più frequenti uragani e fenomeni
atmosferici estremi, comporta anche l'aumento del livello dei mari con conseguenti inondazioni dei
paesi in vicinanza, nonchè la desertificazione delle aree interne (Africa, Mediterraneo). Tali
fenomeni determinano carestie, guerre, migrazioni forzate dall'Asia e dall'Africa, che aumenteranno
sempre più nel prossimo futuro.
Mentre i politici si incontrano a Copenhagen - dove molti paesi industralizzati vecchi e nuovi (tra
cui Usa e Cina) fanno un sacco di promesse vaghe per non realizzare nessun cambiamento
conservando così il predominio degli interessi del capitalismo e preparandosi ad uscire dalla crisi in
modo ancora peggiore di come ci siamo entrati – ci chiediamo cosa possiamo fare a livello locale
per agire qui ed ora per salvare il nostro ambiente, finché siamo ancora in tempo.
Innanzitutto dobbiamo ridurre l'emissione di 'gas serra' (CO2) modificando il nostro stile di vita:

• Modificare la nostra alimentazione quotidiana (più cibi biologici, meno carne, scelta di
cibi a ‘kilometri zero’)
• Ridurre in modo drastico gli imballaggi e i rifiuti (anziché nuove discariche e
inceneritori!)
• Inquinare meno (ridurre il consumo di gasolio e benzina, produrre energia puntando su
ciò che proviene da fonti rinnovabili e sostenibili)

Dobbiamo ridurre le produzioni nocive e inquinanti e i materiali pericolosi per l'uomo e l'ambiente,
anche approffittando della crisi di molte di queste fabbriche ormai obsolete: cambiare il modello di
sviluppo.
Dobbiamo fermare la cementificazione del territorio (in 15 anni in Italia il cemento ha ricoperto
un'area grande come Lazio e Abruzzo), l'estendersi di asfalto, strade, autostrade, parcheggi,
supermercati... e sviluppare il traffico su rotaia e per via marittima e fluviale come gli altri paesi
europei (altro che Ponte di Messina e Tav!).
Diciamo no alla nuova Autostrada Pedemontana a 6 corsie, che porterà più di 40.000 nuovi
camion e auto al giorno nella nostra valle dall' A4, diretti verso l'Est Europa (altro che traffico
locale!) con polveri sottili, CO2 e tutti i peggiori inquinanti portatori di tumori, oltre al rumore, al
blocco della circolazione locale, alla distruzione del paesaggio e dell'ambiente.

Difendiamo la terra e il futuro nostro e dei nostri figli!

Gruppo Acquisto Solidale Valdagno


Comitato No dal Molin per i Beni Comuni - Valle Agno www.spaziopiu.it/valdagnosocialforum
Comitato Difesa Salute e Territorio - Valle Agno e Malo |www.nopedemontana.135.it

fip Via Ponte Marchese Vicenza

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