simulanti la sarcoidosi Crack cocaine snort induced granulomatosis and pulmonary brosis mimicking sarcoidosis Caso clinico / Case report Rassegna di Patologia dellApparato Respiratorio 2013; 28: 47-49 47 Mario Bisconti (foto) Rocco Mucci Rossana De Carlo Giuseppe Fiorentino Silvio Stomeo Matteo Macchia Daniela Nestola UO Pneumologia Ospedale Santa Caterina Novella, Galatina (LE) Parole chiave Crack cocaina Fibrosi polmo- nare Sarcoidosi Key words Crack cocaine Pulmonary - brosis Sarcoidosis Ricevuto il 16-9-2012. Accettato il 19-12-2012. * Mario Bisconti UO Pneumologia Ospedale Santa Caterina Novella via Roma 73013 Galatina (LE) bisconti.mario@libero.it Riassunto Riportiamo il caso di un giovane adulto di 41 anni sniffatore saltuario di crack cocaina, con dispnea da sforzo, con una TAC-torace caratterizzata da ispessimento interstiziale peribroncovascolare e settale, adden- samento apicale dx, micronodulia diffusa e linfoadenopatia mediastinica. Il BAL ha evidenziato unalveolite linfocitaria CD4 a modesto incremento dei neutroli ed eosinoli, cellule giganti e mastociti. La biopsia pol- monare chirurgica a cielo aperto, ha mostrato un quadro di brosi interstiziale, bolle ensematose e presenza nellinterstizio di focolai granulomatosi giganto-cellulari, caratterizzati da cellule epitelioidi e giganti di tipo Langhans in assenza di necrosi caseosa e macrofagi contenenti corpi birifrangenti alla luce polarizzata, rife- ribili a cellulosa quale possibile sostanza da taglio della cocaina. La diffusione del monossido di carbonio era il 52% del valore teorico di riferimento, la scintigraa con gallio mostrava captazione a livello dei linfonodi mediastinici. Questo caso dimostra come la cocaina possa indurre alterazioni che simulano una sarcoidosi e che lesame del tessuto istologico al microscopio a luce polarizzata, possa aiutare alla diagnosi. Summary A thoracic CT-scan, performed on a 41-year-old crack cocain addict, was characterized by peribronchovascu- lar interstitial and septal thickening, right apical density, diffuse micronodularity, and mediastinal lymphaden- opathy. BAL showed a mild intensity CD4 lymphocytic alveolitis with increase of neutrophils and eosinophils, giant cells and mast-cells. The DLCO was 52% and gallium scintigraphy demonstrated mediastinal lymph- nodes captation. Serum ACE levels were slightly elevated. An open lung biopsy showed interstitial brosis, emphysematous bullaes and, in the interstitium, granulomatous foci characterized by epithelioid cells and Langhans type giant cells without caseo-necrosis, macrophages with birefringent bodies induced by cellulose which had been used to cut the cocaine. These ndings suggest that cocaine ihalation induces alterations which mimic sarcoidosis; when a crack-cocaine inhaler presents with a combination of diffuse lung intersti- tiopathy, and a picture of suspected sarcoidosis, the diagnosis of granulomatosis and pulmonary brosis by cocaine should be considered. Caso clinico Il caso clinico riguarda un maschio di 41 anni, idraulico, fumatore di 15 sigarette al giorno, con anamnesi patologica remota silente, ricoveratosi nel nostro reparto per dispnea da sforzo, presente da circa otto mesi. Lemocromo rivelava eosinolia pe- riferica: 6,5 (v.n. 1%-5%). Lemogasanalisi arteriosa era normale; alla pletismograa emergeva uninsufcienza ventilatoria re- strittiva e riduzione della diffusione del mo- nossido di carbonio (DLco) che era il 52% del valore teorico di riferimento. La TAC-to- race mostrava un ispessimento dellinter- stizio peribroncovascolare e settale (Figura 1), addensamento apicale dx, micronodulia diffusa e linfoadenopatia mediastinica. In assenza di fattori occupazionali, po- tenzialmente responsabili del quadro clini- co radiologico, abbiamo indagato anche leziologia voluttuaria, che stata confer- mata dal paziente il quale ha ammesso di sniffare crack-cocaina una volta alla setti- mana, da diversi anni. Non erano presenti i sintomi caratteristici della Crack lung sin- drome come il dolore toracico, lemoftoe e la febbre o crisi asmatiformi e non abbiamo riscontrato leventuale perforazione del set- to nasale, reperto possibile nellinalazione di cocaina. Il test per lHIV era negativo. In considerazione del quadro radiologico, il paziente stato sottoposto a brobronco- scopia che non ha evidenziato alterazioni macroscopiche di rilievo e le biopsie tran- sbronchiali non sono risultate dirimenti per M. Bisconti et al. Rassegna di Patologia dellApparato Respiratorio 48 V. 28 n. 01 Febbraio 2013 la scarsit del materiale prelevato. Il liquido di lavaggio broncoalveolare (BAL) ha mostrato un quadro di alveo- lite linfocitaria CD4 (pari al 70%), incremento della quo- ta neutrola (2,68%) ed eosinola (2,81%), numerose cellule giganti e mastociti. Le popolazioni e sottopo- lazioni linfocitarie nel sangue periferico erano normali. In base al pattern radiologico e ai dati citologici sul BAL, lorientamento stato quello di una granulomatosi pol- monare e linfoadenopatia mediastinica da stupefacenti. In base al pattern radiologico e ai dati citologici sul BAL, lorientamento stato quello di una interstiziopa- tia polmonare con possibile granulomatosi polmonare e linfoadenopatia mediastinica da stupefacenti. Infat- ti, il quadro complessivamente poteva essere ascritto ad eventuali sostanze da taglio della cocaina piuttosto che agli effetti che genera la forma pura dello stupefa- cente come ad esempio lesacerbazione asmatica e ledema polmonare acuto. Durante il ricovero, il paziente stato trattato con me- tilprednisolone alla dose di 20 mg ev. x 2 al giorno e poi a domicilio con prednisone, 25 mg x 2 per via orale, che ha comportato miglioramento clinico-radiologico dopo un mese dalla dimissione. Successivamente, a causa della ripresa dellassunzione dello stupefacente, si re- gistrato un peggioramento della dispnea e del quadro radiologico con riscontro, alla TAC torace, di un incre- mento della micronodulia e di un nuovo addensamento polmonare in sede parailare destra. Pertanto, allo scopo di avere una conferma diagnostica al nostro orienta- mento clinico, abbiamo deciso di sottoporre il paziente ad un intervento di resezione atipica della lingula. Lesame istologico della biopsia polmonare chirur- gica, eseguito presso lU.O. di Anatomia Patologica dellOspedale V. Fazzi di Lecce ha evidenziato un pa- renchima polmonare con architettura alterata per mar- cata brosi interstiziale e presenza di piccole bolle en- sematose. Nellinterstizio sono presenti molteplici focolai granulomatoso-gigantocellulari caratterizzati da cellule epitelioidi, cellule giganti tipo Langhans con occasio- nali inclusioni citoplasmatiche, riferibili a corpi asteroidi e linfociti, in assenza di necrosi caseosa. Tale reperto orienta per una ogosi granulomatosa di tipo sarcoi- deo. Lindagine molecolare per lidenticazione dellan- tigene di supercie di 65 Kd comune ai micobatteri ati- pici ha dato esito negativo. Lindagine molecolare con metodiche di PCR per lidenticazione della regione IS6II0 del Mycobacterium tuberculosis, ha dato esito negativo. Si registrava, inoltre, elevazione dellenzima di conversione dellangiotensina (ACE)=178 (v.n. 65- 115). Il reperto patologico indirizzava, dunque, verso una ogosi di tipo sarcoideo. La rivalutazione istologica al micro- scopio a luce polarizzata ha rivelato delle inclusioni allungate aghiformi. Tuttavia, la clinica in questo caso, non orientava verso una diagnosi di sarcoidosi trattandosi di un sog- getto fumatore con noto abuso di cocaina. Pertanto, una rivalutazione istologica al microscopio a luce po- larizzata ha rivelato che, in alcune cellule plurinucleate, erano presenti delle inclusioni allungate aghiformi (Fi- gura 2) che attraversavano quasi tutto il corpo cellula- re, con carattere di birifrangenza. Discussione Sebbene il quadro patologico fosse suggestivo an- che per sarcoidosi, unanamnesi pi accurata ha per- messo di scoprire che il paziente inalava cocaina. Ab- biamo quindi ipotizzato come le eventuali sostanze da taglio dello stupefacente, potessero essere responsabili del quadro clinico-radiologico. Infatti, il riscontro delle inclusioni aghiformi (Figura 2) ha permesso di escludere la sarcoidosi, confermando la nostra ipotesi di granu- lomatosi e brosi polmonare da inalazione di cocaina. Il granuloma da corpo estraneo e la brosi riscon- trati nel nostro caso, sono dovute a sostanze estranee inalate che, non potendo derivare da altre fonti, devo- no essere ascritte alla presenza di possibili sostanze da taglio della cocaina. Figura 1. TCHR. Ispessimento dellinterstizio peribronco- vascolare e settale. Figura 2. Inclusioni allungate aghiformi che attraversano quasi tutto il corpo di una cellula plurinucleata. Granulomatosi e brosi polmonare da cocaina sniffata simulanti la sarcoidosi Rassegna di Patologia dellApparato Respiratorio 49 V. 28 n. 01 Febbraio 2013 Le inclusioni aghiformi rilevate con la microscopia a luce polarizzata sono compatibili con la presenza di cellulosa, perch questa ha particolari caratteristiche morfologiche e strutturali che la differenziano dalle altre sostanze da taglio della cocaina come il talco, lamido, la silice e il cotone. Infatti, mentre i cristalli di talco sono pi larghi, quelli di cellulosa sono sottili ed allungati 1 . Il granuloma e la brosi riscontrati nel caso, sono dovuti a sostanze estra- nee inalate. La cellulosa si presenta sotto forma di bre organiche pi che di lamine 2 . Il talco, oltre che essere lamelliforme, pi denso 3 . I cristalli di cellulosa hanno dimensioni di 10-40 micron come quelli da noi riscontrati, pi grandi di quelli di talco, potendo giungere no a 130 micron ed oltre 2 . I granulomi da corpo estraneo di amido si distin- guono da quelli di cellulosa, perch sono presenti in mi- nore quantit nella stessa lesione e sono correlabili con lassunzione per via iniettiva e non inalatoria di prepara- zioni orali di amfetamine, barbiturici ed eroina 4 . I granuli di amido sono disposti in gruppo, appaiono birifrangen- ti alla luce polarizzata ed hanno morfologia a croce di Malta 4 . I granulomi di cotone, che sono utilizzati per l- trare la sostanza stupefacente quando disciolta, sono esclusivi della via iniettiva che non stata adottata dal nostro paziente. La silice, inne, ha caratteristiche com- pletamente diverse da quelle da noi riscontrate. Quindi non pu che trattarsi di granulomi di cellulosa. La presenza di ipertensione arterio- sa polmonare si ritiene sia dovuta alla riduzione del letto arterioso vascolare, indotta da processi granulomatosi. stata segnalata, in letteratura, una granulomato- si polmonare da cellulosa, in seguito alla assunzione di tablette di Talwin che, dopo essere state schiacciate e sciolte in acqua, erano state somministrate, a scopo vo- luttuario, attraverso la via iniettiva. Ma anche ipertensione polmonare e cuore polmonare cronico che, per, erano assenti nel nostro paziente. Indagini ecocardiograche, condotte per valutare la pressione arteriosa polmonare in soggetti asintomatici, in et compresa tra i 20 e i 45 anni, che avevano fatto uso per lungo tempo di cocaina per via endovenosa, hanno documentato ipertensione arteriosa polmonare nel 61% dei casi 5 . Si ritiene che questa sia dovuta alla riduzione del letto arterioso vascolare, indotta da processi granulomatosi. Questi sono attribuiti oltre che alla cellulosa, al talco ed allamido con cui tagliata la droga, responsabili di processi inammatori cronici locali interstiziali o di microembolizzazione nelle arteriole e nei capillari polmonari. Elevati livelli di Endotelina-1 sono stati ritrovati nel BAL di tali soggetti 6 . Riduzione della capacit di diffusione del monossido di carbonio (DLco), stata documentata nel 58% dei soggetti che assumono, per via endovenosa, prepara- zioni orali di metadone o eroina e nei fumatori di cocaina. Le alterazioni radiologiche polmonari da cocaina, che vanno dal limite della visibilit alle opacit estese e che talvolta si associano ai segni dellipertesione pol- monare, sono rappresentate da lesioni micronodulari interstiziali diffuse di circa 1-3 mm di diametro, lesioni nodulari diffuse, lesioni massive polmonari similsilicoti- che, brosi interstiziale, lesione nodulare periferica con reazione pleurica consensuale, adenopatie ilari e media- stiniche, ingrandimento delle arterie polmonari centrali e da segni di cuore polmonare. Con il passare del tempo, possibile osservare un aumento delle dimensioni e del numero dei micronoduli, con tendenza alla conuenza ed alla formazione di opacit, simili alla brosi progres- siva massiva della silicosi. Byers et al. 7 descrivono inl- trati interstiziali ed alveolari inammatori con ostruzione vascolare e brosi polmonare. Wijnen et al. riportano alterazione interstiziale in assuntori di cocaina 8 . Cor- relazione temporale stata osservata tra inalazione di crack-cocaina e patologia interstiziale. Nonch polmo- nite, inltrati polmonari e brosi interstiziale 9 . Esiste una sola segnalazione di Crack-cocaine Induced Sindrome Mimicking Sarcoidosis, in cui i gra- nulomi da corpo estraneo erano da talco 10 . Sulla base delle nostre conoscenze, questa la prima segnalazio- ne, in letteratura, riguardante luso di cocaina sniffata, tagliata con la cellulosa, inducente granulomatosi e - brosi polmonare. Bibliograa 1 Bendeck SE, Leung AN, Berry GJ, et al. Cellulose granulo- matosis presenting as centrilobular nodules CT and histo- logic ndings. AJR 2001;177:1151-3. 2 Cooper CB, Bai TR, Heyderman E, et al. Cellulose granulomas in the lungs of a cocaine sniffer. Br Med J 1983;286:2021-2. 3 Bushmann RJ, Mir J. Electron microscopic identity of talc in the liver of a narcotic addict. Hum Pathos 1979;10:736-9. 4 Hahn HH, Schweid Al, Beaty NH. Complications of inject- ing dissolved methylphenidate tablets. Arch Intern Med 1969;123:656. 5 Restrepo CS, Carillo JA, Martinez S, et al. Pulmonary com- plications from cocaine and cocaine-based substances: im- aging manifestations. Radiographics 2007;27:941-56. 6 Baldwin GC, Choi R, Roth MD, et al. Evidence of chronic damage to the pulmonary microcirculation in habitual users of alkaloidal (crack) cocaine. Chest 2002;121:1231-8. 7 Byers JM, Soin JS, Fisher RS, et al. Acute pulmonary alveo- litis in narcotics abuse. Arch Pathol 1975;99: 273-7. 8 Wijnen PA, Bekers O, Drent M. Development of cocaine in- duced interstitial lung damage in two CYP2C and VKORC1 variant allele carriers. Mol Diagn Ther 2011;15:177-80. 9 Bailey ME, Fraire AE, Greenberg SD, et al. Pulmonary histopa- thology in cocaine abusers. Human Pathology 1994;25:203-7. 10 Dicpinigaitis PV, Jones JG, Frymus MM, et al. Crack co- caina induced syndrome mimicking sarcoidosis. Am J Med Sci 1999;317:416-8. Gli Autori dichiarano di non avere alcun conitto di interesse con largomento trattato nellarticolo.