si raccoglie cio che si e seminato. Il nostro tempo conosce le conquiste della scienza, tocca con mano la solidarieta di tanti Iratelli, vive momenti esaltanti di pace e di concordia, ma ci sono ancora troppe situazioni che non vanno, che si trascinano giorno dopo giorno, che dividono, Ianno soIIrire, portano sconcerto. Lo abbiamo visto ancora una volta nei primi mesi del 1991: pensavano Iosse un anno di pace, che ci aiutasse a mettere a posto tante cose in tutti i campi e invece ci siamo resi conto che c'e sempre da soIIrire, da lottare, da perdere, da ricominciare. Troppi cristiani si sentono scoraggiati, impossibilitati a Iare qualcosa di meglio, gettano la spugna. Troppi cristiani credono di essere a posto, di Iare gia tanto bene, convinti che debbano essere, a questo punto, gli altri a cambiare e a Iare qualcosa di giusto. Troppi cristiani sono presi da una sottile sIiducia della validita delle Parole del Signore e della eIIicacia della preghiera, della grazia. Non possiamo mettere tra i valori che guidano la nostra vita: il denaro, il prestigio la carriera, la vendetta, il rancore, la giustizia senza amore, lo star bene a tutti i costi e poi pretendere di essere "beati", come dice il Vangelo. Il cristiano e "povero", distaccato, e mite, crede nel sacriIicio, accetta le incomprensioni e le soIIerenze per costruire la pace e la giustizia e lo Ia con gioia perche ne vede il Iine. Perche crede con il cuore in Gesu Risorto! Buona Pasqua! Don AntonIo 2 la meditazione di pasqua CROCI DI RESURREZIONE Difficilecontare le"croci"degliuominioggi, pifacilecontarelestellechesononel cielo. Conlodifferenzachequestefanno sognare, quellemorire. Cisonolecrocideitossicodipendenti trapuntatedisiringhe. Eloro,crocifissi,senza vogliadiscendere. S'spentoinlorola vogliadiResurrezione quandoqualcunohastrappatodalcuoreil CristoRisorto. Cisonolecrociruvidedeicondannati allafame,alladisoccupazione,allamiseria. Sonoinsensatetravichehannol'et dell'uomo. Lehannocinicamenteinventatel'egoismo di chisicredepotente, chiunqueessosia,chiamandolemagari necessitdicivilt, senzaavereilcoraggiodidefinirle "vergogna dellecoscienze,forseperchnon conoscono l'umiltdiCristocrocifissochefaarrossire almenodifrontealla vergogna. Cisonolecrocideiricchi, chetuttiapparentementecercano,come fosserotroni. Tronidisolitudine,diingiustiziemolte volte, pesidipreoccupazioni. Nonhannomaiconosciutoil verotrono, quellodiCristo,untronoche esplosione di ricchezzadigioia: ma untronobenfissosullacroce. Cisono lecomunicrociquotidiane: lamalattia,lafatica,l'incomprensione, lafamiglia,illavoro,lostessodarsiper amare: altrononsonotuttequesterealt cheuntesserepezzettoperpezzettola croce di vita,chepoilentamente equotidianamentesistampiglianellacarne dellanostraschienafinoafarsiquesta disegnoscavatodicroce. Lechiamano,questecroci,"condannedella vita"perchnonconosconoCristocheha volutoquesta"condanna"comesublime, totale, unico,irripetibiledonodell'amore. Ec'lacrocediGesCristo chenon vuolestarealcollocomemonile, nsullaboccacomeaesprimerecastigoe maledizione. La"Sua" la"festadiunsi"uscitodal Cuore delPadreperchioconosca,daquella croce, quantoLuimiami, oraesempre,perl'eternit. la"grandefestadellaresurrezione". Dio, vorreichelamiacrocefossetessuta comequelladiCristo, ossiafosseuncontinuodiresiall'amore edivenissesegnodiundonodiamore ricevuto edato: festadidire"non vivopiiomaCristo CrocifissoeRisorto". Signore,fammiognigiorno finiresuunacrocedivenutafesta comesalistielacostruistiTu; perchconoscaamoreeresurrezione. Signore,aiutami anonsaliresucrocichesonosolomorte. Anziaiutami aschiodarequantisonosalitisuqueste croci, perchanchelorosalganosucroci che"sianofesta,latuafesta". 3 CutAumJC ttu JuScTu DOMENICA DELLE PALME 24 MARZO GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU ORE 9.45 SUL PIAZZALE AMBROSOLI PROCESSIONE ALLA CHIESA S. MESSA ORE 15 CELEBRAZIONE DELLA PRIMA CONFESSIONE CONFESSIONI ORE 18S. MESSA GIOVEDI SANTO 28 MARZO ORE 10 A COMO, IN DUOMO, CELEBRAZIONE DELLA MESSA DURANTE LA QUALE VENGONO CONSACRATI I SACRI OLI. Partecipiamo con i ragazzi della cresima. ORE 20 S.MESSA DELLA CENA DEL SIGNORE ORE 21 ADORAZIONE COMUNITARIA VENERDI SANTO 29 MARZO ORE 15 CELEBRAZIONE DELLA MORTE DEL SIGNORE ORE 20 VIA CRUCIS PER LE VIE DEL PAESE SABATO SANTO 30 MARZO ORE 21 SOLENNE VEGLIA PASQUALE - CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO DI SARA, RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE DEL BATTESIMO DOMENICA DI PASQUA 31 MARZO ORE 7.30 S.MESSA ORE 10.30 S.MESSA ORE 16.30 SOLENNE LODE VESPERTINA LUNEDI DELL'ANGELO ORE 10 S. MESSA CELEBRAZIONI PENITENZIALI DELLA PASQUA LUNEDI SANTO 25 MARZO ORE 16 MARTEDI SANTO 26 MARZO ORE 15 MERCOLEDI SANTO 27 MARZO ORE 15 GIOVEDI SANTO 28 MARZO ORE 15 VENERDI SANTO 29 MARZO ORE 16 SABATO SANTO 30 MARZO ORE 15 MOMENTI DI VITA PARROCCHIALE CELEBRAZIONE DELLA CRESIMA DOMENICA 5 MAGGIO, ALLE ORE 10. PRESIEDE MONS. CARLO CALORI FESTA DI S.VITTORE, PATRONO DI RONAGO, LUNEDI 8 MAGGIO FESTA DELLA PRIMA COMUNIONE DOMENICA 19 MAGGIO LE GIORNATE EUCARISTICHE 30-31 maggio 1 -2 - giugno IL VENERDI SANTO LA DOMENICA DI PASQUA FAI ANCHE TU DONO DEL TUO SACRIFICIO QUARESIMALE AI NOSTRI MISSIONARI DIOCESANI 4 la preghiera di pasqua in Iamiglia IL GIORNO DI PASQUA PRENDETE L'ACQUA BENEDETTA DURANTE LAVEGLIA PASQUALE PREGATE INSIEME, NELLA VOSTRAFAMIGLIA RINNOVATE LA VOSTRA FEDE: (II Pap o Ia mamma) O Padre, che ci hai rigenerato a una speranza viva mediante la risurrezione di Cristo, noi ti rendiamo grazie. n Lui, uomo nuovo, ci liberi dal peccato e ci rendi conformi all'immagine del tuo Figlio. Effondi su di noi i tuoi doni, perch possiamo esprimere nella vita il mistero della Pasqua. Aiutaci, con la tua grazia, a vivere gli impegni del battesimo, per essere nel mondo testimoni autentici della risurrezione. Amen. (G.: Guida; T.: Tutti) T.: Signore risorto, ascoItaci! G.: - Tu che hai vinto il peccato e la morte, fa che viviamo sempre per Te. G.: - Tu che doni ai credenti la gioia e la pace fa che camminiamo in novit di vita nella luce della tua Pasqua. G.: - Tu che eri morto ed ora vivi per sempre, fa che manteniamo le nostre promesse battesimali, per meritare la corona della vita. G.: - Tu che dall'umiliazione della croce fosti innalzato alla destra del Padre, accogli i nostri defunti nella gioia del tuo Regno. (tutti insieme) T.: Padre Nostro... 5 UOMINI DI PACE In questi mesi, abbiamo sofferto per il grande dramma della guerra: giusta o ingiusta, necessaria o evitabile. Fiumi di parole scritte e dette hanno invaso le nostre case, hanno animato le nostre discussioni. Abbiamo pregato, perch siamo convinti che la pace , s, frutto della buona volont degli uomini, ma anche dono di Dio. Ora sembra che tutto sia rientrato in una prospettiva accettabile, ma rimane sempre il problema PACE come stile e come scelta di vita. Ecco perch Vi proponiamo queste riflessioni. PER ESSERE UOMINI TRA GLI UOMIMI DICIAMO NO ALLA GUERRA perch: guerra pensare che un uomo possa essere mio nemico; guerra presuppone inimicizia, odio, distanza fra i popoli; guerra significa violenza, distruzione, morte; guerra negazione dell'essenza stessa dell'uomo: l'amore. DICIAMO S ALLA PACE perch: l'uomo ha bisogno della pace per vivere; la pace essenziale per realizzare un mondo di fratellanza; pace vuol dire dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, visitare i carcerati.....; pace praticare la non-violenza, la giustizia, l'attenzione e l'ascolto degli ultimi. FACCIAMO CAMMINARE LA PACE perch: ricercando quotidianamente obiettivi realizzabili e concreti, non ci si accontenti di gesti di un solo momento; scegliendo la non-violenza come fondamento della propria vita e della societ, si vivano segni incisivi e profetici; promuovendo una capillare cultura di pace, si arrivi a disarmare gli eserciti dopo aver disarmato i cuori; favorendo l'obiezione di coscienza, purch segno di vocazione personale profonda ed elemento di un piano complessivo di costruzione della pace, si creino una cultura e delle strutture di amore. PREGHIAMO PER LA PACE perch: pregare lasciarsi plasmare da Dio che amore; pregare riconoscersi tutti figli di uno stesso padre; pregare riconoscere in ogni uomo il mio fratello; pregare sentirsi compartecipe di ogni uomo che subisce violenza e ingiustizia. 6
CRISTO NON HA MANI
1L. Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per Iare il suo lavoro oggi. T. Signore, ecco le mie mani per stringere le mani del fratello di colore diverso, di una lingua diversa di una diversa religione e fede. Le mie mani non sono pi mie: voglio che servano per lavorare per un mondo di pace. 2L. Cristo non ha piedi, ha soltanto i nostri piedi per guidare gli uomini sui suoi sentieri. T. Signore, voglio usare i miei piedi per camminare verso quei sentieri che tu hai indicati: il sentiero della povert, il sentiero della pace, il sentiero di chi ha fame e sete. 1L. Cristo non ha labbra, ha soltanto le nostre labbra per raccontare di se agli uomini d'oggi. T. Signore, ecco le mie labbra per raccontare agli uomini che Dio vuole l'uomo felice e che lo vuole fino a morire d'amore perch l'uomo non uccida l'altro uomo, perch l'uomo non distrugga il creato. 2L. Cristo non ha mezzi, ha soltanto il nostro aiuto per condurre gli uomini a se. T. Signore, ecco la mia intelligenza, il mio cuore, il mio corpo per collaborare con quanti con te costruiscono un mondo nuovo: tutto voglio dare per lavorare con Ges a rendere l'uomo felice della felicit che nasce e porta a Dio. 1L. Noi siamo l'unica Bibbia che i popoli leggono ancora, siamo l'unico messaggio di Dio, scritto in parole e opere. T. Signore, voglio essere un tuo messaggio e proclamare attorno a me il vangelo della felicit. 7 quaresima 81 ragazzi giovani ronago INSIEME PER ESSERE GIOVANI... PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... "INSIEME PER ESSERE GIOVANI" e il titolo del cammino di catechesi vissuto dai giovanissimi e giovani della nostra Parrocchia prima e durante la Quaresima. Nella prima serie di incontri con l`aiuto di alcuni amici del Gruppo giovanile della Parrocchia di Sagnino, abbiamo riscoperto che valori, come il rispetto, l'accoglienza, la capacita di coinvolgimento, la sincerita, la Iiducia, sono indispensabili per la vita di un gruppo di giovani che vogliono condividere alcuni momenti della propria vita per crescere insieme e nel modo migliore. Gli incontri sono stati caratterizzati anche da alcuni momenti di gioco e di allegria che hanno coinvolto tutti i partecipanti. Molto bella e stata la giornata della Gita sulla neve all'Aprica: anche se ci sono stati degli inconvenienti e un grande Ireddo, ci siamo divertiti tantissimo. Durante il periodo quaresimale, in una seconda serie di incontri, dopo aver ascoltato diverse testimonianze di esperienze di pace e di solidarieta vissute quotidianamente da-gruppi o da persone della nostra zona, ci siamo conIrontati su quello che pensiamo, ma soprattutto su cio che concretamente Iacciamo, per essere giovani di pace e giovani di solidarieta. Il tempo a nostra disposizione e trascorso molto velocemente ma non senza Irutti; ci siamo inIatti lasciati con una certezza, un appuntamento ed un impegno. La certezza e che per essere insieme giovani cristiani, dobbiamo adottare uno stile di vita che ci permetta di costruire la pace sIorzandoci di essere solidali con gli altri. L'appuntamento e per la domenica delle Palme, giornata mondiale della Gioventu, quando mediteremo il messaggio del Papa ai giovani e vivremo ancora un momento di amicizia e di allegria. L'impegno e di ritrovarci per cominciare o per riprendere insieme un cammino che ci veda concretamente al servizio della pace e del prossimo. Mariangela UN AUGURIO SINCERO La notizia si e sparsa veloce: don Matteo e ammalato in modo serio. Nessuno qualche mese Ia prevedeva una sviluppo cosi precipitoso. Quanti ricordi e quanti momenti belli e anche meno belli di Ronago, delle nostre Iamiglie, di ciascuno di noi sono legati a Lui. Ci ha educato, con la sua parola e il suo insegnamento, alla Iede, alla comunione, all'unita, a vivere nell'amore: ora continua questa sua missione di Padre e di Maestro con la sua malattia e la sua soIIerenza. Grazie, don Matteo! LA BENEDIZIONE DELLE CASE: un momento di incontro e di preghiera Dopo la celebrazione della Pasqua, passero nelle vostre case per l'incontro annuale e per pregare insieme a tutta la Iamiglia invocando la benedizione del Signore. Lascero un piccolo ricordo, un libretto, che vuol essere un invito a capire e a vivere la preghiera in Iamiglia e con la comunita: e stato voluto dal nostro Vescovo per aiutare tutti noi a rinnovare la vita cristiana. 8 i ricordi di Madre Antonietta LA DOMENICA DI PASQUA, UN'ESPLOSIONE DI GIOIA Carl amlcl dl 8onago, menLre sLo gusLando la glola dl una sosLa con ll Slgnore, conLlnuo ll dlalogo lnlzlaLo con Lul quesLa maLLlna. Cll dlco quanLo sono fellce dl vlvere nella sua Casa, dl lasclarsl guardare, amare, usare da Lul. Cll presenLo la mla seLe dl salvezza, perche, allmenLaLa dal mlsLero della sua croce, dlvenLl fuoco dl enLuslasmo, e volonLa dl declslone lrrevocablle per LanLl glovanl chlamaLl ad essere l nuovl profeLl dell'umanlLa. ol Lacclo.... Lo ascolLo e gusLo con la punLa dell'anlma, la fedelLa dl un amore che ha segnaLo dl se ognl alba del mlel glornl. Con sLupore e glola scopro frammenLl della .mla plccola sLorla lnserlLl ln quella plu grande della Chlesa e del mondo. ll mlo cammlno quareslmale, lnfaLLl, vuole enLrare nell'unlversallLa della chlesa per la rlconclllazlone dl ognl uomo con ulo e con l fraLelll. regusLo gla l'esulLanza della asqua: "SurrexlL uomlnus vere: Allelu[a!" C Slgnore, ognl glorno e asqua! Cgnl croce e asqua! Cgnl glola e asqua! una rlcca sequenza dl lmmaglnl, rlvesLlLe dl freschezza, dl flducla e dl glovlnezza scorre davanLl al mlel occhl. La carlca lnLerlore che me le rlfleLLe e cosl llmplda che nasce ln me ll deslderlo dl parLeclparvele consenzlenLe uon AnLonlo. Slamo nell'anno 1930. La SeLLlmana SanLa che precede la fesLa della vlLLorla e della glorla dl CrlsLo 8lsorLo e veramenLe "sanLa", cloe vlssuLa consapevolmenLe nella preghlera, nella morLlflcazlone e nell'asLlnenza. rocedo con ordlne, lnlzlando dal Sacro 1rlduo: Clovedl SanLo - venerdl SanLo - SabaLo SanLo: glornl dl purlflcazlone, dl dono dl luce, dl acqua vlva, dl fesLa. Alle clnque del maLLlno, anzl prlma ancora, la porLa della Chlesa dl 8onago e gla aperLa. ll arroco sl Lrova dlsponlblle per ll mlnlsLero pasLorale. La genLe enLra ln Chlesa, comple le sue devozlonl, pol esce, perche le cerlmonle llLurglche durano plu del sollLo e sono celebraLe ln laLlno. Al "Clorla" della Messa del Clovedl SanLo le campane resLano muLe flno al SabaLo SanLo, prlma dl mezzoglorno, quanLo LuLLl - grandl e plccoll -, andranno al fonLanlle a bagnarsl gll occhl per avere buona vlsLa, per vedere solo ll bene e non ll male. ll Clovedl SanLo, al Lermlne della S. Messa, avvlene la rlposlzlone del SanLlsslmo SacramenLo all'alLare della Madonna, LrasformaLo ln sepolcro, racchluso ln un dopplo velo: cosa che lncuLe un senso dl magglor rlspeLLo e dl plu profonda adorazlone all'LucaresLla. ll sagresLano, con ln mano ll baLLacchlo, glra su e glu per ll paese, splngendosl flno a 8onaghlno, a Merllna, e a 8oncacclo per far glungere al fedell l Lradlzlonall rlchlaml delle sacre funzlonl. Cgnuno e preso dal fasclno suggesLlvo della morLe ln croce dl Cesu e della vlLa 9 che sl rlnnova nello SplrlLo. ll SabaLo SanLo LuLLl enLrano nel cllma del "Crazle" e della preghlera a Cesu Croclflsso, che con ll cuore ferlLo e aperLo, perdona e salva. un faLLo curloso e slgnlflcaLlvo ad un Lempo e quello che sl rlsconLra duranLe la benedlzlone del fuoco. MenLre ll sacerdoLe, all'aperLo, Lraccla ll prlmo segno dl croce sulla legna che lncomlncla a creplLare, nugoll dl ragazzl, con laLLlne rlplene dl cenere, sl avvlclnano al fuoco benedeLLo, prendono un legneLLo qualslasl - forse non ancora sfloraLo dalle flamme - lo lmmergono nelle loro laLLlne e sfrecclano vla come rondlnoLLl verso le case del paese e delle frazlonl per porLare la cenere benedeLLa. uno speLLacolo da godere! Anch'lo aspeLLo quel momenLo maglco e, appena ll reLe enLra ln chlesa, prendo alcunl Llzzonl bene accesl e corro verso casa. La mamma ml aspeLLa complacluLa e, con la legna ancora fumanLe, ravvlva ll focolare domesLlco. "Clole puerlll", sl poLra commenLare. Ma lnLanLo nel cuore sl accende l'amore del Slgnore, vera asqua, ed aumenLa ll fasclno del Suo MlsLero, lnsleme alla passlone dl farlo conoscere e dl farlo amare. La domenlca dl asqua e un'esploslone dl fesLa, che Lrova rlsconLro nella naLura rlvesLlLa dl nuove fronde. Le funzlonl sono solennl e l'Assemblea canLa, con ll SacerdoLe, l'Allelu[a al ulo della vlLa. lo ml raccolgo, Llmlda, nel sollLo banco e, dopo la Comunlone, dlco a Cesu che Lul sara "per sempre" lo Sposo della mla vlLa. Cll cedo le chlavl dl casa.... 8uona asqua, carlsslml amlcl della ComunlLa arrocchlale dl 8onago! LleLa asqua nella fede, che ablllLa alla LesLlmonlanza crlsLlana e al dono della glola senza flne. Madre Anton|etta Cort| 10 G.A.M. NOTIZIE Bilancio 1990 ENTRATE Adesione al G.A.M. 1990 L. 2.975.000 Giornata del G.A.M. L. 2.000.000 OIIerta da privato L. 1.000.000 Banco Vendita L. 4.190.000 Avvento di Fraternita L. 700.000 Dalla raccolta carta L. 1.230.000 Residuo 1989 L. 1.639.500 L. 13.734.500 USCITE Abbonamento al "Ponte d'oro" L. 165.000 Per Suor Palma di Kalongo L. 200.000 Per Suor Francesca Pintonello L. 300.000 A.P. Philip Zema L. 2.000.000 A P. Egidio Tocalli per l'ospedale di Kalongo L. 2.500.000 Per il Seminario diocesano L. 900.000 Per l'Opera di S. Pietro Apostolo (i Sacerdoti indigeni) L. 200.000 Avvento di Fraternita, per Caritas Diocesana L. 700.000 L. 6.965.000 N.B. Nel gennaio 1991 abbiamo speso L. 5.000.000 per Suor Amelia ed Ambrogio. IL RINGRAZIAMENTO A nome dei nostri missionari, di Ambrogio, ringraziamo tutte le persone che Ianno parte del G.A.M. e ne sostengono le iniziative. * Un grazie grande a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del banco vendita di dicembre il cui guadagno e stato di L. 4 milioni e l90mila. * Un grazie speciale a chi prega per i missionari, partecipando anche al Rosario missionario che recitiamo insieme al 3 mercoledi di ogni mese. * Un grazie dal proIondo del cuore ai ragazzi in gamba che hanno portato quaderni e quadernoni, pastelli, gomme e tanti altri oggetti per la scuola aderendo all'iniziativa: IO REGALO, E TU? Sono stati spediti, via mare da Genova, per la Costa d'Avorio, 132 Kg. di materiale scolastico. 11 IL SALUTO Domenica 20 gennaio abbiamo salutato Sr. Amelia e Ambrogio, partiti rispettivamente per il Messico e la Costa D'Avorio per continuare il loro impegno per il regno di Dio. In Lui ci sentiamo uniti a loro, al di la di ogni distanza. L'ARRIVO Sr. Amelia Il volo verso Citta del Messico e andato benissimo. Durante il viaggio, mentre sorvolavo nell'unico cielo tanti paesi, pregavo il Signore creatore dell'immensita perche doni a tutti rinnovata Iede in Lui e la sua capacita di amore immenso. Rimarro in questa citta per qualche mese per imparare la lingua. La nostra casa e molto vicina al Santuario della Madonna di Guadalupe e quando le mie Consorelle mi proposero una visita alla Madre del Messico accettai con entusiasmo.... Una camminata di un quarto d'ora ed eccomi davanti alla Iamosa tela che raIIigura la Madonna come Madre di Dio e dei poveri. A Lei ho raccomandato tutti coloro che mi hanno chiesto un ricordo nella preghiera. Ho partecipato alla S. Messa celebrata dal responsabile dei lavoratori. Aveste visto quanti giovani e che Iede! E il Signore si e servito di questa Iede per aumentare la mia..... Ambrogio Rieccomi nella "mia" AIrica. Il viaggio e andato bene, senza inconvenienti. A Man sono arrivato il sabato 26, alle 17.00 e tutti i miei ragazzi mi aspettavano (almeno una cinquantina!). Che Iesta! Chi mi prendeva la valigia, chi il sacco, uno mi portava le chiavi di casa, un altro un bicchiere d'acqua Iresca. Insomma erano tutti contenti di rivedermi e di dare le ultime notizie. Ho trovato tutti in buona salute. Quasi ognuno si diceva deluso di non avermi trovato ingrassato anche se piu "Iresco" ed io a dire che ho mangiato tutto quanto potevo! In questi giorni approIitto nel Iatto che sono stato via due mesi e di avere tante notizie da dare, per visitare qualche Iamiglia. UN LIBRO MISSIONARIO "LELE, CREARE PRIMAVERA E la storia di Ezechiele Ramin. Ragazzo come tanti, sogna di riIare la societa non con una rivoluzione armata, ma attraverso la strada dell'amore che si oIIre e della Iraternita universale. Nel 1984 e missionario in Brasile, tra gli Indios senza terra ai quali dice: "Intendo camminare con voi, lottare con voi. So bene che questa mia scelta mi puo costare la vita, tuttavia ne accetto tutte le conseguenze. A soli 32 anni, Lele testimonia con la vita la lotta per la giustizia e la liberta Irutto dell'amore e della sua Iede nel Signore. Puoi trovare il libro in Iondo alla Chiesa, sul tavolo della stampa cattolica. 12 a quattro anni della morte L'OPERA DI P. GIUSEPPE A KALONGO VIVE IN PIENEZZA II 27 marzo ricorre il 4 anniversario della morte di P. Giuseppe. La vita nell'ospedale di Kalongo, ricominciata nel dicembre 1989, continua. Ecco cosa ci scrive Suor Caterina Marchetti ricordando i momenti piu signiIicativi dell'anno 1990. In marzo, dopo il ritorno della Scuola di Ostetricia, con la cooperazione di tutti, suore, medici, personale ospedaliero e allieve, abbiamo visto l'Ospedale cambiare volto giorno dopo giorno. Si e potuto sistemare i letti nei reparti, provvedere ai 360 materassi con lenzuola e coperte. I malati, prima sistemati su una stuoia e tela cerata, si sono ritrovati su un bel letto. Sotto la guida di Fratel Agostino, una squadra di operai ha provveduto a sistemare soIIitti, pitturare i muri e perIino le lamiere zincate dei tetti, piene di ruggine: Kalongo e tornata a rivivere, come ai tempi del Caro P. Ambrosoli. Immaginiamo la sua grande gioia mentre dal cielo segue i lavori e le varie attivita per rimettere in ordine quanto egli ha lasciato a noi, in piu di 30 anni di indeIesso lavoro. Se questa meravigliosa riabilitazione e stata possibile, lo dobbiamo all'aiuto generoso di tanti amici, alla vostra preghiera e incoraggiamento. Per tutto cio vi mandiamo un caloroso ringraziamento. Da poco ci e arrivata una bella Ioto di P. Giuseppe: e stata installata nella Cappella dell'Ospedale. Dopo averla benedetta P. Egidio, nella messa domenicale coi malati, ha tracciato con essa il segno di Croce su tutti i presenti: in quell'istante gli occhi di tutti noi si sono illuminati di gioia e commozione; davvero abbiamo sentito che P. Giuseppe in persona, dal Cielo ci benediceva. Oltre ai medici anche laici impegnati ci hanno molto aiutato: ricordiamo con riconoscenza Franca Susani laboratorista, SeraIino Cavalieri e Pietro Monti Ialegnami, e Mario Mazzoleni elettricista. Tutti sono venuti a Kalongo per compiere un pellegrinaggio spirituale la dove P. Giuseppe ha seminato amore e bonta. I gruppi delle "allieve ostetriche" sono tre e sono in tutto 80 studenti. Di loro 18 completeranno il corso a novembre e saranno di grande aiuto a noi e ad altri ospedali. Kalongo ai momento e come "un'isola tranquilla", circondata dal suo bel monte ad ovest, e dai soldati nelle loro trincee negli altri 3 lati. Purtroppo i "guerriglieri" si spostano continuamente nella zona, rendendo cosi le strade poco sicure, e aumentando le soIIerenze di tanta gente innocente, a cui tolgono il cibo e a volte anche i giovani Iigli e Iiglie... In tutte le Missioni dell'Est Acholi abbiamo Iatto la novena dell'Assunta proprio per implorare la pace che e il dono piu urgente e desiderato. Gli unici mezzi di trasporto tra Kalongo-Lira- Kitgum, sono quelli della nostra Missione. A volte arrivano anche i camions dei soldati, che viaggiano pero con la costante paura di essere attaccati dai ribelli. E Iinito cosi - per ora almeno - il meraviglioso traIIico degli anni passati, per cui siamo davvero un po` isolati, e il commercio si e - di conseguenza - molto ridotto. Mentre il Sud dell'Uganda sta prosperando discretamente, il Nord - cioe la nostra zona - si Ia sempre piu povero. I prezzi della roba stanno andando alle stelle, anche come conseguenza diretta della situazione attuale del Medio Oriente. Anche le scuole, molto disturbate dai ribelli, non riescono piu a mandare avanti con regolarita i loro corsi di insegnamento: tutto cio, purtroppo, causera gravissime conseguenze sul livelli educativo dei nostri giovani. Per ora molte scuole superiori della nostra zona si sono concentrate qui a Kalongo, per essere protette dai soldati. E cosi, ogni giorno, e un brulicare di gioventu che lotta per il proprio Iuturo. Il lavoro e molto sia nella Missione; con la presenza di due Padri, Ambrogio e RaIIaele, sia nell'Ospedale. Continuiamo la nostra educazione sanitaria a tutti i livelli, e in particolare diamo attenzione e importanza alla prevenzione dell'AIDS che, a motivo di guerre mai Iinite, e dilagato in maniera preoccupante. 13 Il comitato dei poveri della Parrocchia ha organizzato una raccolta, dove tutti hanno potuto donare quanto era loro possibile in cibo o in denaro; e stato molto commovente vedere poveri aiutare altri poveri. Ecco, cari amici, come abbiamo passato questo primo anno a Kalongo, dopo la sua rinascita. Ricevete da noi tutti il nostro piu aIIettuoso ringraziamento per le vostre preghiere e per tutto il materiale che ci avete inviato. Insieme ai nostri malati preghiamo per voi, e con voi, tutti i giorni. Suor Caterina Marchetti LE ULTIME NOTIZIE Carissima Antonietta Ti mando gli auguri di buona Pasqua da estendere a tutto il gruppo G.A.M.. Kalongo e come il solito. Gli Olum sono tornati a gironzolare e a causare soIIerenza ai loro Iratelli. Abbiamo gioito tanto per la Iine della guerra del GolIo. ll Signore Iara pace anche qui un giorno. Sicuri di questo perche a Lui tutto e possibile. Grazie per l'aiuto che sempre ci mandate e per il tuo zelo missionario. Gesu sia sempre il nostro compagno, come lo Iu per i due discepoli di Emmaus: ci sveli le scritture e ci spezzi il pane dei Suo Corpo, ne abbiamo tutti bisogno. Saluti e auguri a tutti! Suor Caterina UNA PROPOSTA IN RICORDO DI P. GIUSEPPE In occasione del 4 anniversario della morte di P. Giuseppe Ambrosoli, avvenuta alla fine di mar:o del 1987, mi e parso doveroso avan:are la proposta al Consiglio Comunale di intitolare alla Sua memoria la nostra Biblioteca Comunale. Joglio percio portare a conoscen:a dei lettori di "Ronago 91" il testo della mo:ione da me presentata. MOTIVAZIONE DELLA PROPOSTA: "P. Giuseppe Ambrosoli, medico e missionario, uomo di scienza e di cultura occidentale, espressione della comunita ronaghese, ha saputo con autentico spirito di servizio e coerente abnegazione incontrare una cultura diversa dalla nostra e lavorare per la promozione umana delle popolazioni aIricane. In una societa che propone sempre piu Irequentemente modelli sbagliati, si intende oIIrire soprattutto ai giovani, che dovrebbero essere i principali utenti della Biblioteca, un esempio che ha saputo incarnare i valori piu alti". Non sara ne scontata ne rapida l'approvazione della proposta, perche sembra che il Ministero dell'Interno non permetta di intitolare vie, piazze ed ediIici pubblici a persone scomparse da meno di 10 anni, se non concedendo una deroga. L'importante, comunque, e avere avviato la procedura. Maurizio 14 la parola del Vescovo Mons. Alessandro Maggiolini ANDATE E DITELO A TUTTI La "Quaresima Missionaria", dice il nostro Jescovo, una iniziativa da sostenere, anzi da incoraggiare. Egli, nella sua lettera ci parla di conversione, di incontro con Cristo e della necessit di farlo conoscere ai vicini e ai lontani; ci raccomanda le Missioni Diocesane. Leggiamo questa lettera e meditiamola, poco alla volta. Anche quest'anno si propone in Diocesi la "Quaresima Missionaria". E una iniziativa da non lasciar cadere. Da sostenere, anzi, e da incoraggiare. La preparazione alla Pasqua esige un impegno sempre piu proIondo di conversione. Conversione e (ri)scoprire che il Signore Gesu si pone nella storia, attraverso e in seno alla Chiesa, come l'unico "Nome" nel quale l'uomo accoglie la salvezza in modo adeguato al disegno di Dio. Si comprendono cosi, i suggerimenti di preghiera che vengono oIIerti e che integrano le tracce di catechesi. Non sono che spunti. E perche l'orazione non puo essere soltanto comunitaria, ma deve diventare gesto e programma della persona. E perche la stessa orazione personale deve tendere a cogliere il Signore Gesu come il motivo della propria esistenza. Dunque, idee e coerenza di vita. L'incontro con il Cristo e l'avvio alla testimonianza della parola e della vita: "Andate e ditelo a tutti". Ma non si puo "dire", se non si sa. Non si puo "dire", se non si e come aIIerrati e conquisi dal Signore Gesu. Non si puo "dire", se la concretezza dell'esistenza va in tutt'altra direzione. Il prendere atto che la missione e innanzitutto un comunicare la verita e la grazia, segna gia una grande certezza. L'aspetto di promozione umana ne consegue ed e come incluso nell'annuncio evangelico della Chiesa e di ogni credente: nell'annuncio evangelico e nella prossimita di Cristo, che sono due elementi inseparabili. Si impone di iniziare dai vicini. Anche molti nostri conterranei - stessa citta, stesso paese, identica via, medesimo numero - hanno incontrato la Chiesa e ne sono magari rimasti delusi. Con la implorazione al Signore, la vita cristiana deve diventare invito a un "ritorno" o a un primo accostamento adulto. Ma l'imperativo del Signore si riIerisce a "tutti": sino ai conIini della terra. Raccomando particolarmente le "Missioni diocesane" di Bimengue e di Santiago del Estero. Si chiedono soldi per le "Missioni. Si chiede preghiera. Si chiede interessamento, tempo ed energie. Ma non ci si puo arrestare qui. Bisogna interrogarsi davanti al Signore per vedere se egli non chiama a dare anche la vita per le "missioni". La vita in Patria. La vita nei luoghi della "prima evangelizzazione". Il "Piano Pastorale" di quest'anno considera le Iisionomie cristiane che in modo singolare esprimono l'appartenenza al Signore nel Sacerdozio ministeriale e nella consacrazione totale a lui. E Iinito il tempo delle vocazioni missionarie presbiterali, religiose, oltre che di quelle laicali? Fosse cosi, la Chiesa Diocesana dovrebbe interrogarsi sulla propria Iedelta a Cristo. Non bisognera lasciarci prendere dalla paura. Se qualche Prete e qualche Suora - e qualche Laico - parte, la Diocesi non viene depauperata o svilita; viene, piuttosto, stimolata a un amore a Cristo e agli uomini, che dara Preti, Suore - e Laici - sempre piu Iervidi e solidi anche per la "nuova evangelizzazione" a cui e responsabilizzata la nostra Chiesa locale. Coraggio. Fiducia nel Signore che da luce e Iorza. Alessandro Maggiolini, Vescovo. 15 INTERVISTA A SUOR AMELIA Pubblichiamo la prima parte dellintervista fatta a Suor Amelia con un gruppo di giovani nel dicembre scorso. Juole essere un invito a ciascuno per riflettere sul proprio stile di vita. Chiediamoci. ho come punto di riferimento il Jangelo e lamore per chi soffre? UN ~INCONTRO CHE TUTTO UN DONO: LA CHIAMATA Alle 18 di un qualunque giorno Ieriale un gruppetto di giovani si incontra al Centro Parrocchiale con Suor Amelia Ghielmetti. Non e Iacile all'inizio, Iormulare domande e allora Suor Amelia racconta: "Quando ero giovane come voi ero... piuttosto birichina, vivace e allegra. Ma il Signore si serve di tante cose per preparare la sua chiamata. In collegio ho conosciuto le suore e le ho Iatte disperare per la mia vivacita; poi, venuta a casa, sono andata a lavorare. Aderivo pero all'Azione Cattolica: partecipavo alle giornate di ritiro, agli esercizi spirituali; mi piacevano questi incontri, soprattutto quando si parlava delle varie vocazioni. Io escludevo quella religiosa: ne avevo combinate tante alle Suore! Il Vangelo mi e sempre piaciuto, l'avevo sempre in tasca, e quando ci trovavamo con le amiche ne leggevamo una Irase. E li io mi sono sentita amata dal Signore, da Gesu personalmente, e vedevo come Lui amava gli altri, come sollevava le soIIerenze degli altri. La soIIerenza delle persone per me era un problema. Meno male che Gesu Iaceva qualcosa. Un giorno, leggendo la chiamata del giovane ricco, mi sono proprio sentita chiamare: vieni, lascia quello che hai e seguimi. Con una persona cosi Iorte potente e buona, con Lui si puo aiutare chi soIIre. E ho detto il mio Si. Intanto, Padre Giuseppe scriveva molte notizie dall'AIrica e, quando tornava, ci raccontava di quella gente, delle loro soIIerenze. Cosi decisi: saro religiosa-missionaria per donare la GIOIA che avevo e per SOLLEVARE I SOFFERENTI, i malati, i poveri. Sarei andata in AIrica tra "la gente piu povera e derelitta del mondo" come aveva detto anni prima Daniele Comboni, il nostro Iondatore. Sono andata, sono contenta di averlo Iatto, a tutti augurerei una esperienza come la mia, ne vale la pena! I sacriIici non mancano, ma se ti metti nelle mani di DIO, si riesce a superare tutto". Una pausa di silenzio, dopo il grande dono di queste parole e poi le domande: la vita in missione, la scuola ai POKOT, le donne e i loro valori, gli anziani, noi e gli stranieri......... Ma questo ve lo scrivero la prossima volta. 16 un' occasione da non perdere CON NOI PER RICOMINCIARE A VIVERE Molti di noi avranno letto sul giornale che nella nostra :ona si edificheranno sette centri di prima accoglien:a per ospitare i Libanesi, uno di questi sara a Ronago. Come persona e come cristiana sono contenta di questo fatto, ho constatato personalmente quanto sia difficile, quasi impossibile, trovare chi affitti loro un appartamento. Poiche la cosa mi interessava molto, per saperne di piu ho intervistato il nostro Sindaco. Egli ha chiarito dubbi e interrogativi con informa:ioni che comunico a tutti voi che leggete. Spero che serviranno a fugare sentimenti di paura e di rifiuto preparandoci a condividere con i Libanesi serenamente il nostro territorio e momenti di vita. Perch nella nostra zona vivono cittadini libanesi? - Dall'agosto del 1989 Iino al gennaio 1990 si e veriIicato nella nostra zona un notevole aIIlusso di cittadini libanesi - 1500/2000 - per la vicinanza alla Svizzera e perche le nostre comunita civili e religiose hanno dato loro accoglienza. I Libanesi Iuggivano dalla loro patria dilaniata da anni e anni di guerra. La maggior parte di essi, ora, e andata altrove, in altre parti d'Italia e all'estero; nella zona dell'Olgiatese sono rimaste circa 250 persone perche hanno scelto di rimanere nei nostri paesi, per riIarsi una vita normale, nella pace. In questo momento che cosa stato fatto per loro? - La maggior parte di queste persone sono giovani tra i 18 e i 25 anni. Il primo problema e stato quello di avviarli al lavoro. Attualmente l'obiettivo e stato raggiunto. Quasi tutti lavorano con impegno in attivita dove e diIIicile impegnare i nostri giovani lavoratori. Rimane il problema della casa, in quanto la quasi totalita dei libanesi e ancora ospitata presso istituzioni pubbliche o presso privati che hanno temporaneamente messo a disposizione dei locali. per risolvere questo problema che anche a Ronago si costruiranno i prefabbricati? - Si, per non protrarre oltre lo stato di disagio che potrebbe essere motivo di tensioni, le autorita comunali di Bizzarone, Cagno, Villaguardia, Ronago, Lurate, Olgiate e Uggiate hanno dato la loro disponibilita alla realizzazione di CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA in modo da costruire delle unita abitative per le necessita di queste persone. In quale parte del nostro paese sorger questo centro di prima accoglienza? - Il terreno, gia di proprieta comunale e in Via Aldo Moro, tra la recinzione Vanotti e il condominio. La scelta di quest'area, in una zona residenziale, e quanto mai opportuna: non vogliamo isolarli, ma Iarli vivere in mezzo alla gente. E piu sicuro per loro e per noi. Ma con quali soldi realizzate quest'opera? - La Giunta Regionale, vista la disponibilita dei Comuni della nostra zona, ha stanziato 800 milioni, messi a disposizione dallo Stato, attraverso la Legge Martelli sulla immigrazione. Questo denaro che, per legge, deve essere usato per gli Extracomunitari, permettera la totale realizzazione dei centri. A Ronago, per due nuclei abitativi, sono stati dati 92 milioni che serviranno a coprire tutte le spese. Chi sono le persone che verranno ospitate? - Sono per lo piu giovani. Molti di loro sono istruiti, conoscono piu lingue, lavorano. E ormai un anno e mezzo che sono qui, non si sono Iatti notare per Iatti clamorosi. Basta conoscerli, e ci accorgeremo che sono come i nostri ragazzi. Ringra:io il Sindaco e mi auguro che questo avvenimento sia per tutti una esperien:a positiva che ci qualifichi persone aperte umanamente e socialmente. Rosanna 17 dal gruppo sportivo RONAGO ANCHE QUEST'ANNO I RISULTATI SONO SODDISFACENTI! L'attivita di campionato F.I.G.C. /Lega Nazionale Dilettanti e Settore Giovanile 1990/91 delle attuali QUATTRO squadre, si e ormai per i trequarti svolta. Dopo l'entusiasmante prestazione data dalla prima squadra nel precedente campionato 1989/90 di 3 categoria, n'e seguita una meritata promozione alla Categoria Superiore. Attualmente il G.S. RONAGO, milita nel Campionato Regionale di 2 Categoria, onorando il salto di qualita con risultati da considerare nel loro insieme buoni, anche se qualche diIIicolta non manca. E per noi motivo d'orgoglio avere al nostro Iianco, in questa stagione sportiva, uno sponsor con un nome cosi rinomato e Iamiliare a noi Ronaghesi: la Ditta dolciaria AMBROSOLI. A tutt'oggi sono state disputate 22 partite su 30 previste, delle quali 8 vinte, 6 a pari merito e 8 perse. In classiIica generale occupiamo una posizione centrale con 22 punti, con una media di 1 punto per partita. Mantenere l'attuale media rimane un buon obiettivo, conIidando nelle possibilita degli atleti che compongono la squadra. Purtroppo alcuni inIortuni hanno condizionato il risultato Iin dall'inizio, Ira cui uno serio, occorso al nostro attaccante Bianchi Ivan, attualmente ancora invalido. Sotto la saggia e competente guida dell'allenatore Sig. Cantaluppi Renato, riconIermato per il secondo anno consecutivo, e per noi una garanzia a ben Iigurare anche in questa stagione calcistica. La squadra e cosi composta: - Portieri La Cagnina Giovanni, Grisoni Roberto, Bernasconi Damiano. - Difensori Ghielmetti Cesare, Bottinelli Fabio, Ionadi Antonio, Cairoti Giuseppe, Ricigliano Vito, Tettamanti Alessadro, Rezzonico Davide. - Centrocampisti Peron Alessio, Gini Alessandro, Luzzi Marco, Santo Davide, Tettamenti Enrico, Fattorini Fabio. - Attaccanti Bianchi Ivan, Pillinini Fabio, Pezzato Antonio. - Allenatore: Cantaluppi Renato. - Allenatore portieri: Cadioli Luca. - Preparatore atletico: Casati Enrico. - Massaggiatore: Bagini Paolo. Nel Settore Giovanile la squadra che attualmente ci da piu soddisIazioni e ci Ia ben sperare e quella dei piu piccoli, ovvero gli "Esordienti". In classiIica occupano una buona posizione. Allenatori: Peron Gilberto, Frangi Valerio. Preparatore atletico: Bruno Soverna. Le altre due squadre "Allievi" e "Under 18 Riserve" presentano realta diverse e piu complesse. Sono presenti alcune carenze a livello individuale per cui i risultati vengono un po` a mancare. Calciatori validi sono pur presenti in entrambe le squadre, per cui attendiamo da loro risultati migliori. Allenatori: Robbiani Emilio, PuriIicato Federico, Baroni Giulio, Lecchi Gino. Sinceri auguri di Buona Pasqua. GRUPPO SPORTIVO RONAGO 18 DALL'ARCHIVIO PARROCCHIALE ANNO 1990 FIGLI DI DIO NELLA CHIESA CON IL BATTESIMO MORELLI MICHELA di Corrado e di Bottini Luigia nata il 10 settembre 1989 battezzata il 14 gennaio BOTTINELLI ANDREA di Fabio e di Agustoni Maria Grazia nato il 1 dicembre 1989 battezzato l`11 Iebbraio ABATE MICHAEL di Angelo e di Panuccio Rita nato il 24 dicembre 1989 battezzato 1`11 Iebbraio RIZZI ELEONORA GIULIA di Emilio e di Lupis Gabriella nata il 31 gennaio 1990 battezzata il 14 aprile FALCHI MATTEO di Ugo e di Vigano Antonella nato il 14 marzo 1990 battezzato il 14 aprile BRUNI ELISA di Gino e di Lurati Loredana nata il 31 marzo 1990 battezzata il 15 luglio RONCORONI SABRINA di Ginetto e di Muraro Marinella nata il 25 aprile 1990 battezzata il 15 luglio TROPEANO ILARIA di Cario e di Pilla Flavia natali 13 giugno 1990 battezzata il 14 ottobre TROV MARTINA di Giancarlo e di Mascherone Paola nata il 23 settembre 1990 battezzata il 4 novembre CERABONA CATERINA di Vito Nicola e di Bertolini Dina nata il 16 ottobre 1990 battezzata !'8 dicembre GRISONI DANIELA di Felice e di Mascetti Maria Luisa nata il 23 ottobre 1990 battezzata l'8 dicembre BANFI MATTEO di Daniele Cristiano e di Ivagnes Virginia nato il 1 novembre 1990 battezzato l'8 dicembre 19 HANNO CONSACRATO IL LORO AMORE, DAVANTI A DIO, NELLA CHIESA, CON IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO DONADINI LUIGI MARCO con BERNASCONI EMANUELA il 22 aprile DE MARIAGIUSEPPE con FONTANA MOIRA il 23 giugno MERLO PAOLO con BROGNO MARIA il 22 luglio BOSISIO LUCA con GRIGNOLA LOREDANA ANNA il 16 settembre GASPARINI VALERIO con DE ANGELIS IDA il 29 settembre BELLAZZI DANILO con QUADRANTI MONICA il 14 ottobre RIPOSANO IN PACE, NELL'ATTESA DELLA RISURREZIONE BALZARETTI IRMA ved. ROTILI VULCANI CRISTINA AMBROSOLI di anni 87 morta il 9 gennaio di anni 44 morta il 26 ottobre BIANCHI PIERINA AMBROSOLI PAOLO di anni 93 morta il 2 Iebbraio di anni 41 morto il 7 novembre GRISONI ANTONIO CONCONI OLGA ved. BOTTINELLI di anni 70 morto il 16 aprile di anni 80 morta il 19 novembre FONTANA CESARE ORLANDO LUPPI GIUSEPPINA MARIA di anni 67 morto il 22 giugno ved.ARRIGHI di anni 70 morta il 29 novembre STARNINI EMILIO BIANCHI CAROLINA MARIA GIULIA di anni 74 morto il 24 luglio ved. GRISONI di anni 81 morta il 29 novembre MINUTELLA ANGELA Ved. CONCONI PAPIS ANGELO di anni 78 morta il 21 agosto di anni 84 morto il 30 novembre BERNASCONI ANNA IDA GHIELMETTI Suor CROCIFISSA Ved. FASOLA di anni 84 di anni 83 morta il 13 dicembre di anni 81 morta il 15 settembre 20 PER LA PRIMA VOLTA ALLA MENSA EUCARISTICA IL 27 MAGGIO ALBERIO GIOVANNI DE RINALDIS ANDREA BORDONARO CONCETTA GUARISCO MATTEO CARBONI DANIELE LIANAS ALESSANDRO CECCATO GREGORIO MAIORANA SAMUELA CERABONA ALDO MINOTTI PAOLA CICERI SAVERIO RAFFAELE FRANCESCO CIRANTINEO VALENTINA REZZONICO ANDREA DE BASTIANI DAMIANO TAVASCI KATIUSCIA CONFERMATI DA MONS. ENRICO BEDETTI, NELLA FEDE, CON IL DONO DELLO SPIRITO SANTO, IL 13 MAGGIO ALBINI ALESSIA ANGI DEBORAH BERNASCONI SERENA BIANCHI AZZURRA CECCATO PAMELA LEDDA ZELDA MAFFIOLI MICHELA MAIORANA MORENA MINOTTI ANNA PIGA SABRINA REZZONICO MARIA ALBERIO ANDREA BERNASCONI MARCO GHIELMETTI LORENZO GUARISCO LORENZO PUSTERLA DANIELE QUADRANTI GIOVANNI TAMAGNI EMANUELE 21 bilancio annuale Ritorna tutta una serie di ciIre dietro alle quali pero riusciamo ancora una volta a leggere una Iede, un cuore e una grande generosita. Abbiamo distinto in tre parti il bilancio della nostra comunita parrocchiale per indicare le varie oIIerte (ENTRATE), le spese (USCITE) e quello che abbiamo raccolto o destinato per tutte quelle iniziative di bene verso missioni e altre attivita che ci hanno visto attenti durante l'arco di un anno (PER CONTO TERZI). * Ancora una volta, ci sentiamo di dire un grazie a tutti quelli che sentono la vita della nostra comunita parrocchiale, come un po` la vita della loro Iamiglia e che proprio per questo, si impegnano con la collaborazione diretta e con la loro oIIerta. * Ci sembra anche di vedere nella generosita di tante persone un modo per riconoscere quello che la nostra comunita cristiana cerca di realizzare per tutti gli abitanti di Ronago, dalla scuola materna Iino alla terza e quarta eta... Certo si potrebbero Iare piu iniziative, ma a volte non bastano i soldi, ma ci vogliono le persone. Per questo ci auguriamo che si allarghi sempre piu la cerchia di amici, giovani e anziani, che collaborano alle iniziative della nostra comunita. * Da ultimo vorremmo ricordare che stiamo rinnovando il Consiglio Pastorale per gli aIIari economici della Parrocchia. Abbiamo interpellato gia qualche persona ma aspettiamo altri nominativi, per proporre al Vescovo la loro nomina entro il piu breve tempo possibile. ENTRATE Servizi Liturgici 11.375.000 Questue in Chiesa 20.431.000 Candele votive 6.961.000 Incanto canestri 18.960.000 Attivita varie 21.507.000 Pesca 4.961.000 Contributi da Enti e Privati 7.629.000 OIIerta Ditta G.B. Ambrosoli 6.000.000 legali e Fondo S. Messe 2.902.200 Catechismo 548.000 Grest-Oratorio-Gite 6.077.000 Ronago 91 2.453.000 TOTALE 109.804.200 USCITE Contributo vicariale 655.000 Parroco 1.644.000 Cera Votiva 2.124.000 Fiori, cera, ostie ecc. 3.500.990 Legati 1.600.000 Acqua, luce 3.348.720 TeleIono, Cancelleria 2.074.000 Riscaldamento 8.488.000 Assicurazioni incendiR.C. 3.332.777 Imposte e tasse 610.000 spese banca 132.950 Opere Murarie 41.700.000 Manutenzione Campane 360.000 Acquisto e riparazioni arredi 8.960.000 Oratorio 3.958.000 Gite 1.426.000 Ciclostile,caria .Iotocopie 6.072.000 TOTALE 89.986.437 PER CONTO TERZI Giornata Missionaria Mondiale 3.000.000 Opera Propaganda della Iede 200.000 Opera S. Pietro Apostolo per Seminaristi indigeni 1.000.000 Opera inIanzia missionaria 500.000 Per le Missioni Diocesane 1.500.000 Per l'Universita Cattolica 500.000 Per il Settimanale della Diocesi 100.000 Per la carita del Papa 800.000 Per l'Azione Cattolica 50.000 per la Terra Santa 100.000 Per gli Emigranti 50.000 Per i Lebbrosi 1.000.000 Per le Suore di Clausura 100.000 Per il Seminario 2.500.000 Per le Nuove Chiese 1.000.000 Per i terremotati in Iran 1.000.000 Per Campagna Abbonamenti e Buona Stampa 16.500.000 TOTALE 29.900.000 22 un'esperienza sempre nuova e interessante CATECHISTA: ESSERE o FARE? La mia non e certo una "vocazione" e nemmeno e stata la voglia di Iare una nuova esperienza. Semplicemente si e trattato di sopperire ad un vuoto che per diversi motivi si era venuto a creare nelle Iile delle nostre catechiste, ormai diplomate e pluridecorate sul campo. Un piccolo bagaglio, e vero, me lo sono portata anch'io: il ricordo e Iorse anche un po` di nostalgia di quando Iacevo il catechismo ai ragazzi del 1966 (!). Eccomi dunque a ripetere l'esperienza con i bambini che quest'anno celebreranno la Messa di Prima Comunione. E il mio bagaglio si e subito appesantito. Non spaventatevi pero: sto solo parlando del corredo dei libri, schede, sussidi, ecc. che abbiamo in dotazione e con cui ho riempito una ex- cartella dei miei Iigli. Ma, ovviamente, la cartella e i libri non Ianno la catechista. E la propria coscienza che bisogna preparare, e il proprio stile di vita che bisogna continuamente rivedere per poter trasmettere a dei bambini il messaggio di Gesu. E la responsabilita che ti senti dentro quando pensi all'importanza e alla delicatezza dell'incarico che ti e stato aIIidato. E per questo lavoro interiore di conversione e di Iormazione e indispensabile l'aiuto e l'appoggio che Don Antonio ci da nel corso delle riunioni per noi catechiste. Consigli ed indicazioni preziose; che poi bisogna concretizzare, lavorando per e con i bambini, cercando di predisporli all'ascolto, al dialogo e al conIronto della loro esperienza con l'insegnamento di Gesu. E qui sta la parte piu bella ma anche piu diIIicile, almeno per me. Pian piano hai imparato, a conoscere i "tuoi 1 ' bambini, a capire il loro carattere, a volergli bene ma......quanta Iatica per abituarli a saper ascoltare! Tu parli, racconti, spieghi: e loro candidamente si intromettono, ti interrompono, chiacchierano, e via dicendo. Sono questi i momenti in cui sei tentata di gettare la spugna, pero...... non saresti certamente di esempio per loro. E allora prosegui, con rinnovato impegno, nella certezza che il seme gettato non potra non germogliare. Una certezza evangelica si, che pero a volte ti viene proprio dai tuoi bambini, quando li vedi pronti a Iare la pace dopo un litigio, disponibili a prestare il loro materiale ad un compagno, capaci di ragionamenti maturi e adeguati, impegnati a tenere bene il loro album, a Iare i compiti, a sIorzarsi di essere attenti. Ecco che ti ritorna la domanda "Sono angeli o diavoletti?" E tu? "Sei o Iai la catechista?". Il tuo compito, lo vedi chiaramente, e quello di cercare di usare e sIruttare tutti gli spunti che ti si oIIrono per coltivare e Iar crescere dentro di loro e dentro te stessa i valori umani e cristiani. E per questo e necessario che Ira te e i bambino ci sia l'amicizia. Non un'amicizia "Iacile" che potrebbe degenerare in una eccessiva conIidenza, ma un legame di rispetto e di Iiducia reciproci, che possa tradursi in un catechismo "vivo" anche Iuori dall'aula, nella vita di ogni giorno. Insieme si percorrera un cammino impegnativo, che li portera alla Prima Comunione e, su questa strada non vogliamo certo lasciare indietro i genitori, anzi... li vogliamo al nostro Iianco per camminare con loro e con loro vivere una delle esperienze piu belle nella vita di un bambino. Anna B. 23 dai ragazzi dell`oratorio festivo BUONA PASQUA! BUONA PASQUA! BUONA Si sente nell'aria il proIumo di primavera, si vedono i colori dei primi Iiori, il verde della prima erbetta, e si sente aria di Pasqua. In oratorio e gia da tempo che ne sentiamo il proIumo. Da quando abbiamo ripreso, dopo la pausa natalizia, ci stiamo dando da Iare per Iarvi trovare, il giorno di Pasqua, delle deliziose sorprese. Sono state preparate con tanta gioia, con tanta Iatica nel ritagliare tutti i cartoncini, con abilita nell'accostare i colori e con Iantasia nell`inventarle. Tutto questo per augurare alla comunita di Ronago: "Buona Pasqua!". Buona Pasqua: perche possiate sperimentare, come i ragazzi, la bellezza di lavorare o meglio di Iaticare insieme per qualcosa. Buona Pasqua: per dire che anche se semplici le cose sono importanti se Iatte con amore, perche l'amore non sempre e Iatto di gesti grandi. Buona Pasqua: perche, come i ragazzi, Iacciate attenzione a non rovinare il lavoro. Quale lavoro? Quello che il Dio della vita ha creato. Siamo sempre nel pericolo di deturpare questa meravigliosa opera che e la vita. Buona Pasqua: perche il Cristo Risorto ci doni di essere sempre un riIlesso sereno dell'immensa Sua gioia..... VITTO. 24