po' malamente (per chi ci crede anco- ra) proprio perch considerato un tempo di austerit, di digiuno, astinenza, mortifi- cazioni, fioretti...Ma ci si pu chiedere: "Chi si attiene ancora a queste cose, dal momento che non vengono viste n come doveri n tanto meno come premi, n ven- gono prese in considerazione neanche come inviti o consigli?". Diciamolo: i mu- sulmani sono molto pi seri di noi, pi coerenti, il Ramadan per loro un periodo talmente importante che lo vivono anche esteriormente ed il loro segno distintivo. Noi viviamo la nostra fede "all'acqua di rose" o semplicemente di...convenienza! La Quaresima la si pu capire solo alla luce della Pasqua. proprio come uno che si allena perch ha in vista una gara, oppu- re (per scendere nel venale) come uno che va a lavorare perch sa che alla fine del mese riceve lo stipendio. La Pasqua, cio la Risurrezione, il traguardo del cammino della Quaresima. Per vincere, per riscuotere uno stipendio, per risorgere...bisogna darsi da fare, bisogna collaborare. Quaresima - Pasqua qualco- sa simile alla semina: noi dobbiamo fare la nostra parte e poi fidarci del seme e del miracolo della natura che fa crescere e che porta a maturazione i frutti "sia che noi Q vegliamo, sia che noi dormiamo " dice S. Paolo. Sono molto significativi gli inviti che vengono all'inizio della Quaresima: Ricordati che sei polvere e polvere ri- tornerai! Convertiti e credi al Vangelo! Sono due inviti complementari. Il punto un'ammonizione da parte di Dio di non pensare che siamo perfetti, autosuf- ficienti e che non sbagliamo mai e nep- pure che siamo da rottamare (noi abbia- mo in effetti due vizi: quello di soprava- lutarci oppure quello di sentirci inutili). In qualsiasi caso il secondo invito quello di confidare nel Signore, Lui solo pu riscattare la nostra vita, pu darle valore, risuscitarla in qualsiasi situazio- ne potesse trovarsi. proprio il caso di accomunare la Quaresima al momento di preparare l'orto e la Pasqua alla fiori- tura e al raccolto. Lui solo ha la possibi- lit di far germogliare e crescere ci che noi seminiamo. 2 LA LETTERA DEL NOSTRO VESCOVO PER LA QUARESIMA MISSIONARIA 2009: COME SAN PAOLO, IN MISSIONE "In questo anno dedicato a San Paolo, la Quaresima missionaria non poteva che ispirarsi a lui, apostolo delle genti e | gran- de evangelizzatore. Dopo lincontro folgorante sulla via di Da- masco, tutta la sua vita diventata un rac- contare agli altri il dono gratuito e immeri- tato, ricevuto da quel Ges che prima ave- va perseguitato. Come ci viene descritto nel libro degli Atti, e da lui stesso nelle lettere, portare il Van- gelo "alle genti" non stata impresa da poco: contrasti e persecuzioni da parte di giudei e pagani; incomprensioni fuori e dentro la chiesa; disagi e difficolt di ogni genere durante i viaggi per terra e per mare... Tutto questo non mancato, ma non ha frenato lo slancio al martirio per la buona causa del Regno di Dio. Come lui, anche noi ci sentiamo incaricati di una missione che, a duemila anni di- stanza, ben lontana dallessere compiu- ta. Come lui sulla via di Damasco, vogliamo innanzitutto lasciarci incontrare da Ges, certi che solo grazie a questo incontro tro- veremo le ragioni, la forza e lentusiasmo necessari per una nuova partenza. Come lui ad Antiochia, vogliamo metterci in ascolto dello Spirito, insieme a tutta la comunit cristiana, per sentirci ancora in- viati alle genti, vicine e lontane. Come lui infine, vogliamo ancora "prende- re il largo", pronti ad andare fino agli estre- mi confini della terra, per raggiungere tutti coloro che non hanno ancora conosciuto la Buona Notizia del Signore morto e risor- to per noi. Ma, allo stesso modo, pronti ad accogliere e j condividere la medesima Buona Notizia, con chi dagli estremi confini viene fino a noi, alla ricerca di una vita pi dignitosa ed umana. E, ancora, pronti a cercare le stra- de per riproporre in modo nuovo il lieto messaggio della misericordia di Dio che, in Ges, stata riversata con abbondanza in noi, anche in chi appare distratto, disin- teressato, scettico o indifferente. Come Paolo, chiediamo, in questa Quare- sima, di riprendere la corsa, certi che la fede si pu conservare solo quando viene generosamente donata. Buona Quaresima Missionaria." Diego Coletti, Vescovo I PROGETTI DELLA QUARESIMA MIS- SIONARIA 2009 Anche questanno lUfficio Missionario Dio- cesano propone alcuni progetti da soste- nere con le offerte raccolte durante la Quaresima, come segno concreto di con- versione e condivisione dei nostri beni con chi nel bisogno in terra di missione. I progetti sono dettagliati nei depliant posti chiesa a fianco dellambone, dove anche possibile lasciare unofferta nellapposita bussola. Accanto ai progetti proposti per le missioni diocesane in Cameroun (costru- zione pozzi-progetti educazione e dispen- sari-sostegno a carcerati, portatori di han- dicap e associazioni allevatori/coltiva- tori-sistemazione e costruzione di cappel- le), c anche la possibilit di sostenerne altri proposti da missionari originari della nostra diocesi, fra cui quello di Padre Egi- dio Tocalli a favore del reparto di maternit dellOspedale di Kalongo, in Uganda, fon- dato da padre Giuseppe Ambrosoli. 3 REZZONICO SABINA di Manuel e Viviana il 13 gennaio BERNASCONI ARIANNA di Marco e Anna il 13 gennaio CAMAJ ALICE di Fation e Annamaria il 13 gennaio CAPIAGHI GIACOMO di Raffaele e Paola il 13 gennaio PIVA DANIEL di Oscar e Serenella il 3 febbraio BERCINI MARTINA di Luca e Miriam il 3 febbraio BERNASCONI LUCA di Fabrizio e Paola il 4 maggio GABRIELI SAMUELE di Gianmarco e Francesca I 1 giugno DELLA TORRE SOFI di Fabio e Sara il 6 luglio FERRARIO DAREN di Ronny e Larysa il 6 luglio GIARDINO SOFIA di Innocenze e Sonia il 6 luglio GOBBI FILIPPO di Matteo e Linda il 14 settembre CONCONI GABRIELE di Luca e Alessandra il 9 novembre BENIGNO LUXIA MARIA di Massimiliano e Giovanna il 7 dicembre MAZZUCCHI RICCARDO di Ennio e Marianna il 7 dicembre CONCONI THOMAS di Paolo e Romina il 27 dicembre HANNO CONCLUSO LA LORO ESISTENZA TERRENA E VIVONO IN DIO CURTI LUCIA di anni 84 il 13 marzo DI NATALE ANNA di anni 95 il 20 marzo GHIELMETTI ANTONIETTA di anni 93 I 11 maggio GHIELMETTI JOLE CANDIDA di anni 82 il 31 maggio BALLARDIN STANISLAO di anni 63 I 1 giugno BERNASCONI MARIA di anni 69 il 12 luglio PAGANI LUIGIA di anni 73 il 13 luglio BERNASCONI GIUSEPPE di anni 65 il 27 luglio AMBROSOLI CARLO GIORGIO di anni 91 il 4 settembre MAGGI GIOVANNA di anni 86 il 2 ottobre CONDOMITTI GIOVANNI di anni 54 il 15 ottobre BOTTINELLI GIOVANNI di anni 78 il 10 novembre SOMAINI RENATO di anni 60 il 15 novembre BONA GIANBORTOLO di anni 57 il 17 novembre PILLONI ANNA di anni 82 il 3 dicembre HANNO CONSACRATO IL LORO AMORE DAVANTI A DIO NEL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO PERSECHINO ANTONIO con DE BASTI ANI FEDERICA il 16 febbraio RATTI ANTONIO FRANCESCO con MINOTTI ANNA il 26 luglio CONCONI PAOLO con PIGA ROMINA il 27 dicembre 4 GRAZIE I ! ! Pubblicando il bilancio 2008 del nostro gruppo missionario, il G.A.M, VIENE SPONTANEO , PRIMA DI TUTTO, UN GRANDE GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO VOLUTO ESSERE VICINI Al NOSTRI MISSIONARI CON LAIUTO ECONOMICO. Il nostro "grazie" poi si estende a tutti i gamiti che pregano e donano il loro tempo per realizzare gli scopi del Gam. BILANCIO 2008 (in euro) ENTRATE USCITE Per Ospedale Kalongo Da Fooc e Fiam 1000 1000 Contributo Gam 2000 2000 Offerte varie 2100 2100 Totale 5100 5100 Per Suor Amelia Da Fooc e Fiam 2000 2000 Per lavori perline Pokot 2200 2200 Contributo Gam 800 800 Totale 5000 5000 Per P. Philip In memoria di Maggi Giovanna 200 200 Da Scuole Elementari 250 250 Offerte varie 800 800 Contributo Gam 2250 2250 Totale 3500 3500 Per Suor Caterina 500 500 Per adozioni scolari Pokot 620 620 Gruppo terza et per adozioni 480 480 Totale 1100 1100 TOTALE GENERALE 15.200 15.200 5 Vorrei anche condividere con tutte le persone di buona volont una riflessione sul tema della "solidariet che ho trovato - qualche tempo fa - su una rivista mis- sionaria. Per non stancare il lettore, ne ho fatto un riassunto. intitolato: la solidariet efficace pi dei megaconcerti "Si fanno periodicamente grandi iniziative: megaconcerti, manifesta- zioni, raduni per attirare lattenzione dei potenti sulle necessit dei paesi "poveri", sulla fame nel mondo o sui pericoli che incombono sul nostro pia- neta.. Ma questa la strada pi efficace per cambiare e rimediare i mali del mondo? STILE DI VITA E SOLIDARIET Non basta gridare contro i potenti della terra; essi da soli possono fare poco, per cambiare bisogna che ciascuno modifichi il proprio stile di vita. Dobbiamo credere che chi ha in mano le chiavi siamo noi, in quanto cittadini del pianeta, e in particolare : noi gli ottocento milioni di cittadini ricchi del pianeta, il cui tenore di vita esige lottanta per cento delle risorse esistenti, lasciando il rimanente venti per cento delle risorse agli altri quat- tro miliardi di persone . La chiave per aiutare chi ha problemi di cibo, di salute e di istruzione una autentica solidariet, per non rendere vuota questa parola voglio pensare per esempio, a quelle 20 persone che ricorderemo il 24 marzo nella giornata dei missionari martiri, perch hanno donato la loro vita per difendere uomini, donne e bambini inermi e bisognosi di pace. I missionari ed i laici martiri non si sono limitati a denunciare lingiu- stizia, a farci conoscere la situazione dei poveri, ma sono rimasti vicini alle popolazioni che soffrono amandole fino alla fine , come ha fatto Ges." Rosanna Ed io? So scegliere la vera solidariet? So amare sia il fratello che ho vicino, sia quello pi lontano? 6 In gennaio Don Pedro Hidalgo del Venezuela Padre Jesus Roda delle Filippine Don Michael del Kenya In marzo Sua ecc. mons. Paulos Rahho dellIraq In aprile Fratel Joseph Douet della Francia Padre Brian Thorp dellInghilterra Don Mariampillai Xavier dello Sri Lanka In maggio Don Julio Cesar Acuma del Messico In luglio Padre lohnson dellIndia In agosto Don Jaime Toro della Columbia Padre Tomas Pandippallyil dellIndia Don Nilson Jos del Brasile In settembre Don John Ikpiki della Nigeria Don Gerardo Avalos del Messico Don Samuel Francis dellIndia Mercy Baadur, laica, dellIndia In ottobre Don Bernard Digal dellIndia Padre Otto Messner del Katzakhstan Padre Victor Betancourt dellEcuador In dicembre Boduin Ntamenya, laico, della R:D: del Congo A questo elenco , stilato annualmente dallagenzia Fides, va aggiunta la lunga lista di tanti laici di cui forse non si avr mai notizia che in ogni angolo del pianeta soffrono e forse pagano con la vita la loro fe- de in Cristo e lamore per luomo. Senza di loro il mondo sarebbe estremamente impoverito. A loro dobbiamo stima, gratitudine e venerazione. 7 Una corsa per la vita Vi ricordate di Suor Caterina Mar- chetti? Venne tra noi nell'ottobre 2007 per donarci la sua testimonianza di donna e di missionaria comboniana, soprattutto a Kalongo . Adesso si trova in Italia ad Arco di Trento perch ammalata. Non per questo si chiusa in se stessa, ma ha aperto lo scrigno delle sue esperienza e ce lo ha do- nato in un piccolo libro, bello e semplice, vivo...ma lascio parlare lei con alcuni brani tratti dalla sua presentazione di " Una corsa per la vita". "...Ogni volta che parlo mi sento dire : - Suora, perch non scrive queste cose che ci ha raccontato? - E cos, in questa tappa della mia vita nella co- munita di Arco (Tn), ammalata i tra le amma- late le senza prospettive di tornare in missione, mi sono decisa di mettere sulla carta il mio vissu- to di missione, con l'augurio che queste pagine siano gradite a j quanti le leggeranno, soprattutto ai miei fratelli, sorelle, nipoti e pronipoti. " Non un lavoro letterario. una testimonian- za, una raccolta di momenti particolari... Non stato facile scegliere e sintetizzare dall'abbondan- za di quello che ho vissuto... " " Si dice che la memoria come uno scrigno pieno di ricordi della vita, ma finch lo scrigno rimane chiuso come se la persona dormisse. Ma io non dormo, anzi, desidero mantenere lo scrigno sem- pre aperto e far partecipi anche voi di quanto con- tiene. Ringrazio il Signore di come e dove mi ha guida- ta e della fiducia che mi ha i dato mettendomi tra le mani la vita di tante donne e bambini. Senza di lui non avrei fatto nulla. " Suor Caterina Marchettil missionaria comboniana Anche noi, Comunit di Ronago, potrem- mo riconoscerci suoi fratelli o sorelle, ni- poti o pronipoti e leggere volentieri l'opu- scolo che verr presentato e venduto in parrocchia il 27 marzo, anniversario di pa- dre Giuseppe Ambrosoli. Il ricavato verr dato alle suore comboniane del Sudan tra- mite: suor Caterina . 8 Itinerario catecumenale La scelta di ROMINA ei primi secoli del cristianesimo e nei paesi di recente evangelizzazione, di- ventare cristiani esigeva un lungo cammino di iniziazione, fatto di diverse tappe. Uomini e donne non credenti diventavano cristiani attraverso un cammino che, oggi come al- lora, si chiama iniziazione cristiana" : il tempo durante il quale uno "inizia " a vivere da cristiano. N il percorso che ormai da tre anni sta vi- vendo anche Romina, una giovane della nostra comunit che, non avendo ricevuto i Sacramenti da bambina, allet di 15 anni ha espresso il desiderio di diventare cristia- na. Si tratta un cammino scandito da diverse tappe, la prima delle quali, il precatecu- menato, ha comportato laccoglienza della richiesta di Romina e I approfondimento delle motivazioni che lhanno spinta a do- mandare il Battesimo, attraverso un primo accostamento al Vangelo per coglierne le bellezze e le novit e far crescere in lei il desiderio di conoscere meglio Ges per poi diventare sua discepola. Nellottobre del 2006 iniziata la seconda fase, quella del catecumenato: durante una Messa domenicale, attraverso il Rito di Ammissione al catecumenato, Romina stata presentata ed accolta dalla comuni- t cristiana, e da quel momento il suo nome stato scritto nel Libro dei Catecu- meni conservato in Diocesi. In questi due anni, il cammino stato scandito da espe- rienze di formazione, preghiera ed impe- gno concreto per approfondire le diverse di- mensioni della vita cristiana: la lettura della Bibbia e del Vangelo, in par- ticolare quello di Marco, per approfondire la conoscenza del progetto di salvezza di Dio per lumanit, progetto che ha attraversato la storia del popolo di Israele e che ha avu- to il suo compimento nellincarnazione, morte e risurrezione di Ges gli incontri di catechesi, per imparare i con- tenuti e il significato delle cose in cui cre- diamo, riunite nella professione di fede del "Credo" apostolico la partecipazione alla vita liturgica della co- munit, per accogliere nei sacramenti il dono dello Spirito Santo che trasforma inte- riormente per saper vivere da testimone di Ges in famiglia, nella professione, nella societ, nel mondo la preghiera individuale e comunitaria, per imparare ad entrare in relazione con Dio e a sentirsi parte di una comunit che ac- compagna e si sente responsabile di que- sto cammino di fede la scelta di un impegno concreto di servi- zio, per imparare ad imitare Ges osser- vando il comandamento dellamore verso Dio e il prossimo, pregando ogni! giorno e perdonando i torti subiti. Domenica 1 febbraio abbiamo celebrato in parrocchia il rito dellUnzione con lolio dei catecumeni, durante il quale don Eu- genio ha unto le mani di Romina con lolio benedetto dal Vescovo in cattedrale il gio- ved santo. Nella Bibbia lolio compare come medicina per lenire le ferite e i dolori, veniva versato sulle piaghe per portare a 9 guarigione; lolio era anche usato per irro- bustire e scaldare i muscoli prima di affron- tare una gara o una lotta... lunzione con lolio quindi espressione di forza, di resi- stenza, di agilit a sfuggire alla presa dellavversario. Ecco allora che questo rito viene compiuto allinizio dellultima parte del catecumenato, quando si fa pi vicino il momento di ricevere i sacramenti e quindi necessario procedere sicuri nel cammi- no, accompagnati dalla preghiera e dalla vicinanza dei cristiani " adulti nella fede. Allinizio della Quaresima, sabato 28 feb- braio, nella chiesa di San Fedele in Como, Romina ha partecipato al Rito della Ele- zione: in esso si sono incontrati la miseri- cordia di Dio che ha " eletto " (= scelto ) i catecumeni, la presenza del Vescovo a cui solo spetta di ammettere un adulto nella comunit cristiana, la testimonianza positi- va degli accompagnatori ( padrini e madri- ne ) che hanno dichiarato che i catecumeni sono pronti a "fare il grande passo". Duran- te questo rito Romina ha scritto il proprio nome nel libro degli Eletti, cio di coloro che saranno battezzati nella prossima Ve- glia Pasquale. dunque da poco iniziato lultimo periodo del catecumenato, la se- conda Quaresima, durante il quale Romina si preparer nella preghiera, nella riflessio- ne e attraverso la scelta di qualche gesto concreto di solidariet, al grande giorno in cui con Cristo rinascer ad una vita nuova, orientata a Dio il Padre, santificata dal suo Spirito presente in lei e nelle sue azioni ispirate allamore, legata alla vita degli altri cristiani della sua comunit ( tutti noi! ). Nella III, IV e V domenica di Quaresima du- rante le S. Messe pregheremo insieme per Romina, che durante gli ultimi incontri (scrutini ) sar chiamata a meditare ed approfondire la Parola di Dio ascoltata. Come comunit, siamo invitati ad ac- compagnare Romina in questo tratto fi- nale del catecumenato con due brevi ma significativi momenti di preghiera: DOMENICA 22 MARZO (IV di Quaresima ), nel pomeriggio: Conse- gna del Simbolo Apostolico (il Credo ) DOMENICA 29 MARZO (V di Quaresima), nel pomeriggio: Conse- gna della Preghiera del Signore ( iI Padre Nostro) Romina e gli altri sette Eletti che con lei hanno condiviso questo percorso riceve- ranno i Sacramenti delliniziazione cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucaristia ) nella cattedrale di Como I 11 aprile 2009, duran- te la Veglia Pasquale: questi Sacramenti si celebrano tutti insieme perch solo attra- verso tutti e tre si diventa pienamente par- tecipi della vita di Cristo risorto e ci si sente parte del suo corpo, che la Chiesa: con il Battesimo si inizia la vita cristiana, ma ci vuole lEucaristia per nutrirla; con il Battesi- mo Cristo ci dona la vita stessa di Dio, 10 ma noi dobbiamo confermarla con la nostra adesione. Per questo Battesimo, Cresima ed Eucaristia si chiamano "Sa- cramenti della iniziazione cristiana", perch permettono di "iniziare" a vivere da cristiani! Rivolgiamo a Romina il nostro augurio per la vita nuova a cui stata chiamata, ringraziandola per lentusiasmo con il quale ha risposto; la gioia di questo dono aumenti in noi il desiderio e la re- sponsabilit della testimonianza di Cri- sto allinterno della comunit cristiana e in ogni ambito della nostra vita! Mariangela DOMENICA 5 APRILE ORE 15 FESTA DEL PERDONO DOMENICA 3 MAGGIO ORE 10 S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE DOMENICA 31 MAGGIO ORE 10 CELEBRAZIONE DELLA CRESIMA 11 Un infiltrato a Ronago icono che tutto il mondo paese, ma non vero: chi arriva a Rona- go da un altro paese, sotto il peso degli 80 anni e di tante esperienze di vita come me, sente unaria diversa. D laria di un paese di confine, senza smog, con tante belle case, giardini, i servizi essenziali, addirittura una fabbri- ca che porta il nome di Ronago in tutto il mondo e tanti bravi artigiani, associa- zioni attive e che fanno del bene, la gente sempre presa a lavorare. Che Dio non faccia mai mancare il lavo- ro a nessuno. Ma io vivo allombra del campanile, fac- cio una vita schiva e il mio punto dosservazione un po limitato. A volte anche un po deformato; let e i con- fronti con il passato rendono un po criti- ci e un po disillusi. Per esempio, allinizio, non mi sembra- va rispettoso celebrare la Messa del gioved proprio alle nove del mattino: fuori, sul sagrato, si contrattano verze e salami per il mercato settimanale, den- tro si celebra il Sacrificio Eucaristico. Poi, ho capito che giusto cos: la Chiesa non rifiuta nulla di ci che umano. Anzi, lo benedice, mentre mas- saie e pensionati combinano le faccen- de con la preghiera. Si uniscono il sacro e il profano, lutile al dilettevole e questa pu essere una caratteristica positiva ai nostri tempi moderni di ricerca di spiri- tualit e di consumi materiali. Unaltra domanda che mi sono posto: perch un paese cos generoso non re- staura la propria chiesa? il luogo dove passano tutti, il simbolo dei valo- ri e delle tradizioni di una comunit che nella chiesa si riconosce. Credo che lintervento sia molto impegnativo, dal punto di vista tecnico ed economico, ma mi sono convinto che altro quello che conta. Per esempio, contano lanimazione del- la liturgia, con i lettori cos presenti, la cantoria che straordinaria, il pianista e le pianiste, veri professionisti, i fedeli che, a turno, preparano le preghiere dei fedeli e non sono mai banali. E poi il sa- crestano, le donne che fanno le pulizie, i volontari che raccolgono fondi per le missioni, con le vendite e i lavoretti, le catechiste e certamente tutti fanno sa- crifici. E prima di tutti, c il parroco al quale non piace mettersi in vista e speriamo che si conservi a lungo. Insomma, sarebbe facile vedere pi le ombre che le luci, soprattutto alla mia et e in una societ dove tutto sembra andare sempre a rovescio. Ma forse meglio collaborare che criticare, come meglio una piccola fiamma che il buio totale. Chiss che, con laiuto di tutti, diventi una grande luce. IL NONNO FELICE 12 Comunque sobriet, e poi...speranza risi finanziaria che diventa rapida-; mente crisi economica, licenzia-men- ti, cassa integrazione, precariato, ammor- tizzatori sociali. c Disoccupazione in crescita, imprese che chiudono, famiglie che stentano ad arri- vare a fine mese. Social card, mutui-casa da pagare, giovani che non trovano lavo- ro. E poi ancora emarginazione, bullismo, violenza sulle donne, intolleranza, ronde, incapacit di governare il fenomeno mi- gratorio che non accenna a diminuire. Le parole della crisi, termini che ci erano sconosciuti o poco familiari fino a non tanto tempo fa. Un paesaggio umano e sociale devastato, rappresentato quoti- diana-mente dalla televisione e dai gior- nali. Notizie drammatiche che si rincorro- no senza sosta, immagini di degrado che sembrano soffocarci. Noi che rivolgiamo il nostro sguardo an- gosciato sul mondo, guardandolo come se si trattasse di una malattia cronica, come se fossimo schiacciati o avvolti in una ragnatela che ci sta imprigionando. Sembriamo impreparati, sconvolti di fron- te alla durezza della vita, alla sua inde- cenza, al rischio concreto di vedere sfug- gire di mano le nostre certezze. Viviamo come appiattiti e frastornati. Ci avevano spiegato che la storia non po- teva tornare indietro, che il progresso avrebbe assicurato, almeno a noi, mondo occidentale, un benessere illimitato. Al massimo (cosa sar mai ) qualche danno ambientale o qualche incidente di percorso, ma nulla di veramente serio e catastrofico. E invece siamo qui ad interpellarci sulle prospettive, a chiederci cosa aspettarci dal futuro, quale domani sar riservato ai nostri figli. Le ricette tradizionali sembrano fallire una dietro I altra. Si riuniscono i capi di stato e di governo in vertici sempre pi frequenti, ma sembra che ogni decisione non porti a nessun significativo risultato. Forse il mondo ha corso troppo e qualche saggio, che miracolosamente soprav- vissuto, lo ha gi sottolineato. Forse sono ancora una volta le immagini della Bibbia che ci possono aiutare in questo momen- to cos difficile e tempestoso. Ho pensato spesso negli ultimi tempi alIArca di No, come luogo di rifugio si- curo, come un ventre materno da cui riaf- facciarsi alla vita. O al deserto, come luogo dellanima ca- pace di farci riappacificare con noi stessi. Di farci riassaporare la lentezza del tem- po, farci ritrovare la pace interiore, di farci riabituare a sentire la nostra voce che non riesce pi ad emergere tra i rumori del mondo. Davvero la rinascita pu passare dalla sacralit della Parola e delle immagini, che possono diventare un efficace anti- doto alle "piaghe sociali " che ci affliggo- no e ci spaventano. Parole e immagini che possono servire a tutti, credenti e non credenti, in questa epoca di disorien- tamento e di confusione. Perch se lotti- mismo pu essere fuori luogo, la spe- ranza che ci pu salvare. Maurizio 13 ASSOCIAZIONE PRO VAL MULINI ONLUS 10 anniversario di fondazione stato un inverno duro quello che fra pochi giorni lascer il 0 posto alla nuova primavera: un buon freddo, pioggia a non fini- re e, soprattutto, tanta neve, che ci ha fatto dire adesso basta!. Ma che i nostri vecchi avrebbero preso come una be- nedizione ed un concreto auspicio per dei buoni raccolti estivi. Noi, uomini moderni, labbiamo detestata tutta questa neve, causa solo di disagi al nostro convulso andare a tutti i costi e di ritardo per i nostri eterni appuntamenti, che non ci permetto- no mai di fermarci: la neve ve bene in montagna, dove si pu sciare!. Una volta (e dal - li con questo "una volta"!), dopo ogni nevicata, era un vociare di bambini e ragazzini che con delle semplici slitte si riversavano lunghe le rive, pi o meno scoscese, dei no- stri prati per poi ritornare a casa fradici e con i geloni alle mani (ma entusiasticamente contenti). Adesso, o si fa la settimana bianca, o niente. Scusate queste riflessioni... era solo per introdurre e per dare il benvenuto al 2009, che come per incanto ci fa fare un grosso passo indietro fino al 1999. In quellanno, esatta- mente il 6 dicembre, quattordici, persone (Brambilla Marco, Alberio Guerrino, Cavalieri Giovanni, Mascetti Mario, Turcato Fortunato, Branchini Massimiliano, Bellini Giuseppe, Carelli Francesco, Bernasconi FrancoGino, Cotta Graziella, Catelli Giorgio, Ciarmiello Alessandro, Canepa Lorenzo e Ferrari Stefano) si riunirono presso il Comune di Rona- go per firmare latto ufficiale di costituzione della nostra Associazione. Ne consegue che non si pu fare a meno di dire Buon decimo compleanno Associazione Pro Val Mulini! Nei prossimi mesi, a dieci anni di distanza, la nostra Associazione vuole auto celebrar- si, auto festeggiarsi, dirsi OK. ci siano ancora! Tanti auguri! E via, continuiamo a lavo- rare!. Vogliamo affermare che per la Pro Val Mulini questo un anno speciale, un anno di festa, di bilanci, di autocritiche, di progetti, di incoraggiamenti. Logicamente ci siamo guardati indietro, ricordando le tappe del nostro lavoro, per poi fissarle in una re- trospettiva, che rester a testimonianza del nostro operato. Ne uscito un nuovo Qua- derno, che sar presentato il mese di maggio, in occasione dellinaugurazione del pon- te sul torrente Faloppia. In esso, anno per anno, vengono rimarcati gli avvenimenti pi importanti, testimoniandoli con la riproduzione dei documenti originali. La copertina, poi, sar anche il Logo del Decennale, cui abbiamo affiancato un piccolo stemma a ri- cordo dei 10 anni trascorsi; sul suo retro riportata una riflessione del presidente, che trascriviamo: // 6 dicembre 1999 quattordici persone, definite anni dopo dei sognatori, hanno piantato un seme sconosciuto (non un OGM!): limportanza della valorizzazione storico-ambientale del nostro territo- rio. Alcuni comportamenti, divenuti unautomatica realt, sono stati messi in discussione, propo- nendo invece delle alternative rivolte alla difesa del nostro passato e del nostro ambiente. 14 Il conservare ledificio adibito a mulino, anzich buttarlo gi; il permettere alla quercia di continua- re a spandere i suoi semi e le sue foglie, anzich abbatterla per fare posto a tuttaltro; il dare allo scoiattolo la possibilit di squittire ancora, perch il suo ambiente naturale stato conservato; il continuare a veder sorridere o meno le nostre Madonne, anzich coprirle con uno strato dintona- co; il poter percorrere nei giorni di festa e non i nostri sentieri, dentro i nostri boschi, anzich fare ore ed ore di coda sulle autostrade. Sono passati dieci anni, tra successi e fallimenti. Di certo avremmo voluto fare di pi, ma le nostre piccole, ma libere, risorse non ce lo hanno permesso. In alcuni casi non ci siamo capiti con la gente, evidentemente perch non ci siamo spiegati bene, e cos progetti interessanti sono rimasti senza risultati. Facendo scorrere queste pagine, ci si trova ad avere tra le mani, quasi senza accorgerse- ne, un bilancio di questo lungo periodo che, pi che una sterile elencazione delle opere realizzate, vuol essere un insieme di riflessioni che nascono da semplici domande. La gente dei nostri paesi che idea si fatta della nostra Associazione? Abbiamo veramente divulgato il nostro messaggio in modo chiaro e preciso? Il nostro operato sempre stato autentico e significativo, cos da conservare la fiducia e la stima dei nostri cosi? Entusiasmo e sfiducia sono stati i fedeli compagni di viaggio. Le manifestazioni riuscite, i lavori completati ed apprezzati, hanno rappresentato i momenti pi belli, per poi raggiun- gere il top quando si riusciti a salvare delle testimonianze, ridonando cos vita alla Val- le. Labbandono di un progetto a causa di difficolt non superate, i! socio che non ha pi volu- to far parte dellassociazione, il non essere capiti o il non esserci spiegati bene, sono state le nostre sconfitte, sulle quali nostro dovere fare autocritica. Domande e riflessioni, tra- guardi raggiunti e sconfitte, sogni rimasti nel cassetto e progetti che stanno diventando realt: tutte queste cose rappresentano il nostro compleanno che vogliamo festeggiare: il 22 marzo, ad Uggiate alla Fiera di San Giuseppe, con il nostro stand per il rinnovo della quota sociale e per accogliere nuovi soci; il 19 aprile, al Centro Civico in Val Mulini, per la Passeggiata di primavera, che questanno ci porter a visitare la chiesetta di Bernasca a Camnago-Faloppio; il 4 aprile, a Morbio presso il mulino del Ghitello, per una visita guidata al parco delle Gole della Breggia ed al mulino stesso; in maggio, al Centro Civico in Val Mulini, per la presentazione del Quaderno dei nostri 10 anni e per linaugurazione del ponte sul Faloppia, lungo il Circuito Turistico; in ottobre, sempre in Val Mulini, per linaugurazione del Percorso botanico del Bosco dellaglio e per lannuale appuntamento del "Pomeriggio dottobre in festa". Questo Compleanno, per non deve essere solo della Pro Val Mulini, ma anche e soprattutto dei nostri Soci, che di anno in anno hanno nutrito lAssociazione, senza dimenticare le Amministrazio- ni Comunali, la Provincia di Como, le industrie, gli artigiani ed i commercianti del luogo, e tante al- tre persone che hanno avuto fiducia nelle nostre proposte, che talvolta sono diventate realt. A tutti quanti lAssociazione desidera far giungere, quale regalo di compleanno, il suo grazie, nel modo pi spontaneo e pi sincero. Questo grazie lo potremo porgere di persona, quando ci si in- contrer in occasione dei citati appuntamenti. Guerrino A. 15