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Tutto si muove, tutto si modifica.

Un cosa per fissa, immutata da centinaia di


migliaia di anni: il cuore umano e la sua sfrenata e incessante ricerca di qualcosa
che possa dissetare quella sete che risiede nel profondo. La speranza di un
momento di felicit e della fine di qualcosa di brutto ci spinge ad alzarci la
mattina e a fare tutti quei sacrifici che ben conosciamo e ai quali ci siamo
abituati. Dall'ormai obsoleta volont di lasciare il segno su questa terra al voler a
tutti i costi essere felici e godere il pi possibile delle cose che ci donano piacere,
non importa quanto finte e finite possano essere. Avere sicurezze, controllo su
ci che si vede e poter dare quella impressione di s esattamente come noi
vogliamo che sia. Sopravvivere alla giornata in modo tale che una volta tornati a
letto le cose non siano tanto cambiate rispetto al giorno prima. Abbiamo
costruito un enorme e intricato gioco di ruolo che per quanto architettato e
vissuto in modo reale, sempre un gioco resta. E questo i bambini e gli anziani lo
sanno, hanno la capacit di vedere all'essenza e a ci che veramente
importante. Ci vedono correre e sudare per cose che ci portano solo a correre e a
sudare di pi, ma questo noi non siamo in grado di vederlo. Non ci dona forse
gioia essere sdraiati su un prato e addormentarci con il sole che ci scalda il viso,
pensando a tutte le cose belle e brutte che ci hanno cambiato e che ci hanno fatto
crescere? Eppure siamo convinti che il viverlo su un giardino privato di una bella
casa o sulla prua di un motoscafo abbia un valore aggiunto . Se avete mai avuto
l'onore di parlare con una persona che stata nei campi di concentramento la
cosa che forse vi colpir dopo le sue parole osservarlo/a. Il vedere che dietro le
rughe di una persona si possano nascondere tali esperienze e tali insegnamenti.
Vedere che alla fine anche le cose pi brutte accadono, passano, si superano e si
impara da esse. Tanto vale lottare e faticare per cose per cui valga veramente la
pena, per qualcosa che resta e che possa suscitare ispirazione. Ispirare
ammirazione, non per cosa si diventati ma per l'amore che si dona e per la
passione. Una delle cosa pi belle della vita, che purtroppo si realizza col tempo,
condividere. Condividere la vita, le gioie, i dolori, il cibo, le idee e i dubbi, il
tempo. All'asilo ci insegnano a condividere la merenda con il nostro compagno di
classe per essere felici in due. Una divisione che porta a una moltiplicazione.
Paradosso matematico ma concreto. Cosa ci succede crescendo? Quale capacit o
sensibilit perdiamo nel crescere. Crescere forse combattere contro qualcosa
che ci vuole fare credere che l'essere sinceri, espansivi e generosi da stupidi?
Quanta disperazione e desolazione mascherata da perfezione e gestione ottimale,
da sorrisi e da finta gratuit.
Oggi mercoled 3 settembre 2014 il tempo sembra davvero essersi fermato,
manca poco pi di due settimane e i giorni non passano mai. Sta cominciando a
diventare un incubo. Ormai mi sembra una vita che sono qui, non ne posso
proprio pi, ogni strada, ogni negozio, ogni mattonella l'ho vista e rivista
centinaia di volte e non ho la forza e la curiosit di scoprire nulla di nuovo in
questa citt. Gli inglesi pare che ciclicamente si scordino che non sono inglese e
con naturalezza mi parlano e si stupiscono se nel loro parlare/rappare mi perdo
qualche parola e chiedo se possono gentilmente ripetere. Al lavoro non va
malissimo, ma sono circondato da persone che sono probabilmente nate con la
scienza infusa in quanto per loro il concetto di "imparare" non esiste e non deve
esistere. Dopodomani gli dir che il 20 ho l'aereo per l'italia e se si dovessere
arrabbiare o mi dovessero licenziare prima chissene. L'importante che mi
paghino le ore che ho fatto. Mi aspetta un maledetto weekend, credo che se
facessero i turni tirando i dadi avrebbero una logica migliore. La lingua devo dire
che la sto cominciando a odiare, anche se forse sono un pochino migliorato ma
non quanto mi aspettavo sinceramente. Non riesco ad esprimere quanto mi
possa mancare la mia citt. Il camminare, i cartelloni, l'odore, le auto. Quel senso
di imperfezione e mal comune che ci rende tutti fratelli e che dipinge i giorni.
Nessun giorno uguale, qu anche il giorno migliore assimilabile e ogni altro
anonimo giorno della settimana. Manca cuore, manca passione, manca comicit.
Un motore che funziona e mai si ferma, sempre perfetto e silenzioso. Dove se
qualcosa si rompe va scartata e rimpiazzata. Mi manca il sorriso con cui si
affrontano i problemi e le cose brutte, le pacche sulle spalle di chi ce l'ha fatta e
che sa come ti senti. I luoghi vissuti e logori di storia universale e personale, che
suscitano ammirazione per la loro magnificenza e una lacrima per il loro aver
vissuto con te parti della tua vita. Mi manca l'avere persone che sanno chi sei, che
conoscono la tua storia e il non doverla ripetere quasi ogni giorno. Suscitare
ammirazione negli altri perch conoscono le tue battaglie e le tue sconfitte e non
i tuoi successi.

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