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1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione
Numero 63
Luglio 2008
Salvami Regina
Gustavo Kralj
l profeta Elia presentato nelle Sacre Scritture come luomo di Dio che
cammina alla presenza del Signore
e che, ardente di zelo, lotta per la difesa
del culto dellunico Dio vero.
Ha difeso i diritti di Dio in una sfida pubblica, realizzata sul monte Carmelo contro
i sacerdoti di Baal. Si dedicato allintima
esperienza del Dio vivo sul monte Oreb.
A lui si sono ispirati i primi eremiti che,
seguendo i Santi Padri, lo hanno assunto
SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno X, numero 63, Luglio 2008
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46)
art. 1, comma 2, DR PD
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Fino a dove pu la
Grazia di Dio? (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . . .
4
5
Lanno Paolino
......................
34
........................
......................
36
10
E accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................
42
Commento al Vangelo
Le parabole sul Regno
......................
12
I Quaranta Martiri
del Brasile
......................
46
20
I Santi di ogni giorno
25
......................
......................
48
La Basilica di
San Paolo fuori le Mura
26
......................
50
S crivono
i lettori
Ringraziamento per il CD
dei Canti Gregoriani
Ho ricevuto oggi la sua lettera con
il CD I pi bei Canti Gregoriani e la
ringrazio vivamente e come appassionato di tali canti Le invier il mio
contributo da pensionato.
Plaudo alla Sua iniziativa sia per la
diffusione che per la scelta. Ho ascoltato con tranquillit la serena melodia del gregoriano provando molta
pace e tranquillit. Porter nella mia
Parrocchia il CD per farlo ascoltare.
Molti cordiali saluti,
Prof. Domenico Amoroso
Matera - MT
La leggo con
molto interesse
Ci tengo a ringraziarvi per linvio
regolare della vostra rivista. La leggo con molto interesse e prendo coscienza dellopera che fa il Signore
per mezzo degli araldi. Dopo averla letta, la passo a diverse persone, in
modo che continui a circolare e a fare
del bene. Vi ringrazio molto per que-
Messaggio di fede
e speranza
Pi sicura nella
mia fede in Dio
Ringrazio Dio e la Rivista Araldi del Vangelo, perch da quando ho
cominciato a riceverla, ho ottenuto
molte grazie. La mia famiglia viveva
piena di problemi, senza direzione,
ma ogni nuovo numero che arriva
una luce che ci guida. I miei figli oggi
vivono bene con le loro famiglie ed io
sono una madre pi sicura nella mia
fede in Dio.
Maria de Jesus
Teresina Brasile
Lavori ricchi
della Parola di Dio
Non potevo non mandare una parola di ringraziamento, e dirvi che
sento una gioia molto grande nel ricevere i vostri lavori, sempre molto
illustrati, fatti con sapienza e ricchi
della Parola di Dio, che fortifica ed illumina i nostri cuori per una vita pi
saggia e santa. La vostra opera ha dato molta gioia a Dio e alla Madonna,
perch cos, molti uomini hanno scoperto lamore verso di Lui e di Lei.
Prego affinch Dio vi aiuti nei vostri
progetti.
Emilia da Costa Fernandes Machado
Guimares Portogallo
Le musiche gregoriane
ci rimettono in linea con Dio
Mi stupite sempre! Ho molto
gradito il CD di musiche gregoriane
e lascolto del canto produce leffetto descritto: rimette in linea con
Dio. Ho ricevuto anche la sempre
interessantissima Rivista degli Araldi del Vangelo che informa sulla vita
della Chiesa e forma spiritualmente con articoli che sono il cuore della teologia.
Con viva cordialit porgo auguri a
Lei e Collaboratori per una piena realizzazione dei progetti avviati.
Elvira Cuppone
Salerno - SA
Editoriale
Fino a dove pu la
Grazia di Dio?
Madonna
di Fatima
- Maria,
Stella della
Nuova Evange
lizzazione
Poste Italiane
s.p.a. - Spediz
ione in Abbon
amento
Postale
- D. L. 353/20
03 (conv.
in L. 27/02/2
004 n 46)
art. 1, comma
2, DR PD
- Periodi
co dellAs
sociazione
63
Numero 8
Luglio 200
lo
LAposto
ti
delle gen
Salvami R
egina
a vitalit di una semente, che in alcuni anni si sviluppa al punto da trasformarsi in un frondoso albero, uno dei simboli delloperato della Grazia nelle anime.
Dono gratuito di Dio, la Grazia ci offre la possibilit di diventare suoi figli adottivi, capaci della beatitudine eterna. Essa ci rende partecipi della natura divina, introducendoci in un santificante rapporto con la Santissima Trinit.
Nel mistero del processo trinitario, eterno ed immutabile, la conoscenza del Padre genera il Figlio, e dallamore tra questi due procede lo Spirito Santo. In questo
perpetuo convivio tra le tre Persone divine c un traboccamento di amore infinito, e
Dio, sebbene sia perfettamente felice, ha manifestato con lopera della creazione il
suo desiderio di far s che altri condividessero questo ineffabile amore.
Il bene eminentemente diffusivo e per questo la vita divina tende ad espandersi. Dio ha creato luniverso, non solo per manifestare la sua gloria, ma per comunicarla. Siccome le creature sono naturalmente incapaci di una conoscenza soprannaturale dellessenza divina, Dio concede loro agli esseri dotati di intelligenza e volont, Angeli e uomini la sua Grazia, un dono che li rende partecipi della natura
divina (II Pd 1, 4).
Essa, molte volte, agisce in forma soave e quasi impercettibile, ma in certe occasioni ha unazione folgorante ed efficace, provocando nelle anime pi incallite una
completa trasformazione.
La conversione di San Paolo uno degli esempi storici pi eminenti di un dietrofront spirituale, dalle inenarrabili conseguenze: da persecutore della Chiesa ad
Apostolo di Ges Cristo, egli stato il grande strumento per lespansione del Cristianesimo, cambiando cos la stessa direzione della Storia.
San Paolo stato un uomo che si lasciato coscientemente muovere dalla Grazia
e ha mirato a servire da veicolo affinch essa operasse anche negli altri. Egli la nomina continuamente e la cita nei suoi scritti. laddove abbondato il peccato, ha sovrabbondato la Grazia (Rm 5, 20), afferma. In un altro passo dice che Dio ha mostrato per i secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bont
verso di noi, in Cristo Ges (Ef 2,7). E ancora ci ammonisce: vigilando che nessuno
venga meno alla grazia di Dio (Eb 12, 15).
Quando gli uomini non sono indifferenti alla Grazia divina, ma, al contrario, la
accettano, le corrispondono e con questa decidono di collaborare, si producono meraviglie, come quelle che sono sbocciate dalla fede solida e dalla focosa carit di San
Paolo. Lungo il corso della Storia di essa troviamo esempi luminosi, come la conversione dei barbari, demolitori della civilt romana, ma alla fine attratti alla vera Religione grazie al potere della Grazia divina.
In questo misterioso dono di Dio sono riposte le nostre speranze per la trasformazione del mondo attuale, in quanto ci che per luomo impossibile, per Dio possibile. E cos, pu darsi che veniamo ad assistere, in un intervento divino, a uno dei
miracoli della Grazia: linstaurazione del Regno di Cristo, per mezzo di Maria.
Luglio 2008 Salvami
Regina5
Un dono di Dio
a tutta la Chiesa
Rivolgendosi ai Vescovi partecipanti al Seminario di Studi organizzato dal
Pontificio Consiglio per i Laici, Benedetto XVI ha sottolineato nuovamente
il segno luminoso della bellezza di Cristo e della Chiesa, sua Sposa
nellesperienza dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunit.
on la prima volta
che il Consiglio per
i Laici organizza un
Seminario per i Vescovi sui movimenti
laicali. Ricordo bene quello del 1999,
ideale prosecuzione pastorale dellincontro del mio amato Predecessore Giovanni Paolo II con i movimenti e le nuove comunit, tenutosi il 30
maggio dellanno precedente. Come
Prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede fui coinvolto in
prima persona nel dibattito. Ebbi modo di stabilire un dialogo diretto con i
Vescovi, uno scambio franco e fraterno su tante questioni importanti.
Il risveglio di un vigoroso
impulso missionario
Lodierno Seminario, analogamente, vuol essere una prosecuzione
dellincontro che io stesso ho avuto,
il 3 giugno 2006, con una larga rap6Salvami Regina Luglio 2008
ni immediatamente successivi, in
un periodo carico di entusiasmanti
promesse, ma segnato anche da difficili prove.
Paolo VI e Giovanni Paolo II seppero accogliere e discernere, incoraggiare e promuovere limprevista irruzione delle nuove realt laicali che, in
forme varie e sorprendenti, ridonavano vitalit, fede e speranza a tutta la
Chiesa.
Gi allora, infatti, rendevano testimonianza della gioia, della ragionevolezza e della bellezza di essere cristiani, mostrandosi grati di appartenere al mistero di comunione che la
Chiesa. Abbiamo assistito al risveglio
di un vigoroso slancio missionario,
mosso dal desiderio di comunicare
a tutti la preziosa esperienza dellincontro con Cristo, avvertita e vissuta come la sola risposta adeguata alla profonda sete di verit e di felicit
del cuore umano.
Discernere e guidare i
carismi, senza soffocarli
Come non rendersi conto, al conLautenticit dei nuovi carismi gatempo, che una tale novit attenrantita dalla loro disponibilit a sotde ancora di essere adeguatamentomettersi al discernimento dellaute compresa alla luce del disegno di
torit ecclesiastica. Gi numerosi
Dio e della missione della Chiesa nemovimenti ecclesiali e nuove comugli scenari del nostro tempo? Proprio
nit sono stati riconosciuti dalla Sanperci si sono succeduti numerosi inta Sede, pertanto vanno senza dubterventi di richiamo e di orientamenbio considerati un dono di Dio per
to da parte dei Pontefici, che hanno
tutta la Chiesa. Altri, ancora in fase
avviato un dialogo e una collaboranascente, richiedono lesercizio di un
zione sempre pi approfonditi a livelaccompagnamento ancor pi delicalo di tante Chiese particolari. Sono
to e vigilante da parte dei Pastori delstati superati non pochi pregiudizi,
le Chiese particolari. Chi chiamaresistenze e tensioni. Rimane da asto a un servizio di discernimento e di
solvere limportante compito di proguida non pretenda di spadroneggiamuovere una pi matura comunione
re sui carismi, ma piuttosto si guardi tutte le componenti ecclesiali, perdi dal pericolo di soffocarli (cfr 1 Ts
ch tutti i carismi, nel rispetto della
5,19-21), resistendo alla tentazione
loro specificit, possano pienamente
di uniformare ci che lo Spirito Sane liberamente contribuire alledificato ha voluto multiforme per concorzione dellunico Corpo di Cristo.
rere alledificazione e alla dilatazioHo molto apprezzato che sia stane dellunico Corpo di Cristo, che lo
ta scelta, come traccia del Seminario,
stesso Spirito rende saldo nellunit.
lesortazione da me rivolta a un grupConsacrato e assistito dallo Spirito di
po di Vescovi tedeschi in visita ad liDio, in Cristo, Capo della Chiesa, il
mina, che oggi senzaltro ripropongo
Vescovo dovr esaminare i carismi e
a tutti voi, Pastori di
tante chiese particolari: Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore (18 novembre
2006). Potrei quasi
dire di non aver altro
da aggiungere! La carit il segno distintivo del Buon Pastore:
essa rende autorevole
ed efficace lesercizio
del ministero che ci
stato affidato. Andare incontro con molto
amore ai movimenti e
alle nuove comunit
ci spinge a conoscere adeguatamente la
loro realt, senza impressioni superficiali o giudizi riduttivi.
Nella mattina del 17 maggio, nella sala del Concistoro, il Santo Padre
Ci aiuta anche a comha ricevuto in udienza i partecipanti al Seminario di Studi per i
Vescovi promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici
prendere che i moLuglio 2008 Salvami
Regina7
Osservatore Romano
l termine di questo
momento di preghiera mariana, desidero rivolgere a
tutti voi il mio cordiale saluto e ringraziarvi per la vostra partecipazione. Saluto in particolare il Cardinale Bernard Francis Law, Arciprete di questa stupenda Basilica di Santa Maria Maggiore. Questo , in Roma, il tempio ma-
menti vespertini per rendere omaggio alla Madonna. Come, infatti, dimenticare la preghiera del Rosario in
parrocchia oppure nei cortili delle case e nelle contrade dei paesi?
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa
Regina9
Osservatore Romano
Sacerdote: uomo di
disponibilit e obbedienza
Cari fratelli sacerdoti, in queste parole appare chiara una prima nota caratteristica della nostra vita: quella
dellobbedienza. Se prestiamo attenzione per un momento alle parole del
rito di ordinazione, non possiamo non
notare il fatto che il sacerdote effettivamente chiamato ad essere un uomo di disponibilit e obbedienza. []
La verit che soltanto in questo
modo facendo nostra la disposizione di obbedienza di Ges, mediante
la rinuncia a noi stessi, e riaffermando la promessa di assolvere ai sacri doveri che per amore di Cristo accettiamo
con piacere nel giorno della nostra ordinazione per servire alla Chiesa 1
saremo autenticamente liberi, il nostro ministero veramente fecondo
per la Chiesa e il Regno, e la nostra
vita interamente felice e piena. []
Obbedienza non
sinonimo di oppressione
Non sorprende che il mondo doggi, sottomesso al secolarismo e a quella che stata chiamata civilt dellaccidia 2, non solo non sia capace di assumere questa logica amorosa e oblativa dellobbedienza, ma si rivolti francamente contro di essa e veda nellobbedienza un sinonimo delloppressione.
Purtroppo, linflusso di questa prospettiva mondana e fallace si lascia
sentire non poche volte allinterno
del corpo ecclesiastico quando in certi
ambiti dello stesso, si verificano lo spirito di contestazione, laperto dissenso
in relazione al Magistero, la formazione di gruppi e meccanismi di pressione che cercano di mettere alle strette i vescovi, le azioni o organizzazioni ai margini dei legittimi pastori, la ricerca di consensi deboli che imprimono uno spirito di mediocrit nella
vita ecclesiastica, i progetti pastorali o ecclesiastici che tentano di erigere
nuove ideologie o formae mentis totalmente estranee al Vangelo e al sentire
della Chiesa, come idoli ai quali rendere culto. Tutto questo per lo scandalo e la confusione dei fedeli.
vero che, da un lato, tali procedimenti rivelano, in quelli che li propugnano, unassimilazione totalmente immatura dello Spirito di Cristo e
della Chiesa. Da un altro lato, sono
tutte realt che sembrano manifestare ancora una volta lazione tenebrosa del Maligno, e rieditano il Mistero
della passione del Signore, ora come
passione della Chiesa, che completa
nel suo corpo i dolori e sofferenze di
chi suo Capo3. [...]
La vita spirituale
fondamentale nel sacerdote
Desidero riferirmi ad una seconda nota caratteristica della nostra vita e del nostro ministero sacerdotale. Per noi, sacerdoti, lincontro quotidiano con il Signore Ges nellorazione, nella meditazione assidua della Parola di Dio e nella celebrazione
e adorazione eucaristica, non qualcosa di opzionale.
l, nella preghiera sincera e profonda, che avviene lassimilazione
dellautentico stile di vita del Signore
Ges, la maturazione del significato
dellessere sacerdoti e la nostra crescita nellamicizia con Colui che ci ha
amato fino allestremo.[]
In sintesi, la vita spirituale fondamentale nel sacerdote, per la propria salvezza e per ci che riguarda il
suo ministero e testimonianza, mentre la sua assenza porta a gravissime
conseguenze, come spesso possiamo
constatare. Solo questa assicura al sacerdote un amore fedele e generoso,
un cuore non diviso, una dedizione
totale alla Chiesa.
Regina11
aVangeloA
I Il Regno
rivelato dal
Maestro
Alcuni soldati, inviati dalle
autorit religiose del Tempio a
catturare Ges, erano ritornati
senza portare a termine la missione. Eseguire gli ordini era stato loro impossibile, per il semplice
fatto che nessuno mai aveva parlato come Lui. Traspare in questo episodio, il grande potere di espressione della verit insegnata dal Signore.
Nessuno mai arriv ad essere Maestro, o verr ad esserlo, nel senso pi
profondo del termine, come lo stato Ges Cristo. Chi, infatti, potr oltrepassarLo in pedagogia?
Consideriamo anche il fatto di
quanto luomo sia moralmente inca-
pace di conoscere da solo e pienamente le verit religiose, avendo bisogno per questo scopo del concorso
della Rivelazione. Anche a questo riguardo possiamo chiederci: chi meglio dello stesso Ges per offrire questa Rivelazione? Egli portava dallalto una ricca variet di temi per istruirci, tra i quali quello del Regno di
Dio.
Obiettivo degli
insegnamenti di Ges
Il suo grande desiderio era farci
conoscere direttamente le meraviglie
che il Padre ci aveva preparato, poich non facile esprimerle nel linguaggio umano, come lo stesso San
Paolo avrebbe detto: Quelle cose che
occhio non vide, n orecchio ud, n
mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo
amano (I Cor 2, 9). Se Egli ci avesse
mostrato il Regno dei Cieli, invece di
rivelarcelo, avremmo perduto i meriti. Per questo, diventava indispensabile servirsi di immagini approssimative, molto compenetrate di logica e
verosimiglianza, e facilmente accessibili alla nostra intelligenza. Unoratoria magniloquente non era necessaria
al Maestro, per la sua stessa essenza
e perch ci comunicava una dottrina
eterna, grandiosa, nella propria sostanza.
Dopo Ges, i Santi e i Dottori
molto ci hanno illuminato su questo
punto particolare, come SantAgostino quando ha scritto: Chi rivendica per se stesso quello che Voi offriLuglio 2008 Salvami
Regina13
San Tommaso
ci mostra come
la scienza sacra
superi tutte le altre,
sia il suo oggetto,
sia la certezza
la vita pubblica di Ges, esse fossero divenute ancor pi abituali, soprattutto tra i rabbini. Erano di vario tipo ed includevano un paragone
che aveva lo scopo di rendere accessibile un insegnamento arduo da capire. Come strumento pedagogico,
malgrado la loro semplicit e forse
proprio per questa ragione risultavano attraenti, poich, in virt di una
certa aura di ambiguit, che sempre
le accompagnava, risultavano enigmatiche. Cos, coloro che non riuscivano a cogliere il loro intero significato ne rimanevano curiosamente interessati e coloro che captavano il
loro contenuto provavano un sentimento di letizia. Per questo il Signore si rivolgeva cos ai Suoi ascoltatori: Chi ha orecchie per intendere, intenda (Mc 4, 9).
Gli autori hanno differenti opinioni a questo proposito. Alcuni, attraverso lottica della giustizia, analizzano le parabole come un
procedimento usato dal Messia con
lobiettivo di castigare quelli che si
rifiutavano di credere nella Rivelazione, nonostante i Suoi miracoli. Tra questi spicca Maldonado, come pure Knabenbauer e Fonk. Altri, al contrario, a partire dalla misericordia, spiegano che il soave velo delle parabole mirava a stimolare
linteresse degli astanti, inducendoli a fare domande, per questo afferma San Gerolamo: Mescola il chiaro con loscuro affinch, per mezzo
del comprensibile, afferrino quello
che non intendono.5
Era anche indispensabile che
Ges formasse i Suoi discepoli passo passo e non in maniera brusca dentro i nuovi orizzonti. Sotto questo punto di vista, il metodo
da Lui adottato non potrebbe essere stato migliore. In s, la parabola dovrebbe essere semplice, sprovvista di qualsiasi carattere ricercato e, trattando una materia legata
alleternit, risultare sempre attuale. Semplicit ed eternit erano termini che si intrecciavano nel fulcro
della Rivelazione portata da Ges
riguardo il Regno.
II La parabola del
Tesoro nascosto
Il regno dei cieli simile a un tesoro nascosto in un campo; un
uomo lo trova e lo nasconde di
nuovo, poi va, pieno di gioia, e
vende tutti i suoi averi e compra
quel campo.
I dettagli secondari sono omessi dallEvangelista. Saranno stati, o
no, trattati dal Signore? Non abbiamo modo di saperlo. Tuttavia, si pu
immaginare quanto la spiegazione di
Ges debba essere stata molto attraente, per il fatto che Egli ne discorreva attraverso la Sua umanit e, pari passu, andava illuminando, ben disponendo e aiutando, con la grazia e
il Suo potere divino, il fondo dellanima di ognuno in quel momento l
presente.
Gustavo Kralj
Era anche indispensabile che Ges formasse i Suoi discepoli passo passo,
evitando di introdurli in maniera brusca, nei nuovi orizzonti
Ges insegna agli Apostoli Museo della Cattedrale di SantIsacco, San Pietroburgo (Russia)
Regina15
Gustavo Kralj
Numerosi sono
oggi coloro che
abbandonano la
perla della verit e
preferiscono rotolare
nel precipizio
dellerrore
no, senza paura, nelle acque torbide dellindifferenza e della debolezza a proposito della loro salvezza eterna, del Regno e dello stesso
Dio. Per costoro, il senso dellessere
si affievolisce, al punto che non distinguono quasi pi tra bene e male, bello e brutto, verit ed errore.
E quanti ce ne sono oggi che, pur
conoscendo la verit, non si concedono a lei, per pura mancanza
di generosit? Non vendono tutto quello che possiedono E chi
sono quelli che, nel mondo doggi,
sono disposti a sacrificare tutto per
mantenere lo stato di Grazia?
Infine, queste due parabole si
completano armoniosamente. Una
si riferisce al pulchrum del Regno
(quella della perla); laltra cerca di
infonderci lidea di vantaggio, utilit e premio (quella del tesoro).
In questultima si riflette la gratuit del Regno (trova), nella precedente, lo sforzo (cerca). In entrambe diventa palese quanto debba staccarsi dai beni di questo mondo chi desideri acquisire il Regno
dei Cieli.
Gustavo Kralj
via tutti i suoi beni pur di comprarla.9 Il testo ci parla di un mercante che cerca perle preziose. Egli, nel
comprarne una di altissima qualit,
non pensa a venderla per lo meno niente risulta a questo proposito
nella lettera del Vangelo.
Sui dettagli secondari, dibattono
tra loro diversi autori. Limportante
tener ben presente lidea secondo
cui la presente parabola ha lo stesso significato della precedente, cambia solo la materia 10ossia, si tratta di lasciare, se necessario, tutto
ci che si possiede al fine di acquistare questo tesoro o perla, che
non niente di pi che lo stesso Regno dei Cieli.
A questo proposito San Giovanni Crisostomo fa la seguente riflessione: La predicazione del Vangelo non solo una fonte di molteplici ricchezze, come lo un tesoro, ma
anche preziosa come una perla.E
pi avanti, completando il suo pensiero, afferma: La verit una, non
pu essere divisa in varie parti; per
questo si racconta di una sola perla
trovata. E cos come chi possiede una
perla di grande valore conosce bene
la sua ricchezza mentre tutti gli altri la ignorano, perch quella perla
cos piccola che ci sta in una mano
allo stesso modo, nella predicazione
del Vangelo, coloro che hanno la felicit di riceverla sanno quali ricchezze
spirituali acquistano,ricchezze completamente ignorate da coloro che
non conoscono il valore di questo tesoro. 11
Infatti, quanti pensatori pagani
hanno aderito alla verit del Cristianesimo, in quei primi tempi, perch
si sono sentiti attratti dalla sua dottrina, arrivando, alcuni di loro, a fare dono della propria vita per amore di questa? Erano buoni mercanti di perle.
Al contrario, numerosi sono oggi
coloro che abbandonano la perla
della verit e preferiscono rotolare
nel precipizio dellerrore, dellequivoco e della confusione. Si lancia-
Quando la rete
piena, i pescatori
la tirano fuori e,
seduti sulla spiaggia,
separano i pesci
buoni dai cattivi
Regina17
Il compito di separazione
toccher agli Angeli, nel giorno
del Giudizio: i buoni a
destra, i cattivi a sinistra
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Per questo, continua: la quale quando piena, ecc. perch cos come il
mare rappresenta il mondo, allo stesso modo lorizzonte del mare rappresenta la fine del mondo; e in questa fine saranno scelti e conservati in cesti
i buoni e i cattivi saranno buttati via,
ossia, gli eletti saranno ricevuti nei Tabernacoli Eterni, e i cattivi, dopo aver
perso la luce che illuminava linterno
del Regno, saranno portati nelle tenebre esterne: perch ora la rete della Fede contiene anche, come pesci mescolati, tutti i cattivi e i buoni; ma dopo, a
riva si vedr quelli che sono dentro la
rete della Chiesa. 13
Non solo secondo San Gregorio
questa rete pu essere interpretata come unimmagine della Chiesa;
molti altri autori la giudicano nello
stesso senso. La Chiesa composta
da giusti, ma
anche da peccatori. Il male che a volte incontriamo nella sua parte umana non deve farci paura, tanto meno
scandalizzarci; tutto previsto. La
Chiesa non smette per questo di essere Santa nella sua essenza, poich
Essa divina. Ci che deve importarci cercare la perlae, una volta
trovato questo tesoro, abbandonare tutto per essere buoni pesci in
questa rete.
Il compito di separazione toccher agli Angeli, nel giorno del Giudizio: i buoni a destra, i cattivi a sinistra; i sacerdoti santi saranno separati dai sacerdoti sacrileghi, i religiosi osservanti, dai sensuali; i magistrati integri, dagli ingiusti: saranno ricevute le vergini sagge, rifiutate le sciocche; accolte le spose fedeli, allontanate le adultere; insomma,
gli eletti saranno messi da una parte,
e i peccatori dallaltra.
Verrebbe a proposito qui unesauriente descrizione riguardo ai tormenti eterni dei cattivi nellinferno,
come, in contrapposizione a questi,
una seconda relativa ai piaceri celesti di cui godranno i buoni nella vita
eterna. Non mancher occasione per
discorrere su una materia cos importante.
V Epilogo
Ges insegnava ai Suoi discepoli la sostanza e la bellezza del Regno
dei Cieli, rendendoli dottori. Cos, altamente formati, avrebbero dovuto
insegnare agli altri con abbondanza e
Fissiamo la
nostra mente e il
nostro cuore nelle
meraviglie del
Regno dei Cieli
e conserviamo
un perseverante
terrore dellInferno
variet di dottrina, secondo il livello e
la necessit di coloro che li ascoltavano, senza mai essere sorpresi a mani vuote. Perch, cos come il padre
di famiglia deve alimentare i suoi con
il mantenimento corporale, allo stesso
modo il dottore evangelico deve nutrire
il popolo cristiano con lalimento spirituale.14
Anche per noi costituisce una necessit, quando abbiamo altri sotto la
nostra responsabilit, impiegare tutti i mezzi della miglior erudizione
antica e attuale - e della pi attraente didattica, in modo da istruirli e
formarli bene.
Ges contemplava, in questoccasione, il futuro della Sua opera, non
pi solo con le conoscenze eterne
della Sua divinit, e nemmeno soltanto con quelle della visione beatifica della Sua anima nella gloria, ma
attraverso la Sua esperienza umana,
e discerneva gli splendori dellepilogo finale di tutti gli eventi, dopo i
Suoi drammi e sofferenze durante la
Passione. Esultava di gioia nel vedere con anticipo il trionfo dei Suoi discepoli, della Chiesa, e dei buoni in
generale dopo il Giudizio, cos come
la giustizia del Padre che si abbatter su quelli che avranno rigettato la
Idem, pp.508-509.
Idem, pp.509-510.
10
11
12
Cf. TUYA OP, P. Manuel de. Bblia Comentada. Madri: BAC, 1964,
v.II, p.321.
13
14
Regina19
I Quaranta Martiri
del Brasile
Ignazio di Azevedo, con la sua giovane falange,
alimentava lardente desiderio di vedere un Brasile
prospero in virt. Nel frattempo Dio lo chiam, come se
dicesse: Ignazio, non vedrai pi il Brasile. Vieni a Me!
orreva la seconda met del secolo XVI. Limmensa vastit del Nuovo
Mondo, con i suoi milioni di anime in attesa della luce del Vangelo, sfidava lardimento dei missionari. Le onde dellAtlantico, nellaccarezzare le spiagge e le
rocce delle due nazioni iberiche, sembravano chiamare alleroismo i cuori
idealisti. Le squadre portoghesi, contraddistinte dalla Croce di Cristo, facevano continuamente rotta sul Mar
Oceano, ora trasformato in strada
di sole e di schiuma; gli abitanti del
Brasile vedevano, con frequenza, abiti religiosi sbarcare dalle navi che gettavano le ancore nella Baia di Salvador, nella Capitaneria di Pernambuco o nelle insenature accoglienti di
So Vicente.
Ma, in poco tempo, la dura realt
della nuova evangelizzazione apparve
in tutta la sua crudezza. La conversione degli indigeni era lungi dallessere
un compito tranquillo e non si intravvedevano speranze di risultati dura-
turi per quella generazione di catecumeni. Il cannibalismo, pratica radicata fin da tempi immemorabili, resisteva con feroce tenacia alle esortazioni
dei predicatori e alle minacce dei governanti, anche fra coloro che erano
gi stati battezzati: tamoios, tapuias e
tupinambs si divoravano tra loro in
indescrivibili orge, degne del peggiore degli incubi. Lesempio di vita dei
colonizzatori laici, in quellambiente tropicale ed esuberante, lasciava
spesso a desiderare lo scoraggiamento cominciava a guadagnare terreno nelle anime dei missionari e le
braccia stanche molte volte pendevano inerti lungo il corpo.
Era necessaria la comparsa di apostoli della tempra di un San Paolo!
Uomini infiammati dallo Spirito Santo, che non indietreggiassero davanti
alle pi grandi delusioni o sconfitte.
Lavoratori e organizzatori instancabili, consapevoli della grandezza del
piano provvidenziale che realizzavano, ma disposti a consegnare la fiamma del fuoco sacro alle successive ge-
nerazioni, chiudendo gli occhi alla vita senza vedere realizzati i loro disegni pi santi.
Dunque, questi uomini sono comparsi realmente e a loro il Brasile tributa unincondizionata gratitudine
per la titanica impresa che hanno assunto senza esitazioni, col sacrificio
totale delle loro esistenze. Facevano
parte di una nuova istituzione appena fondata da un uomo veramente
ispirato: la Compagnia di Ges. I nomi di Manoel da Nbrega e Giuseppe
di Anchieta, tra gli altri, saranno ricordati come i grandi benefattori della Terra di Santa Croce.
Ondata di conversioni
Agitata e lacerata dalle guerre di
Religione, lEuropa vedeva le falangi di Ignazio di Loyola moltiplicarsi rapidamente, in maniera quasi miracolosa. Il passaggio di questi austeri predicatori scatenava vere ondate di conversione e di riforma di vita, in ambienti molte volte dominati
dalleuforia rinascimentale dellidola-
Un sacerdote gesuita
Nato nel 1526, a poca distanza da
Porto, era figlio di Mons. Manuel
de Azevedo e Donna Francesca de
Abreu. Poco sappiamo della sua infanzia, in giovent serv come paggio
nella corte del re Don Giovanni III.
Il suo mutamento di vita fu improvviso e sorprendente: consigliato da un
amico, assistette alle prelezioni del
famoso gesuita spagnolo padre Francesco Estrada, di passaggio per Porto, e immediatamente il desiderio di
diventare religioso sbocci nella sua
anima come decisione irrevocabile.
Esit appena sulla scelta, sentendosi
inizialmente attratto dallOrdine dei
Domenicani, per la devozione che essi avevano per la Madonna1, ma, dopo un incontro con il padre Estrada,
il giovane nobile non ebbe pi dubbi:
sarebbe stato figlio di SantIgnazio.
Nel 1548 si distinse negli studi
presso la casa gesuita di Coimbra, per
lausterit delle penitenze quotidiane
e per limpegno nellesercitare i servizi pi umilianti. Non era considerato un predicatore eloquente, n brillava per loratoria, ma si mostrava incomparabile nellarte della conversazione, la quale sarebbe stata sempre
la sua grande arma.2
Ricevette i sacri Ordini a Braga,
nel 1553, ed assunse il rettorato del
nuovo collegio di Santo Antao di Li-
PPCJ.pt
sbona, uno dei primi istituti scolastici della Compagnia, opera del famoso padre Girolamo Nadal. Nel suo
nuovo incarico, dimostr unillimitata dedizione, trovando ancora del
tempo per visitare carcerati, lebbrosi
ed infermi della citt. Pochi anni dopo, dovette esercitare le funzioni di
vice-provinciale della Compagnia in
Portogallo, facendosi conoscere per
la sua carit eroica presso le vittime
della terribile peste che aveva devastato alcune citt del regno e acquistando in quelloccasione grande fama di apostolo, medico e consolatore
presso la popolazione bisognosa.
La sua fedelt al Fondatore si rifletteva nelle sue molte lettere. In
queste chiedeva insistentemente al
Generale di inviare in Portogallo un
Visitatore che seguisse il padre Ignazio 3, di modo che tutto fosse interamente di suo piacimento. Nel
1559, nominato rettore del nuovo
collegio gesuita di Braga, la sua prima preoccupazione fu quella di allestire il luogo pi dignitoso della casa per servire da cappella del Santissimo Sacramento, mentre lui alloggiava in un posto scomodo e freddo.
Otto anni dopo, a Coimbra, padre
Azevedo realizz finalmente la professione solenne, nelle mani del Provinciale Diogo Miro.
In questa incessante azione apostolica, egli chiese molte volte al Generale la grazia di essere inviato nelle terre pi lontane, dove la presenza dei figli di Ignazio di Loyola si rendeva pi necessaria. Il Brasile esercitava su di lui una misteriosa attrazione ed il terzo Generale della Compagnia, Francesco de Borgia, comprese lappello alla missione che faceva
vibrare il cuore di questo suo suddito, al punto da menzionare affettuosamente il suo Brasile 4 nelle lettere dirette al gesuita lusitano. Nel febbraio del 1567, Ignazio de Azevedo
fu nominato Visitatore della Terra di
Santa Croce. Cos, con larmata che
partiva nel maggio dello stesso anno,
viaggi, raggiante di giubilo, un nuovo missionario della Compagnia.
Per due anni il Visitatore percorse palmo a palmo le vastit del Brasile. Percorrendo tutte le case della
Compagnia, introdusse costumi, suscit nuove speranze, ascolt lamentele e suggerimenti, incentiv ed organizz gli studi e dett sagge regole per la perseveranza di quelli che si
addentravano nella foresta. Giuseppe di Anchieta menzion nelle sue
lettere gli enormi benefici della visita
di Azevedo5 e, quando arriv il momento del ritorno, dopo aver percorso due volte il litorale brasiliano, tutti gli abitanti di Salvador si riversarono sulla spiaggia, pieni di nostalgia e
di speranze6, celebrandolo come vero padre e supplicandolo insistentemente di ritornare presto. Egli promise tutto quanto gli venne chiesto e
si mise in viaggio verso il Portogallo,
fermamente deciso a tornare al suo
Brasile.
La partenza e il viaggio
Nonostante il suo impegno a ritornare, trascorsero altri due anni prima
del nuovo imbarco. Questa volta, egli
preparava un vero rinnovamento spirituale e materiale della colonia. Insistendo sulla necessit di vocazioni
specificamente destinate allevangeLuglio 2008 Salvami
Regina21
Il martirio
Tutto accadde rapidamente: mentre i nemici accerchiavano la loro preda, cercando labbordaggio, i figli di
santIgnazio si riunirono presso lalbero maestro della Santiago, intorno
al loro superiore, il quale manteneva
eretta una statua della Madonna, copia fedele della famosa Salus Populi
Romani che si venera nella Basilica di
Santa Maria Maggiore, a Roma.
Intonarono allora la litania lauretana e offrirono a Dio le loro vite ad
alta voce. Padre Azevedo design un
gruppo per proclamare la Fede Cattolica durante la lotta e soccorrere i
combattenti feriti, mentre gli altri sarebbero rimasti a pregare incessantemente. Egli stesso si mantenne fino alla fine ai piedi dellalbero maestro, esposto al furore della mischia.
Ebbe inizio allora un breve scambio
di artiglieria, il cui risultato era facile
da prevedere, data lenorme diseguaglianza di forze.
Il fratello Benedetto de Castro dirigeva la preghiera dei novizi, ma, ad
un certo punto li abbracci tutti, corse a prua dove ferveva la battaglia e,
impugnando il crocifisso, rimase in
piedi sulla murata, proclamando a
gran voce la sua Fede, fino a cadere
tra le onde trafitto dalle pugnalate.
Fu il primo martire.
Alla fine, le imbarcazioni del
francese, stringendo lassedio, sgominarono gli avversari sul casseretto della nave. Le ingiurie dei calvinisti contro i papisti erano dominate dalla voce di Ignazio di Azevedo, il quale, con limmagine di Maria
ben visibile al petto, esortava i cattolici a morire per la loro Fede e ricordava al nemico il rischio della perdizione eterna. Il piccolo equipaggio
ormai non riusciva pi a contenere
lattacco dei corsari ed uno di questi, approssimandosi infine a padre
Ignazio, gli sferr un tremendo colpo di spada alla testa, mentre il martire, senza fare un passo indietro e
ricevendo nuove stoccate, proclamava cadendo: Tutti mi siano testimoni
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sto del cuoco e complet cos il numero di quaranta. Per lungo tempo si
udirono le preghiere dei martiri sulle acque tranquille, mentre lo splendore del tramonto illuminava il corpo
di santIgnazio, che ancora fluttuava con le braccia incrociate vicino al
sacro quadro della Madonna. Nella
lontana Spagna, la grande Santa Teresa dAvila riceveva in quel momento la visione di tutto quanto era accaduto nella nave Santiago e del trionfo
di quei gloriosi martiri10
La donazione totale
Misteriosi sono i disegni di Dio riguardo alle anime. Quanti, nel corso
della Storia della Chiesa, si sono sentiti chiamare dalla Divina Provvidenza a determinate missioni e, dopo essersi dedicati a queste col massimo
impegno, sono morti senza aver compiuto le loro nobili aspirazioni! Comunque si ingannerebbe chi concludesse che c un equivoco in questi
casi da parte di coloro che hanno ottenuto soltanto, come esito apparenLuglio 2008 Salvami
Regina23
Martiri brasiliani
E chi lo sa se, per la grandezza
di questo Paese, Dio voleva da quei
quaranta eroi la conquista misteriosa e soprannaturale di grandi glorie in un avvenire che essi neppure
sospettavano? Nel contemplare le
spiagge del litorale brasiliano, dove
le onde sembrano baciare la sabbia e
ritirarsi con nostalgia, siamo portati a pensare a quella squadra di giovani martiri e, pieni di emozione, nel
ricordare che questa spuma luminosa viene irrigata da sangue tanto fecondo, goccia dacqua nel calice del
Preziosissimo Sangue del Redentore, cantiamo con la sacra Liturgia:
Si rallegrano nel Cielo le anime dei
santi che hanno seguito i passi di Cristo e che, per amore di Lui, hanno
versato il loro sangue. Con Lui esultano eternamente!
10
I Quaranta
Martiri Brasiliani
P. Incio de Azevedo, Sacerdote, 43 anni
P. Diogo de Andrade, Sacerdote, 38 anni circa
Diac. Gonalo Henriques, Diacono, 20 anni circa
Afonso de Baena, Fratello, 31 anni
Aleixo Delgado, Studente, Cantore, 17 anni
lvaro Mendes, Studente, Cantore, 19 anni circa
Amaro Vaz, Fratello, Orefice, 17 anni
Andr Gonalves, Studente (Filosofia), 18 anni
Antnio Correia, Studente, 17 anni
Antnio Fernandes, Fratello, Carpentiere, 18 anni circa
Antnio Soares, Studente, 21 anni circa
Bento de Castro, Maestro dei Novizi, 27 anni
Brs Ribeiro, Fratello, Novizio, 24 anni
Diogo Pires, Studente, 24 anni circa
Domingos Fernandes, Fratello, 19 anni
Estvo de Zuraire, Fratello, Ricamatore, 30 anni
Ferno Sanchez, Studente, 18 anni circa
Francisco Prez Godoy, Studente, Canonista, 30 anni
Francisco lvares, Fratello, 31 anni
Francisco de Magalhes, Studente, Cantore, 21 anni
ato era subordinato allamore del Bene increato, del Bene divino.
Questa santit non ha messo luomo in possesso del Bene increato;
luomo non vedeva Dio faccia a faccia, egli non Lo conosceva se non attraverso le sue manifestazioni esteriori. Visto e posseduto in Se stesso,
questo Bene supremo attira le creaSergio Hollmann
Regina25
a vocazione un dono
concesso liberamente
da Dio e, a volte, il Signore si compiace nel
chiamare
qualcuno
apparentemente contrario alla missione alla quale Egli lo destina, al fine di manifestare con maggior fulgore il potere della Sua Grazia e la gratuit del Suo richiamo. In questi casi, nonostante gli apparenti paradossi e a prescindere dalla consapevolezza del diretto interessato, le cui aspirazioni sembrano entrare in conflitto
con i disegni Divini, il Signore prepara il cammino, servendoSi perfino degli stessi ostacoli per far compiere la
sua Santa Volont.
Discepolo di Gamaliele
Poco pi che adolescente, Saulo
abbandon la sua patria per installarsi nella citt-culla della religione dei
suoi antenati: Gerusalemme. L, divenne assiduo studioso delle Scritture, istruito dal dotto Gamaliele, uno
dei pi noti membri del Sinedrio. Anche qui possiamo notare la mano di
Dio che interviene nella sua vita, poich la conoscenza dei Libri Sacri, che
acquis durante quegli anni, gli sarebbe servita pi tardi per aprire i suoi
orizzonti rispetto alla realt messianica di Ges Cristo.
Nel frattempo, se Saulo progrediva a passi rapidi nelle dottrine farisaiche, sotto lo sguardo vigilante di Gamaliele, in nulla sembr assimilare
la prudenza che caratterizzava il suo
maestro, sempre cauto nei suoi giudizi e moderato negli apprezzamenti.
Al contrario, il giovane alunno mostrava un esaltato fanatismo religioso, come egli stesso avrebbe confessato nella sua lettera ai Galati: Superavo nel giudaismo la maggior parte
dei miei coetanei e connazionali, acca-
Regina27
Regina29
egli scriveva ai fedeli di Corinto, citt ove principalmente queste false dottrine avevano trovato spazio:
La parola della croce infatti stoltezza per quelli cha vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per
noi, potenza di Dio (I Cor 1, 18).
Non era questo, tuttavia, il peggiore
degli ostacoli incontrati da Paolo in
Grecia. Sprofondati nella dissolutezza e nel disordine morale, i greci avevano elaborato, nel corso dei tempi,
una giustificazione per i loro cattivi
costumi, negando la resurrezione dei
morti. Alcuni addirittura, come Epicuro di Samo (270 a.C.), erano giunti ad affermare che lanima umana
materiale e mortale.
Nello stesso Vangelo percepiamo
delle scintille di questa incandescente tematica quando i sadducei che,
su influenza ellenica, non credevano
nella resurrezione si approssimarono a Ges per metterlo alla prova, rivolgendoGli una domanda capziosa (cfr. Lc 20, 27-39). La discussione,
come vediamo, veniva da lontano e si
ergeva come principale ostacolo allo
sviluppo dellapostolato paolino.
Forse Paolo, ai tempi del suo fervore farisaico, aveva gi dovuto affrontare gli stessi sadducei a questo
proposito. Ora, per, come cristiano,
possedeva largomento della Resurrezione di Cristo e contava sul poderoso aiuto della grazia.
La prigione a Gerusalemme
S, Roma avrebbe dovuto ascoltare
la sua predicazione e le sue vie lastricate di grandi pietre sarebbero state calpestate dai piedi dellApostolo. Questi piedi, intanto, avrebbero trascinato pesanti catene che gli avrebbero tolto la libert dei movimenti. Accusato
dallodio dei suoi concittadini, a causa della sua fedelt a Cristo, Paolo era
stato consegnato alla giustizia romana.
Sergio Hollmann
Regina31
Gustavo Kralj
Ammanettato, Paolo portato da Gerusalemme a Roma. Durante il viaggio, Paolo non perde
lopportunit di annunciare il Vangelo in tutti i luoghi del suo passaggio.
Il primo periodo di
predicazione a Roma
Durante il viaggio, Paolo non perdeva lopportunit di annunciare il Vangelo in tutti i luoghi dove passava. Dopo varie difficolt lungo la traversata e
dopo aver affrontato un naufragio, fece scalo a Siracusa, in Sicilia, e da l fu
condotto a Reggio ( At 28, 12-13).
Una volta giunto alla capitale
dellImpero e posto in prigione domiciliare, Paolo realizzava un desiderio
che da tempo covava nel cuore, come
egli stesso lo espresse ai cristiani di
Roma: Sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma (Rm 1, 15).
Due anni sarebbe dovuta durare
la sua prigionia, ma egli, come afferma San Giovanni Crisostomo, considerava come un gioco da ragazzi i mille supplizi, i tormenti e la stessa morte, purch potesse soffrire qualcosa per Cristo. Approfitt del tempo per predicare il Regno di Dio ( At
28, 31), scrivere numerose lettere alle
32Salvami Regina Luglio 2008
Accusato di essere capo della setta, fu catturato dalla milizia imperiale e gettato nel Carcere Mamertino
dove, secondo unantica tradizione,
gi si trovava Pietro. In questo oscuro
sotterraneo, dalle strette dimensioni
e dal soffitto basso, il Pontefice della Chiesa di Cristo e lApostolo dei
Gentili rimasero incatenati ad una
stessa colonna. Cos, uniti in ununica fede e speranza, stavano entrambi avvinti dalle catene dellamore alla
Roccia, che Cristo ( I Cor 10, 4).
FOUARD, C. Les Origines de lglise Saint Paul. Paris: Victor Lecoffre, 1910.
HOLZNER, Josef. Paulo de Tarso, So Paulo: Quadrante, 1994.
Trad. Maria Henriques Osswald.
LUCE, H. K. So Paulo, Porto: Tipografia Nunes, 1958.
ROPS, Daniel. So Paulo Conquistador de Cristo. Porto: Tavares
Martins, 1952.
VV.AA. Ao Cristiano,
Madrid: BAC, 2002/2004,
vol.I, pp.497-500 e vol.VI,
pp.696-704.
Hugo Grados
Regina33
Lanno Paolino
Numerosi eventi, culturali, pastorali e sociali, in onore
dellApostolo dei Gentili avranno luogo durante lAnno
Giubilare che commemora la sua nascita.
Nel sito www.annopaolino.org, creata per la Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura,
si potranno trovare delle informazioni attualizzate in italiano, inglese, spagnolo e francese
34Salvami Regina Luglio 2008
Indulgenze Plenarie
durante lAnno Paolino
Durante lintero Anno Paolino, i
fedeli potranno ottenere indulgenze
speciali, in accordo con il decreto promulgato dalla Penitenzieria Apostolica, su incarico del Sommo Pontefice.
A Roma, tutti i fedeli che visiteranno in pellegrinaggio la Basilica di San
Paolo Fuori le Mura otterranno lIn-
Deus habita
esta cidade!
Regina35
Alves Pereira
e Arquivo Metropolitano Arte: Jovenal
ARQUIDIOCESE DE SO PAUL
O
1908 2008
100 ANOS A SERVIO DO EVAN
GELHO
Araldi ne
Centenario dellArcidioc
8 giugno scorso, decine di migliaia di fedeli hanno affollato gli spalti dello stadio Pacaembu per commemorare un secolo dalla creazione dellArcidiocesi di San
Paolo. Tra loro erano presenti pi di 10mila associati
degli Araldi del Vangelo, molti dei quali indossavano
un mantello arancione confezionato proprio per questa occasione.
La Celebrazione Eucaristica stata presieduta dal Nunzio Apostolico in Brasile, Mons. Lorenzo Baldisseri, che ha avuto come concelebranti, il Cardinale Primate del Brasile e Arcivescovo di Salvador, Geraldo Magella Agnelo, il Cardinal Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo Metropolitano di San Paolo, lArcivescovo di Aparecida e
presidente del CELAM, Mons. Dimas Lara Barbosa, con 30 arcivescovi e vescovi e centinaia di sacerdoti di tutto il Brasile. Hanno partecipato alla Messa il Prefetto di San Paolo, Dott. Gilberto Kassab
oltre a numerose autorit civili e militari.
Nel discorso di apertura, Mons. Pedro Luiz Stringhini, vescovo
ausiliare di San Paolo, ha letto il messaggio del Papa Benedetto XVI,
in cui il Sommo Pontefice ricorda con gioia la sua visita a San Paolo e
offre orazioni per il bene e la felicit del popolo fedele dellArcidiocesi
con le sue regioni episcopali.
Subito dopo, il Cardinal Odilo Scherer ha salutato i presenti e
pronunciato un discorso ricordando la storia dellArcidiocesi, la testimonianza data dai suoi predecessori e da persone che hanno contribuito al progresso dellArcidiocesi. Nellordine, ha avuto luogo
il solenne ingresso della statua di San Paolo Apostolo e la lettura
del decreto della Congregazione per il Culto Divino che conferma
lApostolo San Paolo come Patrono presso Dio dellArcidiocesi di San
Paolo, in Brasile. Durante lomelia, Mons. Lorenzo Baldisseri ha fatto riferimento al coraggio e allardore evangelizzatore dellApostolo dei Gentili e ha proclamato: a partire da oggi, questa arcidiocesi
ha ufficialmente come patrono San Paolo, in modo che, a somiglianza
dellapostolo gigante, questa citt di tale importanza nel contesto latinoamericano, nellambito sociale, politico ed economico, sia un esempio
di ardore e irradiazione apostolici per tutto il continente.
el mondo
abiti
Luglio 2008 Salvami
Regina37
N
Lomelia di Mons. Angelo di Pasquale,
sullimportanza dellintercessione dei santi, seguita
con attenzione dai fedeli a San Benedetto in Piscinula.
Mese di
el mese dedicato alla lode della Santissima Vergine, gli Araldi italiani hanno promosso visite
della Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria nelle diverse parrocchie di Roma, realizzando incontri di preghiera del rosario in comunit, animando le celebrazioni eucaristiche e portando la dolce presenza di Maria a coloro che non potevano avere la possibilit del benefico incontro con la Madre Celeste, in ospedali
e carceri, luoghi in cui la visita della Madonna ha provocato una grande commozione. Gli Araldi hanno anche partecipato alla processione del Corpus Domini a Roma e a
Venezia. Nella Chiesa di San Benedetto in Piscinula, che
sotto la custodia dellAssociazione, stata promossa la
festa di Santa Rita, celebrata da Mons. Di Pasquale, assistente spirituale degli Araldi del Vangelo a Roma.
Roma Come di costume, decine di Araldi e cooperatori hanno partecipato alla solenne cerimonia del
Corpus Domini, presieduta dal Sommo Pontefice.
maggio a Roma
Venezia Invitati dalla Curia Patriarcale di Venezia, gli Araldi hanno partecipato alla processione
del Corpus Domini (foto a destra). Dopo la cerimonia hanno salutato Sua Eminenza
Cardinal Angelo Scola, Patriarca di Venezia. (foto a sinistra)
Houston (USA) Centinaia di fedeli hanno partecipato alla cerimonia del 13 maggio nella Co-Cattedrale.
La celebrazione stata presieduta da Don Marcos Faes, EP: nelloccasione sono stati ammessi nuovi
cooperatori degli Araldi.
92 nuovi
laureati in Teologia
n una cerimonia realizzata nellAuditorio Paulo Autran, a San Paolo (foto 3), a 61 Araldi del
settore maschile e 31 del settore femminile stata conferita la laurea in Teologia dal Centro Universitario Italo-Brasiliano. Lanimazione musicale dellevento
stata affidata al Coro e Orchestra Internazionale degli
Araldi del Vangelo.
La cerimonia iniziata con la solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta da Don Joo S. Cl Dias,
Fondatore degli Araldi del Vangelo. Durante lomelia,
il celebrante ha evidenziato quanto la responsabilit di
dare a Dio quello che di Dio debba essere la maggiore
aspirazione di una laurea di Teologia.
In seguito si dato inizio alla cerimonia di consegna
dei diplomi. Componevano il tavolo direttivo (foto 1): il
Rettore del Centro Universitario Italo-Brasiliano, Prof.
Luiz Carlos Pereira de Souza; il Segretario Generale del
suddetto Centro, Sig. Wagner Xavier; la Coordinatrice
dei Corsi, Prof.ssa Ester Cambra; Don Joo Scognamiglio Cl Dias, E.P. e il Relatore della classe, Don Edwaldo Marques, EP.
Nella sua allocuzione, il Prof. Marcos Cascino ha riflettuto sullimportanza del ruolo del teologo di fronte alle sfide presenti nella societ di oggi. Subito dopo,
il tutore della classe, Prof. Marcelo Pereira de Andrade, ha tessuto delle considerazioni su una meditazione
di SantAgostino. In successione, i laureandi hanno ricevuto il tocco, simbolo del laureato e il diploma, che ratifica la conclusione del corso (foto 2 e 4).
Regina41
Recitando il Rosario
con Benedetto XVI
AFRICA Gli Apostoli di
Ges commemorano 40 anni
La Pia Associazione degli Apostoli di Ges, primo ordine missionario
nato in Africa, si prepara a celebrare,
il 22 agosto, il suo 40 anniversario.
Fondata nel 1968, a Moroto in
Uganda, dal missionario comboniano
Don Giovanni Marengoni, la Congregazione conta attualmente su un
vescovo e 370 sacerdoti e professi, secondo i dati dellagenzia Fides.
Gli Apostoli di Ges operano come parroci, vicari, cappellani in ospedali e scuole, in vari paesi dellAfrica,
dellEuropa e negli Stati Uniti.
CUBA Costruzione di un
nuovo seminario allAvana
in fase di costruzione alla periferia dellAvana il nuovo Seminario Arcidiocesano San Carlo e SantAmbrogio. Lopera, di grande portata, la
pi significativa della Chiesa di Cuba
negli ultimi 50 anni, informa lagenzia Fides.
La costruzione sta per essere conclusa grazie alle donazioni fatte dalla Conferenza Episcopale Italiana
e da un gruppo di cattolici francesi.
Oltre a questo, la Diocesi di Milano
ha offerto le vetrate di San Carlo e
SantAmbrogio.
Ledificio attuale del seminario, ubicato nella zona storica della citt, sar
Regina43
ta una vera priorit. So che tante cose ci premono: per quanto mi riguarda, unudienza, una documentazione
da studiare, un incontro o altro ancora. Ma se non siamo interiormente in
comunione con Dio non possiamo dare niente neppure agli altri. Perci Dio
la prima priorit. Dobbiamo sempre
riservare il tempo necessario per essere in comunione di preghiera con nostro Signore.
Ordinati 36
Presbiteri dellOpus Dei
Opus Dei
Regina45
to definire la sua piantagione, a causa della molteplicit di colori -, raccogliendo i frutti degli alberi, molti dei
quali molto antichi, e di cui lui si occupava con particolare cura.
Quel giorno, decise di esaminare alcuni meli che si trovavano in un
punto di difficile accesso. L giunto,
ebbe una gradita sorpresa: quegli alberi avevano prodotto mele di incomparabile colore e bellezza. In verit,
pens, in tanti anni di lavoro, non ho
mai visto niente di simile. Mature e
lucenti, avevano un colore quasi scarlatto ed emanavano un delicato aroma. Nel vederle, pens:
Sono degne di un re!
Allora gli venne in mente il suo sovrano, che tempo addietro gli aveva
Signora,
che cosa fate con
questo vassoio in
mano?
il regalo di un contadino, la
cui propriet molto vicina al palazzo.
Che belle mele! Che meraviglia!
Il re le assapor con vero piacere,
mentre la regina assisteva contenta
alla scena. Egli ordin che fosse con-
Regina47
_
_______
I Santi di ogni giorno
1. San Zhang Huailu, martire
(1900). Catecumeno che, durante
la persecuzione in Cina, spontaneamente si dichiarato cristiano ed
stato battezzato col proprio sangue,
nella citt di Zhuhedian.
2. Santa Monegonda, eremita (570). Col consenso dello sposo,
si ritir in una grotta nei dintorni di
Tours in Francia, per condurre una
vita eremitica.
3. San Tommaso, apostolo.
SantAnatolio, vescovo (458). Patriarca di Costantinopoli, difensore
del dogma delle nature divina e umana in Cristo, durante il Concilio di
Calcedonia.
4. Santa Isabella del Portogallo,
regina (1336).
San Cesidio Giacomantonio, presbitero (1900). Religioso francesca-
Sergio Hollmann
dific la Chiesa di San Pietro e vi costru a fianco un monastero dove introdusse la disciplina cluniacense.
11. San Benedetto da Norcia, abate (547).
San Leonzio, vescovo (570). Govern con saggezza la diocesi di Bordeaux in Francia, restaur la disciplina ecclesiastica e la liturgia.
12. San Leone, abate (1079).
Abate del celebre monastero di Cava
a Napoli, che molto progred con le
sue virt ed esempio. Si dedic specialmente al servizio dei poveri.
13. XV Domenica del Tempo Ordinario.
SantEnrico
II,
Imperatore
(1024).
Beato Mariano di Ges Euse Hoyos, presbitero (1926). Proveniente da unumile famiglia colombiana,
esercit il suo ministero sacerdotale
in diverse parrocchie e si dedic alla
cura fisica e spirituale di poveri, contadini e infermi.
14. San Camillo de Lellis, presbitero (1614).
Santa Toscana, vedova (1344).
Dopo la morte del marito, distribu i
suoi beni ai poveri e si dedic allassistenza agli infermi, a Verona.
15. San Bonaventura, vescovo e
dottore della Chiesa (1274).
Beata Anna Maria Javouhey, vergine (1851). Fond a Parigi la Congregazione Cluniacense delle Suore di San Giuseppe, dedicate alla cura degli infermi e alla formazione cristiana della giovent femminile.
16. Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
Santa Maria Maddalena Postel,
vergine (1846). Terziaria francescana. Durante la Rivoluzione Francese
______________________ Luglio
Brigida,
Gustavo Kralj
difese ardentemente i religiosi. Destin tutti i suoi beni agli infermi e fond la Congregazione delle Figlie della Misericordia, per leducazione delle giovani.
religiosa
29 Santa Marta.
Regina49
La Basilica di
San Paolo fuori le Mura
Questo maestoso tempio, uno dei pi antichi della
Chiesa, associato a quasi tutta la Storia della
Roma cristiana.
Carlos Toniolo
Questo santuario fu costruito, sotto gli auspici dello stesso imperatore Costantino, nel luogo di un antico
cimitero fuori le mura di Roma da
cui il suo nome esattamente dove si
trovava il tumulo dellApostolo dei
Gentili. Nel 324, Papa Silvestro I consacrava solennemente in suo onore il
nuovo tempio, dando inizio alla storia di una delle pi significative chiese di tutta la Cristianit.
In poco tempo, la costruzione originale fin per diventare troppo piccola
rispetto alla crescita del Cattolicesimo.
Durante il regno congiunto degli imperatori Teodosio I (379-395), Graziano
Da sinistra a destra:
Gregorio VI, Beato Urbano II, San
Giulio I, Sergio III, San Melchiade,
SantEugenio I, Lando, San Leone IV,
San Silvestro I e Benedetto XVI
Regina51
Timothy Ring