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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R.

- Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 93
Gennaio 2011

Promuovendo la
devozione a Maria

Salvami Regina

San Francesco di Sales - Santa


Cueva de Manresa (Spagna)

Sergio Hollmann

ella creazione Dio ha ordinato alle piante che


producessero i loro frutti, ognuna secondo
la propria specie. Allo stesso modo Egli ordina
ai cristiani, che sono le piante vive della Sua
Chiesa, che producano frutti di devozione, ognuno
secondo le sue qualit e la sua vocazione.
(San Francesco di Sales, Introduzione alla Vita Devota)

SommariO
Salvami
Regina

Scrivono i lettori

......................
Limiti della libert (Editoriale) . . . . . . . . . . . .

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
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Amministrazione:
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30034 Mira (VE)
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a Mira (VE): 041 560 08 91

San Vincenzo Pallotti Promotore


dellapostolato laico

La voce del Papa


Sollecitudine
per la vita nascente

......................

........................

10

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

Storia per bambini...


Limmagine dello specchio

Nel cuore delluomo,


liscrizione di Dio

18

......................

46

I Santi di ogni giorno

Il Miracolo Eucaristico
di Amsterdam
......................

36

Commento al Vangelo
Radicale cambiamento
dei modelli nel rapporto
divino e umano
......................

......................

32

Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno XIII, numero 93, Gennaio 2011

Intervista a Mons. Jean-Louis


Brugus - Magistero pontificio e universit cattoliche

24

......................

48

Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
Pozzoni - Istituto Veneto
de Arti Grafiche S.p.A.
Via L. Einaudi, 12
36040 Brendola (VI)
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

Araldi nel mondo

......................

Smagliante tradizione

26

......................

50

S crivono

Catechesi accessibile
e profonda

La rivista Araldi del Vangelo merita i complimenti non solo per la presentazione grafica eccellente, ma anche e principalmente per la catechesi ampia e profonda che presenta
in una forma simpatica e accessibile.
Che il Buon Dio continui a confermarvi in questo compito apostolico,
dove tutti siamo chiamati, ma in forma differente, poich non tutti sappiamo trasmettere gli insegnamenti della
Chiesa con simpatia ed efficienza.
A. G. F. I.
Castelo Branco Portogallo

Volare senza ormeggi!


Scrivo per manifestare la gioia
che sento nel far parte di questopera evangelizzatrice. Sono stato molto
contento quando ho ricevuto, per la
prima volta, la rivista Araldi del Vangelo, poich mi sono sentito come la
bella aquila della copertina, a Volare senza ormeggi!. Traggo molto profitto da ogni articolo che leggo attentamente e che, in questo modo, arricchisce la mia vita spirituale, poich voi
portate allinterno di questa Rivista la
grande essenza della nostra Religione: la Parola di Dio, il Vangelo ben
commentato, che illumina e rischiara
la nostra anima e la nostra mente.
Desidero felicitarmi con voi per
la vostra fedelt a Cristo, alla Vergine Maria e al Papa.
M. G. F.
Riacho do Dantas Brasile

Mi fa lottare per esser migliore


Ho ricevuto in ottobre, come sempre, un bel numero della Rivista, che
ho letto minuziosamente. E quanto
bene mi ha fatto! Alcuni argomenti,
tra gli altri, mi hanno fatto ripensa4Salvami Regina Gennaio 2011

i lettori

re e lottare per esser migliore: le parole del nostro Papa Benedetto XVI,
che danno un programma di vita ai
nostri pastori, i Vescovi; il Commento al Vangelo, che ci esprime quanto
luomo abbia necessit di ammirare
e Gli angeli parlano?. Per mezzo di
queste parole piene di saggezza, ho
riflettuto e appreso molto.
L. S. de F.
Santiago Cile

Eminente risposta
allo Spirito Santo
I miei complimenti a tutti gli
Araldi del Vangelo, in modo molto
particolare, al suo Fondatore, Mons.
Joo Scognamiglio Cl Dias, per leminente risposta che ha dato allo
Spirito Santo, fondando unopera
come questa, col suo ramo sacerdotale e tutta la crescita che state manifestando in molte parti del mondo.
Ricevo la Rivista da quasi un anno e
ho seguito con gioia il suo sviluppo.
G B.
Quito Ecuador

Orgogliosa di appartenere
alla famiglia dei devoti
alla Madonna

con immenso piacere e gratitudine che Le scrivo, per ringraziarLa della tessera di membro-benefattore per
lanno 2011 che mi ha inviato.
Sono orgogliosa di appartenere alla famiglia dei devoti alla Madonna di Fatima e di poter partecipare a questa fantastica iniziativa di
evangelizzazione.
Anche io avrei voluto stringerLe la
mano e pregare con Lei davanti la statua della Madonna, anche se solo intenzionalmente, Le sono vicina con
il cuore pieno di gratitudine, amicizia
e soprattutto ammirazione per questa bella iniziativa che state portando
avanti con immenso Amore.
La ringrazio vivamente per avermi mandato per la prima volta la

Medaglia Miracolosa cos abbiamo


avuto la possibilit di conoscerci e di
collaborare.
Ora, ogni mese aspetto una sua lettera o le riviste Salvami Regina che
prima non sapevo esistessero; ad oggi ho ricevuto il bellissimo calendario
e tutto il restante materiale religioso
per poter pregare e affrontare le tante difficolt della vita.
La novena, la Corona, le Medaglie Miracolose inviatemi mi hanno aiutato a pregare nei momenti
pi difficili, grazie, grazie, veramente grazie.
S. S.
Monte San Giovanni FR

Crescere e maturare nella fede


Desidero ringraziarvi per la Rivista
cos bella, spirituale, formativa, educativa e interessante che mi avete inviato. I suoi articoli ci aiutano a crescere e maturare nella fede. Che bello che esistano nella nostra Santa Madre Chiesa ministeri tanto impegnati nellannuncio del Vangelo, come gli
Araldi del Vangelo! Se ci fossero pi
ministeri ugualmente impegnati, un
maggior numero di persone conoscerebbero Nostro Signore Ges Cristo,
per mezzo della Madonna, attraverso
il loro lavoro evangelizzatore e le loro
testimonianze di vita.
G. C. A.
Agua Caliente de
Cartago Costa Rica

Commento al Vangelo
Questa Rivista la pi importante messaggera della Chiesa Cattolica ai nostri giorni. Essa ci porta mensilmente notizie e uno stimolo per affrontare le difficolt presenti, senza
scoraggiarci n demoralizzarci. Senza dubbio, la sezione che mi attira di
pi il Commento al Vangelo, per la
profondit dei suoi insegnamenti.
J. C. A. de M.
Rio Claro - Brasile

Editoriale

a di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

s.p.a. - Spedizi

one in Abbona

mento Postale

- D. L. 353/200

3 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Contien

e I.R. - Periodic

o dellAss

ociazione

Madonn

93
Numero
2011
Gennaio

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Promuov a Maria
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Salvami R

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Fedeli venerano la
Statua Pellegrina
dellImmacolato
Cuore di Maria
a Quintana
Brasile
(Foto: Sergio Cspedes Ros)

Limiti della libert

el Discorso della Montagna, sintesi della Buona Novella, Ges presenta, a


tutti coloro che sarebbero stati suoi discepoli nel corso della Storia, una dottrina morale divinamente insuperabile. Sarebbe stato impossibile ottenerla
soltanto con lattivit della ragione. Fu necessario che lo stesso Verbo di Dio fatto carne la rivelasse, invitando, allo stesso tempo, con il suo sublime esempio a praticarla con
la pi alta perfezione.
Era da aspettarsi che gli insegnamenti di Nostro Signore, condensati in forma mirabile nelle otto beatitudini, scuotessero gli uomini di allora, riempiendoli di giubilo
e ammirazione. Tanto pi che la dottrina del Salvatore mutava radicalmente i violenti costumi dellepoca, introducendo la bont e la benevolenza in un mondo le cui relazioni erano dominate dallegoismo.
Invece, non fu questo che avvenne. Al contrario, soltanto una minoranza, corrispondendo alla grazia divina, divenne cristiana. E, per quasi tre secoli, essa fu oggetto
di incomprensioni, calunnie e delle pi crudeli persecuzioni.
Ora, perch questo odio contro quelli che volevano solo fare il bene?
***
Per il libero arbitrio, luomo ha sempre la possibilit di optare per il male, e a questo lo
spingono il clamore delle passioni sregolate, che pullulano nellanima dopo il primo peccato, come anche le tentazioni degli spiriti maligni. Vegliate e pregate, per non cadere in
tentazione, esorta Ges. Infatti lo spirito pronto, ma la carne debole (Mt 26, 41).
Per poter percorrere le vie della virt, vincendo i tranelli di satana, contiamo sul potente ausilio dei Comandamenti, preziosi limiti che separano nitidamente ci che buono da ci che cattivo. Ma non solo. Nella sua infinita bont e compassione verso le nostre difficolt, Dio ha impresso nei nostri cuori la Legge Naturale, in modo che, anche
senza listruzione cristiana, contiamo su una guida sicura per seguire le vie del bene.
Infatti, le nostre anime sono dotate di una facolt denominata sinderesi, il cui
ruolo, dice San Tommaso dAquino, ammonire contro lerrore e inclinare al bene.
Essa come uno scrigno nel quale si trovano preziosi gioielli: sono le regole morali
universali, impresse in modo indelebile nelle nostre anime. Grazie ad esse abbiamo
la capacit di giudicare se unazione buona o cattiva, e la nostra coscienza, cos illuminata, pu agire correttamente nei casi concreti, evitando di cadere negli abissi nei
quali ci pu condurre la debolezza umana.
Tuttavia, quante volte chiudiamo le nostre orecchie alla voce della coscienza e
cediamo al tumulto delle passioni disordinate! In questi momenti, ricorriamo a ragionamenti per giustificarci, ma questi non ci tranquillizzano. Scegliendo di praticare
unazione malvagia, che pu offrirci un piacere passeggero, stiamo, nello stesso tempo, aprendo lanima a sofferenze e contrariet, poich la nostra coscienza per fortuna non ci lascer in pace.
Perch per fortuna? Perch il suo richiamo ci prepara al pentimento e alla riconciliazione con Dio, in modo da riprendere il cammino della felicit eterna.
Apriamo il nostro cuore, pertanto, a questa voce interiore che ci allerta sul male da
evitare. Essa non costituisce un insopportabile intralcio al nostro libero arbitrio. Anzi,
come i limiti che indicano il tracciato di una strada, essa ci aiuta ad usare in modo ordinato la nostra libert, affinch possiamo esser Beati su questa Terra ed eternamente felici in Cielo.
Gennaio 2011 Salvami

Regina5

La voce del Papa

Sollecitudine
per la vita nascente
Lamore verso tutti, se sincero, tende spontaneamente a diventare attenzione
preferenziale verso i pi deboli e i pi poveri. Sotto questo punto di vista si
posiziona la sollecitudine della Chiesa per la vita nascente.

ari fratelli e sorelle, il nostro radunarci questa sera per iniziare il cammino
di Avvento si arricchisce di
un altro importante motivo: con tutta
la Chiesa, vogliamo celebrare solennemente una veglia di preghiera per
la vita nascente. Desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti coloro che hanno aderito a questo invito
e a quanti si dedicano in modo specifico ad accogliere e custodire la vita
umana nelle diverse situazioni di fragilit, in particolare ai suoi inizi e nei
suoi primi passi.
Proprio linizio dellAnno Liturgico ci fa vivere nuovamente lattesa di Dio che si fa carne nel grembo della Vergine Maria, di Dio che si
fa piccolo, diventa bambino; ci parla
della venuta di un Dio vicino, che ha
voluto ripercorrere la vita delluomo, fin dagli inizi, e questo per salvarla totalmente, in pienezza.
Cos il mistero dellIncarnazione
del Signore e linizio della vita umana sono intimamente e armonicamente connessi tra loro entro lunico disegno salvifico di Dio, Signore
della vita di tutti e di ciascuno. LIncarnazione ci rivela con intensa luce e in modo sorprendente che ogni
vita umana ha una dignit altissima,
incomparabile.
6Salvami Regina Gennaio 2011

Dio ci rende partecipi della


sua stessa vita divina
Luomo presenta unoriginalit inconfondibile rispetto a tutti gli altri esseri viventi che popolano la Terra. Si presenta come soggetto unico e singolare, dotato di intelligenza e volont libera, oltre che
composto di realt materiale. Vive
simultaneamente e inscindibilmente nella dimensione spirituale e nella dimensione corporea.
Lo suggerisce anche il testo della
Prima Lettera ai Tessalonicesi che
stato proclamato: Il Dio della pace
scrive san Paolo vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona,
spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Ges Cristo! (I Tes 5, 23).
Siamo dunque spirito, anima e
corpo. Siamo parte di questo mondo, legati alle possibilit e ai limiti della condizione materiale; nello stesso tempo siamo aperti su un
orizzonte infinito, capaci di dialogare con Dio e di accoglierlo in noi.
Operiamo nelle realt terrene e attraverso di esse possiamo percepire la presenza di Dio e tendere a
Lui, verit, bont e bellezza assoluta. Assaporiamo frammenti di vita
e di felicit e aneliamo alla pienezza totale.

Dio ci ama in modo profondo,


totale, senza distinzioni; ci chiama
allamicizia con Lui; ci rende partecipi di una realt al di sopra di ogni
immaginazione e di ogni pensiero e
parola: la sua stessa vita divina.

Dignit incomparabile
della persona umana
Con commozione e gratitudine prendiamo coscienza del valore, della dignit incomparabile di
ogni persona umana e della grande
responsabilit che abbiamo verso
tutti. Cristo, che il nuovo Adamo afferma il Concilio Vaticano II proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente luomo a se
stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione ... Con la sua incarnazione il Figlio di Dio si unito in certo modo ad ogni uomo
(Gaudium et spes, n.22).
Credere in Ges Cristo comporta anche avere uno sguardo nuovo
sulluomo, uno sguardo di fiducia,
di speranza. Del resto lesperienza stessa e la retta ragione attestano
che lessere umano un soggetto capace di intendere e di volere, autocosciente e libero, irripetibile e insostituibile, vertice di tutte le realt
terrene, che esige di essere ricono-

Foto: LOsservatore Romano

sciuto come valore in se stesso e


merita di essere accolto sempre
con rispetto e amore.
Egli ha il diritto di non essere trattato come un oggetto da
possedere o come una cosa che
si pu manipolare a piacimento,
di non essere ridotto a puro strumento a vantaggio di altri e dei loro interessi. La persona un bene
in se stessa e occorre cercare sempre il suo sviluppo integrale. Lamore verso tutti, poi, se sincero, tende spontaneamente a diventare attenzione preferenziale per i pi deboli e i pi poveri.
Su questa linea si colloca la sollecitudine della Chiesa per la vita
nascente, la pi fragile, la pi minacciata dallegoismo degli adulti e
dalloscuramento delle coscienze.
La Chiesa continuamente ribadisce
quanto ha dichiarato il Concilio Vaticano II contro laborto e ogni violazione della vita nascente: La vita, una volta concepita, deve essere
protetta con la massima cura (Gaudium et spes, n.51).

Rispetto della vita nascente:


responsabilit di tutti
Ci sono tendenze culturali che
cercano di anestetizzare le coscienze con motivazioni pretestuose. Riguardo allembrione nel grembo
materno, la scienza stessa ne mette in evidenza lautonomia capace
dinterazione con la madre, il coordinamento dei processi biologici,
la continuit dello sviluppo, la crescente complessit dellorganismo.
Non si tratta di un cumulo di materiale biologico, ma di un nuovo essere vivente, dinamico e meravigliosamente ordinato, un nuovo individuo della specie umana. Cos stato Ges nel grembo di Maria; cos
stato per ognuno di noi, nel grembo della madre. Con lantico autore cristiano Tertulliano possiamo affermare: E gi un uomo colui che
lo sar (Apologetico, IX, 8); non c

Con lorazione dei Primi Vespri della I Domenica


dellAvvento, il Santo Padre ha celebrato, nella Basilica di San Pietro,
la Veglia per la vita nascente

alcuna ragione per non considerarlo


persona fin dal concepimento.
Purtroppo, anche dopo la nascita,
la vita dei bambini continua ad essere
esposta allabbandono, alla fame, alla
miseria, alla malattia, agli abusi, alla
violenza, allo sfruttamento. Le molteplici violazioni dei loro diritti che
si commettono nel mondo feriscono
dolorosamente la coscienza di ogni
uomo di buona volont.
Davanti al triste panorama delle
ingiustizie commesse contro la vita
delluomo, prima e dopo la nascita,
faccio mio lappassionato appello del
Papa Giovanni Paolo II alla respon-

sabilit di tutti e di ciascuno: Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libert vera, pace e felicit (Enc. Evangelium
vit, 5). Esorto i protagonisti della
politica, delleconomia e della comunicazione sociale a fare quanto nelle loro possibilit, per promuovere
una cultura sempre rispettosa della
vita umana, per procurare condizioni
favorevoli e reti di sostegno allaccoglienza e allo sviluppo di essa.
(Estratto dellomelia del
27/11/2010)
Gennaio 2011 Salvami

Regina7

LOsservatore Romano

Equilibrio tra
novit e tradizione
Il riformatore vero obbediente nella Fede: non si muove in
maniera arbitraria, n si arroga alcun potere discrezionale
sul rito; non il signore, ma il custode del tesoro istituito dal
Signore e a noi affidato.

n questi giorni siete riuniti


ad Assisi, la citt nella quale
nacque al mondo un sole
(DANTE, Paradiso, Canto
XI), proclamato dal Venerabile Pio
XII Patrono dItalia: san Francesco,
che conserva intatte la sua freschezza e la sua attualit i Santi non tramontano mai! dovute al suo essersi conformato totalmente a Cristo, di
cui fu icona viva.
Come il nostro, anche il tempo in
cui visse san Francesco era segnato
da profonde trasformazioni culturali, favorite dalla nascita delle universit, dallo sviluppo dei comuni e dal
diffondersi di nuove esperienze religiose.

DallEucaristia scaturisce la vita


evangelica di San Francesco
Proprio in quella stagione, grazie
allopera di Papa Innocenzo III lo
stesso dal quale il Poverello di Assisi
ottenne il primo riconoscimento canonico la Chiesa avvi una profonda riforma liturgica. Ne espressione eminente il Concilio Lateranense IV (1215), che annovera tra i suoi
frutti il Breviario. Questo libro di
preghiera accoglieva in s la ricchezza della riflessione teologica e del
8Salvami Regina Gennaio 2011

vissuto orante del millennio precedente. Adottandolo, san Francesco e


i suoi frati fecero propria la preghiera liturgica del Sommo Pontefice:
in questo modo il Santo ascoltava e
meditava assiduamente la Parola di
Dio, fino a farla sua e a trasporla poi
nelle preghiere di cui autore, come
in generale in tutti i suoi scritti.
Lo stesso Concilio Lateranense IV, considerando con particolare attenzione il Sacramento dellaltare, inser nella professione di fede
il termine transustanziazione, per
affermare la presenza reale di Cristo
nel sacrificio eucaristico: Il suo corpo e il suo sangue sono contenuti veramente nel Sacramento dellaltare,
sotto le specie del pane e del vino,
poich il pane transustanziato nel
corpo e il vino nel sangue per divino
potere (DS, 802).
Dallassistere alla santa Messa e
dal ricevere con devozione la santa Comunione sgorga la vita evangelica di san Francesco e la sua vocazione a ripercorrere il cammino di
Cristo Crocifisso: Il Signore leggiamo nel Testamento del 1226 mi
dette tanta fede nelle chiese, che cos semplicemente pregavo e dicevo:
Ti adoriamo, Signore Ges, in tutte

le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, poich con la
tua santa croce hai redento il mondo (Fontes Franciscanas, n.111).

Sacerdoti, siate santi perch


il Signore Santo!
In questa esperienza trova origine anche la grande deferenza che
portava ai sacerdoti e la consegna
ai frati di rispettarli sempre e comunque, perch dellaltissimo Figlio di Dio nientaltro io vedo corporalmente in questo mondo, se non
il Santissimo Corpo e il Sangue suo
che essi soli consacrano ed essi soli
amministrano agli altri (Fonti Francescane, n.113).
Davanti a tale dono, cari Fratelli,
quale responsabilit di vita ne consegue per ognuno di noi! Badate
alla vostra dignit, frati sacerdoti raccomandava ancora Francesco e
siate santi perch egli santo (Lettera al Capitolo Generale e a tutti i
frati, in Fonti Francescane, n.220).
S, la santit dellEucaristia esige
che si celebri e si adori questo Mistero consapevoli della sua grandezza, importanza ed efficacia per la vita cristiana, ma esige anche purezza,
coerenza e santit di vita da ciascu-

no di noi, per essere testimoni viventi dellunico Sacrificio di amore di


Cristo. [...]

Il riformatore vero
obbediente alla Fede
Lautentico credente, in ogni tempo, sperimenta nella liturgia la presenza, il primato e lopera di Dio.
Essa veritatis splendor (Sacramentum caritatis, 35), avvenimento nuziale, pregustazione della citt
nuova e definitiva e partecipazione
ad essa; legame di creazione e di
redenzione, cielo aperto sulla terra
degli uomini, passaggio dal mondo
a Dio; Pasqua, nella Croce e nella
Risurrezione di Ges Cristo; lanima della vita cristiana, chiamata alla
sequela, riconciliazione che muove a
carit fraterna.
Cari Fratelli nellEpiscopato, il
vostro convenire pone al centro dei
lavori assembleari lesame della traduzione italiana della terza edizione
tipica del Messale Romano. La corrispondenza della preghiera della
Chiesa (lex orandi) con la regola della fede (lex credendi) plasma il pensiero e i sentimenti della comunit
cristiana, dando forma alla Chiesa,
corpo di Cristo e tempio dello Spirito. Ogni parola umana non pu
prescindere dal tempo, anche quando, come nel caso della liturgia, costituisce una finestra che si apre oltre il tempo. Dare voce a una realt
perennemente valida esige pertanto il sapiente equilibrio di continuit e novit, di tradizione e attualizzazione.
Il Messale stesso si pone allinterno di questo processo. Ogni vero riformatore, infatti, un obbediente
della fede: non si muove in maniera arbitraria, n si arroga alcuna discrezionalit sul rito; non il padrone, ma il custode del tesoro istitui-

to dal Signore e a noi affidato. La


Chiesa intera presente in ogni liturgia: aderire alla sua forma condizione di autenticit di ci che si
celebra.

Oggi, la sfera morale stata


limitata allambito soggettivo
Questa ragione vi spinge, nelle
mutate condizioni del tempo, a rendere ancor pi trasparente e praticabile quella stessa fede che risale allepoca della Chiesa nascente.
un compito tanto pi urgente in
una cultura che come voi stessi rilevate conosce leclissi del senso di Dio e loffuscarsi della dimensione dellinteriorit, lincerta formazione dellidentit personale in
un contesto plurale e frammentato, le difficolt di dialogo tra le generazioni, la separazione tra intelligenza e affettivit (Educare alla vita buona del Vangelo, 9). Questi
elementi sono il segno di una crisi
di fiducia nella vita e influiscono in
maniera rilevante sul processo educativo, nel quale i riferimenti affidabili si fanno labili.
Luomo contemporaneo ha investito molte energie nello sviluppo della scienza e della tecnica, conseguendo in questi campi traguardi indubbiamente significativi e apprezzabili. Tale progresso, tuttavia,
avvenuto spesso a scapito dei fondamenti del cristianesimo, nei quali si radica la storia feconda del Continente europeo: la sfera morale
stata confinata nellambito soggettivo e Dio, quando non viene negato,
comunque escluso dalla coscienza
pubblica.
Eppure, la persona cresce nella
misura in cui fa esperienza del bene e impara a distinguerlo dal male, al di l del calcolo che considera
unicamente le conseguenze di una

singola azione o che usa come criterio di valutazione la possibilit di


compierla.

Aggregare intorno alla


responsabilit educativa
Per invertire la rotta, non sufficiente un generico richiamo ai valori, n una proposta educativa che si
accontenti di interventi puramente
funzionali e frammentari. C bisogno, invece, di un rapporto personale di fedelt tra soggetti attivi, protagonisti della relazione, capaci di
prendere posizione e di mettere in
gioco la propria libert (cfr. Educare alla vita buona del Vangelo, n.26).
Per questa ragione, quanto mai
opportuna la vostra scelta di chiamare a raccolta intorno alla responsabilit educativa tutti coloro che
hanno a cuore la citt degli uomini e
il bene delle nuove generazioni. Tale
indispensabile alleanza non pu che
partire da una nuova prossimit alla
famiglia, che ne riconosca e sostenga il primato educativo: al suo interno che si plasma il volto di un popolo. [...]
In questo cammino, vi esorto a
valorizzare la liturgia quale fonte perenne di educazione alla vita buona del Vangelo. Essa introduce allincontro con Ges Cristo, che
con parole e opere costantemente
edifica la Chiesa, formandola alle
profondit dellascolto, della fraternit e della missione. I riti parlano in
forza della loro intrinseca ragionevolezza e comunicabilit ed educano a una partecipazione consapevole, attiva e fruttuosa (cfr. Sacrosanctum Concilium, n.11).
(Passi del Messaggio al Cardinale
Angelo Bagnasco, in occasione della
62 Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, 4/11/2010)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va

Gennaio 2011 Salvami

Regina9

Gustavo Kralj

Il vasto panorama dominato dal Mare di Galilea


suggeriva limmensit del globo terrestre come
auditorio per quelle parole
Sul fondo: Veduta dal monte delle
Beatitudini. In evidenza: Vetrate del
Convento di Tyburn, Londra

aVangeloA
In quel tempo: 1Vedendo le folle, Ges sal sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: 3Beati i poveri in
spirito, perch di essi il regno dei cieli. 4Beati gli afflitti, perch saranno consolati. 5Beati i
miti, perch erediteranno la terra. 6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perch
saranno saziati. 7Beati i misericordiosi, perch

10Salvami Regina Gennaio 2011

troveranno misericordia. 8Beati i puri di cuore,


perch vedranno Dio. 9Beati gli operatori di pace, perch saranno chiamati figli di Dio. 10Beati
i perseguitati per causa della giustizia, perch di
essi il regno dei cieli. 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa
mia. 12aRallegratevi ed esultate, perch grande
la vostra ricompensa nei Cieli (Mt 5, 1-12a).

Commento al Vangelo IV Domenica del Tempo Ordinario

Radicale
cambiamento dei
modelli nel rapporto
divino e umano
Nel Discorso della Montagna, il Signore Ges
ha insegnato un nuovo modo di relazionarsi,
diametralmente opposto ai principi e costumi vigenti nel
mondo antico. Alla crudelt e alla durezza di tratto, si
venuta a contrapporre la legge dellamore, della bont e
del perdono, ben sintetizzata nelle otto beatitudini.
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I Ges proclama
una dottrina innovatrice
La figura maestosa del Messia e la sua sorprendente dottrina incuriosivano, imponevano rispetto e attraevano nel contempo. Dal suo
sguardo profondo e sereno emanava unillimitata bont. Ascoltava tutte le richieste, guariva
tutti i malati. Persino coloro che toccavano lorlo del suo manto o erano solo accarezzati dalla
sua ombra, si vedevano favoriti dalla sua benefica onnipotenza. Da Lui gli afflitti ricevevano
ineffabile consolazione.
I miracoli diventavano pi numerosi ed una
moltitudine sempre maggiore Lo seguiva con
crescente ammirazione: Tutto il popolo pendeva dalle sue parole (Lc 19, 48). Mai si era visto
in Israele un profeta simile.

Sedotti lo erano anche gli Apostoli che da


qualche tempo seguivano questo Taumaturgo
dotato di tale straordinario potere: con la sua
azione, i ciechi cominciavano a vedere, gli storpi a camminare, i sordi a sentire, i lebbrosi diventavano puliti e i possessi si vedevano liberati. Ma i discepoli ritenevano erroneamente, in
consonanza con lopinione generale del popolo,
che Egli fosse venuto per stabilire il predominio di Israele sugli altri popoli della Terra. Loro ancora sconoscevano la vera fisionomia del
Regno predicato dal Divino Maestro e le regole che avrebbero dovuto governarlo, poich, come afferma Fillion, fino ad allora Ges aveva
annunciato ai suoi compatrioti la venuta del Regno di Dio, sollecitandoli ad entrarvi, ma ancora non aveva descritto nei particolari le qualiGennaio 2011 Salvami

La figura
maestosa
del Messia
incuriosiva,
imponeva
rispetto e
attraeva

Regina11

t morali che essi dovevano acquisire per essere


degni di appartenere a lui.1

Momento opportuno per rendere


esplicita la nuova dottrina

Gustavo Kralj

Era loccasione propizia


per presentare
pubblicamente una
summa degli
insegnamenti
che Chiesa
avrebbe dovuto custodire,
difendere ed
annunciare, nel corso
dei secoli

Il passo del Vangelo qui commentato corrisponde al momento in cui Cristo comincia a
rendere esplicita la sua innovatrice dottrina. Vari mesi erano trascorsi dall inizio della sua vita pubblica. Egli si trovava allora nei dintorni di
Cafarnao, presso il Mare di Tiberiade, dove erano venute per ascoltarLo ed esser curate persone da tutta la Giudea, da Gerusalemme, e dal
litorale di Tiro e Sidone (Lc 6, 17).
Ges aveva appena finito di scegliere dodici tra i suoi discepoli, ai quali aveva dato il nome
di Apostoli (cfr. Lc 6, 13-16), preparando cos
la fondazione della sua Chiesa. Era questa loccasione propizia per presentare pubblicamente
una summa degli insegnamenti che la Sposa di
Cristo, nel corso dei secoli, avrebbe dovuto custodire, difendere ed annunciare a tutti i popoli.
quanto Nostro Signore far nel Discorso della

Montagna, vera sintesi del Vangelo e vetta della


perfezione della Nuova Legge. Gli servono da
esordio le otto beatitudini, come portale magnifico di un palazzo incomparabile.
In questo discorso il Messia, a titolo di fondatore e legislatore della Nuova Alleanza, dichiara ai
suoi sudditi ci che chiede loro e quanto si aspetta
da loro, se vogliono servirLo con fedelt.2

Violenta rottura con gli antichi


costumi e preconcetti
Ci oggi difficile, dopo due millenni, comprendere la novit radicale contenuta in queste
parole del Divino Maestro. Esse hanno portato al mondo una soavit nelle relazioni degli uomini tra loro, e di questi con Dio, sconosciuta
nellAntico Testamento e, a fortiori, tra le religioni dei popoli pagani.
Afferma, a questo proposito, il Cardinale
Gom: Non siamo oggi in condizione di apprezzare la trascendenza di questo discorso di Ges,
poich respiriamo nellatmosfera cristiana prodotta nel mondo da quei divini insegnamenti. [...]
Dobbiamo risalire ai tempi dei grossolani errori
del paganesimo, che gli ascoltatori di Ges respiravano in quelloccasione [...] per poter valutare il
profondo contrasto tra gli insegnamenti del Maestro, la cultura e la sensibilit dei suoi ascoltatori.3
Infatti, le parole di Nostro Signore provocheranno una completa trasformazione dei costumi
dellepoca, caratterizzati dallegoismo, dalla durezza di tratto e persino dalla crudelt.
Esse sono indicate a determinare anche una
violenta rottura con i preconcetti dei contemporanei di Ges riguardo al regno messianico e
lo stesso Messia visto che aspettavano un Messia forte e potente nellordine temporale, formidabile guerriero che avrebbe dovuto soggiogare
i popoli e collocarli sotto la ferula di Giuda, con
Gerusalemme come capitale gloriosa.4

La felicit non sta nel peccato

Con lazione di Ges, i ciechi cominciavano a


vedere, gli storpi a camminare, i sordi a sentire,
i lebbrosi diventavano puliti e i possessi si
vedevano liberati
Guarigione di un uomo cieco
Cattedrale di Gloucester, Inghilterra

12Salvami Regina Gennaio 2011

Afferma leloquente Bossuet: Se il Discorso della Montagna la sintesi di tutta la dottrina cristiana, le otto beatitudini sono la sintesi del Discorso della Montagna.5 Esse sintetizzano, di fatto, tutti gli insegnamenti morali dati
dal Redentore al mondo e stabiliscono i principi
del relazionarsi prevalenti nel suo Regno.
Praticandole, luomo trova la vera felicit che
cerca incessantemente in questa vita e che mai potr trovare nel peccato. Infatti, chi viola la legge di

Dio nellansia di soddisfare le sue passioni disordinate affonda sempre pi nel vizio fino a diventare insaziabile. Chiunque commette il peccato
schiavo del peccato (Gv 8, 34), ammonisce Ges.
Le anime pure e innocenti, al contrario, godono gi su questa Terra di una straordinaria gioia
dellanimo, anche fra sofferenze e difficolt.
Passiamo ora ad analizzare ognuna delle otto
beatitudini, vibranti verit il cui enunciato si succede con maestosa cadenza, con un ritmo elevato, degno, imponente, proprio della Persona Divina che le proclamava: Beati, Beati, Beati....

II I principi morali
della Nuova Legge
In quel tempo: 1Vedendo le folle, Ges sal sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
2
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo....
Per proclamare solennemente la sua dottrina, Ges non ha scelto una sinagoga, e neppure il Tempio. Ha proferito queste otto magistrali sentenze allaria libera, in un piccolo altopiano situato al margine nordovest del Mare di Tiberiade, vicino a Cafarnao.6
Come sottolinea Fillion, grandiosa era la
cattedra da cui avrebbe parlato, in consonanza
con largomento dello stesso discorso7: per tetto aveva il cielo; per palco, una montagna e non
esistevano pareti... Davanti a S, il vasto panorama dominato dal Mare della Galilea suggeriva limmensit del globo terrestre come uditorio per quelle parole che, passando di regione in
regione lungo i secoli, portate dalle labbra degli
Apostoli e dei loro successori, sono giunte fino
a noi duemila anni dopo talmente vive come
se fossero state pronunciate oggi.

Povert materiale e povert di spirito

Beati i poveri in spirito, perch di essi


il regno dei cieli.
3

La mentalit propria degli spiriti mondani


in tutti i tempi ripete: Beati i ricchi e i potenti,
perch essi riescono a soddisfare tutti i loro capricci e desideri. Era questa la massima di vita dei popoli pagani dellAntichit, e continua
ad esserlo oggi, negli ambienti in cui Nostro Signore Ges Cristo ha smesso di essere il centro.

Il Divino Maestro, al contrario, proclamer:


Se qualcuno vuol venire dietro a Me rinneghi
se stesso, prenda la sua croce e Mi segua (Mt
16, 24). Oppure: pi facile per un cammello
passare per la cruna di un ago che per un ricco
entrare nel regno di Dio (Lc 18, 25).
Pertanto, la contrapposizione tra la dottrina
dellUomo Dio e lo spirito del mondo non potrebbe esser pi completa! Cos, possiamo ben
immaginare lo stupore di coloro che Lo seguivano, udendoLo esaltare lopposto della felicit, come era intesa dalla mentalit di quellepoca: Beati i poveri di spirito!
Tanto pi che Ges era un esempio vivo ed
un modello insuperabile di questa innovatrice
dottrina. Creatore del Cielo e della Terra, aveva
scelto come culla una mangiatoia, posta in una
grotta fredda, riscaldata appena dalla presenza
di un bue e un asinello. Dopo trentanni di esistenza umile e nascosta, pot dire durante la sua
vita pubblica: Le volpi hanno le loro tane e gli
uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio delluomo non ha dove posare il capo (Lc 9, 58).
Occorre sottolineare, comunque, che Nostro Signore non sta trattando qui principalmente della povert materiale, come indica
con acume Papa Benedetto XVI, nel suo libro
Ges di Nazareth: La povert di cui parla non
mai fenomeno puramente materiale. La povert puramente materiale non salva, anche se
gli sfavoriti di questo mondo possono sicuramente contare in modo molto particolare sulla bont divina. Ma il cuore delle persone che
non possiedono nulla pu esser indurito, intossicato, corrotto interiormente pieno di cupidigia, dimentico di Dio e avido solo di beni materiali.8
I poveri di spirito menzionati dal Divino
Maestro in questo versetto non sono i carenti
di denaro, ma gli uomini indifferenti ai beni di
questo mondo, siano questi molti o pochi, da seguire Ges Cristo.
In mezzo allabbondanza e prosperit, un
ricco pu esser povero di spirito, con la pratica della carit e con la sottomissione alla volont di Dio, in funzione della quale amministra la
sua ricchezza. Il santuomo Giobbe di questo
uno dei pi begli esempi. Daltra parte, un povero, che si ribella alla sua condizione, dominato dallinvidia, dallambizione o dallorgoglio,
sar un ricco di spirito al quale il Regno dei
Cieli non potr mai appartenere.
Gennaio 2011 Salvami

La mentalit
propria
degli spiriti
mondani in
tutti i tempi
ripete: Beati
i ricchi e
i potenti,
perch essi
riescono a
soddisfare
tutti i loro
capricci e
desideri

Regina13

La mansuetudine elogiata
da Cristo in
questo versetto consiste,
soprattutto,
nellessere luomo
costantemente Signore
di se stesso

La povert di spirito consiste, pertanto,


nellaccettazione della propria contingenza, nella compenetrazione della nostra totale dipendenza da Dio, a cui tutto dobbiamo, e nella certezza che la nostra esistenza un semplice cammino per giungere fino al Cielo. Chi procede
cos, felice gi in questa vita, poich, essendo
libero da ogni attaccamento disordinato e rivolto ai beni spirituali, possiede in qualche maniera, con la grazia, la beatitudine eterna.

Il valore della sofferenza davanti a Dio

Beati gli afflitti, perch saranno consolati.


4

Alla natura umana decaduta ripugnano il dolore, il sacrificio e anche qualsiasi sforzo. Ma,
nella seconda delle beatitudini Nostro Signore inneggia il pianto di quelli che sopportano
la sofferenza fisica e il dolore morale per ragioni soprannaturali, come in espiazione per i propri peccati, o cosa pi nobile in riparazione
per le colpe altrui. Beate sono le sante lacrime
di questi afflitti, che tanta consolazione possono
portare loro, aiutandoli a vedere il vuoto dei beni passeggeri ed a meritare quelli eterni.
Essi saranno beati anche perch Dio non
smette mai di confortare, gi su questa Terra, chi
accetta il dolore e, ad imitazione di Ges Cristo,
si inginocchia davanti alla croce e la bacia prima
di prenderla sulle spalle. Il loro godimento non
sar piccolo, dunque, come afferma San Giovan-

ni Crisostomo, quando Dio chi ci consola, anche se i dolori cadono su di noi come i fiocchi di
neve, li superiamo tutti. Egli ci d sempre una ricompensa superiore alle nostre fatiche.9

La vera mansuetudine

Beati i miti, perch erediteranno


la terra.

La mansuetudine elogiata da Cristo in questo


versetto consiste, soprattutto, nellessere luomo
costantemente Signore di se stesso, controllando le proprie emozioni ed impulsi. Essa gli impedisce di mormorare contro le avversit permesse da Dio e lo porta a non irritarsi per i difetti dei
fratelli, cercando, al contrario, di sfatare gli equivoci e scusare con generosit le offese ricevute.
I miti di cuore non solo evitano la discordia con
il prossimo, ma fanno ricorso a tutti i mezzi affinch essa non si stabilisca tra i fratelli. Sopportano
il peso della vita, conformandosi sempre alla volont di Dio. SantAgostino fa loro questo elogio:
Quando stanno bene, lodano Dio; quando stanno male, non bestemmiano; nelle buone opere
che fanno, glorificano Dio, e nei peccati, essi accusano se stessi.10 E ancora una volta il santo Giobbe, con la sua mirabile fedelt durante la terribile
prova, ci sar di esempio di questa virt.
E qual la terra che i miti possederanno?
La terra dei vivi: il Cielo. Tuttavia, gi in questo
mondo, anche fra dolori e tristezze, godono di
una costante gioia in fondo allanima, pregustazione del Regno Eterno.

Le leggi dello spirito differiscono


dalle leggi del corpo

Beati quelli che hanno fame e sete


della giustizia, perch saranno saziati.
Gustavo Kralj

Ges insegna agli Apostoli Cattedrale di SantIsacco,


San Pietroburgo (Russia)

14Salvami Regina Gennaio 2011

Aver fame e sete di giustizia equivale a desiderare la santit. Ges loda qui lardua battaglia
di coloro che, al fine di raggiungere la perfezione morale, lottano per progredire nella vita spirituale, esaminano con rigore la loro coscienza e
combattono con energia i propri difetti.
Ora, le leggi dello spirito sono distinte da
quelle del corpo. Quanto pi alimento spirituale riceve lanima, tanto pi aumenta il desiderio
dei beni eterni, perch Dio ha infuso nella natura umana unaspirazione per una felicit senza limiti. Come, allora, si potranno saziare quelli che hanno fame e sete di giustizia?

Il nostro appetito per i beni eterni sar perfettamente soddisfatto soltanto in Cielo, dove
Dio stesso sar la nostra ricompensa, ma gi su
questa terra, beati sono coloro che si nutrono
con fervore del Pane degli Angeli e bevono con
delizia lacqua dello Spirito offerta da Ges alla
samaritana (cfr. Gv 4, 14).

Con la misura con cui misurate...

Beati i misericordiosi, perch troveranno misericordia.

A volte proviamo un vero orrore a perdonare, perch riteniamo che sia conforme alla giustizia trattare ognuno rigorosamente secondo le
sue opere e meriti.
Tuttavia, il Buon Pastore ci invita qui a scusare le debolezze dei nostri fratelli ed a compatire
le loro miserie. Pi avanti, nello stesso Discorso
della Montagna, Egli porter questa dottrina a
conseguenze estreme inimmaginabili: Amate i
vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate
per coloro che vi maltrattano. [...]Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sar grande e sarete figli dellAltissimo; perch egli benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come misericordioso il Padre vostro
(Lc 6, 27-28.35-36).
Nel giorno del Giudizio, il Redentore ci tratter nello stesso modo in cui abbiamo trattato il
nostro prossimo: con la misura con cui misurate, sar misurato a voi in cambio (Lc 6, 38).
Chi ha misericordia, perdona le debolezze degli altri con facilit, ed , a sua volta, perdonato, secondo la richiesta formulata nel Padre Nostro: e rimetti a noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori (Mt 6, 12). Perch, aggiunge Ges, Se voi infatti perdonerete
agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste
perdoner anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdoner le vostre colpe (Mt 6, 14-15).

Il privilegio di vedere Dio in questa vita

Beati i puri di cuore, perch vedranno Dio.

Quando si sente parlare di puri di cuore,


si pensa subito alla virt angelica. Tuttavia, come spiega Fillion, queste parole non designano

Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro


colpe, il Padre vostro celeste perdoner
anche a voi (Mt 6, 14).

esclusivamente la castit, ma la rimozione del


peccato, lesenzione da ogni macchia morale. Il
cuore qui considerato, alla maniera ebraica,
come il centro della vita morale.11
La portata di questa espressione , quindi,
molto pi ampia e profonda. Il puro di cuore ha
tutte le intenzioni ed aspirazioni rivolte allAltissimo e per il beneficio del prossimo. Ammirando tutto ci che santo, nobile ed elevato,
trabocca del desiderio di fare del bene agli altri,
per amore di Dio.
Nel tentativo di descrivere lintima unione di
queste anime con il loro Creatore, Bossuet ricorre a suggestivi paragoni: Un cristallo perfettamente limpido, un oro perfettamente raffinato, una fonte perfettamente chiara non eguagliano la bellezza e la limpidezza di un cuore
puro. [...] Dio Si compiace guardandoSi in lui
come in un bello specchio: Si imprime in lui in
tutta la sua bellezza.12
Sarebbe, tuttavia, un equivoco giudicare che
il premio promesso in questa beatitudine si riferisca esclusivamente allEternit, esigendo tutta una vita di abnegazione e aridit, al fine di ottenere la Visione Beatifica. Piuttosto, come insegna San Tommaso, nelle beatitudini il Signore promette la ricompensa anche per questo
mondo.13 Fillion afferma che la purezza di cuore
conferisce gi su questa Terra, un inizio di viGennaio 2011 Salvami

Il puro di
cuore ha tutte
le intenzioni
ed aspirazioni
rivolte
allAltissimo
e per il
beneficio del
prossimo

Regina15

sione, una conoscenza pi perfetta di Dio che Si


rivela alle anime pure.14
Come avverr questo? Senza dubbio, per
mezzo della grazia. Infatti, mentre limpurit acceca le anime verso quanto elevato, chi
ha un cuore limpido vede Dio in questa vita attraverso la fede, ammirando i riflessi divini nelle creature; soprattutto, contemplando lazione della grazia nelle anime. questa, del resto,
una delle pi belle e alte manifestazioni di Dio
su questa Terra.

Se vogliamo, pertanto, esserfigli di Dio,


impariamo ad esser pacifici, ascoltando la bella esortazione di Bossuet: Abbiamo sempre parole di riconciliazione e di pace, in modo da addolcire lamarezza dei nostri fratelli contro di
noi o contro gli altri; cerchiamo sempre di addolcire le cattive relazioni, di evitare le inimicizie, la freddezza, lindifferenza, infine, di riconciliare quelli che sono in disaccordo. Questo
fare lopera di Dio e mostrarsi figli suoi, imitando la sua bont.16

Come diventare un vero figlio di Dio

La gioia nella persecuzione

Beati gli operatori di pace, perch saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia, perch di essi il regno dei
cieli 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi
per causa mia. 12aRallegratevi ed esultate, perch grande la vostra ricompensa nei Cieli.

Non
dobbiamo
risparmiare
alcuno sforzo
anche doloroso
quando si
tratta di
raggiungere
larmonia
tra i cuori ed
elevarli a Dio

Tutti i promotori della vera pace che la


tranquillit dellordine, secondo la celebre definizione di SantAgostino15 saranno chiamati figli di Dio.
Ora, per irradiare la pace necessario cominciare a fruirne nel proprio intimo. Questo
significa non avere suscettibilit n risentimenti, sapendo cedere opportunamente alle esigenze del prossimo, anche sono o sembrano, purch non ci facciano incorrere nel peccato. Alla
pratica di questo principio ci invitano nel modo pi radicale possibile, le parole pronunciate
in seguito dal Signore, nello stesso Discorso: A
chi ti percuote sulla guancia, porgi anche laltra;
a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica
(Lc 6, 29).
Agire cos esige un vero eroismo, ma Cristo
ci insegna che non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo anche doloroso quando si tratta
di raggiungere larmonia tra i cuori ed elevarli a Dio.

FILLION, Louis-Claude. Vida


de Nuestro Seor Jesucristo.
Vida pblica. Madrid: Rialp,
2000, v.II, pag.94.

Idem, ibidem.

GOM Y TOMS, Isidro. El


Evangelio Explicado. Barcelona: Casulleras, 1930, v.II,
pag.158.

Per amore della giustizia, cio, della santit,


vivremo senza dubbio momenti in cui saremo
incompresi ed anche perseguitati.
In queste circostanze, non dobbiamo lasciarci abbattere. Ricordiamo, al contrario, che Dio
il Signore della Storia e nulla accade senza
il suo permesso, per quanto minimo sia: Due
passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadr a terra senza che
il Padre vostro lo voglia (Mt 10, 29). Il Creatore ha tutto contato, pesato e misurato. Egli agisce sugli avvenimenti mirando sempre, insieme
alla propria gloria, alla salvezza di quelli che sono suoi. Per questo, afferma San Paolo: Tutto

BOSSUET. Meditations sur


lvangile. Versailles: Lebel,
1821, pag.4.

BENEDETTO XVI. Ges


di Nazaret. Milano: Rizzoli,
2007, pag.100-101.

Alcuni autori pensano che


il Monte delle Beatitudini sia oggi conosciuto anche
col nome di Corni di Hattin, situato a met cammino tra Cana e Cafarnao (cfr.
GOM Y TOMS, op. cit.,
pagg.155-156).

SAN JUAN CRISSTOMO. Obras. Homilas sobre el


Evangelio de San Mateo. Madrid: BAC, 2007, pag.275.

Idem, ibidem.
7

16Salvami Regina Gennaio 2011

10

FILLION, op. cit., pag.92.

10

SAN AGUSTN. Obras - Homilas. Madrid: BAC, 1955,


v.X, pag.53.

11

FILLION, Louis-Claude.
La Sainte Bible commente.

Il livello di virt
che Cristo, nelle
beatitudini, ci propone,
non altro che Se
stesso, Dio stesso!

Timothy Ring

quanto accade, concorre a


beneficio dei giusti (Rm
8, 28).
In quante occasioni i
santi sono stati oggetto
delle persecuzioni pi ingiuste, per amore della
verit? Tuttavia, non hanno perso la fiducia nella Divina Provvidenza,
n hanno manifestato risentimento contro i loro
persecutori, che trattavano con carit e senza odio
personale, ma anche con
linnegabile
superiorit
delluomo che pratica la
virt, in confronto a chi si
lascia trascinare dal vizio.
Per questo, Dio stesso Si incarica di ricompensarli molto al di l di
quanto abbiano meritato: possederanno il Regno dei Cieli, un premio
eterno, infinitamente superiore ad ogni sofferenza patita in questa vita.

III Invito alla radicalit del bene


La dottrina delle beatitudini ha rivelato per leternit, come abbiamo visto, il vuoto della felicit fondata sulla soddisfazione
delle passioni sregolate e sul possesso dei beni materiali. Infatti, come insegna magistralmente il Santo Padre, i criteri mondani vengono sovvertiti quando la realt viene esaminata nella corretta prospettiva, vale a dire, dal

BOSSUET, op. cit., pag.16.


Cos, infatti, tutto quello che
nelle beatitudini si [...] afferma come premio pu essere o la stessa beatitudine perfetta, e in questo senso appartiene alla vita futura, o un
inizio della beatitudine, come avviene tra i santi, e in
questo senso i premi appar-

punto di vista della scala di valori di Dio, che si


differenzia dalla scala di
valori del mondo.17
Con queste otto sentenze, per, Cristo ha indicato la via per ottenere il Cielo, dove vedremo
Dio faccia a faccia e parteciperemo alla stessa vita divina, possedendo la
stessa felicit di cui Egli gode. Chi regola la sua
condotta secondo le beatitudini, comincia a pregustare spiritualmente, gi su questa Terra, la
felicit eterna.
Le beatitudini non sono, pertanto, frasi da
essere studiate solo con lintelligenza, in modo
freddo, ma principi di vita da essere letti e meditati con il cuore, con il calore danimo di chi
vuol mettersi in cammino, seguendo i passi del
Signore Ges.
Con una soavit tutta divina, esse ci invitano
alla radicalit nella pratica del bene, poich il livello di virt che Cristo in esse ci propone, non
altro che Se stesso, Dio stesso!

tengono alla vita presente.


Infatti, quando uno comincia a progredire nellesercizio delle virt e dei doni, ci si
pu aspettare da lui che sia
giunto alla perfezione della sua camminata qui e nella patria (SAN TOMMASO
DAQUINO. Summa Teologica, I-II, q.69, a.2, resp.).

aris: Letouzey et An, 1912,


P
v.VII, pag.43.
12

Sacro Cuore di Ges


Casa Madre degli Araldi
del Vangelo, San Paolo
(Brasile)

13

14

FILLION, La Sainte Bible


commente, op. cit., pag.43.

Le beatitudini
non sono frasi
da essere
studiate
solo con
lintelligenza,
ma principi
di vita da
essere letti
e meditati
con il cuore

La pace della Citt Celeste


lordinatissima e perfetta
unione per godere di Dio e,
allo stesso tempo, in Dio. La
pace di tutte le cose, la tranquillit dellordine (De civitate Dei, lib.XIX, c.XIII).

15

16

BOSSUET, op. cit., pag.18-19.

17

Benedetto XVI, op. cit.,


pag.95.

Gennaio 2011 Salvami

Regina17

Nel cuore delluomo,


liscrizione di Dio
Ogni bambino nasce con uninnata capacit di distinguere il
bene dal male. Si tratta di una tendenza naturale chiamata
sinderesi nella tradizione filosofica e teologica, e confermata da
esperienze scientifiche recenti.
Don Joshua Alexander Sequeira, EP

oglio parlarle di un caso,


lettore, che certamente
le familiare. Riferendoglielo, desidero richiamare lattenzione su un importante
insegnamento che vi contenuto, sul
quale poche volte riflettiamo. Insomma, come dicono i saggi, le grandi verit molte volte sono nascoste nelle
realt pi comuni.
Immaginiamo la cucina di una casa dove la mamma termina di preparare una torta, cospargendovi sopra
confetti. Nel frattempo, il figlioletto
segue ogni suo gesto, affascinato dai
colori e dal delizioso aroma che si
diffonde in casa. Conclusa loperazione, lei ripone in frigorifero il dolce e raccomanda:
Ora devo uscire, tu non toccare
questa torta, perch per il compleanno di tuo fratello!
Il piccolo scuote affermativamente il capo. Di l a poco si trova solo in
casa. Gioca un po in giardino, ma il
suo pensiero rimane altrove: non resiste e si incammina verso il frigorifero, soltanto per guardare... Alla fine, passa il ditino sulla saporita copertura per assaggiare... poi finisce
per servirsi lautamente del dolce:

18Salvami Regina Gennaio 2011

oltre ad alcuni confetti, non trascura di verificare la qualit della pasta


e poi torna in giardino, lasciando in
tutti gli angoli dolciastre ed ingenue
impronte digitali.
Quando la mamma ritorna, subito nota i segni del misfatto.
Sei stato tu?! chiede.
No, non sono stato io! risponde il figlio.
Non stai mentendo? indaga
la madre ed il piccolo subito arrossisce.
Chi gli ha insegnato che non si
pu mentire? Nessuno Alla sua
tenera et, non ha ancora nemmeno frequentato le lezioni di Catechismo, neppure conosce il significato della parola mentire. Eppure,
il suo rossore costituisce la miglior
prova che lui ha compreso la malvagit di una bugia, semplicemente venendovi a contatto.

Un inizio della morale


nellanima umana
Le Sacre Scritture, la tradizione e
la filosofia indicano infatti lesistenza
di una qualit dellanima umana che
intuisce i primi principi morali, fin dai
barlumi delluso della ragione, ren-

dendola capace di orientarsi con efficacia sulla via della retta condotta.
In questo senso, significativo lammonimento di San Paolo ai Romani:
Quando i pagani, che non hanno la
legge, per natura agiscono secondo la
legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano
che quanto la legge esige scritto nei
loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro
stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono (Rm 2, 14-15).
Commentando il Libro della Genesi, San Giovanni Crisostomo fa
notare come i nostri progenitori discernessero gi la moralit dei loro atti: dopo aver peccato, Adamo
e Eva si nascondono da Dio. Caino, mascherando la sua vera intenzione quando invita Abele ad andare con lui nel campo, rivela anche
lui di non ignorare la malizia dellatto che aveva premeditato di praticare: il primo omicidio. Proprio come
fecero i suoi genitori, quando venne
interrogato finge di ignorare il suo
crimine. Pertanto, gi nei primordi
della societ, ancor senza possedere
lettere, profeti o giudici, tutti conoscevano i loro doveri morali.1

Ricerche scientifiche
lo confermano
Affinch la nostra riflessione non
permanga circoscritta ai tempi immemorabili, sar interessante analizzare i contributi offerti da studi moderni. Unequipe di scienziati del Dipartimento di Psicologia dellUniversit di Yale (Connecticut, USA), diretta dal Prof. Paul Bloom, sta realizzando ricerche i cui risultati, visti
da molti come una scoperta inedita
in un certo senso, di fatto lo sono ,
corroborano il magistero multisecolare della Chiesa, e contraddicono
quanto stato insegnato per decenni
a schiere di laureandi in psicologia. 2
Riunendo gruppi di beb dai 6
ai 10 mesi molto prima, pertanto,
delluso della ragione , gli esperti hanno presentato loro la seguente situazione: un pallone di un cartone animato che tenta di scalare
una ripida collina. Per due volte cade senza raggiungere la meta, ma la
terza aiutato da un triangolo e raggiunge finalmente la cima. Presto la
scena si ripete con una variante: per
altre due volte la palla cerca di salire la collina, senza riuscirci, mentre la terza, invece di ricevere aiuto,
un quadrato la spinge verso il basso. Interessati, i bambini seguono lo
svolgersi della trama e reagiscono in
modo sorprendente: l80% si manifestano a favore del triangolo amico
e rifiutano il quadrato malevolo.
Proseguendo nelle esperienze, gli
psicologi hanno presentato un cane giocattolo che tenta di aprire una
scatola. Si avvicina a lui un orsacchiotto di peluche e gli offre un aiuto,
ma giunge un altro orso, si siede sulla scatola e impedisce loperazione.
La grande maggioranza dei bambini,
quando stimolata ad eleggere uno
dei due, sceglie lorso servizievole. In
un terzo scenario, c in scena un coniglio ladro che ruba la palla di un gatto,
mentre un altro la restituisce. In questo caso, i bambini di cinque mesi scelgono il coniglio benefattore, alcuni un

l80% dei bambini si manifestano a


favore del triangolo amico

Le scoperte di
Bloom sostengono
lopinione che la
capacit di valutare
gli individui a partire
dalle loro interazioni
sociali universale
e non appresa

po pi grandicelli prendono liniziativa di picchiare quello cattivo.


Approfondimenti rigorosi fatti a
partire da queste constatazioni, dimostrano che i bambini distinguono
azioni sociali come intrinsecamente
buone o cattive e attribuiscono buone e cattive qualit a chi le pratica,
vedendole come originate da predicati essenziali e intrinseci (e non superficiali o estrinseci) dellagente.
La cosa pi significativa, per, si
verificata quando bambini di otto mesi hanno dovuto scegliere tra giochi
che premiavano o punivano il coniglio benefico e quello malvagio. Quando si trattato del buon coniglio, la
scelta infantile si indirizzata verso il
giocattolo che lo aveva premiato; ma,
nel caso del malvagio, i bambini hanno preferito quello che lo castigava,
nonostante la predilezione generalizzata per atti buoni negli altri esperimenti. Si potrebbe affermare che erano bambini giustizieri!3
Evidentemente, molti aspetti di
un sistema morale pienamente sviluppato sono fuori dalla portata di bambini che ancora non parlano. [] Le
nostre scoperte indicano che gli esseri
umani si coinvolgono nella valutazione sociale in una fase di sviluppo molto anteriore a quanto si pensava precedentemente e sostengono lopinione che la capacit di valutare gli individui a partire dalle loro interazioni sociali universale e non appresa,4
concludono Bloom e il suo gruppo.
Slancio verso la
rettitudine e la giustizia

I bambini di cinque mesi scelgono


il coniglio benefattore
Fotogrammi del video diffuso da
New York Times nella sua pagina web

Siamo quindi di fronte ad unabitudine innata dellanima umana che


precede e prepara in modo spontaneo il giudizio della coscienza, costituendo il punto di partenza su cui si
costruir ledificio della moralit.5
Ampiamente studiato dalla Scolastica, questo habitus si chiama sinderesi, e fu definito da Papa Paolo VI
come una tendenza naturale che
guida lo spirito alla risorsa interiore
Gennaio 2011 Salvami

Regina19

a principi innati relativi allagire umano, i quali oltrepassano i limiti della sfera soggettiva e si rivolgono allorigine dellattivit cosciente.6 Glossando San Tommaso, lallora Cardinale Ratzinger la defin nel 1991 come unintima ripugnanza per il male e unintima attrazione per il bene.7
San Tommaso dAquino ci parla
con maestria a questo proposito nelle
Questioni disputate Sulla verit, dove chiarisce lessenza e necessit della
sinderesi: Di conseguenza, affinch
sia possibile la rettitudine negli atti
umani, deve esserci un principio permanente di incrollabile integrit, in
relazione al quale tutti gli atti umani
siano esaminati, di modo che questo
principio permanente resista ad ogni
male e rafforzi ogni bene. Questa la
sinderesi, il cui ruolo ammonire contro lerrore e inclinare al bene.8
In altre parole, labitudine della
sinderesi ci permette una trasformazione rapida e precisa dei primi principi che disciplinano gli atti morali,
come lesempio della torta e le esperienze con i bambini. Ogni individuo
la possiede per il semplice fatto di essere razionale; nel periodo precedente al pieno uso della ragione, egli agisce nella medesima indeterminatezza
in cui agisce la propria ragione; e in
quello posteriore, conduce al fulcro
della verit morale, rendendo possibile alla coscienza lespressione di un
parere ed offrendo le condizioni perch questo sia vero.
Ne possiamo dedurre senza sforzo che esiste nelluomo uno slancio
verso la rettitudine e la giustizia, che
gli naturale quanto laria che respira o i colori che osserva.
La sinderesi non unattitudine acquisita, perch anche se non
si nasce con idee latenti, che conosceremmo senza sapere, come pretendevano Socrate e Platone portiamo sin dalla culla questo timbro
indelebile che ci porta alla intuizione dei principi primi. Eppure, noto che la sinderesi non ci offre prin20Salvami Regina Gennaio 2011

cipi espliciti e formulati, rendendosi indispensabile, per tale motivo,


spiegare i termini che costituiscono
i principi, attraverso il contatto sperimentale con la realt concreta: i
bambini di cui sopra, per esempio,
non reagirebbero come abbiamo visto, senza il confronto con il comportamento dei pupazzi, ma sar a
partire da constatazioni come quelle che, allet della ragione, saranno
plasmati tutti i criteri morali che guideranno il corso della loro esistenza.

Sinderesi e coscienza
Per quanto laiuto potente della
sinderesi ci accompagni in ogni momento, toccher sempre alluomo la
deliberazione sui suoi atti particola-

Una grande differenza


si interpone tra
sinderesi e coscienza:
la prima infallibile,
mentre la seconda
passibile di errore
ri, e qui emerge il ruolo svolto dalla
coscienza.
Don Victorino Rodrguez, OP, ha
definito la coscienza come un giudizio dettato dalla stessa ragione, che si
basa sui principi della moralit, sulla liceit o illiceit di quanto luomo
concretamente ha fatto, sta facendo
o far.9 In una parola, la sinderesi
indica il principio universale che sar
applicato dalla coscienza allatto concreto, per questo il tomismo non qualifica questultima come unabitudine
e nemmeno una potenza, ma un atto,
un giudizio.10 Cos, la sinderesi indica sempre che la bugia illecita, ma
la coscienza che deve applicare questo principio a circostanze particolari, come lapparire bene davanti agli

altri, levitare un castigo o il proteggere la reputazione altrui.


Sebbene sia una funzione primaria e propria della coscienza giudicare latto che si esegue nel presente,
in un determinato momento e luogo, essa pu anche analizzare avvenimenti del passato, come conformi
o non conformi ai principi della moralit o creare un senso di responsabilit morale in relazione a qualcosa
che sar fatto. Tre episodi biblici ce
ne danno esempio.
Quando venne fatta alla casta Susanna una proposta indecorosa da due
anziani del popolo (cfr. Dn 13, 20), le
venne in mente nel medesimo istante
la chiarissima nozione che quellatto
fosse contrario alla Legge di Dio. La
sua reazione, lodevole per lintegrit dellopzione, indica una fedelt alla coscienza concomitante, che comanda, proibisce o permette latto nel momento che viene praticato: Preferisco cadere, senza colpa alcuna, nelle
vostre mani, che peccare contro il Signore (Dn 13, 23), rispose lei.
Distinto fu il caso in cui il Divino Maestro, in risposta ai farisei che
chiedevano la punizione delladultera, disse: Chi tra voi senza peccato, scagli per primo la pietra contro
di lei! (Gv 8, 7). E cominci a tracciare nella sabbia iscrizioni misteriose che misero in fuga gli accusatori:
A queste parole, sentendosi accusati dalla loro stessa coscienza, essi si ritirarono uno per uno, fino allultimo,
a cominciare dai pi anziani (Gv 8,
9). Era la coscienza conseguente che
approva, accusa o scusa latto gi praticato a recriminare loro lerrore
abbracciato da lungo tempo.
Gi nelleroica epopea raccontata dal Primo Libro dei Maccabei,
quando giunge alle orecchie del popolo ebreo il decreto del re Antioco, che ordinava a tutti labbandono
della religione del Dio vivo, Mattatia e i suoi decidono di non prevaricare: Molti in Israele si fecero forza
e animo a vicenda per non mangiare

Sergio Hollmann

cibi immondi , e preferirono morire


pur di non contaminarsi con quei cibi (IMc 1, 62). Ora, questa scelta
precedette di molto il giorno in cui
furono chiamati a sacrificare davanti a tutti, cosa che significava una
deliberazione della coscienza antecedente, la quale comanda, proibisce
o permette un atto futuro.
Vediamo cos quanto coscienza
e sinderesi siano intimamente intrecciate. Tuttavia, una grande differenza si interpone tra le due. La
seconda infallibile: allo stesso
modo in cui il principio di contraddizione ci fissa nella certezza che un
uomo non un albero n un uccello, la sinderesi sempre ci dir che il
furto un male, come anche lomicidio, lo spergiuro e gli altri vizi. La coscienza, al contrario, passibile di errore, poich essa pu emettere il suo
giudizio coniugando un falso principio particolare per ignoranza o colpa al principio universale della sinderesi o pu anche applicare questo
inadeguatamente al caso specifico.
Comunque sia, tutti hanno lobbligo
di lavorare per correggere gli errori della coscienza morale, frutti della debolezza umana dopo il Peccato
Originale o dellambiente sociale.11

razione al bene, della quale il vizio


non fa parte, poich esso non naturale, ma il frutto di atti umani.14
Sorge qui una domanda cruciale, ripetuta da persone di tutte le generazioni, e in apparenza sempre nuova,
nonostante sia tanto antica: perch
scegliamo lerrore? Perch agiamo
tante volte in maniera riprovevole?
In uno sfogo, San Paolo sembra
voler tradurre questa perplessit
del genere umano dicendo: C in
me il desiderio del bene, ma non la
capacit di attuarlo; infatti io non
compio il bene che voglio, ma il male che non voglio (Rm 7, 18b-19).

Bene apparente e bene reale


San Paolo Portico degli Apostoli,
Cattedrale di Notre Dame, Parigi

Perch luomo fa il male


che non vuole?

Quando i pagani, che


non hanno la legge,
per natura agiscono
secondo la legge,
[...] dimostrano che
quanto la legge esige
scritto nei loro cuori
(Rm 2, 14-15)

Sappiamo quanto lintelletto umano possieda una mirabile coesione:


non ci piacciono menzogne, falsit o
inganni. Ci sentiamo disgustati quando scopriamo una simulazione e, soprattutto, quando assistiamo ad uniniquit. Daltro canto, vibriamo di
entusiasmo davanti alla proclamazione della giustizia, o davanti a un audace atto in difesa del bene. Il non
ti lecito! (Mc 6, 18) con cui San
Giovanni Battista si scagliato contro Erode, o lintrepido grido di Mattatia: Non ascolteremo gli ordini del
re per deviare dalla nostra religione
a destra o a sinistra (I Mc 2, 22), suscitano in noi esclamazioni di giubi-

lo, perch esprimono in forma paradigmatica quello che sentiamo esser


la recta ratio, la retta ragione.
Queste reazioni sono frutto della sinderesi, la quale, come afferma il
Dottor Angelico, non potr mai esser
distrutta.12 Al contrario, essa continua
ad esistere anche per i condannati alle
pene eterne, essendo causa primaria
di quel verme roditore di cui ci parla
il Vangelo (Mc 9, 34). Non altro che
una perpetua accusa e rimorso per i
peccati commessi, che tormenta la coscienza di quegli infelici.13
C, pertanto, nella natura umana
una fondamentale e ontologica aspi-

Dopo lentrata del peccato nella


Storia, con la caduta dei nostri progenitori, luomo divenne propenso
a praticare una specie di pseudobene, che diletta le cattive inclinazioni dellanima decaduta mantenendo,
nel contempo, lapparenza di rettitudine. Senza questa apparenza, la pratica del peccato sarebbe inconcepibile, poich psicologicamente impossibile per luomo che la volont
umana si getti verso il possesso di un
oggetto se questo non presentato
dallintendimento come un bene.15
In che forma pu luomo confondere il bene apparente con quello
reale? La maniera in cui lintendimento cade in questo grande errore fondamento di ogni peccato
descritta in modo particolareggiato
da padre Royo Marn quando tratta
della psicologia del peccato.
Nellapprezzare il valore di un
oggetto creato, spiega il teologo domenicano, lintelligenza pu ingannarsi facilmente considerando certi
aspetti di questo oggetto lusinghieri
per una qualche parte dellinsieme
umano, mentre vede, daltro canto,
che lo stesso oggetto presenta anche
aspetti rigettabili, per esempio, dal
punto di vista morale.
Tra i due estremi, lintelligenza resta in dubbio. Se essa riesce a preGennaio 2011 Salvami

Regina21

scindere dal chiasso delle passioni, presenter questo oggetto alla volont come qualcosa di sconveniente e questa lo rigetter con energia e prontezza. Ma se lintelligenza
smette di prestare attenzione a quelle ragioni di sconvenienza e si fissa
sempre pi sugli aspetti lusinghieri
per la passione, giunger il momento in cui prevarr in lui lapprezzamento erroneo che, in fin dei conti,
preferibile nelle attuali circostanze accettare quelloggetto che si presenta tanto seduttore. Chiudendo gli
occhi sullaspetto morale, presenter alla volont quelloggetto peccaminoso come un vero bene, cio, come qualcosa degno di esser desiderato.[...] Lintelligenza, offuscata dalle
passioni, sar incorsa nellerrore fatale di confondere un bene apparente con un bene reale.16
In questa prospettiva, per esempio, luomo sar portato a mentire
per evitare un male maggiore, a rubare per equilibrare ricchezze o a
commettere un assassinio per difendere il bene comune della nazione...

Senza di Me, non


potete far nulla
Con piena ragione, il Cardinale Ratzinger affermava: Il cammino elevato e arduo che conduce alla verit e al bene non una via comoda. Esso sfida luomo.17 A que1

Cfr. SAN GIOVANNI


CRISOSTOMO. Omelia
XII sopra le statue. PG
49, 131-134
BLOOM, Paul. The Moral Life of Babies. In: The
New York Times Magazine, 9/5/2010, pag.
MM44: www.nytimes.
com.
Idem. I video di alcuni testi sono accessibili nello
stesso sito citato sopra.

sto proposito, San Tommaso insegna: Nello stato di corruzione, luomo sbaglia in quello che gli possibile per la sua natura, a tal punto
che egli non pu pi con le sue forze
naturali realizzare totalmente il bene conforme alla sua natura. Tuttavia, il peccato non ha corrotto total-

psicologicamente
impossibile per luomo
che la volont umana
si getti verso il possesso
di un oggetto se questo
non presentato
dallintendimento
come un bene
mente la natura umana al punto da
privarla di tutto il bene che le naturale. [] Egli [luomo] sembra un
infermo che pu ancora eseguire da
solo alcuni movimenti, ma non pu
muoversi perfettamente come uno
in buona salute, fino a che non ottenga la guarigione con laiuto della
medicina.18
Questo unguento soprannaturale la grazia divina. Senza di lei, se-

Lhabitus dei primi principi, che si chiama sinderesi (Idem, I, q.79,


a.13, ad 3.). Sui costumi,
la loro natura, distinzione, possibilit di perdita
e diminuzione, San Tommaso tratta con profondit nella Summa Teologica, I-II, q.49-54.

Hamlin, J. Kiley;
WYNN Karen; BLOOM
Paul. Social evaluation
by preverbal infants. In:
Nature. London, 2007,
v.450, pag.558-559.
San Tommaso chiama
la sinderesi di un costume naturale speciale (SAN TOMMASO
DAQUINO. Summa
Teologica, I, q.79, art.12,
resp.); una disposizione interiore innata, che
attua come un habitus:

22Salvami Regina Gennaio 2011

condo lespressione di padrePhilipon, un abisso insormontabile separa la creatura dal suo Creatore,19 e
luomo si vede abbandonato alla propria debolezza, nel dilemma tra il bene desiderato e le sollecitazioni della
concupiscenza. La grazia un ausilio dato da Dio alluomo per farlo volere ci che buono e agire bene,20
senza la cui assistenza diventa chimerica la piena fedelt alla sinderesi, e
impossibile la familiarit con Dio.
Quando meditiamo sulla Santa Cena e riflettiamo sulle parole di
Ges: Senza di me non potete far
nulla (Gv 15, 5), chiss che non misuriamo lestensione di questo nulla, e il senso stretto in cui deve essere inteso. La pienezza della libert riservata ad ognuno di noi non sar mai raggiunta senza che il Redentore ci protegga nellintimo del nostro essere e ci conduca, Egli stesso
sempre con lassenso della nostra
volont , a tutte le forme di bene.
Sotto linflusso della grazia, comincia a seccarsi il pantano dellerrore e diventiamo capaci di dirigere le nostre azioni conformemente
ai criteri pi nobili, perch essi cominciano a piacerci pi delle sollecitazioni inferiori. Nasce la forza per
compiere i buoni propositi, si acquietano le passioni, la fomes peccati smette di esser dominatrice e si
stabilisce unarmonia simile a quella

PAULO VI. Udienza Generale, 13/7/1977.

RATZINGER, Joseph.
Elogio della coscienza:

il brindisi del Cardinale


In: Il Sabato, 16/3/1991,
pag.83-91.
8

SAN TOMMASO
DAQUINO. De Veritate.
q.16, a.2, sol.

RODRGUEZ Y RODRGUEZ, OP, Victorino. Temas-clave de


humanismo cristiano.
Madrid: Speiro, 1984,
pag.134.

10

ROYO MARN, OP, Antonio. Teologa Moral pa-

Gustavo Kralj

La pienezza della libert riservata ad ognuno di noi non sar mai raggiunta senza che
il Redentore ci protegga nellintimo del nostro essere
Santa Cena Basilica di Notre-Dame, Montral

che possedeva il nostro padre Adamo nel Paradiso. LApostolo delle


Genti, avendo supplicato il Divino
Maestro che lo liberasse dallo stimolo della carne, ricevette la pi
consolante delle promesse: Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella
debolezza (II Cor 12, 9).

La voce dellintegrit
Nella meravigliosa traiettoria dei
suoi venti secoli di esistenza, la Santa Chiesa stata trasmettitrice della grazia e educatrice dei popoli. Fedele ai disegni del suo Fondatore, ha
saputo portare al mondo intero la
salutare medicina dei Sacramenti e
curare a fondo la natura umana ferita dal peccato. Sotto la sua influenza, fiorita la vera moralit.
ra seglares. 7.ed. Madrid:
BAC, 1996, v.I, pag.157.
11

Cf. Catechismo della


Chiesa Cattolica, n.1793.

12

In un atto particolare, il
giudizio universale della sinderesi distrutto quando uno sceglie di
peccare. Perch in questa scelta, la forza della concupiscenza, o di
unaltra passione, assorbe tanto la ragione che il
giudizio universale del-

Oggi, per, forse pi che mai,


numerosi dei nostri coetanei sembrano impegnati a percorrere vie
ben diverse, trascinando un immenso numero di anime a cercare nelle pratiche pi riprovevoli e peccaminose la felicit che queste non gli
possono dare. In alcune societ, addirittura, sembrano venir soffocate le legittime aspirazioni dellanima umana per alimentarla con un
veleno di morte, le cui deplorevoli conseguenze tutti possiamo confermare.
il momento di non dimenticare che nel cuore delluomo palpiteranno sempre sante aspirazioni e linestinguibile desiderio di trovare in
questa vita riflessi delleterna beatitudine e chiedersi come rinvigorirli
o farli rinascere.

la sinderesi non applicato allatto particolare.


Ma questo non distrugge
la sinderesi nel suo insieme, ma solo in un certo
senso. Pertanto, assolutamente parlando, concludiamo che la sinderesi non mai distrutta (SAN TOMMASO
DAQUINO. De Veritate. q.16, a.3, resp.). Vedere anche Scriptum super sententiis, l.2, Dist.39,
q.3. a.1.

Quando Papa Giovanni Paolo II


lanciava dalla Cattedra di Pietro il
grido: La Chiesa ha bisogno di santi!,21 lo faceva sapendo che lesempio dei giusti il pi potente mezzo per suscitare nelle anime il senso
morale addormentato. Infatti la mera presenza di un beato una potente voce capace di raggiungere, senza
retoriche o argomentazioni, la zona
pi profonda del cuore umano.
Desiderando santit e cercando
di camminare verso la perfezione,
possiamo star certi, pertanto, che la
testimonianza viva della nostra integrit sar un efficace strumento per
liberare e rafforzare nelle anime il
senso morale intorpidito dal relativismo del mondo moderno. Questo
conferisce un grandioso senso alla
nostra vita cristiana!

13

ROYO MARN, op. cit.,


pag.159.

14

MONGILLO, OP, Dalmazio. In: Suma Teolgica. So Paulo: Loyola,


2005, v. IV, pag.289.

15

ROYO MARN, op. cit.,


pag.232.

16

Idem, pag. 233.

17

RATZINGER, op. cit.

18

SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teolo-

gica, I-II, q.109, a.2, resp.


19

PHILIPON, OP, Marie Michel. Los dones


del Espritu Santo. 2.ed.
Madrid: Palabra, 1985,
pag.251.

20

NICOLAS, OP, JeanHerv. In: Suma Teolgica. So Paulo: Loyola,


2005, v.IV, pag.839.

21

Mensagem para a XX
Jornada Mundial da Juventude, 6/8/2004.

Gennaio 2011 Salvami

Regina23

Il Miracolo Eucaristico
di Amsterdam
Un miracolo avvenuto nella pacata Amsterdam del secolo XIV
ancor oggi fonte di devozione eucaristica per le migliaia di
cattolici che partecipano alla Processione del Silenzio.
Aldo Leone

no e, senza bruciarsi, tolse dal fuoco


la Sacra Forma, la colloc in una scatola e subito dopo and a comunicare
il fatto al parroco. Costui si affrett a
tornare sul posto, raccolse lOstia miracolosa e la port in chiesa.
Il giorno dopo, per, la donna
apr per caso la scatola dove il giorno prima aveva depositato lOstia

stille-omgang.nl

orreva linverno dellanno 1345. Amsterdam, capitale dei Paesi Bassi, era
allepoca una piccola citt
di pescatori sulle rive del fiume Amstel. Nella fredda notte del 15 marzo, pochi giorni prima della Domenica delle Palme, il parroco fu chiamato a soccorrere un malato residente
nellattuale Via Kalver. Accorso immediatamente, il ministro
di Dio gli amministr lUnzione
degli Infermi e la Santa Comunione. Alcuni momenti dopo essere andato via, la violenza della malattia obblig luomo a vomitare in un catino, nel quale rest depositata anche lOstia consacrata. Senza fare alcuna verifica, sua moglie o uninfermiera
non si sa con sicurezza vers
il contenuto del catino sul fuoco
che crepitava nel caminetto.
Prima dellalba, di ritorno nella camera del malato, la donna
pos casualmente lo sguardo sulle fiamme e, con enorme sorpresa, vide fluttuarvi il Pane Eucaristico, in perfette condizioni, come se fosse appena stato consacrato dal sacerdote. Stese la ma24Salvami Regina Gennaio 2011

Antica illustrazione mostrante lOstia


miracolosamente preservata in mezzo
alle fiamme

Sacra e quale sorpresa! la ritrov l di nuovo! Nello stesso istante, chiam il prete e questi la riport nella chiesa. Lo stesso miracolo si
ripet unaltra volta.

Dio voleva render pubblico


il fatto miracoloso
Vedendo in questa insistenza il
segno che Dio voleva render
pubblico laccaduto, il sacerdote organizz una solenne processione per ricondurre alla
chiesa il Santissimo Sacramento. Lanno seguente il Vescovo
di Utrecht, Mons. Jan van Arkel, dichiarava lautenticit del
miracolo e due anni pi tardi gi fu eretta una chiesa nello
stesso luogo.
A partire da allora, alla met
di marzo, venne realizzata una
splendida processione per commemorare laccaduto. Ad essa
parteciparono personaggi illustri, come lArciduca Massimiliano dAustria, pi tardi lImperatore Massimiliano I. Questa manifestazione popolare di
lode al Santissimo Sacramento fu proibita nel 1578, quan-

Aldo Leone

do lamministrazione della citt cadde in potere di borgomastri calvinisti. Costoro confiscarono la cappella
eretta nel luogo del miracolo, che fin per essere demolita nel 1908, nonostante le proteste dei cattolici, offertisi di comprarla.
Durante il periodo di proibizione del culto pubblico, le celebrazioni
della Santa Messa e di altri atti cattolici di devozione si realizzavano in
case private o edifici che non avevano lapparenza esterna di un tempio
religioso cio nelle chiese nascoste,
come cominciarono ad esser chiamate nel secolo XIX.

Molto vicino al luogo del miracolo si situava la cappella del Beghinaggio. Beghine erano donne che
senza fare i classici voti religiosi vivevano in comunit, dedite allorazione e allassistenza di malati, poveri, orfani e ogni specie di bisognosi. La regola imponeva loro soltanto
lobbedienza al parroco ed il celibato per il tempo in cui fossero rimaste in comunit.
Anche alle Beghine fu confiscata
la cappella. Intorno al 1665 esse chiesero autorizzazione alla municipalit
di costruirne una nuova. Il permesso
fu concesso con la condizione che ledificio avesse le caratteristiche di una
chiesa nascosta. in questa cappella,
consacrata a San Giovanni Battista e
a SantOrsola, che da allora si mantiene lAdorazione Eucaristica quotidiana, in ricordo del miracolo avvenuto nel 1345.1

Cappella delle Beghine, ad Amsterdam, dove perdura lAdorazione


Eucaristica quotidiana, in ricordo del miracolo accaduto nel 1345

co, di percorrere il medesimo tragitto dellantica processione, come


un atto di adorazione a Ges Sacramentato. Cos fecero, ma in silenzio e senza nessuna manifestazione
esterna di devozione, a causa delle
restrizioni al culto cattolico, imposte
dalle autorit calviniste.
La sua idea fu accolta dai cattolici olandesi con un entusiasmo tale,
che ogni anno aumentava il numero di fedeli che vi aderivano. Si form cos la Confraternita della Processione del Silenzio. Tutti gli anni, da allora, la

prima domenica dopo il 12 marzo, si


realizza la silenziosa processione,tra
la mezzanotte e le quattro del mattino, orario in cui si presume sia avvenuto il miracolo. Attualmente,
vi partecipano circa 10 mila fedeli.
Molti vedono in questatto di piet
la continuazione del Miracolo Eucaristico di Amsterdam.

LOstia miracolosa non si conservata. Essa ha cominciato a deteriorarsi due anni dopo che il miracolo
era avvenuto.

stille-omgang.nl

Le Beghine

La Processione del Silenzio


Secondo quanto riferisce lattuale
rettore della cappella, padre Eugne
van Heyst, SSS, un uomo di nome
Joseph Lousbergh scopr nel 1881
un documento datato 1651 che descriveva dettagliatamente le processioni medievali realizzate in commemorazione di questo miracolo. Decise allora, accompagnato da un ami-

Circa 10 mila fedeli partecipano annualmente alla Processione del


Silenzio in ricordo del Miracolo Eucaristico. A fianco, un poster che
invita i fedeli a partecipare allevento

Gennaio 2011 Salvami

Regina25

Promuovendo, da nord
a sud, la devozione a Maria
Curitiba

nstancabilmente, la Cavalleria di Maria comunit itinerante degli Araldi del Vangelo percorre il Brasile, Paese-continente, realizzando Missioni
Mariane su invito dei rispettivi parroci.
In modo metodico, i membri di questa comunit fanno visitano case, uffici centri commerciali della parrocchia presso cui sono chiamati, portando la statua della Madonna. A tutti assicurano una parola di fede, di incoraggiamento e di speranza, ma nel contempo portano anche ai fedeli i sacramenti che hanno bisogno di ricevere, stimolandoli a partecipare fattivamente alla vita parrocchiale e spiegando loro limportanza di contribuire con la decima.
Linteresse manifestato per il bene spirituale di ognuno, per molti stato occasione di vere conversioni. Questo meticoloso lavoro di infervoramento dei fedeli stato oltremodo benedetto dalla Divina Provvidenza; di questo
sono testimoni, come sempre, gli zelanti parroci che vedono concludere ogni
Missione Mariana con le chiese straordinariamente affollate. Lo attestano le
significative foto pubblicate in queste pagine.

So Jorge do Iva

Quintana

Monte Castelo

Anhumas

26Salvami Regina Gennaio 2011

Buri

Ipatinga

Itamb

Astorga

Itapeva

Gennaio 2011 Salvami

Regina27

Prata

Quintana

Ipatinga

Maring

28Salvami Regina Gennaio 2011

Calorose congratulazioni
ai nuovi cardinali

Cardinale Robert Sarah

Cardinale Mauro Piacenza

Cardinale Paolo Sardi

Cardinale Gianfranco Ravasi

Cardinale Raymond Burke

Cardinale Angelo Amato, SDB

di calore il termine col quale si designano


V isite
le visite fatte ai nuovi Cardinali, il giorno successivo alla loro creazione. Questa tradizionale espressione descrive chiaramente laffetto che i fedeli in generale,

e gli araldi in particolare, hanno manifestato ai 24 nuovi


membri del Sacro Collegio nel congratularsi per la loro
nomina. Nelle foto, Araldi del Vangelo di Roma con alcuni dei nuovi Principi della Chiesa.
Gennaio 2011 Salvami

Regina29

Ruanda Una Messa solenne da inizio alla consegna dei

Brasile Mons. Ireneo Roque Scherer, Vescovo di


Joinville, ha celebrato una Messa ed ha inaugurato il
presepio montato nella Casa degli Araldi di questa citt.

Spagna I fedeli di Villasequilla (Toledo) accedono

Spagna Nel giorno della sua festa, la patrona della


Parrocchia della Madonna delle Grazie stata condotta in
processione dagli Araldi per il centro storico di Valencia.

Stati Uniti Nella Parrocchia di San Giovanni Vianney,


ad Orlando, fedeli venerano la Statua Pellegrina durante
una Giornata con Maria dedicata alla devozione
al Santo Rosario.

Olanda Araldi hanno partecipato allevento organizzato

primi Oratori a parrocchiani della Cattedrale di Butare, il


primo sabato di dicembre.

processionalmente con la Statua Pellegrina per una


settimana di Missione Mariana nellabitato.

30Salvami Regina Gennaio 2011

dallepiscopato olandese nella citt di Den Bosch, con


lobiettivo di risvegliare nei giovani la vocazione religiosa.

Italia In occasione della festa dellImmacolata Concezione gli Araldi hanno partecipato a Mira alla tradizionale
processione in onore della Madonna dei Cavalli, presieduta da Mons. Valter Perini, in rappresentanza del Patriarca di
Venezia nella Parrocchia di San Giovanni Battista Gambarare.

Messico Diverse parrocchie di quartieri popolari dellArcidiocesi di Acapulco, tra le quali quella di San Giuseppe, a Tres
Palos (foto sopra), hanno ricevuto la visita della Statua Pellegrina. Dopo la Messa, araldi hanno spiegato il messaggio di
Fatima e la devozione al Rosario.

Per Gli anziani della Casa di Riposo San Vincenzo de


Paoli, a Cercado de Lima, hanno accolto con molto fervore
la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria.

Nicaragua Il Nunzio Apostolico, Mons. Henryk Jzef


Nowacki, benedice i partecipanti allincontro Una Giornata
con Maria, realizzato nel Collegio Teresiano, a Managua.
Gennaio 2011 Salvami

Regina31

Intervista al Segretario della Congregazione per lEducazione Cattolica

Magistero pontificio
e universit cattoliche
Che cosa distingue ununiversit cattolica dalle altre istituzioni di
insegnamento? Qual il ruolo del Magistero pontificio nella Chiesa e nella
societ civile? La morale cristiana in crisi? LArcivescovo Jean-Louis
Brugus, OP, chiarisce per i nostri lettori queste ed altre questioni dattualit.
Don Louis Goyard, EP
Il Cardinale Zenon Grocholewski
ha ricordato recentemente
la necessit per le universit
cattoliche di conservare la propria
identit. Potrebbe esporci le
difficolt che esse affrontano per
mantenere le loro caratteristiche
in un mondo secolarizzato?
Con frequenza, mi chiedo quale sia
attualmente la prima sfida, o la sfida
pi importante, lanciata allinsegnamento cattolico, sia superiore, nelle
universit, che nelle altre scuole. E rispondo: viviamo in societ pluralista.
dal punto di vista culturale e religioso;
nella misura in cui questo si manifesta ognuno di noi si volge alla propria
identit: Chi sono io in mezzo a tutti
gli altri? La questione dellidentit ,
infatti, pi pressante, pi rilevante oggi che venti o anche quarantanni fa.
Pertanto, le nostre istituzioni hanno davanti a s una scelta. Innanzitutto necessario dire che la maggior parte gode di buona reputazione, per leccellenza in materia di formazione, di accompagnamento personale, di livello scientifico raggiunto. Le scuole ed universit cattoliche
32Salvami Regina Gennaio 2011

sono apprezzate, un po da ogni parte, nel mondo intero, questo motivo


di soddisfazione per la nostra Congregazione. Se esse, tuttavia, non mirano ad altro che non sia leccellenza,
sorge subito la domanda: Che cosa differenzia una scuola o universit cattolica, dalle altre?
Non si tratta, pertanto, di conservare lidentit, ma di ritrovarla in
questo nuovo contesto. In fondo, lidentit cattolica questa miscela
magnifica, ma anche difficile tra
lapertura alluniversale e la confessione di una Fede particolare, che
la Fede Cattolica.
Secondo la Costituzione
apostolica Ex Corde Ecclesi, le
attitudini e i principi cattolici
devono impregnare tutta la vita
delle universit cattoliche...
Questo varia molto a seconda dei
Paesi. Direi che vi sono due punti
nei quali lidentit cattolica si manifesta con predilezione.
Il primo quello dellinsegnamento. Ci auguriamo che tutte le universit cattoliche nelle quali nessuno

obbligato a iscriversi diano in forma obbligatoria a tutti i propri alunni


una formazione in antropologia cristiana, in etica cristiana ed una piccola iniziazione alla teologia. Non
per forzarli a diventare cattolici essi
non si lascerebbero forzare , ma per
dire loro: Abbiamo una tradizione,
una visione del mondo, della societ,
della Storia e la comunichiamo a voi.
Siete liberi di utilizzarla come vi parr meglio. Rispettiamo, pertanto, la
libert di coscienza.
Vi un secondo punto, che denominerei pastorale: ununiversit
cattolica un luogo dove si deve poter pregare e poter celebrare il mistero cristiano. Pertanto, necessario che ci sia una cappella di accesso
facile e costante al pubblico che indichi il centro vitale e simbolico nel
contempo.
Aggiungerei che in ogni universit cattolica necessario trovare
una facolt di teologia. Liniziazione alla cultura cristiana ed alla visione cristiana del mondo e della societ compete in modo privilegiato alla
facolt di teologia, che dovrebbe of-

Foto: Csar Dez

Lidentit cattolica di una universita questa miscela, magnifica, ma anche difficile, tra lapertura
alluniversale e la confessione di una Fede particolare

frire insegnamenti a tutte le altre facolt delluniversit.


La Ex Corde Ecclesi stimola
unintima relazione tra le attivit
di ununiversit cattolica e la
missione evangelizzatrice della
Chiesa. Non le sembra ci sia
ancora, sotto questo aspetto, un
lungo cammino da percorrere?
Ancora una volta, questo dipende dai luoghi. Menzionando la mia
esperienza, un anno e mezzo fa sono
andato in Cile, ho visitato cinque universit cattoliche e sono rimasto colpito dalla qualit di quello che vedevo. Ossia, istituzioni che, dal punto di
vista della competenza professionale,
figuravano tra le migliori del Paese,
a tal punto che, quando si preparava
una riforma educativa, di buon grado
i ministri si rivolgevano a queste per
sollecitare la loro opinione.
Erano anche istituzioni nelle quali lidentit cristiana era marcata in
modo immediato e semplice. Arrivato allimprovviso in una di loro,
un giorno qualunque, ho voluto presiedere la celebrazione della Mes-

sa, senza che gli alunni fossero stati avvisati. Ce nerano 800 nella cappella... Pertanto, vi sono luoghi dove
le nostre universit cattoliche hanno
raggiunto effettivamente una qualit che definirei esemplare.
Non tutte sono giunte a questo grado ma, nei miei quasi tre anni di lavoro nella Congregazione, constato che
c un movimento generale pi o
meno rapido, pi o meno profondo,
a seconda del luogo verso la riaffermazione dellidentit cristiana nelle
societ tali come oggi esse evolvono.
Quali sono, secondo Lei,
le principali qualit che
dovrebbero ornare il professore
universitario nei nostri giorni?
Vede, i docenti di ununiversit
cattolica non sono tutti cattolici. Allora, dobbiamo chiedere loro che, come
minimo, abbiano buona volont di
fronte alla tradizione cattolica e, per
esempio, non la critichino. Per quanto riguarda i professori che si presentano come cattolici, siamo sensibili
non solamente a quanto dicono, ma
anche a quello che fanno. Il professo-

re cattolico deve, dunque, accordare


la qualit dellinsegnamento trasmesso alla qualit di vita, alla testimonianza di vita e alla confessione della
propria Fede personale.
Il Processo di Bologna ha imposto
molta attenzione da parte della
Congregazione allEducazione
Cattolica in questi ultimi anni. In
cosa consiste questo Processo?
Il Processo di Bologna cominciato da quasi dieci anni e siamo giunti
alla fine della prima tappa, della prima decade. In origine si restringeva
ai Paesi dEuropa, nel numero di 27,
ma nel corso degli anni altre nazioni
vi si sono interessate, oggi sono 47.
I suoi obiettivi sono semplici da enunciare (quanto a realizzarli, questo gi un altro problema!): la standardizzazione dei diplomi, in modo che in tutti i Paesi
partecipanti al Processo di Bologna
soprattutto quelli che hanno firmato la Convenzione di Lisbona
gli stessi diplomi corrispondano allo stesso livello di studio, e gli studenti possano, nel caso lo desideriGennaio 2011 Salvami

Regina33

no, passare da un istituto allaltro,


da ununiversit allaltra o da uno
Stato allaltro. La prima preoccupazione , pertanto, la standardizzazione dei diplomi, per arrivare alla seconda preoccupazione: la fluidit o mobilit, tanto degli studenti quanto dei professori.
Si pu dire che, dopo dieci anni,
notoria la mobilit degli studenti,
malgrado essa posa esser maggiore.
Quella dei professori pi problematica.
Che cosa in gioco qui per
la Chiesa? Quali le speranze
della Congregazione a
questo riguardo?

scienza universale. Gli studenti entrano di buon grado in questo Processo, ma gli Stati sono pi reticenti. Perch? Perch possedevano pi
o meno, finora, un vero monopolio
dei diplomi. Ora, entrare in questo
Processo alienare una parte della
loro sovranit in materia educativa,
cosa, evidentemente, non facile in
Paesi che hanno per cos dire tradizioni giacobine.
I dirigenti delle universit,
come corrispondono alle
opportunit offerte dal Processo
di Bologna? Come accolgono
le nuove prospettive?

rito di questo Processo. Ma, si possono misurare anche le difficolt


di applicazione. necessario, per
esempio, che i crediti siano gli stessi ovunque, con lo stesso numero di
ore, questo implica revisioni forse
difficili da fare.
Considerando encicliche
come la Human vit, di Paolo
VI, e la Veritatis splendor, di
Giovanni Paolo II, come
S. E. descriverebbe il ruolo
del Magistero nelletica
delle ultime decadi?

Dobbiamo distinguere tra il ruolo del Magistero nella Chiesa e nelLe nostre universit si caratte- le societ civili. Quello che si denoLa Chiesa entrata in questo rizzano per la libert di pensiero e mina dottrina sociale della Chiesa
Processo non come Chiesa, poich di espressione. Cos, in relazione , in realt, una dottrina morale sulesso coinvolge soltanto Paesi, ma al Processo di Bologna troviamo un la famiglia, la vita economica, politicome Stato. Dunque, lo Stato del- ventaglio estremamente ampio di ca, sociale, e anche culturale. La Vela Santa Sede vi ha fatto ingresso fin reazioni, che vanno dallentusiasmo ritatis splendor contiene una novit
considerevole, poich unenciclica
dallinizio. Evidentemente, il profit- alla riserva.
Credo che oggi la situazione stia nella quale, per la prima volta nelto che speriamo ricavarne , in primo luogo, che una cultura della qua- mutando. Infatti, le nostre istitu- la storia della Chiesa, sono trattati i
lit caratterizzi le nostre universit, zioni cominciano a percepire lin- fondamenti della morale.
Il ruolo del Magistero allinterno
come deve caratterizzare le univer- teresse di questa standardizzaziosit dei Paesi aderenti. Soltanto que- ne, di questa fluidit, infatti, per della Chiesa che poggia evidentesto rappresenta gi un vantaggio e esempio, la teologia che appari- mente sulla Parola di Dio, ma anche
va anteriormente, diciamo, come sulla legge naturale di proporre
uno stimolo per noi.
Speriamo anche, evidentemente, una scienza da sacrestia diven- al Popolo di Dio, come pure a tutche i diplomi degli studenti forma- tata oggi una scienza di interesse ti gli uomini di buona volont, printi nelle nostre universit possano es- generale, come la medicina o lin- cipi generali di condotta di vita, al
sere riconosciuti altrove. Questo im- gegneria. Si capisce, dunque, il me- di l di norme concrete e particolari. Equesto secondo aspetto
plica che il Processo di Boloche avrebbe dato materia al
gna sia concretizzato con acdissenso, al dissensus dei
cordi da Stato in Stato. Per
teologi, negli anni 7080, a
esempio, la Santa Sede e la
cui lEnciclica cerca precisaRepubblica Francese hanno
mente di dar risposta.
stipulato nel dicembre 2008
Nelle societ civili amun accordo di riconoscimenpiamente secolarizzate e soto dei diplomi e dei titoli.
vente multiculturali, pluraliVi sono sfide
ste, dal punto di vista religioparticolarmente
so , direi che il Magistero
notorie da evidenziare,
quasi sistematicamente critiper rendere effettivo
cato e messo in discussione.
questo piano?
Una societ secolarizzata
Le nostre universit si caratterizzano per la
quella che non riesce ad amStiamo creando una colibert di pensiero e di espressione. Cos, in
mettere Magistero alcuno,
scienza a livello europeo,
relazione al Processo di Bologna troviamo un
soprattutto se esso di natuprima di giungere ad una coventaglio estremamente ampio di reazioni
34Salvami Regina Gennaio 2011

ra religiosa, e pretende di esprimere principi e norme in nome di una


referenza superiore al secolo, facendo diciamo appello ad una trascendenza, vuoi religiosa, vuoi metafisica. Pertanto, essa non criticher il Magistero soltanto perch afferma che questa o quella proposizione non gli piace, ma perch si
pronuncia come Magistero. Questo
laspetto critico e inevitabile. Evidentemente, gli organi dei media,
molti dei quali si considerano il nuovo magistero delle societ secolarizzate, saranno i pi critici di fronte a
qualsiasi magistero, in special modo
quello religioso.
Nello stesso tempo, per, constato che la Chiesa oggi molto pi interpellata che nel passato, come se
permanesse un punto di riferimento
per le generazioni che si interrogano
sul senso della vita; forse addirittura il punto di riferimento, che si pronuncia riguardo le questioni fondamentali del senso della vita.
Che relazioni possiamo
trovare tra il Catechismo della
Chiesa Cattolica e la Veritatis
splendor, nel cammino teologico
e pastorale della Chiesa?
Unenciclica cerca di dare una risposta a problematiche limitate. Limitate nel tempo e a volte nello spazio. questo il caso della Veritatis splendor, rivolta, soprattutto alle opinioni correnti nellambiente cattolico anglosassone. Pertanto, unenciclica eccetto il caso che
abbia unimportanza di primo piano
non durer per vari secoli. Il suo
obiettivo infatti lattualit.

Nelle societ civili,


ampiamente secolarizzate,
direi che il Magistero quasi
sistematicamente criticato e
messo in discussione

Il Catechismo totalmente differente: esso ha come obiettivo mettere a disposizione del popolo di Dio,
e di tutti gli uomini interessati alla
cultura cristiana, il patrimonio morale accumulato nel corso dei secoli,
come dei millenni, e che ingloba anche il patrimonio di sapienza dellumanit. In fondo, il Catechismo
un compendium questo il termine che era stato scelto , un compendium di sapienza, non solamente per i cristiani, ma anche per i non
cristiani. Un Catechismo deve durare molto tempo, come stato il caso del Catechismo precedente. Dunque, se vi fossero introdotte nozioni
molto attuali, in poco tempo esso risulterebbe superato.
Come dovrebbe esser affrontato
oggi linsegnamento della
Teologia Morale, nei seminari
e a livello pastorale?

ons. Jean-Louis Brugus nato nel 1943 ed entrato nellOrdine dei Predicatori (domenicani)
nel 1968. Ha conseguito il master in Scienze Economiche e in Scienze Politiche, e il dottorato in Teologia ed
professore di Teologia Morale Fondamentale. stato
membro della Commissione Teologica Internazionale, la

Penso che stiamo passando da un


modello allaltro. Si dice a volte che
la morale cristiana sia in crisi. Non
credo si tratti di una crisi, poich
questa indica un parossismo dopo il
quale le cose si ristabiliscono. Ora,
quello che qui si denomina col termine crisi in realt un fenomeno gi
molto lungo nel tempo, di vari decenni... Preferisco parlare di rottura.
Alla fine del secolo XVI e inizio del secolo XVII si instaur prima nella Chiesa, poi nelle altre confessioni cristiane, ma anche pi tardi
con Kant, nelle societ un modello, denominato il modello delle morali di obbligatoriet: Perch procedere in questa o in questaltra maniera? Perch questo necessario in
nome del Bene. Mi sembra che questo modello il quale, ripeto, ha regnato tanto nella Chiesa quanto nelle
societ moderne stia scomparendo,
e si stia andando alla ricerca di uno
nuovo. Se io riprendessi le espressioni di Michel Foucault, direi che stiamo passando da unetica del codice
ad unetica della costruzione di s.
In fondo, la morale quello che permette alluomo di accettarsi, costruirsi, poi darsi, in una societ pi giusta e fraterna. Ritengo che viviamo
un periodo difficile e appassionante
allo stesso tempo, poich cambiamo
di modello e, evidentemente, necessario tempo e tatto per apprendere questo nuovo modello.
Pertanto, io vorrei tanto che nei
seminari si presentasse la morale non
solo sotto il punto di vista degli obblighi ma anche sotto quello dellarte
di vivere, di unestetica dellesistenza,
diciamolo, di una saggezza.

cui funzione aiutare la Santa Sede ad esaminare questioni dottrinali di grande rilevanza. Designato Vescovo
di Angers, in Francia, ha ricevuto lordinazione episcopale nel 2000. Papa Benedetto XVI lo ha nominato Segretario della Congregazione per lEducazione Cattolica
e gli ha conferito la dignit arciepiscopale nel 2007.

Gennaio 2011 Salvami

Regina35

San Vincenzo Pallotti

Promotore
dellapostolato laico
Preannunciando le vie intraprese dalla Chiesa nel
secolo XX, unintuizione profetica port San Vincenzo
Pallotti a valorizzare lapostolato dei laici e a coniugarlo
armonicamente con gli sforzi missionari del clero.
Suor Carmela Werner Ferreira, EP

oma sembra rientrare nel ristretto numero delle citt che non
hanno nulla di nuovo da conoscere. Tutto quanto limmaginazione possa concepire in materia di fastigio, splendore, tragedia, pericolo o trasformazione sociale, in qualche modo si gi manifestato dentro o in prossimit delle sue
mura. Ma Dio, che molto la ama, trova sempre nuove formule per rivelare
nella Citt Eterna fulgori sconosciuti in un ordine superiore e glorioso: la
santit dei suoi figli.
Si affermato a ragione che il
Cattolicesimo ha gettato radici in
Francia per merito dei suoi Vescovi,
e in Inghilterra grazie allevangelizzazione dei suoi monaci. Certamente, diremmo noi, nellUrbe questo si
deve allazione dei santi. In una catena ininterrotta, essi hanno contribuito a fare di Roma, oltre che la citt dei martiri, anche quella dei beati, poich la Sede di Pietro dovrebbe
esser protetta dal sacrificio dei primi
e dalla virt dei secondi.
Si pu scegliere a caso qualsiasi
epoca storica della nostra Era Cri36Salvami Regina Gennaio 2011

stiana, e in essa troveremo pi di un


santo che percorre le strade romane, operando prodigi e dando mostra di consumata virt.
Oggi, quando tanto si parla della
necessit di un clero sempre pi devoto e missionario, fissiamo per alcuni istanti lattenzione alla figura
di San Vincenzo Pallotti, il cui operato apostolico si svolto da cima
a fondo nel cuore della Cristianit.

Bambino abbagliato
dal grande Dio
Il quartiere popolare di San Lorenzo in Damaso ferveva di vitalit in
quegli ultimi anni del secolo XVIII.
Nella casa di Pier Paolo Pallotti,
dove il successo nel commercio propiziava una vita dignitosa e stabile,
dieci bambini riempirono di gioia
il convivio familiare. Vincenzo fu il
terzo, essendo venuto al mondo il 21
aprile 1795. Alcuni fratellini morirono presto nei primi mesi di vita, ma
i sopravvissuti poterono ricevere da
lui la benefica influenza emanata da
una creatura esemplare.
Avvinto dagli insegnamenti materni riguardo il grande Dio immo-

lato sulla Croce, Vincenzo correva


tutti i giorni a farGli compagnia nella chiesa parrocchiale. Giocava come gli altri bambini, ma il fondo della sua anima permaneva assorta dagli insegnamenti del buon Ges; nelle sue infantili riflessioni, niente importava quanto darGli gioia.
Sua madre, Maria Maddalena,
cap che le qualit morali del figlio
non trovavano confronti nel campo
dellintelligenza, che si manifestava invece molto discretamente. Allora chiam il piccolo per fare, insieme, una novena al Divino Spirito Santo, implorando attitudine allo
studio. Dopo di questo, con sorpresa di tutti, lintelletto del bambino si
apr e, rafforzato da una prodigiosa
memoria, gli offr abbondanti mezzi
per lesercizio delle sue future attivit apostoliche.

Prospettiva decisiva per


la sua spiritualit
Bastava convivere un po con
Vincenzo per discernere in lui i segnali del richiamo sacerdotale. Amico della mortificazione, della preghiera e dellapostolato, si rivela-

Docente e direttore spirituale

santiebeati.it

va insensibile alle lusinghe e ai


piaceri mondani, ma i suoi occhi brillavano dincanto semplicemente sentendo pronunciare
il nome di Ges.
Cos, lo troviamo a 15 anni che studia nel Collegio Romano e pi tardi allUniversit
di Roma. Potremmo evidenziare il successo dei suoi studi accademici, ma senza raggiungere il
fulcro di questa fase della sua vita. Gli studi di filosofia e teologia, pi che fare di lui un uomo
dotto, lo collocarono di fronte
ad una prospettiva decisiva per
la sua spiritualit, aprendogli gli
orizzonti per quellaspetto della
Divinit che lo incantava: linfinit del Creatore.
Le nozioni classiche di essere assoluto ed essere contingente, la limitatezza essenziale delle creature e lesistenza
di un Essere infinito, nel quale
tutti gli altri hanno la loro origine, impressionarono lo studente
che, innegabilmente, ricevette una
grazia per penetrare in qualche modo in tale mistero. Questo giovane scrive un biografo era consumato dalla fiamma di una profondissima comprensione della gloria, della maest e infinit di Dio e
del dovere che tutti gli uomini hanno di glorificarLo. [] Chi legger
i suoi scritti rimarr profondamente impressionato dallardore con
cui Vincenzo Pallotti ha abbracciato questo ideale.1
A partire da questo periodo, si
definisce la direzione che egli diede alla sua esistenza: glorificare Dio
nei suoi infiniti attributi, contando
sullaiuto della grazia per sopperire
alla limitatezza della natura umana.
Ma Vincenzo sapeva che la virt
teologale della carit possiede un indissociabile risvolto, senza il quale si
pu dubitare della sua autenticit:
lamore del prossimo. Poco prima
di diventare sacerdote, scrisse: Sa-

Non ti giudicare incapace di ottenere


meno dei maggiori santi!
San Vincenzo Pallotti, di Alfovino Missori

pendo [] che esistono molte anime che, ben dirette, potrebbero far
cose grandissime nella via del Signore; molti ignoranti che, ben istruiti,
sarebbero grandi santi [...]; e sapendo anche che esiste una moltitudine
che soffre grandi infermit dello spirito, mi motiver ad un grande desiderio di istruire, illuminare, preparare, santificare, perfezionare e convertire tutte queste anime, se fosse
possibile con perfezione infinita da
parte mia e da parte loro, con gloria
infinitamente grande di Dio.2
Impegnato a portare avanti questi propositi, ricevette lordinazione
sacerdotale il 16 maggio 1818, come
membro del clero secolare. La fecondit del suo ministero, frutto della seriet e della dedizione con cui
il santo abbracci la sua vocazione,
mostra che tutte queste aspirazioni
finirono per realizzarsi. Molto unito alla Madonna, alla quasi infinita, egli si gett con coraggio valoroso nelle opere pastorali.

I primi dieci anni di vita presbiterale di don Vincenzo furono


caratterizzati dallinsegnamento. Era per di pi istruito perch
i superiori non desiderassero vederlo occupare una cattedra. Ma
tra le sue notevoli conoscenze di
greco e la sete di anime che lo infiammava, prevalse questultima.
Alla fine di questo periodo, egli
sar completamente dedito allapostolato, col vantaggio di poter
operare anche negli ambienti studenteschi.
La direzione spirituale occup sempre un importante ruolo nella vita del nostro santo. Sapeva esercitarla in modo cos eccellente, al punto da esser nominato direttore spirituale del Seminario Romano nel 1827, e della Propaganda Fide nel 1835. Si
rivel, in questo incarico, la personificazione del Buon Pastore, dando mostra di una pazienza inesauribile e una carit inestinguibile. Ci teneva a stare alla portata
dei suoi interlocutori, senza mai manifestare il minimo incomodo quando gli prendevano molto tempo.
Questi non ci misero molto ad attestare il renouveau spirituale propiziato dagli incontri con don Vincenzo, e a concludere che lui era qualcosa di pi che un bravo sacerdote.
Capivano quanto Dio lo amava e comunicava con lui.
Infatti, sebbene unumilt a tutta prova lo portasse a dissimulare
la sua vita mistica, la luce non poteva rimanere sotto il moggio. Il senno dei consigli e la sua penetrazione nelle anime denotavano un rapporto raro col soprannaturale. Un
pomeriggio, per esempio, consigli
un giovane a confessarsi subito, ma
questi disse di preferire farlo un altro giorno. Don Vincenzo insistette e riusc a che egli si riconciliasse
con Dio poco prima di morire, contro ogni aspettativa, quella notte.
Gennaio 2011 Salvami

Regina37

Carisma di profezia
e discernimento

Gustavo Kralj

Si sa, infatti, che San Vincenzo Pallotti fu favorito dai carismi


di profezia e discernimento degli
spiriti. Queste insigni grazie permettono di interpretare gli avvenimenti, predire il futuro e penetrare nelle coscienze, a beneficio delle anime di quelli da lui
orientati.
In diverse circostanze don
Vincenzo trasmetteva ai fedeli la
sorte che li aspettava. A suo fratello di sangue, Salvatore Pallotti, disse una volta: Dio ti ha dato altri tre anni di vita,3 previsione che si comp puntualmente, poich dopo il
suddetto periodo di temNonostante tutte le difficolt, la Societ
dellApostolato Cattolico fu approvata da
po, egli mor. E il santo, in
Gregorio XVI, nel 1835
quelloccasione, consol i parenti commentando: La BeGregorio XVI - Basilica di San Pietro, Roma
ata Vergine Maria, ad onore
strada, le persone dicevano sottovodella quale Salvatore per molti anni
ce: Questo il santo!.
ha digiunato a pane e acqua tutti i sabati, non si dimenticata di lui.4
Zelo e dedizione illimitati
Quando confortava gli infermi, lo
faceva a volte nei seguenti termini:
Vincenzo aveva un elevato conDobbiamo rassegnarci alla voloncetto del dovere speciale che incomt di Dio, e in questi casi la morbe al clero di Roma,5 per il quate era certa, a volte in altri: Abbia
le sempre si sono rivolti gli sguarfede nella Madonna, a significare
di del mondo intero, e desiderava
che il recupero era sicuro. E mai il
che fosse perfetto, degno ornamensuo consiglio si rivelato sbagliato!
to della diocesi del Sommo PontefiFatti simili a questi pullulano nel
ce. A questo scopo, cominciava col
suo processo di canonizzazione, e le
dare lesempio di uno zelo e deditestimonianze sono unanimi nellezione illimitati: metteva in moto un
videnziare lesattezza dei consigli,
gran numero di confraternite; entuil carattereinesplicabile delle presiasmava le anime generose e le colvisioni e la semplicit con cui tralocava al servizio di Dio e del prossismetteva i segreti pi reconditi che,
mo; compativa i bisognosi e non ria volte, i penitenti cercavano di nasparmiava sforzi per aiutarli, proscondergli.
curando donativi e impiegando con
Daltra parte, le ali di un angesaggezza le somme ottenute. Ovunlo sembravano proteggerlo in ogni
que mettesse le sue mani unte, tutto
minuto, poich egli andava sotto la
fioriva e si operava un rinvigorimenpioggia senza bagnarsi ed una volta
to spirituale.
fu ferito da un seguace di GaribalNon mai stato possibile contadi, ma il colpo non gli caus danno.
re il numero di moribondi da lui asQueste notizie correvano di bocca
sistiti, ma si sa che uno di loro fu San
in bocca, e quando lui passava per la
Gaspare del Bufalo, nel cui proces38Salvami Regina Gennaio 2011

so di canonizzazione diede
unimportante testimonianza.
Riduceva le sue ore di sonno, per poter compiere nella sua giornata le tante opere di carit. Rifiut categoricamente tutte le promozioni che gli furono offerte, temendo di perdere, a causa
delle onoranze, lopportunit di salvare anime, per la
qual cosa gli bastava la carica sacerdotale.

La Societ dellApostolato
Cattolico
Un provvidenziale avvenimento, in apparenza banale, venne a mutare lindirizzo della vita di San Vincenzo
Pallotti. Infatti, una delle pi
belle lezioni che i santi ci danno la loro straordinaria sensibilit alla volont di Dio. Essi non hanno altra legge e, si pu dire, possiedono orecchie molto intonate per discernere le mozioni
dello Spirito Santo nei giorni in cui
vivono.
Un giorno, un missionario gli invi una richiesta: voleva che don
Vincenzo promovesse ledizione
in lingua araba dellopera Massime eterne, di SantAlfonso de Liguori, per aiutare levangelizzazione
in Oriente. Il santo dedic sempre
uno speciale interesse per le missioni, ma era senza mezzi finanziari per coltivarlo. Sollecit, allora, alcuni laici che bussassero di porta in
porta e, in nome di Ges crocifisso, chiedessero unofferta per questo fine. Il risultato fu sorprendente,
oltrepassando di molto le aspettative. Con limpegno di questi uomini
e donne, si realizz con pieno successo la difficile impresa.
Vincenzo Pallotti medit molto su quanto avvenuto e intravide
nei laici un potenziale poco esplorato per realizzare grandi fatti evangelizzatori. Cominci a svolgere un

Gennaio 2011 Salvami

Regina39

Foto: Paterm / Wikipedia

apostolato pi specifico tra loro e le t intraprender.6 E oggi, eredi dei di missione, limpeto evangelizzaconstatazioni non lasciavano margi- piani missionari di un uomo di gran- tore di San Vincenzo Pallotti ci rine a dubbi: tocca ai laici un impor- di aspirazioni, i figli spirituali di San pete questo consiglio: Non ti giutante ruolo nelle opere della Chie- Vincenzo Pallotti realizzano in tutto dicare incapace di ottenere meno
sa di Dio.
il mondo le pi diverse attivit evan- dei maggiori santi! Con la grazia di
Questa intuizione qualificata gelizzatrici.
Dio, raggiungerai mete ancora pi
come profetica da Pio XI, Giovanalte. Lavoriamo, lavoriamo instanPartendo per la Patria eterna
ni XXIII e Paolo VI port il sancabilmente alla diffusione della Feto a fondare, il 14 aprile 1835, la SoLa sua morte, a 54 anni, fu con- de e a suscitare lamore per linfiniciet dellApostolato Cattolico, de- siderata da molti come prematu- ta gloria di Dio.8
dicandovi integralmente i suoi 15 ul- ra, ma San Vincenzo non la pensatimi anni di vita. Il cammino preso va in questo modo: Che Dio mi dia
dalla Chiesa nel secolo XX e i docu- la longevit che Lui vuole e come 1 GAYNOR, SAC, Juan Santos. So
menti del Concilio Vaticano II, spe- vuole.7 Accolse lultima malattia
Vicente Pallotti. Santa Maria: Pallotti, 1981, pag.24.
cialmente il decreto Apostolicam soffriva ai polmoni come un doActuositatem, sarebbero la miglior no, e si prepar con serenit a rom- 2 Idem, p.31.
conferma di questo concetto, sen- pere lultimo velo che lo separava 3
PISTELLA, SAC, Domenic. Saint
za dubbio preannunciatore di quello dal possesso definitivo del SignoVincent Pallotti The Patron of Lay
che Dio chiede ai battezzati al gior- re: il corpo. Nella notte del 22 genApostolate. New York: Knights of
no doggi.
naio 1850, attorniato dai sacerdoti
St. John, 1963, pag.63.
La Societ, come la idealizz Pal- della Societ dellApostolato Cat- 4 Idem.
lotti, cerca di unire gli sforzi del cle- tolico, esal lultimo respiro e part 5
GAYNOR, Op. cit., pag.53.
ro e dei laici, armonizzandoli in atti- per godere, per i secoli eterni, della
6
Idem, pag.61.
vit congiunte. Ai sacerdoti tocca la visione del Dio infinito tanto ama7
direzione e lassistenza sacramenta- to da lui.
Idem, pag.80.
le del gruppo, mentre i laici guidaNella nostra epoca, quando per- 8 SALES, Andrs de. In: Ao Crisno molteplici attivit di Apostolato. sino loccidente cristiano assume le
tiano. Madrid: BAC, 2002, v.I,
Molto ci sarebbe da dire sulle incal- caratteristiche di una grande zona
pag.440-441.
colabili sofferenze che si
abbatterono su don Vincenzo nella lotta per il
consolidamento e riconoscimento della societ, poich il fondatore paga sempre con lalto prezzo dellolocausto il successo della sua fondazione. Questopera era voluta dal Signore e da sua
Madre, pertanto, nessuno
avrebbe potuto impedirla. Nonostante le persecuzioni, antipatie e scarsit di
mezzi, essa prosper.
Papa Gregorio XVI
scrisse di suo pugno, nel
1835, questa bella approvazione: Sua Santit concede
mille benedizioni alla Societ dellApostolato Cattolico e a tutte le opere di
I resti mortali di San Vincenzo Pallotti si venerano presso laltare maggiore della
chiesa di San Salvatore in Onda, a Roma. Sopra, la sua maschera mortuaria
zelo e di piet che la Socie-

Nuove tecnologie a servizio delle comunicazioni della Santa Sede


stato il tema dellintervista collettiva per la presentazione della nuova
attrezzatura per le riprese cinematografiche esterne (Outside Broadcasting), ad alta definizione, da esser
utilizzata dora in poi dal Centro Televisivo Vaticano (CTV).
Lacquisizione di questa apparecchiatura rappresenta certamente la
maggior innovazione del CTV degli
ultimi anni, pu darsi di tutta la sua
storia, ha spiegato il suo Direttore
Generale, Don Federico Lombardi,
ma ormai si rendeva sempre pi necessaria.
La trasmissione in diretta delle
grandi celebrazioni in Piazza San Pietro, e di altri eventi che contano sulla presenza del Santo Padre, molto
aumentata negli ultimi tempi, ha aggiunto Don Lombardi. Oggi si calcolano circa 200 trasmissioni allanno.
Di qui la necessit di unattrezzatura
adeguata dal punto di vista tecnico,
senza la quale sarebbe pregiudicata
la qualit delle immagini e, di conseguenza, il messaggio del Papa.

La Santa Sede mette a


disposizione un nuovo sito
Il Vaticano ha creato un nuovo
sito internet che serva da punto di
connessione tra vari centri di produzione di notizie della Santa Sede,
i quali saranno riuniti in un unico
mezzo, ha informato il 16 novem40Salvami Regina Gennaio 2011

Gustavo Kralj

Il Centro Televisivo del


Vaticano riceve attrezzatura
ad alta definizione

bre Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio per
le Comunicazioni Sociali.
Pur mantenendo lindipendenza di ognuno dei suoi organi informativi, il nuovo sito riunir diverse
fonti di notizie della Santa Sede, come la Sala Stampa, il Centro Televisivo Vaticano, il giornale LOsservatore Romano, la Radio Vaticana, lagenzia Fides e la Congregazione della Propaganda Fide.

Il portavoce del Vaticano


ha commemorato i 50
anni di vita religiosa
Don Federico Lombardi sacerdote gesuita, Direttore Generale
della Radio Vaticana, del Centro Televisivo Vaticano e della Sala Stampa della Santa Sede ha festeggiato,
il 12 novembre, i suoi 50 anni di vita religiosa.
Nato a Saluzzo nel 1942, entrato nella Compagnia di Ges nel
1960. Dopo lordinazione sacerdotale, i superiori lo hanno trasferito
a Roma, dove ha prestato servizio
per undici anni nella rivista culturale della Compagnia, La Civilt Cattolica. In seguito, ha esercitato lincarico di Superiore Provinciale dItalia. Terminato il suo mandato di
sei anni, stato nominato Direttore
dei Programmi della Radio Vaticana
e attualmente dirige tutto il servizio
informativo della Santa Sede.

Posso dire con grande tranquillit che non ho mai fatto quello che
volevo, ma sempre quello che mi
stato indicato dai miei superiori
ha affermato in unintervista alla
Radio Vaticana.

Santuario di Aparecida:
245 mila pellegrini in
un giorno solo
Il Santuario Nazionale della Madonna di Aparecida (Brasile) ha registrato, domenica 14 novembre, un
record di visitatori in un sol giorno:
245.023 pellegrini; 14 mila in pi rispetto al record precedente del 20
ottobre 2002.
Per il rettore del Santuario,
Don Darci Nicioli, il fatto mostra
come i cattolici amino la Madonna
di Aparecida. In questa Casa batte il cuore cattolico del Brasile. Il
cuore cristiano qui pulsa ha sottolineato.
In totale, durante la settimana dall 8 al 14 novembre, 366.785
persone hanno visitato il Santuario
Nazionale: 34.896 da luned a venerd, 86.866 sabato e 245.023 domenica.
Non sono numeri stimati. Sono
numeri reali, verificati con metodo
per offrire una buona accoglienza
ai milioni di pellegrini, ha chiarito
Don Darci. Le cifre registrate da pi
di 30 anni manifestano un aumento costante. In questo 2010 dobbiamo superare 10 milioni di visitatori
ha aggiunto.
Esaurita la capacit del Santuario, le migliaia di pullman e automobili sono state parcheggiate nei
dintorni della Basilica, nei quartieri vicini e persino nelle citt circostanti. Sono stati registrati tutti i
momenti dellarrivo dei pellegrini.
Vedevamo famiglie intere che percorrevano lunghi tragitti per visitare la Casa della Madre Aparecida,
ha affermato la responsabile della Comunicazione Istituzionale del
Santuario, Flavia Gabriela.

pero che questo libro sia utile alla fede di molte persone, ha dichiarato Papa Benedetto XVI
nelludienza durante la quale gli sono state presentate le diverse edizioni dellopera di Peter Seewald, Luce del mondo Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi.
un libro da leggere e su cui meditare, al fine di
comprendere come la Chiesa annuncia al mondo la
Buona Novella che offre gioia e serenit ha affermato Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, in una conferenza stampa, realizzata il
23 novembre, nella Sala Stampa della Santa Sede.
In questo libro-intervista, il Pontefice risponde a
numerose questioni sulle principali questioni teologiche, avvenimenti politici e temi incandescenti sottoposti a dibattito pubblico. Tutti i temi che implicano una posizione da definire e un impatto culturale sono in esso trattati con semplicit e profondit, senza sottrarsi a nessuna domanda ha chiarito
Mons. Fisichella.
In alcune risposte, il Pontefice esemplifica con la
sua testimonianza personale: Tutta la mia vita stata attraversata da questo filo conduttore: il Cristianesimo della gioia allarga gli orizzonti. E pi avanti:
Per quanto riguarda il Papa, anche lui un povero
mendicante davanti a Dio, ancor pi degli altri uomini. Naturalmente, prego prima di tutto il Signore.
Ma invoco anche i Santi.
Benedetto XVI ha risposto anche alle domande
che potevano esser considerate imbarazzanti. Cos,
non ha esitato a trattare delle difficolt attraverso cui
passa attualmente la Chiesa o dellordinazione sacerdotale delle donne. Quando Seewald gli ha chiesto se
il Cristianesimo, dopo duemila anni di esistenza, non

Gli Agostiniani Recolletti eleggono


il nuovo Priore Generale
Il Capitolo Generale dellOrdine degli Agostiniani Recolletti ha
eletto il 10 novembre il suo nuovo
Priore Generale, Fra Miguel Mir
Mir, spagnolo di 61 anni, nato a
Tarragona.
Fra Mir entrato nellOrdine nel 1975 ed ha ricevuto lordi-

LOsservatore Romano

Luce del mondo,


un libro da leggere e meditare

Benedetto XVI nella sua biblioteca privata, insieme a


Mons. Rino Fisichella e il giornalista Peter Seewald
dopo aver ricevuto i primi esemplari del libro

potrebbe ritenersi esaurito, come avvenuto ad altre


grandi culture nella Storia, ha risposto:
Si potrebbe pensare a questo, guardando con superficialit e restringendo lorizzonte al mondo occidentale. Ma, chi osserva con pi attenzione [...], vede
che il Cristianesimo sta in questo momento sviluppando una creativit totalmente nuova. In Brasile,
per esempio, si registra da un lato un forte aumento
delle sette spesso molto equivoche, perch promettono sostanzialmente ricchezza e successo esteriore
, ma dallaltro si assiste anche a grandi rinascimenti cattolici, a un dinamico fiorire di nuovi movimenti come, per esempio, gli Araldi del Vangelo, giovani pieni di entusiasmo, perch hanno riconosciuto in
Cristo il Figlio di Dio, e sentono il desiderio di annunciarLo al mondo. Larcivescovo di San Paolo mi
ha riferito che in questa citt c un continuo germinare di nuovi movimenti cattolici. Esiste, pertanto,
una forza di cambiamento e di nuova vita.

nazione sacerdotale tre anni dopo. Si laureato in Teologia Spirituale allUniversit Gregoriana
di Roma, dedicando quasi tutta la
sua vita a compiti di formazione e
governo. stato per due mandati
successivi superiore della provincia di San Nicola di Tolentino. Dal
2004 ricopriva la carica di Vicario
Generale.

Il nuovo Priore Generale diriger nei prossimi sei anni i 1.163 Agostiniani Recolletti che vivono nelle 195 comunit sparse in diciannove Paesi. Essi contano su venti Vescovi e amministrano nove territori di missioni. Si occupano di 184
parrocchie e mantengono 51 centri
educativi con pi di 75 mila alunni
in totale.
Gennaio 2011 Salvami

Regina41

150 milioni di telespettatori


durante la visita del
Papa in Spagna
Secondo le stime fatte dalla Conferenza Episcopale Spagnola, pi di
150 milioni di persone hanno seguito in televisione e mediante internet
le varie cerimonie relative alla visita
di Papa Benedetto XVI in Spagna,
nei giorni 6 e 7 novembre
Pi di 12 milioni di telespettatori solo sulla rete televisiva pubblica
spagnola (TVE), hanno assistito alle
scene del soggiorno del Papa a Santiago di Compostela e Barcellona.
Le due reti locali incaricate di
produrre le immagini ufficiali della
visita TV Galizia e TV Catalogna
hanno utilizzato per questa copertura risorse tecniche e umane straordinarie. Pi di cento camere, sommando quelle fisse e quelle che percorrevano le strade in unit mobili, e
persino in elicottero, sono state usate per la captazione delle immagini,

ritrasmesse a pi di mille canali televisivi del mondo intero.

La Caritas Haiti in azione


dopo luragano Thomas
La Caritas Haiti ha effettuato un
piano di emergenza per la distribuzione di generi basici di salute, alimenti,
vestiario, prodotti igienici e acqua potabile alle oltre 20 mila vittime delluragano Thomas, che ha colpito lovest di questo paese il giorno 5 novembre, distruggendo quasi mille case e lasciando migliaia di famiglie senzatetto.
Questo nuovo disastro naturale ha aggravato la gi complicata situazione sanitaria del popolo haitiano, il quale soffre ancora gli effetti
del terremoto che ha ucciso per lo
meno 250 mila persone nel gennaio
2010, e si trova ad affrontare la terribile epidemia di colera. Aumentano,
di conseguenza, le incombenze delle istituzioni cattoliche dassistenza,
come la Caritas.

Mons. Fisichella: senza il


Cristianesimo, lEuropa
non sar realmente unita
nellunione intorno alla Fede
cristiana che i popoli europei trovano
la coesistenza e il progresso, ha ammonito Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la
Promozione della Nuova Evangelizzazione, in un discorso pronunciato
durante la Serata di dibattito promossa il 24 novembre, a Bruxelles, dalla
Commissione degli Episcopati della
Comunit Europea (COMECE).
Il Cristianesimo un nostro denominatore comune. Per questo,
non dobbiamo farci illusioni quanto
al nostro avvenire: lEuropa non sar mai realmente unita se essa romper col suo passato, ha aggiunto. Per progredire verso il futuro,
essa deve uscire da questa specie
di neutralit colorata da un anticristianesimo sempre pi presente,
negli ultimi anni, in differenti setto-

Presentata lesortazione Apostolica


post-sinodale Verbum Domini

n unintervista collettiva nella Sala Stampa della


Santa Sede, stata presentata il giorno 11 novembre lEsortazione Apostolica post-sinodale Verbum
Domini, nella quale Papa Benedetto XVI sintetizza
le riflessioni e le proposte del Sinodo dei Vescovi realizzato nellottobre 2008 con il motto La Parola di
Dio nella vita e nella missione della Chiesa.
Diviso in una introduzione e tre parti Verbum
Dei, Verbum in Ecclesia e Verbum Mundo , il documento stato pubblicato in otto lingue latino, tedesco, spagnolo, francese, inglese, italiano, polacco e
portoghese e costituisce, nel suo insieme, un appello appassionato del Papa ai Pastori, ai membri della
Vita Consacrata e ai laici, affinch abbiano una sempre maggiore familiarit con la Sacra Scrittura.
Essa , spiega il Pontefice nella prima parte, Parola di Dio attestata e divinamente ispirata. Per questo nella Chiesa si venerano sommamente i Libri Sa-

42Salvami Regina Gennaio 2011

cri, malgrado il Cristianesimo non sia una religione


del libro, quanto piuttosto la religione del Verbo di
Dio Incarnato. Di conseguenza, conclude il Papa, la
Sacra Scrittura deve esser proclamata, ascoltata, letta, accolta e vissuta come Parola di Dio, nel solco della Tradizione Apostolica dalla quale inseparabile.
Nella terza parte del documento, il Vicario di Cristo sottolinea che Vescovi, sacerdoti, diaconi e religiosi hanno una vocazione speciale, ma anche i laici sono chiamati ad esercitare la loro missione profetica, che
deriva direttamente dal Battesimo, ed a testimoniare il
Vangelo nella vita quotidiana, ovunque si trovino.
Sono intervenuti nellintervista collettiva il Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, Mons. Nikola Eterovi
e Mons. Fortunato Frezza, rispettivamente Segretario
Generale e Sottosegretario del Sinodo dei Vescovi.

Adorazione Eucaristica Notturna


per commemorare il bicentenario

Nella Messa di chiusura, il Cardinale Antonio


Caizares Llovera, Prefetto della Congregazione
per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha
evidenziato nella sua omelia che adorare Dio , in
qualche modo, consegnarsi a Lui, riconoscere che
Gli apparteniamo, lasciare che Egli viva in noi e sia
nostro Padrone e Signore.
Durante lUdienza Generale del 17 novembre, Papa Benedetto XVI ha ricevuto i saluti del presidente della FMOI, Eduardo Moreno, ed ha rivolto alcune parole, in spagnolo, ai partecipanti allevento. In
un messaggio inviato attraverso il Segretario di Stato,
Cardinale Tarcisio Bertone, il Santo Padre li ha invitati anche ad ottenere nellAdorazione a Ges Sacramentato forza sufficiente per annunciare il loro
messaggio di salvezza a tutti gli uomini, praticando
le opere di misericordia, essendo seminatori di giustizia e di pace, e artefici di una societ pi fraterna
e solidale.

Jos Manuel Jimnez

embri della Federazione Mondiale delle Opere Eucaristiche della Chiesa provenienti da
Spagna, Stati Uniti, Messico, Per, Colombia, Ecuador, Guinea Equatoriale e altri paesi si sono riuniti a Roma, dal 17 al 20 novembre, per commemorare il bicentenario dellinizio dellAdorazione Notturna nel mondo.
Essi hanno partecipato, tra le altre cerimonie, a
quattro Messe, seguite da unAdorazione Eucaristica
e celebrate nelle basiliche di Santa Maria Maggiore,
Santa Maria in Via Lata, Santa Anastasia e San Gioacchino dai Cardinali Bernard Law, Stanisaw Ryko
e Antonio Caizares, e dallArcivescovo Piero Marini, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.
I partecipanti al Congresso hanno seguito anche
con vivo interesse le conferenze pronunciate da Mons.
Juan Miguel Ferrer, Mons. Francisco Javier Frojan,
Don Alberto Pacini y dal Prof. Guzmn Carriquiry.

Aspetti della Veglia Eucaristica in San Gioacchino in Prati, presieduta dal


Cardinale Antonio Caizares Llovera

ri della societ. In caso contrario,


lEuropa non potr se non avanzare verso la decadenza ha affermato il Prelato.

Universit tedesca crea cattedra


di Assistenza Spirituale
Spiritual Care (Assistenza Spirituale) diventata materia obbliga-

toria nellUniversit di Monaco, in


Germania, con lobiettivo di aiutare i medici a prestare una miglior assistenza ai pazienti in stato terminale informa lagenzia Deutsche Welle (19/11/2010). La nuova cattedra
risponde ad unesigenza dellOrganizzazione Mondiale della Salute
(OMS), secondo la quale ogni pa-

ziente terminale ha diritto ad un aiuto medico, psicologico e spirituale.


Preparare medici giovani, ma
anche quelli con pi esperienza, a
prestare assistenza spirituale considerato da noi oggi un compito della Medicina, ha affermato il Prof.
Eckhard Frick, uno dei creatori della nuova cattedra.
Gennaio 2011 Salvami

Regina43

Gustavo Kralj

Subito dopo, il Papa ricorda i


molti anni di ministero sacerdotale ed episcopale di Mons. Hummes,
e ringrazia il Signore per il bene
compiuto nel lungo e fedele servizio
alla Chiesa, invitandolo a riempire
lanimo di gioia e di pace, per la coscienza di aver dedicato instancabilmente, con gioia e competenza, tutte le sue energie per la causa del Regno di Dio.
Benedetto XVI non nasconde,
infine, il suo compiacimento per poter ancora avvalersi della qualificata
esperienza del Cardinale, in qualit
di membro del Sacro Collegio, in
un settore che mi sta particolarmente a cuore.
Mons. Cludio Hummes, religioso francescano, nato nel 1934.
stato Vescovo di SantAndr, Arcivescovo di Fortaleza e Arcivescovo
di San Paolo, dove si distinto soprattutto per il suo ruolo armonizzatore. Ha assunto nel 2006 la carica
di Prefetto della Congregazione per
il Clero, alla quale ha rinunciato per
raggiunti limiti di et.

Cresce nel Regno Unito il numero


di candidati al sacerdozio
Il Papa ringrazia il Cardinale
Cludio Hummes
Nel momento in cui Sua Eminenza lascia lufficio di Prefetto della Congregazione per il Clero, desidero esprimerle la pi viva gratitudine per lamore e la sollecitudine con cui ha assolto questo delicato ed esigente incarico.
Con queste calorose parole il Santo Padre inizia laffettuosa lettera
inviata al Cardinale Cludio Hummes dopo aver accettato la sua domanda di rinuncia come Prefetto di questo Dicastero, per ragioni
di et. Datata il 7 ottobre, la missiva stata divulgata dalla CNBB
(Conferenza Episcopale Brasiliana) il 23 novembre.
44Salvami Regina Gennaio 2011

Aumenta lentamente, ma decisamente il numero di candidati al sacerdozio in Inghilterra Galles, ha informato il giornale Catholic Herald, del 17/11/2010. Alla fine
del 2010, i sette seminari maggiori
inglesi hanno ricevuto 56 nuovi seminaristi e, secondo Don Stephen
Langridge, presidente del Comitato
di Direttori di Vocazioni, questo aumento si accentuer ancora, in conseguenza della recente visita di Papa
Benedetto XVI.
Nella conferenza annuale di direttori vocazionali, realizzata agli
inizi di novembre nel seminario
della Diocesi di Birmingham, Don
Christopher Jamison, direttore del
Centro Nazionale per le Vocazioni, ha sottolineato la necessit di ricordare ai giovani che Dio ha crea-

to ognuno di noi per prestarGli un


servizio ben definito. Quando tutti
prenderemo sul serio questa considerazione del Beato John Newman,
ha aggiunto, un numero maggiore
di giovani scopriranno la loro vocazione per il sacerdozio o la vita religiosa.
LOsservatore Romano

Spiritual Care al momento una


disciplina sperimentale ed ha un
periodo di cinque anni per affermarsi. Essa associata alla Medicina Palliativa, disciplina obbligatoria
nei corsi di medicina dal 2009, ed ha
come meta prioritaria migliorare la
qualit di vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Differentemente dai cappellani
negli ospedali, che lavorano per la
Chiesa, i medici prestano assistenza psicologica e spirituale a nome
della facolt di medicina, prestando
aiuto a pazienti di tutte le confessioni religiose, atei compresi, puntualizza Deutsche Welle.

Assemblea Plenaria della


Commissione Teologica
Internazionale
Al termine di una settimana di riunioni realizzate nella Domus Sancta Marth, in Vaticano, sotto la direzione del loro Segretario Generale, Don Charles Morerod, OP, i partecipanti alla Sessione Plenaria della Commissione Teologica Internazionale sono stati ricevuti in udienza
dal Papa il 3 dicembre scorso.
Il Pontefice li ha accolti ringraziando per le parole di omaggio del
loro Presidente, il Cardinale William
Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ed ha sottolineato che alla radice dei tre importanti temi approfonditi nellAssemblea, sta lesperienza
di sentirsi amati da Cristo e di amarLo. Chi ha scoperto in Cristo lamore di Dio, infuso dallo Spirito Santo
nei nostri cuori, desidera conoscere
meglio Colui dal quale amato e che
ama. Conoscenza e amore si alimentano reciprocamente. Come hanno
affermato i Padri della Chiesa, chi
ama Dio spinto a diventare teologo, anche se non sempre professionalmente ha affermato.

Benedetto XVI
crea 24 nuovi Cardinali

nello cardinalizio. Dopo aver riaffermato, nellomelia, la loro missione di proclamare la Fede in Cristo
Crocifisso, ha sottolineato che, tanto il Papa quanto i
Cardinali, devono pensare e agire secondo la logica
della Croce, precisando: Non siamo uniti da unidea, da una strategia, ma dallamore di Cristo e del
suo Spirito Santo.
Dopo questo Concistoro, il terzo del Pontificato di Benedetto XVI, il Collegio Cardinalizio risulta
composto di 203 membri, dei quali 121 sono elettori,
cio, hanno diritto a partecipare al Conclave per lelezione di un nuovo Papa.
Tra i nuovi membri del Sacro Collegio segnaliamo
S.E. Paolo Sardi, Vice-Camerlengo di Santa Romana Chiesa; S.E. Mauro Piacenza, Prefetto della Congregazione per il Clero, S.E. Angelo Amato, SDB,
Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi,
S.E. Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e S.E. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la
Cultura; S.E. Robert Sarah, Presidente del Pontificio
Consiglio Cor Unum; S.E. Velasio De Paolis, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede; S.E. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.

LOsservatore Romano

re importanti atti hanno caratterizzato il Concistoro Pubblico nel quale Papa Benedetto XVI ha arricchito la Santa Chiesa con la creazione di 24 nuovi
Cardinali: la giornata di studio e riflessione, il giorno 19
novembre; la cerimonia di consegna del berretto cardinalizio e della Bolla di creazione, il giorno 20; la Messa
solenne concelebrata, il giorno 21.
Nellomelia della cerimonia nella Basilica di San
Pietro, il Santo Padre ha ricordato che Cristo venuto al mondo per servire, non per esser servito. Questo
un messaggio valido per tutta la Chiesa, soprattutto per chi riceve lincarico di guidare il popolo di Dio,
ha sottolineato. Non la logica della dominazione,
ma quella del servizio, quella della Croce, che sta alla
base di qualunque esercizio dellautorit, ha aggiunto. In seguito, ha imposto il berretto e consegnato la
Bolla di istituzione ad ognuno dei nuovi membri del
Sacro Collegio, dicendo: rosso come segno della
dignit dellufficio di Cardinale, e significa che sei preparato per agire con fortezza, fino al punto di versare
il tuo sangue per lincremento della Fede cristiana, per
la pace e larmonia tra il popolo di Dio, per la libert
ed espansione della Santa Chiesa Cattolica Romana.
Durante la Messa concelebrata la domenica, il
Santo Padre ha consegnato ai novelli porporati la-

Cardinale
Angelo Amato

Cardinale
Gianfranco Ravasi

Cardinale
Mauro Piacenza

Cardinale
Paolo Romeo

Cardinale
Paolo Sardi

Cardinale
Raymond Leo Burke

Cardinale
Robert Sarah

Cardinale
Velasio De Paolis

Gennaio 2011 Salvami

Regina45

Storia per bambini... o adulti pieni di fede?

Limmagine dello specchio

Edith Petitclerc

Quella suora agonizzante chiedeva


insistentemente qualcosa che le sue sorelle
dabito non riuscivano a comprendere. Fino a
quando una delle pi giovani parve capirla...

Suor Ana Rafaela Maragno, EP

uor Maria Purezza del Cuore Immacolato era stata una


religiosa pia e osservante
della sua regola. Era entrata nel convento molto piccola, a soli 15 anni, grazie ad una concessione straordinaria del suo Vescovo, e
vi aveva vissuto pi di sei decenni.
Venne rispettata da tutta la comunit in un modo speciale, ed oggi venerata come una vera santa.
La sua storia molto interessante e bella.
Era nata in una famiglia molto
ricca e il suo nome di battesimo era
Maddalena Maria. Di sei fratelli era
lunica femmina, la madre era incantata dalla piccola e il padre aveva
una spiccata preferenza per lei che
chiamava la mia principessina.
Tutto questo la rese molto vanitosa. Passava ore e ore davanti allo
specchio, pettinandosi i lunghi capelli, biondi e ricci, accarezzandosi le sopracciglia sottili o semplicemente contemplando i suoi grandi occhi azzurri. Maddalena crebbe molto viziata dalla famiglia, compresi i fratelli, ricevendo sempre
elogi per la sua innegabile bellezza,

46Salvami Regina Gennaio 2011

Che bella bambina!; Che bambola!; Sembra una principessa!


Maddalena divent orgogliosa,
arrogante ed egoista. Qualche volta le venivano in mente gli insegnamenti del Catechismo della sua Prima Comunione, quando aveva imparato come la pi grande bellezza di
una persona quella che riflette lumilt dellanima e la purezza del cuore. Tuttavia, lo specchio continuava
ad attrarla... cos metteva da parte i
buoni pensieri per cadere nuovamente nella pi intensa vanit.
Una notte, per, Maddalena fece
un sogno. Sogn che stava ammirandosi allo specchio e improvvisamente, la sua immagine si trasform nella figura di un angelo, che la guardava in modo severo. Spaventata, sent
una voce ferma:
Maddalena... Maddalena... Perch ti preoccupi tanto del tuo aspetto? Lo specchio il tuo pi grande
nemico!
La bambina si allontan da quelloggetto un tempo cos attraente, ma non
riusciva a staccare gli occhi dallimmagine che vi era fissata. E langelo continu, con uno sguardo gi pi mite:

Maddalena, se tu vuoi esser bella, sii pura! La purezza la fonte di


ogni bellezza!
Detto questo, svan...
Maddalena si svegli ansimante...
Cosa era successo? Cerc lo specchio e si guard, vedendo solo la
propria immagine! Nel fondo dellanima, comprese come il suo orgoglio
e vanit lavrebbero portata su una
cattiva strada.
Il giorno dopo, volle fare visita alle monache del monastero della sua
citt, per chiedere un orientamento.
La Madre Superiora la accolse con
gentilezza e le raccomand di avere molta devozione per la Madonna,
Regina degli Angeli e Madre Purissima, perch nessuno sulla Terra era
stata tanto bella come Lei, proprio
per la sua purezza verginale.
Maddalena prese sul serio il consiglio della religiosa e la sua vita cambi
radicalmente. Divenne umile e disponibile, aiutava tutti coloro che le si rivolgevano e si guardava allo specchio
unicamente il tempo necessario per
presentarsi dignitosamente. Nacque,
allora, nel suo cuore il desiderio di riparare alle colpe precedenti. Decise

di diventare religiosa e fece il proposito di non guardarsi pi allo specchio!


Superati molti ostacoli tra cui
lincomprensione dei genitori e la
sua giovane et, che rese necessaria
unautorizzazione speciale finalmente riusc ad entrare tra le mura
benedette del monastero, desiderava ardentemente condurre una vita
pura, umile e virtuosa, dove in nessuna cella cera lo specchio...
Ricevette il nome di Suor Maria Purezza del Cuore Immacolato e
compiva il suo proposito alla perfezione. Obbediente e riservata, quando aveva il compito di prendere lacqua alla fonte per la cucina, lo faceva
con gli occhi chiusi, per non vedere la
propria immagine riflessa nellacqua.
Se era designata a pulire la biancheria del convento, evitava di
fissare le grandi vasche
della biancheria.
La sua devozione alla Santissima
Vergine era risaputa. La vedevano pregare continuamen-

te ai piedi delle belle immagini di Maria nella cappella o nel chiostro, soprattutto davanti a quella del
Cuore Immacolato. Sempre
discreta e amabile con le altre suore, la sua presenza dava unimpronta alla vita comunitaria. Per questo, passati tanti anni, le sue consorelle
la rispettavano come modello
di santit.
Lei neanche se ne accorgeva, ma la sua fisionomia, con
la pratica della virt, era diventata ancora pi bella! Il suo viso
possedeva una luminosit prima inesistente e i suoi grandi occhi azzurri,
specchio della sua anima pura, avevano acquisito una profondit nuova, diventando pi belli ed attraenti. Neppure gli anni riuscirono a deteriorare
quella giovanile vivacit, riflesso di un
intimo virtuoso.
Tuttavia, la sua salute cominci a
indebolirsi. Senza preoccuparsi di se
stessa, continuava a svolgere le sue
funzioni e a compiere i suoi compiti con dedizione e amore. Fino a che,
essendo q
uasi priva di forze, fu
costretta a met-

Maddalena prese sul serio il consiglio della religiosa e la sua vita cambi
radicalmente

Evitava di fissare le grandi vasche


della biancheria

tersi a riposo in infermeria. Si avvicinava lora di render conto a Dio.


Presentendo larrivo della morte,
gi febbricitante ed estenuata, Suor
Maria Purezza chiedeva qualcosa
che le monache, inginocchiate al suo
capezzale, non riuscivano a capire.
Pensavano che stesse delirando e recitavano la preghiera dei moribondi,
ma la malata continuava a borbottare alcune brevi parole.
Alla fine una giovane suora credette di comprenderla:
Sembra volere uno specchio!
Uno specchio?! esclamarono
tutte.
Come era possibile che una persona vissuta tanti anni fuggendo da questo oggetto potesse chiederlo nellora della morte? Anche senza intuire
il motivo di una cos insolita richiesta,
la superiora decise di venire incontro
al desiderio della povera moribonda.
Mand a cercare uno specchio e lo
mise nelle mani dellinferma.
Sentendo il peso delloggetto,
gli occhi di Suor Purezza si aprirono, alz la testa e deline un enorme
sorriso. Quello specchio miracoloso non rifletteva lespressione esausta dellagonizzante, ma il volto luminoso di Maria Santissima. Era venuta a prendere lanima di colei che,
staccandosi dalla propria bellezza,
era diventata degna di contemplare
le meraviglie del cielo.
Gennaio 2011 Salvami

Regina47

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I Santi di ogni giorno

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i.i

8. San Giorgio di Koziba, monaco ( intorno al 614). Originario di


Cipro, and ad abitare come eremita a Koziba, nelle vicinanze di Gerico. Viveva chiuso nella sua cella durante la settimana e usciva le domeniche a predicare e dare orientamento spirituale ai suoi fratelli.

supplizi a Cesarea di Mauritania, in


Algeria, per essersi rifiutato di sacrificare agli idoli.
13. SantIlario di Poitiers, Vescovo e Dottore della Chiesa (367).
San Remigio, Vescovo ( intorno
al 533). Vescovo di Reims, in Francia, per pi di 60 anni. Battezz il re
Clodoveo e convert il popolo franco a Cristo.
14. Beato Pietro Donders, sacerdote (1887). Religioso redentorista
olandese. Per 45 anni, esercit lapostolato presso i lebbrosi, nella Guiana Olandese (Suriname).

Sa

2. II Domenica dopo Natale


Santi Basilio Magno, (379) e
Gregorio Nazianzeno (390), Vescovi e Dottori della Chiesa.
Beata Maria Anna SoureauBlondin, vergine (1890). Fond in
Qubec, Canada, la Congregazione
delle Suore di SantAnna, per leducazione dei figli dei contadini.

San Ciro, Vescovo (714). Monaco della Paflagonia (nord della Turchia), eletto Patriarca di Costantinopoli. Fu espulso dalla sua Sede e
mor in esilio.

nt

1. Maria, Santissima Madre di Dio


Beato Valentino Paquay, sacerdote (1905). Religioso francescano belga, promotore della devozione al Santo Rosario. Per la sua assiduit al confessionale, fu paragonato al Santo Curato dArs.

15. San Bonito di Clermont, Vescovo ( intorno al 710). Prefetto di


Marsiglia, in Francia, eletto Vescovo di Clermont-Ferrand, per sostituire suo fratello SantAvito. Rinunci
dieci anni pi tardi e si ritir nel cenobio di Mangleiu.

3. Santissimo Nome di Ges.


SantAntero, Papa (236). Di origine greca, govern la Chiesa per soli 40 giorni. Fu il primo Papa ad esser sepolto nelle catacombe di San
Callisto.
4. Beato Tommaso Plumtree, sacerdote e martire (1570). Giustiziato a Durham, durante il regno di
Elisabetta I dInghilterra.
5. Beata Marcellina Darowska,
religiosa (1911). Dopo la morte
del marito e del figlio primogenito,
si consacr a Dio e fond a Jazlowice, in Ucraina, la Congregazione
delle Suore dellImmacolata Concezione della Vergine Maria, per leducazione delle giovani.

9. Battesimo del Signore.


Beati Giuseppe Pawowski e Casimiro Grelewski, sacerdoti e martiri (1942). Sacerdoti polacchi impiccati nel campo di concentramento di
Dachau, in Germania.

6. Epifania del Signore.


San Pietro Tommaso, Vescovo
(1366). Religioso carmelitano francese. Come legato pontificio prima e
come Patriarca latino di Costantinopoli poi, si sforz di promuovere lunione con le Chiese dOriente.

10. Santa Leonia Francesca di


Sales Aviat, vergine (1914). Fond
a Troyes, in Francia, la Congregazione delle Suore Oblate di San Francesco di Sales, per lassistenza alle
giovani operaie, alla cui educazione
si dedic con amore materno.

7. San Raimondo di Peafort, sacerdote (1275).

12. SantArcadio, martire ( intorno al 304). Morto dopo atroci

48Salvami Regina Gennaio 2011

Beata Marcellina Darowska

16. II Domenica del Tempo Ordinario.


Santa Giovanna da Bagno di Romagna, vergine (1105). Religiosa
del Monastero Camaldolese di Santa Lucia, nelle vicinanze di Bagno di
Romagna, in Emilia Romagna.
17. SantAntonio, abate (356).
San Sulpizio il Pio, Vescovo (647).
Vescovo di Bourges, in Francia, suscit ammirazione per la sua generosit,
specialmente verso i poveri e i malati.
18. Beata Regina Protmann, vergine (1613). Di famiglia patrizia
prussiana, abbandon a 18 anni la
casa paterna per iniziare, con due
compagne, una vita comunitaria dedita allassistenza ai poveri, ai malati e alleducazione delle giovani.
Da qui sorse la Congregazione delle Suore di Santa Caterina.

19. San Macario Magno, sacerdote e abate (390). Discepolo di


SantAntonio Abate, visse come eremita nel deserto per pi di 50 anni.
Raggruppandosi intorno a lui vari
discepoli, costitu con loro il monastero di Scete, in Egitto.
20. San Fabiano, Papa e martire
(250).
San Sebastiano, martire ( sec.
IV).
Beata Maria Cristina dellImmacolata Concezione, vergine (1906).
Fond a Casoria, vicino a Napoli, la
Congregazione delle Suore Vittime
Espiatrici di Ges Sacramentato,
per lAdorazione Perpetua al Santissimo Sacramento e la formazione
cristiana dei bambini.
21. SantAgnese, vergine e martire ( sec. III/IV).
SantAlbano Roe e Beato Tommaso Green, sacerdoti e martiri
(1642). Incarcerati perch esercitavano il ministero sacerdotale in Inghilterra, furono impiccati e squartati a Thyburn, a Londra, dopo vari anni di prigione, durante il regno
di Carlo I.
22. San Vincenzo, diacono e martire (304).
San Bernardo, Vescovo (842).
Lasciando lesercito di Carlo Magno, distribu i suoi beni ai poveri,
entr nella milizia di Cristo e fu nominato Vescovo di Vienne, in Francia. Costru i monasteri di Ambronay e di Romans.
23. III Domenica del Tempo Ordinario.
San Clemente, Vescovo e SantAgatangelo, martiri ( sec. IV). Uccisi
ad Ankara, in Turchia, durante una
persecuzione dellimperatore Diocleziano.

Paulo Mikio

___________________ Gennaio

San Remigio battezza il re Clodoveo Santuario di Lourdes (Francia)

24. San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa (1622).


San Feliciano di Foligno, Vescovo ( sec. III). Evangelizz una vasta
zona dellUmbria e fu, per 56 anni,
il primo Vescovo di quella regione.

SantAgata Lin Zhao, vergine,


San Girolamo Lu Tingmei e San Lorenzo Wang Bing, catechisti e martiri (1858). Decapitati a Macao, in
Cina, dopo esser stati denunciati come cristiani.

25. Conversione di San Paolo,


Apostolo.
Beato Manuele Domenico y Sol,
sacerdote (1909). Fond a Tortosa,
in Spagna, la Confraternita di Sacerdoti Operai, per suscitare le vocazioni sacerdotali.

29. San Gilda, il Saggio, abate


(570). Di nobile famiglia scozzese,
entr nel celebre monastero di Llanilltud Fawr, nel Galles. Fond il
monastero di Rhuys, nella Bretagna
francese, del quale fu abate.

26. San Timoteo e San Tito, Vescovi.


Beata Maria de la Dive, martire
(1794). Vedova ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese, per
la sua fedelt alla Chiesa.
27. SantAngela de Merici, vergine (1540).
San Giuliano di Le Mans, Vescovo ( sec. IV). considerato il primo Vescovo di Le Mans, in Francia.
28. San Tommaso dAquino, sacerdote e Dottore della Chiesa (1274).

30. IV Domenica del Tempo Ordinario.


San Tomas Khung, sacerdote e
martire (1860). Sacerdote domenicano decapitato in Vietnam per
essersi dichiarato cristiano durante la persecuzione dellimperatore
Tu c.
31. San Giovanni Bosco, sacerdote (1888).
San Metrano, martire ( intorno
al 249). Essendosi rifiutato di proferire parole empie, fu torturato e lapidato dai pagani, ad Alessandria, in
Egitto.
Gennaio 2011 Salvami

Regina49

Smagliante tradizione
Monumentali strutture luminose fanno risplendere, in occasione del Natale,
la citt di Medelln. Nate dal nostro tradizionale amore alla Madre di Dio,
esse preparano i cuori a ricevere il Salvatore del mondo.

primi cristiani usavano nelle catacombe candele o torce


per illuminare gli altari ed i
corridoi. Col passare dei secoli, queste fonti di luce hanno acquisito un ruolo pi nobile, come simboli della vittoria di Cristo sul peccato. Esempi significativi di ci sono il
Rito del Fuoco Nuovo e la benedizione del Cero Pasquale, nella Veglia Pasquale, la candela usata nella cerimonia del Battesimo e la Corona dAvvento, che prepara alla venuta di Nostro Signore.
Non mancano neppure nella Sacra Scrittura riferimenti a questa bella analogia: La luce splen50Salvami Regina Gennaio 2011

de nelle tenebre, ma le tenebre non


lhanno accolta (Gv 1, 5), annuncia il Vangelo nella terza Messa di
Natale. E, in una delle letture di
questo stesso giorno, Isaia proclama: Il popolo che camminava nelle
tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse (Is 9, 1).
Fonti di chiarore e di calore,
le candele sono, inoltre, un segno
di vita e di gioia. Per questo motivo molte citt di tutto il mondo celebrano il periodo delle festivit di
Natale con belle decorazioni luminose, come accade nella citt colombiana di Medelln, dove lusanza

dellAlumbrado Navideo (Illuminazione di Natale) riprende una delle nostre pi antiche e commoventi tradizioni.
Dallinizio della presenza spagnola in America, nel secolo XVI,
la festa dellImmacolata Concezione della Madonna era commemorata con speciale attenzione. Gi alla fine del secolo XVII, l8 dicembre
era festa di precetto in tutti i regni
di Sua Maest Cattolica; allinizio
del secolo successivo, papa Clemente XI estese tale beneficio a tutta la
Chiesa. Ci fu in Spagna e in tutta
lAmerica spagnola una vera esplosione di gioia quando, nel 1854, Pio

Foto: Cortesia del gruppo EPM

Juan Pablo Cadavid

IX proclam il dogma dellImmacolata Concezione, di cui era stato


un ardente sostenitore il Regno Cristianissimo.
Per celebrare questa solennit,
si stabilita in Colombia labitudine di illuminare alla vigilia chiese ed abitazioni, negozi e uffici, balconi e giardini con candele multicolori. Cos, il 7 dicembre che segna
anche linizio delle celebrazioni natalizie divenuto el Da de las Velitas (il Giorno delle Candeline),
nel quale le famiglie si riuniscono
festanti per accendere candele e luci
di vari colori, espressione della loro
devozione mariana.

A Medellin, ormai da quattro decenni, il fiume che attraversa la citt, il Cerro Nutibara, e diversi siti
storici sono decorati con monumentali strutture luminose, organizzate dal gruppo impresariale EPM
(Imprese Pubbliche di Medelln) e
dal settore commerciale della regione. Nei montaggi dell Alumbrado
del 2010 sono stati utilizzati pi di
15 milioni di lampade, 320 chilometri di tubi luminosi, 1600 proiettori di LED e 7 tonnellate di carta metallizzata, oltre a grandi quantit di
altri materiali.
Ogni anno un motivo diverso
ispira la realizzazione dellAlum-

brado. In questultimo, il Cerro Nutibara, localizzato nel centro della


citt, ostenta nella sua cima il presepe con la Sacra Famiglia, ricordando a quanti lo contemplano il
vero significato del Natale. Sui loro
cammelli, i tre Re Magi si dispongono ad iniziare la salita per rendere
omaggio al Dio Incarnato, mentre
scene di infantile innocenza e fantasia si distribuiscono per il parco
adiacente.
cos, straripante di luce e colore, a simbolizzare gioia e speranza, che la citt di Medellin celebra la nascita del Salvatore del
mondo.
Gennaio 2011 Salvami

Regina51

Vergine Bianca Cattedrale di Toledo (Spagna)

Mario Baveloni

ul volto di
Maria si
scorge il riflesso
del misterioso
volto del Padre.
Linfinita tenerezza di DioAmore si rivela
nei lineamenti
materni della
Madre di Ges.
(Giovanni Paolo II,
Udienza Generale,
5/1/2000)

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