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t. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione
Numero 128
Dicembre 2013
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punto di riferimento
costante per chierici e
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deve portare a riscoprire
continuamente la bellezza
della fede
Vol. VI: Domeniche del Tempo Ordinario Anno C (2 ed., 495 pagine)
Vol. VII: Solennit Feste che possono coincidere di domenica Mercoled
delle Ceneri Triduo Pasquale Altre feste e Memorie (431 pagine
Pubblicato a breve! Prenoti il suo esemplare!)
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Franc Rod, CM
La collezione Gli inediti sui Vangeli una pubblicazione della Libreria Editrice Vaticana
SommariO
Scrivono i lettori
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno XV, numero 128, Dicembre 2013
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Traduzione: Antonietta Tessaro
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12
Poste italiane, s.p.a Spedizione
in Abbonamento Postale - D.L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, NE PD
Contiene I.R.
www.araldi.org
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Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
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Commento al Vangelo
La via
per la felicit
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Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
ELCOGRAF S.p.A.
Via Mondadori, 15
37131 Verona
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.
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S crivono
Inviatemi foglietti e
materiale stampato
Vi ringrazio molto per linvio regolare della rivista Araldi del Vangelo. Quando mi metto a leggere i suoi
contenuti, apprendo gli insegnamenti del Vangelo e, in questo modo, sento una grande pace, armonia
e felicit, che mi danno la forza per
continuare a vivere. Supplico la Santissima Vergine di illuminare e benedire questa Associazione. Per favore, inviatemi foglietti illustrativi
i lettori
Chiarezza esegetica
e dettagli storici
Mi piacciono tutti gli argomenti di questa Rivista. Quello che cerco di leggere per primo il Commento mensile di Mons. Joo, perch lui spiega il Vangelo con tanta chiarezza esegetica e tanti dettagli storici che si vive ogni situazione. Mi piacciono anche le storie dei Santi, sono contento di vedere come gli Araldi siano in tutto il mondo e come questa Associazione cresca ogni giorno nel suo lavoro di evangelizzazione.
Renildes de B. P.
Contagem Brasile
Profonda e informativa
La rivista Araldi del Vangelo
completa e molto legata alla nostra
esperienza di vita, poich presenta argomenti della nostra attualit.
Apprezzo, soprattutto, i suoi temi
principali, sempre profondi e teologici, e il modo in cui tratta le cose
essenziali della nostra Religione,
come i temi liturgici. I suoi articoli
ci stimolano sempre con gli esempi della vita dei Santi e le loro testimonianze di Fede. Vi ringrazio per
tutto questo e prego per i frutti di
tutte le vostre attivit di evangelizzazione.
Victoria H. G.
Burgos Spagna
Editoriale
Campane di contraddizione?
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D.L. 353/200
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Foto: Timothy Ring
rascorsi quaranta giorni dalla Notte Santa, quando Ges fu portato alla presentazione nel Tempio, Simeone Lo prese in braccio, esclamando: Egli
qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione (Lc 2, 34).
Esimio nella virt della speranza, il profeta aveva raggiunto unet avanzata
anelando a quel momento. Il suo cuore esultava nel vedere davanti a s la Luce inviata a illuminare le nazioni (cfr.Lc2, 32-33). Tuttavia, in seguito egli si
rivolse alla Madre, dicendole: E anche a te una spada trafigger lanima e cos saranno svelati i pensieri di molti cuori (Lc2, 35).
Ges deve essere, infatti, il Segno di Contraddizione, perch di fronte al
Verbo Incarnato nessuno pu rimanere neutro: nellaccettazione o rifiuto
della sua Persona che gli uomini suggelleranno il loro destino eterno.
E gli avvenimenti in Palestina in breve tempo avrebbero confermato la profezia di Simeone: la cruenta e crudele mattanza dei Santi Innocenti, per ordine di Erode, che avrebbe obbligato la Sacra Famiglia a fuggire per lEgitto, dove gli idoli pagani sarebbero caduti per terra allarrivo del vero Dio.
Come intendere, allora, lannuncio di pace in Terra fatto ai pastori dagli
Angeli? Annuncio, del resto, che includeva una restrizione molte volte dimenticata o non tenuta in debito conto: agli uomini amati da Dio (Lc2, 14). Non
si tratta, pertanto, della promessa di una pace incondizionata.
La spiegazione di questo paradosso la troviamo nel prologo del Vangelo di
San Giovanni. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Ges era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non lhanno accolto
(Gv1, 9-11).
Lopposizione tra i figli delle tenebre e i discepoli del Divino Maestro si verificher nel corso della Storia, dando origine a persecuzioni, lotte e martiri patiti da coloro che avrebbero accolto la Luce. Infatti se, da un lato, fu promessa la pace agli amati da Dio, dallaltro, questi devono essere disposti ad affrontare contrariet per la loro fedelt al Verbo Incarnato. Perch la vera pace
la tranquillit dellordine e non unarmonia apparente sotto la quale si pu
nascondere il peccato.
In questa prospettiva, le campane che proclamano in questo Natale la nascita del Bambino Ges possono ben essere quelle che annunciano lavvento di un Re di Contraddizione. Che grazie il Divino Infante riserva oggi allumanit? Ci sar tra breve un tempo di armonia e di pace? O verr un periodo
di guerre e di persecuzioni contro quelli che accoglieranno la Luce? Qualsiasi
cosa accada, tutto quello che verr da parte di Dio sar per il nostro bene e la
nostra santificazione. E la nostra speranza, come quella di Simeone, non deve
riposare nei fugaci tesori di questa Terra, ma in quelli del Cielo!
Dicembre 2013 Araldi
del Vangelo5
Una speranza
che non delude
Morendo sulla Croce, Cristo ci ha aperto le porte del Cielo. E questa
la nostra speranza: nel tramonto della nostra esistenza terrena saremo
accolti dallAgnello di Dio per la vita eterna.
Il Sangue dellAgnello
ci apre il Cielo
E tanto bella quella visione del
Cielo che abbiamo sentito nella prima lettura: il Signore Dio, la bellezza, la bont, la verit, la tenerezza,
lamore pieno. Ci aspetta tutto questo. Quelli che ci hanno preceduto e sono morti nel Signore sono l.
Essi proclamano che sono stati salvati non per le loro opere hanno
fatto anche opere buone ma sono
stati salvati dal Signore: La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto
sul trono, e allAgnello (Ap 7, 10).
Lui che ci salva, Lui che alla fine
della nostra vita ci porta per mano
come un pap, proprio in quel Cielo
dove sono i nostri antenati.
Uno degli anziani fa una domanda: Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?
(v.13). Chi sono questi giusti, questi santi che sono in Cielo? La risposta: Sono quelli che vengono dalla
grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dellAgnello (v.14).
Possiamo entrare nel Cielo soltanto grazie al Sangue dellAgnello,
grazie al Sangue di Cristo. proprio
il Sangue di Cristo che ci ha giustificati, che ci ha aperto le porte del
Cielo. E se oggi ricordiamo questi
nostri fratelli e sorelle che ci hanno
preceduto nella vita e sono in Cielo, perch essi sono stati lavati dal
Sangue di Cristo. Questa la nostra
speranza: la speranza del Sangue di
Cristo! Una speranza che non delude. Se camminiamo nella vita con il
Signore, Lui non delude mai!
Avere la speranza
ancorata nel Signore
Abbiamo sentito nella seconda
lettura quello che lApostolo Giovanni diceva ai suoi discepoli: Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli
di Dio, e lo siamo realmente! Per
questo il mondo non ci conosce.
Siamo figli di Dio, ma ci che saremo non stato ancora rivelato. Sappiamo per che quando egli si sar manifestato, noi saremo simili a
lui, perch lo vedremo come egli
(IGv 3,1-2).
LOsservatore Romano
ontinuando le catechesi sulla Chiesa, oggi vorrei guardare a Maria come immagine e modello della Chiesa. Lo faccio riprendendo
unespressione del Concilio Vaticano
II. Dice la Costituzione Lumen gentium: Come gi insegnava SantAmbrogio, la Madre di Dio figura della Chiesa nellordine della fede, della
carit e della perfetta unione con Cristo (n. 63)
Il s di Maria cresciuto
fino allora della Croce
Partiamo dal primo aspetto, Maria come modello di fede. In che senso Maria rappresenta un modello
del Vangelo7
LOsservatore Romano
te di amore? Pensiamo alla sua disponibilit nei confronti della parente Elisabetta. Visitandola, la Vergine
Maria non le ha portato soltanto un
aiuto materiale, anche questo, ma ha
portato Ges, che gi viveva nel suo
grembo. Portare Ges in quella casa voleva dire portare la gioia, la gioia piena. Elisabetta e Zaccaria erano
felici per la gravidanza che sembrava impossibile alla loro et, ma la
giovane Maria che porta loro la gioia piena, quella che viene da Ges e
dallo Spirito Santo e si esprime nella carit gratuita, nel condividere,
nellaiutarsi, nel comprendersi.
La Madonna vuole portare anche
a noi, a noi tutti, il grande dono che
Ges; e con Lui ci porta il suo amore, la sua pace, la sua gioia. Cos la
Chiesa come Maria: la Chiesa non
un negozio, non unagenzia umanitaria, la Chiesa non una ONG,
la Chiesa mandata a portare a tutti Cristo e il suo Vangelo; non porta
se stessa se piccola, se grande, se
forte, se debole, la Chiesa porta Ges e deve essere come Maria quando andata a visitare Elisabetta. Cosa le portava Maria? Ges. La Chiesa
porta Ges: questo il centro della
Maria il modello della fede della Chiesa, che ha come centro Cristo,
incarnazione dellamore infinito di Dio
Arrivo di Papa Francesco in Piazza San Pietro per lUdienza Generale, 23/10/2013
Chiesa, portare Ges! Se per ipotesi, una volta succedesse che la Chiesa non portasse Ges, quella sarebbe una Chiesa morta! La Chiesa deve portare la carit di Ges, lamore
di Ges, la carit di Ges.
Abbiamo parlato di Maria, di Ges. E noi? Noi che siamo la Chiesa?
Qual lamore che portiamo agli altri? E lamore di Ges, che condivide, che perdona, che accompagna,
oppure un amore annacquato, come si allunga il vino che sembra acqua? un amore forte, o debole
tanto che segue le simpatie, che cerca il contraccambio, un amore interessato? Unaltra domanda: a Ges
piace lamore interessato? No, non
gli piace, perch lamore deve essere gratuito, come il suo. Come sono
i rapporti nelle nostre parrocchie,
nelle nostre comunit? Ci trattiamo
da fratelli e sorelle? O ci giudichiamo, parliamo male gli uni degli altri,
curiamo ciascuno il proprio orticello, o ci curiamo lun laltro? Sono
domande di carit!
uesta sera mi sento unito a tutti voi nella preghiera del Santo Rosario e dellAdorazione Eucaristica sotto lo sguardo della Vergine Maria.
La Madonna ci sostiene
nelle difficolt
Lo sguardo! Quanto importante! Quante cose si possono dire
con uno sguardo! Affetto, incoraggiamento, compassione, amore, ma
anche rimprovero, invidia, superbia, perfino odio. Spesso lo sguardo dice pi delle parole, o dice ci
che le parole non riescono o non
osano dire.
Chi guarda la Vergine Maria?
Guarda tutti noi, ciascuno di noi.
E come ci guarda? Ci guarda come
Madre, con tenerezza, con misericordia, con amore. Cos ha guardato
il figlio Ges, in tutti i momenti della sua vita, gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi, come contempliamo nei
Misteri del Santo Rosario, semplicemente con amore.
Quando siamo stanchi, scoraggiati, schiacciati dai problemi, guardiamo a Maria, sentiamo il suo sguardo
che dice al nostro cuore: Forza, figlio, ci sono io che ti sostengo!. La
Madonna ci conosce bene, mamma, sa bene quali sono le nostre gioie e le nostre difficolt, le nostre speranze e le nostre delusioni. Quando
sentiamo il peso delle nostre debolezze, dei nostri peccati, guardiamo
a Maria, che dice al nostro cuore:
Rialzati, va da mio Figlio Ges, in
Lui troverai accoglienza, misericordia e nuova forza per continuare il
cammino.
Lo sguardo di Maria non si rivolge solamente verso di noi. Ai piedi
della croce, quando Ges le affida
lApostolo Giovanni, e con lui tutti noi, dicendo: Donna, ecco tuo figlio (Gv 19,26), lo sguardo di Maria fisso su Ges. E Maria ci dice,
come alle nozze di Cana: Qualsiasi
cosa vi dica, fatela (Gv 2,5). Maria
indica Ges, ci invita a testimoniare
Ges, ci guida sempre al suo Figlio
Ges, perch solo in Lui c salvezza, solo Lui pu trasformare lacqua
della solitudine, della difficolt, del
peccato, nel vino dellincontro, della
gioia, del perdono. Solo Lui.
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va
del Vangelo9
aVangeloA
In quel tempo, 2Giovanni, che
era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mand a dirgli per mezzo
dei suoi discepoli, 3Sei tu colui
che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?.
4
Ges rispose: Andate e riferite a Giovanni ci che voi
udite e vedete: 5 I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano ludito,
i morti risuscitano, ai poveri
predicata la buona novella.
6
Beato colui che non si scandalizza di me!.
7
Mentre questi se ne andavano,
Ges si mise a parlare di Giovanni alle folle: Che cosa siete
andati a vedere nel deserto? Una
canna sbattuta dal vento? 8 Che
cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano
morbide vesti stanno nei palazzi dei re.
9
E allora, che cosa siete andati a
vedere? Un profeta? S, vi dico,
anche pi di un profeta. 10Egli
colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio
messaggero; che preparer la tua
via davanti a te. 11In verit vi dico: tra i nati di donna non sorto uno pi grande di Giovanni il
Battista; tuttavia il pi piccolo
nel regno dei cieli pi grande di
lui (Mt11, 2-11).
Prigione di San Giovanni Battista
Chiesa di San Giovanni Battista Halifax (Canada)
La via
per la felicit
La ricerca della felicit orienta lesistenza di ogni creatura
umana per disposizione divina. La Liturgia della Domenica
Gaudete indica la vera via per incontrarla e offre un
esempio sicuro da seguire.
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP
Nostro Signore Ges Cristo. Tra breve saremo liberati dalla nostra miseria, se sapremo ascoltare i
suoi insegnamenti e aprirci alle grazie che Egli ci
porta, e potremo andare avanti con entusiasmo,
confortati dalla certezza che ci sar data la salvezza. Questo vero gaudio per la prossima venuta del Redentore la nota dominante di questa
Messa, simbolizzata dal colore rosato dei paramenti ed espressa nei testi liturgici, senza, tuttavia, escludere totalmente il carattere penitenziale. Dopo il peccato originale, la croce diventata
indispensabile per ottenere la gloria nel compimento della finalit alla quale siamo stati creati.
Il miglior
modo di
vincere un
avversario
fargli perdere
il coraggio di
combattere
del Vangelo11
Particolarmente
amato dalla
Provvidenza,
il popolo
di Israele
aspettava
lavvento di
un Salvatore
che lo togliesse da questa
disdicevole
situazione
t Assoluta. Cos elevata era la figura di questuomo che il Signore andava a fargli visita nel Paradiso, nellora della brezza della sera (cfr.Gn3, 8).
Erano beati i nostri primi genitori! Per, espulsi
da quel luogo di delizie in conseguenza del peccato, Adamo ed Eva si videro obbligati ad abitare
questo mondo pieno di difficolt, senza perdere,
tuttavia, quella brama di felicit. Ardevano dal desiderio di ritornare allo stato di un tempo, di godere delle meraviglie che avevano conosciuto nellEden. Pi tardi, costituito il popolo di Israele, particolarmente amato dalla Provvidenza, questi aspettava lavvento di un Salvatore che lo togliesse da
questa spiacevole situazione.
Con il passare dei secoli e millenni, gli ebrei
sempre in una tremenda instabilit e sottomessi alla schiavit per diverse volte alimentarono via via lidea che il Messia sarebbe stato
un uomo favorito da doni meramente naturali,
portatore di soluzioni umane e politiche per tutti i problemi. La loro grande incognita riguardava la venuta di questo inviato che avrebbe portato la felicit, che ormai non concepivano pi
come una condizione simile a quella del Paradiso, ma secondo modelli terreni. Qualcosa di simile capita a noi, poich sappiamo che il centro
della nostra vita e la fonte della gioia il Signore Ges; tuttavia, le illusioni del mondo indirizzano a una pseudofelicit basata sulla buona
carriera, sullacquisizione di un prezioso patrimonio, su una posizione di prestigio, su un vantaggioso matrimonio o, magari, su affari lucrativi. In una parola, la felicit per coloro che la
pensano in questo modo nella materia, e non
in Dio. Ecco dov lo spiacevole equivoco.
Per annullare questo errore, la Liturgia della
Domenica della Gioia ci indica la vera via della felicit e offre un esempio sicuro da seguire.
II La gioia di compiere
la propria missione
Lepisodio narrato nella sequenza evangelica della 3a Domenica di Avvento, avviene in circostanze molto speciali. Nostro Signore stava entrando nel secondo anno della sua vita pubblica e
aveva gi realizzato numerosi miracoli, trovandosi
di ritorno dalla piccola citt di Naim, dove per sua
iniziativa aveva resuscitato il figlio di una vedova
(cfr.Lc7, 11-15). Passando per le strade tortuose
della regione entr nel villaggio e Simbatt in alcuni uomini che trasportavano un morto. Fece fer12Araldi del Vangelo Dicembre 2013
mare il corteo e restitu la vita al defunto, consegnandolo in seguito a sua madre. Questo fatto ebbe unenorme ripercussione che, sommata a quella di molti altri, mosse lintero Israele a parlare del
grande Profeta che era sorto.
Preoccupazione esclusiva
per la gloria di Cristo
2b
Gustavo Kralj
re il momento propizio
per mandare un messaggio a Colui che il Creatore delluniverso, lOnnipotente: Signore, sono
imprigionato, liberami!
Con un semplice atto di
volont di Dio Nostro Signore, le catene si sarebbero sciolte, le manette si
sarebbero aperte e lui sarebbe uscito dalla prigione. Ma il Precursore non
pensava a s o alle sventure subite in quello stato
e neppure gli venne lidea
di chiedere soccorso. Per
lui era indifferente morire o vivere: la sua preoccupazione era rivolta
esclusivamente alla gloria del Redentore.
del Vangelo13
Li invi,
dunque,
fiducioso
che Nostro
Signore
facesse per
loro quello che
personalmente
egli non era
riuscito a fare
Ges rispose: Andate e riferite a Giovanni ci che voi udite e vedete: 5I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano ludito, i morti risuscitano, ai
poveri predicata la buona novella.
4
La risposta di Nostro Signore, piena di saggezza, non fu: Io sono il Messia. Probabilmente, dato lo stato di spirito di chi lo interrogava,
una dichiarazione in questi termini non sarebbe
stata ben accolta. La Sua affermazione offriva
elementi affinch essi comprendessero la verit
da soli, come se dicesse: Analizzate quello che
accade, guardate le mie opere e le loro conseguenze, e in funzione di questo ricavate le conclusioni. Chi vede tutti i prodigi che Io faccio e
non crede che sono il Messia, non ha intelligenza. E ricorre ai vaticini di Isaia, ben conosciuti da tutti gli israeliti (cfr.Is26, 19; 29, 18; 35, 5;
42, 7; 62, 1), come una conferma. Infatti, qualsiasi cieco che gridasse a distanza chiedendo la
guarigione, si allontanava dalla sua presenza vedendo e rendendo grazie a Dio. Aveva anche
restituito la salute a numerosi paralitici, come
quello della piscina di Betesda (cfr.Gv5, 1-9) o
quello che era sceso dal tetto (cfr.Mc2, 3-12).
Bastava toccasse i lebbrosi che le piaghe sparivano, o i sordomuti, che erano guariti. Egli aveva appena resuscitato un morto con grande scalpore nel paese, come sopra si ricordato, e stava portando la Buona Novella a tutti. Per mezzo
di questa, molti acquisivano questo il maggior miracolo! la nozione che erano incapaci,
non riuscivano a percorrere da soli le vie della
virt, e prendevano coscienza che avevano bisogno dellaiuto di Dio. Costoro erano evangelizzati e accoglievano la dottrina con entusiasmo.
Tuttavia, si scandalizzarono...
Mentre questi se ne andavano, Ges si mise a parlare di Giovanni alle folle: Che cosa siete andati a vedere nel
deserto? Una canna sbattuta dal vento?
8
Che cosa dunque siete andati a vedere?
Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno
nei palazzi dei re.
7
Anche per i
Dodici quel
Messia non
corrispondeva a quello
che volevano
e si scandalizzavano
del Vangelo15
La sua fedelt
in ogni prova
ai disegni
divini con
laccettazione
della
sofferenza lo
rese degno del
pi grande
elogio fatto
da Nostro
Signore a
qualcuno
in tutto il
Vangelo
s come Messia o no. Tuttavia, le parole di Nostro Signore sono una proclamazione evidente
della Sua identit, poich Lui evoca le profezie
e prova che le sta compiendo.
Dopo la loro partenza, Ges comincia a parlare di colui che incarcerato, elogiandolo per
non essere canna sbattuta dal vento una persona scostante , ma un uomo saldo, incrollabile
e integro, simile a una torre o una roccia. Nella
sua austerit si era rifiutato di usare indumenti
raffinati, come facevano coloro che sinoltravano per le vie politiche senza preoccuparsi dellaspetto religioso, preoccupati innanzitutto di seguire una carriera sociale brillante presso i potenti di questo mondo.
Nostro Signore vuole ancora mostrare che la
grandezza di Giovanni va ben oltre la sua condizione di profeta. Costui, come si sa, incaricato di annunciare, insegnare e indicare, secondo
la volont di Dio, le vie del dovere, quasi sempre contrarie alle vie libertine proposte dal mondo. Ora, perch il Precursore ha oltrepassato il limite del profetismo? Per essere stato anche chiamato oltre che a proclamare la verit a preparare le vie dellUomo-Dio. quanto commenta San Giovanni Crisostomo: In cosa, dunque,
pi grande? Nel fatto di essere pi vicino a Colui
che era venuto. [] Come in una comitiva regia
quelli che si trovano pi vicini alla carrozza reale sono i pi illustri tra tutti, cos Giovanni, che
appare momenti prima dellavvento del Signore.
Notate come a causa di questo [Ges] dichiar
leccellenza del Precursore.3
Con profondit e bellezza, il Cardinale de La
Luzerne esalta la figura di San Giovanni Battista, risaltando il suo ruolo senza pari nella Storia: Egli chiude la successione dei profeti e
apre la missione degli Apostoli. Egli appartiene
allo stesso tempo allAntica Legge e alla Nuova, e si eleva tra luna e laltra come una colonna maestosa, per segnare il limite che le separa. Profeta, apostolo, dottore, solitario, vergine,
martire, egli pi di tutto questo, perch tutto
questo allo stesso tempo. Egli lega insieme tutti gli attributi della santit, e riunendo in se stesso tutto quello che costituisce le differenti classi
di Santi, forma tra loro una classe particolare.4
11
Gustavo Kralj
Fatto per appartenere a Nostro Signore Ges Cristo, lessere umano si realizza nella misura in cui assume con seriet la sua condizione
di battezzato, membro della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, facendo passi avanti
nella pratica della virt e nella ricerca della santit. Quanto pi avanziamo in questa via, maggiore la gioia che ci invade, come il desiderio
di progredire ancor pi.
Consideriamo apertamente il nostro destino
eterno mentre attendiamo la venuta del Salvatore. Nella notte di Natale Egli nascer di nuovo, misticamente, e se applichiamo nella nostra
vita la lezione di questa Liturgia nascer anche
nei nostri cuori, dove trover una degna dimora
in cui rifugiarSi.
LA LUZERNE, Csar-Guillaume
de. Explication des vangiles des
Dimanches. 9.ed. Paris: Mequignon Junior, 1847, tomo I, p.42.
Visto che
tendiamo
al male per
la caduta
dei nostri
progenitori,
la sofferenza
diventata
un elemento
indispensabile
per la nostra
santificazione
del Vangelo17
Il miracolo
che pi scuote
lordine delluniverso
Cosa succede alla sostanza del pane e del vino dopo la
Consacrazione? Dove sono dopo che hanno ceduto il posto al
Corpo, Sangue, Anima e Divinit di Ges Cristo? Tornano al nulla?
Don Rodrigo Alonso Solera Lacayo, EP
e domande messe in evidenza sono state poste una volta dal Fondatore degli Araldi del Vangelo, Mons. Joo
Scognamiglio Cl Dias, EP, per incentivare a scrivere un articolo in questa rivista sulla transustanziazione. Ma dare loro una risposta, come egli fece in
quelloccasione, non facile...
Di fronte ai misteri soprannaturali, la nostra fede trova, in genere, punti di appoggio allinterno dellordine
naturale. Nel caso dellIncarnazione,
per esempio, la natura umana di Ges una porta che ci rende pi accessibile la Fede nella sua natura divina.
per questo motivo che San Tommaso, contemplando Ges risorto,
vide un uomo e con la fede confess Dio, quando disse: Mio Signore e
mio Dio.1 Tuttavia, trattandosi della
Santissima Eucaristia, la nostra fede
non trova nessun riferimento naturale n parole capaci di spiegare convenientemente il miracolo. In questo Sacramento non solo la divinit di Cristo celata sotto i veli della sua umanit, ma anche questultima si nascon-
de sotto i veli del pane e del vino. Pertanto, considerando qualsiasi aspetto
dellEucaristia, dobbiamo riconoscere
che siamo, in un certo senso, di fronte
al maggior mistero della Fede!
Considerando questo, cercare di
istruirsi di pi sulla transustanziazione non forse pretendere di spiegare linesplicabile, esplorare linesplorabile e comprendere lincomprensibile? Non sarebbe meglio assumere un atteggiamento di fede cieca come gli Apostoli, i quali hanno creduto nellEucaristia durante lUltima Cena senza entrare in
particolari dottrinali?
Questa stata lopinione di vari
eretici. Contro il loro atteggiamento,
in apparenza ragionevole, San Tommaso argomenta: Sebbene il potere
divino operi in questo Sacramento in
una maniera pi sublime e misteriosa di quello che la ragione umana possa raggiungere, [...] si devono prodigare sforzi affinch sia esclusa qualsiasi
impossibilit.2 Inoltre, uno studio devoto come cercheremo di fare qui,
con laiuto della grazia pu esser di
I Presupposti filosofici
Non si spaventi, caro lettore, se
prima consideriamo alcuni principi
presi dalla filosofia. Questo articolo
non trasmetter una valanga di concetti e definizioni! Vedremo soltanto i presupposti strettamente necessari partendo da esempi comuni.
Elevazione dellostia durante una Messa Solenne nella Basilica della Madonna del Rosario, presieduta da
Mons. Sergio Aparecido Colombo e concelebrata da Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, 21/4/2013
tutto sottoposto a perpetue alterazioni, nulla rimane uguale. Cos sintetizz Eraclito questo punto di vista: Per chi scende allo stesso fiume vengono incontro acque sempre
nuove.3 Altri, come Parmenide, sostennero la tesi opposta: abbandonarono la testimonianza dei sensi
per affermare che i cambiamenti in
questo mondo sono mere apparenze, tutto rimane sempre uguale.
Ora, basta aprire gli occhi per verificare che queste due teorie costituiscono, in realt, spiegazioni unilaterali della natura. La soluzione equilibrata venuta da Aristotele, secondo il
quale in ogni trasformazione qualcosa muta e qualcosa permane. E comprendere quello che muta e quello
che permane, dal punto di vista filosofico, ci sar indispensabile per considerare la transustanziazione.
Trattandosi
della Santissima
Eucaristia, la nostra
fede non trova alcun
riferimento naturale
in parole capaci di
spiegare convenientemente il miracolo
Da un lato, le cose possono cambiare senza smettere di essere quello che sono; per esempio, una mela
verde matura e continua a essere la
stessa mela. Questo tipo di conversione accidentale perch la sostanza, quello che la cosa (una mela)
permane uguale; solo gli accidenti o
forme accidentali, cio, le sue caratteristiche non essenziali (grandezza,
del Vangelo19
II La dottrina della
transustanziazione
in San Tommaso
Frank Murphy
Gustavo Kralj
del Vangelo21
Il singolarissimo miracolo
della transustanziazione
Come abbiamo visto nella prima
parte, ci sono due specie di conversioni naturali. Nelle accidentali, la
sostanza permane inalterata e soltanto le forme accidentali subiscono una modificazione; per esempio,
quando lacqua fredda diventa calda
per lazione del calore. E nelle so-
Un cambiamento istantaneo
na mutazione pu essere istantanea per tre motivi. Primo, a motivo della forma a cui termina la
mutazione. Se infatti si tratta di una forma che ammette un pi e un meno, essa viene acquisita dal soggetto
per gradi successivi, come la sanit. Ecco perch la forma sostanziale non ammettendo un pi e un meno,
viene introdotta nella materia istantaneamente.
Secondo, a motivo del soggetto che a volte viene
gradualmente preparato a ricevere la forma: lacqua p. es., si riscalda poco a poco.
Quando invece il soggetto di per s nella disposizione immediata alla forma, la riceve istantaneamente: cos un corpo diafano si illumina allistante.
Terzo, a motivo dellagente di virt infinita: poich esso capace di disporre in un attimo la materia alla forma.
Cos si legge che avendo Cristo detto: Effeta,
cio: Apriti, subito a un uomo si aprirono gli orecchi e
si sciolse il nodo della lingua.
E per questi tre motivi la conversione di cui parliamo istantanea. Primo, perch la sostanza del corpo
di Cristo, alla quale termina questa conversione, non
ammette un pi e un meno. Secondo, perch in questa conversione non c un soggetto da preparare gradualmente. Terzo, perch viene compiuta dallinfinita virt di Dio.
(SAN TOMMASO DAQUINO. Somma
Teologica. III, q.75, a.7.)
Gustavo Kralj
Un dettaglio di particolare
importanza
La maggior parte delle volte, abbiamo soltanto menzionato nel corso di questo articolo che il Corpo di
Nostro Signore sta in questo Sacramento sotto le specie del pane, e il
suo Sangue sotto le specie del vino.
Ora, non Lui presente in Corpo,
Sangue, Anima e Divinit tanto nelle une quanto nelle altre?
Infatti, Cristo intero in questo
Sacramento. Tuttavia, ognuna delle Sue parti si trova in due modi diversi: con la virt del Sacramento o
per concomitanza naturale. Spiega
il Dottor Angelico: In forza del sacramento presente sotto le specie
sacramentali ci in cui direttamente si converte la preesistente sostanza del pane e del vino, come significano le parole della forma, che
qui sono efficaci come anche negli
altri sacramenti, e cio: Questo il
mio Corpo, Questo il calice del
mio Sangue. Per concomitanza naturale poi presente in questo sacramento ci che realmente con-
del Vangelo23
III La nostra
devozione davanti a
questo singolare e
mirabile miracolo
Quando, dora in poi, sar prossimo alla Consacrazione in una Messa, si ricordi, caro lettore, di questa sublime
verit: lei presenzier il miracolo che pi fa scuotere lordine delluniverso. La trasformazione del pane nel Corpo di Ges e del vino nel suo Sangue scuote
tutta la natura. Alla voce di Mos,
il Mar Rosso ha sospeso le sue onde; alla voce del sacerdote, la natura sospende le sue leggi, i miracoli si succedono a catena lun laltro,
il mondo come scosso dallincredibile prodigio della Consacrazione e per mantenere lordine in mezzo a questa gigantesca commozione, necessario un potere maggio-
Gustavo Kralj
Singolare e mirabile
miracolo: durante
la Messa, Nostro
Signore, per cos dire,
nasce sacramentalmente sullaltare
11
12
13
14
Dz 1651.
10
Dz 1652.
15
Idem, ibidem.
16
Dz 1642.
17
18
19
Mario Baveloni
Vergine Bianca
Cattedrale di Toledo (Spagna)
ne divina che dandoci il Figlio, eterno oggetto della compiacenza paterna, per fratello maggiore, un fratello
della nostra carne e del nostro sangue?
TERRIEN, SJ, Jean-Baptiste. La
Mre de Dieu et la Mre des hommes.
8.ed., Paris: P. Lethielleux, 1902,
vol.I, p.80-81.
del Vangelo25
Missione Mariana
a 4 mila metri di altezza
del Vangelo27
Mauritius
Mauritius
S
Reunion
Stati Uniti Il giorno 7 ottobre, Cooperatori hanno promosso la devozione dei Cinque Primi Sabati nella Parrocchia
di San Giovanni Bosco, a Miami (foto a destra). In questo stesso giorno hanno visitato la Scuola Cattolica di San
Riccardo, dove i bambini hanno offerto fiori alla Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria (sinistra).
India LArcidiocesi di Bangalore ha celebrato il Giubileo di Diamante con una settimana di feste nella Cattedrale
di San Francesco Saverio. Il 22 settembre gli Araldi sono stati invitati a partecipare, con la Statua Pellegrina, al
Rosario processionale (sinistra) e alla Messa presieduta dallArcivescovo, Mons. Bernard Moras (destra).
Guatemala Giovani del settore femminile degli Araldi del Vangelo hanno condotto, il 23 settembre, la Statua
Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria alla Citt delle Bambine. Le collegiali aspettavano il suo arrivo in
perfetto ordine e lhanno seguita in processione fino in palestra, dove stato recitato in gruppo il Santo Rosario.
Mozambico Il giorno 5 ottobre Mons. Giancarlo Hatoa Nunes, Vescovo Ausiliare di Maputo, che segue da
vicino lapostolato realizzato dagli Araldi del Vangelo in questa arcidiocesi, ha visitato la Casa di Formazione
dellAssociazione a Matola, dove stato ricevuto dai giovani con un concerto musicale.
Dicembre 2013 Araldi
del Vangelo29
Venezia Gli Araldi del Vangelo hanno partecipato alla solenne celebrazione presieduta dal Patriarca di Venezia,
Mons. Francesco Moraglia, in occasione del 2 novembre, nella chiesa di San Michele del cimitero di Venezia (foto di
destra). Dopo la celebrazione, davanti alla cappella di San Cristoforo, il Patriarca ha benedetto le corone
che sono state deposte al monumento dei Caduti in Guerra (foto di sinistra).
Colombia Domenica, 13 ottobre, nella Cattedrale di Bogot si commemorato il 96 anniversario delle apparizioni
di Fatima con la recita del Santo Rosario, seguita da una solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta da
Don Carlo Tejedor, EP. Alla fine, i fedeli si sono approssimati per venerare la statua del Cuore Immacolato di Maria.
Spagna Tra i giorni 7 e 12 ottobre, gli Araldi del Vangelo hanno realizzato una Missione Mariana nei villaggi di
Fuente Tjar, Zamoranos, El Cauelo e Castil de Campos. Liniziativa partita dal parroco Don Jess ngel Doblas
Prez che, appena ordinato, ha voluto cominciare il suo ministero con questatto di devozione alla Madre di Dio.
30Araldi del Vangelo Dicembre 2013
rizioni della Madonna a Fatima (foto 1) e portato la statua ai malati (foto 2) e ai bambini (foto 3).
Prima della processione fervorosa e del congedo, Don Massimo Noli ha consacrato la parrocchia
al Cuore Immacolato di Maria. I giornalisti della
RAI hanno seguito la missione e dato notizie nel
telegiornale locale TGR (foto 4).
del Vangelo31
Vignaccia76
Un segno di particolare
protezione di Maria
Tutto ha avuto inizio il 23 giugno
1347 con lapparizione della Vergi-
santuariodelsasso.it
santuariodelsasso.it
del Vangelo33
www.nennolina.it
Innocenza
abbracciata alla Croce
In tal modo comprese e am il valore espiatorio della sofferenza, in
cos tenera et, che ancora non aveva compiuto i sette anni quando
conquist la Patria Celeste.
Suor Mary Teresa MacIsaac, EP
Terribile diagnosi
Nennolina comera affettuosamente chiamata dalla famiglia nacque a Roma, il 15 dicembre 1930.
Quarta figlia di Maria e Michele
Meo, fu battezzata il giorno 28 dello stesso mese, festa dei Santi Innocenti, nella sua parrocchia, la Basilica
della Santa Croce di Gerusalemme,
dove si conservano alcune delle principali reliquie della Passione del Signore. Impossibile non vedere qualcosa di simbolico in questi dettagli,
per unanima destinata a brillare per
linnocenza abbracciata alla croce...
Linfanzia di Antonietta trascorreva come quella di qualsiasi altra bambina. Ricorda Margherita, sua sorella maggiore, che lei era una bambina allegra, vivacissima e birichina, come lo sono i bambini a quellet.1 Nellottobre 1933, i genitori la
iscrissero nel Collegio delle Suore
Apostole del Sacro Cuore di Ges,
a fianco di casa loro. Le piaceva sta-
Ges, di a Dio Padre che sono contenta perch Lui mi ha ispirato a fare la Prima Comunione nel giorno di
Natale, poich proprio il giorno in
cui nacque Ges sulla Terra per salvarci e per morire sulla Croce.9
Sorprendente profondit
mistica e teologica
Analizzando il contenuto delle sue letterine troviamo termini e
espressioni di una profondit mistica e teologica sorprendente. Esse
sono fatte di pensieri sciolti e molte volte con errori di grammatica come quelli dei bambini. Malgrado
ci, dietro a queste parole cos semplici, che rivelano un dialogo damore con le Persone Divine, dietro
la grammatica scorretta e del dettato spoglio ed elementare, si intravvede, come in filigrana, lintensit
di un amore che conoscenza esperienziale,10 come queste: Caro Dio
Padre, che bel nome: Padre; voglio
dirlo con tutto il rispetto, vedo che
quando lo dico, non lo dico con tutto il rispetto con cui dovrei dirlo;11
Caro Spirito Santo, Tu, che sei lAmore del Padre e del Figlio, illumina
Fotos: Ricardo Castelo Branco / www.nennolina.it
do Lo flagellarono e coronarono di
spine, e sollecit la bambina a offrirGli i suoi dolori. A partire da allora, lei accett il trattamento senza
piangere. Pi ancora: per dominarsi,
si sforzava di cantare e ridere quando il procedimento era pi doloroso.
Due mesi dopo, si rese necessario
amputarle la gamba sinistra. La fragile bambina sopport con coraggio
i dolori dellintervento e si sforzava
di consolare i genitori, molto scioccati e abbattuti per laccaduto. Con
intera coscienza, nonostante una cos giovane et, offriva a Dio i suoi
patimenti per la Chiesa, per il Papa, per la pace nel mondo, per la salvezza dei peccatori, per i missionari
e per i bambini dellAfrica. Nei momenti delle terapie particolarmente
dolorose, ripeteva a volte: Oggi far una missione in Africa.4
Nel settembre 1936, Antonietta pot riprendere la sua vita di studente. Avendo bisogno di utilizzare un apparecchio ortopedico, aveva
molta difficolt a camminare. Allinizio non riusciva neppure a giocare con i suoi compagni, ma offriva
a Ges tutti questi sacrifici: Ogni
passo che faccio, che sia una parolina damore!.5
del Vangelo35
settimana della Passione, voglio soffrire con te, voglio soffrire per le anime bisognose, perch si convertano.
Caro Ges, io Ti amo tanto, ma tanto, o Ges, e voglio esser la tua lampada e il tuo giglio, liris che rappresenta la purezza dellanima e la lampada che rappresenta la fiamma damore che non Ti lascia mai solo.18
Si rattristava profondamente
quando commetteva qualche mancanza e si affrettava a riconoscerla:
Io Ti amo tanto, ma oggi io ho detto una bugia, e vorrei esser perdonata, e lo chiedo a Te con tutto il cuore,
perch sento un grande dolore.19 La
sua rettitudine danima le dava compunzione persino per piccole velleit
infantili: Caro Ges Bambino, mi
pento con tutto il cuore del capriccio
che ho fatto e Ti chiedo perdono di
tutto cuore, e domani far molti piccoli sacrifici per riparare.20
A questa anima cos innocente, a
questo cuore cos puro, possono ben
esser applicate le parole di Mons.
Joo Scognamiglio Cl Dias: Il
bambino non conosce la menzogna,
www.nennolina.it
2
3
PONTIFICIUM OPUS A
SANCTA INFANTIA. Venervel Antonieta Meo.
10
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16
17
18
19
20
21
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24
25
26
Idem, p.9.
del Vangelo37
Diocese di Lamego
La domenica successiva al 24 ottobre, anniversario della presa di Lisbona da parte delle truppe di
Don Afonso Henriques, il Portogallo ha commemorato a Lamego la Giornata dellEsercito
Sopra: Mons. Antonio Couto durante una recente omelia nella Cattedrale di Lamego e durante la Messa del 27 agosto.
In basso: diversi momenti della celebrazione della Giornata dellEsercito.
La preghiera dellumile
attraversa le nuvole
Il prezioso Libro di Ben-Sir,1
che ancora una volta abbiamo la
grazia di sfogliare, leggere e ascoltare, ci dice che la preghiera dellumile attraversa le nuvole (cfr.Eclo35,
15-22). Bellissima espressione che
intreccia la preghiera con la parola feconda di Dio che, come la pioggia, ci dice Isaia, attraversa le nuvole
verso il basso, per fecondare la nostra terra (cfr.Is55, 10-11).
Dice ancora il saggio che la vedova, il povero, lorfano, lumile non
danno riposo al loro cuore in preghiera, finch Dio non li guarda con
uno sguardo di bont (cfr.Eclo35,
21). esattamente il modo in cui
prega il pubblicano: o Dio, guardami con la bont del perdono, con
sguardo materno.
del Vangelo39
Istituito nel 1983 da Papa Giovanni Paolo II, il Centro Televisivo Vaticano ha celebrato il 22 ottobre tre decenni di esistenza. Avendo come finalit la diffusione della buona novella del Vangelo nel mondo, pi specificamente attraverso la diffusione
del ministero pastorale del Sommo
Pontefice e della Santa Sede, il CTV
responsabile delle riprese di circa
130 eventi annuali in Vaticano, molti dei quali trasmessi dal vivo, oltre
che dellelaborazione di documentari.
Lattuale direttore dellemittente, Don
Dario Edoardo Vigan ha commentato che la data unoccasione per riflettere sulla dinamica complessa che
caratterizza luso del mezzo televisivo
come strumento narrativo al servizio
delle parole e dei gesti del Pontefice.
Il CTV commemora il
30 anniversario
Restaurata la Basilica
di SantAgostino
Il multisecolare ordine degli agostiniani ha concluso il restauro della Basilica di SantAgostino nellantica citt di Ippona (oggi Annaba, in
Algeria), celebre per esser stata Sede episcopale di SantAgostino. Il 19
ottobre, contando sul patrocinio del
Presidente della Repubblica, Abdelaziz Bouteflika, stata celebrata la
re-inaugurazione della Basilica, gi
totalmente restaurata.
Latto principale stato la Santa
Messa celebrata da Mons. Paul Jacques Marie Desfarges, SJ, Vescovo
di Costantina-Ippona. Hanno partecipato diversi Vescovi di Francia e
13 ottobre stata realizzata, a Tarragona, la cerimonia di beatificazione di 522 Servi di Dio uccisi per
odio alla Fede durante la Guerra Civile spagnola del
1936-1939, cifra che la rende la pi numerosa nella storia della Chiesa. La citt stata scelta proprio perch
l che sono avvenuti 147 martiri. Con questi nuovi beati, 131 dei quali avevano meno di 30 anni di et, il totale
di martiri di questo periodo elevati allonore degli altari
raggiunge il numero 1.523.
Circa 30 mila fedeli si sono radunati per accompagnare gli otto Cardinali, 104 Vescovi, 1.386 sacerdoti che hanno concelebrato la Messa Solenne presieduta dal Prefetto della Congregazione per la Causa dei Santi, Cardinale
Angelo Amato. Tra i prelati presenti era presente la quasi totalit dellepiscopato spagnolo, capeggiata dal presidente della Conferenza Episcopale, Cardinale Antonio
Maria Rouco Varela, e lArcivescovo di Tarragona, Mons.
Jaume Pujol Balcells, oltre a Vescovi provenienti da altri paesi per il loro speciale vincolo con alcuni dei marti-
Otto Cardinali, 104 Vescovi, 1386 sacerdoti e circa 30 mila fedeli hanno partecipato alla cerimonia
di beatificazione, presieduta dal Cardinale Angelo Amato
Algeria, oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri dellAlgeria, leader politici del paese e vari ambasciatori. Il Rettore della Basilica e
Priore della comunit agostiniana
ad Annaba, Don Ambroise Tshibangu Tshiasuma stato il maestro delle cerimonie.
Sono stati necessari sei anni
per il restauro del tempio. I primi
tre sono stati dedicati alla ricerca delle donazioni necessarie per
lopera, come pure allelaborazione dei progetti necessari per il lavoro, che stato minuzioso: le pareti interne ed esterne sono state rifatte, le vetrate pulite, il tetto riparato. La Basilica, costruita
nellanno 1909, durante il periodo
coloniale francese, annualmen-
del Vangelo41
furto in cui sono spariti tre preziosi frontali di altare del XVIII secolo. Per raggiungere il suo obiettivo,
il ladro si era nascosto nella chiesa, e
con la protezione della notte, ha segato le sbarre di una porta posteriore per poter fuggire.
Quattordici anni dopo laccaduto, le autorit non erano ancora riuscite a scoprire lautore, ma costui
si pentito e ha fatto giungere attraverso terze persone, le opere sacre
al Palazzo Episcopale. Non si conosce lidentit del penitente n qual
il confessore al quale si rivolto
per denunciare il suo delitto: Tutta
questa informazione non pu esser
fornita, poich fa parte del segreto
di Confessione.
La constatazione ufficiale del
trasferimento dei frontali, che era-
no in buono stato, avvenuta luned, 14 ottobre, alla presenza del Vicario Generale della Diocesi, Josep
Maria Mauri i Prior; dellArciprete
di Val dAran, Pere Balagu Bajon;
del rettore di Bossst, Llus Eduard
Salinas; del Prefetto, Francesc Rodrguez, tra le altre autorit.
to su La radice storica della fede cristologica, il Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione
per le Cause dei Santi, Mons. Jean-Louis Brugus, Archivista degli Archivi Segreti del Vaticano e Bibliotecario della Biblioteca Vaticana, e il Professor Thomas
Sding, dellUniversit di Bochum, Germania.
paraguaypositivo.blogspot.com.br
denti qualit dei guarani per la musica e hanno cercato di incentivarle facendo portare fino alle lontane Riduzioni diversi strumenti dellepoca, tra i quali larpa. Abilmente copiata e perfezionata da artigiani nativi usando legni sconosciuti nel Vecchio Continente, essa avrebbe preso in questo paese una sonorit limpida e consistente, trasformandosi nello strumento nazionale.
amore di Lei per Lui, cosa che deve aver costituito un grande conforto in questo momento di sofferenza. Egli deve aver pensato: quando
tutti desiderano la mia morte, quando tutti mi abbandonano, mia Madre qui, che mi accompagna nella
mia agonia.
E, in una manifestazione di filiale devozione, Mons. Ranjith ha concluso chiedendo ai presenti: Perch
ci avviciniamo con amore ai piedi di
nostra Madre? Perch siamo sicuri e convinti che lei ci ama. Noi cattolici, non abbandoneremo mai questa Madre. La Chiesa Cattolica non
Questa singolare storia di evangelizzazione allorigine di un avvenimento che rimane registrato sabato, 26 ottobre, nel libro Guinness dei primati: il pi
grande concerto di arpe del mondo. Esso avvenuto,
nel polisportivo della Segreteria Nazionale di Sport
ad Asuncin, con la partecipazione di 420 strumentisti tra i 9 e 74 anni di et.
La giovanissima Monserrat, venuta dalla citt di Incarnacin, era la pi giovane di quelli che si sono esibiti nel concerto. Questo strumento mi sempre piaciuto; pap lo suonava e a mamma e a me
piace molto, poich ci ricorda di lui ha
spiegato la bambina, riconoscendo cos la
forza della tradizione. Il fulcro del gruppo
era, comunque, formato da arpisti di professione. Nelle stime dellorganizzazione,
esistono nel paese di soli 7 milioni di abitanti quasi mille musicisti che suonano questo
strumento. Andrs, il pi vecchio degli esecutori, ha manifestato il suo entusiasmo affermando: Larpa la nostra bandiera.
Come afferma Luis Szarn, il pi noto musicista erudito del paese, e direttore
dellOrchestra Sinfonica di Asuncin, il
Paraguay impensabile senza le Riduzioni e lopera dei gesuiti. La lingua guarani
si salvata grazie a loro e oggi lingua ufficiale come lo spagnolo, anche se i guarani non sono pi del 2% della popolazione
del paese.
del Vangelo43
Tucumn: lAdorazione
al Santissimo eleva lambiente
nella delegazione
La Sovrintendenza della Polizia Provinciale di San Miguel de Tucumn, in Argentina, ha stabilito
nella sua sede una cappella dove tutti i gioved, dalle 6h alle 24h esposto in Adorazione il Santissimo Sacramento. Liniziativa partita dalla
Pastorale della Polizia dellArcidiocesi, che organizza anche ritiri per
gli agenti e i loro familiari.
Loratorio rimane aperto per tutti coloro che desiderino adorare Ges Sacramentato, ma per evitare di
lasciarLo solo in qualche momento
del giorno, esiste una lista ufficiale
che si avvicenda ogni ora.
Secondo lagenzia Informativa Catlica Argentina, il Santissimo porta un ambiente di raccoglimento, pace, rispetto e carit fraterna che testimoniata dai presenti.
Tutti sono daccordo che il modo di
trattarsi tra le persone cambiato .
Anche i carcerati ne beneficiano: Il
cambiamento di atteggiamento dei
carcerati stato notevole, ha affermato Vctor Zamorano, ex-capo
della Brigata di Investigazioni.
porta a cercare e visitare i malati, a seguire quelli che sono soli, ad aver pena di quelli che patiscono qualche dolore. Il Signore ci riunisce nella fede
e ci guarda con gioia. Per questo prego il Signore
dei Miracoli per ognuno (dei Signori) affinch i loro cuori siano sempre gioiosi.
In considerazione della protezione divina di cui
stata oggetto in varie occasioni la citt, il Capitolo di Lima il giorno 21 settembre 1715 ha dichiarato il Signore dei Miracoli, Patrono giurato per
la Citt dei Re contro i tremori che scuotono la
terra. Il 18 ottobre 2010, stato nominato patrono del Per. Limmagine stata dipinta nel XVII
secolo, secondo la tradizione, da uno schiavo angolano in una parete di una casa nella regione di
Pachacamilla.
arzobispado de lima
Diversi aspetti della processione di venerd, 18 ottobre, presieduta dal Cardinale Juan Luis Cipriani
del Vangelo45
Per rallegrare
il Bambino Ges...
Inaspettatamente si ud un rumore. Nella navata centrale
della chiesa un bambino incantevole giocava con una
pallina dorata, facendo eleganti movimenti...
Suor Patricia Victoria Jorge Villegas, EP
de si erano chiuse per la Sacra Famiglia e nessuno aveva adorato il Bambino Ges appena nato, se non un
bue, un asinello e alcuni umili pastori. Pregando Maria e meditando in
quel momento sul fatto che pochi si erano ricordati di Lei, era
sicura che Lavrebbe consolata
e avrebbe rallegrato il Cuore di
Ges.
Inaspettatamente, un rumore interruppe le sue riflessioni: nella navata centrale della
chiesa vide un bambino incantevole, sui cinque anni, che giocava con una pallina dorata. La
lanciava in aria e la riprendeva ripetutamente, facendo eleganti movimenti. La contessa
Adelaide si alz e mise il suo
braccio attorno alle spalle del
piccolo, dicendogli con affetto:
Figliolo, qui non si pu
giocare con una palla. Questo
luogo sacro.
Il bambino la fiss con lespressione intristita e disse:
Ma, signora, con questo
non faccio male a nessuno e distraggo la Vergine, che da sola.
Edith Petilclerc
Dicendo benedetto il frutto del tuo seno, Ges, la dama alz gli occhi alla statua e si rese
conto che Maria Santissima li guardava e sorrideva amabilmente
del Vangelo47
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_______
I Santi di ogni giorno
1. I Domenica di Avvento.
Beato Casimiro Sykulski, sacerdote e martire (1941). Sacerdote polacco fucilato nel campo di sterminio di Auschwitz per
aver proclamato con fermezza la
propria fede.
2. Beata Mariangela Astorch, badessa (1665). Religiosa Clarissa di Murcia, in Spagna. Fu consigliera tanto di religiosi che di
laici.
Gustavo Kralj
SantAmbrogio - Basilica di
SantAgostino, Roma
___________________ Dicembre
erona, dove fond lIstituto delV
le Suore della Misericordia.
16. Beato Clemente Marchisio, sacerdote (1903). Parroco di Rivalba, fond lIstituto delle Figlie
di San Giuseppe.
del Vangelo49
E gli Angeli
proclamavano Gloria!
Gloria! Non esiste nessuno che non la brami!
E quanti sono quelli che la cercano, invano...
Maria Beatriz Ribeiro Matos
n una notte fredda e silenziosa, per le montagne e i campi della Giudea, echeggi un
cantico sonoro e festivo, portando un messaggio per lumanit: Gloria a Dio nel pi alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli
ama (Lc2, 14)! Nel corso dei tempi, ad ogni Natale le labbra dei fedeli ripetono questo inno, mentre i loro cuori si sentono, ancora una volta, pervasi dalle armonie celestiali che
hanno impregnato quella Notte Santa in cui il Verbo Si fatto carne e ha
abitato tra noi (Gv1, 14).
Nei secoli venturi, la Chiesa non
cesser mai di ricordare il giubilante
omaggio che i cori degli Angeli hanno prestato al Dio Bambino, nato a
Betlemme: Gloria a Dio nel pi alto dei Cieli.
Gloria! Non c chi non la brami!
E quanti corrono dietro a lei... Tuttavia, pochi la trovano.
Ci sono coloro che, basandosi
sulle proprie doti reali o immaginarie , credono di averla gi conquistata, attribuendo al proprio me-
rito quello che da Dio hanno ricevuto o che la loro fantasia ha forgiato
per s. Tale gloria, tuttavia, interamente soggettiva, poich solo verificata dalla stessa persona.
Altri, pur costatando le loro insufficienze, cercano di rivestire le loro azioni di unapparenza straordinaria, nellintento di essere tenuti in
gran conto e guadagnarsi gli applausi degli altri. Anche questa una
gloria irreale, poich, lungi dal basarsi su fatti, procede dallopinione
erronea di altri.
Ora, la gloria vera attinge il suo
apice quando uno, notando in s
leccellenza di una virt, riconosce
che non in lui lorigine di questa,
ma in un dono divino.
Un esempio incomparabile lo incontriamo nella mangiatoia della
Grotta di Betlemme. L sta reclinato il dolce Bambino Ges. Egli ha
una conoscenza assoluta di S e della sua origine eterna, in quanto Unigenito di Dio, come anche ha una
perfetta coscienza, in quanto Uomo, della gloria che Gli stata con-
del Vangelo51
Hugo Grados