Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
b) Telai con controventi concentrici
controventi diagonali
controventi a V
4
2
4
2,5
c) Telai con controventi eccentrici 4 5
u
/
d) Struttura a pendolo invertito 2 2
u
/
e) Struttura con nuclei in cemento armato o setti Vedi sezione 5
f) Telaio iperstatico con controventi concentrici 4 4
u
/
g) Telai iperstatici con tamponamenti
tamponamenti in cemento armato o muratura
disconnessi in contatto con il telaio
2
2
tamponamenti in cemento armato connessi Vedi sezione 7
tamponamenti isolati dal telaio iperstatico
(vedi i telai iperstatici)
4 5
u
/
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 141
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.20 Determinazione del fattore di struttura q.
Le successive opzioni riguardano il controllo delle eccentricit di piano. Nellanalisi di
un edificio le normative moderne quali lEurocodice 8, per tenere conto delle possibili va-
riazioni nelle masse strutturali e nella applicazione delle azioni sismiche, richiedono di
considerare eccentricit artificiali del centro di massa per ogni piano della struttura in dire-
zione perpendicolare a quelle di azione del sisma e pari a una certa percentuale delle di-
mensioni degli impalcati (di solito il 5%).
Questa richiesta non di poco conto perch impone di calcolare per ogni piano le di-
mensioni trasversali della struttura rispetto alla direzione del carico e di realizzare analisi
modali diverse per ogni configurazione di massa variata. Questo approccio viene di soli-
to semplificato. Ad esempio lEurocodice 8 prevede due possibili approcci:
considerare un coefficiente moltiplicativo delle azioni a valle di un analisi con centro di
massa non variato,
adottare un momento torcente aggiuntivo alle azioni sismiche sia che derivino da un ana-
lisi statica equivalente sia da un analisi modale.
Questo secondo approccio quello disponibile nel software ModeSt (3) e per questo
motivo viene messa a a disposizione la scheda relativa ai dati di piano (fig. 5.21). Per ogni
impalcato viene mostrato il valore di eccentricit calcolato automaticamente dal software
ed eventualmente modificabile dallutente.
142 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.21 Dimensioni trasversali delledificio ed eccentricit aggiuntive.
5.6.5 Dati di calcolo
Altro gruppo di parametri importanti quello contenuto nella scheda relativa ai dati di
calcolo. Nel caso di analisi sismica dinamica la scheda avr la configurazione riportata
nella figura 5.22.
Le informazioni che dovremo fornire sono le seguenti:
la zona sismica e quindi laccelerazione orizzontale massima,
la categoria del suolo di fondazione,
eventuali altri coefficienti moltiplicativi,
angolo di ingresso del sisma,
ordinate dello spettro di risposta di progetto,
numero modi da estrarre,
numero modi da considerare,
attivazione dello stato limite di danno,
attivazione degli stati limite non sismici (per valutare leffetto dei carichi statici),
attivazione del momento torcente aggiuntivo per considerare le eccentricit addizionali.
5.6.5.1 Dati base per lanalisi sismica
Nellesempio considerato, ledifico sito in Zona 3, il terreno classificato di tipo A, con
un angolo di ingresso di 0 (con anche il valore pari a +90). Non vi sono coefficienti mol-
tiplicativi di tipo topografico. Il coefficiente di importanza pari a 1.
5.6.5.2 Forma dello spettro di risposta
LEurocodice 8, in presenza di indagini geotecniche poco approfondite, suggerisce di
considerare due differenti tipi di spettro, uno di tipo 1 e laltro di tipo 2. Questi spettri dif-
feriscono tra loro per la forma e la sequenza dei valori dei periodi che definiscono la curva
dello spettro stesso. Nella tabella 5.2 sono riportati a titolo di esempio i valori dei periodi
base che definiscono lo spettro per le varie categorie di terreno A,B,C,D,E. Nellesempio
in esame la categoria del suolo considerata la A. Lo spettro quello di tipo 1.
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 143
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.22 Dati di calcolo per analisi sismica statica.
Tabella 5.2 Valori dei periodi base per uno spettro di tipo 1, secondo lEurocodice 8.
5.6.6 Modalit di combinazione delle azioni sismiche
Per quanto riguarda la fase di estrazione degli autovalori in generale esistono diverse
tecniche utilizzabili. In questa sede non si vuole entrare nel merito dei diversi approcci ma
possiamo menzionare come i due tipici metodi correntemente utilizzati prendono il nome
di metodo di iterazione nel sottospazio e metodo di Lanczos. Il primo uno dei primi
metodi sviluppati storicamente ed certamente il pi utilizzato tra i vari software di calco-
lo agli elementi finiti. Il secondo presenta unapproccio matematico pi esteso, utile anche
144 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
per risolvere problemi con matrici non simmetriche o a termini complessi, e inoltre garan-
tisce una maggiore rapidit di convergenza.
Nel caso del software ModeSt (3)-Xfinest (4) sono disponibili entrambe le tecniche.
Lutente, attraverso la finestra delle opzioni del solutore (fig. 5.23), pu accedere ad op-
zioni che possiamo definire di secondo livello e decidere quale tecnica utilizzare. op-
portuno precisare come queste opzioni di controllo avanzato del calcolo siano accessibili
rapidamente dalloperatore e ben documentati a livello della manualistica a corredo al
software.
Figura 5.23 Opzioni avanzate di controllo del solutore Xfinest (4).
A valle dellestrazione dei modi di vibrare il software proceder alla combinazione dei
singoli modi. LEurocodice 8 propone due tipi di combinazione, quella denominata SRSS
(square root of the sum of the square) in cui la risposta sismica complessiva calcolata
come la somma dei valori assoluti delle singole risposte modali e la combinazione del tipo
CQC (Complete Quadratic Combination Method) che a differenza del metodo precedente
consente di tener conto del segno delle singole componenti modali. La generica componen-
te u
k
della risposta sismica data da una combinazione quadratica delle componenti u
k,j
(j=1, N modi) in cui i coefficienti di combinazione fra due modi distinti dipendono dai co-
efficienti di smorzamento dei due modi e dal rapporto fra le due frequenze. Questo metodo
risulta pi preciso del metodo SRSS nel caso di strutture che presentano modi di vibrare
molto vicini tra loro.
Per quanto riguarda invece il numero di modi da estrarre e da considerare in fase di
combinazione, lEurocodice 8 prevede due diversi possibili criteri:
un numero di modi tale da movimentare almeno l85% delle masse in ogni direzione,
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 145
Bozza 24 gennaio 2008
solo i modi di vibrare che partecipano come massa per almeno il 5% in ogni direzione.
Questi vincoli pongono lutente in una situazione problematica in quanto deve stabilire
delle opzioni prima del calcolo quando queste saranno note solo a valle dello stesso. Per
questo importante che il solutore, durante la fase di calcolo esegua un controllo su questi
limiti e nel caso in cui essi non siano rispettati proceder ad aumentare la base di autovalo-
ri da considerare prolungando la fase di estrazione degli autovalori stessi. Nel caso in cui la
struttura non consente di rispettare tali richieste il solutore dovr evidenziare un messaggio
di errore e terminare il calcolo. Quanto appena descritto quanto viene svolto dal solutore
Xfinest (4).
Nel nostro caso, trattandosi di un semplice edificio intelaiato si sono considerati 15
modi di vibrare, lasciando attivo il vincolo della percentuale di massa minima pari all85%,
come richiesto dallEurocodice 8.
Per quanto riguarda la modalit di combinazione delle azioni sismiche nel caso dell
Eurocodice 8 dovremo considerare o la formula di combinazione quadratica o la regola del
30%. Entrambe le formule sono disponibili in ModeSt (3). I valori massimi della risposta
ottenuti da ciascuna delle due azioni orizzontali applicate separatamente potranno essere
combinati sommando, ai massimi ottenuti per lazione applicata in una direzione, il 30%
dei massimi ottenuti per lazione applicata nellaltra direzione. Laspetto importante consi-
ste non solo nelle particolari formule di combinazione ma nel fatto che lazione sismica
viene considerata comunque come un azione risultante rispetto a due direzioni.
Figura 5.24 Opzioni per laccoppiamento dei carichi variabili.
146 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
5.6.7 Ambienti di carico
Nella scheda successiva (Figura 5.24) si entra nella fase di gestione delle combinazioni di
carico. Nel caso di generazione di combinazioni agli stati limite i software in generale for-
niscono diversi strumenti logici utili alla generazione ed al controllo delle combinazioni
stesse a partire da quelle base. Nel caso di ModeSt (3) lutente ha a disposizione due sche-
de, una denominata Ambienti laltra denominata Combinazioni.
La scheda relativa agli ambienti di carico rappresenta lo strumento con il quale control-
lare:
a) rispetto a quali stati limite generare le combinazioni,
b) la gestione degli accoppiamenti tra i carichi variabili definiti.
Volendo rispettare le richieste dellEurocodice 1 e 8 verranno generate le seguente tipo-
logie di combinazione:
combinazione per lo stato limite ultimo sismico considerando con e senza eccentricit,
combinazione per lo stato limite ultimo statico,
combinazione per lo stato limite di esercizio per combinazioni rare,
combinazione per lo stato limite di esercizio per combinazioni frequenti,
combinazione per lo stato limite di esercizio per combinazioni quasi permanenti.
La gestione dei carichi variabili essenziale perch da questa dipende in massima parte
il numero finale delle combinazioni di carico. Abbiamo gi visto come in fase di definizio-
ne dei carichi elementari, per ognuno di questi, possibile stabilire il tipo di sicurezza e la
variabilit. Oltre a queste informazioni possiamo aggiungerne unaltra e cio se tra i cari-
chi variabili definiti esiste una sorta di correlazione (accoppiamento).
Ad esempio le condizioni di carico elementari dovute alla neve potrebbero essere defi-
nite entrambe come ambigue, ossia sia di base sia indipendenti, ma sar opportuno im-
porre, nella scheda di gestione degli ambienti, che siano tra loro disaccoppiate. Al contra-
rio se per motivi di convenienza di modellazione un certo carico (ad esempio laccidentale
di solaio) stato diviso in due o pi condizioni di base diverse occorrer imporre che le
due condizioni base siano considerate, cio accoppiate, in quanto concettualmente rappre-
sentano una sola condizione di carico.
Facendo riferimento al nostro esempio avendo generato quattro carichi variabili dello
stesso tipo ed un carico accidentale tipo neve imporremo al programma di considerare i
carichi variabili relativi ai solai come carichi accoppiati in fase di generazione delle
combinazioni di carico. Il carico neve invece considerato disaccoppiato rispetto agli
altri carichi variabili.
5.6.8 Combinazioni di carico
A seguito di questa scelte potremo accedere allultima scheda per generare le combinazioni
di carico. il numero delle combinazioni totali generate per il nostro esempio riportato nel-
la figura 5.25.
Si noti la successione nelle diverse tipologie di combinazione nella tabella della figura
5.25. Le prime (dalla 1 alla 8) sono quelle relative allo stato limite ultimo in presenza di
sisma, in cui stata considerata anche leccentricit aggiuntiva gestita dal software tramite
un carico torcente di tipo statico; laltro gruppo, dalla combinazione numero 9 alla 16,
relativo allo stato limite di danno (sempre con il torcente aggiuntivo). Seguono poi le com-
binazioni (dal numero 17 al 18) relative alle verifiche di resistenze per soli carichi statici
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 147
Bozza 24 gennaio 2008
ed infine le combinazioni per le verifiche in esercizio per situazioni rare (R, numeri 19 e
20), frequenti (Q, numeri 21 e 22) e quasi permanenti (Q, numero 23). Esaminando le co-
lonne, quelle numerate da 1 a 7 rappresentano le condizioni di carichi elementari con i re-
lativi coefficienti. La colonna Mt rappresenta il contributo del carico statico torcente ag-
giuntivo, infine le colonne SX ed SY rappresentano leffetto del sisma secondo le direzioni
principali X e Y della struttura.
Questa finestra rappresenta per lutente un importante momento di controllo prima di
eseguire il calcolo. chiaro che trattandosi di analisi in regime elastico lineare le modifi-
che alle combinazioni possono ovviamente essere eseguite anche a valle del calcolo.
Figura 5.25 Combinazione di carico generate dal programma.
5.6.9 Autodiagnostica del solutore
Prima di iniziare il calcolo opportuno ritornare alla finestra di gestione delle opzioni del
solutore per evidenziare un aspetto di non poco conto. Tra le possibili opzioni che Xfinest
(4) consente di attivare vi sono anche i possibili messaggi di warning che potrebbero na-
scere a seguito di problemi durante la fase di analisi. Queste opzioni hanno lobiettivo di
aiutare lutente in quella procedura che ormai le normative moderne prescrivono come ne-
cessaria per la validazione del calcolo strutturale. Attraverso segnalazioni evidenziabili a
video e su file il software aiuta lutente nellindividuare situazioni critiche di analisi che
per strutture complesse sarebbe moto difficile se non impossibile intercettare o prevedere.
Abbiamo visto come la modellazione di una struttura un operazione piuttosto com-
plessa perch porta alla realizzazione di un modello composto da numerosi elementi finiti
tra di loro differenti nel comportamento e nella formulazione matematica. Nella fase di so-
luzione del sistema matriciale possono verificarsi alcune criticit di calcolo che possono
essere evidenziate solo dal solutore tramite opportuni messaggi di warning. Se necessario il
solutore stesso dovr interrompere lelaborazione.
Riassumiamo di seguito i principali punti critici nei quali essenziale il ruolo della
messaggistica da parte del solutore:
148 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
a) problemi di labilit,
b) i gradi di libert inattivi
c) problemi di malcondizionamento strutturale,
d) problemi legati ad elementi bidimensionali distorti.
a) I problemi legati alla mancanza di vincoli o alleccesso di svincolamenti interni sono
sicuramente i pi evidenti perch portano allinterruzione del calcolo. In realt opportuno
evidenziare come alcuni solutori in presenza di configurazioni labili ma in cui i moti rigidi
rimasti liberi non vengono direttamente attivati dai carichi possono comunque arrivare alla
soluzione. Questa situazione decisamente pericolosa perch porta lutente ad interpretare
la conclusione del calcolo come indicatore di correttezza del modello. chiaro che un pri-
mo esame, sempre fondamentale, della deformata toglierebbe ogni dubbio sullesito del
calcolo ma la situazione richiederebbe un intervento a monte del solutore che in questi casi
non dovrebbe portare a termine il calcolo. Nel caso dei gradi libert inattivi (gi presentati
precedentemente) non bloccati dallutente, il solutore dovr segnalare lanomalia.
b) I gradi di libert inattivi rappresentano situazioni in cui nella struttura non sono pre-
senti veri e propri movimenti, ma solo spostamento di alcuni nodi. Questo accade ad esem-
pio quando si ha la connessione tra elementi a differente numero di gradi di libert (connes-
sione tra elemento truss ed elemento beam svincolato). Queste pseudo labilit se non inter-
cettate dallutente in fase di modellazione e/o in fase di calcolo dal solutore possono portare a
risultati inaccettabili e lutente deve conoscere come poter procedereper risolverli ma soprat-
tutto conoscere se il solutore interviene in suo aiuto ed in che modo. In generale sarebbe op-
portuno che durante lanalisi in presenza di tali situazioni il solutore interrompa il calcolo se-
gnalando chiaramente la presenza di un problema-. Lutente potr decidere di proseguire
nellanalisi ma dovr comunque intervenire a valle di essa per rivedere il modello.
c) Il problema del malcondizionamento strutturale legato alle situazioni in cui si
hanno strutture che presentano zone in cui la differenza di rigidezza molto elevata. Il
malcondizionamento della soluzione comporta che le soluzioni trovate possono essere e-
normemente sensibili a perturbazioni sui dati iniziali, vale a dire che ModeSt (3) e varia-
zioni dei dati iniziali comportano grande differenze nei risultati, cosa chiaramente non ac-
cettabile. Una efficace modalit di ricerca di situazioni di questo tipo quella relativa al
controllo sui pivot , cio il valore dei termini posti sulla diagonale principale della matrice
di rigidezza rispetto ai quali vengono eseguite le operazioni di fattorizzazione della matrice
di rigidezza della struttura.
In fase di calcolo il rapporto tra i pivot massimi e minimi viene raffrontato ad un oppor-
tuno valore di tolleranza che dipende dalla precisione della macchina. Nel caso tale rappor-
to sia molto piccolo si possono distinguere i seguenti casi: nel modello ho una rigidezza
molto piccola quindi la soluzione legata ad una scelta progettuale oppure ho una rigidez-
za nulla (labilit) che per motivi numerici ancora un numero molto piccolo. Non possi-
bile distinguere a priori in quale dei due casi ci si trova, compito quindi dellutente capire
se il problema legato al modello o alla scelta progettuale. Senza voler entrare in dettagli
tecnici, opportuno che il software in questa situazione evidenzi un messaggio di attenzio-
ne che risulti come un campanello dallarme sul modo in cui si modellata la struttura o
sulle scelte progettuali stesse. Nel caso di Xfinest (4) per esempio vi un controllo di que-
sto tipo. Se questo rapporto supera il grado di precisione massimo del computer il solutore
genera un messaggio di warning.
d) Uno dei problemi tipici quello legato alla qualit delle mesh di elementi finiti bi-
dimensionali. In fase di meshatura pu capitare che, di fronte a forme molto irregolari,
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 149
Bozza 24 gennaio 2008
vengano generate mesh con elementi molto distorti in cui per esempio gli angoli tra i lati di
alcuni elementi finiti della mesh superano i 180 oppure vi sono elementi triangolari molto
allungati. In generale consigliabile non introdurre elementi con angoli interni superiori a
180 o molto allungati. Lutente pu disporre di strumenti di controllo pi o meno accurati
gi in fase di modellazione oppure individuare in modo manuale i punti critici, perlomeno
nel caso di modelli semplici. In presenza di modelli di grandi dimensioni e con mesh fitte
tale controllo risulta molto difficoltoso. Diviene allora importante, in questo caso, disporre
di adeguati warning da parte del solutore in fase di calcolo.
5.6.10 Analisi dei risultati
Dopo avere eseguito il calcolo e prima di passare alla fase di progettazione e verifica degli
elementi strutturali in calcestruzzo armato, lutente deve svolgere una serie di indagini nu-
meriche per comprendere il comportamento della struttura modellata.
Le prime verifiche riguardano i controlli relativi alla regolarit strutturale. Il tema della
regolarit un argomento tipico delle normative moderne. I requisiti di regolarit riguar-
dano la distribuzione della massa e della rigidezza allinterno della struttura muovendosi in
pianta e attraversi i vari piani. Questi controlli servono per prevenire comportamento irre-
golari nei confronti di azioni orizzontali con il rischio di portare alla crisi elementi struttu-
rali che in condizioni statiche non avrebbero alcun problema.
LEurocodice 8 distingue tra regolarit in pianta e regolarit in elevazione.
Nella prima convergono requisiti quali:
simmetria nella distribuzione delle rigidezza e delle masse per forze orizzontali,
geometria compatta della struttura lungo i diversi piani,
rigidezza di piano molto pi alta di quella flessionale,
controllo nel valore della snellezza in pianta,
confronto tra i valori di eccentricit strutturale e raggio torsionale.
Nella seconda dovremmo rispettare i seguenti limiti:
nessuna interruzione lungo laltezza di pilastrate, setti, ecc.,
variazione della rigidezza e della massa di tipo costante o graduale,
presenza di arretramenti nelle forma della struttura che rispettino le limitazioni imposte.
Molti di questi requisiti possono essere verificati attraverso semplici considerazioni ge-
ometriche e di forma della struttura.
Allo scopo di dare qualche prima indicazione su queste tematiche per quanto riguarda
la simmetria in termini di rigidezza laterale e di massa molto utile lanalisi dei primi mo-
di di vibrare. In presenza di una struttura regolare ci aspettiamo che i primi due modi siano
flessionali. Nel nostro caso la cosa confermata dalla rappresentazione grafica delle de-
formate modali dei primi due modi di vibrare (fig. 5.26) e dalla figura 5.27 che riassume i
valori numerici delle percentuali di massa coinvolte nei singoli modi. Per i primi due modi
la massa coinvolta nettamente di tipo flessionale.
Per quanto riguarda invece la distribuzione delle masse in elevazione ModeSt (3) forni-
sce un comando che descrive numericamente la variazione di masse attraverso i piani. La
figura 5.28 mostra il dettaglio numerico.
Una volta identificato il livello di regolarit strutturale lutente potr procedere alla fase
di analisi. In questa fase gli strumenti a disposizione saranno sia di tipo numerico (tipica-
mente tabelle) sia grafico (mappe di colore ecc).
A titolo di esempio e per concludere la descrizione di questo esempio, si riportano al-
cuni risultati utili alla comprensione del comportamento strutturale.
150 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.26 Deformata per il primo modo di vibrare.
Figura 5.27 Tabella con i valori delle percentuali di massa per singolo modo di vibrare.
opportuno considerare come ognuno dei risultati sar in generale relativo a una sola
delle combinazioni di carico definite. Questo per facilitare la comprensione dei risultati.
chiaro che in fase di progettazione delle armature e quindi di verifica, il programma proce-
der a considerare tutte le combinazioni definite, cio linviluppo.
Un primo risultato importante sar lanalisi della configurazione deformata in presenza
di carichi verticali pi il sisma e in presenza dei soli carichi verticali.
La deformata per la combinazione di carico 1 relativa ad un telaio trasversale riporta-
ta nella figura 5.29.
La deformata, che sdoppiata in quanto il sisma viene considerato con doppio segno e
relativa al sisma in direzione X, mostra chiaramente il comportamento a telaio con i pilastri
doppiamente incastrati alle estremit.
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 151
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.28 Variazione in % della massa lungo laltezza.
Figura 5.29 Deformata per la combinazione di carico 1.
Altro interessante risultato quello relativo allandamento delle pressioni sul terreno. Il
diagramma riportato nella figura 5.30 quello relativo alla combinazione di carico numero
20, relativa al caso dei carichi per combinazione rara.
Infine si riporta un altro interessante diagramma relativo ad una delle travi in elevazio-
ne. Per esempio nella figura 5.31 riportato il diagramma per lasta 206 (asta 6 del secon-
do impalcato) per la combinazione allo stato limite ultimo 4, relativa alla somma dei cari-
chi statici e del carico sismico agente in direzione Y pi il 30% di quello agente in direzio-
ne X. Come possibile verificare dalle figure 5.32 e 5.33 lasta appartiene a un telaio in-
terno posto in direzione Y globale. Lungo lasta sono riportati valori minimi agli estremi ed
il valore massimo in campata. Si noti come il programma visualizza i valori di momento
separando la parte derivante dai carichi statici da quella derivante dai carichi sismici. Que-
sta modalit di output non lunica disponibile ma utile perch consente unutile valuta-
zione dellincremento di sollecitazione per effetto del sisma.
Quanto spiegato in questo capitolo ha solo lo scopo di riassumere alcune tipiche opera-
zioni che vengono di solito svolte dagli utenti che desiderano impostare un calcolo struttu-
rale secondo le indicazioni di normative agli stati limite.
152 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.30 Diagramma delle pressioni sul terreno.
Figura 5.31 Diagramma dei momenti per la trave 206.
opportuno precisare che a valle dellanalisi si apre la fase importante e delicata rela-
tiva alla verifica degli elementi strutturali. Questa fase presuppone da un lato il recupero
delle azioni derivanti dal calcolo dallaltra lintroduzione di nuovi parametri legati alle ca-
ratteristiche delle armature (ferri longitudinali, staffe ecc) che il progettista ritiene di con-
siderare. Unulteriore complicazione per lutente sarebbe poi quella legata alla necessit,
nel caso di progettazione ad alta duttilit, di modificare le azioni derivanti dal calcolo.
Questo approccio consentirebbe di seguire il cosiddetto principio di gerarchia delle resi-
stenze ma impone operazioni molto complesse ad oggi difficili dallessere risolte in modo
esaustivo anche da software automatici di calcolo.
ELABORAZIONE ELETTRONICA NEL CALCOLO DELLE STRUTTURE IN C.A. 153
Bozza 24 gennaio 2008
Figura 5.32 Posizione del telaio rispetto alla struttura (evidenziato in colore rosso).
Figura 5.33 Vista piana del telaio contenente la trave numero 206.
5.7 Note sullinstallazione ed uso della versione Free
del software Modest
La versione Modest Free inclusa nel testo rappresenta una versione limitata ma perfetta-
mente funzionante del software per la progettazione strutturale Modest, che fa uso del so-
lutore Xfinest. Questa versione completamente gratuita ed rilasciata allo scopo di di-
mostrare le potenzialit del programma e permetterne l'utilizzo per il calcolo e la progetta-
zione di piccole strutture. Le limitazioni di questa versione sono:
154 CAPITOLO 5
Bozza 24 gennaio 2008
massimo 100 nodi;
progetto armatura muri e solai disabilitato;
progetto e verifica elementi in acciaio e legno disabilitati.
Tutte le altre funzionalit sono identiche a quelle della versione commercializzata.
Per linstallazione di ModeSt Free occorre cliccare sul link installazione Modest Free
presente sul men principale del CD seguendo le indicazioni a video. La licenza duso gra-
tuita di ModeSt Free viene concessa da Tecnisoft ad avvenuta registrazione del prodotto.
Tale richiesta pu essere svolta collegandosi al sito www.tecnisoft.it. In seguito alla
richiesta di registrazione verr inviata per e-mail la conferma contenente il codice di regi-
strazione che rimarr valido anche per le future versioni del programma.
Una volta installato il programma sar possibile caricare il progetto e la struttura de-
scritti in questo capitolo seguendo le seguenti indicazioni:
dal men file del programma selezionare il comando Apri Progetto
selezionare il progetto denominato TELAIO e premere pulsante aprile
Lapertura del progetto caricher automaticamente la struttura denominata TELAIO_1.
Lutente dovr solo attivare una finestra di modellazione (per i dettagli dei comandi Mo-
dest si veda il tutorial della versione Free).
5.8 Ringraziamenti
Si ringrazia ling. Luca Ferrari e ling. Paolo Odorizzi della societ Harpaceas, ling. Paolo
Papi e ling. Bernardo Daddi della Societ Tecnisoft per avere messo a disposizione il sof-
tware ModeSt, ling. Bruno Becci e ling. Pierangelo Felotti della Societ Ce.A.S. per aver
messo a disposizione il software Xfinest.
5.9 Bibliografia
1. Ghersi, A. Perretti, P.Sattamino, A. Brenna, La validazione del calcolo strutturale e-
seguito con il computer, Maggioli, 2006.
2. K.J. Bathe, Finite Element Procedures in Engineering Analysis, Prentice-Hall, 1982.
3. Guida in linea, ModeSt, Tecnisoft, versione 7.10, ottobre 2006.
4. Manuale Utente, Xfinest, Ce.A.S, novembre 2005.
5. Eurocodice 8, Design of structures for earthquake resistance Part 1: General rules,
seismic actions and rules for buildings.