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+ =
=
=
=
B C E
B FE C
CE C C CC
BE B B BB
I I I
I h I
V I R V
V I R V
0
0
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
Appunti sui Transistor a Giunzione Bipolare Galasso Omar
11
La prima equazione applicata alla maglia di ingresso ed la seconda
legge di Kirchhoff, la seconda applicata alla maglia di uscita, la terza
lequazione del guadagno statico di corrente mentre lultima lequazione
fondamentale delle correnti di un transistor.
Conosciamo la potenza e lalimentazione della lampada e da ci
calcoliamo la corrente da fornire (questa sar poi la nostra c
I
)
I V P =
V
P
I =
quindi
A
V
W
I 66 . 1
12
20
= =
Per conoscere il valore di
FE
h
necessario cercarlo nel data sheet del
componente in questione: nel nostro caso si utilizza un TIP 142 e il suo
FE
h
risulta essere di 1000.
Ora si procede sostituendo i valori nel sistema:
+ =
=
=
=
B E
B
CESAT C
B B
I A I
I A
V A R
V I R V
66 . 1
1000 66 . 1
0 66 . 1 12
0 7 . 0 5
+ =
= =
=
=
A A A I
A
A
I
V A R
V A R V
E
B
C
B
66 . 1 10 66 . 1 66 . 1
10 66 . 1
1000
66 . 1
0 2 66 . 1 12
0 7 . 0 10 66 . 1 5
3
3
3
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12
+ =
= =
=
=
=
A A A I
A
A
I
A
V V
R
A
V V
R
E
B
C
B
66 . 1 10 66 . 1 66 . 1
10 66 . 1
1000
66 . 1
6
66 . 1
2 12
2590
10 66 . 1
7 . 0 5
3
3
3
Nota: la CESAT
V
un dato che varia a seconda della corrente di base e di
collettore e si trova nel datasheet del componente (per il TIP 142 equivale
a CESAT
V
= 2V)
Se si vuole costruire il circuito, dato che la
B
R
e la
C
R
calcolate non
esistono in commercio, consiglio di utilizzare un valore di
B
R
pi piccolo
di 2590 come 2200 . Sconsiglio di applicare al circuito una
C
R
in
quanto questa disperderebbe molto calore e dovrebbe necessariamente
essere di potenza:
W A P 43 . 15 ) 66 . 1 ( 6 . 5
2
= =
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4.0 Studio della polarizzazione per via grafica
Il transistor a giunzione bipolare oltre ad essere utilizzato come interruttore
comandato pu essere utilizzato anche come amplificatore, polarizzandolo
in modo da spostare il suo punto di lavoro in zona lineare ossia in zona
attiva. Per comprendere meglio quanto appena detto possiamo
rappresentare il punto di funzionamento sulle due caratteristiche.
VBE
IB
VBB
VBB
RB
Q
VBEQ
IBQ
IC
VCE
I BQ
VCC VCEQ
VCC
RC
ICQ Q
Figura 6 - Caratteristiche con retta di carico e punto di funzionamento statico
Nella prima figura notiamo nella curva della porta di ingresso una
semiretta che passando dallasse delle ascisse a quello delle ordinate
incrocia la curva determinando un punto, chiamato punto di
funzionamento statico in ingresso; linclinazione della curva data dalla
corrente di base (nel caso generale espressa come
b
BB
b
R
V
I =
) e dal valore di
tensione applicata alla porta di ingresso. Questa prima rappresentazione
rende maggiormente lidea di come, se non si superi la tensione di 0.7 Volt
in ingresso non si abbiano variazioni di corrente inoltre determina i valori
di una BEQ
V
e di una BQ
I
.
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14
Nella seconda figura notiamo la transcaratteristica di uscita attraversata da
una retta che come nella prima figura attraversa il grafico. Questa ha un
inclinazione dipendente dalla corrente di collettore (nel caso generale
espressa come
c
cc
R
V
Ic =
) e dal valore di tensione imposto sulla porta di
uscita. Questo punto, noto come punto di funzionamento statico in uscita,
determina una CEQ
V
una CQ
I
alla presenza di una certa BQ
I
determinata
nella prima caratteristica.
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5.0 Polarizzazione ad emettitore comune con alimentazione
singola
Oltre ad usare due alimentatori distinti per polarizzare un BJT possibile
utilizzare ununica fonte di alimentazione utilizzando la regola del
partitore di tensione.
Figura 7 - Circuito con alimentazione singola
Il circuito rappresentato in figura non contiene pi la resistenza
B
R
bens
due resistenze denominate
1
R
ed
2
R
. Guardando la figura si nota che la
maglia di ingresso ha una resistenza equivalente Thevenin
eq
R
pari al
parallelo delle due resistenze
1
R
ed
2
R
e una
eq
E
pari al partitore di
tensione ovvero
2 1
2
R R
R
Vcc E
eq
+
=
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6.0 Eliminare le variazioni di corrente indesiderate
Una volta studiato in teoria il comportamento ideale del transistor,
passando alla fase di progettazione si potrebbero riscontrare dei valori
piuttosto differenti da quelli ipotizzati. Il BJT non quindi un componente
del tutto ideale, e ci dipende da determinate tolleranze dei valori di
FE
h
e
BE
V
che assumono differenti valori anche al variare della temperatura. Per
evitare questo imprevisto si utilizza una resistenza
E
R
che retroaziona
negativamente il transistor e ne limita la corrente di fuga.
B
C
E
RC R1
R2
VCC
RE
Figura 8 - Circuito retroazionato negativamente
Siccome il circuito possiede una resistenza in pi, si deve aggiornare nel
modo seguente il sistema precedentemente esposto utile per trovare il
punto di funzionamento statico :
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+ =
=
=
=
B C E
B FE C
E E CE C C CC
E E BE B B BB
I I I
I h I
I R V I R V
I R V I R V
0
0
Ponendo la resistenza
E
R
allemettitore nel caso aumenti la corrente di
collettore, la caduta di tensione su
E
R
aumenta, facendo diminuire la
corrente di base. Di conseguenza, per la formula b FE c
I h I =
diminuisce anche la corrente di collettore. Nel caso opposto, se la corrente
di collettore diminuisce, la caduta di tensione su
E
R
diminuisce, facendo
aumentare la corrente di base e di conseguenza sempre per la stessa legge
la corrente di collettore. Per stabilizzare al meglio il punto di
funzionamento si devono verificare i due seguenti casi:
CC RE
V V =
10
1
20 =
E
B
R
R
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7.0 Circuito amplificatore nella configurazione ad emettitore
comune
La configurazione ad emettitore comune pu essere studiata con un
modello equivalente detto a parametri h in cui la si descrive con un
circuito puramente resistivo, trascurando quindi le reattanze del BJT del
modello reale; ed operando quindi con frequenze relativamente basse.
Figura 9 - Circuito amplificatore di segnale ad emettitore comune
Procedendo con lanalisi dinamica del circuito precedente (spegnendo il
generatore di tensione continua e cortocircuitando i condensatori di
bypass) si ottiene un circuito equivalente di questo tipo:
B
C
E
R1
RS
RL
RC
C1
C2
Vcc
Vs
Vin
Vout
R2
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19
B
C
E
RS
RL RC
Vs
Vin
Vout
RB
Figura 10 - Modello dinamico dell'amplificatore ad emettitore comune
La figura seguente rappresenta il circuito equivalente di un BJT a
parametri h in configurazione ad emettitore comune:
B
hie
h
E
be
hreVce
C
E
h I
I
I
b
c
oe
b fe
V
ce V
Figura 11 - Circuito equivalente a parametri h
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20
Significato dei parametri del circuito equivalente:
Il Parametro h
ie
: Rappresenta la resistenza dinamica presente tra la
base e lemettitore e rappresenta la resistenza di
ingresso del transistor che agisce sul segnale di
ingresso. Essendo questa una resistenza, pu essere
calcolata nel seguente modo (si deve cortocircuitare
luscita):
b
be
ie
I
V
h =
Il Parametro h
re
: Rappresenta lamplificazione inversa di tensione
mettendo in evidenza la capacit del transistor di
trasferire parte della tensione di uscita al proprio
ingresso. Generalmente questo parametro
trascurabile ma possibile calcolarlo attraverso
questa formula:
ce
be
re
V
V
h =
Il Parametro h
fe
: Rappresenta il guadagno statico di corrente
(solitamente simile al guadagno dinamico h
FE)
e
quindi lamplificazione della corrente di collettore in
funzione di quella di base. La formula per calcolarla
la seguente:
b
c
fe
I
I
h =
Il Parametro h
oe
: Rappresenta la conduttanza di uscita della
configurazione ad emettitore comune e pu essere
calcolata con la seguente formula (spegnendo il
generatore in ingresso):
ce
c
oe
V
I
h =
Solitamente questo parametro molto piccolo
(nellordine delle decine di
1
m
) e per ci viene
trascurato.
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
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8.0 Studio dellamplificatore ad emettitore comune (trattazione
non approssimata)
Lanalisi del modello dinamico a parametri h precedentemente trattata,
pu essere migliorata prendendo in considerazione gli effetti della
resistenza del generatore in ingresso e di un carico collegato in uscita
stabilendo cos il guadagno complessivo di corrente e di tensione.
Il circuito rappresentato sotto mette in evidenza la presenza nel modello
dinamico di un generatore di tensione variabile (nel nostro caso
sinusoidale) di una sua resistenza serie S
R
(dove S sta per source) e di
una resistenza di carico
L
R
.
Considerando il parallelo tra
1
R
ed
2
R
uguale ad
B
R
e il parallelo tra
C
R
ed
L
R
uguale ad
P
R
ridisegniamo il circuito:
+
RS
R1 R2
RC RL
VS
i B
i C i L
+
RS
RB
RP
i B
i C
VBE
VCE
VS
Figura 12 - Circuito dinamico amplificatore ad emettitore comune
Figura 13 Rappresentazione del circuito precedente con parallelo dei resistori
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Ridisegnando il precedente circuito con la rappresentazione a parametri
h otteniamo il modello equivalente finale:
Calcolo del guadagno di corrente totale:
fe
P oe
fe
P oe B
B fe
i
P oe C B fe C P oe C
C P oe B fe oe CE B fe C
B
C
i
h
R h
h
R h i
i h
A
R h i i h i R h i
i R h i h h V i h i
i
i
A
+
=
+
=
+ = = +
= + =
=
1 ) 1 (
) 1 (
Il guadagno di corrente si avvicina a fe
h
nel caso si ha una p
R
molto pi
bassa dellinverso della conduttanza oe
h
( p
R
<<
oe
h
1
)
+
RS
RB
i B
VBE
hie
+
hre vce
hfe
VS
i B
B
E
i C
hoe
Rp
VCE
C
E
Figura 14 - Modello a parametri h finale
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23
Calcolo del guadagno di corrente sul carico:
B
L
iL
i
i
A =
Sapendo che la corrente
L
i
pari al partitore di corrente:
C L
C
C L
R R
R
i i
+
=
Il guadagno sul carico risulta essere:
i
C L
C
B
C
C
L
C
C
B
L
B
L
iL
A
R R
R
i
i
i
i
i
i
i
i
i
i
A
+
= = = =
Calcolo della resistenza dingresso:
i p re ie
B
B i p re B ie
B
C p re B ie
B
CE re B ie
B
BE
in
A R h h
i
i A R h i h
i
i R h i h
i
v h i h
i
v
R
=
=
=
=
+
= =
Il secondo termine del secondo membro delluguaglianza pu essere
trascurato nel caso p
R
non risulti molto elevata dato che re
h
un numero
molto piccolo. In tal caso la resistenza di ingresso sar uguale a ie
h
.
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
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La resistenza vista ai capi del generatore in ingresso cortocircuitando
luscita vale invece:
B in
B in
in
R R
R R
R
+
=
'
Calcolo del guadagno di tensione:
i
in
p
B
c
in
p
B in
c p
BE
CE
v
A
R
R
i
i
R
R
i R
i R
v
v
A = =
= =
Si pu notare che il guadagno di tensione risulta pi grande di quello di
corrente nel caso p
R
sia maggiore di in
R
.
Se si vuole utilizzare il modello semplificato ( in
R
= ie
h
ed i
A
= fe
h
) si
otterr la seguente espressione:
fe
ie
p
v
h
h
R
A =
Calcolo del guadagno di tensione totale:
Prendendo esempio dal calcolo del guadagno di tensione precedente,
determiniamo il guadagno di tensione totale dellamplificatore tenendo
conto degli effetti che provoca la resistenza del generatore.
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
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25
s
BE
v
s
BE
BE
CE
BE
BE
s
CE
s
CE
vt
v
v
A
v
v
v
v
v
v
v
v
v
v
A = = = =
s in
in
s BE
R R
R
V V
+
=
'
'
s in
in
s
BE
R R
R
V
V
+
=
'
'
Il guadagno complessivo di tensione viene espresso quindi con la seguente
espressione:
=
+
=
v
s in
in
v vt
A
R R
R
A A
'
'
con
< 1
+
RS
R Rin VBE S
B
+
RS
R'in VBE VS =Rin // RB
Figura 15 - Interazione tra la resistenza del generatore, la resistenza di base e la resistenza di ingresso del
BJT
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
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Calcolo della resistenza duscita:
Per procedere al calcolo della resistenza duscita si deve analizzare il
modello a parametri h con il generatore di tensione s
v
cortocircuitato.
c
ce
out
i
v
R =
Applichiamo il primo principio di Kirchhoff al nodo K:
B fe CE oe C
i h V h i + =
Applichiamo il secondo principio di Kirchhoff alla maglia di ingresso:
RS RB
i B
VBE
hie
+
hre vce
hfe i B
B
E
i c
hoe
VCE
C
E
K
Figura 16 - Modello a parametri h con generatore in ingresso cortocircuitato
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
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27
) (
0 ) (
0 ) (
ie
B s
B s
CE re
B
CE re ie
B s
B s
B
CE re ie B
B s
B s
B
h
R R
R R
v h
i
v h h
R R
R R
i
v h h i
R R
R R
i
+
+
=
= + +
+
= + +
+
Uniamo le due espressioni in un sistema e risolviamo:
+
+
=
+ =
) (
ie
B s
B s
CE re
B
B fe CE oe C
h
R R
R R
v h
i
i h V h i
) (
ie
B s
B s
CE re
fe CE oe C
h
R R
R R
v h
h V h i
+
+
=
I.I.S. E. Mattei San Donato Milanese
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28
(
(
(
(
+
+
=
) (
ie
B s
B s
fe re
oe CE C
h
R R
R R
h h
h V i
) (
1
ie
B s
B s
fe re
oe
out
h
R R
R R
h h
h
R
+
+