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A
bbiamo bisogno di interrogare le nuove
generazioni, porgendo lorecchio a quelle
precedenti, per fare e raccontare la storia di
questo tempo. Con questo spirito Irina Casali, di-
rettrice artistica del Teatro di via Brioschi 60, Fab-
brica dellEsperienza, ha presentato
gli attori del Primo bando per gio-
vani compagnie di teatro intitolato
Amapola R-esistenze creative.
Un gruppo al mese o quasi, partendo
dai Famiglia Mastorna, ospiti sino al
30 gennaio e in scena fino al 1 feb-
braio, continuando con la Compagnia
della Mola, nella nostra zona dal 6
febbraio sino all8 e 9 marzo quando
allestiranno la loro piece Ladolescen-
za di Pi Greco, per terminare con il
Teatro della Filomena, in loco da met
novembre a met dicembre.
Con questa formula, sette
giovani gruppi dramma-
turgici senza sede, italiani e
non, operativi nel territorio
milanese, svilupperanno il
loro progetto di ricerca ne-
gli spazi del proscenio di via
Brioschi, per far conoscere al
pubblico le nuove forme ar-
tistiche con cui il teatro de-
scrive e allestisce il presente.
Amapola in spagnolo si-
gnifica papavero, un fiore
povero eppure simbolo della memoria, spiega Irina
Casali, e in molti paesi dedicato ai morti della prima
e della seconda guerra mondiale. Ma anche il tito-
lo dellultimo spettacolo allestito nel 1987 da Renzo
Casali, regista e artista poliedrico, Premio Ambrogino
dOro a Milano nel 2009.
E anche la seconda parte del titolo ha un doppio si-
gnificato: Resistenze creative, ricorda ancora Irina,
intende significare la volont di promuovere la
cultura dellincontro, contrastando
lerosione di spazi e di felicit metro-
politana. Ma allude ancora una volta
alla vita di Renzo Casali, italiano di
origine, emigrato prima in Argentina
nel 1950 e poi tornato in Italia negli
anni Settanta perch espulso dalla
dittatura militare fascista argentina.
Ospitato a Milano, introdusse il Me-
todo Stanislavskij, ancora oggi il pi
diffuso nei corsi di drammaturgia, e
nel 1977 fond la Scuola europea di
teatro e cinema.
Dopo Lamore delle pietre,
in scena sino al 1 febbra-
io, la rassegna ospiter l8
e 9 marzo LAdolescenza di
Pi Greco: un viaggio nellaf-
fascinante mondo della
matematica ma anche una
riflessione sulla diversit e
sullintegrazione.
Costo di ogni serata 10 eu-
ro, riduzioni per under 25
a 8 euro; abbonamento ai 7
spettacoli 50 euro (ridotto
40 euro); 30 per 4 spettacoli
(ridotto 25). Informazioni: Fabbrica dellEsperienza-
Comuna Baires, via Brioschi 60, Milano; web www.
fabbricaesperienza.it; e-mail fe@fabbricaesperien-
za.it, tel. 02 78624438. n on
R-esistenze creative in via Brioschi
Fino a dicembre, sette
giovani compagnie
teatrali si alterneranno
in Zona 5 per provare
e allestire in scena i
loro spettacoli, vincitori
del primo bando
Amapola-Fabbrica
dellEsperienza
Da un po di tempo stiamo cercando idee
per rivitalizzare la piazza sopraelevata di
via Boifava coinvolgen-
do le associazioni che
operano in questo spa-
zio, un tempo curato e
vitale: il Teatro Ringhiera,
LImpronta e Musicopoli.
I primi colloqui hanno
portato al pettine il no-
do della propriet della-
rea.
Una lamentela in co-
mune: questo spazio
abbandonato, sporco,
crolla, manca la manu-
tenzione, ecc.
Ma di chi la colpa?
Un episodio narrato da LImpronta ha
messo in evidenza questa difficolt.
Episodio che non saprei dire se divertente
o inquietante: tempo fa avevano chiamato
il Comune per rimuovere un nido di vespe.
Sono intervenuti con rapidit. Ma poi han-
no detto di non chiamarli pi perch erano
stati rimproverati quel luogo non di loro
competenza!
Da parte loro fanno quel che possono, si
sono assunti la cura dellaiuola dietro alla
loro sede.
Musicopoli ha notato che giorni fa i giova-
ni che la frequentano hanno fatto un gran
fal con i cestini delle immondizie.
E allora, chi deve pulire? Chi deve attivare
la sorveglianza? Chi deve ristrutturare le
pensiline e curare il verde? Se non del
Comune ma dellAler non pu interveni-
re. come entrare in casa daltri!
Questo il problema!
Solo il Teatro Ringhiera ha espresso delle
proposte, riportate nel numero di no-
vembre, ma difficile coinvolgere in un
progetto che manca dinterlocutore tutte
quelle realt che rendono quel luogo an-
cora vivo.
La conca cercher di interessarsi alla cosa
e non demorde: la piana deve rivivere! n
Di chi la bella piazza?
Lincertezza regna sovrana: Comune? Aler? La piana sopraelevata di
via Boifava cerca il proprietario
di Daniela Zucchi
numero 1
*
gennaio 2014 la conca
6
in breve
Buttafuori in manette per
associazione mafiosa
L8 gennaio sono scattate le manette per
dieci persone accusate di essere vicine
alla ndrangheta. Il gruppo criminale
gestiva la sicurezza di alcuni locali tra
i quali I magazzini generali in Zona 5.
Dallindagine emerso anche lintenso
traffico dellassociazione criminale: spaccio
di droga ed estorsioni. Le operazioni di
indagine hanno portato - come spiega la
Guardia di Finanza - a scoprire un efficace
meccanismo di controllo dei servizi di
sicurezza di alcune discoteche milanesi.
Ebbene sembra che gli ndranghetisti
venissero chiamati direttamente dagli
imprenditori che poi erano costretti a
chiudere un occhio sulle attivit illecite
dei membri della security. Un dettaglio
non da poco che aveva gi svelato Roberto
Saviano qualche anno fa In Lombardia
non c percezione comune tra i cittadini
della presenza di organizzazioni criminali.
importante conoscere queste storie. Per
cambiare lItalia. Tocchiamo un nervo
scoperto: le associazioni mafiose hanno
esteso il loro potere in ogni zona di Milano
e purtroppo anche la nostra non ne
rimasta incolume. n pc
Notte di sangue
al quartiere terrazze
Una tragico capodanno per due studenti
universitari. Verso le 6.00 di mattina
sono stati aggrediti da un uomo che
ha tentato di ucciderli. Andrea Vitiello,
pregiudicato di 26 anni e sulle spalle una
condanna per spaccio che sta scontando
a casa della madre, stato fermato dalle
Forze dellordine con laccusa di tentato
omicidio. Il delinquente ha sparato
alla coppia di universitari nei dintorni
di via Romeo: uno dei due ferito
gravemente. Un testimone oculare, dopo
aver riconosciuto laggressore dalle foto
segnaletiche della polizia, ha riferito
che Vitiello si avvicinato alle vittime
esclamando Vediamo come spara
questa pistola. Gli investigatori pensano
che Vitiello, in preda ad un cocktail di
stupefacenti e alcol, abbia sparato sia
prima e dopo il duplice tentato omicidio
dato che alcuni bossoli sono stati rinvenuti
sul balcone dellaggressore. Vitiello era
gi noto alle Forze dellordine per il suo
temperamento irrequieto. Si pensa
che il ragazzo sia stato traumatizzato
dalla morte violenta del padre avvenuta
nel 2011 per mano del conduttore
televisivo Alessandro Cozzi. n pc
Strisce blu in piazza
Abbiategrasso e dintorni
dalla fine del 2011 che se ne parla,
sul finire del 2012, inizio 2013 si erano
concretizzate le condizioni per la loro
realizzazione e regolamentare cos la
sosta degli autoveicoli nellarea attorno
al capolinea della metropolitana. Poi non
se n saputo pi nulla. Le automobili
continuano ad invadere il quartiere
Chiesa Rossa e non solo, il parcheggio
di piazza Abbiategrasso ancora di l
da venire e tutto tace. Per la verit la
spiegazione addotta per giustificare il
ritardo fino a qualche mese fa stata,
prima che il settore viabilit del Comune
era impegnato in operazione analoga nella
zona nord di Milano, lungo il primo tratto
della nuova linea 5 della metropolitana,
poi che la regolamentazione doveva essere
realizzata nel contesto dellintera citt.
Sar tutto vero, cos come deve essere vero
ci che si vocifera riguardo a un contrasto
di opinioni tra lAmministrazione
comunale e lATM circa la riscossione
della sosta. Sar tutto vero, ma se si
dessero una mossa e si ricordassero
degli impegni a suo tempo presi con la
cittadinanza, eviterebbero brutte figure e
guadagnerebbero in credibilit. n gc
C
orsi di yoga della risata, di sana ali-
mentazione, di computer, fotografia
digitale, lingue straniere, pianofor-
te, giardinaggio, canto popolare, tecniche di
rilassamento, danza recitazione; mercatini
di artigianato, dellusato e dei prodotti agri-
coli del Parco Sud; serate di lettura di storie
milanesi, dibattiti di attualit generale e sui
quartieri della zona 5 di Milano, musica, pre-
sentazione di libri, gite fuoriporta o in alcuni
luoghi storici della citt; spazio di aggrega-
zione e di socializzazione permanente nella
sede operativa di via Barrili.
Tutto questo il Centro culturale Conca
Fallata, che a 20 anni dalla sua nascita riesce
ormai a proporre iniziative per tutti i gusti.
Eppure a questa vasta offerta non giunto
facilmente, ma attraverso un percorso di cre-
scita graduale e costellata di ostacoli.
Alessandro Pezzoni, il presidente dellasso-
ciazione che prende il nome da una struttura
che regola le acque del vicino Naviglio Pavese,
allaltezza dellex Cartiera Binda, ne racconta le
vicissitudini ma anche i salti di qualit.
Negli anni Novanta non avevamo una sede,
le nostre attivit si svolgevano in strutture
esterne in grado di ospitarci volta per volta.
Spesso erano i locali pubblici del consiglio di
zona 15 di via Boifava allora la citt era divi-
sa in 20 zone invece delle 9 attuali oppure
nelle strutture della Cascina Chiesa Rossa.
Ma la mancanza di uno spazio fisso rendeva
ogni idea difficile da attuare.
Lassociazione era per molto intraprendente
sulle questioni urbanistiche
Sosteneva un progetto chiamato Piazza Ab-
biategrasso e dintorni, che intendeva valorizza-
re tre aspetti della zona: i quartieri popolari,
la Cascina Chiesa Rossa con il suo intero e va-
sto complesso, e la Cascina Campazzo allin-
terno del Parco agricolo Sud di Milano. Inol-
tre ha seguito lintera attuazione del Parco del
Ticinello e del Piano Casa sui quali ci sono stati
numerosi incontri e mani-
festazioni, diversi scontri
ma anche molti progressi.
Poi la Conca Fallata da no-
made ha cominciato a di-
ventare residenziale.
Dal 2003, grazie allinteres-
samento dellallora con-
sigliere comunale Aldo
Ugliano, oggi presidente del
Consiglio di Zona 5, siamo
riusciti a ottenere lo spazio
di via Dini 7, che diventata
la nostra sede operativa, sia
per i corsi che per le riunio-
ni. Ma gli ostacoli di ordine
burocratico hanno limitato
la nostra capacit di azione.
Dal 2010, invece, con lap-
prodo alla sede di via Barri-
li, quel senso di precariet
finalmente venuto meno.
Con una sede finalmente sta-
bile c stata anche una cre-
scita di iniziative ricreative?
Un vero salto di qualit: con questa sede ci
possiamo finalmente avvalere di un unico
luogo, pi accogliente e riconoscibile. Lo
condividiamo con altre realt associative, che
ci aiutano a sostenere un affitto annuale di
non poco conto - 12.000 euro - in particolare
la Banca del Tempo (presente il luned e lulti-
mo venerd del mese), la segreteria politica di
Sinistra Ecologia e Libert e la Chiesa Evangelica
Cristiana, che tiene qui il suo culto la domeni-
ca mattina, ma oltre la met dellaffitto resta
a carico nostro. Tuttavia grazie ai corsi, che
sebbene di basso prezzo non sono in genere
offerti gratuitamente, riusciamo a sviluppare
lattivit e a incrementarla.
Quali sono i filoni attorno a cui si costruiscono
le vostre iniziative?
Essenzialmente due: Obiettivo Benessere e
Arte&Cultura. Il primo dedicato alla salute
nella sua globalit, dal movimento, con le di-
scipline orientali dolci come yoga e reiki, ai
corsi di cucina salutista, che insegnano come
cucinare in modo sano senza rinunciare ai
sapori; il secondo va dal coro di canto popo-
lare ai racconti milanesi, dalla musica sinfo-
nica ai dibattiti ma anche ai momenti di pura
aggregazione, come quella del Gruppo donne
simpatiche il mercoled pomeriggio e degli
anziani il mercoled pomeriggio e il gioved.
Tutto concentrato qui in via Barrili?
No, per alcune iniziative culturali ci avvalia-
mo anche dello Spazio del Sole e della Luna e
dellAuditorium ex Casa della Pace, entrambi
in via Dini 7. Lo stesso luogo in cui, dal 2007,
insieme allAssociazione Centro comunitario
Puecher, abbiamo dato vita a unassociazione di
associazioni, da quelle culturali - come il Cen-
tro Puecher, che con il professor Giuseppe
Deiana offre presentazioni di libri e dibattiti
due venerd al mese su questioni di grande
interesse per la popolazione locale e non - si-
no a quelle artistiche e sportive.
Come fate ad allestire tutte queste attivit con
unassociazione di semplice volontariato?
Scegliendo le persone giuste, come alcune
socie con professionalit riconosciute, e tan-
to impegno. Una grande mano ci data dal
Gruppo delle donne simpatiche, che fanno ag-
gregazione, accolgono i nuovi partecipanti
e realizzano un momento di socializzazione
tra donne, il mercoled pomeriggio, in cui
durante le conversazioni vengono tenuti la-
boratori artigianali di cucito, sartoria, lavoro
a maglia: insomma, alcune di quelle compe-
tenze manuali che con il tempo vanno pur-
troppo perdendosi. Il laboratorio totalmen-
te gratuito e aperto a tutte le generazioni,
dalle pensionate alle studentesse. E poi non
mancano iniziative culinarie come la trippa-
da, la cassoelada o le cene di cucina regionale.
Limpegno non si interrompe neppure il sabato
e la domenica
Anzi. Un sabato al mese teniamo qui in via
Barrili il mercatino dellartigianato e dellu-
sato curato dal Gruppo delle donne simpatiche,
mentre alla Serra Lorenzini in via dei Mis-
saglia 44 organizziamo il mercato degli agri-
coltori e delle associazioni, proponendo be-
ni di ogni tipo, dai cibi, agli oggetti ai libri.
E ancora, sempre qui in via Barrili, di sabato
pomeriggio si tengono seminari, convegni
e laboratori monotematici di tre o quattro
ore dedicati ad argomenti di volta in volta
diversi. Per le domeniche, invece, possono
essere proposte, dandone notizia con ampio
anticipo su volantini e sul nostro mensile La
Conca, gite fuoriporta, come quella recente a
Bergamo, o visite a mostre, musei o altri beni
di valore artistico di Milano.
I costi delle iniziative?
In media 10 euro per una lezione di unora e
mezza. I seminari di 4 ore intorno alle 30 eu-
ro. Le uscite milanesi in base alla lontanan-
za e alla tipologia, per esempio se previsto
pranzo in agriturismo o meno. Comunque
sono sempre costi contenuti. Chiediamo una
sola volta le 20 euro per liscrizione annuale
che copre assicurazione, organizzazione ed
eventuali costi Siae. Avendo spese non tra-
scurabili, dai 12.000 euro di affitto agli in-
segnanti, non possiamo offrire spesso corsi
gratuiti. Ma abbiamo anche notato che un co-
sto, seppur contenuto, incentiva un maggior
interesse alla partecipazione, una maggiore
motivazione e quindi una presenza pi con-
tinua e coinvolta degli aderenti.
Che riscontri avete avuto da quando vi avvalete
di una sede stabile?
Eccellenti. I soci nel 2010 erano 60, e 67 nel
2011. Ma nel 2012, cio da quando siamo di-
ventati stanziali qui in via Barrili, sono rad-
doppiati: 121. A quel punto ho scommesso
sulle 200 adesioni e, nello stupore di tanti,
nel 2013 siamo arrivati a 231. Per questo 2014
lobiettivo di toccare quota 300.
Oltre ai numeri, che cosa vi da maggiore grati-
ficazione?
Lo scambio a livello umano, lo spirito di
coesione che quello di una sede Arci come
noi siamo e che sta per Associazione ricrea-
tiva, culturale italiana. Ecco, far star bene le
persone che vengono qui, farle stare come in
una grande famiglia allargata, essere inclusi-
vi e accoglienti latteggiamento che voglia-
mo mantenere e che pi ci da soddisfazione:
veder arrivare persone nuove che si sentono
a loro agio, sentirci proporre di avviare corsi
inediti o nuove iniziative. Allinizio vi pu es-
sere un po di timidezza, ma lambiente sem-
plice e accogliente di questo centro mette
presto i nuovi arrivati a proprio agio. Voglia-
mo continuare con questo spirito.
Gli auspici per questo 2014 da poco avviato?
Anzitutto poter operare senza gli ostacoli bu-
rocratici che non di rado abbiamo incontrato
negli anni scorsi. E poi realizzare quello che
da molto tempo un sogno: la riqualifica-
zione del complesso delle Cascine di Chiesa
Rossa, dove gi esiste lomonima Biblioteca e
il Circolo dei talenti. Farne
uno spazio poli-funzionale
dove tutte le associazioni
trovino la loro sede, dove si
incontrano e collaborano:
la zona 5 ricchissima di
associazioni e il Tavolo della
Cultura ne una prova ma
facciamo ancora fatica a far
decollare il progetto. Un po-
sto dove le persone vengono
a trascorrere il loro tempo
libero. Un luogo di incontro,
con gazebi con la musica do-
ve le famiglie possono por-
tare i figli la mattina, e dove
vedere le persone di questo
quartiere socializzare e co-
operare. Di qualunque ceto
ed et, compresi i giovani
che oggi ancora latitano alle
nostre iniziative.
Un centro cos potrebbe en-
trare anche nellitinerario
consigliato ai turisti per Expo 2015
Senzaltro, basti pensare che il sindaco Giu-
liano Pisapia ha aperto qui la sua campagna
elettorale e sempre qui lha chiusa. E il re-
sponsabile della sua segreteria per i rappor-
ti con le associazioni, Paolo Limonta, stato
nostro ospite allinaugurazione della sede e
alla presentazione dei nostri progetti. Ma poi
quel dialogo si diradato. Serve invece una
maggiore partecipazione da parte del Comu-
ne: non tanto in termini di finanziamenti ma
di personale, di strutture aperte, di sempli-
ficazione della burocrazia. E allora anche la
zona 5 sarebbe capace di attrarre sempre pi
il resto della citt di Milano come le perso-
ne che vengono a visitare da fuori la nostra
metropoli. E diventerebbe un luogo pi ac-
cogliente e piacevole per chi gi oggi lo fre-
quenta o vi risiede. n
Conca in compagnia
Tessere relazioni umane: con lobiettivo storico delle 300 adesioni, il Centro culturale Conca Fallata ha lanciato la sua
campagna di sottoscrizione per il 2014. E per raggiungerlo ha messo a punto il programma di corsi e iniziative pi ampio e
articolato dei suoi 20 anni di attivit.
Gli intenti del presidente, Alessandro Pezzoni, lenergia del Gruppo delle donne simpatiche e i progetti per il futuro: un centro
aggregativo poli-associativo alle Cascine di Chiesa Rossa e il coinvolgimento di tutte le generazioni
di Ottaviano Nenti
Il Gruppo delle donne simpatiche durante un mercatino
numero 1
*
gennaio 2014
7
la conca
programma
delle
attivit
della
biblioteca
chiesa rossa
dal 13 gennaio al 28 febbraio 2014
30 gennaio ore 21.00
Ciclo di tre incontri di
psicologia a cura di Carlo
Russo
2 incontro
ii pensieri: le nostre idee
e convinzioni, ci che pu
rischiare di diventare un
sistema rigido e inflessibile.
Quanto e come sono qualcosa
che costruiamo e, come tali,
possiamo de-costruire e
modificare?
3 febbraio dalle ore 18.00 alle
20.00
Ciclo di quattro incontri
sui diversi tipi di scrittura e
linguaggi a cura di ATIR
1 incontro
Giobbe Covatta, attore e autore
comico di successo terr una
lectio magistralis in forma di
chiaccherata con il pubblico
sul mestiere del comico e
su come questarte possa
essere declinata su mezzi di
comunicazione diversi, quali il
teatro, la televisione e i libri.
6 febbraio ore 21.00
Ciclo di tre incontri di
psicologia
a cura di Carlo Russo
3 incontro
le emozioni: ci che proviamo
e a cui diamo potere di
farci stare bene o male. Non
sottovalutiamo le nostre
competenze nel gestirle in
modo vantaggioso
13 febbraio ore 18.00
Presentazione del libro Il
canto dellassenza, autrice Carla
Spinella
20 febbraio ore 21.00
Esistono le guerre giuste?
Chiaccherata sulla guerra
a cura di Alberto Castelli e
Giovanni Scirocco
28 febbraio ore 21.00
Incontro musicale
Ensemble Cameristico
dellAssociazione Musicale
Pozzoli
A cura di Note dArcadia
Tutti i sabati di gennaio e
febbraio dalle ore 10.00 alle ore
12.00
bibliotecario per un giorno
Et 8/12 anni
Chiedere informazioni in
biblioteca alla sezione ragazzi
Nel numero di novembre de La conca avevamo dato la notizia che il
Comune di Milano non era pi in grado di garantire lapertura della
casa-museo di via Magolfa 32, neppure per quelle poche tre ore al
giorno garantite sino ad ora dai dipendenti delle biblioteche rionali.
Avevamo anche accennato al fatto che il Comune stava valutando
alcune possibilit per scongiurare la chiusura.
La soluzione stata trovata: il Comune ha aperto un bando per lin-
dividuazione di un soggetto no profit cui assegnare in concessione
ad uso gratuito, per la durata di tre anni, limmobile di Via Magolfa
32, per la realizzazione della Casa delle Arti - Spazio Alda Merini.
Obiettivo sar la promozione della conoscenza della poetessa e del-
la sua opera, la valorizzazione dei beni esposti nella Casa Merini e
la promozione di attivit culturali legate alla poesia (ma non solo),
aperte alla citt.
La proposta progettuale dovr comprendere fra laltro: lattivit di
valorizzazione dellopera della poetessa Alda Merini; lorganizzazio-
ne di esposizioni, performance, mostre di opere personali e/o tema-
tiche; la creazione di un punto di incontro aperto alla cittadinanza,
luogo di studio, formazione, confronto e convivialit; la promozione
di iniziative artistiche la cui variet potr spaziare fra tutte le arti:
letteratura, pittura, scultura, teatro, musica, etc., dando spazio ad
attivit e iniziative promosse da singoli cittadini e associazioni; lin-
tegrazione e scambio tra differenti generazioni, competenze, cultu-
re ed etnie, al fine di creare nuove contaminazioni tra tradizione e
innovazione, artigianato e arte, con particolare attenzione alla realt
femminile; attivit connesse al mondo della produzione letteraria-
editoriale e attivit didattiche in collaborazione con le istituzioni
scolastiche
LAssessore alla Cultura Filippo del Corno ha dichiarato: Vogliamo
creare un luogo di aggregazione, studio, formazione e confronto tra
differenti generazioni, culture ed etnie, con particolare attenzione
alla realt femminile: un luogo che abbia come fulcro la figura di Al-
da Merini, le sue poesie e la sua casa museo allestita al primo piano
dello spazio di via Magolfa. n gl
Qualche mese fa La conca si era occupata dellassurda questione
dello studentato di via Barrili 21 e dei 76 alloggi per studenti uni-
versitari lasciati vuoti a partire dalla scorsa estate. In barba al buon
senso e soprattutto allormai inutile articolo 34 della Costituzione
che avrebbe la pretesa di garantire il diritto allo studio, lAler ha
abbandonato e condannato al degrado una struttura che si trova a
poche decine di minuti dal centro e dai principali atenei milanesi.
A quasi sei mesi di distanza dalla scadenza del contratto tra Aler
e Cidis (il consorzio per il diritto allo studio) avvenuta il 30 luglio
scorso, non si conosce il motivo del mancato rinnovo. Il consiglio
di zona 5 ha pi volte tentato di chiarire la vicenda con Aler, Cidis e
cooperativa Il quadrifoglio che materialmente si occupava della
gestione dello studentato: nessuna risposta e nessuna possibili-
t di mediazione tra le parti. Quello che si sa con certezza che
dal 30 di luglio 2013 il quartiere Stadera ha dovuto fronteggiare
un nuovo problema, poich gli spazi lasciati liberi sono stati im-
mediatamente oggetto di traffici facilmente immaginabili: spac-
cio, tentativi di occupazione, furti e generale degrado. Pi passa
il tempo, maggiori saranno le spese che Aler dovr sostenere per
riqualificare gli spazi di via Barrili.
Per uscire dallimpasse e recuperare tempo prezioso la maggioran-
za di centrosinistra in consiglio di zona ha organizzato una simbo-
lica occupazione dello stabile per il 5 febbraio prossimo alle 11.30.
Saranno presenti i consiglieri regionali Onorio Rosati (PD) e Lucia
Castellano (Lista civica per Ambrosoli) . n as
centro culturale conca
fallata
circolo arci
adesioni 2014
Solo grazie al tuo contributo potremo continuare ad
offrire quello che altri fanno pagare a caro prezzo: cultura
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contiamo sul tuo sostegno
L
a commissione Paesaggio del
Comune di Milano ha espres-
so un parere sospensivo del
progetto che dovrebbe trasformare
larea dellex Centrale del latte nel
nuovo campus della Bocconi.
Nellarea di 35mila metri quadrati
sono in corso bonifiche a seguito
dello smantellamento degli stabili-
menti produttivi della Centrale del
latte.
Luniversit divenuta proprietaria
dellarea nel 2006, acquistandola dal
gruppo Granarolo, che nel frattempo
aveva assorbito dal Comune, mar-
chio e macchinari per la produzio-
ne di latte e suoi derivati. Nel 2007
Granarolo ha deciso di trasferire la
produzione e tutte le
lavorazioni fuori citt
e nel 2008 luniversit
entrata in possesso
del terreno e avviato
liter che ha portato
alla gara internazio-
nale di progettazione,
vinta nel 2012 dallo
studio Sanaa.
Il progetto della Boc-
coni prevede la co-
struzione di una tor-
re residenziale da 15
piani, unarea sportiva con piscina
olimpionica da 50 metri, la sede del-
la Business school delluniversit e
zone ricreative dedicate agli studen-
ti nellarea compresa fra via Castel-
barco, viale Toscana, via Bocconi e
via Sarfatti dove sorgeva la Centrale
del Latte di Milano.
Lobiezione sollevata dalla commis-
sione, il cui parere vincolante,
quella che il progetto disegna uni-
potesi di campus chiuso alla citt.
Quello che pare soprattutto non
convincere la commissione che
larea diventerebbe un recinto dal
quale la citt rimarrebbe esclusa.
Gli amministratori comunali ed i
responsabili dellUniversit Bocco-
ni hanno comunque in programma
incontri per chiarire la situazione.
La vicesindaco Ada De Cesaris di-
chiara: Sia chiaro che il parere so-
spensivo non equivale a una boccia-
tura. Lintervento che porter alla
nascita del Campus della Bocconi
molto importante ed normale
che sia stato chiesto da parte nostra
un approfondimento. Lavoreremo
insieme per migliorare il proget-
to, rendendolo compatibile con
il territorio, negli
interessi dei citta-
dini, mentre dalla
Bocconi si afferma:
Stiamo lavorando
attivamente per for-
nire tutti gli appro-
fondimenti richiesti
e ovviamente garan-
tiamo che il proget-
to finale sar quello
approvato in ogni
sua parte dalle isti-
tuzioni.
Anche il locale Comitato per Mila-
no ha avanzato peraltro delle obie-
zioni sul progetto, segnalando in
particolare che la chiusura prevista
di alcune strade non potr che por-
tare ulteriori difficolt al traffico
veicolare gi congestionato.
Nel prossimo numero de La conca
approfondiremo largomento cercan-
do di chiarire meglio la natura delle
obiezioni sollevate dalla commissio-
ne paesaggio e dai residenti. n gl
Dovrebbe essere una delle zone pi esclusive e caratteristiche della perife-
ria milanese, invece gli abitanti del borgo che circonda labbazia cistercense
di Chiaravalle lamentano una situazione di degrado divenuta insostenibile. A
pochi passi dal campanile che simboleggia la nostra zona, questarea, a det-
ta dei cittadini, sembra essere dimenticata dal Comune, troppo impegnato in
altre faccende per ascoltare le richieste di aiuto che da qui provengono. Al di
l dei disagi che da sempre hanno caratterizzato questo luogo, linsufficienza
dei mezzi pubblici che portano in centro, la presenza di campi rom non rego-
lamentati e lassenza di un presidio delle forze dellordine, i cittadini hanno
denunciato numerosi abusi che avvengono con frequenza nei giardini di via
San Dionigi. Qui, soprattutto la notte e nei fine settimana, gruppi di persone
accendono fuochi per barbecue, utilizzano generatori di corrente per diffon-
dere musica ad alto volume, organizzano feste lasciando rifiuti nel parco e lo
utilizzano per i propri bisogni. I residenti, stanchi di questa situazione che si
protrae da tempo, hanno recentemente presentato al consiglio di zona 5 un
esposto corredato da circa 260 firme per sollecitare linstallazione di una reci-
zione che possa chiudere il parco, cos come avviene in tanti altri luoghi della
citt. La richiesta dei cittadini stata approvata allunanimit dal consiglio, che
a sua volta ha chiesto alla giunta Pisapia di ristabilire lordine e acconsentire alla
creazione della recinzione. Pu per una recinzione risolvere il problema o si
limiter soltanto a spostarlo in qualche altro parco? n
Feste e degrado in via San Dionigi:
i cittadini di Chiaravalle chiedono
di recintare i giardini pubblici
Nuova vita per la casa-museo
di Alda Merini
Studentato di via Barrili: lAler tace
e il consiglio di zona si muove
I tecnici di
Palazzo Marino
sospendono il piano
da 100 milioni
sullex Centrale
del latte firmato
da due archistar
giapponesi
Stop al campus Bocconi
di Alessandro Santini
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L
a casa di Maurilio ai confini della
citt, dove la calma della campagna e
il rumore dei motori della strada ex-
tra-urbana si mescolano trovando la giusta
sintonia. Lo scrittore ha deciso di ospitar-
mi nella sua casa-studio. Lappartamento
invaso da libri, riviste e giornali accata-
stati luno sullaltro come se fossero totem
da rispettare. Con occhio giustificatorio
Maurilio mi dice Abbiamo preso da poco
un seminterrato dove potremo trasferire
un po di libri. Purtroppo non abbiamo pi
spazio. Pu darsi che per lo scrittore sia
naturale avere unintesa somatica, affettiva
con loggetto cartaceo.
Dato che ho la possibilit di conversare con
uno scrittore che vive a stretto contatto con i
suoi libri: ha mai pensato di passare intera-
mente al digitale, agli ebook?
Io utilizzo un ebook reader (me lo mostra)
e ho molti titoli a disposizione. Ma il libro
classico unaltra cosa. Guarda, ultima-
mente sono andato ad un mercatino di libri
usati e ne ho trovati alcuni in edizioni che
non pensavo di ritrovare e che possedevo
quando ero giovane.
Per accumulare tutti questi libri avr impie-
gato molto tempo, da quanti anni vive in que-
sto appartamento vicino allalzaia del Navi-
glio?
Molti... abito qui da 20 anni.
Visto che ha vissuto cos tanto in questa zona,
crede che sia migliorata culturalmente?
Ho sempre frequentato poco la citt per-
ch, insomma, abito un po fuori e non ho
mai sentito la necessit di farlo. Devo dire
per che la Zona 5 molto viva cultural-
mente. ricca di artisti e posti in cui si fa
cultura. Infatti ci sono ben due giornalini
da queste parti ed un fatto da non ignora-
re. Inoltre sono presenti numerose associa-
zioni culturali; per non parlare dei teatri.
C una grande variet di proposte.
Purtroppo ci sono anche avvenimenti negati-
vi: ha chiuso la libreria di Largo Mahler.
Ho saputo e mi dispiace molto. Una libre-
ria un centro di aggregazione. Per siamo
fortunati perch in zona ci sono almeno tre
biblioteche molto fornite. Una presenza
notevole.
Quando scattata la passione per la scrittu-
ra?
Ho fatto loperaio per 12 anni in unazien-
da di telecomunicazioni. Ho scelto questo
lavoro per unideale, erano gli anni 70 e
pensavo che cos facendo avrei contribui-
to a cambiare qualcosa. La passione per la
scrittura c sempre stata. Ho incominciato
a scrivere sui giornali di fabbrica e a met
degli anni 80 ho partecipato ad un concor-
so dellEspresso a cui ho inviato un raccon-
to: la forma embrionale dellultimo libro
che ho scritto e che uscir tra pochi giorni.
Ho impiegato 10 anni a scriverlo. Mi assali-
vano alcuni dubbi ma poi mi sono convinto
a terminarlo. Ho lavorato continuamente
come avrebbe fatto un falegname.
Pu anticiparci qualcosa?
Il nuovo libro ambientato negli anni 70 i
cosiddetti Anni di Piombo. LItalia minac-
ciata dal terrorismo delle Brigate rosse.
Un rendiconto esistenziale. E i personaggi
si muovono nel contesto di una grande cit-
t industrializzata che potrebbe benissimo
assomigliare a Milano.
Dove e quando presenter in zona il nuovo
libro?
Lo presenter il 21 febbraio presso lo Spa-
zio del sole e della luna. n
Da operaio a scrittore:
Maurilio Riva si racconta
di Paolo Castellano
Accanimento terapeutico
per il Cerba
P
upilla degli occhi del professor Um-
berto Veronesi, il Centro europeo di ricer-
ca biomedica avanzata (Cerba), mette in
gioco 620 mila metri quadri di terreno agri-
colo del Parco Sud e un investimento di 1,2
miliardi.
Nellormai lontano 2007 il progetto si
concretizz in un accordo di programma
tra Regione, Provincia, Comune (gestione
Moratti), Parco sud (gestione Penati) e fon-
dazione Cerba. Laccordo sarebbe automati-
camente decaduto se entro il maggio 2012
la Fondazione non avesse dichiarato linizio
dei lavori e versato al Comune i 90 milioni
pattuiti per oneri di urbanizzazione.
La scadenza tuttavia pass senza che la Fon-
dazione esercitasse la sua opzione e le cose
si complicarono ancor di pi perch le aree
destinate al Cerba rimase-
ro coinvolte nel fallimen-
to di Salvatore Ligresti,
che di quei terreni era
proprietario.
Oggi il vero protagonista
delloperazione Cerba il
gruppo di banche (Unicre-
dit in testa), che ha in ma-
no quei terreni, a garanzia
dei prestiti avventatamen-
te erogati al fallito Ligre-
sti. Le banche sono quindi
tornate alla carica per rea-
lizzare il progetto perch,
come ben si capisce, la
garanzia dei loro crediti
ha valore se i terreni sono
edificati, ma perde consistenza se tornano
agricoli, secondo la loro naturale vocazione
e lo statuto del Parco sud.
Regione, Provincia e direzione del Parco
sud si sono prontamente allineati a difesa
delle banche. Diversa invece la posizione
del Comune. Quando Milano passata dal
centrodestra al centrosinistra, la Giunta
Pisapia non ha cancellato il permesso di
costruire il Cerba, ma ha preteso che fosse-
ro rispettati i patti sottoscritti anche dalla
Fondazione nel 2007.
In particolare la vice sindaca e assessora
allurbanistica, Ada Lucia De Cesaris, si
sempre opposta allingordigia delle ban-
che che chiedevano, sia unedificabilit
aggiuntiva (abitazioni e centro commer-
ciale di medie dimensioni), sia una ri-
duzione degli oneri di urbanizzazione gi
di per s irrisori, tenuto conto dellentit
delloperazione.
Il Comune, per andare incontro alla Vi-
sconti srl (la societ ad hoc che gestisce
loperazione per conto delle banche), con-
cede due proroghe. La prima dal maggio
2012 al 28 giugno 2013; la seconda al 31 di-
cembre appena passato.
A quel momento, di fronte a nuove varian-
ti chieste dalla Visconti srl, il Comune dice
basta, la partita chiusa.
Apriti cielo! Un Comune che dice no alle
banche! Non sera mai visto.
Poich lincredibile successo, i prodi fi-
nanzieri in meno di 24 ore ritirano le loro
pretese aggiuntive e chiedono di venire a
patti.
Al momento sembra cos possibile un
compromesso sulle seguenti basi. Il Co-
mune riapre per la terza volta i tempi per
firmare lintesa definitiva e la Visconti srl
riduce il suo intervento nel Parco sud al-
le sole strutture medico scientifiche che
qualificano il Cerba. Nello stesso tempo la
Visconti acquisisce volumetrie in altre aree
che per siano gi di per s edificabili.
Se non abbiamo capito male, questa solu-
zione dovrebbe comportare una riduzione
della possibilit di costruire nei 620 mi-
la metri quadri di Parco sud, concessi nel
2007 alla Fondazione Cerba.
Questi ci sembrano i termini del possibile
compromesso ora in gestazione.
In ogni caso la vice sindaca De Cesaris sa-
r in Consiglio di Zona 5 mercoled 12 feb-
braio alle 18, e avremo cos la possibilit
di saperne di pi.
Prima di chiudere sono per necessarie
due precisazioni.
In primo luogo, Comune, Visconti srl (e con
loro anche noi cittadini) rischiamo tutti
di fare i conti senza loste, che in questo
caso il pubblico mini-
stero Orsi.
Il giudice, infatti, non ha
ancora dato il via libera
al concordato fallimenta-
re perch sta indagando
sunipotesi di bancarotta
fraudolenta, un reato non
da poco.
In gioco sono le ipoteche
accese sui terreni ex Li-
gresti a copertura dei de-
biti di questultimo verso
le banche. Se, come tutto
lascia credere, tali ipote-
che sono un trucco che
permette alle banche di
scavalcare indebitamente
altri creditori, siamo di fronte a una truffa
giustamente punita dal codice.
La decisione del giudice non dovrebbe
tardare e sarebbe quindi opportuno aspet-
tare un poco prima di prendere decisioni.
La seconda precisazione riguarda il meri-
to della questione.
Se la bancarotta fraudolenta non fa saltare
tutto, il compromesso che si va delinean-
do ridurr certamente il danno, ma lascia
tuttavia lamaro in bocca.
Come abbiamo gi scritto su La conca, non
riusciamo a considerare il Cerba unur-
genza indifferibile per la quale si debbano
impegnare 1,2 miliardi e centinaia di mi-
gliaia di metri quadri di terreno agricolo
nel Parco sud.
A pochi chilometri di distanza, nellarea
ex Falk di Sesto San Giovanni, sta infatti
sorgendo un altro centro di ricerca e tera-
pia oncologica, in tutto e per tutto analo-
go al Cerba, ma con molti vantaggi. Intan-
to quello di essere gi partito, avendo su-
perato tutta la trafila delle autorizzazioni.
Inoltre, e non un particolare da poco, il
centro non sorger sunarea agricola, ma
in un terreno dismesso che sar per di pi
bonificato. Si tratta della Citt della salu-
te, al cui interno si trasferir lIstituto dei
tumori, che qui trover nuovi e adeguati
spazi, risolvendo la sua asfittica situazio-
ne attuale.
Un altro aspetto positivo che lIstituto
dei tumori una struttura pubblica, e non
privata come il Cerba, condizionato dalla
ricerca del profitto dei suoi soci privati,
come ha dovuto ammettere un imbaraz-
zato Veronesi nellinchiesta di Report del
12 maggio.
Insomma, a costo di apparire ingenui, ci
domandiamo: qual la ragione di tanto
accanimento terapeutico per tenere in vi-
ta il Cerba? n vv
Il 18 febbraio
alle 18 in Consiglio
di Zona 5 la vice
sindaca De Cesaris
informer i cittadini
sul Centro europeo
di ricerca biomedica
avanzata (Cerba).
Conosceremo
la soluzione
definitiva?