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TUTTE LE NOVITA
DELLA RIFORMA
ATTESA DA UNDICI ANNI
DICEMBRE 2012
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
IL NUOVO CONDOMINIO
Il nuovo articolo 1117-bis inserito nel Codice civile,
chiarisce lambito di applicabilit della disciplina del
condominio degli edifici. Se fino ad ora era considerato
tale uno stabile a sviluppo verticale dotato di parti comuni;
con lintroduzione del nuovo art. 1117-bis si fa rientrare
nella definizione di condominio non solo il
supercondominio, ma anche i complessi orizzontali di
villette, singole o a schiera che, fino ad oggi, potevano
complessi
edilizi diversi distinti in pi corpi di
fabbrica o in
pi edifici strutturalmente
autonomi ma nello stesso
momento dotati di elementi e beni
destinati a
servire contemporaneamente i
diversi edifici.
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scegliere se rifarsi alle regole relative alla comunione ovvero a quelle del condominio, a seconda
dellopportunit o delle norme contenute nel regolamento contrattuale.
Lesistenza delle parti comuni porta allesistenza del condominio, cio alla costituzione
automatica di un ente che non ha nessun bisogno di essere creato per decisione comune, ma
esiste di per s, in quanto, appunto, esistono delle parti necessariamente comuni.
LE PARTI COMUNI
Larticolo 1 della riforma del condominio, sostituisce larticolo 1117 del Codice civile, offrendo
una definizione pi articolata della nozione di parti comuni delledificio, oggetto di propriet
comune dei proprietari delle singole unita immobiliari (piuttosto che, come nel precedente testo,
dei diversi piani o porzioni di piani delledificio), anche se aventi diritto a godimento periodico,
chiarendo alcuni punti che erano poi stati risolti dalla Giurisprudenza quale, ad esempio, i
sottotetti). Secondo la nuova formulazione, sono oggetto di propriet comune dei proprietari
delle singole unita immobiliari delledificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se
non risulta il contrario dal titolo:
1) tutte le parti delledificio necessarie alluso comune, come il suolo su cui sorge ledificio, le
fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i
portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate;
2) le aree destinate a parcheggio nonch i locali per i servizi in comune, come la portineria,
incluso lalloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le
caratteristiche strutturali e funzionali, alluso comune;
3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati alluso comune, come gli
ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari, i sistemi centralizzati di
distribuzione e di trasmissione per il gas, per lenergia elettrica, per il riscaldamento ed il
condizionamento dellaria, per la ricezione radiotelevisiva e per laccesso a qualunque altro
genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino al
punto di diramazione ai locali di propriet individuale dei singoli condomini, ovvero, in caso
di impianti unitari, fino al punto di utenza, salvo quanto disposto dalle normative di settore in
materia di reti pubbliche.
Resta attuale laffermazione giurisprudenziale secondo la quale il diritto del condominio sulle parti
comuni dell'edificio ha il suo fondamento nel fatto che tali parti siano necessarie per l'esistenza
dell'edificio stesso, ovvero che siano permanentemente destinate all'uso o al godimento comune,
sicch la presunzione di compropriet posta dall'articolo 1117 del Codice civile, che contiene
un'elencazione non tassativa ma meramente esemplificativa dei beni da considerare oggetto di
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comunione, pu essere superata se la cosa, per obbiettive caratteristiche strutturali, serve in modo
esclusivo all'uso o al godimento di una parte dell'immobile, venendo meno, in questi casi, il
presupposto per il riconoscimento di una contitolarit necessaria, giacch la destinazione particolare
del bene prevale sull'attribuzione legale, alla stessa stregua del titolo contrario.
Le parti comuni dell'edificio non sono soggette a divisione, a meno che la divisione possa farsi
senza rendere pi incomodo l'uso della cosa a ciascun condomino. e con il consenso di tutti i
partecipanti al condominio
Il sottotetto
Il sottotetto delledificio condominiale si pu
considerare pertinenza dellimmobile sito allultimo
piano solo qualora abbia la funzione esclusiva di
isolare e proteggere lappartamento dal caldo, dal
freddo e dallumidit, in modo da costituire
unintercapedine tra lalloggio e il tetto, e non
quando abbia dimensioni e caratteristiche strutturali
tali da renderlo suscettibile di utilizzo come vano autonomo. In questultima ipotesi, pertanto,
lappartenenza del bene va determinata sulla base del titolo.
La nuova formulazione dellarticolo 1117 del Codice Civile prevede, che sono oggetto di propriet
comune dei proprietari delle singole unita immobiliari delledificio, anche se aventi diritto a
godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo, i sottotetti destinati, per le caratteristiche
strutturali e funzionali, alluso comune.
Viene quindi precisato che vi una presunzione di condominialit di tale bene, in precedenza
non compreso nella vecchia formulazione del medesimo articolo.
Tale presunzione opera in difetto di una diversa previsione nel titolo, cio nel regolamento avente
natura contrattuale (richiamato o allegato nei singoli atti di acquisto) oppure nel singolo atto di
compravendita che ne assegna la propriet in via esclusiva ad un condomino. Spetta quindi al
condomino che ritiene di avere la propriet esclusiva dimostrare lesistenza del titolo o lassenza di
caratteristiche strutturali e funzionali alluso comune.
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Colui che opera il distacco resta comunque obbligato a concorrere alle sole spese per la
manutenzione straordinaria dellimpianto e per la sua conservazione e messa a norma.
Non pu invece essere chiamato a partecipare alle spese di consumo o di esercizio riguardanti
un servizio di cui non usufruisce. Anche per tali ultime spese lesonero non necessariamente
totale, ben potendo il rinunciatario essere tenuto ad accollarsi, alternativamente, gli eventuali
maggiori oneri che gli altri condomini si vedono costretti a sopportare in conseguenza della
diminuzione del numero dei contribuenti rimasti collegati allimpianto, oppure una quota
forfetaria determinata dallassemblea quale compensazione del calore di cui lunit
immobiliare staccata comunque continua indirettamente a godere per la collocazione della
stessa allinterno delledificio.
La rinuncia alluso del riscaldamento non di regola subordinato ad una autorizzazione da
parte dellassemblea, chiamata semmai a valutare unicamente la sussistenza, nel caso
concreto, dei presupposti legittimanti il distacco, la cui prova incombe esclusivamente su colui
che intende staccarsi.
Lonere della prova viene meno nel caso in cui lassemblea abbia effettivamente autorizzato il
distacco dallimpianto comune sulla base di una autonoma valutazione positiva della
sussistenza dei presupposti ed abbia disposto in concreto per lesecuzione del distacco, in
modo tale che talune unit immobiliari non siano pi in condizioni di usufruire del servizio di
riscaldamento, talch i relativi proprietari neppure possono ritenersi tenuti a contribuire alle
spese di un servizio che non viene di fatto pi servito.
Il regolamento di condominio pu per continuare a negare totalmente la possibilit di
staccarsi dallimpianto centralizzato, superando in tal modo ogni questione sulle conseguenze
delleventuale separazione. In questo caso il distacco considerato illecito quandanche il
condomino riesca a dimostrare lassenza di qualsivoglia pregiudizio per i condomini che
continuano ad usufruire dellimpianto comune e per limpianto stesso.
LE INNOVAZIONI
Il legislatore, nellintrodurre alcuni commi nel testo dellarticolo 1120 del Codice civile, indica una
serie di innovazioni per la cui approvazione prevista una maggioranza meno forte rispetto
alle innovazioni dirette, in generale, al miglioramento o alluso pi comodo o al maggior
rendimento delle cose comuni, di cui allarticolo 1120, primo comma del Codice civile. Si tratti
di fattispecie volte a valorizzare limmobile sotto il profilo della sicurezza e salubrit degli edifici
e degli impianti, dellabbattimento delle barriere architettoniche, del contenimento del
consumo energetico degli edifici, della realizzazione di parcheggi, dellinstallazione degli
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impianti di cogenerazione, fonti eoliche, impianti centralizzati per la ricezione televisiva e per
laccesso a flussi informativi, anche da satellite o via cavo.
Alcune delle stesse, sia pure in modo
parzialmente diverso, gi costituivano
oggetto di disciplina in altre fonti
normativa. Cos, larticolo 2 della legge
9 gennaio 1989 n. 13, recante norme per
favorire il superamento e l'eliminazione
delle barriere architettoniche negli edifici
privati,
secondo
linterpretazione
giurisprudenziale, prevede la possibilit
per
lassemblea condominiale di
approvare le innovazioni preordinate a tale scopo con le maggioranze indicate nell'articolo 1136 del
Codice Civile, comma secondo e terzo, cos derogando allarticolo 1120, comma primo, che
richiama il comma quinto dellarticolo 1136 e, quindi, le pi ampie maggioranze ivi contemplate,
fermo il disposto dell'articolo 1120, comma secondo, che vieta le innovazioni che rendano talune
parti comuni dell'edificio inservibili alluso e al godimento anche di un solo condomino,
comportandone una sensibile menomazione dellutilit, secondo loriginaria costituzione della
comunione.
A sua volta, larticolo 9, comma 3, della legge 24 marzo 1989, n. 122 stabilisce che i condomini
possono deliberare, con la maggioranza di cui all'articolo 1136, secondo comma, del Codice civile
la realizzazione di parcheggi pertinenziali nel sottosuolo di edifici condominiali, anche in numero
inferiore a quello della totalit dei componenti, essendo i dissenzienti tenuti a rispettare la
sottrazione dell'uso dell'area comune a seguito della destinazione a parcheggio, sempre che, anche
ai condomini dissenzienti, sia data la possibilit di realizzare, in futuro, nella zona comune rimasta
libera, un analogo parcheggio pertinenziale della propria unit immobiliare di propriet esclusiva, in
modo da garantire a tutti il godimento del sottosuolo secondo la sua normale destinazione.
L'amministratore tenuto a convocare l'assemblea entro trenta giorni dalla richiesta anche di
un solo condomino interessato alla realizzazione delle innovazioni. La richiesta deve contenere
l'indicazione del contenuto specifico e delle modalit di esecuzione degli interventi proposti. In
mancanza, l'amministratore deve invitare senza indugio il condomino proponente a fornire le
necessarie integrazioni.
La riforma intervenuta sullart. 26 della legge 10/91 modificando il quorum necessario per
linstallazione di sistemi per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore, prevedendo
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che le relative delibere devono ora essere assunte con il voto favorevole della maggioranza
degli intervenuti in assemblea e almeno la met del valore millesimale.
provvede, a richiesta degli interessati, a ripartire luso del lastrico solare e delle altre superfici
comuni, salvaguardando le diverse forme di utilizzo previste dal regolamento di condominio o
comunque in atto.
L'accesso alle unit immobiliari di propriet individuale deve essere consentito ove necessario per
la progettazione e per l'esecuzione delle opere non sono soggetti ad autorizzazione gli impianti
destinati alle singole unit abitative.
IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
Larticolo 1122-ter del Codice civile, introdotte
ex novo dalla Riforma, contempla alcune
specifiche prescrizioni per gli impianti di
videosorveglianza,
che
consentono
linstallazione a maggioranza (quorum di cui
allarticolo 1136, comma 2, del Codice Civile.),
e ci probabilmente a fronte (e con effetto
sanante) di alcune perplessit gi manifestate
dal Garante della Privacy al Parlamento in ordine alla legittimit di tali opere in riferimento al
rispetto della riservatezza dei singoli.
A parte lincongruenza dellinserimento di un ter riguardante opere comuni deliberate
dallassemblea allinterno di una parte dellarticolato riguardante le opere esclusive, il testo appare
escludere dalla sua applicazione la videosorveglianza sulle pertinenze private, con probabile
difficolt applicativa allinterno di una fattispecie (il condominio) che vede una spiccata
commistione tra lambito comune e quello personale.
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nel condominio, le spese per la conservazione e per il godimento dei beni e degli impianti
comuni vanno ripartite tra tutti i partecipanti in proporzione al valore della porzione di piano
posseduta cio, per millesimi generali di propriet (comma 1, articolo 1123 C.c.);
tale criterio di ripartizione (per millesimi di propriet) costituisce il criterio normale che deve
essere considerato applicabile con preferenza/prevalenza rispetto ad altri;
nel diverso caso in cui il bene o limpianto comune fornisca ai condomini, cio, alle porzioni di
piano, unutilit differenziata, le spese devono essere differentemente ripartite in base alla quantit
di tale godimento non paritario (comma 2, articolo 1123 C.c.). Sul punto, va precisato che luso
differenziato quello oggettivo, e non quello dipendente dai comportamenti dei singoli. Tale norma
non reca, per, lindicazione della misura della quota di ripartizione (dipendente dalluso), con
conseguente necessit che sia individuata dallassemblea;
nellulteriore caso in cui il bene/impianto comune oggettivamente destinato a servire una parte
dei condomini, le spese devono attribuirsi a tale gruppo ristretto (comma 3, articolo 1123 C.c.),
tornando a distribuire gli oneri tra questi ultimi in base ai millesimi o in base alluso, come in
precedenza specificato;
tutti tali criteri (propriet, uso, gruppo ristretto) hanno natura legale e, quindi, prevalgono
sulla volont degli interessati;
in ulteriore conseguenza solo una diversa convenzione, cio un contratto stipulato col
consenso di tutti gli aventi diritto (e non a maggioranza), pu
adottare ripartizioni diverse da quelle previste dalla legge.
In tale contesto che, come si vede, altamente funzionale ed
efficace per la risoluzione delle problematiche di ripartizione,
il legislatore della riforma ha ritenuto di apportare solo un
lieve ritocco al testo dellarticolo 1124 c.c., estendendo
anche agli ascensori la disciplina dettata per la
manutenzione delle scale, precisando che sia le une che gli
altri sono mantenuti e sostituiti dai proprietari delle unit
immobiliari a cui servono e le relative spese vanno ripartite
con il medesimo criterio prima previsto per le sole scale.
Lascensore, pur se al servizio di tutto ledificio, rende
infatti maggiore utilit ai proprietari dei piani pi elevati,
che ne fanno un maggior uso rispetto a quelli dei piani
sottostanti e quindi devono sopportare un maggior onere
di spesa. Se nulla detto nel regolamento di condominio,
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principio generale che le spese che riguardano il mantenimento e luso dellascensore quali
le spese per la forza motrice, per la manutenzione ordinaria, per la sostituzione delle funi e, in
genere, per la piccola manutenzione dellimpianto vanno ripartite tra i condomini per met
in ragione dellaltezza del piano dellunit immobiliare servita dallascensore e per laltra
met in base al valore millesimale di ciascun appartamento.
Quanto alle spese straordinarie, quali la ricostruzione totale o parziale dellimpianto oppure
la sostituzione della cabina e delle porte ai piani, esse vanno sopportate da tutti i condomini in
proporzione dei rispettivi millesimi di propriet.
Nella riforma del condominio, mentre resta ferma la solidariet tra acquirente e venditore
dellunit immobiliare per il versamento dei contributi relativi allanno in corso e a quello
precedente, questultimo rimane sempre obbligato con il suo avente causa verso il condominio
sino a quando uno dei due trasmetta allamministratore una copia autentica del titolo ( rogito,
sentenza, ecc.) comprovante lavvenuto trasferimento della propriet. Cambia anche per il
nudo proprietario, che adesso risponde solidalmente con lusufruttuario per qualsiasi
pagamento dovuto al Condominio, sia di natura ordinaria che straordinaria.
IL CONDOMINO MOROSO
Capita spesso che un condomino non elargisca la sua parte di spese condominiali; in questi casi si
parla di condomino moroso.
Se in precedenza erano gli altri componenti del condominio a saldare le spese insolute del
condomino moroso, con la sentenza delle Sezioni Unite n. 9148/08, la Cassazione ha decretato la
fine della solidariet passiva in materia condominiale. Il condomino moroso dovr dunque far fronte
da solo ai debiti condominiali, pagando la sua quota non ancora pagata.
Rilevanti modifiche, sul punto, sono state apportate dalla Riforma che, tra le altre cose, ha
introdotto, seppure con attenuazione, il principio della solidariet per le obbligazioni assunte
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Condominio
millesimi propriet
Proprietario singolo
I due proprietari a cui servono
Condominio
al 100%
al 50%
millesimi propriet
Proprietario singolo
Condominio
Condomini che se ne servono
Proprietario singolo
Condominio
Proprietario singolo
al 100%
millesimi propriet
millesimi propriet
al 100%
millesimi propriet
al 100%
Condominio
Condominio (per i vestiboli e i portici sottoposti a
servit di pubblico passaggio possono esserci
convenzioni con il Comune)
Condominio (esclusi, se non sono condomini, coloro
che godono di uneventuale servit di passaggio)
Proprietario singolo
millesimi propriet
millesimi propriet
millesimi propriet
al 100%
millesimi propriet
al 100%
millesimi propriet
millesimi propriet
millesimi propriet
Impianti
Impianto acqua calda centralizzata senza contatori
Condominio
Ascensore: installazione
Fognature, pozzi neri
Impianto del gas: spese di allacciamento in rete
Impianto centralizzato di riscaldamento o di acqua calda: spese
esercizio e manutenzione
Condominio
Condominio
Condominio
Condominio
Condominio
* Per la Cassazione, in millesimi anche la potatura di alberi in giardino privato di un singolo condomino, perch danno decoro
**Ripartizione espressamente prevista dal codice civile dopo la riforma.
Fonte: Ufficio Studi Confappi-Federamministratori e revisione a cura di Eugenio Sacchettini
millesimi propriet
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IL REGOLAMENTO CONDOMINIALE
La definizione di regolamento di condominio data dall'articolo 1138 del Codice civile che al
primo comma prevede che lo stesso detti le norme per l'uso delle cose comuni e la ripartizione delle
spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonch le norme per la tutela
dell'edificio e quelle relative all'amministrazione.
Il regolamento, dunque, attraverso la previsione di un complesso di regole giuridicamente vincolanti
per tutti i condomini, costituisce un vero e proprio statuto del condominio provvedendo a
disciplinarne la vita e l'attivit.
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LASSEMBLEA
Lassemblea lorgano principale del condominio, il suo organo deliberante la quale pu essere
validamente e regolarmente costituita solo in seguito allapprovazione e formazione delle tabelle
millesimali.
La convocazione
Lassemblea ordinaria viene convocata una volta allanno dallamministratore, che vi provvede
anche in via straordinaria, quando lo ritiene necessario, oppure se richiesto da almeno due
condomini che rappresentino un sesto del valore delledificio.
Per la validit dellassemblea in prima convocazione occorre che al momento dellapertura
dellassemblea siano presenti di persona o per delega la met pi uno dei partecipanti al
condominio e i 2/3 del valore delledificio.
Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza
degli intervenuti e almeno la met del valore dell'edificio.
Se l'assemblea in prima convocazione non pu deliberare per mancanza di numero legale,
l'assemblea in seconda convocazione delibera in un giorno successivo a quello della prima e, in
ogni caso, non oltre dieci giorni dalla medesima.
Sostanziali novit si hanno in materia di seconda convocazione. Sino allentrata in vigore della
Riforma, in seconda convocazione non esisteva un quorum costitutivo ma solo un quorum
deliberativo. Con la Riforma, invece, stato previsto un quorum costitutivo anche per la
seconda convocazione.
L'assemblea in seconda convocazione regolarmente costituita con l'intervento di tanti
condomini che rappresentino almeno un terzo del valore dell'intero edificio e un terzo dei
partecipanti al condominio. La deliberazione valida se approvata dalla maggioranza degli
intervenuti con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo del valore dell'edificio.
L'assemblea non pu deliberare, se non consta che tutti gli aventi diritto sono stati regolarmente
convocati.
Le regole che sanciscono Il procedimento di convocazione dellassemblea sono contenute in
tre articoli - 1136 del Codice civile, 66 e 67 delle Disposizioni per lattuazione del Codice
stesso, che sono stati completamente rivisti dalla Riforma.
L'avviso di convocazione, contenente specifica indicazione dell'ordine del giorno, deve essere
comunicato almeno cinque giorni prima della data fissata per l'adunanza in prima
convocazione, a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite
consegna a mano ( di tutta evidenza la novit rappresentata dal fax), e deve contenere
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l'indicazione del luogo e dell'ora della riunione. Viene specificato che in caso di omessa,
tardiva o incompleta convocazione degli aventi diritto, la deliberazione assembleare e
annullabile ai sensi dellarticolo 1137 del Codice civile, su istanza dei dissenzienti o assenti
perch non ritualmente convocati.
L'assemblea in seconda convocazione non pu tenersi nel medesimo giorno solare della prima.
L'amministratore ha facolt di fissare pi riunioni consecutive in modo da assicurare lo svolgimento
dell'assemblea in termini brevi, convocando gli aventi diritto con un unico avviso nel quale sono
indicate le ulteriori date ed ore di eventuale prosecuzione dell'assemblea validamente costituitasi.
Oltre alla predetta norma generale, sono state introdotte norme speciali in materia di
convocazione.
In caso di modificazione della destinazione duso ai sensi del nuovo articolo 1117-ter del
Codice civile, la convocazione dellassemblea deve essere affissa (modalit assolutamente
nuova) per non meno di trenta giorni consecutivi nei locali di maggior uso comune o negli
spazi a tal fine destinati e deve effettuarsi mediante lettera raccomandata, o equipollenti mezzi
telematici (in questo caso escluso il fax ma si deve intendere confermata la PEC), in modo da
pervenire almeno venti giorni prima della data di convocazione.
Lassemblea deve essere altres convocata anche su richiesta di un solo condomino quando lo
stesso vuole effettuare le innovazioni quali, ad esempio, labbattimento delle barriere
architettoniche, gli interventi tesi al contenimento dei consumi energetici e linstallazione degli
impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva.
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COMPETENZA DELLASSEMBLEA
Lassemblea ha il principale compito di regolare luso delle parti comuni, senza limitare il diritto di
propriet che spetta a ogni condomino sui beni, sia comuni che esclusivi.
Provvede inoltre allapprovazione del preventivo delle spese occorrenti durante lanno e alla loro
ripartizione tra i condomini, allapprovazione del consuntivo annuale redatto dallamministratore e
allimpiego dellattivo residuo della gestione. Decide anche sulle opere di manutenzione ordinaria e
straordinaria dei beni comuni, nonch sulla nomina dellamministratore e sulla determinazione del
suo emolumento.
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Le delibere
Le deliberazioni assembleari vincolano tutti i condomini, anche coloro che hanno espresso voto
contrario oppure che erano assenti alla riunione. A loro data per possibilit di impugnare le
delibere irregolarmente assunte, mediante ricorso allautorit giudiziaria nel termine di trenta giorni
dalla data in cui si tenuta lassemblea oppure da quella di ricevimento del verbale per gli assenti.
Le maggioranze
La riforma ha stabilito dei quorum speciali per la votazione delle deliberazioni ai quali sono
state aggiunte alcune materie. Devono essere sempre approvate con la maggioranza stabilita
dal secondo comma dellarticolo 1136 Codice civile (sono valide le deliberazioni approvate con
un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la met del valore
delledificio) le deliberazioni che concernono:
la nomina e la revoca dellamministratore;
le liti attive e passive relative a materie che esorbitano dalle attribuzioni dellamministratore
medesimo;
la ricostruzione delledificio o riparazioni straordinarie di notevole entit;
larticolo 1117-quater (tutela delle destinazioni duso);
le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrit degli edifici e degli
impianti;
le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche;
le opere per il contenimento del consumo energetico degli edifici;
le opere per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unita immobiliari o delledificio,
le opere per la produzione di energia mediante lutilizzo di impianti di cogenerazione, fonti
eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo
oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie
comune;
le opere per linstallazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per
laccesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi
collegamenti fino alla diramazione per le singole utenze, ad esclusione degli impianti che non
comportano modifiche in grado di alterare la destinazione della cosa comune e di impedire agli altri
condomini di farne uso secondo il loro diritto (Articolo 1120, secondo comma, C.c.).
larticolo 1122-ter: impianti di videosorveglianza sulle parti comuni
larticolo 1135, terzo comma: autorizzare lamministratore a partecipare e collaborare a
progetti, programmi e iniziative territoriali promossi dalle istituzioni locali.
Devono essere approvate dallassemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza
degli intervenuti ed almeno i due terzi del valore delledificio le deliberazioni di cui allarticolo
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1120, primo comma, del Codice civile: innovazioni dirette al miglioramento o alluso pi comodo o
al maggior rendimento delle cose comuni di cui allarticolo 1122-bis, terzo comma, del Codice
Civile: qualora si rendano necessarie modificazioni delle parti comuni per impianti non centralizzati
di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio ogni condomino
dissenziente pu fare ricorso allautorit giudiziaria, ma il ricorso non sospende lesecuzione
del provvedimento, salvo che la sospensione sia ordinata dalla stessa autorit. Il ricorso deve
essere presentato entro 30 giorni (a pena di decadenza), che decorrono dalla data della
deliberazione per i dissenzienti e dalla data di comunicazione per gli assenti.
L'istanza per ottenere la sospensione proposta prima dell'inizio della causa di merito non sospende
n interrompe il termine per la proposizione dell'impugnazione della deliberazione. Per quanto non
espressamente previsto, la sospensione disciplinata dalle norme di cui al libro IV, titolo I, capo III,
sezione I, con l'esclusione dell'articolo 669-octies, sesto comma, del codice di procedura civile.
LE OPERE DI MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
La scelta di fare o non fare lavori in condominio non
sempre libera. Possono essere necessarie opere
straordinarie urgenti, per evitare pericoli immediati
di crollo o di gravi danni anche a un solo condomino
(ad esempio per un appartamento allagato da una
tubazione che perde). Lamministratore deve
intervenire immediatamente, consultandosi magari
con i consiglieri del condominio; in ogni caso dovr
agire anche senza lassenso dellassemblea, pena
responsabilit a volte anche penali (incidenti che causano lesioni).
Alla prima assemblea utile, poi, dovr giustificare il suo operato e le spese sopportate, chiedendone
la ratifica e correndo il rischio di vedersela rifiutare e di andare in causa con i suoi amministrati.
Ci sono poi opere pi o meno urgenti di semplice conservazione della cosa comune, come la
sostituzione di tegole rotte. Anchesse dipendono dallazione diretta dellamministratore, che ha
lobbligo della tutela e della conservazione delle parti comuni. Non prevedono per un assenso
assembleare specifico: vanno dettagliate nel rendiconto consuntivo e approvate insieme ad esso.
I lavori di manutenzione straordinaria, pur non essendo urgenti, vanno comunque fatti, pena il
deterioramento della parti comuni e private e la perdita di valore. Lamministratore tenuto a
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suggerirli allassemblea, senza sostituirsi alla volont dei condomini. Se la maggioranza li rifiuta, se
le assemblee sono deserte o se i presenti, pur daccordo, non riescono a racimolare i millesimi
necessari per la delibera (almeno la met dei totali), anche un solo condomino pu rivolgersi
allautorit giudiziaria perch eserciti un potere sostitutivo (e il tribunale in composizione collegiale
pu emettere un apposito decreto camerale).
Quando vengono deliberate opere di manutenzione straordinaria o innovazioni, lassemblea
obbligata anche a costituire un fondo speciale di importo pari allammontare dei lavori, cos
da garantire la raccolta della provvista necessaria per fare fronte ai pagamenti verso
allappaltatore (art. 1134 C.c.).
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Seconda convocazione
Prima convocazione
(necessaria la presenza di 1/3 dei
(necessaria la presenza di 1/2 +1 dei
condomini con 1/3 dei millesimi)
condomini con 2/3 dei millesimi)
PARTI COMUNI
Condomini
Valore (millesimi)
Condomini
Valore (millesimi)
4/5 dei condomini
almeno 4/5
4/5 dei condomini
almeno 4/5
Delibera
Modifica delle destinazioni duso delle parti comuni
Diffida verso lesecutore di attivit che incidono negativamente e in
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
modo sostanziale sulle destinazioni duso delle parti comuni
Modifiche che implichino variazioni nei diritti soggettivi sulle cose
comuni o sul potere di disporre dei condmini sulle parti di propriet Tutti i condomini
100%
Tutti i condomini
100%
esclusiva
Rinunzia al diritto sulle parti comuni (esclusa rinunzia allutilizzo
Tutti i condomini
100%
Tutti i condomini
100%
dellimpianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento)
Divisione della parti comuni (salvo il caso dello scioglimento del
Tutti i condomini
100%
Tutti i condomini
100%
condominio)
Ricostruzione dell'edificio
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
- per perimento inferiore ai 3/4 del valore (artt. 1128 e 1136 c.c.)
- per perimento totale o superiore ai 3/4 del valore (art. 1128 c.c.)
Tutti i condomini
100%
Tutti i condmini
100%
Scioglimento del condominio
- quando per rendere possibile la divisione in parti autonome
1/2 + 1 intervenuti
almeno 2/3
1/2 + 1 intervenuti
almeno 2/3
occorrano modifiche dello stato attuale dell'edificio e opere per la
diversa sistemazione dei locali e dipendenze. (art. 62 att. c.c.)
- quando l'edificio pu suddividersi in parti che abbiano le
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
caratteristiche di edifici autonomi (art. 61 att. c.c.)
Costituzione di una servit a carico di tutto il condominio
Tutti i condomini
100%
Tutti i condomini
100%
Vendita o cessione di beni comuni
Tutti i condomini
100%
Tutti i condomini
100%
GESTIONE
Delibera
Condomini
Valore (millesimi)
Condomini
Valore (millesimi)
Amministratore
- nomina, riconferma e revoca (1)
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
compenso
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
Attivazione di un sito internet condominiale
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
Nomina dei consiglieri di condominio
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti.
almeno 1/3
Nomina da parte di ciascun condominio del proprio rappresentante
1/2 + 1 intervenuti
almeno 2/3
1/2 + 1 intervenuti
almeno 2/3
quando i partecipanti a un supercondominio sono pi di 60
Regolamento assembleare o interno
- approvazione (art. 1138 c.c.). sanzioni per linfrazione (art. 70 disp.
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
Att- c.c.)
Manutenzione ordinaria e piccole riparazioni
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/3
Riparazioni straordinarie di notevole entit (art. 1136 c.c. 4 comma) 1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
Preventivi spese
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/3
- per le spese ordinarie annuali
- per riparazioni straordinarie di notevole entit
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
1/2 + 1 intervenuti
almeno 1/2
INNOVAZIONI
Delibera
Condomini
Valore (millesimi)
Condomini
Valore (millesimi)
Innovazioni (2)
- per il miglioramento o l'uso pi comodo o per ottenere un migliore 1/2 + 1 intervenuti
almeno 2/3
1/2 + 1 intervenuti
almeno 2/3
rendimento delle cose comuni (art. 1120 c.c.)
- che possono creare pregiudizio alla stabilit o alla sicurezza del
fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico che rendano
Tutti i condomini
100%
Tutti i condomini
100%
alcune parti dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un
solo condomino (art. 1120 c.c.)
LAMMINISTRATORE
Lamministratore, la carica pi importante nel
condominio, dato che non solo il rappresentante dei
condomini ma anche colui che conferisce unitariet
alla comunit condominiale nei rapporti con i terzi,
dato che il condominio non presenta alcuna forma di
personalit giuridica
Lamministratore, pertanto, non un organo, ma
legato ai condomini da un contratto di mandato con
rappresentanza di tipo collettivo. Negli ultimi anni la
giurisprudenza ha sempre pi frequentemente
definito quello dellamministratore come ufficio di
diritto privato, lasciando intendere che il semplice rapporto di mandato sia contaminato in concreto
da molti elementi del quali occorre tenere conto.
Infatti, lamministratore, ricopre una posizione di garanzia in relazione alle molte responsabilit che
lordinamento giuridico attribuisce al condominio, sia in materia di regolarit degli impianti che
nellambito della sicurezza del lavoro, nonch pi in generale della regolarit delle parti e delle
strutture comuni.
Nella Riforma la figura dellamministratore di condominio stata sottoposta ad un vero e
proprio stravolgimento dellintero sistema di regole applicabili a tale figura. Le innovazioni
introdotte (che riguardano la riforma degli artt. 1129 e 1130 del Codice civile, nonch
lintroduzione del nuovo art. 1130-bis del Codice civile riguardante il rendiconto), prevedono:
I requisiti soggettivi
Le previsioni contenute nel testo del nuovo art. 71-bis delle Disposizioni di attuazione del Codice
civile introduce una serie estremamente analitica, di requisiti necessari per poter assumere lincarico
di amministratore del condominio, come segue :
1) Amministratore professionale (o, comunque, non del proprio condominio)
Potranno svolgere lattivit di amministratore di condominio coloro:
a) che abbiano il godimento dei diritti civili;
b) che non siano stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, lamministrazione
della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio e per ogni altro delitto non colposo per il quale la
legge commini la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a
cinque anni;
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
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c) che non siano stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia
intervenuta la riabilitazione;
d) che non siano interdetti o inabilitati;
e) il cui nome non risulti annotato nellelenco dei protesti cambiari;
f) che abbiano conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
g) che abbiano frequentato un corso di formazione iniziale e svolgano attivit di formazione
periodica in materia di amministrazione condominiale.
Norma transitoria per lAmministratore professionale: a quanti hanno svolto attivit di
amministrazione di condominio (che non , necessariamente, attivit di amministratore di
condominio) per almeno un anno nellarco dei tre anni precedenti alla data di entrata in vigore della
riforma della disciplina condominiale, sar consentito lo svolgimento dellattivit di amministratore
anche in mancanza del diploma di scuola secondaria di secondo grado, e dellaver frequentato un
corso di formazione iniziale. Resta salvo lobbligo di formazione periodica.
2) Amministratore del proprio condominio
Qualora lamministratore venga nominato tra i condomini dello stabile non sar necessario n il
diploma di scuola secondaria di secondo grado, n aver frequentato un corso di formazione iniziale,
n svolgere attivit di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.
3) Societ
Possono svolgere lincarico di amministratore di condominio anche secondo il dettato testuale di
legge le societ di cui al titolo V del libro V del Codice civile (e cio le societ semplici, le
societ in nome collettivo, le societ in accomandita semplice, le societ per azioni, le societ in
accomandita per azioni, le societ a responsabilit limitata). In questi casi, i requisiti devono essere
posseduti dai soci illimitatamente responsabili, dagli amministratori e dai dipendenti incaricati di
svolgere le funzioni di amministrazione dei condomini a favore dei quali le societ prestano i
servizi.
Lamministratore che perda i requisiti cessa dallincarico e ciascun condomino pu procedere
alla convocazione dellassemblea per la nomina del nuovo amministratore.
La nomina dellAmministratore
Dallentrata in vigore della legge di Riforma obbligatoria la nomina dellamministratore
solo quando i condomini sono pi di otto.
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
27
La revoca dellAmministratore
La revoca dellamministratore potr essere deliberata in ogni tempo dallassemblea, con la
stessa maggioranza prevista per la sua nomina oppure con le modalit previste dal
regolamento di condominio e quindi secondo modalit che siano state fissate in precedenza
con la particolare maggioranza prevista, appunto, dal regolamento assembleare.
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
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29
qualora sia stata promossa azione giudiziaria per la riscossione delle somme dovute al
condominio, laver omesso di curare diligentemente lazione e la conseguente esecuzione coattiva;
linottemperanza agli obblighi di curare la tenuta e laggiornamento del registro di anagrafe
condominiale contenente le generalit dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti
personali di godimento, il codice fiscale la residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unit
immobiliare, nonch ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza. La revoca potr essere
conseguita anche per le violazioni degli obblighi di tenuta e di aggiornamento del registro dei
verbali delle assemblee, nonch la violazione dellobbligo di conservare e custodire la
documentazione condominiale;
Da ultimo anche lomessa, incompleta o inesatta comunicazione dei dati obbligatori relativi allo
stesso amministratore;
In caso di revoca da parte dellautorit giudiziaria, lassemblea non pu nominare
nuovamente lamministratore che sia stato revocato.
I COMPITI DELLAMMINISTRATORE
Lamministratore di condominio lorgano esecutivo della
volont che i condomini esprimono in assemblea. La legge
gli impone in primo luogo lobbligo della diligenza
nellespletamento dellincarico e quindi della cura di tutti
gli adempimenti, nei confronti dei condomini e dei terzi.
quindi prevista una duplice serie di doveri.
Il sito internet del condominio
Particolarmente innovativa la disposizione che prevede la attivazione del sito internet del
condominio. Su richiesta dellassemblea, che deliberi con la maggioranza degli intervenuti ed
almeno la met dei millesimi, lamministratore dovr attivare il sito internet che consenta ai
condomini e ad altri aventi diritto di consultare ed estrarre copia in formato digitale dei
documenti previsti dalla delibera assembleare. Le spese per l'attivazione e la gestione del sito
internet sono poste a carico dei condomini. (Art. 71-ter.).
Targa dellamministratore
Lamministratore ha lobbligo dellaffissione sul fabbricato amministrato in posizione visibile della
targa che garantisca la sua individuazione pubblica (generalit, domicilio e recapiti, anche
telefonici), con limplicita finalit di renderlo prontamente contattabile in caso di necessit.
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
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Detto obbligo esteso anche al singolo condomino incaricato di attivit di gestione nel caso di
mancanza di un formale amministratore
Il conto corrente condominiale
Lamministratore ha lobbligo di attivare un conto corrente postale o bancario intestato al
condominio nel quale far transitare, transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini
o da terzi, nonch quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio .
Ciascun condomino, per il tramite dellamministratore, potr chiedere di prendere visione ed
estrarre copia, a proprie spese, della rendicontazione periodica.
Riscossione forzosa delle quote dovute dai condomini
Salvo che sia stato espressamente dispensato dallassemblea, lamministratore tenuto ad agire per
la riscossione forzosa delle quote dovute dai condomini o da altri soggetti obbligati entro sei mesi
dalla chiusura dellesercizio nel quale il credito esigibile compreso.
Oltre ai doveri che sono stati previsti in linea generale, lamministratore deve:
1) eseguire le deliberazioni dell'assemblea, convocarla annualmente per l'approvazione del
rendiconto condominiale di cui all'articolo 1130-bis e curare l'osservanza del regolamento di
condominio;
2) disciplinare l'uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell'interesse comune, in modo che
ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini;
3) riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti
comuni dell'edificio e per l'esercizio dei servizi comuni;
4) compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell'edificio;
5) eseguire gli adempimenti fiscali;
6) curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalit dei singoli
proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice
fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unit immobiliare, nonch ogni dato
relativo alle condizioni di sicurezza. Ogni variazione dei dati deve essere comunicata
all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L'amministratore, in caso di inerzia,
mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni
necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta
risposta, l'amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai
responsabili;
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
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7) curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca
dell'amministratore e del registro di contabilit. Nel registro dei verbali delle assemblee sono altres
annotate: le eventuali mancate costituzioni dell'assemblea, le deliberazioni nonch le brevi
dichiarazioni rese dai condomini che ne hanno fatto richiesta; allo stesso registro allegato il
regolamento di condominio, ove adottato. Nel registro di nomina e revoca dell'amministratore sono
annotate, in ordine cronologico, le date della nomina e della revoca di ciascun amministratore del
condominio, nonch gli estremi del decreto in caso di provvedimento giudiziale. Nel registro di
contabilit sono annotati in ordine cronologico, entro trenta giorni da quello dell'effettuazione, i
singoli movimenti in entrata ed in uscita. Tale registro pu tenersi anche con modalit
informatizzate;
8) conservare tutta la documentazione inerente alla propria gestione riferibile sia al rapporto con i
condomini sia allo stato tecnico-amministrativo dell'edificio e del condominio;
9) fornire al condomino che ne faccia richiesta attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli
oneri condominiali e delle eventuali liti in corso;
10) redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l'assemblea per la
relativa approvazione entro centottanta giorni".
La disciplina del nuovo articolo 1129 del Codice civile, viene estesa anche agli amministratori
degli edifici di alloggi di edilizia popolare ed economica, realizzati o recuperati da enti
pubblici a totale partecipazione pubblica o con il concorso dello Stato, delle regioni, delle
province o dei comuni, nonch di quelli realizzati da enti pubblici non economici o societ
private senza scopo di lucro con finalit sociali proprie dell'edilizia residenziale pubblica.
Il rendiconto annuale
Un discorso a parte merita il nuovo art. 1130-bis del Codice civile, riguardante la redazione del
rendiconto annuale, la cui presentazione si configura uno dei doveri pi importanti per
lamministratore, il quale, in tale ottica, va considerato come qualunque gestore di patrimoni
altrui. Linnovazione prevista dal legislatore della riforma riguarda vari aspetti del rendiconto, e, in
particolare, si concretizza nelle previsioni per cui:
- necessario dare conto delle voci di entrata e di uscita, della situazione patrimoniale, dei fondi
e/o delle riserve disponibili, al fine di consentirne unimmediata verifica;
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
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33
LE CONTROVERSIE
Larticolo 71-quater introduce una disciplina specifica
della mediazione obbligatoria in relazione alle controversie
in materia di condominio Per controversie in materia di
condominio, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto
legislativo 4 marzo 2010, n. 28, si intendono quelle
derivanti dalla violazione o dall'errata applicazione delle
disposizioni del libro III, titolo VII, capo II, del Codice
civile e degli articoli da 61 a 72 delle Disposizioni per
l'attuazione del codice.
Il
nuovo
articolo
71-quater,
disciplina alcuni specifici aspetti
della mediazione in materia di
condominio:
al procedimento e legittimato a
partecipare
lamministratore;
lassemblea decide in merito a
maggioranza degli intervenuti e
almeno la meta del valore delledificio
(articolo 1136, secondo comma,
C.c).Nei casi in cui i termini di
comparizioni dinanzi al mediatore non
siano compatibili con i tempi
necessari
allassunzione
della
delibera, su istanza del condominio e
accordata proroga della prima
comparizione;
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
34
il mediatore e tenuto a fissare il termine per la proposta di conciliazione tenendo conto delle
necessit dellamministratore di munirsi della prescritta delibera assembleare.
Si ricorda che larticolo 11 del citato decreto legislativo n.28 del 2010, richiamato dalla presente
disposizione, prevede che, in caso non sia stato raggiunto un accordo amichevole, il mediatore pu
formulare una proposta di conciliazione, comunicata alle parti per iscritto.
Le parti fanno pervenire al mediatore, per iscritto, ed entro sette giorni, laccettazione o il rifiuto
della proposta
Di seguito il testo integrale della legge 11 dicembre 2012 n. 220, pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale del 17 dicembre 2012, n. 293
ASSOCIZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Modifica alla disciplina del condominio negli edifici
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SERIE GENERALE
abb.post.
post.- art.
45%1, -comma
art. 2,1 comma 20/b
Spediz. abb.
Legge 27-02-2004,
23-12-1996,n.n.46662
- Filiale
di Roma
- Filiale
di Roma
GAZZETTA
UFFICIALE
PA R T E P R I M A
SOMMARIO
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI
Modifica del testo delletichetta relativamente allintervallo di sicurezza su patata a 30 giorni, dei prodotti fitosanitari EMME H 60 WG
e PATAGERM. (12A13160) . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 18
17-12-2012
Promulga
la seguente legge:
Art.1.
1. Larticolo 1117 del codice civile sostituito dal
seguente:
Art. 1117. (Parti comuni delledificio). Sono
oggetto di propriet comune dei proprietari delle singole
unit immobiliari delledificio, anche se aventi diritto a
godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo:
1) tutte le parti delledificio necessarie alluso comune, come il suolo su cui sorge ledificio, le fondazioni, i
muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici
solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi,
i portici, i cortili e le facciate;
2) le aree destinate a parcheggio nonch i locali per
i servizi in comune, come la portineria, incluso lalloggio
del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, alluso
comune;
3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati alluso comune, come gli ascensori,
i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari, i sistemi
centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas,
per lenergia elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dellaria, per la ricezione radiotelevisiva e per
laccesso a qualunque altro genere di flusso informativo,
anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino
al punto di diramazione ai locali di propriet individuale
dei singoli condomini, ovvero, in caso di impianti unitari,
fino al punto di utenza, salvo quanto disposto dalle normative di settore in materia di reti pubbliche.
Art.2.
1.Dopo larticolo1117 del codice civile sono inseriti
i seguenti:
Art.1117-bis. (Ambito di applicabilit). Le disposizioni del presente capo si applicano, in quanto compatibili, in tutti i casi in cui pi unit immobiliari o pi
edifici ovvero pi condominii di unit immobiliari o di
edifici abbiano parti comuni ai sensi dellarticolo1117.
Art. 1117-ter. (Modificazioni delle destinazioni
duso). Per soddisfare esigenze di interesse condominiale, lassemblea, con un numero di voti che rappresenti
i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro
quinti del valore delledificio, pu modificare la destinazione duso delle parti comuni.
17-12-2012
Art.5.
1.Dopo il primo comma dellarticolo1120 del codice
civile sono inseriti i seguenti:
I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo
comma dellarticolo1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad
oggetto:
1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrit degli edifici e degli impianti;
2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le
barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unit immobiliari o delledificio,
nonch per la produzione di energia mediante lutilizzo
di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che
conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di
godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie
comune;
3) linstallazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per laccesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e
i relativi collegamenti fino alla diramazione per le singole
utenze, ad esclusione degli impianti che non comportano
modifiche in grado di alterare la destinazione della cosa
comune e di impedire agli altri condomini di farne uso
secondo il loro diritto.
Lamministratore tenuto a convocare lassemblea
entro trenta giorni dalla richiesta anche di un solo condomino interessato alladozione delle deliberazioni di
cui al precedente comma. La richiesta deve contenere
lindicazione del contenuto specifico e delle modalit di
esecuzione degli interventi proposti. In mancanza, lamministratore deve invitare senza indugio il condomino
proponente a fornire le necessarie integrazioni.
Art.6.
1. Larticolo 1122 del codice civile sostituito dal
seguente:
Art.1122. (Opere su parti di propriet o uso individuale). Nellunit immobiliare di sua propriet ovvero nelle parti normalmente destinate alluso comune,
che siano state attribuite in propriet esclusiva o destinate
alluso individuale, il condomino non pu eseguire opere
che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino
pregiudizio alla stabilit, alla sicurezza o al decoro architettonico delledificio.
In ogni caso data preventiva notizia allamministratore che ne riferisce allassemblea.
Art.7.
1.Dopo larticolo1122 del codice civile sono inseriti
i seguenti:
Art.1122-bis. (Impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti
rinnovabili). Le installazioni di impianti non centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per laccesso a
qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino al punto di
II
17-12-2012
III
17-12-2012
Art.10.
1. Larticolo 1130 del codice civile sostituito dal
seguente:
Art. 1130. (Attribuzioni dellamministratore).
Lamministratore, oltre a quanto previsto dallarticolo1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, deve:
1) eseguire le deliberazioni dellassemblea, convocarla annualmente per lapprovazione del rendiconto condominiale di cui allarticolo1130-bis e curare losservanza del regolamento di condominio;
2) disciplinare luso delle cose comuni e la fruizione
dei servizi nellinteresse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini;
3) riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni
delledificio e per lesercizio dei servizi comuni;
4) compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni delledificio;
5) eseguire gli adempimenti fiscali;
6) curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalit dei singoli proprietari e dei
titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento,
comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unit immobiliare, nonch ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza. Ogni
variazione dei dati deve essere comunicata allamministratore in forma scritta entro sessanta giorni. Lamministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza
delle comunicazioni, richiede con letteraraccomandata le
informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta
risposta, lamministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili;
7) curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dellamministratore e del registro di contabilit. Nel registro dei verbali
delle assemblee sono altres annotate: le eventuali mancate costituzioni dellassemblea, le deliberazioni nonch le
brevi dichiarazioni rese dai condomini che ne hanno fatto
richiesta; allo stesso registro allegato il regolamento di
condominio, ove adottato. Nel registro di nomina e revoca dellamministratore sono annotate, in ordine cronologico, le date della nomina e della revoca di ciascun amministratore del condominio, nonch gli estremi del decreto
in caso di provvedimento giudiziale. Nel registro di contabilit sono annotati in ordine cronologico, entro trenta
giorni da quello delleffettuazione, i singoli movimenti in
entrata ed in uscita. Tale registro pu tenersi anche con
modalit informatizzate;
8) conservare tutta la documentazione inerente alla
propria gestione riferibile sia al rapporto con i condomini sia allo stato tecnico-amministrativo delledificio e del
condominio;
9) fornire al condomino che ne faccia richiesta attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso;
10) redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare lassemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni.
Art.11.
1.Dopo larticolo 1130 del codice civile inserito il
seguente:
Art. 1130-bis. (Rendiconto condominiale). Il
rendiconto condominiale contiene le voci di entrata e di
uscita ed ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale del condominio, ai fondi disponibili ed alle eventuali riserve, che devono essere espressi in modo da consentire limmediata verifica. Si compone di un registro
di contabilit, di un riepilogo finanziario, nonch di una
nota sintetica esplicativa della gestione con lindicazione anche dei rapporti in corso e delle questioni pendenti.
Lassemblea condominiale pu, in qualsiasi momento o
per pi annualit specificamente identificate, nominare
un revisore che verifichi la contabilit del condominio.
La deliberazione assunta con la maggioranza prevista
per la nomina dellamministratore e la relativa spesa
ripartita fra tutti i condomini sulla base dei millesimi di
propriet. I condomini e i titolari di diritti reali o di godimento sulle unit immobiliari possono prendere visione dei documenti giustificativi di spesa in ogni tempo ed
estrarne copia a proprie spese. Le scritture e i documenti
giustificativi devono essere conservati per dieci anni dalla
data della relativa registrazione.
Lassemblea pu anche nominare, oltre allamministratore, un consiglio di condominio composto da almeno tre
condomini negli edifici di almeno dodici unit immobiliari. Il consiglio ha funzioni consultive e di controllo.
Art.12.
1.Al primo comma dellarticolo1131 del codice civile,
le parole: dallarticolo precedente sono sostituite dalle
seguenti: dallarticolo1130.
Art.13.
1. Larticolo 1134 del codice civile sostituito dal
seguente:
Art.1134. (Gestione di iniziativa individuale).
Il condomino che ha assunto la gestione delle parti comuni senza autorizzazione dellamministratore o dellassemblea non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di
spesa urgente.
2.Allarticolo1135 del codice civile sono apportate le
seguenti modificazioni:
a) al primo comma, il numero 4) sostituito dal
seguente:
4) alle opere di manutenzione straordinaria e
alle innovazioni, costituendo obbligatoriamente un fondo
speciale di importo pari allammontare dei lavori;
b) aggiunto, in fine, il seguente comma:
Lassemblea pu autorizzare lamministratore a partecipare e collaborare a progetti, programmi e iniziative
territoriali promossi dalle istituzioni locali o da soggetti
privati qualificati, anche mediante opere di risanamento
di parti comuni degli immobili nonch di demolizione,
ricostruzione e messa in sicurezza statica, al fine di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, la vivibilit urbana, la sicurezza e la sostenibilit ambientale della
zona in cui il condominio ubicato.
IV
17-12-2012
Art.14.
1. Larticolo 1136 del codice civile sostituito dal
seguente:
Art. 1136. (Costituzione dellassemblea e validit delle deliberazioni). Lassemblea in prima convocazione regolarmente costituita con lintervento di
tanti condomini che rappresentino i due terzi del valore
dellintero edificio e la maggioranza dei partecipanti al
condominio.
Sono valide le deliberazioni approvate con un numero
di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e
almeno la met del valore delledificio.
Se lassemblea in prima convocazione non pu deliberare per mancanza di numero legale, lassemblea in seconda convocazione delibera in un giorno successivo a
quello della prima e, in ogni caso, non oltre dieci giorni
dalla medesima. Lassemblea in seconda convocazione
regolarmente costituita con lintervento di tanti condomini che rappresentino almeno un terzo del valore dellintero edificio e un terzo dei partecipanti al condominio.
La deliberazione valida se approvata dalla maggioranza
degli intervenuti con un numero di voti che rappresenti
almeno un terzo del valore delledificio.
Le deliberazioni che concernono la nomina e la revoca
dellamministratore o le liti attive e passive relative a materie che esorbitano dalle attribuzioni dellamministratore
medesimo, le deliberazioni che concernono la ricostruzione delledificio o riparazioni straordinarie di notevole
entit e le deliberazioni di cui agli articoli 1117-quater,
1120, secondo comma, 1122-ter nonch 1135, terzo comma, devono essere sempre approvate con la maggioranza
stabilita dal secondo comma del presente articolo.
Le deliberazioni di cui allarticolo 1120, primo comma, e allarticolo1122-bis, terzo comma, devono essere
approvate dallassemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno i due
terzi del valore delledificio.
Lassemblea non pu deliberare, se non consta che tutti
gli aventi diritto sono stati regolarmente convocati.
Delle riunioni dellassemblea si redige processo verbale da trascrivere nel registro tenuto dallamministratore.
Art.15.
1. Larticolo 1137 del codice civile sostituito dal
seguente:
Art. 1137. (Impugnazione delle deliberazioni
dellassemblea). Le deliberazioni prese dallassemblea a norma degli articoli precedenti sono obbligatorie
per tutti i condomini.
Contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio ogni condomino assente, dissenziente o astenuto pu adire lautorit giudiziaria chiedendone lannullamento nel termine perentorio di trenta
giorni, che decorre dalla data della deliberazione per i dissenzienti o astenuti e dalla data di comunicazione della
deliberazione per gli assenti.
Lazione di annullamento non sospende lesecuzione
della deliberazione, salvo che la sospensione sia ordinata
dallautorit giudiziaria.
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Art.19.
1.Larticolo64 delle disposizioni per lattuazione del
codice civile e disposizioni transitorie sostituito dal
seguente:
Art.64. Sulla revoca dellamministratore, nei casi
indicati dallundicesimo comma dellarticolo1129 e dal
quarto comma dellarticolo 1131 del codice, il tribunale provvede in camera di consiglio, con decreto motivato, sentito lamministratore in contraddittorio con il
ricorrente.
Contro il provvedimento del tribunale pu essere proposto reclamo alla corte dappello nel termine di dieci
giorni dalla notificazione o dalla comunicazione.
Art.20.
1.Allarticolo66 delle disposizioni per lattuazione del
codice civile e disposizioni transitorie, il terzo comma
sostituito dai seguenti:
Lavviso di convocazione, contenente specifica indicazione dellordine del giorno, deve essere comunicato
almeno cinque giorni prima della data fissata per ladunanza in prima convocazione, a mezzo di posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite consegna a
mano, e deve contenere lindicazione del luogo e dellora
della riunione. In caso di omessa, tardiva o incompleta
convocazione degli aventi diritto, la deliberazione assembleare annullabile ai sensi dellarticolo1137 del codice
su istanza dei dissenzienti o assenti perch non ritualmente convocati.
Lassemblea in seconda convocazione non pu tenersi
nel medesimo giorno solare della prima.
Lamministratore ha facolt di fissare pi riunioni consecutive in modo da assicurare lo svolgimento dellassemblea in termini brevi, convocando gli aventi diritto
con un unico avviso nel quale sono indicate le ulteriori
date ed ore di eventuale prosecuzione dellassemblea validamente costituitasi.
Art.21.
1.Larticolo67 delle disposizioni per lattuazione del
codice civile e disposizioni transitorie sostituito dal
seguente:
Art. 67. Ogni condomino pu intervenire allassemblea anche a mezzo di rappresentante, munito di delega scritta. Se i condomini sono pi di venti, il delegato
non pu rappresentare pi di un quinto dei condomini e
del valore proporzionale.
Qualora ununit immobiliare appartenga in propriet
indivisa a pi persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nellassemblea, che designato dai comproprietari interessati a norma dellarticolo1106 del codice.
Nei casi di cui allarticolo1117-bis del codice, quando i partecipanti sono complessivamente pi di sessanta,
ciascun condominio deve designare, con la maggioranza
di cui allarticolo1136, quinto comma, del codice, il proprio rappresentante allassemblea per la gestione ordinaria delle parti comuni a pi condominii e per la nomina
dellamministratore. In mancanza, ciascun partecipante pu chiedere che lautorit giudiziaria nomini il rap-
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Art.27.
1.Allarticolo2, comma1, della legge 9gennaio 1989,
n.13, le parole: con le maggioranze previste dallarticolo1136, secondo e terzo comma, del codice civile sono
sostituite dalle seguenti: con le maggioranze previste dal
secondo comma dellarticolo1120 del codice civile.
NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri
Visto, il Guardasigilli: Severino
Art.28.
1.Allarticolo26, comma2, della legge 9gennaio 1991,
n. 10, le parole: semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea sono sostituite
dalle seguenti: degli intervenuti, con un numero di voti
che rappresenti almeno un terzo del valore delledificio.
2.Allarticolo 26, comma 5, della legge 9 gennaio
1991, n.10, le parole: lassemblea di condominio decide
a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del
codice civile sono sostituite dalle seguenti: lassemblea
di condominio delibera con le maggioranze previste dal
secondo comma dellarticolo1120 del codice civile.
Art.29.
1.Allarticolo 2-bis, comma 13, del decreto-legge
23gennaio 2001, n.5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20marzo 2001, n.66, le parole: larticolo1136,
terzo comma, dello stesso codice sono sostituite dalle
seguenti: larticolo1120, secondo comma, dello stesso
codice.
Art.30.
1.I contributi per le spese di manutenzione ordinaria
e straordinaria nonch per le innovazioni sono prededucibili ai sensi dellarticolo111 del regio decreto 16marzo 1942, n.267, e successive modificazioni, se divenute
esigibili ai sensi dellarticolo63, primo comma, delle disposizioni per lattuazione del codice civile e disposizioni
transitorie, come sostituito dallarticolo18 della presente
legge, durante le procedure concorsuali.
Art.31.
1.Allarticolo23, primo comma, del codice di procedura civile, dopo le parole: per le cause tra condomini sono inserite le seguenti: , ovvero tra condomini e
condominio,.
LAVORI PREPARATORI
NOTE
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato stato redatto dallamministrazione competente per materia, ai sensi dellart.10, commi 2 e 3, del testo
unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sullemanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni
ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre
1985, n.1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali operato il rinvio. Restano invariati il valore
e lefficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Note allart. 4:
Art.32.
1. Le disposizioni di cui alla presente legge entrano
in vigore dopo sei mesi dalla data di pubblicazione della
medesima nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sar
inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Si riporta il testo dellarticolo1119 del codice civile, come modificato dalla legge qui pubblicata:
Art.1119. Indivisibilit.
Le parti comuni delledificio non sono soggette a divisione, a meno
che la divisione possa farsi senza rendere pi incomodo luso della
cosa a ciascun condomino e con il consenso di tutti i partecipanti al
condominio..
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Note allart. 5:
Si riporta il testo dellarticolo1120 del codice civile, come modificato dalla legge qui pubblicata:
Art.1120. Innovazioni.
I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma
dellarticolo1136, possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o alluso pi comodo o al maggior rendimento delle cose
comuni.
I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma
dellarticolo 1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto
della normativa di settore, hanno ad oggetto:
1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrit degli edifici e degli impianti;
2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e
per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unit immobiliari o
delledificio, nonch per la produzione di energia mediante lutilizzo di
impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili
da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un
diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune;
3) linstallazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per laccesso a qualunque altro genere di flusso informativo,
anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino alla diramazione per le singole utenze, ad esclusione degli impianti che non comportano modifiche in grado di alterare la destinazione della cosa comune e di impedire agli altri condomini di farne uso secondo il loro diritto.
Lamministratore tenuto a convocare lassemblea entro trenta
giorni dalla richiesta anche di un solo condomino interessato alladozione delle deliberazioni di cui al precedente comma. La richiesta deve
contenere lindicazione del contenuto specifico e delle modalit di esecuzione degli interventi proposti. In mancanza, lamministratore deve
invitare senza indugio il condomino proponente a fornire le necessarie
integrazioni.
Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilit o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni delledificio inservibili alluso o
al godimento anche di un solo condomino..
Note allart. 8:
Si riporta il testo dellarticolo1124 del codice civile, come modificato dalla legge qui pubblicata:
Art. 1124. Manutenzione e sostituzione delle scale e degli
ascensori.
Le scale e gli ascensori sono mantenuti e sostituiti dai proprietari
delle unit immobiliari a cui servono. La spesa relativa ripartita tra
essi, per met in ragione del valore delle singole unit immobiliari e
per laltra met esclusivamente in misura proporzionale allaltezza di
ciascun piano dal suolo.
Al fine del concorso nella met della spesa, che ripartita in ragione del valore, si considerano come piani le cantine, i palchi morti, le
soffitte o camere a tetto e i lastrici solari, qualora non siano di propriet
comune..
Note allart. 12:
Si riporta il testo dellarticolo1138 del codice civile, come modificato dalla legge qui pubblicata:
Art.1138. Regolamento di condominio.
Quando in un edificio il numero dei condomini superiore a dieci,
deve essere formato un regolamento, il quale contenga le norme circa
luso delle cose comuni e la ripartizione delle spese, secondo i diritti e
gli obblighi spettanti a ciascun condomino, nonch le norme per la tutela del decoro delledificio e quelle relative allamministrazione.
Ciascun condomino pu prendere liniziativa per la formazione del
regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente.
Il regolamento deve essere approvato dallassemblea con la maggioranza stabilita dal secondo comma dellarticolo 1136 ed allegato
al registro indicato dal numero7) dellarticolo1130.Esso pu essere
impugnato a norma dellarticolo1107.
Le norme del regolamento non possono in alcun modo menomare i
diritti di ciascun condomino, quali risultano dagli atti di acquisto e dalle
convenzioni, e in nessun caso possono derogare alle disposizioni degli
articoli 1118, secondo comma, 1119, 1120, 1129, 1131, 1132, 1136 e
1137.
Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici..
Note allart. 17:
Si riporta il testo del numero 1) del primo comma dellarticolo2659 del codice civile, come modificato dalla legge qui pubblicata:
Art.2659. Nota di trascrizione.
Chi domanda la trascrizione di un atto tra vivi deve presentare al
conservatore dei registri immobiliari, insieme con la copia del titolo,
una nota in doppio originale, nella quale devono essere indicati:
1) il cognome ed il nome, il luogo e data di nascita e il numero di
codice fiscale delle parti, nonch il regime patrimoniale delle stesse, se
coniugate, secondo quanto risulta da loro dichiarazione resa nel titolo o
da certificato dellufficiale di stato civile; la denominazione o la ragione
sociale, la sede e il numero di codice fiscale delle persone giuridiche,
delle societ previste dai capi II, III e IV del titolo V del libro quinto e
delle associazioni non riconosciute, con lindicazione, per queste ultime
e per le societ semplici, anche delle generalit delle persone che le
rappresentano secondo latto costitutivo. Per i condominii devono essere indicati leventuale denominazione, lubicazione e il codice fiscale.
(Omissis)..
Note allart. 20:
Si riporta il testo del terzo comma, dellarticolo66 delle disposizioni per lattuazione del codice civile e disposizioni transitorie, come
modificato dalla legge qui pubblicata:
Art.66.
(Omissis).
Lavviso di convocazione, contenente specifica indicazione dellordine del giorno, deve essere comunicato almeno cinque giorni prima
della data fissata per ladunanza in prima convocazione, a mezzo di
posta raccomandata, posta elettronica certificata, fax o tramite consegna a mano, e deve contenere lindicazione del luogo e dellora della
riunione. In caso di omessa, tardiva o incompleta convocazione degli aventi diritto, la deliberazione assembleare annullabile ai sensi
dellarticolo1137 del codice su istanza dei dissenzienti o assenti perch
non ritualmente convocati.
Lassemblea in seconda convocazione non pu tenersi nel medesimo giorno solare della prima.
Lamministratore ha facolt di fissare pi riunioni consecutive in
modo da assicurare lo volgimento dellassemblea in termini brevi, convocando gli aventi diritto con un unico avviso nel quale sono indicate
le ulteriori date ed ore di eventuale prosecuzione dellassemblea validamente costituitasi..
Note allart. 27:
IX
17-12-2012
Si riporta il testo dellarticolo26, commi 2 e 5, della legge 9gennaio 1991, n.10 (Norme per lattuazione del Piano energetico nazionale
in materia di uso razionale dellenergia, di risparmio energetico e di
sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.), come modificato dalla legge
qui pubblicata:
Art.26. Progettazione, messa in opera ed esercizio di edifici e di
impianti.
(Omissis).
2.Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico ed allutilizzazione delle fonti di energia
di cui allarticolo1, individuati attraverso un attestato di certificazione
energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le
pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza degli intervenuti, con un numero di voti che rappresenti almeno
un terzo del valore delledificio.
(Omissis).
5. Per le innovazioni relative alladozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto
degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, lassemblea di condominio delibera con le maggioranze previste dal
secondo comma dellarticolo1120 del codice civile.
(Omissis)..
(Omissis)..
Note allart. 30:
Si riporta il testo dellarticolo 2-bis, comma 13, del decreto legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge
20marzo 2001, n.66 (Disposizioni urgenti per il differimento di termini
in materia di trasmissioni radiotelevisive analogiche e digitali, nonch
per il risanamento di impianti radiotelevisivi.), come modificato dalla
legge qui pubblicata:
Art.2-bis. Trasmissioni radiotelevisive digitali su frequenze terrestri. Sistemi audiovisivi terrestri.
(Omissis).
13.Al fine di favorire lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie di radiodiffusione da satellite, le opere di installazione di nuovi
Si riporta il testo dellarticolo23, primo comma, del codice di procedura civile, come modificato dalla legge qui pubblicata:
Art.23. Foro per le cause tra soci e tra condomini.
Per le cause tra soci competente il giudice del luogo dove ha sede
la societ; per le cause tra condomini, ovvero tra condomini e condominio, il giudice del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior
parte di essi.
(Omissis)..
12G0241