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Vita in parrocchia

Pieve di S. Giovanni Battista a Remole


Via Aretina 101, 50065 Sieci (FI)
Tel e Fax: 055.8309208
email: sieci@parrocchie.diocesifirenze.it
www.pievesieci.it
Sieci, 30 dicembre 2007
Anno IX - Numero 1

A tutti voi, cari lettori di “Vita in Parrocchia”, con questo giorna-


lino, che riassume anche su tutte le “Feste Natalizie”, coglia-
mo l’occasione per salutarvi e farvi gli auguri di Buon Anno.
La redazione

Cos'è il Natale?
Il 25 Dicembre noi cristiani festeggiamo la nascita di Gesù Cristo: il Natale.
In questi ultimi anni questa festività per molte persone si è ridotta ad una gara ad acquisti e
regali e si è andato perdendo il vero e profondo significato di questo giorno.
Forse anche noi talvolta perdiamo di vista l'importanza del Natale, offuscata da messaggi
pubblicitari che ci propinano false idee di gioia e momentanea
felicità. Cosa possiamo fare per ritrovare il significato perduto?
Come risposta a questa domanda ci viene in mente la favola di
Charles Dickens autore di “Un canto di Natale”. Il racconto inizia
con la descrizione di Ebenezer Scrooge , ricco e gretto finanziere
della City per il quale il Natale è una perdita di tempo e un danno
agli affari. Talmente infastidito dalle festività per strada risponde
male a tutti coloro che gli fanno gli auguri: l'unica compagnia che
conta per Scrooge è la sua cassaforte. Tornato a casa riceve la
visita del fantasma del suo defunto socio in affari Marley, che lo
ammonisce sulla sua condotta di vita e gli preannuncia l'arrivo di
tre spettri : quello del Natale passato, presente e futuro. Ognuno
dei tre fantasmi gli mostra alcuni eventi della sua vita che lo
porteranno a un completo e sincero pentimento, facendogli cam-
biare completamente lo stile di vita e l'opinione scettica del Natale.
Poiché Scrooge aveva dimenticato, sviato dai suoi soldi, la bellezza del Natale in ogni suo
significato, con l'aiuto dei fantasmi riesce a capire che il Natale non è una festa commerciale
caratterizzata da semplici scambi di doni, ma un giorno di amore, generosità e amicizia. Co-
sì anche noi, per vivere al meglio questa festa, dovremmo riflettere su ciò che è veramente
importante nella nostra vita: non le cose materiali, ma gli affetti e i valori che soli riescono a
resistere al passare del tempo e agli attacchi di una civiltà basata sempre più sull'avere che
sempre meno sull'essere. Immaginiamo che, come per la grazia concessa a Scrooge, an-
che per noi qualsiasi giorno possa essere l'occasione per poter correggere gli errori com-
messi in passato, poter amare quando non si è amato, poter costruire quando si è distrutto:
allora ogni giorno per noi sarà Natale.

Giulia Baquè e Marta Matassoni


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Vita in parrocchia Anno IX — Numero 1

ANDATE, IO SONO CON VOI (Mt. 28,20)


Quest’anno la nostra grande famiglia associativa compie 140 anni e l’8 dicembre festa dell’Im-
macolata Concezione di Maria, gli iscritti all’Azione Cattolica hanno rinnovato la loro adesione
insieme ai nuovi arrivati.
Abbiamo avuto la gioia di avere con noi nella Celebrazione Eucaristica delle ore 10 Don Giorgio
Bezze, responsabile nazionale di AC Giovani che ha concelebrato con Don Giuseppe e Don To-
masz.
Don Giorgio Bezze nella sua omelia e anche nell’incontro successivo alla Celebrazione religiosa
ci ha ricordato quello che deve essere lo spirito dell’aderente all’AC e di ogni cristiano:

“Vivere nella gioia, vivere nella speranza,


vivere nella certezza che il Signore è vicino
a noi SEMPRE, è Lui che ci guida ed è a
Lui che dobbiamo affidare la nostra vita .
La nostra missione non deve essere solo
operare per Lui, ma soprattutto cammina-
re dietro di Lui e con Lui per essere guida-
ti ed averLo sempre vicino.
E’ guardando a Lui che dobbiamo vivere
la nostra vita nel quotidiano, ed è solo così
che potremo essere animati da una logica
evangelica, divenendo testimonianza per
gli uomini….una testimonianza che impe-
gna in primo luogo nella solidarietà e nell’-
amore verso i fratelli.”

Don Giorgio Bezze ha parlato degli iscritti di AC e li ha descritti come i tifosi di una squadra di
calcio: essi partecipano alla partita con più enfasi degli altri, preparano striscioni, slogan.
Così sono i tesserati di AC, sono cristiani tifosi, partecipano attivamente, con più coinvolgimen-
to, sono pronti a dare il loro tempo anche per preparare giornate di festa nel nome del Signore.

L’Associazione è un popolo di uomini e di donne, di ragazzi, di giovani, di adulti e di anziani.


Ciascuno con proprie esperienze, con proprie esigenze e prospettive diverse, ma con un unico
obiettivo: rispondere alla chiamata del Signore per lavorare nella sua vigna, per essere par-
te viva nella missione della Chiesa.

Ringraziamo:
Don Giorgio Bezze per la sua presenza e la sua preziosa parola di speranza.
Maria Adele Bigagli del Centro Diocesano che ci ha deliziati della sua presenza e partecipazio-
ne portando il saluto della Presidenza Diocesana.

Tutte le persone che hanno partecipato alla Celebrazione facendosi con noi comunione con Dio
e con il suo amore
Maria ci aiuti ad essere veri testimoni
La presidente di AC parrocchiale
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“Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2)


“Siamo venuti per adorarlo” questa la semplice
motivazione del lungo viaggio fatto dai Magi per
incontrare Gesù.

“Siamo venuti per adorarlo”. Anche noi ci siamo


messi in cammino un giorno perché qualcuno ci ha
detto che stava seguendo quella stella, quella luce
che dà un senso a tutti i nostri giorni.

Ci hanno insegnato a pregarlo per chiedere a quel-


la luce un aiuto per noi stessi e per tutti i nostri ca-
ri. A ringraziarlo per tutti i momenti belli che la
vita ci offre.

Poi crescendo abbiamo scoperto che Dio si offre a


noi tutte le volte che partecipiamo alla S. Messa purché ci accostiamo a Lui con cuore sincero.
“Siamo venuti per adorarlo”.

Allora il nostro rapporto con il Signore diventa qualcosa di concreto, non più un sentito dire da
qualcuno ma un incontro vero con i suoi momenti felici e appaganti e con i suoi momenti bui e
di solitudine. Ma il Signore è fedele e non si stanca mai di costruire il rapporto di ognuno di noi
con Lui.

Allora oltre a donarci il Suo corpo nella S. Messa ogni volta che lo vogliamo, purificati dalla gra-
zia della Confessione, Lui si rende presente nel tabernacolo o nell'ostensorio dove ognuno di
noi può contemplare quell'amore che Gesù ci ha dato offrendo se stesso. “Siamo venuti per a-
dorarlo”.

E' qui che incontriamo il nostro amato presente. Non c'è nessuna differenza fra noi che ci ingi-
nocchiamo davanti al Santissimo ed i discepoli di Gesù che sedevano in Palestina ai suoi piedi.

“Siamo venuti per adorarlo”. L'adorazione quindi è un incontro vivo con Cristo. Rivolgi il pen-
siero a Lui. Fai silenzio dentro di te, lasciati aiutare da una preghiera o dalla lettura di un brano
della Parola di Dio.

Fissa lo sguardo sull'ostia, senza guardarti intorno e senza lasciarti distrarre da altro. “Siamo
venuti per adorarlo”

Sforzati di vedere con gli occhi del cuore. Chiedi di essere amato da Lui, che Lui venga a toccar-
ti il cuore. Non dire nulla se non te la senti. Semplicemente, se questo può aiutarti, ripeti nel tuo
cuore: Vieni, Signore Gesù. “Siamo venuti per adorarlo”
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Come diceva Giovanni Paolo II: “E' bello intrattenersi con Lui e, chinati sul suo petto come il discepo-
lo prediletto, essere toccati dall'amore infinito del Suo cuore”.

Se queste parole che hai letto non sono passate come tante altre che “affollano” la nostra vita,
volevo invitarti a venire anche te ad adorare il Signore.

Puoi venire tutti i giorni quando la chiesa è aperta oppure partecipare alla adorazione comuni-
taria che si svolge ogni primo venerdì del mese alle ore 17:00 e alle ore 21:00.

In questi momenti comunitari in ascolto della Parola, recitando alcune preghiere e cantando in-
sieme agli altri fratelli, adoreremo insieme il Signore come hanno fatto i Magi dopo un lungo
cammino e così potremo dire insieme a loro: “Siamo venuti per adorarlo”.

Massimiliano Santi

PRESEPE IN PIAZZA

Anche quest'anno i bambini del catechismo, le loro famiglie e altre per-


sone di buona volontà, si sono dati da fare per "abbellire" la vecchia fontana
di piazza Albizi. Di addobbi per le strade però non ce ne sono già abbastanza??
La scelta di fare il presepe ha come scopo quello di mettere in risalto e ricor-
dare a tutti chi è il vero protagonista del Natale, cioè quel piccolo Bambinello
che nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 è nato nella mangiatoia...

Il popolo delle Sieci ha risposto abbastanza bene a questa iniziativa. Alcuni si


sono offerti spontaneamente di aiutare a realizzarlo, molti erano presenti durante la
Celebrazione di Domenica 23 in Piazza, molti altri ancora si saranno fermati ad
ammirarlo... Se a quei passanti distratti la vista di questo semplice segno riuscirà a
suscitare anche un vago sentimento di stupore e tenerezza... allora sarà servito
senz'altro a qualcosa.

Letizia Materassi
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L’Angolo della Caritas


Il mese di Dicembre è un mese un po’ particolare: è l’ultimo mese dell’anno e già siamo
proiettati a pensare all’anno nuovo.
E’ il mese in cui il freddo si fa davvero sentire, e il mese dei regali, il ritrovo dei paren-
ti, del presepe e dell’albero. In questo periodo Natalizio le nostre preghiere e il nostro
pensiero vada alle persone malate e sole recando loro un piccolo dono e gli auguri del-
l’intera Comunità.
Col Natale si è chiuso il nostro “Mercatino di Beneficenza”. L’incasso è stato discreto:
Euro 3813,40. Della cifra realizzata Euro 1500,00 li abbiamo dati al parroco per i bi-
sogni della parrocchia. Potevamo fare di più, ma certo i momenti sono quelli che sono.
Il nostro grazie va alle persone del paese che hanno aiutato, lavorando tanto e bene!
Un personale augurio a tutti voi per tutte le “Feste Natalizie” che il Signore vi ricolmi
della Sua presenza e della Sua Benedizione.

Caritas Parrocchiale

Alcuni Scatti catturati per


questo Santo Natale
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ESSERE CRISTIANI SECONDO S. PAOLO


In ascolto della Parola di Dio
Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo
San Girolamo

Domenica 27 gennaio 2008 inizierà un nuovo cammino di Catechesi sulla Lettera di San Paolo Apostolo ai Ro-
mani (cap. 1 – 8), che si affianca a quello già iniziato che si tiene ogni mercoledì pomeriggio.

La nostra Parrocchia ha pensato di strutturare questo ulteriore proposta in cinque incontri, che si svolgeranno le
ultime domeniche di ogni mese a partire come detto da gennaio.
L’immagine di comunità cui aspirare e che più di altre ha ispirato questa scelta è quella trasmessa da Luca negli
Atti degli Apostoli (At 2, 42-48) “Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione frater-
na, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per ope-
ra degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi
aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti
insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore,
lodando Dio e godendo la stima di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli
che erano salvati”.
La volontà è quindi quella di proporre incontri fraterni e gioiosi, caratterizzati principalmente dall’ascolto e dalla
meditazione della Parola di Dio, durante i quali ognuno si possa sentire parte viva della nostra Comunità.

Ogni incontro, che si svolgerà in Chiesa dalle ore 17,30, sarà suddiviso in tre parti: la preghiera iniziale, la medita-
zione sul brano biblico e la cena di condivisione. Le riflessioni saranno guidate dai Frati Minori del Convento di
Monte alle Croci in Firenze e dalle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino di Perugia.

Il cammino è aperto a tutti, anche ai bambini, che potranno divertirsi e giocare nei locali della Parrocchia, grazie
alla disponibilità di un gruppo di giovani.

Ricordiamo nuovamente il calendario.


• Domenica 27 gennaio 2008
• Domenica 24 febbraio 2008
• Domenica 30 marzo 2008
• Domenica 27 aprile 2008
• Domenica 8 giugno 2007

Laura e Paolo Degl’Innocenti

13 GENNAIO 2008: FESTA DELLE FAMIGLIE

Il nuovo anno sta per cominciare e, terminati i festeggiamenti legati alla Liturgia, la Par-
rocchia riparte alla grande con la Terza Festa delle Famiglie. Così domenica 13 dalle ore
15.30 inizieremo con un momento di gioco per i bambini che speriamo siano numerosi
sia i piccoli che i più grandicelli; seguirà una merenda per meglio prepararsi alla S. Mes-
sa che seguirà alle ore 18.00. A Gesù piaceva molto stare con i bambini e soprattutto trat-
tenersi a cena con le persone, quindi perché non rimanere dopo la Messa a cena insieme?
Ovviamente chi è intenzionato meglio se avvisa per organizzarci, questi sono i numeri
delle persone da contattare: Loredana 338/4542788, Franco 338/5941287, Massimiliano
347/4401275 oppure don Giuseppe 338/5783722.
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SANT’ANTONIO ABATE:
“IL SANTO DEL PANINO BENEDETTO”
VITA

Antonio nacque a Coma in Egitto (l'odierna Qumans) intorno al 251, figlio di agiati agricoltori cristiani.
Rimasto orfano prima dei vent'anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare,
sentì ben presto di dover seguire l'esortazione evangelica "Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che
possiedi e dallo ai poveri" (Mt 19,21). Così, distribuiti i beni ai poveri e affidata la sorella ad una comunità
femminile, seguì la vita solitaria che già altri anacoreti facevano nei deserti attorno alla sua città, vivendo
in preghiera, povertà e castità.
Si racconta che ebbe una visione in cui un eremita come lui riempiva la giornata dividendo il tempo tra
preghiera e l'intreccio di una corda. Da questo dedusse che, oltre alla preghiera, ci si doveva dedicare a
un'attività concreta che divenne il famoso motto Ora et labora, della regola benedettina. Così ispirato
condusse da solo una vita ritirata. In questi primi anni fu molto tormentato da tentazioni fortissime, dubbi
lo assalivano sulla validità di questa vita solitaria. Consultando altri eremiti venne esortato a perseverare.
Lo consigliarono di staccarsi ancora più radicalmente dal mondo. Allora, coperto da un rude panno, si
chiuse in una tomba scavata nella rocca nei pressi del villaggio di Coma. In questo luogo sarebbe stato
aggredito e percosso dal demonio; senza sensi venne raccolto da persone che si recavano alla tomba
per portagli del cibo e fu trasportato nella chiesa del villaggio, dove si rimise.
In seguito Antonio si spostò verso il Mar Rosso sul monte Pispir dove esisteva una fortezza romana ab-
bandonata, con una fonte di acqua. Era il 285 e rimase in questo luogo per 20 anni, nutrendosi solo con
il pane che gli veniva calato due volte all’anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale puri-
ficazione.
Con il tempo molte persone vollero stare vicino a lui e, abbattute le mura del fortino, liberarono Antonio
dal suo rifugio. Antonio allora si dedicò a lenire i sofferenti operando, secondo tradizione, "guarigioni" e
"liberazioni dal demonio". Il gruppo dei seguaci di Antonio si divise in due comunità, una a oriente e l'al-
tra a occidente del fiume Nilo. Questi Padri del deserto vivevano in grotte e anfratti, ma sempre sotto la
guida di un eremita più anziano e con Antonio come guida spirituale. morì, ultracentenario, il 17 gennaio
357. Venne sepolto dai suoi discepoli in un luogo segreto.

FUOCO DI SANT’ANTONIO

Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant'Antonio, in onore
del racconto che vedeva il santo addirittura recarsi all'inferno per contendere al demonio anime dei pec-
catori.
Per questo, tra i molti malati che accorrevano per chiedere grazie e salute, molti erano afflitti dal male
degli ardenti, conosciuto anche come fuoco di Sant’Antonio, o herpes zoster, causato dal virus varicella-
zoster (VZV) che si riattiva nell'organismo in concomitanza con un indebolimento delle difese immunita-
rie a causa dell'età o patologie gravi. Si manifesta sotto forma di eritemi e vescicole con un decorso di
poche settimane. Il liquido delle vescicole è contagioso. Particolarmente fastidiosa e a volte molto dolo-
rosa è la nevralgia post-erpetica caratterizzata da dolore prolungato che può permanere a volte per an-
che un anno. Il trattamento farmacologico prevede l'uso di farmaci antivirali, però di poca risoluzione, o il
ricorso a guaritori appositi.

I PANINI BENEDETTI

I panini di sant’Antonio, quelli benedetti da comperare la mattina presto, il 17 gennaio giorno dedicato a
sant’Antonio abate, protettore degli animali e degli smemorati che a questo santo, appunto si rivolgeva-
no - e qualcuno si rivolge ancora - -invocando “sant’Antonio abate con le scarpe ricamate, col vestito di
velluto, fammi ritrovare ciò che ho perduto”, sostituendo di volta in volta alla parola “ciò” il nome preciso
dell’oggetto da ritrovare.
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Domenica 30 Dicembre Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.


Sante Messe ore 8:00, 10:00 e 11:30
Lunedì 31 dicembre ore 18:00 S. Messa prefestiva con preghiera di ringraziamento
Martedì 1 Gennaio 2008 Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio.
Giornata Mondiale della Pace.
Sante Messe ore 8:00, 10:00 e 11:30
Giovedì 3 gennaio Festa del Santissimo nome di Gesù
Santa Messa ore 18:00
Venerdì 4 gennaio I Venerdì del mese, S. Comunione ai malati
Adorazione Eucaristica alle ore 17:00 e 21:00
Sabato 5 gennaio ore 9:00 S. Messa al Cimitero
Domenica 6 gennaio Solennità dell’Epifania del Signore
Giornata Mondiale dell’infanzia Missionaria.
Annuncio del giorno di Pasqua.
Ss. Messe 8:00, 10:00 e 11:30
Giovedì 10 gennaio ore 21:00 Incontro dei giovani della Parrocchia per organizzare il campo
estivo
Domenica 13 gennaio Alla S. Messa delle ore 11:30 verranno celebrati i Battesimi
Festa delle Famiglie ore 15:30 (vedi articolo pagina 6)
Lunedì 14 gennaio ore 21:00 Incontro dei giovani in seminario
Dal 18 al 25 gennaio Ottavario di preghiera per l’unità dei Cristiani
Sabato 19 gennaio ore 16:00 Incontro A.C.
Domenica 20 gennaio Al Termine delle Sante Messe Benedizione del Pane di S. Antonio.
ore 11:30 Presentazione dei Cresimandi alla Parrocchia.
Domenica 27 gennaio ore 18:00 – 20:30 Incontro catechesi adulti per le famiglie (v. pag 6)
Lunedì 28 gennaio ore 21:00 Inizio corso dei fidanzati (vedi il programma sul sito)
Venerdì 1 Febbraio I Venerdì del mese, S. Comunione ai malati
Adorazione Eucaristica alle ore 17:00 e 21:00
Sabato 2 febbraio ore 9:00 S. Messa al Cimitero
Domenica 3 febbraio ore 11:30 S. Messa con il conferimento Sacramento delle Cresime.

E’ NATO IL SITO PARROCCHIALE!!!


La notte di Natale di quest’anno ci ha portato un dono in più: si chiama pievesieci.it. Eh
sì, come il nome suggerisce è proprio un sito internet! Ma perché tutta questa tecnolo-
gia? Il giornalino non bastava? Ci auguriamo che questo strumento sia più completo ed
efficace. Prima di tutto servirà ad annunciare la Parola e poi naturalmente per tenervi
aggiornati su tutte le attività che si svolgono alle Sieci e non solo… internet in fondo è
uno strumento potente. Grazie ad esso non solo il popolo delle Sieci ma anche tanti ami-
ci e conoscenti che abitano lontano e i tanti di cui non conosciamo il nome potranno rag-
giungerci e fermarsi a leggere e magari… farsi catturare da questa rete!!!

IN REDAZIONE: Alessio Lenti - Massimiliano Santi - Elisabetta Guerri - Francesco Burberi


Lorenzo Franconi - Serena Biancalani - Filippo Frenos - Letizia Materassi - Elena Braccini - Andrea Undri
Imprimatur, stampa e responsabilità Ente Parrocchia San Giovanni Battista a Remole Sieci—Uso esclusivamente interno

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