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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola,
luce sul mio cammino
Salmo 118
2/11/2014 8/11/2014
XXXI Domenica Tempo Ordinario
Anno A
Vanelo del iorno, commento e pre!iera
0
Domenica 2 novembre
2014
" #al Vanelo secondo $io%anni &,'()40
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciter
nellultimo giorno.
*n +uel tempo, $es, disse alla -olla. /utto ci0 c!e il Padre mi d1, %err1 a me.
colui c!e %iene a me, io non lo caccer0 -uori, perc!2 sono disceso dal cielo
non per -are la mia %olont1, ma la %olont1 di colui c!e mi !a mandato3
4 +uesta la %olont1 di colui c!e mi !a mandato. c!e io non perda nulla di
+uanto eli mi !a dato, ma c!e lo risusciti nell5ultimo iorno3 6uesta in-atti
la %olont1 del Padre mio. c!e c!iun+ue %ede il 7ilio e crede in lui a88ia la
%ita eterna9 e io lo risusciter0 nell5ultimo iorno3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :4remo San ;iaio<
Con l'autunno termina un anno
liturgico e ne inizia uno nuovo fra tre
settimane con l'avvento. In
quest'ultimo periodo del tempo
ordinario celebriamo la memoria dei
defunti. Sono stati i celti a collocare in
questo periodo dell'anno solare la
memoria dei morti. La Chiesa ha solo
cristianizzato questa memoria
rendendola una delle ricorrenze da
sempre pi! amata e partecipata
proiettandola nella fede pasquale del
"isorto. #uesta proiezione fa s$ che
per il cristiano la morte non sia pi!
l'ultima realt% umana. La nostra
societ% occidentale secolarizzata &
passata nel dopo guerra
progressivamente e velocemente
dalla familiarit% con la morte alla
morte nascosta rifiutata e rimossa'
fuggire la morte & la tentazione del
mondo occidentale di oggi.
Il giorno dedicato ai defunti dovrebbe
essere anzitutto la celebrazione della
nostra pi! grande speranza se
davvero crediamo nella fede pasquale
del "isorto. (a non solo ci che si
impone alla nostra attenzione in
questo giorno & il carattere di
fugacit% e di brevit% della vita che
segna in maniera dolorosa la nostra
vicenda umana. )on esiste una *bella
morte*+ si tratta sempre di una prova
conseguenza del peccato. )on fa
eccezione neppure la morte di ,es!'
l'agonia del ,etsemani di cui Cristo
ha voluto portare il peso del peccato
del mondo. (a chiudere gli occhi di
fronte alla verit% & stoltezza mentre la
saggezza & secondo il libro dei salmi
in colui che sa contare i giorni perch-
questa capacita di riconoscere il limite
del nostro esistere ci d% la misura
giusta della vita. )oi i nostri morti nel
momento del distacco li abbiamo
affidati all'amore e all'eternit% del
Signore ed essi dicono a noi che
l'amore eterno di .io conserva nella
sua memoria il meglio della nostra
vita. )on solo ma dimentica tutte le
/
nostre azioni e le nostre vergogne e
attira ci che nella nostra vita era in
accordo col 0angelo. Inoltre ci dicono
anche che non & il caso di sprecare
tempo e fatica per ambizione che non
servono a nulla perch- tutto & vanit%.
Solo l'amore rimane. La prima lettura
& tratta dal libro di ,iobbe. L'autore
sacro ci ricorda che quando le cose
vanno bene sono in molti a dichiararsi
amici ma sopraggiunta la sventura
gli amici diminuiscono in maniera
drastica e si rimane soli col proprio
dolore. )ella solitudine totale ,iobbe
sente che ormai i suoi giorni vengono
meno ma ha una speranza nel cuore
che lo proietta al di l% del sepolcro'
*So che il mio redentore & vivo...
.opo che questa mia pelle sar%
distrutta...io vedr1 .io... e lo
contempler1 non da straniero*.La
morte non & pi! l'ultima realt%
dell'uomo l'ultima realt% per chi
crede in Cristo & la vita eterna.
Il salmista ci dice che solo il Signore
& luce salvezza e vita+ che non ci
abbandoner% mai alle brame del
nemico+ che ci far% contemplare * la
bont% del Signore nella terra dei
viventi. La seconda lettura & tratta
dalla lettera ai romani dell'apostolo
delle genti. per S. 2aolo l'uomo non
pu1 rifiutare di sperare anche se
ultimamente sono troppi quelli che gli
vogliono togliere la speranza.
2ertanto ci rivolge l'invito a resistere
alle angosce alle incertezze perch-
.io ormai ci ama per sempre.
Il fondamento della speranza cristiana
sta nella prova di amore che Cristo ci
ha dato sedendo a tavola con i
peccatori facendo comunione con
loro3noi e soprattutto morendo in
croce. Il vangelo di ,iovanni che
viene letto durante la liturgia
dell'odierna festivit% & il
proseguimento dell'episodio della
moltiplicazione dei pani. ,es! dopo la
moltiplicazione dei pani prende
l'occasione per parlare della vita
nuova che egli & venuto a inaugurare
nel modo per chi va a lui e lui non lo
respinger%. Il cristiano & colui che va
al figlio ogni giorno nonostante la sua
esistenza & contraddetta dall'infedelt%
e dal peccato & colui che cade e si
rialza *perch- il signore lo tiene per
mano. ,es! non respinge i peccatori
ma gli abbraccia & venuto per loro
non per quelli che si ritengono *giusti*.
4i giudei che non sanno vedere che
gli ha sfamati per un tempo breve
,es! offre il pane della vita eterna
offre loro e a quanti credono il lui
l'esodo da questo mondo al 2adre.
#uesto & il significato della festivit%
odierna. Significato di speranza che
nessuno ci potr% togliere.
PER LA PREGHIERA :Sant5Aostino<
/ardi ti !o amato,
8elle==a cos> antica e cos> nuo%a,
tardi ti !o amato3
/u eri dentro di me, e io -uori3
4 l1 ti cerca%o3
#e-orme, mi etta%o
sulle 8elle -orme delle tue creature3
2
/u eri con me, ma io non ero con te3
?i tene%ano lontano da te
+uelle creature c!e non esistere88ero
se non esistessero in te3
?i !ai c!iamato,
e il tuo rido !a s+uarciato la mia sordit13
@ai mandato un 8aleno,
e il tuo splendore
!a dissipato la mia cecit13
@ai eAuso il tuo pro-umo9
lB!o aspirato e ora anelo a te3
/i !o ustato,
e ora !o -ame e sete di te3
?i !ai toccato,
e ora ardo dal desiderio della tua pace3
Luned 3 novembre
2014
" #al Vanelo secondo Luca 14,12)14
Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi,zoppi e ciechi.

*n +uel tempo, $es, disse al capo dei -arisei c!e l5a%e%a in%itato. 6uando
oAri un pran=o o una cena, non in%itare i tuoi amici n2 i tuoi -ratelli n2 i tuoi
parenti n2 i ricc!i %icini, perc!2 a loro %olta non ti in%itino anc!5essi e tu
a88ia il contraccam8io3 Al contrario, +uando oAri un 8anc!etto, in%ita po%eri,
storpi, =oppi, ciec!i9 e sarai 8eato perc!2 non !anno da ricam8iarti3 Cice%erai
in-atti la tua ricompensa alla risurre=ione dei iusti3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :Paolo Durta=<
,es! chiede ai suoi discepoli di
essere umili cio& concreti e fecondi
per lasciare spazio dentro di s- a .io.
5 oggi chiede ai discepoli di fuggire
la logica del tornaconto e del calcolo
la logica che domina questo mondo.
4nche negli affetti e nelle amicizie
possiamo intessere dei legami che in
fondo possono darci un qualche
vantaggio. La descrizione del pranzo
offerto agli amici importanti &
un'esemplificazione efficace di come
6
anche nel quotidiano tendiamo a
mettere noi stessi e il nostro
vantaggio come criterio di giudizio per
le nostre scelte... ,es! invece
chiede di non mettere s- al centro
ma chi ci sta di fronte di mettere al
centro dell'attenzione il fratello che ci
sta accanto specialmente quello pi!
povero. 7 una vera a propria
rivoluzione una conversione inattesa
e radicale' passare dal cercare di
ottenere il massimo vantaggio dagli
altri+ al capire che solo dando si
riceve solo spendendosi si guadagna
senza volerlo senza prevederlo. Il
discepolo vola alto & talmente
riempito di .io da non sentire la
necessit% di essere gratificato da altri'
non ha bisogno di elemosinare
approvazione di sgomitare per
prevalere sugli altri. 5gli dimora in .io
e questo basta.
PER LA PREGHIERA :@elder Damara<
A88iamo 8isono di tro%arti, o #io3
Pi, rice%iamo nel silen=io della pre!iera,
pi, daremo nella %ita atti%a3
A88iamo 8isono di silen=io
per smuo%ere le anime3
A88iamo 8isono di tro%arti, o #io3
LBimportante non ci0 c!e diciamo,
ma ci0 c!e tu dici attra%erso di noi3
/utte le nostre parole saranno %ane
se non %enono da te3
Cesteremo certamente po%eri
Enc!2 non a%remo scoperto le parole
c!e danno la luce di Dristo3
Cesteremo inenui,
Enc!2 non a%remo imparato
c!e ci sono silen=i pi, ricc!i
dello spreco di parole3
Cesteremo inetti,
Enc!2 non a%remo compreso c!e,
a mani iunte,
si pu0 aire melio
San Darlo ;orromeo
Marted 4 novembre
2014
" #al Vanelo secondo Luca 14,1F)24
Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perch la
mia casa si riempia.
8

*n +uel tempo, uno dei commensali, a%endo udito +uesto, disse a $es,.
;eato c!i prender1 ci8o nel reno di #ioG3 $li rispose. Hn uomo diede una
rande cena e -ece molti in%iti3 All5ora della cena, mand0 il suo ser%o a dire
ali in%itati. IVenite, prontoJ3 ?a tutti, uno dopo l5altro, cominciarono a
scusarsi3 *l primo li disse. I@o comprato un campo e de%o andare a %ederlo9
ti preo di scusarmiJ3 Hn altro disse. I@o comprato cin+ue paia di 8uoi e %ado
a pro%arli9 ti preo di scusarmiJ3 Hn altro disse. I?i sono appena sposato e
perci0 non posso %enireJ3
Al suo ritorno il ser%o ri-er> tutto +uesto al suo padrone3 Allora il padrone di
casa, adirato, disse al ser%o. I4sci su8ito per le pia==e e per le %ie della citt1
e conduci +ui i po%eri, li storpi, i ciec!i e li =oppiJ3 *l ser%o disse. ISinore,
stato -atto come !ai ordinato, ma c5 ancora postoJ3 *l padrone allora disse al
ser%o. I4sci per le strade e luno le siepi e costrinili ad entrare, perc!2 la
mia casa si riempia3 Perc!2 io %i dico. nessuno di +uelli c!e erano stati in%itati
uster1 la mia cenaJ3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :a cura dei Darmelitani<
Il vangelo di oggi continua la
riflessione attorno a temi legati alla
tavola ed all'invito. ,es! racconta la
parabola del banchetto. (olta gente
era stata invitata ma la maggior parte
non and1. Il padrone della festa
rimase indignato per l'assenza degli
invitati e mand1 a chiamare poveri
storpi ciechi e zoppi. 5 nonostante
questo c'era ancora posto. 4llora
ordin1 di invitare tutti fino a che la
casa fosse piena. #uesta parabola
era una luce per le comunit% del
tempo di Luca. 9 )elle comunit% del
tempo di Luca c'erano cristiani venuti
dal giudaismo e cristiani venuti dai
gentili chiamati pagani. )onostante le
differenze di razza classe e genere
loro vivevano a fondo l'ideale della
condivisione e della comunione :4t
282+ 862+ ;/2<. (a c'erano molte
difficolt% perch- alcune norme di
purezza formale impedivano ai giudei
di mangiare con i pagani. 5 pur dopo
essere entrati nella comunit%
cristiana alcuni di loro conservavano
questa vecchia usanza di non sedersi
a tavolo con un pagano. 2er questo
2ietro entro in conflitto con la
comunit% di ,erusalemme per essere
entrato a casa di Cornelio un
pagano e per aver mangiato con lui
:4t //6<. .inanzi a questa
problematica delle comunit% Luca
conserv1 una serie di parole di ,es!
nei riguardi del banchetto :Lc /8/=
28<. La parabola che qui meditiamo &
un ritratto di ci1 che stava avvenendo
nelle comunit%. Luca /8/;' >eato
chi manger% il pane nel "egno di .io.
,es! aveva finito di raccontare due
parabole' una sulla scelta dei luoghi
:Lc /8?=//< e l'altra sulla scelta degli
invitati :Lc /8/2=/8<. (entre
ascoltava queste parabole qualcuno
che era a tavola con ,es! deve aver
colto la portata dell'insegnamento di
,es! e deve aver detto' "Beato chi
manger il pane nel Regno di Dio!". I
giudei paragonavano il tempo futuro
del (essia ad un banchetto
caratterizzato dalla gratitudine e dalla
comunione :Is 2;@+ ;;/=2+ Sal
222?<. La fame la povert% e la
carestia facevano sperare al popolo di
ottenere nel futuro ci1 che non aveva
;
nel presente. La speranza dei beni
messianici comunemente
sperimentati nei banchetti era una
prospettiva della fine dei tempi. Luca
/8/@=20' Il grande banchetto &
pronto. ,es! risponde con una
parabola. "Un uomo diede una gran
cena e fece molti inviti". (a gli
impegni di ciascuno impediscono agli
invitati di accettare l'invito. Il primo
dice' *Ao comprato un campo e devo
andare a vederloB* Il secondo' *Ao
comprato cinque paia di buoi e vado a
provarliB* Il terzo' *Ao preso moglie e
perci1 non posso venireB* )ell'ambito
delle norme e delle usanze
dell'epoca quelle persone avevano il
diritto di non accettare l'invito :cf. .t
20;=?<.Luca /82/=22' L'invito rimane
aperto. Il padrone della festa rimane
indignato constatando che il suo invito
non & accolto. )el fondo chi &
indignato & proprio ,es! poich- le
norme della stretta osservanza della
legge limitavano la gente rispetto alla
possibilit% di vivere la gratuit% di un
invito a casa di amici invito
caratterizzato dalla fraternit% e dalla
condivisione. Cos$ il padrone della
festa ordina ai servi di invitare i
poveri i ciechi gli storpi gli zoppi.
Coloro che normalmente erano
esclusi perch- considerati impuri ora
sono invitati a sedersi attorno al
tavolo del banchetto. Luca /826=28'
C'& ancora posto. sala non si
riempie. C'& ancora posto. 4llora il
padrone della casa ordina ai servi di
invitare coloro che sono per la strada.
Sono i pagani. 4nche loro sono
invitati a sedersi attorno alla tavola.
Cos$ nel banchetto della parabola di
,es! si siedono tutti attorno allo
stesso tavolo giudei e pagani. 4l
tempo di Luca c'erano molti problemi
che impedivano la realizzazione di
questo ideale del banchetto comune.
(ediante la parabola Luca mostra
che la pratica del banchetto veniva
proprio da ,es!. .opo la distruzione
di ,erusalemme nell'anno ?0 i
farisei assunsero il governo nelle
sinagoghe esigendo il compimento
rigido delle norme che li
identificavano come popolo giudeo. I
giudei che si convertivano al
cristianesimo erano considerati una
minaccia poich- distruggevano i muri
che separavano Israele dagli altri
popoli. I farisei cercavano di obbligarli
ad abbandonare la fede in ,es!.
2oich- non ci riuscivano li
cacciavano dalle sinagoghe. Cutto
questo provocava una lenta e
progressiva separazione tra giudei e
cristiani ed era fonte di molta
sofferenza soprattutto per i giudei
convertiti :"om D/=;<. )ella parabola
Luca afferma chiaramente che questi
giudei convertiti non erano infedeli al
loro popolo. 4nziB Loro sono gli invitati
che accettarono l'invito. Loro sono i
veri eredi di Israele. Infedeli sono stati
coloro che non hanno accettato
l'invito e non hanno voluto
riconoscere in ,es! il (essia :Lc
22@@+ 4t /62?.
PER LA PREGHIERA :San Darlo ;orromeo<
4ccoci, o Sinore, da%anti a te.
sappiamo di non inannarci
perc!2 crediamo -ermamente
@
c!e tu sei +ui presente
e ti %ediamo con li occ!i della -ede3
Kon osiamo contemplarti,
ma tu uardaci
con lo suardo pieno di misericordia
con cui !ai uardato Pietro.
siamo da%anti a te
con le nostre opere catti%e
e il nostro rande peccato3
Dome potremo restare da%anti a te,
come potremo tolierci le macc!ie
se tu non le cancelliL
Dome di%erremo mondi
se tu non ci la%iL
Dome uariremo
se tu non ci curiL
M Sinore, puriEcaci dai nostri peccati,
la%aci dalle colpe,
uariscici dai nostri mali
e -acci deni di ritornare nella tua ra=ia3 Amen3
Mercoled 5 novembre
2014
" #al Vanelo secondo Luca 14,2F)''
Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non pu essere mio discepolo.
*n +uel tempo, una -olla numerosa anda%a con $es,3 4li si %olt0 e disse loro.
Se uno %iene a me e non mi ama pi, di +uanto ami suo padre, la madre, la
molie, i Eli, i -ratelli, le sorelle e perEno la propria %ita, non pu0 essere mio
discepolo3 Dolui c!e non porta la propria croce e non %iene dietro a me, non
pu0 essere mio discepolo3 D!i di %oi, %olendo costruire una torre, non siede
prima a calcolare la spesa e a %edere se !a i me==i per portarla a termineL
Per e%itare c!e, se etta le -ondamenta e non in rado di Enire il la%oro,
?
tutti coloro c!e %edono comincino a deriderlo, dicendo. IDostui !a ini=iato a
costruire, ma non stato capace di Enire il la%oroJ3 Mppure +uale re,
partendo in uerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se pu0
aArontare con diecimila uomini c!i li %iene incontro con %entimilaL Se no,
mentre l5altro ancora lontano, li manda dei messaeri per c!iedere pace3
Dos> c!iun+ue di %oi non rinuncia a tutti i suoi a%eri, non pu0 essere mio
discepolo3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :?onaci ;enedettini
Sil%estrini<
7 duro il linguaggio che ,es! usa per
invitare i suoi e tutti noi a seguirlo in
modo totale' egli esige un
superamento radicale da ogni legame
terreno anche dagli affetti pi!
spontanei. 4rriva a dirci che
dobbiamo avere una interiore
disposizione a dare perfino la nostra
vita se questa ci viene richiesta
come testimonianza di fedelt% a lui.
2er nostra fortuna abbiamo esempi
luminosissimi ed innumerevoli di
sante e santi di martiri e di eroi che
con tutta la loro vita hanno
testimoniato la loro completa
dedizione al Signore. 2ossiamo
dunque dedurre alla luce della storia
che la radicalit% evangelica per
quanto difficile & comunque
praticabile con la forza della fede
l'intensit% dell'amore a .io e
soprattutto con la sua grazia. Sono
ancora tanti e tante a lasciare tutto
per seguire Cristo ed affermare
concretamente il suo primato.
)onostante la crisi di vocazioni
religiose e sacerdotali sono ancora
migliaia e migliaia nel mondo le
persone che sulla scia dei primi
discepoli e sull'esempio di Cristo
obbediente povero e casto lasciano
tutto ma veramente tutto per dare la
vita a lui. Il materialismo il
consumismo la brama dei beni
terreni distolgono ai nostri giorni dalla
sequela del Signore' ci vogliono fede
e coraggio non comuni per lasciare
tutto ci1 che il mondo pu1 offrire
cedere volontariamente ad una
povert% totale e sperare solo nei beni
futuri. Il mondo ha comunque
urgentissimo bisogno di esempi chiari
di distacco dalle cose materiali e di
una visione pi! spirituale della vita. 7
il ruolo a cui il Signore ha chiamato i
monaci e tutta la schiera dei
consacrati.
PER LA PREGHIERA :;elle Parole<
A88iamo parole per %endere,
parole per comprare,
parole per -are parole,
ma ci ser%ono parole per pensare3
A88iamo parole per -erire,
parole per dormire,
E
parole per -are solletico,
ma ci ser%ono parole per amare3
A88iamo parole per -uire,
parole per nasconderci,
parole per Enere,
ma ci ser%ono parole per %i%ere3
A88iamo parole per -are rumore
e macc!ine per scri%ere e in%iare parole,
ma parole per parlare non ne a88iamo pi,3
#a te Sinore, sempre,
rice%iamo in dono la Parola per pensare,
per %i%ere, per amare, per parlare, per333
;elle Sinore sono tutte le tue ParoleG
Gioved novembre
2014
" #al Vanelo secondo Luca 1F,1)10
Vi sar gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.

*n +uel tempo, si a%%icina%ano a $es, tutti i pu88licani e i peccatori per
ascoltarlo3 * -arisei e li scri8i mormora%ano dicendo. Dostui accolie i
peccatori e mania con loro3 4d eli disse loro +uesta para8ola. D!i di %oi,
se !a cento pecore e ne perde una, non lascia le no%antano%e nel deserto e
%a in cerca di +uella perduta, Enc!2 non la tro%aL 6uando l5!a tro%ata, pieno
di ioia se la carica sulle spalle, %a a casa, c!iama li amici e i %icini e dice
loro. ICallerate%i con me, perc!2 !o tro%ato la mia pecora, +uella c!e si era
perdutaJ3 *o %i dico. cos> %i sar1 ioia nel cielo per un solo peccatore c!e si
con%erte, pi, c!e per no%antano%e iusti i +uali non !anno 8isono di
con%ersione3 Mppure, +uale donna, se !a dieci monete e ne perde una, non
accende la lampada e spa==a la casa e cerca accuratamente Enc!2 non la
tro%aL 4 dopo a%erla tro%ata, c!iama le amic!e e le %icine, e dice.
ICallerate%i con me, perc!2 !o tro%ato la moneta c!e a%e%o perdutoJ3 Dos>,
D
io %i dico, %i ioia da%anti ali aneli di #io per un solo peccatore c!e si
con%erte3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :?o%imento Apostolico<
Sempre il Signore aveva insegnato il
suo amore per la conversione del
peccatore. Cutti i profeti sono un coro
unanime una voce celeste che invita
l'uomo a tornare nella fedelt%
all'alleanza stipulata. .io per questo
si affatica lavora combatte lotta'
perch- il peccatore si allontani dal
male e torni a fare il bene lasci la via
dell'ingiustizia della falsit% della
menzogna dell'inganno della frode
dell'omicidio e viva di Comandamenti.
Ascoltate la parola del Signore, capi
di Sdoma prestate orecchio
all!insegnamento del nostro Dio,
popolo di "omorra! #$erch% mi offrite
i vostri sacrifici sen&a numero' ( dice
il Signore. Sono sa&io degli olocausti
di montoni e del grasso di pingui
vitelli. )l sangue di tori e di agnelli e di
capri io non lo gradisco. *uando
venite a presentarvi a me, chi richiede
a voi +uesto, che veniate a calpestare
i miei atri' Smettete di presentare
offerte inutili l!incenso per me - un
a.ominio, i noviluni, i sa.ati e le
assem.lee sacre, non posso
sopportare delitto e solennit. )o
detesto i vostri noviluni e le vostre
feste per me sono un peso, sono
stanco di sopportarli. *uando
stendete le mani, io distolgo gli occhi
da voi. Anche se moltiplicaste le
preghiere, io non ascolterei, le vostre
mani grondano sangue. /avatevi,
purificatevi, allontanate dai miei occhi
il male delle vostre a&ioni. 0essate di
fare il male, imparate a fare il .ene,
cercate la giusti&ia, soccorrete
l!oppresso, rendete giusti&ia
all!orfano, difendete la causa della
vedova1. #Su, venite e discutiamo (
dice il Signore. Anche se i vostri
peccati fossero come scarlatto,
diventeranno .ianchi come neve. Se
fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana. Se sarete
docili e ascolterete, mangerete i frutti
della terra. 2a se vi ostinate e vi
ri.ellate, sarete divorati dalla spada,
perch% la .occa del Signore ha
parlato1. 30fr. )s, 4,4(546.
Se tutto il messaggio dei profeti & un
invito alla conversione perch- questa
totale deformazione della religione al
tempo di ,es!9 2erch- i farisei sono
come un anti = .io che con
ostinazione caparbiet% totale
chiusura mentale oscuramento del
cuore e dell'anima lottano e
combattono Cristo ,es! che
accoglieva i peccatori e dava loro la
dolce speranza del perdono dopo il
loro pentimento e il loto ritorno a .io9
Cosa fa distruggere la vera fede in un
cuore in una mente in un'anima9
.istruttore della verit% & il peccato
che come virus letale elimina dal
nostro corpo tutti i segni della verit% di
.io. Se poi il peccato diviene struttura
del nostro essere allora .io viene
totalmente eliminato nella sua verit%.
Satana con la sua falsit% ci governa
ci schiavizza ci riduce a suoi
strumenti per la distruzione di .io nel
cuore di ogni fratello che in qualche
modo entra in relazione con noi. Fgni
nostra parola decisione pensiero
azione hanno un unico fine'
distruggere .io nella sua verit%
/0
bont% misericordia piet%
compassione perdono. Lo si
distrugge nei suoi inviati. Lo si
annienta nei destinatari del
messaggio di pace attraverso una
martellante calunnia falsa
testimonianza minaccia verso gli
inviati di .io. Costoro per1 sono pieni
di Spirito Santo ricchi di amore e di
misericordia verso l'uomo e
continuano la loro missione sapendo
la fine che li attende' l'eliminazione
spirituale e sovente anche quella
fisica. .io e Satana sono in una
guerra perenne. Inviati di .io e
schiavi di Satana vivono una lotta che
non conoscer% fine se non quando
verranno i cieli nuovi e la terra nuova.
Chi non & pronto a dare la vita per il
0angelo mai potr% dirsi vero inviato di
.io.
PER LA PREGHIERA :Pre!iera<
Santo Spirito, scendi su di noi
e rendici partecipi dei tuoi doni.
donaci lBintelli!en"a,
perc!2 possiamo riconoscere
le cose 8elle c!e #io !a creato9
donaci la #apien"a,
per sapere accoliere
con ioia li insenamenti di #io9
donaci la #cien"a,
per %edere i -ratelli
come la %ia pi, 8re%e per iunere a #io9
donaci la $or"a,
per essere sempre
testimoni della 8ont1 di #io9
donaci la piet%,
per ricordarci c!e #io nostro Padre9
donaci il con#i!lio,
per saper sceliere sempre il 8ene9
donaci il timor di Dio,
per comportarci, sempre,
come piace a lui3 Amen
//
&enerd ' novembre
2014
" #al Vanelo secondo Luca 1&,1)8
!gli di "uesto mondo verso i loro pari sono pi# scaltri dei !gli della
luce.

*n +uel tempo, $es, dice%a ai discepoli. Hn uomo ricco a%e%a un
amministratore, e +uesti -u accusato dinan=i a lui di sperperare i suoi a%eri3
Lo c!iam0 e li disse. ID!e cosa sento dire di teL Cendi conto della tua
amministra=ione, perc!2 non potrai pi, amministrareJ3 L5amministratore
disse tra s2. ID!e cosa -ar0, ora c!e il mio padrone mi tolie
l5amministra=ioneL Nappare, non ne !o la -or=a9 mendicare, mi %erono3 So
io c!e cosa -ar0 perc!2, +uando sar0 stato allontanato dall5amministra=ione,
ci sia +ualcuno c!e mi accola in casa suaJ3 D!iam0 uno per uno i de8itori
del suo padrone e disse al primo. I/u +uanto de%i al mio padroneLJ3 6uello
rispose. IDento 8arili d5olioJ3 $li disse. IPrendi la tua rice%uta, siediti su8ito e
scri%i cin+uantaJ3 Poi disse a un altro. I/u +uanto de%iLJ3 Cispose. IDento
misure di ranoJ3 $li disse. IPrendi la tua rice%uta e scri%i ottantaJ3 *l
padrone lod0 +uell5amministratore disonesto, perc!2 a%e%a aito con
scaltre==a3 * Eli di +uesto mondo, in-atti, %erso i loro pari sono pi, scaltri dei
Eli della luce3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :don Luciano San%ito<
.I G"F)C5 4LL5 .IGGICFLC4'
C5"C4 .I C404"C5L4...
.I G"F)C5 4LL5 2"F0FC4HIF)I
C"F04"5 L4 0I4 .'ISCIC4...
.I G"F)C5 4LL4 .5CISIF)5 .I
.IF C"F04"5 L4 S4,,5HH4...
.I G"F)C5 4LL5 "5CISIF)I .5LL4
0IC4 C"F04"5 SC4LC"5HH4...
La parabola ci invita alla scaltrezza.
Imanamente questa pu1 essere solo
furbizia. .al punto di vista della fede
l'invito & quello di imitare lo stile di .io
e la sua fantasia nel trovare le risorse
di fronte alla situazione sfavorevole.
)on solo ma trovare il modo che
dalla situazione sfavorevole l'agire
della fede e dello stile di .io ci indichi
il modo per tramutare la carenza o il
problema in una risorsa vantaggiosa
per la nostra vita. #uesta & la
scaltrezza spirituale opera dello
Spirito. 2er avere questo dono
bisogna essere ben svegli e svelti nel
procedere cio&' senza accelerare
non perdere tempo' & il tempo della
grazia+ ogni attimo perso & possibile
disgrazia. L'attenzione e lo sguardo
penetrante che lo Spirito di scaltrezza
ci fornisce ci permettono di agire
guidati quasi da un'ispirazione
fortunata che favorisce la situazione
personale e il nostro rapporto con gli
altri. 25CC4CF CA5 #I5SC4
C4CCIC4 SI4 2FCF CF)FSCIIC4
C"4 )FI.
/2
PER LA PREGHIERA :Pre!iera<
Sinore, donaci pensieri c!iari,
preser%aci da c!iacc!iere inutili,
concedi il distacco necessario per iudicarci,
per scoprire le nostre possi8ilit1 e i nostri limiti3
Kon permettere c!e ci insuper8iamo per i successi
o ci scoraiamo per li insuccessi3
7aB c!e ci comprendiamo reciprocamente,
anc!e +uando le opinioni di%erono9
c!e non liti!iamo, anc!e +uando lBaromento ci di%ide3
Voliamo ser%ire te, mediante il la%oro c!e compiamo per la
comunit13 Amen3
(abato ) novembre 2014
" #al Vanelo secondo Luca 1&,O)1F
$e non siete stati %edeli nella ricchezza disonesta, chi vi a&der
"uella vera'
*n +uel tempo, $es, dice%a ai discepoli. 7ate%i deli amici con la ricc!e==a
disonesta, perc!2, +uando +uesta %err1 a mancare, essi %i accolano nelle
dimore eterne3 D!i -edele in cose di poco conto, -edele anc!e in cose
importanti9 e c!i disonesto in cose di poco conto, disonesto anc!e in cose
importanti3 Se dun+ue non siete stati -edeli nella ricc!e==a disonesta, c!i %i
aPder1 +uella %eraL 4 se non siete stati -edeli nella ricc!e==a altrui, c!i %i
dar1 la %ostraL Kessun ser%itore pu0 ser%ire due padroni, perc!2 o odier1
l5uno e amer1 l5altro, oppure si aAe=ioner1 all5uno e dispre==er1 l5altro3 Kon
potete ser%ire #io e la ricc!e==a3 * -arisei, c!e erano attaccati al denaro,
ascolta%ano tutte +ueste cose e si -ace%ano 8eAe di lui3 4li disse loro. Voi
siete +uelli c!e si ritenono iusti da%anti ali uomini, ma #io conosce i %ostri
cuori. ci0 c!e -ra li uomini %iene esaltato, da%anti a #io cosa
a8omine%ole3
SPUNTI DI RIFLESSIONE :Ciccardo Cipoli<
#uali sono le nostre aspirazioni9
Cosa vogliamo dalla vita9 Invidiamo
chi ha il potere sbaviamo dietro a chi
ha soldi bramiamo vacanze per sei
mesi l'anno su Jacht in isole tropicali.
#uanta stupidit%. .ovremmo investire
le nostre forze la nostra stessa vita
nel dare riparo a chi non ha casa
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amore a chi & stato abbandonato o
violentato calore umano a chi ha
vissuto una vita al gelo
dell'indifferenza. Il perch- & semplice.
Kacht vacanze grandi feste fiumi di
champagne portano a qualcosa di
effimero ad un godimento
momentaneo a tanti amici falsi che
ruotano attorno per assaporare parte
della tua fortuna. Sono beni materiali
che prima o poi finiranno dovessero
durare anche una vita intera.
)essuno si ricorder% di noi. Se poi
avessimo Gede e pensassimo ad una
vita eterna al di l% di quella che
stiamo vivendo su questa terra
dovremmo capire che non sono gli
Jacht o altro ad aprirci la strada verso
il 2aradiso. 0oi che inseguite la
ricchezza voi che vorreste
accaparrare pi! tesori di quelli che
riuscireste a spendere avete mai
provato a dare una piccola parte di
voi a qualcuno che soffre9 4 qualcuno
che desidera un vostro sorriso un
abbraccio una carezza9 Se quella
carezza sar% soltanto una carezza
per chi la riceve sar% per voi
l'equivalente di cento carezze da
parte di .io. La persona che la
ricever% sapr% donarvi il suo amore
ed il suo sorriso di gratitudine vi dar%
quella gioia che mai potreste avere da
tutti gli Jacht da tutte le vacanze da
tutto il denaro che potrete avere.
0edete a volte mi dicono *bravo*
perch- sono oltre 2@ anni che io e
"oberta ci occupiamo di ragazzi che
apriamo loro il nostro cuore e li
accogliamo nella nostra vita. (a
quanto sbagliano. )on & bravo chi &
profondamente egoista non & bravo
chi in cambio di una carezza ne
riceve ceto mille ogni giorno.
2roblemi ce ne ce sono e ce ne
saranno sempre ma sono ben poca
cosa rispetto alla gioia che questi
ragazzi sanno donarci ogni giorno.
0ederli crescere superare le difficolt%
avere ben chiari i valori ed i principi
che contano nella vita. #ualcuno si
perde & inevitabile ma avergli dato
amore non & certo cosa che andr%
perdendosi rester% dentro loro e
prima o poi emerger% e sapranno
utilizzarla con i propri figli e con le
persone che incontreranno sul loro
cammino. 2rovare per credere venite
a trovarci. )on abbiamo Jacht sui
quali farvi fare un giro in Sardegna
non abbiamo l'aereo privato per
andare a prendere un caff& ai Caraibi
non abbiamo caviale e champagne da
offrirvi ma possiamo darvi molto
molto di pi!' un sorriso dei nostri
ragazzi e la nostra gratitudine per
aver voluto condividere anche solo
per un'ora la nostra strada.
PER LA PREGHIERA : 4-rem il Siro<
D!e cosa ti render0, o Sinore,
per tanta 8ont1L
$loria a te, o amico deli uominiG
$loria a te, o #io di misericordiaG
$loria a te, o pa=ienteG
$loria a te, c!e perdoni i peccatiG
$loria a te, c!e sei %enuto
per sal%are le nostre animeG
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