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pentagramma
Lectorium Rosicrucianum
Z.W. Leene Le due spade
Salvaci, Signore, siamo perduti!
Cinque meditazioni sulla Parola
Simposio Ogni movimento
ritorna al riposo in Buddha,
lo spirito universale
Frances A.Yates La Luce della
Rosacroce
2013
NUMERO
RIVISTA BIMENSILE
SCUOLA INTERNAZIONALE
DELLA ROSACROCE DORO
LECTORIUM ROSICRUCIANUM
DELLA
Amministrazione e abbonamenti:
Lectorium Rosicrucianum,
Via Montepaolo 29, Dovadola, Forl.
www.rosacroce.info
Lectorium Rosicrucianum,
CH - 1824 Caux, Svizzera.
Abbonamenti:
. 25.00 abbonamento annuale,
. 5.00 a copia,
. 5.00 copia arretrata.
Proprietario:
Associazione Lectorium Rosicrucianum
Editore:
S.A.S. Edizioni Lectorium Rosicrucianum
Direttore responsabile:
Eva Cristina Casciello
Stampata presso la tipografia:
ATENA.NET S.r.l.
Via del Lavoro, 22
36040 Grisignano VI
Autorizzazione del Tribunale di Forl
n.16/99 dell11/05/99
Per concessione della
Rozekruis Pers, Olanda.
pentagramma@rosacroce.info
PENTAGRAMMA
Sommario
2
Z.W. Leene
Le due spade
J. Murray
La leggenda della sette sorelle
J. Murray
Il serpente cosmico
e gli uomini-serpente
14
La caduta
20
27
Pesato e trovato
troppo leggero?
30
37
44
2013
NUMERO
Le due spade
Poi disse loro: Quando vi ho mandato senza borsa, n sacca, n sandali, vi forse mancato
qualcosa? Risposero: Nulla. Ed egli soggiunse: Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e cos
chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perch io vi dico:
deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi.
Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento. Ed essi dissero: Signore,
ecco qui due spade. Ma egli disse: Basta! (Luca 22, 35-38)
Durante il primo
periodo della scuola
spirituale, la forza
trainante stato Z.W.
Leene (1892-1938). Un
uomo predestinato a
dare al lavoro un grande
impulso. Egli fu educato
e infiammato alla vita
cristiana dal Prof. De
Hartog. Nella primavera
Fu soprattutto la sua
ispirazione e forza
spirituale che indussero
Catharose de Petri, nel
1930, ad aderire e
contribuire a rafforzare
il lavoro. Sulla base di
questa forza di fuoco
iniziale, nel 1946, il
Lectorium Rosicrucianum
pot nascere.
La leggenda
delle sette sorelle
Numerosi miti della tradizione orale delle varie lingue aborigene non solo corrispondono tra
loro, sul piano dellintento e del filo conduttore, ma sono in risonanza anche con i miti dellIndia,
della Grecia, della Cina, dellAmerica Centrale e dellEgitto. Ci naturale, perch si tratta di
temi universali.Vi giocano un ruolo importante il passato cosmico, nel suo insieme definito dagli
aborigeni il Tempo del Sogno, e il presente macrocosmico che riecheggia nel mito delle Sette
Sorelle. Nella loro visione, il buon potere del serpente, alimentato dallenergia della creazione
originale, indispensabile per la sopravvivenza della creazione.
J. Murray
E PLEIADI E ORIONE Da oltre 60 mila
anni le civilt australiane vagavano sulla
terra e sotto il cielo dAustralia.
Portavano con loro i miti e le leggende che, per
molti aspetti, corrispondono alle tradizioni di
molte altre civilt del mondo.
Una leggenda esattamente un mito, perch
nella tradizione orale imprime il piano, il progetto di uno sviluppo interiore dellumanit,
che essa ne sia cosciente oppure no.
La famosa storia delle Pleiadi ci giunge dalla
Grecia antica: il padre delle Pleiadi il titano
Atlante; la madre loceanina Pleione, la regina
delle onde. Mentre Atlante portava il mondo
sulle sue spalle, Orione, il cacciatore, inseguiva
le sette sorelle le Pleiadi e tentava di sedurle. Ardente di desiderio, le insegu per cinque anni nelle foreste della Tracia e in altre
ancora pi antiche, fino a quando Zeus ebbe
piet di loro. Per tranquillizzare Atlante, Zeus
trasform le Pleiadi in colombe e poi le integr,
insieme a Orione, nel cielo delle stelle fisse.
MITI ABORIGENI E
ISPIRAZIONE SPIRITUALE
Allorigine della terra, il creatore, Jindoo-ilSole, invi due uomini-spirito per modellare la
terra. Venuti da un remoto angolo della Via
Lattea, essi crearono le colline, le valli, i laghi e
gli oceani. Quando ebbero quasi completato il
lavoro, Jindoo-il-Sole invi sulla terra le sette
sorelle, stelle della Via Lattea, per abbellirla
con fiori, alberi, uccelli, animali e altre cose.
Mentre le sette sorelle erano occupate a creare
delle formiche da miele, allimprovviso tutte
ebbero molta sete. Allora, dissero alla sorella
pi giovane: Va a cercare dellacqua fresca,
laggi tra le colline. La pi giovane prese la
ciotola e part in cerca dellacqua.
I due uomini-spirito spiavano dalla boscaglia
queste donne e seguirono la giovane che cercava lacqua. Appena sincontrarono, la giovane sinnamor dei due uomini-spirito.
Le altre sorelle, oppresse dalla sete e dalla necessit di acqua, vedendo che la giovane non
ritornava, partirono alla sua ricerca. Dopo un
po di tempo la trovarono in compagnia dei
due uomini-spirito.
Il Creatore, Jindoo-il-Sole, le aveva avvisate
che se una cosa del genere fosse successa a una
di loro, non sarebbe stata in grado di tornare al
suo posto nella Via Lattea. I due uomini e la
giovane rimasero sulla terra, ma il richiamo
delle sorelle, proveniente dal cielo, continuava
J.An. gunguma.
Figura-spirito,
1997
Il serpente cosmico
e gli uomini-serpente
Sembra sia innato, negli esseri umani credere in una forza o in forze immutabili, in un
dio, negli dei o negli spiriti che avrebbero creato il mondo. Le persone sensibili,
orientate a una ricerca spirituale cosciente, cercano un modo per collegare se stessi a
esseri superiori e hanno, inoltre, unaspirazione innata alla perfezione, al fine di realizzare
il potenziale originale dellessere umano.
uesto quanto lo sviluppo delle diverse religioni e dei movimenti umanitari lasciano trasparire. Ci si
interessa a differenti religioni e a movimenti
spirituali; ci si immerge nei loro scritti, nei simboli e nei rituali. Si scopre, allora, che i miti e
le leggende sono spesso notevolmente simili.
Un filo invisibile li collega e testimonia di questa innata aspirazione alla perfezione, alla riunificazione dellelemento immortale con la sua
origine. Negli antichi miti, i serpenti, in senso
cosmico, avevano spesso tale ruolo.
Nei primi secoli della nostra era, gli Ofiti* conoscevano il significato profondo del simbolo
del serpente (Ofita, dal termine greco ophis,
serpente). Essi pensavano che il serpente cosmico costituisse un legame fra il Padre-creatore e la materia: il Padre immutabile,
mentre la materia mutevole. La materia il
mondo al di fuori del paradiso, paradiso dal
quale luomo fu espulso. Il serpente, simbolo
del Logos, trascendente; il figlio di Dio
eternamente in movimento: creazione eterna.
Assimila le idee del Padre relative al fine della
creazione e, in quanto essere immanente, pervade il mondo ancora informe della materia.
In questo contesto, informe significa formato
fuori dalla matrice, al di fuori del pensiero del
Padre-creatore. Visto in questo modo, il serpente un essere duplice: unito al Padre, il
bene assoluto, mentre a contatto con il mondo
J. Murray
non velenosi. Essi popolarono una collina sabbiosa sulla quale si trovava un pozzo. Una delle
femmine sotterr le sue uova, che portava sulla
testa, al limite orientale di Uluru. L, i pitoni
stabilirono il loro accampamento e vissero in
pace per un certo tempo. Ogni giorno, le femmine vi trovavano cibo sufficiente e i maschi,
dopo la caccia ai canguri, agli em e ai wallaby,
amavano riposare al tramonto sul bordo della
collina di sabbia. Tuttavia, la piacevole vita del
popolo Kuniya non dur a lungo. Un gruppo di
serpenti velenosi del paese di Pitjantjatjara, i
Liru, si espansero, provocando un sacco di
guai. Erano guidati dal grande guerriero Kulikudgeri e si diressero in gruppo dai monti
Olga, situati a Ovest, verso Uluru.
Arrivarono infine al campo di una potente
femmina Kuniya, chiamata Pulari. Pulari si
era separata dal resto del suo popolo e aveva
appena dato alla luce un figlio.
Furiosa e disperata, risoluta a proteggere suo
figlio che un Liru le aveva tolto, essa proiett
su di loro Arukwita, lessenza della malattia e
della morte. Molti Liru morirono, ma il combattimento continu.
Un giovane guerriero Kuniya sfid allora Kulikudgeri in un combattimento allultimo
sangue. Dopo una lotta accanita, il guerriero
Kuniya fu ferito; si trascin presso la collina
di sabbia e mor.
La madre del giovane guerriero ucciso, Inkridi
E se dormite,
e se sognate
di essere in cielo
e vi cogliete un fiore,
meraviglioso, misterioso,
e risvegliandovi,
questo fiore nelle vostre mani,
cosa penserete allora?
Samuel Taylor Coleridge
13
La caduta
Lo scrittore Steve Taylor nel suo libro The Fall (La caduta), compie unanalisi
psicologica e culturale della societ. Egli non considera la nostra societ attuale
allapogeo di un processo di evoluzione naturale, bens costretta in un processo
di caduta continua. I segni di uno stato di caduta sono evidenti. Lautore individua
le caratteristiche della nostra societ e le mette a confronto con le societ che
gli antropologi definiscono pre-fall societies (societ anteriori alla caduta).
14
Le societ primitive descritte da Lawlor e Taylor testimoniano grandi analogie con gli antichi
miti greci narrati da Esiodo e Platone dellet
delloro, con gli uomini dalla virt perfetta di
Zhuangzi e con il Giardino dellEden biblico.
Tuttavia, Taylor colloca, sorprendentemente, la
mitica caduta come un evento storico avvenuto circa 6.000 anni fa. La ricerca moderna
in grado di datare con precisione enormi calamit geologiche terremoti, il sorgere di catene montuose, tsunami e altri fenomeni
sebbene la tradizione risalga solo fino al termine dellera glaciale, circa 11.000 anni a.C.
Seimila anni fa quindi circa 4.000 anni a.C.
ci fu davvero un periodo di enormi inondazioni in Medio Oriente. Le tradizioni sumeriche e la Genesi biblica, tra le altre, narrano di
questi cataclismi. Importanti migrazioni di
popoli avvennero in Medio Oriente e in Asia
centrale. Le progredite civilt egiziane e sumeriche, sorte dopo questi eventi, sono state
con il loro progresso tecnologico le prime
manifestazioni di cambiamento di mentalit
collettiva.
In Europa, i popoli autoctoni europei furono cacciati prima dai Celti e dai Germani
e, poi, dai Romani. Altrove, gli Assiri, i Persiani e i Semiti conquistarono immensi territori. Le ultime civilt a scomparire furono
quella di Micene, di Creta, di Malta e delle
isole britanniche.
15
Simultaneamente,
avvenne
una insana
espansione dellego paragonabile allo sviluppo
esplosivo del cervello, definito
dagli antropologi brain-explosion
con conseguente aumento di comportamenti
patologici e sofferenza mentale.
Pertanto, Taylor non considera lo sviluppo dellego una espansione positiva della coscienza,
semplicemente perch secondo lui questo
stato accompagnato da un senso di disagio e di
sofferenza causate dalla bramosia.
La bramosia alla base di ogni disuguaglianza sociale, di ogni oppressione e sfruttamento delle
minoranze, della guerra e della violenza.
In questo contesto, ogni forma di
cultura e di religione sono unicamente un surrogato della vera
armonia ed equilibrio interiore. Inoltre, pare che Taylor
ritenga i fattori esterni responsabili di questo sviluppo e
che i cambiamenti di coscienza ne
siano solo la conseguenza.
LO SVILUPPO DELLEGO Per una migliore
comprensione, torniamo alla descrizione che
16
Yann
Legrand,
Lalbero
della vita.
Acquaforte,
2011
Gli aborigeni non hanno mai sviluppato un concetto di propriet personale. Non hanno mai sentito il
bisogno di un dio personale vendicatore, ma hanno considerato tutta la
natura, tutto luniverso, pervasi da un potere
spirituale universale il Grande Spirito al
quale hanno dato i nomi pi diversi, come
mana o tirawa.
Lidealizzazione e la glorificazione del modo di
vita primitivo, caro a Taylor, i suoi molti
esempi concreti e riferimenti scientifici possono suscitare entusiasmo, ma in fin dei conti,
sono comunque contestabili. Uno sviluppo
precedente dellego era gi, forse, avvenuto in
passato, ma non aveva ancora raggiunto la sua
piena espressione e le sue conseguenze negative. Le trib primitive vivevano ancora in un
legame mistico collettivo con il loro ambiente
una partecipazione mistica, come la definisce Lvy-Bruhl in modo non cosciente.
Scienziati genetisti segnalano che circa 60.000
anni fa si verific una forte diminuzione della
popolazione. Lo stato attuale della ricerca del
DNA mitocondriale (le informazioni cellulari
si trasmettono alla progenie solamente da parte
della madre) ci consente di affermare che solo
5.000 persone restarono in vita.
Uomini pi civilizzati, fuggiti dallAsia, si mescolarono con i gruppi che vivevano nelle pianure del Medio Oriente. Ci caus una sorta di
fecondazione incrociata.
Cos, esseri umani pi aggressivi e intelligenti
trasmisero i loro geni a popolazioni molto
meno sviluppate, la cui vita era appena al di
sopra di un rapporto stretto con la natura.
I sopravvissuti furono costretti a cercare nuovi
modi di vita: nuovi strumenti furono inventati;
le relazioni sociali divennero pi complesse e
le tecniche di caccia pi efficaci. Gli antropologi sostengono che levoluzione umana fece
un grande balzo in avanti. Improvvisamente, ci
fu anche un grande cambiamento nelle capacit del cervello umano, un vera evoluzione
della coscienza: un evento genetico.
Taylor ama ipotizzare che luomo moderno desideri ritornare a quelle forme idilliache di vita,
anche se deve ammettere che ci sia impossibile. Egli, riferendosi in particolar modo agli
aborigeni Australiani; afferma che vivevano in
una societ aperta, senza leggi e punizioni,
senza leader e divieti legali; uomini e donne
che si sottoponevano ai loro riti diniziazione
in completa uguaglianza. Egli descrive anche in
modo efficace la distruzione causata dalle potenze coloniali, lo sterminio di intere popolazioni e lannientamento della loro cultura.
Il merito dellautore di scuoterci, di volta in
volta, per risvegliarci dal nostro sentimento di
superiorit. Egli osserva acutamente come
lintera societ occidentale caratterizzata
dallo sviluppo eccessivo di un ego fortemente
17
individualizzato. Ci costituisce inevitabilmente un ostacolo per qualsiasi forma di liberazione dalla sofferenza e dal dolore. Tuttavia,
egli non va abbastanza in profondit, in
quanto non valuta la condizione umana come
subordinata e che le cause non sono situate
soltanto nel campo sociale e psicologico.
Taylor non evoca mai limmagine metapsichica
o metafisica delluomo.
Sebbene egli tratti la caduta come fenomeno
collettivo, non la completa con lidea che essa
ha influenzato tutto lordine naturale del
mondo e, soprattutto, che alla base della sua
genesi. Secondo noi, la sua descrizione della
trans-fall psiche (la psiche dopo la caduta)
inadeguata. Egli riconosce che lumanit ha
ricevuto una effusione di forze spirituali, grazie
a guide luminose come Buddha e Ges, ma
queste forze hanno avuto una efficacia limitata. Ci ha riguardato gruppi relativamente
piccoli come i sufi e gli gnostici, mistici come
Meister Eckhart e Jakob Bhme, che hanno
testimoniato di questa luce ricevuta. Secondo
lautore, lumanit si trover presto di fronte
a una seconda effusione di forze spirituali.
Una nuova coscienza potr sorgere, se saremo in grado di invertire le conseguenze
dellespansione dellego.
Egli afferma che la trans-fall psiche lunica
alternativa per evitare limminente esplosione
del mondo. Al fine di invertire tale tendenza,
necessaria una rinascita sociale e psicologica: In ultima analisi, la religione non funziona davvero. La religione non in grado di
18
19
Salvaci, Signore,
siamo perduti!
CINQUE MEDITAZIONI
SULLA PAROLA
NEL TEMPIO
DELLA ROSACROCE
I.
Nel tempio della Rosacroce la Bibbia sullaltare, aperta al prologo del Vangelo di Giovanni,
che inizia con le parole: In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
La storia del pensiero dellumanit stata caratterizzata dalla parola. Luso del linguaggio,
della parola per esprimere i pensieri, divenne
possibile soltanto quando luomo pot disporre
della facolt del pensiero. Un animale non
pensa e non conosce la parola. Non dispone
delletere riflettore, o etere mentale.
La parola una forza, una creazione che concede o indebolisce il potere. Una parola pu
annientare un essere umano o farlo ammalare,
oppure stimolarlo e anche guarirlo. Ci sono parole che mordono e feriscono, parole che trasudano cinismo, taglienti e pungenti come acido
solforico. Conosciamo parole che esprimono
pensieri grandi ed elevati, che indirizzano le
masse verso un determinato fine. Ci sono parole di conforto, parole di amicizia che infondono coraggio, e ci sono parole che trascinano
gi lanima, nel pantano dellesistenza. Poi ci
sono le molte parole inutili che vengono pronunciate senza pensare: linfinito vortice di parole con le quali ci teniamo reciprocamente
imprigionati nella vita di tutti i giorni.
Leggiamo nel prologo del Vangelo di Giovanni
le parole magiche: In principio era il Verbo, e
il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
In principio, prima della creazione, prima che
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ci fosse una sorta di big-bang, prima da intendersi non nel tempo ma in quello che
senza tempo; non in uno spazio, ma in ci che
infinito. La Parola non fu pronunciata nello
spazio, non era in ci che limitato, era in ci
che illimitato.
La nostra parola amici una forma, un
simbolo che si riferisce a qualche cosa e lo
circonda. Si trova in un contesto coerente, per
mezzo del quale acquisisce significato. Pu
esistere solamente se messa in relazione con
qualcosa che la limita, che la colora e la determina. Noi non siamo in grado di concepire
la Parola Vivente, la Parola che in se stessa,
la Parola di cui parla Giovanni. Parola che
contiene tutto e alla quale tutte le parole
sono correlate, cos come tutti i numeri sono
collegati al numero uno.
Il nostro pensiero, che si esprime in parole, in
immagini e in significati, non pu penetrare e
comprendere la Parola. Non possibile afferrare la Parola nella sua unit.
Questo il motivo per cui non siamo in grado
di capire perch la vita come . Dobbiamo
quindi ammettere che il nostro pensiero
completamente cieco per quanto concerne la
Parola del prologo del Vangelo di Giovanni.
Il nostro pensiero interrompe e spezza lunit
della parola. Esso va da un inizio a una fine,
dove la fine forma linizio della parola o
del pensiero successivo, ed entrambi sono
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Parola, la sofferenza della Parola, la crocifissione della Parola, la morte della Parola.
Noi, esseri umani concepiti e nati nello spazio
e nel tempo, fenomeni manifesti che un giorno
scompariranno, sappiamo che la creazione di
Dio la Parola pronunciata imperitura, indistruttibile, vera e meravigliosa. In questa
creazione c anche luomo, il vero uomo, che
respira e vive in Dio, nella creazione eterna.
Questuomo definito Manas, il Pensatore.
colui che si apre coscientemente al movimento
eterno della vita divina: linspirazione e lespirazione. colui che penetra e comprende ci
che lessere umano esteriore nato dalla materia non pu penetrare e comprendere: il mistero dellessere umano e del suo divenire.
III.
In principio era il Verbo... e tutto stato fatto
per mezzo di lui e senza di lui nulla stato
fatto di ci che esiste. In lui era la vita, e la vita
era la luce degli uomini.
Questa vita il mistero dellincarnazione che
non si pu esprimere o spiegare sul piano esteriore. Essa parla a ci che non visibile e illumina lessere umano interiore. In questo modo
la vita si manifesta.
I Romantici la cercarono in un lampo, in un
colpo docchio, in una risata, in un silenzio
improvviso, nello splendore dellanima.
Lanima umana si manifesta negli atti degli
esseri umani, nel sangue che fluisce come un
fiume attraverso il sistema vitale e pu vivificare ci che morto, nella coscienza che
comprime e forza la vita entro una certa
forma, idea, opinione o dogma.
Se siamo sinceri e aperti alla parola vivente,
alla parola della Gnosi, non la sperimentiamo
come transitoria, cio simile ai fenomeni che
vengono masticati dal passare del tempo,
Egli fornisce altri esempi: Ci sono delle persone che hanno sofferto grandi pene sperando
di ottenere degli onori o per mantenerli. Molte
altre hanno affrettato la propria morte a causa
di una pura ricerca del piacere.
Spinoza, inoltre, indaga su come il desiderio
per le cose transitorie affligga lanima, e giunge
alla seguente conclusione logica: Lamore per
un Bene eterno e infinito riempie lanima di
gioia e la mantiene libera da ogni forma di tristezza; questo amore (anelito alla salvezza) dovrebbe, prima di tutto, essere desiderato e
ricercato con tutte le nostre forze.
Sebbene questa riflessione sia chiara nella mia
mente, non sono stato in grado di allontanare
da me tutta la cupidigia, la ricerca dei piaceri e
della gloria. Ho notato che quando la mia
mente era occupata con questi pensieri
(lorientamento unico verso la Gnosi), respingeva ogni altra cosa [] ho sperimentato che
le vere medicine sono pi forti del male.
Ci che Spinoza ha definito un Bene eterno e
infinito la vita che non conosce la morte.
In questo mondo, dove dimoriamo stranieri,
c un fattore di disturbo al quale possiamo
reagire in due modi: negandolo e rigettandolo,
o accettandolo. Qualunque scelta ci lega alle
sue leggi, condizioni e conseguenze. La vita
offre la vita; essa ci prepara a vivere secondo
le eterne regole doro dellunico Bene, come
Ermete ci insegna.
Alla domanda se qualche atto pu accelerare il
processo di cambiamento fondamentale a cui
una persona aspira, Catharose de Petri diede la
seguente risposta:
Caro amico, tu indossi un mantello. il mantello del tuo vecchio stato dessere. Il tuo stato
di allievo ancora in quel mantello e non nel
tuo s pi profondo. Questo mantello lennesimo velo fra te e la Gnosi. In questo stato, la
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Pesato
e trovato troppo leggero?
A casa, dopo un viaggio di una settimana in Turchia, i suoi pensieri indugiavano
ancora su un incontro che aveva avuto nellanfiteatro di Aspendos, nel
verdeggiante entroterra vicino alla costa meridionale dellAnatolia. Dopo una
lunga passeggiata lungo il litorale della regione in piena fioritura, egli giunse
infine in questo antico anfiteatro ben conservato. Attraverso un passaggio
oscuro, entr nel fantastico edificio. La meravigliosa architettura gli fece una
profonda impressione. Sembrava quasi di poter udire una piuma cadere al suolo.
29
questo insegnamento.
Il buddha lilluminato. Il termine buddha
pu indicare un personaggio storico, ma
anche laspirazione al potenziale spirituale
pi elevato, presente in ogni essere umano.
Il dharma linsegnamento del Buddha, il
cammino della liberazione che conduce alla
salvezza. linsegnamento liberatore che
porta alla saggezza al di l di ogni saggezza, al
nirvana.
Il terzo gioiello si trova nel concetto di sangha
o comunit, una condizione indispensabile per
la liberazione. Il sangha la comunit, nel
senso del rapporto con gli altri esseri umani.
IL SANGHA Quasi tutte le grandi religioni
hanno influito sul modo di concepire lesistenza umana e sul rapporto tra essa e lal di l:
un mondo a noi sconosciuto, ma di cui parlano
i loro insegnamenti. il mondo del regno di
Dio, laltro regno, che vive latente dentro ciascuno di noi, invisibile ai nostri occhi. Numerose dottrine di saggezza ne testimoniano.
Provenienti da questa altra sfera, dei messaggeri avvicinano gli esseri umani. Possono farlo
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Apriti, o terra! E le acque del cielo aprano le loro chiuse allascolto della mia voce. Voi, alberi,
siate immobili! Perch voglio cantare e lodare il Signore del Creato, il Tutto e lUnico. Apritevi
cieli! Voi, venti, placatevi affinch limmortale ciclo di Dio possa accogliere la mia parola.
Infatti, canter la lode di Colui che ha creato lintero universo, che ha indicato alla terra il
suo posto e che ha fissato il firmamento, che ha ordinato allacqua dolce di lasciare loceano e
di spandersi sulla terra abitata e disabitata al servizio dellesistenza e della sopravvivenza di
tutti gli uomini; che ha ordinato al fuoco di risplendere per ogni uso che vogliano farne gli Dei e
gli uomini. Lodiamo insieme Colui che elevato al di sopra di tutti i cieli, il Creatore di tutta la
natura. Egli lOcchio dello Spirito: a Lui sia la lode di tutte le potenze. O voi, forze che siete in
me, cantate la lode dellUnico e del Tutto, cantate in sintonia con la mia volont, o voi forze che
siete in me. Gnosi, o santa conoscenza di Dio, illuminato da te mi dato di cantare la Luce della
conoscenza e di rallegrarmi nella gioia dellAnima-Spirito.
Canto di lode di Ermete
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34
La luce
della Rosacroce
Guardando alla storia del movimento dei Rosacroce, cosa c di cos speciale in quel periodo
della storia europea agli albori del 1600? Forse che i famosi manifesti rosacroce, testi
pubblicati tra il 1614 e il 1616, sono scaturiti dal nulla? Nella sua opera intitolata The Rosicrucian
Enlightenment (1972) qui tradotto come La Luce della Rosacroce lautrice Frances A.Yates cerca
una risposta, non priva di punti controversi, allenigma della genesi di questi scritti. Segnaliamo
che il presente articolo frutto di un commento a una recentissima edizione in olandese.
Rosacroce in Germania possa essere stato il risultato tardivo della missione di John Dee in
Boemia oltre venti anni prima.
Nei quarantanni successivi alla pubblicazione
del libro (1972) la ricerca internazionale ad
opera di studiosi di diverse discipline, ha chiarito che questa ultima ipotesi della Yates insostenibile. Indipendentemente dal fatto che
il testo Monas Hieroglyphica di John Dee
sia comunque un fenomeno importante e
Aspira al cielo e otterrai la terra. Aspira alla terra e perderai tutti e due.
Poich solo lamore, che del cielo, vince, solo lamore preserva.
Quando il cielo vuole proteggere una persona, colma il suo cuore damore.
C.S. Lewis
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mondo, che si avvicina alla sua fine, sar partecipe di una nuova effusione di Luce in cui i
progressi delle conoscenze, realizzati durante il
precedente periodo del Rinascimento, si
espanderanno enormemente. Nuove scoperte
sono alla portata dellumanit che vedr lalba
di una nuova era. Questa Illuminazione irradia
verso linterno e verso lesterno, una Illuminazione spirituale che svela nuove possibilit
interiori per lessere umano, che gli fa capire
meglio la propria dignit e il proprio valore,
permettendogli di approfondire il ruolo che gli
viene chiesto di assumere a livello esteriore nel
piano divino.
Il libro termina con una citazione dalla Via
Lucis, un testo di Comenius talvolta chiamato
la Fama Comeniana, che potrebbe servire
come testo per entrambi gli ambiti di Illuminazione (esteriore e interiore ndt):
Se la luce della Sapienza Universale viene infiammata, sar in grado di diffondere i suoi
raggi in tutto il mondo dellintelletto umano
(proprio come lo splendore del sole quando
sorge e si diffonde da est a ovest), di risvegliare
la letizia nei cuori e trasformare la volont
degli umani. Cos essi, in questa luce suprema,
vedendo chiaramente davanti a s il proprio
destino e quello del mondo, e imparando a utilizzare i mezzi che immancabilmente condurranno lumanit a una buona fine, perch non
dovrebbero usarli?
Nota: per chi volesse approfondire, esistono due traduzioni
italiane del testo The Rosicrucian Enlightment di F.A.Yates, una
del 1976 di Metella Rovero, LIlluminismo dei Rosacroce. Uno
stile di pensiero nellEuropa del Seicento, Einaudi, Torino; laltra,
del 2011 di Stefano Amabile, Lilluminismo dei Rosa-Croce, con
introduzione di Claudio Bonvecchio, Mimesis, Milano.
opportuno ricordare che nella lingua inglese il sostantivo
enlightenment si riferisce soprattutto allEra dei Lumi
(ovvero al movimento Illuminista).
43
44
e cosmo. Nel Rinascimento, discipline come Astrologia, Cabala e Alchimia, oggi considerate scienze occulte, erano
parte del pensiero scientifico. Due anni dopo la pubblicazione della ricerca su Bruno, la Yates scrive The Art of Memory (LArte della Memoria), uno studio sulla pratica
medievale delle varie mnemotecniche. Con grande fascinazione in grado di descrivere come la pratica acquisita di
queste tecniche abbia prodotto notevoli trasformazioni, soprattutto in ambito teatrale. Le tecniche della memoria provenienti dallantichit greco-romana diventano obsolete,
sebbene Bacone, Cartesio, Comenio e Leibnitz continuassero a usarle. La Yates non si preoccupava della reazione
del mondo accademico alle sue ricerche. Nel 1969 pubblica Theatre of the World (Il Teatro del Mondo), un testo dedicato a John Dee e Robert Fludd. Intorno allanno 1600
questi ultimi erano gli Ermetisti pi noti e influenti dInghilterra. Procedendo in questi studi, la Yates si addentra sempre pi nella conoscenza dellErmetismo rinascimentale.
Nel libro The Rosicrucian Enlightenment (LIlluminismo dei Rosacroce, vedi articolo dedicato in questo numero), pubblicato nel 1972, prende in considerazione la tradizione
Ermetica nellInghilterra di Elisabetta I e nellEuropa Centrale
dellepoca. Allet di 80 anni scrive The Occult Philosophy in the
Elizabethan Age (La Filosofia Occulta nellEra Elisabettiana).
Questo testo raccoglie tutta la sua conoscenza delle correnti spirituali nascoste, e prima di lei non svelate, di una cultura che gli studiosi solitamente analizzavano attraverso la
letteratura e gli avvenimenti direttamente osservabili.
Frances Yates era fortemente attratta dal fatto che alcune
menti illuminate dEuropa si manifestassero in momenti
cruciali di guerre e tensioni dottrinali: tutte queste menti,
studiosi, artisti ma anche personaggi del potere politico,
hanno usato tutte le loro conoscenze e capacit per tentare di guidare il mondo verso uno stato di pace e autentica tolleranza. Era convinta, ad esempio, che Marsilio
Ficino e Pico della Mirandola, unitamente ai loro numerosi seguaci nel XVI e XVII secolo, fossero non soltanto
umanisti o filosofi, ma anche maghi. Il suo concetto di
mago rinascimentale, si riferisce al tipo di studioso che
sar poi chiamato scienziato dal secolo XVII.
In un necrologio apparso sul Sunday Times, viene descritta
come unamante, nel senso di una cultrice appassionata,
che ha saputo creare la sua personale disciplina scientifica
(...), una cultrice che combinava lentusiasmo della ricerca
con lesigenza di un punto di riferimento professionale.
Lautore del pezzo conclude: Frances Yates la storica pi
viva che abbia mai conosciuto.
Il riconoscimento della sua opera i suoi dodici testi, i numerosi articoli e pubblicazioni le sono valsi nel 1977 il riconoscimento ufficiale dellOrdine dellImpero Britannico, titolo che
permette di scrivere lappellativo Dame davanti al suo nome.
Antonin Gadal
Il Trionfo
della
Gnosi
Universale
di
Il Trionfo
della
Gnosi
Universale
Antonin Gadal
Antonin Gadal (1887-1962) nacque nella Francia del sud, nel Sabarthez: questa fu
una delle localit abitate, nel Medio Evo, dai Catari. Egli si interess a tutto ci che
riguardava la mistica catara i cui ideali, anche dopo sei secoli dalla loro scomparsa,
continuavano a permeare la societ occitana.
Diventato direttore dellUfficio generale del turismo di Ussat-Ornolac, pot
accedere alle famose grotte pirenaiche. Poich aveva potuto conoscere i vari
gradi di iniziazione dei catari, spieg che alcune grotte costituivano un loro percorso iniziatico. A. Gadal fu lultimo dignitario della fraternit catara ed ebbe la solenne missione di creare e rinsaldare il legame luminoso tra questa e i
rappresentanti della nuova manifestazione gnostica in Europa: il Lectorium
Rosicrucianum.
Quando mor, il lavoro della sua vita fu indissolubilmente legato al movimento dei
Rosacroce.