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Sintassi e stilistica dellitaliano

Valutazione finale
Analisi Testuale.

Analisi della poesia "Verr la morte e avr i tuoi occhi" di Cesare Pavese.
Per realizzare quest'analisi si preso da guida il testo Il suono del testo poetico
e Il senso del testo poetico, di Serianni, Della Valle e Patota, come visto nella
piattaforma.

Verr la morte e avr i tuoi occhi

1. Verr la morte e avr i tuoi occhi- (10, due sinalefe)


2. questa morte che ci accompagna (9, una sinalefe)
3. dal mattino alla sera, insonne, (9, due sinalefe)
4. sorda, come un vecchio rimorso (9, una sinalefe)
5. o un vizio assurdo. I tuoi occhi (7, tre sinalefe)
6. saranno una vana parola, (9, una sinalefe)
7. un grido taciuto, un silenzio. (9, una sinalefe)
8. Cos li vedi ogni mattina (9, una sinalefe)
9. quando su te sola ti pieghi (9)
10. nello specchio. O cara speranza, (9, una sinalefe)
11. quel giorno sapremo anche noi (8, una sinalefe)
12. che sei la vita e sei il nulla (8, due sinalefe)

13. Per tutti la morte ha uno sguardo. (10, una sinalefe)


14. Verr la morte e avr i tuoi occhi. (10, due sinalefe)
15. Sar come smettere un vizio, (9, una sinalefe)
16. come vedere nello specchio (9)
17. riemergere un viso morto, (9, una sinalefe)
18. come ascoltare un labbro chiuso. (9, due sinalefe)
19. Scenderemo nel gorgo muti. (9)

Il verso.
La poesia composta da diciannove versi.
I diciannove versi sono disposti in due strofe di dodici e sette versi
rispettivamente.
Tutti i versi sono piani.
La maggioranza dei versi novenaria, come indicato nei numeri fra parentesi.
Dunque, oltre alla percezione si costata che, dalla struttura, c' in principio una
musicalit e ritmo.
Durante tutta la poesia presente l'enjambement, utilizzato principalmente per
dividere periodi lunghi, con degli asindeti che hanno la funzione di collegare idee e
immagini sui tratti della morte e gli occhi. Spesso un concetto riguardante la morte inizia
in un verso, continua nel seguente, e finisce nel terzo o quarto verso. Questo effetto
crea una sensazione di continuit, di progressione e di respiro calmo. Se letto ad alta
voce l'effetto diventa pi efficace.

La rima.
Non esiste una rima fra i versi, dunque si pu dire che una poesia sciolta.
Questo fatto d libert ai versi, che possono avere un'estensione che incastra con il
pensiero dell'autore e con il senso espressivo piuttosto che con la forma.

Allusioni fonico timbriche


A prima vista, per un lettore non nativo della lingua italiana, si nota una cadenza
dalla opposizione e l'alternanza fra le vocali e le doppie consonanti. Si pu vedere
chiaramente nei primi quattro versi:
Verr la morte e avr i tuoi occhi-

questa morte che ci accompagna


dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
Nella pronuncia, le doppie consonanti sembrano contenere l'aria ed accentuare
la pronuncia consonantica, producendo un suono pi forte. Questo fatto, magari
impercettibile per un nativo, aiuta a creare un ambiente di contenzione e contrasto che
rammenta l'avversit della morte in confronto alla vita, la crudelt e tristezza della morte
rispetto alla "speranza" che allo stesso tempo "vita" e "nulla". Inoltre, le pause proprie
delle consonanti doppie, conferisce alla poesia un ritmo lento e funebre di chi si dirige
verso "il gorgo".
Appare una certa prevalenza della vocale "o" contenuta in parole ripetute e
cariche di significato come "morte", "tuoi", "occhi", "vizio", "gorgo", "morto", "specchio",
"rimorso", ecc. Allora viene in mente una tristezza e solennit, cos come l'idea del
chiuso, inesorabile come il cerchio rappresentato dalla "o". Questa vocale anche,
forse l'unica vocale che, di essere possibile, potrebbe essere pronunciata con un
"labbro chiuso".

Figure di suono
C' qualche indizio di allitterazione e omoteleuto, quando si ripetono dei fonemi
in parole vicine, che per, non sono molto evidenti. In una perspettiva generale, queste
figure arricchiscono la musicalit della poesia. Per esempio le ripetizioni di "r", "te",
"come", "ere":
"Verr la morte e avr i tuoi occhi
quando su te sola ti pieghi
che sei la vita e sei il nulla.
Verr la morte e avr i tuoi occhi.

Sar come smettere un vizio,


come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,"

Figure di senso
Le principali figure di senso nella poesia sono:
Similitudini facilmente percepibili dall'uso della parola "come".
"sorda, come un vecchio rimorso"
"Sar come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso."

La sinestesia abbondante in tutta la poesia. Si dice che la morte solenne e


sorda; che gli occhi sono una "vana parola e un grido taciuto"; la speranza "sa" le cose;
la morte ha degli "occhi".
L'ossimoro assai presente durante tutta la poesia: gli occhi saranno un "grido
taciuto, un silenzio"; la speranza vedr che "sei la vita e sei il nulla"; si ascolta un
"labbro chiuso" e infine, il fatto che la morte abbia uno sguardo e degli occhi gi di per
se paradossale.
L'enfasi si sente in tutta la poesia. Sembra che l'autore voglia mettere in rilievo
le qualit della morte, utilizzando diversi termini come vecchio rimorso, silenzio, grido
taciuto, labbro chiuso, smettere un vizio. Il tutto, usato a forma di perifrasi.

La parafrasi.
Verr la morte e avr i tuoi occhi, questa morte che ci accompagna dal mattino
alla sera, sveglia (insonne), sorda, come un vecchio rimorso, un vizio senza senso (un
vizio assurdo). I tuoi occhi saranno una parola senza valore (vana parola), un grido
senza rumore (taciuto), un silenzio. Cos li vedi ogni mattina quando su te sola ti guardi
(pieghi) nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che tu sei la
vita e che tu sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo. Verr la morte e avr i tuoi occhi. Sar come
smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come
ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel vortice (gorgo) muti.
La parafrasi riassuntiva.
Il poeta dice che verr la morte e avr gli occhi della speranza. La forma in cui
viene la morte descritta da figure poetiche che fanno capire che la morte silente,
sottile, nel mondo della memoria. Quando la morte arriver, nessuna parola o grido la
fermer. La morte si pu vedere quotidianamente in se stessi nello specchio. La morte
per tutti e tutti insieme, incluso l'autore, scenderanno nel vortice.
Analisi sintattica
L'ordine delle parole.
L'ordine delle parole abbastanza comune nella lingua italiana, cio, si segue
l'ordine di soggetto - predicato e nome - aggettivo. Non si presentano delle inversioni.
Le frasi sono prevalentemente coordinate. La poesia si potrebbe riscrivere in
versi che seguano la struttura sintattica di ogni periodo:
1. Verr la morte e avr i tuoi occhi. Periodo di frasi coordinate copulative.
2. Questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda,

come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. Frase semplice .


3. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Periodo

di tre frasi coordinate per asindeto.

4.

Cos li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. Frase
subordinata esplicita.

5. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla.

Frase subordinata relativa.


6. Per tutti la morte ha uno sguardo. Frase semplice e indipendente.
7. Verr la morte e avr i tuoi occhi.
8. Sar come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un

viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Periodo di quattro frasi


coordinate per asindeto.
9. Scenderemo nel gorgo muti. Frase semplice indipendente.

Dalla coordinazione prevalente e la figura dell'asindeto si pu capire che la


poesia ha un ritmo veloce al livello sintattico, che per si oppone al ritmo lento nel
livello fonologico con il raddoppiamento vocalico.

Commento finale:
Una poesia o qualsiasi produzione scritta sembra, a prima vista,

di essere

semplice, e si pensa spesso che nell'ambito della poesia moderna libera la struttura
sintattica non sia importante, perfino trascurata. Ma dall'analisi testuale si nota senza
difficolt che l'arte di scrivere, oltre a l'espressione emotiva, ha una base sintattica e
stilistica che sostiene strutturalmente le frasi, contribuendo a rafforzare il potere
emotivo delle parole. Senza una fondamenta stilistica e sintattica forte, difficilmente
una poesia potrebbe commuovere e attirare i sensi.

L'esempio che si ha esaminato in

questa attivit una prova di come la poesia ha quel potere di far parlare le parole
anche con il significante.

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