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Uomo di 71 anni affetto da emiparesi sinistra e neuropatia sensitivo motoria da deficit dello SPE
sinistro.
In anamnesi: emiparesi sinistra di non chiara origine. LEMG eseguita nel settembre 2014 mette in
luce una polineuropatia sensitivo-motoria a prevalente espressione distale e a severa espressione
sensitiva con concomitante sofferenza radicolare lombosacrale severa in L5 e S1. Eseguiti ad
Agosto test neuro psicologici risultati nella norma. A casa cammina poco e cade con facilit, si
sono verificati quattro episodi volte negli ultimi mesi con crescente difficolta della
deambulazione. Presente inoltre deficit della sensibilit distale della mano sinistra.
Allesame obiettivo si evidenzia:
- il deficit neurologico emilato sinistro con ipertono allarto superiore maggiore che allarto
inferiore.
- il cingolo scapolo omerale risulta depresso con dolore alla mobilizzazione oltre i 90 di
flessione.
- lipertono dellarto superiore sinistro rende larto scarsamente funzionale nelle attivit della
vita quotidiana.
- placing scorretto distalmente dellarto superiore
- importante ipotrofia globale dellarto inferiore sinistro;
- possibile passaggio seduto in piedi in autonomia con appoggio dellarto superiore dx e
bastone.
- per il cammino utilizza un bastone, con scarso carico a sinistro, tronco mantenuto in antero
flessione, iperestensione del ginocchio, emipasso sinistro con presenza di reazioni associate
allarto superiore con abduzione della spalla e flessione del gomito.
AllRM: Per quanto rilevabile probabili esiti d i rimozione di drenaggio ventricolo-peritoneale
con lacuna craniotomica al vertice in sede paramediana destra le alterazioni gliotiche
a livello delle circonvoluzioni frontali sottostanti. Quadro atrofico con maggior rappresentazione del
sistema ventricolare di sinistra rispetto al controlaterale e minimo impegno subfalcale.
Modesti segni di sinusite frontale e mascellare sinistra.
Non alterazioni significative a livello degli angoli ponto-cerebellari, in regione sovrasellare ed
orbite.
Conclusioni: reperti da correlare alla clinica ed all'anamnesi (non ci sono precedenti
nel nostro archivio) ed eventualmente rivalutare con RM MdC, possibilmente in sedazione.
Pianificazione dellintervento: obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Obiettivi a breve termine.
1.1. riduzione del dolore alla spalla durante la flessione.
1.2. insegnare al paziente strategie di compenso nelle attivit funzionali, rendendo, al contempo,
finalistici i movimenti superstiti dellarto superiore sinistro.
1.3. educazione al carico a sinistra durante i passaggi posturali, in stazione eretta e durante il
cammino.
1.4. rieducare il paziente al cammino, affinch diventi meno instabile e insicuro e in modo tale che
si avvicini agli standard kinesiologici.
Obiettivi a medio termine.
2.1. esercitare lequilibrio durante i passaggi posturali, il cammino e le altre attivit funzionali.
2.2. migliorare la performance della stabilit centrale.
* ad esempio il paziente invitato a seguire labduzione del V dito del piede facilitata dal
terapista, oppure la flesso estensione delle articolazioni matacarpo-falangee in facilitazione .
3.1. recuperare il trofismo dellarto superiore sinistro attraverso il reclutamento della muscolatura
ipostenica degli arti. Gli stessi esercizi di stop-standing, di accettazione del carico, di
deambulazione costituiscono strategie per il recupero del trofismo muscolare con il vantaggio di
includere gesti funzionali che escludono il reclutamento selettivo di gruppi muscolari isolati.
3.2. rendere il cammino il pi possibile automatico, sicuro e continuo attraverso lesercizio della
deambulazione in contesti ecologici e in un setting reale, come ad esempio lambiente esterno alla
palestra. Questultimo prevede la presenza di un maggior numero di stimoli afferenti ed interferenze
che richiedono una capacit di reazione e di anticipazione da parte del soggetto.