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Vangelo e la fede una cosa e lastuto rifugiarsi nei tradimenti storici coltivati da una Chiesa
imparentata piu con il potere temporale garantito dai principi che con i propri riferimenti
teologici ed ideali, altra cosa e tuttaffatto diversa e il riferire al grande annuncio di
umanitaed umanesimo integrale che veniva annunciato, proclamato e pagato dal Cristo
sulla sua pelle.
Poiche sta scritto A sua immagine li creo, ad immagine di Dio li creo, lunica certezza
che possiamo coltivare sul dopo della nostra vita terrena, e quella della dinamica del
giudizio finale. Ecco la tua immagine proclamera il Signore della storia, ponendo il suo
volto accanto allo specchio, nel quale vedremo riflessa la distorta e mostruosa realta in cui
avremo trasformata la nostra essenza di divinaumanita, rispetto a quella originale
vocazione dellesser stati creati ad immagine di Dio, in quella di predatori cinici ed avidi
della dignita degli altri esseri umani. E sara questa lunica certezza che possiamo avere di
quel terribile ed affascinante momento: lessere rivelati a noi stessi per come eravamo in
origine ed eravamo chiamati ad essere costruendo la nostra storia, e per come in realta ci
saremo trasformati adeguandoci alle ambizioni del potere e dei potenti.
Allora le istruzioni sono queste, ne piu ne meno di quelle che potevano leggersi su un
Dash One, di operabilita di un qualsiasi velivolo:
Mentre La invito a leggere quotidianamente sia la Parola (che Le presentaera il vero volto
di Dio e dunque il volto originario di ciascuno di noi) che il libro della Arendt (che Le
consentira di ritrovare le ignobilta cui una similare aspirazione di potere e di
irresponsabilita possano averci, ed averLa, condotti), Le suggerisco di mantenere davanti
a Se lo specchietto per studiare nella Sua immagine riflessa i sintomi della pericolosa
patologia di cui Lei potrebbe essere affetto. La patologia nazifascista violenta ed
irresponsabile che Eichmann interpreto per tutta la sua vita e non seppe riscattare
neppure durante il processo finale della sua squallida esistenza.
Potrebbe riconoscerVi, via via, i segni della versione cilena di quella patologia, o di quella
cambogiana, o di quella sovietica, come di quella statunitense o di quella ecclesiale.
Potrebbe imparare a riconoscere come le forme di manifestazione della devianza possano
anche richiamarsi a radici apparentemente lontane ed incompatibili tra loro, ma come in
realta esse tutte corrispondano allunico virus della ricerca del potere assoluto,
insindacabile e con pretesa di immunita ed impunita.
Solo allora i volti delle vittime di Ustica potranno riemergere - anche nella Sua coscienza, assieme
alla rivendicazione della propria dignita umiliata e della propria vita scippata - dallinsignificanza
in cui gli stragisti le avevano sospinte, perche non importunassero le loro coscienze. La stessa
insignificanza che Eichmann aveva riservato e coltivato per le sue vittime ebree, perche non ne
importunassero la sua tensione ed il suo impegno a realizzare al meglio lorganizzazione necessaria
al raggiungimento dellobiettivo fissato dai suoi capi a Swansee: lo sterminio di un intero popolo di
diversi.
Ci sono infatti i grandi criminali, ideatori organizzatori e dispositivi dei peggiori ed efferati
crimini che la storia abbia dovuto registrare, ma anche i loro volenterosi carnefici
uomini piccoli, che non camminano ma strisciano, usando la colonna vertebrale per questo
viscido esercizio piuttosto che per mantenere alta e ritta la schiena come si confa ad un
Uomo -, i quali con la loro opera di collaborazione e di non contrasto ne diventano i
migliori epigoni ed i piu ferventi esecutori. Responsabili in pienezza del crimine consumato
senza nessuna scusante per una obbedienza dovuta che e stato sempre lalibi degli
omuncoli criminali e criminogeni, e da sempre e accampata per giustificare la propria
personale nefandezza.
Provi dunque, signor Generale, a svolgere questo semplice esercizio di lettura combinata
ed osservazione del Suo proprio volto, e se ci riesce cerchi di dare risposte diverse da
quelle offerte fino ad oggi alla consapevolezza di aver comunque collaborato ad agevolare
un crimine scellerato come la strage di Ustica ed il suo occultamento.
Chissa che un giorno qualche Magistrato non possa chiederLe come mai, a fronte di una
richiesta di sorvolo appena tangente al nostro spazio aereo del velivolo di Gheddafi
(Bengasi Brindisi Zagabria Varsavia), fosse proprio il Suo Ufficio, il Sismi - unico
responsabile del rilascio delle clearence internazionali - ad autorizzare piuttosto una rotta
di attraversamento tutta interna al nostro sistema difensivo (Bengasi Palermo Ponza
Ancona Zagabria Varsavia). Chissa che quel curioso di un Magistrato non voglia
chiederLe come mai il Suo Ufficio potesse autorizzare quel volo proprio in un giorno in cui
era impossibile che Gheddafi potesse chiedere ed ottenere di recarsi a Varsavia, per
motivi di diplomazia internazionale che ne inibivano qualsiasi richiesta di recarsi nella
capitale Polacca. Ed era il Suo Ufficio, delegato al rilascio della Clearence internazionale,
quello che non avrebbe dunque potuto e dovuto consentire un simile volo per
garantire quelle condizioni diplomatiche internazionali (diplomatic clearence e il
nome della autorizzazione ad un volo internazionale), tranne nella ipotesi che proprio
per ragioni di diplomazia internazionale fosse stata costruita una astuta trappola per
invogliare il satrapo libico a richiedere di volare fino a Varsavia.
Chissa che quel Magistrato indisponente ed eccessivamente curioso non voglia chiederLe
quando fu dichiarato obsoleto il codice cripto Nato che poi inaspettatamente qualcuno
pote ritrovare in un anonimo cassetto alla fine degli anni 90. Stia certo che di fronte ad un
Magistrato consapevole e determinato Lei non potrebbe uscirsene con il sia benedetta
per una volta litalica sciatteria invocata davanti ad un Parlamento, in squallido e servile
ascolto tacito, dal suo ex vice comandante alla 46^ AB e successivamente divenuto Suo
Capo di Stato Maggiore prima e della Difesa poi, il Generale Mario Arpino.
Quella sciatteria non e infatti consentita dalle regole militari della conservazione di
documentazione riservata e di distruzione assoluta della documentazione obsoleta e
sostituita. E la vigilanza sul rispetto di tali condizioni di vincolo assoluto era ed e
competenza degli Uffici SIOS di cui Lei era responsabile al tempo.
E cosi via dicendo, in una serie di possibili domande impertinenti che qualche Giudice volesse fare
a Lei ed ai Suoi amici di cordata, al solo scopo di individuare i meccanismi ed i responsabili della
strage e del suo occultamento pianificato con assoluta scrupolosita.
Anche con lomicidio di personaggi pericolosi per la loro intervenuta inaffidabilita
primo fra tutti il Generale Boemio, per finire al Mllo Parisi o per la loro limpida ed
autonoma ricerca di Verita per la dovuta Giustizia - primo fra tutti e su tutti il
Tenente Colonnello Alessandro Marcucci, che non ha esitato a mettere in gioco la
sua dimensione familiare e professionale fino a mettere in gioco la vita che gli e
stata criminalmente scippata -.
Ora La lascio, signor Generale, sperando di non averLa infastidita esageratamente con
questo intervento. Ma non posso congedarmi da Lei senza averLe ricordato unaltra delle
massime che qualcuno dei miei educatori ha scolpito nella mia pelle quando ero ancora un
giovane carico di speranze ed attese di nobilta (che comunque non ho rinnegato
nonostante il peso di cio che mi avete costretto a pagare e portare nella mia vita
diseredata). Essa suona cosi: Abbiamo una o due volte nella vita loccasione di
essere eroi. Ma tutti i giorni abbiamo lopportunita di non essere vigliacchi.
Anche laccettare di scrutarsi in uno specchio puo essere una forma di liberazione da
questa condanna alla vigliaccheria che ci fa tutti un po meno uomini ed un po piu servi
del potere come lo fu Adolf Eichmann.
Saluti di costante disistima.
Mario CIANCARELLA
Ricevo stamani dal Gen Tascio un pacchetto, spedito il 27-9-2007 per
semplice posta prioritaria e senza ricevuta di ritorno. Contiene,
indovinate un po', il mio pacchetto, ancora intonso, con lettera e
"doni", spedito in Giugno e ricevuto pochi giorni dopo come attesta la
cartolina firmata dallo stesso generale.
Ci ha messo un bel po' di
tempo il Generale a decidere che farne del mio pacchetto, non vi pare?
Ma questo ricorda quella barzelletta del generale in pensione che per
ammazzare il tempo decise di aiutare un contadino. Fu micidiale nel
tagliare quintali di legna o accumulare balle di paglia in tempi
brevissimi, ma si blocco' per ore di fronte alla selezione per
pezzatura del raccolto di patate. Al contadino che, sopreso, gli
chiedeva come mai si fosse bloccato, rispose: "Sa, qui c'e' da prendere
una decisione!".
Lo conservero' gelosamente questo pacchetto del
Generale, come gia' feci per il pacchetto destinato al Generale
Celentano relativo alle torture in Somalia, che sarebbe stato poi
decisivo, io credo, nel processo per diffamazione che egli mi intento'
per la vicenda Scieri.
Ancora una volta il coraggioso generale Tascio
si e' dunque sottratto al confronto, ovvero ha rifiutato di verificare
anche il semplice contenuto di una mia missiva (forse per accusarmi poi
di averlo diffamato a sua insaputa rendendo di dominio pubblico - con
la pubblicazione in rete - una lettera che lui non "avrebbe mai
ricevuto" (ma solo per non averla voluta aprire).
Il problema, come
ben vedete e' che sarebbe molto rischioso, anche per un imputato