III settimana di Avvento - Anno B
Giovanni, testimone della luce
(Gv 1,6-8.19-28)
Venne un uomo mandato da Dio.... per dare testimonianza alla luce.
Ecco cos’è un profeta: testimone della luce e non dell’ombra; annunciatore del bene non dello sfascio o del degrado del mondo; sentinella del positivo non dei difetti o dei peccati che assediano ogni epoca e ogni vita.
Come Giovanni, io voglio testimoniare un Dio di luce, un Dio solare e felice, che ha fatto risplendere la vita, ha dato splendore e bellezza all’esistenza, ha immesso e continua a seminare frammenti di sole dentro le vene oscure della storia. Io testimonio non obblighi o divieti, ma il fascino della luce; profeta non della legge ma dell’amore, non della verità ma della bontà immensa che penetra l’universo, di un Dio liberatore, che va in cerca dei prigionieri per rimetterli nel sole.
Con i miei peccati e le mie ombre, con tutte le cose che sbaglio e non capisco, con la mia fragilità e i miei errori, nonostante tutto, io posso essere testimone che «Dio è luce e in lui non vi sono tenebre»; che il mondo si regge su di un principio di luce, un principio di bene e di bellezza, che è da sempre, più antico, più profondo, più originale del male. Il mondo non poggia sul male o sul peccato, non si regge neppure su di un moralismo rigoroso e sterile, ma sulla primogenitura del bene e dell’amore di Dio.
Tu, chi sei? Chiedono a Giovanni ed egli per tre volte risponde: io non sono. Maschere che cadono: io non sono ciò che gli altri credono di me, io non sono il mio ruolo e nemmeno il mio peccato. Io sono voce, un Altro è la parola; io sono voce, trasparenza di qualcosa che viene da oltre, eco di significati che sono da prima di me, che saranno dopo di me. Giovanni ha trovato la sua identità, ma in un Altro. Solo Dio svela quello che io sono in profondità: il mio segreto è oltre me. Venne un uomo mandato da Dio: ognuno è quest’uomo mandato, ognuno voce e sillaba della Parola, testimone che Dio c’è, che Dio è luce. E il tuo cuore ti dirà che tu sei fatto per la luce.
III settimana di Avvento - Anno B
Giovanni, testimone della luce
(Gv 1,6-8.19-28)
Venne un uomo mandato da Dio.... per dare testimonianza alla luce.
Ecco cos’è un profeta: testimone della luce e non dell’ombra; annunciatore del bene non dello sfascio o del degrado del mondo; sentinella del positivo non dei difetti o dei peccati che assediano ogni epoca e ogni vita.
Come Giovanni, io voglio testimoniare un Dio di luce, un Dio solare e felice, che ha fatto risplendere la vita, ha dato splendore e bellezza all’esistenza, ha immesso e continua a seminare frammenti di sole dentro le vene oscure della storia. Io testimonio non obblighi o divieti, ma il fascino della luce; profeta non della legge ma dell’amore, non della verità ma della bontà immensa che penetra l’universo, di un Dio liberatore, che va in cerca dei prigionieri per rimetterli nel sole.
Con i miei peccati e le mie ombre, con tutte le cose che sbaglio e non capisco, con la mia fragilità e i miei errori, nonostante tutto, io posso essere testimone che «Dio è luce e in lui non vi sono tenebre»; che il mondo si regge su di un principio di luce, un principio di bene e di bellezza, che è da sempre, più antico, più profondo, più originale del male. Il mondo non poggia sul male o sul peccato, non si regge neppure su di un moralismo rigoroso e sterile, ma sulla primogenitura del bene e dell’amore di Dio.
Tu, chi sei? Chiedono a Giovanni ed egli per tre volte risponde: io non sono. Maschere che cadono: io non sono ciò che gli altri credono di me, io non sono il mio ruolo e nemmeno il mio peccato. Io sono voce, un Altro è la parola; io sono voce, trasparenza di qualcosa che viene da oltre, eco di significati che sono da prima di me, che saranno dopo di me. Giovanni ha trovato la sua identità, ma in un Altro. Solo Dio svela quello che io sono in profondità: il mio segreto è oltre me. Venne un uomo mandato da Dio: ognuno è quest’uomo mandato, ognuno voce e sillaba della Parola, testimone che Dio c’è, che Dio è luce. E il tuo cuore ti dirà che tu sei fatto per la luce.
III settimana di Avvento - Anno B
Giovanni, testimone della luce
(Gv 1,6-8.19-28)
Venne un uomo mandato da Dio.... per dare testimonianza alla luce.
Ecco cos’è un profeta: testimone della luce e non dell’ombra; annunciatore del bene non dello sfascio o del degrado del mondo; sentinella del positivo non dei difetti o dei peccati che assediano ogni epoca e ogni vita.
Come Giovanni, io voglio testimoniare un Dio di luce, un Dio solare e felice, che ha fatto risplendere la vita, ha dato splendore e bellezza all’esistenza, ha immesso e continua a seminare frammenti di sole dentro le vene oscure della storia. Io testimonio non obblighi o divieti, ma il fascino della luce; profeta non della legge ma dell’amore, non della verità ma della bontà immensa che penetra l’universo, di un Dio liberatore, che va in cerca dei prigionieri per rimetterli nel sole.
Con i miei peccati e le mie ombre, con tutte le cose che sbaglio e non capisco, con la mia fragilità e i miei errori, nonostante tutto, io posso essere testimone che «Dio è luce e in lui non vi sono tenebre»; che il mondo si regge su di un principio di luce, un principio di bene e di bellezza, che è da sempre, più antico, più profondo, più originale del male. Il mondo non poggia sul male o sul peccato, non si regge neppure su di un moralismo rigoroso e sterile, ma sulla primogenitura del bene e dell’amore di Dio.
Tu, chi sei? Chiedono a Giovanni ed egli per tre volte risponde: io non sono. Maschere che cadono: io non sono ciò che gli altri credono di me, io non sono il mio ruolo e nemmeno il mio peccato. Io sono voce, un Altro è la parola; io sono voce, trasparenza di qualcosa che viene da oltre, eco di significati che sono da prima di me, che saranno dopo di me. Giovanni ha trovato la sua identità, ma in un Altro. Solo Dio svela quello che io sono in profondità: il mio segreto è oltre me. Venne un uomo mandato da Dio: ognuno è quest’uomo mandato, ognuno voce e sillaba della Parola, testimone che Dio c’è, che Dio è luce. E il tuo cuore ti dirà che tu sei fatto per la luce.
III SETTIMANA DI AVVENTO - LITURGIA DELLE ORE III SETTIMANA
GIOVANNI, TESTIMONE DELLA LUCE
Venne un uomo man dato da Dio.... per dare testimonianza alla luce. Ecco cos un profeta: testi mone della luce e non del lombra; annunciatore del bene non dello sfascio o del degrado del mondo; senti nella del positivo non dei di fetti o dei peccati che asse diano ogni epoca e ogni vi ta. Come Giovanni, io voglio te stimoniare un Dio di luce, un Dio solare e felice, che ha fatto risplendere la vita, ha dato splendo re e bellezza allesistenza, ha immesso e continua a se minare frammenti di sole dentro le vene oscure della storia. Io testimonio non obblighi o divieti, ma il fa scino della luce; profeta non della legge ma dellamore, non della verit ma della bont immensa che pene tra luniverso, di un Dio li beratore, che va in cerca dei prigionieri per rimetterli nel sole. Con i miei peccati e le mie ombre, con tutte le cose che sbaglio e non capisco, con la mia fragilit e i miei erro ri, nonostante tutto, io pos so essere testimone che Dio luce e in lui non vi sono tenebre; che il mondo si regge su di un principio di luce, un princi pio di bene e di bellezza, che da sempre, pi antico, pi profondo, pi originale del male. Il mondo non poggia sul male o sul peccato, non si regge nep pure su di un moralismo ri goroso e sterile, ma sulla primogenitura del bene e dellamore di Dio. Tu, chi sei? Chiedono a Gio vanni ed egli per tre volte ri sponde: io non sono. Ma schere che cadono: io non sono ci che gli altri credo no di me, io non sono il mio ruolo e nemmeno il mio peccato. Io sono voce, un Al tro la parola; io sono voce, trasparenza di qualcosa che viene da oltre, eco di signi ficati che sono da prima di me, che saranno dopo di me. Giovanni ha trovato la sua identit, ma in un Altro. Solo Dio svela quello che io sono in profondit: il mio segreto oltre me. Venne un uomo mandato da Dio: ognuno questuo mo mandato, ognuno voce e sillaba della Parola, testi mone che Dio c, che Dio luce. E il tuo cuore ti dir che tu sei fatto per la luce.
Avvento, tempo dell'attesa e della speranza:
la tua venuta, o Cristo, che vogliamo rivivere, preparandoci pi profondamente nella fede e nell'amore. Avvento, tempo della Chiesa affamata del Salvatore: essa vuole ripeterti, volgendosi a te con pi insistenza, con un lungo sguardo, che tu sei tutto per lei. Avvento, tempo dei desideri pi nobili dell'uomo che pi coscientemente convergono verso di te, e che devono cercare in te, nel tuo mistero, il loro compimento. Avvento, tempo di silenzio e di raccoglimento, in cui ci sforziamo d'ascoltare la Parola che vuol venire a noi, e di sentire i passi che si avvicinano. Avvento, tempo dell'accoglienza in cui tutto cerca di aprirsi, in cui tutto vuol dilatarsi nei nostri cuori troppo stretti, al fine di ricevere la grandezza infinita del Dio che viene a noi. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Signore, sovente non attendo niente o attendo cose.
E mi ritrovo con il cuore vuoto. Risveglia in me il desiderio di attendere le persone. Di attendere te. Dammi capacit di decifrare l'inquietudine che sempre mi prende: la tua voce che mi invita a desiderare il nuovo. Fa' che senta nell'aria il profumo della tua dolce presenza. Tu, l'amico vero che mai mi abbandona. Tu, mio futuro sognato e gi divenuto realt. Perch a te cara la mia esistenza. Vieni, Signore, nel mio quotidiano!
Cristo ti chiede di essere un uomo o una donna
capace di portare gioia: 1 - ti chiede gli occhi per guardare la realt del mondo senza chiuderti in te stesso; 2 - ti chiede la mente per escogitare facezie e battute umoristiche onde riuscire a far sorridere chi piange; 3 - ti chiede orecchie per ascoltare e far tuoi i problemi degli altri, dimenticando le proprie amarezze; 4 - ti chiede le spalle per aiutare i tuoi fratelli a portare la croce, senza infastidirti pi di tanto di quella che gi tu porti; 5 - ti chiede le braccia per sollevare i pesi che gli altri non riescono a rimuovere, temendo di restare schiacciati sotto di essi; 6 - ti chiede i piedi per andare da chi soffre e portare un sorriso; 7 - ti chiede il cuore per amare chi non ha mai ricevuto una carezza e chi si dibatte tra gli affanni; 8 - ti chiede la bocca per pronunciare parole di incoraggiamento e di consolazione al fine di ridare fiducia nella vita; 9 - ti chiede l'intelligenza e la volont per diventare sale della terra laddove tutto sembra insipido; 10 - ti chiede di non restare indifferente di fronte al fratello che non riesce a venir fuori dalle tenebre in cui si dibatte e di essere per lui come la luce del sole e come l'aria che respiri. Porterai gioia e calore, ma ricorda di nasconderti sempre come una viola in un grande prato, della quale tutti sentono il profumo, ma che nessuno riesce a trovare. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La nostra casa, Signore, sia salda,
perch fondata su di te, che sei la roccia; luminosa, perch illuminata da te, che sei la luce; serena perch guardata da te, che sei la gioia; silente, perch governata da te, che sei la pace; ospitale, perch abitata da te, che sei l'amore. Nessuno, Signore, venga alla nostra casa senza esservi accolto; nessuno, vi pianga senza essersi consolato; nessuno vi ritorni senza ritrovarti nella preghiera, nell'amore e nella pace.
CALENDARIO DELLA SETTIMANA
DOMENICA 14 DICEMBRE Sante Messe: Ore 8,30 - 11 (Animata dalla Filarmonica) Ore 10 a Santa Lucia Ore 17 a Monteggiori Ore 14,30 Pomeriggio Insieme LUNEDI 15 Ore 9,15 Pulizia dei locali parrocchiali Ore 21 Gruppi Dopo Cresima e Giovani MARTEDI 16 Ore 21 In ascolto della parola di Dio. N.B.: Portare la Bibbia o il Vangelo MERCOLEDI 17 Ore 21 Veglia animata dai gruppi Scout in preparazione al Natale GIOVEDI 18 Ore 21 Veglia animata dal Gruppo Missionario in preparazione al Natale VENERDI 19 Ore 17,30 Ora di Adorazione SABATO 20 Ore 14,30 Pulizia della Chiesa Ore 16,30 Confessioni Ore 18 Santa Messa Festiva DOMENICA 21 DICEMBRE Sante Messe: Ore 8,30 - 11 Ore 10 a Santa Lucia Ore 17 a Monteggiori Ore 15 - preghiera davanti al presepe - benedizione dei Ges bambini - Lancio della mongolfiera con i messaggi dei bambini ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------