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Prana e' la somma di tutte le energie contenute nell' universo. Per gli yogi l' universo e'
costituito di Akasa, l' etere cosmico e di Prana, l' energia vitale.
Tutte le forme della materia nascono quando Prana agisce su Akasa.
In sostanza questo concetto corrisponde a quello della fisica nucleare, che considera qualsiasi
materia come energia "arrangiata" in maniera diversa. Il magnetismo, l'elettricita' e la forza di
gravita' sono manifestazioni diverse di energia .
Ci si puo' chiedere perche' il termine Prana invece di Energia.
Per gli occidentali il termine energia esprime un concetto meno vasto e troppo materialistico
rispetto al pensiero degli orientali.
Per gli yogi il prana e' presente nell'aria, nonostante cio' esso non e' ne' ossigeno, ne' azoto,
ne' alcun altro componente chimico presente nell' atmosfera; il prana esiste nel cibo, nell'
acqua, nella luce del sole, e' immateriale ma presente in ogni manifestazione divina.
Gli yogi sostengono che il prana puo' essere immagazzinato e accumulato nel sistema nervoso,
che attraverso la pratica dello yoga e' possibile dirigere a volonta' questa corrente di prana
mediante il pensiero, perche' anch'esso e' prana.
Pranayama
IL PRANA
La parola Prana, di origine sanscrita, e significa soffio vitale, soffio di energia e di forza. Il
Prana si trova in tutte le forme viventi, nellacqua, nella terra, nel cibo; La natura colma di
Prana e non difficile immaginare come mai esso penetri in noi attraverso il respiro. Nel
sanscrito c una parola che si chiana yama che significa controllo ; da qui la parola Pranayama
che ha il significato di controllo del respiro; mentre ayama sempre in sanscrito significa "senza
controllo oppure al di la del controllo". Lo yoga si pu quindi oltre a proporci il controllo del
nostro respiro ci consente anche di andare al di la del controllo stesso. Il Prana, (energia
vitale) ,entra in noi attraverso il respiro. Quando siamo nella fase di trattenimento a polmoni
pieni, lenergia si diffonde in tutto il nostro organismo, mentre nella fase di trattenimento a
polmoni vuoti, riusciamo a sperimentare la percezione del "nulla". Per questo motivo lo Yoga
nelle tecniche di pranayama, da molta importanza alla fase del trattenimento del respiro.
Queste tecniche vanno imparate in maniera graduale e sotto il diretto controllo del maestro.
IL RESPIRO
Il respiro il nostro mezzo di scambio con lesterno. Linspirazione corrisponde alla gioia alla
luce al sorriso . Lespirazione corrisponde alla malinconia, al buio al vuoto. Proviamo ad
osservare il modo in cui respiriamo, solo in questa maniera riusciremo a capire se accettiamo
uno scambio con lesterno ; difatti ogni volta che inspiriamo entra in noi un poco di universo ;
ogni volta che espiriamo un poco di noi entra nelluniverso. Lo so questo concetto non certo
facile da comprendere; possiamo capirlo solo se impariamo ad ascoltare ed osservare il nostro
respiro. Se noi cambiamo il nostro modo do respirare, riusciamo a cambiare quello che non
funziona in noi, riusciremo cos ad accettare lo scambio che abbiamo con lesterno, perch il
respiro non altro che questo.
Respirare il volano della macchina corpo. Il Prana la pi ovvia manifestazione di cosa sia il
respiro. Con il respiro lentamente raggiungiamo lintrospezione per entrare in relazione con le
forze sottili, le correnti nervose che si muovono attraverso il corpo. Percepirle e capirle significa
iniziare a controllarle e disciplinare il corpo. La mente stessa mossa da diverse correnti
nervose. Risultato finale il raggiungimento del perfetto controllo sul corpo. Lintero universo
nella tradizione Akasha (etere) che onnipresente e che penetra tulle le esistenze. Akasha
cos sottile che si situa al di l della percezione. E visibile quando diventa grossolano, ed allora
diventa aria, il sole , le stelle, la terra, le piante, animali e esseri umani. Akasha si manifesta
nelluniverso sotto la forma di Prana che infinito e onnipresente. Allinizio e alla fine del ciclo
ogni cosa diventa Akasha e tutte le forze ritornano nel Prana dal quale evolve ogni forma di
forza e energia.Il Prana si manifesta quale movimento, gravit, magnetismo, azione del corpo,
corrente nervosa e forza del pensiero.Allinizio del ciclo le energie del Prana si mettono in
movimento, si differenziano da Akasha e da Akasha le varie forme evolvono. La conoscenza e il
controllo del Prana realizzabile dal Pranayama. Controllando il Prana si pu controlla qualsiasi
cosa nelluniverso, dagli atomi ai pi grandi sistemi solari.Controllando il Prana la mente pu
essere disciplinata, in quanto il Prana la manifestazione generalizzata della forza. Questa
piccola onda di Prana che rappresenta la nostra energia, fisica e mentale, la pi vicina a noi
di tutte le onde dellinfinito oceano del Prana nelluniverso. Tutte le azioni riflesse del corpo
appartengono al piano del pensiero. La mente pu esistere fino al livello pi elevato. Quando la
mente raggiunge lo stato di perfetta concentrazione, o supercoscienza, potr andare oltre i
limiti della ragione e venire in relazione con situazioni che non possono essere conosciuti da
ragione o istinto. Quando lazione del Prana pi sottile, letere diventa raffinato stato di
vibrazione che si presenta alla mente e qui allora non ci sar pi separazione
(frammentazione). Le sottili vibrazioni diventano pensieri e lintero universo un oceano di
pensieri. Nel pensiero universale c UNITA. Alla fine, quando il S raggiunto, noi
comprendiamo che il S solamente Uno. I fisici moderni hanno provato che la somma totale
delle energie universali la stessa dappertutto e esiste in due forme: 1) lenergia si sviluppa,
diventa potenziale, attenuata e calmata; 2) viene manifestata da tutte queste varie forze ,
nuovamente ritorna poi alla stato di quiete.
La pi ovvia manifestazione di Prana nel corpo umano il movimento dei polmoni. Pranayama
significa effettivamente il controllo dei movimenti dei polmoni, e questo movimento associato
al respiro.Il Prana muove i polmoni, il movimento dei polmoni attira aria. Questa forza
muscolare che va tramite le correnti nervose ai muscoli e da questi ai polmoni, facendoli
muovere in una certa maniera, il Prana che deve essere controllato nella pratica del
Pranayama. Inspirando riempiamo lintero corpo di Prana, la forza vitale.Chi riesce a controllare
il Prana raggiunge il potere di portarlo in un determinato stato vibratorio che pu essere
trasmesso ad altri facendo sorgere in loro una vibrazione similare.I grandi profeti del mondo
hanno raggiunto il pi grande e meraviglioso controllo del Prana, che ha dato loro enormi
poteri, anche quello di influenzare il mondo.
La meditazione significa concentrare il Prana.Come nelloceano una piccola goccia legata ad
unaltra e una grande onda connessa ad unaltra, cos c una gigantesca energia e anche
una raffinata e sottile energia nel corpo umano e ognuno connesso con linfinito oceano di
energia. Portare la mente ad un alto stato di vibrazione spiritualit, che manifestazione di
Prana. Le vibrazioni della mente sono riunite nel Samadhi. Il pi basso livello di Samadhi
origina visioni.Dovunque vi sia una straordinaria dimostrazione di poteri, questa
manifestazione di Prana.
Quella parte di Prana che raggiunge il controllo delle manifestazioni fisiche attraverso mezzi
fisici chiamata scienza fisica. Ci che ricerca il controllo delle manifestazioni del Prana quale
forza mentale con mezzi mentali chiamato Yoga Sastra (Scienza dello Yoga).Ci sono due
correnti nervose connesse alla colonna vertebrale. La prima Ida (narice sinistra) corre
attraverso la sinistra della colonna vertebrale , la seconda , Pingala (narice destra) alla destra
della colonna . Tuttavia c un altro canale, che scorre allinterno della colonna, chiamato
Sushumna. Alla radice di questo canale c il loto di Kundalini. Ogni animale dotato di colonna
vertebrale ha questi tre canali. Nelluomo ordinario, tuttavia, Sushumna chiuso, come per gli
animali. Ci sono due tipi di azioni in queste correnti nervose: 1) afferente o sensibile forza
nervosa, centripeta che porta le sensazioni dal corpo esterno al cervello, 2) efferente o forza
nervosa centrifuga che porta le sensazioni dal cervello al corpo esterno. I centri di energia
vitale ( chakras) che regolano il sistema respiratorio hanno una sorta di azione di controllo sul
sistema nervoso.Dalla respirazione ritmata deriva una tendenza di tutte le molecole del corpo a
muoversi nella stessa direzione.
Quando la mente si trasforma in volont, le correnti nervose si modificano in un movimento
simile allelettricit, in quanto i nervi hanno la capacit di evidenziare la polarit sotto lazione
di correnti elettriche. Quando tutti i movimenti del corpo diventano perfettamente ritmici, il
corpo diventa una gigantesca batteria di volont. Il respiro tende a avere una azione ritmica
nel corpo tramite il centro del respiro che ci aiuta a controllare gli altri centri.Lo scopo del
Pranayama quello di risvegliare lattorcigliato potere della Kundalini nel chakra di
base(muladhara). Si deve percepire la visione, limmagine del sogno nello spazio primordiale
(mahakasha). Quando uno yogi legge i pensieri degli altri o entra in relazione con oggetti
supercoscienti, egli li vede nella spazio di chittakasha (spazio mentale). Quando le percezioni
diventano senza oggetti e lanima rifulge nella propria autentica natura, chidakasha (spazio
della conoscenza). Quando kundalini risvegliata e entra nel canale sushumna tutte le
percezioni sono a livello dello spazio mentale; quando viene raggiunta la fine del canale che si
apre a livello del cervello, la percezione diventa senza oggetto nello spazio della conoscenza
(chidakasha).
La mente costruisce la rete del sistema nervoso e deve romperla. Solo allora il potere e la
conoscenza arriveranno a noi.Se noi possiamo inviare la corrente mentale tramite il canale
nascosto, il problema risolto.Quando una sensazione portato ad un centro, il centro
reagisce. La reazione del centro origina movimento.Ogni percezione la reazione allazione
esterna.Lenergia attorcigliata dellazione kundalini.Se lenergia attorcigliata si risveglia e
diventa attiva e conscia, lavorer attraverso sushumna con una tremenda reazione che
diventer percezione superconscia. Quando raggiunger la sede di tutte le sensazioni, lintero
cervello reagir e il risultato sar il pieno splendore dellilluminazione, la percezione del S.
Quando si apre il canale sushumna, al di l dei sensi, la mente diventa superconscia.
Lintelletto raggiunge uno stato che il ragionamento non pu raggiungere. Gli ojas (energia
fondamentale del corpo e della mente) saranno immagazzinati nel cervello.
La forza di agire al di fuori, come elettricit o magnetismo, si trasforma in forza interiore e la
forza attiva a livello di energia muscolare si trasforma in ojas. Lenergia sessuale, presente nei
pensieri sessuali, quando scoperta e controllata si trasforma in ojas e il chakra di base
(muladhara) li guider. Per questo muladhara importante. Per questo la castit o il celibato
hanno tanta importanza e virt elevate. Senza castit diventa pericoloso praticare lo yoga.
Tutto quello che sentite, che percepite, tutti i possibili stati di consapevolezza, ogni cosa che
potete sperimentare pu essere divisa in sette categorie. Ciascuna di queste categorie
associata ad un chakra specifico. Pertanto, i chakra non rappresentano solo una parte del corpo
fisico, ma anche una certa area della coscienza.
Se avete una tensione nella coscienza, lavvertite nel chakra associato a quella specifica parte
che sta esperimentando lo stress e nelle parti del corpo fisico correlate a quel chakra. La
localizzazione della tensione dipende dalla causa dello stress. La tensione nel chakra recepita
dai nervi del plesso associato a tale chakra e poi trasmessa alle parti del corpo che esso
controlla. Quando la tensione continua per un certo tempo, o ha una particolare intensit, la
persona crea il sintomo a livello fisico.
I chakra, dal sanscrito 'ruota', sono punti energetici che per la loro forma ad imbuto e per il
loro movimento circolare, assomigliano a delle vere e proprie ruote. I chakra principali sono
sette anche se poi esistono i cosidetti "chakra minori" collocati in punti diversi del nostro corpo
astrale.
I sette principali, dal basso verso l'alto, sono:
Muladhara o Chakra Radice
Svadhistana o chakra della milza
Manipura o chakra del plesso solare
Anahata o chakra del cuore
Visuddha o chakra della gola
Ajna o chakra delle sopracciglia (terzo occhio)
Sahasrara o chakra della corona o Loto dai Mille Petali.
Quando il chakra aperto, l'energia fluisce liberamente penetrando tutti gli strati dell'aura,
quando invece il chakra chiuso, o bloccato, l'energia trova un ostacolo e non penetra: in
quel punto avremo uno squilibrio, o a livello fisico, o a livello mentale e spirituale o anche ad
entrambi. La loro funzione principale quella di assorbire l'energia cosmica, metabolizzarla
ed alimentare le nostre auree.
I chakra sono quindi i principali punti energetici attraverso i quali il nostro corpo fisico e quello
astrale si "nutrono" di energia cosmica. I chakra principali sono tutti doppi, hanno cio una
corrispondenza sul davanti e sul dietro del nostro corpo. Il loro perfetto funzionamento quindi
sinonimo di salute e benessere ad ogni livello, fisico, mentale ed energetico-spirituale e, di
conseguenza, la totale apertura di tutti i chakra consente di raggiungere quello stadio che i
grandi maestri orientali chiamano "illuminazione", ovvero il "nirvana". Ogni chakra, inoltre,
apporta un elemento (terra, fuoco, aria, acqua), un simbolo, un mantra, un colore e una