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Quindicinale
Anuo 165
DCB-Roma
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10 3936
I
j
CATTOLICA
21 giugno 2014
Quinclicinale
Anuo 165
US DEUS EIUS
SOI\fMAR 10 .'3936
PROFILO
535 LUCIANO MENDES DE ALJ\j:~IDA, UN \'ESCOVO
COSTRUTTORE DI PONTI
Lus Gonzlez-Quevedo S.I.
Inizier in agosto per conto dell'arcidiocesi di Mariana, in Brasile, il Jrocesso per la causa di
beatificazione del gesuita mons. Luciano Mendes de Almeida (Rio de aneiro, 5 ottobre 1930
- San Paolo, 27 agosto 2006). Entrato nella Compagnia di Gesu il marzo 1947, Luciano
studi a Nova Friburgo (1951-53) e a Roma, alla Pontificia Universit Gregoriana (1955-59).
Fu ordinato sacerdote nel 1958 a Roma e nominato vescovo ausiliare di San Paolo nel 1976 da
Papa Paolo VI. Mons. Mendes de Almeida fu arcivescovo di Mariana P.er 18 anni, dal 1988 ai
2006, e per due mandati consecutivi fu sia segretario sia presidente della Conferenza episcopale del Brasile. Molto amato dai popolo e dail'episcopato brasiliano, si fece conoscere soprattutto per il suo amore per i poveri e gli esdusi e per il suo impegno in favore dei diritti umani.
LACIVILT
CATTOLICA
NOTE E COMMENTI
599 L'IMPORTANZA DEL DIALOGO NELL'EVANGELII GAUDIUM
Giandomenico Mucci S.L
OMA GIO
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, CHI E GI ABBONATO RICBVER A CASA LB CRBDBNZIALI PER ACCBDBRB ALLA VBRSIONB DIGI
La Nota d risalto al posto centrale che il dialogo, come atteggiamento e come metodo,
occupa nell'Esortazione E1Ja11gelii ga11di11111 di Papa Bergoglio. E 1f dialogo nella sua piu vasta
accezione, dentro e fuori la Chiesa, tra le persone e le istituzioni, nella convinzione cbe, dove
si dialoga con rispetto e con simpatia verso l'interlocutore, si riceve luce nella propria ricerca
della verit e della fraternit.
RECENSIONI
607 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Bevilacqua M. 618 - Cazzullo A. 616 - Corradino S. 607 - Fagiolo M. 618 - Fechner G. Th.
612 - Ferrajoli L. 614 - Jimnez Catafio R. 615 - Moretti G. 612 - Pani G. 607 - Pianta di
Roma dai Ri11asci111e11to ai Catasti 618 - Raguin Y. 609 - Ripe11sare 1'1101110 oltre la 111odemit
612 - Rossi S. 619 - Sgreccia E. 612 - Zuca1 S. 610
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Il gesuita
Luciano entro nella Compagnia di Gesu a Nova Friburgo, nello Stato di Rio de Janeiro, il 3 marzo 1947, non ancora compiuti i
17 anni. 11 suo maestro di noviziato fu padre Armando Cardoso1
1 connovizi lo descrivono come un giovane molto pio e ricorda1. P. Armando Cardoso (1906-2002) nacque in Portogallo, si trasferl da
bambino con la sua famiglia in Brasile, dove entro nella Compagnia di Gesu nel
1922. Studi teologia in Francia e fu ordinato nel 1937. Fece gli ultimi voti nel
1940. Oltre a essere maestro dei novizi, fu provinciale e istruttore di Terzo anno.
Fu moita conosciuto per le sue traduzioni delle poesie scritte in lingua tupi~guaranl
dai p. Jos de Anchieta, !'Apostolo dei Brasile, recentemente canonizzato da Papa
Francesco.
La Civilt Cattolica 2014 II 585-598
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P.
e.
I!ilnpe1fezione ntellettilla dello spirito umano: introduzione a una teoria tomista della conoscenza deWaltro 4 La Commissione esaminatrice
gli conferi il voto piu alto (summa cu1n laude).
ln quello stesso anno ritorno in Brasile e comincio a insegnare
filosofia a Nova Friburgo, nella Facolt di filosofia Anchieta, successivamente trasferita nella regione di San Paolo, con il nome di Nostra Signora Mediatrice. Il padre Mendes fu nominato vice-rettore,
nonch professore di lntroduzione alla filosofia, Storia della filosofia
antica e medievale e Antropologia filosofica. Essendo impegnato
durante il giorno nell'insegnamento e nei rapporti con gli studenti,
doveva preparare le lezioni e le conferenze di notte, dormendo soltanto quattro o cinque ore.
La didattica e l'esposizione brillante del giovane professore catturava l'attenzione degli alunni, mentre il suo atteggiamento affabile e allegro faceva dilui il maestro ideale. Suor Neusa Simes,
all'epoca segretaria e collaboratrice del padre Mendes, lo descrive
come un sacerdote giovane, ardente, apostolico, vitale, profondamente umile rispetto alla sua cultura e alla sua piet, ma soprattutto
pieno di una bont radiosa e, nello stesso tempo, discreta. Era una
figura molto amata fra i suoi confratelli gesuiti e dagli alunni della
Facolt Nostra Signora Mediatrice 5
Nel 1970 fu nominato istruttore di Terzo anno di probazione,
e nel 1973 il padre Arrupe, superiore generale della Compagnia di
Gesu, lo nomino delegato interprovinciale delle quattro province
che i gesuiti avevano in Brasile. Nel rivestire questo incarico, Luciano ebbe cura specialmente della formazione, dell'apostolato sociale
e dei mezzi di comunicazione sociale. Ricordo di aver partecipato, come rappresentante degli studenti di teologia, ad una riunione
della Commissione nazionale di formazione presieduta da lui. Si
trattava di decidere il luogo piu adeguato per gli studi di filosofia e
4. Cfr L. P. MENDES DE ALMEIDA, A i111pe1feio i11telecti1Ja do esprito l111111a110.
Introduo teoria to111ista do coulieci111e11to do outro, So Paulo, Faculdade de Filosofia
N. Sra. Medianeira, 1977.
5. N. Q. SIMES, E111 110111e de fesus, passou fazendo o be111 ... Le111bra11as de D.
Luciano Mendes de A/111eida, So Paufo, Loyola, 2009, 39.
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e.
I!ilnpe1fezione ntellettilla dello spirito umano: introduzione a una teoria tomista della conoscenza deWaltro 4 La Commissione esaminatrice
gli conferi il voto piu alto (summa cu1n laude).
ln quello stesso anno ritorno in Brasile e comincio a insegnare
filosofia a Nova Friburgo, nella Facolt di filosofia Anchieta, successivamente trasferita nella regione di San Paolo, con il nome di Nostra Signora Mediatrice. Il padre Mendes fu nominato vice-rettore,
nonch professore di lntroduzione alla filosofia, Storia della filosofia
antica e medievale e Antropologia filosofica. Essendo impegnato
durante il giorno nell'insegnamento e nei rapporti con gli studenti,
doveva preparare le lezioni e le conferenze di notte, dormendo soltanto quattro o cinque ore.
La didattica e l'esposizione brillante del giovane professore catturava l'attenzione degli alunni, mentre il suo atteggiamento affabile e allegro faceva dilui il maestro ideale. Suor Neusa Simes,
all'epoca segretaria e collaboratrice del padre Mendes, lo descrive
come un sacerdote giovane, ardente, apostolico, vitale, profondamente umile rispetto alla sua cultura e alla sua piet, ma soprattutto
pieno di una bont radiosa e, nello stesso tempo, discreta. Era una
figura molto amata fra i suoi confratelli gesuiti e dagli alunni della
Facolt Nostra Signora Mediatrice 5
Nel 1970 fu nominato istruttore di Terzo anno di probazione,
e nel 1973 il padre Arrupe, superiore generale della Compagnia di
Gesu, lo nomino delegato interprovinciale delle quattro province
che i gesuiti avevano in Brasile. Nel rivestire questo incarico, Luciano ebbe cura specialmente della formazione, dell'apostolato sociale
e dei mezzi di comunicazione sociale. Ricordo di aver partecipato, come rappresentante degli studenti di teologia, ad una riunione
della Commissione nazionale di formazione presieduta da lui. Si
trattava di decidere il luogo piu adeguato per gli studi di filosofia e
4. Cfr L. P. MENDES DE ALMEIDA, A i111pe1feio i11telecti1Ja do esprito l111111a110.
Introduo teoria to111ista do coulieci111e11to do outro, So Paulo, Faculdade de Filosofia
N. Sra. Medianeira, 1977.
5. N. Q. SIMES, E111 110111e de fesus, passou fazendo o be111 ... Le111bra11as de D.
Luciano Mendes de A/111eida, So Paufo, Loyola, 2009, 39.
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Pf\<JFlLO
Il vescovo
Piu tardi, nel 1988, padre Luciano entro in contatto con i1 Sermig
(Servizio Missionaria Giovani), fondato a Torino per promuovere la
giustizia e lo sviluppo nel mondo mediante la partecipazione attiva
dei giovani. La sua amicizia con il laico italiano Ernesto Olivero
rese possibile la creazione, a San Paolo, dell'Arsenale della speranza, dove gli abitanti delle strade trovavano rifugio e assistenza.
A capo della Conferenza episcopale
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Pf\<JFlLO
Il vescovo
Piu tardi, nel 1988, padre Luciano entro in contatto con i1 Sermig
(Servizio Missionaria Giovani), fondato a Torino per promuovere la
giustizia e lo sviluppo nel mondo mediante la partecipazione attiva
dei giovani. La sua amicizia con il laico italiano Ernesto Olivero
rese possibile la creazione, a San Paolo, dell'Arsenale della speranza, dove gli abitanti delle strade trovavano rifugio e assistenza.
A capo della Conferenza episcopale
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PROF[LO
Arcivescovo di Mariana
590
Il 6 aprile 1988 padre Mendes fu nominato arcivescovo di Mariana, citt storica dell'interno dello Stato di Minas Gerais. Domenica
29 maggio prese possesso della tradizionale arcidiocesi. Accolto con
grande gioia dal popolo di Mariana, il nuovo arcivescovo ripet il suo
motto: Vengo per servire, nel 1101ne di Ges14 Cristo. Padre Luciano
ricevette il pallio arcivescovile dalle mani di Giovanni Paolo II, il 29
giugno di quello stesso anno.
Il contrasto tra la metropoli paulista e la tradizionale citt del
Minas Gerais rappresentava una sfida per padre Mendes, il quale,
oltre a essere presidente della Cnbb, aveva una intensa agenda di
ritiri spirituali e conferenze in tutto il Brasile. Nonostante cio, il
gesuita accetto il trasferimento, con la disponibilit che lo caratterizzava. Come arcivescovo di Mariana, manteneva il contatto personale con i sacerdoti, che riceveva in qualsiasi momento, anche
senza appuntamento. Preoccupato per la formazione dei seminaristi, ci teneva a celebrare la Messa mensilmente nel Seminario, e
a parlare con ognuno di loro. Padre Luciano incoraggio la partecipazione effettiva dei laici nella pastorale. Manteneva, inoltre,
il contatto costante con le parrocchie, percorrendo una media di
300 km al giorno, quando si trovava nell'arcidiocesi.
Trovo un nuovo modo di organizzare le parrocchie, come reti
di comunit, valorizzando la Parola e l'inserimento dei poveri nella
societ. Cosl sorsero, con il suo appoggio, diversi movimenti sociali: la Comunit Educativa Popolare Agricola (Cepa), il Nucleo
di Appoggio al Tossicodipendente (Nata), il Centro di Valorizzazione della Vita (Cenavi), il Movimento dei colpiti dalla costruzione delle dighe (Movimento dos Atingidos pelas Barragens, Mab).
Il suo lavoro di animatore pastorale raggiungeva non solo l'arcidiocesi di Mariana, ma anche la provincia ecclesiastica, che include altre tre diocesi (Caratinga, Governador Valadares e Itabira).
Due volte l'anno si tenevano gli Incontri della Provincia ecclesiastica di Mariana.
Padre Mendes si preoccupo inoltre di conservare e promuovere il
capitale artistico e culturale della regione, soprattutto il patrimonio
barocco di Minas Gerais. Creo la Facolt arcidiocesana di Mariana
(~a~), rende~do possibile il riconoscimento statale degli studi compmti nel Semmario arcidiocesano.
L'incidente d'auto
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Arcivescovo di Mariana
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Il 6 aprile 1988 padre Mendes fu nominato arcivescovo di Mariana, citt storica dell'interno dello Stato di Minas Gerais. Domenica
29 maggio prese possesso della tradizionale arcidiocesi. Accolto con
grande gioia dal popolo di Mariana, il nuovo arcivescovo ripet il suo
motto: Vengo per servire, nel 1101ne di Ges14 Cristo. Padre Luciano
ricevette il pallio arcivescovile dalle mani di Giovanni Paolo II, il 29
giugno di quello stesso anno.
Il contrasto tra la metropoli paulista e la tradizionale citt del
Minas Gerais rappresentava una sfida per padre Mendes, il quale,
oltre a essere presidente della Cnbb, aveva una intensa agenda di
ritiri spirituali e conferenze in tutto il Brasile. Nonostante cio, il
gesuita accetto il trasferimento, con la disponibilit che lo caratterizzava. Come arcivescovo di Mariana, manteneva il contatto personale con i sacerdoti, che riceveva in qualsiasi momento, anche
senza appuntamento. Preoccupato per la formazione dei seminaristi, ci teneva a celebrare la Messa mensilmente nel Seminario, e
a parlare con ognuno di loro. Padre Luciano incoraggio la partecipazione effettiva dei laici nella pastorale. Manteneva, inoltre,
il contatto costante con le parrocchie, percorrendo una media di
300 km al giorno, quando si trovava nell'arcidiocesi.
Trovo un nuovo modo di organizzare le parrocchie, come reti
di comunit, valorizzando la Parola e l'inserimento dei poveri nella
societ. Cosl sorsero, con il suo appoggio, diversi movimenti sociali: la Comunit Educativa Popolare Agricola (Cepa), il Nucleo
di Appoggio al Tossicodipendente (Nata), il Centro di Valorizzazione della Vita (Cenavi), il Movimento dei colpiti dalla costruzione delle dighe (Movimento dos Atingidos pelas Barragens, Mab).
Il suo lavoro di animatore pastorale raggiungeva non solo l'arcidiocesi di Mariana, ma anche la provincia ecclesiastica, che include altre tre diocesi (Caratinga, Governador Valadares e Itabira).
Due volte l'anno si tenevano gli Incontri della Provincia ecclesiastica di Mariana.
Padre Mendes si preoccupo inoltre di conservare e promuovere il
capitale artistico e culturale della regione, soprattutto il patrimonio
barocco di Minas Gerais. Creo la Facolt arcidiocesana di Mariana
(~a~), rende~do possibile il riconoscimento statale degli studi compmti nel Semmario arcidiocesano.
L'incidente d'auto
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Horizonte, dom Serafim Fernandes de Arajo. La segreteria della Conferenza era coordinata da due segretari: quello del Celam,
dom Raimundo Damasceno Assis, e il cileno mons. Jorge Medina,
membro della curia romana, che era uomo di fiducia del cardinale
Sodano. 1 cinque membri della Commissione di redazione erano
stati nominati da Roma. Per volont esplicita dell'assemblea, a quella
Commissione si aggiunse il nome di padre Luciano, per coordinare
la redazione finale del documento: un lavara rispetto al quale il gesuita avrebbe trovato qualche resistenza11
La Conferenza di Santo Domingo aveva tre temi principali:
nuova evangelizzazione, promozione umana e cultura cristiana,
preceduti da una professione di fede, espressa nel motto Gesu Cristo:
ieri, oggi e sempre (Eb 13,8). 1 vescovi volevano una definizione migliore della nuova evangelizzazione e trovavano che il capitala sulla
promozione umana desse voce pill a una Chiesa concentrata su se
stessa che ad una aperta alle necessit del mondo. 11 tema della cultura cristiana, inoltre, pareva non considerare adeguatamente la realt
culturale dell'America Latina.
Un'altra fonte di discussione fu l'aumento delle cosiddette opzioni preferenziali. Oltre ai poveri e ai giovani (opzioni di Puebla), i
vescovi proponevano malte altre opzioni preferenziali: cultura, parrocchie, missione ad gentes, laici, famiglia, donne, vita, comunicazione sociale, vocazioni, catechesi, educazione, giustizia e diritti umani,
indigeni e affo-americani ecc. Ovviamente, optare per tutto sarebbe
stato come non optare preferenzialmente per nulla.
La Conferenza si avviava verso la fine, con !'impressione che non
si potesse raggiungere un documento accettabile per la maggioranza
dei vescovi. Alcuni porporati lavoravano perch non ci fosse un documento finale, ma ci fossero soltanto proposte che fossero esaminate e
pubblicate in un secando momento, come era prassi nei Sinodi romani. Cosl anche i cinque membri della Commissione di redazione12 ln
quell'impasse, padre Luciano assunse la leadership e chiese un voto di
11. Sulla Conferenza di Santo Domingo, cfr J. O. BEozzo, Dom Luciano ... ,
cit.; 1. NE~Y, Co1110. l! e .llilli Sa11to Do11!11go: 11111 dirio, Petrpolis (~), Vozes,
1993, specialmente il capitolo 2: A sofrida elaborao do Documento de Santo
Domingo, 42-67.
12. J. O. BEozzo, Dom Luciano ... , cit., 297.
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Horizonte, dom Serafim Fernandes de Arajo. La segreteria della Conferenza era coordinata da due segretari: quello del Celam,
dom Raimundo Damasceno Assis, e il cileno mons. Jorge Medina,
membro della curia romana, che era uomo di fiducia del cardinale
Sodano. 1 cinque membri della Commissione di redazione erano
stati nominati da Roma. Per volont esplicita dell'assemblea, a quella
Commissione si aggiunse il nome di padre Luciano, per coordinare
la redazione finale del documento: un lavara rispetto al quale il gesuita avrebbe trovato qualche resistenza11
La Conferenza di Santo Domingo aveva tre temi principali:
nuova evangelizzazione, promozione umana e cultura cristiana,
preceduti da una professione di fede, espressa nel motto Gesu Cristo:
ieri, oggi e sempre (Eb 13,8). 1 vescovi volevano una definizione migliore della nuova evangelizzazione e trovavano che il capitala sulla
promozione umana desse voce pill a una Chiesa concentrata su se
stessa che ad una aperta alle necessit del mondo. 11 tema della cultura cristiana, inoltre, pareva non considerare adeguatamente la realt
culturale dell'America Latina.
Un'altra fonte di discussione fu l'aumento delle cosiddette opzioni preferenziali. Oltre ai poveri e ai giovani (opzioni di Puebla), i
vescovi proponevano malte altre opzioni preferenziali: cultura, parrocchie, missione ad gentes, laici, famiglia, donne, vita, comunicazione sociale, vocazioni, catechesi, educazione, giustizia e diritti umani,
indigeni e affo-americani ecc. Ovviamente, optare per tutto sarebbe
stato come non optare preferenzialmente per nulla.
La Conferenza si avviava verso la fine, con !'impressione che non
si potesse raggiungere un documento accettabile per la maggioranza
dei vescovi. Alcuni porporati lavoravano perch non ci fosse un documento finale, ma ci fossero soltanto proposte che fossero esaminate e
pubblicate in un secando momento, come era prassi nei Sinodi romani. Cosl anche i cinque membri della Commissione di redazione12 ln
quell'impasse, padre Luciano assunse la leadership e chiese un voto di
11. Sulla Conferenza di Santo Domingo, cfr J. O. BEozzo, Dom Luciano ... ,
cit.; 1. NE~Y, Co1110. l! e .llilli Sa11to Do11!11go: 11111 dirio, Petrpolis (~), Vozes,
1993, specialmente il capitolo 2: A sofrida elaborao do Documento de Santo
Domingo, 42-67.
12. J. O. BEozzo, Dom Luciano ... , cit., 297.
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l'RClFlLO
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.
cinque astensioni15
Un altro impegno a livello internazionale di padre Luciano
fu la sua reiterata partecipazione ai Sinodi dei Vescovi. Nel 1987
partecipo al Sinodo sulla Vocazione dei laici nella Chiesa. Oltre
a essere eletto segretario in quel Sinodo, egli contribui anche alla
preparazione del Sinodo successivo, che si realizzo nel 199~, su. La
formazione dei presbiteri. Notevole fu anche la sua partecipazione
al Sinodo su La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel
mondo (1994). Partecipo anche al Sinodo speciale sulle Americhe
(1997), a quello su Il vescovo, servitore del Vangelo di Gesu Cristo,
per la speranza del mondo (2001) e a quello su L'Eucaristia, fonte
e culmine della vitae della missione della Chiesa (2005).
.
Nuovamente scelto come delegato dell'episcopato brasiliano per
la V Conferenza dell'Episcopato latinoamericano, da realizzarsi ad
Aparecida nel 2007, padre Luciano non pot parteciparvi, per~h si
spense il 27 agosto 2006. ln occasione della sua morte, molti teo-
LUC!,\NO
Ml~N
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cinque astensioni15
Un altro impegno a livello internazionale di padre Luciano
fu la sua reiterata partecipazione ai Sinodi dei Vescovi. Nel 1987
partecipo al Sinodo sulla Vocazione dei laici nella Chiesa. Oltre
a essere eletto segretario in quel Sinodo, egli contribui anche alla
preparazione del Sinodo successivo, che si realizzo nel 199~, su. La
formazione dei presbiteri. Notevole fu anche la sua partecipazione
al Sinodo su La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel
mondo (1994). Partecipo anche al Sinodo speciale sulle Americhe
(1997), a quello su Il vescovo, servitore del Vangelo di Gesu Cristo,
per la speranza del mondo (2001) e a quello su L'Eucaristia, fonte
e culmine della vitae della missione della Chiesa (2005).
.
Nuovamente scelto come delegato dell'episcopato brasiliano per
la V Conferenza dell'Episcopato latinoamericano, da realizzarsi ad
Aparecida nel 2007, padre Luciano non pot parteciparvi, per~h si
spense il 27 agosto 2006. ln occasione della sua morte, molti teo-
LUC!,\NO
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va nell'azione, senza abbandonare la contemplazione 17 E qualcosa di analogo si potrebbe dire di padre Luciano. Come Bernardo,
egli aveva il dono di conciliare l'azione e la contemplazione. Era un
uomo di azione e, contemporaneamente, un mistico, un vero contemplativo nell'azione, per usare l'espressione coniata da Geronimo
18
Nadal nel definire la santit di lgnazio di Loyola
Oberato di attivit, padre Luciano non si lamento mai del lavoro, n perse mai la capacit di ascoltare .i poveri ele. persone ~h~
venivano da lui con i piu diversi problemi. Spesso arnvava tard1 at
suoi appuntamenti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Er~ c~~ace
di attendere il treno per ore alla stazione, senza dare segm dt tmpazienza. Le sue molteplici attivit non dividevano l'unit del suo
spirito. Come Bernardo, come lgnazio di Loyola, egli era un uomo
integro.
Una rivista spagnola gli domando: Come prega un vescovo,
con cosl tante responsabilit e attivit?. Padre Luciano rispose: La
mia vita di preghiera e semplice e perfino povera, ma indispensabile.
La presenza di Gesu Cristo durante la giornata e decisiva e, quando
e possibile, assume la forma di una piccolo dialogo che mi incoraggia molto. La preghiera si intensifica specialmente nell'Eucaris~ia ~
nella Liturgia delle ore. Nei momenti diflicili, nelle conversaz10m
di orientamento spirituale, spesso il cuore si rivolge esplicitame~te
verso Dio. Nel corso della vita, il rosario mi ha aiutato tanto. E il
momento di pensare agli altri e di raccomandarli a Dio. Sento la
mancanza di una preghiera piu profonda, avvolta nel silenzio. Dio
sa quanto mi piacerebbe pregare meglio! Durante i mesi di convalescenza, dopo l'incidente del 1990, la preghiera mi e stata di grande
conforto. Sento nostalgia di quei mesi di insonnia e di interiorizzazioni. Mi hanno aiutato molto la vita di san Giovanni della Croce e
il diario di padre Oscar Romero19
Le testimonianze della fama di santit di padre Luciano sono
tante. ln primo luogo, quelle dei suoi familiari. Una delle sue sorelle
17. ]. LECLERCQ, Sai11t Bernard mystiq11e, Paris, Descle de Brouwer, 1948,
242.
18. Cfr Epist11lae P. Nadai, tomo IV, Madrid, 1905, 651'.
.
19. Intervista alla rivista Misi11 Abierta, giugno 1995, ntata da N. Q. SrMOES,
Em 11ome de jesus ... , cit., 39.
dice che egli rallegrava le persone con il suo sorriso e le sue parole
dolci. Era la luce della nostra famiglia, la guida delle nostre anime, il
grande consigliere. ln secondo luogo, i suoi compagni e discepoli
della Compagnia di Gesu: qualcuno disse che il primo miracolo di padre Luciano fu quello di ottenere l'ammirazione e l'affetto
unanime di tutti i suoi compagni. Un teologo gesuita lo paragona
ai vescovi del periodo aureo della patristica, che furono guide spirituali, educatori di comunit, maestri della fede cristiana, esempio
per i fedeli 2 . Saggio e santo lo chiama un altro suo compagno
che visse a lungo con lui2 1
Pochi mesi prima della sua morte, padre Luciano ricevette un
dottorato honoris causa dalla Facolt gesuitica di Filosofia e Teologia
(FAJE). Nella cerimonia solenne in cui gli fu conferita la laurea, il
teologo]. B. Libnio disse che sarebbe stato piu adatto per lui il
titolo Magister amoris causa, cioe maestro a causa dell'amore e del
servizio; maestro intellettuale e spirituale, maestro della Chiesa e
della vita, specialmente dei poveri22
l vescovi contemporanei di padre Luciano lo ricordano come un
uomo di Dio, tanto santo quanto intelligente: Convisse con padre
Luciano una grazia della quale non ringraziero mai abbastanza Dio.
[...] Riguardo alle diflicolt esterne e, soprattutto, a quelle interne
alla Chiesa, conversavamo quasi fino all'alba. Varie volte concludevamo i lavori e poi mi chiedeva di confessarlo23 Dom Geraldo Lyrio
Rocha, attuale arcivescovo di Mariana, considerava padre Luciano
l'uomo della carit. Racconta che, trovandosi a Roma per il Sinodo
sull'Eucaristia, padre Luciano invito un povero a pranzo in un ristorante popolare: Egli trasformava l'aiuto materiale in una forma di
presenza accanto al povero e al sofferente24
2~. Queste citazioni sono tratte dai volume M.
bo111,
Clt.
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va nell'azione, senza abbandonare la contemplazione 17 E qualcosa di analogo si potrebbe dire di padre Luciano. Come Bernardo,
egli aveva il dono di conciliare l'azione e la contemplazione. Era un
uomo di azione e, contemporaneamente, un mistico, un vero contemplativo nell'azione, per usare l'espressione coniata da Geronimo
18
Nadal nel definire la santit di lgnazio di Loyola
Oberato di attivit, padre Luciano non si lamento mai del lavoro, n perse mai la capacit di ascoltare .i poveri ele. persone ~h~
venivano da lui con i piu diversi problemi. Spesso arnvava tard1 at
suoi appuntamenti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Er~ c~~ace
di attendere il treno per ore alla stazione, senza dare segm dt tmpazienza. Le sue molteplici attivit non dividevano l'unit del suo
spirito. Come Bernardo, come lgnazio di Loyola, egli era un uomo
integro.
Una rivista spagnola gli domando: Come prega un vescovo,
con cosl tante responsabilit e attivit?. Padre Luciano rispose: La
mia vita di preghiera e semplice e perfino povera, ma indispensabile.
La presenza di Gesu Cristo durante la giornata e decisiva e, quando
e possibile, assume la forma di una piccolo dialogo che mi incoraggia molto. La preghiera si intensifica specialmente nell'Eucaris~ia ~
nella Liturgia delle ore. Nei momenti diflicili, nelle conversaz10m
di orientamento spirituale, spesso il cuore si rivolge esplicitame~te
verso Dio. Nel corso della vita, il rosario mi ha aiutato tanto. E il
momento di pensare agli altri e di raccomandarli a Dio. Sento la
mancanza di una preghiera piu profonda, avvolta nel silenzio. Dio
sa quanto mi piacerebbe pregare meglio! Durante i mesi di convalescenza, dopo l'incidente del 1990, la preghiera mi e stata di grande
conforto. Sento nostalgia di quei mesi di insonnia e di interiorizzazioni. Mi hanno aiutato molto la vita di san Giovanni della Croce e
il diario di padre Oscar Romero19
Le testimonianze della fama di santit di padre Luciano sono
tante. ln primo luogo, quelle dei suoi familiari. Una delle sue sorelle
17. ]. LECLERCQ, Sai11t Bernard mystiq11e, Paris, Descle de Brouwer, 1948,
242.
18. Cfr Epist11lae P. Nadai, tomo IV, Madrid, 1905, 651'.
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19. Intervista alla rivista Misi11 Abierta, giugno 1995, ntata da N. Q. SrMOES,
Em 11ome de jesus ... , cit., 39.
dice che egli rallegrava le persone con il suo sorriso e le sue parole
dolci. Era la luce della nostra famiglia, la guida delle nostre anime, il
grande consigliere. ln secondo luogo, i suoi compagni e discepoli
della Compagnia di Gesu: qualcuno disse che il primo miracolo di padre Luciano fu quello di ottenere l'ammirazione e l'affetto
unanime di tutti i suoi compagni. Un teologo gesuita lo paragona
ai vescovi del periodo aureo della patristica, che furono guide spirituali, educatori di comunit, maestri della fede cristiana, esempio
per i fedeli 2 . Saggio e santo lo chiama un altro suo compagno
che visse a lungo con lui2 1
Pochi mesi prima della sua morte, padre Luciano ricevette un
dottorato honoris causa dalla Facolt gesuitica di Filosofia e Teologia
(FAJE). Nella cerimonia solenne in cui gli fu conferita la laurea, il
teologo]. B. Libnio disse che sarebbe stato piu adatto per lui il
titolo Magister amoris causa, cioe maestro a causa dell'amore e del
servizio; maestro intellettuale e spirituale, maestro della Chiesa e
della vita, specialmente dei poveri22
l vescovi contemporanei di padre Luciano lo ricordano come un
uomo di Dio, tanto santo quanto intelligente: Convisse con padre
Luciano una grazia della quale non ringraziero mai abbastanza Dio.
[...] Riguardo alle diflicolt esterne e, soprattutto, a quelle interne
alla Chiesa, conversavamo quasi fino all'alba. Varie volte concludevamo i lavori e poi mi chiedeva di confessarlo23 Dom Geraldo Lyrio
Rocha, attuale arcivescovo di Mariana, considerava padre Luciano
l'uomo della carit. Racconta che, trovandosi a Roma per il Sinodo
sull'Eucaristia, padre Luciano invito un povero a pranzo in un ristorante popolare: Egli trasformava l'aiuto materiale in una forma di
presenza accanto al povero e al sofferente24
2~. Queste citazioni sono tratte dai volume M.
bo111,
Clt.
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PROFlLO
Conclusione
598
Oggi e addirittura banale ripetere che la persona umana e caratterizzata da un innato desiderio
di comunicazione e di comunione
con gli altri. E, questa, una riscoperta, e non la minore, dell'antropologia moderna. La filosofia, le
scienze umane, la teologia hanno moltiplicato gli studi su questo
naturale orientamento dell'uomo.
L'uomo si matura e diventa persona
adulta nella relazione interpersona-
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