Você está na página 1de 17

21 giugno 2014

Quindicinale
Anuo 165

Affrontfil'e il caniliian1ento climatico


A un secolo dall'inizio della prima
guerra rnondiale
La crisi, realt della vita
Politica italiana ed elezioni etll'opee
Singapore: successo economico in
libert sorvegliata
Il viaggio di Papa Francesco in~ Terra
Santa
Luciano Mendes de Alrn~eida, un
vescovo costruttore di ponti
Poste italiane spa
specl. in a. p. DL 353/03
(conv. L. 46/04) art. 1 e. 1

DCB-Roma

laciviltacattolica.it facebook.corn/civiltacattoJica
info@laciviltacattolica.it twitter.con1/civcatt

Il dialogo nella Evangelii gaudium

10 3936

I
j

CATTOLICA

21 giugno 2014
Quinclicinale
Anuo 165

521 AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO


La Civilt Cattolica

526 A UN SECOLO DALL'INIZIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE


Giovanni Sale S.L

BEATUS POPULUS., C:UIUS DOMI

US DEUS EIUS

Rivista quindicinale di cultura fondata nel 1850


Direttore responsabile:

ANTONIO SPADARO S.I.


24 quaderni in 4 volumi all'anno.
Esce il primo e il terzo sabato dei mese.

, 541 LACRISI REALTDELLA VITA


Giovanni Cucci S.L

554 IL VOTO ANOMALO ALLE EUROPEE


Francesco Occhetta S.L

565 SINGAPORE: RICCHEZZA IN LIBERT SORVEGLIATA


Pierre de Charentenay S.L

575 PAPA FRANCESCO IN TERRA SANTA. L'invocazione per la pace in Vaticano


Direzione, amministrazione e gestione della
pubblicit:
via di Porta Pinciana, 1 - 00187 Roma.
Telefoni: (06) 69.79.201; fax (06) 69.79.20.22;
abbonamenti (06) 69.79.20.50.
Tutti i diritti sono riservati. Evietata la riproduzione
dei testi, anche parziale, con qualsiasi mezzo, compresa
stampa, copia fotostatica, microfilme memorizzazione
elettronica, se non espressamente autorizzata per
iscritto.
Nel rispetto dei Codice in materia di protezione dei
dati personali, La Civilt Cattolica garantisce che.
i dati personali relativi agli abbonati sono custodm
nel proprio archivio elettronico con le opportune
misure di sicurezza e sono trattati conformemente alla
normativa vigente.
~ Unione Stampa Periodica Italiana - ISSN 0009-8167

Collegio degli scrittori de La Civilt Cattolica:


Antonio Spadaro S.I. (direttore),
Giovanni Cucci S.I.,
Pierre de Charentenay S.I., Luciano Larivera S.I.,
Francesco Occhetta S.I., Giancarlo Pani S.I.,
Domenico Ronchitelli S.I. (caporedattore),
Giovanni Sale S.I.

GianPaolo Salvini S.L

585 LUCIANO MENDES DE ALMEIDA, UN VESCOVO


COSTRUTTORE DI PONTl
Lu.s Gonzlez-Quevedo S.L

Scrittori emeriti: Virgilio Fantuzzi S.I.,


Angelo Macchi S.I., Giandomenico Mucci S.I.,
Giovanni Rulli S.I., GianPaolo Salvini S.I.

599 L'IMPORTANZA DEL DIALOGO NELL'EVANGELII GAUDIUM

Registrara presso il Tribunale di Roma con il n. 394/48


(14 settembre 1948)
Finito di stampare il 20 giugno 2014
Tip. Citt Nuova della Pamom
via Pieve Torina 55
00156 Roma

607 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

La testata fruisce dei contributi statali diretti


di cui alia L. 7 agosto 1990, n. 250.

Giandomenico Mucci S.L

621 INDICE DEL II VOLUME DEL 2014

SOI\fMAR 10 .'3936

Se ti abboni alla rivista dal nostro sito

PROFILO
535 LUCIANO MENDES DE ALJ\j:~IDA, UN \'ESCOVO
COSTRUTTORE DI PONTI
Lus Gonzlez-Quevedo S.I.
Inizier in agosto per conto dell'arcidiocesi di Mariana, in Brasile, il Jrocesso per la causa di
beatificazione del gesuita mons. Luciano Mendes de Almeida (Rio de aneiro, 5 ottobre 1930
- San Paolo, 27 agosto 2006). Entrato nella Compagnia di Gesu il marzo 1947, Luciano
studi a Nova Friburgo (1951-53) e a Roma, alla Pontificia Universit Gregoriana (1955-59).
Fu ordinato sacerdote nel 1958 a Roma e nominato vescovo ausiliare di San Paolo nel 1976 da
Papa Paolo VI. Mons. Mendes de Almeida fu arcivescovo di Mariana P.er 18 anni, dal 1988 ai
2006, e per due mandati consecutivi fu sia segretario sia presidente della Conferenza episcopale del Brasile. Molto amato dai popolo e dail'episcopato brasiliano, si fece conoscere soprattutto per il suo amore per i poveri e gli esdusi e per il suo impegno in favore dei diritti umani.

LACIVILT
CATTOLICA

NOTE E COMMENTI
599 L'IMPORTANZA DEL DIALOGO NELL'EVANGELII GAUDIUM
Giandomenico Mucci S.L

la riceverai anche su tutti i tablet in

OMA GIO
scarica gratuitamente l'applicazione "Civilt Cattolica" da

iTunes

Coogle play

E possibile abbonarsi alia sola versione digitale


valida per un solo dispositivo al costo di 79,99
o acquistare una singola copia (solo per dispositivi Apple e Android) al costo di 5,49

, CHI E GI ABBONATO RICBVER A CASA LB CRBDBNZIALI PER ACCBDBRB ALLA VBRSIONB DIGI

La Nota d risalto al posto centrale che il dialogo, come atteggiamento e come metodo,
occupa nell'Esortazione E1Ja11gelii ga11di11111 di Papa Bergoglio. E 1f dialogo nella sua piu vasta
accezione, dentro e fuori la Chiesa, tra le persone e le istituzioni, nella convinzione cbe, dove
si dialoga con rispetto e con simpatia verso l'interlocutore, si riceve luce nella propria ricerca
della verit e della fraternit.

RECENSIONI
607 RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Bevilacqua M. 618 - Cazzullo A. 616 - Corradino S. 607 - Fagiolo M. 618 - Fechner G. Th.
612 - Ferrajoli L. 614 - Jimnez Catafio R. 615 - Moretti G. 612 - Pani G. 607 - Pianta di
Roma dai Ri11asci111e11to ai Catasti 618 - Raguin Y. 609 - Ripe11sare 1'1101110 oltre la 111odemit
612 - Rossi S. 619 - Sgreccia E. 612 - Zuca1 S. 610

621 INDICE DEL II VOLUME DEL 2014

vnA DELL1\ (;H [E.'i.'\

534

tre religioni: un momento di ringraziamento per la creazione, poi un


momento di richiesta di perdono, poi un'invocazione per la pace.
Sono seguiti i tre interventi, rispettivamente del Papa, di Peres e di
Abbas, che hanno pure formulato una loro preghiera per la pace. Era
previsto a questo punto un gesto di pace, come una stretta di mano, ma
i quattro protagonisti hanno preferito anche abbracciarsi, visibilmente commossi. Hanno poi piantato insieme un ulivo, un rito usuale in
queste occasioni, e poi i quattro protagonisti hanno ricevuto il saluto
di tutti i membri delle tre delegazioni. Ha concluso l'evento un incontro riservato, non seguito cioe dai giornalisti, nella Accademia delle
Scienze. Poi i due Presidenti hanno lasciato il Vaticano, mentre il Papa
e il Patriarca si sono ritirati a Santa Marta.
L'incontro ha avuto ampia risonanza in tutto il mondo. Non e
stato un incontro politico, come dimostrava anche la totale assenza
di bandiere, ma di invocazione a Dio per il dono della pace. 11 Papa
voleva che, senza nulla togliere ai compiti della politica, si elevasse
lo sguardo piu in alto, si compisse un gesto forte per portare pure
nella politica un respiro ampio, di visione dall'alto, che aiutasse anche spiritualmente a rimettere in moto il processo di pace e avesse
un impatto sull'opinione pubblica, anche se non sar da questo gesto che nascer improvvisamente la sospirata pace. Non si e trattato di una preghiera interreligiosa, ma di un'invocazione di pace
che cristiani, israeliani e palestinesi hanno elevato a Dio: israeliani
e palestinesi, che sono ebrei, cristiani e musulmani (e anche di altre
religioni).
Dei testi pronunciati vorremmo ricordare soltanto due frasi di
Papa Francesco: Per fare la pace ci vuole coraggio, molto piu che
per fare la guerra; e: La storia ci insegna che le nostre sole forze
non bastano. [...] , invochiamo Dio come atto di suprema responsabilit. Quanto al coraggio, occorre sottolineare anche quello dei
due Presidenti, che hanno accettato l'invito, sfidando una parte della loro opinione pubblica. ln ogni caso e stato un incontro di grande valore simbolico, che pone in primo piano il ruolo della religione
anche nella costruzione della pace.

LUCIANO MENDES DE ALMEIDA,


UN VESCOVO COSTRUTTORE DI PONTI

Lus Gonzlez-Quevedo S.I.

Non e ancora possibile avere una visione completa della vita e


dell'attivit di un uomo che, fino al 2006, anno della sua morte, ha
rivestito un ruolo di primo piano nella Chiesa del Brasile e dell'America Latina. Si chiamava Luciano Pedro Mendes de Almeida ed
era nato il 5 ottobre del 1930, in una ricca famiglia tradizionale,
secondo di sette fratelli, cinque figli e due figlie. 11 padre, Cndido
Mendes de Almeida, era nipote del giurista e senatore omonimo,
difensore dei vescovi brasiliani incarcerati durante la cosiddetta
questione religiosa alla fine del regno di don Pedro II. La madre,
Emlia de Mello Vieira Mendes, era una donna di fede, che aveva
studiato in Francia' e possedeva una buona formazione umanistica.
Luciano svolse gli studi primari nel Collegio Corao Eucarstico di Rio di Janeiro e quelli secondari nel Collegio Santo Incio,
della medesima citt. ln effetti, in tutti gli anni passati al Collegio
Santo Incio ottenne il Premio di eccellenza.

Il gesuita
Luciano entro nella Compagnia di Gesu a Nova Friburgo, nello Stato di Rio de Janeiro, il 3 marzo 1947, non ancora compiuti i
17 anni. 11 suo maestro di noviziato fu padre Armando Cardoso1
1 connovizi lo descrivono come un giovane molto pio e ricorda1. P. Armando Cardoso (1906-2002) nacque in Portogallo, si trasferl da
bambino con la sua famiglia in Brasile, dove entro nella Compagnia di Gesu nel
1922. Studi teologia in Francia e fu ordinato nel 1937. Fece gli ultimi voti nel
1940. Oltre a essere maestro dei novizi, fu provinciale e istruttore di Terzo anno.
Fu moita conosciuto per le sue traduzioni delle poesie scritte in lingua tupi~guaranl
dai p. Jos de Anchieta, !'Apostolo dei Brasile, recentemente canonizzato da Papa
Francesco.
La Civilt Cattolica 2014 II 585-598

3936 (21 giugno 2014)

535

586

no il suo fondamentale cambiamento dopo gli Esercizi Spirituali di


30 giorni: Entro come un giovane ricco e uscl come un giovane
povero. Fu in quel momento, un anno e mezzo prima dei voti religiosi, che il fratel Luciano fece voto di spogliamento da tutti i beni
terreni e di totale dimenticanza di se stesso, a favore dell'amore del
prossimo, soprattutto dei piu bisognosi e abbandonati. Voto che osservo fino alla morte. Tutti noi, gli altri 23 novizi entrati con lui, lo
considerammo, a partire da quel momento, nostro modello e nostro
ispiratore nel cammino verso la santit2 Durante il noviziato diede
prova di un atteggiamento di radicale disponibilit; sulla scrivania
dello studio colloco l'avviso: Abutere me quacumque hora (Puoi importunarmi a qualsiasi ora) 3
Luciano fece i primi voti il giorno 3 marzo 1949. E nella stessa casa di
formazione di Nova Friburgo completo gli studi di carissimato (194950) e di filosofia (1951-53). Alunno brillante, dal pensiero nitido e articolato, fu designato per realizzare l'atto pubblico solenne, l'esame De
unl;ersa philosophiae, per lalicenza infilosofianella facolt ecclesiastica.
Durante gli anni 1954-55 trascorse il periodo di magistero nel Seminario Minore, che si trovava nella stessa casa di Nova Friburgo. Oltre
a insegnare Storia del Brasile nella scuola, era incaricato di badare alla
disciplina del gruppo di interni. Non trascurava la vita di preghiera
personale e trovava sempre il tempo per visitare gli ammalati nell'ospedale della citt. Poi studio teologia presso l'Universit Gregoriana
di Roma, abitando nel Pontificio Collegio Pio Brasiliano.
Fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1958 e continuo a risiedere nel
Collegio, con l'incarico di seguire didatticamente gli studenti di filosofia, pur continuando nel frattempo i suoi studi post-lauream. Ma
poich il tempo dedicato agli studi era compromesso dall'eccessiva
disponibilit del giovane prete a occuparsi dei poveri e degli ammalati, i superiori decisero di trasferirlo in Francia, perch portasse ll a
termine la tesi di dottorato in filosofia. ln quel periodo egli concluse
anche la sua formazione gesuitica, con il Terzo anno, a Firenze, e
con la professione religiosa dei quattro voti il 15 agosto 1964.
Nel 1965, difese la tesi dottorale presso la Pontificia Universit
2.

P.

e.

MELCHERT, Reminiscncias, in Bolletti110 dai/a Parroccliia S. Luigi

Gonzaga, anno XVI, n. 141.


3.

Testimonianza dei suo connovizio Jos Carlos Brandi Aleixo.

Gregoriana di Roma, ottenendo il grado di dottore in filosofia, con


una dissertazione - il cui rela tore fu padre Joseph de Finance - su

I!ilnpe1fezione ntellettilla dello spirito umano: introduzione a una teoria tomista della conoscenza deWaltro 4 La Commissione esaminatrice
gli conferi il voto piu alto (summa cu1n laude).
ln quello stesso anno ritorno in Brasile e comincio a insegnare
filosofia a Nova Friburgo, nella Facolt di filosofia Anchieta, successivamente trasferita nella regione di San Paolo, con il nome di Nostra Signora Mediatrice. Il padre Mendes fu nominato vice-rettore,
nonch professore di lntroduzione alla filosofia, Storia della filosofia
antica e medievale e Antropologia filosofica. Essendo impegnato
durante il giorno nell'insegnamento e nei rapporti con gli studenti,
doveva preparare le lezioni e le conferenze di notte, dormendo soltanto quattro o cinque ore.
La didattica e l'esposizione brillante del giovane professore catturava l'attenzione degli alunni, mentre il suo atteggiamento affabile e allegro faceva dilui il maestro ideale. Suor Neusa Simes,
all'epoca segretaria e collaboratrice del padre Mendes, lo descrive
come un sacerdote giovane, ardente, apostolico, vitale, profondamente umile rispetto alla sua cultura e alla sua piet, ma soprattutto
pieno di una bont radiosa e, nello stesso tempo, discreta. Era una
figura molto amata fra i suoi confratelli gesuiti e dagli alunni della
Facolt Nostra Signora Mediatrice 5
Nel 1970 fu nominato istruttore di Terzo anno di probazione,
e nel 1973 il padre Arrupe, superiore generale della Compagnia di
Gesu, lo nomino delegato interprovinciale delle quattro province
che i gesuiti avevano in Brasile. Nel rivestire questo incarico, Luciano ebbe cura specialmente della formazione, dell'apostolato sociale
e dei mezzi di comunicazione sociale. Ricordo di aver partecipato, come rappresentante degli studenti di teologia, ad una riunione
della Commissione nazionale di formazione presieduta da lui. Si
trattava di decidere il luogo piu adeguato per gli studi di filosofia e
4. Cfr L. P. MENDES DE ALMEIDA, A i111pe1feio i11telecti1Ja do esprito l111111a110.
Introduo teoria to111ista do coulieci111e11to do outro, So Paulo, Faculdade de Filosofia
N. Sra. Medianeira, 1977.
5. N. Q. SIMES, E111 110111e de fesus, passou fazendo o be111 ... Le111bra11as de D.
Luciano Mendes de A/111eida, So Paufo, Loyola, 2009, 39.

587

586

no il suo fondamentale cambiamento dopo gli Esercizi Spirituali di


30 giorni: Entro come un giovane ricco e uscl come un giovane
povero. Fu in quel momento, un anno e mezzo prima dei voti religiosi, che il fratel Luciano fece voto di spogliamento da tutti i beni
terreni e di totale dimenticanza di se stesso, a favore dell'amore del
prossimo, soprattutto dei piu bisognosi e abbandonati. Voto che osservo fino alla morte. Tutti noi, gli altri 23 novizi entrati con lui, lo
considerammo, a partire da quel momento, nostro modello e nostro
ispiratore nel cammino verso la santit2 Durante il noviziato diede
prova di un atteggiamento di radicale disponibilit; sulla scrivania
dello studio colloco l'avviso: Abutere me quacumque hora (Puoi importunarmi a qualsiasi ora) 3
Luciano fece i primi voti il giorno 3 marzo 1949. E nella stessa casa di
formazione di Nova Friburgo completo gli studi di carissimato (194950) e di filosofia (1951-53). Alunno brillante, dal pensiero nitido e articolato, fu designato per realizzare l'atto pubblico solenne, l'esame De
unl;ersa philosophiae, per lalicenza infilosofianella facolt ecclesiastica.
Durante gli anni 1954-55 trascorse il periodo di magistero nel Seminario Minore, che si trovava nella stessa casa di Nova Friburgo. Oltre
a insegnare Storia del Brasile nella scuola, era incaricato di badare alla
disciplina del gruppo di interni. Non trascurava la vita di preghiera
personale e trovava sempre il tempo per visitare gli ammalati nell'ospedale della citt. Poi studio teologia presso l'Universit Gregoriana
di Roma, abitando nel Pontificio Collegio Pio Brasiliano.
Fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1958 e continuo a risiedere nel
Collegio, con l'incarico di seguire didatticamente gli studenti di filosofia, pur continuando nel frattempo i suoi studi post-lauream. Ma
poich il tempo dedicato agli studi era compromesso dall'eccessiva
disponibilit del giovane prete a occuparsi dei poveri e degli ammalati, i superiori decisero di trasferirlo in Francia, perch portasse ll a
termine la tesi di dottorato in filosofia. ln quel periodo egli concluse
anche la sua formazione gesuitica, con il Terzo anno, a Firenze, e
con la professione religiosa dei quattro voti il 15 agosto 1964.
Nel 1965, difese la tesi dottorale presso la Pontificia Universit
2.

P.

e.

MELCHERT, Reminiscncias, in Bolletti110 dai/a Parroccliia S. Luigi

Gonzaga, anno XVI, n. 141.


3.

Testimonianza dei suo connovizio Jos Carlos Brandi Aleixo.

Gregoriana di Roma, ottenendo il grado di dottore in filosofia, con


una dissertazione - il cui rela tore fu padre Joseph de Finance - su

I!ilnpe1fezione ntellettilla dello spirito umano: introduzione a una teoria tomista della conoscenza deWaltro 4 La Commissione esaminatrice
gli conferi il voto piu alto (summa cu1n laude).
ln quello stesso anno ritorno in Brasile e comincio a insegnare
filosofia a Nova Friburgo, nella Facolt di filosofia Anchieta, successivamente trasferita nella regione di San Paolo, con il nome di Nostra Signora Mediatrice. Il padre Mendes fu nominato vice-rettore,
nonch professore di lntroduzione alla filosofia, Storia della filosofia
antica e medievale e Antropologia filosofica. Essendo impegnato
durante il giorno nell'insegnamento e nei rapporti con gli studenti,
doveva preparare le lezioni e le conferenze di notte, dormendo soltanto quattro o cinque ore.
La didattica e l'esposizione brillante del giovane professore catturava l'attenzione degli alunni, mentre il suo atteggiamento affabile e allegro faceva dilui il maestro ideale. Suor Neusa Simes,
all'epoca segretaria e collaboratrice del padre Mendes, lo descrive
come un sacerdote giovane, ardente, apostolico, vitale, profondamente umile rispetto alla sua cultura e alla sua piet, ma soprattutto
pieno di una bont radiosa e, nello stesso tempo, discreta. Era una
figura molto amata fra i suoi confratelli gesuiti e dagli alunni della
Facolt Nostra Signora Mediatrice 5
Nel 1970 fu nominato istruttore di Terzo anno di probazione,
e nel 1973 il padre Arrupe, superiore generale della Compagnia di
Gesu, lo nomino delegato interprovinciale delle quattro province
che i gesuiti avevano in Brasile. Nel rivestire questo incarico, Luciano ebbe cura specialmente della formazione, dell'apostolato sociale
e dei mezzi di comunicazione sociale. Ricordo di aver partecipato, come rappresentante degli studenti di teologia, ad una riunione
della Commissione nazionale di formazione presieduta da lui. Si
trattava di decidere il luogo piu adeguato per gli studi di filosofia e
4. Cfr L. P. MENDES DE ALMEIDA, A i111pe1feio i11telecti1Ja do esprito l111111a110.
Introduo teoria to111ista do coulieci111e11to do outro, So Paulo, Faculdade de Filosofia
N. Sra. Medianeira, 1977.
5. N. Q. SIMES, E111 110111e de fesus, passou fazendo o be111 ... Le111bra11as de D.
Luciano Mendes de A/111eida, So Paufo, Loyola, 2009, 39.

587

Pf\<JFlLO

teologia dei gesuiti brasiliani. Mi impressiono la convinzione con


cui il padre Mendes parlava di quei giovani che Dio ha inviato.
Negli anni 1974-75, fu membro della direzione nazionale della CRB, la Conferenza dei Religiosi del Brasile. Guidava i corsi
di Esercizi Spirituali ignaziani e dedicava attenzione a tutti coloro
che lo cercavano. Nel gennaio 1976 guido gli Esercizi Spirituali di
30 giorni dell'ultimo gruppo, che accompagno come istruttore di
Terzo anno e del quale io ho facevo parte. Giunto i1 momento dell'elezione o riforma di vita, gli parlai del mio dubbio di dedicarmi agli studi o alla pastorale. Accogliente, egli mi rassereno con un
sorriso e una citazione biblica: Longa tib restat via, Ti resta ancora
una lunga strada da percorrere (1 Re 19,7).
588

Il vescovo

Nel febbraio 1976, l'arcivescovo di San Paolo, i1 cardinale Paulo


Evaristo Arns, sollecito alla Santa Sede la nomina di Luciano Mendes de Almeida come suo vescovo ausiliare. Papa Paolo VI accetto,
e il nuovo vescovo fu ordinato nella cattedrale di San Paolo i1 2
maggio 1976. I1 cardinale Arns, confidando nello zelo pastorale del
nuovo vescovo, gli a:ffido la regione di Belm, una delle piu povere
dell'arcidiocesi. Poich nella regione si trovavano molti ragazzi di
strada, padre Luciano penso subito di organizzare una Pastorale
del minore. Si trattava di aiutare ragazzi e adolescenti che abitavano in strada in situazioni di rischio e di risolvere la terribile questione dei gruppi di sterminio, finanziati dai commercianti, esasperati
dalle frequenti rapine perpetrate dai ragazzi. Il minore non e un
problema - diceva padre Luciano -, i1 minore e una soluzione.
Nello Stato di Paran sorse una Pastorale del bambino, per
iniziativa della dott.sa Zilda Arns, sorella dell'arcivescovo dom Paulo Evaristo. Altre Pastorali fiorirono nella regione: quella della casa,
del mondo del lavoro, dei diritti umani, delle favelas, dei senza tetto,
del movimento di difesa dell'abitante delle favelas ecc.
Oltre al lavoro dei volontari, padre Luciano si servl del finanziamento di enti pubblici, fondazioni private, organizzazioni nazionali
e internazionali. Alla fine del 1986, l'Unicef, organo dell'Onu per
la protezione dell'infanzia, gli assegno i1 premio Bambino e pace.

LUClANO i\l EN UES DE ALMEIDA

Piu tardi, nel 1988, padre Luciano entro in contatto con i1 Sermig
(Servizio Missionaria Giovani), fondato a Torino per promuovere la
giustizia e lo sviluppo nel mondo mediante la partecipazione attiva
dei giovani. La sua amicizia con il laico italiano Ernesto Olivero
rese possibile la creazione, a San Paolo, dell'Arsenale della speranza, dove gli abitanti delle strade trovavano rifugio e assistenza.
A capo della Conferenza episcopale

Nella prima assemblea elettiva della Conferenza nazionale dei


vescovi brasiliani (Cnbb) a cui partecipo, padre Mendes fu eletto
Segretario generale al primo scrutinio, con 219 voti, su un totale di
244. Da quel momento fu rieletto in tutte le assemblee della Cnbb
alle quali partecipo. Dopo aver svolto l'incarico di Segretario generale due volte (1979-87), fu eletto Presidente per altri due mandati
(1987-95).
Uomo dall'eloquio scorrevole e convincente, padre Luciano era
ascoltato da tutti, perch possedeva il dono della parola certa, ferma e, nello stesso tempo, rispettosa 6 ln una particolare occasione,
durante un'assemblea elettiva, la Cnbb si ritrovo a essere molto divisa: c'erano due liste di vescovi, rappresentanti delle due tendenze
maggioritarie. I1 nome di padre Luciano si trovava in tutte e due
le liste. Nel bel mezzo della confusione, egli prese la parola e difese
l'unit dell'episcopato brasiliano. Tutti obbedirono alla sua parola e
la Cnbb uscl ancora piu unita da quella assemblea, nella quale egli
fu eletto con ampia maggioranza7
La polarizzazione ideologica dei vescovi brasiliani era un riflesso della situazione socio-politica, all'epoca della dittatura militare
brasiliana (1964-85). ln quel contesto, i vescovi erano catalogati
dalla stampa come progressisti, moderati o conservatori. Padre
Luciano si definiva come moderato nel discorso e radicale nell'azione. Sebbene fosse rispettato da tutti i vescovi, per i progressisti
era considerato conciliatore, mentre i piu conservatori ritenevano
che appoggiasse i teologi della liberazione.
6. D. L. FUITEM, Do111 L11cia110 Me11des de Almeida: 11111a Ilida /11111i11osa, So
Paulo, Loyola, 2013, 51.
7. Testimonianza di dom Toms Balduino, vescovo emerito di Gois.

539

Pf\<JFlLO

teologia dei gesuiti brasiliani. Mi impressiono la convinzione con


cui il padre Mendes parlava di quei giovani che Dio ha inviato.
Negli anni 1974-75, fu membro della direzione nazionale della CRB, la Conferenza dei Religiosi del Brasile. Guidava i corsi
di Esercizi Spirituali ignaziani e dedicava attenzione a tutti coloro
che lo cercavano. Nel gennaio 1976 guido gli Esercizi Spirituali di
30 giorni dell'ultimo gruppo, che accompagno come istruttore di
Terzo anno e del quale io ho facevo parte. Giunto i1 momento dell'elezione o riforma di vita, gli parlai del mio dubbio di dedicarmi agli studi o alla pastorale. Accogliente, egli mi rassereno con un
sorriso e una citazione biblica: Longa tib restat via, Ti resta ancora
una lunga strada da percorrere (1 Re 19,7).
588

Il vescovo

Nel febbraio 1976, l'arcivescovo di San Paolo, i1 cardinale Paulo


Evaristo Arns, sollecito alla Santa Sede la nomina di Luciano Mendes de Almeida come suo vescovo ausiliare. Papa Paolo VI accetto,
e il nuovo vescovo fu ordinato nella cattedrale di San Paolo i1 2
maggio 1976. I1 cardinale Arns, confidando nello zelo pastorale del
nuovo vescovo, gli a:ffido la regione di Belm, una delle piu povere
dell'arcidiocesi. Poich nella regione si trovavano molti ragazzi di
strada, padre Luciano penso subito di organizzare una Pastorale
del minore. Si trattava di aiutare ragazzi e adolescenti che abitavano in strada in situazioni di rischio e di risolvere la terribile questione dei gruppi di sterminio, finanziati dai commercianti, esasperati
dalle frequenti rapine perpetrate dai ragazzi. Il minore non e un
problema - diceva padre Luciano -, i1 minore e una soluzione.
Nello Stato di Paran sorse una Pastorale del bambino, per
iniziativa della dott.sa Zilda Arns, sorella dell'arcivescovo dom Paulo Evaristo. Altre Pastorali fiorirono nella regione: quella della casa,
del mondo del lavoro, dei diritti umani, delle favelas, dei senza tetto,
del movimento di difesa dell'abitante delle favelas ecc.
Oltre al lavoro dei volontari, padre Luciano si servl del finanziamento di enti pubblici, fondazioni private, organizzazioni nazionali
e internazionali. Alla fine del 1986, l'Unicef, organo dell'Onu per
la protezione dell'infanzia, gli assegno i1 premio Bambino e pace.

LUClANO i\l EN UES DE ALMEIDA

Piu tardi, nel 1988, padre Luciano entro in contatto con i1 Sermig
(Servizio Missionaria Giovani), fondato a Torino per promuovere la
giustizia e lo sviluppo nel mondo mediante la partecipazione attiva
dei giovani. La sua amicizia con il laico italiano Ernesto Olivero
rese possibile la creazione, a San Paolo, dell'Arsenale della speranza, dove gli abitanti delle strade trovavano rifugio e assistenza.
A capo della Conferenza episcopale

Nella prima assemblea elettiva della Conferenza nazionale dei


vescovi brasiliani (Cnbb) a cui partecipo, padre Mendes fu eletto
Segretario generale al primo scrutinio, con 219 voti, su un totale di
244. Da quel momento fu rieletto in tutte le assemblee della Cnbb
alle quali partecipo. Dopo aver svolto l'incarico di Segretario generale due volte (1979-87), fu eletto Presidente per altri due mandati
(1987-95).
Uomo dall'eloquio scorrevole e convincente, padre Luciano era
ascoltato da tutti, perch possedeva il dono della parola certa, ferma e, nello stesso tempo, rispettosa 6 ln una particolare occasione,
durante un'assemblea elettiva, la Cnbb si ritrovo a essere molto divisa: c'erano due liste di vescovi, rappresentanti delle due tendenze
maggioritarie. I1 nome di padre Luciano si trovava in tutte e due
le liste. Nel bel mezzo della confusione, egli prese la parola e difese
l'unit dell'episcopato brasiliano. Tutti obbedirono alla sua parola e
la Cnbb uscl ancora piu unita da quella assemblea, nella quale egli
fu eletto con ampia maggioranza7
La polarizzazione ideologica dei vescovi brasiliani era un riflesso della situazione socio-politica, all'epoca della dittatura militare
brasiliana (1964-85). ln quel contesto, i vescovi erano catalogati
dalla stampa come progressisti, moderati o conservatori. Padre
Luciano si definiva come moderato nel discorso e radicale nell'azione. Sebbene fosse rispettato da tutti i vescovi, per i progressisti
era considerato conciliatore, mentre i piu conservatori ritenevano
che appoggiasse i teologi della liberazione.
6. D. L. FUITEM, Do111 L11cia110 Me11des de Almeida: 11111a Ilida /11111i11osa, So
Paulo, Loyola, 2013, 51.
7. Testimonianza di dom Toms Balduino, vescovo emerito di Gois.

539

PROF[LO

Arcivescovo di Mariana

590

Il 6 aprile 1988 padre Mendes fu nominato arcivescovo di Mariana, citt storica dell'interno dello Stato di Minas Gerais. Domenica
29 maggio prese possesso della tradizionale arcidiocesi. Accolto con
grande gioia dal popolo di Mariana, il nuovo arcivescovo ripet il suo
motto: Vengo per servire, nel 1101ne di Ges14 Cristo. Padre Luciano
ricevette il pallio arcivescovile dalle mani di Giovanni Paolo II, il 29
giugno di quello stesso anno.
Il contrasto tra la metropoli paulista e la tradizionale citt del
Minas Gerais rappresentava una sfida per padre Mendes, il quale,
oltre a essere presidente della Cnbb, aveva una intensa agenda di
ritiri spirituali e conferenze in tutto il Brasile. Nonostante cio, il
gesuita accetto il trasferimento, con la disponibilit che lo caratterizzava. Come arcivescovo di Mariana, manteneva il contatto personale con i sacerdoti, che riceveva in qualsiasi momento, anche
senza appuntamento. Preoccupato per la formazione dei seminaristi, ci teneva a celebrare la Messa mensilmente nel Seminario, e
a parlare con ognuno di loro. Padre Luciano incoraggio la partecipazione effettiva dei laici nella pastorale. Manteneva, inoltre,
il contatto costante con le parrocchie, percorrendo una media di
300 km al giorno, quando si trovava nell'arcidiocesi.
Trovo un nuovo modo di organizzare le parrocchie, come reti
di comunit, valorizzando la Parola e l'inserimento dei poveri nella
societ. Cosl sorsero, con il suo appoggio, diversi movimenti sociali: la Comunit Educativa Popolare Agricola (Cepa), il Nucleo
di Appoggio al Tossicodipendente (Nata), il Centro di Valorizzazione della Vita (Cenavi), il Movimento dei colpiti dalla costruzione delle dighe (Movimento dos Atingidos pelas Barragens, Mab).
Il suo lavoro di animatore pastorale raggiungeva non solo l'arcidiocesi di Mariana, ma anche la provincia ecclesiastica, che include altre tre diocesi (Caratinga, Governador Valadares e Itabira).
Due volte l'anno si tenevano gli Incontri della Provincia ecclesiastica di Mariana.
Padre Mendes si preoccupo inoltre di conservare e promuovere il
capitale artistico e culturale della regione, soprattutto il patrimonio
barocco di Minas Gerais. Creo la Facolt arcidiocesana di Mariana

LUClANO MEN lJES DE 1\ Uff][),\

(~a~), rende~do possibile il riconoscimento statale degli studi compmti nel Semmario arcidiocesano.

L'incidente d'auto

La salute d~ p~dre Luciano rimase seriamente compromessa


dopo un grave mcid~nt.e d'auto, il 23 febbraio 1990. Erano i vespri
del Carnev~le ed egh ntornava dagli incontri del Celam (Bogot,
8 e 9 f~bbraio), dopo aver partecipato alla Segreteria del Sinodo dei
vescovi (~orna, 11-16 febbraio) e alla Cnbb (19-21 febbraio). ln una
curva pe~icolosa dell'autostrada BR 356, che collega Belo Horizonte e Ma:iana, la rnacchina slitto, investi un carnion e ando a sbattere
e.outro il~11ardrail. 11 s~cerdote gesuita che viaggiava accanto all'autlS.ta rnon. Padre Luciano sopravvisse, ma riporto 27 fratture che
g!i fecero subire ben 14 interventi chirurgici. Tre giorni dopo' l'incidente, non potendo parlare, cornincio a scrivere brevi appunti e
note con la mano sinistra: Dio e buono; Offro con arnore la mia
s~lute per v~i; Se. ci sono altri (feriti) gravi, pensate a loro; Mi
pi~cereb~e nnwazia~e ~io e voi, lavorando di piu per gli arnrnalati
e i. po:en; Rmgrazio di cuore per tanto sostegno e solidariet. La
mia vita non vale tanto ... 8
Quando la sua salute rniglioro, riprese le sue rnolteplici attivit
fino a un rnese prima di rnorire. Anche se visibilrnente debilitato
rnantenne fino all'ultimo il senso dell'umorisrno che lo caratteriz~
z.a~a. Nel rnese.di agosto, quando un suo vecchio compagno lo visito, padre Luciano confido: Sono arrivato alla fine, Melchert. 11
7 agosto p~dre Melchert coi:ip.iva gli anni e padre Luciano, gi in
ospedale, ncordandosene, gh disse: Auguri!. Anche avvicinandosi
alla morte, conservava un'eccellente memoria.
Un'azione internazionale

. 11 prestigio e l'indiscutibile leadership che padre Luciano rivestiva


m seno all'episcopato brasiliano fecero sl che la sua attivit si estendesse
Pau1!: Lo~;2itci;.NDES

- M. e. DE AZEVEDO (eds), Bilhetes de D. L11ca110, So

591

PROF[LO

Arcivescovo di Mariana

590

Il 6 aprile 1988 padre Mendes fu nominato arcivescovo di Mariana, citt storica dell'interno dello Stato di Minas Gerais. Domenica
29 maggio prese possesso della tradizionale arcidiocesi. Accolto con
grande gioia dal popolo di Mariana, il nuovo arcivescovo ripet il suo
motto: Vengo per servire, nel 1101ne di Ges14 Cristo. Padre Luciano
ricevette il pallio arcivescovile dalle mani di Giovanni Paolo II, il 29
giugno di quello stesso anno.
Il contrasto tra la metropoli paulista e la tradizionale citt del
Minas Gerais rappresentava una sfida per padre Mendes, il quale,
oltre a essere presidente della Cnbb, aveva una intensa agenda di
ritiri spirituali e conferenze in tutto il Brasile. Nonostante cio, il
gesuita accetto il trasferimento, con la disponibilit che lo caratterizzava. Come arcivescovo di Mariana, manteneva il contatto personale con i sacerdoti, che riceveva in qualsiasi momento, anche
senza appuntamento. Preoccupato per la formazione dei seminaristi, ci teneva a celebrare la Messa mensilmente nel Seminario, e
a parlare con ognuno di loro. Padre Luciano incoraggio la partecipazione effettiva dei laici nella pastorale. Manteneva, inoltre,
il contatto costante con le parrocchie, percorrendo una media di
300 km al giorno, quando si trovava nell'arcidiocesi.
Trovo un nuovo modo di organizzare le parrocchie, come reti
di comunit, valorizzando la Parola e l'inserimento dei poveri nella
societ. Cosl sorsero, con il suo appoggio, diversi movimenti sociali: la Comunit Educativa Popolare Agricola (Cepa), il Nucleo
di Appoggio al Tossicodipendente (Nata), il Centro di Valorizzazione della Vita (Cenavi), il Movimento dei colpiti dalla costruzione delle dighe (Movimento dos Atingidos pelas Barragens, Mab).
Il suo lavoro di animatore pastorale raggiungeva non solo l'arcidiocesi di Mariana, ma anche la provincia ecclesiastica, che include altre tre diocesi (Caratinga, Governador Valadares e Itabira).
Due volte l'anno si tenevano gli Incontri della Provincia ecclesiastica di Mariana.
Padre Mendes si preoccupo inoltre di conservare e promuovere il
capitale artistico e culturale della regione, soprattutto il patrimonio
barocco di Minas Gerais. Creo la Facolt arcidiocesana di Mariana

LUClANO MEN lJES DE 1\ Uff][),\

(~a~), rende~do possibile il riconoscimento statale degli studi compmti nel Semmario arcidiocesano.

L'incidente d'auto

La salute d~ p~dre Luciano rimase seriamente compromessa


dopo un grave mcid~nt.e d'auto, il 23 febbraio 1990. Erano i vespri
del Carnev~le ed egh ntornava dagli incontri del Celam (Bogot,
8 e 9 f~bbraio), dopo aver partecipato alla Segreteria del Sinodo dei
vescovi (~orna, 11-16 febbraio) e alla Cnbb (19-21 febbraio). ln una
curva pe~icolosa dell'autostrada BR 356, che collega Belo Horizonte e Ma:iana, la rnacchina slitto, investi un carnion e ando a sbattere
e.outro il~11ardrail. 11 s~cerdote gesuita che viaggiava accanto all'autlS.ta rnon. Padre Luciano sopravvisse, ma riporto 27 fratture che
g!i fecero subire ben 14 interventi chirurgici. Tre giorni dopo' l'incidente, non potendo parlare, cornincio a scrivere brevi appunti e
note con la mano sinistra: Dio e buono; Offro con arnore la mia
s~lute per v~i; Se. ci sono altri (feriti) gravi, pensate a loro; Mi
pi~cereb~e nnwazia~e ~io e voi, lavorando di piu per gli arnrnalati
e i. po:en; Rmgrazio di cuore per tanto sostegno e solidariet. La
mia vita non vale tanto ... 8
Quando la sua salute rniglioro, riprese le sue rnolteplici attivit
fino a un rnese prima di rnorire. Anche se visibilrnente debilitato
rnantenne fino all'ultimo il senso dell'umorisrno che lo caratteriz~
z.a~a. Nel rnese.di agosto, quando un suo vecchio compagno lo visito, padre Luciano confido: Sono arrivato alla fine, Melchert. 11
7 agosto p~dre Melchert coi:ip.iva gli anni e padre Luciano, gi in
ospedale, ncordandosene, gh disse: Auguri!. Anche avvicinandosi
alla morte, conservava un'eccellente memoria.
Un'azione internazionale

. 11 prestigio e l'indiscutibile leadership che padre Luciano rivestiva


m seno all'episcopato brasiliano fecero sl che la sua attivit si estendesse
Pau1!: Lo~;2itci;.NDES

- M. e. DE AZEVEDO (eds), Bilhetes de D. L11ca110, So

591

PROF!LO

592

fuori del Brasile. Cosl, nel 1980, in occasione dell'assassinio di padre


Oscar Romero, arcivescovo di El Salvador, padre Mendes fu presente ai funerali, come rappresentante dell'episcopato brasiliano. Egli si
reco anche in Libano nel 1984, quando la Cnbb fu invitata a visitare
quel Paese sprofondato nella guerra civile. Ricop~l ~nch~ un ruolo ~i
primo piano nella III e IV Conferenza del Cons1gho episcopal~ latinoamericano, tenutesi rispettivamente a Puebla e a Santo Domingo.
La Conferenza di Puebla (1979), aperta da Giovanni Paolo II,
doveva dare continuit alla precedente Conferenza di Medelln
(1968), promovendo la verit su Gesu Cristo, sulla missione della
Chiesa e sull'uomo. L'assemblea elesse una Commissione di cinque
vescovi per organizzare il materiale e proporre un scaletta di lav?ro.
Padre Luciano fu tra questi. La Commissione elaboro una pnma
bozza, strutturata in quattro sezioni9 L'asse portante del documento fu la comunione e la partecipazione. L'ideatore di quello schema fu proprio padre Luciano. Un giornalist~ ra~co~ta: Con il. suo
carisma di unire gli opposti e di pacificare gh ammi, pa~re ~uc~an~
riusd a convincere tutti che lo schema sintetizzava le aspiraziom dei
diversi gruppi di lavara. Per arrivare a quel risultat?, la Co~missio~
ne lavoro fino alle 5 del mattino10 L'assemblea dei vescov1 approvo
il lavara della Commissione, che riaffermava la priorit dell'attenzione ai poveri e ai giovani, la ricerca della comunione e la partecipazione e la difesa della dignit umana.
.
La IV Conferenza ebbe luogo a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, commemorando i 500 anni dell'evangelizzazione del Nuovo Mondo. ln essa le tensioni furono ancora piu forti di
quelle di Puebla. Giovanni Paolo II aveva nominato tre presidenti dell'assemblea: il cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano;
il cardinale-arcivescovo di Santo Domingo e presidente del Celam, don Nicols Jess Rodrguez Lpez; e l'arcivescovo di Belo
9. I: Visione pastorale dell'America Latina; II: D~segno d~ Dio .sulla re.alt
dell'America Latina; III: L'evange~izzaz~o~e ne.lla Chi~s~ dell,Amenc~ La~ma:
comunione e partecipazione; IV: Chiesa missiona na al servizio dell evangehzzazione
nell'America Latina.
10. F. fTTO, Dirio de P11ebla, Rio de Janeiro, Civil~za.~ B~as~leira.' ~97?,
76, cita to da J. O. BEozzo, Dom Luciano: con;paixo ~ misenco.rdia, i~tehgenc~a
e lucidez, in M. H. ARROCHELLAS (ed.), Deus e bo111, Rio de Janeiro, Editora Universitria Cndido Mendes, 2006, 206.

LL 1C:I1\NO MENDES DE.\LJ\JEJDA

Horizonte, dom Serafim Fernandes de Arajo. La segreteria della Conferenza era coordinata da due segretari: quello del Celam,
dom Raimundo Damasceno Assis, e il cileno mons. Jorge Medina,
membro della curia romana, che era uomo di fiducia del cardinale
Sodano. 1 cinque membri della Commissione di redazione erano
stati nominati da Roma. Per volont esplicita dell'assemblea, a quella
Commissione si aggiunse il nome di padre Luciano, per coordinare
la redazione finale del documento: un lavara rispetto al quale il gesuita avrebbe trovato qualche resistenza11
La Conferenza di Santo Domingo aveva tre temi principali:
nuova evangelizzazione, promozione umana e cultura cristiana,
preceduti da una professione di fede, espressa nel motto Gesu Cristo:
ieri, oggi e sempre (Eb 13,8). 1 vescovi volevano una definizione migliore della nuova evangelizzazione e trovavano che il capitala sulla
promozione umana desse voce pill a una Chiesa concentrata su se
stessa che ad una aperta alle necessit del mondo. 11 tema della cultura cristiana, inoltre, pareva non considerare adeguatamente la realt
culturale dell'America Latina.
Un'altra fonte di discussione fu l'aumento delle cosiddette opzioni preferenziali. Oltre ai poveri e ai giovani (opzioni di Puebla), i
vescovi proponevano malte altre opzioni preferenziali: cultura, parrocchie, missione ad gentes, laici, famiglia, donne, vita, comunicazione sociale, vocazioni, catechesi, educazione, giustizia e diritti umani,
indigeni e affo-americani ecc. Ovviamente, optare per tutto sarebbe
stato come non optare preferenzialmente per nulla.
La Conferenza si avviava verso la fine, con !'impressione che non
si potesse raggiungere un documento accettabile per la maggioranza
dei vescovi. Alcuni porporati lavoravano perch non ci fosse un documento finale, ma ci fossero soltanto proposte che fossero esaminate e
pubblicate in un secando momento, come era prassi nei Sinodi romani. Cosl anche i cinque membri della Commissione di redazione12 ln
quell'impasse, padre Luciano assunse la leadership e chiese un voto di
11. Sulla Conferenza di Santo Domingo, cfr J. O. BEozzo, Dom Luciano ... ,
cit.; 1. NE~Y, Co1110. l! e .llilli Sa11to Do11!11go: 11111 dirio, Petrpolis (~), Vozes,
1993, specialmente il capitolo 2: A sofrida elaborao do Documento de Santo
Domingo, 42-67.
12. J. O. BEozzo, Dom Luciano ... , cit., 297.

593

PROF!LO

592

fuori del Brasile. Cosl, nel 1980, in occasione dell'assassinio di padre


Oscar Romero, arcivescovo di El Salvador, padre Mendes fu presente ai funerali, come rappresentante dell'episcopato brasiliano. Egli si
reco anche in Libano nel 1984, quando la Cnbb fu invitata a visitare
quel Paese sprofondato nella guerra civile. Ricop~l ~nch~ un ruolo ~i
primo piano nella III e IV Conferenza del Cons1gho episcopal~ latinoamericano, tenutesi rispettivamente a Puebla e a Santo Domingo.
La Conferenza di Puebla (1979), aperta da Giovanni Paolo II,
doveva dare continuit alla precedente Conferenza di Medelln
(1968), promovendo la verit su Gesu Cristo, sulla missione della
Chiesa e sull'uomo. L'assemblea elesse una Commissione di cinque
vescovi per organizzare il materiale e proporre un scaletta di lav?ro.
Padre Luciano fu tra questi. La Commissione elaboro una pnma
bozza, strutturata in quattro sezioni9 L'asse portante del documento fu la comunione e la partecipazione. L'ideatore di quello schema fu proprio padre Luciano. Un giornalist~ ra~co~ta: Con il. suo
carisma di unire gli opposti e di pacificare gh ammi, pa~re ~uc~an~
riusd a convincere tutti che lo schema sintetizzava le aspiraziom dei
diversi gruppi di lavara. Per arrivare a quel risultat?, la Co~missio~
ne lavoro fino alle 5 del mattino10 L'assemblea dei vescov1 approvo
il lavara della Commissione, che riaffermava la priorit dell'attenzione ai poveri e ai giovani, la ricerca della comunione e la partecipazione e la difesa della dignit umana.
.
La IV Conferenza ebbe luogo a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, commemorando i 500 anni dell'evangelizzazione del Nuovo Mondo. ln essa le tensioni furono ancora piu forti di
quelle di Puebla. Giovanni Paolo II aveva nominato tre presidenti dell'assemblea: il cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano;
il cardinale-arcivescovo di Santo Domingo e presidente del Celam, don Nicols Jess Rodrguez Lpez; e l'arcivescovo di Belo
9. I: Visione pastorale dell'America Latina; II: D~segno d~ Dio .sulla re.alt
dell'America Latina; III: L'evange~izzaz~o~e ne.lla Chi~s~ dell,Amenc~ La~ma:
comunione e partecipazione; IV: Chiesa missiona na al servizio dell evangehzzazione
nell'America Latina.
10. F. fTTO, Dirio de P11ebla, Rio de Janeiro, Civil~za.~ B~as~leira.' ~97?,
76, cita to da J. O. BEozzo, Dom Luciano: con;paixo ~ misenco.rdia, i~tehgenc~a
e lucidez, in M. H. ARROCHELLAS (ed.), Deus e bo111, Rio de Janeiro, Editora Universitria Cndido Mendes, 2006, 206.

LL 1C:I1\NO MENDES DE.\LJ\JEJDA

Horizonte, dom Serafim Fernandes de Arajo. La segreteria della Conferenza era coordinata da due segretari: quello del Celam,
dom Raimundo Damasceno Assis, e il cileno mons. Jorge Medina,
membro della curia romana, che era uomo di fiducia del cardinale
Sodano. 1 cinque membri della Commissione di redazione erano
stati nominati da Roma. Per volont esplicita dell'assemblea, a quella
Commissione si aggiunse il nome di padre Luciano, per coordinare
la redazione finale del documento: un lavara rispetto al quale il gesuita avrebbe trovato qualche resistenza11
La Conferenza di Santo Domingo aveva tre temi principali:
nuova evangelizzazione, promozione umana e cultura cristiana,
preceduti da una professione di fede, espressa nel motto Gesu Cristo:
ieri, oggi e sempre (Eb 13,8). 1 vescovi volevano una definizione migliore della nuova evangelizzazione e trovavano che il capitala sulla
promozione umana desse voce pill a una Chiesa concentrata su se
stessa che ad una aperta alle necessit del mondo. 11 tema della cultura cristiana, inoltre, pareva non considerare adeguatamente la realt
culturale dell'America Latina.
Un'altra fonte di discussione fu l'aumento delle cosiddette opzioni preferenziali. Oltre ai poveri e ai giovani (opzioni di Puebla), i
vescovi proponevano malte altre opzioni preferenziali: cultura, parrocchie, missione ad gentes, laici, famiglia, donne, vita, comunicazione sociale, vocazioni, catechesi, educazione, giustizia e diritti umani,
indigeni e affo-americani ecc. Ovviamente, optare per tutto sarebbe
stato come non optare preferenzialmente per nulla.
La Conferenza si avviava verso la fine, con !'impressione che non
si potesse raggiungere un documento accettabile per la maggioranza
dei vescovi. Alcuni porporati lavoravano perch non ci fosse un documento finale, ma ci fossero soltanto proposte che fossero esaminate e
pubblicate in un secando momento, come era prassi nei Sinodi romani. Cosl anche i cinque membri della Commissione di redazione12 ln
quell'impasse, padre Luciano assunse la leadership e chiese un voto di
11. Sulla Conferenza di Santo Domingo, cfr J. O. BEozzo, Dom Luciano ... ,
cit.; 1. NE~Y, Co1110. l! e .llilli Sa11to Do11!11go: 11111 dirio, Petrpolis (~), Vozes,
1993, specialmente il capitolo 2: A sofrida elaborao do Documento de Santo
Domingo, 42-67.
12. J. O. BEozzo, Dom Luciano ... , cit., 297.

593

l'RClFlLO

594

fiducia per la Commissione di redazione, che avrebbe dovuto rivedere


tutto i1 testo. Nell'ultima stesura, egli inserl una versione sintetica del
capitolo secondo, che trattava della promozione umana, preparata da
un gruppo di teologi e teologhe che non facevano .parte della ~o~e
renza. Egli stesso redasse inoltre una sintesi delle lmee pastorah p~io
ritarie della Conferenza in tre punti1 3 lnfine, scrisse una preghiera
che iniziava cosi: Signore Gesu Cristo, Figlio del Dio vivo, Buon
14
Pastore e fratello nostro, la nostra unica opzione eper Te
I1 giorno dopo, ultima data della Conferenza, padre Luciano
prese il microfono e lesse la sua preghiera. Un g:an~e a~~l~u~o rese
manifesto l'appoggio dell'assemblea. Non manco chi critico i1 fatto
che egli avesse diretto l'assemblea senza l'autorizzazione di colui che
presiedeva la sessione. Ma i1 testo fu approvato e aggiunto al Documento final e della Conferenza (n. 303) e approvato con appena

.
cinque astensioni15
Un altro impegno a livello internazionale di padre Luciano
fu la sua reiterata partecipazione ai Sinodi dei Vescovi. Nel 1987
partecipo al Sinodo sulla Vocazione dei laici nella Chiesa. Oltre
a essere eletto segretario in quel Sinodo, egli contribui anche alla
preparazione del Sinodo successivo, che si realizzo nel 199~, su. La
formazione dei presbiteri. Notevole fu anche la sua partecipazione
al Sinodo su La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel
mondo (1994). Partecipo anche al Sinodo speciale sulle Americhe
(1997), a quello su Il vescovo, servitore del Vangelo di Gesu Cristo,
per la speranza del mondo (2001) e a quello su L'Eucaristia, fonte
e culmine della vitae della missione della Chiesa (2005).
.
Nuovamente scelto come delegato dell'episcopato brasiliano per
la V Conferenza dell'Episcopato latinoamericano, da realizzarsi ad
Aparecida nel 2007, padre Luciano non pot parteciparvi, per~h si
spense il 27 agosto 2006. ln occasione della sua morte, molti teo-

13. 1. Una nuova evangelizzazione dei nostri popoli; 2. Una pr~moz~one


inte rale dei popolo latinoamericano e dei .caraibi; 3. Una .e~angebzzaz1on~
incu1turata. L'ultima espressione sostituiva la d1s.cussa cultur~ cnstlana. I numer~
302 e 303 dei Documento finale di Santo Domingo furono integralmente redattl
da padre Luciano.
14. Doc11111e11to di Sa11to Do111i11go, n. 303.
15. Oss. Ro111., edizione settimanale in portoghese, 22 novembre 1992, 10.
Citato da I. Nery.

LUC!,\NO

Ml~N

UES DE i\Li\I ElllA

logi brasiliani dissero: Egli mancher molto ad Aparecida. Ma ad


Aparecida sarebbe emersa la leadershp dell'arcivescovo di Buenos
Aires, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, che avrebbe coordinato
la Commissione di redazione del documento finale.
Fama di santit
Solo Dio e santo, Tu solus sanctus. Ma in Gesu la santit divina
si e incarnata. Percio la Chiesa venera come santi e sante quelle
persone che, nella sequela di Gesu, hanno dato prova di virtu eroica.
Padre Luciano ricordava che sua madre raccontava ai figli le gesta
degli eroi della fede narrate nel libro Nella fuce pe1petua 16
Ci sono due tipi di santi: alcuni hanno ricevuto da Dio carismi
e doni spirituali straordinari; altri rivelano la santit di Dio nelle condizioni normali della vita umana. ln questo ultimo gruppo
possiamo includere padre Luciano. ln lui traspariva la bont e la
misericordia di Dio. Percio, cinque anni dopo la sua morte, la Cnbb
ha approvato all'unanimit la richiesta di introduzione della causa di
beatificazione del vescovo di Mariana.
Nella Conferenza episcopale brasiliana, egli era ammirato e rispettato da tutti, non solo per le sue innegabili qualit intellettuali,
ma soprattutto per la sua bont, per l'attenzione riservata a ognuno,
a partire dai piu poveri. Molto richiesto per guidare ritiri per il clero
ele religiose, padre Luciano, nel 2004, quando era gi malato, ne
guido uno per un piccolo gruppo di laici, all'interno dello Stato di
Rio de Janeiro.
La sua soavit, dolcezza e disponibilit si possono paragonare
a quelle di san Pietro Favre, il primo compagno di sant'lgnazio,
recentemente canonizzato da Papa Francesco. Andando ancora piu
lontano nel tempo, possiamo paragonarlo a san Bernardo di Chiaravalle. Questi fu un mistico e, nello stesso tempo, un uomo di
azione. Egli era attento alle grandi questioni del suo tempo, ma
chi lo ascoltava predicare sul Cantco dei cantc avrebbe detto che
non faceva altro che meditare la parola di Dio. Bernardo si lancia. 16. H cem ~nos, nascia ~inha me, in Do111 Lucia110: luz, ternura e sen1io.
J11bdeu de prata ep1scopal, Mariana, Dom Vioso, 2001, 17 s. Il libro Nella fuce
perpetua di Joo Batista Lehmann e una lettura religiosa classica sulla vita dei santi.

595

l'RClFlLO

594

fiducia per la Commissione di redazione, che avrebbe dovuto rivedere


tutto i1 testo. Nell'ultima stesura, egli inserl una versione sintetica del
capitolo secondo, che trattava della promozione umana, preparata da
un gruppo di teologi e teologhe che non facevano .parte della ~o~e
renza. Egli stesso redasse inoltre una sintesi delle lmee pastorah p~io
ritarie della Conferenza in tre punti1 3 lnfine, scrisse una preghiera
che iniziava cosi: Signore Gesu Cristo, Figlio del Dio vivo, Buon
14
Pastore e fratello nostro, la nostra unica opzione eper Te
I1 giorno dopo, ultima data della Conferenza, padre Luciano
prese il microfono e lesse la sua preghiera. Un g:an~e a~~l~u~o rese
manifesto l'appoggio dell'assemblea. Non manco chi critico i1 fatto
che egli avesse diretto l'assemblea senza l'autorizzazione di colui che
presiedeva la sessione. Ma i1 testo fu approvato e aggiunto al Documento final e della Conferenza (n. 303) e approvato con appena

.
cinque astensioni15
Un altro impegno a livello internazionale di padre Luciano
fu la sua reiterata partecipazione ai Sinodi dei Vescovi. Nel 1987
partecipo al Sinodo sulla Vocazione dei laici nella Chiesa. Oltre
a essere eletto segretario in quel Sinodo, egli contribui anche alla
preparazione del Sinodo successivo, che si realizzo nel 199~, su. La
formazione dei presbiteri. Notevole fu anche la sua partecipazione
al Sinodo su La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel
mondo (1994). Partecipo anche al Sinodo speciale sulle Americhe
(1997), a quello su Il vescovo, servitore del Vangelo di Gesu Cristo,
per la speranza del mondo (2001) e a quello su L'Eucaristia, fonte
e culmine della vitae della missione della Chiesa (2005).
.
Nuovamente scelto come delegato dell'episcopato brasiliano per
la V Conferenza dell'Episcopato latinoamericano, da realizzarsi ad
Aparecida nel 2007, padre Luciano non pot parteciparvi, per~h si
spense il 27 agosto 2006. ln occasione della sua morte, molti teo-

13. 1. Una nuova evangelizzazione dei nostri popoli; 2. Una pr~moz~one


inte rale dei popolo latinoamericano e dei .caraibi; 3. Una .e~angebzzaz1on~
incu1turata. L'ultima espressione sostituiva la d1s.cussa cultur~ cnstlana. I numer~
302 e 303 dei Documento finale di Santo Domingo furono integralmente redattl
da padre Luciano.
14. Doc11111e11to di Sa11to Do111i11go, n. 303.
15. Oss. Ro111., edizione settimanale in portoghese, 22 novembre 1992, 10.
Citato da I. Nery.

LUC!,\NO

Ml~N

UES DE i\Li\I ElllA

logi brasiliani dissero: Egli mancher molto ad Aparecida. Ma ad


Aparecida sarebbe emersa la leadershp dell'arcivescovo di Buenos
Aires, il cardinale Jorge Mario Bergoglio, che avrebbe coordinato
la Commissione di redazione del documento finale.
Fama di santit
Solo Dio e santo, Tu solus sanctus. Ma in Gesu la santit divina
si e incarnata. Percio la Chiesa venera come santi e sante quelle
persone che, nella sequela di Gesu, hanno dato prova di virtu eroica.
Padre Luciano ricordava che sua madre raccontava ai figli le gesta
degli eroi della fede narrate nel libro Nella fuce pe1petua 16
Ci sono due tipi di santi: alcuni hanno ricevuto da Dio carismi
e doni spirituali straordinari; altri rivelano la santit di Dio nelle condizioni normali della vita umana. ln questo ultimo gruppo
possiamo includere padre Luciano. ln lui traspariva la bont e la
misericordia di Dio. Percio, cinque anni dopo la sua morte, la Cnbb
ha approvato all'unanimit la richiesta di introduzione della causa di
beatificazione del vescovo di Mariana.
Nella Conferenza episcopale brasiliana, egli era ammirato e rispettato da tutti, non solo per le sue innegabili qualit intellettuali,
ma soprattutto per la sua bont, per l'attenzione riservata a ognuno,
a partire dai piu poveri. Molto richiesto per guidare ritiri per il clero
ele religiose, padre Luciano, nel 2004, quando era gi malato, ne
guido uno per un piccolo gruppo di laici, all'interno dello Stato di
Rio de Janeiro.
La sua soavit, dolcezza e disponibilit si possono paragonare
a quelle di san Pietro Favre, il primo compagno di sant'lgnazio,
recentemente canonizzato da Papa Francesco. Andando ancora piu
lontano nel tempo, possiamo paragonarlo a san Bernardo di Chiaravalle. Questi fu un mistico e, nello stesso tempo, un uomo di
azione. Egli era attento alle grandi questioni del suo tempo, ma
chi lo ascoltava predicare sul Cantco dei cantc avrebbe detto che
non faceva altro che meditare la parola di Dio. Bernardo si lancia. 16. H cem ~nos, nascia ~inha me, in Do111 Lucia110: luz, ternura e sen1io.
J11bdeu de prata ep1scopal, Mariana, Dom Vioso, 2001, 17 s. Il libro Nella fuce
perpetua di Joo Batista Lehmann e una lettura religiosa classica sulla vita dei santi.

595

596

va nell'azione, senza abbandonare la contemplazione 17 E qualcosa di analogo si potrebbe dire di padre Luciano. Come Bernardo,
egli aveva il dono di conciliare l'azione e la contemplazione. Era un
uomo di azione e, contemporaneamente, un mistico, un vero contemplativo nell'azione, per usare l'espressione coniata da Geronimo
18
Nadal nel definire la santit di lgnazio di Loyola
Oberato di attivit, padre Luciano non si lamento mai del lavoro, n perse mai la capacit di ascoltare .i poveri ele. persone ~h~
venivano da lui con i piu diversi problemi. Spesso arnvava tard1 at
suoi appuntamenti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Er~ c~~ace
di attendere il treno per ore alla stazione, senza dare segm dt tmpazienza. Le sue molteplici attivit non dividevano l'unit del suo
spirito. Come Bernardo, come lgnazio di Loyola, egli era un uomo
integro.
Una rivista spagnola gli domando: Come prega un vescovo,
con cosl tante responsabilit e attivit?. Padre Luciano rispose: La
mia vita di preghiera e semplice e perfino povera, ma indispensabile.
La presenza di Gesu Cristo durante la giornata e decisiva e, quando
e possibile, assume la forma di una piccolo dialogo che mi incoraggia molto. La preghiera si intensifica specialmente nell'Eucaris~ia ~
nella Liturgia delle ore. Nei momenti diflicili, nelle conversaz10m
di orientamento spirituale, spesso il cuore si rivolge esplicitame~te
verso Dio. Nel corso della vita, il rosario mi ha aiutato tanto. E il
momento di pensare agli altri e di raccomandarli a Dio. Sento la
mancanza di una preghiera piu profonda, avvolta nel silenzio. Dio
sa quanto mi piacerebbe pregare meglio! Durante i mesi di convalescenza, dopo l'incidente del 1990, la preghiera mi e stata di grande
conforto. Sento nostalgia di quei mesi di insonnia e di interiorizzazioni. Mi hanno aiutato molto la vita di san Giovanni della Croce e
il diario di padre Oscar Romero19
Le testimonianze della fama di santit di padre Luciano sono
tante. ln primo luogo, quelle dei suoi familiari. Una delle sue sorelle
17. ]. LECLERCQ, Sai11t Bernard mystiq11e, Paris, Descle de Brouwer, 1948,
242.
18. Cfr Epist11lae P. Nadai, tomo IV, Madrid, 1905, 651'.
.
19. Intervista alla rivista Misi11 Abierta, giugno 1995, ntata da N. Q. SrMOES,
Em 11ome de jesus ... , cit., 39.

dice che egli rallegrava le persone con il suo sorriso e le sue parole
dolci. Era la luce della nostra famiglia, la guida delle nostre anime, il
grande consigliere. ln secondo luogo, i suoi compagni e discepoli
della Compagnia di Gesu: qualcuno disse che il primo miracolo di padre Luciano fu quello di ottenere l'ammirazione e l'affetto
unanime di tutti i suoi compagni. Un teologo gesuita lo paragona
ai vescovi del periodo aureo della patristica, che furono guide spirituali, educatori di comunit, maestri della fede cristiana, esempio
per i fedeli 2 . Saggio e santo lo chiama un altro suo compagno
che visse a lungo con lui2 1
Pochi mesi prima della sua morte, padre Luciano ricevette un
dottorato honoris causa dalla Facolt gesuitica di Filosofia e Teologia
(FAJE). Nella cerimonia solenne in cui gli fu conferita la laurea, il
teologo]. B. Libnio disse che sarebbe stato piu adatto per lui il
titolo Magister amoris causa, cioe maestro a causa dell'amore e del
servizio; maestro intellettuale e spirituale, maestro della Chiesa e
della vita, specialmente dei poveri22
l vescovi contemporanei di padre Luciano lo ricordano come un
uomo di Dio, tanto santo quanto intelligente: Convisse con padre
Luciano una grazia della quale non ringraziero mai abbastanza Dio.
[...] Riguardo alle diflicolt esterne e, soprattutto, a quelle interne
alla Chiesa, conversavamo quasi fino all'alba. Varie volte concludevamo i lavori e poi mi chiedeva di confessarlo23 Dom Geraldo Lyrio
Rocha, attuale arcivescovo di Mariana, considerava padre Luciano
l'uomo della carit. Racconta che, trovandosi a Roma per il Sinodo
sull'Eucaristia, padre Luciano invito un povero a pranzo in un ristorante popolare: Egli trasformava l'aiuto materiale in una forma di
presenza accanto al povero e al sofferente24
2~. Queste citazioni sono tratte dai volume M.

bo111,

H. ARROCHELLAS (ed.), De11s

Clt.

21. ]. A. MAc DowELL, ln memoriam: Dom Luciano Mendes de Almeida


SJ, in S11tese 33 (2006) 309-314.
'
22. ]. ~ LIBNIO, Laudatio in honorem DD. Luciano, in e. PAUL (ed.),
Doctor amons ca11sa. Ho111e11agem a Dom L11cia110 Me11des de Almeida So Paulo
Loyola, 2007 (pubblicato anche in Perspecti1Ja Teolgica, n. 105 [2006] i65-177). '
23. Testimonianza di dom Antnio Celso de Queiroz, nel prologo del libro di
D. L. FrnTEM, Dom L11cia110 Me11des de Almeida .. ., cit., 10.
24. Cfr M. DRUMOND DE Assis, Dom L11cia110, Especial Dom de De11s Rio de
Janeiro, Educam, 2010, 95.
'

597

596

va nell'azione, senza abbandonare la contemplazione 17 E qualcosa di analogo si potrebbe dire di padre Luciano. Come Bernardo,
egli aveva il dono di conciliare l'azione e la contemplazione. Era un
uomo di azione e, contemporaneamente, un mistico, un vero contemplativo nell'azione, per usare l'espressione coniata da Geronimo
18
Nadal nel definire la santit di lgnazio di Loyola
Oberato di attivit, padre Luciano non si lamento mai del lavoro, n perse mai la capacit di ascoltare .i poveri ele. persone ~h~
venivano da lui con i piu diversi problemi. Spesso arnvava tard1 at
suoi appuntamenti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Er~ c~~ace
di attendere il treno per ore alla stazione, senza dare segm dt tmpazienza. Le sue molteplici attivit non dividevano l'unit del suo
spirito. Come Bernardo, come lgnazio di Loyola, egli era un uomo
integro.
Una rivista spagnola gli domando: Come prega un vescovo,
con cosl tante responsabilit e attivit?. Padre Luciano rispose: La
mia vita di preghiera e semplice e perfino povera, ma indispensabile.
La presenza di Gesu Cristo durante la giornata e decisiva e, quando
e possibile, assume la forma di una piccolo dialogo che mi incoraggia molto. La preghiera si intensifica specialmente nell'Eucaris~ia ~
nella Liturgia delle ore. Nei momenti diflicili, nelle conversaz10m
di orientamento spirituale, spesso il cuore si rivolge esplicitame~te
verso Dio. Nel corso della vita, il rosario mi ha aiutato tanto. E il
momento di pensare agli altri e di raccomandarli a Dio. Sento la
mancanza di una preghiera piu profonda, avvolta nel silenzio. Dio
sa quanto mi piacerebbe pregare meglio! Durante i mesi di convalescenza, dopo l'incidente del 1990, la preghiera mi e stata di grande
conforto. Sento nostalgia di quei mesi di insonnia e di interiorizzazioni. Mi hanno aiutato molto la vita di san Giovanni della Croce e
il diario di padre Oscar Romero19
Le testimonianze della fama di santit di padre Luciano sono
tante. ln primo luogo, quelle dei suoi familiari. Una delle sue sorelle
17. ]. LECLERCQ, Sai11t Bernard mystiq11e, Paris, Descle de Brouwer, 1948,
242.
18. Cfr Epist11lae P. Nadai, tomo IV, Madrid, 1905, 651'.
.
19. Intervista alla rivista Misi11 Abierta, giugno 1995, ntata da N. Q. SrMOES,
Em 11ome de jesus ... , cit., 39.

dice che egli rallegrava le persone con il suo sorriso e le sue parole
dolci. Era la luce della nostra famiglia, la guida delle nostre anime, il
grande consigliere. ln secondo luogo, i suoi compagni e discepoli
della Compagnia di Gesu: qualcuno disse che il primo miracolo di padre Luciano fu quello di ottenere l'ammirazione e l'affetto
unanime di tutti i suoi compagni. Un teologo gesuita lo paragona
ai vescovi del periodo aureo della patristica, che furono guide spirituali, educatori di comunit, maestri della fede cristiana, esempio
per i fedeli 2 . Saggio e santo lo chiama un altro suo compagno
che visse a lungo con lui2 1
Pochi mesi prima della sua morte, padre Luciano ricevette un
dottorato honoris causa dalla Facolt gesuitica di Filosofia e Teologia
(FAJE). Nella cerimonia solenne in cui gli fu conferita la laurea, il
teologo]. B. Libnio disse che sarebbe stato piu adatto per lui il
titolo Magister amoris causa, cioe maestro a causa dell'amore e del
servizio; maestro intellettuale e spirituale, maestro della Chiesa e
della vita, specialmente dei poveri22
l vescovi contemporanei di padre Luciano lo ricordano come un
uomo di Dio, tanto santo quanto intelligente: Convisse con padre
Luciano una grazia della quale non ringraziero mai abbastanza Dio.
[...] Riguardo alle diflicolt esterne e, soprattutto, a quelle interne
alla Chiesa, conversavamo quasi fino all'alba. Varie volte concludevamo i lavori e poi mi chiedeva di confessarlo23 Dom Geraldo Lyrio
Rocha, attuale arcivescovo di Mariana, considerava padre Luciano
l'uomo della carit. Racconta che, trovandosi a Roma per il Sinodo
sull'Eucaristia, padre Luciano invito un povero a pranzo in un ristorante popolare: Egli trasformava l'aiuto materiale in una forma di
presenza accanto al povero e al sofferente24
2~. Queste citazioni sono tratte dai volume M.

bo111,

H. ARROCHELLAS (ed.), De11s

Clt.

21. ]. A. MAc DowELL, ln memoriam: Dom Luciano Mendes de Almeida


SJ, in S11tese 33 (2006) 309-314.
'
22. ]. ~ LIBNIO, Laudatio in honorem DD. Luciano, in e. PAUL (ed.),
Doctor amons ca11sa. Ho111e11agem a Dom L11cia110 Me11des de Almeida So Paulo
Loyola, 2007 (pubblicato anche in Perspecti1Ja Teolgica, n. 105 [2006] i65-177). '
23. Testimonianza di dom Antnio Celso de Queiroz, nel prologo del libro di
D. L. FrnTEM, Dom L11cia110 Me11des de Almeida .. ., cit., 10.
24. Cfr M. DRUMOND DE Assis, Dom L11cia110, Especial Dom de De11s Rio de
Janeiro, Educam, 2010, 95.
'

597

PROFlLO

La gente comune partecipo in massa alle sue esequie. Seppellito


nella cripta della cattedrale di Mariana, la sua tomba e visitata e adornata di fiori quotidianamente. Il semplice atto di dedicare un ponte
di San Paolo al nome di padre Luciano e stato accolto con gioia da
un grande numero di gente umile, persone anonime che sapevano
riconoscere chi le amava autenticamente.

L'IMPORTANZA DEL DIALOGO


NELL'EVANGELII GAUDIUM
Gianclornenico Mucci S.I.

Conclusione

598

Tra le mie carte conservo, quasi come una reliquia, un piccolo


biglietto, con la scrittura di padre Luciano, che dice: Luis Q.: Sono
a tua disposizione, Luciano. Il biglietto non ha data, ma deve risalire ai tempi del Terzo anno. Questa semplice frase ben definisce
l'atteggiamento fondamentale di Luciano durante tutta la sua vita.
Il suo ricordo e unito a una frase di Gesu che a lui piaceva citare:
C'e piu felicit nel dare che nel ricevere (At 20,35).
Tale eil ricordo che serbo di lui: un uomo spogliato di se stesso,
un gesuita interamente disponibile a Dio e agli altri. Incarno l'ideale che il padre Arrupe sintetizzo nell'espressione: hombre para los
dems, uomo per gli altri. Le domande: ln cosa posso servire? o
ln cosa posso aiutare? furono una costante nel corso della sua vita.
Padre Mendes fu un modello per tutta una generazione di giovani gesuiti. Perfino i compagni che lasciavano la Compagnia erano
soliti prima conversare con lui, come se volessero garantirsi di non
essere ingannati dal cattivo spirito, poich padre Mendes era, per
tutti noi, garanzia dell'azione dello spirito buono.
Gesuita esemplare, padre Luciano fu anche un vescovo esemplare. Egli incarno tra i primi il tipo di vescovo che Papa Francesco
desidera per la Chiesa del nostro tempo. Egli fu un costruttore di
ponti, non di muri.

l profondi cambiamenti che


hanno portato al diffondersi sempre piu vasto di societ multiculturali domandano a quanti operano
nel settore scolastico e universitario
di coinvolgersi in itinerari educativi di confronto e di dialogo, con
una fedelt coraggiosa e innovativa
che sappia far incontrare l'identit cattolica con le diverse "anime"
della societ multiculturale1
E una precisa indicazione che
il Santo Padre ha dato ai formatori delle scuole cattoliche nel corso
dell'udienza del 13 febbraio scorso
ai partecipanti alla plenaria della
Congregazione per l'educazione
cattolica. Nel testo citato occupa
il posto centrale la coscienza che la
nostra e una civilt in rapido cambiamento, sottoposta a successive trasformazioni in ogni campo,
dalle quali dipendono le sue molte
anime, ossia il suo pluralismo culturale e religioso. Solida nella pro1.
2.

pria identit, la Chiesa e chiamata a


camminare accanto, e passo passo,
a questa evoluzione dello spirito e
delle strutture umane, avendo il
dialogo come strumento di interpretazione, di critica e di confronto. Risuona nel testo la grande lezione del Vaticano IP, che il Papa
ripropone continuando il magistero dei suoi immediati predecessori.
La. dimensione dia.loga.le dell'uomo

Oggi e addirittura banale ripetere che la persona umana e caratterizzata da un innato desiderio
di comunicazione e di comunione
con gli altri. E, questa, una riscoperta, e non la minore, dell'antropologia moderna. La filosofia, le
scienze umane, la teologia hanno moltiplicato gli studi su questo
naturale orientamento dell'uomo.
L'uomo si matura e diventa persona
adulta nella relazione interpersona-

Cfr Oss. Ro111., 14 febbraio 2014, 7.


Cfr Ga11di11111 et spes, n. 92.

La Civilt Cattolica 2014 II 599-606

3936 (21 giugno 2014)

599

Você também pode gostar