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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 11 (46.553)
Sangue
sul voto in Egitto
Storia di un cammino
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SILVIA GUIDI
A PAGINA
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha adottato i seguenti provvedimenti nella Pontificia Commissione per lAmerica Latina:
ha confermato Presidente
lEminentissimo Signor Cardinale Marc Ouellet;
ha confermato Segretario
lIllustrissimo Professore Guzmn Carriquiry;
ha nominato Consigliere
lEccellentissimo
Monsignore
Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo
titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi;
ha confermato Consiglieri
gli Eminentissimi Signori Cardinali: Antonio Caizares Llovera,
William Joseph Levada, Leonardo Sandri, Francesco Monterisi;
e gli Eccellentissimi Monsignori: Jean-Louis Brugus, Jos
Horacio Gmez, Marcelo Snchez Sorondo;
ha confermato Membri gli
Eminentissimi Signori Cardina-
di Bom Jesus do Gurguia (Brasile), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Ramn Lpez Carrozas,
O. DE M., in conformit al Canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico.
Provviste di Chiese
In data 15 gennaio, il Santo
Padre ha nominato Vescovo di
Bom Jesus do Gurguia (Brasile) il Reverendo Marcos Antnio Tavoni, finora Parroco della
Parrocchia Cristo Redentor a
Taguatinga, nellArcidiocesi di
Braslia.
In data 15 gennaio, il Santo
Padre ha nominato Vescovo di
Pueblo (Stati Uniti dAmerica)
il Reverendo Monsignore Stephen J. Berg, del clero di Fort
Worth, finora Amministratore
Diocesano della medesima Diocesi.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
La polizia sudafricana
apre il fuoco
sui manifestanti
La denuncia fatta da Ban Kimoon si sofferma in particolare sullestrema pericolosit delle condizioni che gli operatori umanitari stanno
fronteggiando nel tentativo di assistere i civili. Il Segretario generale
dellOnu, in una nota diffusa dal
Palazzo di Vetro, condanna fermamente la requisizione dei veicoli degli operatori umanitari e il furto delle riserve alimentari da parte delle
Pronti
a riprendere le armi
i ribelli congolesi
del Nord Kivu
KINSHASA, 15. Potrebbero riprendere
le armi i ribelli congolesi del Movimento del 23 marzo (M23) sconfitti
militarmente nella regione orientale
del Nord Kivu lo scorso novembre e
firmatari di un documento di pace
con Kinshasa. Voci in questo senso
si susseguono da settimane, ma ora
un preciso allarme stato lanciato
dalla Monusco, la missione dellO nu
nella Repubblica Democratica del
Congo, in un rapporto stilato dai
suoi esperti e presentato ieri al Consiglio di sicurezza dellO nu.
Il capo della Monusco, Martin
Kobler, in unaudizione davanti al
Consiglio, ha riferito di notizie credibili in base alle quali lM23 continuerebbe a reclutare uomini per tornare attivo, non pi nel Nord Kivu,
ma nella confinante regione dellIturi, unaltra di quelle orientali congolesi dove di fatto non si mai realizzata la pace. Sia Kobler sia la rappresentante speciale dellOnu nei
Grandi Laghi, Mary Robinson, hanno chiesto al Governo congolese di
attuare la dichiarazione di pace siglata a Nairobi e di accelerare il processo di disarmo e smobilitazione
degli ex combattenti.
A Goma, il capoluogo del Nord
Kivu, intanto, un drone Falco, un
piccolo aereo senza pilota da ricognizione di fabbricazione italiana in
dotazione ai caschi blu della Monusco, precipitato oggi per cause ancora da accertare subito dopo il decollo. Da circa un mese e mezzo la
Monusco ha incominciato a impiegare i droni, per la prima volta nella
storia delle operazioni dinterposizione dellOnu, per tenere sotto sorveglianza i movimenti delle diverse
milizie ribelli che operano nellest
congolese
Nel frattempo, Radio Okapi,
lemittente della Monusco, ha riferito del rapimento nella provincia
Orientale di un gruppo di 17 pescatori attribuendolo al Lord Resistence
Army, il gruppo originariamente
ugandese guidato da Joseph Kony,
riparato da quasi un decennio in territorio congolese, dopo essersi reso
protagonista di sistematiche atrocit
nel nord dellUganda. Secondo fonti
della societ civile citate da Radio
Okapi, il sequestro avvenuto a
Kpeletu, localit del territorio di
Bondo.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
liferi del vicino Stato di Unity. Proprio da Malakal erano partiti gli almeno duecento civili morti domenica scorsa nel naufragio nel Nilo
Bianco del traghetto sul quale si erano imbarcati.
Un portavoce dei ribelli, James
Gatdet Dak, ha dichiarato ieri al
quotidiano Sudan Tribune che la
citt passata sotto il controllo degli
insorti, che ora starebbero setacciando le contee circostanti alla ricerca
di soldati governativi. La circostanza
stata seccamente smentita dal
quartier generale dellesercito nella
capitale Juba, che parla di mera propaganda.
Anche lUnmiss ha confermato
oggi intensi combattimenti di carri
armati nelle strade di Malakal e intorno alla citt e ha riferito che il
numero di civili in cerca di protezione salito da 10.000 a 19.000. Ieri, il portavoce del Palazzo di Vetro,
Martin Nesirky, aveva detto che decine di civili riparati nella base dellUnmiss a Malakal sono stati feriti
da pallottole vaganti.
Anche a Bor, la capitale dello Stato dello Jonglei, lesercito governativo impegnato in combattimenti
per strappare agli insorti il controllo
della citt e scontri armati proseguono a Bentiu, la capitale dello Stato
di Unity.
PRETORIA, 15. La polizia sudafricana intervenuta ieri per disperdere due manifestazioni di protesta
contro i tagli dellacqua corrente
nelle township sudafricane di
Mothutlung e Damonsville.
Secondo testimonianze rilanciate
dal quotidiano Mail&Guardian,
gli agenti hanno aperto il fuoco
nonostante i cortei si stessero svolgendo in modo del tutto pacifico,
provocando almeno due morti e
decine di feriti.
Le manifestazioni erano state
convocate per denunciare una sospensione degli approvvigionamenti dacqua ai centri abitati, un problema che quasi quotidianamente
affligge milioni di sudafricani. I disordini si sono verificati nelle township a ridosso del bacino di
Rustenburg, nella provincia del
Nord-Ovest, reso tristemente noto
in seguito alla tragedia di
Marikana del 16 agosto del 2012,
quando la polizia uccise trentaquattro minatori in sciopero. Nessun agente stato inquisito o sanzionato per quella vicenda, il pi
grave massacro avvenuto nel Paese
dalla fine dellapartheid.
Il ministro degli Interni e della
Polizia, Nathi Mthethwas, ha rivolto un appello alla calma, annunciando lapertura di uninchiesta
interna per accertare eventuali responsabilit. Mthethwas ha assicurato che gli agenti ritenuti colpevoli saranno sanzionati.
Il disagio della popolazione, soprattutto nei quartieri pi poveri
delle grandi citt del Paese alimentato dalla scarsa qualit dei
servizi pubblici di base spesso
allorigine di manifestazioni di protesta. Un avviso di sospensione
nellerogazione dellacqua era stato
diffuso venerd mattina, ma secondo le ricostruzioni fornite dalla
stampa locale la penuria dacqua
perdura da mesi a causa delle pessime condizioni della rete idrica.
Conferenza
in Sierra Leone
per labolizione
della pena di morte
FREETOWN, 15. Una conferenza
sullabolizione della pena di morte si tenuta ieri e laltro ieri in
Sierra Leone, con il sostegno di
organizzazioni della societ civile
e Governi di Paesi europei, come
la Norvegia e lItalia, il cui ministro degli Esteri, Emma Bonino,
ha condotto nelle stesse ore una
visita nella capitale sierraleonese
Freetown.
I lavori della conferenza, finanziata dal Governo norvegese, sono stati aperti da un intervento
del presidente sierraleonese Ernest Bai Koroma.
Oltre a italiani, norvegesi e
sierraleonesi sono intervenuti rappresentanti di Benin, Ghana,
Guinea, Liberia, Mali, Niger, Senegal, Togo, Rwanda.
La conferenza ha voluto offrire
un concreto sostegno alla campagna internazionale contro la pena
di morte, in vista dei negoziati
sulla quinta risoluzione delle Nazioni Unite sulla moratoria delle
esecuzioni capitali, negoziati che
si svolgeranno in autunno.
La scelta della Sierra Leone si
spiega anche con limpegno di
Koroma per una riforma costituzionale che prevede, appunto,
labolizione della pena capitale.
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LOSSERVATORE ROMANO
Obama chiede
di non varare
nuove sanzioni
contro lIran
WASHINGTON, 15. Laccordo per
lavvio dellapplicazione dellintesa
con lIran a partire dal 20 gennaio
fornisce il tempo e lo spazio alle parti per raggiungere un accordo pi ampio. Sar un cammino
difficile e pieno di sfide, ma alla
fine cos che funziona la diplomazia. Lo ha detto ieri il presidente statunitense, Barack Obama, lanciando un chiaro monito al
Congresso affinch non imponga
nuove sanzioni allIran.
Ora non il momento per
nuove azioni contro lIran, ha
detto ancora Obama, riferendosi
al progetto di legge presentato da
un senatore repubblicano e uno
democratico che potrebbe contare
su 59 voti al Senato. LIran ha minacciato di lasciare i colloqui di
Ginevra se il Congresso statunitense dovesse approvare nuove
sanzioni, che il presidente ha comunque gi annunciato di bloccare con il veto.
Per Obama quindi laccordo
che entrer in vigore il 20 gennaio
apre una porta di opportunit
per risolvere la disputa nucleare, e
non solo, con lIran. Ma se Teheran non dovesse mantenere gli impegni, che prevedono il congelamento di parti del suo programma
nucleare in cambio di una limitata
eliminazione delle sanzioni, scatterebbero nuove misure. Questa
ha affermato il presidente una
delle ragioni per cui ho detto al
Congresso che non il momento
di imporre nuove sanzioni. Vogliamo dare alla diplomazia e alla
pace unopportunit.
Iraq
violento
accadendo nel Paese. Di conseguenza ha invitato le parti al dialogo in modo da raggiungere quanto
prima una solida coesione politica e
sociale.
Su questo aspetto ha posto laccento, in un articolo sul The Wall
Street Jounal, il vice primo ministro iracheno, Saleh Mutlaq, sunnita, il quale esprime il timore che le
violenze, invece di placarsi, possano
intensificarsi, a detrimento della
stabilit dellintero territorio. A
fronte di questa situazione, Mutlaq
auspica una soluzione basata sui
fondamentali principi della democrazia, vale a dire luguaglianza e il
rispetto della legge. Mutlaq dice di
non condividere del tutto, e ci
con il dovuto rispetto, la strategia
del primo ministro, lo sciita Nouri
Al Maliki, che, secondo il vice premier, insisterebbe troppo sulla situazione militare per cacciare da
Falluja i miliziani stranieri e riportare cos ordine e pace nellintera
area. Mutlaq fa quindi riferimento
ai difficili rapporti fra sciiti e sunniti, allorigine, del resto, dellattuale
recrudescenza delle violenze. E dal
suo punto di vita Mutlaq esprime
lopinione che i sunniti, a causa
delle politiche governative, rischiano di essere trattati come cittadini
di seconda classe.
TRIPOLI, 15. Uomini armati hanno sparato ieri sera colpi darma da fuoco contro la sede del Congresso nazionale generale libico, il Parlamento di Tripoli, mentre i
deputati erano riuniti per discutere della possibilit di
ritirare la fiducia al Governo del premier Ali Zeidan.
quanto si legge sul giornale online Libya Herald, che
non d notizia di vittime ma solo di danni materiali. La
televisione satellitare Al Arabiya ha riferito che ledificio
stato sgomberato dopo lattacco. lennesimo episodio di violenza che si registra nel Paese e il Governo del
premier Ali Zeidan viene regolarmente criticato per non
Sotto attacco
la polizia
pakistana
ISLAMABAD, 15. Agenti di polizia
pakistani vittime delle violenze talebane. Ieri sei poliziotti sono
morti in un duplice attentato
compiuto contro Ameer Muqam,
consigliere del premier Nawaz
Sharif. I fatti sono avvenuti nel
distretto di Shangla, nella provincia nordoccidentale di KhyberPakhtunkhwa.
Il convoglio, a bordo del quale
viaggiava Muqam, stato prima
attaccato da un attentatore suicida, che si fatto esplodere a breve
distanza. Pochi secondo dopo, lo
stesso convoglio stato investito
dalla deflagrazione di un ordigno
attivato a distanza. Illeso il consigliere del premier. Ieri poi i miliziani avevano compiuto assalti,
sempre nella provincia di Khyber
Pakhtunkhwa, contro posti di
blocco: il bilancio di nove agenti
feriti. I talebani hanno lanciato
ordigni contro i poliziotti che sono comunque poi riusciti a mettere in fuga i miliziani. Si poi appreso che sono stati uccisi, in un
agguato alla periferia di Peshawar,
due esponenti del Partito nazionale Awami.
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bra facile colmare. Tanto che gli Stati Uniti, prendendo atto della posizione di Karzai, hanno ventilato
lopzione zero: ovvero, dopo il 2014,
quando sar stato completato il ritiro del contingente internazionale,
sul territorio afghano non rester
nessun soldato statunitense, nemmeno con compiti logistici. E di conseguenza ci si chiede se le forze afghane saranno in grado, da sole, di arginare londata di violenze che, si teme, scateneranno i talebani, che vorranno approfittare del vuoto lasciato
dalle truppe internazionali.
Intanto, in una mossa a sorpresa,
Gulbuddin Hekmatyar, leader dellHizb-i-Islami Afghanistan (Hia),
secondo gruppo pi importante dei
miliziani dopo i talebani, ha chiesto
ai suoi uomini di partecipare alle
elezioni presidenziali e provinciali.
Lo ha riferito lagenzia di stampa
Pajhwok, aggiungendo che al momento il gruppo non ha indicato ai
suoi sostenitori quale candidato presidenziale appoggiare.
Si segnala nel frattempo una primizia: una poliziotta afghana, infatti, arrivata per la prima volta al comando di un distretto di Kabul: il
colonnello Jamila Bayaz, che ha gi
lavorato alla direzione investigativa
nel quartier generale della polizia
della capitale afghana. Il Governo,
in un comunicato, ha espresso la
speranza che entro la fine dellanno
il Paese posa contare sul servizio di
diecimila poliziotte. Al momento sono centosessantamila.
Proteste in Ucraina
KIEV, 15. I deputati dellopposizione
ucraina hanno bloccato i lavori
dellaula, ripresi ieri dopo la parentesi natalizia, e hanno occupato la
tribuna del Parlamento. Lopposizione chiede che la legge di bilancio
per il 2014 sia approvata regolarmente in tre votazioni e non, come
deciso dalla maggioranza, in un solo giorno (il 16 gennaio) con una
procedura durgenza. Anche ieri i
deputati dellopposizione hanno
chiesto le dimissioni del ministro
dellInterno, Vitali Zakharcenko, per
le violenze della polizia contro i manifestanti europeisti.
Inoltre, decine di liquidatori della
centrale nucleare di Chernobyl (cio
i primi tecnici a intervenire dopo
lesplosione) e di veterani della
guerra combattuta dallex Urss in
Afghanistan hanno protestato davanti al Parlamento di Kiev contro
Confermate
le elezioni
in Thailandia
BANGKOK, 15. Il Governo della
Thailandia, guidato dalla premier,
Yingluck Shinawatra, di cui lopposizione continua a reclamare le
dimissioni, ha confermato la data
stabilita del 2 febbraio per le elezioni legislative anticipate. La decisione stata annunciata oggi al
termine di una riunione convocata
per discutere proprio della proposta di un rinvio del voto, formulata dalla commissione elettorale
centrale. Frattanto, malgrado le
minacce dei dimostranti di occupare la sede della Borsa di Bangkok, il ministero del Commercio
e gli uffici della compagnia di
controllo del traffico aereo, la notte trascorsa senza gravi episodi
di violenza. Unica eccezione
lesplosione di un ordigno di modesto potenziale davanti allabitazione della famiglia di Abhisit Vejjajiva, gi premier e ora leader
del Partito democratico, principale
formazione dellopposizione.
Oppositori
a processo
in Cambogia
PHNOM PENH, 15. I due principali
esponenti dellopposizione politica cambogiana, Sam Rainsy e
Kem Sokha, rispettivamente presidente e vice presidente del Partito
per la salvezza nazionale, sono
comparsi stamani davanti al tribunale di Phnom Penh per rispondere di incitamento alla protesta
dei lavoratori del tessile.
Lo scorso 3 gennaio, durante le
manifestazioni di protesta degli
operai, in sciopero per chiedere
laumento dello stipendio minimo
mensile (da 80 a 160 dollari), cinque manifestanti sono stati uccisi
dalla polizia militare e decine sono rimasti feriti. Un episodio condannato anche dallestero, ma giustificato dallEsecutivo con latteggiamento violento della protesta
al momento sospesa che coinvolge oltre mezzo milione di lavoratori del settore.
Sam Rainsy e Kem Sokha si sono dichiarati estranei alla vicenda,
negando di avere invitato i lavoratori ad attaccare gli agenti, ma
non si sono dissociati dalle richieste dei manifestanti. La crisi ha
gi portato a un blocco delle
esportazioni di abbigliamento.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Il racconto di Odessa
Due secoli
molto
lunghi
LIside
ricomparsa
di ANNA FOA
he le citt abbiano unanima, alcune citt pi di altre, una cosa che
sappiamo e che realizziamo ogni
volta che ci guardiamo intorno passeggiando per Roma o per Gerusalemme, per Napoli o per Parigi. Scrivere la storia di una citt equivale quindi a scrivere una
biografia, a rivelare le fattezze di un personaggio, a cercare le sue passioni e i suoi vizi, le sue
speranze e le sue abiezioni. A indagarla insomma come una persona. Questa dello storico
americano Charles King appunto la storia di
una di queste citt, Odessa (Torino, Einaudi,
2013, pagine XVIII+326, euro 30), un ritratto della sua anima. Una citt assai particolare, che ha
suscitato lattenzione di molti studiosi, storici
come letterati, attratti dalle sue peculiarit e dal
fascino della sua vicenda.
Perch Odessa nasce solo poco pi di due
secoli fa, nel 1794, eppure ha accumulato tanto
di quel passato da far concorrenza a qualunque
altra citt vecchia di tanti secoli, ha prodotto
artisti e scrittori, politici e statisti. Ha vissuto in
una koin di gente di diversa origine e religione,
un vero universo cosmopolita. Ha visto partire
innumerevoli navi cariche di grano dal suo porto. Ed divenuta un mito, anche in seguito a
una delle pi straordinarie scene della storia del
cinema, la carrozzina che scende la scalinata
della citt in La corazzata Potemkin di Ejzentejn, a cui King dedica qui molte pagine. Il libro arriva alloggi, allOdessa citt dellUcraina
dopo la fine dellUnione Sovietica, alla sua attuale identit. Una citt che dal punto di vista
demografico oggi quasi totalmente ucraina,
con una forte minoranza russa e unesigua minoranza ebraica.
Alla fine del Settecento, a sostenere il progetto di espandere limpero russo verso sud fu
principalmente il favorito di Caterina II, il principe Potemkin. Per creare una grande citt portuale sul Mar Nero si utilizz un oscuro avamposto divenuto da poco parte dellimpero russo,
Khadjibey. Lidea fu dellammiraglio De Ribas,
in realt un soldato di ventura napoletano, che
aveva avuto un ruolo importante nella guerra
con limpero ottomano che si era appena conclusa e che nellimmaginare Odessa si ispir a
Napoli e nel darle il nome, Odessos, allantichi-
tempo stesso, sul formarsi di una specifica identit odessita, risultato della fusione o dellincontro di tutte quelle identit diverse. Una citt,
anche, molto politicizzata, in cui la classe operaia cresce e si organizza, in cui la rivoluzione
del 1905 e la sua sconfitta sono accompagnate
da vasti pogrom contro gli ebrei, in cui nascono
le prime organizzazioni di autodifesa ebraiche.
A Odessa studia il giovane Trockij, a Odessa
nasce e allesperienza di Odessa si ispira Vladimir Jabotinskij, presso Odessa nasce Isaak Babel. E potremmo aggiungere, anche se King
non lo nomina, Leone Ginzburg.
Nellultima parte di questo affascinante affresco King racconta la distruzione degli ebrei di
Odessa. Nellultimo censimento sovietico, del
1926, Odessa aveva 433.000 abitanti, di cui
158.000 ebrei. Nel 1941, gli ebrei erano
oltre 230.000, per lafflusso dei profuPer creare una citt portuale sul Mar Nero
ghi. Molti riuscirono ad allontanarsi,
ma circa 80.000 di loro erano ancora in
si utilizz un oscuro avamposto
citt quando questa fu occupata dai naUn soldato napoletano la chiam Odessos
zisti. A portare a termine lo sterminio,
Fu la zarina a optare per il nome al femminile per, non furono i tedeschi ma i rumeni, entrati in citt con lesercito tedesco.
Fu lamministrazione rumena a creare
divenuta una citt, la capitale meridionale un ghetto dove tutti gli ebrei furono rinchiusi, e
dellimpero russo.
poi ad avviare la loro eliminazione, sotto la diEssa anche, situata comera nella Zona di rezione del governatore della regione da loro
residenza dove solo potevano vivere gli ebrei, occupata, Alexianu. Un pezzo della storia della
un luogo che si popola rapidamente di transfu- guerra e della Shoah messo in ombra, dopo la
ghi. Negli anni Venti dellOttocento sono gi il vittoria, dal regime comunista, dal momento
13 per cento della popolazione, pi tardi giunche la Romania era ormai diventata un Paese
geranno a superare il 30 per cento. Gli ebrei
socialista. E dal momento che il mito delleroiche si stabilivano a Odessa erano tra i pi aperti alla modernit, i pi lontani dai rigori della smo di Odessa, creato da Stalin, cancellava la
tradizione: Il fuoco dellinferno brucia intorno memoria dellantisemitismo, delle delazioni,
a Odessa, diceva un proverbio yiddish. Il libro della collaborazione nello sterminio. Tanto che
si diffonde sulle particolarit degli abitanti di ancor oggi il Memoriale allOlocausto a Odessa
Odessa, sulla diffusione vastissima della crimi- ricorda i crimini commessi dai nazisti, non
nalit, sulluso della truffa e dellimbroglio. E al dai rumeni o dai collaborazionisti locali.
t. Fu per la zarina a optare per il femminile,
O dessa.
Il libro si dipana nel racconto della crescita
della citt e nella descrizione dei personaggi significativi che lhanno abitata o ne sono nati:
nei primi decenni dellOttocento, un nobile
francese in esilio, Richelieu, discendente del
cardinale, che la erige e la governa lungamente;
il poeta Pukin, in esilio da San Pietroburgo, in
fama di liberale e amante della moglie del governatore, Lise Voroncova; la peste che rischia
di porre fine alla citt; la crescita delle societ
segrete e i rapporti con la rivoluzione greca;
lenorme sviluppo del porto franco che fa di
Odessa il centro del commercio del grano; lafflusso di ebrei, italiani, greci, armeni, ucraini;
linflusso della rivoluzione decabrista. Odessa
ro intellettuale. Se la scienza gonfia, come si pu purtroppo constatare parecchie volte, la carit edifica, prosegue ancora san Paolo; infatti uno e medesimo lo studioso
e il sacerdote, e la natura, con i
suoi doni, e la grazia, con i suoi, si
uniscono e confondono in un solo
soggetto, luomo Felice Cappello.
Padre Lindeijer ci mostra anche
che tutto questo non fu scontato, o
acquisito immediatamente e con
facilit: al contrario, Cappello nella
sua giovinezza fu uno spirito ardente, e assai combattivo, in un
clima, come era lItalia del primo
decennio del secolo scorso, nel
quale le opposizioni erano aspre, e
i toni tuttaltro che concilianti. Ci
sembra piuttosto efficace la sintesi
di questo aspetto della sua personale conversione proposta dallAutore con questi due nomignoli, con
il quale veniva indicato dai suoi
confratelli: da doctor resolutus a
doctor serenissimus. prova sicura
infatti di santit lessere assimilati a
Cristo mite e umile di cuore; significativamente, questa lunica volta in cui il Signore ci parla esplicitamente del suo cuore, e lunica
cosa che esplicitamente ci dice di
imparare da Lui, quando avrebbe
pur potuto dire di imparare anche
tutto il resto, come se nellumilt e
la mitezza ci fosse il vertice della
sua sequela, s che tutto il resto
imperfetto o ambiguo senza quella
profonda pacificazione interiore
che pu donare solo lincontro con
il suo Cuore, al quale il servo di
Dio fu profondamente legato. Ed
qui la scaturigine prima del suo
ministero di confessore, cio di
portatore di fiducia, di consolazione, di pacificazione in mezzo alle
difficolt e contraddizioni delle nostre esistenze: le tante testimonianze riportate, da quella illustre del
cardinale Giovanni Battista Re a
quelle di tante persone semplici, in
fondo ruotano tutte proprio su
questo. Questo anche il senso
stesso del diritto canonico, che, nel
confessionale come altrove, deve
morto
Juan Gelman
Nel segreto
del confessionale
Pubblichiamo la prefazione del libro
del gesuita Marc Lindeijer, Il segreto
del confessionale. Padre Cappello: vita,
grazie, consigli (Roma, Apostolato
della Preghiera, 2013, pagine 135,
euro 10).
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Storia di un cammino
di SILVIA GUIDI
Mi ha chiamato al cellulare mentre ero
per strada con mio figlio Rafael, che si sta
specializzando in cardiologia. Mi ha detto: Continua pure la passeggiata con tuo
figlio. Sapeva tutto perch aveva telefonato a mia moglie Silvia. In realt avevano parlato soprattutto di lavoro, di riabilitazioni e cure fisiche perch mia moglie
fisioterapista, e si occupa soprattutto di
terapie intensive sui bambini. Era il 18
marzo scorso, il giorno prima dellinizio
solenne del pontificato. Abraham Skorka,
in una lunga conversazione con chi scrive
e con il direttore del nostro giornale, ricorda la prima telefonata ricevuta da Bergoglio pochi giorni dopo lelezione in
conclave. Ma soprattutto racconta come
nata e si approfondita negli anni lamicizia con larcivescovo di Buenos Aires. E
come questo cammino stia continuando,
in un contesto tanto diverso e tanto simile
allo stesso tempo: Quando mi ha ricevuto nel suo studio, pieno di libri, lettere e
giornali, mi ha detto: Qui a Santa Marta
sto benissimo, c disordine come a casa
mia. Anche prima di diventare un amico fraterno e un compagno di viaggio, il
nome di Skorka era familiare allarcivescovo di Buenos Aires, che leggeva e apprezzava gli articoli del rettore del Seminario
Rabnico Latinoamericano sul quotidiano
La Nacin
Il suo ultimo pezzo, intitolato El rostro de
Dios, uscito alla vigilia di Natale. Il Papa la legge ancora?
Spero di s; io comunque una volta lho
intervistato in diretta. Era gi Papa e mi
ha chiamato al cellulare; a quel punto ho
colto loccasione. Il direttore della rivista
Criterio, Jos Mara Poirier, mi aveva
appena inviato un questionario, una lista
di domande per le persone che lo conoscevano. Visto che ero al telefono col Papa, gli ho chiesto alcuni chiarimenti. Alla
fine mi ha corretto solo una parola. Strano che facciano a me domande sul cattolicesimo gli ho detto, e lui mi ha risposto:
Evidentemente Dio vuole cos.
Il dialogo non ha senso se non autentico,
ha scritto pi volte nei suoi articoli: se infatti
non si basa su una claridad meridiana,
una solare chiarezza, non serve a molto.
S, non ha senso incontrarsi solo per
prendere un caff; durante gli incontri
pubblici devono essere fatte dichiarazioni
forti e impegnative. Ogni puntata del programma televisivo che facevamo insieme,
Biblia, dilogo vigente per me era
unesperienza esistenziale. Alla fine di
ogni puntata, in studio, Bergoglio guardava la sua agenda e insieme decidevamo il
tema dellincontro successivo per esempio lamicizia, o la crisi della famiglia
E alla Gregoriana
parla del dialogo
tra ebrei e cattolici
Gioved 16 gennaio alle 18
il rabbino Skorka tiene una
conferenza pubblica alla Pontificia
Universit Gregoriana sul dialogo
tra ebrei e cattolici a mezzo secolo
dalla Nostra aetate secondo una
prospettiva latinoamericana.
Lincontro presieduto dal
cardinale Kurt Koch, presidente
della Pontificia Commissione per i
rapporti religiosi con lebraismo.
lazione con larmoniosa totalit del messaggio cristiano (Evangelii gaudium, 39). Una
pastorale in chiave missionaria non ossessionata dalla trasmissione disarticolata di
una moltitudine di dottrine che si tenta di
imporre a forza di insistere (...) lannuncio si
concentra sullessenziale (n. 35).
La proposta morale, quindi, non si riduce
a un sistema normativo. Si tratta invece di
una proposta di vivere ad un livello superiore (n. 10) basata sullesperienza dellamore di Dio in Ges Cristo e, contemporaneamente, su unattenzione rivolta allaltro che porta al suo riconoscimento (n.
199) e avvia il vero dinamismo della realizzazione personale (n. 10): Noi cristiani insistiamo nella proposta di riconoscere laltro
(...) stringere relazioni e aiutarci a portare i
pesi gli uni degli altri (Galati, 6, 2)
(Evangelii gaudium, 67). Infatti, il Vangelo
invita prima di tutto a rispondere al Dio che
ci ama e ci salva, riconoscendolo negli altri e
uscendo da se stessi per cercare il bene di
tutti (Evangelii gaudium, 39). Ges ci ha
indicato questo cammino di riconoscimento
dellaltro con le sue parole e con i suoi gesti (n. 194). Nel cuore stesso del Vangelo
Criteri di lettura
Evangelii gaudium. Un testo che ci
interroga. Criteri per la lettura della
prima esortazione apostolica di Papa
Francesco il tema della tavola
rotonda che si svolta il 14 gennaio
alla Pontificia Universit Gregoriana.
Ne scrive per il nostro giornale il
direttore del Dipartimento di Teologia
morale che ha moderato lincontro e
tenuto una relazione sullopzione
preferenziale per i poveri.
LOSSERVATORE ROMANO
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Chiamati
a testimoniare lunit
In Bangladesh
tra paura e violenza
anglicano ha ricordato la testimonianza offerta dal patriarcato ecumenico: voi avete mostrato nel corso dei secoli il martirio a cui siamo
chiamati nella Scrittura, la chiamata
a testimoniare con le parole e la vita. Una chiamata pi importante
della vita stessa. Oggi, ha detto
ancora larcivescovo di Canterbury,
il costo di tale martirio si vede in
tanti luoghi. Non lontano da qui, ricordiamo e cerchiamo la misericordia di Cristo e lintercessione della
Beata Madre, per la Siria, in particolare per i due vescovi di Aleppo:
il metropolita greco ortodosso Boulos al-Yazigi e il metropolita siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna
Ibrahim, da tempo nelle mani dei
delle elezioni alcuni gruppi islamisti, fautori del boicottaggio del voto, avevano minacciato i cattolici e
gli ind di rappresaglie se fossero
andati alle urne, ma precisa
monsignor DRozario non conosciamo con certezza le cause degli
attacchi.
Il patriarca ecumenico e il primate anglicano hanno espresso in particolare preoccupazione per lingiustizia presente in molte parti del
mondo e hanno pregato per i poveri e gli oppressi, per la pace e la
giustizia in tutto il mondo, in particolare in Medio Oriente. Bartolomeo e Welby si sono trovati daccordo nellesplorare le modalit per
promuovere una maggiore consapevolezza sulle questioni ambientali
nonch sulla difesa dei valori cristiani, della dignit umana e dei diritti
religiosi.
Bartolomeo nel suo discorso di
benvenuto ha ricordato quanto in
passato il riavvicinamento tra le
Un Consiglio
interreligioso
nel Mindanao
MANILA, 15. Uno speciale Consiglio interreligioso stato istituito
dal municipio di Zamboanga,
importante citt dellisola di
Mindanao, tradizionalmente teatro di forti tensioni tra i credenti
di varie religioni. Lordinanza
crea il Consiglio riconoscendo
lurgenza di una politica di pace, cooperazione e amicizia nelle
Filippine e ribadendo il diritto
individuale alla libert di religione e di culto. Il nuovo organismo avr la funzione di formulare raccomandazioni al Consiglio
comunale per adottare iniziative
politiche pluraliste e non discriminatorie, mantenere legami con
le varie organizzazioni religiose
della societ civile, facilitare e
promuovere attivit interreligiose
nel tessuto cittadino.
Estremisti
attaccano
due chiese
in Sri Lanka
COLOMBO, 15. Cresce in Sri
Lanka lintolleranza nei confronti delle minoranze religiose.
Nei giorni scorsi due chiese cristiane indipendenti la Calvary
Free Church e la Assemblies of
God sono state attaccate da
una folla inferocita. La polizia,
secondo quanto riferito dallagenzia AsiaNews, ha identificato ventiquattro persone, tra
cui otto monaci buddisti, ritenuti responsabili dellaggressione. Stando agli assalitori, le autorit locali avevano ordinato
alle due chiese di chiudere per
mancanza di permessi, ma i pastori che guidano le due comunit hanno sempre sostenuto di
essere in regola.
LOSSERVATORE ROMANO
Negli Stati Uniti le famiglie di origine ispanica chiedono aiuto a Papa Francesco
Gruppi di fedeli
alludienza generale
Alludienza generale del 15 gennaio, in
piazza San Pietro, erano presenti i seguenti gruppi.
Da diversi Paesi: Membri dellIstituto secolare dei Sacerdoti Missionari della Regalit di Nostro Signore Ges Cristo; Agostiniani Recolletti; Padri Scolopi; Suore Missionarie dellApostolato Cattolico Pallottine; Religiose di Maria Immacolata.
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padri di famiglia che, senza preavviso, non torneranno a casa per cena
stasera. Genitori che non possono
vedere le loro famiglie per un decennio, ha detto il presule.
Gmez, nato a Monterrey, in
Messico, voce importante nellimpegno per la riforma dellimmigrazione. Molte volte si espresso a favore del progetto di legge approvato
lanno scorso dal Senato che prevede
la possibilit di avere la cittadinanza
per circa undici milioni di stranieri
che vivono nel Paese senza documenti. La Conferenza dei vescovi
cattolici degli Stati Uniti ha anche
ribadito il suo sostegno a un progetto di legge completo. Proprio perch siamo Chiesa cattolica ha dichiarato monsignor Gmez ci interessa il dibattito sullimmigrazione in quanto riguarda anche il futuro della Chiesa: I messicani e i
latino-americani sono infatti in gran
parte fedeli cattolici.
Ci dimentichiamo delle persone
che stanno morendo nel deserto provando a raggiungere i nostri confini
ha dichiarato larcivescovo di Los
Angeles o delle donne e dei bambini vittime dei contrabbandieri e
dei trafficanti di esseri umani. Denunciate, informa Fides, anche le irruzioni degli agenti per effettuare i
controlli sullidentit delle persone e
altre azioni nella detenzione degli
immigrati. Accettiamo tacitamente
una sottoclasse permanente di uomini e donne che vivono nelle periferie
della nostra societ. Hanno cura dei
nostri figli, costruiscono le nostre case e puliscono i nostri uffici, raccolgono il cibo che mangiamo, ma non
hanno alcun diritto, alcuna sicurezza, ha concluso il presule.
Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano Brasile e Stati Uniti dAmerica.
Stephen J. Berg
vescovo di Pueblo
(Stati Uniti dAmerica)
Nato il 3 marzo 1951 a Miles City
(Stato del Montana), nella diocesi
di Great Falls - Billings, dopo aver
frequentato la Sacred Heart High
School a Miles City e la Gonzaga
University a Spokane, Washington,
ha ottenuto il baccellierato in musica presso lUniversity of Colorado a
Boulder nel 1973. Successivamente
ha ottenuto il masters in musica
(pianoforte) presso lEastern New
Mexico University a Portales nel
1975, quindi ha lavorato per diversi
anni nel settore dellorticoltura. Entrato in seminario nel 1993, ha svolto gli studi ecclesiastici presso lAssumption Seminary e lOblate
School of Theology a San Antonio,
Texas, ed stato ordinato sacerdote
per la diocesi di Fort Worth il 15
maggio 1999. Quindi stato vicario
parrocchiale di Saint Michael a
Bedford (1999-2001) e di Saint John
the Apostle a North Richland Hills
(2001-2002), parroco di Saint Mary
a Henrietta, di Saint Jerome a Bowie, di Saint William a Montague e
di Saint Joseph a Nocona (20022008), vicario generale e parroco di
Saint Peter the Apostle a Fort Worth (2008-2012), moderatore della
curia (2010-2012), direttore spirituale presso il seminario Holy Trinity a
Dallas (dal 2009), amministratore
diocesano e amministratore parrocchiale della Holy Name Parish a
Fort Worth (dal 2012).
LOSSERVATORE ROMANO
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Con i soccorritori
dei migranti a Lampedusa
Davanti alla morte non si mai
preparati: solo la fede ci ha
sostenuti in quelle drammatiche
ore a Lampedusa, cercando di
salvare i naufraghi e recuperando i
corpi di chi invece non ce laveva
fatta. ancora scosso il capitano
Leandro Giordano che, con i suoi
compagni dellesercito italiano, ha
fatto tutto il possibile per aiutare i
migranti che erano sul barcone
colato a picco a Lampedusa il 3
ottobre scorso.
I ragazzi che prestarono i primi
soccorsi in mare e a terra ricorda
lufficiale portano sempre con s
limmaginetta di Papa Francesco
che il suo elemosiniere ci diede,
come ringraziamento e
incoraggiamento proprio sul molo
di Lampedusa. Stamani i militari
protagonisti delle prime operazioni
Il Papa rinnova
la Commissione
cardinalizia
di vigilanza dello Ior
Il Santo Padre ha rinnovato, per
il prossimo quinquennio, la Commissione cardinalizia di vigilanza
dellIstituto per le Opere di Religione (Ior). Lo ha reso noto stamane, mercoled 15 gennaio, un
comunicato della Sala Stampa
della Santa Sede.
La Commissione risulta ora
composta dai cardinali Christoph
Schnborn, arcivescovo di Wien;
Thomas Christopher Collins, arcivescovo di Toronto; Jean-Louis
Tauran, presidente del Pontificio
Consiglio per il dialogo interreligioso; Santos Abril y Castell, arciprete della basilica papale di
Santa Maria Maggiore; e da
monsignor Pietro Parolin, arcivescovo titolare di Acquapendente,
segretario di Stato.