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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 101 (46.643)

Citt del Vaticano

luned-marted 5-6 maggio 2014

Al Regina caeli Papa Francesco esprime preoccupazione per la grave situazione del Paese

Tragedia delle migrazioni nel Mare Egeo

Pace per lUcraina

Altri morti
nel Mediterraneo

E prega per le migliaia di afghani sepolti sotto il fango nella provincia di Badakhshan
Papa Francesco preoccupato per la
situazione grave in Ucraina. Per
questo, al termine del Regina caeli
di domenica 4 maggio in piazza San
Pietro, ha chiesto ai fedeli di pregare
con lui per il Paese in particolare
per le vittime degli scontri di questi

giorni auspicando che il Signore


infonda nei cuori di tutti sentimenti
di pacificazione e di fratellanza.
Nei pensieri del Pontefice anche
la tragedia abbattutasi sullAfghanistan con la frana che ha sepolto migliaia di persone nella provincia di

Badakhshan. Dio Onnipotente


ha invocato accolga tutti nella sua
pace e dia ai superstiti la forza di
andare avanti, con il sostegno di
quanti si adoperano per alleviare le
loro sofferenze. Il Papa che in
precedenza aveva parlato del brano

evangelico dei discepoli di Emmaus,


invitando i cristiani a riaccendere nei
cuori il calore della fede e della
speranza ha anche parlato della
giornata nazionale per lUniversit
cattolica del Sacro Cuore, che si
celebrata domenica, confermando
che, a Dio piacendo, mi recher
presto a visitare qui a Roma la facolt di medicina e chirurgia e il policlinico Gemelli.
Prima di recitare il Regina caeli, il
vescovo di Roma aveva celebrato
con la comunit polacca la messa
nella chiesa romana di San Stanislao
a via delle Botteghe Oscure, in segno di ringraziamento per la canonizzazione di Giovanni Paolo II.
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Udienza ai vescovi del Burundi

Oltre
ogni divisione

Un migrante di origine subsahariana (Afp)

Alla Guardia Svizzera Pontificia

D ietro
quelle uniformi
Un momento della visita di Papa Francesco alla chiesa di San Stanislao alle Botteghe Oscure

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Resta alta la tensione a Odessa e nella regione di Donetsk

Sforzi per un dialogo tra Kiev e i separatisti

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KIEV, 5. A una settimana dagli annunciati referendum per lindipendenza nel sud-est ucraino, lesercito
di Kiev rafforza la sua offensiva nella regione di Donetsk, mentre Odessa resta sotto i riflettori dopo le violenze culminate nel tragico incendio
di venerd in cui sono morte 42 persone. Un libro bianco presentato oggi dal ministero degli Esteri russo al
Cremlino, sostiene che la crisi minaccia la stabilit e la pace in Europa e denuncia violazioni dei diritti
umani in Ucraina.
La Germania, nel frattempo, cerca
di riallacciare i fili di un dialogo che
potrebbe passare per una mediazione dellOrganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce) il presidente di turno, lo
svizzero Didier Burkhalter, si recher
in missione a Mosca mercoled e
per una nuova conferenza a Ginevra.
Il cancelliere tedesco, Angela
Merkel e il presidente russo, Vladimir Putin, hanno ieri sera discusso
della visita del presidente dellO sce
che, come ha fatto sapere Berlino,
dovr esaminare la possibilit di organizzare tavole rotonde per facilitare il dialogo nazionale prima delle
elezioni presidenziali ucraine del 25
maggio. E parallelamente il ministro
degli Esteri tedesco, Frank-Walter
Steinmeier, ha parlato con lalto rappresentante per la Politica estera e di
sicurezza comune dellUnione europea, Catherine Ashton, con il segretario di Stato americano, John Kerry,
e con il capo della diplomazia russa,
Serghiei Lavrov, di una nuova conferenza di Ginevra. Accertato che gli
accordi raggiunti il 17 aprile nella
citt svizzera non sono stati messi in

Tradotte in italiano
alcune meditazioni di padre Bergoglio

Sul campo
di battaglia
PAGINA 4

pratica, Berlino propone un nuovo


incontro che dovr definire chiare
intese su come mettere fine al conflitto e gradualmente procedere verso una soluzione politica. Qualsiasi
altra opzione sarebbe irresponsabile
perch comporterebbe solo altre vittime.
Intanto, lesercito di Kiev ha tagliato ieri le vie di comunicazione irrobustendo lassedio a Sloviansk,
roccaforte dei separatisti filo-russi
dove oggi starebbero avvenendo intensi combattimenti e attaccando
altre due citt: Konstiantinivka a
qualche decina di chilometri, e
Mariuopol, sul mare dAzov. Poco
dopo lavvio del blitz, il ministro de-

gli Interni ucraino, Arseni Avakov,


ha riferito di diversi soldati feriti.
La citt portuale di Odessa, dopo
la tragedia di venerd che ha visto
perire tra le fiamme decine di militanti filo-russi, continua a essere terreno di tensione e accuse tra Mosca
e Kiev. Nel secondo giorno di lutto
nazionale, una folla di oltre mille separatisti si radunata ieri davanti alla sede della polizia reclamando il rilascio dei 160 arrestati per i tafferugli, in gran parte sostenitori di Mosca.
Gli agenti, in assetto anti sommossa, si sono schierati davanti
alledificio ma, dopo un assalto da
parte dei manifestanti, con lanci di

pietre, i poliziotti hanno preferito liberare una settantina di persone.


lennesima riprova che Kiev non
ha il pieno controllo della situazione
nel sud-est. Lo ha ammesso il premier ucraino, Arseniy Yatseniuk, volato ieri a Odessa per parlare con le
autorit locali. In unintervista
allemittente britannica Bbc, Yatseniuk ha accusato la polizia di non
aver fatto nulla per fermare i disordini, annunciando il licenziamento
dei vertici e promettendo uninchiesta completa che faccia luce sullaccaduto. Il primo ministro ha tuttavia
denunciato che la tragedia di Odessa fa parte di un piano ordito per
distruggere lUcraina.

Altre vittime causate dagli smottamenti

Lutto nazionale in Afghanistan


KABUL, 5. Giornata di lutto nazionale, ieri in Afghanistan, per ricordare
le oltre 2.700 vittime delle frane che,
sabato, hanno colpito la provincia di
Badakhshan, nel nord-orientale. Il
cedimento di una collina, dovuto a
piogge battenti, ha provocato smottamenti del terreno che hanno finito
per seppellire nel fango centinaia di
case. Il villaggio di Aab Bareek
stato completamente inghiottito. Sul
luogo del disastro si recato il vice
presidente afghano, Mohammad
Younis Qanooni, il quale ha constatato di persona le terribili conseguenze provocate dal maltempo.
Nelle ultime ore, intanto, nuove
piogge hanno provocato smottamenti nella provincia settentrionale di
Baghlan. Il bilancio di otto morti:
pi di dieci i feriti. Inoltre, ha comunicato lautorit afghana per la
gestione dei disastri, pi di mille
abitazioni, gi fatiscenti, sono state
sepolte dal fango. Si stima che londata di maltempo di questi giorni
abbia colpito, provocando gravissimi
danni, almeno sei province.

Sopravvissuti alla frana in attesa di soccorsi (Afp)

ATENE, 5. Diciotto migranti sono


morti annegati e una dozzina risultano dispersi nel naufragio di due
barconi a nord dellisola greca di
Samos, nellEgeo. Trentasei naufraghi sono stati tratti in salvo dalla
guardia costiera greca. Secondo le
testimonianze degli scampati, cerano oltre sessanta persone sui due
natanti, che navigavano di conserva
e si sono rovesciati contemporaneamente, si ignora se per una collisione o per le condizioni del mare.
Sul luogo del duplice naufragio
stanno proseguendo da ore le ricerche di possibili altri superstiti, alle
quali partecipano tre pescherecci,
motovedette della Guardia costiera,
navi della Marina greca ed elicotteri, ma con il passare del tempo diminuiscono le speranze dei soccorritori.
NellEgeo sono aumentati negli
ultimi mesi i viaggi di migranti e
profughi che tentano di raggiungere lUnione europea, dopo che le
autorit di Grecia e Turchia hanno
rafforzato i controlli alle frontiere
terrestri tra i due Paesi.
Anche durante il fine settimana,
intanto, proseguita loperazione
Mare Nostrum della Marina italia-

na per i soccorsi in Mediterraneo,


sebbene le avverse condizioni del
mare abbiano ridotto il numero
delle partenze dalle coste nordafricane. Questa mattina, 163 migranti
sono stati sbarcati nel porto di Catania dalla fregata Espero, che li
aveva soccorsi ieri mentre navigavano a sud di Malta su un barcone
in difficolt.
La Capitaneria di porto di Catania ha specificato che i migranti
sbarcati sono 119 uomini e 44 donne, compresi 65 minorenni, di nazionalit siriana, egiziana, sudanese
ed eritrea. Tutti saranno trasferiti
in un centro di prima accoglienza a
Messina.

Il rapporto della Santa Sede


al comitato sulla Convenzione
contro la tortura

Dalla parte
della persona umana
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NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
le Loro Eminenze Reverendissime i Signori Cardinali:
Juan Luis Cipriani Thorne,
Arcivescovo di Lima (Per);
Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo di San Cristbal de La Habana (Cuba);
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Marek Solczyski, Arcivescovo titolare di Cesarea di
Mauritania, Nunzio Apostolico
in Georgia, in Armenia e in
Azerbaigian;
Simon Ntamwana, Arcivescovo di Gitega (Burundi), in
visita ad limina Apostolorum;
Evariste Ngoyagoye, Arcivescovo di Bujumbura (Burundi), in visita ad limina Apostolorum;
Joachim Ntahondereye, Vescovo di Muyinga (Burundi), in
visita ad limina Apostolorum;
Gervais Banshimiyubusa,
Vescovo di Ngozi (Burundi),
con il Vescovo emerito, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Stanislas Kaburungu in visita ad limina Apostolorum;

Bonaventure Nahimana,
Vescovo di Rutana (Burundi),
in visita ad limina Apostolorum;
Blaise Nzeyimana, Vescovo
di Ruyigi (Burundi), in visita
ad limina Apostolorum;
Jean Ntagwarara, Vescovo
di Bubanza (Burundi), con il
Vescovo Coadiutore, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Georges Bizimana, in visita ad limina Apostolorum;
Venant Bacinoni, Vescovo
di Bururi (Burundi), in visita
ad limina Apostolorum.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza
membri della Presidenza della
Conference of Major Superiors
of men (Stati Uniti dAmerica).

Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo di Locri-Gerace (Italia)
il Reverendo Monsignore Francesco Oliva, finora Vicario Generale della Diocesi di Cassano
allJonio.

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luned-marted 5-6 maggio 2014

Per contrastare il gruppo islamista Boko Haram

Presentato il rapporto della Santa Sede al comitato sulla Convenzione contro la tortura

La Nigeria
chiede aiuto internazionale

Dalla parte
della persona umana

ABUJA, 5. Il presidente nigeriano,


Goodluck Jonathan, fa appello alla
comunit internazionale per ottenere aiuto contro il gruppo islamista
Boko Haram, responsabile da quattro anni di attacchi e attentati terroristici che hanno provocato migliaia
di vittime, in massima parte civili.
Ho gi parlato con il presidente
Obama almeno due volte ha detto
Jonathan in un discorso alla Nazione pronunciato ieri, in riferimento,
in particolare, al rapimento a met

aprile di quasi trecento studentesse


da una scuola a Chibok nello Stato
nord-orientale di Borno, che di Boko Haram la roccaforte.
Jonathan ha aggiunto di essersi
rivolto per chiedere aiuto, oltre che
al presidente statunitense, alle autorit della Gran Bretagna, ex Paese
coloniale, della Francia e della Cina.
Gi sabato, comunque, il segretario
di Stato americano, John Kerry, in
un intervento ad Addis Abeba, aveva promesso il massimo aiuto degli

La scena di un attentato ad Abuja in unimmagine di repertorio (Afp)

Bentiu
riconquistata
dallesercito
sudsudanese
JUBA, 5. Lesercito sudsudanese ha
annunciato la riconquista di Bentiu,
la capitale dello Stato petrolifero settentrionale di Unity, e la presa della
ribelle Nasir, nellAlto Nilo. Secondo il portavoce militare, il colonnello Philip Aguer, le riconquiste sono
frutto di unoffensiva lanciata nei
giorni scorsi. Ancora questa mattina,
peraltro, non risultava chiaro se Bentiu sia in effetti tornata sotto il pieno
controllo governativo. Fonti citate
dalle agenzie di stampa internazionali, infatti, hanno riferito di aspri
combattimenti in corso da ore.
Bentiu era stata occupata a met
aprile dalle milizie che fanno riferimento allex vicepresidente Rijek
Machar, composte in gran parte da
combattenti di etnia nuer, che a met dicembre scorso si sono ribellate
al Governo del presidente Salva Kiir
Mayardit, incominciando ad appena due anni e mezzo dallindipendenza del Paese da Khartoum proclamata nel luglio 2011 una guerra
civile che ha gi provocato migliaia
di morti e un milione di profughi.
Sulloccupazione di Bentiu da parte
dei ribelli stata aperta uninchiesta
della Nazioni Unite per crimini di
guerra.
Secondo
la
missione
dellOnu in Sud Sudan, infatti, le
milizie entrate in citt avevano massacrato centinaia di civili di etnia
dinka, quella maggioritaria in Sud
Sudan, alla quale appartiene Salva
Kiir Mayardit.
Senpre questa mattina, intanto, la
Misna, lagenzia internazionale delle
congregazioni missionarie, ha riferito
che Rijek Machar, parlando da una
localit ignota, ha avanzato dubbi
sulla proposta di un faccia a faccia
con il presidente, incontro che era
stato annunciato a fine settimana
scorsa dal segretario di Stato americano, John Kerry, recatosi in visita a
Juba. Secondo Kerry, che aveva incontrato il presidente sudsudanese e
aveva parlato per telefono con il suo
ex vice, i due avevano accettato di
incontrarsi gi questa settimana e di
avviare negoziati per garantire il rispetto di una tregua e la nascita di
un Governo di transizione. I colloqui erano previsti ad Addis Abeba,
dove si protrae, finora senza esito,
un negoziato promosso dallAutorit
intergovernativa per lo sviluppo in
Africa occidentale.

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00120 Citt del Vaticano


ornet@ossrom.va
http://www.osservatoreromano.va

Stati Uniti. Faremo tutto il possibile per aiutare il Governo della Nigeria a riportare le ragazze alle loro
case e consegnare i responsabili alla
giustizia. Questa la nostra responsabilit e la responsabilit del mondo aveva detto Kerry, spiegando
che il suo Governo sta lavorando
per rafforzare le istituzioni della
Nigeria e il suo esercito a combattere la campagna di terrore e di violenza di Boko Haram.
Il presidente nigeriano ha riconosciuto che i suoi connazionali e
soprattutto le famiglie delle studentesse rapite sono giustificati
nellesprimere la loro ira contro il
Governo per la lentezza e la mancanza di progressi nella vicenda. Ma
questo non sar un altro mistero a
livello mondiale che non pu essere
risolto, ha aggiunto, promettendo
che le ragazze saranno liberate. Sulla sorte delle studentesse di Chibot
c per un diffuso pessimismo. Secondo dichiarazioni di responsabili
governativi del Borno, sarebbero ancora tenute prigioniere in una base
di Boko Haram nella foresta di
Sambisa, al confine con il Camerun.
Ci sono per voci insistenti che siano gi state portate oltre frontiera,
in Camerun, ma anche in Ciad e
che siano state costrette a matrimoni
forzati con militanti di Boko Haram
o vendute come schiave.

La Santa Sede considera la Convenzione contro la tortura uno strumento valido per combattere atti che costituiscono una grave offesa alla dignit umana. Lo ha sottolineato
larcivescovo Silvano M. Tomasi, osservatore permanente presso lUfficio delle Nazioni Unite ed istituzioni specializzate a Ginevra, presentando, luned 5 maggio, il rapporto
periodico iniziale della Santa Sede
al comitato sulla Convenzione contro la tortura. Il presule il cui intervento in lingua inglese pubblicato integralmente sul sito del giornale (www.osservatoreromano.va)
ha esordito ricordando come la Santa Sede abbia aderito alla Convenzione il 22 giugno 2002, fornendo
una dichiarazione interpretativa sui
motivi delladesione stessa: la difesa
della persona, come gi indicato
nella Dichiarazione universale dei
Diritti umani. Nelle medesima dichiarazione interpretativa viene specificato che la Santa Sede, in quanto membro della comunit internazionale, connessa, ma separata e
distinta, dal territorio dello Stato
della Citt del Vaticano, sul quale
esercita sovranit. La Convenzione
si applica quindi allo Stato della
Citt del Vaticano. Pertanto affermazioni colloquiali che identificano
Santa Sede e Vaticano sono fuorvianti.

Dopo avere elencato i molteplici


passi legislativi intrapresi dallo Stato della Citt del Vaticano per recepire le indicazioni della Convenzione contro la tortura, larcivescovo
Tomasi ha tenuto a ribadire per
dissipare la confusione in materia
che la Santa Sede non ha giurisdizione su tutti i membri della Chiesa
cattolica. Le persone che vivono in

stizia, riguardo ai crimini e agli abusi commessi da persone sotto la propria giurisdizione. Ogni individuo,
a prescindere dallaffiliazione a una
istituzione cattolica, soggetto
allautorit particolare di uno Stato.
Concludendo lintervento, larcivescovo Tomasi ha espresso lauspicio che nellapplicazione della Convenzione alle nuove situazioni, que-

Larcivescovo Tomasi durante il suo intervento

un particolare Paese sono sotto la


giurisdizione delle legittime autorit
di quel Paese. Le autorit statali
hanno lobbligo di proteggere, e se
necessario perseguire, le persone
sotto la loro giurisdizione. La Santa
Sede esercita la stessa autorit su
quanti vivono nello Stato della Citt
del Vaticano, in accordo alle sue
leggi. Le autorit statali che hanno
legittima competenza agiscono come soggetto responsabile della giu-

ste rimangano sempre nellambito


dellarea specifica del documento. E
questo, viene rilevato, perch lintroduzione di altri temi di cui la Convenzione non tratta riduce il suo
obiettivo originale e mette a rischio
le situazioni di coloro che sono abusati e torturati. Di qui il pericolo
che il lavoro del Comitato non solo
sia inefficace, ma perfino controproducente.

Colpiti due autobus a Nairobi e due alberghi a Mombasa

Inatteso risultato del voto

Kenya
insanguinato da una raffica di attentati

Varela vince le elezioni


a Panam

NAIROBI, 5. Nuove violenze hanno


insanguinato nel fine settimana il
Kenya. Due attentati dinamitardi
contro altrettanti autobus hanno
provocato ieri a Nairobi tre morti e
62 feriti, venti dei quali in gravi
condizioni, trasferiti negli ospedali
Neema, Aga Khan e Kenyatta. Le

esplosioni si sono verificate a Kasarani e a Rosysambu, quartieri entrambi nel nord-est della capitale
kenyana attraversati dallautostrada
Nairobi-Thika, che i due autobus
stavano percorrendo. Secondo fonti
della polizia locale, gli attentati sarebbero stati compiuti con ordigni

Eletto in Madagascar
il presidente del Parlamento
ANTANANARIVO, 5. Lex ministro
del Turismo Jean-Max Rakotomamonjy il nuovo presidente del
Parlamento del Madagascar, eletto nel fine settimana allunanimit
dai deputati che hanno partecipato al voto, quelli della Piattaforma per la maggioranza presidenziale (Pmp), formata dai deputati
vicini allattuale presidente Hery
Rajaonarimampianina. Il passaggio istituzionale arriva dopo settimane di braccio di ferro tra la
Pmp e il Mapar, il partito guidato
dallex presidente di transizione
di Andry Rajoelina. La stampa locale ha commentato lelezione di

Rakotomamonjy, candidato della


Pmp, come una vittoria per bloccare la strada allegemonia del
Mapar, sottolineando che il partito di Rajoelina ha perso colpi.
Lo scorso febbraio era stata
eletta presidente del Parlamento
Christine Razanamahasoa, ex ministro della Giustizia, candidata
dal Mapar, era stato costituito
lufficio permanente di direzione
del Parlamento ed era stato adottato il regolamento interno. Ma il
mese scorso il primo consiglio dei
ministri del nuovo Governo ha
bollato queste scelte come anticostituzionali.

artigianali. Il giorno prima cerano


stati tre morti in attacchi compiuti
contro due alberghi a Mombasa.
Nel primo erano state lanciate granate contro il Reef Hotel, sulla
spiaggia di Nyari, mentre nellaltro
era esploso un ordigno nel quartiere di Mwembe Tayari.
Gli attentati si sono intensificati
in Kenya da quando, nellottobre
del 2011, lesercito di Nairobi intervenuto in Somalia contro le milizie radicali islamiche di al Shabaab.
Le autorit di Nairobi hanno
adottato nellultimo mese, soprattutto nel quartiere Eastleigh di
Nairobi, conosciuto come la piccola Mogadiscio, una serie di misure contro i cittadini somali presenti in Kenya che la settimana
scorsa hanno spinto il Governo di
Mogadiscio a richiamare lambasciatore. La decisione giunta dopo larresto di un console a Nairobi, Siyad Mahmoud Shire, fermato
durante i controlli di polizia nei
confronti di immigrati e rifugiati
somali. Latto, ricordano le agenzie
di stampa internazionali, senza
precedenti nelle relazioni diplomatiche tra Kenya e Somalia, che hanno avuto, nellarco dellultimo anno
diversi momenti di forte e acuta
tensione.

PANAM, 5. A sorpresa, contro tutti


i pronostici e i sondaggi, le elezioni
presidenziali di ieri a Panam sono
state vinte dal candidato di centrodestra, Juan Carlos Varela, gi vice
capo dello Stato passato poi allopposizione. Il cinquantunenne, fabbricante di rum ex alleato del
presidente uscente, Ricardo Martinelli, con il quale aveva poi rotto
politicamente ha ottenuto il 39,2
per cento dei consensi.
Varela ha battuto Jos Domingo
Arias, candidato appoggiato dal
partito di Governo, Cambio democrtico, che correva insieme a Marta
Linares, moglie di Martinelli. Terzo
posto, invece, per il socialdemocratico, Juan Carlos Navarro, che per
due mandati aveva ricoperto lincarico di sindaco della capitale.
Nel suo primo messaggio, il neopresidente che nel 2011 era stato
rimosso dallincarico di ministro degli Esteri, ma che prima del voto ricopriva lincarico di vice presidente
ha annunciato di voler dare vita a
un Governo di unit nazionale,
umano, con una visione sociale e la
vocazione al servizio pubblico.
Panam lo scorso anno ha fatto
registrare una crescita economica
dell8,5 per cento, uno dei tassi pi
elevati dellAmerica latina, ma la disuguaglianza sociale resta ancora
altissima, con circa il 26 per cento

Il cibo spazzatura uccide ogni anno


trenta milioni di persone
GINEVRA, 5. sempre pi allarme nel mondo per la
diffusione del cosiddetto cibo spazzatura, gli alimenti scarsi da un punto punto di vista nutrizionale. Il loro consumo contribuisce a malattie croniche che provocano ogni anno 30 milioni di morti.
Con il termine cibo spazzatura (espressione ricalcata
dallinglese junk food) sono indicati quei prodotti alimentari considerati malsani a causa del bassissimo valore nutrizionale e la ricchezza di grassi o zuccheri. E
proprio la nutrizione errata, rileva lO rganizzazione
mondiale della sanit, una delle cause principali di
morte per malattie croniche non trasmissibili come
cancro, diabete, malattie polmonari e cardiovascolari,
la cui incidenza in forte aumento in tutto il mondo.

GIOVANNI MARIA VIAN


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Carlo Di Cicco
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Sangue
alla periferia
di Caracas
CARACAS, 5. La tensione non accenna a placarsi in Venezuela.
Uno degli uomini della scorta
del presidente Nicols Maduro
stato ucciso, nella notte tra sabato e domenica, mentre transitava
lungo una strada alla periferia di
Caracas: stato raggiunto da
colpi darma da fuoco che sarebbero partiti da un altro veicolo.
La notizia dellomicidio stata
resa nota in un comunicato diffuso dalla procura nazionale.

Reintegrati
i militari boliviani espulsi

Lagenzia specializzata dellOnu ha calcolato che, in


assenza di correttivi, nel 2025 le vittime potrebbero essere 39 milioni. Oltre a essere deleteri per la salute, i
prodotti alimentari privi di valori nutrizionali sono anche quelli che hanno il maggiore impatto ecologico,
come ha dimostrato uno studio pubblicato dal Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics. I ricercatori francesi delluniversit di Marsiglia hanno individuato una lista di 391 cibi, industriali e non, calcolando per ognuno limpatto ecologico della loro produzione. Un calcolo basato su tre fattori: emissioni di
anidride carbonica, sostanze che causano piogge acide
e inquinamento di mari e fiumi. Ebbene, manco a dirlo, il cibo spazzatura quello con i costi di produzione pi alti. Anche in termini ambientali.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va

della popolazione che vive in condizioni di estrema povert.


Varela si trover anche a gestire il
progetto di ampliamento del canale
di Panam, oggetto questanno di
un contenzioso che ne ha ritardato
i lavori. Oltre alle presidenziali, i
panamensi si sono recati alle urne
per eleggere i 71 deputati dellAssemblea nazionale (il Parlamento unicamerale) e 77 sindaci.

LA PAZ, 5. Il comandante in capo


delle forze armate boliviane, Victor
Baldibieso, ha reso noto ieri che
430 dei 702 sottoufficiali di cui era
stato ordinato il pensionamento obbligatorio lo scorso 25 aprile in seguito a una protesta, sono stati
riammessi nei loro ranghi. Nei loro
confronti sono state sospese le imputazioni di sedizione, ammutinamento, azione politica e attentato
allonore delle forze armate. I militari erano stati sanzionati per aver
partecipato a una serie di proteste
con le quali rivendicavano una ri-

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forma che abolisca forme di discriminazione nelle forze armate.


A organizzare le proteste erano
stati in particolare i sottoufficiali indigeni, ai quali sono precluse le accademie militari riservate tradizionalmente a bianchi e meticci: essi
hanno chiesto pi volte il sostegno
e la solidariet di vari settori della
societ civile. E i loro appelli hanno
accolto il favore in particolare dei
contadini di etnia Aymara, che, non
appena era scoppiata la protesta,
avevano chiesto il reintegro dei sottoufficiali congedati.

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luned-marted 5-6 maggio 2014

pagina 3

Decine di vittime a Damasco e Aleppo

Confermata dalla presidenza del Parlamento lelezione a premier di Ahmed Miitig

Gli insorti siriani


lasciano Homs

Confusione libica

DAMASCO, 5. Un accordo per il ritiro dei ribelli siriani da Homs


stato raggiunto nel fine settimana e
la relativa tregua sembra al momento tenere. Non sinterrompono,
per, i combattimenti sugli altri
fronti, in alcuni casi tra gruppi di
ribelli contrapposti, mentre resta
drammatica la condizione delle popolazioni civili e continua ad aumentare il numero dei profughi.
Questo ha spinto lalto commissario dellOnu per i rifugiati, Antnio Guterres, a lanciare un nuovo
appello alla comunit internazionale ad aprire le frontiere per allentare la pressione sui Paesi limitrofi alla Siria. Sul piano politico, intanto,
la Corte costituzionale siriana ha
ritenuto ammissibili solo tre candidature compresa quella del presidente Bashar Al Assad delle ventiquattro che erano state presentate
per le presidenziali del 3 giugno
prossimo.
Particolare significato il Governo
di Damasco attribuisce alla ricon-

Ispettori
dellAiea
in visita in Iran
TEHERAN, 5. Una delegazione di
ispettori dellAgenzia internazionale per lenergia atomica (Aiea)
giunta ieri sera a Teheran per
applicare due delle sette misure
pratiche concordate in febbraio
per migliorare la trasparenza del
programma nucleare iraniano.
La delegazione guidata dal
direttore generale aggiunto dellAiea, Massimo Aparo avr in
giornata una riunione presso il
quartier generale dellO rganizzazione per lenergia atomica
iraniana a Teheran. Le agenzie
di stampa hanno confermato
che la delegazione visiter come
previsto la miniera di uranio di
Saghand e limpianto per la produzione di concentrato duranio
di Ardakan, entrambi nellIran
centrale.

quista di Homs, il cui centro storico, assediato da due anni, era considerato dagli insorti il cuore della
rivoluzione contro Al Assad. Uno
dei negoziatori dei ribelli, Abul
Hareth Al Khalidi, ha specificato
che laccordo per lo sgombero di
miliziani, civili e persone ferite
stato raggiunto con i capi dei servizi di sicurezza alla presenza
dellambasciatore iraniano. Una delegazione dellOnu e una della
Mezzaluna rossa stanno controllando lapplicazione dellintesa.
Sugli altri fronti, nel fine settimana si sono registrate decine di
vittime per bombardamenti di mortaio attribuiti ai ribelli, in particolare nella periferia di Damasco, dove un obice ha centrato un minibus
nellarea Al Dwela, e ad Aleppo,
nel bombardamento di un ospedale
e di un albergo. Scontri violentissimi tra i gruppi islamisti contrapposti del fronte Al Nusra e dello Stato islamico dellIraq e del Levante
sono in corso, inoltre, nella provincia di Deir Ezzor, dove oltre sessantamila civili sono in fuga dalle
localit di Bassayra, di Abriha e di
Al Zir.
Sulla condizione dei profughi
tornato a intervenire Guterres dopo
una riunione in Giordania con i
ministri degli Esteri dei Paesi che
ospitano oltre tre milioni di siriani:
oltre alla Giordania, Turchia, Iraq
e Libano. Lalto commissario ha
chiesto alla comunit internazionale di concorrere ad affrontare questa emergenza umanitaria che sta
rendendo insopportabile la pressione sui quattro Paesi in questione.
La Corte suprema siriana ha intanto ammesso alle presidenziali,
oltre ad Al Assad, solo Maher Al
Hajjar, un deputato indipendente
di Aleppo, e Hassan Abdellah al
Nouri, un uomo daffari di Damasco che in passato stato ministro.
Gli altri ventuno candidati sono
stati esclusi in base alla Costituzione del 2012 che non consente di
presentarsi a quanti non abbiano
risieduto in Siria negli ultimi dieci
anni, il che esclude tutte le principali personalit dellopposizione,
da tempo in esilio volontario. Gli
esclusi hanno tempo fino a mercoled per eventuali ricorsi.

Alcuni deputati avevano denunciato irregolarit nelle operazioni di voto

La contestata seduta del Parlamento trasmessa in televisione (Afp)

Bombe su Falluja mentre pellegrini diretti a Samarra muoiono in un attentato

Nuove violenze
tra sciiti e sunniti iracheni
BAGHDAD, 5. Ancora violenze nel
territorio iracheno mentre si attende
lesito, previsto per la met di maggio, delle elezioni legislative svoltesi
il 30 aprile. Ieri undici persone sono rimaste uccise in bombardamenti su Falluja, nella turbolenta provincia di Al Anbar, a maggioranza
sunnita. Sono state colpite diverse
zone della citt. da gennaio che

Forte terremoto
scuote Tokyo

Governo e opposizione ai ferri corti

Si riaccendono le proteste
in Thailandia
BANGKOK, 5. In Thailandia si riaccendono tensioni e proteste, dopo
la recente decisione di fare ripartire
il processo elettorale. La Commissione nazionale ha confermato il 20
luglio come nuova data delle elezioni legislative (il voto del febbraio scorso stato annullato),
mentre la registrazione dei candidati si terr tra il 25 maggio e il 3
giugno prossimi.
La notizia stata accolta dal primo ministro, Yingluck Shinawatra,
come possibilit di restituire al
Paese un Parlamento rinnovato rispetto a quello da lei sciolto il 9
dicembre scorso. Lobiettivo del
premier quello di formare un
nuovo Governo sulla base della
stessa maggioranza al potere dal
luglio del 2011.
Di tenore decisamente opposto
le dichiarazioni dellopposizione. Il
leader del movimento di protesta,
Suthep Thaugsuban, ha infatti ribadito che lobiettivo resta la fine
della coalizione governativa guidata dal partito Puea Thai e luscita
dalla scena politica della famiglia
Shinawatra. A prendere il posto
dellattuale Governo dovrebbe essere un consiglio del popolo designato tra i rappresentanti dellopposizione, che guidi il Paese verso
riforme ritenute indispensabili prima di una futura consultazione
elettorale. Il percorso verso il voto
attende, nelle prossime ore, la formalizzazione per decreto reale.
Nel tentativo di escludere una
pericolosa rotta di collisione tra
Governo e opposizione, che rischierebbe di fare ripiombare il
Paese nel caos e nella violenza, lex
premier, Abhisit Vejjajiva, ha proposto lavvio di un dialogo tra le
parti. Un intervento che ha avuto

lapprovazione della classe dirigente filo-monarchica, ma che stato


rigettato dallopposizione, di cui
Vejjajiva rappresenta lala pi moderata. Ad anticipare nuovi dissidi
che rischiano di scavalcare ogni
mossa politica e ogni iniziativa di
dialogo le contrapposte campagne di piazza, gi annunciate, che
rinvigoriranno le tensioni nelle
prossime due settimane, con il rischio di ulteriori violenze.

la citt, come pure le aree circostanti, segnata da combattimenti che


vedono opposti i miliziani dello
Stato islamico dellIraq e del Levante e le forze governative. Combattimenti che hanno interessato
anche la citt di Ramadi, sempre
nella provincia di Al Anbar. Lattacco di ieri non stato ancora rivendicato ma, come rilevano le agenzie

TOKYO, 5. Un forte terremoto di magnitudo 6 sulla scala Richter ha


fatto tremare Tokyo: 17 persone sono rimaste ferite. Oggi in Giappone
festa nazionale e molti abitanti della capitale sono stati svegliati allalba
dal forte sisma, che ha scosso decisamente numerosi edifici. In tanti, informa la stampa locale, hanno avuto difficolt a raggiungere i punti pi
sicuri della casa, tale era la violenza della scossa, che stata sentita soprattutto nella zona centrale. Lepicentro del sisma stato localizzato
vicino allisola di Izu Oshima, a sud ovest della capitale. Le linee ferroviarie sono state bloccate per verificare eventuali danni alle strutture e il
traffico stato rallentato su alcuni tratti autostradali. Lattivit invece
rimasta normale allaeroporto internazionale di Tokyo-Haneda. Secondo
la televisione, non sono state riscontrate anomalie nella disastrata centrale di Fukushima, devastata dal sisma e dal maremoto del marzo del
2011, n negli altri impianti nucleari del Paese. Lagenzia nazionale di
meteorologia non ha diramato allarmi tsunami.

di stampa internazionali, molto


probabilmente pu essere inquadrato nel persistente clima di tensione
fra le comunit sciita e sunnita.
Tanto che, sempre ieri, dieci pellegrini sciiti sono morti in seguito
allattacco contro un pulmino che li
stava portando a Samarra.
Durante la campagna elettorale
in vista delle legislative i diversi
candidati hanno insistito sulla necessit di porre fine, per il bene e il
progresso del Paese, alle violenze
settarie che da mesi stanno insanguinando il territorio. Si stima che
pi di tremila persone siano morte
dallinizio dellanno a causa di attacchi e delle conseguenti rappresaglie nellambito della rivalit fa sciiti e sunniti. E certamente il ritorno
di elementi di Al Qaeda nella provincia di Al Anbar ha contribuito a
destabilizzare una situazione gi
critica.
E anche sul piano politico si
preannuncia una fase di incertezza.
Infatti sulla base dei primi risultati
delle legislative, si viene configurando uno scenario che non contemplerebbe un unico vincitore, in
grado di governare da solo il Paese.
Sembrano quindi profilarsi lunghe
consultazioni per cercare di formare
unalleanza che potrebbe confermare a capo dellEsecutivo, per il terzo
mandato consecutivo, lo sciita Nouri Al Maliki.

Dalla Conferenza episcopale italiana aiuti agli alluvionati

Lento ritorno alla normalit nelle Marche

Una strada di Senigallia invasa dalle acque (Ansa)

ROMA, 5. Si continua a lavorare


nelle Marche, dopo lalluvione che
ha colpito la regione nei giorni
scorsi, provocando due morti a Senigallia, 300 sfollati, ingenti danni
alle attivit produttive, con fabbriche, laboratori e campi allagati.
A Senigallia dove ieri si recato in visita il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi
la situazione rimane critica. Le
scuole resteranno chiuse fino a domani, mentre ci sono ancora molte
strade interrotte da frane e smottamenti.
Ai centralini delle chiamate di
soccorso del 118 e del 115 e anche al
centro operativo comunale non sono arrivate segnalazioni urgenti.
Si va verso la normalit ha reso
noto la protezione civile. Oggi le
condizioni climatiche sono buone e
questo consentir di intensificare le

operazioni di bonifica a Senigallia,


invasa dallalluvione del Misa.
Lobiettivo quello di ripristinare nel pi breve tempo possibile i
servizi pubblici essenziali. La situazione pi grave riguarda lenorme
massa di fango e detriti che si abbattuta sulle strade e nelle fogne.
I soccorritori sono tuttora al lavoro con mezzi anfibi e gommoni
per interventi nelle abitazioni, nelle
cantine e nelle aziende ancora allagate. Si cerca di spalare via il fango prima che si solidifichi, mentre
in alcune aree, lacqua ha raggiunto i due metri di altezza, invadendo locali al piano terra. Come prima risposta solidale allalluvione
che ha colpito le Marche, la presidenza della Conferenza episcopale
italiana ha disposto lo stanziamento di un milione di euro dai fondi
derivanti dallotto per mille.

TRIPOLI, 5. Il Congresso generale


nazionale libico (Parlamento) ha
confermato oggi, in una convulsa seduta, la nomina come nuovo premier delluomo daffari di Misurata,
Ahmed Miitig. Lo riporta lagenzia
Lana, secondo la quale il Parlamento
ha tenuto una quarta votazione nella
quale Miitig ha ottenuto 121 suffragi
e ha ora 15 giorni per formare un
nuovo Governo.
Miitig il quinto premier libico
dalla caduta del regime del colonnnello Muammar Gheddafi, avvenuta
nel 2011, e, con i suoi 42 anni, il pi
giovane. Quasi sconosciuto al mondo della politica, il nuovo premier
ha avuto il sostegno delle fazioni
islamiche. Il consenso intorno alla
sua candidatura andato crescendo
votazione dopo votazione, una delle
quali era stata interrotta da un attacco armato al Parlamento da parte di
sconosciuti.
Nel suo programma di governo,
Miitig ha indicato come priorit la
ricostruzione delle forze e delle istituzioni preposte alla sicurezza del
Paese, dilaniato da violenze politiche
e tribali fomentate da milizie armate,
gruppi di terroristi fondamentalisti.
La mossa del Congresso generale
nazionale ha messo fine alla situazione di caos prodottasi ieri sera,
quando la presidenza dellaula aveva
dichiarato non valida una prima elezione di Miitig.
In una comunicazione indirizzata
allattuale Governo, il primo vicepresidente del Congresso, Ezzeddine Al
Awami, spiegava che Miitig aveva
ottenuto 113 preferenze invece delle
120 necessarie per la nomina e chiedeva allattuale capo del Governo,
Abdallah Al Thani, di gestire gli affari correnti in attesa di un nuovo
scrutinio. Miitig aveva gi prestato
giuramento davanti al Congresso.
Poi le forti contestazioni da parte
delle forze politiche a lui contrarie,
che hanno alla fine condotto allannullamento dellelezione. Almeno fino ad oggi.
Resta il fatto che lelezione del
nuovo premier ha mostrato ancora
una volta la fragilit della Libia, un
Paese senza un Governo stabile e
ancora in attesa delle elezioni politiche, pi volte rimandate, che dovranno porre fine a una transizione
che dura ormai da oltre tre anni.

Uccisi 37 miliziani
di Al Qaeda
nel sud
dello Yemen
SANA, 5. Almeno 37 terroristi, probabilmente affiliati ad Al Qaeda nella penisola arabica (Aqap), sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti
feriti in un attacco lanciato dallesercito nel sud dello Yemen. Lo ha annunciato ieri il ministero della Difesa. Loperazione stata condotta
nella regione di Maifaa, nella provincia di Chabwa. Secondo lagenzia
di stampa Saba, la gran parte di
questi miliziani era costituita da sauditi, afghani, somali e ceceni.
Altri cinque presunti membri di
Al Qaeda, tra i quali uno originario
appunto della Cecenia, erano rimasti
uccisi in precedenza nel corso di
combattimenti sempre nel sud dello
Yemen. Durante gli scontri armati
nella regione di Sanaj, situata tra
Maajala e Wadi Dheiqa, roccaforte
di Al Qaeda, sono stati uccisi anche
due soldati e altri quattro sono rimasti feriti. La notizia stata diffusa
dalla stessa agenzia di stampa. stato invece il ministero della Difesa ad
annunciare luccisione del fondamentalista ceceno, Abu Islam Al
Chicheni, presentato come un capo
locale. il secondo leader fondamentalista straniero ucciso. Venerd,
il ministro della Difesa aveva reso
nota la morte di Abu Muslim Al
Uzbeki, sempre nella provincia di
Abyan.
Ma le violenze non risparmiano
nemmeno la capitale, teatro anchessa di frequenti attacchi. Un ufficiale
dellesercito yemenita stato infatti
ucciso in un attentato oggi a Sana
da due uomini armati che poi sono
riusciti a fuggire.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

luned-marted 5-6 maggio 2014

Non possibile
replicare alla generosit di Cristo
con un grazie convenzionale ed educato
Bisogna dare la vita

Tradotte in italiano alcune meditazioni di padre Bergoglio

Sul campo di battaglia


ch ci facciamo figli nel passa alla fierezza del cavaliere fedele che offrir tut la croce a contrassegnare il senso bellico della
Figlio. E l, in piedi, ta la sua persona alla fatica, anche contro la pro- nostra esistenza. Con la croce non si pu negoziare,
partecipe della spo- pria sensualit e contro il proprio amore carnale e non si pu dialogare: o la si abbraccia o la si respinge. Se scegliamo di respingerla, la nostra vita rester
liazione, ecco la mondano.
Nella meditazione sulle due bandiere (cfr. Eserci- nelle nostre mani, confinata nei momenti meschini
Madre che d
Francesco Fontebasso, La visione di santIgnazio alla Storta (XVIII secolo, Brescia, Pinacoteca civica)
del nostro orizzonte. Se labbracciamo, in quella steszi,
136-148),
la
richiesta
iniziale
viene
definita
secondo
senso alla nosa decisione perdiamo la vita, la lasciamo nelle mani
stra filiazione. la raffigurazione di un campo di battaglia: si cerca di
di Dio, nel tempo di Dio, e ci verr restituita soltanto
riconoscere
i
tranelli
del
capitano
dei
nemici
e
si
ricePi ancora, quanin un altro modo.
a nostra appartenenza alla Chiesa acquista do ci fondiamo nellistituto (acquistiamo fondamento ve aiuto per guardarmene, si chiede di conoscere la
la sua consistenza fondamentale l dove in esso), dobbiamo prendere come riferimento essen- vita vera che nostro Signore mostra e la grazia per
imitarlo.
E
sar
questo
desiderio
di
imitare
il
Signonasce la Chiesa: sulla croce. Analogamente, ziale la fondazione dello stesso istituto. Accade la
re a condurre alla richiesta conclusiva, di tre colloqui,
non raggiungeremo una piena appartenen- stessa cosa quando vogliamo fondare il nostro cuore
come una logica conseguenza dello sviluppo dellinteza allistituto se non la generiamo in que- su una rinnovata appartenenza alla Chiesa. E poich
la Chiesa nasce e si fonda sulla croce, ogni fondazio- ra meditazione, ma anche come una sorpresa; la fatista vocazione alla croce. L avvenuto il s definitica proposta nella meditazione sul Regno adesso ha
ne a sua volta parteciper di lei.
vo dellobbedienza che vince la disobbedienza priSantIgnazio, sia negli Esercizi che nelle sue lettere, un nome: Imitarvi nel sopportare ogni ingiuria e
mordiale. L stato precipitato nellabisso, una volta definisce unintera dottrina sul senso bellico della no- ogni vituperio. La metafora militare conduce necesper sempre, lantico serpente che genera la ribellio- stra vita donata al Signosariamente alla croce, la
ne e il peccato. L la nostra appartenenza filiale per- re. Senza questa dimensola che pu dare senso a
questa guerra.
sione non si potrebbe
Con la croce non si negozia
C, dunque, una dinemmeno concepire la somensione di ostilit nel
stanza del suo servizio
La si abbraccia o la si respinge
pesso si fatto riferimento al fenomeno
modus vivendi cristiano
del Re eterno. Proprio
di una certa diserzione nella vita spiMa
se
la
respingiamo
(tanto pi in quello di un
allinizio dei suoi Esercizi
rituale: un lento indebolimento della
religioso desideroso di sefa riflettere sulla cattiva
la nostra vita rester confinata
magnanimit e della prontezza nel servizio,
guire il suo Signore pi
strada che prenderebbero
fino ad arrivare a una sorta di sopore, sennella meschinit del nostro orizzonte
da vicino). Lostilit a cui
degli Esercizi in cui non si
za molti movimenti di spirito significativi, in
si sottopone colui che defosse agitati da diversi spicui, sebbene il religioso continui a svolgere i
cide di percorrere la strariti. Questo piglio battaAnticipiamo stralci dal libro La croce e la pace.
compiti abituali e a condurre una vita religliero va accentuandosi nella prima settimana, dove da di Cristo nostro Signore affiora nelle varie perseMeditazioni spirituali (Bologna, Emi, 2014, pagine 144,
giosa normale, egli va perdendo, a poco a
E
s
e
rc
i
z
i
infatti
egli
parler
di
eliminare
i
peccati
(cfr.
cuzioni
che
vi
fanno
la
loro
comparsa.
Il
servizio
crieuro 12,90, con introduzione di Antonio Spadaro;
poco, la sua forza aggressiva, il suo fervore
spirituali, 43) e, raggiunto il terzo esercizio, pro- stiano, quando autentico, spazza via ogni nostalgia
in libreria dall8 maggio) nel quale sono tradotte per la
spirituale. Si tratta dello stato di tiepidezza,
spetter la strategia contro il nemico: conoscere e esistenziale basata su canoni da ecloga bucolica.
prima volta in italiano alcune meditazioni pronunciate
come lo chiamano i classici della vita spiriaborrire (cfr. Esercizi, 63), atteggiamento ben lontano
in Argentina da padre Jorge Mario Bergoglio. Quelle
SantIgnazio stato chiaro: Incontrare difficolt
tuale.
dalla falsa comprensivit naturalista o dai compro- non una novit, anzi cosa ordinaria nelle cose di
riflessioni vennero registrate e pubblicate integralmente
difficile essere fedeli nel dolore e nel
messi di chi non vuole lottare sul serio e fino in fon- molta importanza per il servizio e la gloria di Dio.
nel volume Reflexiones espirituales sobre la vida apostlica
trionfo, ma lo molto di pi restarlo quando
do. In questo terzo esercizio della Prima settimana, Le contraddizioni gi avute e quelle attuali non so(Buenos Aires, Ediciones Diego de Torres, 1987).
occorre mantenere la consolazione (in quasantIgnazio forgia un atteggiamento fondamentale no per noi una novit. Anzi, dallesperienza che ne
Si tratta delle parti terza e quinta intitolate
lunque sua forma) quotidiana. Non soltanto
per il servizio divino: la capacit di condanna, che la abbiamo in altre parti, speriamo che Cristo nostro Sirispettivamente: Sobre el conocimiento de s mismo
siamo invitati a perseverare vigili e in prerisposta di un cuore innamorato alla realt della lotta gnore sar servito in quella citt tanto pi, quanto
e Algunos aspectos de la vida religiosa nelle quali
ghiera sulla croce, e ad accettare umilmente
fra i tre pensieri che essa presuppone in noi (cfr. maggiori ostacoli pone colui che procura sempre
Bergoglio parla soprattutto ai confratelli gesuiti
le gioie del trionfo, ma anche a cercare la
Esercizi, 32): pensieri, appunto, che sono ispirati da dimpedire il suo servizio. A tale fine muove gli uni e
meditando alcuni passi degli Esercizi spirituali di
consolazione e a restare in essa. La consolaspiriti contrari ed entrano in conflitto.
Ignazio. La sesta parte (Signos de inculturacin) delle
gli altri, i quali, da credere, con buone intenzioni e
zione va cercata e mantenuta a ogni costo.
Nella chiamata del Re (cfr. Esercizi, 91-98) si pro- cattive informazioni rigettano quanto, non comprenReflexiones esce sempre in questi giorni con il titolo Chi
Nel tempo di pace la fedelt si esprime con
spetta unimpresa militare e un invito a quelli che dendolo, reputano degno rigettare.
sono i gesuiti. Storia della Compagnia di Ges (Bologna,
il continuo cercare il Signore. Nel
pi vorranno lasciarsi coinvolgere e segnalarsi in ogni
Emi, 2014, pagine 128, euro 11,90) e ne anticipiamo qui
tempo della pace ordinaria, alluoLe difficolt a volte vanno oltre il
sotto un breve stralcio.
servizio (Esercizi, 97): dalla capacit di condanna si
mo fedele spetta cercare per trovamero fastidio e si rivelano vere persere. Quello infedele o non cerca o
cuzioni: nellesistenza cristiana lo stato
cerca soltanto per acquisire o per
di persecuzione norconservare quanto gli stato dato,
male, se si vive con
e nientaltro. E che cosa deve cerlumilt del servo inucare chi desidera mantenersi fedetile, e lontani da qualle? Semplicemente il Signore e la
siasi desiderio di apconsolazione (in qualunque sua
propriazione che porti
forma) che accompagna il servizio
a proclamarsi vittiquotidiano. E cercare la consolame.
zione implica tentare se stessi,
Quando contempliamettersi alla prova da diversi lati.
mo Cristo in croce, ci
nterrogarci sulla capacit che la cos spesso). Due criteri che
Se in una riunione ci sentiamo
Significa un continuo e serio esarendiamo conto di doha la nostra comunit di padre Arrupe utilizza di continuo contenti per tutto ci che abme di coscienza per accorgersi
vergli la nostra vita
proiettarsi verso la frontie- nel suo Discorso finale ai Padri biamo raggiunto, o se ci sentiamo
delle mozioni interiori che sopragperch e non soltanra, e di assumersi nellintimo i della recente Congregazione dei contenti per le quattro o cinque
giungono nel corso della giornata.
to per questo egli ha
cose che abbiamo detto (specie se
problemi e le persone della fron- procuratori.
Richiede, per esempio, un modo
donato la sua per la
La realt in s eloquente. E nel genere del bisognerebbe...),
tiera, equivale a interrogarci sulla
diverso di vegliare rispetto al monostra. E la gratitudisua ragion dessere, sul suo potere molte volte quando ci sono non c il minimo dubbio che sia
mento della croce. Implica capacine, quando genuina,
di richiamo, sul nostro ruolo di dubbi sullandamento di unope- il cattivo spirito a condurci, allo
t dinteriorit e occhi spalancati
ci mette sullo stesso
pastori o di raffinati pettinatori ra, di un processo, o su un com- scopo di ammansirci. Se, invece,
per non assopirsi.
piano: donare la vita
portamento , anzich tracciare sentiamo la vera consolazione del
di pecore.
La fedelt al Signore che procome ha fatto lui (veLa chiesa della Compagnia di Ges
Uno specifico segno evidenzia castelli in aria o teorie, o cadere Signore e ce ne lasciamo guidare,
pria di questi momenti di pace
stire la stessa veste e
a Crdoba dove Bergoglio era direttore spirituale
questa vitalit in una comunit o nello spirito del bisogneconsiste in una particolare cura
divisa di Cristo, subire
in unopera: la loro capacit di rebbe, viene molto bene
nel mantenere il cuore nella riceringiurie, false testimoradunare e di convocare laici im- fare un esame pratico delca del Signore, ed essa va unita a
nianze, affronti per
pegnati nella missione che in essa si la situazione. Comera
rassomigliare e imitaun certo senso di resistenza. Quesvolge. Pertanto si verifica una questo aspetto qualche
re in qualche misura il nostro Creatore e Signore Gesta resistenza pu assumere varie forme: pasorta di circuito dialettico: dia- tempo fa? Com adesso?
s Cristo).
zienza, costanza apostolica, seria disposiziomo forza ai laici per mezzo degli In che cosa si andati
Su questo preciso punto vengono sbaragliate tutte
ne a esaminare la propria coscienza, interioriEsercizi spirituali, ma li convo- avanti, e in che cosa no?
quelle forme di comportamentismo che vorrebbero
t, penitenze... Tutte cose che comportano
chiamo definitivamente tramite E da qui trarre le conseriassumere latteggiamento cristiano in un manuale di
non dormire sugli allori e una certa aggresguenze,
che
saranno
reali.
istituzioni capaci di assumersi la
galateo. Non possibile replicare alla generosit di
sivit nel proporsi cose maggiori al servizio
Il discernimento spirituale
frontiera nel loro intimo e di
Cristo con un grazie tante convenzionale ed educadi Dio.
resta, per noi, quellarma
proiettarsi verso la frontiera.
to: bisogna dare la vita, ed essa si d da quando il
Possiamo interrogarci sui possibili segni
che
santIgnazio
ci
ha
da stata spesso messa in evidenSignore
ha
segnato
la
strada

soltanto
sulla
croce.
dellinfedelt in tempo di pace e prosperit.
za la difficolt di coinvolgere to per riscattare la volont
Questo ringraziare con la propria vita acquista
A mio giudizio, lindizio principale una
un laico al quale siano stati dati di Dio dallambiguit delattualit quotidiana nella celebrazione del Ringraziaspecie di stato di scontentezza per cui non si
gli Esercizi spirituali in unistitu- la vita.
mento per antonomasia, leucaristia, che , al tempo
gode interamente delle grazie ricevute, una
Impariamo a porci dazione che lo convochi (...) e altre
stesso, la memoria della Passione del Signore. Leucasorta di tristezza che, senza possedere le cavolte ci sono istituzioni a mezzo vanti alle consolazioni e
ristia fonda la Chiesa, la alimenta, la mantiene viva.
ratteristiche della tristezza spirituale, ne posservizio perch i laici che vi lavo- alle grazie, e a non temerOgni volta infatti che mangiate questo pane e bevesiede qualche elemento: poche aspettative,
rano non possiedono quegli ele- le. Impariamo che qualte al calice, voi annunciate la morte del Signore, finpassivit, pigrizia, e cos via. Ma, probabilmenti della nostra spiritualit che siasi sforzo per la giustich
egli
venga
(1
mente, il pi chiaro sintomo di questo stato
Corinzi,
11,
26);
nel
celebrare
leuzia,
se
non
va
unito
alla
li aiuterebbero a progredire verso
caristia rendiamo presente lora di nascita della Chieun certo spirito lamentoso. Quando una persounappartenenza pi generosa. La gioia e alla pace, non di
sa, che coincide con lora della morte del Signore. E
na o unistituzione, in tempo di pace e pronostra cura pastorale deve giun- buono spirito. Rendiamosperit, scopre di trovarsi in questo stato di
il nostro modo di ringraziare assumerci quella morgere al punto di non lasciare per ci conto che la contentiepidezza e dincertezza, allora deve ricorrere
te, commisurarci a essa. Qui si radica la formalit ulstrada nessuno dei laici, n per tezza non equivale alla
ai valori fondamentali della sua identit.
tima della nostra appartenenza alla Chiesa.
difetto di mistica n per difetto di consolazione. Il demonio
Quando il forte stato dincertezza e disorienLa memoria della croce , per cos dire, lambito
appartenenza. Ci implica che cerca di farci stare contamento configura la tiepidezza in noi, la pridellesistenza cristiana. Al di fuori di questambito
siamo capaci non soltanto di tra- tenti (di quello che abma cosa da fare devessere recuperare il prinon
si
dar
scelta:
correremmo
il
rischio
di
cercare
smettere una simile mistica, ma biamo fatto, dellidea che
Padre Bergoglio durante una celebrazione
mo amore, lamore al tempo del tuo fidanpercorsi risolutivi che fanno a meno della croce. Ne
anche di creare istituzioni capaci ci venuta, eccetera) per
con il preposito generale Pedro Arrupe
zamento, quando mi seguivi nel deserto
verrebbero vite religiose tiepide o forme di pastorali
poi spingerci verso il nodi provocare appartenenza.
(Geremia, 2,2). Cos recuperata tramite il ripoco fondate. Scegliere, invece, la via di Ges signifiRiepilogando queste riflessioni, minalismo del bisogneca abbandonarsi nelle mani del Padre e dare la procordo, la prima carit ci addita anche la noaffiorano due criteri in qualche rebbe..., sostanzialmente
pria disponibilit ad essere abbandonati dal Padre.
stra vocazione di seminatori di pace, sotmodo fondamentali: quello della passivo, e da l verso linefficien- proveremo di certo che lamore
Il senso dellabbandono nelle mani del Padre, e
traendoci alla tentazione di essere meri berealt e quello del discernimento za. La vera consolazione sempre si deve porre pi nelle opere che
dellimpressione di abbandono da parte del Padre che
neficiari della pace, atteggiamento che a pospirituale (in concreto, delle nostre realista, si accorge di ci che si nelle parole (Esercizi spirituali,
connessa con qualsiasi croce, indica la dimensione
co a poco ci porterebbe a perdere tutto ci
consolazioni o desolazioni o pu fare e ha il senso del fattibi- 230), perch cos il nostro frutto,
escatologica di questa pietra fondamentale della
che avevamo conquistato con la forza della
pi in generale della variet di le; ci porta allazione e da l anche se fosse esiguo, sar vero e
nostra vita cristiana.
croce e della risurrezione.
spiriti di cui santIgnazio ci par- allefficacia.
fecondo.

Nei giorni
della tiepidezza

Reflexiones espirituales

Pettinatori di pecore

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 5-6 maggio 2014

pagina 5

La teologia come asse dellazione ecclesiale

Ratzinger
visto da Costantinopoli
Pubblichiamo, in una nostra traduzione, ampi stralci del discorso del patriarca di Costantinopoli agli ex allievi
di Joseph Ratzinger allinaugurazione
dellincontro su Benedetto XVI e lortodossia svoltosi dall1 al 4 maggio
alla Facolt teologica di Halki, in
Turchia.
di BARTOLOMEO
La teologia larticolazione e linterpretazione della vita della Chiesa
in dialogo con i segni dei tempi. Per
questo la teologia sempre stata
lasse dellazione e del pensiero per
Papa Benedetto; per questo tutte le
sue scelte e le sue decisioni sono
state basate su criteri teologici; e per
questo si sempre schierato contro
il minimalismo teologico. Secondo
lui, nella Chiesa non pu sviluppar-

vozione verso i principi ecclesiologici fondamentali, nonch dalla totale


dedizione alla Chiesa. Come ha dichiarato durante una delle sue interviste, la fede in Dio e il ministero
nella Chiesa di Cristo sono stati la
bussola della sua vita sin dallinizio.
Di fatto, alla domanda se il suo sviluppo teologico era diretto verso il
conservatorismo,
ha
osservato:
Non posso negare che nella mia
vita ci siano stati evoluzioni e cambiamenti, ma ribadisco che questi
sono compresi nel contesto di
unidentit stabile. proprio cambiando che ho cercato di restare fedele a quella che sempre stata la
preoccupazione fondamentale della
mia vita.
Abbiamo sfide in comune con Papa Benedetto; e le nostre opinioni
coincidono su molti problemi contemporanei. Per esempio, concordia-

Benedetto XVI e Bartolomeo durante il viaggio in treno


verso Assisi per la giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace nel mondo

si niente di costruttivo senza fondamenta teologiche adeguate.


Papa Benedetto stato un ammiratore e uno studente della teologia
e della spiritualit patristica. Non
ha mai considerato i Padri della
Chiesa come monumenti del passato, bens come dimensione essenziale della vita e dellidentit della
Chiesa. stato ispirato dalla co-inerenza e dallarricchimento carismatici e reciproci del ministero e della
teologia nella testimonianza cristiana dei Padri.
Benedetto XVI si dimostrato fedele alla tradizione della Chiesa e
alla testimonianza teologica dinanzi
alle ricerche esistenziali e alle sfide
del nostro tempo. Tutto il cammino
di Papa Benedetto caratterizzato
dalla stabilit e dallincrollabile de-

mo riguardo lidentit della civilt


europea, sul suo presente e sul suo
futuro. Entrambi siamo convinti che
impossibile concepire e valutare la
civilt europea senza fare riferimento alle sue radici cristiane. I valori
fondamentali, la moralit, leducazione, larte, la scienza, leconomia,
la struttura sociale e politica degli
europei sono collegati dal cristianesimo, anche se tante cose sono state
ottenute o imposte talvolta in conflitto con la Chiesa.
Per quanto riguarda la situazione
dellEuropa moderna, riteniamo che
il cammino verso una secolarizzazione comprensiva, appoggiata dai rappresentanti del fondamentalismo
moderno, stato interrotto definitivamente, nella misura in cui oggi
parliamo di societ post-secolari

Appello dagli Stati Uniti

Per i due vescovi ortodossi


sequestrati in Siria
NEW YORK, 5. Grande preoccupazione per lescalation di violenza nei
Paesi del Vicino Oriente, in particolare Egitto, Iraq e Siria; condanna
di ogni forma di persecuzione per
ragioni razziali, etniche e religiose;
appello ai governi nazionali affinch, nelle regioni dove i cristiani
non sono sufficientemente protetti,
facciano prevalere la giustizia sociale e politica. Sono i punti principali
toccati dalla dichiarazione diffusa
nei giorni scorsi dallAssemblea dei
vescovi ortodossi canonici degli Stati Uniti dAmerica in occasione del
primo anniversario del rapimento
del metropolita greco-ortodosso
Boulos Yazigi e dellarcivescovo si-

ro-ortodosso Yohanna Ibrahim, avvenuto ad Aleppo, in Siria, il 22


aprile 2013. Notiamo una crescente
mancanza di interesse da parte delle
autorit civili nel collaborare alla liberazione dei due leader cristiani,
scrivono i presuli, invitando tutti i
fedeli a ricordarli quotidianamente
nei loro pensieri e nelle loro preghiere. I vescovi ortodossi statunitensi, parlando della drammatica
condizione dei cristiani nel Vicino
Oriente, accusano i governi locali di
imperdonabile indifferenza e di
ingiustificabile inazione, sottolineando che, in alcuni Paesi, i cristiani sono esclusi perfino dai processi di pace e riconciliazione.

che hanno abbracciato la presenza e


il ruolo pubblico delle religioni. A
ogni modo, la nozione di una societ assolutamente secolarizzata era
del tutto estranea e inconcepibile
per altre civilt, che non sono pi
troppo distanti da noi ma di fatto
comprendono parte delle societ europee multiculturali. Daltro canto,
naturalmente, lesplosione in corso
del fondamentalismo religioso fornisce argomenti graditi a coloro che
oggi dubitano o negano la religione
e che continuano a identificare le
espressioni negative del fenomeno
religioso con la sua essenza.
Riguardo al movimento ecumenico, Papa Benedetto ha posto particolare enfasi sul dialogo teologico
tra il cattolicesimo romano e la
Chiesa ortodossa. Ha promosso
questo dialogo, come anche contatti
bilaterali con le singole Chiese ortodosse, ma specialmente con il patriarcato ecumenico. Non dimenticheremo mai la visita di Papa Benedetto al Fanar nel novembre 2006,
che ha contribuito in modo decisivo
al progresso e allallargamento delle
relazioni tra le nostre due Chiese.
Allo stesso tempo, anche noi abbiamo visitato Roma in due occasioni
su invito ufficiale di Papa Benedetto. Durante la nostra seconda visita
abbiamo parlato nella Cappella Sistina, dinanzi al sinodo dei vescovi
cattolici, sul tema La Parola di Dio
nella vita e nella missione della
Chiesa.
Papa Benedetto ha creduto, come
anche noi crediamo, che nel dialogo
tra le Chiese dovrebbe prevalere
uno spirito di fiducia reciproca e di
sincerit, che rispetti anche pienamente i criteri teologici ed ecclesiologici fondamentali. Levoluzione e
il successo del dialogo sono legati
alla fedelt delle parti, alle specificit delle rispettive tradizioni, nonch
allapertura reciproca. Riteniamo
che il dialogo di verit non sia
una ricerca della verit o un cammino verso la verit, ma piuttosto un
dialogo in Verit. E questa Verit
salvifica Cristo stesso, capo della
Chiesa e salvatore del suo corpo
(Efesini, 5, 23). Il messaggio che
emerge dal lavoro ecclesiastico e
teologico di Papa Benedetto la
coesistenza creativa dellofferta della
Chiesa e dello studio della teologia.
vero che il rispetto della tradizione non rende la Chiesa non-secolare, cos come lapertura al mondo
non implica secolarizzazione. La
teologia autentica nasce da questo
duplice riferimento alla tradizione
della Chiesa e al suo dialogo con il
mondo. In particolare apprezziamo
il fatto che, tra gli studiosi della
teologia di Papa Benedetto, vi sono
anche accademici ortodossi, cosa
che certamente allieter anche lui.

Sostegno del Wcc alla Repubblica Democratica del Congo

C una parola di salvezza


da condividere
KINSHASA, 5. Si conclusa nei giorni scorsi a Kinshasa, capitale della
Repubblica Democratica del Congo, la visita di una delegazione del
World Council of Churches (Wcc),
guidata dal segretario generale, reverendo Olav Fykse Tveit. Durante
il soggiorno in Africa i rappresentanti del Wcc hanno avuto lopportunit di constatare la situazione in
cui si trova il Paese. La Repubblica
Democratica del Congo, com
noto, ha dovuto affrontare, negli
ultimi decenni, una serie di crisi e
di conflitti armati, attraversando
una situazione di pace fragile, mancanza di sicurezza, povert e sottosviluppo.
In una celebrazione ecumenica
organizzata dalle comunit ecclesiali
congolesi e ospitata dalla parrocchia
protestante dei Discepoli di Cristo,
a Kinshasa, Tveit ha condiviso le riflessioni sulla risurrezione di Cristo,
dal significato particolare in una nazione come la Repubblica Democratica del Congo, che alcuni definiscono un Paese dimenticato con
problemi dimenticati. La delegazione ha incontrato diversi rappresentanti delle comunit membro del
Consiglio ecumenico delle Chiese,
altre organizzazioni ed esponenti
della All Africa Conference of
Churches (Aacc ) e della Organization of African Instituted Churches
(O aic).
Come altri relatori alla funzione
ecumenica di Kinshasa, alla quale
hanno partecipato pi di duemila
persone, il reverendo Tveit ha puntato lattenzione sui temi della giustizia, della pace, della sicurezza e
dellarmonia nella Repubblica Democratica del Congo, nei Paesi africani e nel mondo, e ha parlato, soprattutto, della risurrezione di Cristo: Secondo il Vangelo di Giovanni ha ricordato il segretario generale del Wcc una donna in lacrime, Maria Maddalena, stata la

prima a incontrare il Cristo risorto.


Cristo risorto per incontrare i vulnerabili e i sofferenti che, come lui,
sono vittime dellingiustizia, del
peccato e della morte. avvenuto
nelloscurit, quando nessuno lo
aspettava. Questo messaggio che
viene ricevuto e celebrato in tutto il
mondo ha sottolineato Tveit
un messaggio particolarmente importante per le Chiese e le comunit
nella Repubblica Democratica del
Congo. Cristo risorto per voi. La
risurrezione di Cristo porta e restituisce dignit tra le persone. Egli
risorto in un mondo che aveva bisogno di guarire le relazioni spezzate.
Maria di Magdala, donna emarginata, ha riavuto la sua dignit quando
Cristo apparso prima a lei e lha
chiamata per nome. Il Cristo risorto
ha aggiunto il segretario generale
del World Council of Churches
ha affidato a Maria Maddalena la
missione di andare ad annunciare la
buona novella ai fratelli e al mondo.
Pertanto, ha concluso Tveit, la
risurrezione dimostra che lingiustizia, il peccato e la morte non hanno
lultima parola. C una parola di
salvezza, di giustizia e di pace da
condividere. Il Cristo risorto ci chiama e ci invita a raccontare ci che
successo. Ed qui che inizia il nostro pellegrinaggio di giustizia e di
pace.
A Kinshasa, la delegazione del
Wcc ha incontrato il vescovo Pierre
Marini Bodho, presidente nazionale
della Church of Christ in Congo, il
vescovo David Yemba Kekumba,
della United Methodist Church e
presidente del National Committee
of Churches della Repubblica Democratica del Congo, oltre ai rappresentanti della Church of Christ e
a quelli locali del Wcc.
La delegazione guidata da Tveit,
insieme ai rappresentanti dellAacc e
dellOaic, ha naturalmente incontra-

Pellegrinaggio in Albania delleparchia di Lungro

Alle radici della Chiesa arbresh


TIRANA, 5. Un pellegrinaggio alle radici della Chiesa
arbresh. questo il senso della visita che una delegazione, guidata dal vescovo Donato Oliverio, ha compiuto nei giorni scorsi in Albania, terra madre dei profughi
che nel XV secolo fondarono o ripopolarono i paesi che
oggi costituiscono leparchia di Lungro degli Italo-Albanesi dellItalia Continentale. Un modo per avviare il
percorso celebrativo delleparchia che si avvicina al suo
primo centenario di vita dallistituzione avvenuta nel
1919. La visita stata organizzata dallassociazione che
porta il nome di Pal Engjlli, antico arcivescovo di Durazzo, al quale si attribuisce la prima testimonianza
scritta in lingua albanese la formula battesimale, risalente al 1462 e che fu amico e consigliere di Giorgio
Castriota Skanderbeg, paladino nella difesa della libert, della fede cristiana e dellautodeterminazione del popolo albanese a fronte dellavanzata musulmana nel suo
territorio.
Lassociazione cura con attenzione, da diversi anni,
legami di fratellanza con gli albanesi in Italia e ha preparato per la delegazione delleparchia di Lungro un
denso e qualificato programma di incontri. Allarrivo gli
ospiti sono stati accolti da Ilirjan Celibashi, presidente
dellassociazione e ministro per i Rapporti con il Parlamento, cui ha fatto seguito la visita al presidente della
Repubblica, Bujar Nishani, e al primo ministro Edi Rama. Significativi gli incontri con i rappresentanti delle
religioni presenti nel Paese: cattolici, ortodossi, protestanti, musulmani, bektashani. In ambito ecclesiale la
delegazione stata accolta, nella sede della Chiesa orto-

dossa autocefala albanese, da sua beatitudine Anastasios


e dai vescovi suoi collaboratori. Dopo lincontro con il
nunzio apostolico in Albania, arcivescovo Ramiro Moliner Ingls, significativa stata la messa concelebrata
nella cattedrale di Scutari dallarcivescovo di ShkodrPult, Angelo Massafra, presidente della Conferenza episcopale albanese, durante la quale stato ricordato il
viaggio apostolico compiuto il 25 aprile 1993 da Giovanni Paolo II. Molto sentita anche la visita compiuta a
Lezh, presso la tomba di Skanderbeg, difensore della
cristianit europea nel XV secolo. (pietro lanza)

to anche le comunit ecclesiali. Tra i


vari colloqui, quello con Simon
Kimbangu, della Church of Jesus
Christ on Earth, al termine del quale si giunti a un accordo che istituisce una commissione di accompagnamento che coinvolger il Wcc,
lAacc, lOaic e le chiese congolesi
membro di queste organizzazioni.
Infine le comunit religiose aderenti
al Consiglio ecumenico delle Chiese
hanno chiesto che sia il segretario
generale Tveit ad avviare un processo di pace nella Repubblica Democratica del Congo. A tale proposito,
le comunit locali hanno chiesto il
supporto del Wcc e suggerito che
sia proprio lorganismo ecumenico a
rivestire un ruolo simile a quello
svolto in passato in Sud Africa.

Visita
del reverendo
Olav Fykse Tveit
in Sud Sudan
JUBA, 5. La crisi in Sud Sudan,
purtroppo, non stata ancora risolta. Lattuale situazione, causata dal conflitto, potrebbe provocare una carestia dalle conseguenze gravissime: quanto ha
dichiarato il segretario generale
del World Council of Churches
(Wcc), reverendo Olav Fykse
Tveit, durante una visita di una
delegazione del Wcc in Sud Sudan. Secondo Tveit, in questo
momento importante ottenere
progressi nel processo politico
per ristabilire la cooperazione tra
le parti, al fine di garantire la sicurezza e lincolumit della popolazione e di quanti sono stati
catturati durante gli scontri.
Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese ha
assicurato limpegno del movimento per il raggiungimento della pace in Sud Sudan. Le comunit ecclesiali e i leader politici ha sottolineato Tveit devono amplificare i propri sforzi per
ottenere la giustizia e la pace.
Esprimiamo il nostro sostegno e
la nostra solidariet a quanti sono alla ricerca di una via verso la
riconciliazione e la ricostruzione
della nazione. Le chiese in Sud
Sudan sappiano che non verranno lasciate sole.
Intanto, in questa spirale di
violenza che coinvolge il Paese e
con migliaia di sfollati che
muoiono di fame, sono molti i
bambini che vengono reclutati
per combattere. Il conflitto si
esteso dalla capitale Juba verso
gli Stati petroliferi. Purtroppo la
guerra, originata da interessi economici, ha anche una dimensione
etnica, visto che si trasformata
in una battaglia tra la trib Dinka del presidente della Repubblica Salva Kiir Mayardit e la trib
Nuer alla quale appartiene lex
vicepresidente Rijek Machar.
Con questa nostra visita pastorale e a nome della comunit
cristiana globale ha spiegato la
delegazione del Wcc vogliamo
contribuire a diffondere il giusto
messaggio per porre fine alle
atrocit.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

luned-marted 5-6 maggio 2014

Messaggio dellAzione cattolica italiana

La forza nellaltro
ROMA, 5. Essere corresponsabili
della gioia di vivere delle persone
che condividono con noi la terra e il
tempo che il Signore ci ha donato:
lobiettivo che lAzione cattolica
italiana (Ac) ha assunto a conclusione della quindicesima assemblea nazionale svoltasi a Roma. Avvertiamo la responsabilit, nel cuore di
una crisi economica che continua a
scaricare sui deboli le conseguenze
pi drammatiche, di aiutare tutti e
ciascuno si legge nel documento
conclusivo di Ac a non chinare la
testa di fronte alle difficolt della vita. Avvertiamo con urgenza il dovere di sostenere le fragilit e di indicare la strada concretissima della
speranza cristiana a chiunque, in
questa difficile parabola della storia,
abbia perso forza e fiducia. Vogliamo tener fede a questo impegno
con una salda consapevolezza: la
gioia vera, quella che non appassisce, nasce e si rinvigorisce soprattutto nellincontro con il Signore, che
ci rende persone nuove. E si alimenta ogni giorno se, accanto a ciascuno, c una comunit aperta, accogliente, solidale, amorevole, che,
in uno stile di gratuit e libert, aiuta a portare e sopportare le piccole
e grandi croci del quotidiano.

ne dalla sua storia, prossima ai centocinquantanni, ma che oggi ha significati rinnovati dalle mutate condizioni storiche e culturali: essere
accanto a ogni donna e uomo; essere comunit di credenti che accompagna, educa, sostiene, cura; essere
membra vive, attive e corresponsabili di una Chiesa che mette al centro
la persona e non la struttura. Vogliamo dire allItalia, a tutti i nostri
concittadini, senza paura di essere
considerati ingenui o sognatori: la
vita bella, fonte di gioia, sempre degna di essere vissuta. E vogliamo dire ai nostri vescovi: noi ci
siamo, nei piccoli centri di mare o
di montagna, come nei grandi conglomerati urbani, nei quartieri dove
straripa il malaffare e nelle cittadine
operose e produttive. Ci siamo
aggiunge il documento per sostenere la ricerca di senso e di speranza che alberga nel cuore di ciascuno. Ci siamo per costruire sentieri
di gioia con i ragazzi, i giovani e
gli adulti dei nostri territori. Ci siamo per testimoniare lamore privilegiato di Dio verso chi si sente vinto
dalle difficolt, in particolare i giovani senza lavoro, le famiglie in crisi, gli anziani soli, gli immigrati
sfruttati, i poveri senza speranza.

dal cono dombra dellautoreferenzialit, scrollandosi di dosso il torpore creato da anni di privilegi e di
immobilismo. Li sollecitiamo, inoltre, a restituire senso al ruolo
dellItalia nellEuropa e nel mondo,
senza rassegnarsi a un futuro di
marginalit e mediocrit. Li incalziamo, quindi, a rompere le catene
che hanno bloccato quelle minime e
necessarie riforme istituzionali ed
economiche di cui ha bisogno il
Paese, per rafforzare la democrazia
in chiave partecipativa e imboccare
la strada della fiducia. Li invitiamo,
in definitiva, a rimettere al centro la
persona nella sua concretezza.
Inoltre, lAzione cattolica sottolinea che la gioia di chi cammina al
nostro fianco dipende da noi, soprattutto da noi. Uscire di casa e
porsi accanto allaltro, incontrandolo nella sua unicit e irripetibilit,
il compito che sentiamo pi urgente
per rinnovare la nostra testimonianza a servizio della missione della
Chiesa e del bene comune. La nostra certezza che questo amorevole
lavoro di accompagnamento alla vita delle persone in carne e ossa il
fondamento per un nuovo ordine
sociale ed economico. Senza relazioni che ci rinnovano, la convivenza

Altrimenti prosegue il documento le paure sommergono il


presente e paralizzano il futuro. Le
paure soffocano la gioia, se dimentichiamo che la nostra forza
nellAltro e nellaltro.
A conclusione di un cammino assembleare, partito mesi fa dalle parrocchie di tutta Italia e conclusosi
sabato scorso con lelezione del
nuovo Consiglio nazionale e lincontro con Papa Francesco, in uno
stile di intensa partecipazione e di
autentica democrazia, lAzione cattolica italiana desidera rinnovare
con il Paese un impegno che provie-

Allo stesso tempo, lAc invita a


essere corresponsabili della gioia i
rappresentanti delle istituzioni, politici, imprenditori, sindacati, rendendoci disponibili a partecipare alla costruzione di un futuro migliore,
secondo lincoraggiamento ricevuto
dal presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, nellincontro
avuto con la presidenza nazionale
durante i lavori assembleari.
A coloro che hanno la possibilit
di incidere sulla vita delle persone,
attraverso le responsabilit pubbliche a cui sono chiamati, lAzione
cattolica italiana chiede di uscire

civile rischia di essere solo un esperimento da laboratorio. Abbiamo bisogno dellAltro, e dellaltro, per rieducarci a credere in noi stessi, nella
nostra vita, nel nostro futuro.
questa conclude il documento
la vita buona del Vangelo che ci
sentiamo di indicare.
Nei prossimi giorni il Consiglio
nazionale di Ac si riunir per individuare il successore del presidente
uscente, Franco Miano, giunto a fine mandato. Uno o pi nomi saranno proposti ai vescovi che ufficializzeranno il presidente in occasione
dellassemblea.

Inaugurato a Tel Aviv un centro pastorale per i migranti

In Terra Santa tra fede e accoglienza


TEL AVIV, 5. Gli immigrati cristiani possono contare
sullaccoglienza della comunit cattolica di Terra Santa
e avranno sempre la Chiesa al loro fianco nella difesa
dei propri diritti fondamentali: lo ha assicurato il patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal, in occasione dellinaugurazione di un centro pastorale intitolato a Nostra Signora Donna del Valore.
La possibilit di professare la fede non sempre agevole per i filippini, i cingalesi, gli etiopi, gli eritrei, gli

indiani, i sudanesi e tutti i migranti che sono recentemente arrivati in Israele per trovare lavoro o per sfuggire da regimi politici autoritari. Fino a tre mesi fa come riferisce il sito in rete del patriarcato di Gerusalemme dei Latini utilizzavano come cappella un riparo
antiaereo affittato a caro prezzo. Con laiuto di alcuni
benefattori, il patriarcato riuscito ad acquistare una
casa che, dopo i necessari lavori di ristrutturazione,
adesso accoglie tutti i sabati e le domeniche i numerosi
fedeli per le celebrazioni e per il catechismo.
Il centro serve anche come abitazione per quattro
suore che, vivendo tra i migranti, li visitano e ne condividono la vita. Situato nel cuore di un quartiere povero
nel sud della citt di Tel Aviv, il centro ha ancora una
posizione provvisoria, come spiega padre David
Neuhaus, vicario patriarcale per i fedeli cattolici di
espressione ebraica e responsabile della pastorale per i
migranti: Il centro si sposter perch noi dobbiamo
necessariamente vivere tra le persone che accogliamo.
Limportanza di agevolare lintegrazione dei migranti
con la comunit cattolica locale stata sottolineata con
forza nellomelia dal patriarca Twal: Io incoraggio le
diverse comunit del nostro patriarcato a sviluppare un
vero senso di unit nella diversit. Con loro, noi, come
Chiesa, dobbiamo alzare la voce pubblicamente ed efficacemente per garantire il pieno riconoscimento dei loro diritti di essere umani e perch siano trattati in modo
giusto.

Messa a Santa Marta

Chi ha un posto
nella Chiesa
Nella Chiesa non c posto per chi
segue Ges solo per vanit, per voglia di potere e o per desiderio di
accumulare denaro. C posto solo
per chi lo ama e lo segue proprio
perch lo ama.
stato molto chiaro Papa Francesco nel riaffermare latteggiamento
giusto del cristiano che si mette in
cammino sulla strada del Signore. E
questa mattina, luned 5 maggio, nel
corso della messa celebrata nella
cappella di Santa Marta, ha chiesto
di interrogarsi sul modo in cui seguiamo Ges.
Il Pontefice ha preso spunto dal
brano del vangelo di Giovanni (6,
22-29) nel quale si racconta della
folla che, sfamata grazie al miracolo
della moltiplicazione dei pani e dei
pesci operato da Ges, non vedendolo pi va a cercarlo sullaltra
sponda del mare. Ges, ha esordito, richiama lattenzione della gente su alcuni atteggiamenti che non
sono buoni e anzi fanno male. Dopo la moltiplicazione dei pani la
gente era gioiosa per quanto fatto
da Ges, al punto che voleva farlo
re. Ma egli fugg, da solo. And
a pregare sul monte. Poi questa
gente, che lo seguiva con il cuore,
lo amava, saputo che Ges era
dallaltra parte, andata a cercarlo.
Ges li rimprovera per questo atteggiamento: In verit vi dico: voi mi
cercate non perch avete visto dei
segni, ma perch avete mangiato di
quei pani e vi siete saziati. come se dicesse: Voi mi cercate per
un interesse. E credo ha aggiunto il Pontefice che a noi faccia bene sempre chiederci: perch
cerco Ges? Perch seguo Ges?.
Noi siamo tutti peccatori ha
spiegato il Santo Padre. E dunque
abbiamo sempre qualche interesse,
qualcosa da purificare nel seguire
Ges; dobbiamo lavorare interiormente per seguirlo, per lui, per
amore.
Ma anche la gente di cui parla il
Vangelo lo amava. Lo amava davvero ha sottolineato il Papa, perch parlava come uno che ha autorit. Tuttavia cerano anche dei
vantaggi. E nel mio andare dietro
Ges si chiesto ancora il vescovo di Roma cerco qualcosa che
non proprio Ges? Ho rettitudine
di intenzione o no?. La risposta si
pu ricavare dagli stessi insegnamenti di Ges, il quale accenna a
tre atteggiamenti che non sono buoni nel seguire lui o nel cercare
D io.
Il primo la vanit, a proposito
della quale il vescovo di Roma ha
fatto riferimento ai moniti di Ges
contenuti nel Vangelo di Matteo (6,
3-5; 16-17): Quando tu fai lelemosina, non sappia la tua sinistra ci
che fa la tua destra. E ancora: Tu

invece, quando preghi, entra nella


tua camera e, chiusa la porta, prega
il Padre tuo nel segreto. E infine:
Quando digiunate, non assumete
aria malinconica come gli ipocriti;
ma tu... profumati la testa e lavati
il volto perch non si veda che stai
digiunando. E questo, ha notato,
lo dice soprattutto ai dirigenti, i
quali volevano farsi vedere, perch
gli piaceva per dire la parola giusta pavoneggiarsi. E si comportavano come veri pavoni. Ma Ges
dice: no, questo non va! La vanit
non fa bene.
Talvolta anche noi facciamo delle cose cercando di farci vedere per
vanit. Ma, ha ammonito il Pontefice, la vanit pericolosa perch pu
farci scivolare verso lorgoglio, la superbia. E quando ci accade, tutto
finito. Per questo, ha suggerito,
dobbiamo sempre chiederci: Io come faccio le cose? Le cose buone
che faccio, le faccio di nascosto o
per farmi vedere?. E se Ges dice
questo ai dirigenti, ai capi, come
se lo dicesse a noi, a noi pastori.
Un pastore che vanitoso non fa
bene al popolo di Dio. Quei dirigenti di cui parla Ges nel Vangelo
amavano vestirsi con indumenti di
lusso, ha notato tra laltro il Papa. E
ha confidato che quando vede un
pastore, un prete, un vescovo che va
per la strada vestito maestosamente,
come se fosse a un ricevimento
mondano, si domanda: Ma cosa
pensa la gente di questo? Non segue Ges quel pastore; sia prete o
vescovo, non segue Ges. Poi lo segue un po ma gli piace la vanit.
Questa una delle cose che Ges
rimprovera. E allo stesso modo rimprovera chi insegue il potere. Alcuni seguono Ges perch inconsciamente seguono il potere ha spiegato il Santo Padre. E ha ricordato le
richieste di Giovanni e Giacomo, i
figli di Zebedeo, che volevano un
posto di potere quando fosse venuto il regno promesso. Nella Chiesa
ci sono arrampicatori, e ce ne sono
tanti... ha commentato il Papa. Ma
sarebbe meglio, ha aggiunto, che
andassero verso nord e facessero l
alpinismo! E pi sano! Ma non
venire in Chiesa per arrampicarti!.
Ges, ha ricordato ancora, rimprovera questi arrampicatori che
cercano il potere. A Giacomo e a
Giovanni, che amava tanto, che cercavano il potere, dice: ma voi non
sapete cosa chiedete, non lo sapete.
Il desiderio del potere da parte
dei discepoli stessi di Ges, ha ricordato ancora il Santo Padre, si
protratto sino allultimo istante, sino
al momento in cui Ges stava per
ascendere al cielo. Essi pensavano
che stesse per giungere il momento
del regno e la loro domanda al Si-

gnore era: Adesso viene il regno, il


momento del nostro potere?. Soltanto quando scende su di loro lo
Spirito Santo, ha spiegato, i discepoli capiscono e cambiano il loro
atteggiamento. Nella nostra vita cristiana per il peccato ha notato
il vescovo di Roma rimane. E per
questo ci far bene porci la domanda: ma io come seguo Ges? Per lui
soltanto, anche fino alla croce, o
cerco il potere e uso la Chiesa, la
comunit cristiana, la parrocchia, la
diocesi per avere un po di potere?.
La terza cosa che ci allontana
dalla rettitudine dellintenzione sono i soldi. Ci sono infatti quelli
che seguono Ges per i soldi ha
affermato senza mezzi termini il Papa e con i soldi. Cercano di approfittarsi economicamente della
parrocchia, della diocesi, della comunit cristiana, dellospedale, del
collegio... Pensiamo alla prima comunit cristiana che ha avuto questa
tentazione, Simone, Anania e Saffira... Questa tentazione c stata
dunque dallinizio. E abbiamo conosciuto tanti buoni cattolici, buoni
cristiani, amici, benefattori della
Chiesa, anche con onorificenze varie, tanti. Che poi si scoperto che
hanno fatto negozi un po oscuri.
Erano veri affaristi e hanno fatto
tanti soldi. Si presentavano come
benefattori della Chiesa, ma prendevano tanti soldi e non sempre erano
soldi puliti.
E qui il Santo Padre ha ripetuto
le domande: Come seguo io Ges?
In verit io vi dico: voi mi cercate
non perch avete visto i segni ma
perch avete mangiato di quei pani
e vi siete saziati. Nel mio seguire
Ges c vanit? C voglia di potere? C voglia di denaro? Ci far bene ha esortato esaminare un
po il nostro cuore, la nostra coscienza sulla rettitudine dellintenzione nel seguire Ges. Lo seguo
solo per lui? E questo il cammino
della santit. O lo seguo per lui ma
anche per avere qualche vantaggio
per me?. E questo non cristiano.
Dunque, ha concluso, chiediamo
al Signore la grazia di inviarci lo
Spirito Santo per andare dietro di
lui con rettitudine dintenzione: solo
per lui, senza vanit, senza voglia di
potere, e senza voglia di soldi.

La Segreteria di Stato comunica che


deceduto il

Signor

STANISAW TARNAWSKI
Padre di Monsignor Piotr Tarnawski
Segretario della Nunziatura Apostolica
in Ucraina.
I Superiori e i Colleghi partecipano
al dolore di Monsignor Tarnawski e a
quello dei Familiari, assicurando loro
vicinanza spirituale e ricordo nella preghiera.

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 5-6 maggio 2014

pagina 7

Il Pontefice preoccupato per la grave situazione nel Paese

Pace
per lUcraina
Preghiera per le vittime della frana in Afghanistan

Messa del Papa a San Stanislao in ringraziamento per la canonizzazione di Giovanni Paolo

II

La pietra e la roccia
Giovanni Paolo II stato una pietra ancorata
saldamente alla grande roccia che Cristo. Ha
adoperato questa immagine Papa Francesco per
ricordare la testimonianza del Pontefice polacco
durante la messa celebrata per la comunit polacca
domenica mattina, 4 maggio, nella chiesa romana di
San Stanislao alle Botteghe Oscure, in segno di
ringraziamento per la canonizzazione celebrata lo
scorso 27 aprile. Di seguito il testo della sua omelia.
Nel brano degli Atti degli Apostoli abbiamo
ascoltato la voce di Pietro, che annuncia con forza la risurrezione di Ges. Pietro testimone della speranza che in Cristo. E nella seconda Lettura ancora Pietro che conferma i fedeli nella
fede in Cristo, scrivendo: Voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti..., in
modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio (1, 21).
Pietro il punto di riferimento saldo della comunit perch fondato sulla Roccia che Cristo.
Cos stato Giovanni Paolo II, vera pietra ancorata alla grande Roccia.
Una settimana dopo la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, ci siamo radunati in questa chiesa dei polacchi in Roma, per
ringraziare il Signore del dono del santo Vescovo
di Roma figlio della vostra Nazione. In questa

chiesa dove Egli venuto pi di 80 volte! sempre venuto qui, nei diversi momenti della sua vita
e della vita della Polonia.
Nei momenti di tristezza e di abbattimento,
quando tutto sembrava perduto, egli non perdeva
la speranza, perch la sua fede e la sua speranza
erano fisse in Dio (cfr. 1 Pt 1, 21). E cos era pietra, roccia per questa comunit, che qui prega,
che qui ascolta la Parola, prepara ai Sacramenti e
li amministra, accoglie chi ha bisogno, canta e fa
festa, e da qui riparte verso le periferie di Roma...
Voi, fratelli e sorelle, fate parte di un popolo
che stato molto provato nella sua storia. Il popolo polacco sa bene che per entrare nella gloria
bisogna passare attraverso la passione e la croce
(cfr. Lc 24, 26). E lo sa non perch lha studiato,
lo sa perch lo ha vissuto. San Giovanni Paolo II,
come degno figlio della sua patria terrena, ha seguito questa via. Lha seguita in modo esemplare,
ricevendo da Dio una spogliazione totale. Per
questo la sua carne riposa nella speranza (cfr.
At 2, 26; Sal 16, 9).
E noi? Siamo disposti a seguire questa strada?
Voi, cari fratelli, che formate oggi la comunit
cristiana dei polacchi a Roma, volete seguire questa strada?

San Pietro, anche con la voce di san Giovanni


Paolo II, vi dice: Comportatevi con timore di
Dio nel tempo in cui vivete quaggi come stranieri (1 Pt 1, 17). vero, siamo viandanti, ma
non erranti! In cammino, ma sappiamo dove andiamo! Gli erranti non lo sanno. Siamo pellegrini, ma non randagi come diceva san Giovanni
Paolo II.
I due discepoli di Emmaus allandata erano erranti, non sapevano dove sarebbero andati a finire, ma al ritorno no! Al ritorno erano testimoni
della speranza che Cristo! Perch avevano incontrato Lui, il Viandante Risorto. Questo Ges,
il Viandante Risorto che cammina con noi.
qui Ges oggi, qui fra noi. qui nella sua Parola, qui sullaltare, cammina con noi, il Viandante Risorto.
Anche noi possiamo diventare viandanti risorti, se la sua Parola riscalda il nostro cuore, e la
sua Eucaristia ci apre gli occhi alla fede e ci nutre
di speranza e di carit. Anche noi possiamo camminare accanto ai fratelli e alle sorelle che sono
tristi e disperati, e riscaldare il loro cuore con il
Vangelo, e spezzare con loro il pane della fraternit.
San Giovanni Paolo II ci aiuti ad essere viandanti risorti. Amen.

Nel ricordo
di Karol Wojtya
La prima tappa del viaggio che Papa Francesco ha intenzione di compiere nel 2016 in Polonia. Cos lo
stesso Pontefice ha definito la sua
visita alla chiesa di san Stanislao in
via delle Botteghe Oscure, divenuta
punto di riferimento e di incontro
per i polacchi di passaggio o che risiedono a Roma.
Domenica mattina, 4 maggio, con
la presenza del Papa, la comunit
che gravita intorno a questa rettoria
ha vissuto una giornata eccezionale.
Il Pontefice vi si recato per celebrare la messa in segno di ringraziamento per la canonizzazione di Giovanni Paolo II. Lo attendevano numerosi fedeli assiepati lungo le transenne in via delle Botteghe Oscure.
Pochi fortunati hanno trovato posto
nella chiesa, di modeste dimensioni,
ma ricca di un patrimonio di fede e
di arte.
Papa Francesco arrivato in anticipo di una ventina di minuti rispetto allorario previsto per linizio della messa ed stato accolto dal cardinale Agostino Vallini, vicario generale per la diocesi di Roma, e dal
rettore, monsignor Pawe Ptasznik,
responsabile della sezione polacca
della Segreteria di Stato. Grande entusiasmo tra la gente quando il Pontefice passato lungo la navata della
chiesa, dove tutto parla di Polonia.
A cominciare dalle immagini, tra le
quali spiccano quelle del santo patrono Stanislao, della Madonna di
Czstochowa e della Porta dellaurora, dei tanti santi legati alla nazione,
tra i quali Giovanni Paolo II. Vi sono conservati, tra laltro, un suo abito bianco, che indossava da Papa, e
una piccola reliquia. Daltronde, si
contano pi di ottanta visite di Karol Wojtya in questa chiesa. Un legame a cui Papa Francesco ha fatto
riferimento, sottolineando quanto
questa chiesa gli stesse a cuore:
sempre venuto qui ha detto nei

diversi momenti della sua vita e della vita della Polonia. Al tempo
stesso, non ha tralasciato di ricordare le sofferenze dei polacchi, ricordando loro che questo popolo
stato molto provato nella sua storia; e san Giovanni Paolo II, come
degno figlio della sua patria terrena, ha seguito la via della passione
e della croce.
La messa stata celebrata in italiano, anche se la prima lettura, tratta dagli Atti degli apostoli, il salmo
responsoriale e la seconda lettura,
tratta dalla prima lettera di Pietro,
sono stati letti in polacco. Il vangelo
di Luca, che ricorda lepisodio dei
discepoli di Emmaus, stato proclamato in italiano dal rettore. Anche il
Pontefice ha tenuto lomelia in italiano. Alla preghiera dei fedeli sono
state elevate intenzioni per il Papa,
la Polonia, lItalia, per i governanti
e per le famiglie. La liturgia stata
animata dai canti del coro Gaudium
Poloniae, diretto da suor Martyna
Proszek.
Al termine della celebrazione,
monsignor Ptasznik ha rivolto un
breve saluto al Pontefice, nel quale
ha espresso il suo ringraziamento, a
nome di tutti i presenti e dellintera
comunit dei polacchi che vivono a
Roma, per aver accettato linvito a
presiedere questa santa messa di ringraziamento per la canonizzazione
di Papa Giovanni Paolo II. Il prelato ha sottolineato il significato della presenza del vescovo di Roma in
questa chiesa memore di tanti
eventi storici, tra i quali numerose
visite del nostro nuovo santo. Con
la sua vita, ha aggiunto, Papa
Wojtya ci ha insegnato a essere fedeli a ogni successore di Pietro, e
voglio assicurarvi ha detto a Francesco che stiamo seguendo questinsegnamento,
accompagnando
voi, Santo Padre, con la costante
preghiera. Per questo, ha aggiunto,

siamo felici che Pietro con noi e


noi siamo con Pietro, piccole pietre
della Chiesa fondata sulla pietra angolare che Cristo risorto.
Monsignor Ptasznik ha anche ringraziato il cardinale vicario per la
sua cura e benevolenza per la nostra comunit di immigrati polacchi
nella diocesi di Roma. Donando
poi a Papa Francesco unimmagine
di Ges misericordioso, realizzata
secondo la descrizione fattane da
santa Faustina Kowalska, il rettore
ha ricordato come Giovanni Paolo II
sia stato un particolare apostolo
della divina misericordia. E siamo
convinti ha affermato che il mistero della misericordia di Dio e degli uomini stia molto a cuore anche
a vostra Santit.
Insieme con il Papa hanno concelebrato, oltre al cardinale Vallini e al
rettore Ptasznik, gli arcivescovi Edward Nowak e Szczepan Wesoy,
monsignor Jan Gwczyk, don Piotr
Studnicki e i padri Sebastian Sosnowski e Marek Siwicki. Erano presenti, tra gli altri, anche sette ancelle
del Sacro Cuore di Ges che prestano servizio nella rettoria e monsignor Leonardo Sapienza, reggente
della Prefettura della casa pontificia.
Al termine della messa, il Pontefice ha salutato i polacchi che si era-

no radunati nel cortile, tra i quali alcuni senza fissa dimora assistiti dalla
comunit della chiesa di San Stanislao, e unanziana non vedente di 97
anni, costretta su una sedia a rotelle,
la quale ha assicurato a Papa Francesco la sua quotidiana preghiera.
Nel salone ha incontrato anche le
realt presenti nella rettoria: tra queste, alcuni bambini che si preparano
alla prima comunione e i ragazzi
della cresima, i giovani, i membri
del Rinnovamento nello Spirito, gli
iscritti al Rosario vivente e quanti
frequentano la scuola polacca e i
corsi prematrimoniali. Il Papa li ha
ringraziati per la partecipazione alla
messa e ha chiesto di pregare per
lui. Allo stesso modo, salutando i
coristi prima di lasciare la chiesa, ha
domandato nuovamente il sostegno
della preghiera e li ha ringraziati,
non solo per i canti, ma anche per
la grande partecipazione alla messa
di canonizzazione di Giovanni Paolo II. Prima di congedarsi dalla folla
radunata davanti alla chiesa, ha
chiesto di recitare unAve Maria e
ha impartito la benedizione, percorrendo poi per intero a piedi via delle Botteghe Oscure fino a Largo Argentina, dove ha ripreso lautovettura per far ritorno in Vaticano.

Un invito alla preghiera per lUcraina


e per le vittime della frana che ha
colpito la provincia di Badakhshan,
in Afghanistan, stato rivolto da
Papa Francesco ai fedeli che hanno
partecipato al Regina caeli di
domenica 4 maggio, in piazza San
Pietro. Prima di recitare la preghiera
mariana il Pontefice aveva parlato
dellepisodio evangelico dei discepoli di
Emmaus, invitando i cristiani a
riaccendere nei cuori il calore della
fede e della speranza attraverso la
meditazione della parola di Dio e la
comunione durante la messa.
Cari fratelli e sorelle buongiorno!
il Vangelo di questa domenica, che
la terza domenica di Pasqua,
quello dei discepoli di Emmaus
(cfr. Lc 24, 13-35). Questi erano due
discepoli di Ges, i quali, dopo la
sua morte e passato il sabato, lasciano Gerusalemme e ritornano,
tristi e abbattuti, verso il loro villaggio, chiamato appunto Emmaus.
Lungo la strada Ges risorto si affianc ad essi, ma loro non lo riconobbero. Vedendoli cos tristi, Egli
dapprima li aiut a capire che la
passione e la morte del Messia erano previste nel disegno di Dio e
preannunciate nelle Sacre Scritture;
e cos riaccese un fuoco di speranza
nei loro cuori.
A quel punto, i due discepoli avvertirono una straordinaria attrazione verso quelluomo misterioso, e lo
invitarono a restare con loro quella
sera. Ges accett ed entr con loro
in casa. E quando, stando a mensa,
benedisse il pane e lo spezz, essi
lo riconobbero, ma Lui spar dalla
loro vista, lasciandoli pieni di stupore. Dopo essere stati illuminati
dalla Parola, avevano riconosciuto
Ges risorto nello spezzare il pane,
nuovo segno della sua presenza. E
subito sentirono il bisogno di ritornare a Gerusalemme, per riferire
agli altri discepoli questa loro esperienza, che avevano incontrato Ges vivo e lo avevano riconosciuto in
quel gesto della frazione del pane.
La strada di Emmaus diventa cos simbolo del nostro cammino di
fede: le Scritture e lEucaristia sono
gli elementi indispensabili per lincontro con il Signore. Anche noi
arriviamo spesso alla Messa domenicale con le nostre preoccupazioni,
le nostre difficolt e delusioni... La
vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra Emmaus, voltando le spalle al disegno
di Dio. Ci allontaniamo da Dio.
Ma ci accoglie la Liturgia della Parola: Ges ci spiega le Scritture e
riaccende nei nostri cuori il calore
della fede e della speranza, e nella
Comunione ci d forza. Parola di
Dio, Eucaristia. Leggere ogni giorno un brano del Vangelo. Ricordatelo bene: leggere ogni giorno un
brano del Vangelo, e le domeniche
andare a fare la Comunione, a ricevere Ges. Cos accaduto con i
discepoli di Emmaus: hanno accolto la Parola; hanno condiviso la frazione del pane e da tristi e sconfitti
che si sentivano, sono diventati
gioiosi. Sempre, cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio e lEucaristia ci
riempiono di gioia. Ricordatelo bene! Quando tu sei triste, prendi la
Parola di Dio. Quando tu sei gi,
prendi la Parola di Dio e va alla
Messa della domenica a fare la Comunione, a partecipare del mistero
di Ges. Parola di Dio, Eucaristia:
ci riempiono di gioia.
Per intercessione di Maria Santissima, preghiamo affinch ogni cristiano, rivivendo lesperienza dei discepoli di Emmaus, specialmente
nella Messa domenicale, riscopra la
grazia dellincontro trasformante
con il Signore, con il Signore risorto, che con noi sempre. C sempre una Parola di Dio che ci d
lorientamento dopo i nostri sbandamenti; e attraverso le nostre stanchezze e delusioni c sempre un
Pane spezzato che ci fa andare
avanti nel cammino.
Terminata la recita del Regina caeli il
Papa si rivolto ai presenti con
queste parole.
Cari fratelli e sorelle,
desidero invitarvi ad affidare alla
Madonna la situazione in Ucraina,

dove non cessano le tensioni. La situazione grave. Prego con voi per
le vittime di questi giorni, chiedendo che il Signore infonda nei cuori
di tutti sentimenti di pacificazione e
di fratellanza.
Preghiamo anche per i defunti a
causa dellenorme frana che si abbattuta due giorni fa su un villaggio dellAfghanistan. Dio Onnipotente, che conosce il nome di ognuno di loro, accolga tutti nella sua
pace; e dia ai superstiti la forza di
andare avanti, con il sostegno di
quanti si adopereranno per alleviare
le loro sofferenze.
Dopo gli appelli per lUcraina e
lAfghanistan, il Papa ha ricordato la
celebrazione della giornata nazionale
per lUniversit cattolica del Sacro
Cuore. Quindi ha salutato alcuni dei
gruppi presenti, in particolare i
membri dellassociazione Meter e i
partecipanti alla marcia per la vita.
Cari fratelli e sorelle,
oggi la Giornata Nazionale per
lUniversit Cattolica del Sacro
Cuore, che ha per tema Con i giovani, protagonisti del futuro. Bel
tema! Quanti giovani ci sono qui
oggi? Quanti? Voi siete protagonisti
del futuro! Voi siete entrati nel futuro, nella storia. questo il tema
di oggi. Prego per questa grande
Universit, perch sia fedele alla
sua missione originaria e aggiornata
al mondo attuale. A Dio piacendo
mi recher presto a visitare qui a
Roma la Facolt di Medicina e
Chirurgia e il Policlinico Gemelli,
che compie 50 anni di vita e appartiene allUniversit Cattolica del
Sacro Cuore.
Saluto tutti voi, fedeli romani e
pellegrini! In particolare i fedeli
della diocesi di Parma, guidati dal
Vescovo Enrico Solmi, con numerosi giovani che fanno un cammino
chiamato Concilio dei giovani.
Bel nome! Avanti! Buon cammino
a tutti!
Saluto lAssociazione Meter,
che da quasi ventanni lotta contro
ogni forma di abuso sui minori.
Grazie per il vostro impegno! Come pure i partecipanti alla Marcia
per la Vita, che questanno ha un
carattere internazionale ed ecumenico. A Meter e ai partecipanti alla
Marcia della Vita tanti auguri e
avanti, e lavorare su questo!
Saluto le associazioni Relais
Sourds di Lione, Il portico di
Padova e Jardin de los nios
dallArgentina; le Suore Maestre di
Santa Dorotea; i fedeli Melchiti
dallAustralia e quelli di Alcorcn,
Spagna; i ragazzi polacchi di Rybnik, seguaci del beato Pier Giorgio
Frassati; il Coro e la Banda di Lenola, i Cori della diocesi di Udine
e le associazioni dei Camperisti italiani.
Ringrazio per la loro presenza i
tanti gruppi parrocchiali e giovanili!
A tutti voi auguro una buona domenica. Buon pranzo e arrivederci!

Lutto nellepiscopato
Monsignor Toms Balduino, vescovo emerito di Gois, in Brasile, morto venerd scorso, 2
maggio, a Goinia.
Il compianto presule era nato
il 31 dicembre 1922 in Posse, diocesi di Formosa, e il 4 luglio
1948 era stato ordinato sacerdote
domenicano. Il 15 agosto 1967
era stato eletto alla Chiesa titolare di Vico di Pacato e nel contempo era stato nominato coadiutore della prelatura territoriale di Santssima Conceio do
Araguaia, oggi diocesi di Marab. Trasferito alla sede residenziale di Gois il 10 novembre
dello stesso anno, aveva ricevuto
lordinazione episcopale il successivo 26 novembre. Aveva rinunciato al governo pastorale
della diocesi il 7 febbraio 1999.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

luned-marted 5-6 maggio 2014

Il Pontefice invita i vescovi del Burundi a impegnarsi per ricreare nel Paese un clima di fiducia e di collaborazione

Oltre ogni divisione


Per una visione autentica dellesistenza, della societ e della famiglia da offrire ai giovani
Concluso il tragico periodo delle lotte
fratricide e della violenza, giunto ora
il momento di restituire alla
popolazione del Burundi un clima di
riconciliazione e di collaborazione. a
questo impegno che Papa Francesco
invita i vescovi del Paese, ricevuti in
udienza luned mattina, 5 maggio, in
occasione della visita ad limina
Apostolorum. Pubblichiamo qui di
seguito una nostra traduzione del
discorso in francese consegnato ai
presuli.
Cari Fratelli nellepiscopato,
siate i benvenuti in occasione del vostro pellegrinaggio a Roma per la visita ad limina! Ringrazio Monsignor
Gervais Banshimiyubusa, Presidente
della vostra Conferenza episcopale,
per le parole che mi ha rivolto a nome vostro. Attraverso di voi saluto
tutti i fedeli delle vostre Chiese diocesane, in particolare i sacerdoti, i
religiosi e le religiose, e anche i fedeli laici impegnati nel servizio pastorale, e tutti i burundesi. Vi auguro
che gli Apostoli Pietro e Paolo vi sostengano e vi fortifichino nellesercizio del vostro ministero apostolico.
Nella sequela di Ges, essi hanno
versato il proprio sangue per il servizio al Vangelo; sul loro esempio, noi
siamo chiamati ad andare fino in
fondo nella nostra dedizione per il
popolo che ci stato affidato. Vorrei
ricordare qui Monsignor Michael A.
Courtney, Nunzio Apostolico, che
stato fedele, fino al dono della propria vita, alla missione che gli era
stata affidata al servizio del Burundi.
Sono lieto di sottolineare lo spirito di comunione che avete a cuore
di mantenere con la Sede di Pietro.
In effetti, lunit una condizione

indispensabile per la fecondit


dellannuncio del Vangelo. Auspico
che si rafforzi ancora, in un clima di
fiducia e di fraterna collaborazione.
Peraltro, questa collaborazione anche necessaria per le relazioni che la
Chiesa vuole intrattenere con lo Stato. Laccordo-quadro tra la Santa
Sede e la Repubblica del Burundi,
firmato a novembre del 2012 ed entrato in vigore lo scorso febbraio con
lo scambio degli strumenti di ratifica, ricco di futuro per lannuncio del
Vangelo, ne un frutto eccellente.
Non posso che incoraggiarvi a occupare tutto il vostro spazio e lo state gi facendo nel dialogo sociale
e politico, e a incontrare senza esitare i poteri pubblici. Le persone che
esercitano lAutorit hanno, per prime, bisogno della vostra testimonianza di fede e del vostro annuncio
coraggioso dei valori cristiani al fine
di conoscere meglio la dottrina sociale della Chiesa, apprezzandone il
valore e ispirandosi a essa nella gestione degli affari pubblici.
In effetti il vostro Paese ha conosciuto, in un passato ancora recente,
terribili conflitti; il popolo burundese resta troppo spesso diviso, ferite
profonde non si sono ancora rimarginate. Solo unautentica conversione dei cuori al Vangelo pu indurre
gli uomini allamore fraterno e al
perdono, poich nella misura in cui
Egli riuscir a regnare tra di noi, la
vita sociale sar uno spazio di fraternit, di giustizia, di pace, di dignit
per tutti (Evangelii gaudium, n.
180). Levangelizzazione profonda
del vostro popolo resta giustamente
la vostra principale preoccupazione
poich per giungere ad una vera riconciliazione [...] la Chiesa ha biso-

gno di testimoni che siano profondamente radicati in Cristo (Africae


munus, n. 34), testimoni che mettano
la loro vita in sintonia con la loro
fede.
E i primi testimoni chiamati a vivere questa autenticit della conversione sono naturalmente i sacerdoti.
Li saluto con affetto, e li invito a vivere nella verit e nella gioia i loro
impegni sacerdotali che esprimono il
loro dono totale a Cristo, alla Chiesa
e al Regno di Dio (cfr. Africae munus, n. 111). Daltro canto, non posso
che incoraggiarvi a prendervi cura
della formazione dei seminaristi, che
il Signore chiama in gran numero
nel vostro Paese, e mi rallegro della
recente apertura di un quarto Seminario maggiore. Oltre alla formazione intellettuale indispensabile, i futuri sacerdoti devono ricevere anche
una solida formazione spirituale,
umana e pastorale. Sono i quattro
pilastri della formazione! In effetti,
per tutta la vita, nella quotidianit
delle loro relazioni umane, porteranno il Vangelo a tutti; nel ministero
sacerdotale non ci deve essere un
predominio dellaspetto amministrativo su quello pastorale, come pure
una sacramentalizzazione senza altre
forme di evangelizzazione (Evangelii gaudium, n. 63). Il dialogo personale che il seminarista mantiene con
il Signore alla base di ogni percorso vocazionale. Da questa fonte dovr scaturire lo slancio missionario
del sacerdote, chiamato a uscire risolutamente da se stesso per annunciare il Vangelo (Evangelii gaudium,
n. 24). Le vocazioni oggi sono fragili, e i giovani hanno bisogno di essere attentamente accompagnati nel loro percorso. Devono avere come for-

matori sacerdoti che


siano veri esempi di
gioia e di perfezione
sacerdotale, che stiano
loro vicini, che condividano la loro vita, che
siano veramente al loro
ascolto al fine di conoscerli bene per guidarli
meglio. Solo a questo
prezzo si pu esercitare
un giusto discernimento e si possono evitare
errori spiacevoli.
Le persone consacrate rendono a
loro volta testimonianza della propria fede in Ges con tutta la loro
vita. Esse sono un aiuto necessario
e prezioso allattivit pastorale, ma
anche una manifestazione della natura intima della vocazione cristiana (Africae munus, n. 118). Saluto
lammirevole lavoro che le congregazioni religiose svolgono nelle opere
sociali di educazione e di assistenza
sanitaria, o ancora di aiuto ai rifugiati presenti in gran numero nel vostro Paese. Esse rendono manifesto l
indissolubile legame tra laccoglienza dellannuncio salvifico e un effettivo amore fraterno (Evangelii gaudium, n. 179). Vi invito ad accompagnare con molta attenzione la vita
religiosa, profondamente sviluppata
nelle vostre Chiese locali. Le numerose comunit nuove che si stanno
formando hanno bisogno del vostro
discernimento attento e prudente
per garantire una solida formazione
ai loro membri e accompagnare i
cambiamenti che sono chiamate a vivere in vista del bene di tutta la
Chiesa.
Numerosi laici, attraverso molteplici movimenti e associazioni, colla-

borano con generosit alle opere sociali. opportuno rafforzare continuamente questa fruttuosa e indispensabile collaborazione tra le diverse forze ecclesiali, in spirito di solidariet e di condivisione, di modo
che sia il popolo cristiano nel suo
insieme a essere missionario in Burundi.
La formazione, sia umana sia cristiana, dei giovani una chiave per
il futuro di un Paese in cui la popolazione si rinnova velocemente; so
che una delle vostre priorit. In un
mondo in via di secolarizzazione
necessario dare alle nuove generazioni una visione autentica dellesistenza, della societ e della famiglia. Vi
incoraggio a perseverare ancora
nellopera educativa che svolgete gi
in modo apprezzabile: il numero
delle scuole cattoliche notevole,
linsegnamento offerto di qualit.
Fate tutto il possibile affinch, a
ogni livello, i formatori siano essi
stessi saldamente radicati nella fede
e nella pratica del Vangelo. Non esitate a fare in modo che il maggior
numero possibile di giovani possa
beneficiare dellannuncio della fede,
anche negli istituti pubblici; che la

Chiesa sia presente pure nellinsegnamento superiore e nelle universit, al fine di sensibilizzare ai valori
cristiani i responsabili della societ
futura, perch questa sia pi umana
e pi giusta.
Cari Fratelli, il vostro Paese ha
vissuto una storia recente difficile,
segnata dalla divisione e dalla violenza, in un contesto di grande povert che purtroppo persiste. Malgrado ci, gli sforzi coraggiosi di
evangelizzazione realizzati nel vostro
ministero pastorale recano numerosi
frutti di conversione e di riconciliazione. Vi invito a non venir meno
nella speranza, ma ad andare coraggiosamente avanti, con uno spirito
missionario rinnovato, al fine di portare la Buona Novella a tutti coloro
che lattendono ancora o che ne
hanno pi bisogno, perch conoscano finalmente la misericordia di
D io.
Affido tutti voi, come pure i sacerdoti, le persone consacrate, i catechisti e i fedeli laici delle vostre diocesi,
alla protezione della Vergine Maria,
Madre della Chiesa, e vi imparto di
tutto cuore la Benedizione Apostolica.

Nomina episcopale
in Italia
Il grazie del Papa alla Guardia Svizzera Pontificia

La nomina di oggi riguarda la Chiesa in Italia.

Dietro
quelle uniformi
Un servizio che esprime unautentica
testimonianza. E per questo servizio
reso con fedelt e abnegazione Papa
Francesco ha voluto ringraziare la
Guardia Svizzera Pontificia luned
mattina, 5 maggio vigilia del giorno
in cui si commemora lanniversario del
Sacco di Roma durante ludienza
svoltasi nella Sala Clementina. Questo
il discorso di Papa Francesco.
Signor Comandante,
care Guardie,
cari familiari e amici della Guardia
Svizzera Pontificia,
con gioia vi incontro in questo giorno importante per voi, un giorno di
festa! Vi saluto tutti con affetto e riconoscenza. Il 6 maggio una data

che rimarr impressa nella vostra


mente e vi consentir, nel corso della vostra vita, di rivivere con gioia
un momento significativo della vostra permanenza nel Corpo della
Guardia Svizzera. un giorno speciale, perch commemoriamo il Sacco di Roma e latto eroico dei vostri
predecessori che, nel 1527, offrirono
la propria vita per la difesa della
Chiesa e del Papa. La vostra dedizione la conferma che il loro coraggio e la loro fedelt hanno portato frutto, come dice il Vangelo: il
seme gettato e morto nella terra
cresciuto (cfr. Gv 12, 24).
Il contesto sociale ed ecclesiale
molto cambiato da allora: la societ
diversa rispetto a quei tempi. Ma

Francesco Oliva
vescovo di Locri-Gerace

il cuore delluomo, la sua capacit


di essere fedele e coraggioso acriter et fideliter, recita il vostro motto
rimasto lo stesso. Il vostro servizio quindi unautentica testimonianza, perch esprime concretamente il desiderio di dedicarsi ad
un compito importante ed impegnativo. A questa scelta siete arrivati

Nella mattina di luned 5 maggio, Papa Francesco ha ricevuto i membri della presidenza
della Conference of Major Superiors of Men degli Stati Uniti dAmerica

con laiuto delle vostre famiglie e


delle comunit che vi hanno educato. Anche a loro va il mio sincero
ringraziamento.
Prestare servizio nella Guardia
Svizzera Pontificia significa vivere
unesperienza che vede incontrarsi il
tempo e lo spazio in modo particolare: Roma ricca di innumerevoli
monumenti e luoghi storici e artistici che manifestano la grandezza della sua cultura e della sua storia.
Tuttavia, questa Citt non soltanto un grande museo, ma crocevia di
turisti e pellegrini che provengono
da tutto il mondo: persone di diverse lingue, tradizioni, religioni e culture giungono qui con motivazioni
differenti. In questo movimento di
storia e di storie personali c anche
ognuno di voi. Con il vostro peculiare servizio, voi siete chiamati a
dare una serena e gioiosa testimonianza cristiana a quanti giungono
in Vaticano per visitare la Basilica
di San Pietro e per incontrare il Papa. Vivete intensamente le vostre
giornate! Siate saldi nella vostra fede e generosi nella carit verso le
persone che incontrate.
Luniforme che indossate questanno compie cento anni. I suoi
colori e la sua foggia sono conosciuti in tutto il mondo: ricordano dedizione, seriet, sicurezza. Identificano un servizio singolare e un passato glorioso. Tuttavia, dietro ad ogni
uniforme c una persona concreta:
con una famiglia e una terra di provenienza, con una personalit e una

sensibilit, con dei desideri e dei


progetti di vita. La vostra divisa
un suggestivo tratto caratteristico
della Guardia Svizzera e attira lattenzione della gente. Ma ricordate
che non luniforme ma colui che
la indossa a dover colpire gli altri
per la gentilezza, per lo spirito di
accoglienza, per latteggiamento di
carit verso tutti. Considerate questo anche nei rapporti tra di voi,
dando importanza, anche alla vostra
vita comunitaria, al condividere i
momenti lieti e quelli pi difficili,
non ignorando chi tra di voi si trova in difficolt e a volte ha bisogno
di un sorriso e di un gesto di incoraggiamento e di amicizia; evitando
una distanza negativa che divide tra
loro i compagni e che, nella vita di
tutte le persone del mondo, pu generare disprezzo, emarginazione o
razzismo.
Care Guardie Svizzere, ogni giorno posso sperimentare da vicino la
vostra dedizione e il vostro impegno: di questo vi sono tanto grato!
Siate fedeli a quanto avete maturato
nel cuore e abbiate in voi la certezza che il Signore sempre al vostro
fianco e sostiene il vostro cammino,
specialmente quando il passo si fa
stanco e incerto. Lui non ci abbandona mai! Anchio desidero esprimervi la mia vicinanza e, mentre affido voi e le vostre famiglie alla materna protezione della Beata Vergine
Maria e allintercessione dei vostri
santi Patroni Nicola, Sebastiano e
Martino, di cuore vi benedico.

Nato ad Avena di Papasidero,


provincia di Cosenza e diocesi di
San Marco Argentano - Scalea, il 14
gennaio 1951, dopo la maturit classica, conseguita presso il liceo Campanella di Reggio Calabria, ha frequentato gli studi teologici al Pontificio seminario regionale Pio X di
Catanzaro. Ordinato sacerdote il 5
gennaio 1976, per il clero della diocesi di Cassano allJonio, si trasferito a Roma per perfezionare la preparazione, ottenendo il dottorato in
Utroque jure allUniversit Lateranense (1981). Inoltre, ha conseguito
il diploma di archivista presso lArchivio segreto vaticano (1976), quello
di avvocato rotale presso la Rota romana (1991) e la laurea in pedagogia
alla Libera Universit Maria Santissima Assunta (Lumsa). Ha svolto i
seguenti incarichi e ministeri: vicario
parrocchiale di Santa Gemma Galgani a Roma (1977-1978) e a Santa
Maria del Piano in Verbicaro (19781980), canonico del capitolo cattedrale di Cassano allJonio (19802014), difensore del vincolo presso il
Tribunale ecclesiastico regionale calabro (1982-1992), pro-rettore del seminario diocesano (1983-1984), padre
spirituale dello stesso seminario
(1984-1985), presidente dellIstituto
diocesano sostentamento clero (19851995), parroco di San Girolamo a
Castrovillari (1985-2014), giudice ecclesiastico del Tribunale regionale
calabro (1992-2014), docente di diritto canonico allIstituto teologico calabro di Catanzaro (1992-2014), docente invitato allUniversit Magna
Grecia di Catanzaro (2001-2005), docente invitato allIstituto Pastor bonus di Dipodi (Lamezia Terme) e vicario giudiziale della diocesi di Cassano allJonio (2005-2007); vicario
foraneo di Castrovillari (2006-2012),
vicario generale di Cassano allJonio
(2008-2011), amministratore diocesano di Cassano allJonio (2011-2012),
vicario generale di Cassano allJonio
(2012-2014).

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