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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 129 (46.671)

Citt del Vaticano

domenica 8 giugno 2014

Papa Francesco denuncia i gravi problemi del sovraffollamento carcerario e dei detenuti senza condanna

Linsegnamento del viaggio papale in Terra santa

La vera giustizia

Per osare
una via nuova

Non accontentiamoci di reprimere ma aiutiamo le persone a riabilitarsi e reinserirsi nella comunit

di PIERBATTISTA PIZZABALLA*
La vera giustizia quella che
non si accontenta di castigare semplicemente il colpevole, ma cerca di
fare il possibile per correggere, migliorare ed educare. Papa Francesco ha affrontato questo tema di
grande attualit in una lettera inviata ai partecipanti al XIX congresso
internazionale dellAssociazione internazionale di diritto penale e al III
congresso dellAssociazione latinoamericana di diritto penale e criminologia. Auspicando una giustizia

che rispetti la dignit e i diritti della


persona umana, senza discriminazioni, e tuteli dovutamente le minoranze, il Papa ha denunciato quei
gravi problemi per la societ rappresentati dalle carceri sovrappopolate e dalle persone detenute sen-

za condanna. Dopo aver ricordato


che a volte la delinquenza affonda
le radici nelle disuguaglianze economiche e sociali, il Pontefice ha fatto notare come laumento e linasprimento delle pene non facciano
necessariamente diminuire la crimi-

nalit. Da qui linvito a non confondere la giustizia con la vendetta,


puntando sul recupero del condannato e sul suo totale reinserimento
nella comunit.
PAGINA 8

Impegno asiatico
contro la tratta
di esseri umani
NAYPYIDAW, 7. Si concluso ieri
in Myanmar il sesto incontro degli esperti dei Paesi membri
dellAssociazione delle Nazioni
del sudest asiatico (Asean) convocato allo scopo di arrivare a una
convenzione comune per combattere la tratta degli esseri umani
nella regione. Nel corso del summit, stato sottolineato come il
traffico di persone forma moderna di schiavit sia il secondo crimine transnazionale pi diffuso al mondo, dopo il traffico di
sostanze stupefacenti. La tratta
di esseri umani una catena viziosa che lega le vittime ai criminali e questa catena si pu spezzare solo con la forza della solidariet umana ha detto Thein
Oo, rappresentante del ministero
degli Affari interni del Myamnar,
aggiungendo che per ottenere
giustizia c bisogno di una solida
base dello Stato di diritto e dei
sistemi giudiziari, che vanno rafforzati con nuovi strumenti.
dal 2007 che lAsean lavora allo
sviluppo di una convenzione comune, al fine di ottenere una collaborazione tra tutti gli Stati
membri per le indagini e per il
perseguimento dei responsabili.
Allo studio anche iniziative per
fornire assistenza alle numerose
vittime.

Andrej Mironov, Ges e ladultera (2011)

In Normandia prove di disgelo anche tra Putin e Obama

Mosca e Kiev parlano di pace


PARIGI, 7. Per la prima volta dallinizio della crisi ucraina si svolto un
dialogo diretto tra il presidente statunitense, Barack Obama, e quello
russo, Vladimir Putin. Linatteso faccia a faccia ha avuto luogo a margine della colazione dei capi di Stato e
di Governo al castello di Bnouville,
in Francia, dove si sono tenute le celebrazioni per i settanta anni dello
sbarco in Normandia.
Assolutamente informale, lincontro si tenuto in seguito al gesto di
apertura del capo del Cremlino, che
poco prima aveva avuto un altro colloquio a sorpresa con il neo presidente ucraino, Petro Poroshenko,
dopo gli incontri con David Cameron, Franois Hollande e Angela
Merkel. La discussione di un quarto
dora tra i leader di Mosca e Kiev si
tenuta sotto legida dello stesso

Udienza al presidente
del Messico

Hollande e in presenza del cancelliere tedesco. Mi sembra che lo scambio di vedute sia stato molto positivo, ha dichiarato ieri sera Putin alla televisione russa, sottolineando
che con Obama abbiamo discusso
in modo a mio avviso abbastanza
sostanziale. Putin ha inoltre definito complessivamente giusto limpegno manifestato da Poroshenko
per la risoluzione della crisi ucraina.
Non posso che salutare ha aggiunto il presidente russo la sua
posizione sulla necessit di fermare e
lo spargimento di sangue nellest
dellUcraina. Il leader del Cremlino ha inoltre riferito che Mosca e
Kiev sono vicine a un accordo sulla
questione del gas.
Secondo una fonte dellEliseo, durante lincontro di circa quindici minuti tra i presidenti russo e ucraino
si potuto avviare un dialogo sulle
possibili misure per allentare le tensioni. Fonti francesi dicono anche
che le modalit di un cessate il fuoco tra Kiev e i separatisti verranno
discusse nei prossimi giorni. Lambasciatore russo a Kiev, Mikhail
Zurabov, questa mattina ha per negato che siano state pianificate visite
ufficiali reciproche anche se non
ha escluso altri tipi di contatti per
discutere con il Governo ucraino i
dettagli di una proposta di pace.
Ma ieri in Normandia si svolta
anche la celebrazione per il settantesimo dello sbarco. La Francia non
dimenticher mai quello che deve
agli Stati Uniti, ha detto il presidente Hollande durante la cerimonia
al cimitero di Colleville-sur-Mer, costellato di diecimila croci bianche.
Celebriamo una data memorabile

della nostra storia, in cui i nostri


due popoli si sono uniti in una stessa battaglia, quella della libert.
Nella cerimonia ufficiale a Ouistreham, sulla spiaggia dello sbarco,
Hollande ha reso omaggio anche al
coraggio dellArmata rossa e a tutte
le vittime, compresi i tedeschi, vittime anchessi del nazismo.

Poroshenko
difende lunit
dellUcraina
KIEV, 7. Il presidente ucraino,
Petro Poroshenko, eletto con il
54,7 per cento dei suffragi il 25
maggio scorso, ha giurato oggi
davanti al Parlamento di Kiev impegnandosi a difendere con tutti
i mezzi la sovranit e lindipendenza dellUcraina. Poroshenko
ha invocato pace, sicurezza e unit del Paese, ha offerto di tenere
elezioni regionali anticipate nella
parte orientale dellUcraina e ha
promesso maggiore decentramento. Non voglio guerra. Non voglio rivincite, malgrado lenorme
sacrificio del popolo ucraino, ha
affermato invitando i separatisti
nellest del Paese a deporre le armi. Ma il neo presidente ha voluto sottolineare come lintegrit
territoriale dellUcraina non sia in
discussione.

ella visita del Pontefice in


Terra santa ancora difficile
tentare un bilancio. Resta in
primo piano la motivazione papale,
il desiderio e la volont di commemorare lincontro tra Paolo VI e
Atenagora, riproponendo con vigore il cammino verso lunit dei cristiani. Un anniversario che ha fatto
riscoprire la grandezza dei primi
due protagonisti, la straordinaria
fede che li ha sostenuti e guidati:
ricordarli insieme stato quasi un
compiersi di questa unit sperata,
che i gesti di affettuosa e sincera
amicizia tra Francesco, vescovo di
Roma, e Bartolomeo, patriarca di
Costantinopoli hanno riproposto
con tutta la dirompente forza
dellesempio.
Se il dialogo tra le religioni
stato il naturale contorno alla grande motivazione del viaggio, linsopprimibile bisogno di pace della
Terra santa ha fatto il resto. E il
Papa, fedele alla preghiera, ne ha
dato una visione cos elevata e concreta, da permettere di scorgervi un
disegno unitario.
Giovanni Battista Montini scriveva, in una lettera ai familiari, che
vivere il Vangelo in situazioni difficili richiede una costanza inflessibile nel vivere pensando il pensiero
pi complesso: levoluzione dellumanit verso Cristo. In questo
pensiero, svolto con umilt e profonda comprensione, trovo il filo
conduttore dellinsegnamento e dei
segni che il Papa ci ha donato. S,
volato alto Francesco: fuori dalle
pastoie quotidiane per poterci immergere nella quotidianit con motivazioni che la rendono in modo
diverso vivibile; fuori dal groviglio
di ostacoli insuperabili per scoprire
e osare una via nuova; fuori da una
tristezza che ci rende pesante il
cuore per richiamarci la verit del
diritto alla gioia. Volare alto non
nascondere i problemi, ma liberarci
dalla paura, accettare la sfida, fidarsi del futuro.
Per farlo, il Papa ha scelto il
concetto del ricordare. E, insieme a
Bartolomeo, lo scrive nella dichiarazione congiunta: labbraccio tra
Paolo VI e Atenagora qui a Gerusalemme, dopo molti secoli di silenzio, prepar la strada a un gesto
di straordinaria valenza, la rimozione dalla memoria e dal mezzo della
Chiesa delle sentenze di reciproca
scomunica del 1054. Insomma,
purificare la memoria, leggere diversamente il passato, aprirsi a un
diverso futuro.
Purificare la memoria scegliere
di ricordare per vivere, per infondere vita in questa terra. Non dimenticare, non il vuoto passare
oltre. Penso al Magnificat: canto di
gratitudine per la salvezza che Dio
opera attraverso lumilt; speranza
concreta del mondo nuovo che
qui e che sar; fedelt di Dio che
abbraccia le vigili attese di quanti
sanno dare concretezza al suo regno. Penso alla profezia di Geremia (14, 17-21), che sembra descrivere la situazione di oggi: I miei
occhi grondano lacrime notte e

giorno. Se esco in aperta campagna, ecco le vittime della spada; se


entro nella citt, ecco chi muore di
fame. Aspettavamo la pace, ma
non c alcun bene, il tempo della
guarigione, ed ecco il terrore! Riconosciamo, Signore, la nostra infedelt. Ma per il tuo nome non respingerci, non disonorare il trono
della tua gloria. Ricordati! Non
rompere la tua alleanza con noi.
Non mi piacciono le letture politiche del viaggio del Papa: sono inconciliabili con i suoi gesti, con la
sua personalit, con unumilt fiera e morbida, ma sincera, ma superiore; una piet che non cede i suoi
impulsi interiori alle infinite distrazioni del di fuori, per riprendere
unespressione ancora di Montini.
Questo filo della memoria va a
comporre una trama che chiama in
causa luomo, ne esalta le qualit,
gli fa credito del bene che pu e
deve compiere, lo mette in relazione con quellimmagine di Dio che
conserva in s e lo rende fratello
degli altri uomini. Il Pontefice si
rivolge a tutti e tutti abbiamo bisogno di ricordare chi siamo, a cosa
siamo destinati.
Ascoltiamo allora linvito a non
lasciare che il passato determini la
vita e attingiamo dalla memoria il
dovere verso un diverso avvenire,
promuovendo una nuova educazione, perch sempre dobbiamo ricordare chi luomo e il rispetto dovuto al bambino, luomo di domani. E ricordare anche una memoria che passa attraverso la paternit
di Abramo, che porta ebrei, cristiani e musulmani alla fratellanza, il
dono pi bello che la pace potr
portare in questa terra, culla
dellumanit, disperatamente lacerata nel suo irresistibile slancio verso la giustizia e nel bisogno reciproco di perdono. Bisogna leggere
i discorsi del Papa attraverso i fili
di questo ricordo, perch la purificazione della memoria permette di
volare alto e di intravvedere, oltre
le nebbie del presente, le strade
della pace.
*Custode di Terra Santa

Uno sguardo antropologico


sulle pratiche di preghiera

Laltra
globalizzazione
E

FRANCO LA CECLA
LUCETTA SCARAFFIA A PAGINA 5

Il dono dello Spirito

Colui che non ci


abbandona

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!]!"!:!

NOSTRE INFORMAZIONI

Nella mattina di sabato 7 giugno,


Papa Francesco ha ricevuto il presidente del Messico, Sua Eccellenza
il signor Enrique Pea Nieto, il
quale si successivamente incontrato con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato dallarcivescovo Dominique
Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. Durante i cordiali
colloqui, ci si soffermati su alcuni
aspetti della vita del Paese, quali le

numerose riforme varate, in particolare, quella costituzionale riguardante la libert religiosa. Sono stati
poi affrontati altri temi di comune
interesse, tra cui lemigrazione, la
lotta alla povert ed alla disoccupazione, nonch le iniziative volte
a combattere la violenza ed il narcotraffico. Infine, vi stato uno
scambio di opinioni su temi attinenti allattualit regionale e internazionale.

Il Santo Padre ha ricevuto questa


mattina in udienza le Loro Eminenze Reverendissime i Signori
Cardinali:
Antonio Caizares Llovera,
Prefetto della Congregazione per
il Culto Divino e la Disciplina
dei Sacramenti;
Marc Ouellet, Prefetto della
Congregazione per i Vescovi;
Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santit per la Diocesi di Roma.
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccel-

lenza il Signor Enrique Pea Nieto, Presidente del Messico, con la


Consorte, e Seguito.

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza la Signora


Milagro Amalia Angela Sala, Presidente della Organizacin Barrial Tupac Amaru, e Seguito.

Il Santo Padre ha nominato


lEminentissimo Cardinale Jozef
Tomko, Prefetto emerito della
Congregazione per lEvangelizza-

zione dei Popoli, Suo Inviato


Speciale al XXV anniversario della
ritrovata libert dellEparchia greco-cattolica di Mukachevo, in
programma presso il Seminario
Maggiore di Uzhhorod (Ucraina)
il 28 giugno 2014.

Il Santo Padre ha nominato


Nunzio Apostolico in Eritrea Sua
Eccellenza Reverendissima Monsignor Hubertus Matheus Maria
van Megen, Arcivescovo titolare
di Novaliciana, Nunzio Apostolico in Sudan.

Pentecoste (XIII secolo, evangeliario


siriaco, monastero
di Mor Gabriel Tur Abdin)
MANUEL NIN

A PAGINA

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

domenica 8 giugno 2014

Vertice dellOsa in Paraguay centrato sulla povert e sullinclusione sociale

Firmati memorandum dintesa con sei Paesi

La faccia triste dellAmerica

LAif rafforza
la cooperazione
internazionale

Allo studio forme di partnership tra pubblico e privato


ASUNCON, 7. Lotta alla povert e
sviluppo pi equilibrato: questi i temi principali affrontati durante lassemblea
generale
in
Paraguay
dellOrganizzazione degli Stati americani (Osa).
Le nazioni dellOsa hanno sottoscritto una dichiarazione che sottolinea limportanza dello sviluppo
con inclusione sociale; il documento punta inoltre a combattere la discriminazione e a promuovere pi
equit in aree quali leducazione e la
salute.
Il testo indica tra laltro il rafforzamento di accordi tra lo Stato e il
mondo imprenditoriale privato, sottolineando limportanza della partecipazione di altri attori sociali, tema contestato da molte ong sociali e
contadine, che si oppongono alle alleanze pubblico-privato.
Alcuni membri delle ong che intendevano protestare sono stati fermati dalle forze della sicurezza prima dellinizio della conferenza. Un
gruppo di delegati ha comunque incontrato il segretario generale dellOsa, Jos Miguel Insulza. Il Paraguay porta avanti una politica di

Un bambino boliviano al lavoro nei campi insieme ai suoi familiari

apertura economica, indicando inoltre la lotta alla povert quale tema


prioritario. Pur registrando una crescita con tassi molto elevati (4,8 per
cento nellanno in corso, 14 nel
2013), il Paese occupa lultimo posto
(il settantaduesimo) tra le nazioni la-

A meno di una settimana dallinizio dei mondiali

Scioperi e manifestazioni
segnano il Brasile

Indios brasiliani occupano per protesta il monumento dei Bandierantes a San Paolo (Reuters)

BRASILIA, 7. Manifestazioni e scontri hanno segnato ieri San Paolo in


Brasile: lo sciopero dei lavoratori
della metropolitana e le proteste
contro la gestione dei mondiali di
calcio stanno mettendo a dura prova la citt.
La capitale economica del colosso sudamericano ha vissuto unaltra
giornata di caos totale a causa del
secondo giorno di sciopero dei lavoratori della metropolitana che
chiedono aumenti salariali. I lavoratori della metro picchettano le
stazioni per impedire, come successo ieri nel primo giorno di sciopero, che dei loro colleghi si rechino
al lavoro. Pi volte lagitazione
degenerata in violenti scontri con
la polizia in diverse parti della citt. Inoltre, lo sciopero unito alle
manifestazioni di protesta contro la
gestione governativa dei mondiali
hanno causato un ingorgo record
di automobili di 251 chilometri.
Forti disagi si sono registrati anche
allaeroporto
internazionale
di
Guarulhos.
Tra le varie proteste, da segnalare anche quella di alcuni attivisti
davanti allabitazione di Jos Maria
Marin, presidente della Confederao Brasileira de Futebol (CBF) e
del comitato organizzativo dei
mondiali.
Nove manifestanti si sono stesi a
terra sotto uno striscione con scritto I mondiali della morte per ri-

cordare i nove operai deceduti nei


cantieri per la costruzione degli
stadi del Mondiale. Al fianco dei
manifestanti, erano esposte le foto
degli operai morti. Il Governo
Rousseff non ha rilasciato commenti ufficiali sulla vicenda.

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tinoamericane sulla base dellindice


del progresso sociale.
LOsa unorganizzazione internazionale di carattere regionale che
comprende i 35 Stati indipendenti
delle Americhe. Lorganizzazione
considerata il principale forum poli-

tico per il dialogo multilaterale e per


la soluzione di problemi politici di
livello regionale. Listituzione principale lAssemblea generale; altre
istituzioni sono il Consiglio permanente e il Consiglio inter-americano
per lo sviluppo integrale.

Un indio
sfider Morales
alle presidenziali
in Bolivia

Sessantadue persone annegate nel tentativo di raggiungere lo Yemen

Nuova tragedia dellimmigrazione


nel golfo di Aden

LA PAZ, 7. Fernando Vargas, leader


indio, che tra il 2011 e il 2012 ha
organizzato la protesta contro una
strada che avrebbe dovuto attraversare la pi grande riserva ecologica
boliviana, ha deciso di presentarsi
come candidato presidente in vista
delle elezioni del prossimo 12 ottobre. Un voto nel quale lattuale capo dello Stato, Evo Morales, leader
del Movimento verso il socialismo
(Mas) tenter di essere rieletto per
un secondo mandato consecutivo.
La riconferma del presidente in carica data per probabile, ma non
pi scontata come in passato.
Vargas, primo oppositore che
lancia la sfida a Morales, stato
designato candidato dal Partito
Verde e dai vari gruppi che parteciparono nella protesta in difesa del
parco nazionale Isiboro Scure, decisi a cercare lappoggio degli elettori delusi dalla politica dellattuale
presidente capo dello Stato. Accettiamo la sfida, anche se non abbiamo le risorse economiche per
una campagna elettorale ha detto
Vargas alla stampa.
Celestino Condori, dirigente civico che appoggia la candidatura
di Vargas, si detto convinto di
sconfiggere il Mas, il principale
partito di Governo, perch ha
precisato alla stampa la gente
molto delusa dal Governo.

SANA, 7. Una nuova tragedia


dellimmigrazione. Sessanta migranti somali ed etiopici sono morti annegati al largo delle coste dello Yemen e con loro due yemeniti membri dellequipaggio. Lo ha riferito
da Ginevra lAlto commissariato per
i rifugiati delle Nazioni Unite
(Unhcr), precisando che si tratta del

pi grave naufragio dallinizio


dellanno. Lagenzia dellOnu sta
raccogliendo informazioni per far
piena luce sulle circostanze della
sciagura.
Dallo scorso gennaio almeno 121
persone, per lo pi cittadini della
Somalia e dellEtiopia, hanno perso
la vita nel tentativo di raggiungere

Morto lemiro di Kano principale leader musulmano del Paese

La stampa nigeriana
nel mirino dellesercito
ABUYA, 7. Operazioni dellesercito
in Nigeria hanno preso di mira ieri
alcuni giornali locali per questioni
di sicurezza. Quattro quotidiani
The Nation, The Daily Trust,
Leadership e The Punch
hanno riferito di sopralluoghi nelle
loro redazioni. Fonti dellesercito
hanno sottolineato che le operazioni erano legate solo a verifiche
dei mezzi che trasportano la carta
stampata, assicurando che non
c nessuna intenzione di imbavagliare i media.

Intanto, uno dei principali leader musulmani nigeriani, lemiro


di Kano, morto a 83 anni, sollevando la questione della successione di una personalit chiave nella
regione settentrionale del Paese
devastata dalla violenza di Boko
Haram. Abdullahi Ado Bayero,
emiro dal 1963, era uno dei pi influenti leader religiosi nel nord
della Nigeria, a maggioranza musulmana. Il presidente nigeriano
Goodluck Jonathan ha parlato di
perdita per la Nazione.

Proteste e violenze
ad Haiti
PORT-AU-PRINCE, 7. stata dispersa con gas lacrimogeni una marcia
di protesta contro il presidente di
Haiti, Michel Martelly, alla periferia di Port-au-Prince. Lo riferiscono fonti di stampa locali, sottolineando che negli ultimi mesi cresciuto il malcontento popolare per
corruzione diffusa, mancanza di
posti di lavoro e carenza di servizi
sanitari ed educativi.
Nonostante lintervento della polizia, la manifestazione pacifica si
conclusa senza feriti. Martelly, eletto dal 2011 e arrivato a met mandato, ha festeggiato lo scorso 14
maggio il suo terzo anno da presidente, elencando una serie di successi davanti a centinaia di sostenitori. Non di rado, accusa lopposizione di fomentare instabilit, sco-

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

raggiando investitori stranieri e


bloccando le istituzioni.
Dopo diversi rinvii, dovuti a una
crisi dellorganismo elettorale, gli
haitiani dovrebbero andare alle urne il prossimo 26 ottobre per le legislative. Il Paese porta ancora le
ferite del devastante terremoto del
gennaio del 2010, che provoc oltre
250.000 morti e pi di un milione
e mezzo di senzatetto. Le emittenti
locali riferiscono del moltiplicarsi
di saccheggi e furti, mentre le autorit hanno avviato lavori di demolizione e ricostruzione di alcuni edifici danneggiati dal sisma. Secondo
dati recenti resi noti da Save the
Children, nei campi sfollati vivono
ancora 60.000 bambini e altri
100.000 soffrono di malnutrizione
cronica.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


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caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


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sulluso consentito di informazioni


e sulla confidenzialit.
Diventare membri del Gruppo
Egmont, lo scorso anno, stato un
passo importante verso il rafforzamento della cooperazione internazionale della Santa Sede e il sostegno degli sforzi per contrastare il
riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, ha dichiarato Brlhart. La firma di questi ultimi memorandum dintesa ha
aggiunto mostra che stiamo continuando ad allargare la nostra rete
di cooperazione e che continueremo a favorire i nostri sforzi comuni. LAif diventata membro del
Gruppo Egmont nel luglio del 2013
e ha gi firmato memorandum
dintesa con le unit di informazione finanziaria di Australia, Belgio,
Cipro, Germania, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Stati Uniti.
LAif lautorit competente
della Santa Sede e lo Stato della
Citt del Vaticano per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. stata istituita nel 2010.

LAutorit di informazione finanziaria (Aif), unit di vigilanza finanziaria della Santa Sede e dello
Stato della Citt del Vaticano, ha
formalizzato la cooperazione bilaterale con Regno Unito, Francia e
altri quattro Paesi attraverso memorandum dintesa, firmati durante
lassemblea plenaria del Gruppo
Egmont che si tenuta in Per.
I memorandum sono stati firmati
dal
direttore
dellAif,
Ren
Brlhart, e le unit di informazione
finanziaria di Regno Unito, Francia, Malta, Romania, Polonia e
Per.
Il memorandum dintesa una
procedura standard e formalizza la
cooperazione e lo scambio di informazioni finanziarie tra le autorit
competenti dei due Paesi per contrastare il riciclaggio di denaro e il
finanziamento del terrorismo oltrefrontiera. Si basa sul modello di
memorandum dintesa elaborato
dal Gruppo Egmont, lorganizzazione globale delle unit di informazione finanziaria nazionali, e
contiene clausole sulla reciprocit,

Folla ai funerali dellemiro di Kano (Ansa)

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don Sergio Pellini S.D.B.


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lo Yemen attraverso il Mar Rosso e


il golfo di Aden.
Intanto la Marina italiana ha annunciato di aver prestato soccorso
negli ultimi giorni a 2.500 migranti
a bordo di 17 diverse imbarcazioni
dirette verso la Sicilia. La guardia
costiera di Tripoli ha invece bloccato una nave con 114 migranti africani. Tra le diverse imbarcazioni che
hanno prestato assistenza, giunta
ieri sera a Porto Empedocle (Agrigento) la nave portacontainer battente bandiera di Hong Kong con a
bordo 386 immigrati, tra cui 57 donne e 16 minori soccorsi. I dati del
Viminale indicano che oltre il novanta per cento delle partenze avviene dalle coste libiche. Le nazionalit pi rappresentate sono eritrea
(14.000), siriana (6.700) e maliana
(4.300). Il ministero dellInterno italiano sta attuando il piano nazionale
di riparto dei migranti che punta a
garantire accoglienza.

Migliaia di famiglie
ivoriane
minacciate
dagli smottamenti
YAMOUSSOUKRO, 7. Migliaia di famiglie in Costa dAvorio, con larrivo della stagione delle piogge, rischiano ogni giorno dessere travolte
da frane: le case dove abitano, nonostante i divieti governativi, sono
state costruite sul fianco di colline
perennemente interessate da smottamenti, anche di grande ampiezza.
Secondo la stampa locale, gioved
larrivo di piogge torrenziali sulla
zona di Abidjan (capitale economica
della Costa dAvorio) ha causato
nella municipalit di Yopougon una
frana che ha travolto alcune case,
causando la morte di cinque persone e il ferimento di un numero imprecisato di altre.
Quella di Abidjan viene considerata una zona ad altissimo rischio,
perch si stima che il 25 per cento
delle abitazioni, in gran parte
abusive, siano costruite in aree a
enorme possibilit di frane. Quando
queste si registrano, c sempre un
numero elevato di persone coinvolte. Le abitazioni pi in pericolo sono quelle sorte nelle bidonville.

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Ospedale Pediatrico Bambino Ges
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Societ Cattolica di Assicurazione
Credito Valtellinese

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domenica 8 giugno 2014

pagina 3

Colloquio tra il premier Netanyahu e il presidente El Sissi

Scontri armati anche in altre citt della Libia

D isgelo
tra Egitto e Israele

Combattimenti a Tripoli

TEL AVIV, 7. Riprendono quota i


rapporti diplomatici tra Egitto e
Israele dopo le recenti tensioni. Il
primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu ha avuto ieri un colloquio telefonico con il neo presidente
egiziano Abdel Fattah El Sissi, con
il quale si congratulato per la recente vittoria elettorale. Secondo
quanto riportato dallufficio del premier, Netanyahu ha sottolineato
limportanza strategica dei rapporti tra i due Paesi e la necessit di
mantenere gli accordi di Camp

Centinaia
di detenuti siriani
liberati
per lamnistia
DAMASCO, 7. Centinaia di detenuti sono usciti dalle carceri siriane in seguito allamnistia proclamata dal presidente Bashar Assad
per celebrare la sua rielezione alla guida del Paese.
LOsservatorio siriano dei diritti umani, organizzazione ritenuta vicina allopposizione, ha
fatto sapere che 320 detenuti
hanno potuto lasciare la prigione
di Aleppo mentre altri 480, tra i
quali ottanta donne, saranno presto rilasciati dal carcere di Adra,
nella provincia di Damasco. Tutti
i prigionieri rinchiusi ad Adra
riferiscono le fonti sono accusati di terrorismo, termine con
cui il Governo siriano definisce la
guerriglia con cui si confronta
militarmente dal marzo del 2011.
I detenuti in Siria sono circa
18.000, tra questi 3.550 sono reclusi nella prigione centrale di
Aleppo, diverse volte entrata nel
mirino degli attacchi dei ribelli.
Le condizioni di detenzione
dicono i media internazionali
sono molto dure; almeno 600
prigionieri sarebbero morti in
questi ultimi anni per mancanza
di cibo e medicine o perch colpiti durante i bombardamenti.
Intanto, partito ieri il primo
carico di armi chimiche che deve
essere distrutto allestero in base
al piano dellOpac (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) deciso lo scorso autunno in seguito alla strage di civili a Ghouta, il 21 agosto 2013.
Il cargo norvegese Taiko salpato ieri mattina da Latakia. La
Taiko trasporta circa 390 tonnellate di agenti chimici, soprattutto
di priorit 2, quelli cio considerati meno pericolosi, ed diretta prima in Finlandia poi negli
Stati Uniti, dove dopo un
viaggio di alcuni giorni tra Mediterraneo e oceano Atlantico
dovranno essere distrutti in industrie chimiche civili. Deve ancora
attendere, invece, la danese Ark
Futura, che dovr passare per
Gioia Tauro per trasferire il suo
carico a bordo dellamericana Cape Ray.

David. Anche il presidente israeliano, Shimon Peres, ha avuto un colloquio telefonico con El Sissi congratulandosi per la sua elezione.
LEgitto lunico Paese arabo, insieme alla Giordania, a intrattenere
normali relazioni diplomatiche con
Israele. Tuttavia Israele tra i Paesi
che non sono stati invitati alla cerimonia di insediamento del presidente eletto, in programma domenica al
Cairo. Tra gli esclusi anche la Turchia e il Qatar, critici della deposizione di Mohammed Mursi. Esclusa
anche la Siria, ma non lIran: il presidente Hassan Rohani stato invitato, ma non ancora chiaro se andr personalmente al Cairo o invier
un suo rappresentante.
Liniziativa di Netanyahu giunge
dopo le recenti critiche mosse dalla
comunit internazionale, e da Washington in primis, sui progetti di
nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme est.
LEsecutivo israeliano ha deciso di
lanciare tali progetti in reazione alla
formazione del Governo di unit
nazionale palestinese basato sullintesa tra Al Fatah e Hamas.
Ma, secondo gli osservatori, non
solo nellottica del contenzioso
israelo-palestinese che va letta
lapertura di Netanyahu: i rapporti
tra Israele ed Egitto rappresentano

Il luogo di un attentato nella capitale libica (Reuters)

TRIPOLI, 7. Sono in corso anche oggi nella capitale libica scontri armati tra sostenitori e oppositori del generale Khalifa Haftar, che a met maggio ha lanciato
unoperazione contro le milizie islamiche attive nel Paese. Lo riferisce la televisione Al Jazeera, che parla anche
di alcune vittime. Ieri, sempre a Tripoli, unautobomba
esplosa davanti alla casa di un funzionario del ministero degli Interni, Hashim Beshr, incaricato di integrare gli ex ribelli che hanno combattuto contro il regime
di Gheddafi nella polizia. Lo hanno riferito fonti della
sicurezza precisando che Beshr scampato allattentato.

E si combatte anche a Bengasi dove soldati fedeli ad


Haftar hanno bombardato a colpi di mortaio le basi del
gruppo radicale Ansar Al-Sharia a ovest della citt, provocando almeno un morto e costringendo centinaia di
famiglie della zona ad allontanarsi dalle proprie case, in
previsione di nuovi scontri, ancora pi violenti.
Nel frattempo, il capo dellintelligence libica, Salem
Al Hassi, ha rassegnato ieri le dimissioni per protesta
contro il deterioramento della situazione di sicurezza
nel Paese e il mancato completamento da parte delle
autorit del processo di ricostruzione nazionale.

Le violenze nel Paese hanno causato in un giorno decine di morti e oltre cento feriti

Netta condanna delle Nazioni Unite

Mezzo milione di sfollati


dalla provincia irachena di Al Anbar

Abdullah Abdullah sfugge


a un attentato a Kabul

Bambini a Baghdad (LaPresse/Ap)

Elezioni legislative
in Kosovo
PRISTINA, 7. Domenica si vota in
Kosovo per le legislative anticipate.
Una consultazione molto attesa, ritenuta dagli analisti un test importante per il Governo del primo ministro, Hashim Thai, e per il cammino europeo del Paese balcanico.
Dopo le iniziali minacce di boicottaggio, alle elezioni prender
parte anche la comunit serba, che
ha risposto positivamente a un appello in questo senso del Governo
di Belgrado. La Serbia non riconosce lindipendenza proclamata dal
Kosovo il 17 febbraio del 2008.
Gli osservatori ritengono che il
voto anticipato potr rafforzare la
storica firma del 19 aprile del 2013
sulla normalizzazione delle relazioni tra i Governi di Pristina e di Belgrado, unintesa che ha reso possibile lavvio del negoziato di adesione della Serbia alla Ue e colloqui
tra Pristina e Bruxelles su un Ac-

un nodo centrale negli assetti diplomatici in Vicino oriente.


Gli accordi di Camp David sono
stati portati avanti e conclusi nel
1978 dal presidente egiziano Anwar
Al Sadat e dal primo ministro israeliano, Menachem Begin, leader del
Likud. Essi condussero, dopo dodici giorni di intensi negoziati sotto
legida della presidenza Carter, al
trattato di pace israelo-egiziano nel
1979. LEgitto fu cos il primo Paese
arabo a firmare un accordo di pace
e a riconoscere formalmente Israele.
La Giordania fece altrettanto nel
1994 col trattato israelo-giordano.
Il trattato tra Egitto e Israele fu
firmato 16 mesi dopo la visita del
presidente Sadat in Israele del 1977,
e al termine di intensi negoziati.
Anche dopo il conseguimento degli
accordi di Camp David dicono
diverse fonti storiche non vi era
alcuna certezza che un trattato sarebbe stato firmato.
Tra gli elementi principali del
trattato, il riconoscimento reciproco
dei due Paesi, la fine dello stato di
guerra che esisteva fin dal 1948, il
ritiro militare israeliano e la conseguente restituzione degli impianti
civili (specialmente quelli di Yamit e
Taba) nella penisola del Sinai, controllata da Israele fin dalla guerra
del 1967.

cordo di associazione e stabilizzazione. Tale intesa prevede la creazione di una nuova associazione
delle comunit serbe in Kosovo.
Alle elezioni parlamentari le
seconde dalla proclamazione di indipendenza si prevede un testa a
testa fra le due principali forze politiche del Paese: il Partito democratico del Kosovo (del primo ministro Thai), dato al 31 per cento dei
consensi, e la Lega democratica del
Kosovo, di Isa Mustafa, che sarebbe attorno al 30 per cento dei voti.
Terza forza in fatto di consensi, il
movimento nazionalista Autodeterminazione, di Albin Kurti, accreditato del 22 per cento.
In una nota fatta pervenire da
Bruxelles, lalto rappresentante per
gli Affari esteri e la Politica
di sicurezza dellUnione europea,
Catherine Ashton, ha auspicato elezioni libere, eque e inclusive.

BAGHDAD, 7. Il numero delle persone costrette a lasciare la propria casa


per i combattenti nella provincia
irachena di Al Anbar potrebbe essere arrivato a circa mezzo milione.
Lo denuncia lalto commissariato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(Unhcr). A oggi, il Governo iracheno ha indicato che 434.000 uomini, donne e bambini sono scappati dalle proprie case da quando i
combattimenti si sono aggravati, a
gennaio di questanno, ha spiegato
Adrian Edwards, portavoce dellUnhcr. Comunque, il numero
reale degli sfollati di questo conflitto poco reclamizzato sconosciuto,
dal momento che le autorit irachene hanno dovuto sospendere la registrazione nellultimo mese a causa
dello stato di insicurezza. LUnhcr
reputa che gli sfollati siano attualmente circa 480.000, ha detto
Edwards.
Ma si combatte anche in altre
parti dellIraq: infatti di almeno
46 morti e 103 feriti il bilancio delle
violenze che si sono registrate ieri a
Ninive, provincia settentrionale. Lo
riferiscono fonti della sicurezza. A
Mosul, questa mattina, violenti
scontri armati e una serie di attentati hanno provocato altre decine di
vittime. I militari iracheni avrebbero
ucciso almeno cinquanta miliziani,
ma vi sarebbero anche venti morti
nei ranghi dellesercito.

Aiuti dallUe per le zone serbe


devastate dalle alluvioni
BELGRAD O, 7. Il Governo della Serbia ha firmato ieri un importante
accordo con lUnione europea per
la messa a disposizione di fondi
Ipa, per complessivi 197,2 milioni di
euro. A siglare lintesa sono stati il
ministro serbo per lIntegrazione
europea, Jadranka Joksimovi, e il
responsabile del direttorato per
lAllargamento della commissione
Ue, Jean-Eric Paquet. I fondi Ipa
strumento di pre-adesione, che offre
aiuti da Bruxelles ai Paesi candidati
e ai potenziali candidati allUnione
europea saranno utilizzati per
progetti e lavori di ripristino di centinaia di infrastrutture, dopo le disastrose inondazioni del mese scorso, che misero per giorni in ginocchio il Paese.
I danni lasciati dalle alluvioni
che hanno colpito anche altri Stati
balcanici non sono ancora stati
calcolati con precisione. Gli organi

competenti hanno fatto sapere che


la somma complessiva potr essere
determinata solo alla fine di giugno, quando si ritireranno tutti i
fiumi e si stabilizzer il livello delle
acque sotterranee. Tuttavia, fino a
ora, i danni arrecati dalle inondazioni e dalle frane in 120 luoghi
della Serbia e nella capitale, Belgrado, secondo le stime della Direzione per le acque, ammontano a oltre
38 milioni di euro, cifra che rappresenta lintero ammontare del budget di questanno che il Governo
aveva previsto per gli indennizzi
delle inondazioni. Secondo i dati
raccolti, sarebbero oltre 3.000 le case danneggiate, con pi di 220.000
ettari di terreni coltivabili completamente inondati. La situazione peggiore da segnalare in Vojvodina
granaio della Serbia dove sar
praticamente impossibile organizzare la semina di primavera.

KABUL, 7. Il Consiglio di sicurezza


delle Nazioni Unite ha condannato
lattentato di ieri contro il candidato all presidenza afghana Abdullah
Abdullah, chiedendo una transizione morbida verso un nuovo Governo. Lex ministro degli Esteri Abdullah rimasto illeso, ma lattentato ha provocato sei morti e ventidue feriti.
I membri del Consiglio di sicurezza si legge in un comunicato
hanno sottolineato il loro sostegno al processo democratico in Afghanistan in attesa del secondo turno delle elezioni presidenziali. I
membri del Consiglio di sicurezza
stigmatizzano inoltre gli attacchi
contro i civili e avvertono: Nessun
atto terroristico pu invertire il
cammino verso la pace, la democrazia e la stabilit in Afghanistan.
Abdullah scampato allattentato
a Kabul, quando due esplosioni
hanno colpito il suo convoglio, uccidendo almeno sei poliziotti. Il
convoglio stato colpito prima da
un attentatore suicida alla guida di
unautobomba che si avventato
contro la colonna di auto che stavano accompagnando luomo politico
da un comizio elettorale a un altro,
nel quartiere occidentale di Kot-iSangi. Poi scoppiata una mina
anticarro, nascosta sul ciglio della
strada e fatta detonare a distanza al
passaggio del convoglio.

Cittadinanza
spagnola
per i discendenti
degli ebrei espulsi
MADRID, 7. Il Governo spagnolo ha
approvato ieri un progetto di legge
per concedere la cittadinanza ai discendenti degli ebrei sefarditi espulsi dal Paese pi di 520 anni fa. La
legge, che dovr ricevere il via
libera dal Parlamento, stata definita dal ministro della Giustizia, Alberto Ruiz-Gallardn, un importante contributo per espiare uno dei
pi grandi errori nella storia spagnola. Lintenzione del Governo
di Mariano Rajoy quello di modificare il Codice civile per accordare
la nazionalit ai discendenti di coloro che furono espulsi dalla penisola iberica nel 1492. In base alla
proposta i discendenti degli ebrei
espulsi, interessati a ottenere la cittadinanza spagnola, non dovranno
rinunciare a quella attuale.

Si tratta del secondo attentato


durante la campagna elettorale subito da Abdullah, ex portavoce del
comandante Ahmad Shah Massud,
nemico storico dei talebani.
Il presidente afghano, Hamid
Karzai, e lex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani, che in corsa nel
ballottaggio presidenziale del prossimo 14 giugno, hanno vivamente
condannato lazione terroristica.
Questo attacco ha detto Hamid
Karzai opera dei nemici della
patria che non vogliono che la gente vada a votare il loro nuovo leader in pace. Ma questo non impedir agli afghani di recarsi numerosi
alle urne.

Consiglio
di sicurezza
dellOnu
al femminile
NEW YORK, 7. A partire dai
prossimi giorni il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,
massimo organo di Governo dellOnu, avr una composizione
record al femminile. Sei donne,
su un totale di quindici seggi,
prenderanno infatti parte alle
riunioni del Consiglio dopo linsediamento della nuova rappresentante della Giordania, che detiene un seggio non permanente.
La prossima ambasciatrice giordana allOnu Dina Kawar, che
dovrebbe assumere lincarico in
estate dopo aver rappresentato il
suo Paese in Francia dal 2001 al
2013. Lunica donna fra i cinque
membri permanenti del Consiglio di sicurezza la statunitense
Samantha Power. Oltre a lei, le
altre donne presenti nel Consiglio di sicurezza sono le rappresentanti di Lussemburgo, Lituania, Nigeria e Argentina.
Nel frattempo, lambasciatore
della Giordania allOnu, principe Zeid Al Hussein, stato nominato alto commissario delle
Nazioni Unite per i Diritti umani, al posto della sudafricana
Navi Pillay. Lo ha annunciato ieri il segretario generale dellorganizzazione, Ban Ki-moon. Il
principe Zeid Al Hussein era
stato nominato due volte ambasciatore giordano presso le Nazioni Unite a New York.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

domenica 8 giugno 2014

Il 30 maggio 1943 invi un telegramma alla Segreteria di Stato


chiedendo lintervento immediato per un gruppo di quattrocento profughi ebrei croati
internati nel campo di concentramento di Jasenovac
Tra questi anche il presidente della comunit ebraica di Zagabria
e il rabbino capo Miroslav alom Freiberger

Gli aiuti ai perseguitati dai nazisti in Croazia

Roncalli
e lavvocato degli ebrei
coadiuvata dalla polizia croata. Tanto io, quanto larcivescovo [Stepinac] non abbiamo trascurato di recarci presso il ministro degli interni per perorare la causa
ebraica.
Leco di questi fatti giunse anche allorecchio del
delegato apostolico in Turchia, monsignor Angelo
Roncalli che, il 26 maggio, ne apprese tutti i particolari dalla responsabile della sezione turca della Women International Zionist Organization Maria Bauer
e dal delegato di unagenzia di soccorso agli ebrei europei, Meir Touval-Weltmann i quali, quasi ogni settimana, si recavano alla delegazione per consegnare liste di nomi di intere famiglie ebree bloccate con i loro bambini nei territori occupati dallAsse che, puntualmente, venivano recapitate alla Santa Sede mediante monsignor Victor Hugo Righi.
L11 giugno 1943, in uno di questi incontri, Weltmann consegn a Roncalli una lettera per ringraziarlo
della benevolenza paterna di Vostra Eccellenza in favore dei nostri
rifugiati ebrei, non mancando di
sottolineare, in un circostanziato
promemoria allegato alla missiva,
lopera encomiabile svolta dalla
Santa Sede nel salvataggio degli
ebrei. Noi sappiamo scriveva
Weltmann che mons. Stepinac ha
Nello scorrere lalbum
fatto tutto il possibile per aiutare
da una pagina allaltra, si
ed alleviare la sorte infelice degli
ha limpressione di entraEbrei in Croazia, il cui numero ogre nel castello interiore di
gi, secondo informazioni, non supePapa Giovanni, di ascolra i 25.000, comprese le donne e i
tarlo, di interrogarlo sul
bambini. Allo stesso tempo lo presegreto della sua inalteragava di esortare il presule croato a
ta pace: cos il cardinale
continuare, con il suo alto prestiLoris Francesco Capovilla
gio e la sua attivit, a salvare i loro
introduce il volume fotoinfelici fratelli, specialmente quelli
grafico Giovanni XXIII.
gi arrestati nel mese precedente inFotocronaca dagli album
sieme con il Presidente Dott. Hugo
personali del pontefice (BerKon e il Rabbino Dott. Miroslav
gamo, Grafica & arte,
Freiberger.
2014, pagine 256, euro 32)
Roncalli il 30 maggio aveva innel quale accompagna
viato un telegramma alla Segreteria
amorevolmente con una
di Stato chiedendo lintervento imserie di suoi scritti (cenni
Roncalli a Sappada di Cadore nel 1954
mediato per un gruppo di 400 probiografici, riflessioni, letfughi ebrei croati internati nel camture di testi di Roncalli)
po di concentramento di Jasenovac,
una ricchissima serie di
tra i quali figuravano anche il presifotografie dal certificato di nascita di Angelo Giuseppe, e
dente della comunit ebraica di Zadalla sua prima foto che lo ritrae ventenne alunno del Seminagabria Ugo Konn e il rabbino capo
rio romano, fino allultima sul cataletto sotto il baldacchino del
Miroslav alom Freiberger aggiunBernini che raccontano la storia di una vita e spiegano, di rigendo, inoltre, che la Jewish
flesso, la finezza di unanima: che fosse a contatto con i grandi
Agency era disposta (ad) incaridella terra o con il pi umile dei fedeli, scrive ancora Capovilcarsi (della) trasmissione immediata
la, Roncalli sapeva che Dio, per trasmettere un messaggio
(in) Palestina. Il cardinale Maglioallumanit, si serve quasi esclusivamente dei piccoli e dei dine appena lesse il telegramma, il 2
menticati e ancora lui uomo del domani aveva la ferma congiugno successivo, immediatamente
vinzione che solo la stoltezza del vangelo pu riportare la vitscrisse al visitatore apostolico Martoria sul mondo: stoltezza che pu essere vissuta integralmente
solo da chi ha ancora lanima giovinetta.
cone, pregandolo di fare tutto il
di GIOVANNI PREZIOSI

ella primavera del 1943, in gran parte


dellEuropa occidentale e balcanica, riprese vigore con particolare violenza la
persecuzione degli ebrei. Era il preludio
della soluzione finale che anche in
Croazia scatt allindomani della visita di Heinrich
Himmler, giunto a Zagabria agli inizi di maggio per
liquidare definitivamente la questione ebraica. Dimorando [Himmler] qui osservava linviato della
Santa Sede, Giuseppe Ramiro Marcone, il 10 maggio
1943 in uno dei tanti rapporti inviati al cardinale Maglione sono stati ricercati gli ultimi ebrei residenti
nella Capitale e in tutta la Croazia e deportati in
Germania. Si calcola che ne siano stati catturati circa
600. Ora non restano che pochi ebrei nascosti e fuggiaschi. La Gestapo dirigeva le operazioni di ricerca

Fotocronaca di una vita

Scoperto in Per un altro tratto del Cammino degli Inca

Sulla strada per Machu Picchu

Un tratto del tunnel appena scoperto

Un gruppo di archeologi peruviani ha


scoperto un tratto finora sconosciuto del
cosiddetto Cammino degli Inca, una
sorta di rete stradale che copriva oltre
40.000 chilometri del territorio del pi
esteso impero precolombiano. Il tratto
del Cammino costituito da un sentiero
che porta alla citt di Machu Picchu e
che, nel suo percorso di circa un
chilometro e mezzo, comprende anche
un tunnel lungo cinque metri, descritto
dagli esperti come una meraviglia
dellingegneria inca. Secondo Fernando
Astete, il responsabile del gruppo di
archeologi che ha effettuato il
ritrovamento, al momento non
possibile apprezzare il sentiero in tutta la
sua estensione, perch in gran parte
stato ricoperto dalla vegetazione, ma gli
esperti sono gi al lavoro per rendere
tutto il tratto accessibile. Il sentiero si
trova a circa 2.700 metri di altitudine,
nella zona nota come Wayraqtambo, la
pi elevata di Machu Picchu. Larea
conosciuta anche come Tambo dei Venti.
Il tambo era una costruzione eretta ogni
21 chilometri dagli Inca dove il
viaggiatore poteva riposarsi e ottenere
cibo e acqua.

lIspettorato generale di Polizia


e l11 Zona Ovra. Naturalmente, il buon frate non si lasci
sfuggire loccasione per interporre i suoi buoni uffici con
lalto funzionario il quale, immediatamente, ordin ai gendarmi di lasciar passare la famiglia Rechnitzer che, non credendo ai propri occhi, tirando
un lungo sospiro di sollievo
sinfil in un vagone che li
avrebbe condotti sani e salvi in
Italia.
Monsignor Angelo Giuseppe Roncalli a Istanbul
In realt, il segretario dele, a lato, don Giuseppe Masucci
labate Marcone poteva avvalersi di queste amicizie influenti
nelle alte sfere della gendarmepossibile per alleviare le sofferenze degli ebrei rastrel- ria anche grazie al fratello Alfonso che, proprio il 24
lati e internati nei campi di concentramento in vista giugno 1943, aveva ricevuto dal ministero della guerra
della deportazione nei lager nazisti. Le direttive im- lincarico di capitano della delegazione militare italiapartite dalla Segreteria di Stato furono puntualmente na a Zagabria. Fin dal suo arrivo nella capitale croata
applicate tant che, in pi di una circostanza, il se- don Giuseppe Masucci aveva preso talmente a cuore
gretario del visitatore apostolico, don Giuseppe Ma- la sorte degli ebrei e di tutti gli altri perseguitati, che
succi, si adoper con coraggio e ingegno per salvare non perdeva occasione di raccomandare alle autorit
gli ebrei dal destino a cui andavano incontro.
di avere misericordia verso chi soffr[iva], al punto
L8 luglio 1943, infatti, appena fu informato che la che, come scrive nel suo diario, si guadagn persino
famiglia del medico di origini ebraiche Rechnitzer il soprannome di Avvocato degli ebrei dal ministro
stava per essere deportata, Masucci subito si precipit dellInterno Artukovic. In segno di riconoscenza per
a casa loro e li accompagn personalmente fino alla gli sforzi compiuti dalla Santa Sede, il 28 febbraio
stazione per assicurarsi che riuscissero a fuggire. 1944, il rabbino capo di Gerusalemme, Isaac Herzog,
Giunti sul luogo, laudace monaco benedettino si ac- invi due distinti telegrammi sia a monsignor Roncalcorse che la zona era completamente presidiata dalla li e sia allabate Marcone, in cui scriveva che il popolizia. Mentre rifletteva gli sembr di scorgere tra la polo dIsraele non dimenticher mai i soccorsi portati
folla una persona di sua conoscenza. Neanche a farlo ai nostri sventurati fratelli e sorelle da Sua Santit e
apposta si trattava di Ciro Verdiani, che dal maggio dai suoi illustri delegati, nellora pi triste della nodel 1941 era stato inviato a Zagabria per dirigere stra storia.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 8 giugno 2014

pagina 5

Lo scontro tra civilt ignora la forza del pregare


Ed questa la forza di chi convinto che nelle vicende umane
necessario che la divinit venga in soccorso
a ispirare, infondere coraggio e suggerire fiducia

Francisco de Zurbarn
Vergine del rosario (1650)

di FRANCO LA CECLA
e LUCETTA SCARAFFIA
ar un incontro di
preghiera, non sar per fare una
mediazione o cercare
soluzioni,
no. Ci riuniremo a pregare soltanto. Con queste parole Papa Francesco ha annunciato lincontro che si
tiene in Vaticano la sera di Pentecoste con Shimon Peres e Mahmoud
Abbas, alla presenza del patriarca
Bartolomeo. Esiste certo chi pensa
che riunirsi a pregare soltanto non
possa avere ripercussioni politiche
anche importanti, ma la preghiera
ha una forza tale da aprire le porte,
per un processo di pace in una situazione cos travagliata. Lo ha detto chiaramente il cardinale segretario
di Stato, Parolin: La preghiera ha
una forza politica che forse noi ancora non conosciamo e che va sfruttata fino in fondo. E consiste proprio nel fatto che pur tra fedi e culture diverse lidea di pregare sia
qualcosa di comune.
su questa valenza antropologica,
sulla comunanza umana del rivolgersi allessere supremo o alla sua presenza divina nel mondo che si giocano aspetti ignorati dalla diplomazia
e dalla strategia. Perch lappello papale tocca quellanelito comune a
culture diverse di cui spesso le stesse
culture non hanno coscienza. Lo
scontro tra civilt ignora che
nellislam come nellebraismo, nel
cristianesimo doriente e in quello
doccidente, pregare ha un senso e
una forza inaudita: la forza di chi
convinto che nelle vicende umane
necessario che la divinit venga in
soccorso a ispirare, infondere coraggio, suggerire fiducia.
Non un caso che in queste fedi
e perfino in altre apparentemente
lontane come linduismo, il buddhismo, ma anche in forme di culto

Uno sguardo antropologico sulle pratiche di preghiera

Laltra
globalizzazione
della divinit nella natura, come in
molti popoli indigeni la preghiera
si manifesti come un rivolgersi con
insistenza, un trasformare il proprio
pregare in una pratica costante, tanto da far pensare che uno strumento
come il rosario sia uno dei pi antichi dellumanit. Infatti nei grani
del rosario, che cambiano di numero
in ogni cultura, c lidentica idea
della preghiera continua, dellorante
come un atleta insistente che mira a
ottenere la propria ascesi e a bussare
pi volte alle porte della divinit.
La preghiera accomuna come una
poesia ripetuta, come una invocazione accorata, come un canto che accompagna il respiro e trasforma lindividuo e la collettivit orante in
una magnifica macchina di preghiera. Siamo troppo abituati allidea
che la preghiera debba seguire la
spontaneit del cuore e abbiamo dimenticato che essa anzitutto un insieme di pratiche che disciplinano il
rito e gli danno il carattere di qualcosa che abbraccia e trascende lo
stesso orante, trasformandolo.
Per questo ci possono essere incontri tra religioni diverse, perch la
preghiera obbliga a una obbedienza
che va al di l delle intenzioni stesse
dellorante. Nella preghiera costante

dei rosari c un bordone e un silenzio che lascia parlare la divinit e le


fa attraversare le nostre povere intenzioni. Naturalmente accettare
questa visione ha delle conseguenze
anche politiche, e il messaggio della
Pentecoste di lasciare entrare una
visione superiore nellarengo dei
conflitti.
Le parole e le pratiche di preghiera sono diverse nelle religioni, ma
raramente stato osservato un fatto

dere verso la divinit. Grandi scrittori del nostro tempo, come Salinger,
lo hanno capito. Nel suo Franny e
Zooey una adolescente scopre nel
diario del fratello scomparso accenni
alla preghiera del pellegrino russo,
allesicasmo, allidea della preghiera
senza fine e ne rimane affascinata,
perch questa le si apre in forma di
domanda: come possibile pregare
costantemente?
La preghiera ricorda nella quotidianit che quanto viviamo non
soltanto un succedersi di attimi, ma

La preghiera pu tutto
Utilizziamola per portare pace
al Medio Oriente e al mondo intero
#weprayforpeace
(@Pontifex_it)

davvero singolare, e cio che nei


punti del mondo tra loro pi lontani
lo strumento con cui essa viene praticata si somiglia cos tanto. Il rosario infatti loggetto pi diffuso al
mondo (il secondo tristemente il
kalashnikov).
La preghiera coinvolge la voce e il
corpo, misura il tempo e descrive
nello spazio linee circolari che somigliano alle linee che il pellegrino

che il tempo ha un senso eterno, come eterno il ripetersi del respiro e


del battito cardiaco. Essa vince la disperazione perfino in situazioni di
grande oppressione. I pellegrini tibetani che percorrono chilometri
prostrandosi e distendendosi a terra
e recitando i mantra ricordano che
tutto il loro paese sacro ed essi lo
confermano con il proprio corpo
orante. Non diversamente da quanto

singolare come nei punti della terra


tra loro pi lontani
lo strumento della preghiera si somigli cos tanto
il rosario loggetto pi diffuso al mondo
il secondo tristemente il kalashnikov

Preghiera con il tasbeeh musulmano

delle fedi pi diverse traccia intorno


a santuari e luoghi sacri, siano esse
una romera, un percorso intorno alla
Mecca o un pellegrinaggio intorno
al monte Khailash. Ricorda che il
corpo dellorante un corpo in movimento verso e intorno a qualcosa e
che non deve mai stancarsi di proce-

Porta la pace

Comunit ebraica
Signore della Pace,
Divino Sovrano, al quale appartiene la pace!
Costruttore di Pace
Creatore di tutte le cose!
Sia Tua volont porre fine alla guerra e allo
spargimento di sangue nel mondo,
diffondere pace perfetta e meravigliosa in tutto il
mondo,
cos che le nazioni non leveranno la spada luna
contro laltra,
n impareranno pi la guerra.
Aiutaci e salva tutti noi,
fa che meritiamo di restare fortemente ancorati alla
virt della pace.
Fa che ci sia una pace vera e perfetta
fra ogni persona e il suo prossimo,
e fra marito e moglie,
e fa che non ci siano divisioni fra i popoli,
neppure nel loro cuore.
Fa che ognuno ami la pace e persegua la pace
sempre nella verit e nellintegrit,
fa che non cadiamo preda delle divisioni
neanche quando provengono da quanti non sono
in accordo con noi.
Fa che nessuno di noi mai disonori alcuno sulla
terra,
grande o piccolo,
e che davvero possiamo meritare di rispettare il
comandamento ama il prossimo tuo come te
stesso, con tutto il cuore, con tutto il corpo, con
tutta lanima e tutti i nostri averi.
Fa che ci che scritto sia realizzato in noi:
Conceder la pace sulla terra,
e voi riposerete, e nessuno vi far temere;
allontaner gli animali pericolosi dalla terra,
e nessuna spada attraverser la vostra terra.
Dio, che pace, ci benedica con la pace!

le viae crucis, le cinque preghiere del


giorno nellislam e le invocazioni
ebraiche ricordano al credente.
Racconta Tobie Nathan, psichiatra
francese di origine egiziana ed ebraica, che suo padre pregava non per
dovere, ma perch Dio era l, vicino
a lui. Due volte al giorno, per una

ventina di minuti, sussurrava in mettere insieme le energie di fedi diebraico parole che comprendeva ap- verse per raccogliere e documentare
pena, sulle quali non rifletteva mai, in una grande mostra la magnifica
parole che per lui erano una musica dignit umana, artistica, musicale, fidel cuore. Due volte al giorno im- sica che si esprime in oggetti, statue,
mancabilmente, al mattino e alla se- pitture, libri, rituali pi diversi. Con
ra, inquadrando i momenti della il fine di rappresentare la mondialit
notte, fecondi e pericolosi,
si metteva in piedi il
mattino rivestito del suo
scialle di preghiera, con i filatteri sul braccio e la fronte, e la sera con lo stesso libro di preghiere usato, ingiallito.
E ha scritto Romano
Guardini, grande cultore
del rosario: La corona dei
grani, essa ha evidentemente il compito di facilitare il
raccoglimento dello spirito.
Da un grano si passa allaltro; il loro numero mantiene le ripetizioni in una misura riconosciuta conveniente dalla lunga esperienza. Se non ci fossero, si dovrebbe badare a non esagerare nel molto o nel poco e
la sua attenzione sarebbe
cos sviata dallessenziale. I
grani contano per lui.
La preghiera il simbolo
della piet che lorante
capace di suscitare nella divinit e della sua capacit
Marc Chagall, Lebreo in preghiera (1914)
tutta umana di muovere la
storia al di l delle apparenze e delle difficili speranze. Oggi lattenzione antropolo- della preghiera, un altro tipo di glogica e delle scienze umane sta risco- balizzazione esistente da sempre, anprendo la presenza popolare profon- che se culture diverse ignorano di
da e diffusa in tutto il mondo delle averla in comune. Dando in questo
pratiche di preghiera, dal pescatore modo conto della preghiera come si
ind che cerca protezione nella dea manifesta nel mondo, e soprattutto
madre e le si rivolge impugnando il le conseguenze di comprensione, di
mala (rosario induista), al derviscio apertura e di pace che essa pu apche danza la sua preghiera diventan- portare.
Pregare infatti un gesto profondo egli stesso un tesbih, il rosario
islamico con i 99 nomi di Dio im- damente umano, ignorato da chi
pressi in ogni grano, alle vecchiette pensa che esso sia solo ideologia,
delle piazze siciliane che si riunisco- automatismo, liturgia vuota. Eppure
no ogni sera a recitare il rosario per- vale la pena ricordarlo, proprio perch questa pratica cemento colletti- ch ogni dialogo vuoto se non si
radica in unantropologia del presenvo della comunit.
Da anni stiamo studiando per rac- te, nellosservazione cio di come
contare la ricchezza comune della nelle pi diverse parti del mondo efpreghiera che abbraccia lumanit in fettivamente si vive e si anela a
un unico anelito. E si potrebbero unesistenza ricca e piena di senso.

Le invocazioni dellincontro di domenica


Anticipiamo il testo delle tre invocazioni per la pace che
i rappresentanti delle comunit ebraica, cristiana e musulmana pronunceranno nel corso dellincontro che si
svolger domenica pomeriggio nei giardini vaticani.

Concedi pace, bont, benedizione, grazia, amore e


rispetto, e misericordia; a noi e a tutto il nostro
popolo dIsraele e a tutto il mondo. Benedici tutti
noi con la luce del Tuo Volto, Padre nostro. Perch
con la luce del Tuo Volto, Tu ci hai dato, O
Signore nostro Dio, una Torah di Vita, amore e
rispetto, e rettitudine e benedizione e misericordia
e vita e pace. Sia la tua volont benedire tutti noi
con la Tua Pace.

Comunit cristiana
O Signore, fa di me uno strumento della tua Pace:
Dove odio, fa chio porti lAmore,
Dove offesa, chio porti il Perdono.
Dove discordia, chio porti lUnione.
Dove dubbio, chio porti la Fede.
Dove errore, chio porti la Verit.
Dove disperazione, chio porti la Speranza.
Dove tristezza, chio porti la Gioia.
Dove sono le tenebre, chio porti la Luce.

O Maestro, fa chio non cerchi tanto:


Essere consolato, quanto consolare.
Essere compreso, quanto comprendere.
Essere amato, quanto amare.
Poich
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
O Dio, Padre Onnipotente, noi qui riuniti ti
preghiamo di trasformarci in strumenti della Tua
pace, assetati di giustizia, capaci di perdono e
fautori di riconciliazione. Converti i nostri cuori
allazione del Tuo Spirito, apri i nostri occhi per
vedere la Tua immagine nel volto di ogni persona,
muovi le nostre mani ad unirsi a quelle dei nostri
fratelli e sorelle, per costruire insieme un mondo
dove tutti possano vivere in pace. Benedici la Terra
Santa, affinch da quella Terra benedetta la pace
possa giungere fino ai confini del mondo. Nel
nome di Cristo nostro Signore. Amen.

Comunit musulmana
Lode a Dio, misericordioso, compassionevole, re,
santo, pacifico, fedele, sovrano, prezioso, potente,
grandioso, creatore, ideatore, formatore.
O Dio, Tu sei pace, e la pace proviene da Te, e a
Te la pace ritorna. Tu sei benedetto e Tu sei
glorificato, O Padrone di splendore e di onore,
ispiraci, O Signore, con la pace e rivelaci la pace e
rendici abitatori del regno della pace, fra coloro
che non vivono nella paura e nel dolore.
O Dio, cerchiamo rifugio in Te dallingiustizia e
dalloppressione, dallillegittima aggressione, e noi
Ti chiediamo, Signore nostro, di farci percorrere il
retto cammino, di non perderci e di non farci
cadere, credendo in Te e confidando in Te.
Guidaci, O Signore, alle parole pi preferibili,
guidaci, O Signore, agli atti pi perfetti, guidaci, O
Signore, alla morale migliore, perch nessuno al di
fuori di Te pu guidarci, e Tu sei capace di fare
tutte le cose.
O Dio, rendici, O Dio, inclini verso tutto ci che
buono, avversi a tutto ci che cattivo, Ti
chiediamo di indicarci tutto ci che buono e
giusto. Donaci, O Dio, sicurezza, pace, tranquillit
e fede, per noi e per la nostra gente, le nostre
famiglie, i nostri padri e le nostre madri, i nostri
figli e le nostre figlie, e per tutta lumanit e per
tutte le nazioni, tutte le creature della Tua grande
creazione. Donaci, O Signore, il bene in questo
mondo e nellaltro, e proteggici dal tormento del
fuoco.
O Dio, porta la pace nella terra della pace, O
Padrone di splendore ed onore, rimuovi
lingiustizia dagli oppressi in questa terra, nutri il
tuo popolo che ha fame, e proteggilo dalla paura,
tienilo lontano dal male e da coloro che
commettono il male, dagli aggressori iniqui, O
Signore dei Mondi.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

domenica 8 giugno 2014

Filosseno di Mabbug e il dono dello Spirito

La Francia davanti al calo delle vocazioni e dei battesimi

Colui che
non ci abbandona

Nuovi modi
di essere Chiesa

di MANUEL NIN
Filosseno, vescovo di Mabbug morto nel 523, una delle figure pi importanti e affascinanti della letteratura siriaca. Di origine persiana, si form nella scuola teologica di Edessa,
ebbe molti rapporti con i centri monastici siriaci e scrisse, tra laltro, un
piccolo trattato Sullinabitazione dello
Spirito santo nel cuore dei battezzati.
Nel testo il vescovo siriaco risponde alla domanda se lo Spirito si allontani o meno dal cuore delluomo
peccatore: Nel nostro battesimo,
abbiamo ricevuto lo Spirito santo
per mezzo delle acque battesimali,
per grazia di Dio; e non perch delle volte rimanga e delle volte ci abbandoni, ma affinch diventiamo
suo tempio e lui abiti continuamente
in noi, come dice Paolo: Voi siete il
tempio di Dio, e lo Spirito di Dio
rimane in voi (1 Corinzi, 3, 16). Seguendo
linsegnamento
paolino,
Filosseno vede il corpo delluomo
battezzato trasformato in santuario
dello Spirito santo, non distrutto da
alcun peccato: Anche se pecchiamo
in qualsiasi modo, a eccezione dellapostasia, la nostra fede in Dio rimane intatta, e anche la nostra filiazione divina.
Lesempio del figliol prodigo serve subito dopo come modello per
presentare questa filiazione ricevuta
come dono dello Spirito nel battesimo: E il figlio, quandera ancora
peccatore e dopo aver dilapidato col
suo agire tutta leredit di suo padre,
anche in quel frangente chiamava
Dio suo padre. Questo ci mostra che
la grazia dello Spirito santo che gli
permette di chiamare Dio padre
non lha abbandonato.
Per il vescovo di Mabbug anche
nella liturgia lo Spirito che ci d la
forza di invocare Dio come padre:
In realt i fedeli quando invocano
Dio come padre al momento dei
santi misteri non lo fanno per conto
proprio ma perch il sacerdote che
presiede davanti a tutto il popolo
glielo permette. E non avrebbe la
potest di farlo se lo Spirito santo
abbandonasse quelli che sono peccatori.
Filosseno presenta quasi una parafrasi dello svolgimento della celebrazione liturgica e delle diverse preghiere che il sacerdote fa su se stesso
e sul popolo per essere degno di ricevere i santi misteri: Il sacerdote
dallinizio chiede il perdono e la purificazione dai propri peccati (). E
compiuto il sacrificio divino e completati i misteri per la discesa dello
Spirito santo, non distribuisce il sa-

Lutti nellepiscopato
Monsignor Alejandro Antonio Buccolini, vescovo emerito di Ro Gallegos, in Argentina, morto allet di
84 anni, venerd 6 giugno, nella casa
dei salesiani a Buenos Aires.
Il compianto presule era nato a
Ferr, nellarcidiocesi di MercedesLujn, il 18 gennaio 1930 ed era stato ordinato sacerdote il 24 novembre
1957 per la societ salesiana di san
Giovanni Bosco. Eletto alla Chiesa
residenziale di Ro Gallegos l11 luglio 1992, aveva ricevuto lordinazione episcopale il successivo 26 settembre. Aveva rinunciato al governo
pastorale della diocesi il 25 ottobre
2005.
Monsignor Elmer Osmar Ramn
Miani, vescovo emerito di Catamarca, in Argentina, morto lo scorso
25 maggio allet di 81 anni.
Il compianto presule era infatti
nato in Villa Concepcin del To,
diocesi di San Francisco, il 23 aprile
1933, ed era stato ordinato sacerdote
il 20 settembre 1958. Eletto alla sede
titolare di Ceciri e nel contempo nominato ausiliare dellarcivescovo di
Crdoba, il 7 novembre 1983, aveva
ricevuto lordinazione episcopale il
successivo 12 dicembre. Trasferito alla sede residenziale di Catamarca il
19 dicembre 1989, aveva rinunciato al
governo pastorale della diocesi il 27
dicembre 2007. Le esequie sono state
celebrate il 27 maggio scorso nella
cattedrale di San Fernando del Valle
de Catamarca.

cramento agli altri prima di averlo


ricevuto lui stesso per annunciare
davanti a tutta la Chiesa che un
dono per la remissione dei peccati.
Il vescovo siriaco riporta anche il
testo liturgico che il celebrante adopera per ognuno dei fedeli al momento della comunione eucaristica:
E perci quando il sacerdote distribuisce i misteri proclama: Il corpo
di Dio per la remissione dei peccati,
e il sangue del figlio di Dio per il
perdono delle offese. Avvicinandoci
a ricevere i misteri del nostro salvatore, ci avviciniamo come peccatori
nel bisogno. Coloro che vi si avvicinano, ricevono i misteri per la remissione dei loro peccati, siano preti o
il popolo.
Poco pi avanti Filosseno adopera
limmagine del medico fedele accanto allammalato e la applica alla presenza costante dello Spirito accanto
alluomo peccatore: Sarebbe sbagliato dire che lo Spirito santo se ne
va al momento del peccato e ritorna
col pentimento, sarebbe presentarlo
quasi un disertore. Se non fosse con
me al momento della mia caduta per
aiutarmi a rimettermi in piedi, quale
sarebbe il suo soccorso? Quando
luomo ammalato allora che il
medico rimane al suo capezzale.
E a questo punto lautore introduce unimmagine che laccompagner
sino alla fine del trattato: quella dello Spirito santo come anima
dellanima, ed interessante notare
che il termine siriaco usato si pu
tradurre come anima, vita,
soffio vitale, che per Filosseno rimane anche dopo la morte. Perch
lo Spirito santo che riceviamo da
Dio lanima della nostra anima.

Icona della Pentecoste (XVII secolo, Venezia, chiesa di San Giorgio dei Greci)

Perci fu dato agli apostoli per mezzo dellunzione. E anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito affinch sia
unanima per la nostra anima, come
la nostra anima unanima per il
nostro corpo. E lo Spirito non se ne
va di fronte ai peccati; piuttosto essi
fuggono alla presenza dello Spirito.
Filosseno introduce infine il tema
della presenza dello Spirito anche
dopo la morte, presenza che si manifesta specialmente nei santi e nelle
loro reliquie: Lo Spirito rimane durante la vita del corpo e anche dopo
la morte, specialmente negli apostoli, nei martiri e nei santi, e opera miracoli e prodigi.
La presenza dello Spirito evocata da Filosseno anche per il momen-

to della risurrezione, come forza che


d la vita: Al tempo della risurrezione, quando le anime ritornano ai
loro corpi, trovano lo Spirito santo
in loro. E la nostra risurrezione avverr per la forza dello Spirito santo
che in noi. Per questo la morte
non la si chiama morte ma sonno.
Il testo si conclude con unesortazione alla fiducia e alla vigilanza che
riassume il senso del trattato: Tu, o
discepolo, devi credere che lo Spirito santo che hai ricevuto nelle acque
del battesimo rimane in te e non ti
abbandoner mai. Se il sonno ti arriva, svegliati; se cadi nel peccato, alzati. Colui che la nostra giustificazione vicino, ed lo Spirito
santo che il Signore ci ha dato per
sempre.

La solennit di Pentecoste

Senza il consolatore tutto sarebbe arido


di INOS BIFFI
La discesa dello Spirito Santo il
segno che Cristo, morto e risorto,
ormai glorioso e Signore alla destra
del Padre, e che la sua opera di salvezza compiuta. Lo Spirito costituisce il vincolo di amore che unisce il Padre e il Figlio: con la sua
effusione a Pentecoste anche i discepoli di Ges entrano a far parte
di questa comunione e vengono cos introdotti nellintimit trinitaria.
Anzitutto lo Spirito appare in
stretta relazione con Ges. Egli
alla genesi della maternit di Maria,
che concepisce nel suo grembo verginale non in virt di possibilit
umane, ma perch su di lei viene lo
Spirito Santo (Luca, 1, 35). Tuttavia,
non solo il suo inizio, bens tutto il
seguito della vita di Cristo si rivela
guidato e animato dallo Spirito, disponibile in pienezza con la sua
elevazione e glorificazione. Lo Spirito scaturisce dalla Pasqua di Ges
(Giovanni, 7, 39) ed nel suo Nome che il Padre ce lo invia come
avvocato e consolatore (Giovanni,
14, 26). Daltronde, Ges venuto
esattamente perch lumanit potesse avere lo Spirito Santo, senza del
quale essa sarebbe desolatamente
arida e povera. Egli per eccellenza il dono della redenzione, di cui
appare il frutto e la sua gratuit.
Grazie a questo dono nasce la
Chiesa, che a Pentecoste celebra il
suo genetliaco. Essa proviene da
Cristo e dal suo Spirito, sempre
operanti in stretta sintonia. il Signore a effondere lo Spirito nei nostri cuori e, insieme, lo Spirito a
consegnarci il Signore, a essere il
Maestro, e a mantenere viva nella
Chiesa e nella storia la verit di
Cristo. Egli , infatti, lo Spirito
della verit (Giovanni, 14, 16) e la
memoria di Ges. Lui vi insegner
ogni cosa e vi ricorder tutto ci
che vi ho detto (Giovanni, 14, 26).
Ancora, lo Spirito che ci fa riconoscere Ges come il Signore (1
Corinzi, 12, 3); che ci fa rinascere
dallalto e ci comunica la vita nuova (Giovanni, 3, 3-8); che ci rende
propriet di Cristo (Romani, 8, 9);
che incide silenziosamente e potentemente in noi i lineamenti di Ges
e ce ne trasmette la sensibilit; che,
abbeverandoci, ci fa gridare: Abb, Padre (Glati, 4, 6), e fa salire

dai nostri cuori gemiti inenarrabili


(Romani, 8, 26).
In breve, quello del credente
tutto un vivere nello Spirito (Romani, 8). Del resto, lo stato di grazia
costituito dalla presenza dello Spirito Santo, che, inabitando nellanima nostra, la trasforma radicalmente e la rende libera dalle lentezze e
dagli impacci, e nella sua divina
fantasia riscatta dalla monotonia e
dallovviet, e induce a compiere
opere umanamente impensabili e
imprevedibili. Ed il caso di osservare che tutti i discepoli del Signore lo ricevono sovrabbondantemente, e che non vi sono altre condizioni per averlo in esuberanza.
, poi, il medesimo e unico Spirito al principio di tutte le grazie
distribuite in molteplice e mirabile
variet nella Chiesa e per ledificazione della Chiesa (cfr. 1 Corinzi,
12-23). Diremmo: lo Spirito il geniale artista nellesistenza cristiana.
Pervasi dallo Spirito, possiamo essere sapienti, cio essere sale della
terra; possiamo avere lintelligenza
della fede ed essere luce del mondo
(Matteo, 5, 13-14); possiamo, inoltre,

possedere la capacit dellilluminato


e saggio discernimento, per decidere in conformit col disegno di
Dio; e anche essere corroborati cos
da saper resistere alle suggestioni e
tentazioni, che mirano a infrangere
la comunione filiale con Dio, e
camminare, in ogni circostanza e
traversia, con fiduciosa e serena
confidenza sotto il suo sguardo
provvido e paterno. Senza lo Spirito sarebbero vuote e sterili tutte le
opere e tutto il ministero della
Chiesa. Pensiamo allannuncio della
Parola di Dio, che sarebbe un suono vuoto, se non ci fosse lo Spirito
ad aprire i cuori. O ai sacramenti,
per esempio alleucaristia, dove il
Corpo di Cristo reso presente
proprio in virt dello Spirito, lo
stesso Spirito in virt del quale il
Corpo di Ges stato concepito
nel grembo di Maria (Luca, 1, 35).
N potr avvenire che alla Chiesa
e alle anime lo Spirito venga meno:
lininterrotta supplica di Ges assiso alla destra del Padre ci assicura
che non si interromper mai lelargizione del suo dono.

Nel ricordo della proclamazione di san Francesco patrono

Preghiera per lItalia


ASSISI, 7. Una preghiera per lItalia, in un momento cos difficile
per il Paese. Una preghiera semplice, come il Cantico delle creature, scritta dal vescovo di Assisi Nocera Umbra - Gualdo Tadino,
Domenico Sorrentino. Verr recitata oggi, sabato, alle ore 21, nella
veglia di Pentecoste che avr luogo nella basilica superiore di San
Francesco. La preghiera si legge
in un comunicato della curia diocesana vuole chiedere lintercessione del poverello di Assisi in occasione del settantacinquesimo
anniversario, il 18 giugno, della
proclamazione di san Francesco
patrono dItalia. Liniziativa vedr
il coinvolgimento di tutte le famiglie francescane e del comune di
Assisi. Nel testo della preghiera,
monsignor Sorrentino affronta va-

ri temi, da quello ambientale a


quello economico, dalla crisi di
valori-chiave come laccoglienza,
la solidariet e la famiglia (cellula-base della societ, segreto del
nostro futuro) allinvito a praticare la politica come forma preziosa della carit, tutta votata al
bene comune.
Il secondo appuntamento per
ricordare lanniversario sar un
convegno, il 18 giugno, nella sala
della Conciliazione ad Assisi, dal
titolo San Francesco patrono
dItalia, a 75 anni dalla proclamazione. Altro momento importante si terr il 28 settembre nella basilica di Santa Maria degli Angeli
al quale prenderanno parte cinque
cori assisani che proporranno delle esecuzioni con al centro il Cantico delle creature.

PARIGI, 7. Fra dieci anni, nel 2024,


la Chiesa di Francia dovr contare
su meno di 4.300 sacerdoti diocesani attivi, contro i 5.800 o poco pi
di oggi. Il prossimo decennio sar
infatti caratterizzato dal pensionamento, a 75 anni, dei preti nati negli anni Quaranta-Cinquanta del
secolo scorso, coloro che hanno
conosciuto gli ultimi piccoli seminari e sono stati ordinati subito dopo il concilio Vaticano II. A rivelarlo unindagine del quotidiano
La Croix che, gi nel 2004, aveva messo in evidenza il rischio di
una drastica diminuzione dei sacerdoti, diocesani e religiosi. Una delle conseguenze che, anche se tutti
i seminaristi attualmente in formazione fossero effettivamente ordinati, il numero dei pastori attivi
nelle diocesi francesi si ridurr notevolmente. A Besanon, per esempio, passeranno da 81 a 42, a Carcassonne da 29 a 18, a Nantes da
143 a 75.
Le diocesi potranno sempre contare sui religiosi delle societ di vita apostolica e soprattutto sui sacerdoti pi anziani in grado di aiutare i loro colleghi pi giovani, ma
la Chiesa di Francia non potr fare
a meno di adattare le sue strutture
ai nuovi bisogni e di cambiare il
suo approccio alla missione. Fra le
prime strategie messe in campo c
stata quella di coinvolgere i sacerdoti stranieri, studenti venuti nel
Paese per completare i loro studi
teologici, ai quali sono state affidate intere parrocchie. Nellottobre
2013 erano 1.589 quelli registrati sul
territorio francese, soprattutto africani. Nella diocesi di Frjus-Toulon, per esempio, oggi figurano
centonovanta sacerdoti in attivit
ma sessanta sono stranieri, molti
provenienti da nuove comunit.
Una diocesi, quella di Frjus-Toulon, che non esita ad accogliere seminaristi provenienti da altre diocesi, una cinquantina attualmente.
Se la regola resta quella di contattare sempre la diocesi di origine
del candidato, vero anche che alcuni vescovi contano oggi su un
numero importante di presbiteri
provenienti da altre citt. Una soluzione tuttavia temporanea quella
dei preti stranieri, i quali, presto o
tardi, ritornano nelle nazioni di
origine a disposizione delle loro
diocesi.
Se si considera il numero di cattolici per sacerdote, la Francia tuttavia resta ancora ben dotata rispetto alle giovani Chiese: 2.527
contro i 4.959 in Africa e i 7.883 in
Sud America.

Davanti al calo delle vocazioni,


vacilla il modello di una Chiesa incentrata esclusivamente sulla figura
del prete. Occorre si osserva nellarticolo a firma di Nicolas Senze
e Loup Besmond de Senneville
inventare un nuovo modo di fare
Chiesa. Nel 2012 erano gi 9.446
(un numero superiore ai sacerdoti
in attivit) i laici in missione ecclesiale, cio quelli che avevano ricevuto una lettera di incarico da parte del loro vescovo. Ma su questo
dato pesa il calo costante del numero dei cattolici in Francia: 80
per cento nel 1986, 69 per cento
nel 2002, 56 per cento nel 2013. Ci
sono sempre meno battesimi. Nel
2000, per la prima volta, era battezzata meno della met di una fascia di et; nel 2004 i battezzati
rappresentavano ancora il 46 per
cento delle nascite annuali, percentuale scesa al 32 nel 2013. Nel
2004, un quarto delle diocesi francesi aveva un tasso di battesimi superiore al 65 per cento, risultato ottenuto, nel 2014, solo da quella di
Saint-Flour.
Se vero che, accanto alla diminuzione del numero di battesimi di
bambini, la Chiesa di Francia pu
contare sulla grande vitalit del catecumenato, altrettanto vero che
gli oltre tremila battesimi di adulti
registrati nel 2013 rappresentano
appena l1,15 per cento dei battesimi infantili e, soprattutto, il loro
aumento lontano dal compensare
il calo complessivo del numero di
battesimi. Nella stessa ottica, La
Croix segnala i 43.235 cresimati
del 2013 sui 378.395 battesimi del
1999: quindici anni dopo (et media della confermazione) solo l11,5
per cento dei battezzati stato cresimato. Dati, tuttavia, che cambiano da diocesi a diocesi: a Bayonne,
dove ci si focalizzati sulla pastorale giovanile e vocazionale, ci sono stati solo otto battesimi di adulti nel 2013, mentre sono state celebrate ben 1.236 cresime; a Le Havre, invece, i battesimi di adulti sono stati sessantadue.
oggi che si disegna il panorama della futura Chiesa di Francia.
Dopo il 2024, il pensionamento dei
preti assumer un andamento regolare, meno massiccio. Il modello
che emerger nei prossimi anni
promette dunque di essere durevole. Lobiettivo quello di continuare, con efficacia, lopera di evangelizzazione in un Paese a sua volta
in evoluzione: pi urbano, pi vecchio, pi variegato, multiforme e
multiculturale, ma anche dal tessuto sociale pi fragile.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 8 giugno 2014

pagina 7

Per il quinto centenario della diocesi di Funchal

Il cardinale Filoni inviato


del Papa in Portogallo
Com noto, il 17 maggio scorso stata pubblicata la nomina del cardinale
Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per levangelizzazione dei popoli,
a inviato speciale del Papa alle celebrazioni del cinquecentesimo anniversario
della fondazione della diocesi di Funchal, nellarcipelago di Madeira
(Portogallo), in programma dal 13 al 16 giugno. La missione pontificia che
sar al seguito del porporato composta da monsignor Jos Fiel de Sousa,
vicario generale, e dal canonico Joo Duarte Pita de Andrade, presidente del
capitolo della cattedrale. Di seguito il testo della lettera pontificia di nomina.

Venerabili Fratri Nostro


FERDINAND O S.R.E.
Cardinali FILONI
Congregationis pro Gentium
Evangelizatione Praefecto
Quinta mox recoletur saecularis
memoria ex quo tempore Funchalensis dioecesis provido Decessoris
Nostri Leonis PP. X de consilio est
condita, quae nonnullos post annos
ad archidioecesis dignitatem est
evecta quaeque postea maxima omnium facta est, cum attingeret
etiam Brasiliensia loca. Complures
insuper annumerantur Evangelii
praecones, qui spiritali in homines
studio incensi, Salvatoris iis praebuerunt saluberrima verba.
Admodum ideo aequum est et
convenit ut eventus hic congruenter commemoretur et optimo iure
extollatur. Celebratio enim haec
copiam dat et facultatem non huius
rei dumtaxat memoriam repetendi,
verum ferventiorem religionis sensum concitandi, ad quem nostris
temporibus commovit etiam Summus Pontifex sanctus Ioannes Paulus II, eandem ecclesialem familiam
cum inviseret.

Divina igitur suffragante gratia,


mensis Iunii diebus XIII-XVI, Materiae sollemnis fiet, quingentis exactis annis, recordatio illius primae
constitutae dioecesis, frequenti adstantium, Apostolici Nuntii, Episcoporum, presbyterorum, religiosorum et laicorum corona.
Quocirca cum Venerabilis Frater
Antonius Iosephus Cavaco Carrilho, Episcopus Funchalensis rogavisset, ut te, Venerabilis Frater Noster, ad illam celebrationem agendam mitteremus, huic postulationi
subveniendum prorsus censuimus,
quo ritus ille elatius et luculentius
perageretur. Itaque permagna moti
affectione te Missum Extraordinarium Nostrum renuntiamus et constituimus ad rem quam supra diximus gerendam.
Universis igitur participibus fidelibusque inibi cunctis voluntatem
Nostram benignam ostendes, ac
pariter cohortationem ad pristinam
illam pietatem repetendam tenendamque, cunctis suam operam navantibus. Omnibus Nostro nomine
auctoritateque Benedictionem Apostolicam impertias volumus, quae
sit animorum renovationis signum
et futuro de tempore supernarum
gratiarum documentum, ab omnibus pro Nostro Petrino munere
frugifere absolvendo simul preces
petentes.
Ex Aedibus Vaticanis, die XXVIII
mensis Maii, anno MMXIV,
Pontificatus Nostri secundo.

La cattedrale di Funchal

Messa del segretario di Stato per lIspettorato di pubblica sicurezza presso il Vaticano

Testimoni di una fede semplice


Gratitudine per il servizio, tanto
umile e discreto, quanto importante
e utile, in un luogo di particolare significato per tutta la cristianit
stata espressa dal cardinale Pietro
Parolin ai funzionari e agli agenti
dellIspettorato di pubblica sicurezza
che operano presso il Vaticano.
Il segretario di Stato ha celebrato
stamane, sabato 7 giugno, nella cappella dedicata a Maria, Madre della
famiglia, nel palazzo del Governatorato, la messa divenuta ormai un appuntamento tradizionale nel tempo
di Pasqua. Al rito erano presenti, tra
gli altri, il prefetto Salvatore Festa,
direttore dellufficio di collegamento
tra le autorit vaticane e il ministero
dellInterno italiano, ed Enrico Avola, dirigente dellIspettorato.
Portando loro il saluto di Papa
Francesco, il porporato ha sottolineato la professionalit, la dedizione,
lalto senso del dovere e la generosa
disponibilit, degli uomini e delle
donne in divisa, che con la loro costante e attenta presenza sono impegnati a garantire lordine pubblico e la sicurezza di piazza San Pietro e delle zone limitrofe del Vaticano, dove innumerevoli pellegrini da
ogni parte del mondo giungono per
venerare la tomba dellapostolo Pietro e per ascoltare la parola del
Pontefice.
In proposito il cardinale Parolin
ha mostrato apprezzamento per un
servizio a volte nascosto e silenzioso,
la cui efficacia misurata proprio da
questa serena tranquillit, che il
bene ottenuto dal loro impegno
di qualificati servitori dello Stato.
In particolare ha sottolineato come
questopera sia svolta in luoghi carichi di storia e di arte, ma soprattutto ricolmi di fede e devozione.
Il che li rende testimoni della fede
semplice di moltitudini di pellegrini

e turisti che provengono da ogni angolo della terra e che convergono


nella citt eterna per rinnovare la loro adesione alla Chiesa una, santa,
cattolica e apostolica.
Da qui il duplice invito a far s
che la consuetudine di lavoro con
lunicit di questi luoghi, con il loro
significato del tutto speciale per la
vita dei fedeli cristiani e per il mondo intero, costituisca motivo di
gioia e occasione di riflessione su ci
che davvero importante nellesistenza delle persone e dei popoli;
e, di conseguenza, a lasciarsi interrogare dal miracolo che ha reso possibile tanto splendore e tanta devozione: la fede in Ges di Nazareth e

Inizio della missione del nunzio apostolico


nella Repubblica Centroafricana
Lo scorso 10 marzo, monsignor
Franco Coppola, arcivescovo titolare di Vinda, giunto allaeroporto
internazionale MPoko di Bangui.
Ad attenderlo vi erano: laddetto
del protocollo di Stato del ministero degli Affari esteri, Zacharie
Ouendanganam; il vescovo di Bossangoa e vice-presidente della Conferenza episcopale centroafricana,
monsignor Nestor-Dsir Nongo
Aziagbia; il vescovo di Bambari,
monsignor Edouard Mathos; e il
segretario della nunziatura apostolica, don Andrea Piccioni, assieme ad
alcuni membri del corpo diplomatico. Giunto nella sede della rappresentanza pontificia, larcivescovo
Coppola ha ricevuto il benvenuto
di vari sacerdoti, religiosi e religiose

Meditazione del priore di Taiz

La fonte della speranza


TAIZ, 7. Le catastrofi e le minacce
che pesano sul pianeta e sullumanit non sono la verit ultima, cos come la morte non ha lultima parola.
Lumanit ha un futuro, al di l dei
limiti, al di l della sofferenza e della morte. Nella meditazione, intitolata La source de lesprance, pronunciata nella chiesa della Riconciliazione in occasione della solennit dellAscensione, il priore di Taiz, fratel
Alois, ha posto laccento sul denominatore comune che unisce i giovani pellegrini che giungono nella comunit ecumenica: la ricerca di speranza per guardare il futuro con
gioia e non nella paura.
Anche noi fratelli ha spiegato
Alois ci troviamo in cammino con
voi e, attraverso laccoglienza, cerchiamo di offrirvi una speranza che
stimoli. La festa dellAscensione
in grado di aprire in noi la fonte
della speranza, perch Ges
morto, ma anche risorto e porta
con s tutti coloro che egli ama, tutta lumanit. Con lui la nostra umanit accolta in Dio. S, Cristo, anche invisibilmente, vicino a ciascuno di noi. Si fa carico dei nostri difetti. Ama ciascuno appassionata-

mente. E ci apre la strada per essere


con Dio per sempre. Cristo ci attende. Se tutti noi potessimo accogliere
in questi giorni, di nuovo, questa fiducia nellamore di Cristo, ha auspicato il priore.
La morte non ha lultima parola.
Lumanit ha un futuro. Non
una teoria, la realt. il senso della festa che celebriamo. Per entrare
in questa festa, per gustare la gioia e
la speranza che genera, non possiamo accontentarci di parole o idee.
Dobbiamo chiederci: che cosa posso
cambiare nella mia vita per essere
coerente con questa fiducia che Dio
amore? Quando cerchiamo di rispondere a questa domanda nella
nostra vita di ogni giorno, una dinamica si risveglia, una sorgente scorre
in noi, ha osservato fratel Alois.
Ma avere fiducia non sempre significa sentire lamore di Dio, bens viverlo attraverso la vita fraterna. Per
noi fratelli, lessenziale non essere
buoni organizzatori di incontri giovanili ma innanzitutto essere
fratelli gli uni per gli altri, realizzare
la bont di Ges Cristo in mezzo a
noi. La nostra grande diversit si
legge nella meditazione fa che

questa vita comunitaria sia esigente


ma allo stesso tempo anche molto
bella. La bont di Cristo ci spinge
ad andare verso coloro che soffrono,
verso gli esclusi. Fate delle visite per
toccare da vicino situazioni di precariet vicine a voi. Ci alimenta tanto
la nostra fiducia in Dio.
La meditazione del priore stata
anche loccasione per ricordare i numerosi incontri che vedono protagonisti i fratelli di Taiz: Molti di noi
sono tornati da varie visite. Alcuni
sono andati in Ucraina, un altro in
Russia. Mentre il grave conflitto
in corso, ci sono in entrambi i Paesi
donne e uomini che vogliono la pace. Io con altri fratelli sono stato in
Messico per un raduno di giovani.
Abbiamo partecipato a una veglia di
preghiera nella basilica di Nostra Signora di Guadalupe, dove si sono
unite a noi migliaia e migliaia di
persone. Citt del Messico stata
una delle tappe del pellegrinaggio
di fiducia in America. Nei 17 seminari sviluppati a Citt del Messico i
giovani hanno chiesto di approfondire le preoccupazioni vissute in un
Paese segnato da violenza e squilibri
economici.

la sua presenza vivificante in ogni


giorno della nostra vita.
Soprattutto questo periodo dellanno liturgico nel quale tutta la
Chiesa gioisce per la vittoria di Cristo sulla morte, ha detto il segretario di Stato, il pi adatto per accogliere la speranza nuova irradiata
nel mondo dal Risorto. La risurrezione di Cristo infatti ha spiegato
il porporato porta con s la notizia che la fedelt di Dio al suo progetto damore pi potente degli
ostacoli, che il frutto dellazione dello Spirito Santo nella storia pi
potente delle conseguenze del peccato, che Dio vuole per ciascuno di
noi un destino di vita e di felicit in

grado di superare le nostre paure e


che tale volont si realizza in ogni
essere umano che non la rifiuti consapevolmente.
Insomma, ha proseguito, la risurrezione di Cristo inizia a fare nuove
tutte le cose, a dare loro un nuovo
senso e orientamento. Lo si pu
constatare nella vita di tutti gli uomini di buona volont che si lasciano plasmare dal soffio dello Spirito
ha commentato riferendosi alle
letture del giorno e oggi lo constatiamo in modo paradigmatico nella vita e nellazione di Saulo di Tarso (Atti 28, 16-20.30-31) e di san
Pietro che si preoccupa della sorte
dellapostolo che nellultima cena
aveva reclinato il capo sul petto di
Ges (Giovanni, 21, 20-25).
Dunque, ha affermato il cardinale
Parolin, limportante realizzare la
propria vocazione e accogliere le altre con rispetto e amore; e per farlo
decisivo riconoscere la pluralit
nella Chiesa, dove tutti sono fratelli
e dove ognuno ha un suo compito
specifico da realizzare per il bene di
tutti, un multiforme servizio damore
ai fratelli per amore di Dio. Da qui
la consegna conclusiva a essere annunciatori e testimoni della risurrezione di Ges nello specifico servizio che svolgete, come Paolo, nel rispetto e nella complementarit con i
servizi di tutti, come Pietro.
Infine il segretario di Stato ha assicurato la propria preghiera per le
famiglie dei poliziotti, in particolare
per i bambini, gli ammalati e gli anziani, augurando a tutti di poter
guardare con serena fortezza e cristiana speranza al futuro.

venuti per loccasione, fra cui il vicario generale dellarcidiocesi di


Bangui, monsignor Jsus Martial
Demele, e il rettore del seminario
maggiore Saint Marc di Bimbo, padre Edouard Tsimba.
Il 27 marzo, nella sede del ministero degli Affari esteri, il rappresentante pontificio ha consegnato copia delle lettere credenziali al
ministro della Comunicazione e
della Riconciliazione nazionale,
Antoinette Montaigne, in rappresentanza del ministro degli Affari
esteri, che ha ricordato la sua partecipazione alla messa presieduta da
Papa Francesco, lo scorso 29 giugno, per limposizione del pallio
allarcivescovo di Bangui.

La cerimonia di presentazione
delle lettere credenziali al capo di
Stato della transizione, Catherine
Samba-Panza, ha avuto luogo lindomani, nel Palazzo presidenziale,
alla presenza del ministro degli Affari
esteri,
Toussaint
Kongo
Doudou, del direttore di Gabinetto
del ministro degli Affari esteri,
Joseph Mabingui, del direttore del
Cerimoniale, George Vongadede,
del ministro consigliere per gli Affari diplomatici, Lonie BangaBothy, e del vice-direttore del protocollo di Stato, Constant Mokalo.
Nel cordiale colloquio che seguito, la signora Samba-Panza, che ha
espresso la sua filiale devozione al
Papa e lo ha ringraziato per la sua
paterna vicinanza al Paese, attraverso i suoi molteplici interventi pubblici, ha tenuto a sottolineare il fondamentale contributo che la Chiesa
cattolica sta dando per aiutare la
popolazione a uscire dalla spirale di
violenza e di vendetta in cui caduta e per sollecitare la solidariet e
laiuto internazionale di cui la popolazione ha urgente bisogno.
Da parte sua, il nunzio apostolico non ha mancato di rimettere al
capo di Stato della Transizione
lomaggio che il Pontefice gli aveva
consegnato per lei, quale segno della sua vicinanza e del suo sostegno,
come anche i suoi saluti e la sua
benedizione per lintero popolo
centroafricano. Larcivescovo Coppola ha altres assicurato che la
Chiesa cattolica resta al fianco della
popolazione, nonostante i gravi pericoli, per promuovere in ogni modo possibile la pace, la giustizia, il
dialogo interreligioso e la coesione
sociale.
Nel pomeriggio del 16 aprile,
nella cattedrale dellImmacolata
concezione di Bangui, il rappresentante pontificio ha consegnato le
lettere commendatizie a monsignor
Dieudonn Nzapalainga, della congregazione dello Spirito Santo, arcivescovo della capitale e presidente
della Conferenza episcopale, il quale era da poco rientrato in patria
dopo una missione che laveva condotto in diversi Paesi dEuropa e
dAmerica per sollecitare la solidariet internazionale e che gli aveva
permesso di essere ricevuto dal Papa Francesco, ricevendone lincoraggiamento e la benedizione.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

domenica 8 giugno 2014

Lettera di Papa Francesco a due associazioni di diritto penale e criminologia

La vera giustizia
Non poche volte la delinquenza affonda le radici nelle diseguaglianze economiche e sociali
La vera giustizia non si accontenta
di castigare semplicemente il colpevole.
Bisogna andare oltre e fare il possibile
per correggere, migliorare ed educare
luomo affinch riesca a reimpostare
la sua vita senza restare schiacciato
dal peso delle sue miserie. Lo ha
scritto Papa Francesco in un messaggio
ai partecipanti al XIX congresso
internazionale dellAssociazione
internazionale di diritto penale e
al III congresso dellAssociazione
latinoamericana di diritto penale
e criminologia. Eccone una nostra
traduzione italiana.
Vaticano, 30 maggio 2014
Signor Presidente
e signor Segretario Esecutivo,
Con questo messaggio, desidero far
giungere il mio saluto a tutti i partecipanti al XIX Congresso Internazionale dellAssociazione Internazionale
di Diritto Penale e al III Congresso
dellAssociazione Latinoamericana di
Diritto Penale e Criminologia, due
importanti fori che permettono a
professionisti della giustizia penale
di riunirsi, scambiare punti di vista,
condividere preoccupazioni, approfondire temi comuni e trattare problematiche regionali, con le loro particolarit sociali, politiche ed economiche. Insieme ai migliori auspici
affinch i vostri lavori rechino abbondanti frutti, desidero esprimervi
il mio ringraziamento personale, e
anche quello di tutti gli uomini di
buona volont, per il vostro servizio
alla societ e il vostro contributo allo sviluppo di una giustizia che rispetti la dignit e i diritti della persona umana, senza discriminazioni, e
tuteli dovutamente le minoranze.
Sapete bene che il Diritto Penale
richiede una messa a fuoco multidisciplinare, che cerchi di integrare e
di armonizzare tutti gli aspetti che
confluiscono nella realizzazione di
un atto pienamente umano, libero,
consapevole e responsabile. Anche la
Chiesa vorrebbe dire una parola come parte della sua missione evangelizzatrice, e in fedelt a Cristo, che
venuto per proclamare ai prigionieri la liberazione (Lc 4, 18). Perci,
desidero condividere con voi alcune
idee che serbo nellanimo e che fanno parte del tesoro della Scrittura e
dellesperienza millenaria del Popolo
di Dio.
Fin dai primi tempi cristiani, i discepoli di Ges hanno cercato di far
fronte alla fragilit del cuore umano,
tante volte debole. In modi diversi e
con svariate iniziative, hanno accompagnato e sostenuto quanti soccombono sotto il peso del peccato e del
male. Nonostante i cambiamenti storici, tre elementi sono stati costanti:
la soddisfazione o riparazione del
danno causato; la confessione, attraverso la quale luomo esprime la
propria conversione interiore; e la
contrizione per giungere allincontro
con lamore misericordioso e risanante di Dio.
1. La riparazione. Il Signore ha
poco a poco insegnato al suo popolo che esiste unasimmetria necessaria tra il delitto e la pena, che non si
pone rimedio a un occhio o un dente rotto rompendone un altro. Si
tratta di rendere giustizia alla vittima, non di giustiziare laggressore.
Un modello biblico di riparazione
pu essere il Buon Samaritano. Senza pensare a perseguitare il colpevole perch si assuma le conseguenze
del suo atto, assiste colui che rimasto ferito gravemente sul ciglio della
strada e si fa carico dei suoi bisogni
(cfr. Lc 10, 25-37).
Nelle nostre societ tendiamo a
pensare che i delitti si risolvano
quando si cattura e condanna il delinquente, tirando dritto dinanzi ai
danni provocati o senza prestare sufficiente attenzione alla situazione in
cui restano le vittime. Ma sarebbe
un errore identificare la riparazione
solo con il castigo, confondere la
giustizia con la vendetta, il che contribuirebbe solo ad accrescere la violenza, pur se istituzionalizzata.
Lesperienza ci dice che laumento e
linasprimento delle pene spesso non
risolvono i problemi sociali, e non
riescono neppure a far diminuire i
tassi di criminalit. E inoltre si possono generare gravi problemi per la
societ, come sono le carceri sovrap-

giato che porta al


cuore di Dio, che ci
accoglie e ci d
unaltra opportunit,
sempre che ci apriamo alla verit della
penitenza e ci lasciamo trasformare dalla
sua misericordia. Di
essa ci parla la Sacra
Scrittura quando descrive latteggiamento del Buon Pastore,
che lascia le novantanove pecore che non
hanno bisogno delle
sue cure e va a cercare quella errante e
sperduta (cfr. Gv 10,
1-15; Lc 15, 4-7), o
quella
del
Padre
buono, che accoglie
il figlio minore senza
recriminazioni e con
il perdono (cfr. Lc 15,
11-32). Significativo
anche lepisodio della donna adultera,
alla quale Ges dice:
va e d'ora in poi
Sadao Watanabe, Il buon samaritano
non peccare pi
(Gv 8, 11). E allude
popolate e le persone detenute senza al contempo al Padre comune, che
condanna... In quante occasioni si fa sorgere il sole sopra i malvagi e
visto il reo espiare la sua pena og- sopra i buoni, e piovere sui giusti e
gettivamente, scontando la condan- sugli ingiusti (cfr. Mt 5, 45), Ges
na senza per cambiare interiormen- invita i suoi discepoli a essere misete n ristabilirsi dalle ferite del ricordiosi, a fare il bene a chi fa loro
del male, a pregare per i nemici, a
cuore.
A tale proposito, i mezzi di comu- porgere laltra guancia, e a non sernicazione, nel loro legittimo eserci- bare rancore...
Latteggiamento di Dio, che prizio della libert di stampa, svolgono
un ruolo molto importante e hanno merea luomo peccatore offrendogli il
una grande responsabilit: sta a loro suo perdono, si presenta cos come
informare correttamente e non con- una giustizia superiore, allo stesso
tribuire a creare allarme o panico so- tempo equanime e compassionevole,
ciale quando si danno notizie su fat- senza che ci sia contraddizione tra
ti delittuosi. A essere in gioco sono questi due aspetti. Il perdono, di
la vita e la dignit delle persone, che fatto, non elimina n sminuisce lesinon possono diventare casi pubblici- genza della correzione, propria della
tari, spesso addirittura morbosi, con- giustizia, e non prescinde neppure
dannando i presunti colpevoli al di- dal bisogno di conversione personasprezzo sociale prima che vengano le, ma va oltre, cercando di ristabiligiudicati, o forzando le vittime, per re i rapporti e di reintegrare le perfini sensazionalistici, a rivivere pub- sone nella societ. Mi sembra che sia
qui la grande sfida, che tutti insieme
blicamente il dolore provato.
2. La confessione latteggiamen- dobbiamo affrontare, affinch le mito di chi riconosce e si rammarica sure adottate contro il male non si
della propria colpa. Se il delinquente non viene sufficientemente aiutato, se non gli viene offerta unopportunit perch possa convertirsi, finisce con lessere vittima del sistema.
necessario fare giustizia, ma la vera giustizia non si accontenta di castigare semplicemente il colpevole.
Bisogna andare oltre e fare il possibile per correggere, migliorare ed
educare luomo affinch maturi da
ogni punto di vista, di modo che
non si scoraggi, affronti il danno
causato e riesca a reimpostare la sua
vita senza restare schiacciato dal peso delle sue miserie.
Un modello biblico di confessione
quello del buon ladrone, al quale
Ges promette il paradiso perch
stato capace di riconoscere il suo errore: Noi giustamente, perch riceviamo il giusto per le nostre azioni,
egli invece non ha fatto nulla di male (Lc 23, 41).
Siamo tutti peccatori; Cristo
lunico giusto. Anche noi qualche
volta corriamo il rischio di farci trascinare dal peccato, dal male, dalla
tentazione. In tutte le persone la capacit di fare molto bene convive
con la possibilit di causare tanto
male, anche se lo si vuole evitare
(cfr. Rm 7, 18-19). E dobbiamo domandarci perch alcuni cadono e altri no, essendo della stessa condizione umana.
Non poche volte la delinquenza
affonda le sue radici nelle disuguaglianze economiche e sociali, nelle
reti della corruzione e nel crimine
organizzato, che cercano complici
tra i pi potenti e vittime tra i pi
vulnerabili. Per prevenire questo flagello, non basta avere leggi giuste,
necessario formare persone responsabili e capaci di metterle in pratica.
Una societ retta solamente dalle regole del mercato e che crea false
aspettative e bisogni superflui, scarta
quanti non sono allaltezza e impedisce ai lenti, ai deboli e ai meno
dotati di farsi strada nella vita (cfr.
Evangelii gaudium, n. 209).
3. La contrizione il portico del
pentimento, quel sentiero privile-

accontentino di reprimere, dissuadere e isolare quanti lo hanno causato,


ma li aiutino anche a riflettere, a
percorrere i sentieri del bene, a essere persone autentiche che, lontane
dalle proprie miserie, diventino esse
stesse misericordiose. Pertanto, la
Chiesa propone una giustizia che sia
umanizzatrice, genuinamente riconciliatrice, una giustizia che porti il
delinquente, attraverso un cammino
educativo e di coraggiosa penitenza,
alla riabilitazione e al totale reinserimento nella comunit.
Quanto sarebbe importante e bello accogliere questa sfida, perch
non cadesse nelloblio. Che bello sarebbe se si compissero i passi necessari affinch il perdono non restasse
unicamente nella sfera privata, ma
raggiungesse una vera dimensione
politica e istituzionale per creare cos
rapporti di convivenza armoniosa.
Quanto bene si otterrebbe se ci fosse
un cambiamento di mentalit per
evitare sofferenze inutili, soprattutto
tra i pi indifesi.
Cari amici, procedete in questa direzione, poich comprendo che in
ci sta la differenza tra una societ
includente e una escludente, che
non mette al centro la persona umana e prescinde dagli avanzi che non
le servono pi.
Mi congedo da voi affidandovi al
Signore Ges, che nei giorni della
sua vita terrena, fu arrestato e condannato ingiustamente a morte e
sidentific con tutti i detenuti, colpevoli e non (carcerato e siete venuti a trovarmi, Mt 25, 36). Discese
anche su quelle oscurit create dal
male e dal peccato delluomo per
portarvi la luce di una giustizia che
nobilita ed esalta, al fine di annunciare la Buona Novella della salvezza e della conversione. Egli, che fu
ingiustamente spogliato di tutto, vi
conceda il dono della saggezza, affinch i vostri dialoghi e le vostre
considerazioni si vedano ricompensati dal successo.
Vi chiedo di pregare per me, perch ne ho tanto bisogno.
Cordialmente,
FRANCESCO

Il Centro sportivo italiano incontra Papa Francesco

Polisportiva
Piazza San Pietro
Un campo con porte per il calcetto
e rete per la pallavolo, un canestro
da basket, una pedana per la ginnastica, un cavallo con le maniglie
e una trave di equilibrio, una piccola pista datletica, e persino un
tavolo da ping pong e un biliardino: piazza San Pietro stata trasformata in un grande oratorio a
cielo aperto per lincontro di Papa
Francesco con il Centro sportivo
italiano (Csi), che celebra settantanni di attivit.
Lappuntamento di oggi pomeriggio, sabato 7 giugno, tra il Pontefice e i cinquantamila tra bambini
e ragazzi che praticano discipline a
livello dilettantistico nelle parrocchie, si preannuncia infatti come
una grande festa con cori da stadio, bandiere e striscioni colorati
durante la quale il sagrato della basilica vaticana diventa una sorta di
grande polisportiva, per ospitare
esibizioni di campioni di ieri, di
oggi e di domani. Accanto ai nomi
famosi di uomini e donne che hanno raggiunto la notoriet internazionale cominciando proprio nei
campetti parrocchiali, sono giunti
da tutta Italia tantissimi atleti della
domenica, per un incontro che sar
scandito da testimonianze, da momenti ludici ma soprattutto dalla
preghiera.
Lo spirito quello che sin dal
1944 anima il Csi: uno sport dal

volto umano, che accoglie tutti e


unisce senza esclusioni; che educa
ai valori, al rispetto delle regole, alla lealt, alla solidariet a prendersi
cura dellaltro. Insomma uno sport
per tutti e di tutti. Come testimonieranno alcuni disabili, immigrati
e giovani detenuti che negli oratori
hanno trovato la possibilit di giocare divertendosi e sfidando i pregiudizi.
Il nostro capitano Papa Francesco: questo lo slogan della manifestazione, che ha avuto il patrocinio anche del Comitato olimpico
nazionale (Coni), di cui ricorre il
centenario della fondazione.
La giornata di festa iniziata gi
sabato mattina in via della Conciliazione, dove stato allestito un
vero e proprio villaggio dello
sport con campi da basket, volley,
calcio a cinque, e spazi per la ginnastica e le arti marziali. Qui dopo la messa a Santa Maria in Traspontina celebrata dal vescovo
Nunzio Galantino, segretario generale della Cei sono iniziati i tornei delle varie specialit, in attesa
che si aprano i varchi di accesso a
piazza San Pietro.
Alle 15 prende il via lo spettacolo
Apettando Papa Francesco, con
esibizioni, musica e animazione in
attesa dellarrivo del Pontefice.

Concluso lincontro mondiale sulla pastorale degli zingari

Nel ricordo di Paolo


La missione della Chiesa tra gli zingari esige nuove strategie pastorali
che aiutino ad abbattere le barriere
culturali, sociali e politiche tra le
persone della societ. Con questa
sottolineatura del cardinale Antonio
Maria Vegli, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i
migranti e gli itineranti, si conclusa ieri, venerd 6 giugno, la due
giorni che ha visto riuniti in
Vaticano i promotori
episcopali e i direttori nazionali della
pastorale
degli
zingari.
Allincontro,
organizzato dal
dicastero sul tema La Chiesa e

gli zingari: annunciare il Vangelo


nelle periferie, sono intervenuti
una sessantina di partecipanti, in
rappresentanza di 23 Paesi di quattro continenti: Albania, Argentina,
Austria, Belgio, Brasile, Croazia,
Francia, Germania, India, Irlanda,
Italia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera,
Ucraina, Ungheria e Stati Uniti
dAmerica.
Lobiettivo era quello di rileggere limpegno pastorale
in favore degli zingari per
rendere ancor pi credibile ed efficace lopera
evangelizzatrice
della
Chiesa nei loro ambienti.
stata effettuata anche

Un momento dellincontro di Paolo

VI

VI

a Pomezia

una rilettura della storia di questa


pastorale a partire dai documenti
del concilio Vaticano II, attraverso
lo storico incontro con Paolo VI a
Pomezia il 26 settembre 1965, fino
ai testi recenti, in particolare lesortazione apostolica Evangelii gaudium.
Tra i punti elencati nelle varie relazioni e nei rapporti delle direzioni
nazionali, sono stati sottolineati i
problemi pi urgenti con cui gli
zingari devono confrontarsi e che
talvolta li vedono oggetto di discriminazione, in particolare nellambi-

con gli zingari a Pomezia (26 settembre 1965)

to della sanit, dellalloggio, della


disoccupazione e dellistruzione.
Sono stati poi messi in luce i provvedimenti che le istituzioni stanno
adottando per favorire linclusione
sociale, il superamento dellillegalit
e la promozione della pacifica convivenza. Si avvertita inoltre la necessit di sensibilizzare le Chiese locali riguardo a questa pastorale e di
formare operatori pastorali anche
tra persone della loro stessa etnia, e
si evidenziato il bisogno di promuovere una pastorale familiare e
una catechesi adeguata allo stile di
vita anche per i giovani e gli adulti.
stata poi riconosciuta la necessit di inculturare la fede nel loro
ambiente, tenendo conto della loro
identit e delle loro tradizioni, e di
valorizzare ci che pu apportare
questa etnia alla vita della Chiesa.
Da pi parti stato auspicato che
siano presto beatificati i servi di
Dio Emilia Fernndez e Juan Ramn Gil, zingari martiri. Particolare
attenzione, infine, stata rivolta alla
preparazione del cinquantesimo anniversario della visita di Paolo VI
agli zingari, riuniti in pellegrinaggio
internazionale a Pomezia il 26 settembre 1965. Incontro che ha segnato una singolare apertura della
Chiesa verso questo popolo.
Con grande gioia i partecipanti
hanno accolto lincoraggiamento di
Papa Francesco, che nelludienza di
gioved 5 li ha esortati a non scoraggiarsi e a continuare a impegnarsi. Gli zingari ha detto possano trovare in voi dei fratelli e delle
sorelle che li amano con lo stesso
amore con cui Cristo ha amato i
pi emarginati. Siate per essi il
volto accogliente e gioioso della
Chiesa.

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