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Mikhail Naimy, Il Libro di Mirdad, un faro e un porto

Tariffa Associazioni Senza Fini Di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n46) art.1, comma 2, DCB Forl.

Nella quiete di questa notte, Mirdad vuole gettare


alcuni sprazzi di luce sul Sentiero che deve condurvi a Dio.
Ci che la scopa per la casa, la ricerca di se stessi
per il cuore. Spazzate bene i vostri cuori.
Un cuore ben spazzato come uninespugnabile fortezza.
Come voi vi nutrite di uomini e cose, cos essi si nutrono di voi.
Siate salubre cibo per gli altri se volete evitare di essere avvelenati.
Quando avete qualche dubbio circa il passo successivo,
rimanete dove siete.
Ci per cui provate avversione, prova avversione per voi.
Gradite e lasciate andate;
toglierete cos un ostacolo dal vostro cammino.

pentagramma
Lectorium Rosicrucianum

La religione e lalchimia etica


Il buon combattimento
Il Silenzio come guida
Larte come ricerca
Insegnare con la testa, il cuore e le mani
E la Luce fu!
Gli occhi di un bambino

2014

NUMERO

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La rivista Pentagramma si propone di attirare


lattenzione dei lettori sulla nuova era,
che cominciata per lo sviluppo dellumanit.
Il Pentagramma da sempre il simbolo delluomo

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Rozekruis Pers, Olanda.

rinato, delluomo nuovo. anche


il simbolo delluniverso e del suo eterno divenire,
grazie al quale si manifesta il Piano di Dio.
Tuttavia, un simbolo ha valore solo se diventa realt.
Luomo che realizza il pentagramma nel suo
microcosmo, nel suo piccolo mondo,
sul cammino della Trasfigurazione.
La rivista Pentagramma invita il lettore
a compiere questa rivoluzione spirituale
in se stesso.

Tribunale competente per qualsiasi controversia:


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PENTAGRAMMA viene autorizzata a condizione di citarne
la fonte e farne pervenire una copia fedele alleditore italiano.

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PENTAGRAMMA
2014

NUMERO

Un sentiero fiorito

Nuovi modelli di strutture energetiche sono attratti oggi


dal pianeta Terra. E ovunque le persone si adoperano per
far sorgere nuove societ, animate da una coscienza pi
libera, sia interiormente che esteriormente.
Questo fervore collegato alla penetrazione della luce
intercosmica nei vecchi campi magnetici. Infatti, la Luce
induce ogni cosa a manifestarsi. Certo, un gran numero
di persone vive ancora soddisfatta nel caos e nella
distruzione, ma la maggioranza delle persone coscienti si
consacra ai nuovi sviluppi. Queste persone fanno tutto
ci che possibile per orientare positivamente il mondo
che li circonda. Come attratti da un magnete, esse
confluiscono verso un nuovo spazio, un nuovo stato
interiore dellessere. Arrivano da tutti gli orizzonti e
regioni del mondo per occupare e assimilare questo
nuovo stato. Contrariamente alla nostra limitata sfera di
esistenza, quel campo non mai troppo piccolo, o
troppo pieno. Ogni cuore che attraversa il confine
accolto con amore, e lo spazio diventa pi grande.

Sommario
2

La religione e lalchimia etica

Il buon combattimento
La danza della vita sorprendente,
infinitamente flessibile,
mirabile e vera
Immagini dal mondo: la messe
12, 13, 18, 19, 40

14

Il Silenzio come guida

20

Larte come ricerca

24

Insegnare con la testa,


il cuore e le mani
I 50 anni della Fondazione delle
Scuole della Rosacroce

31

E la Luce fu!

34

Gli occhi di un bambino

La religione e
lalchimia etica
Oltre alle guerre mondiali, oltre alle radicali trasformazioni tecnologiche e sociali che ebbero
luogo in Europa nel XX secolo, i nostri tempi sono caratterizzati dal declino della coscienza
religiosa. Di conseguenza, dopo la seconda guerra mondiale, la morale cristiana della chiesa ha
perso progressivamente la sua influenza sulla vita sociale. Ama il prossimo tuo come te stesso
diventato un ideale quasi impossibile da realizzare e lo storico e sociologo P. J. Bouman lo ha
riformulato come: Il prossimo tuo il diverso.

el libro Lo scempio del mondo, lo


storico Johan Huizinga rileva, nel
1943, la diminuzione dellinfluenza
delle chiese cristiane. Egli riflette su un possibile risveglio della fede cristiana dopo la guerra
e, di conseguenza, della morale cristiana. La
sua conclusione negativa: Il mondo di domani non ancora maturo per la rinascita del
cristianesimo. Secondo Huizinga, le persone
sono per lo pi interessate ad acquisire e godere; e appartenere a una chiesa non elimina
tali propensioni.
J. Huizinga dubita che ci possa essere un improvviso aumento di interesse per linduismo o
il buddismo; secondo lui, gli europei non sono
in grado di vivere in base alle esigenze del nonattaccamento. Cita Aldous Huxley: Lunico
progresso un progresso nella carit.
Tuttavia, in seguito A. Huxley diede una definizione pi ampia sullamore del prossimo.
Egli evidenzi come gli esseri umani siano definiti principalmente dallo sviluppo della conoscenza. Cos, luomo pu riconoscere che tutta
la creazione radicata nella realt divina, presente quindi in ogni essere. Lessere umano pu
amare solo ci che conosce; cos lamore come
qualit una manifestazione della conoscenza.
La stessa verit vale per lamore del prossimo:

Le meravigliose possibilit della Natura.


Michael Maier, Viatorium

luomo riconosce la presenza di Dio nellaltro.


Questo amore del prossimo, questo amoreconoscenza, spoglio di ogni emozione;
altruista, dal momento che un modo di vita
incentrato sul divino. Vivere cos significa
non essere influenzati dalle possibili conseguenze, che Huxley definisce una gioiosa e
santa indifferenza.
Egli afferma che la carit, cio lamore per il
prossimo, la vera umanit; un modo di vivere
verso cui ogni essere dovrebbe aspirare. Alla
fine degli anni 40, Aldous Huxley riconobbe
laspetto universale della religione e, quindi, di
un comportamento morale. Inoltre, rilev il
senso profondo dellamore per il prossimo.
NUOVE IDEE, NUOVE SPIRITUALIT Nel periodo
dopo la guerra ci fu un progressivo allontanamento dalla vita religiosa allinterno delle
chiese e, allo stesso tempo, ci fu una grande
apertura verso concezioni alternative di sviluppo spirituale personale. La coscienza religiosa si indirizz verso un tipo di spiritualit
corrispondente a uno specifico stato dessere, e
assolutamente libera dalle credenze istituzionali. Da allora, nuove idee sono apparse e
molte persone cercano e si interrogano sui
vari orientamenti e sulle nuove idee; pur senza
impegnarsi o vincolare se stessi.
Questa apertura a diverse concezioni metafisiche consente di essere pi ricettivi al concetto

di interdipendenza tra gli esseri umani, tra il


mondo e il cosmo; interdipendenza che stimola le persone a occuparsi dei loro simili. Ci
che conta lo sviluppo spirituale personale.
Allo stesso tempo, una domanda sempre
ritorna: lessere umano, per essenza, capace
di amare il prossimo?
Frans de Waal, psicologo ed etologo olandese
esperto di primati, giunto alla conclusione
che la morale non appartiene specificamente
alla razza umana e non legata alla religione.
Egli afferma che anche le scimmie hanno una
morale innata. Matthijs van Veelen, professore
di comportamento e di evoluzione, osserva che
gli esseri umani hanno un senso morale basato
sui propri interessi. In sintonia con de Waal egli
afferma che non c alcun legame tra etica e
religione.
ALCHIMIA ETICA Riguardo a questa capacit
naturale del comportamento umano, Karen
Armstrong, studiosa di religioni comparate, in
un articolo del 2009 sostiene che letica e la
religione camminano mano nella mano. Di pi,
letica potrebbe essere una condizione indispensabile per la religione. Secondo Armstrong,
la religione non consiste in una sommatoria di
punti di fede, n in un modo di pensare definito da questi punti. Ad esempio, non dobbiamo semplicemente credere in Tao, bens
cercare di cambiare se stessi interiormente. Un

cambiamento basato sullabbandono dellegocentrismo nel modo di pensare. Solo allora


possiamo davvero comprendere Tao, e ci che
questa comprensione significa nella nostra vita.
Non parole scritte o udite, bens una vera e
propria esperienza. Pertanto, la vera comprensione avviene attraverso le esperienze vissute
nella pratica del cambiamento interiore. Karen
Armstrong definisce questa pratica alchimia
etica. La comprensione interiore della nozione
di Tao, per esempio, ci libera da un modo egoistico di pensare, e ci insegna uno stile di vita in
cui legoismo lascia spazio a una mente intelligente e aperta. Il cuore pertanto cos trasformato che pu vedere e accogliere.
La religione non quindi lorientamento verso
ci che esteriore o superiore allumanit; non
lapplicazione di metodi o tecniche. Essa
consiste nello scoprire, dentro di noi, i valori
soprannaturali, unendosi quindi a essi. Solo
allora un essere umano un essere completo.
Questo modo di essere indipendente da ogni
razza o religione. Anche se ci sono differenze
tra Brahma, Nirvana, Dio e Tao come afferma
Armstrong non significa che uno vero e
laltro falso. Poich ci che veramente superiore e ultimo non pu essere nominato.
Com scritto nel Tao Te King: Se Tao potesse
essere pronunciato, non sarebbe leterno Tao.
Tutti possono vivere secondo questo modello
di vita. Si tratta di una religione universale e
morale.
CARTA DELLA COMPASSIONE Tuttavia, tenere
a freno legoismo in se stessi non sufficiente.
Lessere umano deve elevarsi fino a sperimentare la compassione per gli altri uomini.
Karen Armstrong cita Paolo: Non fate nulla

per rivalit o vanagloria, ma ciascuno di voi,


con tutta umilt, consideri gli altri superiori a
se stesso. Ciascuno non cerchi linteresse
proprio, ma anche quello degli altri.
Esaminare se stessi attraverso losservazione
del prossimo eleva il livello della nostra condizione umana e ci conduce molto oltre lamore
per noi stessi. Questa concezione della religione
e della morale oggi ampiamente accettata, e
lesperienza personale di Karen Armstrong ne
una testimonianza.
Nel 2011 Karen Armstrong stata lideatrice
della Carta della Compassione.
Poich la compassione la radice di tutte le
tradizioni religiose, etiche e spirituali, chiunque pu adoperarsi per trattare gli altri come
lui stesso vorrebbe essere trattato. Lapplicazione di questa regola doro porterebbe pace
e armonia allumanit. Potrebbe anche condurre
alleliminazione delle frontiere esistenti fra i
diversi gruppi religiosi.
Questa iniziativa ha innescato reazioni in tutto
il mondo. In molti paesi si sono formati gruppi
di azione, gruppi di studio e circoli di lettura.
Purtroppo laspetto spirituale stato trascurato. Non molto tempo dopo Aldous Huxley,
Karen Armstrong ha evidenziato laspetto universale e linterdipendenza fra la religione e
letica, cos come il senso profondo dellamore
per il prossimo. Huxley era un precursore, le
sue opere erano conosciute solo da poche persone. Gli uomini dovevano ancora liberarsi dai
dogmi e la ricerca di nuovi percorsi spirituali
non era ancora iniziata. La visione di Armstrong
deriva da unintensa attivit di ricerca in
unepoca in cui gli europei occidentali aspiravano a nuove forme di spiritualit.

UNA RICERCA ESEMPLARE A 17 anni Karen

Armstrong entr in convento per trovare Dio.


Questa scelta fu un tentativo per sciogliere il
suo miserabile s, in modo che Cristo, il Verbo
Divino, potesse vivere in lei. Sette anni dopo,
in uno stato psicologico disastroso, lasci il
convento. Il mio cuore e la mia testa sembravano morti, scrisse. La voce di Dio, che disperatamente desiderava sentire, rimase in silenzio.
Non comprendeva il motivo per cui lespressione della Bibbia: Amerai il Signore tuo Dio
con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima,
con tutta la tua mente e con tutta la tua forza
e il prossimo tuo come te stesso, era tradotto in
convento in terribili penitenze, in severit spietata e sofferenze fisiche. Di conseguenza, la sua
fede nella dottrina ufficiale, nel senso dinterminabili monotoni rituali, fu irrimediabilmente
annientata. Tuttavia, la sua ricerca di Dio continu pi forte che mai. Lasci la Chiesa e prosegu la sua ricerca, questa volta dedicandosi
agli studi. Nel 1993 scrive il libro Storia di
Dio, dove esamina lorigine del concetto di
Dio e delle differenti opinioni su di Lui. In The
Case for God, scritto nel 2009, lo stesso anno
della Carta della Compassione, sviluppa le sue
idee in merito al legame fra religione e morale.
Questo libro della massima importanza se
vogliamo capire il suo pensiero. La ricerca di
Karen Armstrong impressionante: i suoi tormenti interiori le fecero lasciare il convento,
uscire dalla Chiesa e tuttavia perseverare sempre nella sua ricerca e finalmente giungere a
scoprire il divino dentro di s. E non tutto,
continua tuttora con grande energia a diffondere il comandamento: Amerai il prossimo tuo
come te stesso.

Arjuna guidato
in battaglia da
Krishna, lauriga
del suo carro.
In cielo, cinque
divinit osservano
landamento della
battaglia

Il buon combattimento
LA DANZA DELLA VITA SORPRENDENTE,
INFINITAMENTE FLESSIBILE, MIRABILE E VERA
La Bhagavad Gita, lantico Vangelo indiano, racconta del conflitto fra due
forze inconciliabili. la storia del cercatore che, avendo acquisito la
consapevolezza che la propria vita rappresenta un campo di battaglia,
si accinge alla lotta con determinazione.

n un processo di cambiamento fondamentale, la conoscenza essenziale. Innanzitutto


lallievo sul cammino dello sviluppo interiore deve saper riconoscere il suo diretto
avversario: il s aurale. Egli sa che lessenza di
questo processo la rigenerazione della perduta unit di spirito, anima e corpo. di vitale
importanza la sua reazione allappello della
voce interiore, alle vibrazioni della Gnosi
provenienti dalla patria lontana.
Da quel momento in poi parleranno in lui due
voci: la voce della Gnosi nel suo cuore e quella
vecchia, ben nota, dellessere aurale, il s karmico che cercher di resistere con tutti i mezzi
a sua disposizione a questo nuovo influsso, alla
Luce della Gnosi, illogica, non condizionata.
Il cercatore diventa, nel suo sistema microcosmico, il campo di battaglia di due forze che,
alla lunga, non possono convivere. Perci si
trova di fronte a una scelta fondamentale: una
vita esteriore, mortale, con la sua potente forza
di attrazione, oppure la vita nuova, ancora in
sviluppo, fragile, innocente e pura. Una scelta
fra tutto o niente. In mezzo c il cammino
dellallievo, che si configura come un ponte tra
due mondi estranei luno allaltro. Su quel
ponte non si pu restare, ma lo si pu usare
per attraversarlo e andare dallaltra parte.
Questo rappresenta un punto di rottura essenziale: se si sceglie la Gnosi, si dovr spezzare
legemonia e la presa dellessere aurale, che

rappresenta il passato e tutti i suoi legami.


Nella Luce gnostica, che ci chiama continuamente, che ci cos vicina, tutto ci possibile. Se, come cercatori, restiamo fedeli a
quellelemento delicato, innocente e puro, non
dobbiamo temere di cadere vittime dei molti
influssi che cercano di allontanarci dalla Gnosi,
dalla libert e dallamore per lumanit. Allora,
in tutta umilt, intraprendiamo il cammino da
Betlemme al Golgota, al centro del nostro essere, senza pi errare nella sfera di una vita
esteriore e limitata.
Questo conflitto descritto magnificamente
nella Bhagavad Gita, dove il cercatore, Arjuna,
un principe erede di un regno che non di
questo mondo. Arjuna di fronte a due eserciti, in ognuno dei quali si trovano amici, famigliari e conoscenti in attesa del segnale dinizio
che scatener il sanguinoso conflitto. la rappresentazione dellessere umano lacerato al suo
interno, per mancanza di conoscenza. Dopo
una lunga preparazione al combattimento, che
aveva coinvolto i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue azioni, Arjuna si trova ora davanti
alla decisione finale e in lui scoppia la crisi. Nel
suo dialogo con Krishna, il suo auriga, ossia la
sua guida interiore, prende coscienza di una realt diversa da quella che conosceva: lunit e
linterconnessione di tutte le vite. Krishna gli
insegna che nel cuore esiste un elemento senza
dimensione, che mette in comunicazione con
7

luniverso: il glorioso Brahman, che vive e


agisce nel luogo pi profondo del cuore.
lessenza di tutto ci che si muove, respira e si
trasforma e contiene luniverso; Arjuna deve
riconoscerlo come il proprio S.
GLI EFFETTI DELLE NOSTRE AZIONI Il nostro

universo regolato da dei principi di causa-effetto pi o meno prevedibili. Tutto si ripete,


viene e va in un cerchio ermeticamente chiuso.
In questa replica meccanica dei fenomeni
impossibile trovare il significato della vita e, a
lungo andare, questo ci rende depressi, aggressivi, cinici e impauriti. Legata alla ruota del
Samsara che gira su se stessa, lumanit non
conosce la libert, lamore, lunit. Tutto si tra8

sforma nel suo opposto. La Bhagavad Gita ci


descrive lessere umano e le sue relazioni con i
suoi simili e col mondo, in cui le azioni sono
mirate a ottenere potere, onore, gloria, prestigio e ricchezza. Arjuna, il guerriero, osserva i
risultati di queste azioni, vede che creano divisione in tutte le cose e prende coscienza dellimpotenza dellessere umano. Allora
domanda a Krishna, il suo maestro segreto, di
aiutarlo nella scelta che si trova a dover compiere. La risposta di Krishna lo scuote profondamente: per ottenere lanima immortale e
indivisa deve liberarsi da tutti gli schemi mentali, le forze e i valori che ora fondano la sua
vita, la vita degli opposti e delle illusioni e lo
legano alla ruota del Samsara.

Il campo di battaglia si trova dentro il cercatore, nella sua


relazione con gli altri, col mondo, col cosmo, con Dio

Krishna, la voce interiore, lo sprona a intraprendere la battaglia: Guardando al tuo proprio dovere, non hai ragione di tremare. Per un
guerriero non c infatti cosa migliore di un
doveroso combattimento. Felici, o Arjuna, i
guerrieri che ottengono un combattimento
come questo, che capita cos senza cercarlo e
spalanca le porte del cielo. Ma se tu non vuoi
combattere questa giusta battaglia, manchi allora ai tuoi propri doveri e allonore, ed incorri
in un grave peccato.
Il cercatore che desidera veder spalancate le
porte del cielo sar confrontato con questa
scelta e dovr lottare. Ma si tratta di una lotta
diversa, rispetto a quelle gi intraprese, mai
vinte e mai scelte. La lotta decisiva, nella terminologia della Scuola della Rosacroce, larrendersi a una nuova vita nella radiazione della
Luce, crea in Arjuna dei timori.
La proiezione delle idealizzazioni, che hanno
tenuto Arjuna in movimento dentro le leggi
della vecchia natura, perdono colore e valore.
Non contano pi. Il cercatore si trova faccia a
faccia con la verit: vita o morte, verit o illusione, tutto o niente. Arjuna rifiuta la battaglia per evitare il vero significato, la realt
superiore della sua vita. Ma ci vorrebbe dire
la morte vivente. Krishna glielo spiega e lo incita a lottare: Sorgi dunque, o Arjuna, risoluto a combattere. Piacere e dolore, perdite e
acquisti, vittoria e sconfitta, tutte queste cose

considerale uguali e accingiti a combattere.


Cos sarai immune dal peccato.
IL CAMPO DI BATTAGLIA Il campo di battaglia

si trova dentro il cercatore, nella sua relazione


con gli altri, col mondo, col cosmo, con Dio.
Potr, in questi rapporti, rimanere vero, indiviso, in un equilibrio interiore oppure persister in uno stato di ignoranza, di confusione,
in conflitto e in opposizione con tutto e tutti?
Questo mondo legato dai legami dellazione,
salvo quando lazione compiuta per sacrificio. Compi, o Arjuna, senza attaccamento, le
azioni dirette a questo fine.
Luomo che abbandona tutti i desideri e procede privo di brama, libero dallio e dal mio,
ottiene la pace.
Tale lo stato del Brahman, o Arjuna. Chi lo
raggiunge non pi soggetto a offuscamento.
Stando in esso, sia pure al momento della
morte, si ottiene il nirvana nel Brahman.
Sorge una domanda: esiste veramente dentro
di me ununione vivente con la Sorgente della
vita che sempre si rinnova, oppure lacqua
vivente della Sorgente di vita solo un concetto teorico, una parola, unimmagine passeggera con cui mi stordisco? Cesser di
essere vissuto e manipolato dai fenomeni
della vita esteriore, in un flusso infinito, senza
inizio n fine, che proietta le immagini sullo
schermo della mia coscienza? Immagini
9

buone, noiose, belle, ripugnanti, elevate, banali, pensieri amichevoli e ostili, e sempre il
conflitto, le dispute, la divisione.
IL FUOCO DELLA CONOSCENZA Krishna rap-

presenta la voce di Cristo nel cuore: indivisa,


pura, saggia e amorevole. Essa trasmette il
sapere autentico e perfetto che conduce alla
conoscenza di s e quindi al campo di battaglia. nellarena della vita, e non in astratto o
in privato, che elaboriamo e impariamo ogni
giorno e ogni minuto.
I contatti della materia, o Arjuna, danno luogo
a freddo, a caldo, a piacere e a dolore. Essi
vanno e vengono, impermanenti. Sopportali
coraggiosamente, o Arjuna. Sappi poi che
indistruttibile ci da cui questuniverso
pervaso. Nessuno pu distruggere ci che
indefettibile.
Nelle tenebre cerchiamo lorigine e la fonte di
tutta la vita, nei suoi aspetti pi eclatanti e in
quelli pi insignificanti. Ma alla fine, fissiamo
lo sguardo nel vuoto, nel nulla, nellinafferrabile. La creazione divina non conosce et,
tempo, passato, futuro, si rinnova a ogni secondo e non si ripete mai. Quella vita resta
nascosta alla nostra comprensione, non riusciamo a pensarla, ad attirarla, ad afferrarla. La
danza della vita inaspettata, infinitamente
duttile, bella e vera. Nel suo aspetto del dio
Shiva, rompe ogni cristallizzazione, distrugge
ci che non segue il movimento, pulisce il
cuore e la testa per aprirli allinatteso miracolo
della creazione.
A quel modo che un fuoco bruciante riduce in
cenere il combustibile, o Arjuna, cos il fuoco
della conoscenza riduce in cenere tutte le
azioni. La conoscenza la trova chi pieno di
10

fede, e che, dedito ad essa, tiene ben a freno i


suoi sensi. E ottenuta che sia la conoscenza,
raggiunge in breve la pace suprema.
Lignorante, chi manca di fede, chi preso da
dubbi destinato a perire. Non questo mondo,
non quellaltro, non la felicit sono per luomo
che dubita. Quindi, colla spada della conoscenza, recidi questo dubbio che ti siede nel
cuore, nato dallignoranza. Pratica lo yoga e
sorgi, o Arjuna!
Cos Krishna insegna ad Arjuna a combattere
contro tutto ci che lo separa dallunica realt
e aumenta in questo modo la comprensione
nel suo cuore, lo purifica e lo apre al mistero
indicibile dellunica vera vita. Nellequilibrio e
nel silenzio di un cuore consapevole e intrepido, gli si rivelano uno dopo laltro gli ostacoli
del cammino ed egli accetta il combattimento.
Lo far distaccandosi dai frutti delle sue azioni.
Cos, nella forza di Cristo, la presa dellessere
aurale diminuir progressivamente. Ora il cercatore si trova davvero sul cammino. Arjuna
significa il bianco, il puro. Arjuna ha aperto la
sua anima alla Gnosi universale, che parla allinteriore, non allesteriore. Si allontanato
dalle immagini ingannevoli da lui stesso create,
dai frutti dellalbero della conoscenza del bene
e del male. La sua anima si nutre ora dei frutti
dellalbero della vita.
Riuscir alla fine a perseverare, comunque,
nella nuova lotta, liberamente e consapevolmente accettata, relativa ai suoi rapporti col
mondo, con lumanit e con se stesso?
In un campo di battaglia in cui gli opposti si
alternano costantemente, riuscir a rimanere
orientato, libero e incolume, sulla Luce che
mai si oscura? Quella Luce che illumina il suo
sentiero come una lampada davanti ai suoi

Arjuna si allontanato dalle immagini ingannevoli da lui stesso


create, dai frutti dellalbero della conoscenza del bene e del
male. La sua anima si nutre ora dei frutti dellalbero della vita

piedi? Come sostegno, come conoscenza, risuona continuamente la voce di Krishna, la


voce del Cristo nel cuore: inequivocabile, pura
e saggia, amorevole, illuminante.
IL SACRIFICIO Questo il sacrificio: la Luce

proveniente dai mondi interiori vergini, puri e


incontaminati attraversa tutti i mondi apparenti e penetra nel nostro io pi profondo.
Come apriremo adesso le nostre porte?
Spezzando il cerchio magico, la sfera dentro
cui abbiamo costruito la nostra vita e che
costitusce la nostra prigione. Aprendo davvero
il nostro cuore e conoscendo la Luce, la
Redentrice del mondo, del grande e del nostro
piccolo mondo.
Questo il sacrificio che possiamo offrire.
Sacrificare il sangue, ossia lanima, la vita, significa interrompere, nella forza di Krishna o,
nella lingua dei misteri cristici, di Ges Cristo,
la nostra circolazione sanguigna ristagnante.
Questa offerta permette di intraprendere con
successo la battaglia e di sconfiggere lessere
aurale.
Non ha forse detto Ges: Voi siete gi mondi,
per la parola che vi ho annunziato?
Questa parola, questessenza, questo sangue divenuto carne, come sappiamo venuto a vivere in mezzo a noi. Le energie del regno
originale penetrano la nostra realt di vita, premono ogni secondo sulle regioni pi profonde

del nostro mondo, quello grande e quello pi


piccolo, il microcosmo. Con e in questa sostanza possiamo creare un nuovo corpo eterno.
Questo sangue spirituale pulsa e circola anche
nel Corpo Vivente della Scuola spirituale,
come una sostanza liberatrice concentrata. Chi
comprende questa parola e vi apre il proprio
essere, retto fino a quel momento dal s aurale,
e comincia a vivere su queste basi sar trasformato totalmente. Lofferta di quanto pi
puro non avviene nel cercatore in ununica
volta ma risuona continuamente quale parola
liberatrice. Se vi capiter di cadere e a chi
non capita? ci sar sempre la mano amorevole del Padre che, compassionevole, viene incontro al figlio; poich avrete spezzato
strutturalmente il movimento circolare della
vita mortale. In questo senso sappiamo di essere degli Arjuna, dei principi bianchi e puri,
dei figli dellAltissimo! Venite a me, voi tutti,
che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorer.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate
da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo
infatti dolce e il mio carico leggero.

Le citazioni della Bhagavad Gita sono tratte


dalla ed. BUR 2001, traduzione di Raniero Gnoli

11

Le correnti polari del campo astrale della Scuola Spirituale non agiscono in modo automatico. Le
correnti della Testa dOro devono essere risvegliate e continuamente sostenute. Tale compito
realizzato da collaboratori della Testa dOro, fratelli e sorelle che si consacrano a questo compito
al servizio di tutti i loro amici. il lavoro del Tempio interiore, lavoro che richiede un numero
di servitori sempre crescente. Nella misura in cui i lavoratori operano nel campo della messe e la
raccolgono, che i granai si riempiono e un numero sempre maggiore di entit vengono attirate,
chiaro che diventano necessari sempre pi mietitori.
La raccolta delle olive. Vincent van Gogh, 1889, collezione privata

12

Siamo tutti portatori dellimmagine di Dio, chiamati al grande e sublime compito di salvare il
microcosmo caduto, e di guadagnare in questo modo la vita eterna. questa la ragione per cui la
Fraternit al servizio dellumanit cammina al nostro fianco. Essa vuole offrirci la possibilit di
entrare, in questo giro della nostra esistenza, nel nuovo campo di vita in cui la messe di questo
periodo raccolta e portata fuori dalla casa della servit. Tutti coloro che faranno parte di questa
messe saranno uniti, quali giovani anelli della nuova razza, alla Catena della Vita universale.

I contadini e i bambini di Salem (Palestina) hanno quattro giorni di tempo per la raccolta delle olive.
Jillian Kestler-DAmours

13

Il Silenzio come guida


Paura e Felicit passeggiavano insieme.
Paura chiese a Felicit: Dimmi, qual la pi grande felicit per un essere umano?
Felicit rispose: quando luomo si perde, quando i confini del suo io scompaiono ed egli si
fonde nellindicibile. Paura annu consapevolmente.
Poi Felicit chiese a Paura: Qual la pi grande paura per un essere umano?
Paura rispose: Perdersi fino al punto in cui i confini del suo io scompaiono ed egli si fonde
nellindicibile. Sorridendo, continuarono la loro passeggiata.1

14

hiunque si riconosca in questa storiella


un viaggiatore sul cammino universale. Egli, o ella, deve da un lato
rispondere alla profonda aspirazione per ci
che oltre i confini del tempo e non ha nome;
dallaltro deve considerare le esigenze che gli
impone il mondo temporale: due bisogni che
sembrano essere in contraddizione.
Questi esseri umani vivono una condizione
difficile e hanno un grande bisogno di sostegno
e di orientamento. Fortunatamente, questi sono
disponibili in abbondanza dentro di s, nella
quiete interiore e nel silenzio.
cos che possiamo percepire linsegnamento
senza parole, guida e compagno del viaggiatore. Esistono due tipi di silenzio: temporale e
senza tempo.
Nel mondo delle polarit, pace e silenzio sono
di natura passeggera e generano sempre i loro
contrari: agitazione e rumore. Essi si alternano
costantemente, ed ci che muove il mondo
spazio-temporale.
Il silenzio senza tempo non polarizzato, non
conosce il suo contrario ed quindi permanente. Esso onnipresente e impregna tutto
ci che esiste. Il silenzio senza tempo collegato, nel cuore dellessere umano, con lessenza
divina ed sempre accessibile a chi lo desidera.
Il desiderio umano per la felicit senza tempo
nasce da tutto ci che egli riceve e subisce nel
mondo temporale.

15

Un essere umano spontaneamente orientato


verso tutto ci che attira la sua attenzione, sia
che si manifesti dallesterno, sia nel suo essere
interiore. Tutti questi elementi si trasformano
sempre nel loro contrario e sorge cos unagitazione che colma il cuore. In questo modo, il
viaggiatore sul cammino spirituale rimane prigioniero del mondo dellinstabilit, sebbene
aneli alla grande felicit silenziosa.
Dal nucleo eterno del cuore lanima manifesta
il suo imperioso desiderio del silenzio senza
tempo; una quiete che non di questo mondo,
unita a una beatitudine indescrivibile.
Cos si esprime La Voce del Silenzio: Dolce
invero riposare tra le ali di quello che non
nato, n muore2
Questo dolce riposo esige da coloro che percorrono il cammino di essere silenziosi. Un
silenzio che non assenza di rumore, bens
rifiuto cosciente di perpetuare le polarit. Non
si tratta di attirare e poi respingere ci che appare come linevitabile rovescio della medaglia,
ma bens di praticare la non-lotta. In altre parole, dobbiamo accettare i burrascosi conflitti
della vita.
Lantico saggio cinese Chuang-tzu diceva:
Il Saggio silenzioso. Non perch cerchi la
tranquillit come un bene, ma perch nessuno,
fra tutti gli esseri, pu pi commuovere il suo
cuore. Quando lacqua tranquilla, pu
riflettere la barba e le sopracciglia, e la sua
superficie cos ferma che pu servire da
livella al maestro carpentiere. Se la tranquillit
dellacqua permette di riflettere le cose, di
cosa non capace quella dello spirito? 3
Chiunque percorre il cammino universale deve
esaminare attentamente il suo legame col
mondo delle polarit. Noi siamo e restiamo
gente comune e dobbiamo continuamente
adattarci a situazioni che ci squilibrano.
La domanda se noi permettiamo a esse di
imprigionarci con conseguente grande
16

inquietudine oppure se siamo in grado di


ristabilire lequilibrio orientandoci sul silenzio
senza tempo del cuore.
Una storia dello stesso Chuang-tzu ce ne
mostra un esempio:
La moglie di Chuang-tzu era morta, un amico
and a porgergli le condoglianze. Trov
Chuang-tzu seduto a gambe incrociate che
cantava battendo il tempo su una scodella.
Lamico gli disse: Che non piangiate la morte
di colei che fu vostra compagna di vita e allev
i vostri figli, gi abbastanza grave, ma che
cantiate battendo sulla scodella davvero
troppo!
Niente affatto rispose Chuang-tzu.
Al momento della sua morte fui, naturalmente,
turbato per un istante, ma poi, riflettendo sul
significato di inizio, scoprii che in origine
essa non possedeva vita; non solo non
possedeva vita, ma nemmeno forma; non solo
non aveva forma, ma nemmeno soffio.
Qualcosa di sfuggente e inafferrabile si
trasforma in soffio, il soffio in forma, ed ecco
ora che la vita si trasforma in morte. Tutto ci
simile al succedersi delle quattro stagioni
dellanno. In questo momento mia moglie
dorme tranquillamente nella grande sala del
cielo e della terra. Se io mi lamentassi
singhiozzando rumorosamente, significherebbe
che non capisco il corso del Destino.
Per questa ragione me ne astengo.4
La prima reazione di Chuang-tzu un naturale
dolore umano, causato dalla scomparsa di una
persona cara. tuttavia degno di nota che egli
non combatte questo sentimento, non adotta
latteggiamento del saggio che in grado di
elevarsi al di sopra del dolore. Se lo avesse
fatto, il dolore sarebbe fluito nel suo subcosciente e da l avrebbe preteso un riconoscimento. Allora, egli avrebbe perduto il suo
equilibrio e ne sarebbero seguiti disturbi fisici
o spirituali. Poich egli non lotta contro il

emana una forza damore che non si trasforma


mai nel suo opposto. Di conseguenza, il cuore
del pellegrino si purifica durante il cammino.
La voce del silenzio agisce anche come guida
dellanima. il silenzio di questa voce che d
al pellegrino la forza di tenersi sempre di pi
nel non-fare, di non lasciarsi trasportare costantemente nel mondo delle diecimila polarit.
Questo cammino esiste da sempre, trascende
tutte le differenze culturali.
Chuang-tzu, trecento anni circa prima della
nostra era, diceva:
Com tranquillo lo spirito del saggio! lo
specchio delluniverso e di tutti gli esseri.
Il vuoto, la tranquillit, il distacco, la
noncuranza, il silenzio, il non-agire sono la
livella dellequilibrio delluniverso,
la perfezione della via e della virt.
Per questo il sovrano, il re e il saggio sono
sempre in pace. Questa pace conduce al vuoto,
un vuoto che pienezza, una pienezza che
totalit. Questo vuoto conferisce allanima una
tranquillit la quale fa s che ogni azione
compiuta sia efficace.5

dolore, si crea uno spazio interiore in cui riflettere sul miracolo della vita. Egli prende cos
coscienza del luogo in cui ormai si trova sua
moglie. E sa che va bene. In questo equilibrio
interiore egli supera il suo dolore; pu cantare
e battere sulla scodella come se nulla fosse
accaduto. Questo atteggiamento testimonia di
una grande qualit danima: Chuang-tzu in
grado di accettare la vita come unonda nel
corso del tempo. Non si preoccupa del futuro
in cui egli prover sicuramente dolore per la
scomparsa della sua sposa. Ha la saggezza di
abbandonarsi a ci che pi grande di lui.
Ogni essere umano capace di lasciare-la-presa
viene immediatamente collegato con la voce
senza tempo del silenzio. Da questa voce

Colui che perdendo se stesso supera i propri


limiti, ascolter scaturito dal silenzio senza
tempo linsegnamento senza parole. Questa
voce sar la sua guida nel corso del viaggio
attraverso il mondo della temporalit. Chi pu
ascoltarla sar in grado di fare esattamente ci
che deve essere fatto.
Tutto il suo essere risplender di un amore
senza tempo. Cos, umile e silenzioso, aiuter il
suo prossimo in cammino verso linesprimibile
felicit.
Fonti:
1. www.parolesdesagesse.fr, autore: Erich Kaniok.
2. H.P. Blavatsky, La voce del Silenzio.
3. Chuang-tzu, cap. 13, Adelphi Edizioni, Milano
4. Chuang-tzu, cap. 18, idem
5. Chuang-tzu, cap. 13, idem

17

Nello stesso modo in cui una casa per una famiglia composta di molte stanze, cos esistono
diverse sfere magnetiche gnostiche, al servizio delle diverse messi umane che si susseguono.
Non appena una messe riposta nel granaio di un corpo magnetico, questo corpo sparisce dalle sfere
magnetiche terrene e continua il cammino di perfezione verso il Regno Immutabile, fino allo stato
originale dei microcosmi caduti. E, al momento opportuno, una nuova sfera magnetica dovr essere
creata per raccogliere la messe successiva.
La Mridienne ou la Sieste, Vincent van Gogh, 1890, Parigi, Muse dOrsay

18

Immaginate che cinquecento o mille allievi decidano di realizzare quanto stato loro proposto. Essi,
allora, parteciperebbero pienamente al campo magnetico, allo Spirito Settemplice del corpo magnetico
della Giovane Gnosi. Questa schiera di cinquecento o mille illuminati si diffonderebbe in tutte le
parti del regno gnostico, mentre sarebbe mantenuto il legame tra tutti i fratelli e le sorelle con il
cuore vivo e fiammeggiante del Corpo Vivente. Guidati da questimmagine, osservate accuratamente
cosa accadr quando lintera schiera di abitanti del giovane regno gnostico ritorner allunit
originale. Allora, simile a unesplosione atomica di una forza-luce di migliaia di soli, la luce
inconoscibile trafigger lintero mondo e si riveler. Dovunque andrete, vi troverete in contatto vivo
e vibrante con il Focolaio centrale del Corpo Vivente. Lintensa forza del Corpo Vivente vi
accompagner e si render manifesta in qualsiasi luogo del regno gnostico. Allora, e non pu essere
diversamente, la Gnosi raccoglier la messe in brevissimo tempo.
Pranzo di agricoltori durante la mietitura del grano in Texas, Gordon Coster, 1979

19

Larte come ricerca


Il linguaggio degli artisti larte stessa: Larte
una sola cosa con la mia vita. la forma che
assume il mio agire, la mia visione del mondo,
lespirazione di ci che inspiro. Lesperienza pi
bella la vivo quando qualcuno viene toccato cos
in profondit dalla mia opera, che si riesce a
comunicare senza bisogno di parole.

Se locchio non possedesse in s lo splendore del sole,


come potrebbe il sole risplender per noi?
Se non fosse in noi la forza di Dio,
come ci potrebbe estasiare il divino?
Goethe

arte considerata come qualcosa dotata


di una forza vitale in grado di toglierci il
fiato. Pu esistere unarte senza la presenza di questo soffio vitale? Pu un artista
vivere senzarte? Dal momento che tutta la
creazione trae origine dallUno dalla sorgente di ogni forma di esistenza, costituita di
luce e di vita, e quindi dal soffio che anima
ogni realt potremmo supporre che anche
tutta larte sia animata da questo soffio,
insomma, ispirata. Tuttavia, mentre una
creazione artistica ci tocca profondamente,
unaltra pu non avere lo stesso effetto. Quella
verso la quale ci orienta la nostra ricerca, il pi
delle volte, unarte che in grado di dirci
qualcosa, con la quale scopriamo di sentirci in
intima relazione.
Da dove trae origine questo impulso? Ci che
possediamo interiormente esteriormente ricercato e attratto dal nostro occhio; e questo
il meccanismo fondamentale attraverso il quale
noi ci rapportiamo al mondo e, di conseguenza,
allarte: le percezioni sensoriali.
Cerchiamo lessenza, il contenuto e la forma
che lartista trasmette. Riconosciamo la sorgente da cui lispirazione le ha tratte, i nuclei
profondi di idee che prendono forma secondo

20

21

Larte che riesce a condurci fin dentro il nostro universo


interiore veramente arte regale

Marcel Proust, nel famoso romanzo Alla ricerca del


tempo perduto, narra di una sconvolgente esperienza
vissuta da un personaggio nellosservare unopera
darte. Proust trae spunto, per questo episodio, da una
sua personale esperienza in occasione di una visita a
una mostra olandese nel 1921, durante la quale ebbe
una crisi dasma che per poco non gli fu fatale.
Un dipinto di Vermeer, Veduta di Delft, lo colp nel pi
profondo dellessere.
Troviamo la descrizione di questa potente esperienza
ne La Prigioniera, quinto episodio dellopera.
Bergotte, lo scrittore, durante una visita a una mostra
aveva letto in un commento di un critico darte che
nel dipinto di Vermeer Veduta di Delft, si trovava una
piccola ala di muro giallo (di cui per non ricordava)
dipinta talmente bene da sembrare una preziosa opera
darte cinese, di una bellezza che sarebbe bastata e se
stessa. Quando Bergotte entr alla mostra fu
totalmente in preda alle vertigini: Infine si trov davanti
al Vermeer, che ricordava pi splendente, pi diverso da

22

tutto quel che conosceva, ma dove, grazie allarticolo del


critico, not per la prima volta dei piccoli personaggi in
blu, che la sabbia era rosa e, infine, la preziosa materia
della piccolissima ala di muro giallo. Le sue vertigini
aumentavano; egli fissava lo sguardo, come un bambino
su una farfalla gialla che vuole catturare, sulla preziosa
piccola ala di muro. [] Ripeteva a se stesso: Piccola ala
di muro giallo con una tettoia, piccola ala di muro giallo.
Intanto si abbatt su un divano tondo; cos, bruscamente,
smise di pensare che la sua vita era in pericolo e,
ritornando allottimismo, si disse: una semplice
indigestione dovuta a quelle patate non abbastanza
cotte, non nulla. Un nuovo colpo labbatt, rotol dal
divano per terra, accorsero tutti i visitatori e guardiani.
Era morto.
Tratto da Alla ricerca del tempo perduto,
5 episodio, La prigioniera. Marcel Proust.
(Ediz ital. Newton Compton,1990, p.133)

linee e strutture complesse; costellazioni di


forme che ci toccano, acquistano vita, divengono cibo nutriente. Larte sa toccare il cuore.
Una particolare opera darte pu entrare in
risonanza col nostro cuore, pu irrompere in
noi come un fulmine, al punto da paralizzare
improvvisamente le nostre normali funzioni.
In quel momento si dissolvono i limiti interiori. Lesperienza della bellezza ci ha afferrato
nel pi profondo del cuore e dellanima.
Iniziamo ad aspirare a qualcosa di pi elevato:
uno struggente desiderio per il nostro vero
luogo dorigine sorge dallinteriorit pi profonda. Questa sorta di pre-ricordo inabissato
pu allora riemergere in noi, liberando unanelito per una vita altra, di natura superiore: si
schiude cos una nuova possibilit, una diversa
prospettiva sulla realt. Forse proprio in questo
si trova la ragione del nostro interesse per
larte, del nostro vagare di mostra in mostra: la
ricerca di ci che perduto.
Pu larte fornirci laiuto di cui la nostra ricerca
ha bisogno, nonostante il fatto che spesso non
si trovi ci che si cerca?
E soprattutto ci chiaro quello che stiamo
cercando? Una vita che sembra non esistere
affatto, ma che sentiamo tuttavia doversi pur
trovare da qualche parte e realt che non riescono mai ad essere vissute n conosciute.
Secondo Mikhail Naimy, Larte non riveste
una grande importanza, salvo quando si tramuta in una forza in grado di liberare lessere
umano dai lacci dei suoi limiti e guidarlo fin
dentro lInfinito.
Un artista utilizza ogni possibile forma che la
sua ispirazione gli mette a disposizione in questo mondo, per rendere visibile qualcosa che

fino a quel momento non lo era stato. Un vero


artista si trova cos ad essere, in ci, un precursore. Una vera opera darte trae sempre origine
da qualche esperienza dellInfinito: Bellezza,
Forma e Immaginazione che trascendono e
sostanziano ogni realt finita; con tali livelli di
qualit ipostatiche un artista in grado di
creare una connessione con unaltra realt.
Unopera darte riuscita pu condurci a vivere
in modo intenso e diretto lesperienza di
essere, in quanto umani, creature dotate
realmente di una doppia natura. S, siamo
creature mortali, ma anche capaci di fare esperienza di qualcosa che va decisamente al di l
di tale condizione. Facciamo parte del mondo
della natura non pu essere diversamente
ma siamo allo stesso tempo collegati a un
mondo interiore che appartiene alleternit.
Nel nostro cuore si trova il collegamento alla
struttura di linee di forza del nostro microcosmo, un universo in miniatura, al cui centro si
trova la radiante fiamma luminosa del nostro
atomo scintilla di spirito. S, larte che riesce a
condurci fin dentro il nostro universo interiore
veramente arte regia o arte regale: unarte
che consiste nello sviluppo e nella manifestazione in una sempre maggior gloria o estensione di luce del modello originario di essere
umano che Dio ha stabilito, rendendolo capace di realizzare questo glorioso sviluppo per
mezzo delle forze e dei valori che emanano
dalleternit.
Colui che conosce a fondo larte e la scienza, conosce
anche la Religione. Goethe

23

Insegnare con la testa,


il cuore e le mani

CINQUANTANNI DALLA FONDAZIONE


DELLE SCUOLE DELLA ROSACROCE

24

Cinquantanni fa furono fondate le prime scuole della Rosacroce. In queste


scuole i bambini imparano a conoscere, oltre alla lingua e alla matematica, il
loro posto nel mondo. Qui essi scoprono che il pensiero nasce dalla sensibilit
e dallazione, e imparano cosa significa essere veramente esseri umani.

bambini crescono ed evolvono in un


ambiente che offre loro spazio e libert,
sicurezza e calore umano.
Spazio per imparare a pensare con il cuore;
libert di giocare con i pensieri; possibilit di
creare con le proprie mani mondi pieni di
fantasia. In queste condizioni il bambino pu
sviluppare la propria essenza e divenire ci
che lui o lei veramente. Laugurio che a
ogni bambino sia data la possibilit di
imparare giocando e di essere nutrito damore
e di attenzioni. Questo ideale era ci che Jan
van Rijckenborgh aveva in animo quando
concep una tale scuola.
Quel sogno divenne realt nel 1964 con
lapertura della prima scuola del Lectorium
Rosicrucianum.
Per realizzare questo progetto fu necessario
lavorare duramente. Diversi piani di lavoro
furono preparati e poi abbandonati perch
incontrarono lopposizione sia della comunit
sia dei genitori. Tuttavia, la volont, il coraggio
e soprattutto una ferma convinzione che tale
scuola era necessaria furono sempre presenti.
Si tratta di porre un freno allillusione trasmessa alla nostra giovent, dissero nel 1961
Jan van Rijckenborgh e Bram Hamelink
quando presentarono il progetto. Non dimentichiamo che le nostre scuole pongono le basi
dellavvenire. I giovani che studiano nelle
scuole della Rosacroce non sono soltanto in
grado di fare calcoli, di scrivere, ecc. essi sono
preparati a rispondere a qualsiasi domanda esistenziale, come raramente accade a un giovane
della stessa et. La loro educazione in casa

dovr seguire questo stesso orientamento []


Non possiamo lasciare semplicemente che
leducazione faccia il suo corso, magari con
lidea che la Gnosi sistemer tutto; leducazione richiede limpegno di tutti.
Un anno dopo, il 12 gennaio 1962, la Fondazione delle Scuole della Rosacroce (Stichting
Scholen van het Rozenkruis) fu formalizzata
con atto notarile. Due anni dopo due scuole
iniziarono lattivit: una ad Haarlem, laltra a
Hilversum.
La scuola di Haarlem, dopo quattro anni di attivit, dovette chiudere a causa dellesiguo numero di allievi; mentre quella di Hilversum
continu a funzionare. Nel 1970 cambi nome
e divenne: Scuola Jan van Rijckenborgh.
Sostenute tutte le prove, si dimostrata degna
di tale nome, disse la direzione nella giornata
dedicata ai festeggiamenti per il nuovo nome, e
aggiunse: Jan van Rijckenborgh non abbandon
mai il suo lavoro, la sua missione, e non indietreggi mai davanti ad alcun ostacolo. Lo
stesso deve essere per questa scuola, la scuola
che egli aveva immaginato.
COSE PIU PREZIOSE DI ME Ecco ci che fu detto

ai bambini: Vedete, se esiste la Scuola Jan van


Rijckenborgh, per insegnarvi a non focalizzare
lintero vostro essere sullio, bens su quello che
lio diventer; qui si insegna che ci sono cose ben
pi preziose dellio. Non dobbiamo basare ogni
cosa sullesistenza in questo mondo; non dobbiamo caricarci di troppe cose superflue. Se
costruiamo un muro cosa inevitabile in questo mondo che sia un muro pieno di fessure
25

Canto del tempo dei fiori


Un fiore del tempo cresce qui
vicino alla sorgente.
Parla del popolo del sole.
Sole, luna, stelle,
arco dorato.
Egli sospinge i suoi petali
verso lalto.
Il suo fiore si apre
e regala del tempo.
Allora le ore
sembrano uneternit.
Momo e i ladri del tempo
(Michael Ende)

dalle quali possa filtrare la Luce. Questa scuola


ci prepara a occupare il nostro posto nella
societ, ci prepara a portare a compimento la
nostra vera vocazione, la vocazione ricevuta da
Dio. A questo scopo vogliamo consacrare la nostra testa, il nostro cuore e le nostre mani.
Linsegnamento non finalizzato a costruire la
personalit, bens tende a far crescere armoniosamente la personalit del bambino ponendola al servizio dellanima; esso permette al
bambino di scoprire e sviluppare ci che pi
gli interessa, rispettando la sua curiosit.
Questo il programma adottato nelle nostre
Scuole Jan van Rijckenborgh.
Un bambino non una tabula rasa. Ogni essere
umano portatore di forze e di possibilit. In
ogni fase della sua vita si dispiegano e si sviluppano strutture e contorni. Ogni persona
unica. Nelle Scuole Jan van Rijckenborgh ci si
rivolge al bambino nella sua totalit. Le lezioni
non sono organizzate o delimitate entro una
serie di esercizi, ma si integrano in progetti che
formano un tutto coerente. Il bambino acquisisce cos una prospettiva pi ampia della visione
del mondo. Gi in giovane et potr stabilire
26

delle relazioni con il mondo senza essere limitato. Poich il mondo non ha un metodo di apprendimento lineare, perch dovremmo
crescere ed educare i nostri figli secondo un
tale schema? Un bambino esplora il suo ambiente in maniera concentrica, i suoi interessi si
proiettano in tutte le direzioni. Vuole sapere,
ha sete di conoscenza ed curioso.
IL CANTO DELLANIMA Ogni essere umano
impara, fin dallinfanzia, a sperimentare. Molto
presto cerca di ottenere risposte alle domande:
Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?
Crescendo, scopre che dietro questa ricerca c
la vita, la vita piena di enigmi e di soluzioni, di
felicit e di fallimenti.
Ma non soltanto dalle esperienze difficili e
inaspettate che simpara. No, simpara anche
dalle esperienze positive, dalle gioie condivise
sulle quali si pu impostare unintera vita. Per
questa ragione, al momento dellapertura giornaliera, i bambini hanno lopportunit di raccontarsi le cose che vivono, di cantare insieme
un canto della Giovent e di ascoltare una
bella storia. Imparare ad ascoltare attentamente, a riconoscere le parole, ad essere in

importante che, molto presto nella vita, si sviluppino


due stati sensoriali. Il primo un orientamento puro
sulla futura vita mentale, che dovr manifestarsi come
anima o coscienza dellanima; il secondo la
manifestazione e lattivazione dellatomo del cuore,
latomo originale. Su questa base possono essere
liberate nel bambino grandiose possibilit positive.
Catharose de Petri

grado di collocarle, di pronunciarle, di leggerle


e di scriverle molto importante, perch la lingua uno strumento creatore magico e pu
scaturire da un canto dellanima. Le storie che
si raccontano sono in sintonia con il periodo di
vita del gruppo di bambini, come pure con la
filosofia della scuola.
Oltre ai libri di Michael Ende e Astrid Lindgren ci sono, per esempio, La lettera del Re di
Tonke Dragt, Il Giardino segreto di Frances
Burnett e numerose altre opere. Questo inizio
di giornata genera nei bambini unarmonia
propizia per il lavoro, per lapprendimento e
per le esperienze.
Imparano cos cosa significa vivere, e come la
vita possa essere. Questo metodo confermato
nei quattro servizi di tempio annuali ai quali
partecipano i bambini e i loro genitori, anche
se non fanno parte del Cantiere della Giovent
della Rosacroce oppure del Lectorium Rosicrucianum. Le Scuole Jan van Rijckenborgh sono
infatti aperte a tutti i bambini. Lunica condizione esistente sin dallinizio che essi si
sentano a casa e che i loro genitori siano in sintonia con la filosofia della Scuola. Molti bambini sono a loro agio nellatmosfera di queste
scuole; ma ci pu valere per tutti, dal momento che latmosfera si adatta alle reazioni
spontanee dellanima infantile. Non si fanno
distinzioni, come fu espresso nel 1963: Ci si
premurer affinch il giovane che un giorno lascer le nostre scuole non faccia il suo ingresso

nella societ come un estraneo. Se ha compreso la nostra intenzione, non sar mai perdente nella lotta per lesistenza; si consacrer
innanzitutto al combattimento interiore per
giungere a una riforma della propria vita.
Queste scuole non sono riservate esclusivamente a un piccolo gruppo selezionato, al
contrario, speriamo che le numerose persone
che approvano i nostri obiettivi vi iscrivano i
loro figli. Tutti sono cordialmente benvenuti!
IN SINTONIA COL TEMPO E LETERNIT Cos,

dal 1978, la bandiera della Giovent della Rosacroce sventola nel cortile della scuola.
Inoltre, da quellanno, la scuola fu interamente
finanziata e riconosciuta dal governo. Lanno
successivo si apr la Scuola Jan van Rijckenborgh a Heiloo. Il simbolo sulla bandiera il
cuore aperto nel quale si trova la rosa e la stella
doro simbolo classico delluomo-anima
rinato, manifesta al mondo il suo messaggio.
un tesoro che pu essere condiviso da molti,
poich un essere umano in sintonia col tempo
e con leternit svolge meglio la propria funzione sociale. Quanto ai ragazzi, essi conoscono
la bandiera come la bandiera di Noverosa, il
centro di conferenze aperto ad ogni cercatore.
Se molti giovani conoscono Noverosa dalle
Conferenze per la Giovent della Rosacroce, i
bambini delle Scuole Jan van Rijckenborgh
conoscono quel luogo come il momento culminante dellanno scolastico: il campo scuola
27

Si pu condividere la libert?
Lanno scorso, un ragazzino del gruppo 4 (circa 8 anni) fece
un lavoro sugli scoiattoli. Nella parte riguardante la vita degli
scoiattoli, si poneva la questione della vita in cattivit e della
vita in libert. Alla fine della presentazione, un compagno
molto sveglio pose alla classe questa domanda: E noi, siamo
liberi noi? E tutti confermarono: Ma certo! Non viviamo in
gabbie per conigli! Ma il ragazzo sfid lintera classe con uno
sguardo interrogativo, aspettando evidentemente qualcosa.
E tu, che ne pensi? gli chiesi. Egli rispose senza indugi: No!
Non certo qui a scuola!
Bench fossi un insegnante esperto, rimasi pensieroso e
questa esperienza occup la mia mente a lungo. Sei mesi pi
tardi mi trovai dinanzi a un gruppetto di sette o otto allievi
con un progetto sulle guerre mondiali. Loccasione mi sembr
opportuna per tornare sul concetto di libert. Fu incredibile
costatare la seriet dei bambini su questo tema.
Una settimana pi tardi, quattro genitori vennero a discutere
con loro sullargomento. Divisi in piccoli gruppi, ogni bambino
si sentiva libero di esprimersi. Le conversazioni furono molto
vivaci, addirittura commoventi!

Cosa significa per te la libert?


Essere me stesso senza essere disturbato.
Poter fare ci che voglio.
Seguire il vento.
Quando ti senti libero?
Quando la scuola finita.
Quando disegno, quando leggo, quando corro nella brughiera.
Nellacqua.
Quando canto, quando ballo o quando sono con gli animali.
Quando si morti.
Su un campo di calcio.
Nella natura.
Quando sono me stesso.
Forse quando galleggio nello spazio, bench sia imprigionato in
una tuta spaziale.
Una star dello spettacolo non mai libera, ha sempre delle
guardie del corpo.
Quando posso fare tutto a modo mio.
Puoi fornire esempi di mancanza di libert?
Essere chiusi in se stessi.
Essere un animale domestico.
Non sentirsi libero.
I cinesi che devono costruire gli ipad.
Quando si attaccati al denaro o ad altre cose.
Libero come un uccello Ma lo veramente?
S, perch pu volare dove vuole.
No, quando stanco da qualche parte si deve posare.

di Noverosa.
Un altro tratto distintivo la rappresentazione
teatrale di chiusura dellanno, alla quale partecipa lintera scuola. Dai gruppi della scuola
materna fino agli adolescenti, otto gruppi di ragazzi recitano, cantano e danzano tra decorazioni e scenografie che essi stessi hanno
costruito, indossando costumi che i loro genitori hanno confezionato. sempre uno spettacolo appassionante, comico e commovente che

generalmente termina con un canto finale


pieno di speranza, damore e di fratellanza.
Superfluo dire che la musica, il teatro e il
lavoro manuale hanno un posto importante in
queste scuole. Insegnanti qualificati preparano
i bambini a costruire oggetti particolarmente
belli e curati. Non copie di un modello, bens
delle libere creazioni che si trasformano spesso
in piccole opere darte.

Cosa significano Libert, uguaglianza, fraternit?


Che si liberi, che vali come tutti gli altri, che siamo tutti fratelli
e sorelle.
Sapete chi un libero pensatore?
Qualcuno che non mai stressato.
Chi non ha idee fisse.
I pensieri non possono essere imprigionati, essi sono liberi.
Esiste una volont libera?
Tutti concordano nel dire s, tranne uno.
Le mucche che pascolano nei prati, sono veramente libere?
No, perch ci sono comunque recinti intorno.
No, perch poi sono di nuovo rinchiuse nelle stalle.
No, perch non vivono libere nella natura,
anche se lo desiderano.
Cosa pu fare chi si sente libero?
Una tale persona pu aiutare il gruppo. Allora tutti si
accorgono della propria libert.
Si pu elargire o condividere la libert?
No, non qualcosa che si pu prendere e dividere.
La libert molto grande e appartiene a tutti.

ESSERE RESPONSABILI GLI UNI DEGLI ALTRI Gli

esseri umani si formano per mezzo delle esperienze, dellambiente in cui vivono e degli insegnamenti dei loro educatori. I bambini
apprendono gli uni dagli altri, per questo motivo le classi sono miste. I pi piccoli osservano
cosa fanno i pi grandi e questi li aiutano. In
tal modo tutti imparano ad assumersi delle responsabilit gli uni nei confronti degli altri, a
scoprire cosa significa lamore del prossimo, e

quanto sia difficile la non combattivit e come


invece legoismo sia evidente. in questo
modo che il bambino sviluppa in s altri valori.
Ovviamente i genitori, i nonni, i fratelli e le sorelle e soprattutto gli insegnanti hanno una notevole influenza sullo sviluppo del bambino.
Nelle Scuole Jan van Rijckenborgh gli insegnanti cercano di essere un esempio per i bambini. Non perch in quanto allievi del
Lectorium Rosicrucianum sappiano pi degli

altri, ma semplicemente perch cercano di


agire con intelligenza. Ovviamente gli insegnanti e i genitori sono esseri umani con le loro
debolezze e fragilit e quindi devono imparare
ancora molto dalla scuola della vita. I bambini
di oggi vedono questo molto rapidamente, ma
lesperienza positiva del puro campo creato a
scuola consente ad essi di sperimentare una
condizione di sicurezza.
In realt, non sempre facile mantenere la
tranquillit e la leggerezza, soprattutto in questi giorni frenetici in cui tutto sembra cos difficile. Tuttavia c questo incessante impegno, e
si cerca sempre di essere un esempio, una continuazione logica delleducazione domestica.
Non stato facile fondare le scuole, n facile
mantenerle, particolarmente quando il contesto politico non d il suo contributo. Inoltre,
esistono regolamenti e leggi a cui linsegnamento deve adeguarsi. La competenza richiesta non facilita il funzionamento di una piccola
scuola. Questa la ragione per cui in altri paesi
non stato possibile realizzare questi progetti.
Talvolta per la mancanza del numero minimo
richiesto di allievi, altre volte per la non disponibilit di personale qualificato, oppure per le
insufficienti condizioni strutturali dei locali.
Nemmeno in Olanda lesito scontato. Per
esempio, la scuola Jan van Rijckenborgh di Duvien ha dovuto chiudere per il numero troppo

esiguo di allievi. Lo Stato esigeva un numero


minimo di allievi, con un insieme proporzionato di insegnanti. Bench sia preferibile un
piccolo numero di allievi, lidea non certo
quella di farne una scuola particolare. Ci
evidente dalle note di una riunione di costituzione del 1961: Oggi pi che mai i nostri bambini non devono essere isolati dal mondo e
dalle sue suggestioni. Se capite quale influenza
la scuola pu avere su un bambino [] percepirete pienamente questo momento storico e
vi rallegrerete di poter realizzare questo progetto con noi, tenendo conto delle leggi in
vigore nel nostro paese.
Quegli ideali non sono cambiati nel corso degli
ultimi 50 anni. Queste scuole sono un anello
importante nella catena delleducazione dei
giovani.
Linsegnamento cerca di trovare un equilibrio
tra i cuori, le teste e le mani. Le scuole fanno il
possibile per consentire al bambino di evolvere
in un ambiente dove questo equilibrio sia
presente e dove i tre aspetti cuore, testa e
mani siano indissolubilmente connessi sulla
base dellamore e dellunit. Questunit ci
che il bambino sperimenta quando entra nella
scuola, ci che i genitori vedono. Una mamma
un giorno ha detto: Il nostro cuore qui a
casa.

E la Luce fu!
Nella scorsa primavera, gli allievi delle classi superiori della scuola
Jan van Rijckenborgh di Hilversum hanno preso parte al progetto
didattico E la Luce fu!. Progetto sviluppato dalla Bibliotheca
Philosophica Hermetica in collaborazione con lAccademia Minerva
di Groningen e con la Biblioteca Teosofica.

l 15 Aprile 2014, 21 alunni dei gruppi 7 e 8


della scuola di Hilversum entrarono nella
camera dei tesori della Bibliotheca Philosophica Hermetica, nellambito del progetto
educativo E la Luce fu!. Un programma in tre
parti ha permesso ai bambini di scoprire
alcune perle della biblioteca. La prima parte
consisteva in una visita guidata alle opere,
molto colorate, della mostra La Bellezza sigillo
del Cosmo.
Qui i bambini potevano distinguere come ogni
essere umano sia una creatura di luce, con un
colore personale in continua trasformazione.
Ascoltarono poi una storia magnifica sui colori
e sullorigine dellarcobaleno. La seconda parte
si svolse nella sala di lettura. Qui lartista Evelien Nijeboer fece degli esperimenti con un
prisma ottico e mostr ai bambini che ci che
vediamo dipende dallangolo dincidenza da
cui guardiamo le cose, e che nulla ci che
sembra essere. La terza parte si svolse nel
cuore pulsante della biblioteca, il piano dei
Libri Antichi. la camera dei tesori: i capolavori dei Maestri di saggezza.
La saggezza pungola limmaginazione; essa
nascosta sotto molteplici forme, e ognuna di
esse unica, direttamente collegata con il suo
creatore. La saggezza pu nascondersi in un
libro, a volte cos piccolo che difficile tenerlo
in mano, e talvolta cos grande da non riuscire
a sollevarlo.

Vi sono libri con magnifiche illustrazioni, testi


redatti con straordinaria calligrafia, note scritte
a mano, libri rilegati e diari manoscritti con
inchiostro di china. Ogni opera ha il suo carattere personalizzato. La saggezza appartiene a
tutte le epoche. In Tibet, India, Egitto, Israele, e
anche nel nostro mondo europeo, gli antichi
parlarono di saggezza e scrissero su di essa. La
saggezza non scompare, si rinnova continuamente e si riflette nella materia. Essa perdura
nel tempo.
Nel progetto educativo E la Luce fu!, i colori,
la luce e le tenebre erano il nucleo centrale del
progetto. Tutto ci che vediamo ha un colore. I
colori pi belli, come quelli di un arcobaleno,
nascono nella luce dellatmosfera terrestre.
Anche oggetti tangibili, come fiori, frutta o vestiti, hanno un colore. Il colore pu essere un
attributo di luce e materia; si forma un legame
31

E GLI ELOHIM DISSERO: SIA LA LUCE!


E LA LUCE FU!

Un collage di foto fatte durante la visita alla Bibliotheca Philosophica Hermetica dagli
alunni della scuola Jan van Rijckenborgh di Hilversum

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I sette chakra nei colori dellarcobaleno.


A destra, Ouroboros, il serpente cosmico
che si morde la coda, avvolto al simbolo
della ruota della vita
Pagine del libro Luomo visibile e invisibile, scritto dal
teosofo Charles W. Leadbeater, prima edizione 1903

tra ci che terreno e ci che celeste, tra il


mondo dello spirito e il mondo materiale.
Oppure, come scrisse Goethe, poeta e filosofo
tedesco: Il colore nasce dallinterazione tra la
luce e le tenebre. Negli insegnamenti universali, i colori dellarcobaleno sono associati ai
raggi della coscienza. I sette raggi si rapportano
ai sette principi metafisici che influenzano lo
sviluppo dellanima.
Nel nostro corpo questi principi si manifestano
in sette accessi di luce, i sette chakra.
Possiamo vedere il cerchio di colori come un
simbolo del percorso dellanima nellessere
umano o microcosmo, ma anche come il cammino dellanima del mondo, il macrocosmo.
Nei Veda, raccolta delle pi antiche scritture
dellInduismo, il percorso dellanima raffigurato dalla ruota della vita: il Bhavachakra.
I colori si vedono, ma possono anche essere
ascoltati. Ogni colore ha la sua energia, che
possiamo riscontrare con losservazione. In
questo modo sperimentiamo la frequenza, il

campo vibratorio del colore. Molti testi sacri


descrivono luomo come un essere di luce.
Oltre al corpo fisico, abbiamo anche un corpo
eterico, pi sottile e invisibile. Le nostre emozioni si mostrano nel colore e nella forma del
nostro campo aurale. Laura un sottile campo
bioenergetico; spesso associata al corpo
astrale, che un corpo di luce speciale. Essa
pu essere vista da persone con capacit extrasensoriali, oppure da coloro che stimolano i
sensi con esercizi spirituali particolari. Gi
negli scritti antichi dellIndia era menzionato
lessere aurale. In Europa stato accettato
molto pi tardi, acquisendo per molta importanza in varie associazioni di ricerca spirituale,
come ad esempio la Societ Teosofica e il
Movimento Antroposofico.
Il progetto educativo E la Luce fu! stato
realizzato grazie alla Fondazione Iona.

33

Gli occhi di un bambino


Cosa sarebbe un bambino senza un ambiente educativo?
Il bambino, in quanto essere umano, ha bisogno di aiuto per essere?
Se possibile insegnargli ad essere, allora, cosa impara?
E se ci fidassimo della vita e del potenziale del bambino?
Sarebbe irresponsabile?

n bambino piccolo accoglie tutto


naturalmente; non misura n interpreta, non ha opinioni ed spontaneo.
Non esclude nulla: tutto pu essere.
Egli dunque non pensa? Cosa vedono i suoi
occhi? E cosa vedono allora attraverso gli occhi
di un adulto? Un bambino piccolo senza
pretese, naturale e non ancora legato allo spazio-tempo. Nessuna immagine-pensiero turba
il suo sguardo. Insieme alla purezza che proviene dal s microcosmico e che debolmente
irradia, si percepisce nei suoi occhi qualcosa
del tesoro delle esperienze delle incarnazioni
passate, e anche certi tratti del carattere dei
suoi genitori e indicazioni di benessere fisico.
Tutti questi fattori irradiano attraverso gli
occhi dei bambini, e queste differenti luci possono essere fonte di confusione sia per lui che
per il suo ambiente.
Un bambino molto piccolo completamente
immerso nello stato del proprio essere ed in
modo incosciente che il suo sguardo penetra il
mondo circostante. Egli intuitivamente collegato alla conoscenza che avvolge il mondo, ma
non essendo consapevole, tale conoscenza non
pu rivelarsi. Per lui, il condizionamento dellego non ancora presente, e neppure il fardello karmico. Questo il motivo per cui
siamo attratti dallapertura, dalla calma interiore e dalla curiosit piena di meraviglia leggibile negli occhi dei bambini. Ci ricordano

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qualcosa profondamente nascosto in noi. Tuttavia, a poco a poco il libro di Dio si richiude
anche per i bambini, e il suo ricordo svanisce.
Eppure, il s microcosmico non svanisce mai.
Sebbene sia ormai nascosto, esso comunque
presente nellessere del bambino come in
quello delladulto, e particolari esperienze ne
rivelano lessenza.
COSA SUCCEDE ALLA SPONTANEIT DI UN
BAMBINO? Un bambino mostra una gioia di

vivere autentica, priva delle proiezioni sul


futuro che si manifesteranno negli anni successivi. Infatti, il tempo e lo spazio non sono rilevanti per un bambino. Non progetta ancora
lavvenire, si sente libero e in pace. Al neonato
e poi al bambino viene data tutta la cura e la
tenerezza di cui ha bisogno. in questo ambiente che si sviluppano lentamente le sue
emozioni. Inoltre, con laiuto dei suoi genitori,
egli impara a identificarsi con il proprio corpo
e diventa consapevole dei condizionamenti
corporali.
Tuttavia, in questo processo di inserimento
nella vita qualcosa si perde. Il bambino consapevole di essere un corpo con un nome e ci
pu indurre un sentimento di incompletezza.
Sarebbe solo questo e nullaltro? Il bambino
osserva oggetti e movimenti, ma chi che
guarda il mondo dallinterno del suo corpo?
Devo diventare qualcuno. Ma allora chi sono

EDUCARE E CONDIZIONARE: S O NO?

Bulbi oculari Kayak. carolyn Dube www.acolorfuljourney.com

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io adesso?
questa vulnerabilit che ci tocca cos profondamente, anche se siamo ben nascosti nel nostro guscio. Questa vulnerabilit nasce dal
dover diventare qualcuno, e questo qualcuno
dovr poi proteggersi.
Un bambino non sincarna certamente senza
una ragione. Egli ora qui, nel tempo e nello
spazio, e pu fare le esperienze necessarie per
il suo microcosmo, come tutti noi. Eppure, il
suo sguardo a volte indugia su ci che pu
esserci dietro gli occhi. Tuttavia, ora ha intrapreso il suo cammino di realizzazione; la nuova
casa del corpo deve essere ora edificata. Molte
nuove abilit devono essere sviluppate per corredare questa nuova casa. Fino a poco tempo
prima sembrava che tutto procedesse da s,
come mosso da un aspetto dinamico della
coscienza. Ora il bambino deve imparare a
vivere, riceve uneducazione, vale a dire un
condizionamento.
La coscienza cognitiva del bambino che cresce,
che elabora le percezioni degli organi di senso
e dellintelletto, approda ora nel mondo mentale degli adulti.
I cerchi dei pensieri e dei sentimenti si accostano sempre di pi al centro; cos, progressivamente, si sviluppa limmagine di s.
La memoria del bambino fino ai tre o quattro
anni non afferra ancora molto bene il linguaggio, essa soprattutto sensoriale. Quando egli
comincia a concentrarsi su complesse immagini-pensiero, la sua memoria cambia. La maggior parte delle persone ricorda ben poco di ci
che gli successo prima del settimo anno.
La riorganizzazione della memoria nellinfanzia modifica limmagine di s. Impara ora a occuparsi dellidea del suo proprio s, vi consacra
dellenergia; e gli accade di sentirsi in colpa
quando, per un istante, questidea svanisce ed
egli si volge verso il s silenzioso.
Il bambino deve meritare la sua esistenza.
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Tu sei ci che pensi, gli dice il mondo degli


adulti. Con questimmagine di s egli sar in
balia dei suoi pensieri; e quindi anche delle
opinioni e delle paure.
Fuggire la paura e il dolore, e allo stesso
tempo cercare la felicit e il piacere diventa
unabitudine di vita. Acquisire una personalit un compito faticoso e complesso. Tuttavia dobbiamo avere fiducia in uno sviluppo
positivo. Allinizio, il bambino non vede se
stesso come lautore di pensieri generati nel
linguaggio della personalit. Inizia cos a manifestare un comportamento adulto, e lo stupore incessante per lignoto lascia spazio ai
pensieri cosiddetti sensati.
Eppure, di tanto in tanto, qualcosa dinsolito
brilla ancora nei suoi occhi. la nostalgia per
qualcosa che si perduto?
Essere bambino e dover passare tutte queste
fasi di crescita richiede una grande energia. Ma
questa energia naturalmente disponibile.
Durante il periodo della pubert, quando il
giovane si confronta con il suo karma, un intenso processo interiore si sviluppa, e molta
pi energia necessaria; ci a volte causa di
debilitazione fisica.
COSA VEDONO GLI OCCHI DEI BAMBINI Leducazione implica che il bambino sia un essere
incompleto? Il bambino deve diventare una
copia perfetta del suo educatore? Certamente
ci si occupa continuamente di lui, con amore,
fino a quando non sar autonomo. La domanda
allora : cosa significa essere autonomo? C
una differenza tra la doverosa attenzione dei
genitori per il futuro del bambino, e le cure
soffocanti che ne ostacolano lo sviluppo naturale. Perch si pu amare in modo adeguato,
ma a volte lamore pu essere insufficiente,
altre volte esagerato.
Vi una frontiera molto sottile e impegnativa
che ogni educatore tenuto a definire. A causa

dei legami familiari rischiamo di trascurare ci


che vi di unico nellessere del bambino. Per
fortuna, ogni momento di confidenza ritrovata
la sorgente di una nuova ispirazione. Questa
confidenza crea una sensazione di protezione
assoluta nella quale il bambino pu trovare
rifugio e sollievo dopo esperienze inquietanti.
Allora, non necessario ragionare con lui senza
fine n correggerlo.
Un bambino sperimenta la dipendenza dai
genitori in modo diverso rispetto a come i
genitori percepiscono la stessa dipendenza.
Molti bambini vivono il nostro comportamento come innaturale, come se qualcosa di
essenziale sia stato smarrito.
Un atteggiamento arbitrario, i ricatti, le promesse condizionate possono sconcertare vivamente il bambino. Egli vive questo come un
attentato alla sua integrit. Di conseguenza,
lincarnazione del bambino in questo mondo si
approfondisce sempre pi. Un abbraccio senza
amore diventa unoppressione. Cos la porta
aperta sulluniverso lentamente si chiude.
Gli occhi dei bambini irradiano ancora equilibrio interiore e pace; ma non vedono il riflesso
di questo equilibrio e di questa pace negli
occhi degli adulti.
Allora, accade che il bambino si chiuda a noi.
Probabilmente egli desidera aiutarci noi,
adulti dallo sguardo offuscato dai condizionamenti a ritrovare il nostro equilibrio interiore. Egli lo fa sia per proteggere se stesso che
noi. Sovente non ha abbastanza forza per una
tale impresa. Il bambino deve immergersi
innanzitutto nella vita e nel mondo materiale.
Deve fare lesperienza dellio condizionato. La
maturit legata allesperienza necessaria per
affrontare le questioni fondamentali della vita
e per ritrovare lequilibrio interiore.
A SCUOLA Un bambino un giorno domand:
Come posso imparare davvero se voi mi

mandate sempre a scuola? Il bambino possiede gi delle nozioni di ci che essenziale,


ma purtroppo sono difficili da raggiungere perch vi sono in lui troppe cose ingombranti.
Questo sapere nascosto offre spesso prospettive del tutto differenti dalle materie scolastiche proposte dagli insegnanti. E ci
imbarazzante. Dati artificiali, sotto forma di
conoscenze predigerite, minacciano di prosciugare la fonte della conoscenza interiore. Cos
il bambino diventa estraneo alla memoria originale. Tutti i giudizi scolastici, anche i pi piccoli, hanno lo scopo di verificare ci che il
bambino ha compreso. I quadri restrittivi di
questi test pongono sempre di pi il bambino in
una rigida coscienza accademica. Il cervello
allorigine lo specchio delluniverso impiegato e trattato come un disco del computer, e il
rischio di cristallizzazione evidente.
La memoria stracolma di dati, mentre le
esperienze personali la capacit di differenziare si ritirano sullo sfondo; qualcosa di essenziale minaccia di scomparire. Tuttavia il
bambino accetta e imita questa vita di informazioni e dati, perch gli dicono che tutto
questo necessario per essere in grado di trovare il proprio posto nella societ. Come disse
Emanuel Kant: Lesperienza una percezione
compresa. Molti bambini cercano di ritrovare
il loro equilibrio interiore attraverso un comportamento anomalo. A volte usano anche il
pensiero analitico nella loro ricerca di sicurezza. Non si ricordano pi che la fonte della
saggezza, eterna e inattaccabile, si trova nel
loro essere interiore.
Il bambino ora approdato in questo faticoso
ambiente chiamato materia. Il giovane simpegna a pensare, vuole essere qualcuno. Vive
secondo la massima penso dunque sono; s, ma
chi sono io? Sono un essere pensante che crea
immagini-pensiero come base per comprendere la vita? Non impietoso pensare che la
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testa e il cuore, gli organi del pensiero e del


sentimento, debbano affrontare la vita da soli,
privi di saggezza?
LINEE GUIDA PER EDUCARE Capita talvolta

che un insegnante provi un senso di fallimento, malgrado il suo talento e il suo amore
per i bambini. Neppure i genitori sono sempre
adeguati. Leducazione educa veramente? Gli
adulti sono veramente adulti? Inoltre gli educatori sono sempre di una generazione diversa
di quella dei bambini. Nel corso del tempo le
circostanze mutano e cos anche lessere
umano, con un continuo cambiamento del suo
carattere. Ogni generazione nasce sotto una
costellazione diversa e subisce quindi una
diversa influenza.
Visti i loro condizionamenti, gli educatori sono
in grado di educare in modo soddisfacente i
bambini? I bambini e i genitori non pretendono forse troppo gli uni dagli altri?
A questo punto bene ricordare che la nascita
di un figlio porta anche un nuovo potenziale di
sviluppo e crescita interiore per i genitori.
Quando il bambino e gli educatori si affidano
al senso di sicurezza che offre la fiducia reciproca, ci pu liberare unispirazione e una
forza vitale inimmaginabile. Educare raramente a senso unico; non ineluttabile che diventi una lotta, bens pu essere unesperienza
comune e unavventura emozionante. Accade
normalmente che lapprendimento reciproco
liberi energia.
DOMANDALO A UN BAMBINO Un bambino

non pensa n si esprime come un adulto. Sebbene queste facolt in lui siano ancora in divenire, alla domanda: Cosa vuoi? pu gi
rispondere: Qualcosa di buono. Certamente
potrebbe chiedere qualcosa di pi, ma non sa
ancora esprimerlo con le parole. Desidera
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ardentemente il sostegno di una persona autentica, qualcuno che conosca e sostenga le


sue possibilit; qualcuno che sia fiducioso e
festeggi lo sbocciare del suo essere. Una persona che non si ponga al di sopra di lui, ma al
suo fianco, che non costituisca un ostacolo sul
suo cammino, che non intralci la sua vita e
non lo sfinisca con regole incomprensibili. Se
i nostri sogni non si sono realizzati, non giusto proiettarli sui nostri figli.
Un bambino percepisce infallibilmente se la
calma e la saggezza parlano in noi. Il fatto che
noi abbiamo perso queste capacit, non significa che il bambino non ce labbia.
CHI EDUCA CHI? evidente che ogni bambino,

come ogni educatore, diverso da tutti gli altri.


Come il nostro passato non deve pesare su di
loro, cos il loro avvenire non dovrebbe preoccuparci. vitale incontrarci nel presente.
Il nostro passato e il loro futuro non implica
che ci sia un debito reciproco. Quando un
bambino va per la sua strada, non ha debiti nei
confronti dei suoi genitori. Pu succedere che
egli trascenda il proprio potenziale e anche
quello dei suoi genitori.
Nonostante la dualit e la separazione tra lio
e il tu, siamo ora in grado di crescere un bambino senza alcuna paura. In questo modo,
leducatore e il bambino godono della condivisione del tesoro e della ricchezza reciproca.
Facciamo cos appello allamore-saggezza e, tenendo conto delle esigenze della vita nella societ, possiamo far emergere un potenziale
immenso dispirazione.
Offriamo cos una preziosa possibilit alla
coscienza comune dellumanit. Il fatto di
essere genitori o bambini allora soltanto un
ruolo, mentre il principio eterno, in entrambi,
esulta.

Fiori, uccelli,
primavera.
Copia di un
bassorilievo
attribuito a
Augustin Pajou
(1730-1809)

LO SPLENDORE DELLE DOMANDE La luce negli

DUE SPECCHI Il bambino sogna, ma anche

occhi di un bambino smaschera a suo modo il


nostro pensiero adulto e lidea che ci siamo
fatti di noi stessi. Un maestro una volta disse:
Diventate come i bambini! Ecco perch,
ancora una volta, ci domandiamo: Cosa c
dentro di noi che possiamo riconoscere negli
occhi di un bambino? Nel bambino la coscienza razionale non domina ancora e perci
noi percepiamo la sua innocenza.
Ma, cos esattamente linnocenza? lassenza
di esperienza? In ogni bambino possiamo
vedere la crescita di qualcosa che diviene
consapevole; qualcosa che alla fine perir di
nuovo. Invece, lessenza dellessere, che precede la coscienza temporale-razionale, non
cresce, rimane se stessa.
ci che vediamo risplendere negli occhi dei
bambini? Nel corso della vita, lessere umano
ha la possibilit di imparare a distinguere tra il
suo s microcosmico e il suo corpo apparente,
collegato questi alla limitata coscienza delle
esperienze.
Nella scuola della vita ci si pone ogni tipo di
domande; ma un volta tornati a casa del s microcosmico non ci sono pi domande, solamente ulteriori sviluppi.

ladulto sogna. Che risveglio quando scopriamo


che le domande del nostro cuore sono le stesse
irradiate dagli occhi di un bambino! Siamo ancora in grado di stupirci come i bambini?
Le cosiddette questioni infantili restano in noi
per tutta la nostra vita come qualcosa di essenziale, e formano una protezione fragile e nel
contempo inalterabile. Esse sono una guida
luminosa nella nostra ricerca. Siamo consci
che la nostra comprensione, accanto ai numerosi vantaggi, ci ha allontanati dalla nostra essenza. Ma allimprovviso c qualcosaltro che
subentra allintelletto. Non si pu pi proseguire; non dobbiamo pi cercare di diventare
qualcuno. Noi siamo!
Come un bambino si affida naturalmente alla
nostra protezione, anche noi adulti avvertiamo
in questo incontro lo stesso senso di sicurezza
e di protezione. Tuttavia, affinch lincontro
abbia luogo dobbiamo tornare alla verit, nel
cuore del nostro essere. Allora, pu succedere
che lo specchio di due occhi di bambino ci
riflettano tutte le possibilit.

39

L dove la Gnosi si manifesta, l pronunciata la Parola creatrice, l la forza fondamentale.


Il campo di forza della Scuola Spirituale, che cela il piano di sviluppo del grande lavoro della
mietitura e della liberazione, anche la Parola che risuona come un Fiat creatore. Nel campo di
forza, tutto potenzialmente incluso; in questa Parola il principio di vita che deve rivelarsi per
mezzo della volont divina. Questa Parola racchiude dunque tutto.
Immagini dal mondo, testi di Jan van Rijckenborgh
Fienagione. Chris Kaan

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La Testimonianza
della Fraternit
della Rosacroce
EDIZIONI LECTORIUM ROSICRUCIANUM

di

Jan van Rijckenborgh

90 pag. 8,00

Chi ha studiato la Confessio comprender sicuramente che questo antico


scritto non un credo in senso tradizionale; non si tratta di unesposizione
dogmatica di ci che in accordo con le convinzioni dei Rosacroce oppure no,
ma a un esame pi approfondito la Confessio si rivela una profezia di grande
potenza. Se, leggendola, togliamo laspetto essoterico semplice, spesso molto
ingenuo, ne comprendiamo il significato universale, infinito, e vediamo il luminoso
cammino della Verit estendersi come un ampio arco da orizzonte a orizzonte.
Questo arco della promessa rispecchia tutti i colori visibili e invisibili connessi
ai suoni dellarmonia delle sfere, pertanto non si pu parlare solo di uno
spettro di colori, ma anche di una scala di suoni. Si tratta di una legge che un
artista magico non tradir mai. Se il cercatore usa la vera chiave per accedere
a questa antica saggezza, verr travolto da una potentissima corrente di
saggezza che penetra tutto.

I libri si possono ordinare telefonando al n 0543.934721 oppure via fax


0543.934457 o e-mail nuovarca@rosacroce.info oppure scrivendo a:
Edizioni Lectorium Rosicrucianum via Montepaolo 29 47013 Dovadola (FC)
La spedizione verr effettuata contrassegno (senza spese postali)

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