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Tendenza: condizioni pressoch
stazionarie
CAMBIAMO
i precedenti
ROTTA
La Seeber si arrese
dopo oltre un secolo
Giuseppe Nicoletti *
i durante l'ultima gestione (da un paio d'anni a
questa parte) la libreria Marzocco non era pi la
stessa. Dico la stessa rispetto a quella che in tempi precedenti molti di noi (studenti, prof., studiosi a
vario titolo e di varie discipline, lettori pi o meno
onnivori, ecc.) eravamo abituati a frequentare: di sicuro
la pi fornita libreria della regione, una delle maggiori e
pi estese di tutto il territorio nazionale, una libreria,
infine, che, con il suo ordinamento prevalentemente
tematico, permetteva in tempi rapidi la consultazione di
una parte cospicua delle pubblicazioni ancora disponibili su argomenti anche non generalissimi. Ma poi, come
sanno tutti i clienti, il patrimonio di una libreria non
fatto soltanto dal parco titoli a disposizione dell'acquirente, dato pure dalla competenza e dall'aggiornamento dei suoi addetti: ebbene anche in questo la Marzocco
non era seconda a nessuno. Prima ancora che il catalogo
venisse informatizzato, l'interrogazione dei mitici Carlo
e Orazio permetteva di stabilire con certezza quasi assoluta, intanto se il titolo richiesto non fosse stato il frutto
di un'alterata fantasia bibliografica, e in subordine se
esso fosse ancora disponibile nei vari magazzini (nell'ordine quello della stessa libreria, quello del distributore e,
ultima ratio, nel caso il volume si fosse trovato "in via di
esaurimento", nel magazzino dell'editore). Cose d'altri
tempi si dir, forme di un commercio personalizzato e
di grana artigianale che non ha pi ragion d'essere nel
mondo della globalizzazione. Oggi sono in voga le librerie che selezionano le loro disponibilit sui piccoli numeri (e non gi su un largo spettro di titoli, il che implica
una dispendiosa immobilizzazione di prodotto), librerie
gestite con criteri manageriali e tutt'affatto informatizzate, spesso emanazione dei grandi editori o dei distributori nazionali che riescono a fare profitti con pi spregiudicate commistioni merceologiche (caff-gadgets-giornali-riviste-libri-dischi ). Anche per queste ragioni una
citt come Firenze, che fino a pochi anni fa poteva
vantare una densit di librerie come poche altre citt in
Italia e in Europa, oggi vede ridursi, e drammaticamente, non gi in assoluto gli spazi dedicati al commercio
librario, quanto invece il numero delle librerie presso le
quali il particolarissimo ma significativo pubblico dei
lettori specializzati sono soliti eleggere il proprio domicilio libresco. Prima della Marzocco, come si sa, hanno
chiuso i battenti la Libreria della Condotta, la Libreria di
Borgo degli Albizi, la stessa Seeber...allora, lecito chiedersi: non forse giunto il momento di cambiare rotta?
e quindi sapr farsi avanti qualche coraggioso libraio
capace di tenere i conti in nero mettendosi al servizio di
quel pubblico restato orfano e senza fissa dimora?
* docente universitario
Renzo Cassigoli
Appena tre mesi fa chiudeva la Seeber,
sommersa da una pila di miliardi (25, si
dice), pagati da Max Mara per impiantare
lennesimo negozio griffato di via Tornabuoni.
Scompariva cos una delle pi antiche
librerie fiorentine, sopravvisuta alle distruzioni della seconda guerra mondiale e allalluvione del 66. La Seeber non era un a
libreria qualsiasi, era un pezzo di storia
dell citt. Uno di quei luoghi - scrisse il
critico Oreste Macr - nei quali si raccoglieva la generazione artistico-letteraria che si
form a Firenze negli anni trenta e che
avrebbe segnato di s la cultura italiana ed
europea. Tra quei banchi e quegli scaffali
di ciliegio, che si intravedevano dalle tre
grandi vetrine, erano passati letterati, artisti, poeti di ogni parte dEuropa e del mondo: da Benedetto Croce a Georgy Lukacs,
da Gianfranco Contini a Carlo Bo, da Giu-
Osvaldo Sabato
lanticamera del licenziamento. E anche quella della chiusura. La storica libreria Marzocco, che tra
Ottocento e Novecento stata ritrovo di scrittori,
artisti e poeti, pronta a fare la fine della Seeber di
via Tornabuoni. di ieri la notizia: i 19 dipendenti
della Marzocco hanno in tasca la lettera di mobilit
inviata dal curatore fallimentare, Marco Lombardi,
nominato dal Tribunale dopo il fallimento deciso il
5 febbraio scorso. Cos dopo il Marzocchino - vera
miniera di libri e giochi per bambini - chiuso nel
silenzio pi assoluto a gennaio e trasferito nella sede
principale della libreria di via Martelli si avvia velocemente ad essere messa sul mercato. Dopo lesercizio
provvisorio deciso dal Tribunale il rischio che entro
la fine del mese si vada alla vendita dellenorme
patrimonio librario, stimato in un milione di euro,
molto concreto. Con i suoi 300mila titoli la pi
grande della Toscana. Immediatamente si messa in
moto la macchina della mobilitazione sindacale, cer-
Un vuoto di quattro ore, una lettera misteriosamente scomparsa. Resta ancora da chiarire lesatta dinamica del decesso nel lago Trasimeno del medico perugino
Narducci, Bizzioli.
21 dicembre 2002 La vedova del medico, Francesca Spagnoli, condivide la tesi del professor Giovanni Pierucci che ha compiuto una consulenza medico legale sul cadavere di Francesco Narducci. Lesame indica tra le possibili cause della morte anche
quella per strangolamento: il professore sostiene che
la morte di Narducci fu causata dalla frattura di un
osso che si trova in una parte protetta del collo e
comunque le condizioni del cadavere non sarebbero
state compatibili con una permanenza in acqua di 5
giorni. Ora sono quelle 4 ore che fanno pensare gli
inquirenti. Il capo della mobile Michele Giuttari
convinto che dietro Pacciani, sopra Pacciani, nei
delitti delle coppie ci sia stato secondo livello che
custodisce lentit del vero mostro.
Via la pubblicit
luminosa dal centro
Le grandi pubblicit luminose
lasceranno il centro di Firenze e
saranno sostituite dalla
cartellonistica in zone decentrate.
Ad anunciarlo lassessore al
commercio Francesco Colonna. Le
grandi insegne luminose che
saranno tolte pubblicizzano noti
marchi nazionali ed internazionali.
Per loro gi previsto nel
regolamento lo spostamento in
determinate aree delle pubblicit su
cartelloni di sei metri per tre: si
tratta di 16 impianti gi individuati
pi altri 29 che saranno segnalati in
seguito per un totale di 45 cartelloni
posti in zone periferiche di Firenze.