IDE@ZIONE
Periodico di Cronaca, Politica, Attualità, Cultura, Spettacolo e Sport
Anno I - Numero 11
Editoriale
Oltre i buoni
propositi
P iù che fare il bilancio dell’anno
prossimo alla conclusione, poiché
sarebbe piuttosto scarso, credo occor-
ra andare oltre. Questo territorio meri-
ta ben altro! Ad iniziare da una classe
politica più capace, che riesca a inter-
pretare e realizzare l’interesse della col-
lettività amministrata. Dai Comuni alla
Provincia, dalla Regione allo Stato, chi
ha ricevuto il consenso degli elettori ha
l’obbligo morale, prima che politico di
indirizzare la sua attività amministrati-
va verso traguardi di benessere sempre
maggiori, per un territorio che ha an-
cora potenzialità inespresse. Il milione
di passeggeri transitati dall’aeroporto
di Birgi non deve essere considerato un
punto di arrivo, ma l’avvio di una nuova
politica di sviluppo di questo territorio.
Non è più consentito a nessuno, nemme-
no in nome del più bieco campanilismo,
lavorare per sé. L’imperativo categorico
per il 2010 dovrà essere “fare sistema”,
mettere assieme le risorse di questo an-
golo di Sicilia per concorrere a creare
un benessere diffuso e stabile. Bisognerà
cogliere le opportunità per sviluppare
una politica al servizio della gente, non
dei singoli, ma di tutti i cittadini. Cia-
scuno deve dare il proprio contributo.
Basta con le interminabili diatribe fra
rappresentanti delle Istituzioni, poste
solo per moltiplicare i problemi, invece
di offrire soluzioni. La gente è stanca
di elemosinare i propri diritti, come se
fossero piaceri, dispensati da una classe
politica mediocre per perpetuare il pro-
prio consenso. Chi vuole essere legitti-
mato ad amministrare il territorio, vada
oltre i buoni propositi! Alla politica delle
parole, sostituisca quella dei fatti, della
concretezza; solo così la Provincia di
Trapani potrà crescere.
Buon Natale e un 2010 di serenità per
tutti.
direttore@centrostudiideazione.it
www.centrostudiideazione.it
ISCRITTO NEL REGISTRO DELLE PUBBLICAZIONI PERIODICHE DEL TRIBUNALE DI TRAPANI AL N. 319 DEL 26-1-09
Confessione shock
A Marsala una studentessa denuncia in pubblico l’abuso subito
I stituita “La Giornata Contro La Violenze
Alle Donne” e le associazioni, con i soldi
dei Comuni, fanno a gara per trattare l’argo-
mento. La modalità resta sempre la stessa,
convegni e monologhi, dove si fa un gran
parlare senza produrre alcunché, l’impor-
tante è dimostrare di avere aderito. Anche
a Marsala non è mancata la passerella di
quanti hanno trattato il tema e dettato le re-
gole del buon comportamento, salvo resta-
re impassibili di fronte alla denuncia di una
giovane studentessa che, in una sala gre-
mita di studenti ed insegnanti, ha raccon-
tato l’abuso subito. Poche ore e la notizia
rimbalza ovunque in città e fuori, un amico
mi chiama per saperne di più, convinto che
fossi anch’io al convegno. Telefono ad una
responsabile dell’evento per accertarmi
dell’autenticità della notizia appena appre-
sa, la dottoressa è sconvolta, infastidita da
quello che definisce un racconto inoppor-
tuno di una studentessa che ha denunciato
una violenza, dalla quale ha preferito pren-
dere le distanze; in pratica, secondo l’ope-
ratrice l’intervento della studentessa è stato
fuori luogo, vista la sede non idonea. A non
comprendere sono io, che chiedo alla dot-
Quali rimedi al lavoro precario?
Un problema economico, prima ancora che giuridico
I
l problema dei precari nella pubblica
amministrazione, sia in quella centrale
sia in quella locale, ha avuto la propria ori-
gine alla fine degli anni ‘90, con la volontà
politica diffusa di sollevare la sempre più
forte disoccupazione giovanile, per neu-
tralizzarne la pressione sociale derivante
dalla mancanza di posti di lavoro. Oggi il
provvedimento generale utilizzato presen-
ta molti problemi in quanto, non solo non
ha risolto il problema della disoccupazio-
ne giovanile, ma ha creato una massa di
sottoccupati che non hanno una stabilità
di lavoro, mal pagata, cioè non secondo
il trattamento giuridico ed economico di
altri dipendenti, crea false aspettative di
regolarizzazione delle posizioni, che in-
ducono o che presuppongono deroghe ai
principi di corretta amministrazione. E’
indubbio che il primo aspetto da esami-
nare è quello personale: quello di chi da
qualche decennio insegue inutilmente una
stabilizzazione del posto di lavoro che non
arriva, sempre promesso, sempre toccato,
ma mai raggiunto. La domanda allora che
ci si pone è, perché se tutti concordano
nella soluzione del problema, non si legi-
fera la stabilizzazione dei precari? Perché
mancano le risorse economiche per so-
stenere un tale impegno finanziario. Se si
esamina la questione, senza tenere in con-
siderazione le problematiche personali e
umane, il fenomeno, abusato e provocato
dalla ricerca di un consenso elettorale, ha
assunto tali dimensioni che è di difficile
toressa di spiegarmi quale fosse, per lei, la
sede idonea. La risposta è che per queste
cose ci sono le forze dell’ordine che raccol-
gono le denunce, una risposta alla Ponzio
Pilato, una psichiatra che non riesce a far-
si carico di una testimonianza, tanto forte
quanto grave. La ragazza, pare abbia detto
anche il nome del sanitario, che avrebbe
abusato di lei; la dottoressa è rimasta ag-
ghiacciata, non dal racconto orrendo della
giovane, bensì, dal fatto che un suo collega
potesse essere oggetto di una diffamazione.
Ciò nonostante, sarebbe stato opportuno ri-
spondere alla giovane, non lasciarla sola
con il suo dolore, sarebbe stato utile dire a
tutta la platea che denunciare è un segno di
forza e di civiltà, e avere il coraggio di dire
la verità anche davanti ai coetanei ed inse-
gnanti è lodevole. Subito dopo, nella “sede
opportuna” sarebbe stato corretto verificare
l’attendibilità del racconto e prendere tutti i
provvedimenti del caso. La giovane ha det-
to la verità? Ha confidato la profonda ferita
con la quale convive da dopo l’abuso, al-
lora è grave che quel medico resti al suo
posto a procurare altri danni. Se invece ha
mentito, bisogna fare i conti con una per-
governo. Oggi in molti enti locali il nume-
ro dei precari è doppio e forse anche triplo
sui dipendenti assunti a tempo indeter-
minato, che hanno un contratto di lavoro
regolare, che svolgono un lavoro inserito
in un contesto istituzionale di responsabi-
lità. Il trattamento economico del preca-
rio è circa il 50% dei dipendenti stabili
di pari qualifica o profilo professionale,
senza che sia riconosciuto il trattamento
giuridico riservato agli altri lavoratori. Se
si volesse trasformare il trattamento eco-
nomico da lavoro precario a stabile, la
spesa per l’ente datore di lavoro raddop-
pierebbe oltre ad un ulteriore 20% per gli
oneri riflessi. Si tenga conto che la situa-
zione di bilancio di alcuni enti locali, per
la spesa per il personale, ammonta a circa
il 70% di tutte le entrate; questa uscita è
incomprimibile, mentre l’unico strumento
possibile per la riduzione della spesa è il
blocco del “tourn over”, cioè la riduzione
dei posti in organico a seguito del colloca-
mento a riposo dei dipendenti più anziani.
Questo rimedio, utilizzato da più ammini-
DICEMBRE 2009
sonalità di-
sturbata,
mai e poi
mai voltar-
si dall’altra
parte per
dimentica-
re, per non
affrontare
il proble-
ma, per liberarsi dall’angoscia. “La Gior-
nata Contro La Violenze Alle Donne” ha
un valore civile se è capace di accogliere
le istanze che arrivano dal territorio e se i
responsabili dei centri e delle associazioni
si dimostrano all’altezza del ruolo che in-
tendono ricoprire. Con le chiacchiere non
si cambia il mondo e soprattutto non si fa
prevenzione e non si aiuta chi denuncia a
non sentirsi soli, in un mare di miserabile
omertà. Più tardi, grazie ad un amico da
sempre impegnato nel sociale, ho saputo
che qualcuno si è fatto carico del dramma
della giovane prestandole un sostegno psi-
cologico. Almeno c’è qualcuno che opera
con serietà per un futuro migliore.
Patrizia Paganelli
strazioni, ivi compreso lo Stato, presenta
dei problemi non indifferenti, in quanto
riduce le professionalità disponibili, senza
assicurare il ricambio generazionale che è
utile e necessario a consentire la trasfor-
mazione dei precari in lavoratori stabili.
Rende vacanti posti di responsabilità che
vengono concentrati su coloro che sono in
carica, supportandoli con l’aiuto profes-
sionalmente non qualificato dal personale
precario. Ciò rende difficile e farraginosa
l’azione amministrativa, in quanto un so-
lo lavoratore assume più responsabilità di
atti elaborati e concepiti da altri che non
possono avere riconosciuto l’onore della
firma (in termine tecnico “ghostwriters”).
Segue a pagina 2
Sommario
CASTELLAMMARE DEL GOLFO
Salviamo la scuola 2
SALEMI
Profumo di libertà 2
ALCAMO
Non tutte le “spine”
pungono 3
CULTURA & SOCIETà
Piccolo Teatro protagonista della
cultura 4
Pagina 2
Castellammare del Golfo
Salviamo la scuola Profumo di libertà
Un referendum per il plesso Buccellato
P er la prima volta nella storia de-
mocratica di questo paese è stata
attivata la procedura di consultazione
referendaria per restituire la struttura
scolastica ai piccoli scolari. L’inizia-
tiva proviene dal comitato di genitori
del plesso Buccellato, in seguito alla
scelta dell’Amministrazione comuna-
le di destinare l’immobile ad uffici.
La battaglia è iniziata circa un anno
fa, quando i bambini sono stati sfrat-
tati dalla loro scuola. Adesso, il comi-
tato segna al suo attivo la prima vit-
toria, dopo che, con atto ufficiale del
20/11/2009, è stato notificato il verba-
le a mezzo del quale il difensore civi-
co e gli altri due esponenti nominati
hanno dichiarato l’ammissibilità del
quesito referendario. Pertanto, a breve
i cittadini di Castellammare saranno
chiamati ad esprimersi sul seguente
quesito: Volete voi che la scuola Diego
Galatioto Buccellato sita in via Canale
Vecchio sia destinata ad Ufficio Tec-
Segue dalla prima pagina
Le pubbliche amministrazioni però hanno
adottato e adottano questa politica perché
altrimenti si troverebbero a dovere sce-
gliere fra la bancarotta economica per ec-
cesso di spesa per il personale o l’aumento
delle tasse e delle imposte politicamente
non gradito a nessuno. O ancora a dovere
ridurre all’osso le spese di intervento nel
sociale e nei servizi pubblici. Se poi si ten-
ta di spostare il problema, scaricando su
altri enti, Stato o Regione l’onere finanzia-
rio, il problema non si rimuove in quanto
anche questi enti dovranno fare fronte agli
impegni con una maggiore tassazione che
IDE@ZIONE
Provincia Salemi
Inaugurata la strada in onore degli
studenti di Teheran e dei loro diritti
nico Comunale? La necessità che il
plesso Buccellato venga al più presto
restituito all’utenza scolastica si impo-
lo di vedere riconosciu-
to un diritto fondamen-
ne per far cessare i disagi cui i bambi- tale e inalienabile non
ni sono giornalmente costretti a subire, può lasciarci indiffe-
che costituiscono grave violazione dei renti». Indifferenza che
lori diritti. Per il comitato dei genitori non appartiene al sinda-
“ il mantenimento della detta scuola, co Sgarbi in quanto da-
di cui evidentemente questo sindaco to il legame storico che
non conosce la storia, è necessario per unisce i salemitani agli
il rispetto di un intero quartiere per ebrei a tal proposito ha
il quale ha costituito l’unico punto di pensato al festival delle
riferimento culturale, e per la memo- religioni, già alla fine
ria di tutte quelle generazioni che tra del XV secolo a Salemi
quelle mura si sono formate divenen- si trovava una radicata
do, da scolari, gli adulti di oggi”. Per comunità ebraica nel
il primo cittadino le somme per il refe- quartiere della Giudec-
rendum potrebbero essere destinate ad ca. Infatti le comunità
altri bisogni. Ma la democrazia non ha ebraiche nel 1493 furo-
prezzo! no scacciati dalla Sici-
lia - e quindi anche da
Salemi -, dopo diversi
secoli di permanenza,
ma lasciarono diverse
testimonianze della loro
presenza nel quartiere
della Giudecca della
città, il Rabato. Il festi-
val è stato inaugurato al
Assessore Di Benedetto Centro Kim di Salemi
in via Rocco Chinni-
S icuramente ben pochi iraniani sanno
dove si trova Salemi, ma gli è stata
dedicata una via, “Via degli Studenti“.
ci con l’anteprima di Yossl Rakover si
rivolge a Dio, un monologo scritto da
Kolitz Zvi e portato in scena da Vittorio
All’inaugurazione Vittorio Sgarbi ha Sgarbi. Nell’ambito del “Festival della
spiegato: «Abbiamo deciso di indicare Cultura ebraica e d’Israele”, negli spazi
una via senza nomi, un po’ come avvie- espositivi del Museo Civico, è stata al-
ne con le statue dedicate al Milite Igno- lestita la mostra di Amedeo Modigliani,
to, che non ha un nome, ma indica qual- il più famoso degli artisti di religione
cuno che è morto per degli ideali. Tutto ebraica. La linea del cuore. Disegni e
ciò sta a dimostrare - ha proseguito Sgar- Dipinti 1910-1917», nove opere, poco
bi - che i diritti dell’uomo devono essere conosciute al grande pubblico, del Ma-
il motore della politica a tutti i livelli, da estro Modigliani, resteranno esposti al
quella locale fino ad arrivare a quella in- pubblico fino al 15 febbraio 2010. Dopo
ternazionale; essi devono essere trasfor- Caravaggio, Rubens, Guercino ancora
mati in poteri umani e goduti da tutti. In una volta una grande mostra che hanno
Iran il profumo della libertà non si sente richiamato nella cittadina tanti visitatori.
neanche in lontananza. Eppure la gente
chiede solo quella. L’appello di un popo- Maria Grillo
ricade sempre e comunque sui cittadini.
Oltre a queste considerazioni, si devono
rappresentare altre considerazioni di ca-
rattere giuridico. La Carta costituzionale
italiana prevede che l’accesso alle cariche
pubbliche non elettive deve essere condi-
zionato all’esito favorevole di un concorso
pubblico; norma inderogabile. Si afferma
che senza i precari oggi molte amministra-
zioni non potrebbero assicurare i servizi
pubblici di istituto; affermazione vera, ma
che non contribuisce a risolvere il proble-
ma che è e rimane un problema economi-
co e poi giuridico.
Alberto Provenzano
IDE@ZIONE Pagina 3

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Finalmente la Banda larga

Il Governo ha deciso di finanziare internet veloce sul territorio
F inalmente il Governo ha deciso di mettere
mani al portafoglio e finanziare la realiz-
zazione della così detta “banda larga”, cioè il
sistema che consente un rapido collegamento
alla rete internet e la possibilità di coprire con
tale servizio quelle zone che attualmente ne so-
no prive e, come tale, soddisfare tanti cittadini
che non hanno la possibilità di potere usufruire
di questa innovativa conquista della tecnologia.
La realizzazione della banda larga non poteva
ritardare ancora la sua attuazione, perché in un
paese civile e tecnicamente evoluto come l’Ita-
lia, sapere che a tanta gente è preclusa la navi-
gazione, o che tanti altri arrivano a disperarsi
perché la navigazione è lenta e perché il col-
legamento certe volte è parecchio difficoltoso,
certamente non è congeniale al grado di evoluta
tecnologia raggiunto. Nel corso di una trasmis-
sione radiofonica, un parlamentare che illustra-
va la politica del Governo, si mostrava euforico
e parecchio soddisfatto del programma che si
stava attuando e che prevede l’investimento
già operativo di 1485 milioni di euro. Tutto ciò
consentirà di impiegare 60mila unità lavorative
fra ingegneri, tecnici, operai specializzati e ope-
rai comuni e, finalmente, concludeva sospiran-
do il parlamentare, anche lui, nato e residente in
un paesino sulle Alpi, nelle giornate di freddo
e neve, avrebbe potuto restarsene tranquillo a
casa e collegarsi rapidamente a Internet e Face-
book, senza doversi esasperare per la lentezza
del collegamento o per l’impossibilità di farlo.
Giusto dal punto di vista dello sviluppo del Pae-
se, e soddisfacente dal punto di vista dell’utente
che non andrà più incontro a possibili scatti di
nervi ed esasperazioni varie. Come succede,
però, in qualsiasi parte del mondo, c’è sempre
chi trova da ridire su qualsiasi decisione pren-
da il Governo (indipendentemente dal colore
politico di chi comanda). Così, per esempio, ci
sarà qualcuno che non mancherà di rilevare che
nella legge finanziaria che il Governo si accinge
a varare, non c’è alcuna traccia di stanziamenti
economici per la ricerca scientifica. Pazienza,
vorrà dire che i nostri ricercatori continueranno
ad emigrare all’estero e poi importeremo le loro
invenzioni! Ci sarà qualche altro che non man-
cherà di rilevare che, per percorrere in treno il
tratto che separa Catania da Palermo, ci voglio-
no più di quattro ore, e che si poteva intervenire
per la realizzazione di una nuova ferrovia, con
l’impiego di tante migliaia di ingegneri, tecnici,
operai specializzati, operai generici, e via di-
cendo. Pazienza, vuol dire che i viaggiatori non
mancheranno di dotarsi di un computer porta-
tile e così, durante il tragitto, avranno la pos-
sibilità di collegarsi ad internet veloce e assi-
curarsi un viaggio meno noioso! Qualche altro
non mancherà di invocare il diritto di sicurezza
nelle strade, che le forze dell’ordine non pos-
sono assicu-
rare perché
non hanno i
mezzi a di-
sposizione, né
la benzina per
fare muovere
i predetti mez-
zi. Pazienza, vuol dire che la gente resterà a ca-
sa a distrarsi con internet veloce! Qualche altro
ancora potrebbe lamentarsi perché, per fare una
TAC, deve aspettare un turno di oltre sei mesi,
considerato che le strutture pubbliche non sono
dotate di macchinario sufficiente e quelle pri-
vate costano parecchio. Pazienza, nel frattempo
potranno stare in casa e distrarsi con internet
veloce. Anche perché, non è colpa del Governo
se la gente si ammala, ma è suo dovere preoc-
cuparsi dello sviluppo del Paese!
Enzo Arduino

Il programma del
sindaco Giacomo Scala
con tutto ciò che doveva
realizzare.
Lo ha fatto?
La parola ai lettori
redazione@centrostudiideazione.it

Non tutte le “spine” pungono

Ridurre i rifiuti è un dovere sociale per rispettare l’ambiente
I n Italia si produce ogni anno 2milioni di ton-
nellate di plastica, in gran parte usa e getta
dalla vita breve o brevissima in quanto alcuni
legumi, ecc. In alcune città esistono addirittura
gli erogatori dell’acqua, da cui è emessa acqua
naturale e frizzante a pochi centesimi al litro. In
sarebbe sicuramente un ottimo investimento,
la vendita alla spina di una più vasta gamma di
articoli. In questo modo possiamo imparare a
risparmiare, tagliando il superfluo, e ad apprez-
zare di più ciò che compriamo rispettando anche
l’ambiente. Ivana Varvaro
involucri transitano nelle nostre casa per pochi questo modo, poiché la confezione costa pressa-
secondi e finiscono subito tra i rifiuti. Un modo poco più del contenuto, è possibile risparmiare
nuovo ed efficace per ridurre l’impatto ambien- circa il 40% sul prezzo del prodotto equivalente
tale è quello di utilizzare i prodotti alla spina, da supermercato, oltre ovviamente al consisten-
che non solo consentono di spendere meno, ma te risparmio di plastica, carta e cartone. Solo in
contribuiscono a far ri- Piemonte, per esempio, grazie all’iniziativa del-
spettare l’ambiente, cre- la vendita dei prodotti alla spina si è evitata la
ando meno rifiuti. Or- produzione di 6 tonnellate di plastica e 3 tonnel-
mai in gran parte delle late di cartone, e si è ridotto il consumo di acqua
città italiane possiamo di 26milioni di litri. Ad Alcamo, l’idea di tali
trovare degli erogatori erogatori non si è ancora diffusa abbastanza, in
alla spina di molti pro- quanto, i pochi punti vendita che in questi ultimi
dotti, quali ad esempio: anni sono stati aperti, si limitano semplicemen-
detersivi, cereali, pasta, te alla vendita di saponi. Piuttosto che fermarci
latte, caffè, zucchero, alla vendita di un limitato genere di prodotto,
Pagina 4 IDE@ZIONE

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Piccolo Teatro di Alcamo, protagonista della cultura

H a preso il via la nuova Ras-
segna della Prosa e dello
Spettacolo (18 Dicembre - 30
Aprile 2010) a cura della Com-
pagnia Piccolo Teatro di Al-
camo che, quest’anno, offre al
a quelle in lingua e nutrito inte-
resse nei riguardi del musical, al
fine di costruire stagioni teatrali
esigenze del pubblico. “Il Piccolo
oggi è un’azienda sana - conclude
Regina - con uno sguardo volto
ratterizzazioni, non tralasciando
musiche ad hoc”. Oggi la “porta
d’ingresso” del Piccolo Teatro non
pubblico anche una a misura di spettatore, per spro- alle giovani generazioni, ricambio è più nella sede storica di Piazza

34 Piccolo
Teatro
Rassegna Amatoriale, vincializzare il prodotto da offrire indispensabile, perché anche nel della Repubblica, ma in via Te-
Regione Siciliana - Ass.to Beni
Culturali, Ambientali e P.I.

Provincia Regionale

1976
2010
Alcamo comprendente 5 spetta- di Trapani

Comune di Alcamo
allo stesso. Dal 1989 al 1997, il Piccolo cresce il talento di nuovi nente Paolo Lucchese 13, giusto a
coli. “L’intento è quello CineTeatro Euro, palcoscenico artisti. Il Piccolo è diventato meno fianco del Teatro Euro, oggi Cielo,
Assessorato alla Cultura

XXVII Rassegna della - asserisce Franco Re- teatrale alcamese, è rimasto chiu- piccolo, con uno spirito di gruppo anche se, nella memoria degli al-
Prosa e Spettacolo gina, direttore artistico so per ristrutturazione e adegua- che intende superarsi, ottimizzan- camesi, rimarrà sempre Euro!
2009-2010 Teatro Cielo D’Alcamo e cofondatore del Pic- mento dei locali alle normative do le scenografie, con costumi e
TEATRO STABILE NISSENO ENRICO GUARNERI
colo Teatro - di riuscire di sicurezza, ma l’attività teatrale trucchi accurati per esaltare le ca- Paola Lombardo
a lanciare la Rassegna del Piccolo non è stata interrotta,
Amatoriale, negli an- svolgendo spettacoli nei picco-
QUARANTA
MA NON
M ASSIMO SALVINA GIOVANNI
SPATA FAM A SPECIALE
LI DIMOSTRA
ni, a livello regionale, Commedia brillante di Peppino De Filippo
regia di Antonello Capodici
li teatri cittadini, parrocchiali e
naturalmente tenendo spazi estivi della provincia. “Il
LA COSA GIUSTA
Commedia brillante di Antonello Capodici
regia di Antonello Capodici

conto dell’impatto con Piccolo vanta, negli anni, anche

Venerdì 18 dicembre 2009 - Ore 21,30 Venerdì 8 gennaio 2010 - Ore 21,30

AMANDA SANDRELLI
BLAS ROCA REY
ELEONORA IVONE il pubblico. D’altronde una collaborazione con gli istitu-
SIMONE COLOMBARI

COL PIEDE GIUSTO

- continua Regina - da ti scolastici alcamesi, sono stati
Commedia di Angelo Longoni quando la Cooperativa approntati laboratori teatrali, al-
Artistica Compagnia lestiti spettacoli musicali, mentre
regia di Angelo Longoni

Venerdì 22 gennaio 2010 - Ore 21,30

GIOBBE
COVATTA
Cooperativa
PICCOLO TE ATRO Piccolo Teatro è stata oggi - prosegue Franco Regina
TRENTA NAPOLI fondata, nel 1976, ad - la collaborazione con le scuo-
MILIONARIA
opera di un gruppo di
Scritto e diretto
da Giobbe Covatta
commedia di Eduardo De Filippo le, nel senso di offerta teatrale
giovani con la passione mattutina è, in special modo ri-
con il patrocinio di regia di Nato Stabile
Amnesty International

per il teatro e un’espe- volta alle scuole medie, perché i

Venerdì 26 febbraio 2010 - Ore 21,30
Venerdì 5 febbraio 2010 Replica: Sabato 27 febbraio 2010 - Ore 21,30
Ore 21,30 Domenica 28 febbraio 2010 - Ore 18,30

GIANFRANCO
D’ANGELO
IVANA
MONTI
Cooperativa PICCOLO TEATRO
rienza nelle Filodram- giovani delle superiori sembrano
GIARDINO
DI ARANCI
GATTA CI COVA matiche parrocchiali essere meno sensibili alla cultura
FATTO
IN CASA di un tempo, è stato il Commedia brillante
di Russo Giusti
regia di Franco Regina
teatrale e al piacere dello spetta-
positivo rapporto con colo”. Nel dicembre del 1997,
Commedia di Neil Simon
regia di Patrick Rossi Gastaldi
Venerdì 16 aprile 2010 - Ore 21,30
Replica:

il pubblico che ha per- la riapertura del Teatro Euro ha

Sabato 17 aprile 2010 - Ore 21,30
Venerdì 19 marzo 2010 - ore 21,30 Domenica 18 aprile 2010 - Ore 18,30

GIANFELICE IMPARATO
VALERIO SANTORO
LOREDANA GIORDANO
ERNESTO M ARIA PONTE Nella foto di repertorio i poeti Tarallo, Cecchi, Perosino e De Mas
messo un cammino di consentito alla Cooperativa una
successo, rilevandosi programmazione delle stagioni

Calliope e le altre
LUIGI MONTINI
con la partecipazione di
ERICA BLANC
un termometro della con una ricerca di generi teatra-
NIENTE SESSO SIAMO INGLESI PUOI SEDURRE MIO MARITO
Commedia di Anthony Marriot e Alistair Foot
Regia di Renato Giordano
storia del Piccolo Tea- Commedia brillante di Maria Teresa Augugliaro
regia di Antonello Capodici
li più variegati, impegnando la
Venerdì 23 aprile 2010 - Ore 21,30
tro”. La Compagnia ha
INFORMAZIONI E PREVENDITA PRESSO I LOCALI DELLA
Venerdì 30 aprile 2010 - Ore 21,30

direzione artistica in un attento

COOPERATIVA PICCOLO TEATRO
alternato opere brillan-
Via Ten. F.P. Lucchese, 13 Alcamo - Tel. 0924 27299 - 0924 529899 lavoro di scelta tra le compagnie
Undicesima edizione del Premio
tutti i giorni dalle ore 11,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00
PREZZO ABBONAMENTO
ti a commedie impe-
Sala € 130,00 - Galleria € 75,00 - Ridotto studenti e anziani galleria € 65,00
del circuito nazionale, spaziando
gnate, opere dialettali
www.piccoloteatro.it - e-mail: piccoloteatro@tin.it
tra i vari filoni, per soddisfare le
di Poesia “Nicola Mirto”

C alliope, Tersicore, Eu-

terpe… e le altre celebri
Muse dell’Olimpo sono sicu-
ramente soddisfatte dell’opera
svolta dall’Equipe del Centro
d’Arte Coreografica “Agla-
ia” di Alcamo, organizzatrice
del Premio di Poesia artistico
letterario “Nicola Mirto”. Il
Concorso è una vera e propria
passerella di splendide poesie,
caratterizzata da una armonio-
sa simbiosi fra Poesia, Danza,
Musica, Recitazione e Pittura.
I risultati eccellenti avviano il
Premio all’undicesima edizio-
ne alla quale possono parteci-
pare poeti italiani e stranieri che
abbiano compiuto il diciottesi-
mo anno di età ma anche gio-
vani autori che compiranno la
maggiore età nell’anno 2010. Il
termine di presentazione degli
elaborati scade il 19 dicembre
2009. La Cerimonia di Premia-
zione è prevista per la prossima
primavera. Per eventuali infor-
mazioni è possibile contattare
la Segreteria del Concorso al-
la mail premionicolamirto@
yahoo.it oppure telefonare allo
0924/502775. (gn)

IDE@ZIONE
Direzione, Redazione ed Amministrazione
Corso Garibaldi, 367 - 91014 Castellammare del Golfo
Editore: Centro Studi Ideazione
Presidente: Rosario Di Maria
Direttore responsabile: Piero Rotolo
Redazione: Alberto Provenzano, Salvatore Drago, Nino D’Angelo
Collaboratori: Franco Navarra, Liberio Lombardo, Castrenze Arduino,
Baldo Savonari, Nicola Voluti, Maria Grillo, Paola Lombardo, Enzo
Coppola, Sabrina Voluti, Mimma Asaro, Luigi Fundarò, Francesca Zizzi,
Massimiliano Savona, Patrizia Paganelli, Peppe De Blasi, Ivana Varvaro
Stampa: Arti Grafiche Campo - Alcamo
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Chiuso il 17/12/09