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Scheda Python regius (da www.pitonereale.

it)
Tassonomia
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Subordine: Ophidia
Superfamiglia: Booidea
Famiglia: Pythonidae
Genere: Python
Specie: Python regius
Nome comune: Pitone reale, Ball python (USA), Royal python (Europa)

Areale di distribuzione
Il Pitone reale un piccolo pitone africano che abita perlopi le praterie e le savane dellAfrica centro-occidentale.
Essendo un animale prettamente terricolo e notturno, trascorre le sue giornate nascosto in tane sotterranee,
attivandosi al crepuscolo per uscire o cacciare le sue prede. In terrario si possono riscontrare, specialmente nei
soggetti di giovane et, atteggiamenti arrampicatori, dovuti pi alla curiosit dei baby che non ad una vera e
propria indole arboricola.

Areale di distribuzione di P. regius

Morfologia
La sua lunghezza media varia dai 130 ai 150 cm. I pitoni reali che superano queste dimensioni, raggiungendo
persino il metro e novanta centimetri, sono da considerarsi uneccezione e non la regola.
Ha un corpo leggermente tozzo e massiccio e la testa ben distinta da questultimo grazie al collo sottile. Presenta
gli speroni pericloacali, ovvero ci che resta degli arti inferiori perduti durante la loro evoluzione, e una coda
piuttosto corta. Osservando la testa si possono facilmente notare le fossette termorecettrici (poste sul muso e ai
lati della bocca), armi che risultano utilissime nella caccia e che permettono al piccolo pitone di scorgere pi
facilmente le prede attraverso il calore che emanano, gli occhi a pupilla verticale tipici degli animali notturni e un
tenero muso arrotondato.
Per sapere se un pitone maschio o femmina, gli unici metodi sicuri sono la spremitura dellarea cloacale
(popping) o il sessaggio tramite sonda (probing). Altri metodi, come il confronto tra le code o gli speroni o
ancora la conta delle squame caudali, sono assolutamente inaffidabili.
Questi due metodi possono essere rischiosi se effettuati senza un po' di pratica, per cui almeno la prima volta
opportuno farsi seguire da un allevatore esperto.
Nel popping gli emipeni vengono fatti estroflettere con una pressione sulla coda in direzione della cloaca, mentre
l'altra mano rimane ferma su quest'ultima. Nei maschi (se la procedura effettuata correttamente) vedremo gli
organi sessuali uscire dalla cloaca, mentre nelle femmine noteremo solo due piccole ghiandole.

Popping effettuato su un Piebald maschio e una Pastel femmina: si notino gli emipeni nel primo e le sole
"scent gland" nella seconda
Usando le sonde, invece, potremo stabire la profondit delle sacche caudali (i maschi le hanno pi profonde delle
femmine perch in esse sono riposti gli emipeni). Lubrificando la sonda - basta anche un po' di saliva - e tenendo
dritta la coda la si inserisce in una delle due sacche con delicatezza fino ad appurarne la profondit: nei maschi
queste sono lunghe pi del doppio che nella femmina.

Probing: la sonda penetra nelle sacche caudali pi profondamente nel maschio che nella femmina a sinistra
Nel fenotipo ancestrale un concetto che approfondiremo pi in l la sua livrea presenta uno sfondo che varia
dal nocciola chiaro al marrone scuro ed un pattern nero che attraversa il dorso del serpente e scende lungo i
fianchi con delle bande di spessore variabile.
La testa scura e bordata da due linee gialle, il ventre invece di colore bianco con numerose macchie nere
concentrate sui lati. Locchio nero o marrone scuro, si riesce perci a distinguere la pupilla dalliride solo in
controluce.

Pitone reale ancestrale

Comportamento
Il pitone reale uno dei serpenti pi timidi e mansueti in assoluto. Facile a spaventarsi, se impaurito tende
dapprima a nascondere il capo sotto il corpo per poi arrotolarsi su se stesso formando una palla. Non a caso, in
America, il nome comune di Python regius non Royal python, bens Ball python.
Solitamente si lascia maneggiare con tranquillit, ma alcuni esemplari (perlopi baby appena portati a casa),
possono soffiare o mordere se infastiditi.
Un morso di pitone reale non comunque pericoloso n doloroso.

Tipico atteggiamento difensivo del pitone palla

Stabulazione
Per stabulazione si intende la disposizione dellanimale in uno spazio chiuso, arredato e con i migliori valori di
umidit e temperatura in relazione alle necessit della singola specie.

Vasca o teca?
E' opinione comune tra gli allevatori di questa specie (che personalmente condivido) che il miglior modo per
allevare i pitoni reali sia stabularli in contenitori di plastica alti dai 15 a 20 cm, la cui base sar calcolata
secondo la seguente formula: lato lungo + lato corto = lunghezza del serpente.
Molto pi empiricamente, ad ogni modo, baster attenerci ad un semplice principio: la vasca (o la teca)
dev'essere grande abbastanza da permettere al serpente di termoregolarsi adeguatamente, riuscendo a
sostare comodamente in zona calda o in zona fredda senza "sforare".
Attenendomi al suddetto principio, io stabulo i baby fino ai 300 gr in contenitori con base 40x20, i subadulti fino ai
1000 gr in vasche 60x40 e gli adulti sopra il kg in vasche 80x40x20 o 80x60x20 (nel caso di femmine superiori ai
3 kg).
Bisogna sempre tenere a mente che Python regius un animale fossorio che passa le sue giornate nascosto in
anguste tane abbandonate da roditori o altri animali. I serpenti in generale sono piuttosto statici e possono
risentire di ampi terrari, sentendosi spaesati, quindi digiunando o essendo aggressivi. Una vasca non troppo
sviluppata in altezza, assieme alla penombra, garantir loro la sicurezza e la tranquillit necessarie al loro
benessere.
Ai lati corti delle vasche saranno applicati dei fori d'areazione: basteranno due file da 6-7 fori di 5 mm per
ciascun lato, con l'accortezza di praticarli ad altezze sfalsate per evitare spifferi.
E' comunque possibile costruire una teca, ma mi sento di consigliarla solo per adulti o animali poco timidi e
dall'ottimo appetito.
A mio avviso le migliori teche sono quelle in legno, con vetri scorrevoli sul davanti: il legno trattiene
maggiormente il calore rispetto al vetro o la plastica ed facilmente lavorabile per inserire fili e quantaltro, ma
necessita di essere trattato con vernici resistenti all'acqua per evitare che marcisca. I migliori materiali sono il
multistrato con un paio di mani di flatting o il bilaminato.
Anche per i terrari sono necessarie le prese d'aria ad altezza sfalsata su lati opposti.

Rack system
Un rack system essenzialmente uno scaffale composto da pi teche impilate l'una sull'altra o, pi comunemente
in ambito terraristico, da ripiani in cui inserire le vasche per l'allevamento degli animali.
Quest'ultimo tipo di rack si molto diffuso negli ultimi anni grazie anche ai pitoni reali e permette agli allevatori di
minimizzare lo spazio e la manutenzione dei componenti pur garantendo agli animali lo spazio necessario per
vivere adeguatamente.
Nonostante l'idea di confinare degli animali in vasche di plastica possa sembrare (almeno al primo impatto)
crudele, bisogna ricordare nuovamente che i pitoni reali sono animali molto statici, schivi, e soprattutto terricoli:
pur sacrificando l'altezza - che non verrebbe tra l'altro sfruttata - ma conservando un adeguato spazio in
lunghezza e profondit potremo garantire loro una vita tranquilla e riservata.

Qualsiasi allevatore di reali che abbia un buon numero di esemplari per poter fare un bilancio credibile potr
confermare che questi hanno migliorato il loro appetito o mostrato meno segni di stress una volta spostati in un
rack.
Un rack ben progettato rappresenta inoltre un risparmio enorme di tempo e spazio impensabile con delle teche (in
uno scaffale della misura di 120x80x150 mantengo una trentina di esemplari e ogni giorno mi dedico ad una
pulizia che in molti definirebbero maniacale di ogni vasca per un tempo massimo di 30 minuti scarsi)
permettendoci quindi di tenere molti animali senza il rischio di trascurarli.
Un rack pu essere autocostruito (in legno o polypan) o comprato pronto per essere assemblato (in ferro):
personalmente, nonostante un rack in ferro sia davvero bello da vedere, mi sento di sconsigliare quest'ultimo per
i pitoni reali e gli altri serpenti tropicali. Un rack in ferro offre un isolamento termico pari a zero e, a meno che
non si riscaldi la stanza a 25-27 gradi, aumenta a dismisura il rischio di malattie respiratorie o comunque di altre
patologie legate al freddo. Inoltre costa davvero tanto a causa delle modalit di produzione e dei materiali (il
doppio di uno artigianale costruito in legno).
Un rack in legno rappresenta invece un ottimo isolante se non riscaldiamo la stanza e costa decisamente meno,
sia che decidiamo di comprarlo gi fatto o che lo costruiamo noi. A tal proposito, i migliori materiali sono il
multistrato marino (da trattare con un paio di mani di flatting) o il bilaminato, che non ha bisogno di essere
trattato contro l'umidit.
Io ho costruito il mio rack a otto ripiani in multistrato marino e ho speso (tra legno, vasche, tappetini, termostati
e vernici varie) circa 600 euro.
In esso sono contenute una trentina di vasche di tutte le misure indicate in precedenza.

Vasca 40x20 con dentro un baby ancestrale

Vasca 60x40 per una Pastel subadulta

Vasca 80x40 con una Pastel adulta

Riscaldamento e umidit
La prima regola di cui dobbiamo ricordarci quando stabuliamo un Python regius quella di fornire un gradiente
termico - diverse temperature all'interno della teca - all'animale. Essendo animali a sangue freddo, i reali
regolano la loro temperatura grazie a quella esterna in base alle loro necessit: se hanno bisogno di caldo si
sposteranno in un punto precedentemente riscaldato dal sole, o cercheranno una zona pi fresca se il calore
eccessivo.
Per questo dovremo garantire al nostro pitone reale una zona calda (riscaldandola artificialmente) e una lasciata a
temperatura ambiente.
Per ottenere tutto ci baster procurarsi un tappetino o un cavetto riscaldanti grandi abbastanza da coprire
circa la met della base e collegarli ad un termostato dotato di sonda per mantenere la temperatura costante a
31 al suolo.
Il riscaldamento, se inserito in terrario, dovrebbe essere isolato con un foglio di compensato da 3 mm per evitare
che l'animale vi entri in contatto.

Tappetino riscaldante e termostati Microclimate


Le lampade sono superflue per un animale terricolo e notturno, seccano laria e devono essere schermate con
una rete metallica per evitare che lanimale si ustioni, inoltre con la loro luce disturbano l'animale e sono
innaturali in quanto Python regius si riscalda per conduzione grazie al calore che il terreno accumula durante il
giorno e rilascia di notte.
Lumidit il secondo importante parametro di cui avere cura. E' infatti essenziale garantire al serpente l'umidit
necessaria a non farlo disidratare e a favorire il distacco della muta. Essa dovr aggirarsi tra il 50% e il 60%:
un simile tasso di umidit facilmente raggiungibile in un contenitore chiuso e non vi sar bisogno di prendere
particolari accorgimenti.
Un'umidit costantemente alta, unita allo scarso ricircolo, pu provocare patologie respiratorie e di altro genere,
ma in muta opportuno nebulizzare con uno spruzzino una volta al giorno

Substrato e setup
Per quanto riguarda il substrato, le opzioni sono molteplici: fogli di giornale o carta assorbente, aspen, trucioli,
torba, scaglie di corteccia, cypress mulch.
Personalmente ho sempre usato giornali e trucioli/aspen: i primi sono ottimi per la facilit con cui si possono
reperire a costo zero e per la praticit di ricambio, possono fungere da tana, ma non sono molto belli da vedere; i
secondi sono reperibili in qualsiasi consorzio agrario (ricordate che devono essere di faggio, non di abete o altre
conifere, e soprattutto depolverati), sono leggermente meno economici ma hanno il vantaggio di assorbire feci e
urati e relativi odori, rendendo pi semplice la pulizia (basta togliere il mucchio su cui il serpente ha sporcato e
sar possibile continuare a usare il resto), inoltre sono molto pi belli da vedere.
Star a voi scegliere quale usare in base alle vostre esigenze.
Sconsigliati tappetino di erba sintetica (appena si bagna diventa un ricettacolo di batteri e funghi, va lavato
completamente dopo ogni deiezione), sabbia (pu causare occlusioni se ingerita involontariamente) e qualsiasi
substrato troppo polveroso.
Per larredamento, potete sbizzarrirvi come pi vi aggrada, ricordando che pi roba inserirete maggiore sar il
tempo che dovrete dedicare alla pulizia. Non potete per fare a meno di questi elementi: una tana (se non usate
fogli di giornale) e una vaschetta dellacqua. La prima andr messa nella zona calda, ed possibile ricavarla da
vasi di plastica rovesciati e opportunamente forati; la seconda servir, ovviamente, a dissetare lofide. Ma
questultima ha anche unaltrettanto importante funzione: mantiene lumidit attraverso levaporazione dellacqua.
Se volete utilizzare rami allinterno della teca, ricordatevi di usare alberi da frutto e non conifere.
Prima di metterlo bollitelo in acqua o in forno, oppure lavatelo con acqua e amuchina, o ancora dategli una
passata di Vaporetto.
Il terrario e gli accessori in esso contenuti vanno sterilizzati allo stesso modo ogni 60 giorni.

La muta
La muta, o ecdisi, accompagner il serpente per tutta la vita. Essendo la frequenza di questa direttamente (ma
non esclusivamente) proporzionale alla crescita dellanimale, esso muter pi spesso da giovane e meno in et
adulta, in quanto i serpenti crescono per tutta la durata della loro vita, seppur con un ritmo via via pi blando.
Gli ofidi, non avendo arti, la sfilano intera come un calzino, purch allinterno della teca vi siano valori di umidit
ottimali.

Fasi della muta


E' facile capire quando il nostro serpente entra in muta: a causa del liquido linfatico che si insinua tra lo strato di
pelle vecchia e quello nuovo al fine di permetterne il distacco, in un primo momento il ventre diventa rosato
e la livrea si scurisce.

Spinnerblast che si prepara alla muta, con pancia rosata in evidenza


In un secondo momento il liquido linfatico si fa pi evidente e il serpente acquista un colore bluastro (in
particolare sugli occhi).
E' comune, in questa fase della muta, vedere i serpenti godersi un bagno nella ciotola d'acqua per tenersi ben
idratati. Non necessario che la vasca dell'acqua sia grande abbastanza da contenerli - certo rende loro pi
comodo il bagno - ma importante assicurare loro un buon livello di umidit con una nebulizzata ogni sera.

Pastave "a mollo": si notino lopacit della livrea e locchio bluastro

Dopo qualche giorno il liquido linfatico viene riassorbito e il serpente ritorna pressappoco al colore originale,
per poi sfilare la vecchia pelle (exuvia) entro un paio di giorni.

Spinnerblast negli ultimi giorni di muta con una colorazione quasi normale

Lo stesso Spinnerblast con l'exuvia sfilata e la livrea al massimo della brillantezza


Se il pitone ha problemi di muta e non riesce a sfilarla intera (disecdisi) le cause vanno ricercate in valori di
umidit troppo bassi, lesioni superficiali, acari o stress. E importante assicurarsi che la pelle vecchia vada via
nei punti critici come occhi e coda, in quanto possono nel tempo sorgere necrosi.

Se la muta non riesce possiamo aiutarlo noi mettendolo a mollo in una vaschetta contenente due o tre dita di
acqua tiepida, per un quarto d'ora. Dopo aver in questo modo idratato l'exuvia rimasta potremo sfilarla
delicatamente con le dita.

Durante la muta importante non arrecare fastidio all'ofide maneggiandolo o proponendogli cibo (che nella
maggior parte dei casi non accetterebbe).
Esemplari baby ben nutriti possono cambiare la pelle ogni tre o quattro settimane, mentre gli adulti (nei periodi in
cui si alimentano regolarmente) potranno impiegare un paio di settimane in pi.

Alimentazione
I pitoni reali, come la maggior parte dei serpenti, sono predatori carnivori e si nutrono dunque con i classici topi o
ratti interi, le prede per loro pi nutrienti e bilanciate. Nutrire i propri ofidi con parti di pollo o di altri animali non
consigliabile in quanto privi di viscere, pelo e ossa necessarie allassorbimento delle sostanze nutritive necessarie
ai nostri amici striscianti.
Gli esemplari appena nati inizieranno a mangiare dopo la prima muta: ai pitoni reali baby andr offerto un pasto
ogni 4-5 giorni.
Si passer a una settimana per i subadulti, arrivando ad un pasto ogni dieci o quattordici giorni per gli esemplari
adulti.
Un pasto, che pu essere costituito da una o pi prede (meglio una delle giuste dimensioni), dovr corrispondere
allincirca al 20% del peso dellofide. Ovviamente tutte queste linee guida lasciano margini di discrezionalit pi
o meno ampi, ad esempio lintervallo tra un pasto e laltro sar pi lungo se la preda offerta pi grande del
dovuto, e con lesperienza sar possibile regolarsi ad occhio sulle dimensioni e il peso di questultima.
E' bene non sovralimentare un animale domestico: un serpente obeso andr incontro a numerosi problemi di
salute, tra cui la sterilit.
Questa pratica prende il nome di powerfeeding e consiste nell'alimentare incessantemente il proprio animale,
anche in piena digestione, permettendogli di raggiungere dimensioni e peso da record ed in tempi molto brevi.
E' da precisare, tuttavia, che difficilmente i pitoni reali ci permetteranno di alimentarli pi del dovuto. Al contrario
di animali "fogna" come boa o moluri, che normalmente accetterebbero un pasto ogni volta venga loro offerto, se
mangeranno troppo decideranno semplicemente di prendersi una pausa fino a che non avranno di nuovo fame.
Inoltre le loro dimensioni sono tali da rendere impossibile un'ulteriore "spinta" rispetto a quelli che sono i loro
limiti in lunghezza o peso.
Dopo il pasto consigliabile lasciare in pace lofide per due o tre giorni, in quanto la manipolazione pu farlo
sentire minacciato e quindi potrebbe decidere di rigurgitare la preda considerandola una sorta di zavorra. C' da
dire tuttavia che un'eventualit molto rara e, a meno che l'animale non abbia appena finito di mangiare, una
manipolazione delicata non porr alcun rischio di questo tipo. Si sconsiglia in ogni caso di dar fastidio ai serpenti
al di l delle operazioni di pulizia, sia dopo un pasto che non.

Python regius Lesser Platinum che costringe un ratto decongelato (la verdura di contorno
solo un disegno). Usate delle pinze per fingere che il ratto sia vivo e per evitare che il
pitone, confondendosi o sbagliando mira, morda voi invece che la preda
I reali, nell'ambito della terrariofilia, sono diventati tristemente famosi per i loro digiuni che, nei periodi pi
disparati dell'anno, fanno apparentemente senza alcun motivo.
Spesso si tende a minimizzare il problema, dicendo che per loro normale o consigliando di non preoccuparsi
troppo se il nostro pitone ha un appetito altalenante per svariati mesi.
A mio modo di vedere, invece, in buona parte dei casi ci deriva dal fatto che questi animali sono molto sensibili
ai parametri, la dieta e l'ambiente a cui li sottoponiamo.
Molti diguni liquidati come fisiologici sono infatti conseguenza di errori di stabulazione, quali temperature basse,
umidit troppo alta o troppo bassa, difficolt nel ricreare un ottimale gradiente termico all'interno della teca, pasti
troppo ravvicinati, letarghi invernali forzati (!!!) conseguenza di vere e proprie brumazioni anche quando non si
devono riprodurre, stress derivante da un terrario troppo grande o maneggiamento eccessivo o ancora dal troppo
caos attorno a quello che uno dei serpenti pi riservati e timidi in assoluto.
Tutti errori che molti neofiti, me compreso, fanno od hanno fatto. Essendo il pitone reale un serpente comprato da
- o consigliato a - questi ultimi, ecco spiegata la sua reputazione di problem feeder.
Ponendo rimedio a tutti questi errori i digiuni iniziano a scomparire, anche se devo ammettere di aver notato con
quasi tutti i miei Python regius che, nonostante un'ottima stabulazione, tendono a digiunare durante i mesi pi
freddi dell'anno.
Ovviamente resta quella percentuale di reali che avr problemi coi pasti sempre e comunque, o presenteranno,
quando diventeranno riproduttivi (soprattutto i maschi), inappetenza.
Ma questo accade a tutte le specie di ofidi!

Se il pitone non denutrito non ci si deve preoccupare, baster continuare ad offrirgli la preda ad intervalli un po
pi ampi e prima o poi, quando lo vorr, riprender a mangiare normalmente.
Ricordate inoltre che i serpenti, specialmente i pitoni, hanno un metabolismo molto pi lento dei mammiferi,
riuscendo quindi a sopportare digiuni lunghi svariati mesi senza conseguenze. Non lasciatevi quindi prendere dal
panico se il vostro pitone rifiuta il cibo e perde qualche grammo, lasciate fare a lui.
Solitamente, anche dopo svariati mesi di digiuno, i reali perdono circa il 10-15% del loro peso "a secco" (faccio
presente che feci e urati espulsi sono da escludere dal conteggio, prima che qualcuno si allarmasse di troppi
grammi persi improvvisamente nel giro di una settimana).
Nella rara eventualit in cui il serpente dovesse presentare segni evidenti di deperimento o disidratazione
consigliabile portarlo dal veterinario, il quale ci aiuter a capire quali problemi lo affliggono (molto comune,
durante un digiuno in cui l'animale deperisce, la presenza di parassiti interni).
Per quanto riguarda la defecazione, solitamente i reali la effettuano dopo un paio di pasti. Se non dovesse
succedere ma non dovessero esserci segni evidenti di costipazione, quali gonfiori prima della cloaca, fecalomi (feci
indurite) o tendenza a rimanere distesi piuttosto che acciambellati, non ci si deve preoccupare e si pu continuare
a nutrirlo.
Se l'animale non vuole defecare nemmeno dopo 4-5 pasti sar bene sospendere l'alimentazione e stimolarlo con
un leggero massaggio addominale o un bagnetto.
Apro adesso una piccola parentesi sullargomento alimentazione e leterna bagarre tra sostenitori del vivo e del
morto.
Sicuramente questo il fattore che pi ci scoraggia quando pensiamo di comprare un ofide.
I serpenti, essendo animali carnivori, devono essere nutriti con le prede a loro pi congeniali, ovvero piccoli
mammiferi come topi e ratti (conigli o quaglie per le specie pi grandi). In casi particolari possono essere offerte
altre prede come pulcini o altre specie di roditori, che devono essere comunque intere.
Non facile pensare a questi simpatici animaletti come animali da pasto che vanno incontro ad una lenta quanto
inesorabile morte.
I pitoni reali, contrariamente a quanto si dice in giro, possono essere facilmente abituati a mangiare
prede morte o decongelate. La possibilit di successo anzi molto alta se si prova sin dalla loro nascita.
Esiste comunque quella piccolissima percentuale di serpenti che proprio di cibo morto non vuole sapere. In questo
caso bisogna scegliere tra la propria passione o le proprie remore a mettere un innocente topolino nella teca e
aspettare che la natura faccia il suo corso. Se non siete sicuri di riuscire a fornire al serpente il cibo di cui ha
bisogno, o di non riuscire a reperirlo, non prendetene uno!
Il mio consiglio comunque quello di comprare un serpente gi abituato al cibo morto da un
rivenditore serio.
Se il vostro pitone accetta il cibo morto inutile e controproducente dargli il vivo. Non si d il morto solo perch i
roditori non soffrano, che una cosa riguardo alla quale tutti noi possiamo avere una diversa sensibilit
(personalmente ritengo comunque che sia crudele far soffrire un essere vivente inutilmente), ma anche perch,
se un topolino difficilmente pu provocare danni seri al serpente, un ratto pu riuscire benissimo a cavargli un
occhio o sfregiarlo.
Vorrei non dover affrontare il tema "il vivo pi naturale, il serpente deve cacciare, deve mantenere l'istinto" per
manifesta inconsistenza dell'argomento, ma comunque...posto che parlare di natura in una teca in salotto in cui la
selezione naturale non metter mai piede non ha senso, il pitone non "deve" cacciare, ma mangiare.
Se riesce a farlo benissimo (e di gusto) con prede morte perch esporlo al rischio di essere ferito?
Quella dell'istinto da conservare, infine, un'emerita sciocchezza. L'istinto, per definizione, non si apprende n si

perde, n tantomeno si affina con la pratica. E' invece un comportamento innato: a testimonianza di ci ci sono
tutti i reali che mangiano cibo morto costringendolo tra le spire prima di ingoiarlo, pensando sia vivo.
Se proprio dovete dare il vivo perch il serpente non accetta il morto (qui non resta altro che arrendersi),
assicuratevi di tenere dentro il topo per non pi di 5 -10 minuti. Se il serpente non interessato alla preda
rimuovetela: potrebbe iniziare a rosicchiare fili, oggetti o persino il vostro animale. In ogni caso non lasciatela mai
senza monitorare, per quanto un ratto possa mordere sempre e comunque, persino mentre viene costretto.

Ferite mortali provocate da un ratto vivo lasciato per una notte assieme a quello
che doveva essere il suo predatore. La foto rappresenta un caso estremo, ma
un ratto vivo pu fare dei seri danni anche con un morso solo.
Se volete dare il morto, potete scegliere tra prekilled e decongelato.
Il prekilled, come dice la parola stessa, consiste in un topo ucciso appena prima di essere dato in pasto. I metodi
pi indolori sono la dislocazione cervicale (a tal proposito c' un video su youtube che rappresenta un'ottima
dimostrazione di come questa tecnica, se eseguita nel modo giusto, sia completamente indolore: basta cercare
"prekill rat" per trovarlo) o ancora usare la CO2, che far addormentare dolcemente la preda prima di sopprimerla
(anche qui ci sono diverse spiegazioni in rete o sul tubo).
Il decongelato consiste, come suggerisce il nome, in un roditore tirato fuori dal freezer e lasciato a scongelare in
acqua calda oppure a temperatura ambiente. Ricordate di riscaldarne bene il muso visto che i reali si servono
delle fossette termorecettrici per individuare la preda.

Esistono, in Italia, diverse aziende e privati che vendono e spediscono cibo congelato per serpenti. Queste prede
vengono per legge soppresse tramite CO2, e non congelati vivi (come qualche sostenitore del cibo vivo
sostiene arrampicandosi sugli specchi).
Con il prekilled, il topo rimane caldo e non perde nessuna sostanza nutritiva. Il decongelato invece utile per chi
vuole fare una bella scorta. Ricordo inoltre che il prekilled pu avere parassiti interni o acari, neutralizzati dal
congelamento.
Gli inconvenienti di questultimo, invece, sono altri: per cominciare, si costretti a buttare il topo se il pitone
proprio non lo accetta (eventualit tuttaltro che rara), inoltre dobbiamo essere sicuri che tra la morte e il
congelamento non sia passato troppo tempo (questo pu essere evitato comprando ratti congelati da rivenditori
seri).
Infine bene tenere presente che un roditore pu rimanere in congelatore per 6 mesi senza che vi sia alcuna
perdita di sostanze nutritive. Oltre questo periodo queste ultime cominciano inesorabilmente a deteriorarsi.
Tirando le somme, se siete sicuri della salute e della pulizia dei roditori e non avete problemi a sopprimerli, usate
il prekilled. Se dovete fare una scorta per un paio di mesi e siete sicuri della provenienza delle prede, usate il
decongelato.

Busta di ratti adulti congelati.


Per quanto riguarda l'integrazione di vitamine o calcio si pu tranqullamente dire che essa assolutamente
inutile (posto ovviamente che l'animale sia in salute), in quanto i serpenti prendono tutto ci che serve
direttamente dalle prede, a differenza dei sauri insettivori o erbivori.
Alcuni dicono sia necessario integrare qualche pasto se si usa il decongelato, ma questo sarebbe utile solo in caso
di prolungata somministrazione di prede rimaste in congelatore per molti, molti mesi.
Personalmente ritengo che non si possa "prescrivere" un'eventuale integrazione supponendo la quantit di
vitamine perse dalle prede decongelate e quindi in modo totalmente arbitrario. Basta non tenerle in freezer per
pi di sei mesi e l'ipotetico problema sparisce. E' meglio, come in ogni ambito, non improvvisarsi veterinari dati i
rischi che comporta una somministrazione eccessiva di vitamine.

Acquisto
Accertarsi della salute di un pitone reale importantissimo al momento dellacquisto, specie se decidiamo di
acquistarlo da un privato o un negoziante che non conosciamo bene.
Un pitone in salute deve presentare prima di tutto un corpo non troppo magro, ma a sezione tondeggiante. Per
assicurarcene baster guardare la schiena dellofide: non dovr avere la colonna vertebrale e le costole troppo in
vista o un corpo a sezione triangolare con questultima come vertice e le scaglie ventrali come base.
La testa un altro elemento da osservare attentamente: la bocca dovr essere perfettamente chiusa, se il
serpente la tiene aperta molto probabile che abbia qualche infezione come stomatiti o ascessi oppure una
patologia respiratoria. Questa e le narici dovranno inoltre essere pulite, se presentano muco o fanno schiuma c
la seria possibilit che il pitone sia raffreddato.
Infine dovrete controllare attentamente il resto del corpo per assicurarvi che non abbia traumi, cicatrici o ferite,
gobbe o parassiti.
Ricordate inoltre che bene assicurarsi che il pitone sia gi mangiante, magari gi abituato al morto, e che sia un
esemplare nato in cattivit. Acquistare esemplari di cattura rappresenta sempre unincognita: un serpente di
cattura, infatti, non si abitua facilmente alla vita in terrario, esprimendo il suo disagio non mangiando e arrivando
persino a lasciarsi morire di fame. I catturoni, solitamente, sono anche pieni di parassiti quali vermi o zecche, e
hanno bisogno di pi tempo per la riproduzione a causa della difficolt nell'acclimatarsi. Guardando infine al lato
meramente economico, i soldi risparmiati al momento dell'acquisto di un animale di cattura saranno almeno un
terzo di quelli spesi in cure veterinarie!
C' da dire che, comunque, la maggior parte dei reali nati in Africa non vengono propriamente catturati ma
provengono dalle farm africane (vengono catturate le madri e le uova, che vengono schiuse in ambienti controllati
prima di spedire i piccoli in tutto il mondo).
Sono sicuramente meglio dei reali di cattura in quanto, se sverminati e curati prima di essere venduti, sono
praticamente uguali ai CB. Il problema che non sempre gli importatori sono persone serie.
Molti reali svenduti alle fiere a 25 e la maggior parte di quelli che si trovano nei negozi sono animali di farm.
Una volta acquistato il nostro animaletto consigliabile aspettare che defechi e portare le feci ad analizzare dal
veterinario, che scongiurer pericoli di parassiti o altre patologie.

Legislazione
Il pitone reale un animale incluso nellappendice II della Convenzione di Washington (Convention on
International Trade in Endagered Species of wild fauna and flora, o CITES), allegato B del Regolamento UE 1996
e come tale devessere accompagnato, se detenuto, da un certificato che attesti che lesemplare si trova al di fuori
del suo habitat naturale.
Quando un animale in CITES non nasce nell'Unione Europea, sulla ricevuta/scontrino (nel caso sia venduto da un
professionista) o atto di cessione sar riportato (oltre al nome della specie e al numero di animali ceduti) un
codice relativo all'importazione dell'animale in questione.
Quando l'animale nasce invece in un allevamento dell'UE, baster una fattura/scontrino o una dichiarazione di
cessione su cui potr essere indicato il numero di protocollo o gli estremi della denuncia di nascita al Corpo
forestale.
Al momento della riproduzione di animali in allegato B come Python regius bisogner denunciarne appunto la
nascita entro dieci giorni dal lieto evento al Corpo forestale, che provveder a mandarci il numero di protocollo
valido per tutta la cucciolata.

Riproduzione
Requisiti
Riprodurre i serpenti che abbiamo deciso di allevare, oltre a rappresentare il completamento del loro ciclo
biologico, regala ogni anno una soddisfazione senza eguali al momento della schiusa delle uova e pu essere
un'esperienza molto emozionante e divertente.
Se decidiamo di riprodurre i pitoni reali, bene preparare gli esemplari in vista della stagione invernale.
E' necessario accoppiare due serpenti in salute, in forma e dell'et giusta per affrontare una riproduzione, oltre a
fornire loro i giusti stimoli e una stabulazione corretta (per quest'ultimo punto si rimanda alla scheda specifica che
trovate qui).
Come detto, i due esemplari devono essere in forma e dell'et giusta: i maschi diventano riproduttivi a circa 500
gr di peso e, nonostante possano accoppiarsi al primo anno di vita, danno il meglio di s dal secondo inverno in
poi, mentre le femmine dovrebbero essere riprodotte ad un peso di almeno 1500 gr, peso che in genere
raggiungono poco prima del loro terzo inverno.
In generale, comunque, il maschio non deve essere grasso ma sicuramente non magro, mentre alla femmina
possiamo concedere un po' di ciccia in pi per evitare che interrompa - o non inizi affatto - la produzione
follicolare (le riserve di grasso saranno infatti usate come nutrimento delle future uova).

Femmina in perfetta forma in vista di una riproduzione

Ciclaggio e accoppiamenti
In natura, i serpenti sono soggetti a cambiamenti climatici dell'areale d'origine che stimolano gli animali ad
iniziare il ciclo riproduttivo.
In cattivit si soliti quindi abbassare le temperature prima degli accoppiamenti (questo perch solitamente i
serpenti nascono in Primavera, periodo in cui le temperature non sono rigide e c' una discreta disponibilit di
prede).
I pitoni, essendo animali tropicali, non sono soliti andare in letargo: per loro sufficiente il cosiddetto ciclaggio,
ovvero un abbassamento delle sole temperature notturne.
Nel caso dei pitoni reali, il calo notturno simula il lieve abbassamento delle temperature che si ha nell'Africa
centro-occidentale in Autunno e in Inverno, oltre a favorire la produzione di sperma attivo e vitale nel maschio e a
facilitare lo sviluppo dei follicoli da parte della femmina.
Approfittando dell'arrivo dei primi freddi (io inizio a Dicembre) si proceder pertanto ad iniziare il ciclaggio,
abbassando gradualmente la temperatura nella zona calda fino ad arrivare a 25C (due gradi ogni due giorni
un'ottima routine).
Il ciclaggio durer fino allovulazione della femmina, dopo la quale si riporter la temperatura a 31C costanti per
fornire calore agli embrioni.
Dopo un paio di settimane dal raggiungimento del regime da ciclaggio, magari in seguito ad una muta della
femmina, si inizier ad inserire il maschio nel terrario di quest'ultima, lasciandolo fino a che non noteremo la
copula o comunque per un massimo di due o tre giorni, per poi riportarlo nella sua teca.
Durante questo intervallo di tempo, il maschio tenter di posizionare la sua coda sotto quella della femmina, la
stimoler con gli speroni pericloacali e inserir, se tutto va bene, un emipene nella sua cloaca. Latto sessuale
vero e proprio pu durare anche parecchie ore.

Particolare dello sperone di un maschio Pastel che corteggia una femmina ancestrale

A sinistra: copula tra maschio Pastel e femmina ancestrale; a destra: dettaglio


dell'emipene di un Lesser Platinum nella cloaca di una femmina ancestrale
Pu capitare che gli animali non si accoppino, specie durante i primi tentativi.
Generalmente non ci si deve preoccupare, hanno solo bisogno di pi tempo o la femmina non ancora recettiva.
Se per tutto l'inverno non si assiste ad un accoppiamento, allora bene controllare che la stabulazione, la forma
degli esemplari e le temperature del ciclaggio siano giuste, oppure provare con un maschio diverso.
Pare inoltre che alzare i valori di umidit nebulizzando di tanto in tanto favorisca gli accoppiamenti in quanto
stimola il maschio a corteggiare la femmina.
La femmina sar fatta accoppiare a intervalli di circa venti giorni (unire gli animali pi spesso sarebbe inutile e
controproducente per la resistenza del maschio durante tutta la stagione) finch essa non ovuler o il maschio
non vorr pi coprirla.

Sviluppo follicolare
Il follicolo ovarico la struttura che contiene l'ovulo e si trova nei due ovari delle femmine.
Ogni ovario contiene un certo numero di follicoli, di cui una parte, se la femmina riceve i giusti stimoli e ha
sufficiente riserve di grassi, si sviluppa progressivamente fino a raggiungere una certa dimensione nel momento
in cui rilascia l'ovulo (quest'ultimo processo prende il nome di ovulazione).
Il "segreto" per riuscire ad avere uova fertili quindi quello di concentrare, per quanto possibile, gli
accoppiamenti durante l'arco di tempo che va dall'inizio alla fine del suddetto sviluppo. Nonostante infatti alcune
femmine riescano ad arrivare all'ovulazione anche con un paio di accoppiamenti, la maggior parte di esse
riassorbir i follicoli se non entra in contatto con un maschio.
La durata dello sviluppo follicolare pu variare ma generalmente completata nell'arco di 3-5 mesi.
Le femmine, durante questo periodo, assumeranno dei comportamenti grazie ai quali potremo capire se hanno
effettivamente iniziato lo sviluppo dei follicoli: il primo "sintomo" (che ci indica anche il momento giusto per
iniziare gli accoppiamenti) il tentativo di abbassare la loro temperatura corporea spostandosi in zona fredda

(spesso avvolgendosi attorno alla ciotola dell'acqua); solitamente cominciano a rifiutare i pasti (per poi riprendere
a mangiare voracemente dopo poco tempo) e, quando i follicoli avranno raggiunto una dimensione considerevole,
non sar raro aprire la vasca e beccarle a pancia in su (come se, in questa posizione, sentissero meno il peso
delle future uova).

Ancestrale in zona fredda attorno alla ciotola dell'acqua: in questo modo la femmina abbassa la sua temperatura
corporea per favorire lo sviluppo follicolare

La stessa femmina riversa sulla schiena nel tentativo di cercare una posizione confortevole

Lo sviluppo follicolare diventa comunque visibile ad occhio a partire dai 30 giorni precedenti all'ovulazione per il
progressivo gonfiarsi della femmina all'altezza degli ovari. A causa degli sbalzi ormonali essa inizier anche a
schiarirsi e sbiadire (glowing). Generalmente poco prima di questo periodo che smette di mangiare.

Avanzato sviluppo follicolare, con rigonfiamento e "glowing" ben visibili

Ovulazione
La femmina, quando i follicoli raggiungeranno i 4,5 cm di diametro, avr appunto lovulazione (i follicoli
rilasciano gli ovuli che vengono spostati negli ovidotti e fecondati).
Notare l'ovulazione molto facile, ma altrettanto facile ingannarsi e scambiare un avanzato sviluppo dei follicoli
con un'ovulazione vera e propria: essa infatti l'apice del suddetto sviluppo.
L'ovulazione dura comunque solo 24 ore, durante le quali la femmina estremamente gonfia, apatica,
durissima al tatto. Superate queste 24 ore il gonfiore sparisce totalmente e l'animale torna al colore precedente
lo sviluppo dei follicoli.
Ad ovulazione avvenuta si ricomincer ad alzare, sempre gradualmente, le temperature notturne, portandole,
sempre nella zona calda, a 31C.

Femmina in ovulazione (con sette uova): da notare il "glowing" al suo massimo

Uova e incubazione
Circa due settimane dopo l'ovulazione la femmina finir la cosiddetta muta pre-deposizione (pre-laying shed) e
preferir stazionare in zona calda fino al lieto evento, che avverr dopo 30 giorni circa.

Femmina intenta a ovodeporre: la madre durante e dopo la deposizione potr essere molto aggressiva

Le uova saranno bianche, dal guscio morbido e grandi poco pi di quelle di gallina, con all'interno delle venature
che indicheranno la fertilit delle stesse (spesso sono visibili ad occhio nudo, ma per maggior sicurezza potremo
"sperarle", ovvero illuminarle con una lampadina in completa oscurit).
A volte, purtroppo, capita di avere slug. Esse sono uova non fecondate, pi piccole, di colore giallastro, viscide e
dal cattivo odore. Alla speratura risultano totalmente bianche.

A sinistra: madre che protegge le uova; a destra: "clutch" di uova

Speratura di un uovo fertile con venature in evidenza (a sinistra) e di uno slug (a destra)
Deposte le uova si potr scegliere se farle covare alla madre o utilizzare unincubatrice. Io consiglierei
questultima opzione, decisamente meno rischiosa per i piccoli in quanto assicura valori stabili di temperatura ed
umidit.

Inoltre la femmina potr, dopo che avremo lavato lei con sapone neutro (a parte la testa) e disinfettato la
teca/vasca per non lasciare tracce olfattive delle uova, riprendere ad alimentarsi normalmente entro una o due
settimane.
Le uova di pitone reale vanno incubate ad una temperatura di 31C con il 90% circa di umidit. Se non nelle
prime 4-5 ore successive alla deposizione non andrebbero separate (tranne nel caso di un uovo totalmente
coperto dagli altri, ma coi reali raro) dato il rischio di danneggiare il guscio, n vanno girate o ruotate, altrimenti
l'embrione potrebbe affogare.
Io incubo le uova in una vasca di plastica chiusa ermeticamente riempita a met con un mix di vermiculite e
acqua in rapporto 1:1 (per peso, non per volume). Se si bagna troppo la vermiculite, le uova potrebbero marcire
per il contatto con l'acqua.
Per assicurarci che non vi sia troppa acqua, possiamo prendere un pugno di vermiculite e strizzarlo: esso dovr
compattarsi come la sabbia bagnata sulla riva di una spiaggia, ma non dovr uscire acqua.
E' bene evitare che le uova siano a contatto con le pareti della vasca, poich la condensa che vi si depositerebbe
potrebbe farle marcire.

Uova nella vasca con vermiculite e acqua


La vasca sar messa nell'incubatrice vera e propria: io uso un vecchio frigo con una serpentina attaccata sul fondo
e un termostato. In ogni caso va bene qualsiasi contenitore ermetico capace di assicurare i corretti valori di
umidit e temperatura alla vaschetta delle uova.
Ogni quattro cinque giorni si potr aprire il coperchio per controllare le uova e far cambiare l'aria (nelle ultime due
settimane gli scambi gassosi tra uova e ambiente esterno aumentano, quindi il ricambio d'aria va fatto ogni due
giorni).

La schiusa delle uova a queste temperature avviene mediamente entro 60 giorni. Quando la loro testa far
capolino dallapertura, i piccoli regius rimarranno nelluovo il tempo necessario al riassorbimento del sacco
vitellino. Non andranno disturbati o spostati finch non decideranno di uscire da soli (impiegheranno un paio di
giorni circa).

Schiusa di pitoni reali da uova tagliate (tre di cinque sono


ancora nelle uova, pronti ad uscire in poche ore)
Appena nati misureranno tra i 25 e i 35 cm, dopo averli puliti potranno essere alloggiati singolarmente in una
vasca 40x20 attendendo la prima muta della loro vita prima di offrire loro il pasto, che potr essere un pinky di
ratto o un fuzzy di topo con un ritmo di un pasto ogni quattro o cinque giorni.

Piccolo Lesser Platinum appena uscito dall'uovo

Svezzamento dei baby


Una covata di pitoni reali schiusa con successo pu essere una grande soddisfazione, ma il lavoro di un allevatore
che si rispetti non termina certo qui: suo preciso dovere svezzare i baby prima di cederli, assicurandosi che
siano perfettamente mangianti.
In questa scheda vedremo quindi come occuparci di un baby reale dal momento della schiusa alla fine dello
svezzamento in cui avremo un piccolo sano, affamato e magari abituato al decongelato.

Primo respiro
Un baby regius, dopo aver bucato l'uovo, rimane in esso un paio di giorni (magari facendo capolino con la testa di
tanto in tanto) per assorbire i resti del sacco vitellino, che costituiscono praticamente il suo vero primo pasto.
E' importantissimo, in questi primi giorni di vita, non disturbare il piccolo toccando l'uovo o aprendo ulteriormente
il taglio (o tantomeno tirandolo fuori), altrimenti il continuo stress potrebbe spingerlo a lasciare il suo rifugi o
sicuro senza aver completamente assorbito il vitello.
Un reale che si lascia alle spalle il sacco vitellino tende a nascere pi piccolo del normale, poco reattivo e, a volte,
con problemi di natura neurologica o fisica. Solitamente comincia anche mangiare pi tardi dei fratelli, ma quando
lo fa recupera abbastanza in fretta il terreno perduto.
Finito di assorbire il sacco vitellino il baby reale, che misurer circa 30 cm e avr un peso medio di 65 gr, pronto
ad uscire dall'uovo ed essere spostato nella sua vaschetta.

Prima muta
E' preferibile sistemare sin da subito i baby singolarmente in una vaschetta 40x20 come da stabulazione che
avr come substrato carta assorbente costantemente inumidita (umida, non zuppa!), in quanto fino alla prima
muta sono abbastanza inclini a disidratarsi.
Due o tre nebulizzate al giorno saranno sufficienti ad assicurare un buon livello di umidit.
Potremo sessare il nostro piccolo reale sin dalla nascita, sia con il popping che con le sonde, senza rischiare di far
loro male.
Entro una decina di giorni, in cui potremo trovare nel box urati/feci ed eventuali resti del vitello staccatisi prima
che si chiuda l'ombelico, i baby mutano per la prima volta e mostrano la loro effettiva colorazione, permettendoci
di utilizzare un substrato asciutto e di iniziare a nutrirli.
E' in questa decina di giorni che pu manifestarsi una complicazione abbastanza pericolosa - seppur non molto
comune - denominata in gergo hard belly (letteralmente "pancia dura"): il nutrimento del sacco vitellino non viene
riassorbito e si solidifica all'interno dell'apparato digerente, diventando duro come la pietra e rendendone
impossibile - nella maggior parte dei casi - l'espulsione dalla cloaca. In questo caso obbligatorio l'intervento
chiurgico - non senza rischi - presso un veterinario specializzato.
Personalmente ho riscontrato questo problema in un solo esemplare da me riprodotto - un piccolo Lesser - che
dopo l'operazione, seppur rimasto pi piccolo dei fratelli, ha iniziato a nutrirsi normalmente e da solo, crescendo
senza problemi.

Primo pasto
A volte si sente in giro che svezzare i regius non sia cos facile e comporti diversi problemi, ma - salvo casi
sporadici - non cos.
Le chiavi per far partire un baby reale in poco tempo sono fondamentalmente due: offrire la preda giusta e
avere pazienza.
Terminata la prima muta lasceremo al piccolo reale qualche giorno di riposo, in seguito ai quali potremo effettuare
il primo tentativo.
La preda migliore per il primo pasto (nonch praticamente l'unica che accettano subito e senza troppe storie)
un topo quasi o appena svezzato, vivo: i reali in svezzamento non sono attratti da topi o ratti pinky o
primopelo (probabilmente a causa dell'assenza del pelo e della poca motilit) e purtroppo, almeno ai primi
tentativi, ignorano totalmente le prede decongelate o prekilled, presumibilmente perch spaventati dalla presenza
di chi offre loro da mangiare con le pinze.
Lasciando la preda assieme al serpente nella sua vaschetta senza disturbarlo non dovrebbe passare molto tempo
prima che questo la costringa e la mangi. Dopo dieci minuti potremo considerare il tentativo fallito e riprovare non
prima di 5-7 giorni (meglio avere pazienza adesso che ritardare il momento del pasto offrendo il topo
continuamente stressando cos l'animale).
La maggioranza dei baby accetta il topino vivo al primo o al secondo tentativo se non effettuati troppo presto.
Purtroppo, come accennato pi su, capitano le eccezioni: nel in cui caso la preda giusta e la pazienza non fossero
sufficienti a far partire un baby in 4-5 tentativi distanziati tra loro una settimana a intervalli via via crescenti sar
opportuno prendere provvedimenti e tentare il cosiddetto assist feeding, ovvero l'alimentazione assistita.
L'assist feeding ben diverso dal force feeding (alimentazione forzata, da utilizzarsi esclusivamente come ultima
spiaggia) in quanto la preda non viene forzata completamente dentro la gola dell'animale, ma viene
semplicemente appoggiata in bocca: il serpente, se tutto va bene, sar spinto a ingoiarla da solo dal suo istinto.
Per effettuare l'alimentazione assistita dovremo usare una preda pi piccola (un primopelo di topo andr
benissimo) e bloccare, delicatamente ma in modo deciso, la testa del serpente per poi aprirgli la bocca usando il
muso del primopelo. Fatto ci spingeremo, aiutandoci con delle pinze, la testa della preda in gola e chiuderemo le
mandibole del pitoncino sul corpo di quest'ultima, appoggiandolo delicatamente nel box e rimanendo fermi per
non spaventarlo. Il baby reale, dopo un primo momento di sbandamento, dovrebbe iniziare a ingollare il topino da
solo. Nel caso non ci riuscisse basta riprovare una settimana dopo, senza fretta. Dopo un paio di pasti effettuati in
questo modo solitamente i baby iniziano a nutrirsi da soli.
Nel caso in cui nemmeno l'assist feeding funzionasse non resta che affidarci all'alimentazione forzata. Usando una
preda ancora pi piccola (un pinky di topo) terremo aperta la testa del serpente e gli apriremo la bocca come
nell'alimentazione assistita, ma stavolta spingeremo la preda per 4-5 cm lungo l'esofago del baby aiutandoci con
le pinze.
Per evitare che questo sputi il pinky una volta spinto all'interno ne aiuteremo la discesa nello stomaco passandogli
delicatamente le dita sulla pancia.
Mi preme sottolineare che l'alimentazione forzata una pratica molto, molto stressante e perci va
effettuata solo in casi di reale necessit e soprattutto da mani esperte. Inoltre nel 99% dei casi i baby
reali inizieranno a mangiare da soli o con qualche pasto assistito, quindi vi invito nuovamente a non
fasciarvi la testa troppo presto e ad avere tanta, tanta pazienza.

E dopo..?
Una volta che il pitoncino effettua tre o quattro pasti con topi vivi potremo "switcharlo" ai ratti (prede ben pi
nutrienti) ed eventualmente alle prede decongelate.

Nella maggior parte dei casi i baby accettano senza problemi i ratti non facendo differenza tra questi e i topi,
baster offrirli della dimensione giusta.
In caso di scarsa fortuna, per quella che la mia esperienza mi sento di dire che il metodo pi efficace per
"switchare" un reale da topo a ratto il cosiddetto trenino, che consiste nell'offire un topo e, mentre il serpente
lo sta ingollando, appoggiare il muso di un rattino al "didietro" del topo, come se fossero una preda sola. Se si fa
tutto delicatamente, seguendo i movimenti del serpente pi che forzandoli, quest'ultimo non dovrebbe accorgersi
dell'inganno e ingoier anche la seconda preda.
Questa tecnica funziona non solo coi reali baby, ma efficace per molti serpenti di tutte le taglie. E' come se, in
un paio di pasti, si abituassero all'odore e al sapore del ratto di modo che, nei pasti successivi, lo riconoscano
come preda.
Fare un trenino non facilissimo se non lo si mai provato, ma non neppure difficile: questione di esperienza
e manualit, che vanno acquisite "sul campo"; l'importante cominciare a provare e l'abilit arriver da sola!
Per quanto riguarda il cibo decongelato vale lo stesso discorso: sono davvero pochi i reali baby nati in cattivit
che mostrano riluttanza ad accettare prede morte purch siano ben svezzati e se queste sono scaldate bene.
Nel caso in cui il baby non dovesse accettarle, l'unica cosa da fare avere pazienza e effettuare tentativi a
intervalli ampi, senza offrire cibo vivo se dovesse rifiutare il morto (in poche parole bisogna prenderlo per fame).
Per questo consiglio di tentare solo se il pitoncino in salute, in carne e con pi di qualche pasto all'attivo. Prima
o poi anche i pi rognosi cedono e, se non lo fanno, semplicemente perch abbiamo troppa fretta di farli
mangiare e crescere, finendo per arrenderci.
Per concludere, non sto qui ad elencare tutti i vantaggi del cibo decongelato rispetto a quello vivo (potete
comunque trovarli alla scheda sull'alimentazione), ma una cosa certa: pi lo si nutrir con cibo vivo pi fatica
dovremo fare per fargli accettare quello morto. Meglio perdere un po' pi di tempo prima che ritrovarci con un
adulto che non vuole sapere di prede che non sono vive!

FAQ
D: E legale detenere serpenti?
R: Si, purch si possieda, per le specie che lo richiedano, il certificato CITES. In ogni caso vietato detenere ofidi
pericolosi per lincolumit pubblica - tutti i velenosi tranne la maggior parte degli opistoglifi, il pitone reticolato
(Python reticulatus) e lanaconda verde (Eunectes murinus) - in seguito al Decreto ministeriale del 1996.
D: Quali sono le differenze tra un serpente di cattura, uno di farm e uno nato in cattivit?
R: Solitamente i serpenti di cattura (WC, ovvero Wild Caught) mal si adattano alla vita in cattivit, tendono ad
essere aggressivi e inappetenti, debilitati e stressati per il viaggio transcontinentale, sono pieni di parassiti interni
ed esterni e affetti da altre patologie. Un serpente proveniente da farm (CH, ovvero Captive Hatched) viene fatto
nascere in strutture controllate da uova o femmine prelevate in natura, per essere poi esportato in altri continenti.
Anchesso pu essere, allinizio, parassitato o aggressivo a causa del lungo viaggio, tuttavia rimane un serpente
facile da gestire rispetto a quelli catturati. La maggioranza dei pitoni reali che troviamo ai negozi proviene da farm
ghanesi. Un ofide nato in cattivit (CB o CBB, rispettivamente Captive Bred e Captive Bred and Born), resta
comunque la scelta migliore, essendo solitamente pi resistente, meno aggressivo e inappetente. Inoltre,
acquistando un serpente nato in cattivit, non si procura un danno alla natura (nonostante lesportazione di pitoni
reali sia comunque un'enorme realt a causa della grandissima richiesta e popolarit di questofide).

D: Cosa significano le sigle WC e CB e quei numeri che a volte vedo prima di una specie?
R: Indicano la provenienza, il numero e il sesso degli animali posseduti per quella specie. In particolare, WC
significa che lanimale di cattura, CB o CBB che nato in cattivit, mentre i numeri, generalmente tre e separati
da un punto, indicano in ordine i maschi, le femmine e gli animali non ancora sessati (esempio: 1.2.4 significa un
maschio, due femmine e quattro non sessati).
D: Voglio prendere un pitone reale. Cosa mi serve?
R: Innanzitutto serve allestire il terrario prima che il vostro nuovo amico arrivi a casa. Una teca/vasca della
lunghezza uguale ai 2/3 di quella del serpente sar l'ideale: n troppo stretta n troppo grande. Prendete un
tappetino riscaldante grande come la met della base della teca e attaccatelo ad un termostato settandolo a
31C. Infine una bacinella, una tana e il substrato. Non serve altro.
D: Quanto diventano grandi?
R: In media i maschi arrivano a superare di poco il metro e venti di lunghezza, le femmine i 140 cm. Esistono
femmine arrivate fino a 190 cm, ma sono eccezioni.
D: Riscaldamento dallalto o dal basso?
R: Sarebbe meglio esclusivamente dal basso, essendo animali notturni e terricoli i pitoni reali non si
riscalderebbero mai al sole ma grazie al calore emanato dal terreno per irraggiamento. Inoltre una lampada, in
terrari non molto grandi, non permette una separazione netta tra zona calda e zona fredda.
D: Nel terrario va usata una lampadina o un neon per far capire allanimale quando giorno e quando notte?
R: Se la stanza in cui posizionato il terrario non buia al 100% anche di giorno non c bisogno di nessuna
illuminazione allinterno di esso. Va comunque ricordato che i reali sono animali che preferiscono la penombra.
D: Ho pensato di prendere un compagno al mio pitone reale per non farlo sentire solo. Faccio bene?
R: Assolutamente no. Una regola basilare dell'erpetofilia One snake one cage. I serpenti sono schivi e solitari,
non hanno necessit di compagnia, anzi vedrebbero il coinquilino come un intruso. Inoltre il cannibalismo,
volontario o accidentale, una pratica comune tra i serpenti - pi tra i colubridi e gli elapidi che nei boa o nei
pitoni.
Se acquistiamo un altro animale comunque obbligatoria una quarantena.
Un altro elemento che dovrebbe scoraggiarci il rischio di gravidanze indesiderate e premature se si fanno
convivere serpenti di sesso opposto. Se la femmina troppo piccola pu andare incontro a seri problemi come la
distocia.
D: Finalmente lho portato a casa. Posso gi nutrirlo? Con cosa e con che frequenza?
R: No, meglio aspettare qualche giorno per lasciare che si sia abituato al nuovo habitat. Dopo 4-5 giorni si potr
offrire una preda adeguata (20% circa del peso del serpente) con una frequenza di 5 giorni per i baby, 7 per i
subadulti e 10/14 per gli adulti. Lalimento ideale il ratto (Rattus norvegicus) o il topo (Mus musculus).

D: Il mio pitone non mangia. Perch?


R: Ci possono essere tanti motivi. In generale bene ricordare che i pitoni reali non sono dei gran mangioni: se
non vogliono nutrirsi smettono semplicemente di farlo senza che questo procuri loro un danno. Solitamente
smettono di nutrirsi appena sopraggiunge il freddo invernale. Bisogna armarsi di pazienza e continuare ad offrire
prede a cadenza regolare. Se volete un serpente che non rifiuti mai il pasto cambiate specie.
Altre cause dellinappetenza possono essere lo stress (maneggiamento o terrario troppo grande), il
sopraggiungere della muta, temperature troppo basse, costipazione o un intervallo troppo breve tra un pasto e
laltro.
La maggior parte dei digiuni a cui vanno incontro provocata da errori di gestione, consultate quindi la pagina
relativa alla stabulazione che trovate qui.
D: Preda viva o morta? E vero che se offro prede vive sar difficilmente inappetente? Come posso abituarlo al
morto?
R: Falso. Se un serpente si nutre abitualmente di prede morte non c motivo per cui debba esigere solo il vivo. E
anche vero che alcuni pitoni reali non si abituano facilmente al morto/decongelato. Anche qui serve pazienza.
In ogni caso, nutrirli con prede morte pi sicuro, sia dal punto di vista sanitario che per quanto riguarda
lincolumit del serpente.
Per abituare un reale al morto in genere si ricorre ad un digiuno forzato di qualche settimana, in seguito al quale
si propone una preda morta. Se l'animale rifiuta, dare una preda viva significherebbe vanificare tutti gli sforzi fatti
fino a quel momento, per cui sar meglio procedere ad oltranza riprovando dopo dieci o quindici giorni.
Ovviamente l'animale dev'essere in perfetto stato di salute prima di decidere di tenerlo a digiuno!
Nonostante possa sembrare poco ortodosso, l'esperienza insegna che questo metodo quello che d pi risultati.
D: Devo integrare lalimentazione con vitamine o calcio?
R: I serpenti prendono tutte le sostanze a loro necessarie dalle prede intere. Non hanno perci bisogno di alcuna
integrazione, neppure se si usa il congelato. Lipervitaminosi una patologia abbastanza seria.
D: Perch il mio pitone sta sempre nella tana o in acqua?
R: Perch un animale fossorio e in natura farebbe lo stesso. Possono esserci comunque anche altre cause, ad
esempio problemi di salute o stress. Per questo importante assicurarci della sua salute al momento dellacquisto
e non disturbarlo troppo in seguito ad esso.
Se il serpente sta sempre in acqua, le prime cose da fare sono assicurarsi che non abbia acari e che umidit e
temperatura siano corrette.
D: Il mio pitone fa cacchette bianche. Sta male?
R: No, quelli sono urati e non feci. Nei serpenti, le scorie vengono espulse sotto forma di acido urico e non di urea
come nei mammiferi. Il risultato una pallina bianca che si solidifica in fretta fino a sembrare solida. Le feci sono
abbastanza riconoscibili e il loro aspetto e odore non hanno nulla di diverso rispetto a quelle dei mammiferi.
D: Il mio pitone sembra opaco e non si muove dalla tana. Cosa faccio?
R: Basta aspettare che finisca la muta. Solitamente se ne star rintanato per tutto il processo per poi uscire a
muta ultimata e lasciare un ricordino nel terrario.
Durante la muta bene non dargli fastidio n offrirgli cibo, a causa dell'abbassamento del metabolismo a cui
vanno incontro, e ricordarsi di tenere un po' pi alto il tasso di umidit.

D: Cosa faccio se il mio pitone fa la muta a pezzi? Perch non lha fatta intera?
R: In questo caso bisogna aiutare a togliere la pelle vecchia umidificandola e tirandola via delicatamente con del
cotone o le dita. Le cause vanno cercate in valori troppo bassi di umidit, acari, stress o ferite superficiali.
D: Il mio pitone ha degli strani animaletti che si muovono sopra di lui, cosa sono?
R: Sono acari, artropodi parassiti ematofagi (si nutrono cio del sangue dellorganismo che li ospita). Come prima
cosa occorre allestire un terrario semisterile, con tana, vaschetta dellacqua e scottex o giornali come fondo, per
rendersi conto dellentit dellinfestazione. Se il caso si disinfester il terrario con un prodotto antiacari.
D: Il mio pitone si ustionato, cosa faccio?
R: In caso di ustione ci si deve rivolgere in fretta al veterinario che sceglier la terapia pi adatta, nel frattempo si
allestir un terrario semisterile (carta assorbente leggermente bagnata come substrato e vaschetta d'acqua) per
non infettare le ferite. Prevenire meglio che curare, perci assicuratevi di proteggere le fonti riscaldanti per
evitare che lofide possa arrivare al contatto con esse.
D: Come riconosco il sesso o let del mio pitone?
R: Per il sesso, soprattutto se baby, il sessaggio ad occhio lascia un discreto margine di errore. Meglio portarlo
dal veterinario o da un allevatore competente che lo sesser e potr spiegarci come fare.
Per quanto riguarda let, non assolutamente possibile essere precisi se non si conosce la data di nascita del
serpente, essendo le loro dimensioni direttamente proporzionali alla loro dieta, specialmente nei primi quattro
anni di et. Un pitone reale di 75 cm potrebbe pertanto avere 6 mesi come 6 anni.
D: Il mio pitone fuggito, cosa devo fare?
R: Le prime cose da fare sono assicurarsi che non lasci la stanza e cercare nei luoghi stretti, bui e caldi. In seguito
si potranno mettere un topolino vivo in una gabbia per attirarlo o della farina per terra, allo scopo di seguire i suoi
spostamenti.
La cosa migliore da fare comunque continuare a cercare.
D: Cos un morph? Che differenza c tra morph dominanti, codominanti e recessivi?
R: E una mutazione genetica determinata da uno o pi geni mutati e che, per questo, differisce dalla forma
normale (o ancestrale).
I tre tipi di morph si possono distinguere perch i dominanti sono uguali sia in eterozigosi (un allele mutato su
due, e quindi ereditato da un solo genitore) e omozigosi (due alleli mutati su due, ereditati da entrambi i
genitori), i codominanti sono diversi in eterozigosi e omozigoti e i recessivi si manifestano solo in omozigosi.
Per maggiori informazioni consultate la pagina dedicata alla genetica che trovate qui.
D: A che et possono accoppiarsi i pitoni reali?
R: Parlare di et non basta, devono anche avere il peso giusto. I maschi devono avere un anno di et e pesare
almeno 600 gr (esistono casi di maschi maturi a 4 mesi e mezzo per 390 grammi, Markus Jayne), le femmine
devono essere al loro terzo inverno e pesare almeno 1500 gr (ci sono femmine che maturano prima, ma
limportante che abbiano raggiunto il peso giusto).
Se avete altri dubbi, consultate la pagina relativa alla riproduzione che trovate qui.

D: I pitoni reali vanno in letargo?


R: No, vanno ciclati se li si vuole riprodurre. Il letargo (o pi precisamente brumazione) viene fatto fare ai
colubridi, e coincide con un abbassamento graduale della temperatura diurna e di quella notturna fino alla
temperatura a cui diventano inattivi. Ai pitoni e i boa, non andando in letargo, viene abbassata solo la
temperatura notturna in modo tale da stimolare laccoppiamento. La diurna rimane a 31 per mantenere attivo il
loro metabolismo.
Se avete qualche dubbio sulle modalit e durata del ciclaggio, consultate la pagina che tratta la riproduzione che
trovate qui.
D: Dopo gli accoppiamenti e la deposizione, faccio covare le uova alla madre o uso unincubatrice?
R: Dipende. Se avete intenzione di accoppiare di nuovo la madre e preferite limitare il numero di cuccioli morti,
meglio usare lincubatrice. La madre potr essere nutrita di nuovo e le uova saranno incubate a temperatura e
umidit stabili e ottimali.

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