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Mercato:

Dipinto testimonianza di un rapporto sociale, da un lato il pittore dallaltro il committente che


fornisce il denaro. Entrambi sono allinterno di convenzioni commerciali religiose sociali. La pittura
di migliore qualit era fatta su commissione, il cliente ordinava un prodotto specifico specificando
le caratteristiche. Le opere gi pronte erano i cassoni le madonne. Le pale daltare e gli affreschi
erano su commissione: il cliente e lartista stipulavano un contratto legale in cui lartista si
impegnava a rispettare il progetto.
Il denaro agisce sul dipinto anche sui particolari: il prezzo dei manufatti incide sul prodotto finale e
sullo stile e durata dellopera. I dipinti erano progettato a uso del cliente: Rucellai diceva che
lacquisto di oggetti darte procurasse piacere e il merito di spendere bene: il piacere del possesso e
il desiderio di lasciare un ricordo di s. Lopera costruita per far provare emozioni al cliente ma
anche alla gente da cui questi volevo che fosse ammirato.
Non esiste un contratto tipo ma contiene in linea generale tre temi:
specifica ci che il pittore deve dipingere
esplicito x i modi e termini di pagamento
pittore deve usare colori di buona qualit
la somma pagata a rate era di solito la forma di pagamento pi usata, la somma concordata non era
del tutto rigida. Alcuni artisti lavoravano per principi e ricevevano uno stipendio (Mantegna x
Gonzaga)
nel corso del secolo si verificano graduali cambiamenti nel porre laccento su questo e quel
particolare e mentre i colori preziosi perdono ruolo di primo piano la richiesta di abilit pittorica
assume maggiore rilievo. Si tratta di una tendenza generale, una limitazione dellostentazione e in
pi della diminuzione della disponibilit delloro nel 400.
Un dipinto quindi veniva pagato in base alla materia e alla abilit, materiali e manodopera. Si
spendeva di pi se la maggior parte dellopera veniva eseguita dal maestro di bottega che dai suoi
assistenti.
Verso la met del secolo labilit era pagata a caro prezzo. I contratti per non ci dicono con quali
caratteristiche si manifestava labilit n la garanzia dellabile pennellata. Ma giravano dei
resoconti, delle trascrizioni casuali di quanto si dicesse in modo semplice e quotidiano sulle qualit
e differenze degli artisti. (aria virile, ragione e proporzione bona aria)
Per capire queste descrizione bisogna capire lesperienza visiva delluomo dell400.
Locchio del 400:
Se il pittore richiamava il pi possibile lidea del mondo tridimensionale gli veniva attribuito il
merito di tale capacit. Luomo del 400 si trovava di fronte al dipinto con una quantit di
informazioni e opinioni tratte dallesperienza personale che noi possiamo capire solo in parte: gli
strumenti mentali con cui luomo organizza la sua esperienza visiva possono variare e sono relativi
al dato culturale,determinati dallambiente sociale che ha influito nella sua esperienza.
La maggior parte dei dipinti sono religiosi, fornivano laiuto per una attivit spirituale. Ma questi
dipinti cadevano sotto regola ecclesiastiche consolidate da tempo. Per la chiesa dovevano avere un
triplice scopo: essere 1-chiari 2- attraenti e indimenticabili 3- rappresentazioni toccanti di storie
sacre. I dipinti dovevano essere stimoli immediatamente accessibili e x meditare sulla bibbia e sui
santi, raccontati in modo chiaro per la gente semplice.
Il pittore di norma non caratterizzava nei particolari i personaggi o i luoghi, dipingevano tipi di
persone comuni, intercambiabili. Nella Trasfigurazione di Bellini i personaggi e i luoghi sono
generici ma tuttavia concreti.
Il pittore si rivolgeva a persone che veniva istruite pubblicamente sullo stesso argomento: in questo
caso il sermone ha un ruolo fondamentale per il pittore visto che era la migliore guida agli esercizi
spirituali collettivi. Classificazione di storie in termini emotivi legati alla personificazione visiva dei
misteri. Il predicatore e il pittore erano ripetitori luno dellaltro.
Elemento essenziale delle storie era la figura umana, il suo atteggiamento.

Per cristo si aveva testimonianza oculare del suo aspetto in un vangelo apocrifo. Per la vergine cera
il problema della carnagione scura o chiara. I santi molti avevano alcuni segni fisici emblematici per
la loro identificazione. Ma lespressione fisica dello stato mentale e spirituale era anche una della
maggiori preoccupazioni di ALBERTI nel suo trattato De Pictura.
Ci sono della fonti che descrivono il significato di un gesto. Si possono prendere in considerazioni i
predicatori e i monaci votati al silenzio che avevano degli elenchi del linguaggio dei gesti.
Dipinti e categorie:
CRISTOFORO LANDINO miglior critico darte del 400, nel suo resoconto degli artisti
(introduzione alla divina commedia) usa termini ricavati dalla bottega degli artisti
MASACCIO:
imitatore della natura, principale valore dellarte rinascimentale, coglie gli oggetti reali cos come si
presentano
rilievo, e rilievo delle figure
puro, stile conciso e chiaro
facilita, talento acquisito con lesercizio
prospettivo, si distingue nelluso della prospettiva spesso intuitiva
LIPPI:
gratioso, possiede grazia, piacevole, prodotto di variet e ornato
ornato, ricco giocondo decorativo
variet, diversit degli oggetti
composizione, armonizzazione dei vari elementi
colorire, stendere il colore contrapposto al disegno
ANDREA DEL CASTAGNO:
disegnatore, rappresentazione basata sulle linee di contorno
amatore difficolt, esecutore di cose difficili (scorci)
scorci, applicazione particolare della prospettiva, considerati difficili da vedere a da capire. Lo
sforzo richiesto richiamava lattenzione
BEATO ANGELICO:
vezzoso, delizioso nei valori tonali
devoto, strumento della meditazione

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