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ARPA Sicilia
Direzione Generale
ST 4 - Atmosfera
stato realizzato un unico centro regionale per la raccolta e lelaborazione delle misure al
fine di consentire unottimizzazione dei processi di valutazione della qualit dellaria e di
accesso della popolazione alle informazioni.
Si proceduto allintegrazione e/o al rinnovo della strumentazione per le reti esistenti, con
lobiettivo prioritario di ricondurre a norma la misura degli inquinanti previsti dalla vigente
normativa.
Verr attivata una rete di laboratori chimici presso i Dipartimenti Provinciali di ARPA per la
determinazione sistematica e continuativa di IPA, aldeidi, metalli pesanti, sostanze
particolarmente pericolose per la salute della popolazione.
I due flussi di informazioni, nati con finalit diverse, non necessariamente devono essere
coincidenti. Una stazione di monitoraggio pu essere utilizzata solo per EoI, o solo per il D.lgs.
351/99 o per entrambi gli adempimenti.
In entrambi i casi, tali flussi di informazioni, tramite il Ministero dellAmbiente, pervengono alla
Commissione Europea e allAgenzia Europea per la Protezione dellAmbiente (European
Environment Agency).
Lanalisi della rete stata basata sui seguenti criteri:
1. lanalisi stata prevalentemente orientata alla parte di territorio zonizzato;
2. sono state preliminarmente escluse le postazioni i cui requisiti di micro posizionamento
non rispondono alle prescrizioni di legge;
3. se le stazioni presenti sono risultate sufficienti, per numero e tipologia, per il
D.Lgs.351/99 sono state considerate solo queste;
4. se le stazioni utilizzate per il D.Lgs.351/99 e per lEoI sono risultate insufficienti come
numero e tipologia, stato riportato il numero delle stazioni mancanti per ogni zona e la
relativa tipologia;
5. in caso di eccesso di stazioni rispetto ai criteri riportati nelle linee guida, che sono criteri
minimi, per la scelta delle stazioni da selezionare per la proposta di rete, si cercato di
mantenere una ridondanza delle postazioni di tutela della salute umana, specie nelle tre
aree a rischio che sono caratterizzate dalla presenza di centri abitati che, anche se di
dimensioni inferiori a quelle minime per le quali prescritto il monitoraggio in siti fissi,
necessitano di particolare attenzione per le ricadute industriali sui centri abitati circostanti.
Industriale (I)
Near-city
Regionali
Remote
Se i livelli superano la
soglia di valutazione
superiore (1)
1
2
2
3
4
5
6
7
8
9
10
(1) Per l'NO2, il materiale particolato e il benzene include almeno un punto di campionamento di fondo urbano ed un punto di
campionamento orientato al traffico, sempre che ci non comporti un aumento dei punti di campionamento.
b) Fonti puntuali
Raggio dell'area
non applicabile
10-100 m
100m -1 km
1-5 km
25-150 km
200-500 km
Numero minimo (come da allegato IX punto I lettera a D.M. 60/02) e tipologia dei punti di
campionamento da ubicare negli agglomerati:
Ai fini dellattuazione dellarticolo 6 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n.351, il D.M. 2 aprile
2002, n. 60, allAllegato VII - Determinazione dei requisiti per valutare le concentrazioni di
biossido di zolfo, di biossido di azoto (NO2), di ossidi di azoto (NOx), materiale particolato
(PM10), piombo, benzene e monossido di carbonio nellaria ambiente entro una zona o un
agglomerato individua le seguenti soglie di valutazione superiore e inferiore:
BIOSSIDO DI ZOLFO
Soglia di valutazione superiore
Soglia di valutazione inferiore
BIOSSIDO DI AZOTO
E OSSIDI DI AZOTO
Soglia di valutazione
superiore
Soglia di valutazione
inferiore
Protezione dellecosistema
Media invernale
60% del valore limite invernale
(12 g/m3)
40% del valore limite invernale (8
g/m3)
Media su 24 ore
60% del valore limite
(30 g/m3 da non superare pi di 7 volte per
anno civile)
40% del valore limite
(20 g/m3 da non superare pi di 7 volte per
anno civile)
Media annuale
70% del valore limite
(14 g/m3)
50% deI valore limite
(10 gm3)
PIOMBO
Soglia di valutazione superiore
Soglia di valutazione inferiore
Media annuale
70% del valore limite (3,5 g/m3)
40% del valore limite (2 g/m3)
BENZENE
Soglia di valutazione superiore
Soglia di valutazione inferiore
Media annuale
70% del valore limite (0,35 g/m3)
50% del valore limite (0,25 g/m3)
MONOSSIDO DI CARBONIO
Soglia di valutazione superiore
Soglia di valutazione inferiore
Media annuale
70% del valore limite (7 g/m3)
50% del valore limite (5 g/m3)
Arsenico
Cadmio
nichel
benzo(a)pirene
60%
(3,6 ng/m3)
40%
(2,4 ng/m3)
60%
(3 ng/m3)
40%
(2 ng/m3)
70%
(14 ng/m3)
50%
(10 ng/m3)
60%
(0,6 ng/m3)
40%
(0,4 ng/m3)
Relativamente allozono, lArt. 6. - Valutazione dei livelli di ozono e dei suoi precursori del
D.Lgs. 183/2004 stabilisce che:
3. Nelle zone e negli agglomerati di cui all'articolo 3, comma 2, e all'articolo 4, commi 2 e 5,
nelle quali, durante uno qualsiasi degli ultimi cinque anni di rilevamento, le concentrazioni di
ozono hanno superato gli obiettivi a lungo termine di cui all'articolo 4, le misurazioni continue in
siti fissi sono obbligatorie. Nel caso in cui siano disponibili esclusivamente dati relativi ad un
periodo inferiore a cinque anni, l'accertamento dei superamenti degli obiettivi a lungo termine
pu essere effettuato mediante brevi campagne di misurazioni svolte in periodi e siti
rappresentativi dei massimi livelli di inquinamento, integrate con inventari delle emissioni e con
l'uso di modelli.
8. La misurazione dei precursori dell'ozono elencati nell'allegato VI e' effettuata presso uno o pi
punti di campionamento in siti fissi individuati dal Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio, secondo quanto stabilito nell'allegato VI. Per la misurazione in siti fissi del biossido di
azoto il numero minimo di punti di campionamento e' stabilito nell'allegato V.
Pertanto, ai fini degli obblighi di monitoraggio di ozono in siti fissi, si applicano i seguenti valori:
Ozono
Ozono
Protezione salute
Protezione
vegetazione
120 g/m
6.000
g/mh
Il documento perviene alla seguente classificazione del territorio ai fini del mantenimento e
risanamento della qualit dellaria per ossidi di zolfo, ossidi di azoto, particelle sospese con diametro
inferiore ai 10 micron, monossido di carbonio e benzene:
ZONA
COMUNI
082020 Capaci
082043 Isola delle Femmine
082053 Palermo
082072 Torretta
082079 Villabate
087015 Catania
087029 Misterbianco
089001 Augusta
089005 Canicattini Bagni
089006 Carlentini
089009 Floridia
089012 Melilli
089013 Noto
089015 Palazzolo Acreide
089017 Siracusa
089018 Solarino
089019 Sortino
089021 Priolo Gargallo
083048 Messina
084028 Porto Empedocle
084032 Realmonte
083005 Barcellona Pozzo Di Gotto
083018 Condr
083035 Gualtieri Sicamin
083047 Mer
083049 Milazzo
083054 Monforte San Giorgio
083064 Pace Del Mela
083073 Roccavaldina
083077 San Filippo Del Mela
083080 San Pier Niceto
083086 Santa Lucia Del Mela
083098 Torregrotta
083106 Terme Vigliatore
085007 Gela
085003 Butera
085013 Niscemi
082054 Partinico
082068 Sciara
082070 Termini Imerese
088006 Modica
088008 Pozzallo
Resto del territorio regionale
D.A. 24 luglio 2008, n.94: Classificazione del territorio ai fini del mantenimento e risanamento della qualit dellaria per ossidi di
zolfo, ossidi di azoto, particelle sospese con diametro inferiore ai 10 micron, monossido di carbonio e benzene
Su incarico della Regione Siciliana del 29/09/2008, nellambito del Supporto allutilizzo del
software ENVIPLAN per laggiornamento dell'inventario regionale e la redazione dei piani e
programmi per la valutazione e la gestione della qualit dell'aria ambiente nella Regione
Siciliana, la TECHNE Consulting s.r.l ha inoltre prodotto il documento dal titolo:
Definizione degli obblighi di monitoraggio sul territorio regionale.
Detto documento ha lobiettivo di definire le aree del territorio regionale per cui sussiste
lobbligo di monitoraggio dei seguenti inquinanti atmosferici normati dalla legislazione nazionale
vigente:
-
biossido di zolfo;
biossido di azoto;
particelle sospese con diametro inferiore a 10 e 2,5 micrometri;
monossido di carbonio;
benzene;
ozono;
idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti.
La procedura seguita per giungere alla loro definizione si basa essenzialmente sui dati di qualit
dellaria registrati dalle reti di monitoraggio e sui risultati dellapplicazione di modelli di
dispersione degli inquinanti atmosferici, utili a stimare le concentrazioni degli inquinanti su tutto
il territorio.
In aggiunta, per ciascuna zona, stata definita la struttura minima della rete di monitoraggio sulla
base dei criteri stabiliti dalla normativa vigente in relazione al numero minimo di punti di
campionamento nercessari alla valutazione della qualit dellaria.
Come riferito dalla stessa TECHNE Consulting s.r.l., dai risultati ottenuti, risulta che gli
inquinanti principali sono sicuramente da misurare nelle zone che, dalla zonizzazione regionale
adottata con D.A. del 24 luglio 2008, n. 94, sono definite di risanamento, ma anche in numerosi
comuni situati nella zona ivi definita come zona di mantenimento. Per questo motivo, la
TECHNE Consulting ha proposto la suddivisione della zona di mantenimento in due parti, la
subzona A, costituita dai comuni in cui sono stati stimati superamenti delle soglie di valutazione e
la subzona B, in cui non risultano superamenti delle soglie.
I comuni della subzona A, raggruppati per provincia, sono i seguenti:
Provincia
Comune
SO2
Agrigento
Caltanissetta
Catania
Agrigento
Canicatt
Licata
Raffadali
Sciacca
Caltanissetta
Aci Castello
Aci Catena
Aci S. Antonio
NO2
s.v.i.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.s
Inquinante
PM10
CO
C6H6
s.v.s.
s.v.s.
s.v.s.
s.v.s.
s.v.s.
s.v.i.
IPA
e
metalli
x
x
x
x
x
Messina
Palermo
Ragusa
Siracusa
Biancavilla
Fiumefreddo di Sicilia
Giarre
Piedimonte Etneo
San Gregorio di Catania
Santa Venerina
Valverde
Castroreale
Rodi Milici
Rometta
Venetico
Cerda
Cinisi
Caccamo
Trabia
Ragusa
Francofonte
Buccheri
Ferla
Avola
Cassaro
s.v.i.
s.v.i.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.s.
s.v.s.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.s.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
s.v.i.
In dette aree, pertanto, sussiste la necessit, per gli inquinanti di cui superata la soglia di
valutazione superiore, di effettuare il monitoraggio in siti fissi.
In base ai criteri stabiliti dalla normativa, nella subzona B, invece, non sussiste lobbligo di
monitoraggio in siti fissi e la valutazione della qualit dellaria e la verifica nel tempo del rispetto
delle soglie, pu essere effettuata anche tramite lapplicazione di altri strumenti, quali strumenti
modellistici o metodi di stima obiettiva.
La seguente tabella illustra le conclusioni a cui pervenuto il documento della TECHNE
Consulting:
Proposta TECHNE Consulting s.r.l. relativa al numero minimo di siti fissi di monitoraggio e relativi inquinanti
Numero minimo di
Tipologia di
stazioni di monitoraggio sito e stazione
Zona
UB
Zona risanamento palermitana
UT
SO2
NO2
PM10
PM2,5
CO
C6H6
O3
B(a)P
HM
*
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*
SB
Zona risanamento catanese
UB
UT
UB
UT
*
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*
SB
Zona risanamento messinese
UB
UB
UB
UB
UB
UB / SB
Subzona di mantenimento A
UB / SB
*
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*
*
*
*
*
SB
Subzona di mantenimento B
RB
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*
*
*
*
*
NOx
Pb
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*
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*
*
R
Non disponendo di informazioni relative a superamenti delle soglie di valutazione per il piombo, viene suggerita la valutazione dellinquinante in alcune stazioni da traffico.
LA RISTRUTTURAZIONE
DELLA RETE DI RILEVAMENTO DELLA QUALIT DELLARIA
Nella seguente tabella 1 riportato lo schema dellattuale configurazione della rete di postazioni
fisse di monitoraggio dellinquinamento atmosferico ed il relativo Gestore pubblico. Il codice di
zona riferito alla zonizzazione operata dallAssessorato regionale al territorio e ambiente col
decreto assessoriale 24 luglio 2008, n.94.
In grigio sono evidenziate le postazioni che ricadono in zona di mantenimento (IT1900).
Nella valutazione del numero di stazioni va considerato sia il fattore numero di abitanti
(fondamentale per la protezione della salute) che quello della dimensione territoriale.
In tabella 2 sono riportati la superficie, la densit di popolazione ed il numero di abitanti
corrispondente ad ogni comune ricadente in zone di risanamento, e complessivamente ad ogni
zona.
Per ciascuna zona, sono stati inoltre calcolati sulla base della configurazione attuale delle
postazioni fisse di monitoraggio esistenti gli indici relativi a:
- n. di stazioni per km2;
- numero di stazioni ogni 1000 abitanti.
La medesima elaborazione stata effettuata per i comuni ricadenti nella zona di mantenimento
nei quali sono attualmente posizionate postazioni fisse di monitoraggio (Tabella 3).
Provincia
AGRIGENTO
zona
IT1905
IT1905
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
Gestore
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Agrigento
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
IT1900
IT1900
IT1908
IT1908
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
IT1908
IT1908
IT1908
IT1908
IT1908
IT1908
IT1908
IT1902
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta
ARPA Sicilia
ARPA Sicilia
Comune di Catania
CALTANISSETTA
CATANIA
Tipo Stazione
Traffico suburbana
Traffico urbano
Traffico urbano
Industriale suburbano
Fondo suburbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Fondo rurale
Fondo rurale
Fondo rurale
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Industriale suburbano
Industriale rurale
Industriale rurale
Industriale rurale
Industriale rurale
Fondo suburbano
ENNA
MESSINA
PALERMO
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
Comune di Catania
ARPA Sicilia
IT1900
ARPA Sicilia
IT1904
IT1904
IT1904
IT1904
IT1904
IT1906
IT1906
IT1906
IT1906
IT1906
IT1906
IT1906
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
Provincia di Messina
ARPA Sicilia
ARPA Sicilia
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Industriale urbana
Industriale rurale
Industriale rurale
Industriale rurale
Industriale rurale
Fondo suburbano
Industriale fondo
IT1901
IT1901
Comune di Palermo
Comune di Palermo
Boccadifalco: BTX, CO, NOx, O3, PM10, Cd, Ni, Pb, SO2
Giulio cesare: CO, NOx, PM10, SO2, Cd, Ni, Pb,
Fondo suburbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Fondo urbano
Fondo urbano
IT1901
IT1901
IT1901
IT1901
IT1901
IT1901
IT1901
IT1909
IT1909
RAGUSA (*)
SIRACUSA
TRAPANI
Comune di Palermo
Comune di Palermo
Comune di Palermo
Comune di Palermo
Comune di Palermo
Comune di Palermo
Comune di Palermo
ARPA Sicilia
ARPA Sicilia
IT1900
Comune di Ragusa
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
ARPA Sicilia
ARPA Sicilia
ARPA Sicilia
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
Provincia di Siracusa
IT1900
ARPA Sicilia
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico suburbano
Fondo urbano
Fondo urbano
Industriale suburbano
Industriale urbana
Industriale suburbano
Fondo rurale
Industriale
Industriale urbana
Industriale rurale
Industriale rurale
Industriale rurale
Industriale
Fondo suburbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Fondo urbano
(*) Per larea provinciale di Ragusa, si omesso di inserire la rete recentemente realizzata da parte del Comune di Ragusa, con fondi propri,
costituita da 5 postazioni (traffico, fondo urbano, fondo suburbano). La rete, avviata solo da qualche mese, non ha ancora fornito elementi utili
ad una compiuta valutazione dei dati rilevati.
Si precisa tuttavia che il Comune ne ha affidato la gestione operativa ad ARPA Sicilia che potr pertanto, nel corso di tale gestione, valutarne i
requisiti ed esprimersi su eventuali integrazioni alla rete regionale.
In ogni caso, si ritiene sin dora necessario prendere in considerazione almeno lesistente postazione di fondo urbano.
La superficie del territorio regionale ricadente in zone di risanamento pari a 3618,4 Km2,
mentre quella ricadente in zone di mantenimento pari a 22088,4 Km2, con un rapporto
(superficie zone di risanamento) / (superficie zone di mantenimento) pari a 0,164 ed un
rapporto (superficie zone di risanamento / superficie totale) pari a 0,141.
tra le zone di risanamento, il massimo di postazioni fisse per Km2 si raggiunge in quella
catanese con 0,073 punti fissi di monitoraggio per Km2, contro un valore medio, nelle zone
monitorate, di 0,028 punti per Km2;
Sulla base delle indicazioni di legge pi sopra riportate, il numero minimo di siti fissi di
monitoraggio, distribuiti per zone e per tipologia, nellambito delle zone di risanamento
riportato nella seguente tabella 4.
La tabella 5 riporta invece lattuale consistenza e classificazione delle postazioni di monitoraggio
ubicate allinterno delle zone di risanamento.
Tabella 4 - ZONE DI RISANAMENTO: numero minimo di punti fissi di monitoraggio secondo previsioni di legge
Codice
Zona
Zona o Comune
IT1901
IT1902
IT1903
IT1904
IT1905
IT1906
IT1908
Palermitana
Catanese
Siracusana
Messinese
Agrigentina
del Mela
Gela
Partinico
Singoli
Termini Imerese - Sciara
impianti
Modica - Pozzallo
IT1909
Codice n.minimo di punti Traffico Background Background Traffico Background Industriale Industriale Industriale
ISTAT fissi di monitoraggio
urbano
suburbano suburbano rurale
rurale suburbano urbano
82020
87015
89001
83048
84028
83005
85003
82054
82068
88006
TOTALI
3
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0
0
0
0
0
0
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15
10
Zona o Comune
IT1901
IT1902
IT1903
IT1904
IT1905
IT1906
IT1908
Palermitana
Catanese
Siracusana
Messinese
Agrigentina
del Mela
Gela
Partinico
Singoli
Termini Imerese - Sciara
impianti
Modica - Pozzallo
IT1909
TOTALI
Codice
punti fissi di
Traffico Background Background Traffico Background Industriale Industriale Industriale
ISTAT monitoraggio attuali
urbano
suburbano suburbano rurale
rurale suburbano urbano
82020
87015
89001
83048
84028
83005
85003
82054
82068
88006
9
15
16
5
2
7
9
1
1
0
7
13
5
5
1
0
4
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
1
0
1
1
1
0
0
1
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
4
4
0
0
0
0
0
2
0
0
1
1
0
0
0
0
0
4
0
0
1
0
0
0
0
65
35
11
Alcune considerazioni:
Resta immediatamente evidente lenorme divario esistente tra lattuale numero di postazioni da
traffico urbano e la previsione minima di legge, con una ridondanza dellattuale intorno al 900 %
di quanto previsto.
Per contro, altrettanto evidente lattuale carenza di postazioni di fondo urbano e suburbano.
Ci determina, dal punto di vista della conoscenza delle reali condizioni di inquinamento, una
esaltazione del dato riferito a condizioni locali di picco (hot spot), specie se si considera che le
centraline di monitoraggio da traffico sono spesso allocate in prossimit di incroci urbani ad
elevata intensit di traffico, con rappresentativit spaziale, al pi, di qualche centinaio di metri
quadrati e, al contempo, una totale incapacit di individuare condizioni medie di esposizione
della popolazione e di eventuali sovrapposizioni di contributi di sorgenti emissive diverse dal
traffico autoveicolare.
Tale stato di fatto, ad avviso di chi scrive, deve necessariamente e urgentemente essere corretto
nellottica di realizzare una rete regionale che deve essere in grado di fornire uninformazione
completa ai fini di un concreto ed esaustivo contributo alle politiche di risanamento del territorio.
Ci, ovviamente, non pu tuttavia tradursi in un mero adeguamento ai minimi di legge del
numero, della configurazione e della dislocazione delle postazioni fisse di monitoraggio, almeno
nei seguenti due casi:
- Per quanto lindividuazione di un numero ristretto di postazioni da traffico urbano, per i
motivi appena accennati, sia auspicabile, il mantenimento di siti che hanno raccolto serie
storiche in alcuni casi pi che decennali, certamente utile, specie se i dati relativi al
monitoraggio chimico siano associati con il conteggio e la classificazione dei veicoli in
transito nei siti interessati. pertanto opportuno, ai fini delle politiche di pianificazione degli
usi del territorio, sia regionali ma anche locali, mantenere un certo grado di ridondanza nel
numero di postazioni da traffico ed intervenire dotando le stesse di sistemi contatraffico
automatici.
- Per valutare l'inquinamento nelle vicinanze di fonti puntuali (generalmente camini,
ciminiere), come previsto dallallegato IX del Decreto Ministeriale n 60/2002, il numero di
punti di campionamento per misurazioni in siti fissi si dovrebbe calcolare tenendo conto della
densit delle emissioni, del probabile profilo di distribuzione dell'inquinamento dell'aria
ambiente e della potenziale esposizione della popolazione. Mentre nelle zone industriali, con
la finalit di controllare le ricadute delle emissioni industriali, come si dir pi avanti,
necessario intervenire con strumenti di monitoraggio specializzati e finalizzati a consentire il
controllo del rispetto da parte delle industrie di limiti e prescrizioni loro imposti, e ci deve
essere, sotto il profilo economico, interamente posto a carico delle industrie interessate, la rete
di monitoraggio pubblica deve comunque garantire una particolare attenzione alla valutazione
dellesposizione delle popolazioni soggette al rilascio di emissioni inquinanti da insediamenti
industriali, mediante il posizionamento di adeguato numero di postazioni di fondo urbano che,
in dipendenza dalla distribuzione sul territorio della popolazione stessa, non necessariamente
deve coincidere col minimo di legge.
Corre infine lobbligo di evidenziare come nel passato siano state riscontrate, in stazioni
appartenenti alla attuale rete in esercizio, anomalie nei dati raccolti discendenti dallo specifico
contesto ambientale. A tale riguardo, ed a solo titolo di esempio, si ritiene utile fornire,
nellallegato al presente rapporto, alcune informazioni di dettaglio inerenti il micro
posizionamento di alcune stazioni di misura.
PROPOSTA
Nella tabella 6 riportata la proposta di ARPA Sicilia relativa alla ristrutturazione e
riqualificazione della rete. Lipotesi nasce dallanalisi delle tabelle precedenti, oltre che dallo
studio e lindividuazione delle criticit e peculiarit territoriali e della ridondanza di analisi, anche
sulla base delle serie storiche disponibili (ad esempio perch si notato storicamente come alcune
postazioni fossero effettivamente ridondanti), con lobiettivo di garantire (o raggiungere, con le
integrazioni proposte) quanto richiesto dal Decreto legislativo 351/99 e s.m.i., in applicazione
delle Direttive Europee.
Fanno parte della proposta anche le due postazioni di fondo regionale, da ubicare preferibilmente
allinterno di Parchi, necessarie per la protezione degli ecosistemi e da integrare nella rete
nazionale RIAF (Rete Inquinamento Atmosferico di Fondo) e con la rete europea EMEP
(Cooperative Programme for monitoring and Evaluation of Long Range Transmissions of Air
Pollutants in Europe).
Per una migliore comprensione degli interventi da operare, si ritenuto utile evidenziare in colore
rosso le strumentazioni e/o implementazioni di metodiche la cui presenza incompatibile con le
caratteristiche di classificazione della postazione considerata (ad esempio, misurazione
dellozono in postazione da traffico urbano, ); in verde, sono invece indicati, per ciascuna
postazione, gli strumenti e/o metodiche analitiche da implementare per realizzare la conformit
alla classificazione. In nero sono individuati gli strumenti gi presenti nelle postazioni.
Sono state inoltre evidenziate in grassetto le postazioni di cui si propone la realizzazione ex novo.
Si inoltre proceduto al calcolo per singola tipologia strumentale, delle necessit integrative;
laddove si possa pervenire ad una gestione unitaria del parco strumenti di propriet dei vari
Gestori di reti di monitoraggio, si potr in parte far fronte alle necessarie integrazioni strumentali
mediante recupero di strumentazione efficiente e a norma da postazioni che in seguito alla
realizzazione del presente progetto risulteranno da dismettere.
Nel prosieguo del presente documento, si proceduto alla disamina, zona per zona, delle
necessit e vincoli che hanno orientato le scelte progettuali.
1908504
1908486
3
4
5
6
7
8
9
10
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29
1908488
1908496
ARPA SICILIA
ARPA SICILIA
ARPA SICILIA
ARPA SICILIA
1908202
1908205
1908209
ARPA SICILIA
1908209
1908789
1908788
1908712
ARPA SICILIA
ARPA SICILIA
1908962
1908910
1908967
1908968
1908965
1908367
ARPA SICILIA
19084
30
1908310
Caltanissetta-Corso V.E.
Agrigento centro
Agrigento Valle dei
Templi
Lampedusa
Enna
Trapani
Fondo Regionale_1
Fondo Regionale_2
PA Boccadifalco
PA Indipendenza
PA Castelnuovo
PA Villa Trabia
PA Di Blasi
Moro
Librino
Veneto
Parco Gioeni
Misterbianco
Melilli
Priolo
Siracusa Scala Greca
Belvedere Castello
Specchi
Bixio
Messina (Boccetta)
Villa Dante
Porto Empedocle 3
Pace del Mela
(Mandravecchia)
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1900
IT1901
IT1901
IT1901
IT1901
IT1901
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1902
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1903
IT1904
IT1904
IT1905
IT1906
NOx
1
1
O3
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1
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1
SO2
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1
1
HC
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Meteo
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1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Classificazione
Traffico urbano
Traffico urbano
1
1
H2S
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Fondo suburbano
Fondo remoto
Fondo Urbano
Fondo Urbano
Fondo Regionale
Fondo Regionale
Fondo -suburbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Fondo urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Fondo suburbano
Traffico urbano
Fondo Urbano
Fondo Urbano
Industriale
Industriale Urbana
Industriale
Meteo
Traffico urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Fondo urbano
Fondo Urbano
Industriale rurale
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
ARPA SICILIA
ARPA SICILIA
ARPA SICILIA
1908508
1908512
1908513
Termica Milazzo
C.da Gabbia
Barcellona
Capo Soprano
Niscemi-Via Gori
Gela-Via Venezia
Gela-Via delle Ande
Gela-Biviere
ARPA SICILIA Termini Imerese
ARPA SICILIA Partinico
ARPA SICILIA Modica- Pozzallo
IT1906
IT1906
IT1906
IT1908
IT1908
IT1908
IT1908
IT1908
IT1909
IT1909
IT1909
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
13
10
0
8
8
5
10
5
33
36
29
1
1
1
1
1
1
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1
1
1
1
1
0
0
0
0
21
21
0
12
12
0
10
10
3
2
-1
1
10
9
0
0
0
12
79
67
33
29
36
12
24
231
1
1
1
1
1
1
1
1
Fondo suburbano
Industriale -fondo
Fondo urbano
Fondo Urbano
Traffico urbano
Traffico urbano
Meteo
Fondo rurale
Fondo Urbano
Fondo Urbano
Fondo Urbano
1
1
1
1
1
1
legenda:
Strumentazione o metodica da aggiungere
1
Strumentazione o metodica da eliminare
1
In neretto le postazioni da realizzare "ex novo"
Detta rete, oltre a realizzare un compiuto monitoraggio della qualit dellaria, si propone
obiettivi che in parte prescindono da quelli del presente studio; infatti, col fine di pervenire
ad un controllo in tempo reale delle emissioni industriali, il decreto prende in
considerazione tutte le postazioni di monitoraggio, siano esse di propriet pubblica o
privata, che mettono in comune tutta linformazione disponibile e attuano, attraverso
lesecuzione degli interventi individuati col decreto stesso, gli interventi mitigatori atti a
ridurre il contributo industriale in condizioni critiche.
In occasione di alcune riunioni del Tavolo Tecnico convocato presso lU.S., ed in
particolare quellla del 04 febbraio 2008, configurazione della rete di rilevamento della
qualit dellaria, lo scrivente Ufficio rappresentava, tra laltro:
1. che la centralina denominata Porto Milazzo, non pare dotata dei requisiti di
posizionamento previsti dalla vigente normativa e ne proponeva la rilocazione;
2. che da unanalisi della dislocazione di tutte le centraline su cartografia e dalla dotazione
strumentale prevista per le stesse, il sistema appare sufficientemente consistente nella
zona che interessa le postazioni n.4, 6, 7 , 8, 9, e 10 e, semmai, alquanto scoperto nella
Struttura ST4 - Atmosfera
Revisione: 5
Data: 08/07/2009
ARPA Sicilia
Titolo
RAZIONALIZZAZIONE DEL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELLARIA IN SICILIA
Documento: Ristrutturazione ultimo.doc
Pag. 39 di 52
Premesso:
- che sono stati effettuati vari interventi da parte dei Gestori per adeguare al richiamato
decreto 5 settembre 2006 dellUfficio Speciale AERCA;
- che la rete esistente ormai interamente interconnessa, indipendentemente dal Gestore
pubblico o privato che ne amministra i singoli segmenti;
- che pertanto, possibile individuare indipendentemente da quale sia lattuale gestore
pubblico o privato le postazioni maggiormente rappresentative per gli obiettivi pi volte
enunciati del presente studio.
- che accanto alle postazioni pubbliche individuate in tabella 1 sono presenti alcune
postazioni di EDIPOWER il cui posizionamento e assetto sono utili a rappresentare
situazioni di fondo urbano o suburbano relativamente ai centri abitati del comprensorio,
si ritiene di sottoporre leventualit di utilizzare ai fini delle valutazioni richieste dalla
normativa vigente e pi volte esplicitate allinterno del presente documento anche le
seguenti postazioni di EDIPOWER:
Nome
stazione
Localit / Comune
Coordinate geografiche
datum WGS84
Inquinanti rilevati
Edipower 1
Valdina
38,1941 N 15,3695 E
Edipower 4
PM10
PM 2,5
Per la valutazione della qualit dell'aria ambiente saranno utilizzati i metodi ufficiali
riportati nel D. Lgs. 152/07, cos come modificato dal D. Lgs. 120/2008.
Per le zone in cui attualmente si registrano o si stimano livelli inferiori ai valori di soglia
saranno effettuate, se necessario, campagne specifiche di monitoraggio integrate con altri
metodi di valutazione, quali le tecniche di modellizzazione della qualit dellaria, il
biomonitoraggio, etc.
1
2
3
4
5
6
7
8
Zonizzazione
IPA e metalli
Zona A1
Zona A2
Zona A3
Zona A3
Zona A4
Zona A5
Zona A6
Zona A8
Zonizzazione
D.A. n. 94/GAB
IT1901
IT1902
IT1903
IT1903
IT1904
IT1905
IT1906
IT1908
Postazione di
campionamento
PA - Castelnuovo (1908209)*
CT - Librino (1908788)
Siracusa urbana (Scala Greca 1908910) *
Siracusa industriale PRIOLO (1908963)
Messina - Boccetta (1908367) *
Porto Empedocle 1*
Milazzo Termica Milazzo
Gela - Venezia (1908513)
LABORATORI MOBILI
I mezzi mobili per il rilevamento della qualit dellaria a disposizione di ARPA saranno utilizzati
in primo luogo per completare linformazione derivante dalle stazioni fisse, dando priorit alle aree
normalmente non monitorate ricadenti in zone di risanamento.
Ogni campagna di rilevamento dovr comunque durare il periodo indicativo minimo di 30
giorni, al di l di esigenze di conoscenza che consiglino limpostazione di rilevamenti pi lunghi. Al
termine di ogni campagna sar redatta unapposita relazione, che conterr, oltre ai risultati del
rilevamento, indicazioni relative allinventario delle emissioni nel Comune, e ai principali impianti
industriali presenti sul territorio, in modo da poter dare elementi oggettivi per una valutazione della
qualit dellaria rappresentativa sia dal punto di vista spaziale che temporale.